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www.fassabor tolo.com
attualit fiere
Cersaie 2015
2
1. 2. Casa nella Kangaroo Valley Australia
progetto Glenn Murcutt
3. Casa a Mosman Sydney, Australia
progetto Glenn Murcutt, Wendy Lewin
foto Anthony Browell
attualit fiere
50 edizioni di Marmomacc
La pi importante manifestazione internazionale dedicata a marmi, graniti, tecnologie di lavorazione,
design questanno taglia il traguardo delle 50 edizioni e torna a Veronafiere dal 30 settembre al 3 ottobre.
Marmomacc si conferma il punto di riferimento mondiale per la commercializzazione dei prodotti lapidei
e delle tecnologie di lavorazione, lanello di congiunzione tra produttori di macchinari, accessori, aziende
di estrazione, lavorazione e trasformazione, progettisti e consumatori. Le sempre pi numerose iniziative
culturali, lormai pluridecennale premio per lArchitettura di Pietra e il coinvolgimento di designer, architetti
e progettisti di fama internazionale proiettano la mostra verso nuove interpretazioni e soluzioni dellabitare
e delledilizia, un ponte tra il mondo della progettazione e il mercato. Evento centrale di questa edizione
particolare The Italian Stone Theatre: leccellenza assoluta dellindustria italiana del marmo in un
grande teatro dedicato al mondo della pietra e delle macchine per la lavorazione, in cui sono messe in
mostra tecnologie e sperimentazioni litiche rigorosamente italiane, con prodotti innovativi appositamente
progettati per questa occasione. Curato da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, lo spazio espositivo
si articola in due nuclei. Il primo, dedicato ai materiali, sviluppa i temi dellorizzontalit e della verticalit:
Carpets of Stone, un collage di pavimenti litici di diversi autori disposto in un percorso segmentato,
dove fantasia progettuale e precisione esecutiva dimostrano le infinite possibilit interpretative e le
sfaccettature sia testurali che cromatiche offerte dai materiali lapidei; Lithic Vertigo, una serie di installazioni
tridimensionali concepite come isole nelle quali pareti, scale e rampe mettono in mostra le potenzialit della
pietra in varie componenti costruttive, sia sotto il profilo meccanico sia nelle sue qualit espressive.
Il secondo nucleo espositivo, Digital Lithic Design, riguarda linterazione delle macchine di lavorazione
della pietra con il progetto di design, dove strumentazioni digitali e macchinari di alta tecnologia trasformano
il materiale lapideo rilanciandolo in una nuova dimensione, con il coinvolgimento di produttori di utensili,
macchinari, software house, marmisti e cavatori. Tra le numerose iniziative collaterali alla mostra segnaliamo:
la 14 edizione dellInternational Award Architecture in Stone, premio biennale riservato a opere di
architettura realizzate con la pietra; gli incontri della Stone Academy, progetto che coinvolge 20 universit
tra italiane e internazionali nella realizzazione di seminari e master di secondo livello sulla progettazione in
pietra; il Best Communicator Award, dedicato allexhibit design; lo Spazio Forum, cornice di convegni,
seminari, lectio magistralis, premiazioni, presentazioni di architettura, design, didattica e ricerca universitaria,
incluso lInternational Stone Summit, primo summit internazionale delle associazioni del marmo;
Marmomacc & The City, rassegna di opere in marmo esposte nelle vie e nelle piazze di Verona.
Marmomacc - Veronafiere
www.veronafiere.it - www.marmomacc.com
Cersaie 2015 /
28 settembre > 02 ottobre
Pad. Hall 22 / Stand A124-B111
Atelier
Kerakoll Design House_Studio
> via Solferino, 16 Milano
attualit concorsi
Premio Internazionale
Architettura Sostenibile 2015
Si svolta recentemente nella prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni Estense la Cerimonia di consegna del
Premio Internazionale Architettura Sostenibile, evento promosso dallOrdine degli Architetti PPC della Provincia
di Ferrara, dalla Fondazione degli Architetti di Ferrara e realizzato con il patrocinio del Comune di Ferrara.
Il Premio, ideato e promosso dal Dipartimento di Architettura dellUniversit di Ferrara e da Fassa Bortolo,
azienda di primo piano nel settore delle soluzioni innovative per ledilizia, da ormai undici anni incentiva e
promuove progetti di architettura che sappiano rispettare e coesistere con lambiente circostante, per una
visione del costruire sostenibile nel mondo.
Grazie al successo delle edizioni passate, il Premio Architettura Sostenibile stato suddiviso in due diversi
momenti temporali, che si alternano con cadenza biennale: una Sezione riguardante Tesi di Laurea, Master
e Dottorato sviluppate nel territorio italiano, che ha avuto la sua prima edizione nel 2014 e che si ripeter nel
2016, e una Sezione delle Opere realizzate, come quella di questanno, che vede la partecipazione di studi
di architettura e ingegneria di tutto il mondo, e che si ripeter nel 2017. Lobiettivo quello di incentivare
la partecipazione di neo laureati italiani e nel medesimo tempo proseguire la tradizione del Premio rivolto a
progettisti che, attraverso le loro opere, forniscano un contributo fondamentale allo sviluppo e alla diffusione
di una cultura sostenibile nelle costruzioni edili.
La Giuria, presieduta da Thomas Herzog, era composta da Muck Petzet, Philippe Samyn, Luca Emanueli
e Gianluca Frediani. Anche per questa edizione tutti i membri valutatori sono stati eletti con background
culturali differenti per garantire la massima variet di esperienze possibile.
Nelle parole di Thomas Herzog, i progetti vincitori di questa edizione, nellambito dellevoluzione del
termine sostenibilit, sono stati capaci di integrarsi in maniera adeguata alle condizioni del contesto,
fornendo risposte ottimali alle necessit di vita dei fruitori. Si tratta di architetture che si possono definire
appropriate, perch nascono dalla piena conoscenza dei luoghi, dallo studio e comprensione del loro
funzionamento e dal rispetto della cultura locale.
Fassa
www.premioarchitettura.it
www.fassabortolo.com
2
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attualit concorsi
1
Medaglia dOro
1. ONOMICHI U2
Hiroshima (Giappone)
Suppose Design Office Co. - Makoto Tanijiri e Ai Yoshida
Attraverso la conservazione e il recupero di un
magazzino in disuso, il progetto restituisce alla citt un
fabbricato del quale si mantenuta lidentit originaria,
armonizzandola con lo spazio urbano circostante.
Internamente, il grande volume stato sapientemente
suddiviso in diverse aree con lutilizzo di materiali tipici
della cultura locale, generando un legame identitario con
il contesto e definendo unarticolazione spaziale di elevata
qualit. Lapproccio progettuale prefigura una modalit
dintervento estremamente funzionale e ripetibile per il
recupero dei tanti edifici simili presenti sul territorio.
Medaglie dArgento ex-aequo
2. CASA DCS
Riuso e ristrutturazione di un edificio in Sicilia
Ragusa (Italia)
Giuseppe Gurrieri e Valentina Giampiccolo
Lintervento di recupero realizza unabitazione pienamente
funzionale, in grado di rispondere alle esigenze
microclimatiche imposte dalle condizioni del luogo.
I progettisti attuano la rimozione di una parte consistente
del volume originario sul fronte sud, per generare una
corte interna, sviluppata in altezza per tre livelli, funzionale
Menzioni dOnore
4. Skills Centre Malaa
Scuola di formazione professionale
nei pressi di Nairobi (Kenya)
Susanne Gampfer, Stefan Kroetsch con studenti
della Technische Universitaet Mnchen
3. Scuola secondaria
nel villaggio di Roongin
(Cambogia)
ASF - Architetti Senza Frontiere, Italia ONLUS
Camillo Magni, Elisabetta Fusar Poli,
Paolo Garretti, Filippo Mascaretti, Marta Minetti,
Marco Tommaseo
Nel progettare la scuola, si sono valorizzati i materiali
tradizionali del luogo, quali il mattone di terra cruda e
soprattutto il bamb, anche sperimentando processi
costruttivi inusuali. Ideato come un semplice volume
lineare, ledificio presenta le diverse aule che si
susseguono, unite da un ampio corridoio coperto,
elemento di distribuzione e filtro microclimatico. Allinterno
garantita una piena luminosit e unefficace ventilazione
trasversale, ottenuta attraverso le pareti filtranti in
bamb. Il progetto di fatto la prima esperienza utile a
testare la funzionalit di scelte costruttive che potranno
essere ripetute e affinate negli stralci di completamento
successivi.
5. Termas Geomtricas
Coaripe, Villarrica National Park (Cile)
Germn del Sol
6. Fondazione Elisabeth e Helmut Uhl
Laives, Bolzano (Italia)
Modostudio - Fabio Cibinel, Roberto Laurenti,
Giorgio Martocchia
7. Centro di educazione ambientale
dei monti Krkonoe KCEV
Vrchlabi (Repubblica Ceca)
Petr Hjek
8. Centro pediatrico Emergency
Port Sudan (Sudan)
Tamassociati
Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso con
Laura Candelpergher, Enrico Vianello
9. Rifugio II
Fiandre (Belgio)
Wim Goes Architectuur foto Filip Dujardin
vetro e metallo
per il settore
delle costruzioni
realizzazioni, materiali,
componenti e sistemi
a cura di Livio Salvadori
dossier
Vetro e Metallo
Secco Sistemi
Per le facciate di queste torri residenziali sono stati utilizzati vetri AGC in sei
colori diversi, accostati tono su tono, con tinte pi chiare sui fronti meno
esposti, pi scure su quelli maggiormente soleggiati. Formate da una lastra
esterna in Stratobel 88.4 - vetro stratificato e temprato composto da un mix di
vetri da 8 mm; Interlayer 18 mm con Argon 90%; e lastra interna in Stratophone
iplus Top 1.0, le facciate uniscono estetica ed efficienza, raggiungendo i valori
termo-acustici richiesti.
> www.agc-glass.eu
> www.seccosistemi.it
Pilkington
Legno, metallo, vetro, aria, luce sono gli elementi fondamentali per questa
costruzione, ideata per la mostra-evento di Interni, esposta oggi presso la
Fondazione CUOA. La copertura formata da lastre sovrapposte, con fori di
forma irregolare rivestiti da lamine dacciaio, che danno la sensazione di un
vortice, e sembrano attrarre a s il pavimento in legno. Le sabbiature sulle vetrate
laterali modificano la trasparenza verso lesterno, favorendo il raccoglimento.
> www.pilkington.it
Gruppo Permasteelisa
Distinta per leleganza delle linee, nonostante limponenza dei volumi, lopera
si segnala per lassoluta trasparenza dei prospetti, per la realizzazione dei quali
Schco ha messo a punto un sistema del tipo a doppia pelle, un importante
contributo al contenimento dei consumi. Le specchiature esterne sono composte
da una vetrocamera extrachiaro; lintercapedine equipaggiata con una tenda a
rullo microforata; il vetro interno del tipo extrachiaro.
Il Museo presenta una forma complessa, con i vari fronti che mostrano gradi e
versi di inclinazione differenti, per i quali Permasteelisa ha dovuto affrontare molte
sfide, dettate sia dalle diverse tipologie di facciate sia dalla dimensione e forma dei
pannelli progettati: pannelli di alluminio a doppia pelle per il prospetto principale; un
rivestimento vetrato che illumina naturalmente linterno del museo per i fronti Nord
ed Est e 600 mq completamente trasparenti per la Hall. Foto Karin Jobst
> www.schueco.com
> www.permasteelisagroup.com
SHOWROOM: MILANO ROMA BOLOGNA PARMA GENOVA TORINO BRESCIA FIRENZE PALERMO CATANIA COSENZA
VIENNA NIZZA MADRID BARCELLONA BILBAO BRUXELLES COLONIA MONACO DI BAVIERA ABIDJAN ISTANBUL
BEIRUT TEL AVIV VARSAVIA SHANGHAI TAIPEI HONG KONG BANGKOK SINGAPORE NEW YORK CITT DEL MESSICO
Prefa Italia
Finstral
Per la copertura di questa struttura termale che offre continuit formale alle
superfici oblique delle facciate, si sono dovute superare innumerevoli difficolt
statiche e tecniche per le quali stato necessario rinforzare la sottostruttura
fin dalle fondamenta. Le Scandole Prefa antracite P.10 - elementi in alluminio
preverniciato - si sono rivelate la soluzione ideale: grazie alle ridotte dimensioni,
allestrema maneggevolezza e versatilit e con il loro peso ridottissimo di soli
2,3 kg/mq hanno permesso di esaltare le originali forme del tetto.
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Vetro chiaro con coating magnetronico che garantisce un controllo solare del
25%. Pu essere utilizzato senza essere inserito in vetrata isolante, protetto
esclusivamente con una laminazione. Lutilizzo come vetro singolo permette,
oltre a una importante riduzione di pesi delle vetrate, anche un forte risparmio
economico. Ideale nelle applicazioni che necessitano di protezione solare, ma
non disolamento termico, come giardini dinverno, verande, piscine e padiglioni
temporanei.
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Chiusure frangivento in vetro; semplici da installare, sono il completamento
ideale di una tenda da esterni o di un terrazzo. Realizzate con pannelli in
cristallo temperato dello spessore di 10 mm - il cui peso scaricato a terra
grazie al sistema brevettato Todocristal -, senza profili perimetrali, sono in
grado di resistere a vento, urti, polvere e raggi UV, con un abbattimento
sonoro fino a 14 dB. Offrono grande versatilit di utilizzo, ad ante chiuse o con
impacchettamento laterale totale o solo parziale.
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SmartCity Malta
Il-Kalkara (M)
Paul Camilleri & Associates
tipologia
parco tecnologico
materiali ceramici
facciate ventilate e pavimentazioni esterne
in grs porcellanato, collezione Sunrise,
colori Golden, Quartz e Smoke,
nei formati 120x60 e 30x60 cm;
produzione Ceramiche Keope
Rivestimenti
di facciata
in ceramica
Livio Salvadori
Lutilizzo nei rivestimenti di facciata degli elementi in ceramica di ultima generazione, disponibili anche con
particolari configurazioni morfologiche, in lastre di grandi dimensioni e in spessori minimi, con finiture superficiali
differenziate e in numerosissime varianti cromatiche, permette di realizzare manufatti edilizi con soluzioni
personalizzate di grande qualit architettonica e notevoli prestazioni tecnologiche, che guardano ai principi della
sostenibilit come traguardo irrinunciabile.
Qualificati da elevate caratteristiche di affidabilit, durevolezza e resistenza agli agenti atmosferici, i prodotti
ceramici risultano di semplice manutenzione e possono essere opportunamente impiegati per migliorare le
prestazioni di coibentazione acustica e isolamento termico degli edifici.
Le ragioni di questo successo, confermato dallutilizzo abituale degli elementi ceramici anche da parte di grandi
protagonisti del panorama architettonico internazionale, vanno ricercate nelle propriet intrinseche del materiale e
nella sua capacit di evolversi continuamente.
Gli esempi che seguono sono la dimostrazione di come, dai rivestimenti di facciata con posa tradizionale a malta
fino alle pi avanzate tecniche di parete ventilata con fissaggi meccanici a vista o completamente a scomparsa,
la ceramica prodotta dallindustria italiana ha dimostrato di saper rispondere in maniera efficace alla domanda
sempre pi esigente in termini qualitativi, prestazionali e funzionali proveniente dal mondo della progettazione,
cos come del cantiere, contribuendo a valorizzare le soluzioni applicative maggiormente orientate allinnovazione.
