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PROPRIET LETTERARIA
INDICE
Pasj.
PREFAZIONE
I.
CAP.
Periti
perizie
e
IL REFERTO
II
io
12
18
CAP.
II.
Il sopraluogo giudiziario
....
25
1/AMBIENTE
27
Ir.
28
CADAVERE
IV
Pag.
CAP.
1-4k
III.
cadavere
visita
di
La
.....
53
5|
54
5fi
fio
evaporazione, rigidit
Fenomeni putrefattivi. Fattori esterni ed interni
Putrefazione
verde, gassosa, colliquativa Cro
nologia della putrefazione interna
Fenomeni trasformativi. Macerazione, mummificazione, saponificazione
Decorso della putrefazione nei diversi ambienti
Patologia e putrefazione
'
fi2
63
73
...
80
83
87
93
...
94
94
101
102
104
109
ni
113
123
ALLA CAUSA
127
Pag.
la causa
cadavere
143
CAP.
145
180
diversi
185
IVE ARMI
187
188
188
154
196
197
199
colpo
207
Le ustioni. Ustioni da fiamma e da liquidi
Ustioni per caustici
214
220
223
225
230
232
237
238
239
PREMORIENZA
24G
Illdeboliniento
permanente o perdita di un senso o dell'uso di un
organo Permanente difficolt o perdita della favella Sfregio permanente o permanente deformazione del viso Pericolo di vita Malattia di
mente o di corpo durata 20, o pi giorni, o proba-
VI
Pag.
bilmente o certamente insanabile Perdita della
capacit a generare Acceleramento del parto
Produzione di aborto
248
Lesioni gravi e gravissime
251
L,A MORTE CONSEGUENZA DI LESIONI PERSONALI
. . .
255
25G
L/E CONCAUSE
Concause
Concanse
Concause
Concause
271
preesistenti
sopravvenute
concomitanti
nelle lesioni personali
272
273
J7"
278
279
asfissie
281
281
CAP. V. Le
Sintomi
e meccanismo
282
ed interno
I/ANNEGAMENTO
Esame esterno
2S3
287
287
2Q9
VII
Pag.
Quesiti medico-legali. Se vie stato impiccamento
Appiccamento in vita Durata della sospensione Suicidio, omicidio, accidente
305
STRANGOLAMENTO. Caratteri esterni ed interni
Suicidio, omicidio, accidente
307
STROZZAMENTO
310
mento
CAP.
312
Criterio
Criterio
Criterio
Criterio
Criterio
Criterio
317
....
SINTESI
317
319
323
325
327
328
328
329
Avvele-
320
333
337
341
CAP.
VII.
medico-legali
Questioni
rela-
tive al matrimonio
347
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
347
1/ ERRORE DI
34S
PERSONA
Errore d sesso
Ermafroditismo
349
Vili
P<Tg.
V IMPOTENZA
3^1
378
Impotcntia gcncrandi
CAP.
VIII.
378
379
relativi
legali
Quesiti
medico
alla gravidanza
&i
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
381
383
ET IN CUI PU VERIFICARSI
L\
GRAVIDANZA
....
3S4
3S6
387
387
3S8
389
CAP.
391
LA DONNA HA PARTO-
RITO
CAMBIAMENTO D'INFANTE
391
304
SIMULAZIONE E DISSIMU-
LAZIONE DI PARTO
395
396
PARTO IGNORATO
379
OMISSIONE DI CURE
397
IX
Pag.
CAP.
399
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
399
DIAGNOSI DELL'ABORTO
402
402
407
.....
409
. .
410
416
418
1/ABORTO TERAPEUTICO
419
419
CAP.
XI.
medico-legali
sull'inQuesiti
fanticidio
421
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE
42:
423
LE PROVE DI VITA
427
Le diverse docimasie. Docimasia polmonare ottica,
idrostatica, istologica, radiografica, gastro-intesti-
j.28
42S
439
441
441
441
449
X
Pag.
CAP.
sessuali
451
452
466
ATTI
468
CAP.
DT
LIBIDINE ,
L,'IMPUTABILIT
472
I/antropologla crimiuulc
L/\
,71
474
SCUOLA POSITIVA
474
477
Caratteri somatici
Caratteri funzionali
Caratteri psichici. I sentimenti
CLASSIFICAZIONE DEI DELINQUENTI
478
480
4S1
486"
r. FRENASTENICI
Idioti ed imbecilli,
491
II.
493
PARAFRENICT
Pazzi morali
491
, 493
NEUROPSICOPATICI
495
Epilettici
Isterici
495
501
XI
Pag.
PSICOPATICI SESSUALI
503
505
HI.
506
FRENOPATICI
ALCOOLISTI
507
SINTESI
5io
CAP.
torio
513
I. Si;
LA MACCHIA
513
REALMENTE DI SANGUI-:
I>
DIMOSTRAZIONE DELLA
SANGUE
SOSTANZA
514
COLORANTE
DEL
5I5
.....
544
549
552
553
SPECIE DI SANGUE
. . .
prova
....
557
558
57o
57*
572
XII
Pag.
IV. DIAGNOSI INDIVIDUAI.E DELLE MACCHIE DI SANGUE.
isoagglu Metodo di Weieiihard - Metodo delle
tiniuc
V. DA QUAL REGIONE DEL CORPO
SANGUE. Sangue
57-1
FUORIUSCITI.' IL
vomito sanguigno
577
579
580
582
Escrementi
Escrementi
Macchie di
Macchie di
di pulci
di cmici
ruggine
sostanze vegetati
5H2
582
583
583
584
Macchie di meconio
Esame diretto Prove biologiche
595
595
.
599
599
600
601
602
(.02
G03
(104
(<o5
fio6
60G
607
608
PREFAZIONE.
La Medicina legale, non soltanto l'applicazione delle varie scienze biologiche alle esigenzedelia giustizia, ma anche scienza che ha contenuto proprio non compreso in nessuna delle
diverse comuni branche delle discipline mediche,
il medico si affannerebbe a ricercare anche nei pi voluminosi trattati di medicina, chirurgia, ostetricia, ecc.
Perch la Medicina legale studia, analizza,
illustra, una quantit enorme di problemi che
non hanno interesse alcuno per la patologia e
per la clinica, e che invece ne assumono uno
immenso per il medico legale.
Dove trover il medico i criteri per valutare
l'epoca della morie, o per riconoscere una ferita
vitale da una poslmortale? dove i metodi di ricerca di macchie e di impronte su cadaveri,
armi, indumenti ? dove i rapporti, tra forma di
e che invano
lesione ed arma feritrice? dovei criteri differenziali ira i diversi generi di morte asfittica? dove
i caratteri dell' impotenza, dello stupro? Quando
mai un sanitario, non medico legale, avr portata la sua attenzione sull'integrit o meno
dell'imene e sulle diverse forme che questa pu
avere, o sulle piccole lacerazioni che pu pre-
sentare?
Perci la Medicina legale ha un contenuto
originale che d a questa scienza il valore della
specialit.
XIV
quindi mal si appongono molli professori di Medicina legale, che credono si possa esercitare con
esatta coscienza l'opera di periti, esclusivamente
addestrandosi nelle pratiche di laboratorio e negli
esercizi sperimentali. Si crede che il laboratorio
faccia il medico legale e che si possa dissertare,
anche dalla cattedra, di medicina forense, senza
essere poi in grado di fare una diagnosi al letto
del malato, o di compiere un'autopsia al tavolo
anatomico.
difficili problemi propri alla nostra scienza, potranno utilmente ed efficacemente esercitare la
Medicina legale a vantaggio dell'umanit e della
giustizia, perch la Medicina forense ha una base
eminentemente clinica.
Tale coltura non pu esser acquistata solo
empiricamente e gradatamente facendo numerose
perizie, a spese talora della giustizia, talora
XVI
a) II referto.
Ciascun medico, di citt o di campagna,
anche non esercitante la professione, pu trovarsi in condizioni di dover fare atto di medicina legale: ed anzi uno dei pi importanti
e delicati, quello cio che serve di base ad
ogni procedimento penale, il referto medico.
Il referto infatti costituisce un atto peritale
reclamato da speciali disposizioni di legge cui
nessun medico pu sottrarsi. Infatti l'art. 439
del codice penale dice:
Art 439 C. P. - 1 II medico, il chirurgo, la
levatrice o altro ufficiale di sanit, che avendo
prestata l'assistenza della propria professione
in casi che possano presentare caratteri di delitto contro la persona, omette o ritarda di riferirne all'autorit giudiziaria o di pubblica sicurezza, punito (eccetto che il referto esponga
la persona assistita ad un procedimento penale)
con l'ammenda sino a Lire Cinquanta .
fatto soltanto :
i) Quando non esponga la persona assistila a procedimento penale (e ci va interpretato con larghezza di vedute).
2) Quando la lesione non presenti i caratteri di delitto contro la persona. Ed il giudizio
di ci lasciato completamente al medico, il
cui ufficio non quello del magistrato.
L'obbligo del referto subisce poi altre limitazioni dal segreto professionale (art. 163 C. P. e
288 C. P. P.), per cui, il sanitario non pu
rivelare, senza giusta causa, ci che venuto
a sapere nella sua qualit di medico se la sua
.... ...
I periti e la perizia.
Ricevuto il referto, l'autorit competente
b)
5
pi esatto e completo; esame esterno ed interno
di cadaveri; esame di persone viventi per stabilirne lo stato di salute o di malattia, lo stato
sessuale, l'idoneit, la capacit lavorativa, le
attitudini psichiche, ecc. ; esame di parti staccate del corpo umano o secrezioni del corpo
umano; indumenti, mobili, armi, oggetti diversi.
Nei casi pi difficili si d al perito il cosiddetto incarico.
Il giudice chiama il perito, gli fa prestare
il giuramento e poi detta in apposito modulo
i quesiti ai quali egli dovr rispondere concedendogli un dato termine per la risposta.
perizia.
dico-forense.
6 Criterio antropo-psicologico. un criterio moderno e discusso, e costituisce un completamento al criterio clinico Consiste nello
studio antropologico (conformazione fisica dell'individuo, stigmate di degenerazione congenita, patologica, rilievo di deviazioni etniche,
sessuali, rilievo di tatuaggi, ecc.), e nello studio psicologico (del carattere, dell'intelligenza,
della volont, dei diversi sentimenti, degli
scritti e degli atti, ecc.), del delinquente o della
vittima.
Tutto ci serve ad integrare la conoscenza
clinica dell'individuo, con la' conoscenza della
sua personalit fisica e psichica, e a darci criteri importantissimi sulla capacit a delinquere di un supposto reo, o sulla capacit a
suicidarsi di un supposto suicida, o sulla capacit a mentire di un supposto simulatore, ecc.
7 Criterio medico-legale. Sar compilato,
alla stregua di tutti gli altri criteri esposti. Qui
troveranno luogo le discussioni medico-legali
sui diversi quesiti proposti dal giudice, il riferimento dell' opinione dei trattatisti di medicina forense, i casi analoghi riscontrati nella
letteratura, il giudizio medico-legale, ecc.
Questa certo la parte pi difficile della
perizia, e per la quale non si possono dar norme
precise. Per compilarla bene son necessarie
tre cose, il mestiere, la scienza e l'arte. Il mestiere s'impara con la pazienza e con il lavoro,
la scienza si acquista, l'arte deriva dalle qualit naturali istintive. Si abbia sempre presente alla mente, l'antica divisa del collegio
chirurgico di Lione: Et vigil et prudens. Essa
si adatta sopratutto alla medicina legale, di
tutti i tempi, di tutti i paesi, ed la formula
che ci d lo spirito e il metodo dei pi grandi
medici legali.
sopraveniente.
Per ci, nelle indagini cliniche e microscopiche, non si deve usare tutto il materiale
messo a disposizione, ma lasciarne sempre una
parte perch possano, al caso, i nostr esami
esser ripetuti e controllati.
La perizia deve portare la firma del perito
in ogni mezzo foglio, e deve essere in ultimo
sottoscritta per intiero e chiaramente.
La perizia dovrebbe esser manoscritta con
inchiostro nero, ma in questi ultimi tempi sono
tollerate anche le scritture a macchina.
spiegazioni sui giudizi espressi possono al perito esser richiesti anche al dibattimento.
e)
I periti
12
L'illustre senatore Mortara nella dotta e lucida relazione presentata al Senato, sul codice
di P. P. s'ispira ai pi moderni criteri scientifici su tutte le questioni procedurali.
d) Onorari
dei periti.
richiede il
13
la perizia egli ne
pagamento, non
superando nella richiesta pi di quattro vacazioni al giorno.
Conseguenza di questo sistema illogico gli
, che molti periti nel ricevere l'incarico, moltiplicano le difficolt della perizia, e cercano
di ottenere un lungo periodo di tempo per
compilarla, con pochissimo vantaggio, ben si
comprende, della giustizia e della seriet della
scienza.
Presentata la perizia, questa viene apprezzata dal magistrato, il quale incompetente a
giudicarne il valore, che il pi delle volte
viene attribuito secondo il numero delle pagine scritte, o secondo altri criteri pi o meno
obiettivi.
Di tutto ci, soffrono, a grande ironia della
giustizia, i sanitari onesti e coscienziosi, che
per aumentare il volume delle loro perizie non
copiano pagine e pagine dai trattati, non abbassano la loro dignit a raccomandarsi ai magistrati, e non creano difficolt per ricerche anche semplicissime, intralciando tutto il lavoro
di istruttoria, ecc.
Non si comprende perch non si fondi un
ufficio tecnico per la distribuzione e tassazione
delle perizie, levando al magistrato questa
fonte di continui guai e fastidi.
Ad ogni perito chiamato fuori del luogo di
residenza sono rimborsate le spese di viaggio
in 3a classe (!), e se il viaggio fu fatto in
carrozza o a piedi son dati centesimi 7 per
chilometro. Per ogni giorno di residenza
14
- 15
Alquanto pi elevati sono gli onorari concessi ai periti per operazioni in materia civile, in cui ogni vacazione di due ore calcolata 5 lire, e le spese di trasporti in centesimi
60 a km., o in ferrovia in prima classe; e le
spese di soggiorno in lire 6 al giorno.
i6
Esempio di
TRIBUNALE
VERBflLEJI_PERIZIJl
di
UFFIZIO
\
di
(I>
compars
. . .
il sig
di
.,
di arni
....
domiciliato a
. . . .,
N. . . del reg. gen. medico chirurgo
perito eletto di ufficio
dell'Ufi, d'istruz.
nato a
,
. .
il qui Presente
ho
e
,
(1) L,e
riscontrato:
17
centitn. 4 con direzione dall'alto al basso, da sinistra a destra,
con i margini lievemente frastagliati, beanti, con V angolo an-
teriore alquanto pi acuto del posteriore, con i bordi ecchimosati; interessante cute e sottocutaneo, tessuto muscolare, apo- ,
nevrosi epicranica. Il fondo della lesione di continuo costituito dall'osso, il quale non mostra lesioni. All'intorno di
tale soluzione di continuit, si osserva una zona irregolarmente
circolare, di circa 5 centim. di diametro, di color rosso-fosco.
Giudico trattarsi di una ferita lacero-contusa interessante le
parti molli del capo con ecchimosi circostante.
Reputo tale ferita prodotta da arma contundente e guaribile
in dodici giorni.
Dall' esame obiettivo, non mi risultano dati per giudicare, se
tale ferita fu prodotta accidentalmente 0 criminosamente. Nulla
si oppone a ritenere, che essa sia slata prodotta dal bastone
che la S. V. mi mostra.
Letto: confermato, sottoscritto.
Firma
del Giudice
del Cancelliere
2 Asearelln
18
TRIBUNALE
Esempio di
VERBALE
di
UFFIZIO
DI ISTRUZIONE
N.
del registro
...
della Pretura
di Mandamento
di
compars
tor
gi in atti qualifieato
qual
abbiamo deferito il giuraa
mento, a termini degli articoli 298 e 299
del Codice di procedura penale, modificato
il primo con la legge 30 giugno 1876, numero 3184 (serie 2a), ed il secondo dalle
disposizioni di coordinamento al Codice
sulla importanza
penale, ammon endol
morale del giuramento, sul vincolo religioso Che credenti con esso contraggono
dinanzi a Dio e sulle pene sancite dal Codice penale contro i colpevoli di falsa perizia nell'articolo 217 del Codice penale,
e stess , stando in piedi ed a capo
scoperto, ha
giurato pronunciando la
formula ; Giuro di bene e fedelmente procedere nelle operazioni che mi vengono
affidate e di non avere altro scopo che
quello di far conoscere ai giudici la pura
verit.
19
lettura del
in data del
relaziou
ratifichi
medesim
1
dire
richiamat
se
a
e
modificafare
v'abbia.
a
confermi
se
o
e
zioni od aggiunte; quale fu l'esito dell'infermit e la durata
produsse
lesion
dell'incapacit al lavoro; se 1
debilitazione o deformit
pericolo di vita; se lasci
dichiarato
ha
medesim
permanente, i
quanto segue:
dichiaro che egli
Visitato il qui presente
le quali
guarito delle lesioni riportate il giorno
quindi hanno avuto un decorso complessivo di giorni
Dichiaro che la guarigione completa e che la cicatrice non
dar n sfregio n deturpazione.
Quindi data
20
TRIBUNALE
Esempio di
di
VERBALE
UFFICIO
di perizia di cadavere
di
....
N.
Noi
...
del registro
...
della Pretura
Informati che
si trova il cadavere di persona la cui
morte si ritiene che possa costituire reato,
ci siamo colla scorta
recati sul luogo, che dista dalia nostra
ed ivi giunti, dopo
residenza
d'aver date le occorrenti disposizioni pel
completo esaurimento della operazione, e
facendoci assistere da
perit.. elett.. d'ufficio, !.. qual.. a termini degli articoli 298 e 299 del Codice
di procedura penale modificati, il primo
colla legge del 30 giugno 1876, n. 3184,
serie 2a, il secondo dalle disposizioni di
coordinamento del Codice penale e previo
adempimento di quanto ivi si prescrive,
l'altro,
stando in piedi, ha
l'uno
dopo
,
giurato, pronunciando la formula: Giuro
di bene e fedelmente procedere nelle ope-
21
razioni che mi vengono affidate e di non avere altro scopo che
quello d far conoscere a! giudici la pura verit.
Abbiamo in primo luogo riconosciuto che
nella casa in via
trovasi il cadavere di un uomo dell' apparente et di anni 50
seguenti risultati:
II cadavere si presenta in terra disteso. Il corpo nella digli
arti
superiori distesi il
rezione da
,
sinistro lungo il tronco, il destro tiene impugnata una rivoltella (descrizione dell'atteggiamento della mano). Intorno al
cadavere si osserva une larga pozza di sangue (descrizione) ed
altre impronte sanguigne si veggono in altri punti dell' ambiente
medesimi ad attentamente esaminare il qui giacente cadavere, e a dichiarare a chi abbia appartenuto, hanno
l'un dopo l'altro risposto nei seguenti termini:
Eccitati
22
E si sono coli'Ufficio sottos. . . previa lettura e conferma
Dopo di che, fatto colle debite cautele spogliare il cadavere delle vestimenta che indossava, abbiamo, con l'assistenza
dei sopraindicati periti, proceduto alla ispezione esterna del
cadavere stesso rilevando (i):
i Caratteri d'identit:
2 Caratteri cadaverici:
3 Lesioni:
(i) Veggansi le istruzioni ministeriali a pag. 325 del Bolicitino Ufficiale, 1910.
23
TRIBUNALE PENALE
Esempio di
di
VERBALE
di presentazione di perizia
UFFICIO
di
Vanno millenovecento...
del mese di
nell'Ufficio
del
reg. gen.
...
dell'Uff. d'isUuz.
il giorno
alle ore
...
....
Avanti di Noi
assistiti dal
compars
N.
d'ufficio,
i.
qual
. .
. .
.
. .
esecuzione
dell'incarico
da
in
A7.
del registro
affidato
con verbale
...
' della. Pretura
del giorno . .,
ed in conformit dell'obbligo assunt
. .
presenta. . . . N. . . . foglio di carta
scritta, dichiarando contenere il risultato
delle . . . operazioni, che sotto il vincolo del prestato giuramento secondo il
onore e coscienza cred
dover riferire alla giustizia.
Datasi lettura di tale relazione, che
dichiara.
1.
stess.
perit.
. .
. .
. .
. .
di confermare e riconosciutosi che colla
medesima avrebbe. . . esaurito l'incarico ad ess. . . affidato, si liquida la
tassa, fra indennit, onorari e spese, in
perit.
elett.
....
I*
sottoscritto.
II.
IL SOPRALUOGO GIUDIZIARIO.
L'ambiente - Il cadavere - Gl'indumenti - Macchie ed impronte - Disposizioni ministeriali
sul sopraluogo giudiziario.
26
27
28
Il cadavere.
2g
_ 30
Importantissimo sar l'esame delle mani,
eseguito subito prima che intervengano le
necessarie manovre per il trasporto. Il perito
dovr badare all'esistenza e alla disposizione
delle macchie di sangue sulle mani; se sotto
il letto ungueale si rinvengano peli, frammenti
di epidermide, o se si trovino capelli tra le
dita, segni tutti di violenta collutazione. Nelle
morti per arma da fuoco, si dovr subito constatare la presenza di eventuali macchie di
polvere pirica sulle dita (macchie che scompaiono con la massima facilit), e cosi se esiste
sul dito indice la depressione che talora lascia
il cane della rivoltella.
Alle volte si riscontrano sulla bocca bavagli,
o nella bocca corpi estranei (specie nei neonati)
che vanno rimossi con grande attenzione, e che
possono anche cadere durante il trasporto del
cadavere. Si dovr altres badare al colore, nu-
- 3i
Gl'indumenti.
32
33
Fig. i.
Mg..*.
34
antropometrico di
un individuo, determinare le dimensioni dei suoi indumenti : scarpe, cap-
pello, calzoni,
giacca, guanti, ecc.,
risalendo cos
all' identificazione
Fig. 3.
individuale.
35
d) Macchie
rivolta la
-36
i)
hanno sempre il colore rosso-bruno caratteristico, ma tal colore si modifica: secondo l'et
della macchia (divenendo sempre pi scuro),
secondo la temperatura (assumono col freddo
un color rosso vivo per l'ossidazione dell'emoglobina) secondo il substrato e la natura delle
diverse sostanze con le quali il sangue pu
venire a contatto, ecc.
Particolarmente difficile la ricerca delle
macchie sui pavimenti di natura porosa, sugli
oggetti e sui mobili di colorito bruno che le
dissimula completamente, sull'erba e sui terreni sprovvisti di vegetazione.
2) Forma. La forma macroscopica delle
gocce di sangue pu fornire indizi sulla posizione che aveva la persona ferita e sulla direzione con cui il sangue spruzzato.
Allorch l'individuo in piedi fermo, e dalla
ferita cade dall'alto il sangue a goccia, questa
assume la forma di sigillo; la goccia che. cade
invece quando l'individuo in movimento,
assume una forma allungata nella direzione del
movimento; e tanto pi oblunga, a punto ammirativo, quanto pi il movimento era rapido.
Da un'arteria ferita il sangue zampilla formando
sul luogo dove cade tante macchie l'una ravvicinata all'altra e di variabile dimensione,
per lo pi sempre allungate, a gocciola, in cui
la parte pi arrotondata rappresenta il punto
in cui dapprima la goccia di sangue venne a
battere (fig. 4). Questa forma delle macchie
37-
di sangue non dovuta solo a gettito arterioso, ma pu anche prodursi, per colpi di
fendente (specie se inferri con istrumenti ottusi), sia perch il sangue viene fatto spruzzare con forza dal tessuto lacerato, sia perch
pu essere asperso dall'istrumento feritore bagnato di sangue.
In una perizia che ci fu affidata per stabilire se trattavasi di omicidio o suicidio, causato da ferita d'arma da fuoco, dalla forma
e dalla disposizione delle macchie di sangue
ritrovate sul pavimento e sulle pareti, si pot
ricostruire la posizione in cui stava l'individuo
nel momento in cui si colpi o fu colpito, e
si poterono trarre elementi importantissimi
38_
che collegati con altri elementi dati dal sopraluogo e dall'esame del cadavere ci resero possibile la diagnosi di suicidio (v. fig. 5).
Fig
- 39
4o
4i
Impronte.
Anche di grande importanza e di innume
revoli risultati pratici lo studio delle impronte.
Queste possono essere di dita, mani, e
denti, od orme, o impronte di altri animali od
oggetti, e possono ritrovarsi nell'ambiente (terreno, neve, pavimenti, muri), sugli oggetti
contenutivi (carte, bicchieri, vetri, mobili) e
sugli indumenti ; sul cadavere e sul vivo, e pose)
- farsi nel
42
sopraluogo ma
miglior modo
con
i recessi pi riposti. In tal modo risaltano
specialmente le impronte sanguigne, sulle quali
il sangue disseccato risplende.
Molto frequentemente, le impronte (sanguigne p. es.) si riscontrano nel bordo inferiore
dei cassetti sprovvisti di maniglie, e nella superficie inferiore dell'orlo delle tavole, dove
la gente del popolo suole asciugarsi le mani.
Ritrovate le impronte digitali sjeno esse
sanguigne o no, vanno rilevate.
Parecchi sono i mezzi di rilievo delle impronte digitali. Se esse sono ben visibili (come
p, es. le impronte di dita insanguinate), baster fotografarle a luce molto viva ; e ben risponde allo scopo pi che la luce diffusa del
giorno, una sorgente luminosa artificiale data
da un lampo di magnesia.
Quando per, si tratta di impronte poco
visibili, od anche invisibili, lasciate da un dito
pieno di polvere o di grasso, su vetri, oggetti
lucidi, fogli di carta, ecc., allora bisogna anzitutto metterle in rilievo.
Per ci, si pu spolverare una soluzione
di nitrato di argento all'8 %, sull'oggetto (tale
metodo riesce specialmente bene, usato sui fogli di carta) ed anche sui pavimenti, muri,
oggetti lisci in genere, su cui si sospetta esservi l'impronta Questa appare in breve
tempo con tutti i particolari. Appena questa
apparsa, il foglio va fissato passandolo in un
bagno d'iposolfito di soda (10-15 %) poich
44
45
orme, in ambienti
chiusi (stanze, ecc.); per lo pi si tratta di
impronte impresse nel fango, nella neve, nella
polvere.
rina:
Nell'impronta si mette della polvere di stearina (ottenuta raschiando con un coltello una
candela) che poi si fonde sopraponendovi un
oggetto molto caldo per es. un ferro da stirare
Dopo che la stearina si solidificata vi si
pu versar sopra del gesso che consolida la
impronta gi rilevata (metodo di Sonnen-
schein);
b) per le orme sulla neve, argilla umida,
fango, si usa con successo la colla da falegname tiepida.
Prima di versare la colla, bene disporre
alcune cordicelle trasversalmente in modo da
poter afferrare il getto dell'impronta. Questo
metodo non riesce molto esatto per il rilievo
delle particolarit dell'orma (chiodi, ecc.) e
perch il getto si deforma facilmente sotto
l'azione del calore (metodo di Hugoulin);
e) per le orme su altri substrati si usa il
gesso. Si contorna l'impronta, dopo averne
tolto i sassolini ed averla ben asciugata, con
piccole asticelle di legno. Poi, dopo aver spalmato di un grasso (cera, olio, paraffina) l'in-
dell'orma, vi si
47
versa lentamente'una sospensione di gesso (2 di gesso 1 di acqua finissima e fluida). Prima di versare il gesso, si
possono disporre trasversalmente all'orma per
poi poter sollevare il calco, alcune cordicelle.
In caso di bisogno e in assenza di gesso
si pu usare la cera, il grasso di bue, il cemento, il sego, l'argilla, la pasta, la mollica di
pane.
Se poi l'impronta gi nettamente stampata sul pavimento, si pu riprodurre col
pantografo.
Per le orme di animali si procede nel medesimo modo.
Impronte di denti od altre impronte come
traccie di vetture, di carri, di bastoni, di
pietre lanciate, di proiettili, di vari strumenti,
si rilevano o con gesso o con altre sostanze
secondo i casi (mastice inglese per i denti, colla
di pesce sciolta in acqua al io % ecc.).
/) Disposizioni ministeriali sul sopraluogo.
terno
Tale l'importanza del sopraluogo giudiziario, che in questi ultimi tempi precise
norme, secondo l'ispirazione del prof. Ottolenghi, sono state impartite dal Ministero di
Grazia e Giustizia a tutti i magistrati; norme
che ancora trovano difficolt ed impedimento
nella loro attuazione, per il misoneismo di
di alcuni magistrati, funzionari e medici legali,
misoneismo in gran parte dovuto all'incompetenza.
_48
adibito.
49
_ 50
5i
52
III.
LA VISITA DI CADAVERE.
54
5)
mente
di molti sociologi ; e come vi siano numerosissimi libri di propaganda, societ e riviste che
si occupano della questione. Infatti tutte le
legislazioni prescrivono norme severe per la
constazione dei decessi, dalle quali prescritto,
per ogni cadavere, un periodo di osservazione
di 24 ore e di 48 se trattasi di morte improvvisa; e sono altres prescritti dei depositi di
osservazione in cui debbono esservi mezzi
adatti, perch qualunque manifestazione di
vita sia possibilmente avvertita dal custode
che deve rimanere nel locale in permanenza
(art. 15 Reg. Poliz. Mort.).
Sono stati inoltre escogitati numerosi apparecchi pi o meno complicati da adattarsi
ai cadaveri per sorprendere in essi ogni possibile residuo di vita.
Le condizioni morbose che pi delle altre pos
sono condurre l'individuo ad uno stato di morte
apparente sono specialmente: l'epilessia, l'isteria nello stato letargico, catalettico, estatico;
l'apoplessia, le forme sincopali, le asfissie, le
emorragie, l'elettricit, l'assideramento, l'alcooUsmo acuto, alcuni veleni narcotici ed anestetici, e gli stati di shock da qualunque causa provocati.
Dobbiamo ricordare inoltre alcune malattie
infettive tra cui va notato il colera. Tutti
questi stati morbosi possono talmente affievolire le funzioni respiratorie e circolatorie da
ridurle al minimum, come avviene normal-
il pemente negli
riodo di letargo.
Nell'uomo per tale periodo di morte apparente sempre relativamente breve, durando
in media 15 ore; con un massimo di 31-42
ore nell'assideramento e nella letargia isterica,
ed un massimo di 2-8 ore negli stati sincopali.
Ora siccome le disposizioni legislative dispongono che le salme debbono rimanere in
oseervazione per lo meno 24 ore, e 48 nei casi
di morte improvvisa ; si comprende come siano
eccezionali i casi di morte apparente. Essi
per, possono accadere, specialmente nelle gravi
epidemie (molti ne sono stati osservati nelle
epidemie coleriche p. es. del 1837 in Roma) e
sui campi di battaglia.
57
portanza e citiamo solo per ricordo storico:
la facies cadaverica, la perdita della conoscenza, della motilit e della sensibilit, l'abbandono e la flaccidezza di tutte le masse
muscolari, la perdita di tossicit degli sfinteri, ecc., segni tutti che si possono verificare
in un'infinita variet di stati patologici e di
crisi nervose di vario genere.
Solo notiamo in ordine al pallore cadaverico, che le iperemie locali (morbillo, scarlattina, eresipela, ecc.) scompaiono nel cadavere.
Tra i vari segni della morte cominciamo a
considerare l'arresto permanente del respiro e
del circolo.
I mezzi a disposizione del perito per accertarsi del permanente arresto del respiro e del
cuore sono numerosi; molto incerti i primi
(appannamento dello specchio, oscillazione di
fiammella, tubo capillare., pneumatoscopio di
Icard, che introdotto nella bocca dovrebbe
con lo spostamento di una goccia di acqua
colorata indicare la persistenza della respirazione), abbastanza certi i secondi, i quali costituiscono i cosi detti mezzi di accertamento
della morte.
Trascurando tra questi la cardio-puntura
del Meddeldorf, l'arteriotomia, ricorderemo:
i l'applicazione di un ferro rovente sul
corpo, che nel cadavere non produce arrossamento per mancanza di circolazione periferica;
2 lo sfregamento sulla cute di una corda
che per la medesima ragione, senza produrre
58
fuoriuscita di sangue, da luogo ad una esfogliazione e a un disseccamento epidermico
e alla formazione dopo 2 od anche 8 ore, di
un'impronta a superficie dura e disseccata
(impronta cos detta pergamenacea);
30 l'istillazione nell'occhio, secondo propone
l'Halluin, di una soluzione di resorcina al ventesimo o di una goccia di etere che rileva,
mediante arrossamento del globo, la persistenza
della circolazione;
4 la iniezione sottocutanea di ammoniaca
che provoca una macchia rosso-vinosa sul vivo,
bruna sul cadavere, macchia che poi diviene
sempre pi appariscente;
5 la vacuit dell'arteria centrale della retina constastata in ambedue gli occhi con
l'oftalmoscopio, ma non utilizzabile al di l
di 12 ore per l'opacamento dei mezzi trasparenti dell'occhio;
6 la radiografia del bacino e dell'addome
che lascia nel cadavere vedere l'ombra dello
stomaco e dell'intestino per lo svilupparsi in
questi visceri dopo la morte dei solfuri.
Tutti questi mezzi per non sono di assoluta
certezza e alcuni potrebbero produrre nel caso
di morte apparente, danni non lievi.
Fermiamoci quindi a considerare altri mezzi pi sicuri e sopratutto pi pratici, tra cui:
a) il metodo della fluorescina dell'Ieard,
consistente in una iniezione sottocutanea di
fluorescina e carbonato di soda (ana gr. 5 - acqua 40). La fluorescina essendo una sostanza
- straordinaria
59
diffusibilit, per
colorante di
quanto affievolita possa essere la circolazione,
rileverebbe il suo colore in punti lontani dell'iniezione; p. es. nella congiuntiva, che due
minuti dopo prenderebbe una colorazione giallastra.
