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Fisica III

A.A. 2015-16
Checklist - Domande ed esercizi
Versione del 17 dicembre 2015
Differenze rispetto alla versione del 12 dicembre:
- inserite voci da 4.a.41 a 4.a.49
- inserite voci da 4.b.22 a 4.b.27
1. Riepilogo e complementi di relativit speciale.
1.a.1.
1.a.2.
1.a.3.
1.a.4.
1.a.5.
1.a.6.
1.a.7.
1.a.8.
1.a.9.
1.a.10.
1.a.11.
1.a.12.
1.a.13.
1.a.14.
1.a.15.
1.a.16.
1.a.17.

Dare la definizione definizione di 4-vettori covarianti e controvarianti


Definire le quantit e
Scrivere le trasformazioni di Lorentz
Definire il modulo di un 4-vettore
Definire il prodotto scalare di due 4-vettori
Dare la definizione di invariante di Lorentz
Dare la definizone di posizione spazio-temporale di un punto
Definire il tempo proprio e ricavare la relazione (differenzale) fra tempo proprio
e tempo nel sistema in cui si osserva il moto
Definire le derivate in 4-dimensioni, la quadridivergenza, il differenziale di uno
scalare di Lorentz, loperatore di DAlembert
Definire la 4-velocit ed il 4-impulso, dire le loro unit di misura nei sistemi
MKS e ! = c = 1 , dimostrare che il loro modulo costante.
Enunciare la legge di conservazione del 4-impulso e fornire una applicazione
Definire la 4-accelerazione e la 4-forza
Dimostrare che 4-accelerazione e 4-velocit sono perpendicolari
Scrivere la legge di Newton (tridimensionale e lestensione quadridimensionale)
nellambito della relativit special
Definire un tensore covariante di rango 2
Definire la traccia di un tensore di rango 2
Come si trasformano per rotazioni tridimensionali le componenti di un tensore di
rango 2?

1.a.18. Definire il tensore metrico g


1.a.19. Dare la definizione di tensore antisimmetrico di rango 2 ed indicare quali dei suoi
elementi siano le componenti di un vettore polare e quali quelle di un vettore
assiale tridimensionale
1.a.20. Definire il 4-tensore momento angolare
1.a.21. Dire se il 4-tensore momento angolare sia un tensore simmetrio o antisimmetrico
ed illustrare il significato di ogni suo elemento

1.a.22. Enunciare la legge di conservazione del 4-tensore momento angolare ed


utilizzarla per dimostrare quale sia la posizione e la velocita del centro di massa
reletivistico
1.a.23. Definire per un processo a due corpi nello stato iniziale e due corpi (non
necessariamente identici) nello stato finale le variabili s, t, u
1.a.24. Dare la definizione di distribuzione esclusiva (completa) dei 4-impulsi delle
particelle emergenti dopo la collisione di due particelle [oppure dopo il
decadimento di una particella] ; dare anche la definizione di distribuzione
inclusiva
1.a.25. Scrivere lelemento infinitesimo dello spazio dei 4-impulsi di N particelle
emergenti dopo la collisione di due particelle [oppure dopo il decadimento di una
particella] ed indicare i vincoli esistenti.
!
d3p
1.a.26. Dimostrare che d p p m (p0 ) = 2E e sfruttare questo risultato per
4

semplificare la scrittura dellelemento infinitesimo dello spazio dei 4-impulsi di N


particelle emergenti dopo la collisione di due particelle [oppure dopo il
decadimento di una particella]
1.a.27. Dimostrare che nel centro di massa lelemento infinitesimo dello spazio dei 4!
pCM

impulsi, nel caso di 2 sole particelle nello stato finale, si scrive come 4 s dCM .
!

1.a.28. Come si trasforma una funzione di distribuzione del 3-impulso f ( p) d p di una


particella per una trasformazione di Lorentz?
1.a.29. Come si trasforma una funzione di distribuzione nello spazio delle fasi
! !
! !
f ( p, r ) d 3 p d 3r di una particella per una trasformazione di Lorentz?

1.b.1. Ricavare la legge di composizione delle velocit


1.b.2. Dimostrare che il modulo di un 4-vettore ed il prodotto di due 4-vettori sono
invarianti di Lorentz
1.b.3. Spiegare quaitativamente il paradosso dei gemelli
1.b.4. Se non esistessero gli effetti dovuto alla relativit generale, in un anno quanto
differirebbe il tempo misurato da un orologio alla superficie terrestre da uno che
si trovi su: i) un satellite geostazionario ii) un satellite per GPS
1.b.5. Dimostrare che le derivate in 4-dimensioni sono covarianti (o controvarianti)
1.b.6. Dimostrare che loperatore di DAlembert un invariante di Lorentz
1.b.7. Calcolare la 4-accelerazione di un punto in funzione della velocit e della
accelerazione tridimensionali
1.b.8. Calcolare la 4-forza su un punto in funzione della velocit e della forza
tridimensionali
1.b.9. Dimostrare che la traccia di un tensore di rango 2 un invariante di Lorentz
1.b.10. Calcolare lenergia di soglia nel laboratorio per le seguenti reazioni (la seconda
particella inizialmente ferma):

