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ArcGIS 9

Cosa c di Nuovo in ArcGIS 9.3?

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Copyright 20042008 ESRI
All rights reserved.
2008 ESRI Italia S.p.A.
Titolo originale dellopera:
Whats new in ArcGIS 9.3
Traduzione dallinglese:
Antonio Patera

Novit principali
Nuovi e facili modi di pubblicare dati, mappe e applicazioni
sul Web

ArcGIS Server 9.3 fornisce uninnovativa API JavaScript che facilita laggiunta di mappe alle
pagine Web e che permette lo sviluppo di applicazioni Web complete. possibile mettere
insieme mappe, dati e servizi di geoprocessing con altri dati come le mappe di base di ArcGIS
Online Services. Le estensioni JavaScript di ArcGIS permettono di mettere insieme i vostri dati

con le mappe di Google Maps e di Microsoft Virtual Earth . Una nuova API di ArcGIS per

Adobe FLEX permette di creare applicazioni Web che interfacce utente dinamiche. La nuova

API REST di tipo open permette lo sviluppo Web in ulteriori ambienti quali Microsoft Silverlight .
Queste API gratuite forniscono una nuova generazione di GIS su Web che incorporano un
contenuto GIS protetto, mappe di base su Web e analisi GIS di tipo professionale.

Servizi di mappa Web ad alte prestazioni e di facile


pubblicazione
ArcGIS Server 9.3 permette di produrre facilmente disegni veloci e servizi di mappa Web con
cache e consente un maggiore controllo su come viene costruita e aggiornata la vostra cache.
Creare una cache per la visualizzazione dei servizi di mappa di ArcGIS Online, Google Maps e
Microsoft Virtual Earth unoperazione pi semplice dato che gli schemi di suddivisione in
tessere dei dati sono ora incorporati negli strumenti di cache.

Migliore supporto per la creazione di file KML


Labilit di esportare dati GIS nel formato KML inclusa in tutti i livelli di licenza di ArcGIS
Desktop 9.3 e non richiede pi lestensione 3D Analyst. Un nuovo strumento HTML Popup
permette di specificare facilmente il contenuto di popup degli oggetti nei file KML. Gli utenti
possono utilizzare i file KML che vengono esportati da ArcGIS Desktop in Google Earth, le
Google Maps della scheda My Maps, le Collezioni di Microsoft Virtual Earth e cos via.
possibile ora avere accesso direttamente via URL ai servizi di mappa pubblicati con ArcGIS
Server 9.3 in client come Google Earth. I server possono restituire i risultati delle operazioni di
geoprocessing, delle interrogazioni e della geocodifica ai client come KML. Gli utenti possono

utilizzare motori di ricerca come Google per trovare mappe e altri servizi pubblicati e possono
lanciarli direttamente in numerosi client per una pi facile integrazione con altri contenuti Web.

Numerose novit Desktop


ArcMap 9.3 permette la conversione di oggetti grafici in feature (elementi geografici) in modo
da potere creare dati geografici senza avviare una sessione di editing. possibile sospendere
momentaneamente il disegno delle etichette per velocizzare la visualizzazione. Le legende sono
automaticamente disegnate con colori pi chiari in modo da rispecchiare la trasparenza
assegnata ai vari layer. Gli alias dei campi vengono mantenuti quando si associano tabelle ed
possibile ordinare le tabelle utilizzando pi campi. I messaggi di errore del geoprocessing hanno
dei link alla descrizione completa dellerrore. Inoltre Microsoft Virtual Earth ora supportato
come fonte di dati di ArcMap.

Migliore sicurezza Web


ArcGIS Server 9.3 fornisce gli strumenti di sicurezza basati su ruoli che permettono di gestire
laccesso ai servizi e alle applicazioni Web per differenti utenti. possibile configurare gli utenti e
i ruoli utilizzando la nuova scheda Security di Server Manager. La versione 9.3 introduce inoltre
lopzione di utilizzare gli strumenti di sicurezza token-based per i servizi e le applicazioni Web.

Nuove opzioni per lo sviluppo di geodatabase enterprise

ora possibile implementare geodatabase ArcSDE multiutente nel RDBMS open source
PostgreSQL. Entrambi i tipi spaziali ESRI e PostGIS sono supportati. Gli utenti di ArcGIS 9.3
possono creare connessioni dirette ai geodatabase ArcSDE delle versioni 9.0, 9.1 e 9.2. Sono
presenti inoltre un nuovo strumento di visualizzazione per confrontare le versioni e nuove opzioni
di risoluzione dei conflitti.

GIS mobile pi facile da sviluppare


ArcGIS Mobile 9.3 introduce una nuova applicazione pronta alluso che facilita lintegrazione di
dispositivi portatili nei GIS. Dati, mappe, task e servizi sono configurati e gestiti centralmente
utilizzando ArcGIS Server e i dispositivi mobile sono sincronizzati automaticamente con i GIS
tramite reti via cavo o wireless.

Nuovi centri risorse e migliore documentazione


Ogni prodotto ArcGIS ha ora il proprio centro risorse su Web che mette insieme varie risorse
online incluse documentazione, pagine di supporto, forum, blog, dati chiave e molto altro. Il
portale di partenza http://resources.esri.com. Sono state inoltre apportate importanti migliorie
alla documentazione, in particolare per la pubblicazione dei contenuti e dei servizi su Web, per
lamministrazione di server e per lo sviluppo di applicazioni, inclusi numerosi esempi di codice

Panoramica
Informazioni generali
I nuovi centri risorse facilitano laccesso al supporto, ai forum, agli help, ai blog per il prodotto in
uso.

Pieno supporto per Microsoft Windows Vista in tutti i prodotti.


License Manager aggiornato per Vista, Remote Desktop e per i processori a 64 bit.
Supporto per i processori a 64 bit. ArcGIS ora certificato per le famiglie di processori a 64 bit

Intel e AMD.
Novit nella documentazione, in particolare per la pubblicazione delle risorse GIS su Web.
Nuovo meccanismo per linvio dei rapporti di crash, inviati automaticamente alla ESRI per
velocizzare la risoluzione dei problemi.

Gestione dei dati


Geodatabase
Enterprise ArcSDE ora supporta il RDBMS open source PostgreSQL. I tipi spaziali PostGIS
sono supportati.

DB2 z/OS supportato in Enterprise ArcSDE.

Supporto per la ricerca di testo nei prodotti DataBlade e altre migliorie nel supporto a Informix
Supporto al database Oracle 11g e altre migliorie al supporto di Oracle.

Supporto ai due nuovi tipi spaziali di Microsoft SQL Server 2008. Il supporto a Microsoft SQL

Server Express include Advanced Services con ricerca del testo.


Compatibilit addizionale per connessioni dirette.
Il nuovo viewer Version Changes permette di rivedere i cambiamenti senza necessit di
riconciliare le versioni o di essere in modalit di editing.
Nuova opzione di risoluzione dei conflitti per unire geometrie di versioni diverse se gli stessi
oggetti spaziali sono stati editati da due utenti differenti.
La replica one-way supporta ora i file geodatabase e i personal geodatabase.
Editing
Aggiunta di punti durante la digitalizzazione senza necessit di utilizzare lo strumento Sketch.
Supporto per linserimento di punti di coordinate x,y in DD, DDM o DMS indipendenti dalle unit
di mappa dei dati.
Modalit di pausa mentre si digitalizza in stream mode.
Migliore interfaccia a video per gli strumenti Split e Fillet.
La barra di stato per lo strumento Sketch include ora la lunghezza totale della linea e permette
di vedere larea del poligono.
Nuove scorciatoie da tastiera che facilitano il lavoro con gli errori nel Topology error inspector.

Migliori funzionalit per catturare ed editare i valori z delle feature attraverso nuove interfacce
sviluppatori.
Tabelle, join e relate
Propriet dei campi quali gli alias vengono mantenute quando si associano tabelle o si creano
definition query su tabelle associate.
Le definition query su tabelle vengono mantenute quando si associano tabelle.
possibile visualizzare le propriet delle operazioni di join e relate, come il nome e la posizione
su disco delle tabelle associate.
Nuova finestra di dialogo Advanced Sorting che permette di ordinare tabelle utilizzando fino a un
massimo di quattro campi. Lordinamento ora persistente come propriet della tabella.
Nuovo comando e nuove scorciatoie da tastiera permettono di passare dalla visualizzazione
degli alias dei campi delle tabelle al loro nome reale
possibile creare unassociazione di tipo join o relate direttamente dalla finestra di una tabella.
La finestra di dialogo Calculate Geometry permette di calcolare le coordinate del punto iniziale e
finale delle linee.
Il comando Reselect Highlighted permette di rifinire una selezione quando si lavora in modalit
Show Selected Records.
Il comando Delete Highlighted permette di cancellare un sottoinsieme di record quando si
allinterno di una sessione di editing e in modalit Show Selected Records.
La finestra Identify rispetta le propriet dei campi quali il campo principale di visualizzazione e gli
alias dei campi quando si navigano le relazioni.
Dati raster
Migliore gestione delle immagini NITF e HDF con pieno supporto dei subdataset.
Supporto per le immagini ENVI.
Piena integrazione dei servizi di immagini di ArcGIS Server (immagini servite utilizzando
lestensione ArcGIS Image Server).