Ricerche per dell'Albani, han dimostrato
che la fluorescina pu diffondersi anche nel
cadavere dopo qualche ora;
6) l'acidit dei visceri. Poco tempo dopo
la morte, i protoplasmi da alcalini divengono
acidi per processi catabolici e formazione di
sostanze organiche diverse (acido lattico, sarcolattico, grassi). Questo segno messo in evidenza per primo dal Brissemoret e dall'Aubard,
e poi da me nel 1906, che eseguii esperienze
anche su individui in agonia e appena morti,
si dimostr pratico, sicuro e precoce, comparendo in media dai 7" ai 35" dopo la cessazione
del battito cardiaco. Per constatare il sintomo,
con un trequarti saggia-tumori, si prende un
piccolo frammento di fegato o di milza (cosa
del tutto innocua); liberato poi il frammento dal
sangue strofinandolo su un pezzetto di carta
bibula, lo si mescola con una goccia di tintura
di cocciniglia in una capsula di porcellana. La
tintura non cambia di colore se la reazione
acida (individuo morto), diviene di un bel colore violetto se alcalina (individuo vivo).
e) carte all'acetato di piombo. L'Icard ha
proposto l'applicazione sulle vie aeree di carte
reattive bagnate in soluzione al io % di acetato
6o
III.
post mortem .
Si sa, che dopo la cessazione del battito
cardiaco permangono per pi o meno tempo
movimenti e funzioni: quello delle ciglia vibratili (5 ore), degli spermatozoi (70 ore),'i
movimenti ameboidi dei leucociti, ecc.
Il Ferrai ha studiato, ripetendo classiche
esperienze dello Spallanzani, il permanere delia
funzione digestiva post mortem, questione molto
importante in Medicina Legale per stabilire
l'intervallo tra l'ultimo pasto e la morte, concludendo che la digestione permane nella misura di circa il 50 % nelle prime sei ore dalla
morte, raggiunge dopo io ore anche il 42 %,
ed pi attiva a temperatura elevata. Un' altra
prova della funzione digestiva post mortem
data dall'autodigestione della mucosa gastrica.
Permangono per un certo tempo anche la
funzione glicogenetica del fegato, l'ureogenesi,
la formazione della porpora retinica. (Non si
creda per che l'individuo conservi nel fondo
dell'occhio l'ultima immagine ed anche il ritratto dell'assassino !).
Fenomeni vitali
- 6i -
62
tivi!).
Un altro fenomeno vitale post mortem molto
importante, la permanenza del potere riduttore dei tessuti, la propriet cio di assorbire
dall'ambiente l'ossigeno. Si dimostra infatti che
immergendo, p. es., un muscolo di animale di
recente morto in un po' di sangue arterioso
rutilante, il tessuto poco dopo diviene rosso
perch si appropriato l'ossigeno del sangue;
e questo diviene scuro perch ha ceduto il
suo ossigeno, che riacquista poi lasciandolo
libero all'aria.
La diagnosi quindi di morte viene accertata,
con la valutazione dei segni della morte, con
la constatazione del cessare dei fenomeni vitali post mortem e con la constatazione altres
dei fenomeni cadaverici e putrefattivi di cui
ora ci intratterremo.
L'epoca della morte.
{Fenomeni cadaverici Fenomeni putrefattivi
Fenomeni trasformativi Decorso della putrefazione nei diversi ambienti Patologiae putrefazione).
63
dalla comparsa pi o meno rapida dei fenomeni cadaverici e putrefattivi e dei fenomeni
trasformativi.
I.
Fenomeni cadaverici.
- fi*
Per stabilire l'epoca della morte dal raffreddamento del cadavere (questione interessantissima nei casi di premorienza), in tesi generale si pu dire (tenendo per presenti le
numerosissime cause di errore) che la temperatura del cadavere, va progressivamente abbassandosi di un grado Celsius all'ora.
Una temperatura rettale inferiore a 26 C.
costituisce segno certo di morte.
20 Ipostasi o macchie cadaveriche.
Col cessare della circolazione i liquidi dello
organismo non obbediscono che alle leggi della
gravit; il sangue, quindi, datoche.il sistema
circolatorio pu paragonarsi ad un sistema di
vasi chiusi, si va ad accumulare nelle regioni
declivi del cadavere, dando a queste parti un
colorito speciale.
Dopo 12-15 ore, per imbibizione delle pareti
vasali, il sangue fuoriesce dai vasi infiltrando
vastamente i tessuti circostanti.
Essendo il decubito dorsale il pi frequente,
le ipostasi si trovano per lo pi al dorso, alle
natiche, alla parti inferiori e posteriori degli
arti. Se il corpo bocconi, le macchie si troveranno sulla faccia e sulle parti anteriori; se
compariranno
alla parte inferiore dell'addome e agli arti inferiori; se a testa all'ingi (annegati) specialmente nel capo; e cosi di seguito secondo il
decubito cadaverico.
Le ipostasi, anche nelle parti declivi, non
si formano nei punti che rimangono per qualsiasi ragione compressi da una superficie resistente, perch in queste regioni compresse, il
sangue non pu penetrare, e se vi esiste ne
ricacciato. Cosi nelle regioni scapolari, mancano le ipostasi perch le scapole sporgenti
comprimono la cute contro il piano su cui il
cadavere poggiato; come pure mancano nei
punti compressi da maglie, bottoni ed altri
corpi. Talora sulla cute arrossata per ipostasi,
si scorge una zona biancastra che riproduce
all'incirca la forma del corpo comprimente.
Cambiando la giacitura del cadavere, le ipostasi possono cambiar di posizione; ci per
possibile solo nelle prime 8-io ore dalla morte,
finch cio non si avuta la trasudazione vasale. Spesso dopo cambiamento di decubito, le
ipostasi permangono anche l dove si sono per
prime formate.
Epoca di comparsa. Le ipostasi in media
compaiono quattro o cinque ore dopo la morte,
raggiungendo il massimo di diffusione dopo
12-14 ore: Pero praticamente si verificano fortissime oscillazioni in rapporto con la diffusibilit e con la massa del sangue.
Sono pi rapide nelle morti violente (eccetto
5 A scarelli.
66
la morte per emorragia in cui ritardano moltissimo), meno rapide nelle morti a lunga agonia,
lentissime nelle morti per esaurimento.
Colorito. Dapprima rosso-chiare, vanno
man mano divenendo pi scure per il potere
riduttore dei tessuti. Il colorito varia secondo
diverse cause: sono rosso-vive nelle morti per
annegamento e assideramento ed anche nei
cadaveri tenuti in luoghi freddi (come comunemente pu osservarsi nell'inverno) perch il
freddo ha influenza diretta sull'emoglobina facilitandoin questa l'assorbimento dell' O atmosferico e la sua trasformazione in ossiemoglobina, e oppone d'altra parte resistenza al
potere riduttore dei tessuti. Sono anche rossochiare nell'avvelenamento per CO e acido cianidrico, veleni che fissano l'ossigeno nel sangue;
grigie nell' avvelenamento per clorato di potassa e per funghi (che riduce 1' Hb in metemHb); scure nell'avvelenamento da idrogeno
solforato (che riduce l'Hb in solfo Hb se il veleno ha avuto tempo di agire sul sangue); rossastre nei neonati per la sottigliezza della cute
che facilita l'ossidazione dell'emoglobina.
Le ipostasi assumono l'aspetto di chiazze
molto estese. Talora per, accanto a queste
estese chiazze, si osserva la cosi detta porpora
ipostatica, simile alla punteggiatura scarlattinosa, che si forma per lo pi nelle parti declivi (specie negli arti inferiori degli impiccati)
e che dovuta a rottura di vasi capillari cutanei o mucosi, le cui pareti sono poco resi-
-67 -
Fig.
7-
68
7o
dei
71
peli e
capelli per la scomparsa della parte liquida del follicolo pilifero.
4 Rigidit cadaverica.
Quasi contemporaneamente alle macchie cadaveriche, s'inizia la rigidit che fa apparire
il cadavere tutto di un pezzo, in contrapposto
al completo rilasciamento che si ha subito
dopo la morte. La rigidit dovuta ad una vera
e propria contrazione muscolare determinata
dai prodotti di ricambio del muscolo (BrownSquard, Pellacani e Folli, Biondi, ecc.).
Essa compare in media 3-6 ore dopo la morte,
dapprima nella nuca e poi nel mascellare inferiore, per progredire verso il tronco e verso le
estremit superiori ed inferiori; con lo stesso
andamento scompare dopo circa 48 ore (legge di
Nysten). Nessun organo muscolare sfugge alla
rigidit cadaverica e perci la si osserva sempre
anche nel cuore. ( grave errore quel che spesso
si dice nelle autopsie medico-legali: cuore in
sistole o in diastole . Con ci si deve intendere cuore rigido o rilasciato , poich dopo un
certo tempo dalla morte, e appena sopraggiunta la rigidit, impossibile il riconoscere
il cuore in sistole o in diastole).
La rigidit si osserva inoltre neh" utero
(onde possibilit di espulsioni di feti), nelle
vescichette seminali (eiaculazioni post mortem),
nei muscoli erectores pilorum (orripilazione
dopo morte), e cos si spiegano la pelle
d'oca , il vuotamente dello stomaco, le defee) Caduta dei
11
cazioni, ecc.
72
vata.
Talora la rigidit coglie gl'individui nello
stesso momento della morte, senza cio che
avvenga il periodo di rilasciamento muscolare,
fissando cos il cadavere nell'atteggiamento
preso nell'ultimo alito della vita {rigidit catalettica o statuaria). Si ci osservato specie
sui campi di battaglia (cadaveri di soldati trovati nell'atto di caricare il fucile, ecc.). Sebbene la rigidit catalettica non possa essere
negata, pure in molti casi si pu dare al fenomeno un'altra spiegazione: un complesso
di circostanze cio possono mantenere in posizione di equilibrio il cadavere per un certo
tempo, finch sopravviene la rigidit, magari
precocissima, che fissa la posizione stessa.
La rigidit cadaverica segno certo di morte ;
si distingue dalla contrattura isterica non solo
per la contemporanea presenza di altri feno-
73
meni cadaverici, ma specialmente perch estendendo a forza un'articolazione rigida per fatto
cadaverico, la rigidit non ricompare e l'arto
rimane rilasciato; nelle contratture isteriche
invece, gli arti tornano alla primitiva posizione
quando cessa la forza che vuole cambiarne
l'atteggiamento. Si distingue il cadavere rigido
dal cadavere congelato perch in questo l'addome duro, conservando invece una certa
cedevolezza nell'irrigidimento, e perch estendendo a forza le articolazioni congelate, si
percepisce il rumore di rottura dei ghiaccioli
formatisi nei tessuti.
Tutto ci, il perito deve tener presente per
valutare il fenomeno della rigidit e trarne il
giudizio richiesto rispetto all'epoca della morte
ed anche alla causa della morte.
IL
Fenomeni putrefattivi.
La putrefazione, una fermentazione putrida d'indole complessa che scinde le costruzioni molecolari di natura superiore in corpi
sempre pi semplici fino ad effettuare la mineralizzazione dell'apparatoorganico.Per opera
di tale fermentazione si formano altres nuovi
composti organici, cio le cosiddette ptomaine
o veleni cadaverici, il cui studio dovuto
specialmente al Selmi.
La fermentazione dovuta ad alcuni batteri intestinali che assumono enorme vitalit subito dopo la morte e che durante la
vita son distrutti dai succhi digestivi; ed
74
ai microorganismi provenienti dall' ambiente
esterno.
I microorganismi intestinali invadono dapprima lo spessore della mucosa, poi i vasi linlinfatici e sanguigni, nei quali danno origine
a sviluppo di gas, che per vis a tergo spingono
i batteri e i loro prodotti nei grossi vasi centrali, da cui s'inizia una circolazione centrifuga dei prodotti putrefattivi che cos vengono
rapidamente diffusi per tutto il cadavere.
Ci costituisce la cosi detta circolazione posi
mortale. A questa segue per imbibizione delle
pareti vascolari un'essudazione che s'inizia
dalle regioni ipostatiche; l'imbibizione poi invade il derma e l'epidermide la quale rammollita si solleva in bolle e flittene che poi s
rompono, ed allora il cadavere viene invaso
anche per via cutanea, dai batteri dell'ambiente.
Oltre le modificazioni dovute ai batteri altre
ve ne sono, dovute ad artropodi ed insetti che
invadono il cadavere, poco dopo la morte, depositando su di esso le loro uova. Questi divoratori della morte, non compaiono sul cadavere a capriccio, ma seguono un ordine determinato in modo che ogni specie d'insetto corrisponde ad una fase di putrefazione cadaverica,
ed il Megnin ha potuto anzi stabilire a grandi
linee, dalla fauna cadaverica, una cronologia
della morte non solo, ma anche fino ad un
certo punto l'ambiente in cui il cadavere
stato deposto (criterio entomologico).
75
-rapidamente
estendendosi
77
testa.
Putrefazione gassosa. Per la circolazione
postmortale, di cui abbiamo fatto cenno, i gas
putrefattivi formatisi per opera dei saprofiti
nel circolo vasale, vengono spinti per i vasi
stessi dal centro alla periferia, e si vedono
sulla superficie del corpo e specie sugli arti
dopo 8-12 giorni in media, delinearsi dei cordoni sottocutanei di color verde-rossigno che
riproducono il disegno del reticolo venoso. Comincia poi ben presto l'imbibizione siero-ematica putrefattiva, la cute diviene succulenta,
"e l'epidermide si solleva in vesciche, che man
mano confluiscono; l'epidermide inoltre si distacca a lembi dal corion, e questo si presenta
umido, sporco poi poltaceo per ulteriore imbibizione.
Contemporaneamente, lo sviluppo dei gas
putrefattivi rigonfia la cavit addominale in
d ai tessuti
78
modo notevole, e
ma specialmente
a quelli lassi (scroto, palpebre, ecc.) una enorme
tensione. Si ha cosi l'enfisema putrefattivo:
le parti si presentano molli-elastiche, crepitanti,
di dimensioni enormi, e il cadavere assume il
cosidetto aspetto gigantesco di Casper (dopo
14-20 giorni) e un atteggiamento speciale, con
tutte le articolazioni in semiflessione.
Questi fatti, possono modificare l'aspetto
delle lesioni p. es. lo slabbramento di una ferita, l'aspetto tumefatto dei margini, la fuoriuscita di siero ematico anche nelle lesioni postmortali, ecc.
Nel medesimo tempo gli sfinteri e le aperture naturali si rilasciano, da esse fuoriesce
liquido ramoso e schiumoso, i bulbi e la lingua
si protundono, le mucose si prolassano.
Poi la imbibizione putrefattiva invade le unghie, e i capelli, e perci i peli si distaccano alla
minima trazione e anche spontaneamente cadono, e infine per enorme tensione gassosa, l'addome scoppia, rimanendo cosi ampiamente
aperta la via all' affluenza dei saprofiti dello
ambiente: ci avviene in media dopo 2-4 mesiColliquazione. In questo periodo le fermentazioni distruttive sono nella massima intensit, e i tessuti per il progressivo rammollimento si avviano alla completa dissoluzione.
Le orbite si vuotano, le ossa si denudano,
le articolazioni si aprono; non si ha pi traccia
di fisionomia e di sesso (3-5 mesi) e il cadavere man mano s'ischeletrisce.
79
- A ci
Riduzione scheletrica.
cooperano
potentemente gli insetti e altri animali. Tutte
le parti molli si consumano, scompaiono i tessuti unitari (1-5 anni), e le ossa giacciono disgregate in mezzo ad un humus grasso, di
odore spiacevole.
La riduzione scheletrica pu avvenire dopo
un anno, come anche dopo molti, secondo le
condizioni di ambiente.
B. Cronologia della putrefazione interna.
Anche negli organi interni si hanno i medesimi fenomeni di imbibizione e di trasudazione,
che cominciano in quei punti in cui si sono sviluppate le ipostasi.
Gli organi divengono dapprima rosso-bruni,
poi verdognoli, nerastri.
Si mostrano molli, untuosi al tatto, puzzolentissimi, su essi si sviluppano bolle di enfisema putrefattivo, ed infine per lo sviluppo
di gas divengono galleggianti, si fanno friabili, e si avviano alla distruzione. Questi fatti
putrefattivi interni, sono pi tardivi degli
esterni e diversi secondo i diversi organi. La
resistenza di questi alla putrefazione in rapporto al loro contenuto ematico, alla consistenza, all'accesso pi o meno facile del-
l'aria.
8o
III.
trasformativi.
i Macerazione. La macerazione avviene
tutte le volte che il cadavere si trova sommerso' in un liquido sterile.
Quindi, praticamente ci non si avvera che
nei feti che muoiono nell'utero. Per parte del
liquido in cui il feto sommerso, avviene una
imbibizione completa dei tessuti, che d al feto
un aspetto speciale (epidermide che si stacca,
lasciando nudo il derma di color rosso bruno;
cuoio capelluto come un sacco semivuoto,
ossa craniche spostabili e mobili, addome floscio e cascante, articolazioni rilasciate, trasudamento ematico in tutte le cavit; il feto
cio acquista quell'aspetto che dicesi sangui Processi
nolentus.
82
83
l'individuo, risalire con approssimazione all'epoca della morte, stabilire l'ambiente in cui il
cadavere stato posto, aver dei dati dall'autopsia e dall'esame esterno, sulla causa della
morte.
IV. Decorso della putrefazione nei di;'ersi
ambienti.
Il decorso della putrefazione da noi descritto, corrisponde alla putrefazione all'aria,
ma varia enormemente secondo i diversi ambienti in cui il cadavere esposto. Tralasciando
di parlare della putrefazione dei cadaveri inumati, diversa anche secondo i diversi terreni
d'inumazione, e della putrefazione nei letamai e
nelle fogne dove spesso vengono nascosti i ca daveri dei neonati, tratteggiamo brevemente
la putrefazione nell'acqua che ha tanta importanza pratica medico-legale per la tanatologia
dell'annegamento.
Il cadavere tratto dall'acqua dopo poche
ore di sommersione, fino a 2-3 giorni, di un
colorito roseo, pi accentuato nella met superiore del corpo dove specialmente si localizzano le ipostasi. Le mani e le unghie lividastre; le dita contratte e chiuse. L'epidermide
delle mani, dalla parte palmare, unpo'imbiancata e macerata. Dopo otto giorni tutte le parti
del corpo si mostrano molli e flaccide, la macerazione della cute palmare ed anche plantare evidente, ed estesa, sebbene meno
avanzata, anche al dorso delle mani. La faccia
Fig. 8.
miflessione, dagli
Fig. 9.
86
si pu
-8g
ritrovare la causa patologica che spieghi il processo trombotico (arterite, flebite, vasi valvolari). Si ponga attenzione poi, che i trombi sono
per lo pi molli, friabili, rossi grigio-torbidi, o
bianco-giallicci, stratificati, e sempre molto pi
aderenti che i coaguli. Questi, se pur si lasciano
staccare, e pi che altro districare con difficolt dalle trabecole miocardiche, non lasciamo
quasi mai, perdite di sostanza nel miocardio;
cosa che avviene con grande facilit nei trombi.
Spesso si confondono con le miocarditi, quelle
colorazioni giallo-striate, accompagnateda rammollimento e fragilit del tessuto, che sono
invece dovute a putrefazione. specialmente
la miocardite segmentarla (frgmentatio cordis)
che pu indurre in errore. Valgano per differenziarla e i sintomi generali della putrefazione e la causa della morte, e se mai, il criterio istologico (nella frgmentatio, le fibre muscolari appaiono tagliuzzate e strappate a
zig-zag).
oc-
pu penetrare post mortem (decubito del cadavere) nelle vie aeree, giungere nel polmone e
formare in questo delle cavit per rammollimento. Per in questi casi manca ogni traccia di
processo flogistico e si possono trovare in tali
cavit resti di cibo.
Enfisema. L'enfisema putrefattivo si differenzia dal vero enfisema, anzitutto perch
si riscontrano enfisematici per putrefazione
anche gli altri visceri, e poi per l'ineguaglianza
e l'enorme grossezza e diffusione su tutto il parenchima dell'enfisema putrefattivo.
Fegato. Non vanno presi come fenomeni
morbosi, quelle colorazioni rosso-scuro sporche,
e poi verdi, accompagnate da mollezza e pastosit del tessuto che si osservano nelle parti
inferiori del fegato, dovute all' emosiderina
(prodotto regressivo dell'emoglobina) colorata
in nero dall'idrogeno solforato sviluppatosi
nella putrefazione (pseudomelanosi cadaverica.
Stomaco e intestino. Si hanno talora post
mortem per autodigestione della mucosa gastrica o intestinale (molto frequente nei lattanti per la fermentazione acida del latte) da
parte del succo gastrico, delle soluzioni di continuo che possono giungere sino alla perforazione. Mancano naturalmente in questi casi i
fatti reattivi sia nel peritoneo, sia nei dintorni della lesione di continuo, e la mancanza
del processo morboso fondamentale (nei casi
di perforazione) capace di produrre la lesione.
- gsi
Anche nello stomaco pu avere un colorito nerastro per pseudomelanosi che si differenzia dalla vera melanina perch scompare
versandovi sopra acido cloridrico diluito.
Reni. Nel rene si possono avere anormali colorazioni putrefattive, le quali danno
talora aspetti cos diversi al parenchima renale sia all'esterno che alla superficie di taglio
da mentire processi morbosi o a carico della
sostanza corticale o della midollare. Si stia
bene attenti, e si pensi che le alterazioni renali
non sono mai disgiunte da concomitanti alterazioni di volume del viscere, e da alterazioni
cardiache.
Qualora all'esame macroscopico venisse il
sospetto di lesioni putrefattive si deve ricorrere all'esame istologico. Anche per putrefazione si pu avere rigonfiamento torbido, necrosi, pigmentazione cadaverica istoltsi ed istoressi putrefattiva ; anzi si pu dire, come noi
per primi abbiamo dimostrato, che i tessuti
putrefacendosi seguono lo stesso andamento
del tessuto che si distrugge per processo patologico regressivo (i). I caratteri differenziali
sono specialmente dati dalla mancanza di uni-
fi) Cfr. ASCAREiii. La putrefazione del tessuto muscolare strialo. Soc. Lancis. Ospedali,
ottobre 1906 In questo lavoro, che non fu
mai citato dagli autori successivi sebbene in
molti di questi sia stata ad litteram copiato,
viene messo in rilievo questo parallelo tra patologia e putrefazione.
92
93
La visita di cadavere
in rapporto all'identit.
Identificazione del cadavere non putrefatto. Segnalamento anatomico, antropometrico, fotografico dactiloscopico - Identificazione di cadavere putrefatto - Identificazione di parti di
cadavere - Il riconoscimento alla morgue di
Roma.
94
Per questa bisogna eseguire le pratiche dettata dalla Polizia scientifica, per il segnalamento, e che si riferiscono al
Segnalamento descrittivo anatomico,
antropometrico,
fotografico,
dactiloscopico,
ratura considerata anche in rapporto alla statura, quindi la pelle e le appendici cutanee.
Dato cosi uno sguardo generale, si descriveranno le singole parti del corpo
Si considerer la testa nelle sue diverse norme
nei singoli segmenti di questa: frontale,
95
parietale, occipitale; quindi nella porzione facciale in foto e particolarmente nei suoi segmenti superiore, medio, inferiore.
Nei segmenti cranici e facciali, hanno speciale importanza le assimmetrie (plagiocefalie nel cranio, plagioprosopie nel volto), la
sproporzione in eccesso o in difetto di un
segmento in confronto degli altri, il contorno cranico o facciale pi o meno regolare,
le rughe frontali o intersopracigliari, le diverse forme del naso e dell'orecchio che sono
svariatissime.
Descritti il cranio e la faccia, con lo stesso
metodo, si esamineranno il tronco, gli arti
superiori ed inferiori.
Fa parte anche del segnalamento descrittivo, lo studio dei contrassegni particolari
(cicatrici, tatuaggi) il cui rilievo deve esser
fatto coll'esame metodico completo di tutto
il corpo, e che acquista un peculiare interesse
potendo la presenza di un contrassegno accertare in modo assoluto l'identit di un individuo sconosciuto, come pi volte ci occorso.
Nel localizzare un contrassegno particolare,
bisogna non solo indicar la regione anatomica
in cui esso situato, ma riferirlo altres a
punti fissi di repere, indicando la distanza in
cui essi si trovano, da questo punto, in centimetri e millimetri.
a) Cicatrici. Di queste bisogna descriverne le dimensioni, la forma, i margini, la
-96 -
direzione, la superficie, la lucentezza e il colore (da cui si pu arguire l'et delle cicatrici,
perch le antiche cicatrici sono bianche e
spianate e eccezionalmente rosee; le recenti
pi o meno rosee e rilevate).
In molti casi, sar anche possibile risalire
all'origine.
Le cicatrici da arma contundente sono per
lo pi irregolari e abbastanza profonde; quelle
d'arma da punta, circolari ed ovalari profonde,
quelle da taglio, lineari, sottili, spianate; quelle
d'arma da punta e taglio, lineari e pi ampie
all'estremit che corrisponde al dorso della
lama.
S'intende che tutti questi caratteri possono
essere rilevati nelle cicatrici da ferite guarite
per prima intenzione, poich per le suppurazioni ed anche per altre cause che possono
intralciare il normale processo di guarigione,
la forma e l'estensione della cicatrice pu
variare in modo infinito.
Caratteristiche appaiono le cicatrici da ustioni
per la loro estensione, profondit, e per le
contratture e speciali retrazioni tendinee cui
possono dar luogo.
Alcune cicatrici da ustione chimica, assumono anche colorito speciale secondo la sostanza; cos son brune quelle d'acido solforico,
bigie da acido nitrico, giallicce da acido citrico, bianche da alcool.
Caratteristiche anche le cicatrici da fulmine,
che sovente acquistano un aspetto a zig-zag,
- 97
Ascarelli.
rapida.
99
ioo
vallerizzi, gobbe dei carusi, deviazioni vertebrali nei minatori di carbon fossile che lavorano in cattiva posizione, ecc.
(Per maggiori particolarit su questo capitolo: v. GiGijcavi. Le malattie del lavoro, edito
dal Policlinico , anno 1902).
e) Anomalie e deformit. Bisogner inoltre
rilevare dal cadavere tutte le anomalie che
questo pu presentare, congenite od acquisite.
i Congenite:
a) di significato atavico: cio presenza di
caratteri somatici che non esistono normalmente nell'uomo di nostra razza, ma si ritrovano nelle razze inferiori e pi ancota negli
animali pi vicini o pi lontani all'uomo
(p. es. submicrocefalia, apofisi orbitarie molto
sporgenti, naso largo, corto, con aperture rotonde visibili (scimmiesco o da negro), orecchio ad ansa, o piccolo e rotondo, o con
grosso tubercolo (tubercolo di Darwin), con
la porzione posteriore e superiore dell'elice, o
con antelice molto sviluppata ed elice deficiente (orecchio di Wildermuth); prognatismo,
denti con diastemi, polidactilia, sindactilia, ecc. ;
b) arresto di sviluppo: come criptorchidia,
assenza di testicoli, fronte infantile, spina
bifida, persistenza dei denti da latte, ecc.;
deformit o mostruosit;
d) variet o atipie: cio deviazioni dalla
norma per dimensioni, proporzioni, forma, ecc.,
e di varia e incerta origine, Queste possono distinguersi in asimmetria (plagiocefalia, plagioe)
prosopia, ecc/), antieuritmia (sproporzioni notevoli di sviluppo fra le diverse parti del corpo
come cranio enorme con faccia piccola, mandibola molto bassa e fronte eccessivamente
alta, ecc.): atipie per invertimento infantile
senile, sessuale o etnico; atipie diverse (nei,
chiazze colorate o scolorate della pelle, nei di
diverso colore, ecc.), atipie infine di origine patoiogiea (stimmate cio di morbi costituzionali).
2 Acquisite:
quelle alterazioni permanenti dovute a
traumi o a processi morbosi sviluppatisi dopo
la nascita (p. es. spine ventose); a perdite o
deformit di una parte del corpo; a colorazione speciale della pelle (per morbo di Addison, melanodermia, ictiosi, ecc., ecc.).
Segnalamento antropometrico. Oltre il segnalamento descrittivo tratteggiato, il perito
deve saper rilevare tutti i dati antropometrici
di un cadavere. Il segnalamento antropometrico
poggia su tre postulati: fissit quasi assoluta
dell'ossatura umana, grande diversit di dimensioni che lo scheletro presenta nei singoli individui, facilit e precisione relativa con cui certe
parti dello scheletro sono suscettibili di esser
misurate.
L'antropometria fu applicata per scopo di
segnalamento dal Bertillon per identificare i
delinquenti, in modo da poter con le misure
antropometriche compilare dei cartellini segnalativi, da cui si potesse risalire al nome dell'individuo che venne gi altre volte segnalato.
103
104
105
Fig. io.
106
centro e il delta.
N. 6. Figure chiuse in cui il braccio inferiore del delta sinistro sbocca sopra quello del
delta destro di pi di 2 linee almeno. ( sinistro il delta che si trova alla sinistra dell'osservatore, e viceversa).
N. 7. Figure chiuse in cui i 2 bracci inferiori
dei delta si incontrano, o il sinistro sbocca
al di sotto o al di sopra del destro di non pi
di 2 linee.
N. 8. Figure chiuse in cui il braccio inferiore del delta sinistro sbocca al di sotto di
quello del delta destro di pi di 2 linee.
N. 9. Figure chiuse composte o non classificabili nelle altre categorie.
N. o. Dita a falangi mancanti o impronte
permanentemente indecifrabili.
107
L'impronta di ogni dito si indicher col numero che porta la forma dell'impronta nella
classificazione sopra disegnata. Si avranno
quindi dieci cifre corrispondenti alle dieci dita.
Le cifre delle io dita saranno classificate nel
seguente ordine: Indice, pollice, anulare della
mano sinistra. Indice, pollice, anulare della
mano destra. Medio e mignolo sinistro; Medio e mignolo destro.
Si avranno perci tre numeri: i due primi
di tre cifre, l'ultimo di quattro II primo numero rappresenta la serie. Il secondo la sezione. L'ultimo il numero della sezione.
Nei casi dubbi e di impronte non chiare, dovranno farsi tanti cartellini diversi quante saranno le classificazioni a cui l'impronta dubbia
si presta.
108
linea interarticolare;
20 linee papillari curvilinee pi o meno
ellittiche all'estremit libera dell'ultima falange ;
3 linee racchiuse tra le prime e le seconde,
e che assumono, per la loro disposizione, forma
diversa pi o meno complicata, determinando
il disegno centrale dell'impronta. Nel punto
in cui si uniscono le linee trasversali e le
curve si forma un delta, il quale pu esser
duplice, cio uno per lato di ciascun polpastrello,
di modo che il disegno centrale compreso
in uno spazio chiuso fra due delta (forme
chiuse); oppure pu esser unico al lato destro
o sinistro, in modo che il disegno centrale
forma una figura aperta (ad arco, triangolare,
ad ansa aperta dal lato ulnare o radiale (rarissimo).
109
Molti sono i metodi di classificazione proposti (Galton, Vucetich, Bertillon, Gasti, ecc.).
Per il modo come si prendono le impronte, e
per la classificazione delle impronte noi abbiamo seguito il metodo Gasti, adottato dagli
uffici di Polizia del Regno d'Italia.
Ili
putrefatto.
112
H3
parti di cadavere.
ii4
remo citando.
minenti.
Nel cranio di donna la glabella appena
pronunciata, i seni frontali e le arcate sopracigliari poco sviluppati. La mandibola pi
sottile, a branche strette. Piccoli i denti.
Il bacino femminile pi largo, pi svasato e
le fosse iliache meno concave. Il piccolo bacino
anche pi largo e pi svasato; la parete posteriore pi concava, la parete anteriore pi larga
e meno alta. I forami sottopubici, pi grandi
e quasi triangolari nella donna, irregolarmente
circolari nell'uomo; le branche ischio-pubiche
pi sottili, l'altezza totale del bacino, minore
nella donna che nell'uomo.
Per il piccolo bacino si possono dare le
seguenti dimensioni medie:
Diam. antero-poster.
. . mm.
trasverso massimo
obliquo
.....
Uomo
Donna
104
130
128
108
106
135
131
109
ii5
Uomo
Donna
90
108
153
160
107
93
77
108
66
111
86
87
122
136
58
51
56
49
57
50
35
34
Diametro sacro-pubico .
coccigeo-pu-
bico
nunciato.
II torace femminile ovoide, appiattito dall'avanti all'indietro, il maschile a forma conica.
Lo sterno meno obliquo nella donna che
nell'uomo.
n6
ti7
metatarsi.
Prima dentizione.
Da 6 a 8 mesi i 4 incisivi mediani.
Da 7 a 12 mesi i 4 incisivi laterali.
n8
suti.
119
Verso i 40 anni l'ossificazione dell'appendice
xifoide dello sterno quasi completa, il coccige si salda al sacro, le cartilagini costali
cominciano a presentare qualche nodo calcareo
che aumenta di numero e di estensione con
gli anni.
Il cranio fornisce degli indizi importanti.
Le suture coronali, biparietali e lambdoidi
cominciano a scomparire verso i 35 o 40 anni ;
la fusione delle ossa si fa in primo luogo al
livello del loro tavolato interno arrivando
poi fino alla faccia esterna.
Uno dei punti della sutura dispare prima,
poi la scomparsa procede lentamente ed
raro che sia completa prima dei 50-55 anni.
I crani senili presentano qualche volta anche
un affinamento parziale, un'atrofia limitata
ma molto visibile che si effettua a spese del
tavolato esterno dell'osso e che ha sede principalmente al livello delle fosse parietali.
Nella vecchiaia i dischi intervertebrali si affinano e si ossificano, le vertebre si saldano
pi o meno completamente e siccome i loro
tessuti si rarefanno cosi esse scompaiono nei
medesimo tempo che le loro faccie superiori
e inferiori si allargano.
Bisogna notare ancora come appartenente
a un'et assai avanzata l'ossificazione del laringe e degli anelli della trachea. Gi un po'
dopo i 30 anni dei depositi calcarei cominciano a formarsi nel laringe invadendo dapprima le cartilagini tiroide e cricoide per
finire poi nell'aritenoide. Ma raro di osservare prima dei 50 anni l'indurimento di una
grande parte del laringe e quella degli anelli
della trachea.