+ 16O e+ + e + 16O

+ e e + e+ + e
p+ p p+ p+ p+ p

p + 16O p + p + p + 16O

e+ + e p + p

e + p n + e

e + p n + e+
+

1.b.11. Calcolare lenergia di soglia della reazione e + e p + p in cui le due


particelle incidenti collidono con 3-impulsi uguali ed opposti
1.b.12. Dimostrare che la somma s+t+u pari alla somma dei quadrati delle 4 particelle
del processo
1.b.13. Esprimere la variabile t di Mandelstam in funzione del 3-impulso e dellangolo di
scattering nel centro di massa
1.b.14. Calcolare lenergia che dovrebbe avere un protone che incide su un protone fermo
per ottenere una energia nel centro di massa pari a quella di LHC (14TeV)
!
d3p
1.b.15. Dimostrare che 2E un invariante relativistico effettuando esplicitamente la

trasformazione di Lorentz
1.b.16. Come si implementa con il metodo Montecarlo la trasformazione di una funzione
di distribuzione dei 3-impulsi?
!
d3p
1.c.1. Dimostrare che 2E un invariante relativistico senza effettuare esplicitamente la
!
d3p
4
2
2
d
p

(p
)
=
0
trasformazione di Lorentz e senza utilizzare il fatto che
2E

un invariante relativistico, ma utilizzando considerazioni di geometria in 4


dimensioni come spiegato nel testo di Landau.
2. Elettromagnetismo in forma covariante
2.a.1. Sapere qual la relazione fra le unit di misura elettromagnetiche GAUSSIANE e
quelle nel sistema MKSA.
2.a.2. Sapere spiegare cosa significa che una certa legge fisica scritta in forma
"relativisticamente covariante".
2.a.3. Dare la definizione di quadri-corrente e di quadri-potenziale del campo
elettromagnetico.
2.a.4. Dare la definizione del tensore del campo elettromagnetico e saper scrivere le sue
componenti.
2.a.5. Scrivere le equazioni di Maxwell (sia quelle non omogenee che quelle omogenee)
in forma covariante.

2.a.6. Scrivere l'equazione di continuit per la quadri-corrente in forma covariante (e


verificarne la consistenza con le equazioni di Maxwell).
2.a.7. Scrivere una generica "trasformazione di gauge" del quadri potenziale (e
verificare la "invarianza di gauge" dell'elettromagnetismo) in forma covariante.
2.a.8. Dare la definizione di "gauge di Lorenz", "gauge di Coulomb", "gauge temporale"
e "gauge assiale".
2.a.9. Scrivere la legge di trasformazione di Lorentz del campo elettrico e del campo
magnetico (distinguendo fra componenti parallele e componenti perpendicolari al
"boost").
2.a.10. Scrivere in forma covariante l'equazione del moto di una carica in un campo
elettromagnetico esterno ("(quadri-)forza di Lorentz").
2.a.11. Dare la definizione del quadri-vettore "densit di forza di Lorentz" e saperne
scrivere le componenti.
2.a.12. Dare la definizione del "tensore energia-impulso" del campo elettromagnetico e
scrivere la sua relazione con la "densit di forza di Lorentz".
2.a.13. Dare la definizione della "densit di energia" del campo elettromagnetico, del
"vettore di Poynting" e del "tensore degli sforzi di Maxwell".
2.a.14. Dire come si generalizzano i teoremi di conservazione dell'energia e dell'impulso
a situazioni in cui sia presente un campo elettromagnetico.
2.b.1. Scrivere la pi generale trasformazione di Lorentz e dimostrare che essa lascia
invariato l'elemento di quadri-volume.
2.b.2. Dare la definizione del tensore di rango 4 completamente antisimmetrico (detto
anche "tensore (o: densit) di Levi-Civita"). Usando tale tensore, definire il
"duale" del tensore del campo elettromagnetico e, in termini di esso, riscrivere le
equazioni di Maxwell omogenee.
2.b.3. Scrivere le equazioni di Maxwell per i quadri-potenziali in "gauge di Lorentz" e
(pi difficile!) in "gauge di Coulomb".
2.b.4. Ricavare esplicitamente le leggi di trasformazione di Lorentz del campo elettrico
e del campo magnetico. Discutere, in particolare, il caso in cui, in un certo
sistema di riferimento inerziale, il campo magnetico nullo e il caso in cui il
campo elettrico nullo.
2.b.5. Dire quali sono gli "invarianti di Lorentz" che si possono costruire con il tensore
del campo elettromagnetico e ricavarne le espressioni esplicite in termini dei
campi elettrico e magnetico. Ridiscutere, usando gli invarianti, il caso discusso
nel punto precedente e discutere il caso in cui gli invarianti sono nulli.
2.b.6. Ricavare il campo elettromagnetico creato da una carica in moto uniforme.
2.b.7. Ricavare la relazione fra la densit di forza di Lorentz e il tensore energia-impulso
del campo elettromagnetico.
2.b.8. Ricavare esplicitamente le componenti del tensore energia-impulso del campo
elettromagnetico.
2.b.9. Discutere la non univocit nella definizione del tensore energia-impulso e come
tale ambiguit venga risolta richiedendo che il tensore di momento angolare si
esprima in modo "naturale" in funzione del tensore energia-impulso: verificare
che tale richiesta implica che il tensore energia-impulso debba essere simmetrico.

