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ANNO I NUMERO 3
Il giorno dellincertezza
e le ambizioni deluse
di Carlo Scognamiglio
La crisi politica diventa unaltalena di
alti e bassi per il presidente del
Senato. Il Polo lo ha indicato
quotidiano
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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Lo stipendio dei deputati britannici dovrebbe raddoppiare. La proposta stata avanzata da 230 membri della camera dei Comuni, che hanno chiesto
unaumento di circa 34 mila sterline.
Lattuale retribuzione dei parlamentari del Regno Unito pari a circa la
met di quella dei loro omologhi italian
i
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La federazione croato-musulmana, ufTitoli di Stato, rendimento in calo ne- ficialmente nata nel 1994, ha eletto il
gli ultimi undici mesi. Dal marzo 95 ad suo primo governo federale, guidato
oggi il rendimento netto sceso da un dal musulmano Izudin Kapetanovic e
minimo di due punti percentuali a un composto da 16 membri. Marted scormassimo di 3,5, come nel caso dei Btp so era stato invece nominato il governo
quinquennali, collocati ieri a un inte- centrale della Bosnia Erzegovina, preresse di circa l8%.
sieduto da Hasan Muratovic. Si comIl ministro del Tesoro, Dini, ha auto - pleta cos la ridistribuzione dei poteri
rizzato ieri la sesta tranche di Cct desti - nella ex repubblica jugoslava.
nata allestinzione dei crediti dimposta.
A Belgrado esponenti di cinque par * * *
titi di opposizione hanno annunciato
Borsa di Milano. Lindice Mibtel di iela costituzione di un parlamento om ri 9923 (+0,83%). Il dollaro stato
bra, denominato assemblea democra scambiato a 1.599,81 lire (+1,54) e il
tica in preparazione delle future ele marco a 1.072,98 (-2,21).
zioni e in polemica con il partito socia lista serbo di Slobodan Milosevic.
Economia e potere
Il documento interno allIri reso noto ieri dai giornali ha scatenato il mondo politico. Le agenzie hanno battuto per tutta la
giornata prese di posizione di singoli esponenti, quasi tutti estremamente critici nei
confronti dellipotesi di privatizzare la Stet
a pezzi. Uneventualit che i pi hanno
giudicato come lennesima prova che privatizzazione in Italia rischia di diventare sinonimo di improvvisazione. In qualche
commento la situazione debitoria dellIri
stata addirittura paragonata a quella della
sventurata Efim, come se per la prima volta
ci si fosse resi conto che i bilanci di via Veneto non autorizzano sonni tranquilli per i
prossimi mesi. Le numerose critiche rivolte a Michele Tedeschi segnalano anche come questultimo abbia sperperato il patrimonio di consensi che accompagn la sua
nomina a presidente della holding pubblica. Il gruppo dirigente dellIri paga mesi di
ritardi e indecisioni palesate nei confronti
della crisi Alitalia, che avrebbe messo a nudo unincapacit di fare strategia. E stato
anche osservato come nel dibattito sulle
modalit e i tempi della vendita Stet continui, per, a brillare per assenza qualsiasi
riferimento agli interessi dei piccoli risparmiatori. Eppure le difficolt trovate dal Tesoro nel vendere le azioni Eni avrebbero
potuto suggerire una maggiore attenzione.
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JEFFERSON, FISICHELLA o De
Gaulle: le alternative e le idee che
sostengono la lotta tra i diversi presidenzialismi (editoriale, pagina 3)
Il saluto di Agnelli
Ricostruire la Fenice
IL FOGLIO QUOTIDIANO
I N T E RV I S T A
SIGNOR DIRETTORE
Lo storico
che critica il Terrore
Franois Furet, 68 anni, uno dei maggiori storici contemporanei. Ha diretto lEcole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Oggi insegna allUniversit di
Chicago ed presidente della Fondazione
Saint-Simon. I suoi studi sulla rivoluzione
francese, Critica della rivoluzione francese (Laterza 1980), Dizionario critico della
rivoluzione francese (Bompiani 1988), Il
secolo della rivoluzione (Rizzoli 1989),
hanno sottoposto a revisione profonda le interpretazioni del grande evento da cui ha
origine la democrazia moderna. Furet ha
inoltre pubblicato, di recente, Il passato di
unillusione. Saggio sullidea comunista
nel XX secolo (Mondadori 1995), una sintesi di storia politica del Novecento, in cui
lautore spiega e discute le ragioni del fascino che lideologia comunista ha esercitato sullimmaginazione contemporanea.
rebbe che sul borghese, come tipo sociale,
continui a pesare un certo discredito...
