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1. GENERALIT
Si ricorda che la regolazione di una macchina motrice rappresenta ladeguamento della potenze
erogata a quella richiesta dal sistema utilizzatore. Pertanto, rientrando la turbina a gas nella categoria
degli impianti motori termici e considerando un apporto di energia primaria associato alla portata
combustibile, la TG risponde innanzitutto allespressione generale della potenza:
P = m& f H i g
(1)
In cui m& f la portata massica di combustibile, Hi il suo potere calorifico e g il rendimento globale di
conversione dellenergia del combustibile in energia meccanica.
Dalla precedente relazione, evidente come il passaggio dal regime di potenza nominale della macchina,
P*, a quello generico con un valore P della potenza ( usualmente P < P*) comporti una riduzione della
portata di combustibile. Tale riduzione sar per proporzionale a quella di potenza erogata solo se il
rendimento globale non subisce variazioni. Ricordando che il rendimento globale dellimpianto motore
termico dato da:
g = brm
(2)
La costanza del rendimento globale implicherebbe quindi quella dei rendimenti di combustione, del ciclo
reale e meccanico.
Ciascuna macchina termica poi caratterizzata da espressioni specifiche della potenza, in
relazione alla tipologia di ciclo termodinamico e alle modalit di ammissione del fluido motore. In
particolare, per la turbina a gas a combustione interna usuale riferirsi alla portata di aria, quale iniziale
fluido motore che provveder, dopo la fase di compressione, allossidazione del combustibile con la
conseguente trasformazione delle specie evolventi in quelle tipiche dei gas combusti. Va quindi
considerata lespressione generale della potenza della turbina a gas
P = m& a Lu m
(3)
In cui m& a la portata massica di aria, Lu il lavoro utile del ciclo reale per unit di massa di aria, e m il
rendimento meccanico, attraverso il quale la potenza meccanica disponibile al primo organo in moto
convertita in potenza utile allasse della macchina. In base a tale relazione, una variazione della potenza
della turbina a gas sempre realizzata attraverso variazioni della portata di aria e del lavoro utile
specifico. Questultima variazione evidentemente legata a unalterazione del ciclo termodinamico
rispetto a quello nelle condizioni nominali. Infatti, confrontando le due ultime relazioni della potenza
riportate, si ottiene:
(4)
Il lavoro utile del ciclo termodinamico quindi direttamente legato al rendimento dello stesso ciclo e,
inoltre, al rendimento del processo di combustione e al rapporto combustibile/aria:
2
f =
m& f
m& a
(5)
Realizzare una regolazione in cui il lavoro utile del ciclo rimane invariato rappresenta quindi una
condizione necessaria affinch tale processo avvenga con rendimento globale costante.
Riassumendo, possibile quindi individuare due condizioni estreme per la regolazione della turbina a gas:
= L*u )
In questo caso, la regolazione non comporta variazioni del ciclo termodinamico e, come visto, nemmeno
del rendimento di combustione e del rapporto combustibile/aria. Pertanto, in base alle relazioni (1) e (3) e
nellipotesi che anche il rendimento meccanico rimanga invariato, una generica condizione con potenza
erogata P, rispetto a quella nominale con P*, sar caratterizzata da:
Lu =
L*u
g = g*
P m& f m& a
= * = *
P * m& f m& a
(6)
Come pi volte ricordato, tale condizione comporta quindi linvarianza del ciclo termodinamico e anche
delle condizioni operative della camera di combustione, rimanendo inalterata la dosatura globale
combustibile/aria. Questo tipo di regolazione, se realizzabile, sarebbe quindi il pi favorevole in quanto
permetterebbe di mantenere il consumo specifico dellimpianto sempre al minimo livello.
