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C
y
C
x
f
y
xy
y
h/2
h/2
fx
fy
s=s
s=s
fz
x
z
fz
u0
x
z
h
w0
w0
x
x
mx
my
fy
zx
fx
36.1
u0
u
Naturalmente lipotesi 2) non pu essere vera in generale in presenza di tensioni x e y per via delleffetto
Poisson: si tratta di una semplificazione che permette di risolvere in modo pi agevole il problema, e una stima della
deformazione in direzione z pu essere effettuata dopo avere calcolato le tensioni utilizzando lapposita equazione
costitutiva (3.39d).
In base a queste assunzioni, gli spostamenti in direzione verticale w risultano funzione delle sole variabili x ed y
e possono essere considerati come coincidenti con quelli del piano medio della lastra di coordinata z=0, cio
w = w0 ( x, y )
(36.1)
mentre gli spostamenti nelle direzioni x ed y possono essere ottenuti dalla somma dello spostamento del baricentro
della normale (il punto avente coordinata z=0), dato dalle funzioni u0(x,y) e v0(x,y), pi una componente dovuta alle
rotazioni x e y della normale stessa, direttamente proporzionale alla distanza z da tale baricentro. Le rotazioni x e
y delle normali sono considerate positive se antiorarie e gli indici x ed y sono riferiti alla direzione dello
spostamento che ne consegue e non alla direzione del vettore che le rappresenta. In definitiva gli spostamenti u e v
del generico punto della lastra sono dati da
u = u0 + zx
v = v0 + z y
(36.2)
in queste relazioni la dipendenza da x ed y delle componenti di spostamento presente nelle funzioni u0, v0, x e y e
la dipendenza da z lineare.
Nellipotesi di piccoli spostamenti e in base alle ipotesi di Kirchoff, le rotazioni delle normali possono essere
poste in relazione con gli abbassamenti w mediante le seguenti equazioni
x =
w
x
y =
w
y
(36.3a,b)
Il segno meno nelle (3) dovuto allorientamento dellasse z e alla convenzione dei segni assunta per le
rotazioni. Gli spostamenti nelle direzioni x ed y possono essere ottenuti come:
u = u0 z
w
x
v = v0 z
w
y
(36.4a,b)
x =
u
= x0 z k x
x
v
= y0 z k y
y
y =
xy =
v u
+
= xy0 2 z k xy
x y
(36.5a-c)
z
y
y
z
Fig.36.4 - Configurazione assunta dalle normali di una lastra rettangolare appoggiata sui 4 lati soggetta ad un carico fz uniforme. A sinistra
visualizzazione in prospettiva, a destra proiezioni ortogonali.
36.2
essendo
x =
0
u0
x
y =
0
v0
y
xy =
0
v0 u0
+
x y
(36.6a-c)
kx =
2 w x
=
x 2
x
ky =
2 w y
=
y 2
y
k xy = 2
2w
=2 x =2 y
x y
y
x
(36.7a-c)
le curvature flessionali (kx, ky) e torsionale (kxy) del piano medio della lastra misurate rispettivamente nel piano xz ed
yz.
In fig.4 mostrata la configurazione assunta dalle normali di una lastra rettangolare appoggiata sui 4 lati
soggetta ad un carico fz uniforme. Nella proiezione sul piano xz possibile osservare come le normali disposte lungo
la direzione y abbiano rotazioni x variabili sia rispetto all'ascissa x, dando luogo a curvature flessionali (7a), sia
rispetto all'ascissa y, dando luogo a curvature torsionali (7c) (ad eccezione di quelle appartenenti al piano di
simmetria); analoga osservazione pu essere fatta nel piano yz relativamente alla variazione delle rotazioni y lungo
le direzioni y ed x.
Le deformazioni possono essere quindi riassunte nella seguente relazione
2w
u0
x
kx
x
2w
0
v0
y = y0 z k y =
z
y
y 2
xy
k xy
2w
xy0
v0 u0
+
2
x y
x y
(36.8)
Osservando la (8) si nota che le deformazioni della lastra risultano dipendere soltanto dalle deformazioni nel
piano medio e dalla funzione w. Le (1), (4) e (6), a loro volta, mostrano che le funzioni u, v e w relative alle lastre
sono pi semplici rispetto al caso generico, poich w non funzione di z ed u e v vi dipendono in modo lineare e
legato alle derivate della funzione w stessa.
Equazioni costitutive
In base alle ipotesi semplificative, le tensioni agenti nel piano xy possono essere analizzate separatamente da quelle
fuori dal piano. Per la piccolezza dello spessore, le equazioni costitutive (3.23-24) possono essere scritte come nel
caso di stato di tensione piano (3.40) ottenendo:
x
E
y =
2
1
xy
1
0 0
x
0
y
(1 ) 2 xy
0
x
1
1
y =
E 0
xy
1
0
x
0 y
2 (1 + ) xy
0
(36.9,10a,b)
Come gi detto, se utile, per effettuare una stima approssimata delle deformazioni z trascurate nellimpostazione
del problema, alle (15) pu essere affiancata lequazione (3.39d) relativa alle deformazioni di Poisson, qui riscritta:
z =
(
E
+ y ) =
+y )
(3.39d)
Utilizzando le equazioni costitutive (9) e le equazioni di compatibilit (8) possibile descrivere le tensioni in
funzione degli spostamenti
x
E
y =
2
1
xy
0
1
1
0
0 0 1
u
2w
2
x
v0
2w
y 2
2
v0 u0
w
2
x + y
x y
36.3
(36.11)
u0
v0 2 w
2 w
+
z
+
y x 2
y 2
x
u0 2 w
2 w
E v0
+
+
y =
1 2 x
y y 2
x 2
v0 u0
2 w
E
xy =
2
+
2 (1 + ) x y
x y
x =
E
1 2
(36.11b)
x =
z E 2w
2w
+
1 2 x 2
y 2
y =
z E 2w
2w
+
1 2 y 2
x 2
xy =
z E 2w
1 + x y
(36.11c)
N x = x dz
z
N y = y dz
N xy = N yx = xy dz = yx dz
(36.12a-c)
Integrando le tensioni tangenziale agenti in direzione z si ottengono le forze di taglio ad unit di lunghezza in
direzione z:
Tx = xz dz
Ty = yz dz
(36.13a,b)
Integrando le tensioni agenti nel piano xy moltiplicate per la distanza z dal baricentro della normale si ottengono
i momenti flettenti ad unit di lunghezza aventi assi paralleli al piano xy:
M x = z x dz
M y = z y dz
(36.14a,b)
Integrando le tensioni tangenziali agenti nel piano xy moltiplicate per la distanza z dal baricentro della normale si
ottengono i momenti torcenti aventi assi paralleli al piano xy
M xy = M yx = z xy dz = z yx dz
z
(36.15)
In base alle definizioni (12-15) e alla convenzione sui segni delle tensioni, i versi positivi dei risultanti sono
quelli mostrati nelle fig.5 e 6, essendo opposti sulle facce opposte. In particolare, i momenti Mxy sono positivi sono
entranti e i momenti Myx se uscenti. opportuno notare che lindice dei momenti si riferisce alla direzione della
normale della sezione nella quale agiscono (o alla direzione della tensione dalla quale sono ottenuti) e non alla
direzione del vettore che li rappresenta. Come ovvio, i risultanti sono indipendenti dalla variabile z.
