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L'effetto serra

L'effetto serra un fenomeno naturale possibile grazie alla presenza in atmosfera di


alcuni "gas serra" che permette il riscaldamento dell'atmosfera terrestre fino ad una
temperatura adatta alla vita.
Le attivit umane in particolare con l'utilizzo di combustibili fossili ed il
disboscamento delle foreste tropicali hanno per alterato l'equilibrio energetico
terrestre, provocando un aumento sempre pi veloce della concentrazione di gas serra
nell'atmosfera con conseguente anomalo aumento della temperatura atmosferica
a sua volta causa principale dei cambiamenti climatici (aumento del livello dei mari,
desertificazione, perdita di biodiversit, ecc...).
I principali Gas serra di natura antropica sono: Anidride carbonica (Co2): che proviene
dalla combustione dei carburanti fossili e contribuisce per il 73,5% Metano (Ch4) conta
per il 16,8% delle emissioni; Protossido di azoto (N2O) che pesa per l8,7%;
Idrofluorocarburi (HFC) lemissione di una sola tonnellata di un HFC-23, equivale a
14.800 tonnellate di CO2. Perfluorocarburi (PFC); Esafluoruro di zolfo (Sf6).
Sono tutti i gas atmosferici che causano cambiamenti climatici in quanto intrappolano
il calore solare allinterno dellatmosfera terrestre, appunto provocando un effetto
serra. Una parte di questi gas di origine naturale, ma una parte crescente di questi
gas direttamente o indirettamente collegabile alle attivit umane.
A livello internazionale si sono presi impegni politici e giuridici per contenere le
emissioni delle sostanze considerate alteranti i meccanismi naturali del clima. Nel
1992 - a New York viene elaborata la Convenzione quadro delle Nazioni Unite
sui cambiamenti climatici, poi adottata durante il Vertice su ambiente e sviluppo di Rio
de Janeiro del successivo giugno. Obiettivi di New York: riduzione del consumo delle
risorse naturali ed energetiche per abbassare l'emissione dei gas dannosi per
l'ambiente
Nel 1997 - Adozione del protocollo di Kyoto nel corso della terza Conferenza delle
Parti della Convenzione sottoscritta a Rio nel 1992. Obiettivi di Kyoto: aggiornamento
della Convenzione quadro del 1992. Il Protocollo di Kyoto stabilisce la progressiva
riduzione dei gas ad effetto serra attraverso i seguenti obiettivi specifici:
promozione dell'efficienza energetica in tutti i settori; sviluppo delle fonti rinnovabili
e di tecnologie innovative per la riduzione delle emissioni; protezione ed estensione
delle foreste per l'assorbimento del carbonio; promozione dell'agricoltura
sostenibile; riduzione delle emissioni di metano da discariche di rifiuti e da altri
settori energetici; riduzione delle emissioni degli altri gas industriali e commerciali;
misure fiscali per disincentivare le emissioni di gas ad effetto serra Situazione in
Italia.
[Il trattato prevede l'obbligo di operare una riduzione delle emissioni di elementi di inquinamento (biossido di
carbonio ed altri cinque gas serra, ovvero metano, ossido di
azoto,idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo) in una misura non inferiore all'8,65% rispetto
alle emissioni registrate nel 1985 considerato come anno base nel periodo 2008-2014.
Premesso che l'atmosfera terrestre contiene 3 milioni di megatonnellate (Mt) di CO2,il protocollo prevede
che i Paesi industrializzati riducano del 5% le proprie emissioni di questo gas. Le attivit umane immettono
6.000 Mt di CO2 all' anno, di cui 3.000 dai Paesi industrializzati e 3.000 da quelli in via di sviluppo; per cui,

con il protocollo di Kyoto, se ne dovrebbero immettere 5.850 ogni anno anzich 6.000, su un totale di 3
milioni
Ad oggi, 175 Paesi e un'organizzazione di integrazione economica regionale (EEC) hanno ratificato il
protocollo o hanno avviato le procedure per la ratifica. Questi Paesi contribuiscono per il 61,6% alle
emissioni globali di gas serra.
Il protocollo di Kyoto prevede inoltre, per i Paesi aderenti, la possibilit di servirsi di un sistema di
meccanismi flessibili per l'acquisizione di crediti di emissioni]

Il Protocollo di Kyoto stato recepito in Italia con la legge 1 giugno 2002, n. 120
(recante "Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Kyoto l'11 dicembre 1997").

Gli obblighi comuni a tutte le Parti comprendono : il monitoraggio delle emissioni


nazionali di gas serra tramite l'istituzione di inventari nazionali delle emissioni e delle
eliminazioni di gas serra, l'attuazione di programmi nazionali per la mitigazione dei
cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi (alla base della Unfccc vi sono
difatti due strategie, una di "mitigazione dei cambiamenti climatici" e l'altra di
"adattamento ai cambiamenti climatici"), la promozione delle tecnologie e dei processi
che contrastino le emissioni; un obbligo generale di collaborazione e cooperazione .
L'Unione europea la principale sostenitrice internazionale, poich essendo ad un livello economico
molto alto cerca il pi possibile di sostenere questo protocollo.
Il 16 marzo 2012 stato attuato da Corrado Clini il "Fondo rotativo per Kyoto" da 600 milioni di euro per
finanziare, con tassi agevolati di interesse, gli investimenti in efficienza energetica, le energie
rinnovabili, le tecnologie di cogenerazione e tri-generazione. Il fondo era stato istituito
dalla finanziaria 2007 del governo Prodi II, ministri Alfonso Pecoraro Scanio e Pier Luigi Bersani. Grazie
all'iniziativa, secondo i dati ufficiali diffusi a fine 2012, nell'anno sono stati finanziati 588 progetti
proposti da caserme, ospedali, amministrazioni locali, scuole, musei e poli industriali per complessivi
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