&a
2) Regolazione a portata daria costante ( m
= m& a* )
In questo caso, la regolazione della potenza, in base alla (3), avviene interamente attraverso una
variazione del lavoro utile in turbina. Ricordando poi che una riduzione della potenza richiede una
diminuzione della portata di combustibile, evidente che il rapporto f combustibile/aria si riduce al
diminuire della potenza. Pertanto, nellipotesi in cui il rapporto di compressione del ciclo non cambi, il
ciclo originario corrispondente alle condizioni nominali (1-2*-3*-4*-1) si trasforma in quello (1-2*-3-41) in figura. In particolare, la riduzione della temperatura massima del ciclo, T3, pu essere spiegata con
la diminuzione del rapporto combustibile aria. Si ricorda, infatti, che dal bilancio semplificato della
camera di combustione:
(7)
Si ottiene:
fH i
(T3 T2 )
(1 + f )c p
(8)
1600
3*
1400
T [K]
3
1200
1000
4*
800
4
2*
600
400
1
200
1.8
2.0
2.2
2.4
2.6
2.8
3.0
3.2
s [kJ/(kgK]
60 f Hz
N=
p
(9)
Combustibile
mf
mf
1f
Cf
Aria
ma
C.C.
1
C
01
Gas 4
mg
(10)
Lu = [(1 + f )LT LC ]
(11)
In cui i lavori specifici di compressione e di espansione sono dati dalle note relazioni:
k 1
1
;
LC = c pT1 C k 1
LT = c pT3 1
( k 1) k T
T
(11)
Il problema generale della regolazione che pone lalternativa tra variazione di portata massica di fluido
motore o di lavoro specifico del ciclo termodinamico pu essere quindi riformulato come segue:
-
25
Pressure Ratio
Pamb=1.013 bar
Tamb=288.15 K
20
c*
15
0.88
N*
0.87
10
9080
0.84
0.80
8600
0.75
0 10
9565
8100 rpm
6690 7170
20
Corrected
Speed
7650
30
40
50
& a*
60 m
70
T1 Trif
&
&
=
m
m
a
Portata massica Corretta: corr
p1 prif
(12)
N
N
=
corr
Velocit di rotazione Corretta:
T1 Trif
Le curve chiuse riportate nella stessa figura rappresentano i livelli di rendimento politropico, il cui valore
prossimo a quello massimo in corrispondenza del punto nominale di funzionamento (*). Ciascuna curva
caratteristica poi limitata dalle condizioni di stallo del compressore e da quelle di bloccaggio della
portata. La rappresentazione in parametri corretti, ampiamente discussa in altri corsi, consente di
generalizzare le mappe del compressore rispetto a possibili variazioni delle condizioni termodinamiche
(P1, T1) dellaria in ingresso, usualmente legate a fattori climatici o alla latitudine o allaltitudine di
funzionamento della macchina. A titolo di esempio, una variazione della temperatura di ingresso provoca
un cambiamento, a parit di velocit di rotazione effettiva N, della velocit corretta e quindi della curva
caratteristica su cui stimare le prestazioni del compressore. Analogamente, una variazione della pressione
o della temperatura di ingresso altera il valore della portata massica corretta rispetto a quello della portata
effettiva, m& a . Nel seguito si considereranno solo casi di regolazione in cui le condizioni di ingresso sono
uguali a quelle di riferimento ( p1 = p rif ; T1 = Trif ), per cui i parametri di funzionamento effettivi
T3 Trif ,t
p3 prif ,t
(13)
N
T3 Trif ,t
19
16
t*
13
10
*
N corr
,t
m& *g
Le curve a linea continua rappresentano landamento del rapporto di espansione t in funzione della
portata di gas corretta, mentre quelle tratteggiate si riferiscono al rendimento adiabatico della turbina,
anche in questo caso massimo in prossimit del punto nominale (*).
Come visto, in precedenza, una diminuzione della potenza richiede la riduzione della portata di
combustibili e quindi, a causa dellandamento delle curve del compressore, del rapporto
combustibile/aria. La conseguente diminuzione della temperatura T3 comporta che la curva caratteristica
della turbina, a parit di rotazione effettiva, vada riferita a una velocit corretta pi elevata. Risulta infatti:
N*
N*
*
> N corr
=
,t
T3 Trif ,t
T3* Trif ,t
(14)
Per quanto riguarda la portata corretta di gas, si avrebbe invece, a parit di pressione p3* :
T3 < T
*
3
T3 Trif ,t
p3* prif ,t
< m&
*
corr ,t
= m& g
T3* Trif ,t
p3* prif ,t
(15)
Si osservi che nella precedente relazione si fatto riferimento alla stessa portata di gas, stante lipotesi di
costanza della portata di aria ed essendo m& g = m& a (1 + f ) , con f = 0.02 0.03 nel caso di impiego di
combustibili ad alto potere calorifico, quali il gas naturale o olio combustibile leggero.
