Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
Efficienza energetica
stinto dalla crescita della domanda, dallaumento tendenziale dei prezzi dei combustibili fossili, dalla scelta dei
decisori pubblici di ridurre le emissioni di gas serra (fra
cui la CO2) avviando un processo di sostituzione delle
fonti fossili con quelle rinnovabili.
La soluzione offerta a questo interrogativo dalla Direttiva
n. 2004/8/Ce del Parlamento e del Consiglio dell11 febbraio 2004, recepita nellordinamento italiano dal D.Lgs.
8 febbraio 2007, n. 20, puo` essere giudicata adeguata
pure in presenza dei diversi problemi che restano ancora
da risolvere.
I vantaggi economici ed ambientali (per tutti, i risparmi di
energia primaria e la conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera) sono subordinati, in primo luogo, al
fatto che la cogenerazione a gas naturale vada a sostituire una generazione elettrica da combustibili fossili: risulta
determinante il differenziale di consumo di energia primaria fra produzione separata e combinata.
Ad esempio, ipotizzando un rendimento della generazione elettrica del 40% e di quelle termica del 90%, per
ottenere gli stessi output elettrici e termici della cogenerazione, in una produzione separata si dovra` impiegare
circa il 27% in piu` di energia primaria.
In secondo luogo andra` valutata la quantita` di CO2 emessa.
E` facile verificare che la produzione di energia elettrica
per cogenerazione, a confronto della produzione separata
o a ciclo combinato, origina minori emissioni qualunque
sia il combustibile fossile. E` vero, peraltro, che la cogenerazione produce minori emissioni quando si impiega
olio vegetale al posto del gas naturale.
Passando agli aspetti piu` propriamente tecnologici, si
deve considerare che la cogenerazione punta a soddisfare una domanda contemporanea di elettricita` e calore:
diversamente dal caso della produzione separata non e`
possibile modulare i singoli output, se non nella misura
predeterminata.
Nota:
3 Giuseppe Tortora, Ingegnere, Consulente R&S; Piero Pasquinelli, Consulente tecnico-fiscale.
842
10/2010
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
Si stima che, lavorando in condizioni ottimali per 4.5005.000 ore allanno, risulti accettabile, sotto il profilo economico, il ricorso alla cogenerazione.
Esaminando la situazione italiana si vede che, a differenza di quanto si rileva in altri paesi dellUe, nella produzione di energia elettrica si fa il massimo utilizzo di combustibili fossili.
Infatti, se il rapporto produttivo energia elettrica da fonti
fossili/energia elettrica totale vale 43% nellUe a 27, 34%
in Germania e solo 9,2% in Francia, in Italia tale rapporto
sale a 80,3% (1).
E` chiaro che, se la produzione di energia elettrica dipende per i 4/5 dai combustibili fossili e se questi provengono per la maggior parte da importazioni, la riduzione dei
gas ad effetto serra non puo` legarsi solamente alleffetto
di sostituzione: necessita anche ridurre gli sprechi a parita` di fonte energetica.
Da questo punto di vista il quadro regolatorio italiano, in
forza del principio di sussidiarieta` che presiede la normativa europea, deve completarsi e superare quelle limitazioni dei vantaggi presenti nella disciplina nazionale.
Le autorizzazioni
Un impianto di cogenerazione e` essenzialmente costituito da: motore endotermico, generatore elettrico trifase,
piu` scambiatori di calore, apparecchiature elettroniche di
regolazione e controllo.
Il sistema, cos` definito, viene qualificato come cogenerazione ad alto rendimento (CAR) quando la produzione
combinata di energia elettrica e termica realizza un risparmio di energia primaria maggiore o uguale al 10% rispetto ad una produzione separata di elettricita` e calore ovvero quando un unita` di piccola cogenerazione (2) o
micro cogenerazione realizza comunque un risparmio di
energia primaria (3).
Lindice che qualifica la cogenerazione ad alto rendimento e` il PES (Primary Energy Saving) (4).
Fino al 31 dicembre 2010 restano in uso gli indici IRE
(risparmio energetico rispetto alle produzioni termica ed
elettrica separate) e LT (entita` del recupero termico), gia`
previsti dalla Delibera dellAutorita` per lenergia elettrica
ed il gas (AEEG) n. 42/02.