opportuno, inoltre, sottolineare alcuni aspetti che differenziano il comportamento meccanico delle piastre da
quello delle travi. Come detto, le sollecitazioni (12-15) sono forze e momenti risultanti ad unit di lunghezza, agenti
su ciascuna normale e non i risultanti agenti
sullintera sezione della lastra, come accade per le
travi. Se si divide la lastra in 2 parti mediante una
sezione, ad esempio, di normale x, avente ascissa x
generica, i risultanti Nx, Nxy, Tx, Mx, Mxy, in generale,
Nx
Mxy
sono variabili lungo la direzione y. Mentre nelle
My
Mx
x
Nxy
travi la determinazione dei risultanti agenti
Ny
y
Nyx
Tx
sullintera sezione permette poi di determinare le
z
tensioni agenti in ciascun punto, nel caso delle lastre
Ty
Myx
ci non possibile, proprio perch i risultanti (1215) sono funzioni della posizione lungo la sezione.
Unaltra differenza tra lastre e travi riguarda la Fig.36.5 Risultanti agenti su un elemento di lastra di dimensioni h, x,
presenza del momento torcente Mxy, che si riscontra
y: a sinistra sollecitazioni nel piano, a destra fuori dal piano.
I versi positivi sulle facce opposte sono opposti in base alle (12-15).
anche in assenza di momenti torcenti applicati. Ci
36.4
dovuto al fatto che, in generale, come visto in fig.4, a seguito della deformazione, sezioni della lastra parallele tra
loro si trovano ad avere curvature differenti nei piani contenenti lasse z, trasmettendosi delle tensioni tangenziali
con distribuzioni del tipo di quelle mostrate in fig.7 relativamente al contorno.
Equazioni di equilibrio
Le equazioni di equilibrio indefinite della lastra possono essere scritte in funzione dei risultanti, considerando
lequilibrio di un elemento di dimensioni infinitesime dx e dy e altezza finita h (fig.6). In particolare possono essere
scritti 2 sistemi di equazioni di equilibrio che risultano indipendenti tra loro e che descrivono rispettivamente il
comportamento della lastra per le sollecitazioni agenti nel piano e fuori dal piano: nelle prime sono presenti le sole
forze esterne fx ed fy, agenti parallelamente al piano xy, nelle seconde tutte le forze in direzione verticale fz e i
momenti mx ed my.
Per ottenere le forze agenti sullelemento di lastra, i risultanti devono essere moltiplicati per la larghezza della
sezione sulla quale agiscono (dx o dy), mentre le azioni esterne devono essere moltiplicate per la superficie dxdy.
Sommando tutte le forze agenti parallelamente al piano xy sullelemento e dividendo per il prodotto dxdy (vedi
Appendice A1), le equazioni di equilibrio alle traslazioni orizzontali nelle direzioni x ed y risultano rispettivamente:
N x N xy
+
+ fx = 0
x
y
N y
y
N xy
+ fy = 0
(36.16a,b)
Poich queste equazioni contengono esclusivamente le forze esterne fx ed fy agenti parallelamente al piano xy, si
deduce che i risultanti Nx, Nx, Nxy dipendono solo dai carichi nel piano.
Le equazioni di equilibro alla traslazione verticale e alla rotazione rispetto agli assi y ed x, sono rispettivamente:
Tx Ty
+
+ fz = 0
x
y
M x M xy
+
+ mx Tx = 0
x
y
M y
y
M xy
+ m y Ty = 0
(36.17a-c)
In queste equazioni appaiono esclusivamente le sollecitazioni agenti fuori dal piano, cio fz, mx ed my da cui si
deduce che i risultanti Mx, My, Mxy, Tx, Ty dipendono soltanto da tali carichi. I momenti distribuiti mx ed my presenti
nelle (17b,c) sono ovviamente sollecitazioni molto meno frequenti delle forze distribuite f. In assenza di tali
momenti, le (17b,c) possono essere riscritte come segue
M x M xy
+
Tx = 0
x
y
M y
y
M xy
x
Ty = 0
(36.18a,b)
dando luogo alle seguenti relazioni tra sforzi di taglio e momenti flettenti:
Tx =
M x M xy
+
x
y
Ty =
M y
y
M xy
(36.19a,b)
Sostituendo le funzioni Tx e Ty presenti nella (17a) con i momenti Mx ed My mediante le (19), si ottiene
unulteriore equazione contenente solo i momenti:
2 M xy 2 M y
2M x
+2
+
+ fz = 0
x 2
x y
y 2
fz
(36.20)
fz
Ty
Tx
Tx
Ty
Myx
Myx+Myx
Nx
y
Nxy
Nx+Nx
mx
fx
Mx+Mx
Mx
Nxy+Nxy
Tx+Tx
Tx+Tx
y
Ty+Ty
Ty+Ty
Fig.36.6 Carichi e risultanti in equilibrio: a sinistra equilibrio alla traslazione in direzione x, al centro equilibrio alla traslazione verticale,
a destra equilibrio alla rotazione attorno ad un asse parallelo all'asse y (come mostrato in figura).