2.c.1. Scrivere la Lagrangiana relativistica per una particella carica in un campo


elettromagnetico esterno e verificare che le equazioni di Eulero-Lagrange
forniscono la formula della forza di Lorentz. Discutere (usando la formulazione
Lagrangiana) il legame fra l'invarianza di gauge delle equazioni
dell'elettrodinamica e la legge di conservazione della carica.
3. Complementi [obbligatori]
3.a.1. Quanto valgono, in unit MKS o naturali, le costanti: c, 0, 0, e2/4, ! ?
3.a.2. Quanto vale la costante !c in eVxnm e in MeVxfm ?
3.a.3. Spiegare la differenza fra le seguenti categorie di fotoni: infrarossi visibili
ultravioletti raggi X raggi .
3.a.4. Quanto vale la massa del fotone reale?
3.a.5. Quanto vale la carica elettrica dellelettrone e del protone (in MKS)?
3.a.6. Quanto valgono la massa dellelettrone e del protone (in MKS e in MeV/c2)?
3.a.7. Quanto vale la differenza fra la massa del neutrone e la somma della massa del
protone e dellelettrone?
3.a.8. Dare la definizione di sezione durto per particelle puntiformi: esprimerla in
funzione del numero di eventi osservati per unita di tempo e per unita di volume,
della concentrazione delle particellle interagenti e della loro velocita relativa
3.a.9. Esprimere la sezione durto nel caso particolare di un sottile fascio di particelle
incidente su una lastra contenente i bersagli [NB: i dati sono il flusso di particelle
incidenti, la densita superficiale dei bersagli, la frequenza di eventi osservati]
3.a.10. Esprimere la sezione durto nel caso particolare di particelle incidenti su un unico
bersaglio [NB: i dati sono la corrente di particelle incidenti e la frequenza di
eventi osservati]
3.a.11. Esprimere la sezione durto nel caso particolare di unonda incidente su un unico
bersaglio
3.a.12. Quali sono gli ordini di grandezza tipici delle sezioni durto delle interazioni forti
e delle interazioni debole?
3.a.13. Dare la definizione di sezione durto totale, sezione durto differenziale inclusiva,
sezione durto differenziale esclusiva
3.a.14. Dare la definizione di larghezza e di vita media per il decadimento di una
particella
3.a.15. Dare la definizione di rapporto di decadimento (Branching fraction o
Branching ratio)
3.a.16. Quali sono, molto approssimativamente, gli ordini di grandezza delle vie medie
dovute ad interazioni deboli, elettromagnetiche, forti?
3.a.17. Che cosa sono le quantit che in un nucleo usualmente si indicano con A, Z, N ?
(simbologia ZA X N )
3.a.18. Dare la definizione di nuclei isotopi, isobari, isotoni, stabili, instabili.
3.a.19. Quanto lordine di grandezza dellenergia media di legame di un elettrone
allinterno di un atomo?
3.a.20. Spiegare qualitativamente leffetto fotoelettrico e lo scattering Compton

3.a.21. Discutere qualitativamente le osservazioni sperimentali dello scattering di


Rutherford
3.a.22. Fornire la relazione tra parametro d'impatto (b) e angolo di scattering () nel caso
di scattering di Rutherford (Coulombiano) e di scattering su sfera rigida
3.a.23. Fornire (senza dimostrazione) le espressioni delle sezioni durto differenziali
(d/d) Rutherford e Mott
3.a.24. Quanto lordine di grandezza dellenergia media di legame di un nucleone
allinterno di un nucleo?
3.a.25. Come definita lunit di massa atomica e quanto vale (in MeV/c2)?
3.a.26. Come sono definiti lenergia di legame (B) di un atomo ed il difetto di massa
() di un atomo ?
3.a.27. Su quali ipotesi si basa il modello a goccia di un nucleo?
3.a.28. Enunciare la formula semiempirica B = B(A,Z) ed indicarne i termini che sono
spiegati dal modello a goccia
3.b.1. Calcolare la probabilita che un neutrino interagisca nellattraversare la Terra
lungo un diametro. Nota: sia assuma che lenergia del neutrino sia tale che la
sezione durto totale su un singolo nucleone sia 1fb.
3.b.2. Cercando i dati delle sezioni durto totali nelle apposite figure o tabelle (reperibili
anche nella compilazione Particle Data Group http://pdg.lbl.gov ) si calcoli la
probabilita di interazione di:
un fotone da 1 MeV che incida su 1 mm di grafite
un fotone da 10 MeV che incida su 1 mm di Piombo
un fotone da 50 KeV che incida su 1 m di Piombo
un neutrino da 100 GeV che incida su 1 km di grafite
un protone da 100 GeV che incida su 1 cm di grafite
3.b.3. Dimostrare che se la probabilita di decadimento di una particella non dipende dal
tempo, la probabilita di trovare la particella non decaduta al tempo t segue una
legge esponenziale.
3.b.4. Dimostrare con calcoli cinematici che nello scattering di Rutherford alcune
particelle urtano un bersaglio con massa molto maggiore di quella della
particella stessa
3.b.5. Ricavare la sezione durto differenziale dello scattering di Rutherford, sia in
funzione dellangolo sia in funzione del parametro di impatto b
3.b.6. Discutere le differenze tra lo scattering di Rutherford (particelle ) e lo scattering
di elettroni su bersaglio puntiforme.
3.b.7. Dare la definizione di raggio nucleare mediante lo scattering di Rutherford
3.c.1. Esprimere la sezione durto per particelle puntiformi in funzione del numero di
eventi osservati per unita di tempo e per unita di volume, della concentrazione
delle particelle interagenti e delle loro velocita in un sistema di riferimento
arbitrario.