Gli aspetti tecnici della cogenerazione sono compiutamente definiti dal D.Lgs. n. 20/2007 negli allegati I (che
individua le tecnologie cogenerative), II (sul computo dellenergia elettrica cogenerata) e III (sul metodo di calcolo
del rendimento della cogenerazione).
Ora, tralasciando la casistica degli impianti con produzione separata, linstallazione di unita` di piccola cogenerazione (5) e` soggetta alla disciplina della denuncia di
inizio di attivita` (DIA) (6).
Pertanto, oltre alla presentazione della suddetta denunzia
al Comune sul cui territorio e` ubicato limpianto (7), oc-
Note:
(1) Fonte:
Unione Petrolifere/Eurostat. Anno 2007
(2) Unita` di cogenerazione con una capacita` generativa installata inferiore a
1 MW elettrico
(3) Si veda.
Allegato III, punto 2, del D.Lgs. n. 20/2007.
(4) Si veda.
Allegato III, punto 3, del D.Lgs. n. 20/2007.
(5) Si veda:
art. 2, 18 comma, lett. d) del D.Lgs. n. 20/2007.
(6) Si veda:
art. 27, comma 20, della legge n. 99/2009
(7) Si vedano:
artt. 22 e 23 del D.P.R. n. 380/2001.
(8) Si veda:
Delibera AEEG 111/2006 e successive modifiche ed integrazioni.
843
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
Garanzia di origine
La garanzia di origine attesta che lelettricita` e` stata prodotta in un impianto di cogenerazione ad alto rendimento.
E` rilasciata dal Gestore dei servizi elettrici (GSE), a richiesta del produttore, per quantita` non inferiori a 50 MWh
per anno. Alle condizioni stabilite dalla Direttiva n. 2004/8/
Ce e ad altre disposte da MSE e MATTM la garanzia
dorigine ha valore anche per lelettricita` importata.
Note:
(9) Ministero delle attivita` produttive, ora Ministero dello sviluppo economico
(MSE).
(10) Ministero dellambiente e della tutela del territorio, ora anche del mare
(MATTM).
(11) Acronimo di tonnellata equivalente di petrolio; il fattore di conversione
dellenergia elettrica in energia primaria, a partire dal 2010, vale 0,187 tep/
MWhel
(12) Si veda:
D.M. 18 dicembre 2008, art. 17, comma 2.
844
10/2010
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
La fiscalita` energetica
Lenergia elettrica e` soggetta ad accisa al momento della
fornitura ai consumatori finali ovvero al momento del
consumo, nel caso di autoproduzione (13); i consumi sono inoltre gravati da unaddizionale dellaccisa sullenergia elettrica (14).
Piu` precisamente lart. 52, comma 2, del D.Lgs. n. 504/
1995 elenca gli usi non sottoposti ad accisa, mentre il
successivo comma 3 gli usi esenti da accisa.
Per quanto riguarda laddizionale le esenzioni non coincidono con quelle previste per laccisa, ma si riferiscono
solo ai consumi
per illuminazione pubblica e per lesercizio delle attivita` di produzione, trasporto e distribuzione di energia
elettrica (15).
In pratica, limitatandoci a considerare il segmento relativo alla produzione di energia elettrica, siamo di fronte a
due possibilita`: consumare in proprio lenergia prodotta
con eventuale cessione alla rete elettrica degli esuberi
oppure cedere alla rete lintera produzione elettrica.
Nel primo caso, assumendo loperatore la figura di soggetto obbligato (produttore per uso proprio) deve essere
denunciata lattivita` al competente Ufficio delle dogane,
ai sensi e per gli effetti dellart. 53 del D.Lgs. n. 504/
1995. Cio` comporta:
il possesso della licenza di esercizio;
la prestazione di un deposito cauzionale pari ad 1/12
dellaccisa e addizionale dovute per un anno;
la tenuta del registro di lettura dei contatori;
la presentazione della dichiarazione annuale di consumo;
il versamento delle rate di acconto mensili.
Nel secondo caso, poiche tutta lenergia elettrica prodotta viene ceduta alla rete e non esistono consumi in loco,
non si assume la veste di soggetto obbligato (lenergia
elettrica per i servizi ausiliari e` prelevata dalla rete ad
accisa assolta): pertanto e` sufficiente comunicare allUfficio delle dogane lavvio dellattivita` e presentare una
dichiarazione annuale contenente i dati relativi allenergia
prodotta ed immessa in rete (16).