Supporto delle sorgenti di dati raster OGC (Open Geospatial Consortium, Inc ) WCS (Web
Coverage Services).
Migliori strumenti per creare mosaici raster da cataloghi raster.
Nuove opzioni per il bilanciamento dei colori e per laggancio facilitano la creazione di dataset
raster senza soluzione di continuit.
Nuova opzione Clip to graphic facilita il ritaglio di raster con qualsiasi forma durante
lesportazione.
Nuovi strumenti per riparare cataloghi raster di tipo unmanaged quando i dataset raster di
riferimento vengono spostati.
Nuovo strumento Export Raster World File permette di esportare il world file in modo da poterlo
utilizzare in altre applicazioni oltre che in ArcGIS.
Nuovo strumento di geoprocessing Get Cell Value permette di identificare il valore del pixel in
una specifica posizione nei modelli e negli script.
Nuovo renderer dei colori discreti visualizza i dati in modo simile, ma pi velocemente, rispetto
al renderer dei valori univoci.
Il renderer dei valori univoci supporta ora dati a virgola mobile.

Cartografia
Oggetti grafici
La nuova finestra di dialogo Convert Graphics To Features permette di creare feature senza
essere in editing.
Novit nella finestra di dialogo delle propriet degli oggetti grafici che facilitano lestrazione delle
coordinate e delle dimensioni degli oggetti grafici.
La barra di stato di ArcMap pu mostrare la lunghezza e larea degli oggetti grafici in differenti
unit oltre alle coordinate x,y.
Nella finestra di dialogo Tools > Options presente unopzione per mantenere attivo lo
strumento di disegno dopo avere disegnato un oggetto grafico.
Segnalibri
Nuova finestra di dialogo Bookmarks Manager permette di ordinare, riordinare, aggiornare,
importare e esportare segnalibri.
Scala
I valori di scala possono essere inseriti e visualizzati sotto forma di rapporto (per esempio 1 cm
= 10 km) allinterno di ArcMap.
Layout
Lo stile del testo di default della scala stato migliorato ed ora pi facilmente personalizzabile
per la visualizzazione della scala sotto forma di rapporto.
I simboli nelle legende e nella tabella dei contenuti vengono disegnati automaticamente con
colori pi chiari per rispecchiare la trasparenza assegnata ai layer.
Accesso agli attributi e agli hyperlink dalle feature
Attributi e contenuto Web possono essere visualizzati in una finestra HTML di popup attivata dal
nuovo strumento HTML popup
Possibilit di aprire la finestra di dialogo delle propriet di un layer e la finestra di una tabella
direttamente dalla finestra di dialogo Identify dopo avere identificato una feature.
Gli hyperlink possono ora fare riferimento a specifiche pagine di file PDF o di altri documenti che
supportano i parametri dellapplicazione.
Etichettatura
Il nuovo comando Pause Labeling permette di non visualizzare temporaneamente le etichette
per velocizzare la visualizzazione.

Numerose novit nellestensione Maplex for ArcGIS (vedere la relativa sezione Maplex nelle
prossime pagine).
Rappresentazioni (Cartographic representation)
Funzionalit WYSIWYG durante lediting delle rappresentazioni facilita la scelta della simbologia.
Nuove scorciatoie da tastiera per passare da uno strumento allaltro.
Maggiore controllo su come le regole sono visualizzate nella Tabella dei contenuti.
Nuovi effetti geometrici: Move, Regular Polygon, Rotate, Scale, Tapered Polygon e Wave.

Nuovo stile per il posizionamento della simbologia puntuale: On Vertices


Il nuovo strumento di geoprocessing Disperse Markers sposta automaticamente i simboli
puntuali coincidenti in modo che siano tutti visibili.
Il nuovo strumento di geoprocessing Set Representation Control Points At Intersect sincronizza
la simbologia delle linee nei tratti condivisi.
Geocodifica
Il nuovo strumento Address Inspector permette di cliccare sulla mappa e ottenere lindirizzo nel
punto (reverse geocoding).
Pi facile revisione e riabbinamento dei risultati della geocodifica attraverso la finestra di dialogo
Interactive Review.
Layer file
ora possibile aggiungere layer file a una mappa lanciandoli da Esplora risorse di Windows,
Outlook, pagine Web e cos via.
Aggiunta di dati Web a una mappa
Attraverso il Resource Center di ArcGIS Desktop ora possibile aggiungere facilmente a una
mappa i contenuti gratuiti di ArcGIS Online e altri utili servizi Web.
Nuovo servizio su abbonamento ArcGIS Online Premium Services inclusivo di immagini e
mappe stradali di Microsoft Virtual Earth.
Novit nel contenuto dei servizi gratuiti di ArcGIS Online e possibilit di acquisto di immagini e
basi topografiche sotto forma di file raster da utilizzare in locale.
I servizi di mappa di ArcGIS con cache sono visualizzati pi velocemente in ArcMap e nuove
opzioni per salvare la cache in locale.
Migliore supporto OGC WMS inclusa la possibilit di navigazione dei contenuti in ArcCatalog e
migliore supporto per legende e stili.
Nuovo strumento per importare dati WFS sotto forma di feature class nei geodatabase con una
licenza di ArcEditor.
Navigazione e visualizzazione delle mappe
Visualizzazione mutualmente esclusiva dei layer: ALT + clic sulla casella di un layer lo attiva e
deattiva tutti gli altri layer presenti.
Lo strumento Create Viewer Window aggiunto alla barra Tools e permette di lavorare a scale
multiple o di comparare data frame diversi.
Il comando Zoom To Layer rispetta le definition query e il contenuto effettivo dei livelli di
selezione (aggiunto gi nel service pack 4 della versione 9.2).
Opzione che permette di effettuare le operazioni di zoom centrate sulla posizione del cursore
(invece che sul centro dello schermo) utilizzando la rotellina del mouse.
Esportazione di mappe nei formati PDF e KML
Novit per i layer nellesportazione nel formato PDF: la gerarchia dei livelli di un viene visualizzata
e i livelli sono raggruppati secondo il data frame nel quale sono contenuti.
Opzione per salvare gli attributi nei PDF di esportazione in modo che ne sia possibile laccesso

con lo strumento Object Data di Adobe Reader .

Supporto per le nuove funzionalit dei PDF in Acrobat 9, inclusa la visualizzazione delle
coordinate, la ricerca di coordinate x,y e le misure.
Gli utenti desktop con un qualsiasi livello di licenza possono esportare layer e mappe nel
formato KML con gli strumenti Layer to KML e Map to KML.
La nuova funzionalit HTML popup di ArcMap, ArcGlobe e ArcScene permette di definire il
contenuto di popup per i file KML.
Varie
Nuova opzione per prevenire che la finestra di dialogo Add Data ritorni allultima directory dalla
quale sono stati aggiunti i dati al primo accesso di una sessione.

Visualizzazione e analisi
Selezione delle feature
Gli operatori di Clementini Contain e Within sono stati aggiunti alla finestra di dialogo Select By
Location e allo strumento di geoprocessing.
Miglioramento delle prestazioni del pulsante Get Unique Values nella finestra di dialogo Select
By Attribute.
Grafici
Il nuovo grafico scatter plot matrix (matrice di diagrammi di dispersione) permette di esplorare le
relazioni tra insiemi di variabili relazionate.
Statistiche spaziali
Nuovi strumenti per creare matrici dei pesi spaziali che permettono di visualizzare le relazioni
spaziali nelle feature class e nei network dataset.
Nuovo strumento avanzato per la regressione: Ordinary Least Squares Regression e
Geographically Weighted Regression.
Novit negli altri strumenti al fine di migliorare laccuratezza e la facilit di utilizzo.
Analisi di prossimit
Lo strumento Near lavora con punti, linee e poligoni e pu utilizzare pi feature class.
Il nuovo strumento Generate Near Table funziona come lo strumento Near ma permette di
generare una tabella di output a s stante.
Lo strumento Buffer include il supporto per il buffer geodesico e ha migliori prestazioni.
Novit nello strumento Spatial Join: nuova opzione per unire feature vicine facilit la fusione
degli attributi.

Geoprocessing e analisi
Novit generali
Il nuovo centro Web per le risorse di geoprocessing permette di condividere strumenti, modelli e
script con gli altri utenti.
Il nuovo pulsante Start ModelBuilder sulla barra Standard facilita la creazione di modelli.