36.5
Nx =
v
h E u0
+ 0
2
1 x
y
Ny =
u
h E v0
+ 0
2
1 y
x
N xy =
h E v0 u0
+
(36.21a-c)
2 (1 + ) x y
2w
2w
M x = D 2 + 2
y
x
2w
2w
M y = D 2 + 2
x
y
M xy = D (1 )
2w
x y
(36.22a-c)
In base alle (19) e alle (22a-c), inoltre, possibile ottenere le seguenti relazioni relative ai risultanti agenti fuori
dal piano Tx, Ty:
3w
3w
Tx = D 3 +
x y 2
x
3w 3w
Ty = D 2 + 3
x y y
(36.22d-e)
Il fattore 1/(1+)2 presente nella (21c) ricavato in base alle relazione 1/(1+)=(1)/(12).
A sua volta, D la rigidezza flessionale della lastra definita come
E
D =
1 2
h 2
z 2 dz =
h 2
E h3
1 2 12
(36.23)
Osservando che nella (23) il termine h3/12 il momento di inerzia ad unit di lunghezza della sezione, facile
notare lanalogia tra D e il prodotto EI della teoria delle travi, essendo I il momento di inerzia della sezione della
trave rispetto allasse della flessione. La presenza del termine (12) a denominatore mostra che, a parit di
condizioni di carico e vincolo, le lastre hanno una rigidezza flessionale leggermente maggiore rispetto alle travi, per
effetto della deformazione trasversale che si genera.
Le (21) mostrano che i risultanti Nx, Ny, Nxy sono legati esclusivamente alle funzioni u0, v0, le quali, a loro volta,
in base alle (16), risultano dipendere esclusivamente dai carichi nel piano fx ed fy. Le (22) mostrano che i risultanti
Mx, My, Mxy, Tx, Ty sono legati esclusivamente alla funzione w la quale, in base alle (17), risulta dipendere dalle sole
azioni fuori dal piano rappresentate dalla funzioni fz, mx ed my.
Relazioni tra tensioni e risultanti
Le relazioni tra tensioni e risultanti possono essere ottenute sostituendo nelle relazioni tra le tensioni e gli
spostamenti (11), le espressioni delle derivate di u0, v0 e w in funzione dei risultanti stessi, ricavate dalle (21) e (22)
(vedi Appendice A3). Trascurando le sollecitazioni dovute ad Nxy, per i 2 casi di sollecitazioni nel piano e fuori dal
piano, si ottengono rispettivamente le seguenti relazioni:
x = Nx h
x =
12 M x
z
h3
y =
y = Ny h
12 M y
h
xy =
(36.24a,b)
12 M xy
h3
(36.25a-c)
Le tensioni tangenziale massime lungo h dovute a Tx e Ty, agenti in corrispondenza del baricentro della sezione,
possono essere ottenute mediante la formula di Jourawsky in modo analogo al caso delle travi:
xz =
3 Tx
2 h
yz =
3 Ty
2 h
(36.26d,e)
36.6
4w
4w
4w fz
+
2
+
=
x 4
2 x 2 y y 4 D
(36.27)
4w =
fz
D
(36.28)
nx cos
n = n y = sin
nz 0
sin n y
t = cos = nx
0 0
(36.29a-b)
Ovviamente nei casi particolari di contorni rettilinei disposti parallelamente agli assi x ed y, gli assi n e t
risultano ovunque coincidenti con gli assi x ed y.
Rotazioni e curvature in direzioni generica n e al contorno
opportuno ricordare le seguenti relazioni tra le rotazioni delle normali x=w/x ed y=w/y secondo assi
cartesiani e le rotazioni n e t, secondo assi n e t inclinati di un angolo rispetto allasse x (fig.7)
n =
w
w
w
=
nx +
ny
n
y
x
t =
w
w
w
=
ny +
nx
t
x
y
(36.30a-b)
che derivano dalle relazioni esistenti in generale tra le derivate parziali di una funzione in un punto e le derivate in
direzioni assegnate e dalle relazioni tra le componenti dei versori n e t (29).
Applicando la stessa regola di derivazione alle (30) si ottengono le relazioni tra le curvature della lastra nelle
direzioni cartesiane e quelle nelle direzioni n e t:
kn =
2w
n
2w
2w
2w
= 2 = 2 nx2 + 2 n y2 + 2
nx n y
n
n
y
xy
x
(36.31a)
knt =
n
2w 2w 2w
2w 2
=
= 2 2 nx n y +
nx n 2y
t
n t x
y
xy
(36.31b)
Per quanto concerne l'aspetto cinematico, la presenza di vincoli permette di imporre condizioni sugli spostamenti
e/o sulle rotazioni delle normali, cio sui valori assunti al contorno dalla funzione w e/o dalle sue derivate prime
secondo le relazioni (3), se i contorni hanno normali coincidenti con le direzioni x ed y, e (30) nel caso generale.
Myx
My
n
y
t
vz
Mxy
Mx
36.7
Mn
Mnt
M n = z n dz
z
M nt = z nt dz
Tn = nz dz
(36.32a-c)
essendo t la direzione ortogonale ad n come in fig.7. Considerando le relazioni esistenti tra le tensioni cartesiane e le
tensioni agenti in direzione n generica, ad esempio le (1.45-1.47), se in un punto sono noti i risultanti agenti su
sezioni di normale parallela agli assi coordinati, i risultanti agenti nelle direzioni n-t possono essere ottenuti come:
Tn = Tx nx + Ty n y
(36.33)
M n = M x nx2 + M y n y2 + 2 M xy nx n y
(36.34)
M nt = ( M y M x ) nx n y M xy nx2 n 2y
(36.35)
Queste relazioni sono utili per la determinazione delle reazioni ai contorni, nel qual caso le direzioni n e t vanno
interpretate come direzioni normale e tangente al contorno stesso.