Regolata da un articolato piano di sviluppo architettonico firmato da Paul Camilleri & Associates, SmartCity
Malta a Kalkara si estende su una superficie di 360.000 mq lungo la costa della cittadina maltese. Larea
diventer, entro il 2021, un parco tecnologico che ospiter uffici, residenze, strutture commerciali e unampia
zona adibita a spazio pubblico. Per il rivestimento di tutte le facciate ventilate e per tutte le pavimentazioni esterne
i progettisti hanno scelto una collezione in grs porcellanato contraddistinta da nuance naturali che bene si
inseriscono nellambiente circostante, affacciato sul mare, offrendo notevoli qualit estetiche associate a elevate
caratteristiche prestazionali di protezione da salsedine, umidit, piogge acide, sbalzi termici.
Bridge 129
Reggio Emilia (I)
Giuseppe Innocenti
tipologia
riqualificazione capannone industriale
materiali ceramici
facciate ventilate AGS realizzate con elementi
in grs porcellanato serie EvolutionStone Luserna,
strutturato; formato 60x120 cm;
colore Monolith Black, bocciardato 60x120 cm;
produzione Marazzi Engineering
foto Daniele Domenicali
Grazie a scelte impiantistiche mirate, a soluzioni costruttive di assoluta qualit e al sofisticato sistema di
facciata, le Residenze Libeskind a Milano City Life assicurano elevati standard di efficienza energetica che
hanno permesso di conseguire la certificazione in classe A. Diversi per tipologia, affaccio, disposizione e
altezza, gli edifici progettati da Daniel Libeskind evidenziano la cifra stilistica che caratterizza il suo modo di
lavorare, in particolare nelle soluzioni di facciata, dove luso accurato dei materiali ceramici asseconda ed
enfatizza lesuberante plasticit della struttura. Coerentemente eseguita in ogni dettaglio, la messa in opera della
parete ventilata e dei parapetti di terrazze e balconi segue un preciso schema di posa, calibrato sullo sviluppo
volumetrico del manufatto architettonico. Il paramento di finitura esterna della parete che riveste i piani tipo e
le penthouse costituito da un pannello di supporto in fibrocemento a cui sono fissate mediante incollaggio e
aggancio meccanico di sicurezza a scomparsa le speciali lastre in grs porcellanato, specificatamente studiate
per questo progetto.
La Chiesa della Misericordia a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, si sviluppa su due piani fuori terra
e uno interrato. Il rivestimento esterno si contraddistingue per linvolucro tridimensionale, ottenuto mediante
limpiego quasi caleidoscopico di mattonelle in grs porcellanato dalla forma esagonale, disegnate da Marco
Casamonti di Archea Associati, (lo studio che ha progettato anche il complesso religioso) e realizzata attraverso
lAtelier Tagina. La particolarit della soluzione proposta consiste nel fatto che alcune piastrelle sono piatte
mentre altre sono trattate come piccoli volumi prismatici in rilievo: ci crea un piacevole effetto ottico, in quanto
la smaltatura del materiale ceramico interagisce con la luce e tramuta la pelle architettonica in una superficie
cangiante e preziosa. Linvolucro, costituito da una parete ventilata, garantisce inoltre eccellenti prestazioni
termiche e dunque di risparmio energetico.
Bridge 129 rappresenta un importante progetto di recupero di un capannone artigianale inserito in una zona
produttiva a nord della citt di Reggio Emilia, area che ha subito una profonda trasformazione dal punto di vista
urbanistico con la costruzione, poco lontano, della nuova stazione dellalta velocit progettata da Santiago
Protoshop Lamborghini
S. Agata Bolognese, Bologna (I)
Studio di architettura Prospazio
tipologia
edificio industriale
materiali ceramici
rivestimento di facciata ventilata realizzato
in lastre di grs laminato serie Slimtech,
formato 300x100x0,35 cm, finitura cromatica Nero
Lamborghini, creata appositamente per questo
progetto; produzione Lea Ceramiche
foto Matteo Serri
Calatrava. Senza demolire la struttura preesistente, il progetto, a firma Giuseppe Innocenti, ha dato alledificio una
forma del tutto nuova, in un rapporto volumetrico essenziale e pi pulito rispetto al precedente. Applicate con la
tecnica della parete ventilata, le lastre in grs porcellanato di grandi dimensioni, che rivestono completamente
la costruzione, disegnano con rigorosa precisione la scansione dei nuovi fronti. Questo ha contribuito al
raggiungimento di due importanti obiettivi: la riqualificazione energetica delledificio con una soluzione ottimale in
termini di coibentazione e comfort, e una riconoscibile qualit del volume architettonico.
Protoshop di Lamborghini il primo edificio industriale multipiano in Classe A realizzato in Italia: con una
estensione di quasi 5.000 mq, ospita il reparto Prototipi e Preserie della famosa casa automobilistica. Il progetto
stato realizzato dallo studio di architettura Prospazio, che ha sviluppato un intervento in cui gli elementi pi
significativi sono design, sicurezza e risparmio energetico. La struttura in cemento armato e lo studio geometrico
dei 3 nuclei rigidi dei vani scala garantiscono sicurezza, forza e stabilit. Lastre ultrasottili (3,5 mm di spessore),
formato oversize (3x1 m) in grs laminato costituiscono il paramento della facciata ventilata; posate in orizzontale
con un sistema di ancoraggio a vista, nel grande formato e nella finitura cromatica Nero Lamborghini, creata
appositamente per questo progetto, assolvono in modo esemplare sia il ruolo estetico che quello funzionale e
tecnico. Le forme nette, il carattere muscolare e le linee a spigolo vivo sono alla base del concept architettonico,
che trasforma un semplice volume industriale in unarchitettura dalla forte identit.
A San Pietroburgo larchitettura storica del centro della citt, in gran parte costituita da edifici barocchi e
neoclassici del XVIII e XIX secolo, affiancata da palazzi di ultima generazione, incluse le residenze del St.
Petersburg Building, progettate da Evgeniy Gerasimov & Partners, che riflettono lo stile elegante della capitale
imperiale. Il rivestimento esterno di questo complesso residenziale, la cui maestosit e grandezza in perfetta
armonia con lo spirito della citt, realizzato con un sistema di facciate ventilate, per le quali sono stati impiegati
oltre 9.000 mq di rivestimento ceramico dal colore sabbia, caldo e naturale, grazie al quale gli edifici risaltano e
donano luminosit e armonia al quartiere in cui sorgono.
Green Paradiso
Lugano (CH)
Promoedil
tipologia
edificio residenziale
materiali ceramici
1.000 metri quadrati di facciata ventilata
realizzati utilizzando la linea Magnum Oversize,
collezione Industrial, formato 120x300x0,6 cm;
produzione Floor Gres
foto Fotofoglia
Il grs ceramico il protagonista anche dellintervento denominato Green Paradiso, progettato da Promoedil
a Lugano, in Svizzera. La facciata ventilata del complesso, che si sviluppa per circa 1.000 mq, stata realizzata
utilizzando lastre di grande formato (120x300 cm), applicate con sistema di aggancio meccanico a vista. Grazie
allelevata versatilit del prodotto, alla modularit e alle ampie dimensioni degli elementi ceramici, stato possibile
realizzare, mediante taglio, una serie di sottomultipli, in modo da soddisfare specifiche esigenze di progetto. Lo
spessore ridotto delle lastre (soli 6 mm), inoltre, ha contribuito ad alleggerire lintera struttura, pur mantenendo elevati
livelli di resistenza. Il pacchetto di rivestimento, oltre al paramento di finitura in moduli ceramici integrati sul retro da una
rete fibrorinforzata di sicurezza, prevede una camera di ventilazione di 35 mm e uno strato di isolante di 140 mm.
Affacciato sul litorale romagnolo di Riccione, il Complesso di palazzine residenziali progettato da Federica
Signorini si contraddistingue per la coerenza compositiva dellimpianto volumetrico, laccurato studio cromatico
e la selezione dei materiali di finitura. Per il rivestimento esterno di queste prestigiose residenze stato adottato
il sistema a cappotto con finitura superficiale ceramica e a intonaco. Leffetto legno delle piastrelle in grs
porcellanato, tagliate a misura e applicate nelle parti basse degli edifici, propone un originale disegno a doghe,
gradevole per essenzialit e rigore delle forme.
Per un quadro pi completo e aggiornato dellofferta produttiva e delle soluzioni progettuali messe a disposizione
dallindustria italiana delle piastrelle di ceramica, con riferimento sia ai rivestimenti di facciata, sia a tutti gli
altri ambiti applicativi, lappuntamento al Cersaie, Salone internazionale della ceramica per larchitettura e
dellarredobagno, in programma presso il quartiere fieristico di Bologna, dal 28 settembre al 2 ottobre 2015.
Cersaie
www.cersaie.it
info@cersaie.it
Ceramics of Italy
www.laceramicaitaliana.it
info@laceramicaitaliana.it
Concorso di architettura
Villa Nemes
Imperia
Studio Giordano Hadamik Architects,
Daniele Giordano, Nadine Hadamik
www.gha4u.com
Ph: Silvano Palumbo
ImagoPoint
Fa-Sol snc di Gazzoni Luigi & figli
Via Provinciale, 88 - 18036 Soldano (Im)
Tel. 0184289122
info@fasolsnc.it - www.fasolsnc.it
Situato sulle colline che si affacciano sul golfo di Imperia, ledificio monofamiliare si inserisce coerentemente nel
paesaggio antropizzato delle terrazze liguri diventandone parte integrante.
Le facciate in pietra naturale si caratterizzano per le grandi aperture rivolte verso la valle e il mare, dove i
serramenti svolgono un ruolo fondamentale nella valorizzazione della componente panoramica e della luce.
Disposti su un unico piano, i due volumi semi-ipogei si piegano, seguendo la morfologia del terreno, e si
spezzano a formare laccesso in asse: da una parte si apre il grande open space della zona giorno e dallaltra le
camere da letto con i servizi.
Lunghi setti murari creano continuit tra il fabbricato, gli ambienti interni e le fasce esterne sistemate a verde con
essenze della macchia mediterranea, mentre il patio e gli elementi frangisole fungono da filtro.
La copertura vegetale contribuisce allinserimento nel contesto riducendo sensibilmente limpatto della
costruzione.
Linvolucro semi-ipogeo altamente isolato e il controllo dellapporto solare passivo, insieme allutilizzo di energie
rinnovabili, riducono notevolmente il consumo energetico, aumentando il comfort abitativo e portando le
prestazioni delledificio ai livelli di Passivhaus.
Come specificato nella motivazione della giuria: Linserimento di Imago si distingue per la capacit di dare
leggerezza ed essenzialit compositiva alla facciata delledificio. Incassati e nascosti grazie allutilizzo di pavimenti
galleggianti in legno e rivestimenti in pietra e cartongesso, i telai hanno consentito alle grandi vetrate trasparenti
di creare un dialogo continuo tra gli ambienti interni e il paesaggio circostante, interpretando al meglio le
possibilit espressive offerte dal minimalismo di Imago. Posto al centro dellesperienza abitativa, il serramento d
forma allo spazio aperto dellintera zona giorno, mentre allinterno del processo costruttivo, sviluppato secondo
i principi dellarchitettura ecosostenibile, diventa esso stesso attore fondamentale per il raggiungimento di una
classe energetica a consumo quasi zero. Di particolare interesse lattenzione posta in fase di progettazione ai
dettagli della posa, con lutilizzo di vetro cellulare sotto la soglia del serramento per il taglio termico del massetto,
in grado di valorizzare le alte prestazioni di isolamento che contraddistinguono Imago.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al progetto Un nuovo suolo, Bassano del Grappa
(Vi), dello Studio 3xL, Silvia Longo, Enrico Longo, con il supporto dellImago Point - Serradura Serramenti
Arredamenti Srl.
Menzione speciale
Un nuovo suolo
Bassano del Grappa (Vi)
Studio 3xL, Silvia Longo, Enrico Longo
www.studio3xl.it
Ledificio, organizzato in due abitazioni distinte,
lampliamento di una preesistenza agricola, adagiata
lungo il versante di una collina che si affaccia sul centro
storico di Bassano del Grappa. Il sistema Imago si
dimostrato perfetto nel conciliare le esigenze di elevate
prestazioni di isolamento termico con quelle di essenzialit
delle facciate, fusione con il paesaggio e selezione di
viste privilegiate, che incorniciano il panorama. Grazie
alle sue ridotte dimensioni e tramite il posizionamento
in continuit con la coibentazione, il telaio fisso rimane
invisibile dallesterno, pur garantendo il taglio termico e
assicurando la massima illuminazione naturale.
ImagoPoint
Serradura Serramenti Arredamenti Srl
Via Fontanazzi, 1 B - 36020 Solagna (Vi)
Tel. 0424816105
info@serradura.it - www.serradura.it
Gruppo Piazzetta
Via Montello, 22
31011 Casella dAsolo (TV)
Tel. 04235271
info@piazzetta.it
www.piazzetta.it
Caminetti Panoramic
Caminetto Helsinky
Gruppo Piazzetta
Caratteristiche
tecnico-prestazionali
La storia del Gruppo Piazzetta fatta di ricerca e innovazione, competenza, selezione dei materiali migliori, tecnologia
unita a maestria artigiana. Azienda flessibile e organizzata, in grado di dare risposte precise e puntuali a un mercato
in costante evoluzione, attento ed esigente. I focolari Piazzetta racchiudono unanima tecnologica che garantisce grande
funzionalit, affidabilit ed efficienza. La sperimentazione di nuove metodologie sempre pi performanti e il costante
impegno consentono allazienda di mettere a punto soluzioni di riscaldamento tecnologicamente avanzate per assicurare
il massimo comfort, in totale sicurezza. Tra le varie proposte, la Collezione Panoramic scaturisce dalla capacit di Piazzetta
di progettare e realizzare un camino in grado di coniugare grande impatto estetico, buoni rendimenti e combustione pulita,
in una perfetta combinazione di tecnologia e materiali innovativi. Lampia superficie vetrata che avvolge il focolare, priva
di profili metallici, offre una visione a 360 o 180 della fiamma, con un vetro panoramico a saliscendi, completamente
a scomparsa allinterno del basamento, motorizzato con comandi a pulsanti. La collezione comprende oltre dieci modelli
che ripropongono in chiave moderna lo stile intramontabile dei focolari di un tempo: a centro stanza con base circolare,
quadrata o rettangolare, oppure con base rettangolare a filo muro. I focolari sono disponibili in tre finiture: nero, bianco
e cor-ten. Completano i vari modelli preziose superfici di maiolica realizzata a mano, disponibili in unampia gamma di oltre
trenta colori, che permettono al cliente una grande variet di soluzioni innovative e personalizzate. Tra le ultime proposte,
il modello Helsinki un caminetto che integra design, tecnica ed esperienza artigianale. Nel profilo spiccano limportante
cappa in pregiato acciaio cor-ten e la base, realizzata con pannelli di grande dimensione in maiolica. Allinterno,
il monoblocco rettangolare con vetro ad angolo dotato dellesclusivo sistema a saliscendi motorizzato elettricamente.
I quattro elementi di vetro ceramico assicurano una perfetta visione della fiamma, con un cuscino daria che contribuisce
a mantenere pulito il vetro. Il focolare in Aluker, materiale ceramico brevetto esclusivo Piazzetta, migliora la combustione
e la diffusione del calore. Simili caratteristiche per il Caminetto Malmo. La generosa cappa in acciaio verniciato nero,
disponibile anche nella versione bianco e cor-ten, si impone alla vista, concorrendo in modo determinante alla definizione
della qualit spaziale dellambiente. Lintero monoblocco ne valorizzato, e con la grande panca reversibile, realizzata
in pannelli di maiolica lavorati a mano, offre una soluzione estetica di sicuro pregio ed eleganza.