In generale i vecchi non hanno pi denti.
facile riconoscere sullo scheletro se i denti
sono caduti dopo la morte; se fosse cosi gli
alveoli sarebbero intatti, mentre quando i
denti cascano durante la vita gli alveoli scompaiono a poco a poco per riassorbimento.
La mascella inferiore d'un soggetto sdentato
da molto tempo, prende un aspetto particolare;
essendo scomparsi gli alveoli il corpo della
mascella perde la met della sua altezza, il
foro del mento si trova vicino al bordo superiore; e il canale dentario molto ristretto.
Inoltre (a meno che il soggetto non abbia
portata una dentiera) l'angolo formato per la
branca montante e per il corpo del mascellare s'ingrandisce di modo che l'osso riprende
le stessa forma che nei neonati.
I denti che resistono presentano un'usura
dello smalto e della dentina.
b) Determinazione della statura. Per aver
la statura di un individuo basta moltiplicare
la lunghezza di una delle ossa lunghe qui
121
Arti inferiori
u Ti
3
"
Tibia
Femore
Omero
Radio
Cubito
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U.
U.
D.
U.
D.
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299
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403
C.5Z
415
409 334 329 329 325 298 292 223 213 233 229
..
319
324
285
226 21?
224
226
237 231
1.62 442 434 357 352 352 348 319 311 236 224 252 242
1.64 448 439 361 356 337 352 324 315 239 226 255 244
1.66 453 444 366 360 362 357 328 319 242 228 250 247
1.68 458 448 309 365 366 361 331 323 244 230 261 250
1.70 462 451 373 369 369 365 335 327 246 232
J4
253
1.72 467 458 376 374 373 370 338 331 249 235 266 256
..
3S0
1.76 477
383
1.74 472
78
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1.80 4S6
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..
386
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..
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..
..
380
381
388
312
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3l8
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..
251
..
269
..
253
..
..
..
27r
255
..
258
273
276
..
..
..
..
122
centimetri al mese; ad un anno misura in media 70 cm., a due anni 80, a cinque
anni un metro, a quindici anni 1.50. L'accrescimento del primo anno tre volte pi rapido
che nel secondo, e cinque volte pi rapido
che nel quinto. Alla pubert spesso si ha improvviso e rapido accrescimento.
3, poi 2
Et
Statura
Nascita
m. 0.50
0.54
0.57
mese
2 mesi
1
4
5
.6
io
...
...
.
...
...
11
12
...
...
...
...
...
...
...
...
0.60
0.62
0.64
0.65
0.66
0.67
0.68
0.69
0.70
0.71
Et
Statura
Nascita .
1 anno
2 anni
3
6
7
8
io
11
12
13
14
15
m. 0.50
...
...
...
...
...
...
...
"...
.-.
...
...
...
...
...
.
>
0.70
0.80
0.87
0.93
o 98
1.04
1.10
1.17
1.23
1.29
1.34
1.40
1.45
1.50
1.54
123
4 Il riconoscimento
alla
morgue
di Roma.
124
Fig.
n.
fronto con tutti i cartellini l deposti nel casellario centrale in modo che si possa stabilire
l'identit, del cadavere dato che lo sconosciuto
sia un vagabondo, o un individuo gi altra
volta arrestato o segnalato.
125
Fig. 12,
viduo in un baule, ove era rimasto inosservato per 22 giorni. Dalle fotografie prese sul
126
127
sindactilia al piede sinistro: un altro per alcuni denti impiombati : ancora un altro per
confronto microscopico nella struttura dei capelli; un altro infine per la constatazione di
una pregressa resezione di costole.
La visita di cadavere
Morti naturali.
128
Morte improvvisa.
meccanica o tossica.
Siccome la morte improvvisa colpisce per
lo pi individui che sembrano sani o poco
ammalati, si comprende che spesso sorge il
sospetto che la morte abbia una causa non
naturale. Infatti il legislatore negli articoli 125,
127 C. P. P. impone l'obbligo della denunzia
in tali casi di morte, e dispone che non si possa
procedere all'inumazione senza il nulla osta
dell'autorit giudiziaria, il quale viene rilasciato solo dietro referto del perito che deve
pronunciarsi sulla causa della morte, o per lo
meno escludere che sul corpo o sui visceri si
riscontrino trac eie di violenza o veleno.
Ci perch, sia per putrefazione, sia per
altra ragione, in circa il io % dei casi di
morti improvvise secondo il Brouardel, nel
5 % dei casi studiati dal Loechte, nel 6 %
dei casi da me sezionati, malgrado il pi
scrupoloso esame necroscopico, confortato da
ogni possibile ricerca, non si riesce a rendere
evidente la causa della molte.
Nei casi di morte improvvisa, il perito si
trova quasi sempre di fronte ad un cadavere
che non presenta alcuna lesione apprezzabile,
I2g
dell'autopsia.
Non
quindi
l'obbligo
s'impone
e
si pu infatti assolutamente giudicare sulla
causa della morte senza procedere all'esame
interno, e agiscono con molta leggerezza coloro (e non son pochi) che fanno diagnosi di
paralisi cardiaca, di rottura di aneurisma, di
congestione cerebrale, ecc., senza far la sezione.
Quanti errori giudiziari, quanti reati rimangono occulti per ci: quante volte si deve
procedere ad esumazioni (e dai cadaveri esumati il settore medico-legale qual profitto pu
ricavare ?!) perch si diede un giudizio per
una supposta e non accertata causa di morte !
Non staremo qui a riportare esempi, n dai
diversi trattati, n da osservazioni personali;
la necessit della autopsia nell'accertare la
causa della morte cos ovvia che non ha
bisogno di dimostrazione, dato che solo in casi
eccezionali possibile dall'esame esterno del
cadavere risalire alla causa della morte.
Le cause che possono condurre a morte
improvvisa sono numerosissime.
Non si muore improvvisamente quando tutti
gli organi sono sani e fisiologicamente normali. Vi sono per delle malattie che evolvono
lentamente e clandestinamente senza provocare disturbi.
Ci si avvera tanto nelle malattie abitualmente a decorso cronico, che in quelle a decorso
acuto ed anche nelle malattie infettive, che talora e nemmeno raramente decorrono del tutto
latenti, specie nei vecchi e negli alcoolisti, e
9
Ascate!li.
13
i3i
allungato, ecc.
Queste lesioni sono per solito prodotte dall'arteriosclerosi; che pu del resto determinare
la morte improvvisa di per s, prescindendo
dalla rottura di aneurismi arteriosi o miliari
ora accennata, sia per rottura della aorta stessa
per grave alterazione arteriosclerotica delle sue
tuniche, sia per paralisi del cuore divenuto insufficiente per la lesione vasale.
L'arteriosclerosi non . come comunemente
132
133
importanza. Secondo gli AA., quando si trova
134
Non raro il ritrovare all'autopsia di individui morti improvvisamente, reperto di polmonite decorsa latente (specie negli alcoolisti
e nei vecchi); o di pleurite fibrinosa, con sinechia pleurica totale, o di bronchiectasie o di
enfisema polmonare. Questi casi vengono spiegati con il grande lavorio cui soggetto il
ventricolo destro, che ad un certo momento soggiace ad una improvvisa paralisi. Nella puntura per toracentesi sono stati osservati casi
di morte per brusco cambiamento di pressione
nel territorio polmonare e quindi congestione
polmonare; cos pure la morte improvvisa
frequentissima nelle tubercolosi polmonari incipienti per emottisi.
Un altro gruppo di morti improvvise legato a modificazioni della tensione vasale per
le pi diverse cause come il freddo, il caldo,
la digestione, gli sforzi, i colpi di tosse. In tutti
questi casi la autopsia negativa e sarebbe
troppo lungo il determinarne qui l'intimo meccanismo.
Lesioni dell'apparato digestivo. stata citata da molti autori l'angina, il cancro dell'eso
fago e dello stomaco, l'ulcera gastrica semplice, malattie che possono piodurre la morte
di per s, ma pi frequentemente per schok
da perforazione o per emorragia. Tali morbi
possono decorrere del tutto latenti. Emorragie
mortali sono state osservate anche per rottura
di varici esofagee, frequenti nelle cirrosi epatiche.
135
i36
137
138
139
140
141
a frattura del cranio, o per penetrazione nel
cranio di corpi estranei, ecc.
La contusione cerebrale effetto diretto o indiretto di una violenza traumatica, che per lo
pi accompagnata da commozione, si ha per
lo pi nei lobi frontali e temporali, in cui si
possono osservare zone violacee riunite a gruppi, dove la sostanza rammollita e seminata
di piccole emorragie, che non di rado si producono senza contemporanea lesione del cranio.
Commozione, contusione, compressione spinale, possono determinare le speciali sindromi
ora accennate, ed anche determinare un meccanismo d'inibizione o di shock rapidamente
o improvvisamente mortale.
In questo meccanismo rientrano le commozioni addominali (vedi morte per shock o per
inibizione).
e) Aria o grasso nel cuore e nel sistema
vasale. Perch ci si produca necessario lo
spappolamento del tessuto adiposo e la lesione
di vasi per i quali il grasso spappolato possa
penetrare. Tali condizioni si possono avere
nelle fratture, nelle lesioni del sottocutaneo
e nelle lesioni del fegato. Il grasso o l'aria
entrata in circolo, giunge al cuore destro e di
qui nelle arterie polmonari che possono rimanere occluse. Talora si ha in tutto il circolo
polmonare una vera scarica embolica adiposa,
che va ad occludere un vasto territorio polmonare; in tali evenienze la morte segue spesso
rapidissima per congestione polmonare.
I42
Anche a fresco, su un piccolo frammento
polmonare tagliato con forbici, disteso su vetrino e visto a piccolo ingrandimento, si riesce
facilmente a vedere i vasi obliterati dal grasso,
f) Asfissia. Abbiamo infine le asfissie
sia per lesioni che aprono il torace rendendo
cos impossibile l'espandersi dei polmoni, sia
per ferite del collo in modo che il sangue dai
vasi recisi penetra nelle vie aeree, sia per fatto
meccanico (soffocazione, strozzamento, strango-
x43
144
Malattie che alterano l'aspetto della superficie cutanea, cute edematosa, specie negli
arti inferiori (nefrite, malattie di cuore), erub)
zioni vescicolose (nel vaiolo, pemfigo, eresipela, ustioni), tumori esterni (cancri, sarcomi,
pseudoleucemie).
e) Malattie che alterano la forma di un
dato organo interno; riscontrabiie con la palpazione e percussione (leucemia, pseudoleucemia, cirrosi, malattie di cuore, ecc.).
d) Malattie che alterano la forma di alcune
parti del corpo (dita a bacchette di tamburo '
nelle malattie congenite di cuore, torace a
145
Autopsia medico-legale.
davere.
Il medico che ha curato il defunto nella
malattia immediatamente precedente la morte,
non potr essere chiamato come perito, ma
potr essere sentito per quelle delucidazioni,
che gli venissero richieste intorno al decorso
della malattia di cui si presume sia morto
l'infermo.
2. L'autopsia dev'essere eseguita il pi
presto possibile, ferme restando le disposizioni dell'articolo 9 del Regolamento di polizia mortuaria e le altre disposizioni di
legge
10 Ascttrelli.
146
147
i enterotomo (cardiotom);
i
i
i
i
i
i
i
di 30
metri ;
1
1
metro a nastro;
vaso graduato con capacit almeno di
100 cmc. ;
148
Per l'autopsia sar opportuno avere a propria disposizione una tavoletta per i ferri ed
una per l'esame dei visceri.
6. Quando di un organo sia rilevata
un'alterazione anatomo-patologica, la quale
sia importante per la determinazione della
causa, o delle cause coadiuvanti della morte,
fatto obbligo ai periti di conservare pezzi
dell'organo stesso, che saranno poi consegnati
all'autorit giudiziaria.
Per la conservazione dei pezzi si dovranno
adoperare soluzioni di formalina al io %, o
liquido di Miiller (1), o soluzioni al io % di
formalina al liquido di Miiller, quando sopra
tutto siano sospettati fatti degenerativi, oppure alcool rettificato negli altri casi. Il perito dovr curare che i liquidi aggiuntivi sieno
cambiati almeno una volta dopo 24-43 ore e
che nel fondo del vaso il pezzo riposi sopra
un po' di garza o di cotone.
Il liquido conservativo sar sempre messo
in quantit tale da raggiungere 5 volte almeno il volume del pezzo anatomico.
7. I periti chiederanno al giudice, dopo
esaurite le loro operazioni e quando lo credano necessario, informazioni sul luogo nel
quale il cadavere fu trovato, sull'atteggiamento che aveva, sugli abiti che indossava,
sul modo con cui fu trasportato da un modo
(1) Bicromato di
soda gr.
1,
149
i5o
i5i
tassa 30 gr.
2. Alcool a 8o per riottenere il colore del
sangue.
3. Acqua 1000 cmc. Acetato di potassa
100
152
cranica.
Il cranio si sega con un taglio circolare, che
passi un po' al disopra della glabella e sopra
la protuberanza occipitale esterna, salvo opportune modificazioni per risparmiare qualche
eventuale lesione importante : il distacco completo della calotta lo si ottiene introducendo
con precauzione nella linea di segatura lo
scalpello e movendolo come leva.
Della volta cranica si noter eventualmente
lo spessore delle ossa, determinandolo con misure che per il frontale e l'occipitale saranno
prese ai lati della linea mediana. Si rileve-
153
ranno inoltre lo stato delle suture, l'abbondanza della diploe, la forma della volta considerata nella norma verticale, la profondit
dei solchi dell'arteria meningea media e la
presenza eventuale di osteofiti.
Poscia si esplorer la superficie esterna
della dura madre, rilevandone l'aspetto, lo
stato dei vasi e il grado di tensione: se ne
aprir il seno longitudinale, rilevandone il contenuto; si recider tutto intorno la dura
madre seguendo parallelamente la linea di segatura del cranio, si arrovesceranno le due
met sulla linea mediana e si esaminer la
faccia interna o viscerale, e la faccia esterna
delle leptomeningi della volta. Indi, recisa la
inserzione anteriore della gran falce, si stirer la dura madre all'indietro osservando
con particolare attenzione e prima di reciderle
le vene cerebrali che sboccano nel seno longitudinale superiore. In seguito si proceder
all'estrazione del cervello con delicatezza no
tando tutto ci che di anormale presentasse
la base del cranio. Poi si esaminer lo stato
dei vasi componenti il circolo del Willis, e dei
nervi cranici e quello delle leptomeningi della
base e delle parti laterali del cervello, e particolarmente delle scissure di Silvio.
Infine, rilevate la quantit e la qualit del
liquido rimasto nelle fosse occipitali, si esplorer la dura madre che riveste la base del
cranio, si incideranno il seno trasverso e gli
altri seni e se ne annoter il contenuto; indi
154
155
.-
156
vertebrale
dello
l'apertura
Per
speco
14.
si eseguisce un'incisione della cute lungo la
linea delle apofisi spinose e, dopo dissecati
alquanto lateralmente la cute e il sottocutaneo,
si fanno due incisioni della muscolatura parallele alla incisione cutanea dissecando i muscoli dalle apofisi spinose e dalle arcate vertebrali, e poi con una sega (rachiotomo) si
segano le vertebre lateralmente alle apofisi
spinose, completando se del caso la linea di
sezione con prudenti colpi di scalpello, e con
una pinza robusta si asportano le apofisi spinose con la porzione di arco vertebrale ad esse
congiunta.
Si apre il sacco durale per mezzo delle forbici, si esamina la dura esternamente ed internamente raccogliendo prima con cautela il
liquido cerebro-spinale. Indi si estrae il midollo con molta delicatezza recidendo colie forbici, man mano che vengono stirate, le radici
spinali dei nervi. Si esamina la pia madre e
con piccoli tagli trasversali, paralleli e ravvi
cinati, il midollo, delle cui sostanze si noter
il colore, la consistenza, l'umidit, lo stato di
irrorazione sanguigna come pure si noteranno
L'apertura del canale vertebrale pu essere eseguita dopo di avere compiuto la necroscopia delle grandi cavit del corpo.
(1)
157
15*
Cavit toracica.
16.
rrima di aprire
il torace spingendo
in alto con due dita il diaframma se ne noter la massima altezza a sinistra e a destra,
indicando a quale costa, od a quale spazio intercostale essa corrisponda.
Indi si dissecano le parti molli del torace
scoprendo per un largo tratto anteriormente
la parete toracica, poi con un condrotomo si
tagliano le cartilagini costali lungo una linea,
che decorre pochi millimetri all'interno della
loro inserzione alle costole, evitando naturalmente di ferire i polmoni ed il cuore. A questa
direzione del taglio si possono portare modificazioni in rapporto alla presenza di eventuali
lesioni nella gabbia toracica.
Quando si sospetti che nella cavit pleurica
esista una raccolta di gas (aria), prima di tagliare le coste si faranno una o pi piccole
incisioni attraverso la pleura costale per avvertire ogni fuga di gas dall'interno. Oppure,
prima ancora di aprire il torace si verser
acqua nel cavo addominale, e si incider a
159
i6o
I6I
sufficienza delle valvole aortiche. Seguir l'incisione delle grandi arterie alla loro origine
per esplorarne la tonaca intima e le valvole,
e si completeranno i tagli dei ventticoli e dei
seni cos da potere esplorare le valvole atrioventricolari, i rispettivi tendinetti e muscoli
papillari, e lo stato dell'endocardio ventrico-
lare.
Seguir la descrizione del miocardio per
quanto concerne lo spessore delle pareti (non
comprendendo nella misura lo stato trabecolare), e dove si sospetti una degenerazione
grassa, il cuore deve essere esaminato al microscopio. In ogni caso si conserveranno frammenti dell'organo nei liquidi retroindcati (formolo, liquido di Miiller) per potere in seguito
con opportuni reagenti verificare la supposta
degenerazione. In caso di sospettato annegamento si potr asportare il cuore, previa legatura dei vasi, e si raccoglier allora separatamente il sangue contenuto nel cuore sinistro e nel destro (ventricoli) per l'esame crioscopico e per altre ricerche raccomandate per
la diagnosi di questa causa di morte. In caso
di morte improvvisa si dovr asportare il cuore
senza previa apertura in situ della cavit, per
potere valutare con maggiore esattezza la
quantit di sangue contenuta nelle singole
cavit. Il cuore in caso di morte improvvisa
dovr sempre essere conservato in totalit in
formolo al io % per le eventuali ricerche sullo
stato del miocardio.
11 A scarelli.
162
linfatiche e della ghiandola tiroide. Sopratutto nei casi di sospettata morte per impiccamento, per strozzamento e per strangolamento si ricerchino eventuali alterazioni nell'intima delle arterie del collo e nei muscoli
anteriori dello stesso e nella parte posteriore
della faringe, dissecando con delicatezza le
parti per evitare lesioni artificiali che si potrebbero confondere con quelle avvenute durante la vita.
Si potr eseguire in situ una incisione anteriore e mediana delle laringe e della trachea
allo scopo di ricercare, ove il caso lo indichi,
l'eventuale presenza di corpi estranei o di lesioni traumatiche di queste parti, e con particolare attenzione nei casi di sospettata morte
per asfissia da impiccamento, strangolamento
e strozzamento. In casi di annegamento l'apertura anteriore della trachea dovr essere
tralasciata; anzi, sar ben fatto legare la trachea e di estrarre in blocco i polmoni con le
vie respiratorie, aprendo poi tali vie dalla laringe in gi dalla parete posteriore fino alle
pi piccole diramazioni bronchiali.
163
164
d'alterazione.
Si descriver la superficie di taglio e ci che
ne esce comprimendo il parenchima polmonare.
Se si sospetta che nelle vie aeree esistano
sostanze estranee, oppure vi ragione di sospettare un'embolia adiposa, sar opportuno
praticare esami microscopici del contenuto
bronchiale e del tessuto polmonare nel primo
caso: o del solo tessuto polmonare nel secondo,
oppure conservare il frammento sospetto per
le eventuali osservazioni.
Cavit addominale.
Per l'esame ulteriore della cavit addominale (vedi 15) si seguir il seguente ordine; i Peritoneo parietale, omento; 20 Milza;
30 Intestino crasso (fra doppia legatura);
4 Intestino tenue fino al duodeno (fra doppia
legatura) e mesenterio; 50 Reni, capsule soprarenali ed ureteri; 6 Stomaco duodeno e
pancreas; 70 Fegato; 8 Organi del bacino ed
organi genitali esterni; 90 Grossi vasi sanguigni decorrenti sulla colonna vertebrale ed annessi gangli linfatici; io0 Muscoli ed ossa della
colonna vertebrale e del bacino.
Per motivi speciali si potranno estrarre dall'addome tutti gli organi insieme o solo alcuni
20.
i65
di essi riuniti (come l'apparato urinario, il fegato insieme col duodeno e collo stomaco, ecc.).
21. All'esame dell'intestino si fa precedere quello del mesentere, delle sue ghiandole
linfatiche, dei vasi linfatici (chiliferi e sanguigni e quando si trovino alterati si esaminer subito la porzione corrispondente dell'intestino. Si separa poi, dopo esame in situ dell'appendice vermiforme, l'intestino lungo le
inserzioni dell'omento e del mesentere e lo
s'incide, dopo asportato, lungo questa linea
d'inserzione notandone prima il contenuto, e
poi dopo prudente lavatura lo stato della
mucosa e delle pareti con particolare riguardo
all'apparato linfatico.
166
167
feriore del fegato nei suoi rapporti col duodeno. A tal fine si sollever con un dito la
plic a epato duodenale collo scopo di rilevar
in essa la eventuale presenza di calcoli, o di
prodotti flogistici o di tumori.
Il fegato dovr essere tolto insieme con lo
stomaco col duodeno e col pancreas nei casi
di lesione che possono interessare ad un tempo
tutte queste parti, altrimenti dopo la sezione
dello stomaco, del duodeno e del pancreas si
asporter il fegato isolatamente svincolandolo
dai suoi rapporti col diaframma.
Del fegato si rileveranno il volume, il colore,
la consistenza, il peso. Si descriver la superficie di taglio in rapporto al contenuto sanguigno, all'aspetto degli acini e allo stato
168
i6g
Avvelenamenti.
23.
170
servatore e si curer che vengano con la massima sollecitudine inviati al chimico per i
necessari esami.
6 In uno dei detti vasi si conserva l'intera massa cerebrale ed il midollo spinale, in
altro vaso il cuore, in altro i polmoni colla
trachea e laringe (in vasi separati se si sospetta un'introduzione post-mortale di veleno),
in altro il sangue raccolto nella cavit del
cuore e dei vasi, che se ne dipartono; in altro
la milza; in altro i reni (in vasi isolati se si
dubita sia avvenuta un' introduzione postmortale del veleno); in altro l'urina raccolta
mediante cateterismo, in altro la vescica urinaria.
70 Dopo eseguite le debite legature si asportino lo stomaco e le intestina tenui; in un
vaso si riporr lo stomaco ed il suo contenuto
(se in questo si troveranno avanzi visibili microscopicamente del veleno, si riporranno in
vaso a parte; in altro vaso le intestina tenui
ed il loro contenuto, non prima per di avere
istituito sull'uno e sulle altre un diligentissimo esame per rilevare se vi siano alterazioni
anatomo-patologiche, la quale avvertenza
del resto applicabile ad ogni altro viscere od
organo. Collo stomaco saranno riposti pure
l'esofago ed il suo contenuto.
Se la parete dello stomaco molto rammollita e minacci di lacerarsi meglio raccogliere
subito il contenuto stomacale mediante una
incisione praticata verso il fondo.
171
172
173
lazione fatta con ceralacca, bisogna aver riguardo che non ne cadano pezzi nel flacone.
Di ogni viscere in cui si notano alterazioni
saranno prelevati pezzetti per eventuali esami
microscopici, ed essi si conserveranno in soluzioni di formalina.
Infanticidio.
24. Nella sezione dei
174
torno all'ano).
25. Per accertare la respirazione si proceder nel modo seguente:
Si pratica l'incisione della cute e del sottocutaneo del mento fino a raggiungere quasi
l'ombelico: di qui con due tagli laterali all'ombelico e divergenti verso il basso e l'esterno
si raggiunge l'osso pubico. Poi aperta la cavit
addominale rovesciando in basso il lenito che,
175
176
ordinaria ( 18).
I polmoni si debbono incidere e leggermente
comprimere anche sotto acqua per vedere se
se ne svolgono bollicine gassose.
Ambidue i polmoni si tagliano prima nei
loro lobi, poi si riducono in minuti frammenti
e di tutti si provano se galleggiano tenendo
conto della parte di polmone, a cui appartenevano.
Gli organi del collo debbono essere asportati
dal cadavere nel descritto modo ( 18) ed esaminati; devono essere particolarmente incise
la faringe e la laringe per verificare meglio in
che condizioni si trovano.
Ove si possa sospettare che i polmoni non
contengano aria perch le cavit aeree polmonari sono occupate da sostanze estranee abnormi (muco, vernice caseosa, ecc.), bisogna
sottoporne il contenuto ad esame microscopico.
Quando la docimasia polmonare idrostatica
d un risultato negativo o dubbio si prelevino
parti del polmone per la docimasia istologica
e le si associi la docimasia intestinale: per eseguirla si recider il duodeno prima di estrarre
lo stomaco, nella sua porzione superiore fra
177
una duplice legatura. Si prova se lo stomaco
cos estratto galleggia. Altrettanto si fa con
l'intestino tenue che si lega al disotto del
crasso e si estrae nel solito modo: poi lo si
pra enumerate.
Aborto.
feto (lunghezza, peso, diametri, nuclei di ossificazione, ecc.), si ricercher la presenza even-
ir A scarelli.
- i78
tuale di lesioni sul corpo stesso del feto, nonch i segni di processi morbosi ereditari (sifilide). (Vedi pure
22).
tecniche.
Le singole lesioni o i gruppi di lesioni identiche saranno distinti con lettere o cifre, che
serviranno per i necessari richiami,
A margine del foglio si noter l'organo di
cui si riporta l'esame ; le denominazioni : esame
esterno, esame interno cavit cranica, tor-
179
cica, addominale serviranno d'intestazione ai
capitoli diversi.
I vari reperti debbono essere riferiti nella
prima parte della relazione come fatti realmente ed obbiettivamente osservati limitando,
per quanto possibile, le espressioni interpretative (iperemia, anemia, infiammazione normale, ecc.).
ecces-
Uomo
Donna
cm. 8-9
Q_Ia
9 io
.
em. 8-8,5
io ce.
lunghezza
|
Volume (il pugno destro rarehezza
^argnezza
del cadavere)
t
Spessore
3-4,5
r^uore
et)
Ventricolo sinistro
\{ Ventricolo
, destro
_
,
.
T
Tricuspide
Orifici
Polmonare
Mitrale.
Aorta
Circonferenza dell'aorta.
Arco
.
_
L
\ Discendente
a8_0
9
3-3,5
cm. 2,5
280
Media
>
.
cm.
300 gr.
1
250
cm.
o, 4
1,5
o, 5
Uomo
Donna
cm.
cm. io
12
gr.
>
6,6
>
11
6,4
cm. 4 cm. 6
>
4,5
.-.
Peso
Esofago
Stomaco
Tubo digerente
Intestino tenue
grosso
Appendice
sali-
dandole
vari
Pancreas
....
Destro
Sinistro
.
450-600-700 gr.
390-580 *
J
I
Neonato
Sottomasceilare
Sottolinguale
Peso
larghezza
cm. 30
Peso
30 gr.
g
Altezza
lunghezza
Peso
90 gr.
lunghezza
cm. 2, 3
19
cm. 9, o
>
>
Altezza
gr.
cm. 4-8
Parotide
58
Fegato
Cistifellea
(
{
gr.)
Dimensionicm.
Peso150-200
8
Peso
Reni
Prostata
Testicolo
Destro
Sinistro
.
'\
1
ti
5
Peso20-24
....
Altezzacui.
Peso40
. .
20 gr.
gr.
Nullipare
Utero
Ovaio
Larghezza
| Peso
gr.)
150
Peso
gr. (Neonato
cm.
Lunghezza
Larghezza
Spessore
X Ia X 4
| Bambina
Adulta
Menopausa
3,8
gr.
Plurpare
cm. 6,8
60 gr.
gr.
6-8
4,3
(Media 7 gr.)
Pituitaria
Peso
25-30 gr.
Peso
o, 50 gr.
A 9 anni
A 14
to-20 gr.
Timo
Surrenali.
. . .
Adulto
Lunghezza
Larghezza
S
. pessore. .
Peso
Encefalo
. .
|
1
Peso
3
3
cm.
*
*-5
2,25-3,5
6-7 gr.
(
Uomo
Donna
1100-1200 gr. \
990-1090
...
gr.
cm. 44
Lunghezza
midollo.
Rigonfiamento cervicale
Regione dorsale
Diametro
\ Pjgonnainento lombare
Peso totale (non compresi i nervi)
cm. o, g-crn r. 4
. .
&
>
o,S- t
0, 030 gr.
r, 2
LE LESIONI PERSONALI
E I DIVERSI GENERI DI MORTE
VIOLENTA.
Le armi Ferite d'arma contundente - da
taglio - da punta - da punta e taglio Morte
freddo
caldo
per
per
- per elettri-
cit - per inanizione - per precipitazione per investimento Lesioni vitali e postmortali Premorienza Le conseguenze
delle lesioni personali Suicidio, omicidio,
accidente Le concause Esclusione di
altre cause di morte.
186
i87
Le anni.
188
toidina.
La rapidit con la quale un'ecchimosi cambia
di colore dipende dalla profondit della lesione ;
dalla vastit del versamento, dalla regione
colpita.
Cambiamento di posizione. Avvenuto il
trauma contusivo e la conseguente emorragia,
per legge di gravit, il sangue stravasato
tende a portarsi nei punti pi declivi; ma in
questo suo decorso, pu incontrare inserzioni
di fasce e di aponevrosi che la facciano deviare. Da questi fattori dipende il cambiamento
di posizione delle ecchimosi, in modo che esse
non corrispondono spesso al luogo preciso su
cui il trauma ha agito.
Nelle ecchimosi si deve anche por mente
alla lor maggior o minor diffusibilit ed estensione, dipendente dalla natura del tessuto, lasso
(come scroto, palpebre, ecc.) o molto compatto.
igo
Spesso si possono avere delle forti contusioni, senza ecchimosi cutanea, o questa si appalesa molto tardivamente, perch i vasi cutanei hanno resistito all'azione traumatizzante
per l'elasticit del tessuto, mentre non vi hanno
resistito i tessuti profondi. Ci si osserva molto
frequentemente, e non raro il caso di vedere
IQI
elasticit.
Le ferite contuse o lacero-contuse sono caratterizzate da margini irregolari, ed ecchimotici, talora scollati.
Si ponga mente che talora anche nelle ferite
da corpo contundente, i margini della soluzione di continuo sono cos netti da mentire
le ferite da taglio, ci si osserva p. es. molto
spesso nel cuoio capelluto. Del resto l'aspetto
della ferita contusa varia secondo l'intensit
del trauma e l'importanza della regione colpita, la direzione del colpo, e l'istrumento feritore. L'esame della ferita non sempre rileva
il corpo traumatizzante.
Le ferite contuse vanno dalle graffiature
alle escoriazioni e ai morsi, sino alle pi gravi
ferite della cute e dei tegumenti sottostanti.
Sono specialmente importanti per la Medicina legale le escoriazioni (e tra queste le unghiate) e i morsi.
192
193
13
A scarelli.
194
195
Alcuni altri caratteri poi, importantissimi a
conoscersi dal medico legale, servono a diagnosticare la direzione del colpo. Per esempio : nelle
196
197
198
igg
contuse.
I caratteri speciali
, 20O
estese (ci molto importante per i crani, epifisi, ossa lunghe ecc.).Il perito inoltre'deve tener
conto del momento in cui il proiettile colpisce
nella sua traiettoria, poich la forza viva del
proiettile fermato nella sua corsa, da forza di
traslazione si muta in forza di penetrazione
e in parte in calore. (Si calcola che un proiettile animato da una velocit di 400 metri al
secondo, sviluppi 400 calorie).
Caratteri delle ferite d'arma da fuoco. Premesse queste poche nozioni di balistica, consideriamo i caratteri delle lesioni che si producono
per effetto delle armi da fuoco, e specie di quelle
cos dette civili (rivoltelle, pistole, fucili da
caccia) che cadono pi frequentemente sotto
l'osservazione del medico legale. Nelle ferite
d'arma da fuoco, bisogna distinguere :
A Lesioni senza ferite della cute, quando
il proiettile non riesce a vincere l'elasticit
della cute, pur riuscendo a vincere talora quella
del sottocutaneo od anche dei muscoli e dei
visceri interni. Ci avviene in colpi esplosi a
molta distanza, o con carica insufficiente, o
perch accidentalmente il proiettile ha incontrato un corpo resistente (bottoni, cinghie, ecc.).
La lesione esterna non differisce dalla semplice
contusione e non si vede che una chiazza ecchimotica pi o meno grande e circolare. Se
la palla morta ha portato lesioni profonde,
e si ha rottura sottocutanea di muscoli o di
un viscere, i sintomi saranno quelli noti dalla
patologia chirurgica.
Si hanno quando la forza viva del proiettile tale da vincere l'elasticit della cute, ma
non tale da ledere tutti i tessuti sottoposti e
la superficie cutanea opposta al punto colpito,
tenendo ben inteso conto della direzione in cui
il colpo fu tirato.
In tali lesioni si deve studiare il forame d'ingresso e il tragitto.
Ferite complete.
In cui si deve considerare il forame d'ingresso, il tragitto, il forame d'uscita.
Forami d'ingresso : Variano i caratteri di
questo, secondo la distanza dalla quale il colpo
fu esploso, la forza viva del proiettile, l'angolo
d'incidenza che il proiettile fa colpendo la superficie del corpo, il grado di resistenza del tessuto colpito. Nei colpi a breve distanza (i pi
importanti per il perito) si deve considerare :
i) Il forame. Questo si presenta per lo
pi come una perdita di sostanza a stampo,
C
202
I margini.