Pertanto, la turbina a seguito dellaumento di velocit corretta e diminuzione di portata corretta non
troverebbe un punto di funzionamento possibile sul piano delle sue curve caratteristiche. Punti di
funzionamento possibili sono invece raggiungibili attraverso un aumento della portata corretta: la
reazione della turbina quindi quella di ammettere una maggiore portata di gas, compatibilmente con le
capacit del compressore. Questultimo, del resto, pu consentire modeste variazioni di portata di aria ma,
stante la forte pendenza negativa delle sue curve caratteristiche, anche una piccola variazione di portata
comporta una sensibile riduzione del rapporto di compressione. Ne consegue una riduzione della
8
pressione p2 e quindi della pressione di ingresso in turbina p3, il cui effetto prevale su quello della
diminuzione della temperatura di ingresso p3. La precedente disuguaglianza (15) valida solo in prima
ipotesi va quindi sostituita con la seguente:
p3* T3*
>
p3 T3
T3 Trif ,t
p3 prif ,t
*
&*
< m& corr
,t = m g
T3* Trif ,t
p3* prif ,t
(16)
In definitiva, la regolazione della potenza intesa come riduzione rispetto alla potenza nominale della
turbina a gas monoalbero a velocit di rotazione costante accompagnata dalle seguenti variazioni:
-
La figura riporta un esempio di cicli termodinamici realizzati in regolazione (75% e 50% della potenza
nominale) rispetto a quello di riferimento a pieno carico della macchina. E chiaramente visibile il
peggioramento di tutti i parametri che influenzano il lavoro e il rendimento del ciclo reale: in particolare,
la diversa pendenza delle linee di compressione indice della diminuzione del rendimento politropico di
questa trasformazione.
Di seguito viene riportato un esempio di variazione del ciclo e dei punti operativi, relativamente a una
turbina a gas monoalbero di grande potenza, nel passaggio dal 100% al 70 % del carico.
3 31 4 5
NGV
Cool.
HPT
Cooling
Overboard
Bleed
Handling
Bleed
GasTurb
SSht.WMF
Pieno
Carico
Carico 70%
Portata
comb., kg/s
Portata
Aria,
kg/s
P, kW
Rendimento
Tmax, K
13.83
594
262374
0.381
1700
10.21
595
183619
0.361
1462
10
1800
4
41
1600
Temperature [K]
1400
1200
1000
49
5
0
150
800
3
100
600
Pa
0k
500
400
k Pa
1
= 10
Pso
200
-.2
8
s8
kPa
kPa
.2
.4
.6
.8
1.2
1.4
1.2
1.4
1800
1600
41
Temperature [K]
1400
1200
1000
800
0
150
600
500
400
200
-.2
8
s8
Pa
0k
100
k Pa
101 k
Pso =
49
kPa
Pa
.2
.4
.6
.8
11
Pieno Carico
70%
Pieno carico
70%
12
Va inoltre ricordato che la turbina a gas monoalbero pu essere chiamata a erogare una potenza superiore
a quella nominale. Tale situazione pu verificarsi per brevi periodi di funzionamento della macchina, in
quanto comporta un aumento delle sollecitazioni meccaniche e termiche; in ogni caso, laumento di
potenza non superiore al 5 10% di quella nominale. Nel caso di aumento di potenza, valgono tutte le
considerazioni fatte in precedenza, ma i risultati sono sostanzialmente invertiti. Un aumento di potenza, a
velocit costante della turbina a gas monoalbero, comporta infatti:
-
Infine, si accenna a situazioni derivanti da alimentazioni non convenzionali dellimpianto o della sola
turbina, che comportano alterazioni nel funzionamento della macchina:
1) Alimentazione con combustibili a basso potere calorifico. Se la turbina a gas alimentata con
combustibili poveri, quali quelli derivanti da massificazione del carbone o di bio-masse o rifiuti
solidi urbani, le portate di combustibile necessarie a mantenere il livello di potenza nominale
possono essere sensibilmente pi alte. In alcuni casi, la portata di combustibile raggiunge il 20%
della portata daria e in questo caso la portata totale di gas m& g = m& a (1 + f ) supera i valori di
bloccaggio della turbina. La reazione del sistema consiste in questo caso in una riduzione della
portata di aria, con conseguente rischio di stallo del compressore o di innesco del fenomeno di
pompaggio. Risulta spesso necessario, per controllare tale situazione, accettare riduzioni della
temperatura massima del ciclo T3, in modo da compensare laumento di portata di gas e riportare
T3 Trif ,t
il valore della portata corretta in turbina m& corr ,t = m& g
a livelli accettabili.