Le relazioni tra le funzioni Mn, Mnt e Tn e le derivate della funzione w, analoghe delle (22), in base alle (33-35) e
alle (31), sono date nella seguente forma (vedi appendice A4):
2w
2w
M n = D 2 + 2
t
n
Tn = D
M nt = D (1 )
2w
n t
3w 3w
2w 2w
+
=
3 +
n n 2 t 2
n t 2
n
(36.36a-b)
(36.37a-b)
In base alla (32b), le sollecitazioni torcenti al contorno Mnt sono i momenti risultanti di distribuzioni di tensioni
tangenziali nt, come si vede nellesempio di fig.8a. In generale non detto che i vincoli al contorno siano in grado
di esplicitare distribuzioni di tensione di tal genere, come nel caso dellesempio di fig.8b. In tal caso le reazioni
vincolari sono costituite da coppie di forze di taglio agenti in direzione verticale come le T mostrate in fig.8a. Al
fine di semplificare lanalisi al contorno, facendo appello al principio di equivalenza di Saint-Venant, in generale i
momenti Mnt possono essere sostituiti da coppie di forze tangenziali di tale tipo. Le forze di tali coppie si sommano
dando luogo a forze Tnz, dette forze di sostituzione o tagli di Kirchoff, poste in direzione in direzione verticale, che
possono essere legate alla derivata della funzione Mnt stessa in un modo simile alla relazione tra taglio e momento
flettente nelle travi (vedi ad esempio l'eq.18a, nel caso nx e Mx/x=0):
Tn =
M nt
t
(36.38)
R
(a)
Ty
Ty
yx
xy
(b)
x
y
Mxy
z
Myx
Fig.36.8 - Problematiche relative alle distribuzioni di tensioni tangenziali e alle forze di sostituzione e al contorno.
36.8
In conseguenza di ci, la reazione vincolare ad unit di lunghezza agente in direzione verticale risulta data dalla
seguente somma di due componenti
Rn = Tn +
M nt
t
(36.39)
e le azioni sul contorno possono essere valutate mediante le sole componenti Mn (36a) ed Rn (39).
In presenza di variazioni brusche del momento Mnt lungo la direzione t, la distribuzione delle forze di taglio
presenta un salto costituito da una forza concentrata data dalla differenza tra i momenti agenti prima e dopo la
sezione. In particolare, salti del valore del momento si verificano in corrispondenza di eventuali spigoli ai contorni.
Se Mnt2 ed Mnt1 sono momenti agenti su due contorni che formano tra loro un certo angolo, in corrispondenza
dellangolo stesso, si ha
R = M nt 2 M nt1
(36.40)
importante notare che il segno da attribuire ai momenti nella (40) deve essere determinato in base alla
direzione dellazione della forza di sostituzione che viene generata e non dalla convenzione dei segni dei risultanti.
In particolare, se gli spigoli formano un angolo retto (fig.8) si deve considerare Mnt2=Mnt1 e la (36) si riduce a
R = 2 M nt
(36.41)
In fig.8a mostrato il caso di 2 contorni paralleli agli assi x ed y, formanti un angolo retto. In questo caso per i 2
contorni si ha rispettivamente nx, ty e ny, tx. Nellesempio riportato in figura la funzione che descrive i
momenti Myx applicati dai vincoli varia linearmente in direzione x e la distribuzione di Ty risulta costante. In
corrispondenza dello spigolo, la presenza di momenti opposti, Mxy ed Myx, provoca la presenza di una reazione
vincolare concentrata R pari alla somma dei 2 momenti. Tale reazione, applicata dal vincolo, tende ad impedire che
lo spigolo si sollevi e si pu verificare se il vincolo in grado di reagire con tale forza, come nellesempio mostrato.
Da notare che, in base alla convenzione sui risultanti, i momenti Mxy ed Myx in corrispondenza dello spigolo sono
entrambi negativi, ma danno lo stesso contributo alla generazione della forza R.
Le relazioni tra le reazioni vincolari (39,41) e le derivate della funzione w, analoghe delle (36-37), in base alle
(16-18) e alle (32a) e (37), sono date nella seguente forma (vedi appendice A4):
3 w
3w
Rn = D 3 + ( 2 )
n t 2
n
R = 2 D (1 )
2w
n t
(36.42a-b)
Si ricorda che le grandezze descritte dalle (36a), (42a,b) sono i risultanti agenti sulla lastra in corrispondenza
dei vincoli per cui coincidono con le reazioni vincolari in modulo, ma hanno segni dipendenti dalla direzione della
normale della sezione su cui agiscono, in base a quanto mostrato in fig.5.
Le condizioni cinematiche e meccaniche in corrispondenza dei contorni dipendono dalla natura dei vincoli
esistenti, in particolare
contorni incastrati: risultano nulle sia la funzione w che le sue derivate nelle direzioni n e t,
contorni appoggiati: risultano nulle la funzione w, la sua derivata nella direzione t e il momento Mn,
contorni liberi: risultano nulli la reazione Rn e i momenti Mn ed Mnt.
In particolare si ha:
w=0
n =
w
=0
n
t =
w
=0
t
Rn = Rn
Mn = Mn
M nt = M nt
Appoggio w = 0
n =
w
0
n
t =
w
=0
t
Rn = Rn
Mn = 0
M nt = M nt
w0
n =
w
0
n
t =
w
0
t
Rn = 0
Mn = 0
M nt = 0
Incastro
Libero
(36.43a-c)
Si deve notare ancora una volta che le relazioni (36a) e (42a) permettono di esprimere le condizioni relative alle
relazioni vincolari (cio Mn=0 e Rn=0 nei casi appropriati), sotto forma di condizioni relative alle derivate della
funzione w.