203
guerra per la grande forza viva da cui il proiettile animato. Talora i margini possono anche
essere estroflessi per sporgenza del sottocuta-
Fig.
13.
204
dendosi fra cute ed osso spingono la cute all'esterno (frequente ci nei colpi a bruciapelo).
I margini possono inoltre esser netti, frastagliati, ecchimotici, anneriti con i caratteri delle
ustioni di 30 grado, secondo la forza del pro-
iettile, la sostanza
con cui il proiettile
formato (piombo,
piombo con rivestitura metallica
etc.) e la distanza
da cui il colpo fu
esploso.
3) Zona perife-
205
206
207
208
cm. 18, anche l'Hofmann trov che il tatuaggio si produceva fino a cm. 40.
Il Daake, con una rivoltella del calibro di
mm. 7, trov che l'ustione dei peli si produceva sino ad una distanza di cm. 15, il tatuaggio fino a cm. 75, l'annerimento da polvere fino
a m. 1.50, e con un revolver di mm. 9, l'abbruciacchiamento si produsse anche a cm. io.
Anche il Lombroso, il Crespi e il Tasca fecero esperienze, secondo cui le ferite di revolver
non presentano annerimento altro che quando
sono prodotte a 40, 30, 25 cm. di distanza.
Da mie esperienze, eseguite con rivoltelle
tipo Browning, caricate con cartuccie senza
fumo potei dedurre : che tali rivoltelle producono se esplose a pi di cm. 2 di distanza un
forame netto senza frastagliature, anche se il
proiettile colpisce una regione la quale forma
una piccola cavit, come, p. es., la conca dell'orecchio. Ci denota una vera forza di penetrazione del proiettile stesso.
Se esplose a meno di cm. 2 di distanza,
sempre nell'orecchio, il forame d'entrata mostra '
delle sfrangiature pi o meno estese, ma non
si riproducono lesioni nelle regioni vicine.
Se esplose, invece, mettendo l'arma a livello
dei margini dell'orificio esterno del condotto
uditivo, il forame d'ingresso presenta delle
smagliature pi o meno estese, ed oltre a ci
si producono costantemente delle ferite lacere
nelle regioni vicine; specialmente sul trago,
antitrago, conca.
2og
una rosa tanto pi estesa per quanto maggiore la distanza da cui il colpo fu esploso.
L'abbruciacchiamento dei peli non si osserva
che nei colpi esplosi a meno di cm. 8.
Nello sparare pistole Browning, si pu avere
annerimento delle dita, per questo non costante. Quando lo si avvera sempre molto
lieve e facilmente scompare. Esso non si produce che eccezionalmente sparando ad una
certa distanza.
14
Ascarelli.
211
distanza.
Ogni qualvolta per il perito debba precisare la distanza cui fu esploso un colpo d'arma
da fuoco, necessario che risolva il quesito sperimentalmente servendosi possibilmente della
medesima arma che fu adoperata dal delinquente .
Potr in tal modo riuscire a determinare
con grande esattezza la distanza cercata. Infatti dalle esperienze del Poix si deduce che
la distanza alla quale il colpo stato sparato
pu essere determinata per i revolver di calibro superiore ai mm. 9, fino alla distanza
massima di cm. 80, per quelli di calibro di
mm. 7-5, fino alla distanza di cm. 45.
2). Direzione del colpo.
Essa potr solo dirci, in modo molto impreciso, che il colpo stato tirato con una
certa obliquit dall'alto al basso, o dal basso
in alto, ecc.
Distribuzione dei granuli di polvere e aspetto
delle zone periferiche
al forame.
Le zone
213
Per, se l'obliquit del colpo considerevole, allora il cono di proiezione dei grani di
polvere pi inclinato, e secondo gli esperimenti degli autori su citati, tali granuli si
distribuiscono nel punto pi vicino alla canna
in numero maggiore ed in una maggiore estensione.
Quindi, se il perito, potr fare delle esperienze di controllo con la medesima arma e
con le medesime munizioni, sar in grado di
determinare non solo la distanza del colpo ina
anche la direzione.
Tragitto del proiettile nei tessuti. anche utilissimo, per risalire alla direzione del
colpo. Per il proiettile modifica con molta
facilit la sua traiettoria, durante il percorso nei tessuti, specie se attraversa tessuti di diversa resistenza. Si pu dire (Genonceaux e Welsch) che in tali casi il proiettile si comporta come un raggio luminoso
che passa da un mezzo meno denso ad uno
pi denso; la palla cio tende ad avvicinarsi
alla direzione normale.
Sono per frequenti, nei colpi d'arnia ila
fuoco, i cosidetti tragitti aberranti, specie se
il proiettile colpisce regioni ricoperte da poche
parti molli (cranio). In tali casi, s possono
avere tragitti curvilinei tra la cute e l'osso e
tra la parete cranica e il cervello. A ci contribuisce non solo la regione colpita, ma
anche il movimento rotatorio pi o meno per-
- 214
piedi.
Consigliamo perci i colleghi, ad avere le
maggiori riserve; e se il quesito, ha un' importanza capitale, a non rispondere se non
dopo aver eseguito esperienze di controllo.
Troppi sono i casi, in cui il perito stato
esposto alle pi meschine figure, e in cui le
sue deduzioni sono state contraddette da altri
Le ustioni.
Tra gli strumenti atti a produrre lesioni
personali, dobbiamo considerare, intendendo
la parola strumento in senso molto lato, anche
i corpi urenti, siano essi liquidi o solidi, chimici o meccanici.
qui
215
Non ci intratterremo
a parlare, n dei sintomi delle ustioni di primo grado, caratterizzate
da un eritema cutaneo, rappresentato da un
semplice arrossamento e conseguente desquamazione epidermica; n dei sintomi delle ustioni
di secondo grado rappresentate da formazione
di vesciche in cui 1' epidermide si solleva per
trasudazione di linfa, vesciche che talora scoppiando lasciano il derma scoperto, il quale
poi si dissecca e forma una chiazza rosso bruna indurita (chiazza pergamenacea) nella
quale per l'aumentata trasparenza si distnguono i vasi sanguigni; n dei sintomi delle
ustioni di terzo grado caratterizzate dalla carbonizzazione dei tessuti. Cos pure non ci intratterremo sul meccanismo con cui avviene la
morte nei casi di ustioni pivi o meno-esteae
e gravi, poich sintomi e patogenesi, appartengono non solo alla medicina legate, ma an
cor pi alla patologia chirurgica. E a questa
anche rimandiamo, per la diagnosi differenziale
tra ustioni e pemfigo, eresipela, dermatite esfa-
liativa, ecc.
Dal punto di vista medico-forense interessa
determinare la natura del corpo urente, e conoscere il reperto cadaverico della morte per
ustioni.
Ustioni da fiamma e da liquidi. Le ustom
prodotte dai corpi solidi in generale sono poco
estese, ma profonde e gravi: quelle prodotte
invece da liquidi che scorrono sui tessuti, som
molto estese, ma, grazie al rapido raffredda-
2l6
mento, meno gravi. L'escara nelle ustioni da
corpi solidi nerastra, nelle ustioni da liquidi
molle e grigiastra; inoltre in queste ultime i peli
cutanei non vengono abbruciacchiati, non si
presentano cio anneriti, increspati e coperti
di particelle di carbone.
Nelle ustioni da gas o vapori combustibili,
la superficie ustionata anche pi estesa che
nelle ustioni da liquidi; ma spesso le lesioni
sono molto superficiali, e i capelli o i peli
si presentano bruciacchiati. Il vapor d'acqua ad alta temperatura, determina delle
bruciature spesso pi gravi nelle parti coperte che in quelle scoperte, ci per la sua
propriet di imbevere le stoffe, in modo che
gli indumenti conservano per molto tempo una
temperatura molto elevata.
Reperto cadaverico. La morte si pu avere
direttamente per le ustioni, sia per la loro
estensione (quando l'ustione occupa "pi della
met del corpo, anche se di primo grado,
riesce quasi sempre mortale), sia per la loro
gravit; e si pu avere anche per malattie
prodotte dalle ustioni stesse (nefriti, ecc.).
I cadaveri dei bruciati assumono un'attitudine caratteristica, cio la cosidetta posizione di scherma con gli arti flessi e il collo
in forzata estensione : ci per la retrazione dei
muscoli bruciati nella quale prevalgono i gruppi
muscolari pi potenti.
L'epidermide carbonizzata presenta lacerazioni e spaccature, che si formano special
217
218
rabilit, ecc.
Sono molto importanti, in medicina legale,
quei casi d'individui uccisi criminosamente
e poi bruciati, allo scopo di distruggere ogni
traccia del delitto e simulare una disgrazia
accidentale.
I caratteri differenziali tra morte per ustione
e combustione di cadavere sono specialmente
i seguenti:
L'eritema non si produce nel cadavere,
quindi la sua presenza, sebbene non possa essere sempre constatata (anzi talora scompaia
dopo morte) dimostrativa. Le flittene, anche
2ig
difficilmente si producono sul cadavere, qualora esse si producano, scoppiano subito, non
contengono trasudati, e non sono circondate da
arrossamento. Nell'escara prodotta in vita si
osserva un'estesa iniezione vasale dovuta alla
azione coagulante del calore sul sangue, e che
non si osserva invece nelle escare post mortem
(solo eccezionalmente in quelle che si formano
nelle parti ipostatiche). La carbonizzazione in
vita o in morte non offre differenza, ma ci
ha poco importanza pratica perch eccezionalmente, e se mai solo una piccola parte del
corpo pu carbonizzarsi prima che l'individuo
muoia. Infine caratteri importanti sono la presenza di ossido di carbonio nel sangue che raramente e irregolarmente si osserva nel cadavere combusto (Vedi avv. per C O) e pi ancora
i depositi di fumo nell'albero respiratorio che
provano l'aspirazione. Si potranno poi riscontrare le traccie delle lesioni che produssero la
morte.
Ustioni per caustici. Acidi ed alcali che
vengono a cadere sui nostri tessuti producono
ustioni pi o meno profonde e pi o meno
estese.
Al medico legale interessano specialmente
quelle ustioni determinate da attentati criminosi che hanno per iscopodi sfigurare la vittima.
Sono reati commessi per lo pi da donne
che gettano contro il viso del seduttore o dell'amante infedele un caustico: il pi usato
fra questi l'acido solforico e l'olio di vetriolo.
La conoscenza di tal genere di morte interessa il medico legale, perch gli permette
di spiegare numerosi casi di morte di vagabondi, ubriachi, cocchieri che a tutta prima
sembrano sospetti; e gli permette altres di
valutare l'azione del freddo in caso di morte
d'individui feriti, abbandonati, o d'individui
fatti rimanere privi di alimenti e abbandonati (fanciulli), ecc.
223
224
225
e liquido, il cuore contratto e duro; una in-
226
227
Una grande importanza assumono gli indumenti, secondo se buoni o cattivi conduttori
dell'elettricit, e correnti anche ad altissima tensione colpendo l'individuo vestito, per es. di
lana, non arrecano gravi danni. Cos considerevole l'influenza della forma dell'onda, e
correnti alternate ad alta tensione e ad alta
frequenza (anche di 100,000 volts con 10,00020,000 commutazioni al minuto) sono innocue.
Tutte queste differenze individuali, metereologiche, ecc., rendono molto difficile lo studio
medico-legale della morte per elettricit. Per
esempio una corrente anche di 170 volts pu riuscir mortale, laddove una corrente di 1000
volts pu essere appena pericolosa.
In media, il limite pi basso al quale la corrente elettrica pu essere ancora pericolosa per
l'uomo adulto di 500 volts; per secondo lo
Stricker, il limite minimo di tensione cui l'applicazione monopolare della corrente pu riuscir
pericolosa di 440 volts.
Quando si tratta di giudicare della pericolosit di una corrente, bisogna tener conto
dell'intensit di questa; quanti pi 0 ampres
vengono ad agire sul corpo umano, tanto
maggiore il pericolo. L'intensit della corrente, dipende poi da due momenti, tensione
della corrente e resistenza nel corpo umano.
La legge di Ohm indica questo rapporto, con
la formula:
(forza elettromotrice = Volts)
E
, .. , .... _ R (resistenza Ohnis).
=
228
Per comprendere quanta importanza abbiano queste diverse condizioni, basta pensare
alle enormi differenze di resistenza del corpo
umano; infatti quando la superficie cutanea
asciutta, la resistenza colossale ed arriva fino
a due milioni di Ohms; se invece la cute bagnata si abbassa anche fino a 4g,ooo Ohms, e
se poi stata strofinata con soda calcinata di scende fino a 500 Ohms (Jellineck-Hofmann).
In America, in casi di elettro-esecuzione, si
visto il condannato non soccombere nemmeno
dopo applicazione di correnti di 4600 volts.
Meccanismo della morte. Il meccanismo
della morte per elettricit ancora non ben conosciuto; si crede per che la morte sia dovuta
ad asfissia consecutiva a fenomeni d'inibizione
bulbare.
La morte pu sopravvenire istantaneamente,
come anche pu giungere dopo pochi minuti,
dopo ore, giorni, oppure pu la corrente determinare solo alterazioni pi o meno gravi.
Talora si ha paralisi respiratoria, mentre
il cuore seguita a battere per qualche tempo.
In questi casi di morte apparente si comprende come si possa salvare il soggetto con
adatte cure.
Il cadavere pu non presentare nulla all'esame esterno; spesso si osservano ustioni di
grado diverso, combustione dei peli, disegni
pi o meno netti e bizzarri, grossolane soluzioni di continuo che possono riprodurre la
22g
230
231
alimentare.
giuntivali.
La putrefazione rapida.
Autopsia. Alla sezione, il sangue si mostra
denso, secco e la sua massa ridotta a 3-4
decimi del normale; il grasso non si ritrova
che nel canale midollare e tutti i visceri sono
diminuiti di volume e di peso; il fegato e la
milza si riducono fino alla met. Caratteristici
appaiono gl'intestini, che sono ristretti con
assottigliamento delle pareti. Nel fegato manca
ogni accenno di glicogeno (docimasia epatica di
232
La morte per precipitazione da luogo elevato, in fondo una morte per arma contundente, ma ha questo di particolare, che nella
precipitazione si producono lesioni numerose
e gravi, le quali non hanno riscontro che in un
solo altro genere di morte; nell'investimento.
Le lesioni che pi frequentemente si osservano sono fratture ossee indirette, da contraccolpo, e fratture dirette, le quali non di rado
sono comminute ed esposte. Lo studio del sistema di fratture pu far diagnosticare al perito
il modo con il quale l'individuo caduto.
Il riscontrarsi, p. es., una doppia frattura
verticale del bacino, indicher una compressione del bacino dall'avanti all'indietro o viceversa, quindi una caduta sugli ischi; le fratture del tarso o del metatarso indicheranno
una caduta sui piedi, ecc.
233
Non mancano quasi mai inoltre nella precipitazione rotture di organi interni, le quali
si riscontrano con quest'ordine di frequenza:
fegato, milza, reni polmoni, cuore, aorta, stomaco, intestino, vescica, laringe, cervello, ecc.
Alcune di queste fratture (polmone, cuore) possono anche aversi senza fratture delle parti
ossee corrispondenti (costole).
Spesso, nella precipitazione, si riscontrano
ecchimosi e spandimenti sanguigni profondi,
non solo intorno alle lesioni, ma anche in altri
punti del corpo, che non presentano gravi lesioni. Ci si verifica specialmente intorno al
femore e alle altre ossa lunghe, negli interstizi
muscolari, ecc. Queste ecchimosi profonde sono
elemento diagnostico molto importante.
Caratteristica della morte per precipitazione
il contrasto che spesso si riscontra tra le
gravi lesioni interne e la scarsit ed anche la
assenza delle lesioni esterne.
E' specialmente molto frequente la integrit
della cute, sia per l'elasticit di questa, sia
perch la superficie cutanea sfugge al corpo
contundente senza presentar resistenza; sono
gli organi profondi presi tra la parete cutanea
compressa dal colpo e contratta, e il piano su
cui cade il corpo che offrono una superficie contundente molto estesa, che si rompono e si
contundono.
Il Tovo, p. es., su 17 casi di precipitazionedodici ne riporta in cui le lesioni esterne mancavano od erano insignificanti,'io in 40 casi
234
di morte per precipitazione che ho avuto occasione di studiare, 28 ne trovati con lesioni
esterne assenti o poco accentuate.
Moltissimi esempi ne riportano poi anche il
Casper Liman, il Mascka, la Schmidtmann, lo
Ziino, e tutti i trattatisti di medicina legaleTempo impiegato a percorrere lo spazio.
Un corpo cadendo dall'alto, soggetto a tutte
le leggi fisiche, animato da un moto vario
e accelerato, poich gli spazi percorsi in tempi
eguali sono diversi. Or quindi seguendo la
legge della cinematica, noto lo spazio percorso
dal corpo e il peso del corpo stesso, si pu
matematicamente precisare il tempo impiegato. Ma senza ricorrere a formule, per giudicare
del tempo impiegato dal corpo a percorrere
un dato spazio, ci si pu servire dei criteri
approssimativi che ci d il Brouardel, deducendoli dal Tourdes, secondo i quali, un corpo
cadendo:
da 16 1 '
14
da 30
30
'
(20
(30
(40
piano)
piano)
piano)
235
236
Il Casper infatti, sin dal 1864 richiam l'attenzione sulla maggiore resistenza che offrono
i tessuti cadaverici di fronte ai tessuti vivi
contro le azioni traumatiche ; di modo che uno
stesso traumatismo produce lesioni di gran
lunga pi gravi nel vivo, che nel cadavere.
Sempre secondo il Casper, le lesioni di organi interni, specie se molteplici, attesterebbero che i colpi furono inferti in vita, perch
egli con numerose esperienze (confermate poi
anche dall'Hoffmann) afferma di non essre
riuscito a produrre rotture di visceri facendo
cadere un cadavere anche da 26 metri di altezza.
Tali concetti furon poi alquanto modificati
dagli A A. posteriori; per anche oggi si ammette, che le lesioni sul cadavere si producono
pi difficilmente che sul vivente, e ci secondo alcuni AA. per una postmortale coagulazione dell'albumina; secondo Hoffmann per
la minor turgescenza dei tessuti morti e per
la maggior pastosit e plasticit che le parti
assumono.
Un fattore importante quello messo in
evidenza dal Treves, la mancanza cio dell'azione muscolare. Un individuo che precipita
dall'alto, cerca istintivamente per le contrazioni muscolari volontarie di proteggersi contro
la violenza del trauma, in modo che le diverse parti del corpo si contraggono, e la violenza della caduta non s'indebolisce, ma al contrario s'aumenta, cos che la forza traumatica
si trasmette anche a parti lontane.
237
ruota passata, si trovano traccie del passaggio della ruota sulla cute (sia date da ero
sioni, impronte pergamenacee, sia da impronte
239
240
Emorragia.Le ferite fatte in vita sanguinano, e il sangue che sgorga dalla ferita s'infiltra nei tessuti vicini, o se la cute non
stata lesa si spande nelle parti pi o meno
profonde. Se la lesione invece colpisce un cadavere non si produce emorragia : eccezionalmente si pu avere un versamento di sangue
quando siano stati colpiti vasi di un certo
241
242
parti vicine.
abbastanza avanzata.
243
esattamente.
Altri caratteri vitali sono dati dal rigonfiamento dei margini, dalla tumefazione infiam-
dall'inizio di
244
morte.
Le prime possono mentire ferite vitali, ed
assumere di queste tutti i caratteri; solo si
tenga conto che il carattere pi difficile a
prodursi l'infiltrazione ematica dei tessuti,
esaminata al microscopio.
Le seconde possono mentire tutti i caratteri
delle ferite post moriem; ed quasi impossibile
riconoscerle.
Ci avviene specie in quelle lesioni che si
producono in quei momenti che segnano il
passaggio tra la vita e la morte.
Un individuo (per causa per lo pi naturale)
si trova in istato sincopale o di estrema debolezza e sta per morire; e contemporaneamente o poco dopo, per caduta o per altra
245
246
individui (punture da iniezioni eccitanti, strofinazioni, applicazioni calde sul torace, respirazione artificiale, ecc. e che sono di comune
conoscenza di tutti i medici. Orbene, queste
piccole escoriazioni, fatte non si sa se allorquando l'individuo ancora in vita o da qualche istante morto, si presentano Mora come
piccole zone essiccate, giallastre, pergamenacee, simili del tutto a quelle che si hanno sul
cadavere; talora (specie nei punti in cui sono
state fatte iniezioni di etere) come zone arrotondate, grigiastre, a contorno rossastro simile
ad ustioni; talora (nelle applicazioni bollenti
eseguite per stimolazioni periferiche) come zone
rosso giallastre simili a dermatosi, a contorni
che sembrano iperemici, e la cui produzione d
anche l'illusione del richiamo in vita.
Un'altra enorme difficolt su tale argomento,
data dalla putrefazione, che ad un certo
grado, modifica talmente l'aspetto delle ferite
che impossibile riconoscerne l'origine vitale,
e solo gli spandimenti sanguigni profondi, e
l'esame istologico accurato, possono portare
qualche luce nella risoluzione del quesito.
Premorienza.
Talora avviene che nello stesso luogo del
reato, o pi frequentemente in occasione di
grave disastro, si trovano pi persone morte,
e che il perito sia chiamato a giudicare chi
sia premorto.
247
Ci per derimere questioni di eredit od
altro (art. 24 C. C).
Per delucidare la questione, il perito deve
248
- 249
Fuori dei casi preveduti nel precedente capoverso e nell'articolo successivo, se il fatto
non produca malattia o incapacit di attendere
alle ordinarie occupazioni, o se l'una o l'altra
non duri pi di dieci giorni, non si procede
che a querela di parte, e la pena della reclusione sino a tre mesi, o della multa da lire
cinquanta a mille,
Secondo questo articolo il medico-perito deve
stabilire nel primo referto quanto tempo potr
durare la lesione o se essa sia pericolosa di
vita; nel referto definitivo (allorch cio
avvenuta la guarigione anatomica della ferita)
il tempo che essa effettivamente durata e
se ha lasciato conseguenze e quali.
Riguardo al tempo, quindi, le lesioni si distinguono in lievissime, se durano meno di
dieci giorni; lievi, comprese tra i dieci o i venti
giorni, gravi e gravissime.
Per rendere pi chiara la classificazione giuridica delle lesioni le raggruppiamo tutte in
un prospetto:
Prospetto delle lesioni personali secondo Varticolo 372 del Codice pe.iale (dall'Hofmann).
I/ESIONI LIEVISSIME.
I,ESION*I LIEVI.
1/*
I/ESIONI GRAVISSIME.
LESIONI GRAVI.
e)
d)
..........
parto.
bilmente insanabile;
i)
.
k) se commesso contro donna incinta le produca
l'aborto.
251
252
253
della cicatrice, ecc.; ma anche, del sesso, dell'et, della professione dell'individuo leso(p. es.,
una vasta cicatrice sul volto di un vecchio
con folta barba sar men grave di una piccola
cicatrice sul volto di una ballerina.
Il pericolo di vita. Molto si scritto sul
pericolo di vita in medicina legale. Il concetto predominante per questo: il perito deve
giudicare il malato in pericolo di vita, quando
questo pericolo realmente esista (sia cio attuale), quando cio le condizioni generali del
malato siano cos gravi da lasciar supporre al
sanitario che maggiori sono le probabilit per
l'esito letale che per la guarigione. Non si deve
al contrario giudicare il malato in pericolo di
vita, quando tal pericolo sia potenziale, quando
cio, esso possa sopraggiungere in seguito a
complicazioni nel decorso della lesione.
Errano quindi dal punto di vista medicolegale, coloro i quali giudicano in pericolo di
vita tutte o quasi tutte le ferite penetranti,
che reclamano l'intervento operatorio.
Tali chirurgi, trincerandosi dietro questa
frase pericolo di vita credono di coprir la
loro responsabilit e salvare il loro amor proprio nel caso che il malato muoia in seguito
all'atto operativo, e non pensano che recano
un danno gravissimo al feritore, aggravandone
in modo sensibile la responsabilit penale. Si
sar sempre in tempo, a fare al magistrato
un 2 referto, allorch il ferito presenti condizioni pericolose di vita, e dichiarare al ma-
- 254
255
permanente di un
dell'uso dell'arto e della mano corrispondente,
e non indebolimento (Cassaz. 20 aprile 1895).
Perdita della capacit a generare. Questa si
verifica sia che la lesione abbia prodotto perdita anatomico strumentale (impo lentia coeundi
strumentale), sia che abbia prodotto inattitudine al coito per perdita della funzione (impotentia coeundi funzionale), sia che abbia prodotto solo impotentia genefandi, pur mantenendosi l'attitudine al coito (Vedi anche capitolo sull'impotenza).
Acceleramento del parto. Produzione di aborto.
L'aborto pi grave dell' acceleramento di
parto perch non consente in nessun caso la
continuazione della vita del nuovo essere. Il
limite fra aborto e parto prematuro deve esser
pi che altro, stabilito dall'esame del prodotto
del concepimento. Si parler di aborto quando
il feto non sia pervenuto al necessario sviluppo
organico-funzionale da consentirgli di vivere
fuori dell'utero materno (in media dopo 210
giorni di gestazione). (Cfr. anche i capitoli sulla
gravidanza, aborto, infanticidio).
La morte, conseguenza di lesione personale,
256
257
fissare, con tutti i mezzi che la scienza medicolegale, e la Polizia scientifica pongono a sua disposizione, le pi minute circostanze del cadavere e del sopraluogo secondo quanto abbiamo
gi scritto (vedi pag. 27); e fondare poi il proprio giudizio non sopra un sintoma isolatamente considerato, ma su tutto il complesso
sintomatico, aiutandosi, ove ne sia il caso,
con indagini psicologiche sul presunto reo,
sugli atti processuali, sulla vita retrospettiva
del supposto ucciso.
Quindi, per la risoluzione del quesito, non
si possono dare al perito norme fisse generali,
nelle quali tutto elencato e considerato; solo
si pu dare una guida sulle indagini peritali,
Il numero dei suicidi va continuamente aumentando, e ci sia in conseguenza dell'aumento della popolazione, sia per la cresciuta
difficolt della vita in rapporto alle maggiori
esigenze del vivere e al vertiginoso svolgersi di
tutte le azioni sociali, sia per l'aumento continuo di malattie nervose e mentali, dell'alcoolismo e della sifilide.
Sesso. Le statistiche di tutti i paesi dimostrano che i suicidi sono pi frequenti nel
17 A scarelli.
258
Et. Il maggior numero dei suicidi si riscontra fra i 35 e i 50 anni, ma si hanno suicidi in tutte le et, dalla fanciullezza (anche
in bimbi di 5 anni) all'estrema vecchiaia.
I suicidi dei ragazzi al disotto dei 15 anni,
costituiscono l'i.8 %.
Genere di morte. L'esperienza dimostra che
certi generi di suicidio prevalgono grandemente
su altri, come per es., l'annegamento e l'impiccamento. Ci, sia perch possono esser messi in
esecuzione senza speciali e lunghi preparativi,
sia perch si credono di esito sicuro e di pronto
effetto, sia perch son ritenuti poco dolorosi.
II genere di morte prescelto varia molto
anche secondo la professione (p.es., nei militari
frequente il suicidio per arma da fuoco), e le
condizioni etniche (in Roma, p. es., dalle nostre statistiche risulta pi frequente di ogni
altro il suicidio per annegamento, poi quello per
arma da fuoco, precipitazione, avvelenamento
per sublimato).
Una influenza notevole l'esercita anche l'imitazione che si palesa non solo in quelle epidemie di suicidio che di tanto in tanto si succedono nelle grandi citt, ma anche nella scelta
del suicidio e del luogo ove esso viene compiuto. E in ogni grande citt esistono determinate localit (parchi, ponti, ecc.), dove i
259
26o
2I
262
Fig. 16.
Fig.
17-
piccarsi.
Delineato cos, quale debba essere il compito
generale del perito, in tale importantissima
questione, veniamo ad illustrare il problema
sui vari generi di morte finora trattati.
Suicidio, omicidio, accidente nella morte per
arma contundente. I casi di morte per ferita
da arma contundente, sono quasi sempre dovuti ad omicidio. Solo pochi sono i casi, descritti nella letteratura, di suicidi compiuti con
tal mezzo (colpi di martello, ecc.), e riguardano
solo individui alienati.
Non molto rara, invece, la morte accidentale per arma contundente (ubriaco che sbatte
263
violentemente contro una spranga di ferro ; individuo colpito da un martello o altro oggetto
caduto dall'alto, ecc.), ed in alcuni casi, la
diagnosi differenziale riesce oltremodo difficile.
Poco vale talora la valutazione esatta della ferita, e la maggior parte dei criteri differenziali
deve il perito trarli dall'indagine del sopraluogo,
dall'esame esterno del cadavere, e dai criteri
generali che pi sopra abbiamo esposto.
Suicidio, omicidio, accidente nelle morti per
ferite d'arma da taglio. Scannamento. E' mezzo
di omicidio e di suicidio non raro. Il suicida
si pone per lo pi in posizione eretta o seduta,
ponendo la testa in estensione, e la ferita che
egli s'inferisce presenta per lo pi un decorso
dall' alto al basso, e da sinistra a destra (o viceversa se l'individuo era mancino); di rado si
osservano tagli trasversali. Si tenga in mente
per, che il punto d'inizio l'estremo pi alto,
perch il suicida inclina un po' la testa dal lato
opposto a quello della mano che tiene l'arma.
Il taglio, nei suicidi, per lo pi nella regione
laringea, e di rado interessa tutte le parti molli
fino alla colonna vertebrale per quanto possa
essere stato violento il colpo suicida e l'arma
tagliente; nell'omicidio la ferita trasversale
e molto profonda; inoltre la lesione interessa
pi una met del collo che l'altra, ed pi
profonda laddove ebbe inizio la ferita. Per
anche neh" omicidio se la vittima fu assalita alle spalle la ferita molto estesa verso
destra.
264
Il ritrovarsi pi tagli sul collo non ha grande
importanza, specie se vicino ad un taglio profondo altri se ne notano pi piccoli e superficiali. Spesso un sol colpo, infatti, produce pi
tagli, e frequentemente ci avverasi nella regione del collo, come anche in altre regioni
(piega del gomito, ecc.), nelle quali si formano
con facilit delle pliche cutanee, di modo che
la pelle, molto lassa in queste regioni e non
sufficientemente distesa, viene sotto il tagliente pi volte. Pi tagli, possono poi derivare da colpi multipli, infertisi dal suicida. Ha
265
266
267
Talora, sul dito che premette il grilletto dell'arma, si riscontra una piccola depressione, che
costituisce elemento decisivo per il suicidio,
a meno che non ci sia stata rissa e tanto
l'assalito che l'assalitore abbiano esploso uno
o pi colpi d'arma da fuoco.
Molto importante anche la constatazione di
piccole lesioni dovute al rinculo dell'arma e prodotte dall'impugnatura o da altra sporgenza.
Non depone contro il suicidio, il ritrovarsi
pi colpi d'arma da fuoco anche quando il primo
colpo abbia leso organi vitali, perch, come gi
si detto, anche dopo gravissime lesioni, pu
persistere l'attitudine a compiere ulteriori atti
e oltre il caso gi ricordato (Vedi fig. 16-17)
moltissimi altri ne sono citati dagli autori.
Suicidio od omicidio, accidente nelle morii per
ustioni. Rari sono i suicidi, rarissimi gli
omicidi, ed impossibile dare criteri differenziali, i quali balzano fuori caso per caso
dalle numerose circostanze. Il Ziino, p. es., riporta un caso in cui pot fare la diagnosi diffe renziale dalla constatazione, che trovandosi le
regioni ustionate in punti diversi del corpo,
ed essendo le ustioni date da acqua bollente,
non poteva il liquido essersi riversato accidentalmente sull'individuo, (poich in tal caso
solo una parte del corpo sarebbe stata bruciata), ma doveva invece esser stato il liquido
gettato addosso alla vittima.
Spesso, l'assassino, cerca di nascondere le
tracce dell'omicidio, abbruciando il cadavere;
268
in tali casi si cercher di ritrovare quelle ferite che avranno cagionato la morte, e si cercheranno tutti i segni delle ustioni in vita ed
in morte [eritema cutaneo, vesciche con siero,
(eccezionali solo nei cadaveri edematosi) aspirazioni di fumo negli alveoli, ecc.J.
Suicidio, omicidio, accidenti nelle morti per
inanizione. Il suicidio per fame rarissimo,
lo si notato solo negli alienati e nei prigionieri (p es. gli scioperi della fame nelle carceri
russe).
Omicidi non se ne commettono che nelle
condizioni cui sopra abbiamo accennato (abbandono d'infanti o di vecchi, infanticidi).
(Cos in Inghilterra nel famoso Penge Fall
e nel processo contro la famiglia Barny che
fu accusata di sopprimere i bambini per mestiere, lasciandoli morir di fame). In questi casi
269
270
Rottura dell'aorta
della trachea.
...
del fegato
dell'arto superiore
del bacino
8.2
4.1
5.5
50.0
16.6
25.0
0.4
25.0
8.3
1.4
271
272
I.
-T-
Coneause preesistenti.
273
II.
Concause sopravvenute.
sta circostanza.
Il dimostrare che il fatto violento non sarebbe stato da solo sufficiente a produrre la
morte, talora quesito difficilissimo che il
perito deve risolvere con esatta valutazione
dei criterio clinico e anatomo-patologico. Si
pensi che, con i progressi della moderna chirurgia, anche lesioni gravissime possono guarire; per questo criterio non va esteso ed applicato in modo cosi rigoroso, da far, p. es.,
non ritenere mortale una ferita anche del cuore,
perch talora le ferite del cuore sono guarite.
N si deve ricercare con estrema sottigliezza
qualsiasi causa, sia preesistente che sopravvenuta, per addossare a questa, quella importanza
che si vuol togliere alla lesione primitiva: p. es.,
una lieve infezione, una modica ipertrofia di
cuore, una tubercolosi latente, ecc.
