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0
x
Figura 1: Rotazione in piccoli spostamenti
Il vettore 0 P ha componenti:
d cos
=
d sin
q
dove si `e indicato con d il modulo del vettore 0 P , ovvero d = (xP x0 )2 + (yP y0 )2 , e con la
0 P =
xP x0
yP y0
y y
sua anomalia, ovvero langolo che forma con lasse x (positivo se antiorario) dato da = arctan xPP x0 .
0
d cos ( )
d cos cos + d sin sin
0 P =
=
d sin ( )
d sin cos d cos sin
Moltiplicatore di collasso
Come `e immediato verificare, il prodotto scalare 0 P P P = 0 , per cui in piccoli spostamenti lo
spostamento di un punto `e ortogonale alla sua congiungente con il centro di rotazione e proporzionale
alla sua distanza da esso.
11
00
L
1
111
000
L
La struttura `e due volte iperstatica (i = 2), mentre le possibili sedi di cerniera plastica (che, stante la
linearit`
a del diagramma dei momenti, possono essere localizzate solo nei punti di applicazione di carichi
o vincoli e variazioni della direzione di linea dasse) sono quattro (N = 4).
Si richiede la stima del moltiplicatore di collasso r sia col metodo statico che col metodo cinematico.
2.1
Metodo statico
3P
2P
2
L
H
11
00
V
111
000
L
Si prendono come incognite iperstatiche le reazioni alla cerniera. Le equazioni di equilibrio si scrivono:
M4 = HL
M3 = V L + HL
M2 = 2V L + HL
M1 = 2V L HL 7P L
Il precedente `e un sistema di 4 equazioni in 7 incognite. Per risolverlo, si deve fissare il valore di tre
incognite: le incognite di cui si supporr`
a noto il valore sono tre dei momenti. Si noti che il numero di
momenti che occorre fissare `e pari al numero di gradi di iperstaticit`
a aumentato di uno, ovvero le cerniere
plastiche necessarie per trasformare la struttura in meccanismo.
si fissano M2 , M3 e M4 ; si ha:
H = ML4
3
V = M4 M
L
M4 2M3 +M2
=
3P L
3 7M2
M1 = 2M4 +8M
3
Ci`o che interessano sono le ultime due equazioni, che forniscono il valore di e M1 : il meccanismo
`e staticamente ammissibile se `e |M1 | Mp . Si pu`
o costruire la tabella seguente:
M2
+Mp
Mp
+Mp
Mp
M3
+Mp
+Mp
Mp
Mp
M4
+Mp
+Mp
+Mp
+Mp
M1
Mp
17
3 Mp
13
3 Mp
13 Mp
0
2 Mp
3 PL
M
43 P Lp
M
23 P Lp
S.A.
s`
no
no
s`
Si noti come non `e necessario considerare i valori di M4 = Mp in quanto si otterrano gli stessi
risultati, a meno del segno, di quelli precedenti.
si fissano M1 , M3 e M4 ; si ha:
M3
+Mp
+Mp
Mp
Mp
H = ML4
3
V = M4 M
L
3M4 2M3 +M1
7P L
3 +3M1
M2 = 2M4 +8M
7
M4
M2
+Mp
+Mp
+Mp
+Mp
13
7 Mp
Mp
37 Mp
97 Mp
M
72 P Lp
76 P Lp
M
74 P Lp
S.A.
no
s`
s`
no
si fissano M1 , M2 e M4 ; si ha:
M2
+Mp
+Mp
Mp
Mp
H = ML4
3
V = M4 M
L
2M4 M2 +M1
=
4P L
2 +3M1
M3 = 2M4 7M
8
M4
M3
+Mp
+Mp
+Mp
+Mp
1
4 Mp
Mp
32 Mp
34 Mp
M
21 P Lp
0
M
P Lp
M
21 P Lp
S.A.
s`
s`
no
s`
si fissano M1 , M2 e M3 ; si ha:
H = ML4
3
V = M4 M
L
4M3 3M2 +M1
=
2P L
2 +3M1
M4 = 8M3 7M
2
Moltiplicatore di collasso
Si pu`
o costruire la tabella seguente:
M1
+Mp
Mp
+Mp
Mp
M2
M3
+Mp
+Mp
Mp
Mp
+Mp
+Mp
+Mp
+Mp
M4
2Mp
Mp
9Mp
6Mp
Mp
PL
S.A.
no
s`
no
no
0
M
4 P Lp
M
3 P Lp
2.2
6 Mp
7 PL.
Metodo cinematico
Meccanismo # 1: cerniere in 1, 2 e 4.