4. Onde elettromagnetiche e irraggiamento


4.a.1. Spiegare le differenze fra ottica fisica ed ottica geometrica
4.a.2. Calcolare, a partire dalle EDM, la velocita delle onde elettromagnetiche in un
mezzo omogeneo, lineare ed isotropo.
4.a.3. Determinare la soluzione piu generale possibile per onde e.m. piane in un mezzo
lineare, omogeneo, isotropo e non dispersivo, spiegando il ruolo di questultima
ipotesi.
4.a.4. Determinare tutte le relazioni fra campo elettrico, magnetico e direzione di
propagazione di unonda e.m. piana.
4.a.5. Esprimere la densita di energia di unonda e.m. piana in funzione dei campi
elettrico e/o magnetico
4.a.6. Dare la definizione ed esprimere il vettore di Poynting di unonda e.m. piana in
funzione del campo elettrico e/o magnetico.
4.a.7. Esprimere la pressione (di radiazione) che un campo e.m. esercita su una
superficie piana.
4.a.8. Scrivere il tensore degli sforzi per unonda e.m. piana che si propaga in una
direzione n .
4.a.9. Calcolare la forza esercitata su una superficie piana da parte di unonda e.m. piana
che in parte viene trasmessa ed in parte viene riflessa.
4.a.10. Determinare la soluzione piu generale possibile per onde sferiche in un mezzo
lineare, omogeneo, isotropo e non dispersivo.
4.a.11. Dare la definizione di onda piana e.m. monocromatica e delle seguenti quantita:
ampiezza, frequenza angolare, vettore donda, frequenza, periodo, lunghezza
donda, velocita di fase.
4.a.12. Definire la velocita di gruppo per unonda e.m. e spiegarne il suo significato
fisico.
4.a.13. Definire la polarizzazione di unonda e.m.
4.a.14. Scrivere lespressione piu generale per il campo elettrico di unonda e.m. piana
monocromatica, tenendo conto della polarizzazione, sia utilizzando solo numeri
reali, sia utilizzando numeri complessi.
4.a.15. Definire le polarizzazioni lineare, circolare ed ellittica per unonda e.m.

4.a.16. Come si definisce il 4-vettore donda k ?


4.a.17. Come si esprime il 4-tensore impulso-energia per unonda e.m. piana

monocromatica utilizzando i 4-tensore k ? Scrivere esplicitamente la matrice 4x4


del tensore per unonda che si propaga lungo lasse x e con densita di energia
uem.
4.a.18. Ricavare le espressioni delleffetto Doppler relativistico (calcolo della frequenza e
dellangolo misurati dal rivelatore nel caso di moto relativo fra sorgente e
rivelatore stesso).
!
4.a.19. Ricavare e scrivere lespressione per i potenziali ritardati ( ed A ) per una
!
qualunque distribuzione di cariche () e correnti ( j ).
dt

4.a.20. Dimostrare lespressione dt ' = 1 n , dove t e t sono il tempo di osservazione ed


il tempo ritardato, rispettivamente.

4.a.21. Ricavare e scrivere lespressione per i potenziali di Lienard-Wiechert ( ed A per


una carica puntiforme in moto arbitrario).
4.a.22. Spiegare tutti i termini dellespressione

! !"

!
n n
! q
n
q

E = 2
! 3+
!3
2
Rc
1 n
R 1 n

t '=tR/c

)
)

per il

campo elettrico generato da una carica puntiforme in moto arbitrario.


4.a.23. Quanto vale il campo magnetico generato da una carica puntiforme in moto
arbitrario?
4.a.24. Calcolare la distribuzione in potenza in funzione dellangolo di emissione per una
carica accelerata in moto non relativistico.
4.a.25. Dare la definizione di solido di radiazione e di diagramma di radiazione per
una carica accelerata
4.a.26. Calcolare ls potenza totale irraggiata da una carica accelerata in moto non
relativistico. Esprimere i risultati in MKSA e nelle unita naturali.
4.a.27. Elencare e discutere le ipotesi per poter effettuare uno sviluppo in multipoli del
campo di radiazione nellipotesi di moto non relativistico.
4.a.28. Definire il momento di dipolo elettrico, di quadrupolo elettrico e di momento di
dipolo magnetico per un sistema di cariche e correnti.
4.a.29. Fornire alcuni esempi per sistemi di cariche e/o correnti in cui vi sia: i)
irraggiamento di dipolo elettrico; ii) irraggiamento di dipolo magnetico ma non di
elettrico; iii) irraggiamento di quadrupolo elettrico ma non di dipolo elettrico o
magnetico; iv) irraggiamento di dipolo magnetico ma non di quadrupolo o dipolo
elettrico.
2 q2

!2

!2

6
4.a.30. Ricavare la formula di Larmor relativistica P = 3 c3 a a

4.a.31. Dimostrare che

!2
q2 a
dP
sin 2
=
2
3
d 16 oc (1 cos )5

e la potenza (MKSA) irraggiata da una

carica accelerata su una traiettoria rettilinea in funzione dellangolo di emissione.