36.9
w=0
Mx = 0
x=0, x=a
w=0
My = 0
y=0, y=b
(36.44)
Poich lo spostamento w risulta nullo lungo ciascun contorno, anche le derivate nella direzione parallela al
contorno stesso risultano nulle, per cui si ha
w 2 w
=
=0
y y 2
w 2 w
=
=0
x x 2
x=0, x=a
y=0, y=b
(36.45a,b)
y=0, y=b
(36.46a,b)
2w
2w
+
=0
x 2
y 2
2w
2w
+
=0
y 2
x 2
x=0, x=a
w=
2w 2w
=
=0
y 2 x 2
w
=0
y
w
=0
x
x=0, x=a
(36.47)
y=0, y=b
(36.48a,b)
Ai contorni agiscono le reazioni (38b) e (40), che, in questo caso, possono essere riscritte come
3w
3 w
Rx = D 3 + ( 2 )
x y 2
x
Rx , y
x=0, x=a
2w
= 2 D (1 )
x y
3 w
3w
R y = D 3 + ( 2 )
y x 2
y
[x=0, y=0], [x=0, y=b], [x=a, y=0], [x=a, y=b]
y=0, y=b
(36.49a,b)
(36.50)
Carico sinusoidale
Una soluzione delleq.(30,31) importante nel caso di piastre rettangolari appoggiate quella relativa al carico
trasversale descritto da una funzione sinusoidale nelle variabili x ed y. Il carico trasversale sinusoidale descritto da
unequazione di questo tipo
m
f z = F0 sin
a
n
x sin
y
b
(36.51)
nella quale n ed m sono due numeri interi. In fig.9 mostrato landamento della funzione (51) per f0=1, a=b=10, nei
4 casi di n=m=1, n=1 ed m=2, n=2 ed m=1, ed n=m=2.
In questo caso la soluzione della (30,31) data nella seguente forma:
w = C fz =
fz
2
2
D ( m a ) + ( n b )
m n
F0 sin
x sin
y
a b
=
2
2 2
4 D ( m a ) + ( n b )
(36.52)
36.10
a)
b)
Fig.36.9 Caso di lastra di dimensioni a=10, b=10: a) esempi di funzioni sinusoidali bidimensionali del tipo espresso mediante leq.(51);
b) carico uniformemente distribuito approssimato rispettivamente mediante N=M=4,8,12,16 termini della serie di Fourier.
K m,n =
m
sm ,n = sin
a
1
( m a ) 2 + ( n b ) 2
n
x sin
y
b
(36.53,54)
f z = F0 sm,n
w=
K m,n
4D
F0 sm ,n
(36.55,56)
Derivando opportunamente la (55) rispetto alle coordinate x ed y possibile ottenere le espressioni dei risultanti,
delle tensioni e delle deformazioni mediante le relazioni descritte nei paragrafi precedenti.
Carico generico
Come anticipato, una qualsiasi funzione delle coordinate x,y definita su un campo rettangolare di lati a e b e che
rispetta le condizioni al contorno descritte dalle (47-48), pu essere espressa mediante la serie doppia di Fourier cos
definita
f zF =
F
m =1 n =1
m ,n
sm , n f z
(36.57)
nella quale i coefficienti Fm,n possono essere ottenuti mediante la seguente relazione
a b
Fm ,n
4
=
f z sm ,n dy dx
a b 0 0
(36.58)
Naturalmente il carico pu essere rappresentato in modo perfetto mediante la (57) utilizzando un numero infinito
di termini, cio per N=M=, ma buone approssimazioni possono essere ottenute con un numero ragionevolmente
limitato di termini, come mostrato nelle fig.9-10 per vari casi di funzioni fz.
Sfruttando il principio di sovrapposizione degli effetti, la soluzione della (30,31), in base alle (52-57) diventa
w=
1
4D
K
m =1 n =1
m ,n
Fm ,n sm ,n
(36.59)
Nel seguito vengono mostrati tre casi di particolare interesse: il caso di carico uniformemente distribuito, il caso
di carico uniformemente distribuito su unarea limitata e il caso di carico concentrato.
Carico uniformemente distribuito
Nel caso di carico distribuito uniformemente su tutta la superficie, di ampiezza pari a F0 (fig.9b), i coefficienti della
serie doppia di Fourier, ottenuti mediante la (58), possono essere espressi come
Fm ,n =
16 F0 1
2 mn
36.11
m=n=1,3,5...
(36.60)
Si noti che i coefficienti con indice n e/o m pari sono tutti nulli. Il carico fz, in base alle (57) e (58) assume questa
forma:
f zF =
16 F0
1
m
sin
a
m =1 n =1 m n
M
n 16 F0
x sin
y =
2
b
m n s
m =1 n =1
m=n=1,3,5...
m,n
(36.61)
In fig.9b mostrata lapprossimazione ottenibile utilizzando un numero limitato di termini della serie, in
particolare nei casi di N=M=4,8,12,16.
In base alle (59) e (60) la funzione w diventa:
w=
16 F0 M N 1
K m,n sm,n
6 D m =1 n =1 m n
m=n=1,3,5...
(36.62)
Fm ,n =
4 F0 m
m n
n 1
x1 cos
x2 cos
y1 cos
y2
cos
2
a
a
b
b
m n
(36.63)
e la funzione w diventa:
w=
4 F0 M N m
m n
n 1
cos
x1 cos
x2 cos
y1 cos
y2
K m ,n sm ,n (36.64)
6
D m =1 n =1 a
a
b
b
m n
Carico concentrato
Nel caso di carico concentrato Fz, agente nel punto P di coordinate x=xP, y=yP, i coefficienti della serie doppia di
Fourier, ottenuti mediante la (58), possono essere espressi come
4 Fz
m n
sin
xP sin
yP
ab
a
b
(36.65)
4 Fz M N
m n
sin
xP sin
y P K m , n sm , n
4
a b D m =1 n =1
a
b
(36.66)
Fm ,n =
e la funzione w diventa:
w=
a)
b)
Fig.36.10 Carichi su lastra di dimensioni a=10, b=10 approssimati mediante N=M=8,16,32, 65 termini della serie di Fourier: a) carico
uniformemente distribuito sul rettangolo 3x7, 3y7 di ampiezza unitaria; b) carico unitario concentrato in mezzeria (xP=5, yP=5).