20
3P
12
2P
23
4
3
30
13
11
00
L
10
111
000
L
Perci`
o dalluguaglianza dei lavori si ha:
LIN T = LEST =
Mp
PL
20
2
2
2P
3P
12
2
23
2
4
3
30
11
00
L
10
111
000
L
Meccanismo # 2: cerniere in 1, 2 e 3.
I centri di rotazione assoluta 10 e 30 e quelli di rotazione relativa 12 e 23 sono di immediata
determinazione, in quanto sono posti nelle cerniere. Per la determinazione di 20 si fa ricorso al
primo teorema delle catene cinematiche usato due volte, in quanto si deve avere allineamento fra
10 12 20 e 20 23 30 .
Le relazioni fra gli angoli sono date da:
Continuit`
a spostamento (orizzontale) 12 : 1 2L = 2 (L) 2 = 21
Continuit`
a spostamento (orizzontale) 23 : 2 (L) = 3 L 3 = 2 = 21
Mp
PL
Meccanismo # 3: cerniere in 2, 3 e 4.
I centri di rotazione assoluta 10 e 30 e quelli di rotazione relativa 12 e 23 sono di immediata
determinazione, in quanto sono posti nelle cerniere. Per la determinazione di 20 si fa ricorso al
primo teorema delle catene cinematiche usato due volte, in quanto si deve avere allineamento fra
10 12 20 e 20 23 30 .
Moltiplicatore di collasso
3P
2P 10
1
2
12
1
23 20
2
4
3
2
L
30
11
00
L
111
000
L
Perci`
o dalluguaglianza dei lavori si ha:
LIN T = LEST =
4 Mp
3 PL
Meccanismo # 4: cerniere in 1, 3 e 4.
I centri di rotazione assoluta 10 e 30 e quelli di rotazione relativa 12 e 23 sono di immediata
determinazione, in quanto sono posti nelle cerniere. Per la determinazione di 20 si fa ricorso al
primo teorema delle catene cinematiche usato due volte, in quanto si deve avere allineamento fra
10 12 20 e 20 23 30 .
Le relazioni fra gli angoli sono date da:
Continuit`
a spostamento (verticale) 12 : 1 L = 2 (L) 2 = 1
Continuit`
a spostamento (orizzontale) 23 : 2 (2L) = 3 L 3 = 22 = 21
6 Mp
7 PL
20
2L
3P
12
2P
2
23
2
4
3
30
11
00
L
10
111
000
L
6 Mp
7 PL.
Se si decide di adottare il metodo della sovrapposizione dei meccanismi di Symonds & Neal, si pu`
o operare
come segue.
Il numero di meccanismi linearmente indipendenti `e pari a due, ovvero n = N i = 2.
Adottando come meccanismi indipendenti il #1 e il #2, si pu`
o costruire la seguente tabella, dove
`e indicata con i la rotazione della (eventuale) i-esima cerniera plastica (positiva se tende le fibre di
riferimento), con h2 si `e indicato lo spostamento orizzontale del punto di applicazione della forza 2P
(positivo se verso destra) mentre con v3 si `e indicato lo spostamento verticale del punto di applicazione
della forza 3P (positivo se verso il basso):
#
1
2
3
4
h2
v3
note
1
1
+1
0
21
2L1
0
Mp /P L
2
+1 31 +41
0
2L1 2L1
4Mp /P L
3
0
1
+21
1
0
L1
4/3 Mp/P L = 12 #1 + 21 #2
4
1
0
+21 31
2L1
L1
6/7 Mp/P L = 32 #1 + 21 #2
Il lavoro interno `e dato da:
LIN T = Mp
quello esterno da:
|i |
LEST = 2P h2 + 3P v3
mentre il moltiplicatore corrsipondente al meccanismo `e dato al solito uguagliando LIN T = LEST .
Per la rotazione i della i-esima cerniera plastica, si pu`
o adottare la seguente:
i = i,k i,j
dove i,k `e la rotazione dellasta che precede e i,j `e la rotazione dellasta che segue (si veda Fig. 8). Si
noti che avendo assunto positive le rotazioni orarie la precedente fornisce il segno corretto della rotazione
della sezione (positive se sono tese le fibre di riferimento).
Moltiplicatore di collasso
i,k
i,j
2.3
Conclusioni