4.a.32. Effettuare un disegno, qualitativo, del solido di radiazione per una carica in un
acceleratore lineare o circolare. Stimare langolo di massima emissione.
4.a.33. Dimostrare che la radiazione di sincrotrone ha uno spettro di emissione con una
frequenza critica C o 3
2

dI
q
=
4.a.34. Dimostrare che d 4 2 c

2
! !"
n n it ' r! 'n

c
dt '
! 2 e
e lenergia per unita di
1 n

)
)

frequenza irraggiata da una carica accelerata in funzione dellangolo di


emissione.
!

2r
2q
24
2
4.a.35. Dimostrare che Frad = 3 c3 a" = z me e a" , con e = 3 ce = 6.2x10 s , e la forza di

reazione radiativa ed indicare il campo di applicazione di questa formula.


4.a.36. Dimostrare che un elettrone soggetto ad una forza elastica di richiamo ed alla
i 0tt/2
forza di reazione radiativa oscilla con la legge x = x0 e
con 0 frequenza

2
57
propria (tipicamente 1014-15Hz) e = e 0 ~ 10 s . Tutto questo nellipotesi
realistica e 0 << 1 .

4.a.37. Dimostrare che un elettrone (moto non relativistico) soggetto ad una forza elastica
di richiamo, ad una forza di attrito viscoso ed alla forza di reazione radiativa, nel
campo di unonda e.m. piana polarizzata linearmente oscilla con la legge
!
! eE0
1
2
i t
x=
e

=
'+

tot
con
me 02 2 itot
02 .
4.a.38. Dimostrare che la sezione durto elastica per unonda e.m. piana e monocromatica
d el
4
= re2
2
su un elettrone legato elasticamente vale d
(02 2 ) + 2 2 .
tot

4.a.39. Dimostrare che la sezione durto Thomson vale

d el 8 2
= re = 0.66barn .
d 3

4.a.40. Dimostrare che la sezione durto totale per unonda e.m. piana e monocromatica
2 tot
tot = 4 cre
2
su un elettrone legato elasticamente vale
2 2 + 2 2 .

tot

4.a.41. Definire interferenza e diffrazione


4.a.42. Definire linterferenza costruttiva e distruttiva
4.a.43. Calcolare il pattern di interferenza per n sorgenti equispaziate
4.a.44. Enunciare e spiegare il principio di Huygens
4.a.45. Spiegare il significato di ogni termine della formula della diffrazione di
Fraunhofer
4.a.46. Spiegare landamento dellintensita luminosa per la diffrazione da una apertura
circolare, da una fenditura rettangolare, da un reticolo di diffrazione
4.a.47. Enunciare e spiegare il principio di Babinet
4.a.48. Dare la definizione di fattore di forma elettromagnetico per una sfera carica
4.a.49. Definire il raggio nucleare in base al fattore di forma

4.b.1. Integrando lespressione

!2
q2 a
dP
sin 2
=
2
3
d 16 oc (1 cos )5

, ricavare la potenza totale

irraggiata da una carica accelerata in un acceleratore lineare.


4.b.2. Calcolare, a partire dalla formula di Larmor, la potenza totale dissipata in un
!
dp
acceleratore circolare in funzione di dt .
4.b.3. Calcolare lenergia persa in una rivoluzione per una carica in moto uniforme su
una circonferenza (acceleratore circolare). Calcolare la frazione di energia persa
in un giro rispetto alla sua energia cinetica, effettuando una valutazione numerica
trascurabile nel caso di elettroni a LEP (energia 50 GeV, raggio ~4km) o protoni
ad LHC (energia 7 TeV, raggio ~4km)

4.b.4. Calcolare la potenza radiante emessa dal Sole se sul limite superiore
dellatmosfera terrestre la potenza incidente mediata sulle frequenze - e
1.36kW/m2.
4.b.5. Utilizzando il risultato precedente, calcolare il raggio che una sferetta nera
(assorbimento totale della radiazione) di densita pari a quella dellacqua
dovrebbe avere per restare in equilibrio nel campo gravitazionale del Sole.
4.b.6. Rispondere alla domanda precedente se la sferetta fosse perfettamente riflettente.
4.b.7. Calcolare il valore numerico della potenza totale che sarebbe irraggiata da un
elettrone in moto classico circolare uniforme in un atomo di idrogeno. Calcolare il
rappoto fra il valore ottenuto e lenergia cinetica dellelettrone.
4.b.8. Ricavare lespressione