Caminetto Malmo
organized by
fiftieth
edition
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C E L E B R AT I N G T H E
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STO N E CO M M U N I T Y
3 0 S E P T E M B E R - 0 3 O C TO B E R 2 0 1 5
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Architetti e architetture
ristampe
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Maria Bonaiti
Architettura
Louis I. Kahn, gli scritti
180 pagine
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quarta edizione
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edizione inglese
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144 pagine
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edizione bilingue italiano e inglese
Rem Koolhaas
Delirious New York
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Ad esempio
Marco Mulazzani
Edoardo Milesi
Forum Fondazione Bertarelli
Sala da concerti
nella Maremma toscana
96 pagine
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edizione bilingue italiano e inglese
Rafael Moneo
Inquietudine teorica e strategia
progettuale nellopera
di otto architetti contemporanei
336 pagine
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Alberto Bassi
Food design in Italia
Progetto e comunicazione
del prodotto alimentare
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340 illustrazioni
edizione italiana e inglese
spagna
Federazione Russa
giappone
Cluster Zone Aride
Cluster Bio-Mediterraneo
Cile
Cluster Riso
Thailandia
Kuwait
Cluster Caff
Gift Shop
a cura di Livio Salvadori
EXPO
2015
Padiglione Spagna
[3]
Spagna
Progetto architettonico
e design dei contenuti
B720 Arquitectos - Fermn Vzquez
Spagna
Coltivando il futuro
I segreti del successo della filiera alimentare spagnola sono il miglioramento nei processi distributivi, la
presenza di una grande variet di paesaggi, zone climatiche ed ecosistemi. Ispirato a una serra a forma
di portico, il padiglione spagnolo accoglie i visitatori attraverso una ventina di valigie che proiettano
altrettante proposte visive, ognuna dedicata a un alimento. Spazi esterni e interni si compenetrano, con una
prevalenza di zone allaria aperta in cui ci si pu rilassare tra il patio degli aranci, il chiringuito e lauditorium.
Lidea della convivenza tra tradizione e innovazione prende corpo in due grandi caseggiati affiancati
parallelamente, uno composto di strutture in legno e laltro in acciaio, ognuno dei quali contiene prodotti,
spazi espositivi e materiali illustrativi a tema.
Progetto architettonico
e design dei contenuti
B720 Arquitectos - Fermn Vzquez
Allestimento area mostra,
auditorium e aree laboratori
Accin Cultural Espaola
Design istallazione multimediale
Antoni Miralda
Progetto audiovisivo e 3D delle installazioni
Pulgon - Gruppo Empty
General contractor
Empty
Montaggio struttura
Altermateria - Gruppo Empty
Progetto audiovisivo
e 3D delle installazioni
Pulgon - Gruppo Empty
Architettura 3D
Prompt Collective - Gruppo Empty
Prodotti chimici per ledilizia
Mapei
Pavimentazioni e rivestimenti
in agglomerato
Gruppo Cosentino
Luci e forniture elettriche
Artec3
Allestimenti aree ristorazione
Grupo Sagardi
Padiglione Spagna
Padiglione Spagna
Livio Salvadori
Federazione Russa
Crescere per il mondo. Coltivare per il futuro
Paese degli spazi infiniti, delle lunghe distanze e dei boschi naturali, la Federazione Russa presenta un
padiglione dallarchitettura lignea, fulcro attorno a cui ruota il concept. La grande facciata in legno, con
funzione brise-soleil, sostiene una copertura a terrazza che sale e si estende gradualmente verso lingresso
principale, in modo da sviluppare una lunga e slanciata tettoia di circa 30 m. Lampia collina diventa un
elemento del paesaggio naturale, circondato da organici cerchi in legno che formano il naso di una barca
a vela. Linterno semi-trasparente del piano terra e il suo tetto verde creano una serie armonica di spazi
aperti e piattaforme di osservazione, facilmente accessibili ai visitatori. Nella parte superiore delledificio, la
serpentina pende dal tetto rivestito di vegetazione, a simboleggiare campi sconfinati.
Progetto architettonico
SPEECH Architectural Office
Sergei Tchoban, Alexei Ilyin,
Marina Kuznetskaya
Impresa di costruzioni
RT EXPO
Sistemi di facciata
Schco International Italia;
SECH Costruzioni Metalliche realizzazione
Rivestimenti ceramici
Marazzi
Soluzioni illuminotecniche
iGuzzini Illuminazione
Giappone
Diversit armoniosa
Livio Salvadori
Livio Salvadori
Il Cluster Zone Aride ospita paesi connotati dalla presenza di zone desertiche, aride, appunto, con
scarsit dacqua - condizione dalle gravi ripercussioni sociali, economiche, imprenditoriali. Il progetto
nasce dallidea della tempesta di sabbia nel deserto, interpretata da una moltitudine di cilindri
semitrasparenti, sospesi su tutta larea. Le bacchette in PMMA satinato creano un effetto nebbia che
sintensifica e si dirada creando trasparenze, opacit e distorsioni. I padiglioni emergono come grandi
cristalli che bucano la tempesta; la loro forma ottenuta con tessuto tecnico tensionato fissato a
una struttura metallica. Oasi fresca e accogliente, una fontana dellacqua accoglie il visitatore, ad
enfatizzare il ruolo del liquido prezioso.
Cluster concept
Politecnico di Milano
con Birzeit University
(Palestinian National Authority)
e ETSAM (Madrid)
Concetto architettonico e design
Politecnico di Milano
Concept e layout della mostra
Alessandro Biamonti, Michele Zini
con Barbara Camocini
Collaborazione
Sara Callioni, Andrea Cattabriga,
Sebastiano Longaretti, Sara Michelini,
Claudia Zoboli
Sviluppo contenuti
Politecnico di Milano
Responsabile scientifico
Luisa Collina
Principal investigator
Barbara Camocini
General contractor
Rubner Objektbau - Gruppo Rubner
Strutture in legno
Rubner Holzbau - Gruppo Rubner
Progettazione esecutiva
Sering
Prodotti chimici per ledilizia
Mapei
Livio Salvadori
Livio Salvadori
Cluster Bio-Mediterraneo
Salute, bellezza e armonia
Albania, Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia, Tunisia
Il progetto ispirato allimmagine della citt del Mediterraneo e si sviluppa attorno a una grande piazza
semicoperta che ospita quattro strutture dedicate alla distribuzione di prodotti tipici di questarea
geografica. La variet cromatica del pavimento, composta da diverse tonalit di azzurro, richiama
tutte le sfumature del mare che abbraccia le nazioni ospitate nel Cluster. Nella zona centrale, le
cucine allaperto della tradizione fungono da poli dattrazione. Qui i visitatori trovano una selezione di
alcuni prodotti tipici della cucina mediterranea: lolio doliva, il pane, il vino. I padiglioni presentano un
rivestimento in policarbonato compatto opalino, bianco opaco, mentre la parte superiore in lamiera
dalluminio, stirata e ondulata.
Cluster concept
Politecnico di Milano con Seconda Universit
degli Studi di Napoli e American University
in Cairo (Egypt)
Concetto architettonico e design
Politecnico di Milano
Design Credits Cherubino Gambardella,
Stefano Guidarini, Camillo Magni con Lorenzo
Capobianco, Simona Ottieri
Collaborazione
Vittorio Di Gioia, Gianluca Ferriero, Maria Gelvi,
Concetta Tavoletta, Riccardo Spreafico,
Luca Varvello, Francesco M.G. Vozza
Sviluppo contenuti
Seconda Universit degli Studi di Napoli
Responsabile e coordinatore ricerca
Cherubino Gambardella
Partner ufficiale Regione Sicilia
General contractor
Rubner Objektbau - Gruppo Rubner
Strutture in legno
Rubner Holzbau - Gruppo Rubner
Progettazione esecutiva Sering
Livio Salvadori
Cile
El Amor de Chile
Il Padiglione consente un viaggio tra i diversi ecosistemi cileni, deserti, fiumi, valli e montagne,
mostrando come la vita cresce in ognuno di essi, e con quali strumenti la si preserva.
Il materiale principe, il legno, usato per ricordare che la superficie forestale in Cile in aumento,
in controtendenza rispetto alla deforestazione in corso sulla Terra. Larchitettura del Padiglione,
che si sviluppa in uno spazio di 1.910 metri quadri, vuole essere incentrata sullarte dellospitalit.
un volume sospeso, una grande architrave in legno avvolta da uno scheletro in travi incrociate,
sollevata da pilastri di acciaio che creano uno spazio intermedio - lorizzonte temperato tipico
dellarchitettura cilena.
Cluster Riso
Abbondanza e sicurezza
Bangladesh, Cambogia, Myanmar, Repubblica Democratica Popolare Laos, Sierra Leone,
Padiglione Basmati
Grazie a un gioco di specchi dacqua, i padiglioni sono inseriti in un paesaggio agricolo: entrando nel
Cluster ci si trova immediatamente immersi in una risaia in miniatura, una mostra a carattere botanico di
aree coltivate con diverse tipologie di riso, con riconoscibili texture dei campi - i colori, i profumi e le ombre
che accompagnano la crescita del riso. Le vasche delle risaie sono collegate a cascata con un dislivello
che permette allacqua di defluire senza alcun ausilio meccanico, come avviene nella realt. Il rivestimento
a specchio dei padiglioni e linclinazione verso il basso dei loro prospetti riflette in modo scenografico il
paesaggio delle risaie.
Cluster concept
Politecnico di Milano
con Tongji University (China),
National University of Civil Engineering Hanoi
(Vietnam)
Concetto architettonico e design
Politecnico di Milano
Design Credits
Agnese Rebaglio, Davide Crippa,
Barbara Di Prete con Lorenzo Loglio,
Francesco Tosi
Collaborazione
Paolo Saluzzi
Sviluppo contenuti
Universit degli Studi Milano Bicocca
Responsabile scientifico
e coordinatore di ricerca
Marialuisa Lavitrano
Principal investigator
Marialuisa Lavitrano, Maurizio Casiraghi,
Massimo Labra
General contractor
Moretti - Gruppo Terre Moretti
Strutture in legno
Moretti Interholz - Gruppo Terre Moretti
Livio Salvadori
Livio Salvadori
Livio Salvadori
Thailandia
Nutrire e deliziare il mondo in modo sostenibile
Livio Salvadori
Il Padiglione della Thailandia si ispira al cappello tipico del coltivatore di riso, chiamato ngob.
Esiste solo in questo Paese, dove viene utilizzato fin dai tempi antichi, e per questo lemblema del
sapere contadino e della saggezza locale. A questo, si affianca unaltra forma, quella del naga, che
riprende le linee sinuose degli spiriti della natura, protettori di fonti, pozzi e fiumi e portatori di pioggia
e fertilit. La rampa di accesso incolonna i visitatori e li porta alledificio principale, riprendendo nel
disegno le simbologie divine tipiche della tradizione buddista. Le strutture in elevazione sono realizzate
interamente in carpenteria metallica, con travi HE, IPE e UPN a formare lossatura; nelledificio
principale i piani sono costituiti da impalcati metallici con solette in lamiera grecata.
Progetto architettonico
OBA The Office of Bangkok Architects
Progettazione architettonica locale,
progettazione strutturale e impiantistica
Work in Progress
Architettura del paesaggio
Landprocess Co.
General contractor
Work Right JV, Padiglioni EXPO scarl
Impresa costruzioni
CMB - Coop. Muratori e Braccianti
Costruttore metallico GED
Prodotti chimici per ledilizia Mapei
Soluzioni illuminotecniche
iGuzzini Illuminazione
Livio Salvadori
Lacqua, lagricoltura e lenergia sono le pi grandi sfide che il Kuwait affronta per garantire una
migliore qualit della vita in unottica di sostenibilit. La partecipazione a Expo Milano 2015 offre
loccasione di far conoscere ai visitatori sia i grandi progetti ideati in questi tre settori sia i risultati
raggiunti. Il padiglione un affascinante spaccato del territorio del Paese, della sua cultura, delle
risorse umane e paesaggistiche; la struttura richiama le imbarcazioni kuwaitiane, i Dhow, tuttora
utilizzate nel Golfo Arabico, mentre la facciata laterale presenta un esempio delle serre e dei sistemi
di coltura idroponica; il grande spazio dedicato alla ristorazione arricchito da elementi tipici dei
souk arabi e da un grande focolare al centro, consentendo ai visitatori di gustare i sapori della cucina
tradizionale kuwaitiana.
Livio Salvadori
Kuwait
La sfida della natura
Livio Salvadori
Cluster Caff
Lenergia delle idee
Burundi, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Kenya, Repubblica Dominicana, Ruanda,
Timor-Est, Uganda, Yemen
Le immense piantagioni di caff distese allombra delle foreste tropicali hanno ispirato il progetto del
Cluster del Caff. Larchitettura degli spazi richiama infatti i rami pi alti degli alberi, allombra dei quali
crescono le piante di caff, mentre i Padiglioni sono una metafora dei loro tronchi. I toni caldi e i colori
naturali che caratterizzano lambiente cambiano in base alla luce che filtra dallesterno attraverso la
copertura, influendo sulla percezione dello spazio e dando al visitatore lillusione di trovarsi proprio
in una foresta. Il percorso espositivo un vero e proprio viaggio dalla pianta alla tazzina, suddiviso in
quattro stazioni tematiche, a raccontare il percorso che trasforma un chicco in una delle bevande pi
consumate al mondo.
Alessandra Chemollo
aurei del cor-tn dlabr per rappresentare lidentit pi sofisticata ed esclusiva di Excelsior Milano.
Entrambe le lavorazioni sono completate da una finitura realizzata a mano sulle singole scandole,
il che contribuisce a trasformare in texture un mantello gi mosso dalla disposizione diagonale e
sfalsata, alla cui risoluzione tecnica e installazione ha apportato un prezioso contributo la partnership
tra De Castelli e la Lattoneria Vladimiro Giacometti. Linterfaccia tra gli edifici, risolta piegando e
differenziando le falde, smentisce lesatta somiglianza tra gli elementi costitutivi, e dona allo spazio
apparenti dilatazioni e inaspettate complessit; conferisce nobilt materica ed espressiva ai padiglioni,
ne garantisce resistenza nello smontaggio e durata nel tempo. Numerose prove di laboratorio, favorite
dalla disponibilit alla sperimentazione della De Castelli, hanno permesso di superare i problemi tecnici,
estetici e funzionali, per conquistare, attraverso la speciale lavorazione manuale, la raffinatezza di una
pelle metallica luminosa e cangiante che il tempo provveder ad ossidare. Dallo stretto rapporto tra
i progettisti e lazienda sono scaturiti esiti innovativi, come la possibilit di celare completamente i
fissaggi tra le scandole grazie alla sovrapposizione di quattro differenti piani di posa, allorigine anche
del particolare effetto tridimensionale, di leggera sospensione, che caratterizza il rivestimento. La
disposizione a losanghe oblique genera inoltre un notevole impatto estetico, dovuto a un ribaltamento
verso lalto delle ombre, ben percepibile soprattutto al tramonto e la mattina presto.