La borghesia soffre, fin dalle sue origini, di un vizio che stato diagnosticato dai
grandi pensatori europei della fine del
XVIII e dellinizio del XIX secolo: del fatto,
cio, che non si tratta di una classe politica,
quale invece era, ad esempio, laristocrazia,
come ci dice letimologia stessa. Il borghese
luomo delleconomia, che ha come passione principale larricchimento personale
attraverso la propriet privata. Le monarchie regnano in nome di unidea che pi
grande del re, le aristocrazie governano in
funzione di una tradizione che pi antica
delle persone in carne e ossa, perfino i socialisti e i comunisti militano in nome di
ideali destinati a sopravvivere loro. Il borghese non altro che se stesso: ricco e basta, e nella ricchezza non vi alcuna nobilt. La coscienza della societ borghese,
insomma, infelice, giacch inseparabile
da una critica costante del borghese, inteso
come personaggio illegittimo, e noi siamo
tuttora immersi in questa storia, e non vi
modo di poterne uscire dal momento che il
vizio originario. Ci spiega, tra laltro, la
scarsa soddisfazione che ha accolto tra noi
SONDAGGIO
DIAKRON
IL FOGLIO quotidiano
DIRETTORE RESPONSABILE: GIULIANO FERRARA
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con isolate piogge. La nuvolist si porter nel corso della giornata sulle regioni tirreniche centro-settentrionali.
Sulle altre regioni cielo poco nuvoloso
con residui addensamenti sullo Jonio.
DOMANI - Generalmente poco nuvoloso con tendenza allaumento della nuvolosit al nord e con intensificazione
degli addensamenti sulla Sardegna.
Probabilmente s. Come ho detto, credo che la rivolta contro il dominio delleconomia, cio contro il mondo borghese, sia
inseparabile dal mondo borghese moderno.
Non vedo dunque perch mai un domani
non si possano inventare nuove utopie, nuovi sogni di una societ senza borghesia. Pu
sembrare triste, ma unintelligenza lucida e
disincantata oggi deve comprendere entrambe le cose: da un lato, che la passione
antiliberale pu produrre delle mostruosit, come di fatto accaduto nel nostro secolo, e dallaltro, che ci si pu sentire non
del tutto a proprio agio nel mondo democratico, cos che ogni inquietudine giustificata circa lavvenire delle societ liberali.
Il grande problema che oggi abbiamo di
fronte, del resto, proprio quello di reinventare una civilt politica capace di riconciliarci con la straordinaria violenza dei
progressi delleconomia, ponendola in un
certo senso sotto controllo, senza cadere in
perniciose mitologie antiborghesi.
Ideologie antiborghesi e antidemocratiche
Per non cadervi, necessario, quanto
meno, coltivare la memoria storica e avere
unidea non deformata dei grandi conflitti
ideologici che hanno sconvolto il Novecento. Di questa vicenda lei ha voluto proporre
uninterpretazione rinnovata rispetto allimmagine che ci era stata consegnata dalla fine della seconda guerra mondiale, che
condannava allesecrazione una sola delle
due grandi tirannie del secolo...
Questo in effetti il tema del mio ultimo libro, in cui cerco di criticare una concezione unilateralmente antifascista della
storia europea del XX secolo. Il significato
storico di questo secolo risultato oscurato
dallantagonismo che ha opposto le due
grandi ideologie antiborghesi, il fascismo e
il comunismo. Si trattato di ideologie realmente antagoniste, ma si ha tendenza a dimenticare che entrambe condividevano il
medesimo odio contro la democrazia borghese, e si finisce per ricostruire la storia
del secolo attraverso il modo in cui si conclusa la seconda guerra mondiale, cio attraverso la lotta tra fascismo e antifascismo.