!
1 !"
1 ""!
1 !"
A=
pe +
De +
pm n
2
Roc
Roc
Roc

dello sviluppo della radiazione,

per moti non relativistici, in multipoli


4.b.9. Calcolare il campo magnetico della radiazione di un sistema di cariche e correnti
sviluppata in multipoli.
4.b.10. Calcolare il vettore di Poynting della radiazione di un sistema di cariche e correnti
sviluppata in multipoli.
4.b.11. Calcolare la potenza emessa in funzione dellangolo per una carica oscillante
armonicamente in linea retta (termine di dipolo elettrico)
4.b.12. Calcolare la potenza emessa in funzione dellangolo per una carica in moto
circolare uniforme (termine di dipolo elettrico)
4.b.13. Calcolare la potenza emessa in funzione dellangolo per una corrente oscillante
armonicamente in una spira circolare (termine di dipolo magnetico)
4.b.14. Calcolare, a partire dalla formula di Larmor, la potenza totale dissipata in un
acceleratore lineare in funzione di

!
dp
dt

oppure di

dE
dt

(energia fornita per unita di

lunghezza). Dimostrare che la frazione di energia persa nellaccelerazione e


trascurabile, fornendo adeguati valori numerici nel caso di accelerazione di
elettroni o protoni.
4.b.15. Calcolare lenergia persa in una rivoluzione per una carica in moto uniforme su
una circonferenza (acceleratore circolare). Calcolare la frazione di energia persa
in un giro rispetto alla sua energia cinetica, effettuando una valutazione numerica
trascurabile nel caso di elettroni a LEP (energia 50 GeV, raggio ~4km) o protoni
ad LHC (energia 7 TeV, raggio ~4km).
4.b.16. Calcolare la lunghezza donda critica della radiazione di sincrotrone (elettroni) nei
casi seguenti: i) energia=50GeV, raggio=4km; ii) energia=5GeV, raggio=30m.
4.b.17. Dimostrare che la sezione durto elastica per unonda e.m. piana e monocromatica
su un elettrone legato elasticamente in prossimita della risonanza si puo
approssimare con una curva lorentziana

el = t hom

02 / 4
2
2
'+
(0 ) + ( 4 )

4.b.18. Dimostrare che la sezione durto elastica per unonda e.m. piana e monocromatica
su un elettrone legato elasticamente al picco ha il valore

2
c 2
el = 6
.
0 '+

4.b.19. Dimostrare che la sezione durto totale per unonda e.m. piana e monocromatica
su un elettrone legato elasticamente vale

2
c
tot = 6
.
0 '+

4.b.20. Dimostrare che la sezione durto inelastica per unonda e.m. piana e
monocromatica su un elettrone legato elasticamente vale

2
c '
inel = 6
2
0 ( '+ )

4.b.21. Dimostrare che il rapporto fra la sezione durto elastica e quelal totale per unonda
e.m. piana e monocromatica su un elettrone legato elasticamente vale
el
1
=
tot 1+ '
2

4.b.22. Derivare la formula dellintegrale di Kirchoff


4.b.23. Utilizzare lintegrale di Kirchoff per ricavare il principio di Huygens
4.b.24. Ricavare la formula della diffrazione di Fraunhofer
4.b.25. Ricavarelintensita luminosa per la diffrazione da una apertura circolare e da una
fenditura rettangolare,
4.b.26. Quali particelle incidenti e di quale energia si utilizzano per misurare i fattori di
forma nucleari? Come si definisce il raggio nucleare?
4.b.27. Calcolare il fattore di forma per una distribuzione radiale piatta fino ad un certo
raggio, e poi nulla.

4.c.1. Progettare una vela solare in grado di fare uscire un satellite di massa M=10kg
dal campo gravitazionale del Sole.
4.c.2. Calcolare la forza su una vela solare nel campo gravitazionale del Sole in
funzione della velocita della vela stessa.
4.c.3. Utilizzando onde e.m. piana, monocromatica e di dimensione (laterale) grande ma
finita, dimostrare che i momento angolare (per unita di volume) trasportato
!
!

u
R
dallonda e L = em n . Suggerimento: partire dalla definizione L 4 c ( E H )
(vedere Landau II)
! ! ! !
4.c.4. Date le definizioni standard delle variabili n , , R, r, r ', t e t ' , dimostrare le

seguenti relazioni:

! !
!
d R
!
!
! !"
dR
dR
= 2 c + R
= n c ,
= c ,
dt '
dt '
dt '

n
, R = 1 n ! ,

!
n / c
! .
t ' =
1 n
2

dI
q
=
4.c.5. A partire dallespressione d 4 2 c

2
! !"
n n it ' r! 'n

c
dt '
! 2 e
, dimostrare la
1 n

)
)

d 2 N
2
2
formula della radiazione Cherenkov: dE dx = z !c sin C . Nota: tecnicamente

difficile, spiegazione sul Jacskon.