De Castelli
Via delle Industrie 10,
31035 Crocetta del Montello (Tv)
Tel. 0423638218
Fax 042383467
www.decastelli.it
info@decastelli.com
Committente
OVS - Gruppo COIN
Progetto architettonico ed esecutivo
Marco Zito + Alessandro Pedron architetti
Progettazione e coordinamento
Lorenzo Mattozzi
Collaboratori
Valentina dAlberto, Ilaria dellOrco,
Ilaria Fracassi, Alessandro Zanini
Progetto di interni
Vincenzo De Cotiis Architects
Ingegneria
Studio Progedi strutture metalliche
FM Ingegneria fondazioni
Studio Zambonin impianti
Direzione lavori e coordinamento
Alessandro Bonaventura FM Ingegneria
Imprese e fornitori
Tarquinio capo commessa e impianti
Sara Appalti fondazioni
Eurofrio strutture metalliche e tamponamenti
Masergroup cartongessi e finiture
Stragal serramenti e vetri
Greenwood
Professional Pavimenti pavimenti esterni
Joyflor giardino
Rivestimento di facciata
De Castelli rivestimenti metallici
Lattoneria Giacometti montaggio
Argilla
Acqua
Colore
Terra cruda
28 SETTEMBRE /
2 OTTOBRE /2015
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promosso da
in collaborazione con
organizzato da
segreteria operativa Promos srl
settembre in edicola
#internimagazine
@internimagazine
www.internimagazine.it/com
kk19962014 INDICI
kkINDICES 632845
casabellaweb.eu
853
SETTEMBRE 2015
C A SA B E LLA 85 3
63 EXTRA
Aesop
Diego Velzquez,
Esopo, 1638, olio su tela,
Museo del Prado, Madrid
sommario
853
423
4862
RPBW
48
6395 AESOP
24
63
Aesop
a cura di Carlotta Tonon
64
26
67
Aesop: linusuale storia di un successo
Annemarie Kiely
70
38
sporaarchitects
Due stazioni della metropolitana M4,
Budapest, Ungheria
38
Tormentate geometrie sotterranee
Giovanna Crespi
c a sa b e lla 85 3
96 Biblioteca
96
Recensioni
100
English Texts
MICHEL DENANC
Renzo Piano
Building
Workshop
Valletta City
Gate, Valletta,
Malta
fotografie
Mario Carrieri,
Michel Denanc
disegni
Renzo Piano Building
Workshop
FEDERICO BUCCI
1
-dettaglio del
rivestimento in pietra della facciata
del nuovo Parlamento
della Repubblica
di Malta
-detail of the stone
facing of the new
Parliament of the
Republic of Malta
C A SA B E LLA 85 3
2
-Malta e Valletta,
pianta del 1888
-Malta and Valletta,
map, 1888
3
-Valletta, pianta
del 1943
-Valletta, map, 1943
4
-Valletta, foto
aerea del 2010
-Valletta, aerial
photo, 2010
5, 6
-due vedute dei
templi megalitici
di Hagar Qim
-two views of the
megalithic temples
of Hagar Qim
7
-il sito archeologico di Hagar Qim con
la copertura realizzata dall'Unesco
nel 2009
-the archaeological
site of Hagar Qim
with the roof made
by UNESCO in 2009
8, 9, 10
-il cantiere del
progetto di Renzo
Piano Building
Workshop
-worksite of the
project by Renzo
Piano Building
Workshop
C A SA B E LLA 85 3
ALESSANDRA PIZZOCHERO
FEDERICO BUCCI
10
FEDERICO BUCCI
FEDERICO BUCCI
FEDERICO BUCCI
ALESSANDRA PIZZOCHERO
11
12
13
11
-veduta del Forte
di Sant'Angelo dai
giardini Barrakka
-view of Fort St.
Angelo from the
Barrakka gardens
12
-veduta aerea della
Valletta lungo l'asse di Triq ir-Repubblika (Republic
Street)
-aerial view of Valletta along the axis
of Triq ir-Repubblika (Republic Street)
13
-schizzo di studio
di Renzo Piano: in
evidenza, l'allineamento del nuovo Parlamento al lato lungo del Cavaliere di
St. James
-study sketch by
Renzo Piano, showing
the alignment
of the new Parliament building along
the Saint James
Cavalier
14
-il modello del
progetto
-project model
15
-planimetria generale del progetto
Valletta City Gate
con la porta (1),
l'edificio del nuovo
Parlamento (2),
il Teatro sui resti
della Royal Opera
House (3) e la sistemazione a verde
(da realizzare)
dei bastioni e della
piazza (4)
-siteplan of the
Valletta City Gate
project with the gate
(1), the new Parliament building (2),
the Theater over the
ruins of the Royal
Opera House (3) and
the landscaping (not
yet built) of the
bastions and
the plaza (4)
16, 17
-l'edificio del nuovo Parlamento della
Repubblica di Malta,
con l'aula e il
blocco degli uffici:
pianta del primo
piano e del piano
terra
-the new Parliament of the Republic
of Malta, with the
hall and the office
block: plan of the
first floor and
the ground floor
14
15
Architecture Project
Ltd (Valletta)
-DESIGN TEAM
A. Belvedere,
B. Plattner (partners in charge) con
D. Franceschin, P.
Colonna, P. Pires da
Fonte, S. GiorgioMarrano, N. Baniahmad, A. Boucsein, J. Da Nova, T.
Gantner, N. Delevaux, N. Byrelid, R.
Tse e B. Alves de
Campos, J. LaBoskey,
A. Panchasara, A.
Thompson; S. Moreau;
O. Aubert, C.
Colson, Y. Kyrkos
(modelli)
-CONSULENTI
Arup (strutture
e impianti), Kevin
Ramsey (rivestimento), Daniele Abbado
(musica e teatro),
Franck Franjou
(illuminazione),
Studio Giorgetta
(paesaggio), Silvano
Cova (impianti
teatro) Muller-BBM
(acustica), Bovis
Lend lease (responsabile del progetto)
-COMMITTENTE
Grand Harbour
Regeneration
Corporation
-AZIENDE
16
UniFor (sistemi di
partizione vetrata,
arredi Parlamento
e uffici), Schindler
(collegamenti
verticali), Refin
(rivestimenti
ceramici), Antonio
Lupi (sanitari),
iGuzzini (illuminazione), Vitra
(sedute)
17
-DATI DIMENSIONALI
40.000 mq superficie
del sito
7.000 mq superficie
totale del Parlamento
2.800 mq superficie
totale dellOpera
-CRONOLOGIA
200911: progetto
201015: costruzione
-LOCALIZZAZIONE
Valletta, Malta
C A SA B E LLA 85 3
10m
scala 1/500
18
18, 19
-schizzi di studio
di Renzo Piano:
in basso, la sistemazione della porta
e dei bastioni
-study sketches
by Renzo Piano:
below, organization
of the gate and
the bastions
19
10
20
21
20, 21
-sezione e fronte
su Triq ir-Repubblika (Republic Street)
del nuovo Parlamento
e del Teatro
-section and facade
on Triq ir-Repubblika (Republic Street)
of the new Parliament and the Theater
22
-il fronte della
nuova porta della
citt con l'inserimento negli antichi
bastioni
-the front of the
new gate of the city
with insertion in
the historic bastions
22
23
-l'aula del nuovo
Parlamento vista dal
Teatro; sullo sfondo, la Porta
-the hall of the new
Parliament seen from
the Theater; in the
background, the Gate
C A SA B E LLA 85 3
11
23
12
MICHEL DENANC
C A SA B E LLA 85 3
13
MICHEL DENANC
24
25
MICHEL DENANC
24, 25, 26
-la piazza, la Porta
e il ponte d'accesso
-the square, the
Gate and the access
bridge
MICHEL DENANC
26
14
MICHEL DENANC
27
27
-la scalinata verso
il Cavaliere di St.
James di fianco al
blocco degli uffici
del Parlamento
-the steps towards
St. James Cavalier
next to the block
of the Parliament
offices
28
-la Porta e la scalinata verso il Cavaliere di St. John
-the Gate and the
steps towards St.
John Cavalier
MICHEL DENANC
28
C A SA B E LLA 85 3
15
29
MICHEL DENANC
29
-il taglio dei due
blocchi del nuovo
Parlamento
-the cut of the
two blocks of the
new Parliament
16
MICHEL DENANC
30
32
MICHEL DENANC
30, 31, 32
-due vedute dell'edificio visto dalla
Porta, lungo l'asse
di Triq ir-Repubblika (Republic Street), e il fronte
sulla scalinata
verso il Cavaliere
di St. James
-two views of the
building seen from
the Gate, along the
axis of Triq ir-Repubblika (Republic
Street), and the
facade on the steps
towards St. James
Cavalier
MICHEL DENANC
31
C A SA B E LLA 85 3
17
34
MICHEL DENANC
33, 34
-due vedute del
Teatro, dal Cavaliere di St. James e da
Triq ir-Repubblika
(Republic Street),
con i resti delle
colonne della Royal
Opera House
-two views of the
Theater, from St.
James Cavalier and
from Triq ir-Repubblika (Republic
Street), with the
ruins of the columns
of the Royal Opera
House
FEDERICO BUCCI
33
18
35
36
35, 36
-planimetria e
sezione del Teatro
-planimetric and section of the Theater
37, 38
-due modelli per
lo studio della
copertura
-two study models
for the roof
37
C A SA B E LLA 85 3
38
19
39
MARIO CARRIERI
39-42
-l'aula del nuovo
Parlamento della
Repubblica di Malta:
lo spazio interno,
disegno della sezione e due vedute dal
Cavaliere di St.
James e dal Teatro
-the hall of the
new Parliament of
the Republic of Malta: the internal
space, section drawing and two views
from St. James Cavalier and from the
Theater
20
575
325
SLOPE 1%
5
100
3
690
310
SLOPE 1%
825
141
37
130
50
50
270
10 50
76
120
STEEL CEILING
60
10 50
50
15 50
130
130
60
SLOPE 4 (=7%)
26
60
50
75
250
SLOPE
40
490
22
300
LOBBY
250
300
TOILETS
120
85
90
150
42
78
100
FFL 3RD FLOOR
50 22
130
58
80
78
130
30 42
12
1494
80
100
13
CEILING UNDERSIDE DATUM
300
310
LOBBY
250
300
TOILETS
404
400
78
42
250
270
250
30 42
270
270
100
CONTROL ROOM
28 50 22
400
99
35 40
50
25 44
16
110
21
20
45
310
115
155
217
55
225
24
28
2520
30 40
50 20
52
60
30
CEILING UNDERSIDE DATUM LOBBY
Floor plenum
for air distribution
52
44
200
30
680
Steel ceiling
fixed to Primary Structure
LOBBY
65
INTERIOR
260
361
300
40
Floor plenum
for air distribution
300
40
100
50
100
100
260
LIFT VOID
lift wall omitted for clarity
30
10
100
120
20
112
35
200
75
45
170
15 37
250
300
25 3512
120
5
LOBBY
30
SLOPE 1%
80
TOILETS
60
110
442
47
35 35
47
47
95
65
EXTERIOR
Air supply
in floor plenum
SLOPE 1%
FFL GROUND FLOOR
SSL GROUND FLOOR
455
40
455
MAIN LOBBY
TOILETS
400mm thk. RC Core Wall
open gutter
455
455
515
60
LIFTPIT
448
PLANTROOM
35
100
15
90
350X350
concrete column
80
65
FFL YELLOW GARAGE
SSL YELLOW GARAGE
150
100
15
50
222
BMS ROOM
228
278
301
SSL LIFTPIT
41
42
FEDERICO BUCCI
FEDERICO BUCCI
scala no
C A SA B E LLA 85 3
21
43
INTERNAL CLADDING
STACKED STONE
HORIZONTALLY SUPPORTED VERTICAL FRAMES
ROCKWOOL (80 kg/m3 FOR ACOUSTIC INSULATION
142.0
INTERNAL SEAL
INSULATION BY FACADE CONTRACTOR
BREATHING BARRIER
PRIMARY STEELWORK
STONE RESTRAINT
INWARD OPENING GLAZED WINDOW
BRONZE FRAME
0.5
4.0
15.0
20.0
15.0
8.0
3.0
10.0
8.0
3.0
10.0
43, 44, 45
-dettaglio del
rivestimento in
pietra della facciata: disegno e vedute
dall'esterno e
dall'interno
-detail of stone facade cladding: drawing and views from
outside and inside
46
-lo spazio aperto
che da Triq ir-Repubblika (Republic
Street), passando
sotto l'edificio del
nuovo Parlamento,
porta verso il Cavaliere di St. James
e la zona del Grand
Harbour
-the open space
that from Triq irRepubblika (Republic
Street), passing under the new Parliament building, leads
towards St. James
Cavalier and the
Grand Harbour zone
22.8
490.0
10.0
49.5
29.0
50.0
348.0
7.3
85.0
5.0
56.0
14.0
30.0
20.0
6.5
15.0
20.0
24.0
10.6
14.4
9.5
55.5
50.0
12.6
1.4
12.5
18.0
2.7
161.4
100.0
30.0
50.0
18.0
4.0
8.0
2
A5-1402
62.6
1.0
85.0
18.0
56.0
200.0
ACOUSTIC BARRIER
61.0
50.0
12.6
18.0
161.4
200.0
18.0
1.4
20.0
83.5
1497.0
50.0
44.0
10.0
10.6
24.0
10.6
24.0
18.0
15.0
20.0
6.5
14.4
9.5
55.5
4.0
12.6
12.0
10.0
12.0
7.0
10.0
87.0
17.0
18.0
57.2
8.0
60.5
50.0
25.0
120.0
12.6
18.0
0.5
1.4
85.0
100.0
49.5
EXTERIOR
9.4
12.6
120.0
50.0
EXTERIOR
18.0
5.0
18.0
12.6
7.3
200.0
18.0
1.4
20.9
1.4
18.0
2.5
622.6
50.0
4.0 2.2
12.6
20.2
50.0
85.0
14.0
DRIP GROOVE
DRIP GROOVE IN ELASTIC JOINTS
BOTTOM FIXING WITH REDUNDANCY CABLE
MICHEL DENANC
44
22
scala no
45
MICHEL DENANC
200.0
MICHEL DENANC
46
C A SA B E LLA 85 3
23
METROPOLITANE
NO FRILLS
BARCELLONA,
TRE STAZIONI DELLA LINEA L9
GARCS DE SETA BONET ARQUITECTOS
+BUDAPEST,
24
METROPOLITANE NO FRILLS
CLINE ROMANI
C A SA B E LLA 85 3
25
Massimo Ferrari
Combattere la convenzione da
sempre un atteggiamento anacronistico,
perdente il pi delle volte, antistorico, rivoluzionario e libertario nella portata ottimistica del rinnovamento, ricco di grandissime
idealit, ma da sempre carico di altrettante
solide reticenze, incomprensioni, strumentalizzazioni. Per di pi spesso il discrimine
tra la possibilit, tanto inaspettata quanto
coraggiosa ed efficace, di reinterpretazione
delle condizioni note e costanti e una moda
temporanea, effimera, solamente diversa dal
consueto, sempre pi sottile, soprattutto
nel nostro tempo presente, davvero sgualcito da una societ che brucia senza sapere
le differenze sul rogo delle diversit. naturale, molti lhanno gi sottolineato, come
solo una prospettiva lunga riesca a cogliere
le caratteristiche di un mutamento, la riscrittura consapevole di un modo di procedere
acquisito oramai in maniera acritica; laccettazione disillusa della consuetudine forse
la pi grossa schiavit presente nel conformismo. Aldo Rossi sosteneva spesso come
ci vogliano almeno cinquantanni per capire
se i contenuti critici di unarchitettura, nei
confronti di ci che lha preceduta, siano
davvero capaci di diventare modello per i
tempi futuri; una riflessione sullidea di modello, la ripetizione ogni volta inattesa di un
ricorrente modo di interpretare un tema che
si conferma nel tempo, comunque lontana
dalla discussione proposta che vuole solamente dimostrare un atteggiamento progettuale, come postulato in apertura, un punto
di vista differente nelle forme e nei contenuti.
