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La Costituzione ha dato centralit alla scuola pubblica perch garantisca il pluralismo, perch lo
studente venga a contatto con diverse visioni del sapere, al contrario di quello che accade nelle
scuole private di tendenza o in quelle di mercato, che vendono titoli di studio e non istruzione. Da
questo modello ci allontaneremmo ancora di pi se, poi, le valutazioni discrezionali dei presidi
fossero caratterizzate da fattori personalistici, clientelari e servili.
Il terzo quesito richiede labrogazione dellobbligo di almeno 400 ore di alternanza scuola-lavoro
per il triennio di tecnici e professionali e di almeno 200 ore per i licei. Per i Cobas la formazione
aziendale comporta il rischio della subordinazione degli obiettivi didattici e culturali agli interessi
imprenditoriali. Gli studenti devono potersi inserire nella realt lavorativa, forniti di strumenti
cognitivi per capire in quale contesto si collocano, per chi si produce, per quali scopi, in quale
modo. Invece, la formazione aziendale si caratterizza in genere per lapprendimento generico di
nozioni o di un saper fare decontestualizzati, da abbandonare rapidamente per adeguarsi a lavori
massimamente flessibili e precari; oppure diventa crudamente richiesta di lavoro gratuito (come gi
accade in tanti stage aziendali dei tecnici e dei professionali) o sottopagato, come in varie
sperimentazioni dellapprendistato. Il quesito approvato, per, esclude unabrogazione di tutta la
normativa sullalternanza, che comporterebbe alti rischi di inammissibilit e significativi problemi di
consenso politico. Per cui, si propone labrogazione dellobbligo alle 400/200 ore, un monte orario che
comporta il rischio di una significativa riduzione delle ore dinsegnamento e che impedisce anche un
efficace selezione di soggetti che garantiscano almeno una formazione organica con lindirizzo di studio.
Anche qui si faticato a trovare un consenso unanime nel Comitato promotore perch unorganizzazione si
battuta fortemente per abrogare anche la possibilit di effettuare lalternanza durante il periodo di
sospensione dellattivit didattica, con lintenzione per i Cobas davvero inaccettabile - di riconoscerle una
piena valenza didattica, alla stessa stregua dellattivit di insegnamento. Abbiamo sostenuto, insieme alla
grande maggioranza delle altre organizzazioni, che lalternanza pu essere attivit complementare, ma non
sostitutiva dellinsegnamento curricolare e che tale proposta comportava una forte subordinazione delle
finalit della scuola pubblica alle esigenze aziendali.
Il quarto quesito riguarda le erogazioni liberali alle singole scuole sia pubbliche che paritarie, per
le quali la 107 prevede una consistente incentivazione fiscale. Con una sapiente operazione taglia e
cuci, viene abrogata la destinazione alle singole scuole, senza toccare il credito dimposta che
materia che non pu esser oggetto di referendum. La donazione andrebbe al sistema nazionale di
istruzione, che poi la assegnerebbe alle scuole secondo criteri generali di ripartizione, evitando la
scelta della scuola da parte del donatore e una modalit privatistica di finanziamento. Non
avremmo, cos, scuole in competizione tra loro per accaparrarsi i denari sul mercato, con
conseguenze didattiche immaginabili nella logica di mercato, e con la creazione di scuole di serie A
di serie B, in base alla provenienza socio-economica degli studenti. Ma soprattutto eviteremmo il
potenziamento economico delle scuole private, che con meccanismi elusivi potrebbero far risultare
come donazione una parte delle spese di iscrizione, per le quali vi gi una detrazione dimposta
fino a 400 . Cumulando i due meccanismi su 5000 di iscrizione quasi la met sarebbero di fatto a
carico dello Stato e, in pratica, di tutti i contribuenti.