*
p3 prif ,t
2) Iniezione di vapore in turbina. Lapporto di vapore provoca un aumento della portata di gas
evolventi in turbina. Infatti risulta, in questo caso, m& g = m& a (1 + f ) + m& v , e la portata corretta in
turbina pu superare il limite di bloccaggio. Anche in questo caso, la reazione del sistema si
manifesta in una riduzione della portata daria con possibilit di stallo indotto nel compressore.
Anche per tale motivo opportuno limitare la frazione di vapore addotta alle zone di alta
pressione della turbina a gas e incrementare, eventualmente, quella iniettata in bassa pressione.
Si pu quindi concludere che la turbina a gas mono-albero presenta a velocit di rotazione costante un
campo operativo limitato dalle condizioni di bloccaggio o stallo del compressore e di bloccaggio della
turbina. Tali limiti sono attualmente superabili attraverso limpiego di compressori e turbine a geometria
variabile che presentano, grazie alla variazione dellangolo di calettamento delle palettature statoriche, la
possibilit di traslazione orizzontale delle curve caratteristiche per un migliore adattamento a diverse
condizioni di regolazione o di alimentazione. Le figure seguenti mostrano un esempio di mappa di un
compressore assiale con palettature statoriche dei primi sei stadi ad assetto variabile, e analogamente,
quelle di una turbina con statore del secondo stadio a geometria variabile.
13
MAPPA COMPLETA
Chiusura = 0/ 25
9565
8565
8065
7565
7065
6565
6065
prif = 1 bar
Trif = 288 K
Le capacit di adattamento e di regolazione di una turbina a gas monoalbero aumentano poi sensibilmente
se possibile un funzionamento a velocit variabile. In tal caso possibile sfruttare lintero campo
operativo del compressore e, soprattutto, procedere ad una riduzione della portata di aria assieme a quella
di combustibile. In tal modo si ottiene un migliore controllo del rapporto combustibile/aria e quindi della
temperatura massima del ciclo. Tale possibilit usualmente associata allazionamento di macchine
operatrici ma un caso particolarmente significativo quello della micro-turbina a gas, descritta in altre
lezioni: nel campo delle piccole potenze (non oltre i 100 kW) stanno ricevendo ampia diffusione i
generatori elettrici a frequenza variabile che consentono quindi il funzionamento della micro-turbina a
velocit di rotazione variabile, con i vantaggi prima descritti.
Analoghi vantaggi sono ottenibili attraverso turbine a gas bi-albero, i cui principi operativi e di
regolazione sono descritti al successivo paragrafo.
14
mf
mf
1f
Cf
Aria
ma
C
01
C.C.
1
4H
TH
TL
Gas 4
mg
4H
(17)
In cui :
k 1
1
;
LC = c pT1 C k 1
LTH = c pT3 1
( k 1) k TH (18)
TH
In particolare, il lavoro della turbina di alta pressione ottenuto dalla trasformazione di espansione
adiabatica (3 4H): il corrispondente rapporto di espansione quindi TH = p3 p4 H .
In definitiva, il gruppo generatore di gas va visto come una particolare macchina termica che non
eroga potenza meccanica utile, ma rende disponibile la portata di gas m& g nelle condizioni
termodinamiche del punto 4H, a pressione superiore a quella ambiente e in grado quindi di realizzare
un ulteriore salto entalpico utile alla conversione dellenergia potenziale termodinamica in energia
meccanica. La presentazione dettagliata del funzionamento di questo gruppo oggetto di altri corsi. Va
qui solo ricordato che sia la portata di gas, sia la posizione del punto 4H sul piano termodinamico
variano con la portata di combustibile m& f addotta alla camera di combustione e con la velocit di
rotazione del gruppo.