36.12
K m,n =
Fm ,n
m
sm ,n = sin
a
1
( m a ) + ( n b )
4
=
ab
a b
f zF =
f z sm ,n dy dx
0 0
n
x sin
y
b
M
(36.53,54)
F
m =1 n =1
m,n
sm , n
(36.58,57)
Nell'analisi della lastra, la (57) utile solo per verificare la correttezza dellapprossimazione della funzione fz, in
quanto nella determinazione della funzione w e delle sue derivate sono necessari i soli coefficienti Fm,n (58).
Naturalmente i coefficienti Fm,n possono essere calcolati con la (58) nel caso generale e con le (60), (63) e (65) nei
casi particolari di carico uniformemente distribuito, uniformemente distribuito su area limitata e concentrato.
Introducendo i coefficienti Gm,n come
Gm , n = K m , n Fm ,n
(36.67)
la funzione w (59) pu essere riscritta come:
w =
1
4D
G
m =1 n =1
m,n
sm , n
(36.68)
i+ j
1
w = 4
i
j
x y
D
m =1 n =1
Gm, n
i+ j
sm , n
x i y j
(36.69)
A loro volta, le derivate di ordine da 2 a 3 di sm,n, possono essere ottenute mediante le seguenti espressioni:
2 sm , n
= A sm ,n
2
m
x 2
3 sn , m
x
= Am3 cm sn
3 wm,n
y 3
= B sm cn
3
n
2 sm , n
= B sm ,n
2
n
y 2
3 sm , n
x y
3 wm,n
x 2y
2 sm , n
xy
= Am Bn cm cn
(36.70a-c)
= Am Bn2 cm sn
(36.70d-e)
= Am2 Bn sm cn
(36.70f-g)
Am =
Bn =
n
b
(36.71a-b)
sm = sin ( Am x )
sn = sin ( Bn y )
cm = cos ( Am x )
cn = cos ( Bn y )
(36.72a-d)
sm , n = sm sn
36.13
(36.73)
I risultanti
Tenendo conto delle espressioni delle derivate della funzione w ottenibili mediante le (70-73), utilizzando le
espressioni dei risultanti in funzione di tali derivate (22) e (49-50), possono essere ottenute le seguenti espressioni
Mx =
( A
M
2
m
m =1 n =1
+ Bn2 Gm ,n sm , n
M xy =
Tx =
Rx =
(
M
m =1 n =1
M
My =
1
A B G
m
m =1 n =1
m =1 n =1
3
m
2
n
+ Am2 Gm ,n sm ,n
2
n
m =1 n =1
Am3 + Am Bn2 Gm ,n cm sn
A + ( 2 ) A B
( B
M
cm cn
m ,n
Ty =
Gm , n cm sn
Ry =
x=0,a
( A B
M
4
M
(36.74a-h)
N
2
m
m =1 n =1
+ Bn3 Gm ,n sm cn
A B + ( 2 ) B
2
m
m =1 n =1
3
n
Gm,n sm cn
y=0,b
Rx , y =
x=0,a
nelle quali:
i coefficienti
le funzioni
le funzioni
i coefficienti
i coefficienti
i coefficienti
2 (1 )
G
m =1 n =1
m,n
Am Bn cm cn
y=0,b
Naturalmente i valori di Rx ed Ry nelle (74f,g) hanno significato esclusivamente in corrispondenza dei 4 lati,
mentre i valori di Rx,y nella (74h) in corrispondenza dei 4 spigoli. importante ricordare che le reazioni ottenute con
le (74) hanno i segni delle caratteristiche di sollecitazione, che hanno versi opposti sui bordi della lastra opposti. In
particolare le Rx nelle (74f) risultano positive se rivolte verso lalto sul contorno in x=0 e se rivolte verso il basso sul
contorno in x=a. Le Ry hanno un comportamento analogo. A loro volta, le R risultano positive verso lalto negli
spigoli di coordinate x=0, y=0 ed x=a, y=b, e verso il basso negli spigoli di coordinate x=a, y=0 e x=0, y=b.
Ricordando che i segni delle reazioni vincolari devono rispettare il verso dell'asse z (fig.1), per ottenere il risultato
corretto, necessario invertire il segno di Rx in x=0, quello di Ry in y=0, quello delle R in [x=0, y=0] ed [x=a, y=b].
Le tensioni pi significative possono essere poi ottenute mediante le (29).
Nelle tabelle 1 e 2 sono riportate rispettivamente tutte le equazioni utili alla determinazione di spostamenti e
risultanti in ordine di impiego e le equazioni utili alla sola determinazione delle costanti della serie doppia di Fourier
Fm,n.