Non , infatti, una vera e propria rivoluzione quella descritta dalle cinque stazioni
metropolitane costruite, a breve distanza di
tempo, al nord e al sud dellEuropa da due
capaci studi di progettazione, ma linterpretazione disillusa di uno dei caratteri pi
propri dellidea di metropolitana, del ruolo
che linfrastruttura sotterranea riveste nella
societ di oggi, del suo valore sociale, della
sua sostenibilit economica non commerciale o quantomeno questa attenzione
racconta una posizione decisa e coerente
che, con le dovute differenze geografiche e
compositive, riflette sul tema delladeguatezza delle forme dellarchitettura nellinterpretazione di contenuti riconoscibili, dei valori, delle epoche.
Le stazioni della Linea 9 a Barcellona saranno 52 alla fine del 2016, dopo
26
METROPOLITANE NO FRILLS
Sant Josep
Ildefons Cerd
Amadeu Torner
Europa-Fira
Avinguda Carrilet
Gornal
Fira
B-20
B-10
Parc Logstic
La Ribera
Mercabarna
El Prat Estaci
Les Moreres
1
AMEDEU
TORNER
C A SA B E LLA 85 3
27
TEC 4
-INGEGNERIA IMPIANTISTICA
TD&T S.L.
-DIRETTORE CANTIERI
2008: progetto
201012: costruzione
-LOCALIZZAZIONE
28
METROPOLITANE NO FRILLS
Note
1 Dante Alighieri, La Divina
Commedia, Inferno, Canto III,
vv. 22-30
2 Dante Alighieri, La Divina
Commedia, Inferno, Canto
XXXIV, vv. 133-139
1
-Celine Ramoni, Skymetro,
Zrich Airport, 2009
-Celine Ramoni, Skymetro,
Zrich Airport, 2009
2
-planimetria del sistema
metropolitano della Linea
9 di Barcellona con le tre
nuove stazioni
-map of the metro system
of Line 9 in Barcelona with
the three new stations
3
-il grande varco di discesa
alla stazione metropolitana Amedeu Torner
-the large descent passage
of the Amedeu Torner subway
station
4, 5
-Amedeu Torner, discesa
e risalita
-Amedeu Torner, descent
and ascent
6
-schizzi di studio della
sezione, collegamenti tra
citt e metropolitana
-study sketches of the section, connections between
the city and the subway
7, 8
-schizzi di studio delle
piante, il sistema di risalite
e la banchina di accesso
ai treni
-study sketches of the plans,
the vertical access system
and the platform for access
to the trains
C A SA B E LLA 85 3
29
10
9
-lo spazio dingresso alla
stazione metropolitana
-entrance space of the subway station
10
-scale e scale mobili
-staircases and escalators
11
-le travi in cemento che
attraversano lo spazio di
discesa ai treni
-the concrete beams crossing
the space leading to the trains
12
-la banchina di accesso
ai treni
-subway platform
11
30
METROPOLITANE NO FRILLS
12
C A SA B E LLA 85 3
31
13
MERCABARNA
32
METROPOLITANE NO FRILLS
14
15
13
-discesa alla banchina
della nuova fermata Mercabarna
-descent to the platform
of the new Mercabarna stop
14
-il sistema di risalita: scale
e scale mobili
-vertical access: staircases
and escalators
15
-studi della pianta:
ingressi, discese e risalite
-plan studies: entrances,
descent, ascent
C A SA B E LLA 85 3
33
16
17
16, 17
-la struttura in calcestruzzo e gli impianti a vista
nello spazio della stazione
-the concrete structure and
the exposed physical plant
systems in the space of the
station
18
-banchina di accesso
ai treni nella nuova stazione Parc Logistic
-subway platform of the new
Parc Logistic station
34
METROPOLITANE NO FRILLS
18
3
PARC
LOGSTIC
C A SA B E LLA 85 3
35
19
20
36
METROPOLITANE NO FRILLS
21
22
23
19
-i corpi di servizio agli
spazi di ingresso alla metropolitana
-service volumes for the
entrance spaces of the subway
20
-sala di controllo della stazione metropolitana Parc
Logistic
-control room of the Parc
Logistic subway station
21
-la barriera dingresso
alla metropolitana
-subway entrance barrier
22
-lo spazio di collegamento
tra le risalite e la banchina
di accesso ai treni
-connection space between
ascents and subway platform
23
-disegni di studio della
pianta
-study drawings of the plan
C A SA B E LLA 85 3
37
sporaarchitects
Giovanna Crespi
fotografie
Tams Bujnovszky
38
METROPOLITANE NO FRILLS
Pusks Fere
Keleti plyaudvar
Dek Ferenc tr
Blaha Lujza tr
II. Jnos Pl ppa tr
Astoria
Rkczi tr
Klvin tr
Fo
vm tr
Corvin-negyed
Gellrt tr
Klinikk
Nagyvrad tr
Mricz Zsigmond krtr
Npliget
E
Csonka Jnos tr
FOVM
TR
C A SA B E LLA 85 3
39
Consortium of Fomterv,
Uvaterv, Mott-Macdonald
-COMMITTENTE
200512: progetto
200614: costruzione
-LOCALIZZAZIONE
40
METROPOLITANE NO FRILLS
1
-mappa della linea M4
della metropolinata di Budapest
-map of the M4 line of the
Budapest subway
2
-veduta dallingresso degli
intrecci di travi ai tre differenti livelli
-view from the entrance of
the beams at the three different levels
3
-la serie di scale mobili
che collegano la quota della banchina a servizio dei
binari alla quota dellingresso sotterraneo
-the series of escalators connecting the platform level to
the level of the underground
entrance
4
-gli spazi di attesa alla
quota della banchina
-waiting areas on platform
level
5, 6
-schizzi di studio
-study sketches
C A SA B E LLA 85 3
41
25m
7
-vedute della stazione
in costruzione
-views of the station during
construction
8
-sezione longitudinale
sulle scale mobili principali
-longitudinal section through
the main escalators
9
-piante ai vari livelli
-plans at various levels
42
METROPOLITANE NO FRILLS
10
11
10
-la hall dingresso sotterraneo che conduce alla scale
mobili
-the underground entrance
hall leading to the escalators
11
-lo spazio a tutta altezza,
dove si trovano le scale
mobili principali, illuminato dalla luce naturale
-the full-height space of the
main escalators, with natural
light
12
-il livello intermedio che
funge da snodo tra le diverse scale mobili
-the intermediate level that
forms a junction between the
different escalators
12
C A SA B E LLA 85 3
43
13
GELLRT TR
44
METROPOLITANE NO FRILLS
14
13
-gli intrecci di travi ai differenti livelli sopra le scale
mobili principali
-the patterns of the beams
at different levels over the
main escalators
14
-la hall dingresso sotterranea con gli elementi strutturali in cemento armato
e una parete rivestita in lamine di acciaio corten
-the underground entrance
hall with the structural elements in reinforced concrete
and a wall clad in blades
of Cor-ten steel
15
-le scale mobili che, dalla
quota urbana, raggiungono
oltre 36 metri di profondit
-the escalators extending
for a depth of 36 meters from
ground level
15
C A SA B E LLA 85 3
45
17
25m
16
-vedute della stazione
in costruzione
-views of the station during
construction
17
-sezione longitudinale
su una delle gallerie
-longitudinal section of one
of the tunnels
18
-piante ai vari livelli
-plans at various levels
scala 1/1000
18
scala 1/1000
scala 1/1000
16
scala 1/1000
46
METROPOLITANE NO FRILLS
XXXXXXXXXXXXXXXXXX
19
19
-particolare della volta
del tunnel di passaggio dei
treni sotterranei rivestita
in tessere colorate di ceramica Zsolnay
-detail of the vault of the
tunnel of passage of the underground trains, covered in
Zsolnay colored ceramic tiles
20
-i volumi in cemento armato che affiorano in superficie e denunciamo la presenza della stazione
sotterranea
-the reinforced concrete volumes that emerge at ground
level and indicate the presence of the underground
station
20
C A SA B E LLA 85 3
47
48
ROLAND HALBE
C A SA B E LLA 85 3
49
Herzog & de
Meuron
Nuovo stadio
di Bordeaux,
Francia
fotografie
Iwan Baan,
Philippe Caumes,
Roland Halbe,
James Sanders
Fondato a Basilea
nel 1978 da Jacques Herzog (1958)
e Pierre de Meuron (1958), oggi lo
studio Herzog & de
Meuron diretto da
cinque Senior Partner: Jacques Herzog,
Pierre de Meuron,
Christine Binswanger, Ascan Mergenthaler e Stefan
Marbach e ha sedi
ad Amburgo, Londra,
Madrid, New York e
Hong Kong. Vincitore
del Premio Pritzker
nel 2001, della RIBA
Royal Gold Medal e
del Praemium Imperiale nel 2007, lo
studio composto
da un team internazionale di 38 Associates e 376 collaboratori. Loro opere
sono state presentate su Casabella
nei numeri: 633,
1996 (Centro sportivo Pfaffenholz, St.
Louis/Haut-Rhin);
661, 1998 e 684/685,
2000-01 (Tate Modern, London); 714,
2003 (Prada Store, Tokyo); 717/718,
2003-04 (Schaulager, Mnchenstein);
726, 2004 (Forum
2004, Barcellona);
733, 2005 (Centro
informazione, comunicazioni e media
dellUniversit Tecnica del Brandeburgo, Cottbus); 741,
2006 (Michael H. de
Young Memorial Museum, San Francisco
e Walker Art Centre, Minneapolis);
765, 2008 (CaixaForum, Madrid); 768,
2008 (Espacio Goya,
Museo di Saragozza); 788, 2010 (VitraHaus, Weil am
Rhein); 789, 2010
(nuova sede per la
Fondazione Feltrinelli a Milano);
792, 2010 (St. Jakob Turm, Basilea);
822, 2013 (Parrish
Art Museum, Water Mill, New York);
836, 2014 (Prez Art
Museum, Miami); 842,
2014 (Arena do Morro, Me Luiza, Natal, Brasile).
50
1
-lo stadio illuminato dal parcheggio
ovest, caratterizzato dalla sistemazione paesaggistica
studiata da Michel
Desvigne
-the lit stadium from
the western parking
area, with the landscaping designed by
Michel Desvigne
2, 3
-vedute a volo duccello dello stadio
nel paesaggio verdeggiante e ricco
di acque del quartiere di BordeauxLac, alla periferia
nord della citt,
raggiungibile in
automobile o attraverso due linee
tranviarie che lo
collegano direttamente al centro
urbano e alla stazione ferroviaria
St. Jean
-birds-eye views
of the stadium in
the green landscape
with bodies of water of the BordeauxLac district, on the
northern outskirts
of the city, reached
by car or by two
streetcar lines directly from the urban center and the
St. Jean railway
station
IWAN BAAN
IWAN BAAN
C A SA B E LLA 85 3
51
ROLAND HALBE
ROLAND HALBE
ROLAND HALBE
52
1 M. Bellinazzo, Goal
Economy. Come la finanza
globale ha trasformato il
calcio, Baldini & Castoldi, Milano 2015, p. 14.
2 P. Russo, Linvasione
dellUltracalcio. Anatomia di uno sport mutante, Ombre corte, Verona
2005, p. 9.
3 A. Alessandria, Un business chiamato stadio,
ed. digitale, Greenbooks
editore, 2014, p. 11.
4 Cfr. S. Nixdorf, The
composition of stadiums:
between multifunctionality and reduction, in Stadiums, numero monografico
di Detail, n. 9, settembre 2005, pp. 22-24.
5 A. Alessandria, Un business, op. cit., p. 29.
6 G. de Finetti, Stadi.
Esempi, tendenze, progetti, Editore Ulrico Hoepli, Milano 1934, p. 53.
ROLAND HALBE
4
-il catino interno
dello stadio, articolato in un doppio
ordine di tribune
coperte per una capacit complessiva
di 42.000 posti a
sedere, tutti provvisti di seggiolino
numerato. Le pensiline di protezione
degli spalti sono
rivestite di lamiera
ondulata e forata
fonoassorbente e di
policarbonato traslucido nella fascia
di bordo
-the internal basin
of the stadium with
a dual order
of sheltered stands
for an overall capacity of 42,000
seats, all numbered.
The canopies protecting the stands
are clad in corrugated and perforating sound-absorbing sheet metal with
translucent polycarbonate borders
5
-linterno dellarena durante una delle
partite inaugurali
in notturna con il
sistema di lampade
capace di garantire
la potenza luminosa
di 2.300 lux e lindice di uniformit
al 70% attualmente
richiesti da UEFA e
FIFA per far fronte
alle esigenze delle
riprese televisive
-the interior of
the stadium during one of the first
night matches with
the lighting system capable of guaranteeing 2,300 lux
with uniformity of
70% as presently
required by UEFA
and FIFA to permit
televised coverage
6
-particolare di un
ingresso di servizio
sotto una scalinata
daccesso per il
pubblico
-detail of a service
entrance under access steps for the
spectators
7, 8
-vedute diurna e serale da nord-ovest
-daytime and evening
views from northwest
ROLAND HALBE
C A SA B E LLA 85 3
53
9
-planimetria generale
-siteplan
10
-pianta al livello
superiore delle tribune
-plan of the upper
stands level
11
-pianta al livello
della galleria di
distribuzione intermedia. Legenda -1galleria di distribuzione -2- chioschi
-3- bagni
-plan at the level
of the middle circulation gallery. Legend -1- circulation
-2- kiosks -3- restrooms
12
-sezione nord-sud
-north-south section
13
-sezione ovest-est
-west-east section
14
-pianta al livello
delle sky boxes.
Legenda -1- boxes
-2- atrio visitatori
-plan at the level of the sky boxes.
Legend -1- boxes
-2- visitors lobby
-PROGETTO
Groupe 6
-PROGETTAZIONE
PAESAGGISTICA
Michel Desvigne
Paysagiste
-STRUTTURE
Ingerop
-IMPIANTI ELETTRICI,
IDRAULICI, MECCANICI
E COMFORT AMBIENTALE
Egis Btiments
Sud-Ouest
-MANUTENZIONE
Vinci Facilities
-IMPRESE
SOGEA Sud-Ouest
Hydraulique, Castel
& Fromaget, GTM
Btiment Aquitaine,
GTM TP GC, RazelBec, SEG Fayat
-CONSULENTI
IdB Acoustique
(acustica), Egis
Btiments Sud-Ouest
(fisica delle
costruzioni), Agence
ON (illuminazione),
Veritas France
(sicurezza), SSI
Coor (antincendio),
Agence Franck
Tallon (segnaletica), ATE, Lignires
les Roye (campo
da gioco)
-COMMITTENTI
ADIM Sud-Ouest
(Vinci Construction), CPI SOMIFA
(Fayat Group)
10
100m
11
-DATI DIMENSIONALI
201012: progetto
201315: costruzione
-LOCALIZZAZIONE
scala 1/5000
1
54
15
-pianta del piano
terra. Legenda
-1- ingresso stampa
-2- sala conferenze
-3- zona mista -4spogliatoi squadra
ospite -5- spogliatoi squadra di casa
-6- ingresso al campo -7- sbarco squadra ospite -8- strada anulare -9- negozio -10- biglietteria -11- ristorante
-12- sicurezza -13controllo ingressi
Vip -14- controllo
ingressi normali
-plan of the ground
level. Legend -1press entrance -2conference room
-3- mixed zone -4visiting team locker
rooms -5- home team
locker rooms -6entrance to playing field -7- visiting team landing
-8- ring road -9store -10- box office -11- restaurant
-12- security -13VIP entrance control
-14- normal entrance
control
12
13
14
25m
15
10
1
14
2
14
7
14
14
13
6
13
12
scala 1
14
14
8
14
14
9
11
C A SA B E LLA 85 3
55
50m
scala 1
16
1
4
6
10
17
18
2.13
0.95
0.08
48
0.27
0.27
0.27
673
70
ax
0.17
0.27
0.17
0.17
3.585
56
19
20
JAMES SANDERS
strato assorbente
-detail section
of the joint between
the upper stands
and the roof canopy.