18
Ascarelli.
274
Ci costituirebbe
un grave errore medicolegale, e pi che altro uno svisamento del concetto dal quale stato guidato il legislatore,
ed un meschino rimedio curialesco, cui purtroppo talora anche alcuni medici si abbando
nano per sostenere in pubblici dibattimenti, tesi
insostenibili, gettando il discredito ed il ridicolo
sulla scienza medico-legale e sulla classe medica, e offrendo quel turpe spettacolo di aspro
e violento dibattito tra cos detti periti di accusa e di difesa.
La maggior difficolt per sta nel valutare
il fattore di indipendenza. Il Filomusi parla
d'indipendenza assoluta, sia rispetto all'origine
che al decorso; d'indipendenza solo per l'origine
o per il solo decorso; di dipendenza e per l'origine e per il decorso.
Il Borri considera pure tre ordini, e cio:
i una dipendenza assoluta, con stretto nesso di
causalit, essendo l'evento conseguenza unica ed
esclusiva del fatto del reo. Inammissibile la concausa. Es. : ferite penetranti nell'addome,peritonite, morte. 20 Una indipendenza assoluta.
L'evento si effettuato per un fattore estraneo
che interrompe il nesso di causalit Es. : lieve
ferita, applicazione di ragnatela, tetano, morte.
complicazione,
avendo
origine
La
preso
pur
275
276
277
nite ipostatica.
Un altro esempio: il paziente muore per
polmonite crupale. Se questa sopraggiunse in
individuo non operato, che( non ebbe lesioni
toraciche, ecco che la polmonite rappresenta
una malattia intercorrente e l'individuo non
deve rispondere che di lesioni. Invece, se il
ferito fu cloroformizzato, conoscendosi la relativa frequenza delle polmoniti postoperatorie, e sapendosi come l'anestesia produca
frequentemente alterazioni polmonari (congestioni, focolai pneumonici), va ammessa la
278
Concause concomitanti.
Oltre le concause preesistenti e sopravvenute, sebbene non ammesse dal C. P., il perito deve tener presente anche le concause
concomitanti, p. es. il colpo morale e lo spavento possono esser tali da aggravare in molti
casi il decorso di una lesione e produrre la
morte.
Concause nelle lesioni personali.
Il
279
28o
insieme l'una aggravando l'altra, abbiati potuto produrre l'esito letale, per schock, pelle diverse emorragie, per il cumulo delle funzioni lese, ecc. In tali casi si incontrano notevoli difficolt e non si possono dare precise
e sicure norme peritali.
V.
LE ASFISSIE.
Le asfissie in generale
Le asfissie in generale.
282
di ossigeno (asfissie tossiche per ossido di carbonio o per altri veleni ematici);
e) Infine una terza forma di asfissia quella
determinata da un impedimento meccanico
alla penetrazione dell'aria nei polmoni. questa appunto l'asfissia meccanica, e a ci
ristretto // concetto medico-legale dell'asfissia,
che comprende la soffocazione, la sommersione,
lo strangolamento, l'appiccamento, ecc.
Sintomi e meccanismo.
Nel decorso dell'asfissia si notano quattro
periodi :
i Silenzio respiratorio. L'individuo cerca
di sbarazzarsi dell'ostacolo frapposto al respiro
sospendendo volontariamente i movimenti'respiratori. Non dura che 40-50 secondi al massimo.
20 Periodo dispnoico:
a) inspiratovio. Dura in media un minuto e consiste in una serie di movimenti a
carattere prevalentemente inspiratoriob) espiratorio o convulsivo. Dura pochissimi secondi, s'inizia con perdita di coscienza,
frequente perdita di feci e di urina, e specie
di sperma per rilasciamento degli sfinteri; seguono le convulsioni dapprima cloniche poi
di opistotono. In taluni
283
284
285-
286
emorragie subsierose nelle pleure, nel pericardio, ed anche sulla laringe, trachea, ecc.
Esse furono rilevate specialmente dal Tardieu, che le riteneva caratteristiche della soffocazione; si visto per che possono aversi in molti
generi di morte
(stato di alterata
crasi sanguigna,
epilessia, avvelenamento per fosforo, ecc. ), ma sono
quasi costanti nelle
asfissie, e nell'asfis-
sia da soffocazione
in particolar modo.
Si presentano sotto
forma di macchie
piuttosto piccole,
per lo pi molto
numerose, a bordi
aderenze pleuriche.
Esse si formano (Corin) nei momento in cui
si ha paralisi respiratoria mentre aumenta la
pressione sanguigna nelle arterie polmonari, e
287
289
Ascarelli.
290
291
una compressione nei capillari e quindi un impedimento alla congestione dell'organo (Ascarelli).
1/ ipervolume non si avvera nei casi di
estese aderenze pleuriche, e scompare in caso
di putrefazione avanzata. Sulla superficie polmonare (come anche sulle altre sierose) si scorgono le macchie di Tardieu, di cui gi abbiamo
fatto parola, meno frequentemente che negli
altri generi di morte asfittica, e accanto a
queste ecchimosi punteggiate si osservano delle
suffusioni idroemorragiche (nel 22 % dei casi
secondo Reuter). date da rottura di capillari
sanguigni e da rotture di alveoli a contenuto
acquoso.
292
Sintonia d Revensforf. Col liquido ambiente, vengono inspirate nel territorio polmonare anche le particelle minerali, vegetali ed
animali che questo liquido tiene sospese (il
plancton cio); e ritrovare questo plancton all'esame microscopico del raschiato bronchiolare
ed alveolare costituisce appunto la ricerca del
sintoma del Revenstorf, tanto importante
nella morte per annegamento.
Enfisema polmonare. Istologicamente inoltre, nei polmoni degli annegati si riscontra una
dilatazione dei dotti alveolari e degli alveoli, senza lesione delle fibre elastiche (Serratrice) come
se la sostanza polmonare si fosse rarefatta ; talora nelle zone marginali si osserva anche rottura di pareti e setti interalveolari. Ci non si
avvera mai nei cadaveri sommersi. Quest'alterazione si differenzia dall'enfisema cronico sostanziale, perch in questo le fibre elastiche sono
assottigliate, distrutte e le pareti alveolari mostrano fatti di degenerazione; si differenzia poi
dalle alterazioni putrefattive polmonari perch
in queste, le fibre elastiche si presentano accorciate, a spirale, raggruppate talora come
vere e proprie matasse (Rossi).
2) Modificazioninell'apparecchio circolatorio e
nel sangue. Il liquido di sommersione, raggiunge negli annegati anche la massa sanguigna.
Il liquido, aspirato nei polmoni viene assorbite
sia per i capillari, sia per la sostanza circostante, sia per le lacune nutritizie ; penetra nelle
vene polmonari e quindi nell'orecchietta e nel
293
294
l'annegamento.
Tutti questi segni per scompaiono ben presto
per putrefazione.
In questi ultimi tempi (1909) il Corin e lo
Stockis, hanno determinato un altro sintonia,
il quale sebbene presenti alcune difficolt tecniche, e non sia alla portata di tutti, pure
resistentissimo alla putrefazione, avendolo io
riscontrato fin quattro mesi dopo la morte.
Il Corin e lo Stockis, nella ricerca del loro
sintoma ebbero, come criterio informatore, i
seguenti dati sperimentali.
Il liquido di annegamento, penetrato che
sin negli alveoli polmonari, riassorbito dalla
circolazione polmonare e portato al cuore sinistro, donde va nella grande circolazione,
per ritornare infine al cuore destro.
Per, il liquido di sommersione non viene
conpletamente distillato attraverso il filtro
polmonare; esso conduce seco anche degli elemnti figurati e dei batteri, come dimostrarono dapprima il Malvoz nel suo studio batteriologico sulla putrefazione dei cadaveri, e
poi anche sperimentalmente il Corin nel 1900,
che ritrov numerosi batteri nel sangue raccolto durante la sommersione di animali, san-
295
sinistro.
Dimostrarono altres, sommergendo cadaveri di animali e di neonati in acque contenenti bleu di Prussia, grani d'amido, ecc.;
prolungando l'immersione per diverso tempo,
ed effettuandola a diverse profondit collocando i cadaveri nelle pi diverse posizioni,
e mescolando incessantemente il liquido, ecc. ;
che mai avveniva il passaggio nel cuore dei
cadaveri degli elementi nell'acqua sospesi.
Conclusero quindi che il passaggio nel sangue del cuore di elementi solidi di un certo
volume contenuti nel liquido di sommersione
un fenomeno vitale, che indica cio in modo
indiscutibile la penetrazione del liquido durante la vita, e permette di affermare la diagnosi della morte per sommersione.
Essi, quindi, sperimentalmente ricercarono
nel sangue del cuoi e degli animali annegati
questi elementi solidi: e precisamente le par-
296
297
298
Quesiti medico-legali.
il magistrato formula al perito, in casi in cui debba fare in-
299
3
La morte
dovuta
a suicidio, omicidio,
accidente ?
Impiccamento.
La morte per impiccamento quella che
avviene in seguito alla sospensione del corpo
per mezzo di un laccio passato intorno al
collo. La sospensione pu anche essere incompleta, il corpo cio pu riposare sulle punta
dei piedi, sulle ginocchia, sulle natiche, sopra
3
una parte del tronco, ecc., in modo che (vedi
vittima un brevis-
Fig. 19.
301
32
fatta da
sospen-
importanza caratteristica.
Si osservano qualche volta morsicature della
lingua, escoriazioni sulle labbra, dovute ai
movimenti convulsivi, nei quali le gambe
dell'impiccato hanno pi o meno violentemente urtato contro corpi duri. Sono segni
importanti per l'appiccamento in vita.
Talora si rimarca una semierezione e si trova
anche un'inizio di emissione di sperma.
Ci non caratteristico, perch lo si osserva in molte morti violente, ma frequente;
304
rottura dell'intima, frattura dell'osso ioide
305
per lo pi a livello delle grandi corna; frattura delle grandi corna della cartilagine tiroide e raramente rottura della cricoide; frattura e lussazione delle prime vertebre cervicali (molto di rado).
Negli altri visceri si osservano i segni generali delle asfissie: (emorragie subpleuriche
e submucose e congestioni viscerali e meningee, leucocitosi, lieve diminuzione della
resistenza leucocitaria polinucleare e aumento
della mononucleare, etc).
Quesiti medico-legali.
i Vi stalo l'impiccamento?
facile riconoscere che un individuo
stato appeso dai caratteri del solco, ma si ricordi che in taluni casi, il solco pu sparire
ben presto e pi non vedersi.
In tali casi, ogni sottigliezza dell' esame
esterno e interno del cadavere, acquista straordinario valore; si deve badare anzitutto ai
sintomi generali di asfissia, e non si deve
mai trascurare alcun sussidio diagnostico
(esame istologico dei polmoni, esame del sangue, ecc.).
2 l'abpiccamenlo avvenuto in vita?
La maggior parte dei principali segni dovuti
all'appicamento in vita si possono ritrovare anche nella sospensione di cadaveri (solco, lesioni
del collo, ecc.).
20 Ascarelli.
306
Nell'appiccamento post mortem, avvenuto subito dopo la morte, si avr anche la medesima disposizione delle ipostasi che osservasi
negli impiccati.
Nella sospensione di cadavere per, a parte
la possibilit di ritrovare la vera causa della
morte, (segni di strangolamento, di strozzamento, di avvelenamento) non si riscontreranno le suffusioni sanguigne retrofaringee ;
le rotture dell'aorta non saranno accompagnate da suffusioni ematiche tra l'intima e
la media; non si riscontreranno mai quelle
piccole lesioni sulle gambe, sulle mani, che
spesso si hanno negli impiccati e che su questi
si producono nel periodo convulsivo, allorch
il corpo dell'impiccato in preda a convulsioni
viene a sbattere sul sostegno che ha servito
per la sospensione (muro, albero, ecc.); non
si avranno morsicature nella lingua, ecc.
3 Quanto tempo durata la sospensione ?
Oltre l'apprezzamento dei comuni caratteri
cadaverici e putrefattivi, si deve anche tener
conto dei caratteri tanto pi profondi, per
quanto pi tempo la sospensione ha durato.
Le ecchimosi post mortem sui cadaveri degli
impiccati, non si formano che dopo parecchie
ore di sospensione.
4 Suicidio omicidio accidente. Suicidio frequentissimo, omicidio eccezionale poich quasi impossibile impiccare un individuo senza forte resistenza da parte sua, a
meno che non si tratti di fanciulli, o di indi-
37
vidui presi per sorpresa o in istat d'incoscienza. Quindi quando non si riscontrano sul cadavere traccie di resistenza o circostanze speciali, e siasi ben certi che trattisi d'impiccamento e non di strangolamento, non lecito
concludere per l'omicidio.
Spesso avviene, che individui uccisi in altro
modo vengano impiccati, e in tali casi, il
perito deve al solito indagare se esistono segni
di altro genere di morte, e se i caratteri del
solco dimostrano che questo stato prodotto
in vita.
Strangolamento.
Lo strangolamento una costrizione esercitata sul collo per mezzo di un laccio, che
non viene stretto dal peso del corpo pi o
meno sospeso, ma da altra forza, per lo pi
dalle mani.
Il meccanismo della morte simile a quello
descritto nell'impiccamento.
La perdita della coscienza avviene molto
rapidamente, specie se il laccio stato stretto
violentemente e rapidamente, e la morte sopravviene in pochi minuti, spesso anche per
shock.
- -vittima
3o8
3og
Suicidio
suicidio
accidente.
stretto.
In un bel lavoro dello Jurgens si danno
questi caratteri differenziali per lo strangolamento suicida ed omicida:
SUICIDIO.
OMICIDIO.
Nodo nella
nuca.
regione della
forme.
strozzamento.
-- 3 io
Strozzamento.
Lo strozzamento determinato dalla compressione della gola, e specialmente del laringe,
per mezzo della mano
Il meccanismo della morte alquanto diverso dall'altre asfissie descritte; qui la morte
dovuta in parte all'occlusione del laringe (sia
pressine
digitale,
che
compressione
per
per
del laringe contro la colonna vertebrale), in
parte allo schok laringeo.
3H
frequenti
Molto
e numerose sono negli strozzati le emorragie puntiformi, congiuntivali e
cutanee.
All'autopsia si riscontrano quasi constantemente emorragie
sottopleuriche
sottomucose, e in
rapporto alle altre
forme di- asfissia
meccanica sono
pi frequenti le
fratture del laringe,
dell'osso ioide, ecc .
Oltre a questi reperti, negli strozzati si possono talora trovare altre
Fig. 20.
lesioni determinate
Omicidio per strozzamento.
dalla caduta del
corpo, dalla pressione delle ginocchia sul petto,
o da altre sevizie contemporaneamente eser-
citate.
312
Soffocazione.
frequente l'infanticidio,
313
314
di
315
Questo genere
morte per lo pi accidentale; non mancano per casi di omicidio. In
questi si ritrovano i segni della compressione esercitata il pi delle volte col ginocchio, sul petto e sul ventre (contusioni, rotture di costole, contusioni toraciche e addominali profonde), e i segni della lotta alle
mani, al volto e in altre parti del corpo.
4 Sotterramento. anche questo un genere di morte per soffocazione. La morte sopravviene piuttosto tardi, non raramente dopo
molte ore. Qui per, si ritrovano all'attento
osarne del cadavere, dei segni, che lasciano
diagnosticare il sotterramento da vivo; e si
ritrova precisamente la sostanza in cui avvenuto il sotterramento, nelle vie aeree profonde (terra, sabbia, cenere, ecc.), e talora fin
negli alveoli polmonari.
Tale morte per lo pi accidentale (caduta
di frane, ecc.), ma non mancano omicidi, in
special modo di neonati.
VI.
GLI AVVELENAMENTI.
La tossicologia forense, della medicina legale la parte pi lunga, pi difficile, pi complicata. Ma essa, non interessa in tutti i suoi
particolari il medico, poich la parte maggiore
e pi difficile opera di chimico legale pi che
di medico.
Questi deve tenere, allorch chiamato a far
l'autopsia in caso di avvelenamento vero o
supposto, una tecnica speciale da noi ricordata
nell'autopsia medico-legale (vedi pagina 169),
e deve cercare di non distruggere e di non
alterare quegli elementi, che dovranno poi
servire al chimico.
Spesso anzi, l'autopsia fornisce al medico
degli indizi, che gli fanno presumere la natura
della sostanza tossica, facilitando cos in gran
parte le ricerche del chimico. Vi sono per al-
spettano
318
319
Il criterio clinico.
320
strica; coma dispeptico del Kussmaul per autointossicazione acida, frequente nei diabetici;
vertigini a stomaco laeso , ecc ).
Un'altra sorgente di autointossicazioni possono essere i prodotti che si formano in cavit patologiche ascessuali (per decomposizione
putrida del pus da cui potettero essere isolati
alcaloidi velenosissimi come la guanina, e varie
ptomaine), o naturali (nella vescica per decom
posizione di urina, ecc.).
Infine veleni possono prodursi anche nel parenchima o nei succhi dei tessuti (autointossicazioni
da fatica, da stati uremici, colemici, eclampsici).
Intossicazioni alimentari.
Una speciale importanza hanno assunto in
questi ultimi tempi le intossicazioni alimentari.
Finora si credeva che tali intossicazioni fossero
dovute a prodotti tossici di decomposizione
degli alimenti guasti o putrefatti e tutto si
comprendeva sotto il nome di botulismo.
Niente di pi erroneo. Le ricerche del Gaertner, Saquepe, Uhlenhuth, Trautmami, Conradi, ecc. ecc., hanno dimostrato che tutte
quante le cosidette intossicazioni alimentari
non sono dovute, per la quasi totalit dei casi,
alle ptomaine o alle leucomaine ma ad infezioni batteriche, e specialmente ai bacilli paratifi e enteridi per l'8o %, al bacillum coli,
ai protei, ecc per il 20%, pervenuti nel nostro
intestino per ingestione.
Questi bacilli infatti sono enormemente diffusi e sono stati riscontrati negli animali sani
321
germi, possono ritrovarsi, ospiti naturali, nell'intestino dei vari animali domestici, per spiegare l'invasione batterica nelle carni, molti AA.
pensano ad una circolazione post-mortem.
Le carni inoltre insaccate e lavorate possono essere inquinate artificialmente da operai portatori di bacilli o dall'uso di intestici,
usati come vesciche, non sterili. Le carni, mangiate crude ed anche cotte, possono portar
foide.
21 Ascarelli.
322
Quindi, tutti gli avvelenamenti alimentari
producono accidenti in apparenza tossici e che
323
Criterio anatomo-patologico.
324
in quello da fosforo. Il raffreddamento e la rigi-
dit sono precoci nei veleni convulsivanti, ritardati nell'avvelenamento per fosforo, arsenico,
funghi, ecc. Nell'avvelenamento da atropina si
ha midriasi; miosi nell'avvelenamento da eserina e muscarina.
Esame interno del cadavere. Nelle vie aeree
e nei polmoni si possono ritrovare traccie di lesioni da gas irritanti, o ecchimosi sub-pleuriche
per l'azione asfittica di alcuni veleni (stricnici);
nel miocardio degenerazione grassa da fosforo.
Reperti importantissimi possono trarsi dall'esame delle vie digestive, sia dall'odore del contenuto, odore di alcool, cloroformio, mandorle
amare (cianuro), aglio (arsenico); sia per la pre-
~ 325
Il criterio chimico.
326
327
328
Criterio antropologico.
La necessit di valutare il criterio antropologico deriva specialmente dalla recettivit diversa dei vari organismi ad un dato veleno:
p. es. nota l'assoluta incompatibilit degli
organismi infantili agli oppiacei; noto che
sostanze non velenose producono in alcuni individui fenomeni tossici; nota l'assuefazione
ai veleni.
Criterio delle circostanze estrinseche.
329
Sintesi.
Esposto cos succintamente il valore che possono avere i diversi criteri medico legali nelle
questioni tossicologiche, si pu concludere:
i nessun criterio isolatamente considerato
pu esser sufficiente a stabilire una diagnosi
di avvelenamento criminoso;
2 non necessario l'isolamento della sostanza venefica per la diagnosi di veneficio
quando tutto il resto a ci concorra;
3 sempre necessaria la dimostrazione di
un nesso di casualit tra il veleno e le conseguenze di esso.
Passiamo ora, e brevemente, ad illustrare
solo alcuni degli avvelenamenti principali e
pi frequenti, e nei quali pi reclamata
l'opera del medico non permettendoci il ristretto spazio la trattazione completa della
tossicologia forense.
Avvelenamento per ossido di carbonio.
L'ossido di carbonio un gas incolore, inodore e insipido, che si decompone ad alta temperatura in carbone e acido carbonico.
Si produce nella combustione incompleta
del carbone, e cos lo si ritrova nel fumo delle
stufe, caminetti, ecc.
L'ossido di carbonio si ritrova anche nel
gas illuminante mescolato ad altri idrocarburi
330
331
giacciono privi di sensi in uno stato soporoso. Segue un brevissimo stadio convulsivo
clonico e poi uno asfittico che talora succede subito al primo periodo, specie se il
gas ricco di CO. In questo stadio si osservano gravi disturbi della sensibilit fino
332
333
334
335
336
337
Il fosforo
si
- 338
a 0.028 (in media % milligrammo ogni zolfanello), e questi avvelenamenti sono per lo pi
volontari. raro l'avvelenamento criminoso,
specie per la difficolt di somministrazione;
abbastanza frequente invece l'avvelenamento
industriale e quello colposo, per prolungata ed
intensa somministrazione di preparati con fosforo, i quali sono talora adoperati anche come abortivi.
Il fosforo bianco estremamente tossico;
negli adulti la dose mortale si aggira intorno ai
quattro-cinque centigrammi ; nei bambini anche
un centigrammo ha talora provocato la morte.
Il fosforo ha azione accumulatrice, e ci
ne aumenta il danno; infatti i sintomi d'avvelenamento non appaiono che dopo qualche
giorno, e possono continuare sino alla morte
malgrado l'immediata soppressione del fosforo.
Non tutti i soggetti sono ugualmente sensibili all'azione del fosforo: molti bambini
hanno senza inconvenienti sopportato per pi
mesi una medicazione fosforata, altri invece
dopo breve tempo hanno presentato sintomi
tossici.
Sintomi. Si distinguono per lo pi due
periodi nel decorso dell'avvelenamento. Il
primo, che compare dopo qualche ora, da dolori gastro-intestinali, vomito ed eruttazioni
con odore agliaceo, sete, cefalea, ecc. Questi
sintomi a poco a poco diminuiscono; si ha una
apparente miglioria, fino a che, verso la fine del
secondo giorno, s'iniziano i sintomi del secondo
339
340
La maggior parte delle lesioni che si riscontrano nell'avvelenamento per fosforo, son date
dalla degenerazione grassa che il fosforo produce
uei diversi organi e tessuti, e dalle emorragie.
La degenerazione si manifesta: con speciale
intensit nel fegato che appare grasso, molle,
giallo chiaro come burro, poverissimo di sangue; con catarro nelle vie biliari, e con una
vera distruzione delle cellule epatiche trasformate in tante goccioline adipose. Si osserva degenerazione grassa anche dei muscoli, del cuore, della tunica muscolare dei
vasi sanguigni, dei reni specie nei tuboli con-
torti.
Le emorragie, salvo che nei casi a rapidissimo decorso, non mancano mai. Esse sono
dovute alla degenerazione grassa delle pareti
vasali. Si osservano per lo pi emorragie puntiformi nella mucosa gastro-intestinale, nel
tessuto cellulare retrofaringeo, sotto le pleure,
nell'epicardio, nel tessuto sottocutaneo e nello
spessore della pelle.
Sono anche frequenti le degenerazioni del
midollo spinale (Gurrieri) lungo il decorso dei
fasci piramidali crociati e dei cordoni di Goll
e di Burdach. Si hanno anche alterazioni del
sangue che si presenta liquido con una leucocitosi pi o meno intensa accompagnata da
linfocitosi.
Come si vede, tanto la sintomatologia che
l'anatomia patologica dell'avvelenamento per
fosforo, molto simile a quella dell'atrofia
341 ~
342
343
dini: quelli dovuti all'azione caustica del veleno (ulcerazioni necrotiche, boccali, esofagee,
gastriche, vomiti sanguinolenti, dolori e talora
perforazioni gastriche e intestinali) ; quelli dovuti all'assorbimento, e quelli dovuti all'eliminazione del veleno (stomatite in forma ulcerosa
e ribelle, colite a forma dissenterica, emorragica,
desquamativa, con violento tenesmo; nefrite acutacon iscuria e talora anche anuria completa, e accompagnata da tutta la coorte dei sintomi uremici).
Possono poi osservarsi altri sintomi secondari,
e tutt'altro che costanti: eruzioni cutanee, lelesioni del miocardio e del pericardio, ecc.
II decorso della forma acuta rapido; per
prima compaiono i sintomi dovuti all'azione
caustica, ultimi quelli dovuti al l'eliminazione
del veleno (stomatite e nefrite) che possono
comparire anche dopo 2-3 giorni.
La morte talora preceduta da agonia prolungata e straziante; talora improvvisa, e pu so>
praggiungere fin dalle prime ore per collasso,
come pu tardare 15 e 20 giorni. In media il
decorso di circa 6-7 giorni.
Le alterazioni anatomiche, di cui le pi importanti e costanti sono le intestinali e le renali, sono in rapporto alla sintomatologia.
Le lesioni intestinali sono di due specie : quelle
dovute all'azione caustica coagulante del veleno
(iperemie, tumefazioni, escare secche di color
bianco grigiastro) che possono trovarsi in tutto
344
345
VII.
QUESTIONI MEDICO-LEGALI RELATIVE
AL MATRIMONIO.
Le disposizioni di legge relative al matrimonio, sono quelle contenute negli articoli 55,
83, 105, 107, 150, 162, 164 del Codice civile.
In base a questi articoli, il perito pu esser
chiamato ad accertare :
a) L'et di un individuo: Infatti non possono contrarre matrimonio; l'uomo, prima che
abbia compiuto 18 anni, la donna prima che
ne abbia compiuti 15 (art. 55 C. C).
b) Lo stato di mente di un individuo
(art.
e)
C.
83 C.
C).
105
C, primo capoverso).
d) L'errore di persona, perch pu esser
349
35
35i
^- 352
ragione inversa alla genialit ed alla originalit. La prova di questa scarsa potenza creativa nella donna, si ha nelle tendenze eminentemente conservatrici nel campo delle idee,
delle credenze, delle superstizioni, ecc. Per
quanto riguarda la volont, si osserva nella
donna una scarsa impulsivit in contrasto con
l'accentuata eccitabilit.
Nella vita sentimentale, molto si differenziano i due sessi ; cos noto come molto pi
sviluppato sia nell'uomo il sentimento politico
e il sentimento sessuale, ecc., mentre scarso
quello religioso, affettivo, famigliare, ecc. Caratteristica femminile il contrasto che talora
domina nelle diverse manifestazioni del sentimento morale, diversit che non qui il caso
di approfondire.
Lo studio di questi caratteri, lo studio delle
diverse attitudini (giochi, lavori, tendenze casalinghe, lavori donneschi, cucina, ecc.) faciliteranno molto nei casi di dubbio sesso, la diagnosi del perito. In tutti i trattati di medicina legale, sono numerosissimi gli esempi di
pseudoermafroditismo ; non ne riporteremo
che uno, originale e molto caratteristico da
noi stessi osservato e studiato.
353
Ascarelli.
354
355
Il torace discretamente
sviluppato, e pi sviluppato dell'addome,
molto appiattito nella
parte superiore, con ac-
pronunziata.
Arti inferiori. Linea delle coscie e delle
gambe lievemente arcuata e femminilmente convergente alle ginocchia. Coscie rotondeggianti.
Ani superiori. Il braccio appare rotondo.
La mano grossa, di forma affusolata, nel bordo
radiale presenta una elegante e notevole convessit.
( Tralasciamo l'analisi dell'esame antropometrico e funzionale. )
Motilit. Nulla si riscontra di importante
nei movimenti attivi, passivi. Mimica notevole,
molto mossa ma non esagerata; bocca che si
atteggia facilmente al sorriso. Durante la pressione dinamometrica si osserva una contrazione
mimica forte, risoluta, mascolina.
356
Nel raccogliere gli oggetti, e nell'alzarsi da
Fig. 23.
Marcia diritta, franca, con passi sicuri abbastanza lunghi, senza ondulazione del bacino.
Voce profonda con tono basso, linguaggio
lento, molto conciso.
Non si ebbe mai accenno a mestruazioni,
n per diretto scolo sanguigno delle vie genitali, n per emorragie vicarie.
357
Esame psichico. Intelligenza limitata; potere di attenzione abbastanza sviluppato; memoria, specie nella ricostruzione di fatti avvenuti anche da molto tempo, buona.
Immaginazione, fantasia, e tutto ci che si
riferisce all'ideazione e all'associazione delle
idee, abbastanza limitata.
Il soggetto si presenta senza nessun atteggiamento speciale, in modo composto, ordinato, alquanto depresso, con uno sguardo
vacuo traquillo, e con espressione indifferente.
La volont debole, ed infatti facilmente
suggestionabile (come potemmo accertarci nei
moltplici interrogatori, e come si pot dimostrare con prove elementari durante lo studio
della sensibilit dolorifica). La debolezza di
volont si esplica inoltre nella docilit di carattere, e nel non opporsi agli incitamenti e
agli esami cui senza alcuna difficolt si sottopone.
Sentimenti. Tono sentimentale completamente indifferente; abbastanza sviluppato
invece il sentimento della personalit; infatti
un giorno, durante la sua degenza all'ospedale,
alquanto beffeggiata dalle sue compagne, arrogantemente rispose, cercando disfar valere
la sua superiorit e dicendosi dispiacente di
non sentirsi forte come un uomo per poter far
loro vedere come avrebbe risposto ai motteggi.
Emotivit. Poco sviluppata; infatti non
si eccita emmeno ai ricordi d'infanzia famigliari, od anche personali. Il suo volto si
copre di un lieve rossore solo quando la si
interroga sui rapporti sessuali. Sulla sua emo
tivit non esercita influenza l'ambiente; infatti non si riscontr differenza di atteggiamento e di contegno interrogata isolatamente
o innanzi ad una studentesca di 40 o 50 persone. (Si deve por mente, nel giudicare ci,
che la V. D. esercita la prostituzione).
358
Anche l'affettivit appare, piuttosto deficiente; essa intanto non mostra affatto dispiacere di esser lontana dalla famiglia, e di
alcuni componenti di questa non sa nemmeno
notizie, Anche verso il suo amante, essa dichiara di non nutrire un vero affetto, ma
solo della simpatia.
Ci che pi di tutto deficiente nel . oggetto studiato il sentimento morale. Infatti
da circa un anno dedita alla prostituzione,
sebbene conscia della sua anomalia fisico-sessuale; ed esercita la pi bassa prostituzione
andando per le vie e frequentando postriboli
d'infimo ordine.
Oltre questa palese immoralit dimostra una
vera tendenza al vagabondaggio; non esercit
mai alcun mestiere ; una sola volta and come
domestica, ma solo per pochi mesi, perch
preferisce l'ozio al lavoro.
Altra prova della sua deficienza morale la
menzogna; mentisce infatti anche su circostanze insignificanti, p. es. sulla sua et, sulla
parentela, e su fatti riferentisi all'anamnesi,
alla vita che conduce, ecc.
In rapporto al sentimento morale dobbiamo
anche notare un contrasto che si osserva nel
suo contegno. Mentre per lo pi ossequiente,
docile e anche timida, talora invece scatta
con subitanea impulsivit; per esempio un
giorno attacc briga con una compagna e le
scagli contro un bicchiere, lievemente ferendola al sopraciglio.
Sentimento sessuale. Questo completamente invertito. Si era manifestato, come
vedremo pi particolarmente dall'anamnesi,
all'et di 13 anni, verso il sesso maschile presso
cui il soggetto si sentiva trasportato.
Sin da bimba, ci raccont, prediligeva i
giuochi femminili ai maschili, e le piaceva rimanere in casa a sbrigar le faccende casalinghe.
359
3<5o
sue glandole genitali, ermafrodito esterno, perch i suoi organi genitali esterni sin dalla
nascita sono stati creduti femminili, avvicinandosi infatti a questi per l'aplasia molto marcata del pene, per la divisione scrotale in due
pseudo grandi labbra separate, per una depressione pseudo-vulvare, in cui non vi che
un ampio orificio uretrale, mancando assolutamente ogni traccia di vagina. Si ha insomma una ipospadia perineale, o vulvifortne o di
terzo grado: forma abituale di quell'anomalia
genitale che porta alla nascita, nella determinazione del sesso, molto frequentemente ad
errori. Come quasi sempre accade, questo uomodonna ha i caratteri sessuali secondari e psichici del sesso cui non appartiene.
Si domander, come pu il soggetto esercitar
la prostituzione?
Evidentemente non pu aver luogo un vero
e proprio congiungimento carnale. Il soggetto
ci disse che alle volte essa fa di tutto per
ingannare la persona con la quale si congiunge; e che l'inganno la maggior parte delle
volte riesce. Molti poi, consci delle anomalie,
sono a lei spinti per predilezione di rapporti
abnormi, o per curiosit morbosa sessuale. Il
congiungimento carnale limitato al contatto
e alla tentata introduzione del pene tra le
pseudo grandi labbra, nel dilatato, sfiancato,
ampio, imbutiforme, orificio uretrale.
I rapporti sessuali e la prostituzione esercitata, non costituiscono quindi che un epifenomeno di tutta la sua vita, e della sua personalit anatomica, funzionale e psichica.
In sintesi noi ci troviamo di fronte ad un
uomo, perch soggetto provvisto di testicoli, e
di fronte ad una donna per la sua mentalit,
per le sue abitudini e per la sua professione; ed
appunto in questo contrasto che risiede in
gran parte la importanza del caso.
361
Impotenza.