Tutti i messaggi di errore hanno un link alla nuova sezione Tool errors and warning del Desktop
Help.
Novit negli script e nei modelli

Gli script di Python possono essere eseguiti allinterno di un processo, riducendo


significativamente il tempo di esecuzione.
Ulteriori opzioni per specificare i parametri di modelli e script, inclusi i filtri per il controllo degli
insiemi di valori ammessi.
Gli strumenti di script possono avere una logica di validazione personalizzabile, che permette
agli script di comportarsi come strumenti di sistema.
Migliore accesso alle strutture di dati Python con argomento del numero di versione del metodo
ArcGIS Scripting Create.
Novit server
I tipi di dati Feature Set e Record Set permettono linput di feature class e tabelle.
Migliore controllo degli errori quando si pubblicano strumenti.
Le informazioni del rendering dei raster possono essere fornite come risultato dei servizi di
geoprocessing.
Varie
Lo strumento Summary Statistics supporta campi a caratteri maiuscoli e minuscoli.
Lo strumento Calculate Field supporta la conversione tra unit di misura.

Sviluppo delle applicazioni desktop


SDK .NET

Supporto per Visual Studio 2008.


Documentazione migliorata, incluso il nuovo Snippet Finder.
SDK Java

Supporto per Java Developer Kit 6, Suse Linux 10, linux Red Hat 64-bit (con JVM 32-bit) e
Windows Vista.
IDE Integration migliorata: supporto di Eclipse 3.3 (Engine e Server)e NetBeans (Server).
Informazioni dellHelp ed esempi quadruplicati per gli sviluppatori Java e miglioramenti nelle
categorie ArcObjects Library Overview.
Il nuovo strumento MXDEditor Tool permette di ispezionare e riparare layer danneggiati nei file
MXD.
ArcGIS Engine
Ulteriori miglioramenti al supporto di visualizzazione dinamica, inclusa la selezione delle feature e
migliori funzionalit di zoom, pan e navigazione.
Novit nellediting tra le quali creazione dei task di editing, impostazione del layer target,
accesso alla geometria degli sketch e regole di digitalizzazione.
La finestra di dialogo Add Data supporta connessioni ai geodatabase ArcSDE (funzionalit
aggiunta a partire dal SP2 della versione 9.2).

10

GIS mobile
ArcGIS Mobile
La nuova applicazione pronta alluso ArcGIS Mobile facilita e velocizza la messa in opera di GIS
mobile.
Novit nellArcGIS Mobile SDK con migliore controllo della mappa e supporto alle proiezioni,
nuovi strumenti di editing basati sugli sketch, ecc.
ArcPad 7.1
Visualizzazione ed editing dei geodatabase sul campo, incluse le tabelle relazionate, utilizzando
il nuovo formato AXF.

Nuova barra ArcPad Data Manager per ArcMap e nuovi strumenti di geoprocessing di ArcPad.

Il GIS sul Web


Novit in ArcGIS Server Manager
La nuova interfaccia del Server Manager e la nuova scheda Security ne facilitano lutilizzo.
I privilegi di amministratore non sono pi richiesti per il login al Server Manager per il Microsoft
.NET Framework.
Ulteriori opzioni per i layer sviluppati nelle applicazioni Web, come per esempio le impostazioni
degli alias dei campi.
Il nuovo task configurabile Print permette di stampare dalla Web Mapping Application.
Nuovi messaggi nel file di log del server facilitano la risoluzione dei problemi e lottimizzazione
delle risorse.
Web mapping Application
Nuova interfaccia per la Web Mapping Application e miglioramenti nella navigazione e negli
strumenti.
Possibilit di stampare la mappa e i risultati dei task. Numerosi nuovi strumenti disponibili per la
visualizzazione dei risultati dei task.
Servizi GIS
I servizi immagine forniti dallestensione ArcGIS Image Server permettono il processamento e
lanalisi delle immagine sul Web.
I nuovi servizi sulla geometria permettono alle applicazioni di invocare operazioni geometriche
sofisticate.
I servizi di mappa sono ora abilitati automaticamente al formato KML per un pi semplice
accesso a client come Google Earth.
Nuove opzioni per la creazione di servizi di mappa con cache: aree specifiche esclusive per la
cache e cache on demand quando i servizi sono in uso.
Supporto integrato per i servizi di mappa con cache per la visualizzazione con ArcGIS Online,
Microsoft Virtual Earth e Google Maps.
Supporto per le estensioni Schematics e Geostatistical.

11

Sicurezza
In nuovo modello di sicurezza role-based facilita la gestione degli accessi ai servizi e alle
applicazioni per differenti utenti.
Abilit di fornire funzioni di scurezza token-based per i servizi e le applicazioni.
Interoperabilit
Ulteriori opzioni per lauthoring di servizi abilitati KML e servizi KML ai quali possibile accedere
direttamente via URL.
I servizi di mappa con cache sono ora supportati quando vengono serviti dati nel formato OGC
WMS. stato aggiunto il supporto per i formati OGC WFS e WCS.
.NET
Supporto per Microsoft Vista, Visual Studio 2008, Microsoft .NET Framework 3.0 e 3.5 e
APS.NET AJAX.
La libreria Web ADF JavaScript completamente documentata.
Java
Supporto IDE per sviluppatori: supporto con plug-in per sviluppatori per Eclipse 3.3.x e
NetBeans 6.x.
Utilizzo completo delle nuove funzionalit di Java EE 5.
JavaScript
La nuova ArcGIS JavaScript API facilita linserimento di mappe nelle pagine Web e la creazione
di applicazioni GIS.
La nuova estensione ArcGIS JavaScript per Microsoft Virtual Earth permette il mashup di dati
GIS con Microsoft Virtual Earth.
La nuova estensione ArcGIS JavaScript per lAPI Google Maps permette il mashup di dati GIS
con Google Maps.
FLEX
possibile sviluppare sofisticate e dinamiche applicazioni Web con il nuovo ambiente Adobe
FLEX (al momento in versione pubblica beta).
API REST (Representational State Transfer)
Fornisce uninterfaccia open semplice e potente ai servizi GIS ospitati da ArcGIS Server.
Gli utenti possono navigare e scoprire il contenuto di ArcGIS Server con le nuove pagine Web
Services Directory.
Permette lo sviluppo Web in ambienti addizionali come Microsoft Silverlight.

Novit delle estensioni di ArcGIS


ArcGIS 3D Analyst (inclusi ArcGlobe e ArcScene)
Il globo di default pu ora essere lo stesso globo di ArcGIS Engine se si utilizzano i servizi globo
gratuiti di ArcGIS Online.

12

Semplice aggiunta dei servizi globo di ArcGIS Online ai propri globi attraverso lArcGIS Desktop
Resource Center.
Nuovi servizi su abbonamento ArcGIS Online Premium Services che includono le immagini e la
rete stradale di Microsoft Virtual Earth.
Le immagini possono essere utilizzate in ArcGlobe e ArcScene come simboli puntuali di tipo
billboard. Nuova libreria di simboli 3D Billboards.
Migliore supporto per il formato KML 2.1 incluse le funzionalit di screen overlay, auto refresh
dei link dei network KML, ecc.
Supporto per i modelli 3D definiti nei file COLLADA (Collaborative Design Activity).
Estrusione del perimetro per linee e poligoni nei quali la linea viene estrusa in base ai vertici.
Migliore supporto per gli oggetti grafici in ArcGlobe incluse i pin (puntine da disegno) e il testo
drappeggiato o di tipo billboard.
Estensione Tracking Analyst supportata in ArcGlobe.
Gli strumenti Interpolate Shape e Line Of Sight supportano i terrain dataset.
Il nuovo strumento Point File Information effettua i controlli QA/QC dei mass point prima di
caricarli allinterno del geodatabase.
Lattributo di intensit LIDAR ora supportato nello strumento di geoprocessing ASCII 3D To
Feature Class.
Lo strumento Profile Graph crea ora il profilo di pi tracce o di pi linee di vista in un unico
grafico.
Il nuovo strumento Contour with Barriers fornisce ulteriori funzionalit rispetto al preesistente
strumento Contour (anche in Spatial Analyst).
Nuovi operatori per sviluppatori per lanalisi 3D e per la geometria.
ArcGIS Data Interoperability
Aggiornato per utilizzare il motore FME 2007 che include nuovi modelli geometrici e oltre 35
nuovi convertitori.

Supporto aggiuntivo per FDO Providers (Open Source), geoRSS, Trimble JobXML e Autodesk
2007 (DWG/DXF).