5. Interazioni nella materia


5.a.1. Descrivere leffetto Cherenkov. Dimostrare che la radiazione Cherenkov e
emessa ad un solo angolo.
5.a.2. Dimostrare che allinterno del cono della radiazione Cherenkov vi sono due
R

soluzioni per t ' = t c , nessuna soluzione allesterno, ed una sola sul fronte
donda.
5.a.3. Spiegare il significato di ogni termine dellespressione, valida per la radiazione
Cherenkov:

d 2 N

= z 2 sin 2 C
dE dx
!c

5.a.4. Descrivere qualitativamente la perdita di energia per collisioni da parte di una


particella carica nella materia. Mostrare quali siano lenergia minima e massima
trasferibile in un singola collisione.
5.a.5. Spiegare il significato di ogni termine dellespressione, approssimata, per la
dEcoll
2mec 2 2 2
2
2 2

n
z
4

m
c
r
ln
perdita di energia per collisioni: dx
.
e
e
e
I

5.a.6. Come si passa dallo spessore di un materiale, espresso in cm, allo spessore
espresso in g/cm2 ?
5.a.7. Disegnare qualitativamente la funzione di Bethe-Bloch indicando i valori dei
punti significativi.
5.a.8. Descrivere qualitativamente il fenomeno dello scattering multiplo da parte di una
particella carica in moto veloce nella materia. Mostrare quali siano langolo
minimo e massimo in una singola collisione.
5.a.9. Spiegare il significato di ogni termine delle espressioni, approssimate, per
langolo quadratico medio di multiplo scattering:
2

2
< ms
> x

2zZmec 2 r 1.4a0 Z 1/3


NA
2
ln
1 1/3
A
PV
re A
2

2
< ms
>z

13.6MeV / c x
P c
X0

5.a.10. Valutare, con laiuto delle espressioni precedenti, la lunghezza di radiazione del
Piombo e confrontarla con il valore sperimentale (5.6mm)
5.a.11. Descrivere qualitativamente le cause e gli effetti del fenomeno della radiazione di
frenamento da parte di una particella carica nella materia. Valutare il minimo ed il
massimo parametro di impatto che sono da considerare nel caso non relativistico e
nel caso relativistico.

5.a.12. Partendo dalla espressione

dI
q
=
d 4 2 c

2
! !"
n n it ' r! 'n

c
dt '
! 2 e
1 n

)
)

dimostrare che

lenergia persa per unita di frequenza nel caso non relativistico e

2
!
2q per < 1 /
I = 3 c
0
per > 1 /

(espressione approssimata).

5.a.13. Partendo dalla espressione

dI
q
=
d 4 2 c

2
! !"
n n it ' r! 'n

c
dt '
! 2 e
1 n

)
)

dimostrare che

lenergia persa per unita di frequenza nel caso non relativistico e

2
2 2
2(ze) 2zZe per < V / b

I (b) = 3 c 3 MVb

0
per > V / b

(espressione approssimata).

5.a.14. Dimostrare, a partire dalla espressione precedente, che la sezione durto di

2
4(ze)2 2zZe2 1
( ) =
ln

3c Mc 2 2 2

irraggiamento (non relativistica) vale

2
E + E !

(espressione approssimata).
5.a.15. Dimostrare che perdita di energia per irraggiamento (non relativistica) vale
2

dE
N 2(ze)2 2zZe2 M
= A

dx
A 3c Mc !

(espressione approssimata). Mostrare che tale valore e

trascurabile rispetto alla perdita per collisioni.


5.a.16. Dimostrare che nel caso relativistico la sezione durto di irraggiamento vale
( ) =

16 z 4 Z 4 e6 1 1.4a0
ln
Mc

3 M 2 c 5 2 !Z 1/3

Mc
( 1) . (espressione approssimata)
per <
!

5.a.17. Dimostrare che nel caso relativistico la perdita di energia per irraggiamento vale
2
192 M
m
dEirr
16
= nnuclei z 4 Z 4 e re2 ln 1/30 E
M
dx
3
Z me

(espressione approssimata).

5.a.18. Dare la definizione di lunghezza di radiazione. Spiegare le condizioni per cui, nel
caso di perdita prevalente di energia per radiazione, lenergia di una particella si
attenua con una legge esponenziale in funzione del percorso.

5.b.1. Spiegare il significato di ogni termine dellespressione, valida per la radiazione


Cherenkov:

N = z 2

E
2
1
L 1 2
Pdet (E)dE
!c E1 r (E)

5.b.2. Calcolare il numero di fotoni osservati da un fotorivelatore sensibile con


efficienza del 30% a luce fra 300nm e 600nm, al passaggio di un elettrone nei due
casi seguenti: i) n=1.005 (gas), =0.999, lunghezza=1m; ii) n=1.5 (solido
trasparente), =0.99, lunghezza=1cm.