Cause di nullit di matrimonio per impotenza vengono non solo determinate da questo
articolo del Codice civile, ma prospettate anche da altri articoli, per esempio dall'articolo 162:
362
Ma oltre questo articolo vi ancora
l'arti-
La pena :
Omissis.
i della reclusione da uno a cinque anni,
se il fatto produce l'indebolimento permanente
di un senso o di un organo, ecc.
20 della reclusione da cinque a dieci anni,
se il fatto produce la perdita,., della capacit
di generare, ecc. .
363
364
nella donna, si distingue in impotenza strumentale e funzionale. Si ha l'impotenza strumentale, quando lo strumento genitale maschile
o femminile ha tali lesioni o anormalit da
non permettere il coito. Si ha invece l'impotenza funzionale, quando l'apparecchio genitale, maschile o femminile, che pure pu essere regolarmente conformatoanatomicamente,
non funziona normalmente.
Questa la prima e importante divisione della
impotentia coundi.
Impotentia coundi strumentale nell'uomo.
Malattie e deformit congenite e acquisite del
pene. "Li'impotentia strumentale pu essere
data da mancanza assoluta del pene, e da
malattia e deformit congenite e acquisite. I
casi di impotentia strumentale per malattie
congenite sono eccezionalmente rari, mentre
sono pi frequenti i casi di impotentia strumentale per malattie acquisite. Cos la mancanza totale del pene, che si ha raramente in
via congenita, si ha invece frequentemente
in via acquisita, per malattie le quali hanno
portato all'amputazione dell'organo. Possiamo
poi avere deformit, tra cui vanno specialmente
considerate l'ipospadia e l'epispadia di alto
grado.
365
366-
367
caso sufficiente per non ammettere la possibilit di una erezione , o si potr parlare in
altro simile modo.
Disturbi psichici funzionali. (Impotenza psichica). Perch il meccanismo dell'erezione
sia completo, e funzioni con regolarit e precisione, necessario oltre allo stimolo periferico,
ed alla normalit delle vie nervose, anche uno
stimolo emotivo. Il fenomeno sessuale sempre
accompagnato da questo stimolo, che in esso
si accentua grandemente e potentemente. Allorch questo fattore emotivo alterato, sia
per eccesso che per difetto, si hanno disturbi
di origine psichica nel decorso normale dell'erezione, in modo che questa non si avvera.
questa la forma dell'impotenza psichica, che
pi frequentemente di ogni altra, d occasione
ed inizio a procedimenti giuiiziari e reclama
l'intervento del perito, il cui compito d'indagare se alcuno dei fattori dell'erezione sia
compromesso, in modo da impedire che essa
si compia.
L'impotenza psichica pu esser assoluta
(cio rispetto a tutte le donne) o relativa cio
per una sola donna.
L'impotenza psichica assoluta si ha specialmente nei frigidi sessuali, impotenti psichici
ricordati anche nel Diritto Canonico; e nei
nevrastenici. Nella nevrastenia l'impotenza
368
369
37
37i
372
373
flesso e per traumi, ma anche per malattie dei
centri nervosi cerebrali e specialmente spinali
che ledono il centro dell'erezione di Goltz, o il
d'infantilismo.
Si comprende come la prognosi di questi
diversi casi d'impotenza funzionale sia molto
diversa secondo le cause patogenetiche.
Malattie generali. Per compiere il coito
necessaria, oltre le condizioni su indicate,
anche la potenzialit fisica generale. Questa
circostanza viene in campo quando si vuole
stabilire se un dato infante possa essere stato
generato in un determinato periodo di tempo
da un determinato individuo, che in quel tempo
era malato.
In tesi generale difficile ammettere il coito
in gravi malattie febbrili, sebbene per si conoscano numerose eccezioni (Hoffmann racconta di un uomo sessantenne che comp il
coito al 5 giorno di polmonite crupale, ecc.).
374
Fanno poi molto spesso eccezioni i tubercolosi (phtisicus salax) che possonocoitare anche
a malattia molto avanzata. Oltre le malattie
febbrili possono dare impotenza altre malattie
generali, tra cui i! diabete.
Onanismo. Si pu avere infine impotenza
funzionale, non per cause psichiche o malattie
mentali, nervose, generali, ma solo in seguito
ad eccessi sessuali e specialmente alla masturbazione.
I casi sono per molto meno frequenti di
quel che si creda; il pi delle volte si ha una
diminuita eccitabilit del centro di erezione,
non un'abolizione completa. Ed inoltre, in tali
casi l'impotenza ha spesso una base psichica.
Costoro, cio, avvezzi ad eccitamenti sessuali
abnormi ed intensi, sono presi in alcuni momenti dal timore di non poter compiere un
coito normale, e sono quindi per diminuita
eccitabilit o per autosuggestione inibiti all'atto
sessuale.
375
376
Se la castrazione viene praticata nella fanciullezza prima della pubert, si ha impotenza assoluta. Se invece la castrazione viene
praticata dopo la pubert, non si deve escludere del tutto la possibilit che possa av-
venire una copula fecondante, per la presenza dello sperma rimasto nelle vescichette
seminali. Tanto pi che nell'eunuco, almeno
per un certo tempo, si mantiene la possibilit della erezione, non venendo per tale
operazione lesi n i centri nervosi erettivi
n le vie nervose relative, n venendo per essa
a mancare la normale eccitabilit sessuale
prodotta dallo stimolo periferico. Furono fatte
anche ricerche sperimentali sugli animali, per
decidere il tempo nel quale lo sperma rimasto nelle vescichette poteva conservare propriet fecondanti; e si concluse che nell'uomo,
si pu ritenere con ogni probabilit, che ci
duri non pi di dodici o tredici giorni.
Pi frequente della mancanza, l'atrofia le
sticolare per cui il testicolo si presenta raggrinzito. L'atrofia testicolare si pu avere
anche in via congenita, ma assai rara. assai
frequente invece quella in via acquisita, per
malattie dei testicoli o degli epididimi. Molto
pi frequente dell'atrofia si verifica la poplasia,
che un arresto di sviluppo, o per un arresto
generale di sviluppo di tutto il corpo, (come
p. es. in certe forme di idiotia); o per cause
morbose locali; (compressione, flogosi, ecc.) o
per lesioni traumatiche del nervo spermatico;
377
spermia). La propriet dei testicoli di secernere sperma normale, assolutamente necessaria per la fecondazione. Tale propriet
influenzata da parecchie condizioni:
a) Et. E noto come solo alla pubert
i testicoli acquistano la propriet di secernere
lo sperma. L'epoca della maturit sessuale
varia molti-simo da individuo a individuo, da
paese a paese, da razza a razza, per le condizioni sociali, ed in rapporto a tutta una
serie di modificazioni fiso-psichiche del fanciullo. Non qui luogo d'intrattenerci sulla
epoca pubere, accenneremo come essa possa
variare dai 9 fino ai 17-18 anni (in media nei
nostri paesi
anni).
L'attitudine alla fecondazione, che s'inizia
dunque con la pubert, permane nella virilit, e decresce fino a scomparire, nella vecchiaia. Ma come non si potuto delineare
il momento preciso della sua comparsa, cos
non possiamo delineare quello della sua scomparsa. Da numerose osservazioni risulta che,
13
378
379
l'uretra;
e) da malattie degli organi genitali esterni
e degli organi vicini, come: cicatrici, ernie labiali, tumori della vulva; e degli organi genitali interni, come: prolasso uterino, ecc.
38o
Vili.
QUESITI MEDICO-LEGALI
RELATIVI ALLA GRAVIDANZA.
Disposizioni legislative. Segni delia gravidanza. Et in cui pud verificarsi la gravidanza. Durata della gravidanza. Fecondazione dopo il parto. Ignoranza, simulazione e dissimulazione della gravidanza.
Gravidanza immaginaria. Stato mentale
della donna incinta.
Disposizioni legislative.
Le disposizioni del Codice che possono venire nel campo medico-legale, relativamente
allo stato di gravidanza, sono date dagli articoli 55, 57, no, 160, 161, 180, 236 e 724 del Codice civile, e dall'articolo 372 del Codice penale.
Art. 55 Non possono contrarre matrimonio: l'uomo prima che abbia compiuto gli
anni 18; la donna prima che abbia compiuto
gli anni 15.
Art. 57. Non pu contrarre matrimonio
la donna se non decorsi dieci mesi dallo scioglimento o dall'annullamento del matrimonio
precedente, eccettuato il caso espresso nell'ar-
382
masta incinta.
Art. 160. Si presume concepito durante
il matrimonio il figlio nato non prima di 180
giorni dalla celebrazione del matrimonio n dopo
300 dallo scioglimento o annullamento di esso.
Art. 161. Se il figlio nato prima che
non siano trascorsi 180 giorni dopo il matrimonio, il marito, e dopo la sua morte, gli
eredi di lui, non potranno disconoscerne la
paternit nei casi seguenti:
383
escludere la gravidanza di una donna, deve procedere molto guardingo, senza preoccuparsi di
dare con troppa sollecitudine il suo responso.
Innumerevoli sono infatti gli errori cui sono
incorsi e ostetrici e periti nelle diagnosi di
gravidanza.
Si deve inoltre tener conto, che se una donna
la quale ricorre ad un medico di sua fiducia
per accertare una supposta gravidanza, ha
tutto l'interesse di non fuorviare le ricerche
cliniche, il perito al contrario deve rivelare
uno stato che spesso si cerca di nascondere.
Quindi il perito, non deve fare alcun conto
di tutta quella lunga serie di segni subiettivi
della donna incinta, n di tutti i segni obiettivi che non hanno carattere di certezza.
La diagnosi medico-legale non deve essere
basata che sui sintomi di certezza, cio: constatazione delle parti fetali, del battito cardiaco
fetale, e dei movimenti attivi del feto; non
prendendo per parti fetali, piccoli fibromi sottosierosi od altro; per battiti fetali, i battiti
propagati a distanza dal cuore materno o dall'aorta; e per movimenti attivi fetali, i movimenti intestinali della madre.
In questi ultimi tempi stato anche proposta la radiografia del feto attraverso le pareti addominali della madre, per l'accertamento
della gravidanza, e sono state anche compiute
384-
nerativa.
- 385
La comparsa e la cessazione delle mestruazioni variano secondo le razze, i climi, la condizione sociale, ecc., ma in media nei nostri
paesi la comparsa delle regole, si ha sui 13 anni,
e la menopausa tra i 45 e i 50 ; in questi limiti
di tempo, oscilla in media anche la potenza generativa femminile.
Ma, si sono viste gravidanze precocissime
(8 anni) e, ci che pi importante in medicina legale perch ha dato luogo a dibattiti
peritali numerosi, gravidanze tardive.
Un'estesa trattazione dell'argomento fu fatta
dal Tovo, ed ultimamente, giusto a proposito
di una perizia per petizione di eredit, dal
prof. Borri. Questi, valendosi di tutte le opinioni espresse in merito, dai medici-legali, dagli
ostetrici e fisiologi concluse : a) che fatto
normale nella donna la cessazione della potenzialit generativa tra i 40-50 anni, b) che da
ritenersi possibile la gravidanza anche tra i
50-60 anni, ma tale avvenimento da ritenersi
25
Ascarelli.
- 386
387
necessario stabilire
L'ignoranza dello stato gravidico, pu ammettersi solo nelle prime fasi e nei primi mesi
388
donne che hanno subito il coito incoscientemente (stati ipnotici, sonnambulismo naturale
o provocato, sonno cloroformico).
N deve trascurarsi il fatto che in date circostanze la gravidanza pu confondersi con
malattie, e che la donna pu esser mantenuta
in errore anche da medici.
Simulazione e dissimulazione della gravidanza
e gravidanza immaginaria.
389
gravidanza.
Il perito dovr quindi studiare attentamente
la donna, non solo ostetricamente, ma anche
ed ancor pi psichicamente.
Quesiti diversi sulla gravidanza.
39o
Abbastanza frequente nella gravidanza la
manifestazione di idee cleptomani, e la donna
nello stato gravidico per attenuazione dei
poteri inibitori trascinata ad atti impulsivi e
violenti sia contro s stessa, che contro altri.
IX.
QUESTIONI MEDICO-LEGALI
RELATIVE AL PARTO E AL PUERPERIO.
392
alle modificazioni delle mammelle ; alla presenza del colostro o alla sua scomparsa, (la
quale di grande importanza specie nella donna
che allatta); alle note traumatiche dei genitali
esterni che permangono per 7-8 giorni, ecc.
per arduo compito peritale, dimostrare un
parto avvenuto in tempo remoto e specialmente
la data del parto, perch non vi sono segni che
possono fare assegnare al parto un'epoca precisa.
Le traccie di antico parto sono specialmente :
le cicatrici sulle labbra dell'utero, e il mutamento di forma dell'orificio esterno dell'utero
che diviene pi ampio, a forma di fessura con
delle intaccature cicatriziali; le frequenti cicatrici della forchetta vulvare; l'aspetto liscio
privo di rughe della vagina; la distruzione dell'imene della quale non rimangono che le caruncole mirtiformi ; la linea bruna addominale
e le modificazioni dei capezzoli e dell'areola
mammaria, ed infine la presenza delle strie gravidiche sulla cute dell'addome, che dimostrano
come una volta siavi stata una forte distensione della cute addominale.
Queste smagliature, che si presentano sulla
cute del ventre, come linee serpiginose pi o
meno lunghe e larghe, decorrenti con disposizione raggiata partendo dalla sinfisi del pube
e dalle arcate del Poupart, sono segno importante per stabilire un pregresso parto.
393
394
395
396
derivati dal concepimento (grossi coaguli, polipi, mole).
D'altra parte la mancanza del prodotto
espulso forte criterio di probabilit per giudicare della simulazione, poich una donna
che asserisce di avere partorito deve avere
tutto l'interesse ad esibire il neonato; e cos
la donna che asserisce di non avere partorito,
ma di avere espulso dall'utero un altro prodotto, non avr ragioniper volerlo nascondere.
Condizioni mentali della puerpera.
397
Parto ignorato.
Codesta possibilit non si pu negare in tesi
astratta. Cos, per esempio, pu una donna
incoscientemente partorire in coma, in ubbriachezza, in letargo, in stato sonnambolico, in
stato ipnotico, o sotto narcosi. Anche per particolari forme mentali (idiozia) la donna pu
non valutare i fatti che in lei si compiono. Sono
per casi particolarmente rari, che vanno ben
vagliati e studiati.
Omissione di cure.
Non si pu poi porre in dubbio che la intensit dei dolori, in donna specialmente primipara, il parto clandestino, la vergogna dell'imminente propagazione della sua colpa, il
presentimento delle minaccie o della vendetta,
lo stato di anemia, la depressione delle forze
fisiche, sieno tante cagioni morali e fisiche,
atte ad esaurire una puerpera e renderla incapace ad occuparsi del proprio nato.
Il perito, valutando tutte le ragioni scientifiche e pratiche nel caso concreto, giudicher
se l'omissione delle cure fu colpa, o naturale
conseguenza dello stato speciale in cui si trovava la donna.
X.
QUESITI MEDICO-LEGALI SULL'ABORTO.
Le disposizioni legislative italiane che si riferiscono all'aborto sono date dagli articoli 381,
382, 383, 384, 385 del Codice penale.
401
societ, che rendono cos difficile il matrimonio tra sedotta e seduttore; sia per le condizioni della vita moderna, che rendono difficile il nutrire e l'educare una numerosa figliuolanza.
Per tali ragioni la scuola positiva vorrebbe
che la madre che acconsent ad abortire fosse
poco o nulla punita, tanto pi che per tale
reato non si ha allarme sociale, non si ha una
parte lesa vera e propria, ed il reato sfugge,
nella gran maggioranza dei casi, alla giustizia
punitiva, restando quasi sempre punite solo le
donne meno astute e quindi meno pericolose
alla Societ.
Le pene invece dovrebbero essere molto severe per coloro che provocano su altri l'aborto,
in modo che la donna, se avesse dannose conseguenze, sicura della impunit, accuserebbe
colui o colei che l'ha fatta abortire.
Per aborto, nel senso ostetrico, s'intende la
provocazione del parto prima del i8o giorno
della gravidanza, vale a dire prima che il prodotto del concepimento sia atto alla vita extrauterina. In medicina legale invece, per aborto
s'intende la interruzione della gravidanza in
qualunque periodo di essa, indipendentemente
dalla vitalit o no del feto (Filomusi-Guelfi),
anche se la distruzione del feto avvenuta
dentro l'alvo materno. Allorch invece ci si
avvera fuori dell'utero e quando il feto atto
a vivere di vita propria si rientra nella figura
giuridica dell'infanticidio.
26 A scartili.
402
'
un certo sviluppp Che anche i profani riconoscono per tale, oppure davanti a prodotti
espulsi nei primi mesi della gravidanza e che
facilmente possono esser presi per semplici
coaguli.
4o3
confondere i prodotti abortivi con quelle membrane, che si eliminano talora con forti contrazioni e ragguardevoli emorragie, nella dismenorrea membranacea o nella a endometrite esfoliativa , ecc.
La diagnosi differenziale data dal rinvenirsi macroscopicamente o microscopicamente,
di parte di amnios o di corion.
Quando si rinviene un feto di un certo sviluppo, bisogna determinarne l'et, tenendo
presenti 3 seguenti caratteri dello sviluppo del
feto.
i" mese. Embrione lungo da 5 a 8 mm.,
curvo sopra s medesimo a guisa di navicella,
trasparente, gelatiniforme : l'estremit cefalica
grande quasi la met di tutto il corpo, la caudale acuminata.
20 mese. Embrione lungo 11, 14, 17 mm
,
peso 4 grammi o pi: testa assai grande in
proporzione del piccolissimo corpo: naso formato ma impervio comunicante con la fenditura della bocca: padiglioni delle orecchie distinti: arti superiori ed inferiori formati con
dita distinte per solchi, ma non ancora se'parate fra loro: inizio del cordone ombelicale.'
30 mese.
Feto
lungo
65
a 90 mm. peso 30
404
4o5
le ninfe si vedono molto sporgenti. Nel calcagno, nucleo osseo di 5 mm. e nell'astragalo
di
2 mm.
7 mese. Feto lungo 38 a 43 cm., peso da
1000 a 1500 grammi; articolazioni rilasciate,
46
47
io0 mese.
Es: i mese lunare feto di cm.
20
x
x
2
2
7 X 5
= 4
= 35
Sul vivo, l'esame deve essere rivolto a dimostrare la pregressa gravidanza e l'avvenuta
espulsione del prodotto del concepimento.
I segni della gravidanza saranno tanto pi
dimostrativi per quanto pi essa era avanzata ;
nel primo e nel secondo mese nessuna traccia
si pu ritrovare nella madre, poich l'emorragia da cui l'aborto pu essere accompagnato
non si pu differenziare da un' abbondante
mestruazione. Per nei mesi che seguono, il
feto sviluppato in modo che non pu essere
48
espulso, senza che si produca (specie dopo il
409
4io
cui l'uovo delicatissimo, poco solidamente
impiantato, e l'utero ha una sensibilit notevolmente aumentata verso tutti gli eccitamenti.
L'intervento del perito inoltre molto spesso
tardivo, ed egli non ha agio di poter esaminare il prodotto espulso, e non pu quindi
escludere in modo assoluto l'espulsione di un
prodotto morboso.
4ii
spinali contrattivi dell'utero o producono ostacolo sul ricambio gassoso del feto.
Devono inoltre esser tenute in conto le differenze individuali, poich mentre in alcune
donne bastano deboli stimoli per produrre contrazioni ed aborto, in altre, ogni stimolo riesce
inutile, e si possono produrre gravi malattie
materne ed anche pu aversi la morte senza
aver avuto l'aborto.
Molte sono le sostanze cos dette abortive.
Tra queste la pi conosciuta la segala cornuta e i suoi derivati (ergotina, ergotinina,
ecc.). Queste sostanze sono potenti vasocostrittrici, producono anemia e quindi eccitazione dei
centri cerebrospinali e parenchimah dell'utero,
e indirettamente contrazioni sul muscolo uterino. Agiscono inoltre anche come tossici.
La dose tossica della segala di circa 5 gr. ;
quella dell'ergotina di y2 gr., dell'ergotinina
di 10-20 milligrammi.
I sintomi che si osservano dopo la ingestione
della segala a dose elevata sono: nausea, vomito, secchezza alla gola, dolori gastro-intestinali, rallentamento del polso, delirio, coma.
Talora si osservano anche cangrene periferiche
(ergotinismus gangrenosum) dovute all'acido
ergotinico.
All'esame microscopico del vomito si possono riconoscere le particelle di segala come
tessuto costituito da cellule poligonali assai
strette e collegate l'una all'altra, e contenente
una sostanza grassa incolore.
412
4i3
diretta.
Il perito, in presenza di un aborto che si
crede provocato per ingestione di una data
sostanza, deve anzitutto considerare: la qualit
e la quantit della sostanza presa e la coincidenza tra i sintomi provocati e quelli che la
414
415
416
Notiamo anzitutto:
a) Le gravi emorragie per incompleta retrazione uterina dovuta ad inerzia o, pi
spesso, a ritenzione di membrane. Le emorragie sono anzi quasi la regola in tutti gli
aborti sia spontanei che provocati.
b) Le lacerazioni vaginali ed uterine pi o
meno vaste, prodotte dall'introduzione di corpi
estranei con tutte le conseguenze settiche. Queste lacerazioni possono interessare il collo uterino, le pareti vaginali ed uterine, ed essere
pi o meno profonde ed estese, uniche o
multiple. Possono prodursi anche negli aborti
spontanei, specie se l'aborto fu precipitoso.
417
bile o viziato, ed il feto grosso. Per le lacerazioni spontanee risiedono per lo pi nel collo,
o vicino a questo, o fra il collo e il corpo dell'utero e decorrono trasversalmente, o un poco
oblique o anche pi spesso longitudinalmente.
Le rotture provocate, in punti svariati, per lo
pi sul prolungamento dell'asse del canale
genitale o a volte sul fondo dell'utero, sono
talora accompagnate da lesioni di altri organi
particolarmente dell'intestino.
Le rotture spontanee accadono quasi sempre nella gravidanza inoltrata o a termine, o
per accidenti traumatici esterni o per alterazioni della parete interna, e sono sempre di
dimensioni molto maggiori delle abortive s
da permettere spesso al feto di passare nella
cavit addominale.
Le lacerazioni possono produrre infezioni
settiche locali e generali e non di rado mortali.
e) Le iniezioni forzate nell'utero producono talora rotture dell'utero o penetrazione
di liquido nelle tube. Inoltre spesso vengono
adoperati liquidi o asettici (decotti di th,
acqua saponata), o troppo antisettici (soluzioni forti di sublimato, ecc.) o troppo bollenti si da determinare perfino coagulazione
del sangue nelle vene uterine.
e
27 A scartili.
418
Diagnosi dell'aborto procurato.
Tenendo presenti le cause dell'aborto spontaneo o provocato, le conseguenze che possono sopraggiungere, i segni che i mezzi usati
possono lasciare sia sulla madre che sul feto,
la gravit dei fenomeni con cui decorre l'aborto criminoso e le frequenti infezioni, si pu
riuscire a formulare la diagnosi di aborto provocato. Infatti il Gallard dice che quando
in seguito ad un aborto, dopo pochi giorni si
manifestano i sintomi di un grave processo
settico, legittimo il sospetto che vi sia stata
di mezzo qualche manovra, e che quindi si
tratti di un aborto procurato .
Lo stesso Gallard sostiene anche, che quando
l'aborto avviene in due tempi, cio prima l'espulsione del feto e poi quello delle membrane
lacerate, se la gravidanza non pi avanzata
del terzo mese, trattasi quasi sempre di aborto
procurato, con apertura artificiale delle membrane, perch negli aborti spontanei prima
dei tre mesi, feto e membrane vengono espulsi
in blocco.
In ogni modo per la diagnosi sempre
difficile, specie se fatta sul vivo. Il perito tra
l'altro non deve trascurare il criterio psicologico.
Il nascondere l'aborto avvenuto, l'occultare
il ferino, l'indagine sulle cause che possono aver
spinto la donna ad abortire, ecc., sono tutti
elementi dei quali bisogna tener in gran conto.
419
L'aborto terapeutico.
Spesse volte sono stati incolpati i medici di
aver procurato aborti, con il pretesto che l'aborto era reclamato dalle condizioni della donna.
Non si pu mettere in dubbio che possa il
sanitario provocare in una donna l'aborto per
impellenti necessit cliniche, allo scopo di salvare la vita alla madre. Infatti in questi casi
provocando l'aborto, si toglie una vita in
istato potenziale per salvarne una attuale.
In tutti i casi per in cui il medico crede
necessario procurare l'aborto, egli deve essere
estremamente prudente, e procedere all'operazione solo col consenso dei parenti della
donna e con quello di altri sanitari che egli
deve chiamare ad assistere all'atto operativo.
Il segreto medico nell'aborto.
XI.
QUESITI MEDICO-LEGALI
SULL'INFANriCIDIO.
422
dalla nascita;
3 che il reato sia commesso honoris causa.
Il primo e il terzo elemento (intenzione di
uccidere, e honoris causa) sono di spettanza
esclusiva del magistrato; il perito deve esclusivamente pronunziarsi sul 20 elemento che
si scinde in tre quesiti che sono di importanza
capitale dal punto di vista medico-legale, e cio :
trattasi d'infante;
423
i se
2 se
3 se
quale.
In linea accessoria, il perito deve pronunciarsi
sulla vitalit del feto (art. 135 C. P. P).
Vita e vitalit dell'infante.
424
Il Filomusi-Guelfi ed anche la scuola francese, dicono che per ammettere la vita dell'infante, basta che il bambino abbia respirato
parzialmente, e che il perito trovi nei polmoni traccie dell'avvenuta respirazione, la
quale ha grande valore per dire che il feto
nato vivo, mentre la negativa non basta per
dire che nato morto. Noi andando pi
in l, seguiamo la dottrina inglese, secondo
la quale vita ogni atto spontaneo dell'organismo, appena uscito fuori dall' utero materno . Ed a questi concetti si ispirano anche
i codici tedesco e austriaco, che fanno rientrare
nell'infanticidio, anche la soppressione del feto
durante il parto.
Infatti, vi sono numerosi casi in cui, dopo
il parto, i feti vivono per parecchi giorni,
425
426
427
Le prove di vita.
428
429
ziali, in quanto vi possono essere dei casi in
cui i polmoni affondino pur avendo il feto vissuto ed anche respirato, e casi in cui i polmoni galleggino senza aver respirato.
I casi in cui i polmoni galleggiano senza
aver respirato, sono dati specialmente da:
a) Putrefazione. Quando la putrefazione
abbia raggiunto lo stato gassoso.
La diagnosi differenziale tra galleggiamento
da putrefazione e da aereazione non difficile.
Si pungano le bolle da putrefazione e si comprimano i pezzetti di polmone per scacciarne
i gas, e se dopo i frammenti polmonari prima
galleggianti affondano, si pu essere quasi sicuri che si era in presenza di processi putrefattivi, poich nei polmoni aereati non si riesce
a scacciar tutta l'aria se non con fortissima
pressione.
Inoltre secondo le ricerche del Magnanimi,
l'andamento della putrefazione diverso nei
polmoni che hanno respirato, poich mentre
in questi la putrefazione pi rapida con formazione di grosse bolle, nei polmoni fetali le
bolle sono piccole, scarse, e la putrefazione
pi lenta.
II galleggiamento putrefattivo solo eccezionale, ed anzi alcuni medici legali stentano
anche ad ammetterlo (De-Crecchio, Tamassia,
Bordas, Magnanimi, ecc.)
Ad eliminare infine ogni dubbio al riguardo,
bisogna che il perito tenga conto non solo della
putrefazione dei polmoni, ma anche della pu-
organi,
43
trefazione di altri
come il fegato, la
milza, ecc., e constati se anche in questi
visceri la putrefazione ha raggiunto il medesimo periodo e ha indotto le medesime modi-
43i
Nikitin, Ottolenghi,
432
lacani,
Ascarelli, ecc.),
che hanno compiuto degli atti ed hanno vagito, anche per molte ore, e nei quali si
riscontra una prova idrostatica polmonare ne-
gativa.
Ci per insufficiente capacit contrattiva dei
muscoli respiratori, per difetto di trama elastica polmonare (Ottolenghi), per insufficiente
sviluppo dei centri respiratori o perch la capacit respiratoria fu paralizzata da cause non
dimostrabili, ecc. Talvolta la vita resa possibile perch, alla respirazione polmonare supplisce la respirazione bronchiale, la respirazione
cutanea, lo scambio gassoso che avviene attraverso le mucose della bocca, che basta a
provvedere per qualche tempo alla vita del
feto, data la sua scarsa massa sanguigna, lo
scarsissimo ricambio e la resistenza enorme
che i feti offrono alle cause asfittiche.
6)
433
434
'
la docimasia idrostatica lascia al perito anche
435
il minimo dubbio.
La diagnosi istologica non difficile: maggiore importanza assume il comportamento
delle fibre elastiche che si mettono in evidenza
col metodo Weigert, e l'ampiezza degli orifici
alveolari. La putrefazione non infirma i risultati microscopici per la grande resistenza
delle fibre elastiche alla putrefazione (Ottolenghi-Rossi) e perch nel polmone putrefatto fetale i batteri sono scarsissimi negli
alveoli, assenti nei vasi sanguigni, e abbondanti
nel connettivo; nel polmone aereato invece i
batteri esistono dovunque, e specialmente negli alveoli e nei vasi sanguigni. Nell'insufflazione la dilatazione alveolare avviene irregolarmente e facilmente si riconosce (Mirto).
La docimasia istologica serve inoltre come
criterio di maturit del feto, che si deduce
chiare.
436
e) Altre docimasie polmonari.
Altre docimasie polmonari sono la sanguigna del Daniel e Ploucquet basata sul peso
del polmone aereato e fetale, quella del Ferro
dello Zalescki basata sul contenuto in ferro,
la emato-pneumo-epatica studiata dal Severi,
Corrado, Borri, Tamassia, e basata sul contenuto sanguigno del polmone paragonato con il
contenuto ematico del fegato.
f) Docimasia gastro-intestinale o di Breslau.
437
Non si d importanza medico legale alla posizione dello stomaco. Questa sarebbe perpendicolare nel feto, pi o meno trasversale dopo
la nascita. Il cambiamento avviene per gra-
438
datamente. Non ha nemmeno importanza l'eevacuazione di urina e di meconio, che avverrebbe solo nei feti nati vivi, la presenza di
infarti urici nei reni, ecc.
Se il feto nato vitale.
135
del
vita toracica; le
piloro, ecc., ecc.
Si tenga conto che molte mostruosit sono
compatibili con la vita.
Malattie. Infine vi sono molte alterazioni
morbose acquisite nell'utero con cui la vita
incompatibile (pneumonite alba, p. es., ecc.).
avanzata.
Il quesito molto importante, perch al di
l dei cinque giorni non si pu pi parlare
d'infanticidio, ma di omicidio. Per giudicare
quanto tempo il neonato ha vissuto dobbiamo
tener stretto conto dei seguenti caratteri (dal
Raffaele: Guida pratica alle perizie med. leg.
Napoli, 1895).
Dalla nascita alla quarta 0 quinta ora: Esistenza del tumore di parto, e in caso di parto laborioso, pelle coperta da vernice caseosa e anche
da sangue; stomaco vuoto di gas con succhi
ialini; cordone ombelicale cilindrico, compatto,
bene aderente all'anello addominale; arterie
ombelicali, vena ombelicale, condotto venoso,
condotto arterioso e foro del Botallo pervii,
meconio nell'intestino crasso.
Da cinque ore a ventiquattro: Stomaco contenente muco aereato, cordone ombelicale alquanto avvizzito, floscio; vasi ombelicali pervii,
- 440
della faccia.
Da tre giorni a cinque: Stomaco ed intestino
molto distesi da gas; stralcio del cordone ombelicale distaccato o prossimo a cadere; arterie
ombelicali, condotto venoso ed arterioso pi
innanzi nell'obliterazione, foro del Botallo sufficientemente chiuso; estesa esfoliazione epidermica.
Da cinque giorni ad otto: Stomaco ed intestini dilatati, se il bambino prese latte, o avvizziti per inedia; la" piaga risultante dal distacco del cordone in fase di cicatrizzazione;
i condotti venoso ed arterioso quasi obliterati ;
esfoliazione epidermica diffusa agli arti, il nucleo d'ossificazione all'epifisi femorale sei millimetri e pi.
Epoca della morte: Il giudizio sul tempo
della morte di un infante pu essere facilmente erroneo, non solo per le difficolt ine-
renti a questo
in
vista delle oscillazioni dei fenomeni cadaverici,
ma anche per l'impossibilit di conoscere tutte
le minute circostanze che possono influire sui
processi cadaverici. Il parere quindi spesso
non potr esser dato che in via di probabilit.
Causa della morte.
Pu esser naturale o violenta. Le cause naturali di morte possono avvenire per malattia
materna o fetale, e di esse gi abbiamo tenuta
parola, parlando dell'aborto e della vitalit.
Le morti violenti possono essere accidentali
o criminose.
442
443
444
tinuo sulla cute, la forma e la grandezza del
feto, la dimostrata distocia, ecc.
Con tutto ci, queste lesioni avvenute intrapartum, specie s'intende se non conducono
a subita morte del feto, in modo che questo
nasca vivo, e muoia dopo che ha pi o meno
parto.
deve
presente la possibilit
445
Inoltre si
tener
che le lesioni rinvenute sul cadavere sieno
state prodotte da manovre ostetriche o da
autosoccorso, per manovre cio fatte di-Ila
partoriente per accelerare il parto.
Per queste manovre si possono talora pr
durre gravi lesioni, specialmente contusioni
per pressioni delle dita, unghiature alla faccia, e
pi che altro lesioni negli organi del collo, (suggellazioni, ecchimosi negli sterno-cleido, ecc )
perch la partoriente cerca favorire il parto
con trazione del collo. In tali casi poi il feto,
pi che per azione violenta, muore per asfissia
da compressione del cordone ombelicale.
cosa affatto eccezionale che si presentino casi d'infanticidio per colpi su le altre
parti del corpo, fuori della testa; ed anche
quando si presentano sono per solito combinate con lesioni del cranio.