Numerosi miglioramenti allETL workbench inclusa una finestra di overview e una galleria di
convertitori personalizzabili.
ArcGIS Geostatistical Analyst
Il nuovo strumento gaussian Geostatistical simulation crea superfici che mostrano la variabilit
locale meglio delle superfici create con il kriging.
Si avvantaggia delle CPU multiple per migliorare le prestazioni di calcolo e per esportare i layer
geostatistici.
Geostatistical Analyst ora disponibile anche in ArcGIS Server e ArcGIS Engine.
Maplex for ArcGIS
Migliore supporto per le etichette con valori di direzione e immersione nelle carte geologiche.
Migliori opzioni di posizionamento lungo le strade che tengono conto dei numeri civici mancanti
sui lati pari/dispari delle strade.

13

Le etichette delle curve di livello possono essere posizionate lungo le pendenze in allineamento
con la pagina e verso le aree con maggiore quota.
Le etichette dei fiumi possono curvarsi pi volte in modo da seguire pi fedelmente i meandri e
gli assi mediani dei tratti fluviali rappresentati con poligoni.
Maggiore controllo sul posizionamento delle etichette allinterno e allesterno dei poligoni e
lungo i bordi coincidenti di poligoni.
Controllo sulla posizione di aggancio alle feature dei punti ancora delle linee leader e dei callout.

possibile scegliere lordine nel quale le strategie di posizionamento delle etichette vengono
applicate.
Posizionamento verticale del testo nelle lingue dellAsia orientale.
ArcGIS Network Analyst
Nuovo risolutore di problemi di rotta dei veicoli (VPR) permette di generare rotte per flotte di
veicoli.
Nuovo valutatore per gli attributi dei network dataset: Function Evaluator e Global Turn Delay
Evaluator.
Nuovo query builder per trovare posizioni su un network.
Il risolutore della matrice di costo origine-destinazione (OD) di un ordine di grandezza pi
veloce.
ArcGIS Publisher e ArcReader
Gli ink markup creati in ArcReader possono essere esportati e caricati in ArcMap come guide
per editare i dati.
La finestra di dialogo Find di ArcReader supporta ora i localizzatori standard degli indirizzi (basati
su file o archiviati nel geodatabase).
ArcGIS Schematics.
Nuova regola Expand Links. Miglioramenti nel task di layout Square Links.
Migliore posizionamento delle etichette schematiche con nuovo algoritmo Label Placement
Optimizer.
Nuovi strumenti di geoprocessing per creare, aggiornare e convertire diagrammi schematici.
Il nuovo strumento Find Related Diagrams permette di selezionare una feature su una mappa e
individuare i diagrammi che la contengono.
Il nuovo XML Builder permette di generare diagrammi da file XML, migliorando linteroperabilit
con altri sistemi.
Miglioramenti negli algoritmi Geo-Partial Overlapping Link e Geo-Linear Dispatch (aggiunti nel
SP2 di ArcGIS 9.2).
La finestra viewer di ArcMap permette di lavorare a video con diagrammi schematici e con i dati
geografici affiancati (funzionalit aggiunta nel SP2 di ArcGIS 9.2).
ArcGIS Spatial Analyst
Il nuovo Zonal Histogram permette di investigare frequenza e distribuzione di un dataset con
classi di un altro dataset.

14

Il nuovo strumento Contour with Barriers fornisce ulteriori funzionalit rispetto al preesistente
strumento Contour (anche in 3D Analyst).
Nuovo ambiente Snap raster e miglioramenti nel parametro Extent.
Miglioramento nelle prestazioni: lo strumento Combine 40 volte pi veloce (SP2 di ArcGIS
9.2). Lo strumento Fill 45 volte pi veloce.
Migliori prestazioni nel processamento di grandi moli di dati per Viewshed, IDW e Combine.
Messaggi di errore e rapporti pi mirati nellambiente centrale di geoprocessing facilitano il
lavoro di analisi spaziale.
ArcGIS Survey Analyst
Ulteriori miglioramenti al Cadastral Editor e al modello di dati cadastral fabric, gi aggiunti nel
SP3 di ArcGIS 9.2.
Lo strumento Point Reporting fornisce rapporti sui punti cadastral fabric mentre si lavora
allinterno di una cadastral fabric.
Migliore supporto per la rappresentazione di particelle catastali aperte in una cadastral fabric.
Migliori prestazioni nellaggiustamento delle feature e quando si termina un lavoro.
Supporto per i domini e i sottotipi nellambiente di cadastral editing.
Nuovo metodo planarize nella barra Parcel Construction e capacit di importare traverse file
dallutilit Editor Traverse.
ArcGIS Tracking Analyst
Supporto per Tracking Analyst in ArcGlobe.
La nuova regola purge definisce come i dati in tempo reale sono archiviati nel geodatabase.
Supporto nellAPI del Tracking Analyst per la visualizzazione dinamica delle statistiche in tempo
reale.
Accesso alle azioni sul tracking server che possono ora essere anche editate e definite.
Estensioni server: ArcGIS Image Server
ArcGIS Image Server ora disponibile come estensione di ArcGIS Server.
possibile avere accesso in ArcCatalog ai servizi immagine di ArcGIS tramite connessione con
ArcGIS Server.
I servizi immagine sono a tutti gli effetti sorgenti di dati raster e possono essere utilizzati negli
strumenti di geoprocessing, o come superfici, o possono essere esportati, ecc.

Il supporto per le applicazioni client addizionali include ora AutoCAD

Microstation XM.

Version 2008 e

Il supporto per raster suddivisi in tasselli, referenziati da un singolo record nelle tabelle origine,
velocizza laggiunta e la gestione di dati.

stato aggiunto il supporto per i tipi di raster JPEG 2000, Quickbird e BAE Systems Socet
Set.

Migliorato il supporto per Intergraph ISAT.


Migliorata la velocit del supporto per i formati raster TIFF12 e JPEG 2000.
Migliorata la creazione dei servizi immagine attraverso una nuova barra degli strumenti e nuove
funzionalit per ricalcolare le footprint e le seamline.

15

Informazioni Generali
Resource center
Nella versione 9.3 sono stati introdotti per ogni prodotto i centri risorse. Questi siti Web forniscono
un facile accesso alle varie risorse online disponibili per ogni specifico prodotto in un unico sito facile a
trovarsi. I centri risorsa includono i link allhelp online per ogni prodotto, ai blog, ai forum, alle pagine di
supporto e ai dati online che potete utilizzare nelle vostre mappe, a esempi di codice, gallerie, ecc.

Sono inoltre disponibili centri risorse specializzati per i prodotti integrati tra loro e per particolari
utilizzi incluso il geoprocessing, la cartografia e la visualizzazione (Mapping Center), il
geodatabase e ArcSDE e le immagini e i dati raster.
Per accedere a ciascuna di queste risorse collegatevi al gateway ESRI Resource Centers:
http://resources.esri.com.
Potete anche lanciare i centri risorse dallinterno di ogni prodotto, per esempio, il menu a
tendina Help di ArcMap ha un comando che lancia il Resource Center di ArcGIS Desktop.
Di seguito trovate una panoramica dei centri risorse, ma vi incoraggiamo caldamente a
esplorarli.

Pieno supporto per Microsoft Windows Vista


A partire dal Service Pack 4 della versione 9.2 di ArcGIS stato aggiunto il supporto a Vista per i
seguenti prodotti: ArcReader, ArcView, ArcEditor, ArcInfo Desktop, ArcGIS Desktop Extensions,
ArcInfo Workstation e ArcGIS Engine. ArcGIS 9.3 aggiunge il supporto per Vista ai rimanenti prodotti
non supportati nel SP4: ArcGIS Server, incluso ArcSDE, ArcGIS Image Server, ArcIMS e ArcGIS
Explorer.

Per la documentazione completa per il supporto a Vista consultate larticolo 34020 dellESRI
Knowledge Base:
http://support.esri.com/index.cfm?fa=knowledgebase.techArticles.articleShow&d=34020

16

Il License Manager di ArcGIS 9.3 ha il pieno supporto per Windows Vista (vedere la sezione
seguente).

License manager aggiornato


Il License Manager stato aggiornato dalla versione 7.0d di Macrovision FLEXlm a Microvision
FLEXnet Publisher v11.4. Il nuovo License Manager:

Supporta Microsoft Windows Vista.


Supporta Windows a 64-bit.
Risolve il problema del License Manager di ArcGIS 9.2 che non funzionava correttamente con il
Remote Desktop di Windows. In questo ambiente la comunicazione tra la chiave hardware e il
driver poteva interrompersi.
Permette di utilizzare lopzione MAX nel file di licenza per limitare correttamente lutilizzo. In
precedenza, per limitare lutilizzo a n utenti lopzione MAX doveva essere impostata a n+1 utenti
e impostare lopzione MAX a 1 non impediva immediatamente a un utente di aprire una
sessione di ArcMap. Con questa nuova versione, quando si vuole limitare lutilizzo a n utenti si
pu specificare nelle opzioni del file direttamente il valore n invece di n+1.
Non possibile utilizzare ancora i server delle licenze preesistenti in ArcGIS Desktop 9.3 e
ArcInfo Workstation 9.3. il License Manager fornito con ArcGIS Desktop 9.2 e ArcInfo
Workstation 9.2 pu essere utilizzato solo con i prodotti della versione 9.2 o 9.x precedenti. Il
License Manager fornito con la versione 9.3 pu essere utilizzato con ArcGIS 9.3 e con le
versioni 9.x precedenti. possibile continuare a utilizzare chiave hardware e file di licenza
preesistenti.