Analizziamo ora gli aspetti relativi allimpiego dei prodotti
energetici per lalimentazione del motore primo.
In merito si premette che la legislazione comunitaria da`
facolta` agli Stati membri, per motivi di politica ambientale, di tassare i prodotti energetici utilizzati nella produzione di energia elettrica.
In Italia tale potesta` e` stata esercitata con la previsione di
distinte aliquote, indicate nel punto 11 della tabella A
allegata al D.Lgs. n. 504/1995. Lapplicazione di tali ali-
Note:
(13) Si veda.
titolo II del D.Lgs. n. 504/1995, come modificato dal D.Lgs. n. 26/2007.
(14) Si veda.
D.L. n. 511/1988, convertito dalla legge n. 20/1989, art. 6.
(15) Si veda art.6, comma 4.
(16) Si veda:
art. 53 bis del D.Lgs. n. 504/1995.
(17) In assenza della regolamentazione prevista dallart. 67, comma 1, del
D.Lgs. n. 504/1995 trovano applicazione le disposizioni vigenti, secondo le disposizioni dello stesso comma.
(18) Si veda art. 2 del D.Lgs. n. 79/1999.
845
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
Note:
(19) Laliquota stabilita dallallegato I al D.Lgs. n. 504/1995 e` attualmente di
euro 0,0031 per kWh consumato allinterno di locali o luoghi diversi dalle abitazioni.
(20) Laliquota delladdizionale, ex art. 6 del decreto legge n. 511/1988, e` attualmente di 0,0093 euro/kWh, con la facolta` attribuita alle province di innalzarla fino a 0,01136 euro/kWh.
(21) Si veda:
art. 52, comma 3, lett. b).
(22) Laccisa si applica sul kWh, cioe` sullenergia attiva: lenergia reattiva
(kVAR) non e` soggetta ad accisa.
(23) In proposito si veda anche la circolare dellAgenzia delle dogane n. 21/D
del 25 luglio 2007, poi modificata ed integrata dalla nota n. 46200 del 2 aprile 2009.
846
10/2010
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
Cessione
Il regime della cessione dellenergia elettrica alla rete, sia
totale che parziale (cessione degli esuberi) assume una
importanza rilevante nelleconomia gestionale dellimpianto.
Lenergia elettrica oggetto della cessione puo` essere
commercialmente destinata:
a. alla borsa elettrica,
b. ad un cliente finale libero,
c. ad un cliente grossista (trader).
Inoltre, per alcune tipologie di impianto, esistono due
ulteriori possibilita` : il ritiro dedicato da parte del
G.S.E. (27) ovvero lo scambio sul posto, se a monte dello
stesso punto di connessione vi sono produzione e consumo di energia elettrica.
Tenuto conto della piccola taglia del cogeneratore, analizziamo ora listituto del ritiro dedicato e dello scambio
sul posto tralasciando la destinazione ad un cliente finale
libero o ad trader che si risolve con la sottoscrizione di un
contratto bilaterale (non e` conveniente ipotizzare la vendita diretta in borsa).
Nei due casi prospettati i contratti di dispacciamento in
immissione e di trasporto devono essere stipulati
di direttamente con TERNA.
Ritiro dedicato
Connessione
Gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento godono
di una serie di agevolazioni (26) per il servizio di connessione alla rete elettrica (priorita` di accesso, obbligo di
connessione alla rete da parte del distributore); le disposizioni relative al servizio di connessione sono stabilite
dallallegato A alla Delibera AEEG/elt 99/08 del 23 luglio
2008 e successive modifiche ed integrazioni (Testo integrato delle connessioni attive - TICA).
Le richieste di connessione sono riferite - in linea generale - al valore della potenza di immissione; esse debbono essere presentate allimpresa di distribuzione, per po-
Note:
(24) Si veda;
allegato A della Deliberazione AEEG 348/07 TIT
(25) Si confronti la nota dellAgenzia delle dogane n.4668/01 del 26.2.2002
(26) Si veda.
art. 6, comma 1, del D.Lgs. n. 20/2007
(27) Si veda.
Delibera AEEG 280/07 e successive modifiche e integrazioni.