Ed anche eccezionali sono gli infanticidi
per ferite da taglio o da punta, e tali casi
(tra cui meno raro lo scannamento) non
danno luogo a difficolt speciali, se ne togli
le ferite da punta praticate attraverso le aperture naturali o le fontanelle, che possono
completamente sfuggire ad un perito poco
accorto.
Infanticidio per asfissia. Anche i mezzi
asfittici sono tra i pi frequentemente usati
negli infanticidi e tra questi sono preferiti
lo strangolamento, lo strozzamento e la soffocazione.
446
gli stessi di quelli che si riscontrano nell'adulto (Vedi pag. 307). Mancheranno le note
di resistenza ma si riscontrer sempre un solco
pi o meno marcato secondo che il laccio era
duro o molle; emorragie puntiformi sottocutanee e subpleuriche, suggellazioni ed ecchimosi
nei muscoli sternocleido-mastoidei, ecc. L'emorragie si possono talora produrre anche nei
parti spontanei, e nelle manovre praticate
dalla donna stessa per facilitare il parto.
447
448
449
Nella valutazione della responsabilit penale della donna infanticida, dobbiamo tener
presente l'infanticida che partorisce in condizioni relativamente normali di mente, e l'infanticida pazza. Gi abbiamo detto altrove
come si possano avere delle malattie mentali,
determinate dal parto e dal puerperio che alterino talmente la psiche femminile, da condurre la donna ad atti di violenza. L'infanticidio commesso in tali condizioni d'incoscienza
morbosa, sfugge di certo ad ogni responsabilit.
La maggior parte delle infanticide sono, come
gi si detto, delinquenti occasionali.
Queste donne che durante la gravidanza sono
agitate da diversi sentimenti, come la vergo29 Ascarclli.
450
altri.
il
da
nato
il
proprio
nato,
ma
non
questa la figura del delinquente nato che si
allontana da quella dell'infanticida, perch
mancano nel caso, gli estremi voluti dalla legge
a creare il reato d'infanticidio, e specialmente
l' honoris causa .
Sono questi individui gli abortitori e le abortitrici di professione che andrebbero anche colpiti in modo severissimo.
XII.
QUESITI MEDICO-LEGALI
SUI REATI SESSUALI.
452
Violenza carnale.
La donna deve essere posta in posizione ginecologica su una sedia ostetrica, e bisogna rifiu-
453
454
L'ampiezza dell'apertura pu essere variabilissima: da un'atresia completa ad un sottilissimo pertugio, o ad un'apertura tanto ampia da ridurre l'imene ad un velo mucoso
basso e sporgente.
La forma del foro pu essere rotonda, od
ovale, per lo pi con massimo diametro sagittale.
Talora il diametro sagittale esageratamente
pi lungo del trasverso, sicch superiormente
e inferiormente l'imene ridotto ad un basso
orlo mucoso. Dalle parti invece si formano
due labbra abbastanza ampie (imene labiato),
che se raggiungono un certo grado possono
dare l'aspetto di un terzo paio di labbra.
L'orlo dell'imene che delimita l'apertura
pu esser netto, ma pu anche presentare intaccature profonde, e ci importante perch
tante incisure possono essere prese come conseguenza di fatti traumatici. Le incisure congenite per, si riscontrano per lo pi nella parte
superiore, e precisamente,- secondo l'Hofmann
455
F'g. 5.
d'imene.
- 456
458
avviene nella maggior parte dei casi nel margine inferiore, in cui si scorge una lacerazione
per lo pi lineare, che pu estendersi a tutta
la lunghezza della membrana stessa. Per le
lacerazioni possono anche esser molteplici, e
differire fra loro per profondit e per ampiezza. Si tenga presente in ogni modo, che
l'imene labiato si lacera per lo pi inferiormente, in modo che si formano due lembi longitudinali; l'imene semilunare si lacera in due
punti e lateralmente, di modo che si forma
un lembo mediano triangolare; l'imene anulare si lacera per lo pi in 4 punti, in modo
che si formano 4 lembi pi o meno regolari :
nell'imene a ponte per lo pi si ha lacerazione
di una met della membrana e il ponte, nella
maggioranza dei casi, rimane integro, essendo
dotato di particolare resistenza ed elasticit.
Per tutto ci, pu subire moltissime modificazioni date specialmente dalla diversa consistenza dell'imene, o di alcune sue parti.
Il perito deve stare molto attento nel giudicare di queste lacerazioni, e non prendere per tali, delle incisure naturali dell'imene,
che. come abbiam visto parlando delle varie
forme di questa membrana, sono molto frequenti.
Le lacerazioni, si presentano a margini non
netti, lievemente ecchimosati, alquanto edematosi, dolenti; le incisure congenite sono per
lo pi simmetriche, hanno i margini arroton-
460
461
462
Queste lesioni sono per lo pi date da escoriazioni ed ecchimosi alla superficie interna
delle coscie, alle spalle e al collo, prodotte
dalle unghie e dalle mani dello stupratore
che vuol tener ferma la vittima nell'accompimento del suo atto brutale.
e) Malattie comunicate. Talora si riscontrano nella donna o nella bambina su cui fu
consumato o tentato lo stupro, segni di contagio venereo (blenorragia, sifilide, ulceri). Il
perito deve per tener stretto conto dello sta-
463
dio della malattia, per vedere se corrisponde
al tempo in cui si pretende che il morbo venereo sia stato comunicato. Si ricordi anche,
che nelle bambine si hanno molto frequente-
mente vulviti e vaginiti spontanee determinate o da poca igiene del corpo, o da linfatismo,
da ossiuri, ecc. E, l'esame batteriologico del
secreto, pu far riconoscere anche i gonococchi in casi di vulviti non da contagio venereo
464
sol uomo; perch quando la donna violentemente resiste, lo stupratore obbligato a reggere con le proprie mani, le mani della vittima
per impedirle ogni sorta di movimento, e ad
esercitare il coito a pene libero nella qual
condizione non pu compiere una deflorazione,
poich l'introduzione pu essere facilmente
impedita da movimenti del corpo e specialmente del bacino.
In una parola : la violenza sempre presunta
su donne che abbiano meno di 12 anni o che
siano estremamente deboli; all'opposto sempre presunto il consentimento pi o meno simulato e mascherato da deboli manovre difensive e da una pseudoresistenza, in donne adulte
e bea conformate.
Per ci non costituisce regola. Vi sono delle
eccezioni, per quanto meno numerose di quel
che si potrebbe supporre. Spesso, infatti, la
donna stuprata, dice che ha cercato di resistere con tutte le sue forze, poi non stata
capace di sostenere a lungo tempo la lotta, e
vinta dalla, stanchezza, esaurita psichicamente
per l'emozione, per lo spavento, per il timore
di maggiori pericoli, caduta in deliquio o ha
ceduto, incapace a resistere ulteriormente.
Ora tutto ci possibile; per non frequente.
L'esaurimento fisico e psichico, sopravviene il
pi delle volte, allorch la lotta tra vittima e
stupratore cessata; non durante la lotta in cui
la donna che vuole opporre una vera resistenza
sostanziale, mette in opera tutte le sue energie.
465
466
attribuiva.
Il Perrando, in numerose pubblicazioni, ha
sostenuto e dimostrato che le varie deformazioni genitali ed anali che si vollero causate
dalla diretta e speciale qualit dei viziosi
rapporti carnali, trovino invece pi logica e
467
scientifica spiegazione. Secondo il Perrando,
un notevole numero di deformazioni anali e
vulvari, si producono in via indiretta per le
alterazioni indotte dal pi facile attecchimento
di malattie infiammatorie settiche o veneree
in relazione alle pervertite abitudini libidinose;
molte altre variazioni poi, sono preesistenti e
congenite (PERRANDO. Congresso di medicina
legale di Bruxelles, 1910).
Per, pur convenendo col prof. Perrando in
tesi generale, io credo non si possa esser cosi
assoluti.
468
Si vede quindi quanto difficile sia il compito del perito in tali evenienze, e come egli
non possa dare una risposta esauriente se non
quando si trovi dinanzi ad esiti di recente violenza traumatica, o quando intervengano altri
elementi, a suffragare il suo giudizio,
Per completare la perizia in tema di violenza carnale, il perito dovr anche procedere
all'esame sospetto delle macchie di sangue o
469
La constatazione per oltremodo difficile,
e se non si rinvengono traccie di violenza sui
genitali (escoriazioni, rossore) p su altre parti
del corpo della vittima o dell'imputato, o se
non si riscontrano sugli indumenti o sulla biancheria macchie di sperma, ben si comprende
come nulla potr autorizzare il perito ad ammettere o ad escludere il reato.
XIII.
L'ANTROPO-PSICOLOGIA FORENSE.
sativamente stabilito.
Il perito alienista pu venir chiamato tutte
le volte che il sospetto sull'anormalit delle
facolt psichiche dell'imputato, dovrebbe escludere o diminuire la responsabilit o l'imputabilit di questo. Pu essere richiesta l'opera
del perito durante l'istruttoria direttamente
dal magistrato, o su conforme istanza della
difesa, o durante il dibattimento per domanda
della difesa o dell'accusa.
Pu inoltre il perito esser chiamato a giudicare sulle condizioni mentali di un individuo
in casi di richiesta interdizione o inabilitazione
472
od escludono l'imputabilit.
ART 44 Nessuno pu invocare a propria
scusa la legge penale.
ART. 45. Nessuno pu essere punito per un
delitto se non abbia voluto il fatto che lo costituisce, tranne che la legge lo ponga altrimenti a suo carico, come conseguenza della
sua azione od omissione (lesione colposa).
Nelle contravvenzioni ciascuno risponde della
propria azione od omissione, ancorch non si
dimostri che egli abbia voluto commettere un
fatto contrario alla legge.
In questo articolo si suppone la libera volont di commettere il fatto; s presuppone cio
il libero arbitrio. Non commentiamo questo
presupposto del Codice, da molti ritenuto un
vero assurdo psicologico.
ART. 46. Non punibile colui che nel momento in cui ha commesso il fatto era in tale
stato d'infermit di mente da togliergli la coscienza 0 la libert dei propri alti.
Il giudice, nondimeno, ove stimi pericolosa
la liberazione dell' imputato prosciolto, ne ordina la consegna all'autorit competente per
i provvedimenti di legge.
ART. 47. Quando lo stato di mente indicato
nell'articolo precedente era tale da scemare
grandemente la imputabilit, senza escluderla,
la pena stabilita per il reato commesso diminuita secondo le norme seguenti:
473
Gli articoli 46-47, sono gli articoli pi im-
- 474
al sordomuto, nel
quale anche diminuita la responsabilit
penale.
Interdizione 0 inabilitazione. Sono gli articoli 324, 326, 335 e 338 del Codice vile e
gli articoli 339, 340, 342 che si riferiscono
all' interdizione e all' inabilitazione.
ART. 57, 58. Si riferiscono
La scuola positiva.
475
broso e della scuola lombrosiana sugli equivalenti dei delitti fra gli animali, fra i selvaggi, nell'et infantile, ecc.
In contrapposto all' antica scuola classica
vanno ingigantendosi e imponendosi, i dettami
della scuola positiva antropologica criminale,
per cui il delitto la manifestazione di una
anormale funzionalit, determinata da anomalie
strutturali, fisiche, psichiche, antropologiche,
e da cause congenite od acquisite, che agiscono predisponendo o determinando l'uomo
a delinquere.
Il delitto quindi, un prodotto di molti
e diversi fattori, che porta ad una speciale
condizione neuro-psichica, che per natura ed
origine ha intimi rapporti con altre nevrosi
(specie con l'epilessia). Come la psichiatria, per
mezzo dell'esame del malato viene alla diagnosi di infermit mentale, cos l'antropologo
criminale viene, con l'esame del delinquente
e con metodo ugualmente clinico, alla diagnosi
di criminalit.
Tutta la teoria lombrosiana si pu sintetizzare nella felicissima frase del Van Hamel:
La scuola classica esortava gli uomini a conoscere la giustizia; la scuola positiva esorta
la giustizia a conoscere gli uomini . La scuola
positiva tende infatti a sostituire al concetto
del reo quello del reato e sprona alla conoscenza biologica del delinquente.
476
477
trice libraria).
- 478
TAVOI^A
Tipo negroide.
I. Tipi cranico-facetati.
Tipo antieuritmico-misto.
Tipo asitumetrico-criminale.
TAVOLA
II.
Tipo inferiore-misto-criminale.
81
Asoarelli.
Tipi cranico-facciali.
IyO
stesso, di profilo
Tipo iuferiore-inisto-crimlnale.
479
scontra in individui che presentano numerosi
criminale. (Ottolenghi-Ascarelli).
Questa la classificazione dell'Ottolenghi,
che classificazione eminentemente clinica.
Infatti come per riconoscere un morbo si
esamina un individuo, e si raccolgono seconlo
le fisse leggi della semeiotica i sintomi morbosi
che esso presenta, cosi si deve procedere nella
diagnosi del tipo cranico facciale Si deve dapprima esaminare la totalit dell'individuo, poi
le diverse parti del corpo, e i diversi segmenti
del cranio e della faccia; quindi analizzarli, valutarli in confronto gli uni con gli altri ed isolatamente e ricercare in ciascuno di ess: tutte
le anomalie di simmetria, di forma, di dimensioni che vi si possono eventualmente riscontrare.
Si descriver, per esempio, dapprima il capo
in totalit (troppo grande o troppo piccolo),
poi la sezione cranica e la facciale in rapporto
fra loro (deficienza, prevalenza o proporzionalit
dell'una coll'altra), quindi la sezione cranica,
il segmento frontale, il parietale, l'occipitale
in rapporto l'uno coli'altro e separatamente, e
cos pure la sezione facciale, il segmento
fronto-orbitale, il naso-zigomo-auricolare, ed il
mascellare. (S. Ottolenghi, Trattato d Polizia
Scientifica, voi. i", identificazione. Soc. Editr.
libraria, 1910). Si passer infine all'esame del
tronco e degli arti.
480
481
Il tatuaggio, oltre ad esser segno di insensibilit dolorifica, ci rivela anche preziose caratteristiche della psiche del delinquente. Esso, se-
482
20
alterazioneideativa
483
/ sentimenti.
Lo studio degli eccitamenti sentimentali
importantissimo per trovare talora la spiegazione delle azioni criminose.
Sentimento della personalit. Gi abbiam
detto, quanto questo sia elevato nei delinquenti, i quali sono vanitosi della propria
forza, del proprio coraggio, dell' abilit nel
delinquere, ecc.
Sentimento affettivo. I delinquenti sono
capaci di fortissimi affetti. Per sono anche
oltremodo instabili ed essi passano rapidamente dal pi esagerato amore all'odio profondo che li spinge al delitto. Il famoso brigante Thomas, p. es., amava assai sua madre,
ma in un momento di collera la precipit dalla
finestra. (Lombroso. Uomo delinquente).
44
485
da una morale.
E questa cecit morale la si rivela in ogni
suo atto, in ogni sua esplicazione nell'ambiente
in cui vive. La passione al gioco, al vagabondaggio, all'alcool, all'orgia, sono tutte manifestazioni della sua immoralit. I delinquenti
hanno un'insensibilit psichica, in rapporto
spesso con la insensibilit fisica gi notata;
486
delinquenti d'occasione.
per
jdeliquentinati,
attitudine
congenita
(criminaloidi.
permanenti
t> Anormali
attitudine
per
'<*
[minorenni
educati,
non
^Si'awl
tuati al reato.
delinquenti temporanei .
per passione.
487
488
dotta irreprensibile.
Delinquenti abituali.
i
Sono
coloro
quali
trascinati al delitto una prima volta per occasione, o per l'influenza deleteria dell'ambiente in cui vivono, entrano nelle carceri
pressoch normali; non hanno predisposizione
congenita, ma non hanno la forza di resistere
al disfacimento morale determinato dall'ambiente carcerario. Continuamente a contatto
con i peggiori criminali, deboli di volont,
facilmente suggestionabili, subiscono l'influenza
nefasta di costoro, e si contagiano di criminalit. Usciti dal carcere, spinti all'ozio, poich non trovano lavoro per le loro condizioni
egoistici
mento etico.
infantili, non avendo alcun ritegno per la
menzogna cui ogni fanciullo istintivamente
portato, soggetto all' infantile impulsivit e
allo spirito d'imitazione che domina tutta la
vita del fanciullo, e ricevendo continuamente
eccitamenti che lo portano a compiere atti
immorali (ad appropriarsi, per esempio, della
roba altrui, o a reagire violentemente) il minorenne inizia la sua vita criminale, senza aver
nemmeno la coscienza della gravit dei reati
che compie Cosi entra nel carcere, e da questo
momento egli quasi irremissibilmente condannato alla delinquenza.
Criminaloidi. Sono coloro che pur avendo
una notevole predisposizione congenita alla
delinquenza, hanno bisogno di un'occasione
qualsiasi che faccia esplodere questa loro criminalit latente.
I criminaloidi pur avendo una costituzione
organica, psichica ed ereditaria atta a delinquere, se crescono in un ambiente che cerchi
di modificare le loro criminose attitudini, se nel
corso della loro vita non vengono lesi i loro
sentimenti egoistici, non delinquono. Hanno
uno scarsissimo sentimento morale, che si rileva specialmente dal loro contegno famigliare,
e dal contegno che tengono negli affari. Sono
individui senza scrupoli che rasentano il codice penale ad ogni momento, ma che non
delinquono, o perch non hanno bisogno di
delinquere o perch sfuggono all'impero della
49
491
La psichiatria forense.
I parafrenici
Frenopatici {alcoolisti,
ecc).
492
493
Gl'imbecilli parziali, sono per delle persone
molto temibili e pericolose, che dovrebbero
essere allontanate dalla societ e tenute in
speciali stabilimenti, ma che d'altra parte
Parafrenici.
In costoro si ha squilibrio delle facolt mentali, cio una deviazione psichica parziale o
totale.
I parafrenici si distinguono in degenerati ereditari, paranoici e psicopatici critici. Tra i parafrenici, i pi importanti di tutti dal punto
di vista medico legale sono i degenerati ereditari e specialmente i pazzi morali, alcuni
neuropsicopatici (isterici ed epilettici), gli psicopatici sessuali, i mattoidi, ossessi, ecc.
Pazzi morali.
Sono individui ereditariamente predisposti,
somaticamente inferiori, con anomalie sensitive
e motorie, e con numerose lacune psichiche come
si riscontrano negli imbecilli parziali. Tali ma82 A scarelli.
494
495
coscienza morale, una consapevo ezza intrinseca della criminosit degli atti, e quindi una
capacit normale media, di correggere l'adattamento erroneo dei propri sentimenti. Manca
in essi la lotta tra le tendenze antagonistiche
utili (morali) e le svantaggiose (immorali), manca quindi la libert dei propri atti e quindi la
responsabilit
Sono per degli esseri pericolosissimi che
debbono essere per sempre esclusi dalla societ perch incorreggibili, data la loro imbecillit morale per arresto di sviluppo psichico.
L'esclusione dalla societ dovrebbe essere
fatta in stabilimenti speciali, perch i pazzi
morali sono inadattabili al manicomio ed al
carcere; in mancanza di questi il perito
deve stabilire caso per caso, se deve invocare
per essi l'articolo 46, sempre per chiaramente
dimostrando che il soggetto tanto pericoloso
da dover esser perpetuamente segregato dalla
societ.
Neuropsicopatici
Epilettici.
sioni generali.
Il momento pi importante nella eziologia
della malattia l'eredit diretta o similare (epilessia.alcoolismo, delinquenza, paranoia,etc).
Altro momento eziologico, che molto interessa
496
497
498
spesso sono succedute da crisi motorie rudimentali. Si tenga inoltre conto dell'anamnesi
individuale, dello stato psichico abituale specie in ordine al carattere epilettico, del modo
improvviso con cui si presenta l'accesso, dell'enorme impulsivit, della sproporzione dell'atto, e soprattutto, del periodo di esaurimento postaccessuale accompagnato da sonno
profondo, di modo che l'omicida dorme tranquillo accanto alla vittima. Durante l'accesso,
l'individuo pu esser del tutto incosciente, ma
anche serbar rudimentale memoria (quasi
sempre fallace e lacunare) dell'atto commesso.
Accanto a queste forme di epilessia, si deve
far cenno anche alle psicosi epilettiche. Tra
queste va notato lo stupore epilettico, in cui
l'individuo come estraneo al mondo che lo
circonda, per un'interna angoscia determinata
da spaventose allucinazioni che spesso lo spingono ad atti violenti e criminosi.
Questi stati possono seguire il grande e il
piccolo accesso, e sorgere anche in periodo intervallare. Ricordiamo anche la mania epilettica, caratterizzata da agitazioni motorie accompagnate da idee deliranti e terrifiche, e
la mania sine delirio in cui l'ammalato spinto
ad atti di violenza, pur rimanendo presente a
s stesso. Ed infine gli siati sognanti o crepuscolari, in cui per effetto di idee deliranti o
allucinatorie, vengono compiuti atti coordinati,
ma come in sogno. Manifestazione frequente
499
enorme l'importanza medico-legale di questi stati per spiegare casi di diserzione militare, atti di rivolta ed altri reati che sembrano commessi in stato mentale apparentemente sano. Per il perito, lo stato crepuscolare
il pi importante di tutta la sindrome epi-
lettica.
Dobbiamo infine accennare alla pazzia preepilettica che consiste in un' esagerazione del
carattere epilettico, in un sovrapporsi di allucinazioni e deliri, in un disordine mentale che
termina dopo un periodo pi o meno lungo,
con la convulsione, che pu del resto anche
mancare; ed alla pazzia postepilettica. In questa,
dopo il risveglio, l'ammalato si trova in uno
stato di stupore seguito talora da delirio allucinatorio, talora da una sindrome paranoica, o
lipemaniaca con delirio depressivo di autocolpabilit o demonomaniaco. A questi periodi
di frenosi postepilettica, che possono prolungarsi per pi settimane, segue un'amnesia pi
o meno totale.
In questi stati di pazzia epilettica il malato pu commettere qualsiasi reato. Facile
la diagnosi del reato epilettico commesso nei
grandi accessi psichici, reati che si caratterizzano per l'impetuosit, mancanza di causale,
o causa sproporzionata, subitaneit, malvagit,
sonno, ecc.
Ma j delitti commessi in stato crepuscolare,
che sembrano premeditati con tanta scaltrezza,
e durante l'esplicazione dei quali, l'individuo si
5o
(Ottolengh).
Responsabilit degli epilettici. Non vi
dubbio che si debba concordare sull'irresponsabilit di colui che commise il fatto in condizioni di psicosi epilettica o di equivalente
epilettico. L'incertezza nasce quando il reato
commesso nel periodo intraccessuale, ma anche
in tali casi l'epilettico dovebbe essere ritenuto
irresponsabile. Per, essendo come il pazzo
morale, pericolosissimo, dovrebbe essere per
sempre segregato dalla societ, o in manicomi
criminali o in stabilimenti speciali.
5oi
Neuropsicopatiei
Isterici.
bambini.
Per lo pi a base ereditaria, e negli individui predisposti pu insorgere per emozioni,
stati morbosi, traumi.
Gl'isterici difficilmente hanno intelletto superiore e per lo pi presentano debolezza di
attenzione e di memoria, e grande deficienza
di volont, in modo che sono molto suggestionabili, per straordinaria recettivit cerebrale,
sia per le rappresentazioni ideative che provengono dall'ambiente, sia per quelle che si
presentano spontaneamente alla coscienza (autosuggestione).
Frequentemente si riscontrano anche turbe
sentimentali, date specialmente dalla mancanza
di uniformit e di proporzione, sicch passano
dall'amore all'odio, dalla gioia alla tristezza
con indicibile facilit. Moralmente, gli isterici
sono spinti alla menzogna e alle menzogne pi
complesse.
Essi hanno l'anima infantile, sessualmente
adulta ed anmala ; come i fanciulli sono mo
bili e capricciosi, obbediscono alla potenza dell'istinto, e per procurnrsi un piacere eludono
la vigilanza di chiunque (Bianchi).
52
503
stimonianze e le false accuse in rapporto col
loro speciale carattere menzognero; per possono essere commessi sotto l'impulso isterico,
tutti i reati.
Responsabilit.
Se il reato commesso in
istato isterico non pu parlarsi di responsabilit, non esistendo n la coscienza n la volont degli atti compiuti; negli altri casi pu,
secondo il nostro codice attuale, che siamo
chiamati ad applicare non a commentare, parlarsi di semiresponsabilit od anche di completa responsabilit, qualora l'isteria si manifesti con cai atteri sporadici o poco gravi Ad
ogni modo non si pu avere una massima costante, ma il caso speciale, che ogni volta
ci detter la via da seguire.
Psicopatici sessuali.
Molto importanti per il medico legale sono
anche le degenerazioni psichiche, orientate specialmente alle manifestazioni della vita sessuale.
Anche gli psicopatici sessuali il pi delle
volte provengono da genitori neuro o psicopatici o alcoolisti; talora la deviazione del
loro sviluppo psichico effetto di traumatismo o di malattia (rachitide, processi di encefalite, iperemie meningee, ecc.). Obiettiva
mente spesso presentano alterazioni nella
sensibilit (iperestesie, nevralgie, emicranie),
nella motilit ed anche nella sfera sensoriale
e vasomotoria.
504
Ma ci che pi caratterizza tali malati, sono
bestialit).
Istinto eccitato da
fatti od idee che normalmente non eccitano
2. Pervertimento sessuale
505
56
delle idee fisse, od
La malattia
in senso pi
largo delle ossessioni, rappresentata da un
fatto psichico a base astenica od emotiva, determinato, il pi delle volte, da un percepito
inassimilabile che, senza distruggere o scomporre la personalit, rimane impiantato come
elemento estraneo nella coscienza (Bianchi).
Talora questi malati sono spinti a compiere
atti morbosi (impulsioni morbose al furto, all'incendio, all'omicidio, a reati contro il buon
costume, ecc.) la cai conoscenza della pi
alta importanza medico-legale.
Frenopatici.
Sono individui pi o meno congenitamente
o ereditariamente predisposti, che, in seguito
a cause morbose (malattie infettive, sifilide
costituzionale, ecc.), tossiche (alcool, nicotina,
piombo, morfina, cocaina, etere, cloralio, cloroformio, ecc ), o a dispiaceri, lotte morali, inanizione, ammalano di una qualsiasi forma di
malattia mentale.
Dal punto di vista forense tutte le diverse
forme di alterazione mentale, in cui ben si
comprende che ogni responsabilit esclusa,
507
Alcoolismo.
epatite, ecc.).
Alcoolismo acuto. Sono noti anche ai profani i comuni sintomi dell'ebbrezza la quale
-|5o8
commesso il reato in istato di ebbrezza, a meno
che questa non sia stata procurata per facilitare l'esecuzione del reato o per preparare
una scusa.
Alcoolismo cronico. L'abuso dell' alcool
determina pi o meno rapidamente dannose
conseguenze a carico di tutti gli organi, e specialmente a carico del sistema nervoso.
Le prime manifestazioni morbose, si riscontrano nella sfera psichica, specialmente in disturbi della memoria ed in una decadenza del
potere di appercezione e di critica.
Ma il fenomeno pi importante costituito
dalle alterazioni che si presentano nella sfera
morale, nei rapporti con la famiglia e con la
societ. Gli alcoolisti in preda ad un vero abbrutimento alcoolico, non sentono alcuno stimolo inibitore, e pi che altro non sono capaci
di resistere alla passione per l'alcool che sempre
pi li vince e li soggioga. Per quanto facciano
proponimento di rinunziare alle bevande alcooliche, presto il loro vizio e il decadimento
morale nel quale sono di gi caduti ha il sopravvento, ed essi con pi indomabile stimolo
sono di nuovo spinti a bere.
Intanto le alterazioni psichiche aumentano,
gli alcoolisti diventano irritabili, collerici, reagiscono impulsivamente, specie se si trovano
in una fase di alcoolismo acuto.
Per la loro emotiva eccitabilit sono spinti
a pronte azioni violente, ad una mania di
litigio, e quindi al reato.
59
Ascnrelli.
5io
epilettiformi, da aumento dell'eccitabilit riflessa e, pi che altro dal tremore.
Dal punto di vista medico-legale, la conoscenza di questa forma morbosa importantissima, per i frequenti reati che possono
esser compiuti sotto l'impulso delle allucina
Da quanto stato esposto, risulta che qualunque sia la ragione per la quale il perito
chiamato ad esprimere il suo parere sullo
stato mentale di un individuo, egli non si
deve mai lasciar trasportare ad emettere un
giudizio cos delicato e di tanta importanza,
se non dopo aver compiuto un esame completo del soggetto, sia somatico che psichico.
Il perito deve indagare nel modo pi ampio
i precedenti del reo, ricavandone esattamente
l'anamnesi diretta e collaterale, prossima e remota; deve soffermarsi in special modo sulle
manifestazioni del carattere, sullo sviluppo dei
sentimenti, specie morali e sessuali, sulle attitudini, ecc., ricostruendo cio, nel modo pi
minuzioso e scrupoloso la vita dell' individuo.
All'anamnesi, deve far seguire l'esame obiettivo funzionale (sensibilit, motilit, sensi specifici, funzioni della vita vegetativa, ecc.), e
l'esame psichico, valendosi di tutti i dati e
di tutti i mezzi forniti dalla psicologia sperimentale, e cercando cos di avere per quanto
possibile, pi un'esatta conoscenza del reo,
che del reato. Su quest'ultimo invece orientata tutta la vigente procedura.
Compiuto il completo esame del reo, il perito
potr trarne il concetto diagnostico di normalit, di pazzia, di criminalit secondo le
norme accennate.
XIV.
sui capelli.
Il medico legale spesso, per risolvere i quesiti rivoltigli dal magistrato, deve ricorrere
ad esami istologici, chimici e batteriologici,
(i)
5*4
i La macchia realmente di sangue ?
2 A che epoca rimonta?
3 La macchia di sangue umano o di
altra specie animale e di qual specie ?
4 Nel caso che sia di sangue umano di
515
Allorch il perito trovasi a risolvere il problema se una macchia sia oppur no, costituita
da sangue, deve anzitutto, mediante alcune
prove di orientamento, accertarsi se la macchia potr esser di sangue.
Queste prove preliminari sono tutte prove
di ossidazione, basate cio sulla propriet che
ha l'emoglobina (Hb) di farsi trasportatrice di
ozono.
Nessuna di esse specifica, e sin da ora diciamo, che mentre l'assenza di una di queste
prove, specie delle pi delicate, esclude in modo
assoluto che si tratti di macchia sanguigna, al
risultato positivo non devesi concedere che un
valore di probabilit, cio: la macchia probabilmente costituita da sangue.
Prova con acqua ossigenata (Schonbein).
Devesi usare l'acqua ossigenata a 30 volumi
(Perydrol Merck) diluita al terzo. Con una
pipetta si pone una goccia di HaO! sulla macchia sospetta. Si vedranno, in caso di reazione positiva, svolgersi numerose bollicine,
tanto pi rapidamente e tumultuosamente per
quanto pi recente e solubile sar la macchia.
Oltre il sangue, a tale prova reagiscono positivamente gli ossidi metallici, la ruggine, tutti
- - tutti
5i6
517
bene
aggiungere
macchie
,
dente.
matraccio :
518
Ha0
cmc. 100
Potassa caustica anidra, gr. 20
Fenoftaleina
2
Polvere di zinco.
20
...
5!9
tato in stufa, e la polvere cosi ottenuta scioglierla in alcool.
52o
Il reattivo, che deve essere preparato volta
per volta, cosi pronto, e ad esso si pu aggiungere la sostanza da esaminare o in soluzione, o direttamente in sostanza. Se vi
sangue, subito compare un bel colorito bleu
che non lascia alcun dubbio sull'esito della
reazione. Bisogna per avere l'avvertenza di
usare recipienti perfettamente tersi, ed eseguire ogni volta una prova di controllo, per
non correre il rischio, di avere risultato positivo, non perch vi sia sangue nella sostanza
in esame, ma per la presenza di traccie di
sangue nel recipiente non puiito.
La reazione non deve tardare oltre uno o
due minuti: in caso contrario, deve considerarsi negativa, o, perlomeno, dubbia. Si possono preparare anche cartine di benzidina: si
bagnano delle striscioline di comune carta da
filtro nella soluzione gi pronta e si lasciano
essiccare. Al momento dell'esame, si fa cadere
una goccia della soluzione da esaminare, e si
osserva se la cartina assume un colorito bleu,
il quale deve apparire subito e cominciare dal
punto centrale, l dove caduta la goccia.
Si pu anche fare in quest'altro modo: una
strisciolina di carta da filtro si bagna con poche goccie di soluzione alcoolica di benzidina e
con una goccia di acido acetico; poi vi si lascia
cadere sopra qualche goccia della soluzione
sospetta, o si frega la cartina sull'oggetto in
esame, ed infine si aggiunge qualche goccia di
acqua ossigenata Subito, in caso positivo, dal
52I
522
Cristalli di emina.
Prova del Teichmann (1853). Questi cristalli, chimicamente definiti dall'Hoppe-Seyler
come cristalli di cloridrato di ematina o cloro-ematina, sono piccoli cristalli prismatici a
forma di parallelogrammi allungati, di diversa
grandezza, isolati o sovrapposti a croce a
stella, solubili in alcali concentrati grandi da
1
a 20 ;J.. Al microscopio si presentano bruni,
e trattati con tintura di guaiaco cambiano
colore. Vanno esaminati a 400-700 diametri.
<i.
Flg.
27.
Cristalli di emina.
523
524
In ogui modo per la buona riuscita del preparato sono necessarie tre condizioni: poco
525
Cristalli di emocromogeno.
L'emocromogeno di Hoppe-Seyler od ematina ridotta di Stockes, un derivato dell'ematina che d cristalli caratteristici, alla cui
dimostrazione si pu ricorrere specie quando
34 Ascateni.
526
527
furo di ammonio.
Si ottengono cos, dopo alcune ore a freddo,
rapidamente a caldo, cristalli di iodidrato di
ematina e di emocromogeno molto belli e
chiari.