L Per ulteriori informazioni consultare Installing the License Manager nella ArcGIS Installation Guide.
L Inoltre, nel Desktop Help, consultate Licensing and desktop administration > Setting up license
managers for ArcGIS 9.3 concurrent use products:
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Setting_up_license_managers_for_
ArcGIS_93_concurrent_use_products

Supporto per processori a 64-bit


A partire dal Service Pack 3 della versione 9.2, ArcGIS stato certificato per i processori a 64-bit
Intel e Advanced Micro Devices, quali per esempio il processore a 64-bit Intel Xeon. Notate che il
processore Intel Itanium non supportato. Nella versione 9.3 sono stati effettuati ulteriori test di
certificazione. Di seguito sono elencati i dettagli del supporto della versione 9.3:

ArcGIS Desktop (ArcInfo, ArcEditor, ArcView) su 64-bit


ArcGIS Desktop unapplicazione nativa a 32-bit, viene eseguita come applicazione a 32-bit in
Microsoft Windows 64-bit e pu trarre vantaggio da alcune delle migliori prestazioni
dellambiente a 64-bit.
ArcReader su 64-bit
ArcReader unapplicazione nativa a 32-bit e viene eseguita come applicazione a 32-bit in
Microsoft Windows 64-bit, Solaris 64-bit e Linux 64-bit.
ArcGIS Server e ArcIMS su 64-bit
ArcGIS Server e ArcIMS sono applicazioni native a 64-bit. Sono state entrambe certificate per
essere eseguite come applicazioni a 32-bit in Microsoft Windows 64-bit. Il supporto a server
Web basato sul supporto di Microsoft Windows 64-bit per il produttore del server Web.

17

Controllare con il produttore del vostro server Web se questo supportato da Microsoft
Windows 64-bit. ArcGIS Server e ArcIMS supportano Solaris 64-bit. ArcGIS Server e ArcIMS

non sono supportati da Linux 64-bit. ArcIMS non supporta IBM AIX 64-bit e HP HP-UX 64bit.
ArcGIS Engine su 64-bit
ArcGIS Engine unapplicazione nativa a 32-bit e viene eseguita come applicazione a 32-bit in
Microsoft Windows 64-bit, Solaris 64-bit e Linux 64-bit.
ArcSDE su 64-bit
ArcSDE disponibile come applicazione nativa a 64-bit per Sun Solaris (Oracle e DB2), HP
HP-UX (Oracle e DB2), HP Itanium (Oracle) e IBM AIX (Oracle e DB2). Su Windows, ArcSDE
unapplicazione nativa a 32-bit e viene eseguita come applicazione a 32-bit in Microsoft
Windows 64-bit. Controllare con il produttore del vostro DBMS se questo supportato da
Microsoft Windows 64-bit. ArcSDE unapplicazione a 32-bit su Linux sia per Oracle sia per
DB2. Quando si installa ArcSDE per Oracle su Linux Red Hat, il DBMS Oracle e il sistema
operativo Linux Red Hat devono essere entrambi a 32-bit, anche se il server sul quale sono
installati un server a 64-bit. ArcSDE per DB2 non stato certificato per lambiente Linux 64bit.

Il License Manager per ArcGIS 9.3 supporta lambiente Windows a 64-bit.

Miglioramenti nella documentazione


Le categorie dellhelp di ArcGIS Desktop sono state migliorate, sono stati aggiunti tutorial con
animazioni e sono stati inseriti nuovi contenuti. Lindice del Desktop Help stato completamente rivisto
nella versione 9.3 per facilitare e velocizzare laccesso alle informazioni chiave. Sono state aggiunte le
nuove voci Overview, Lists e FAQ per rendere semplice e diretto laccesso a particolari e utili voci
dellhelp.

possibile lanciare la versione Web del Desktop Help http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3


dal collegamento Web Help
nel nuovo ArcGIS Desktop Resource Center:
http://resources.esri.com/arcgisdesktop, o scegliendo il comando Help > ArcGIS Desktop Help in
una qualsiasi applicazione Desktop e facendo clic sul pulsante Web Help in cima alla finestra
che si apre.
Nella versione 9.3 lArcGIS Desktop Resource Center la via di accesso alla documentazione
online e alle altre risorse per il prodotto. A tal fine, nel menu a tendina Help delle applicazioni
Desktop e nel menu di Windows > Start > ArcGIS stato sostituito il link alla versione Web del
Desktop Help con un collegamento al Resource Center. stato inoltre semplificato il contenuto
del menu Help nelle applicazioni Desktop:

Il comando per lanciare il Web Help direttamente dalle applicazioni Desktop ancora disponibile
nella scheda Commands della finestra di dialogo Tools > Customize, nel caso si voglia avere
ancora questo comando in una barra degli strumenti o in un menu a tendina.

ArcGIS Server 9.2 fornito di una documentazione di base rispetto a quella della nuova versione,
in particolare per gli sviluppatori. Migliorare la documentazione di ArcGIS Server stata una delle
principali priorit della versione 9.3. A partire da ArcGIS Server 9.2 il nostro scopo stato quello di
incrementare sempre di pi le risorse Web nelle versioni successive. Nella versione 9.3 sono state

18

apportate una grande quantit di miglioramenti e aggiunte allHelp di ArcGIS Server su Web e alla
documentazione SDK. Controllate sempre il blog del Team Server. LArcGIS Server Resource Center
http://resources.esri.com/arcgisserver fornisce un facile accesso a queste risorse.

ArcGIS Desktop e Crystal Reports

A partire da ArcGIS 9.3, la versione completa del prodotto Crystal Reports della Business
Objects, che fornisce funzionalit avanzate di creazione di rapporti, non pi incluso in
ArcGIS Desktop.
ArcGIS Desktop 9.1 e 9.2 includevano Crystal Reports XI Release 1. Se si aggiorna ArcGIS
Desktop dalla versione 9.1 o 9.2 alla 9.3 possibile continuare a utilizzare Crystal Reports XI
con ArcGIS Desktop 9.3. Per potere attivare il wizard Tools > Reports > Crystal Reports Wizard
in ArcMap 9.3, necessario installare il runtime Crystal Reports XI Release 2. Questa
installazione inclusa nel DVD di installazione di ArcGIS Desktop 9.3: nel menu di installazione
di ArcGIS Desktop 9.3 la voce ArcGIS Crystal Reports Wizard. Il setup della versione Desktop
non richiede pi se si vuole o meno installare Crystal Reports. Non necessario installare il
runtime Crystal Reports XI Release 2 per attivare il Crystal Reports Wizard se gi stato
aggiornato il software Crystal Reports XI alla Release 2.
La Business Objects ha rilasciato una nuova versione di Crystal Reports, Crystal Reports 2008.
Se avete Crystal Reports XI potete aggiornare la vostra versione alla nuova Crystal Reports
2008 direttamente con la Business Objects. Per ulteriori informazioni su come aggiornare il
software
controllate
la
pagina
Web
del
sito
della
Business
Objects
http://businessobjects.auc.com/ESRI2008/cd/index.html. alcuni distributori internazionali di prodotti
ESRI potrebbero essere anche rivenditori Business Objects. Il supporto tecnico per Crystal
Reports 2008 fornito dalla Business Objects potrebbe richiedere un costo addizionale.
Se siete dei nuovi utenti di ArcGIS Desktop 9.3 e volete utilizzare Crystal Reports 2008 potete
acquistarlo direttamente dalla Business Objects collegandovi alla pagina Web menzionata in
precedenza. Per abilitare il Crystal Reports Wizard in ArcMap 9.3 e lavorare con Crystal Reports
2008 dovete installare il runtime Crystal Reports XI Release 2.
Se non avete installato ancora nessuna versione di Crystal Reports potete attivare il Crystal
Reports Wizard di ArcMap 9.3 installando il runtime Crystal Reports XI Release 2. Linstallazione
vi permette vi permette di creare, esportare e stampare dei rapporti di base con Crystal Reports
e vi permette di aprire rapporti salvati come file .rpt. Tuttavia non possibile effettuare tutte le
operazioni di creazione e formattazione disponibili nella versione completa del prodotto Crystal
Reports.
Nota: ArcMap 9.3 include sempre le funzionalit di base per la creazione dei rapporti accessibili
tramite il comando Tools > Reports > Create Report. Questi semplici rapporti possono essere
salvati nei formati PDF, RTF, testo o possono essere stampati direttamente. Queste funzionalit di
base di creazione di rapporti non utilizzano Crystal Reports.