Legend -1- RAL 9003
corrugated sheet
metal, perforated
15%, 43x180mm
-2- RAL 9003 corrugated sheet metal, perforated 15%,
18x76mm with absorbant layer
18
-sezione di dettaglio della passerella di manutenzione
dei riflettori per
lilluminazione del
campo. Legenda -1zona accessibile
per la manutenzione
e regolazione delle
lampade di illuminazione del campo
da gioco -2- illuminazione tribune
-3- altoparlante -4illuminazione campo
-5- lamiera ondulata
RAL 9003 perforata
al 15% 43x180mm
-detail section
of the catwalk for
maintenance of field
spotlights. Legend
-1- zone accessible
for maintenance and
adjustment of lighting fixtures for
the playing field
-2- lighting of the
stands -3- loudspeaker -4- field
lighting -5- RAL
9003 corrugated
sheet metal, perforated 15%, 43x180mm
19
-le tribune a struttura dacciaio in
costruzione
-the steel structure
of the stands during
construction
20
-veduta delle mensole reticolari
a sbalzo che armano
la copertura delle
tribune
-view of the reticular overhanging consoles that reinforce
the roof over the
stands
21
-il montaggio in
opera di sezioni
preassemblate della
struttura metallica
del tetto
-on-site installation of preassembled
sections of the metal roof structure
22
-veduta aerea del
cantiere durante la
posa del rivestimento di copertura
-aerial view of the
worksite during installation of roof
cladding
21
22
PHILIPPE CAUMES
16
-sezione trasversale
della tribuna ovest.
Legenda -1- pacchetto di copertura: lamiera grecata traforata, isolamento
Parvacoustic 30mm,
lana di roccia 40mm,
guaina impermeabilizzante in PVC -2sagola di salvataggio -3- botola di
ispezione copertura
Skydome -4- passerella per la manutenzione -5- lampade
di illuminazione del
campo -6- giunto in
alluminio -7- lastra
in policarbonato
traslucido -8- lampada a tenuta stagna
incassata nel controsoffitto -9- protezione galleria
-10- protezione tribune -11- galleria
di distribuzione
-12- salone aperto
-13- loggia da dodici posti consegnata
al rustico -14- salone Prestige ovest
-15- terrazza Vip
ovest -16- sala conferenze -17- spogliatoio giocatori
-18- rilievo visuale
-19- prato sintetico
-cross-section of
the western stands.
Legend -1- roof packet: embossed perforated sheet metal,
Parvacoustic insulation 30mm, rock wool
40mm, waterproofing
sheath in PVC -2lifeline -3- Skydome roof inspection
hatch -4- maintenance catwalk -5lighting for playing
field -6- aluminium joint -7- translucent polycarbonate
-8- watertight fixture built into suspended ceiling -9protection balcony
-10- protection for
the stands -11- circulation corridor
-12- open room -1312-seat loggia delivered rough -14western Prestige
room -15- west VIP
terrace -16- conference room -17- locker rooms -18- visual
relief -19- synthetic grass
17
-sezione di dettaglio del nodo di
raccordo fra la tribuna superiore e la
pensilina di copertura. Legenda -1lamiera ondulata RAL
9003 perforata al
15% 43x180mm -2- lamiera ondulata RAL
9003 perforata al
15% 18x76mm con
C A SA B E LLA 85 3
57
23
ROLAND HALBE
23
-particolare dellangolo nord-ovest
-detail of the
northwest corner
58
26
27
ROLAND HALBE
ROLAND HALBE
ROLAND HALBE
25
ROLAND HALBE
24
C A SA B E LLA 85 3
59
24
-il nastro dei servizi dalla galleria
di distribuzione
sopraelevata
-ribbon of services
from the raised circulation gallery
25
-una delle terrazze
belvedere sulla copertura della serpentina perimetrale
dei servizi
-one of the belvedere terraces on the
roof of the perimeter service coil
26
-scorcio del fronte
ovest
-view of the western
facade
27
-prospettiva del
fronte sud con lingresso per i Vip
-perspective of the
southern facade with
VIP entrance
ROLAND HALBE
28
28, 29
-vedute dal catino
interno e dalla
galleria perimetrale
delle rampe di accesso al secondo
ordine di gradinate
-views of the internal basin and the
perimeter gallery
of access ramps
to the second level
of stands
ROLAND HALBE
29
60
30
ROLAND HALBE
30
-vista del deambulatorio pensile di
800 metri di lunghezza che raccorda
in orizzontale tutti i percorsi di
ingresso e di uscita
del pubblico generico
-view of the upper
800-meter ambulatory that horizontally
connects all the entry and exit routes
of the general public
C A SA B E LLA 85 3
61
31
ROLAND HALBE
31
-particolare del
fronte ovest scenograficamente esaltato dallimpianto
dilluminazione notturna
-detail of the western facade, theatrically enhanced by
the nighttime lighting system
62
AESOP
A CURA DI CARLOTTA TONON
853
EXTRA
1
-Kylix, ca 440 a.C., Musei
Vaticani, il cosiddetto ritratto di Esopo
-Kylix, about 440 BC, Vatican Museums, the so-called
portrait of Aesop
2
-Diego Velzquez,
Esopo, 1638, olio su tela,
Museo del Prado, Madrid
-Diego Velzquez, Aesop,
1638, oil on canvas, Museo
del Prado, Madrid
3
-uno dei prodotti Aesop
-one of the Aesop products
AESOP
Il branding non una scienza. Se ne occupano studiosi intelligenti, esperti autorevoli e non pochi apprendisti stregoni. Il denominatore comune del loro lavoro laleatoriet. Anche per
questa ragione non interessante chiedersi quale definizione
di branding si adatti a Aesop, un marchio nato a Melbourne
meno di trentanni fa di cui ora ci occuperemo e la cui storia
raccontata in maniera intelligente da Annemarie Kiely nelle pagine che seguono. Bisogna per ammettere che, per considerare anche dal nostro punto di vista un fenomeno quale Aesop,
necessario fare qualche concessione e tentare cos di capire
di quale strategia di branding esso espressione. Per farlo ci
limiteremo, per, a occuparci di ci che di Aesop si pu materialmente vedere. Cominciando dal nome: Aesop. In una Kylix,
una coppa di ceramica, conservata a Roma nei Musei Vaticani, si pu osservare quello che per lungo tempo stato ritenuto un ritratto di Esopo. Con la fronte aggrottata e la bocca
aperta, lo descrive Paul Zanker in Die Maske des Sokrates
(1995), Esopo ascolta attentamente gli insegnamenti della
volpe seduta di fronte a lui; il suo mantello strettamente avvolto attorno al corpo magro, come se stesse rabbrividendo
dal freddo; brutto, trascura il proprio aspetto esteriore, ha
lunghi capelli spettinati, la fronte calva e inoltre una barba
rada e trasandata.
Differente da quello rappresentato intorno al 440 a.C.
nella Kylix dei Musei Vaticani, lEsopo ritratto da Velzquez
che si ammira al Prado. Se questo lEsopo pi conosciuto, comunque celebre per il suo non gradevole aspetto, sembrerebbe
essere stata una decisione bizzarra dare il suo nome a una
gamma di raffinati prodotti, studiati con attenzione per consentire a quanti li usano di prendere sul serio la cura dei propri
corpi. Ma Esopo non conosciuto solo per il suo aspetto e le
favole che ne hanno raccontato le indefinite origini non hanno
fatto che accrescere la fama che si meritato come favolista
eponimo. E per spiegare come possa essere accaduto che la figura del vecchio trasandato che ispir Velzquez abbia dato il
proprio nome alle creme di bellezza prodotte da Aesop, bisogna
tenere conto di questo: Esopo il pi geniale tra gli inventori di
favole e le fiabe contengono spiegazioni generali della vita,
come sosteneva Italo Calvino. Le favole, spiegava da parte sua
Bruno Bettelheim, mostrano ai bambini dove andare, come
procedere, cos come Aesop fa con tutti coloro che si avvici-
Francesco Dal Co
64
AESOP
nano a un negozio Aesop. Ci che il brand Aesop promette e offre, infatti, un piccolo mondo dove regna la simulazione, ma
dove questo termine perde ogni connessione con il senso di
colpa che ne accompagna luso corrente per assumere quello
che gli spetta nelle fiabe.
I prodotti di Aesop sono resi apparentemente uguali dalla
grafica che li caratterizza. Il chiaro prevalere del logotipo sulle
forme dei contenitori dei prodotti ha lo scopo di indurre i consumatori a percepire che la qualit delle merci acquistate garantita dalla loro appartenenza a ununica famiglia. Per questa ragione, i caratteri e lo stile del logotipo si ritrovano nelle etichette
applicate ai contenitori per spiegare gli usi per i quali i prodotti
possono essere acquistati. Questi caratteri discendono dallHelvetica disegnato da Max Miedinger alla met degli anni Cinquanta del secolo scorso, a sua volta un fortunatissimo, banale
remake del robusto Akzident Grotesk, come ha scritto Sergio
Polano in Abecedario (2002), e sono giunti sulle etichette applicate ai flaconi prodotti da Aesop dopo avere compiuto un percorso a ritroso: dal monitor del computer, che ne ha garantito
luniversale riconoscibilit, alla carta stampata. Questo uno
dei tratti caratteristici della filosofia di Aesop: imboccare
strade diverse o compiere percorsi a ritroso rispetto a quelli
battuti da quanti ritengono che la capacit di adattarsi senza
fine al variare dei modi della comunicazione sia la chiave per
conquistare il successo commerciale. I prodotti che Aesop propone sono diversi per consistenza, colore, odore; sono creme,
unguenti, liquidi e diversi sono ovviamente i loro contenitori.
Questi contenitori, tendenzialmente monocromatici, hanno un
aspetto moderno ma non attuale e sono del tutto intonati con il
logotipo Aesop. La variet degli usi ai quali i prodotti sono destinati passa in seconda linea di fronte alla ripetitivit dei modi
in cui vengono presentati. Ma grazie alla ripetizione, la percezione del marchio tende a trasformarsi in quella di un simbolo. Il
meccanismo semplice: ai simboli si associano i sogni; ciascun
sogno suscitato dal desiderio; contenuto del sogno lappagamento del desiderio: Aesop indica la strada che consente ai
sogni di trovare soddisfazione. La fedelt alla grafica del nome
pi di un indizio del fatto che lintransigenza ripetitiva la
chiave di volta del progetto Aesop. I negozi Aesop ne sono una
dimostrazione. Anchessi sono paradossali, come lo stata la
decisione di dare il nome di un uomo celebre per la sua brut-
C A SA B E LLA 85 3
65
tezza a una industria che offre prodotti per la cura della bellezza. I negozi Aesop, infatti, sono diversi luno dallaltro ma
tutti, rigidamente, rispondono a principi che paiono derivati dal
decalogo del buon design stilato da Dieter Rams pi di quaranta anni fa. Inoltre, nei loro interni si compie un rituale che
non muta, ovvero un processo di sublimazione favolistica del
sempre uguale della merce fondato sullapparente metamorfosi
della sua natura, ossia sulla separazione, a tutto vantaggio del
primo, del valore duso dal valore di scambio. La variet con la
quale questo processo messo in scena da Aesop deriva, ancora una volta, dalla ripetizione di un principio che non cambia:
i prodotti come i negozi dove vengono venduti devono trasmettere limpressione che lo scambio non il loro fine; gli uni e gli
altri prima di soddisfare le loro domande, suggeriscono agli acquirenti dove andare e come procedere. Le vetrine dei negozi
dove vengono vendute merci simili a quelle commercializzate da
Aesop cambiano continuamente con il mutare delle stagioni e
dei prodotti; ad esse le citt riservano luoghi deputati, dai quali
Aesop rifugge; queste vetrine sono spazi delezione per la rappresentazione di un luogo comune: il costante mutare del
mondo sotto la spinta dellapparente continuo divenire della
merce. I negozi Aesop sono lesatto opposto: per lo pi non
hanno vetrine e gli spazi sono configurati come scene fisse che
accolgono prodotti che non mutano e la cui collocazione non
cambia. Inoltre, i prodotti sono esposti in modo tale che il loro
numero non pu mai essere percepito come indizio della loro
appartenenza alluniverso della merce prodotta in maniera meccanica e massificata. Tutto ci che potrebbe indurre ad associare Aesop con una qualsiasi impressione riconducibile allidea
stessa della massa ci che programmaticamente Aesop richiede agli architetti ai quali si rivolge di bandire dai propri
spazi di vendita. Massa un parola blasfema per ogni produttore di beni di lusso. Gli spazi dove le merci da loro prodotte
vengono commercializzate sono modellati dal culto per lunicit.
Nei negozi Aesop avviene il contrario: la merce messa in mostra in grande quantit. Ci che rende questa merce diversa
la garanzia di qualit attestata dal logotipo Aesop, che arreda
ossessivamente ogni negozio. Lordine con cui i prodotti sono
esposti nei negozi induce gli acquirenti a provare una sensazione inedita: quella che anche un bambino avverte allorch per
soddisfare un desiderio scompagina un ordine in apparenza in-
AESOP
66
AESOP
Nella storia del marchio dellindustria cosmetica australiana Aesop che oggi conta pi di cento negozi indipendenti e innumerevoli concessionari in tutto il mondo sembra rispecchiarsi la
morale dei racconti del favolista cui il brand deve il suo nome;
una morale fondata su assiomi universali: la confidenza toglie riverenza, lonest la politica migliore, chi vuole piacere a tutti
finisce per non piacere a nessuno. Quella iniziata in un piccolo
salone di Melbourne nel 1987 (allepoca in cui i capelli cotonati
andavano di pari passo con lesportazione di capitali e canoni
estetici occidentali verso i mercati emergenti di India, Cina e
Russia) una versione moderna della favola di Esopo Il leopardo e la volpe -creatura astuta, la volpe, che contrapponeva
alla bellezza del corpo del felino vanaglorioso la bellezza della
propria intelligenza.
Il fondatore di Aesop, Dennis Paphitis, allepoca un giovane ventitreenne inesperto con la testa piena di libri che discuteva di acconciature e di Kant (i suoi studi filosofici erano
venuti dopo lapprendistato compiuto con lesigente matre
dellacconciatura Monsieur Maurice) considerava la bellezza la
conseguenza naturale di una vita equilibrata, ma non aveva un
business plan, n una strategia di missione, n tantomeno una
visione a largo raggio della realt industriale. Ad animarlo era
un idealismo epicureo instillatogli dai suoi precedenti datori di
lavoro francesi e italiani e unavversione per quella che egli
stesso definisce latmosfera volgare e intimidatoria della concorrenza. Il nostro era un salone per gente terrorizzata dai
parrucchieri, dichiara loggi il cinquantaduenne Paphitis riflettendo su ci che rendeva diverso il suo salone di bellezza, e
noi ci mettevamo dalla parte del cliente, offrendo un servizio
fondato su unetica fatta di passione, accuratezza, dedizione.