Il carico totale agente sulla lastra dato ovviamente dallintegrale del carico ad unit di superficie esteso alla
superficie della lastra. La valutazione pu essere effettuata sia sul carico effettivo che su quello approssimato in
serie di Fourier come
a b
Ftot =
a b
Ftotf =
f z dy dx
0 0
f
z
dy dx
(36.73,74)
0 0
Il carico totale deve essere in equilibrio con la forza risultante delle reazioni vincolari ai contorni e sugli spigoli
esprimibile come
b
Rtot =
Rx dy +
Rx dy +
Ry dx + Ry dx +
x =0
x=a
36.14
y =0
y =b
x = 0, a
y = 0,b
x, y
(36.75)
sm = sin ( Am x )
Am = m a
cm = cos ( Am x )
sn = sin ( Bn y )
Bn = n b
cn = cos ( Bn y )
sm,n = sm sn
K m , n = 1 ( m a ) + ( n b )
Fm ,n
1
4D
w=
Mx =
( A
M
1
4
m =1 n =1
2
m
Rx =
(
M
m =1 n =1
m,n
m =1 n =1
sm ,n
My =
Gm ,n = Fm ,n K m ,n
sm,n dy dx
0 0
+ Bn2 Gm , n sm , n
M xy =
Tx =
a b
4
=
ab
( B
M
1
4
+ Am2 Gm , n sm , n
2
n
m =1 n =1
A
m =1 n =1
Bn Gm , n cm cn
Am3 + Am Bn2 Gm , n cm sn
Ty =
( A B
M
m =1 n =1
2
m
+ Bn3 Gm , n sm cn
1 M N
3
2
A
+
2
A
B
G
c
s
R
=
(
)
Am2 Bn + ( 2 ) Bn3 Gm,n sm cn
y
m n m,n m n
4 m =1 n =1
4 m =1 n =1 m
2 (1 ) M N
R=
Gm,n Am Bn cm cn
4
m =1 n =1
Tab.36.1 Tutte le costanti e le funzioni del problema delle lastre rettangolari appoggiate.
f zF =
Fm ,n
Generico
Concentrato
F
m =1 n =1
4
=
ab
m ,n
sm , n
a b
sm ,n dy dx
0 0
16 f 0 1
m=n=1,3,5...
2 mn
4 f m x1
m x2 n y1
n y2 1
= 20 cos
cos
cos
cos
a
a b
b m n
Fm ,n =
Uniforme
Distribuito
su
rettangolo
Fm ,n
Fm ,n =
4 Fz
m xP
n yP
sin
sin
ab
a
b
Tab.36.2 Funzioni per la determinazione del carico approssimato in serie di Fourier e delle costanti della serie di Fourier.
36.15
APPENDICE
A1. Determinazione delle equazioni di equilibrio
Considerando la fig.6 (sotto riportata), i risultanti di tutte le forze ad unit di lunghezza agenti su un elementino di
lastra di dimensioni dx, dy ed h, nelle direzioni x, z e il momento risultante agente rispetto ad un asse parallelo
all'asse y, passante per lo spigolo di coordinata x, sono dati rispettivamente da:
fz
fz
Ty
Tx
Tx
Ty
Myx
Myx+Myx
Nxy
Nx
Nx+Nx
fx
mx
Mx+Mx
Mx
Nxy+Nxy
z
Tx+Tx
Tx+Tx
y
Ty+Ty
Ty+Ty
Fig.36.6 Carichi e risultanti in equilibrio: a sinistra equilibrio alla traslazione in direzione x, al centro equilibrio alla traslazione verticale,
a destra equilibrio alla rotazione attorno ad un asse parallelo all'asse y (come mostrato in figura).
N xy
= N x + x dx dy N x dy + N xy +
dy dx N xy dx + f x dxdy = 0
x
y
(A1.1)
Ty
= Tx + x dx dy Tx dy + Ty +
dy dx Ty dx + f z dxdy = 0
x
y
(A1.2)
M yx
M x
T
dx dy M x dy + M yx +
dy dx M yx dx + mx dxdy Tx + x dx dydx +
x
y
x
Ty dx
dx
dx
Ty +
dy dx + Ty dx f z dxdy
=0
(A1.3)
y
2
2
2
M = M
Effettuando la somma dei vari termini, dividendo per il prodotto dxdy per i tre casi e considerando che per la
terza equazione possono essere trascurati i seguenti infinitesimi di ordine superiore
T
Tx
dx
dx
dxdydx = y dydx
= f z dxdy 0
x
y
2
2
(A1.4)
si ottengono le (20-21).
N x N xy
+
+ fx = 0
x
y
Tx Ty
+
+ fz = 0
x
y
M x M xy
+
+ mx Tx = 0
x
y
(20a,21a,b)
v0 2 w
E u0
2w
x =
+
+ 2
z
1 2 x
y x 2
y
(A2.1)
le espressioni dei risultanti legati alla x, a loro volta, sono le (12a) e (14a):
N x = x dz
M x = z x dz
(A2.2-3)
36.16
E
Nx =
1 2
E
Mx =
1 2
h2
h 2
u
2w
v0
2w
0
+
+
dz
zdz
y h 2
y 2 h 2
x
x
(A2.4)
h2
h2
u
2w
v0
2w
2
0
+
+
zdz
z
dz
y h 2
y 2 h 2
x
x
(A2.5)
Tenuto conto del fatto che gli integrali presenti nelle (4-5) forniscono
h2
h2
dz = h
h 2
h2
zdz = 0
h 2
z 2 dz =
h 2
h3
12
(A2.6)
si ottengono le (21-22).
A3. Relazioni tra tensioni e risultanti
Le relazioni tra tensioni e risultanti possono essere ricavate esprimendo le derivate della funzione w in funzione dei
risultanti mediante le (21) e (22) e sostituendole nelle (11). Ad esempio, utilizzando le (21a) e (22a)
Nx =
v
h E u0
+ 0
2
1 x
y
2w
2w
M x = D 2 + 2
y
x
(A3.1a,b)
M
2w
2w
+
= x
2
2
x
y
D
(A3.2a,b)
si ottiene
u0
v 1 2
+ 0 =
Nx
x
y
hE
E
x =
1 2
u0
v0 2 w
M
2w
E 1 2
+
Nx + z x
z 2 + 2 =
2
y x
y 1 h E
D
x
(A3.3)
D=
E h3
1 2 12
(A3.4)
x =
N x 12 M x
+ 3 z
h
h
(A3.5)
M n = M x nx2 + M y n 2y + 2 M xy nx n y
(A4.1)
A loro volta, le relazioni tra i momenti Mx, My ed Mxy e la funzione w sono espresse tramite le eq.(22):
2w
2w
M x = D 2 + 2
y
x
2w
2w
M y = D 2 + 2
x
y
M xy
2w
= D (1 )
xy
(A4.2)
2 w
2w
2w
2w
2w
M n = D 2 + 2 nx2 + 2 + 2 n y2 + 2 (1 )
nx n y
y
x
xy
y
x
36.17
(A4.3)
da cui
2w
2w
2w
2w
2w
2w
M n = D 2 nx2 + 2 n y2 + 2
nx n y + 2 n y2 + 2 nx2 2
nx n y
y
xy
y
xy
x
(A4.4)
2w
2w
2w
2w
kn = 2 nx2 + 2 n y2 + 2
nx n y = 2
y
xy
n
x
(A4.5)
scrivendo lanaloga relazione della curvatura nella direzione ortogonale t (31b), tenuto conto che il versore della
direzione t espresso come t=[sin cos 0]T=[ny nx 0]T (21b),
2w 2 2w 2
2w
2w
kt = 2 n y 2 nx + 2
nx n y = 2
x
y
xy
t
(A4.6)
e sostituendo i termini a destra della (5) e della (6) nella (4) si ottengono le (36-37).