Gestione degli errori


La ESRI lavora per migliorare la qualit di ArcGIS e uno degli obiettivi principali leliminazione delle
situazioni nelle quali unapplicazione va in errore. Alcuni errori sono causati da estensioni e DLL di altri
produttori che non lavorano correttamente con lultima versione del software o con nuovi tipi particolari
di dati. Alcuni errori si hanno inaspettatamente quando il sistema sovraccarico o quando si raggiunge
uno specifico limite hardware e sono difficili da ripetere o riprodurre. Altri errori si manifestano quando
si effettua una specifica sequenza di passaggi su un particolare dataset a causa di mancanze del

19

software e possono essere facilmente riprodotti ripetendo gli stessi passi seguiti utilizzando gli stessi
dati. La ESRI controlla tutti i rapporti di errore a fondo, cercando di determinarne la causa e risolvere il
problema nella versione successiva o nei service pack.

Per facilitare questo compito, nella versione 9.3 tutte le applicazioni Desktop (a eccezione di
ArcReader) hanno un meccanismo di creazione di rapporti di errore che automaticamente
cattura linformazione sullerrore in un rapporto che pu essere inviato alla ESRI per controllare
e risolvere il problema. Nel caso si manifestino degli errori, si apre la nuova finestra di dialogo
mostrata di seguito che permette di inviare automaticamente il rapporto di errore alla ESRI.
Semplicemente fate clic sul pulsante Send Error Report e lerrore viene inviato automaticamente
via Internet alla ESRI.

Se al momento del manifestarsi dellerrore non siete collegati a Internet, o il servizio ESRI che
riceve gli errori non temporaneamente disponibile, o la vostra macchina non ha installato il
Microsoft .NET Framework 2.0, la finestra di dialogo che si apre vi permette di salvare il
rapporto di errore in una cartella e fornisce un indirizzo e-mail per inviare il rapporto
manualmente.
Nel caso incontraste un errore che pu essere facilmente riprodotto ripetendo la stessa
sequenza di passaggi o utilizzando un dataset particolare, utile contattare lESRI Technical
Support riguardo al problema, oltre a inviare il rapporto di errore. Fornite al tecnico con il quale
verrete messi in contatto la sequenza di passaggi seguita e il tipo di dati con i quali stavate
lavorando. Potete fornire anche il rapporto di errore generato dal sistema. Quando si manifesta
un errore, il rapporto viene salvato automaticamente dove sono archiviati i dati dellapplicazione
sul vostro hard disk locale nella directory C:\Documents and Settings\<User Name>\Dati
Applicazioni\ESRI\ErrorReports. quindi possibile recuperare il rapporto pi recente e inviarlo al
vostro contatto di supporto tecnico. La cartella contiene gli ultimi 10 rapporti di errore generati
dal sistema.
Gli utenti avanzati e gli amministratori del sistema possono configurare la procedura di
generazione dei rapporti di errore.

L Per ulteriori informazioni controllate le FAQ e la voce del Desktop Help Licensing and desktop
administration > Error reporting for ArcGIS software crash data oltre alle pagine Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Error_reporting_for_ArcGIS_softwar
e_crash_data
e
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Frequently_asked_questions_about
_error_reporting.

20

Compatibilit
File di ArcGIS Desktop
Una volta aperto e salvato con ArcGIS 9.3 un documento .mxd di ArcMap, un documento .3dd di
ArcGlobe o .sxd di ArcScene creato con una versione precedente del software, non pi possibile
aprirlo con una di queste versioni. Allo stesso modo, un nuovo documento di ArcMap, ArcGlobe e
ArcScene creato con la versione 9.3 non pu essere aperto con una versione precedente.

Per salvare una copia di un documento che stato creato o editato con al versione 9.3, in
modo che possa essere aperto nelle versioni 8.3, 9.0, 9.1. e 9.2 utilizzate il comando File >
Save A Copy e scegliete la versione nella quale volete salvare il file dalla lista a tendina Save As
Type della finestra di dialogo. Salvare un documento in una delle versioni precedenti rimuove dal
documento le funzionalit non disponibili in quella versione del software.

L Per ulteriori informazioni sulla compatibilit dei documenti di mappa controllate nel Desktop Help le
informazioni Mapping and visualization > Using ArcMap > Saving to previous versions of ArcGIS
oppure la pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Saving_to_previous_versions_of_Ar
cGIS.

I file layer .lyr che salvate su disco con la versione 9.3 non possono essere aperti con una versione
precedente del software. Per creare un layer file con la versione 9.3 che possa essere aperto con una
delle versioni precedenti fate clic con il pulsante destro del mouse sul layer, nella Table Of Contents,
scegliete il comando Save As Layer File dal menu contestuale e scegliete la versione nella quale volete
salvare il layer file nella lista a tendina Save As Type che compare nella finestra di dialogo. Le
funzionalit non disponibili nella versione di ArcGIS nella quale viene salvato il file sono
automaticamente rimosse dal layer file che viene salvato.

L Per ulteriori informazioni su come salvare un layer file controllate la pagina del Desktop Help
Mapping and visualization > Working with layers > Saving a layer to disk oppure la pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Saving_a_layer_to_disk.

I file .pmf di ArcReader pubblicati con lestensione ArcGIS Publisher 9.3 non possono essere aperti
con una versione precedente di ArcReader.

Una volta che vengono effettuate modifiche a una toolbox .tbx salvata su file, non pi possibile
aprirla con le versioni 9.0, 9.1 o 9.2. Tuttavia, possibile salvare una toolbox su file in modo che possa
essere aperta con una versione precedente del software facendo clic con il pulsante destro del mouse
nella finestra di ArcToolbox e selezionando il comando Save As > 9.0/9.1 Toolbox or Save As > 9.2
Toolbox. I contenuti della toolbox su file creati con questo comando non sono automaticamente
modificati per rimuovere le funzionalit non disponibili nelle versioni precedenti. Quindi, se la toolbox
contiene modelli, script o funzioni aggiunte nella versione 9.3, queste funzionalit non possono essere
aperte con la versione 9.2, ma devono essere modificate o rimosse manualmente nella versione 9.2.
Per le regole di compatibilit delle toolbox archiviate nel geodatabase, controllate le informazioni delle
seguente sezione Geodatabase.

L Per ulteriori informazioni sulla compatibilit delle toolbox controllate la pagina del Desktop Help
Geoprocessing > Using geoprocessing tools > Managing toolboxes > Saving toolboxes to earlier
versions o l pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Saving_toolboxes_to_earlier_versio
ns.

21

Geodatabase
I geodatabase creati con versioni precedenti di ArcGIS possono essere aperti, utilizzati e salvati
nella versione 9.3 senza bisogno di essere aggiornati alla nuova versione. necessario convertire un
geodatabase se si vogliono sfruttare le nuove funzionalit introdotte nella versione 9.3 relative ai terrain
e ai network dataset (queste nuove funzionalit sono descritte nelle prossime pagine di questo
documento).

Creazione di terrain con il nuovo formato di piramidi Windows Size


Creazione di network dataset con un attributo che utilizza i nuovi valutatori Global Turn Delay e
Network Function.
Se volete aggiornare il vostro geodatabase ad ArcGIS 9.3, utilizzate il pulsante Upgrade
Geodatabase nella finestra Database Properties.

Questa procedura funziona con tutti i tipi di geodatabase


Enterprise ArcSDE (quelli licenziati attraverso ArcGIS Server
geodatabase Enterprise ArcSDE controllate la guida
Laggiornamento di un geodatabase Enterprise ArcSDE
dallamministratore del database.

a eccezione dei geodatabase


Enterprise). Per aggiornare un
di installazione di ArcSDE.
pu essere effettuato solo

Consiglio: nella finestra di dialogo Tools > Customize di ArcCatalog, la categoria Geodatabase tools
contiene un comando chiamato Upgrade Geodatabase che pu essere aggiunto ai menu a tendina
o alle barre degli strumenti di ArcCatalog. Questo comando effettua la medesima operazione del
pulsante Upgrade Geodatabase, ma pu velocizzare le operazioni di aggiornamento nel caso di
numerosi geodatabase. Questo comando si attiva solo quando viene selezionato in ArcCatalog un
geodatabase che non stato ancora aggiornato.