-
La turbina di potenza. La turbina TL, realizza lespansione di bassa pressione (4H 4), quindi con
il rapporto di espansione TL = p4 H p4 . Il corrispondente lavoro dato da:
LTL = c pT4 H 1
( k 1) k TL
TL
(18)
Tale lavoro interamente disponibile, a meno delle perdite meccaniche, per lutilizzazione esterna e
costituisce quindi il lavoro utile del ciclo. Pertanto, la potenza utile della turbina a gas bialbero
valutabile, oltre che con le stesse espressioni generali (1) e (3), con la relazione:
16
m& f H i g
P=
PTL = m& g LTLm = m& a (1 + f )LTLm
Il problema della regolazione della TG bialbero pu quindi essere impostato in analogia a quello della
turbina a gas monoalbero:
-
Ladeguamento della potenza erogata a quella richiesta dallutilizzatore avviene sempre attraverso
una variazione della portata di combustibile
Essendo lerogazione di potenza utile interamente affidata alla turbina di bassa pressione, possono
variare sia la portata di gas evolventi, sia il lavoro utile pari al lavoro di espansione in bassa
pressione, LTL. Questultima variazione corrisponde a unalterazione del ciclo termodinamico con
possibile riduzione del rendimento.
La principale differenza rispetto alla turbina a gas monoalbero consiste nella possibilit di variare la
portata di aria grazie alla velocit di rotazione variabile del gruppo turbocompressore, meccanicamente
indipendente dallutilizzatore. Quindi anche se la turbina di potenza obbligata a una velocit di
rotazione costante dalla presenza di un alternatore, il compressore pu essere azionato a velocit
variabile. Nel caso gi esaminato in precedenza di una riduzione di potenza rispetto al valore nominale,
possibile questa volta ridurre la portata di aria assieme a quella di combustibile.
25
Pressure Ratio
Pamb=1.013 bar
Tamb=288.15 K
20
c*
15
0.88
*
N TC
0.87
10
9080
0.84
0.80
8600
0.75
0 10
9565
8100 rpm
6690 7170
20
Corrected
Speed
7650
30
40
50
60 m
& a*
70
17
Sul piano delle curve caratteristiche, il compressore pu operare a velocit differenti da quella nominale
*
NTC
, quindi riducendo la portata con la velocit di rotazione o, in caso di richiesta di aumento di
potenza, aumentandoli entrambi. Una tipica linea di regolazione quella tratteggiata riportata nella stessa
figura. Diversamente dal caso della turbina a gas monoalbero, quindi possibile una variazione nello
stesso senso delle portate di aria e combustibile: ne consegue un migliore controllo della dosatura in
camera di combustione.
Nonostante la pi favorevole variazione della portata di aria, nemmeno la turbina a gas bialbero pu per
avvicinarsi al concetto di regolazione a lavoro utile costante definito in precedenza. Si osservi infatti
che una diminuzione della velocit di rotazione del compressore comporta anche una riduzione della
velocit periferica e quindi del lavoro di palettatura: pertanto, la diminuzione di portata di aria
accompagnata da una riduzione del rapporto di compressione, con evidente penalizzazione del ciclo
termodinamico. A parziale compensazione della riduzione del rapporto di compressione, il rapporto
combustibile/aria si mantiene pi vicino a quello nominale: ne consegue che la temperatura massima del
ciclo T3, si conserva in genere pi vicina a quella del ciclo in condizioni nominali.
A parit di condizioni di regolazione, i cicli della turbina a gas bialbero presentano, rispetto a quelli della
monoalbero, rapporti di compressione pi bassi e temperature massime del ciclo pi elevate. Tale
situazione evidente dal confronto delle due figure, nelle quali si ipotizzato che le due macchine
presentassero lo stesso ciclo a pieno carico.
Lo studio completo dellaccoppiamento meccanico e fluidodinamico tra il compressore e la turbina di alta
pressione alquanto complesso e viene affrontato, come detto, in altri corsi. Va solo accennato che anche
la turbina di alta pressione, ovviamente, opera a velocit di rotazione variabile: diversamente dal caso
della turbina della TG monoalbero, in questo caso la velocit corretta della turbina di alta pressione
diminuisce quando si riduce la portata di combustibile.