Una tale lettura deformata ha giovato ai comunisti, poich lepisodio antifascista rappresenta la parte nobile della loro storia.
Ma si tratta appunto di una visione parziale, e per ristabilire la verit sulla storia del
Novecento europeo bisogna ricordare il fatto elementare che non vi si svolto un conflitto fra due protagonisti, il fascismo e lantifascismo, bens fra tre, il fascismo, il comunismo e la democrazia. Ed per questo,
del resto, che questa storia termina solo nel
1991, quando la democrazia ha finalmente
la meglio sul comunismo.
La fine del comunismo, oltre ai suoi effetti geopolitici, sembra avere rimescolato
il gioco delle forze allinterno delle democrazie occidentali...
A livello planetario, la fine del comunismo ha senzaltro introdotto un fattore di
disordine supplementare, dovuto alla scomparsa del duopolio sovietico-americano. Pi
in particolare, mi sembra che abbia indebolito, almeno in prospettiva, la capacit
dei paesi ricchi e democratici di intervenire nei conflitti internazionali. Guardate, ad
esempio, gli Stati Uniti. Per quasi mezzo secolo il popolo americano ha potuto essere
mobilitato dai suoi dirigenti nella lotta contro il comunismo, perch si trattava precisamente di quel tipo di conflitto - democrazia contro tirannia - che poteva essere compreso e accettato dallopinione pubblica.
Nei conflitti del mondo post-comunista, invece, quando le ragioni appaiono meno
semplici e tutta lambiguit della storia torna a farsi sentire, come in Bosnia ad esempio, diventa assai pi difficile motivare i sacrifici del cittadino americano.
Ma anche allinterno dei nostri paesi,
impressionante vedere a qual punto la fine del comunismo ha delegittimato le figure della vita politica. La destra, un po ovunque in Europa, ormai costretta a parlare il
trebbe influenzare anche noi. E non necessariamente un modello negativo, a cui riferirsi solo per meglio identificare i pericoli
da cui rifuggire.
Gorbaciov e Deng Hsiao Ping rappresentano due approcci assai diversi alla transizione del comunismo. Luno, infatti, nel tentare di delineare, attraverso perestroika e
glassnost, una strategia di passaggio alleconomia di mercato e di integrazione nelleconomia mondiale, necessariamente doveva ispirarsi anche al modello politico
delle democrazie occidentali e teorizzare
ladesione del mondo ex sovietico allinsieme di valori e di principi comuni alla civilizzazione occidentale. Laltro, invece, nel
tentare di delineare unanaloga strategia
per la Cina (forse altrettanto necessariamente) si ispirato soprattutto alla matrice
storica e culturale del proprio passato, che sommariamente definisco la tradizione confuciana.
Quindi parlare oggi di nuovo fascismo fuorviante, e
anche in un certo senso offensivo, semmai i cosiddetti neo conservatori di Pechino (i giovani tecnocrati
che si propongono come la
pi credibile versione del
post denghismo) si ispirano
ad una sorta di moderno
autoritarismo di stampo confuciano il cui
modello concreto quello della democrazia autoritaria a sfondo paternalistico di
Singapore.
Ma democrazia e autoritarismo sono due
concetti antitetici e una simile endiadi intrinsecamente instabile e rappresenta un
precario equilibrio che forse pu funzionare in una comunit limitata e tutto sommato omogenea come quella appunto di Singapore, ma mi pare difficilmente proponibile per guidare la trasformazione del paese pi grande del mondo.
Daltronde la Corea del Sud e Taiwan sono l per mostrare come, anche in paesi assai pi piccoli e con meno contraddizioni
della Cina, alla fine economia di mercato e
apertura alla mondializzazione non possono non portare nella direzione di unevoluzione democratica. Ma non sta scritto che
questa debba procedere secondo le linee
del modello occidentale, anzi, con ogni probabilit, seguir un processo diverso per fare i conti con quelle conflittualit e instabilit di cui abbiamo parlato.
Guardiamo s in faccia quello che accade
attorno a noi, non per applicare agli altri i
nostri schemi, ma per trarre dallesperienza altrui quelle ispirazioni che possono aiutarci a superare le nostre attuali delusioni.
Gianni De Michelis
ex ministro degli Esteri