Una volta che un geodatabase stato aggiornato, non pu pi essere letto dalle precedenti
versioni di ArcGIS. Leccezione a questa regola il Service Pack 5, o service pack successivi, di
ArcGIS 9.2, che pu connettersi ai geodatabase della versione 9.3, ma che non pu creare,
editare o aprire i terrain e i network dataset contenenti le nuove funzionalit disponibili con la
versione di ArcGIS 9.3.
Per potere creare una connessione diretta da ArcGIS 9.2 SP 5 (o service pack successivi) a un
geodatabase ArcSDE necessario installare separatamente i driver di connessione diretta. Se
qualcuno dei vostri utenti ha la necessit di collegarsi a un geodatabase utilizzando ArcGIS 9.2
Service Pack 4 o client precedenti, non aggiornate il geodatabase alla versione 9.3. Non
appena vengono installati i driver di connessione diretta per la versione 9.2 su un client ArcGIS
9.3. sempre possibile leggere e editare geodatabase della versione 9.2. Tuttavia, ArcGIS 9.3

22

impedisce di creare in un geodatabase 9.2 i terrain con la nuova opzione per le piramidi
Windows Size e di creare in un geodatabase 9.2 i network dataset che utilizzano il nuovo
valutatore Global Turn Delay.
Nota: se non vengono installati i driver per la connessione diretta ai geodatabase delle versioni
precedenti alla 9.3 necessario aggiornare i geodatabase ArcSDE per SQL Server Express (cio i
geodatabase Personal ArcSDE e Workgroup ArcSDE) prima di potersi connettere a questi.

La directory di installazione di default di ArcSDE su macchine Windows cambiata da


ArcGIS\ArcSDE a Programmi\ArcGIS\ArcSDE. La modifica importante nel caso vogliate aggiornare i
vostri geodatabase utilizzando degli script o dei file batch che contengono il percorso a SDEHOME.

ArcGIS 9.3 introduce compatibilit addizionali per le connessioni dirette. Controllate la sezione a
tale riguardo nel prossimo capitolo e le due seguenti pagine:

L Per ulteriori informazioni sulla compatibilit dei geodatabase controllate la pagina del Desktop Help
Geodatabases and ArcSDE > An overview of the geodatabase > Client and geodatabase compatibility
o la pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Client_and_geodatabase_compatibi
lity

L Per ulteriori informazioni sulla compatibilit delle connessioni ai geodatabase ArcSDE controllate la
pagina del Desktop Help Geodatabases and ArcSDE > Administering ArcSDE geodatabases >
Connecting to an ArcSDE geodatabase > Compatibility between clients and geodatabases o la pagina
Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Compatibility_between_clients_and
_geodatabases.

Servizi Web e applicazioni di ArcGIS Server


L Per informazioni sulla migrazione da ArcGIS Server 9.2 a ArcGIS Server 9.3 controllate la pagina di
ArcGIS Server Help Introducing ArcGIS Server > Moving to ArcGIS Server 9.3 o la pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisserver/9.3/dotNet/moving_to_93.htm.

23

Gestione dei dati


Novit di Enterprise ArcSDE
Supporto PostgreSQL in Enterprise ArcSDE

Enterprise ArcSDE supporta ora il Relational Database Management System open source
PostgreSQL 8.3. Avete quindi la possibilit di archiviare e gestire linformazione spaziale in questo
sistema open source. Linstallazione di ArcGIS Server Enterprise per PostgreSQL include i file di
installazione di PostgreSQL e i componenti di ArcSDE 9.3

I geodatabase ArcSDE in PostgreSQL utilizzano di default il tipo spaziale per i dati vettoriali
ST_Geometry della ESRI. Gli utenti possono installare anche PostGIS 1.3.2 e utilizzare il tipo di
archiviazione di PostGIS, semplicemente modificando il parametro GEOMETRY_STORAGE_DBTUNE.

I geodatabase ArcSDE per PostGIS offrono le medesime funzionalit degli altri geodatabase
Enterprise ArcSDE.

Supporto di Enterprise ArcSDE per DB2 z/OS

Con ArcGIS 9.3 possibile creare geodatabase ArcSDE nel database DB2 per macchine con il
sistema operativo IBM Z (chiamato generalmente DB2 per z/OS). DB2 per z/OS offre una maggiore
sicurezza e aumenta le prestazioni rispetto a DB2 per Windows, Unix o Linux e viene pertanto
utilizzato spesso da banche, assicurazioni e compagnie di brockeraggio. La versione 9 di DB2 z/OS,
rilasciata nel marzo 2007, la prima versione di DB2 per z/OS che include il supporto per i dati
spaziali.

La possibilit di creare geodatabase ArcSDE in un database DB2 su piattaforme z/OS permette


agli utenti di questo tipo di database di aggiungere il componente spaziale alle loro applicazioni
che si avvantaggiano delle numerose funzionalit del software ArcGIS. In questa versione le
connessioni dirette al database sono supportate, ma non lo sono le connessioni ai servizi di
ArcSDE. DB2 per z/OS non supporta al momento lutilizzo del Net Search Extender, quindi la
creazione delle colonne ArcSDE XML non supportata in questa release di ArcGIS. Notate
inoltre che le attivit di amministrazione del database come laggiornamento degli indici devono
essere effettuate utilizzando gli strumenti forniti da DB2.
Novit del supporto a Informix

ora possibile creare colonne ArcSDE XML utilizzando il prodotto di ricerca del testo DataBlade
disponibile per Informix Dynamic Server. Il prodotto include il modulo Excalibur Text Search (ETX)
DataBlade in Informix versione 10 e superiori e il modulo Basic Text Search (BTS) DataBlade
disponibile con Informix versione 11.

La capacit di creare colonne ArcSDE XML permette agli utenti di effettuare ricerche di testo sui
contenuti della colonna XML e rendere possibile lutilizzo dei servizi di metadati di ArcIMS e
dellArcGIS Portal Toolkit per ArcSDE per gli utenti di Informix.

Larchiviazione dei raster migliorata. Un nuovo parametro di configurazione DBTUNE permette


agli utenti di specificare un BLOBspace per larchiviazione dei blocchi di dati raster. Questo parametro
pu essere impostato nelle keyword di configurazione DEFAULT per specificare la posizione di tutti i
blocchi di dati raster oppure lutente pu creare le proprie keyword di configurazione che includono
questo parametro, che pu essere specificato quando si creano specifici dataset raster. Per esempio,
il parametro pu essere impostato per archiviare i dati raster in un BLOBspace chiamato
rasterblobspace, come mostrato di seguito:
BLK_LOB_STORAGE "IN rasterblobspace"

24

In questo modo possibile evitare di raggiungere la limitazione di spazio di Informix DBspace di


16.775.134 pagine di dati per frammento di tabella.

Sono state apportate modifiche allediting dei dati con versioni attraverso viste multiversione
utilizzando lAPI SQL. Nelle precedenti versioni di ArcGIS, gli utenti di ArcSDE per Informix potevano
creare viste multiversione per leggere dati con versioni, ma non potevano editare i dati utilizzando SQL
attraverso queste viste. Nella versione 9.3 sono stati implementati i necessari trigger del database, che
permettono agli utenti di editare i dati con versioni attraverso le viste multiversione.

Novit del supporto a Oracle

A partire dal Service Pack 1 di ArcGIS 9.2. stata implementata la funzione ST_Transform per il
tipo spaziale di Oracle. ST_Transform permette di modificare la ST_Geometry di un layer in differenti
riferimenti spaziali utilizzando SQL e specificando lo Spatial reference ID.

Altre nuove funzioni supportate nella versione 9.3 includono le funzioni ST_PointFromWKB,
ST_LineFromWKB,
ST_PolyFromWKB,
ST_MPointFromWKB,
ST_MLineFromWKB,
and
ST_MPolyFromWKB. Queste funzioni permettono di creare punti, linestring, poligoni, multipoint,
multilinestring e multipolygon da una rappresentazione binaria nota.

I geodatabase ArcSDE 9.3 sono supportati dai database Oracle 11g.


Le nuove installazioni dei componenti di ArcSDE 9.3 per Oracle utilizzano la ST_Geometry come
tipo di default di archiviazione dei dati vettoriali.

Per permettere agli utenti di migrare larchiviazione della geometria da dataset preesistenti al tipo
ST_Geometry stata aggiunta la nuova operazione migrate ai comandi sdelayer. Gli utenti possono
specificare questo comando insieme alla chiave di configurazione ST_Geometry per convertire le
feature class dal tipo di archiviazione LONG RAW (SDEBINARY), SDO_Geometry, o BLOB (SDEBLOB)
a ST_Geometry:
sdelayer -o migrate -l divisions,shape -k ST_GEOMETRY

Unoperazione di migrazione stata inoltre aggiunta al comando sdetable per permettere agli
utenti di migrare dai campi attributo Oracle LONG RAW a BLOB. La keyword specificata deve
contenere un parametro ATTRIBUTE_BINARY impostato a BLOB:
sdetable o migrate t distribution k DEFAULTS

L Per i dettagli su come utilizzare i comandi sdelayer e sdetable, consultate lArcSDE Administration
Command Reference fornita con il componente ArcSDE di ArcGIS Server Enterprise Edition.

Inoltre, stato aggiunto un nuovo strumento di geoprocessing, Migrate Storage, al toolset


Database della toolbox Data Management che permette di migrare colonne LONG RAW ai tipi
di dati supportati visti in precedenza.