Bisogna aver l'avvertenza di fare la preparazione sul vetrino porta-oggetti, e molto rapidamente ricoprire col vetrino copri-oggetti.
I preparati possono anche conservarsi lutando
528
529
530
dinanzi alla fessura dello spettroscopio una provettina che contenga una soluzione sanguigna
all' 1-1V3 % (fino all' 1 /oo ai molto pratici) si
scorgono ben distintamente due strie tra le
linee D ed E di Frauenhofer, l'una pi sottile
nel giallo, l'altra un po' pi ampia nel punto
di passaggio tra il giallo ed il verde. (Vedi
fig. 29 A).
532
all'aria.
Questa prova, non pu per essere adoperata se non quando la macchia sia solubile in
acqua (quindi recente) e di una certa estensione, in modo che si possa da essa ottenere
una soluzione concentrata almeno al '/a %
2. Spettro della metemoglobina (MetemHb).
Allorch
il
disseccato,
putresangue
533
alcalina (rossa), il cui spettro quello dell'OHb pi un'altra stria quasi della medesima intensit tra la linea C e la linea D
ma molto vicino alla linea D, vicino cio all'arancione. La ricerca di questi spettri non
534
portanti a conoscersi perch dalle soluzioni
di ematina che si ottengono altre prove spet
troscopiche importantissime.
4. Spettro dell'emocromogeno (Hchg). Lo
spettro dell'emocromogeno di Hoppe-Seyler
o dell'ematina ridotta si pu ottenere, sia direttamente dalla macchia o dalla sostanza in
esame, sia dalle soluzioni di ematina alcalina
o acida alcalinizzata, mediante aggiunta di
un riducente.
Lo spettro dell'emocromogeno senza dubbio
il pi importante in medicina legale, per la
facilit con cui si ottiene, per la poca quantit di materiale necessario ad ottenerlo, per
la evidenza dello spettro, visibile perfino in
soluzioni diluite all'i : 10,000.
Tale spettro caratterizzato da due strie,
di cui una molto intensa ai limiti del giallo
tra D ed E, l'altra un po' pi larga ma sbiadita ai limiti del verde vicino alla linea E.
(v. fig. 29 D).
macchia o nella sostanza in esame. La dissoluzione pu essere facilitata con cauto riscaldamento, e agitando il tubetto.
535
Si aggiungono poi 1-2-3 gocce di piridina, e
di nuovo si agita, formandosi cos un'emul-
sione, ed infine si aggiunge una goccia di solfuro di ammonio, o di altro mezzo riducente,
agitando ancora. Quindi si lascia per alcuni
minuti il preparato in riposo.
La piridina con la maggior parte della sostanza colorante contenuta nella soluzione
verr a galla, e la potassa rimarr al fondo.
Nello strato superficiale sar dimostrabile in
modo molto evidente lo spettro dell'emocromogeno (metodo di Leers).
Si pu anche usare, come sostanza estrattiva l'ammoniaca, che secondo le ricerche di
Stockis un solvente perfetto del pigmento
sanguigno, non discioglie n l'indaco n i comuni colori di anilina, in modo che si presta
molto bene per l'esame dei tessuti tinti con
queste sostanze. L'ammoniaca inoltre un
perfetto chiarificante e non discioglie n gli
oggetti metallici, n la ruggine, n la clorofilla, sostanze che possono trovarsi spesso mescolate col pigmento sanguigno nelle macchie.
All'estratto ammoniacale si possono aggiungere pochi granuli di idrosolfito di sodio, ed
ottenere cosi rapidamente lo spettro dell'emocromogeno (Ascarelli).
I sali di ferro, talora mascherano la reazione
spettroscopica dell' emocromogeno, quindi
consigliabile di usare per la dilacerazione o il
raschiamento della sostanza in esame aghi di
platino od oggetti di acciaio.
- 536-
fhacchiato,
537
substrati porosi).
L'ematoporfirina si pu anche formare intra-vitam in alcune gravi malattie croniche,
e in alcuni avvelenamenti (sulfonal, trional,
morfina, piombo) nei quali anche l'urina pu
contenere ematoporfirina.
6. Carbossiemoglobina (CoHb). Nell'avve-
- 538
gato. Questo, nella diffusione postmortale dell'ossido di carbonio contiene il gas solo alla
superficie che appare rossa, mentre le parti
interne prive di ossido di carbonio appaiono
scure; nell'avvelenamento invece, il fegato ha
un colorito uniforme e il CO ugualmente
distribuito.
Per avere una prova assoluta, l'esame non
va per limitato al fegato, ma a tutti gli organi interni e specialmente al cuore, alle me-
ningi, ecc.
e) Prove microspettroscopiche.
applicazione medico-legale.
necessario per, un discreto esercizio nell'uso dell'apparecchio per poterlo usare con
successo.
Il microspettroscopio offre il vantaggio di
dare direttamente la lunghezza d'onda di ogni
punto della zona spettrale, per mezzo della
proiezione nello spettro di una scala micrometrica divisa e numerizzata in micromillimetri.
Il microspettroscopio (v, fig. 30) si introduce
come un solito oculare nel tubo del microsco
pio, e vi si fissa a mezzo di una vite di pressione
A. La posizione migliore per l'osservazione
quella in cui tanto lo specchio del microscopio
che quello B del prisma di paragone ricevono la
539
nesta lateralmente
un secondo tubo E,
Fig. 30.
Microspettroscopio Koristka.
nel quale si trova
un piccolo obbiettivo acromatico, e nel fuoco di esso la scala
micrometrica G.
La montatura della lente superiore dell'oculare entra a sfregamento nel tubo esterno
dello strumento, e vi spostabile onde permettere l'adattamento all'occhio delle linee di
Frauenhofer : per questo adattamento si mette
lo spettroscopio sul tubo di un microscopio a
guisa di un solito oculare, si restringe bene la
fessura e poi si sposta in su od in gi (mediante il bottoncino H che scorre nella scanalatura elicoidale) la lente oculare, fino a che
le linee nere dello spettro appaiono ben distinte: queste linee nere devono poi apparire
54
dell'osservatore.
Se il preparato da esaminare in volume
notevole e liquido, si applica al tavolino I
posto nei tubetti uniti allo strumento; altri-
54i
menti pu anche venir
542
diata.
Secondo le ricerche del Magnanimi, il riconoscimento spettroscopico dell'ematoporfirina,
fatto direttamente sul tessuto macchiato,
sempre possibile e^ non ostacolato nemmeno
quando la macchia trovasi su un substrato
colorato con una sostanza che di per s d
un fenomeno spettroscopico in regioni vicine
a quelle dell'ematoporfirina acida (indaco).
Microspettro dell'emocromogeno. Si mette
la particella di sostanza da esaminare (una
piccola goccia di soluzione, o un po' del raschiato della macchia, o un frammento di
543
filo del tessuto macchiato) sul vetro portaoggetti e vi si aggiunge una goccia di potassa
caustica al 33 % e una piccolissima goccia di
solfato o d'idrato di idrazina al 50% (non si
deve mai usare come mezzo riduttore il solfuro
544
d) Spettrofotografia.
una piccola
porzione della sostanza in esame, in una goccia
di cloruro di sodio al 0.85 %, ed osservare al
microscopio, per riconoscere gli elementi morfologici caratteristici.
Ma tale facilit, in pratica non si riscontra
che eccezionalmente.
La regola invece, quella, di dover esaminare macchie pi o meno antiche.
La ricerca delle emazie nelle antiche macchie riesce, sebbene molto difficile, possibile
anche dopo molti anni, specie se la macchia
deposta in sottil strato. Per nella macchia
di antica data, la dimostrazione non pu essere fatta senz'altro direttamente, ma necessario trattare la macchia in modo speciale servendosi dei cosi detti liquidi ripristinatori per
i quali i corpuscoli del sangue si possono rendere visibili.
Tra i liquidi ripristinatori ricorder: il cloruro di sodio 0.75 %, la glicerina diluita, il sublimato 0.50%, la potassa caustica 30 % (liquido
di Bizzozzero), il liquido del Pacini (acqua 300,
glicerina 100, cloruro di sodio 3, sublimato 1);
il liquido del Roussin (glicerina 3, acido solforico 1, acqua quanto basta per avere la densit di 1028), il liquido del Rezzonico (soluzione acquosa di acido ossalico), del Tamassia
(soluzione di cianuro di potassio al 10% e di
ioduro di potassa al io %), il liquido del Puppe
(formiolo e potassa a parti uguali), del Richter
(glicerina pepsinica), etc.
546
Rezzonico.
Tecnica. Con un bisturi si raschia la macchia essiccata, o con un ago, specie se la mac
chia su tessuto, si scalfisce, tenendo il tessuto appoggiato sul portaoggetti. Se c' sangue,
per lo pi si vede che l'ago lascia una stria
rosso bruna e sai vetrino si vede cadere una
finissima polvere rosso-brunastra.
Ci fatto, vi si mette una goccia del liquido
ripristinatore, oppure il liquido si fa penetrare
per capillarit dopo coperto il raschiato col
coprioggetto, e si osserva al microscopio a
500 diametri. Quest'ultimo mezzo da molti
autori preferito, perch con esso gli elementi
morfologici si rendono man mano visibili nelle
zone dapprima amorfe.
Alcuni AA. fanno anche inumidire la macchia
per un po' di tempo nei liquidi ripristinatori
deboli, e poi fanno le osservazioni sull'acqua
pu riuscir
547
solo quando la
di lavaggio. Ci
macchia recente, negli altri casi no, perch
il liquido pu dissolvere troppo l'Hb. e non
lasciar pi vedere nulla.
Nei casi favorevoli si possono non solo ritrovare le emazie, ma anche i leucociti, di cui
si mettono in evidenza i nuclei con acido
acetico.
I globuli per lo pi si mostrano dentellati,
o moriformi; talvolta la concavit del globulo
sostituita da una sporgenza che gli d l'apparenza di una sfera; spesso i globuli sono
incolori e contengono delle granulazioni. Possono ritrovarsi isolati, o addossati, molto appiattiti per la scambievolecompressione; talora
gii ammassi prendono forma di placche poliedriche angolari, rosso-brune, come una specie
di mosaico.
Cause di errore. Non bisogna dimenticare
che le spore di certi funghi inferiori, p. es.
Porfiridium cruentum e dell'Achorion Schnlein
hanno grande somiglianza coi corpuscoli rossi.
Carattere differenziale la grande resistenza
di queste spore agli acidi e agli alcali.
Anche le cellule di fermenti e le goccioline
di grasso possono mentire le emazie e bisogna
ricorrere, per differenziarle, all'etere, alla benzina, allo xilolo, ecc.
Valore della ricerca. La ricerca molto
spesso fallace; le esperienze del Tamassia, confermate poi dal Bizzozzero, Brouardel, Hofmann, hanno affermato che la dimostrazione
- 548 -
trovare elementi non corpuscolari di quella grandezza, perch i globuli talora non riacquistano
le primitive dimensioni e rimangono o raggrinziti e molto pi piccoli, o si rigonfiano apparendo pi grandi. noto inoltre che anche
la luce ha un forte potere emolitico. Quindi
quando la macchia anche se non troppo antica stata tenuta molto tempo alla luce e
specialmente alla luce solare, non potranno
da essa in alcun modo essere isolati i corpuscoli rossi.
Per tali ragioni, la ripristinazione dei globuli rossi del sangue, non rimasta come
mezzo di ricerca medico-legale che per le macchie
recentissime, ed stata del tutto sostituita con
le prove spettroscopiche e microspettroscopiche.
549
Fig.
55i
552
5S3
pezzettino di stoffa tra due vetrini portaoggetti tenuti a contatto per mezzo di elastici
applicati alle due estremit, e si esamina
con un piccolo spettroscopio a mano, ricercando le strie dH'ossiemoglobina e dell'emoglobina. Quando la macchia molto antica, si
ricerca lo spettro dell'emocromogeno, su un
filo del tessuto o sull'impronta della macchia.
Si applica cio su un punto limitato della
macchia una listerella di carta bibula, inumidita con potassa diluita, mantenuta con una
certa pressione sul punto da esaminare, fino
a che una traccia della sostanza colorante sia
passata sulla carta. Si aggiunge su questa una
gocciolina di solfato di idrazina e si pone la
cartina tra i due vetrini. Il fenomeno spettroscopico dell'emocromogeno appare in molti
casi evidente senza bisogno di ulteriori ricerche
microspettroscopiche.
IL Et della macchia.
Lo stabilire l'epoca alla quale la macchia
rimonta, cosa molto ardua, perch la diagnosi non si basa su caratteri certi.
Il perito deve considerare specialmente la
solubilit della macchia e il suo colorito.
Una macchia recente solubile con acqua
distillata, e la soluzione mostra lo spettro
si scioglie anche in acqua distillata ma lentamente, e mostra vicino allo spettro dH'ossiemoglobina la stria nel rosso della metemoglobina, o solubile in cloruro di sodio; quella
di pi settimane si scioglie con glicerina o
meglio in debole soluzione alcalina (KOH 2 %);
quella di mesi, si scioglie solo nei pi energici
-nel vedere
555
- finita
la prima
556
557
III.
specie
Determinazione
della
di
sangue.
Per determinare da quale specie animale provenga una data macchia di sangue, il perito
ha a sua disposizione mezzi di certezza assoluta.
Questi mezzi hanno completamente ridotto
a valore storico tutti gli altri fin qui usati,
come la diversa forma dei cristalli di emoglobina nelle varie specie animali, la diversa re30
Ascarelli.
sangue.
Ci per la difficolt della ripristinazione
stessa, perch questa non si avvera mai in
modo uniforme e completo, e perch moltissimi animali hanno le emazie di dimensioni
simili a quelle umane. Infatti i corpuscoli rossi
dell'uomo hanno una grandezza media di p. 7.7
oscillanti per tra i p 9 e i . 6; il cane ha le
emazie di 7.3 /, il cavallo di 7.2, il topo
di 7.2, il coniglio di 7.15, il maiale di 6, il
montone di 6.8, il gatto di 6.4, la pecora eia
capra di 4.9 e 3.9.
N ha maggior importanza la prova del Van
Itallie basata sulla maggior resistenza del sangue umano alle azioni catalitiche.
I metodi ora in uso comune nella pratica
medico-legale, sono i metodi biologici e di
questi tre specialmente: dell'agglutinazione,
dei sieri precipitanti, dell'anafilassi.
a) Siero-reazione precipitante.
pitine
preci-
56o
di sangue.
Se invece che un antisiero per il sangue
umano, si deve prepararne uno per altra
specie di sangue (pecora, maiale, cavallo,
pollo, ecc.) si prende uno di questi animali e
si salassa, preferibilmente dalla vena giugulare, ed usando sempre le pi scrupolose regole asettiche.
100-200 gr.
raccolto si deve
56i
Dal sangue
separare il
siero; poich molto meglio impiegare questo,
che il sangue defibrinato.
Per raccogliere il siero, si lascia dapprima
il sangue raccolto, alcune ore in riposo, poi
lo si pone in ghiacciaia. Quando il coagulo si
completamente formato, con una pipetta
sterile si aspira il siero, lo si mette in una
provetta e lo si centrifuga per renderlo anche
pi chiaro.
Il siero da impiegarsi deve essere asettico,
trasparente, quasi incolore.
Ottenuto il siero, questo pu conservarsi,
in provette sterili, fino al momento di usarlo
per l'iniezione dell'animale.
Per essere pi sicuri nel mantenere sterile
il siero, si pu aggiungere una piccola quantit di cloroformio (nella proporzione del io %)
o poche gocce di soluzione fenica all'i % o di
cloruro di sodio al 3 %
Per, se possibile, meglio usare il siero
senza aggiunta di altre sostanze.
Iniezioni nell'animale. Si possono fare
iniezioni sottocutanee (non consigliabili), endoperitoneali, intravenose.
Queste, sebbene pi difficili, sono preferibili, perch si prepara l'animale con minor
numero di iniezioni, in pi breve tempo, e
con minor materiale.
L'animale prescelto, viene legato su un tavolo, e l'orecchio viene ben insaponato, rasato,
e pulito con etere. Poi si fa pressione alla base
562
'563
animali.
Uccisione dell'animale. Dopo che il coniglio preparato si lascia 5-6 giorni in riposo,
poi un giorno a digiuno e quindi si uccide.
Si pu o tagliare la carotide al coniglio e raccoglierne il sangue in un tubo sterile, come si
pu anche aprire il torace dell'animale cloroformizzato, metterne allo scoperto il cuore, tagliarne la punta, e raccogliere il sangue in
vasi sterilizzati.
meglio per seguire questo metodo: Si
cloroformizza il coniglio, poi si mette allo sco-
- 564 -
erroneo rapporto tra materiale iniettato, peso dell'animale, tempo trascorso tra
3. Da
l'una e
troppo frequenti o troppo ripetute, ecc.
I sieri cosi preparati non debbono essere n
troppo attivi, n poco attivi, ed essere inoltre
strettamente specifici
Determinazione del valore del siero. Gli
antisieri ultraattivi possono infatti dare intorbidamento, non solo in sangui affini, ma anche
in altre specie di sangue, quando le soluzioni
sieno troppo concentrate. quindi di assoluta
necessit conoscere il valore dell'antisiero che
si adopera. Per determinare il valore di un antisiero si fanno soluzioni i : iooo, i : 10,000,
1 :100,000 del siero iniettato ; e con l'orologio
alla mano si determina quando in ciascuna di
dette soluzioni in una quantit determinata
(o 9 cmc.) con l'aggiunta di 0.1 cmc. di antisiero, avviene l'intorbidamento. Per gli scopi
medico-legali sufficiente usare quell'antisiero
che nelle proporzioni sudddette d intorbidamento nelle soluzioni all'i : 1000 al massimo
dopo tre minuti di osservazione. Se si usano
antisieri di valore superiore all'i 10,000 debbono aversi minutissime accortezze: anzi
bene non adoperarli.
Specificit del siero. Si comprende come
anche la specificit dell'antisiero sia elemento
indispensabile per la buona riuscita della reazione. Per determinare la specificit bisogna
saggiare l'antisiero con soluzioni di sangue
:
risultati debbono
-
566
S'intende che i
essere negativi sempre, meno che con la soluzione del
siero iniettato.
Esecuzione della prova biologica. Frammenti della sostanza da esaminare (piccolo
pezzo della stoffa macchiata, p. es. di 0.5 cmq.
raschiato di macchie, ecc.) si mettono in un
tubicino da saggio con una piccola quantit
di cloruro di sodio al 0.85 %.
Siccome le soluzioni di cloruro sono un debole mezzo estrattivo, cosi bisogna tenere,
talora per molto tempo, la sostanza in macerazione per rendere possibile il dissolversi di
tutta la sostanza albuminosa contenuta nella
macchia.
Allorch le macchie sono molto vecchie ed
assolutamente insolubili <in cloruro di sodio,
si pu seguire il procedimento dello Ziemke,
il quale consiglia di estrarre la macchia con
cianuro di potassa, alcalinizzare l'estratto ottenuto con acido tartarico, diluire poi con cloruro di sodio, e su quest'ultima soluzione eseguire la reazione nel modo che sar ora de-
scritto.
Possibilmente si deve agire per soluzione
di macchie limpide, trasparenti, incolori, ed
a concentrazione dell'i %0.
Questo titolo corrisponder a quella soluzione che quasi incolore a luce incidente o
lievemente colorata in gialliccio; che agitata,
lascia per un certo tempo schiuma biancastra;
che con acido nitrico d opalescenza.
- 567 -
dele da filtrazione, in cui facilmente possono rimanere particelle di sangue o di altra sostanza.
Dalla soluzione della macchia cos preparata se ne prendano 0.9 cmc. e si mettano in
un piccolo tubo da saggio di 2 cmc.
Si fanno poi soluzioni di sangue o di siero
di sangue all'i :iooo in NaClo.85% di diversi
animali (p. es., capra, cavallo, bue, maiale,
pollo) e di ciascuna soluzione si prendano anche 0,9 cmc. e si mettano in tanti recipienti
diversi, di 2 cmc. di capacit, avendo cura
s'intende di usare per ogni soluzione una pipetta diversa. Si prepara inoltre un tubicino contenente solo 09 cmc. di cloruro di sodio, ed un altro con 0.9 cmc. del siero di sangue usato per preparare l'animale, e di cui si
conosce il modo di reazione avendolo di gi
esaminato nella prova di saggio.
In ciascun tubo s'introduce 0.1 cmc. di antisiero.'
La
a temperatura
ambiente dopo 2-3 minuti di osservazione, e
si rende palese con un lievissimo opacamente
della soluzione della macchia (se la macchia
era costituita dal sangue umano), mentre tutte
le altre soluzioni debbono rimanere perfettamente limpide (compresa quella della macchia se questa non era costituita da sangue
umano).
L'osservazione va fatta contro uno schermo
nero, poich cosi si apprezza meglio il lieve
opacamente indice della reazione; e se questa
non avvenuta dopo 5-6 minuti, la si deve
considerare senz'altro negativa, perch molto
spesso dopo poco tempo si veggono intorbidate anche altre soluzioni
Un'ultima raccomandazione da farsi: il
perito deve essere alieno da ogni criterio aprioristico, poich non difficile che egli vegga
opacamenti in quelle soluzioni in cui non ve
ne sono, o viceversa, dato che il pi delle
volte l'opacamento tenuissimo.
Valore della prova biologica. Le obiezioni
pi importanti da farsi a tale prova sono tre :
i I sieri cos preparati non sono specificatamente attivi per il sangue, ma per l'albumina; cio un siero preparato, d formazione
di- precipitine non solo su una soluzione di
Sangue dell'animale per il quale era preparato,
ma anche per qualunque soluzione di sostanze
proteiche della stessa specie dell'animale, reagendo perci con il latte, sperma, sputo ecc
- 569
57 solfato di
il solfato di ferro,
.
formio, il
rame,
il nitrato d'argento, il permanganato di potassa, il timolo, il fenolo ed anche la ruggine
(De Mattei e Nuttal).
Con tutto ci se il perito terr conto sia nella
preparazione del siero, che nel corso della reazione, di tutte le cautele sopra suggerite, egli
potr ritenere matematicamente certo il suo
giudizio.
Sieroreazione col metodo capillare di Hauser.
Allorch la sostanza da esaminare sia molto
esigua e non si possano da essa ottenere che
poche goccie di soluzione si ricorre al metodo
capillare di Hauser.
Si prende un tubo capillare di vetro e lo si
pulisce e sterilizza facendovi penetrare per
capillarit dell'acqua distillata ed esponendolo
quindi alla fiamma. L'acqua evapora lasciando
il tubetto ben terso e del tutto sterile. Poi,
s'introduce nel tubo la goccia del materiale
da esaminare e una goccia di antisiero. Se la
reazione positiva, si former tra i due liquidi
un anello opalescente che si scorger bene
osservando il tubetto contro uno schermo nero.
Anche nell'esecuzione di tale prova bisogna
avere tutte le precauzioni suaccennate ed eseguire tutte le prove di controllo gi descritte.
In commercio si trovano i sieri di gi preparati per le diagnosi medico-legale per
non sono consigliabili. meglio che il perito
57i
stesso l'antisiero.
prepari egli
Questo metodo fu proposto dal Marx e dall'Ehrnroth, e si basa sulla conoscenza della
propriet che hanno i corpuscoli rossi di una
specie animale di venire agglutinati e disciolti
dal siero di sangue di altra specie animale,
per la presenza in ogni siero di eteroagglutinine
ed emolisine.
Questo potere dei sieri di animali etcrologhi specialmente evidente nel siero di sangue umano.
Una causa di errore data dalla presenza
nel sangue oltre che di eteroagglutinine anche di isoagglutininr, le quali quindi possono
dare fenomeni agglutinanti anche su corpuscoli della stessa specie, propriet questa che
stata poi utilizzata per la diagnosi individuale delle macchie (vedi pag. 574).
La tecnica della prova la seguente (Marx) :
Si discioglie la macchia sospetta in cloruro di
sodio al o 60 %, cercando di ottenere una soluzione di forte concentrazione. Della soluzione
concentrata della macchia, se ne prende una
grossa goccia, che si pone in un vetrino a gocciapendente in contatto con una goccia di
sangue presa dalla puntura di un dito.
572
tamento.
e) Metodo anafilattico.
573
574
575
portante.
aggiunto in principio.
Il metodo non per entrato nella pratica.
Metodo delle isoagglutinine. noto che
il siero di sangue umano non rappresenta un
mezzo indifferente per i corpuscoli umani di
provenienza diversa dalla propria, ma pu su
di essi determinare fenomeni di agglutinazione
per la presenza di sostanze speciali che furono
dette isoagglatinine. noto altres che in
condizioni normali il siero di sangue umano
non agglutina i corpuscoli di quell'individuo
da cui esso proviene, perch non possiede delle
autoagglutinine.
576
estratto il pi concentrato
577
Si fa poi un
possibile della macchia sospetta in cloruro di
sodio al o.go %.
Si prendono poi due goccioline di estratto
della macchia ed una di emulsione corpuscolare, e si mescolano in un vetrino a goccia
pendente.
I preparati, che bene tenere in termostato
a 37, si osservano a pi riprese, e la lettura
si esegue al termine di un'ora, distinguendo,
l'agglutinazione, che si nota in: agglutinazione
in traccie, leggera, discreta, forte, fortissima.
Se si osservano fenomeni di agglutinazione,
si pu (in linea di probabilit) dire che la
macchia non appartiene all'individuo esami
nato, perch il sangue umano non contiene
autoagglutinine; se non si osserva alcuna agglutinazione con il sangue dell'individuo in
esame, mentre tali fenomeni si osservano con
il sangue di molti altri individui da utilizzarsi
come controlli, sempre in via di probabilit,
si potr dire che la macchia appartiene all'individuo esaminato.
V. Da qual regione del corpo
il sangue fuoriuscito.
La macchia pu anche
578
579
580
x=A2^L.
1055
che esso
un brevissimo riassunto, e c'impone di tracciare una falsariga al medico-perito.
Se si ha molto materiale in esame si po-
non
ci permettesse queste tre prove, bisogna lasciare la prima ed eventualmente la terza. La
pi necessaria sempre la prova di certezza
microspettroscopica.
Se la macchia, per quanto esigua, deposta
su un oggetto lucido, si pu prima di raschiarla
ed esaminarla al microspettroscopio, osservarla
con il microscopio a visione diretta del Florence, ed eseguire la prova microspettroscopica
sull'oggetto stesso.
Macchie che possono simulare le macchie
di sangue.
poi ritrovare le
-583
Si possono
uova, le trachee,
gli uncini dell'apparecchio masticatorio di quest'insetto, e si possono trovare altre partico-
54
585
Prove di orientamento.
Come per le macchie di sangue, cosi per
quelle di sperma, il perito deve anzitutto ese-
poi al microscopio,
586
Tali cristalli non possono per essere confusi con quelli di emina, perch si ottengono
con processo del tutto diverso, e perch hanno
diverse propriet chimiche. Sono infatti solubili in acqua, alcool ed etere; si producono a
freddo, ed anzi basta un lieve riscaldamento
per farli scomparire.
587
588
589
daveri.
Prova del De Dominieis. Quest'A. propone per la ricerca delle macchie di sperma,
di trattare una traccia della macchia su un
vetrino portaoggetti con una goccia di soluzione acquosa satura di tribromuro d'oro, applicando Un vetrino coprioggetti e riscaldando
fino all'inizio di ebollizione. Si otterrebbero
cos dei cristalli a croce, molto belli, di color
rosso granato e forme allungate gialle, dovute secondo l'A. alla colina e alla spermina.
Tale reazione pi appariscente delle altre,
rappresenterebbe quasi la sintesi delle reazioni
di Florence e di Barberio.
Quest'ultima reazione stata proposta da
troppo poco tempo, per poter dare su di essa
un pieno giudizio.
Prove di certezza.
590
Talora questa ricerca riesce nel modo pi facile, e spesso negli stessi preparati eseguiti con il
reattivo di Florence, si vedono accanto ai tipici
591
592
593
con l'eosina.
Si copre con il vetrino, e al microscopio con
obiettivo ad immersione, si ricercano gli spermatozoi.
Metodo del Marique. Dal tessuto macchiato, scegliendo quel punto che appare maggiormente sospetto, si distacca un frammento
di i cmq. In una provetta si pongono 4 cmc.
di acido solforico concentrato cui si aggiunge
1 cmc. di acqua distillata, avendo cura di
non agitare il tubo : poi si introduce in questo
il pezzettino di stoffa macchiata e si agita
fortemente Cos si ha in pochi minuti la distruzione della maggior parte del tessuto e
si ottiene un liquido limpido, leggermente tinto
in giallo, che si tiene in sospensione dagli elementi macroscopici. Si aggiungono rapidamente nel tubo 15 cmc. di acqua fredda, e
si veggono allora venire alla superficie delle
piccole bolle gassose e dei piccoli grumi costituiti da tutti quei prodotti che non furono
distrutti dall'acido solforico.
Si raccoglie questo detrito, che conterr gli
spermatozoi contenuti nella macchia, lo si
594
Secondo gl'insegnamenti
595
DERVIEUX
597
vetrino.
violetta.
Con l'esame microscopico, si riesce a far la
diagnosi di meconio, e a differenziare le macchie da quelle di bile, nelle quali non si riscontrano mai n granulazioni, n cellule
epidermiche, n peli, e da quelle di materie
fecali dei bambini lattanti, nelle quali si notano abbondanti goccioline di grasso e assenza
-di vita-intrauterina
598
conio fresco diluito al decimo,
599
e su siero di
6oo
601
batteriche.
602
quindi verdastro
Macchie di colostro. Il colostro forma
macchie spesse, giallastre, a bordi irregolari.
L'esame microscopico di queste macchie fa
vedere leucociti, globuli di grasso e corpuscoli
di colostro (corpicciuoli arrotondati, voluminosi, granulosi). Se si fa pervenire una goccia
di iodio sotto il preparato, i corpiccioli granulosi si colorano in bruno ; si colorano in nero
con l'acido osmico; in rosso con il sudan, ecc.
I corpuscoli di colostro permangono 5 6 giorni
dopo il parto, nelle donne che allattano; per
pi tempo in quelle che non allattano; i leucociti scompaiono dopo 2-3 giorni.
Macchie di latte. Sono macchie grigie o
giallastre, che microscopicamente lasciano vedere i globuli del latte (piccole sfere di volume
variabile) che non si disciolgono sotto l'azione
dei solventi da grassi, forse perch avvolti da
membrana, ma danno tutte le reazioni da
grassi, suaccennate per il colostro. Resistono
abbastanza alla putrefazione.
Il latte contiene anche dello zucchero, che
pu essere messo in evidenza nel liquido di
603
stillata gm.
65).
604
6o5
dotta
e la diagnosi difficile.
bene in tali casi raschiare la macchia e
lasciarla macerare a lungo in soluzione fisiologica, e poi praticare l'esame sul centrifugato
del liquido di macerazione. Riescono bene anche i preparati in glicerina.
Per risalire all'origine umana della macchia,
sono stati preparati anche dei sieri precipitanti
(Biondi, Brezina, ecc.), ma tal prova non
entrata finora nella pratica medico legale.
Macchie blenorragiche. Sono macchie gialle,
verdastre o grigie che ispessiscono fortemente
il tessuto e che talora sono coperte di crosti cine.
Microscopicamente mostrano cellule pavimentose, leucociti, e se le macchie sono recenti, possono anche mettersi in evidenza i gonococchi.
Quando si abbia a che fare direttamente
con il pus blenorragico, o con scolo direttamente raccolto dall'uretra o dalla vagina, con
un'ansa di platino si distende il materiale su
un vetrino, si fissa alla lampada a si colora.
I migliori metodi di colorazione sono: a) metodo di Gram. - Violetto di genziana per 4-5 secondi, lavaggio ad acqua corrente; immersione
n soluzione iodo-iodurata di IjUgol. Si passano poi i preparati fino a quasi totale decolorazione, in alcool acetico, quindi in acqua,
infine colorazione in fucsina; lavaggio in acqua
disseccamento, montaggio in balsamo; b) metodo di Marino - Doppia colorazione per circa
un minuto con un miscuglio di fucsina acida
89 A scarda.
6o6
6o7
mm. 0.079.
mm. 0.076.
La sezione del pelo, a cono, netta ed obliqua,
sfilacciata, rileva se esso stato tagliato e se
6o8
6oa
cazioni bibliografiche necessarie, per approfondire i problemi medico-forensi che sono appena
delineati in questo volumetto.
Oltre ai classici trattati di Medicina legale
dell'Hofmann-Kolisko (Soc. edit. libr.), dello
Strassmann tradotto dal Carrara (Unione tipog. editr. torinese), del Filippi, Severi, Montarti, Borri, Biondi (edit. Vallardi), dello Ziino
(Soc. edit. libr.), dello Schmidtmann (Hirschwald di Berlino), del grande trattato del
Dittrich (Braumiiller di Lipsia), del Brouardel (Baillire di Parigi) nel quale in quattordici volumi sono trattate le principali questioni di Medicina forense; il perito potr
ricorrere con profitto a molte altre fonti bibliografiche oltre a quelle accennate nel testo.
Ricordiamo per quel che riguarda il capitolo
sul Sopraluogo giudiziario il Gross Polizia
giudiziaria , traduzione Carrara (edit. Bocca),
il Niceforo Polke et Enqute judiciaire (Paris, librarne universelle), etc; perla Tanatologia
la Diagnostica anatomo-patologica dell'Orth,
traduzione Carrara (Unione tipogr. edit. torinese) e il Borntraeger Gerichtrztlichen
Praxis e il Filomusi-Guelfi (I fenomeni cadaverici asfissie, voi. 2 gi edito, del trattato in corso di pubblicazione dalla casa Jovene di Napoli). Per la Traumatologia la
bellissima opera del Borri : G' infortuni
del lavoro, sotto il rispetto medico-legale
(Soc. ed. libr.), per gli avvelenamenti il Kobert Lehrbuch der Intoxicationen o i due
6io
DISPEPTICI ED URICEMICI
preferite per combattere le vostre sofferenze
SANGEM1NI
in SANGEMINI (Umbria)