Questo rigore si esprimeva anche nella progettazione degli
spazi, degni della cella di un monaco cistercense, dove il design era impalpabile, linessenziale bandito e tutto ispirava
calma e compostezza, in una sorta di silenzio visivo in grado di
colpire un pubblico dai capelli stressati da tinture chimiche,
abituato ad allestimenti chiassosi degli interni e a un servizio
sciatto. Mentre Emeis (questo era il nome del salone di bellezza a conduzione individuale) acquisiva lentamente una certa
notoriet, ecco sopraggiungere un nuovo membro del personale rivelatosi essenziale per lelaborazione di un approccio olistico e per lo sviluppo di quel rituale di psico-relax al quale i
C A SA B E LLA 85 3
67
clienti iniziavano a partecipare indossando un avvolgente accappatoio a nido dape: si tratta della grande Suzanne, come
ricorda Paphitis raccontando larrivo della sua nuova collaboratrice, Suzanne Santos, oggi general manager di Aesop per lAustralia e la Nuova Zelanda, la musa appassionata, la guida e
lo spirito dellazienda. Paphitis e Santos hanno adottato e potenziato i concetti di personalizzazione e originalit, due stereotipi del commercio del terzo millennio, facendo del culto
dellautenticit e del pragmatismo il loro campo di azione privilegiato. Lunico punto debole in questa proposta di bellezza che
coinvolgeva pi ambiti sensoriali era rappresentato dai prodotti
per la cura della pelle e dei capelli, un settore allora dominato
dai grandi marchi legati a celebrit hollywoodiane. Gli articoli
offerti sul mercato avevano un aspetto e un odore sgradevoli,
erano terribili da usare, racconta Paphitis per spiegare da
dove venne il suo primo impulso a innovare. Luso di oli essenziali per camuffare il tanfo delle tinte per capelli finiva per mascherare lodore degli shampoo ultra-profumati, alimentando un
circolo vizioso.
Nel descrivere come pura follia la sua intenzione di trasformare questo suo personale disprezzo in una linea di prodotti
etici a base vegetale, Paphitis si interroga se le start-up di successo siano appannaggio esclusivo di giovani ambiziosi. Senza
compiere generalizzazioni, ricorda le sue peregrinazioni presso
laboratori locali e imprenditori con i quali tuttavia non riusciva a
entrare nella giusta sintonia. La scintilla finalmente scocc con
un chimico del sud della California e dalla loro collaborazione
nacquero sei prodotti per capelli ispirati al Pantheon, il monumentale trionfo in calcestruzzo dellantica Roma destinato a rivoluzionare i canoni dellingegneria dellepoca. Gran parte di
ci che accade nel mondo del commercio al dettaglio il frutto
di un colpo di genio, spiega Paphitis parlando del suo Pantheon. Volevamo (e vogliamo) qualcosa di duraturo, prodotti
efficaci che siano genuini, duttili e in qualche misura senza
tempo. Personalmente preferisco usare e toccare una calcolatrice progettata da Dieter Rams negli anni Sessanta che la tanta
spazzatura prodotta nei trentanni successivi.
Scegliendo, come nel Pantheon, di subordinare lelemento
decorativo alle scelte architettoniche, Paphitis distilla i suoi prodotti per la cura dei capelli in flaconi di vetro ambrato, un espediente pragmatico per minimizzare luso dei conservati pi che
un voluto richiamo allatmosfera delle farmacie, ed esibisce con
chiarezza, in caratteri serif e sans serif, le informazioni sul contenuto e le modalit duso, in genere confinate sul retro, e qui invece riportate nelletichetta applicata sul davanti del contenitore
dove condividono lo spazio con il logo. Una citazione esplicativa
68
AESOP
di qualche mente eccelsa, viene aggiunta per conferire un significato moderno al nome del marchio Aesop. Tutto linsieme
punta a minimizzare limpressione di esclusivit, evitando qualsiasi ostentazione di ricchezza e interpretando, come fece a suo
tempo Rem Koolhaas, il concetto di lusso come equilibrio.
Paphitis testa la gamma dei prodotti nel suo salone di
Melbourne senza tuttavia stimolare un riscontro da parte della
clientela. La ricerca del feedback la grande piaga sociale
della nostra epoca, afferma, difendendo loriginalit di una visione che insieme la ragione del suo successo, ma ne rappresenta anche il punto critico. Il nostro controllo qualit ossessivo, ma efficace, fondato sul ricorso fino alleccesso ai test, ai
prototipi, alla cura manifatturiera e alla formazione, rappresenta un parametro di riferimento per tutto il mondo industriale. Questa innegabile pedanteria contraddice la prassi
commerciale abituale, ma Paphitis si preoccupa unicamente di
fare ci che sente come giusto, meritevole, interessante. il
suo istinto a guidare lazienda e, a quanto pare, questo istinto
sa dargli buoni consigli. Tanto che gli ha consentito di prevedere il riposizionamento dellestetica e della cultura dei consumi verso un nuovo puritanesimo molto prima del crollo dei
mercati azionari alla fine del 1987. Paradossalmente il suo spirito anti-commerciale gli ha aperto la prospettiva di un mercato
ancora pi ampio e nel 1996 Paphitis si lanciato nello sviluppo di nuove linee di prodotti. Il rigore del marchio si
espresso nella costruzione di un laboratorio e di un quartier generale rispondenti ai canonici estetici di Aesop, dove la messa
al bando di qualsiasi inutile orpello si tradotta anche nella
scelta di tenere tutta la corrispondenza in Arial Narrow (un carattere che alcuni ritengono abbia ascendenze umanistiche). Un
controllo cos rigido dellestetica e dellessenza del marchio ha
fatto s che questo brand, ostile a qualsiasi forma di promozione, assumesse non volendolo, lo status di icona. iniziato
cos un vero e proprio arrembaggio alla conquista dei prodotti
Aesop esposti sugli scaffali dei negozi (secondo una fonte newyorchese Oprah Winfrey ne avrebbe svuotato interamente uno).
Ma la crescita continuava a essere casuale, non pianificata,
ricorda Paphitis, individuando nellarrivo dellesperto di strategie commerciali e CEO, Michael OKeeffe il momento in cui il
motto aziendale divenuto: Lavora bene, con correttezza,
puntando alleccellenza, lasciandoti coinvolgere. In mancanza,
tuttavia, di un esempio tangibile sul modo in cui i rivenditori di
prodotti Aesop dovevano esporli, seguendo indicazioni rigorose
in merito alla scelta dei materiali, allilluminazione, alla temperatura, agli aromi e persino al modo di parlare, le rigide direttive del marchio rischiavano di essere disattese. Cos nel
2003 lo spirito di Aesop ha trovato la sua incarnazione architettonica nel primo punto vendita indipendente inaugurato a St.
Kilda, un caratteristico sobborgo di Melbourne in riva al mare,
che per lungo tempo ha influenzato larte e la cultura musicale
della citt. Il negozio, disegnato dal locale studio di architettura
Six Degrees Architects, il frutto della riconversione della
rampa di un parcheggio per auto: uso di materiali riciclati e
suggestioni provenienti dal cinema dautore caro a Paphitis
(Buuel, Almodovar e Antonioni) connotano il progetto. Era
un seminterrato largo 3 metri e lungo 21, ricorda il fondatore
di Aesop a proposito di questo spazio separato, ma inserito
nello stesso fabbricato di un hotel tra i pi amati dalla gente del
luogo. Il progetto, perfettamente in linea con la nostra filosofia, ci ha insegnato che lintegrazione nella comunit e lespressione chiara e assoluta del nostro punto di vista ci che ci
avrebbe distinto dagli altri. Lattenzione al contesto e alla collettivit diventato un elemento ricorrente anche nella progettazione degli altri punti vendita, ciascuno dei quali costituisce
unarticolazione unica di spazio, architettura e valori del brand
che deve soddisfare tre esigenze fondamentali: la presenza di
un magazzino retrostante, di acqua corrente e di spazio per
esporre. Come spiega Paphitis, dopo aver trovato la giusta collocazione per un nuvo spazio commerciale, seguendo lideaguida che punta al rapporto armonico con il contesto, la fase
successiva consiste nellassegnazione del progetto a un architetto, ma questo passo subordinato a una generale valutazione di compatibilit. Stabilito che il primo obiettivo la ricerca di una personalizzazione, ci avventuriamo in una sorta di
corteggiamento romantico finalizzato ad approfondire insieme
ai progettisti quali siano le nostre esigenze e quali le possibilit
di successo, spiega Paphitis, e una volta sicuri di poter procedere, stipuliamo una specie di accordo pre-nuziale, basato
sullintesa emozionale, per definire quanto e come ciascuna
delle due parti contribuir alla realizzazione del progetto. Volendo continuare a usare la metafora romantica di Paphitis potremmo dire che, nellarco degli ultimi dodici anni, il corteggiamento di quarantotto studi di architettura ha conosciuto tutte le
sfumature dellamore: dal rapporto di una sola notte allunione
appassionata e duratura. Ma le liaisons architecturale cui sono
legati i ricordi pi belli sono state per Paphitis quelle con Ilse
Crawford di Studio Ilse (restauro di un edificio vittoriano con
una verve moderna a Londra), con Paulo Mendes da Rocha
(brutalismo aspro e pesanti masse a San Paolo), con Hugo
Hass di Cigu (funzionalismo ritrovato a Parigi e a Londra),
con Rodney Eggleston di March Studio (giocoso pragmatismo
materiale a Melbourne, Sydney, Parigi, New York, Singapore,
C A SA B E LLA 85 3
69
Ginevra e Zurigo), con Ogata Shinichiro di Simplicity (trasparenza e richiami alla tradizione di Kyoto) e Sean Godsell (essenzialit espressa in un involucro di cemento perforato a
Sydney).
I progetti migliori comunque non sono mai stati quelli
che hanno richiesto i budget pi elevati, o relativi ai negozi pi
grandi, o legati ai nomi di archistar, ma quasi sempre quelli elaborati dalle personalit pi sensibili e complesse, afferma
Paphitis, dotate di un innato senso estetico e di una grande
capacit di sviluppare la propria idea di ci che unarchitettura
dinterni a misura duomo pu offrire. Il tratto comune dei progetti discende da un approccio poetico che punta allessenziale. Entrando con discrezione nel cuore delle citt, privilegiando una relazione profonda e non superficiale, di natura filosofica e culturale con il tessuto urbano, Aesop riuscito a penetrarvi emozionalmente, con modalit del tutto sconosciute
ai grandi marchi. Viviamo in una societ sempre pi omologata, in gran parte priva di alternative valide e originali per
quanto riguarda beni e servizi sostiene Paphitis e ci che ci
serve sono meno imitatori e pi persone capaci di pensare in
maniera originale.
Nel 2012, tuttavia, quando il pensiero originale ha dovuto
confrontarsi con lesigenza di creare nuove infrastrutture, Aesop
(Emeis Holdings) ha cercato un investitore finanziario tra
aziende che avessero idee e interessi simili. Cos Natura Cosmeticos, un gruppo brasiliano che opera nel settore della cosmesi e del benessere, tra i maggiori venditori a livello mondiale per quota di mercato, ha acquistato una partecipazione rilevante, mettendo in comune competenze (il management rimasto invariato), obiettivi, valori e idee, mentre Aesop ha
continuato a esistere come azienda indipendente e come marchio autonomo, mantenendo il proprio quartier generale a Melbourne.
Lespansione dellazienda ha consentito a Paphitis di scoprire Oslo, la capitale norvegese dove Aesop ha inaugurato di
recente il suo centesimo punto vendita, progettato in collaborazione con Snhetta Architects. Il traguardo del centesimo negozio ha stimolato Paphitis a riflettere sul segreto del suo successo. Lavorare prima con il cuore e poi con la testa, afferma
il fondatore di Aesop, minimizzando gli sforzi straordinari compiuti per realizzare qualcosa che in realt semplice e naturale.