5.b.3. Calcolare langolo di emissione della radiazione Cherenkov in funzione


dellimpulso (e della massa) della particella e dellindice di rifrazione. Disegnare
alcuni grafici con valori numerici a scelta dello studente.
5.b.4. Descrivere qualitativamente il principio di funzionamento dei rivelatori
Cherenkov: i) a soglia, ii) RICH, iii) DIRC
5.b.5. Dimostrare lespressione, approsimata, per la perdita di energia per collisioni:
dEcoll
ZN A
2m c 2 2 2
z 2 4
mec 2 re2 ln e
.
dx
A
I

5.b.6. Valutare il valore minimo dellenergia persa per collisioni, in MeV/g/cm2, per i
seguenti materiali: i) Piombo, ii) Silicio; iii) aria a TPN.
5.b.7. Dimostrare le espressioni, approssimate, seguenti per langolo quadratico medio
2

di multiplo scattering:

2
< ms
> x

2zZmec 2 r 1.4a0 Z 1/3


NA
2
ln
1 1/3
A
PV
re A
2

5.b.8. Per un muone che attraversi, incidendo perpendicolarmente, una lastra di Ferro di
5cm di spessore, calcolare il valore numerico del rapporto fra la deflessione
angolare dovuta al campo magnetico e la dispersione quadratica media dovuta al
multiplo scattering. Come sara la funzione di distribuzione dellangolo in
uscita? Quale e la dipendenza dallenergia del muone incidente?
5.b.9. Quali altri effetti dovremmo includere nel problema precedente, se la particella
incidente fosse un protone? E se fosse un elettrone? Quale sarebbe la dipendenza
dallenergia?
5.b.10. Calcolare langolo quadratico medio di multiplo scattering e lenergia persa per
ionizzazione per le seguenti tre particelle: i) elettrone 3.5MeV, ii) pione di
10GeV, iii) muone di 45 GeV, che attraversino: a) 1 mmPb, b) 2 mm
scintillatore, iii) 0.3 mm Silicio, iv) 1 m Aria.
5.b.11. Dimostrare che nel caso relativistico la lunghezza di radiazione per elettroni vale
(espressione approssimata)

X0 =

1
16 N A 4 2 192 0

Z re ln 1/3
Z
3
A

. Calcolare il valore numerico

per Piombo e Silicio, effettuare il confronto con i dati sperimentali disponibili.


5.b.12. Calcolare nel caso relativistico lenergia in cui la perdita di energia per
irraggiamento e paragonabile a quella per collisioni in funzione della massa della
particella. Determinare il vaore esplicito per elettroni, muoni e protoni nel Piombo
o in aria.

5.c.1. Determinare le condizioni su velocita () ed indice di rifrazione (n) affinche la


radiazione Cherenkov emessa da una particella che incide perpendicolarmente su
una lastra di materiale trasparente resti contenuta allinterno del mezzo o ne possa
uscire. Indicare i risultati ottenuti nel piano n-.

6. Applicazioni
6.a.1. Spiegare qualitativamente il funzionamento di un acceleratore elettrostatico
6.a.2. Spiegare qualitativamente il funzionamento di un acceleratore lineare, indicando
le differenze importanti fra laccelerazione di elettroni e di protoni
6.a.3. Quali sono, approssimativamente, le energie per unita di lunghezza che
attualmente si ottengono nellaccelerazione di protoni con la tecnica delle cavita
superconduttrici?
6.a.4. Calcolare la velocita di un elettrone [e successivamente di un protone] posto in
una struttura acceleratrice che abbia: i) campo elettrico longitudinale costante ii)
campo elettrico longitudinale oscillante. Inserendo valori numerici ragionevoli,
calcolare il tempo affinche la particella, partendo da ferma, raggiunga una energia
pari al doppio della sua massa a riposo
6.a.5. Spiegare il metodo di datazione di reperti con 14C.
6.a.6. Pioni neutri, di energia E nel sistema del laboratorio, decadono in due fotoni. La
distribuzione isotropa ne centro di massa. Si calcoli:
la distribuzione dellenergia di uno dei due fotoni nel laboratorio
gli angoli, rispetto alla direzione di volo del pione, dei due fotoni
nel sistema del laboratorio in funzione dellangolo nel sistema del
centro di massa
la distribuzione dellangolo di uno dei due fotoni nel laboratorio
il seno dellangolo fra i due fotoni nel laboratorio in funzione
dellangolo di uno dei due fotoni nel sistema del centro di massa e
si produca il relativo grafico per differenti valori dellenergia del
pione. Si calcoli langolo minimo fra i due fotoni nel laboratorio
6.a.7. Spiegare le proprieta (distribuzione in energia ed in angolo nel sistema del
laboratorio) di un fascio di neutrini o di muoni prodotto nel decadimento di pioni
carichi di energie, rispettivamente, 1.4 14 140 GeV.
6.a.8. Illustrare il metodo di produzione degli antiprotoni nellesperimento di Segre et
al. Discutere in particolare lenergia di soglia della loro produzione.
6.a.9. Illustrare il metodo in cui nellesperimento di Segre et al. sono identificati gli
antiprotoni, separandoli dal fondo di pioni positivi.
6.a.10. Descrivere lesperimento di Anderson sulla scoperta del positrone.
6.a.11. Spiegare perche nellesperimento di Anderson sulla scoperta del positrone alcune
tracce positive osservate nono possono essere nessuna delle particelle positive
conosciute nel 1930.

6.c.1. Spiegare il metodo della massa invariante per riconoscere se due fotoni
provengono dal decadimento del pione neutro e misurarne la sua massa

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