Nelle pagine seguenti viene riportato un esempio completo di regolazione, dal 100% al 70% del carico, di
una tipica turbina bialbero di derivazione aeronautica della potenza nominale di circa 23 MW.
18
41 45
2
3 31
5 6
4 44
NGV
Cool.
Overboard
Bleeds
HPT
Cooling
LPT cooling
Handling
Bleed
Pieno
Carico
Carico
70%
Portata
comb.,
kg/s
Portata
Aria,
kg/s
Vel.
Turbocomp.,
giro/min
P, kW
Rendimento
Tmax, K
1.31
67.32
9565
23496
0.360
1523
0.98
56.96
8608
16500
0.338
1402
19
1600
41
1400
1200
43
Temperature [K]
44
45
1000
Pa
0k
150
Pa
0k
100
800
3
600
500
400
k Pa
101 k
Pso =
200
-.2
8
s8
Pa
.2
.4
.6
.8
1.2
1600
41
1400
1200
Temperature [K]
43
44
45
1000
800
Pa
0k
1400 k Pa
120 k Pa
0
100 kPa
800
kPa
600
kPa
400
600
8
s8
kPa
200
400
Ps o =
200
-.2
101 k
Pa
.2
.4
.6
.8
1.2
20
70%
Pieno carico
70%
Pieno carico
21
Turbina di potenza
Vel. di rotazone effettiva: 3600 giri/min
Pieno carico
70%
Riassumendo, la regolazione della potenza intesa come riduzione rispetto alla potenza nominale della
turbina a gas bialbero a velocit di rotazione costante accompagnata dalle seguenti variazioni:
-
22
In genere, la turbina a gas bialbero presenta, durante la regolazione, riduzioni leggermente pi contenute
del rendimento del ciclo. Il vantaggio principale consiste certamente nella possibilit di un campo di
regolazione pi ampio. Si ricorda infatti che la turbina a gas monoalbero, a velocit costante, ha un campo
di regolazione confinato dai limiti di stallo e bloccaggio del compressore. La possibilit di variare la
velocit di rotazione del compressore nella bialbero permette invece riduzioni o aumenti della portata di
aria senza incorrere in tali limitazioni.
Adattamento della TG bialbero a diverse condizioni operative.
Per i motivi appena citati, la turbina a gas bialbero offre una migliore capacit di adattamento a variazioni
delle condizioni di alimentazione, gi discusse per la monoalbero. In particolare:
- In presenza di combustibili a basso potere calorifico, si visto come la turbina della TG
monoalbero eserciti un effetto di bloccaggio della portata che si riflette nel rischio di stallo del
compressore. Il gruppo generatore di gas della bialbero pu invece adattarsi meglio alle maggiori
portate necessarie nel caso di impiego di combustibili poveri: ad esempio, una riduzione della
velocit dl gruppo consente al compressore di evitare le condizioni di stallo anche con una
diminuzione di portata di aria.
- Analogamente, si visto come le TG monoalbero siano inadatte al funzionamento con iniezione di
vapore: anche in questo caso, il generatore di gas della bialbero si adegua pi facilmente alle
nuove condizioni di portata (si ricorda che la portata di gas ora data da m& g = m& a (1 + f ) + m& v ).
Infatti, una modesta riduzione della velocit del compressore e della turbina di alta pressione
consente di ridurre la portata di aria, compensando cos la presenza della portata di vapore, senza
superare i limiti di stallo. Si ricorda, del resto, che gli esempi pi importanti di turbine a gas ad
iniezione di vapore sono tutti realizzati con turbine a gas di derivazione aeronautica.
23
45 48
41
2
31
43 47
25
24
Leak to PT exit
NGV
Cool.
HPT cooling
IPT NGV cooling
Handling
Bleed
Overboard
Bleeds
IPT cooling
LPT cooling
T3ShtInt.WMF
GasTurb
1800
4
41
1600
1400
4342
Temperature [K]
45
1200
46
47
44
48
1000
Pa
0k
400 Pa
k
0
300
Pa
0k
200
800
3
8
s8
a
0 kP
100
600
400
24
25
200
-.4
49
5
-.2
Ps o =
Pa
101 k
.2
.4
.6
.8
1.2
24
Compressore di BP
25
26
27