A questa contraddizione allude la citazione di Albert Camus che
spunta con discrezione tra la segnaletica del quartier generale
di Aesop nel centro di Melbourne: Nessuno si rende conto di
come certe persone spendano energie incalcolabili soltanto per
essere normali. AK
AUSTRALIA
March Studio
Aesop Adelaide, Adelaide
Clare Cousins
Aesop Queens Plaza, Brisbane
Aesop Internal
Aesop ACL, Melbourne
Clare Cousins
Aesop Fitzroy, Melbourne
Clare Cousins
Aesop South Yarra, Melbourne
Genesin Studios
Aesop Rundle Street, Melbourne
March Studio
Aesop Flinders Lane, Melbourne
March Studio
Aesop Greville Street Prahran, Melbourne
March Studio
Aesop North Melbourne, Melbourne
WWW.AESOP.COM
70
AESOP
Six Degrees
Aesop St Kilda, Melbourne
CIBI
Aesop Bondi Beach, Sidney
Aesop Internal
Aesop Newtown, Sidney
Aesop Internal
Sydney City, Sidney
March Studio
Aesop The Strand, Sidney
March Studio
Aesop Westfield Bondi Junction, Sidney
Cigu
Aesop Montmartre, Parigi
Cigu
Aesop Tiquetonne, Parigi
FRANCIA
Sean Godsell
Aesop Paddington, Sidney
Cigu
Aesop Le Marais, Parigi
GERMANIA
March Studio
Aesop Saint-Honor, Parigi
Dimore Studio
Aesop Saint Sulpice, Parigi
Weiss-heiten
Aesop Berlin Mitte, Berlino
VVDA
Aesop ABC Viertel, Amburgo
HONG KONG
Einszu33
Aesop Karlspassage, Stoccarda
Einszu33
Ludwig Beck, Monaco
Cheungvogl
Aesop City Plaza, Hong Kong
Cj Studio
Aesop Fashion Walk, Hong Kong
Aesop Internal
Aesop Festival Walk, Hong Kong
Aesop Internal
Aesop Hollywood Road, Hong Kong
Cheungvogl
Aesop Hysan Place, Hong Kong
NADAAA
Aesop IFC, Hong Kong
Aesop Internal
Aesop Lyndhurst Terrace, Hong Kong
AESOP
Weiss-heiten
Aesop Pfeilstrasse, Colonia
C A SA B E LLA 85 3
71
GIAPPONE
Cheungvogl
Aesop Telford Plaza, Hong Kong
Torafu
Aesop Kawaramachi, Kyoto
Simplicity
Aesop Kyoto, Kyoto
Torafu
Aesop Grand Front Osaka, Osaka
Simplicity
Aesop Shinsaibashi, Osaka
Schemata
Aesop Aoyama, Tokyo
Schemata
Aesop Ginza, Tokyo
Torafu
Aesop Shibuya, Tokyo
Torafu
Aesop Shin Marunouchi, Tokyo
COREA
Aesop Internal
Mid-Town, Tokyo
Torafu
Aesop Yokohama, Yokohama
March Studio
Aesop Millenia Walk, Singapore
Kian Yam
Aesop Club Street, Singapore
MALESIA
NORVEGIA
SINGAPORE
Snohetta
Aesop Prinsensgate, Oslo
Aesop Internal
Aesop Ngee Ann City, Singapore
SVEZIA
SVIZZERA
IPOS
Aesop Stockholm, Stoccolma
Einszu33
Aesop Bern, Berna
TAIWAN
March Studio
Aesop Barengasse, Zurigo
March Studio
Aesop Geneva, Ginevra
72
AESOP
March Studio
Aesop Oberdorfstrasse, Zurigo
Moser Wegenstein
Aesop Spalenberg, Basilea
CJ Studio
Aesop Eslite, Taipei
GRAN BRETAGNA
CJ Studio
Aesop Service Centre Central, Taipei
Aesop Internal
Aesop Breeze Center, Taipei
Aesop Internal
Mitsukoshi Tainan, Tainan
Cigu
Aesop Covent Garden, Londra
Cigu
Aesop Islington, Londra
Studio KO
Aesop Marylebone, Londra
Studio Ilse
Aesop Mayfair, Londra
Aesop Internal
Aesop Richmond, Londra
Aesop Internal
Aesop Shoreditch, Londra
USA
William OBrien Jr
Aesop Newbury St, Boston
Frida Escobedo
Aesop Invisible Dog pop-up, Brooklyn
Architecture Outfit
Aesop Harvard Square, Cambridge
NADAAA
Aesop Abbot Kinney, Los Angeles
Brooks + Scarpa
Aesop Downtown LA, Los Angeles
Frida Escobedo
Aesop Lincoln Road, Miami
March Studio
Aesop Bleecker St, New York
Aesop Internal
Aesop Chelsea, New York
NADAAA
Aesop East Hampton, New York
Architecture Outfit
Aesop Greenwich Ave, New York
Tacklebox
Aesop Nolita, New York
Tacklebox
Aesop University Place, New York
NADAAA
Aesop West Broadway, New York
Tacklebox
Grand Central Pop-up, New York
John Randolph
Aesop NW 23rd Avenue, Portland
John Randolph
Aesop West End, Portland
NADAAA
Aesop Chestnut Street, San Francisco
NADAAA
Aesop Fillmore St, San Francisco
John Randolph
Aesop Silver Lake, Los Angeles
AESOP
Cigu
Aesop Soho, Londra
C A SA B E LLA 85 3
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THE STRAND
SIDNEY
MARCH STUDIO
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AESOP
NORTH MELBOURNE
MELBOURNE
MARCH STUDIO
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FLINDERS LANE
MELBOURNE
MARCH STUDIO
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SAINT-HONOR
PARIGI
MARCH STUDIO
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LE MARAIS
PARIGI
CIGU
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KYOTO
KYOTO
SIMPLICITY
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SHINSAIBASHI
OSAKA
SIMPLICITY
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BIBLIOTEKSTAN
STOCCOLMA
IPOS
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AESOP
SHOREDITCH
LONDRA
AESOP INTERNAL
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UNIVERSITY PLACE
NEW YORK
TACKLEBOX
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LEONARDO FINOTTI
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LEONARDO FINOTTI
LEONARDO FINOTTI
LEONARDO FINOTTI
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BIBLIOTECA
96 Recensioni.
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LAfrica di cui si sono occupati meritoriamente gli autori di questo libro non
quella che siamo abituati a conoscere,
tormentata da guerre, violenze e terribili
miserie. Le centinaia di belle fotografie
riprodotte nelle pi di 600 pagine del volume documentano quanto larchitettura
ha realizzato nei Paesi dellAfrica subsahariana in Ghana, Senegal, Costa dAvorio, Kenya e Zambia. Da questo panorama
sono state escluse programmaticamente
le ex colonie portoghesi. La storia che le
diverse parti del libro e i saggi che le accompagnano raccontano quella della
formazione di un mondo postcoloniale
neocolonizzato (sintomaticamente i coronamenti di molti edifici alti fotografati
da Baan e Webster in citt diverse e di
anni diversi sorreggono la medesima
scritta pubblicitaria: Samsung). Questa
realt, allorigine dei molti drammi che
lAfrica vive, ben spiegata da Herz nel
saggio introduttivo e ad essa fa riferimento tutto ci che nel libro le fotografie
e i contributi di H. Le Roux, L. Noyer-Duplaix, Z. Efrat, T. Frster, I. Schrder documentano e analizzano, ricostruendo i
modi in cui larchitettura moderna si
trasformata in architettura tropicale
(n.b.: gi nel 1954 un programma di insegnamento di tropical architecture venne
varato allArchitectural Association
School a Londra). La disponibilit con cui
larchitettura moderna si tropicalizzata non ha, per, comportato il completo
tradimento dei suoi modelli o archetipi
europei, come dimostra, in particolare, il
capitolo dedicato al Ghana. Naturalmente
sono numerosi gli esempi, sui quali il libro non si sofferma, che dimostrano il
contrario, ovvero come larchitettura sia
anche una merce prodotta nei Paesi svi-
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k
XIX Bienal de Arquitectura
y Urbanismo de Chile
Publicaciones AOA, Santiago 2015
isbn 978 9569119064
Nel 2015 la Biennale di architettura cilena
si svolta nel Parque Cultural di Valparaso, un complesso espositivo ricavato da
un vecchio carcere da HLPS Arquitectos
(vedi Casabella, n. 823, marzo 2013).
Mostre minori sono state presentate in altre cinque localit del Cile e allorganizzazione della Biennale hanno partecipato le
istituzioni dalle quali dipendono sia le iniziative varate nel campo dellarchitettura
e dellurbanistica che la vita professionale
e le attivit culturali che si svolgono in
Cile. La mostra di Valparaso ha rappresentato una nuova occasione per comprendere le ragioni per le quali in Cile, da qualche tempo, sono attivi ottimi architetti e
molti giovani pi che promettenti. Il catalogo che segnaliamo (scaricabile dal sito
http://www.bienaldearquitectura.cl), nonostante le immagini minuscole che vi
sono pubblicate, spiega succintamente
queste ragioni, presenta 127 opere e 36
progetti (di Rodrigo Larrain, Cristin Undurraga, Alejandro Aravena, Sabbagh Arquitectos, Cristin Izquierdo Lehmann,
Gonzalo Mardones, tra gli altri), le attivit
che vengono svolte nelle principali scuole
di architettura del Paese, molte delle quali
private, e i risultati delle ricerche che l
vengono compiute (un premio della Biennale riservato alle pubblicazioni specializzate). Al progettista, al quale stato assegnato il Premio Nacional de
Arquitectura 2015, il catalogo ha dedicato
un breve profi lo e la Biennale una mostra,
richiamando cos lattenzione sulla figura
di Teodoro Fernndez Larraaga (n. 1948),
un insegnante influente e rispettato della
Universidad Catlica di Santiago, dove
molti dei pi intraprendenti architetti cileni si sono formati.
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k Antonio Monestiroli
Il mondo di Aldo Rossi
Lettera Ventidue, Siracusa 2015
isbn 978 8862421577
Tre conferenze raccolte insieme, perch non
occasionali e legate da un unico filo. Il libro,
agile e gradevole, ha un pregio fondamentale:
Monestiroli, che di Rossi stato allievo e
97
turale aspettarsi da coloro che hanno contribuito a realizzarlo. Bak Gordon un architetto capace, discreto e disponibile;
nessuna di queste sue doti va confusa con
larrendevolezza, quanto di pi lontano vi
dal linguaggio rigoroso e serio delle sue costruzioni e dei suoi progetti.
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k Jonathan Petropoulos
Artists under Hitler. Collaboration
and Survival in Nazi Germany
Yale University Press,
New Haven-London 2014
isbn 978 0300197471
Orson Wells ma non Hannah Arendt; Peter
Gay ma non Elias Canetti; Elaine Hochman
ma non Fritz Neumeyer: questi sono soltanto alcuni esempi dei nomi degli autori che
Petropoulos cita e non cita nella pagine di
questo libro. Il capitolo pi interessante il
pi inutile: riguarda alcune figure minori di
dirigenti nazisti (O. A. Schreiber in particolare) e i loro atteggiamenti nei confronti
dellarte degli anni Veneti e Trenta. Avendo
fatto ricorso ad ogni sorta di ismo per
spiegare di cosa il suo libro si occupa, Petropoulos ha finito per disorientare i lettori
e se stesso, tanto che quasi impossibile
comprendere quale significato egli abbia attribuito, per esempio, a parole quali impressionismo oppure modernismo (spesso usate in maniera intercambiabile). Il
libro, a differenza di quanto il titolo promette, non consente di capire, fatti salvi i
casi pi indiscutibili, quali furono gli artisti
e gli intellettuali che sopravvissero al regime nazista (un tema non secondario, attiguo a quello della migrazione interna) e
quelli che collaborarono ai suoi successi.
Per gli architetti, e per chi si occupa di storia dellarchitettura, il libro contiene affermazioni sorprendenti e spesso facete. A
puro titolo di esempio, alcune meritano una
citazione. Secondo Petropoulos numerosi
intellettuali, avendo trionfato negli anni
Venti, come Mies van der Rohe, a gruff
(burbero) man, a difficult genius type, dopo
il 1933 erano afflitti da un eccessivo sense
of self-importance. Se lecito pensarla cos,
si resta per allibiti nellapprendere che Petropoulos basa questo giudizio sul fatto che
Mies, dando cos prova della sua bizzarria,
preferred the word Baukunst (literally,
building art) to Architektur. Daltro canto
Petropoulos considera Gropius un precursore dellarchitettura verde e della sostenibilit: a key, for Gropius, was green architecture: both in the sense of the conservation
of resources and with regard to nature. Infatti, sostiene Petropoulos, Gropius non
progett mai edifici con pi di quattro piani, una affermazione, questa, che potrebbe
indurre a rimettere in discussione diversi
dati di fatto, a cominciare dalla paternit
del progetto per la sede del Chicago Tribune (che prevedeva la costruzione di un edificio comunque pi alto di quattro piani) firmato da Gropius con Adolf Meyer nel 1922.
Petropoulos sembra anche nutrire una particolare ossessione per le bandiere: se in un
progetto tedesco degli anni Trenta per un
edificio pubblico compare una bandiera con
la svastica questa per lui una prova dellacquiescenza, nel migliore dei casi, dellautore
di quel progetto nei confronti del regime
nazista. Ma la bandiera con la svastica nera
su fondo rosso era la bandiera della Germania: quale altra bandiera Mies, per esempio,
avrebbe potuto inserire nello schizzo del
prospetto del Padiglione della Germania
per lExpo di Bruxelles del 1935? Come le
bandiere anche Volk, Deutschland, Reich ecc.
per Petropoulos non sono parole ma indizi:
associate a un nome o a un avvenimento,
stampate su un documento divengono per
lui prove del legame di quel nome o di
quellaccadimento con il regime nazista.
Lultimo capitolo del libro dedicato ad Albert Speer, alla cui opera Canetti ha dedicato un saggio decisivo che Petropoulos ignora. Il capitolo termina cos: Speer was not
Mies or Gropius, but a very different kind of
modernist. Si tratta di una constatazione
penetrante per chi non lavesse notato,
bene prenderne atto: Mies e Gropius non
erano Speer, e di una conclusione talmente originale Speer fu un modernista diverso da Mies e Gropius che dopo averle
registrate non si pu andare oltre. Meglio
fermarsi qui.
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ENGLISH
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english texts
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Tormented underground
geometries
Giovanna Crespi
The oldest underground urban rail
system in Europe, after London, is
that of the city of Budapest. The first
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With the new Szent Gellrt and Fovam metro stations, immersed in the
underworld, the young architects of
Sporaarchitects have created an unexpected heaven.
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102
Comparing it with the previous stadiums one might be surprised and disconcerted, confirming the eclectic
and experimental character still
found in the professional progress of
the famous Swiss studio. The impression is that every opportunity is exploited to test the expressive potential
of a specific interpretation of the compositional theme. In the case of stadiums, or in that of skyscrapers, a dual
register of iconic styling and technological-engineering prowess exists,
with the two Swiss form givers
landing on the side of the former in
the Allianz Arena in Munich, in 2005,
or at an original compromise between
the two alternatives, in the National
Stadium in Beijing, the famous birds
nest in 2008. A tale apart, in a certain
sense, is that of the introverted and
promiscuous urban vocation of the St.
Jakob Park in Basel (1998-2002),
which unexpectedly incorporates residences for senior citizens. At the
gates of Bordeaux the choice is yet another, and the remarkable structural
effort expended seems to be sublimated in an architectural syntax of crystalline purity and clear civil commitment, which seems to ideally evoke
the judgment formulated in the past
by Giuseppe de Finetti, when he
wrote that the stadium, as it is above
all an open-air auditorium, traditionally lays claim in our spirit to its own
courtliness.6 This result has also
been favored by the unusual application of a mixed construction system
mostly in metal carpentry, which has
reduced costs, construction time and
weights, while achieving a surprising
physical rarefaction, especially in the
thrust of the perimeter forest of columns. The reduced section and extraordinary slimness of these metal
parts are due to the circumstance of
their operation through tension, as
ties, rather than compression, anchoring the overhang of 45 meters of
the reticular consoles that reinforce
the roof of the stands to the ground.
The facility, with a capacity of 42,000
seats, is shaped by a rectangular
English scheme, revealing exemplary layout clarity. The basin is organized in a dual order of stands divided
into four sectors and separated by the
cut of a horizontal circulation ring.
This gallery reached directly from external staircases opposite each other
on the long sides of the volume, to the
east and west, offers access to restrooms and refreshment points contained in the slender coil that wraps
the construction at the top of the access podium. The tripartite elevation
plays with the airy flaring caused by
the opposition of the entrance ramps
and the intrados of the upper stands,
covered by a stepped chassis in aluminium that seems to extend all the
way to the clear eaves line. Between
the two oblique surfaces stretches the
thin pattern of as many as 900 circular pillars (of which 600 are structural
and 300 are decorative, to high the
english texts
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Aesop: the unusual story of a
success
Annemarie Kiely
True to the moral tales told by its fabulist namesake, the story of Australian beauty brand Aesop today numbering more than 100 free standing
stores and countless concessions
worldwide is one of universal certitudes. Familiarity breeds contempt,
honesty is the best policy and attempts to please all, result in pleasing
none. It is a modern day reprisal of
Aesops The Leopard and the Fox wily
creature contesting the beauty ideal
with a vainglorious species opening
in a small Melbourne salon in 1987
(when big hair matched the big migration of wealth and western beauty
standards into the emerging markets
of India, China and Russia).
The salons bookish, but naive 23 yearold founder, Dennis Paphitis, is
schooled in both coiffure and Kant
(philosophy studies following tutelage under demanding French hair
matre, Monsieur Maurice) and considers beauty to be the by-product of a
well-balanced life. But he has no business plan, no mission statement, no
big picture view of the industry, only
an Epicurean idealism fed by former
French and Italian employers and an
aversion to what he terms the vulgar
and intimidating atmosphere of competitor offerings. We were a salon for
people terrified of hairdressers, says
the now 52 year-old Paphitis, reflecting on his parlours point of difference. [We offered] a client centred
perspectivean ethos of love, diligence and dedication. This earnestness translated to a salon environment deserving of a Cistercian monk
invisible design, free of non-essentials, instilling composure and calm.
It was sensate and visually silent, but
it struck a chord with a chemicallycoiffed public conditioned to loud design and dispassionate service.
Emeis (as the one-man salon was
known) slowly garnered referrals and
a new member of staff who was required to both field distractions and
aid in a psycho-soothing ritual that
started with the donning of a warm
waffle-weave robe. The great Suzanne, says Paphitis, recounting the
arrival of his then novice helper, now
Aesops general manager (Australia
and New Zealand), Suzanne Santos.
She is the passionate muse, guide and
spirit of the company. Together they
augment personalisation and authenticity (now the clichs of 21st century
commerce) making nurturing realism
their niche. But the one inconsistency
in their immersive offering is the hair
and skincare, then limited to bigbrands with values steeped in Hollywood celebrity. The product available was ugly to use, smell and look
at, recalls Paphitis of his first impetus to innovate. The use of essential
oils to mask the hideous odour of hair
103
Casabella disponibile
anche in edizione giapponese,
attraverso:
Architects Studio Japan Inc.
8-1 24F Kakuda-cho, Kita-ku,
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rivista mensile
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n. 09/2015
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settembre/September 2015
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