2 w x
kx = 2 =
x
x
2 w y
ky = 2 =
y
y
(36.7a,b)
Nel caso di piccoli spostamenti, la relazione tra la curvatura kx in una sezione di una trave e il momento flettente
applicato Mx la ben nota kx=Mx/E I, che, nel caso di trave a sezione rettangolare di altezza h e larghezza b, diventa
kx =
Mx
2w
1 1 Mx
=
=
2
EI
b h3 12 E
x
(A5.1)
kx =
1 Mx
h 12 E
3
(A5.2)
2w
2 w h3 E
M x = D 2 + 2 =
( k x + k y )
y 12 1 2
x
(A5.3)
2w
2 w 1 2 M x
k x + k y = 2 + 2 = 3
y h 12 E
x
(A5.4)
e infine
kx =
1 2 M x
k y
h3 12 E
(A5.5)
Questa relazione mostra come, a parit di momento flettente applicato Mx, modulo di Young e altezza h, la curvatura
nel piano xz risulta minore di quella di una trave di larghezza b=1, per via dell'effetto Poisson.
36.18
LASTRE
Rotazioni , curvature k nelle direzioni x, y ed n, t
x =
w
x
y =
n =
2 w y
ky = 2 =
y
y
2 w
kx = 2 = x
x
x
k xy = 2
w
y
2w
=2 x =2 y
x y
y
x
w w
w
w
w
w
=
nx
ny
=
nx +
n y t =
t y
x
n
y
x
kn =
2w 2 2w 2
2w
2w
n
n
2
nx n y
=
+
+
2 x
y
2
2
n
y
xy
x
knt =
2w 2w 2w
2w 2
= 2 2 nx n y +
nx ny2
nt x
y
xy
Spostamenti w, u, v, w
u = u0 + z x = u0 z
w
x
v = v0 + z y = v0 z
w
y
w = w0 ( x, y )
Deformazioni
x =
u u0
w
=
z 2
x x
x
x = x 0 zk x
2
v v0
2w
=
z 2
y y
y
y = y 0 zk y
y =
v u v0 u0
2w
+
=
+
2z
x y x y
x y
xy = xy 0 2 zk xy
xy =
x =
Risultanti-tensioni-spostamenti
Tensioni-risultanti
w
zE w
w
w
+ 2 M x = z x dz = D 2 + 2
2
2
z
1 x
y
y
x
2
x =
Coeff. rigidezza
12 M x
z
h3
2w
z E 2w
2w
2w
12 M y
y =
+ 2 M y = z y dz = D 2 + 2 y =
z
2
2
z
1 y
x
x
h3
y
12 M xy
z E 2w
2w
E h3
xy =
M xy = z xy dz = D (1 )
=
z
D=
xy
z
1 + x y
x y
h3
1 2 12
M x M xy
Tx =
+
x
y
Ty =
M y
y
3w
3w
Tx = xz dz = D 3 +
z
x y 2
x
3w 3w
Ty = yz dz = D 2 + 3
z
x y y
M xy
x
xz =
3 Tx
2 h
yz =
3 Ty
2 h
M x M xy
+
+ mx Tx = 0
x
y
M y
y
M xy
x
Tx Ty
+
+ fz = 0
x
y
+ m y Ty = 0
Equazioni risolutive
M xy M y
Mx
+2
+
+ fz = 0
2
x
x y
y 2
2
4w
4w
4w fz
+
2
+
=
x 4
2 x 2 y y 4 D
4w =
fz
D
M n = M n + M y n 2y + 2 M xy nx n y M nt = ( M y M x ) nx n y M xy nx2 n 2y
2
x x
2w
2w
M n = D 2 + 2
t
n
Rn = Tn +
2w
M nt = D (1 )
n t
3w
M nt
3 w
= D 3 + ( 2 )
t
n t 2
n
3 w
3w
3 w
3w
Rx = D 3 + ( 2 )
R
=
D
+
2
(
)
y
x
x y 2 y=0, y=b y 3
y x 2
x=0, x=a
36.19
Tn = Tx nx + Ty n y
3w 3w
Tn = D 3 +
n t 2
n
2w
R = 2 M nt = 2 D (1 )
n t
2
w
Rx , y = 2 D (1 )
x y
x =
0
u0
x
y =
0
v0
y
xy =
0
tensioni-spostamenti
risultanti-spostamenti
v
E u0
+ 0
2
1 x
y
u
E v0
y =
+ 0
2
1 x
y
v
h E u0
+ 0
2
z
1 x
y
u
h E v0
N y = y dz =
+ 0
2
z
1 y
x
x =
xy =
E v0 u0
+
2 (1 + ) x y
N x = x dz =
N xy = xy dz =
z
h E v0 u0
+
2 (1 + ) x y
Txy
N x
+
+ fx = 0
x
y
N y
y
36.20
Txy
x
+ fy = 0
v0 u0
+
x y
tensioni-risultanti
x =
Nx
h
y =
Ny
h