847
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
Unapplicazione
Facciamo lesempio di un cogeneratore ad alto rendimento, alimentato a gas naturale di rete, con i seguenti
dati di targa:
Potenza elettrica
Potenza termica
Consumo
Note:
(28) Si veda:
Delibera AEEG 280/07, art. 3.4
(29) Si vedano:
art.13, commi 3 e 4, del D.Lgs. n. 387/2003;
art. 1, comma 41, della legge n. 239/2004.
(30) Si veda nota 27.
(31) Si veda:
Delibera AEEG 280/07 e successive modifiche e integrazioni, art.6
(32) c.s., art.7.
(33) Si veda:
art. 6, comma 6, D.Lgs. n. 20/2007.
848
10/2010
Sviluppo sostenibile
Efficienza energetica
ne. Per il calcolo del corrispettivo di connessione si applica lart. 10 del TICA.
Se, a titolo di esempio, abbiamo:
Pi = 100 kW, Pd = 100 kW, DA o DB = 100 metri
avremo:
A = CPA3P + CMA3P3DA + 100 = E 100
B = CPB3P + CMB3P3DB + 6.000 = E 6.000
dove:
P = differenza fra la potenza di immissione (Pi) e la
potenza contrattuale di connessione (Pd)
CPA = 35 E/kWh
CPB = 4 E/kWh
CMA = 90 E/(kWhxkm)
CMB = 7,5 E/(kWhxkm)
DA = distanza in linea daria tra il punto di connessione
e la piu` vicina stazione di trasformazione media/bassa
tensione dellimpresa di distribuzione in servizio da almeno 5 anni, espressa in km;
DB = distanza in linea daria tra il punto di connessione
e la piu` vicina stazione di trasformazione alta/media
tensione dellimpresa di distribuzione in servizio da almeno 5 anni, espressa in km.
Osservazioni conclusive
La disamina svolta, obiettivamente limitata e meritevole
di uno sviluppo, punta a richiamare lattenzione su un
tema di grande rilievo per gli operatori economici.
La ricognizione del quadro regolatorio ed alcuni spunti di
operativita` ci hanno mostrato in concreto due delle principali ragioni che ostano ad un pieno sviluppo della cogenerazione di piccola taglia: le barriere amministrative, soprattutto per linterazione con la rete elettrica, e linsufficiente valorizzazione economica dellenergia elettrica
prodotta in cogenerazione.
Non agevolano nemmeno i tempi e i modi della produzione normativa: ad esempio, si rifletta sul continuo differimento dei provvedimenti volti a favorire lo sviluppo
della piccola cogenerazione (dal D.Lgs. n. 20/2007 fino
alla legge n. 99/2009, passando per il D.Lgs. n. 115/2008)
piuttosto che sullevidente insufficiente analisi dellimpatto che la regolazione ha sulle scelte economiche e
produttive.
Nondimeno appare utile indicare alcune azioni capaci di
indurre una crescita reale della cogenerazione con potenza installata inferiore o uguale a 1 MW.
Il punto di riferimento di ogni iniziativa nazionale deve
identificarsi con gli obiettivi dellUnione Europea: sicurezza degli approvvigionamenti, competitivita` industriale, tutela ambientale.
In questa prospettiva appare utile considerare sia lenergia primaria consumata che lelettricita` prodotta.
Nel primo caso e` sufficiente stabilire lesenzione dallaccisa senza vincolo del parametro dimpiego.
Per lenergia elettrica prodotta e autoconsumata si puo`
prevedere lesenzione dallaccisa e dalladdizionale provinciale.
Circa le questioni riguardanti la connessione alla rete
elettrica, va riconosciuto sempre che, quando e` unico il
cliente finale, non devono essere corrisposti oneri di sistema, dispacciamento e trasporto.
Infine, ragionando sulladeguata valorizzazione della produzione elettrica dei sistemi cogenerativi in esame, non
sfugge che il valore economico deve in qualche modo
internalizzare i reali benefici apportati dalla cogenerazione
diffusa: in tal senso, ad esempio, si puo` ipotizzare che
lenergia elettrica cogenerata abbia una tariffa propria,
maggiorata tramite un coefficiente che sia funzione dellenergia primaria risparmiata e delle emissioni evitate.
Note:
(34) Si veda:
Punto 11 della tabella A allegata al D.Lgs. n. 504/1995.
(35) Al 15.4.2010: euro 0,012498 per mc.
849