25

stata aggiunta unoperazione al comando sdesetup che permette di cancellare i geodatabase


creati in schemi dellutente differenti da quelli di ArcSDE. La sintassi del comando sdesetup per
loperazione di cancellazione la seguente:
sdesetup -o delete -d {ORACLE9I|ORACLE10G|ORACLE11G} [-H
<sde_directory>] [-u <ArcSDE_admin_user>] [-p <ArcSDE_admin_password>]
[-i <master_geodatabase_service>:<user_schema>] [-N] [-q]

Quando viene eseguita questa operazione si applicano le seguenti regole:


Quando si cancella un geodatabase, non devono esserci utenti collegati a nessuno dei
geodatabase, il geodatabase ArcSDE master o qualsiasi altro schema di geodatabase
dellutente
Nel geodatabase non devono esserci dati registrati in ArcSDE. Ci significa che, prima di
cancellare il geodatabase, necessario rimuovere qualsiasi dato che stato registrato con
ArcSDE, quindi che ha un valore nella tabella di sistema TABLE_REGISTRY e nelle tabelle di
sistema relazionate. Sono inclusi i dati in altri schemi che sono registrati nel geodatabase che si
vuole cancellare. Per esempio, se lutente SDE proprietario di una tabella che stata
registrata nel geodatabase di un utente x, deve essere cancellata la registrazione della tabella
dal geodatabase posseduto da x o la tabella deve essere rimossa prima della cancellazione.

Sono stati aggiunti nuovi trigger degli eventi del database ai geodatabase ArcSDE per Oracle per
pulire le tabelle di metadati ST_GEOMETRY_COLUMNS e ST_GEOMETRY_INDEX quando un utente
esegue gli statement di SQL DROP, ALTER o RENAME su una tabella contenete la colonna
ST_Geometry. Per creare questi trigger, lutente amministratore ArcSDE (SDE) deve avere il permesso
ADMINISTER DATABASE TRIGGER, assegnato quando viene creato o aggiornato un geodatabase
ArcSDE per Oracle. Se questo permesso non viene assegnato allutente SDE, il setup o
laggiornamento del geodatabase provoca un errore. Questo permesso pu essere revocato dopo
linstallazione o laggiornamento.

Con le nuove installazioni di ArcSDE 9.3 per Oracle, le funzioni SQL e gli operatori eseguiti sui
geodatabase devono essere qualificati con sde. Nellesempio seguente viene creata una tabella
utilizzando SQL e viene inserito un record nella tabella. Notate che in ciascun statement le funzioni
hanno il prefisso sde:
CREATE TABLE mytable (id integer, shape sde.st_geometry)
INSERT INTO mytable VALUES (1, sde.st_linefromtext(linestring (10 15,
20 22, 30 36), 2));

Novit del supporto a Microsoft SQL Server

ArcGIS 9.3 supporta i nuovi tipi spaziali di Microsoft SQL Server 2008.
L Consultate la seguente pagina Web della Microsoft per ulteriori informazioni su questi tipi spaziali
http://www.microsoft.com/sqlserver/2008/en/us/spatial-data.aspx.

Un geodatabase implementato in SQL Server 2008 pu archiviare la geometria vettoriale in


entrambi i tipi spaziali (Geography o Geometry). Ci permette agli utenti di effettuare interrogazioni e
operazioni SQL su dati spaziali allinterno di SQL Server.

L Per

ulteriori
informazioni
su
questo
supporto
consultate
http://www.esri.com/software/arcgis/geodatabase/about/sqlserver2008.html.

la

pagina

Web

Modifica dei comandi di amministrazione di ArcSDE

Dato che pi tipi spaziali sono ora supportati dai geodatabase ArcSDE, necessario specificare il
tipo di dato della colonna della geometria quando si registra una tabella di dati spaziali con ArcSDE
utilizzando il comando sdelayer. Nellesempio seguente, una tabella spaziale (sites) con una colonna
per la geometria ST_Geometry creata con SQL in un database PostgreSQL (mydb) stata registrata
con ArcSDE come feature class:

26

sdelayer o register l sites,geometry e p+ R 12 C id,SDE t


ST_GEOMETRY i 2100 D mydb u erna p my.pw

Assicuratevi di aggiornare qualsiasi script o file batch che contiene il registro sdelayer o per
includere lopzione t.

Il comando sdesetup include lopzione per installare o aggiornare database Oracle 11g:
sdesetup o install d ORACLE11G u sde

I comandi shp2sde, tbl2sde e sde2tbl possono accettate file con definizioni di colonne per
importare dati NSTRING in un geodatabase ArcSDE in Oracle o SQL Server. Il file specificato con
lopzione a. In questo esempio, viene creata una feature class da uno shapefile road con un file di
definizione di colonne road_def.txt:
shp2sde o create l roads,geom. f c:\shapefiles\roads.shp a
file=c:\data\road_def.txt i 4000 u Roberto

Come accennato nella sezione delle novit di Oracle, sono state aggiunte le nuove operazioni
sdetable e sdelayer per migrare larchiviazione della geometria in un database Oracle. stata inoltre
aggiunta una nuova operazione per cancellare i geodatabase dagli schemi dellutente.

L Per ulteriori dettagli sui comandi di amministrazione di ArcSDE, consultate la Command Reference
installata con il componente ArcSDE di ArcGIS Server Enterprise.

ArcSDE per Microsoft SQL Server Express


Modifica della terminologia
In seguito a commenti e suggerimenti sulla versione 9.2 si appurato che i termini utilizzati in
questa versione per i geodatabase creati e amministrati da ArcSDE in ArcCatalog Personal
ArcSDE e Workgroup ArcSDE erano causa di confusione. Per motivi di semplicit nella
versione 9.3 si riferisce a questa tecnologia genericamente come ArcSDE per SQL Server
Express. Questa convenzione segue quella applicata ai geodatabase ArcSDE nelle versioni
precedenti del software. Per esempio, quando si crea un geodatabase in un database DB2, ci
si riferisce a questo come ArcSDE per DB2. Lo stesso si applica quando si utilizza la tecnologia
ArcSDE inclusa nellapplicazione client per creare geodatabase in SQL Server Express: in
questo caso si parla di ArcSDE per SQL Server Express. In ArcGIS 9.3, quando acquistate
ArcGIS Desktop con livello di licenza ArcInfo o ArcEditor, ArcGIS Engine o ArcGIS Server
Workgroup viene inclusa uninstallazione di Microsoft SQL Server Express Edition. possibile
installare questa edizione di SQL Server Express e lanciare una post-installazione per attivare
listanza per archiviare i geodatabase ArcSDE. La licenza inclusa nel prodotto acquistato
(ArcGIS Desktop, ArcGIS Engine o ArcGIS Server Workgroup) indica le limitazioni di
connessione e di archiviazione per i geodatabase creati nella vostra istanza di SQL Server
Express. Quindi, nella documentazione noterete che la terminologia utilizzata cambiata da
Personal ArcSDE e Workgroup ArcSDE a ArcSDE per SQL Server Express.
Notate che il termine ArcSDE database server ancora utilizzato nella documentazione quando si fa
riferimento a unistanza di SQL Server Express e che ancora utilizzato nellalbero di ArcCatalog
dove vengono create le connessioni alle istanze SQL Server Express.

Nella letteratura commerciale della ESRI


http://www.esri.com/software/arcgis/geodatabase/index.html,
http://www.esri.com/software/arcgis/geodatabase/about/scaleable.html

possibile trovare i termini Workgroup geodatabase e Desktop geodatabase utilizzati per fare
riferimento a ci che veniva chiamato Workgroup ArcSDE e Personal ArcSDE, per distinguere
questi geodatabase dai geodatabase Enterprise ArcSDE. Tuttavia, i termini Workgroup

27

geodatabase e Desktop geodatabase non sono pi utilizzati direttamente nella documentazione


o nelle interfacce utente.
Microsoft SQL Server Express con Advanced Services

ArcEditor, ArcInfo, ArcGIS Engine e ArcGIS Server Workgroup 9.3 includono linstallazione di
Microsoft SQL Server Express 2005 con Advanced Services SP2. Gli utenti preesistenti dei database
server ArcSDE possono aggiornare le loro istanze SQL Server Express. SQL Server Express con
Advanced Services include il componente per la ricerca del testo, che permette allutente di creare
nuovi geodatabase sui loro database server ArcSDE, utilizzabili con i Metadata Services di ArcIMS. La
precedente versione di SQL Server Express inclusa in ArcGIS non includeva il componente Full Text
Search e quindi non poteva essere utilizzata con i Metadata Services di ArcIMS.

ArcSDE per SQL Server Express incluso nellEngine developer kit

Come gi accennato, lArcGIS Engine Developer Kit 9.3 include linstallazione di SQL Server
Express per permettere agli sviluppatori di ArcGIS Engine di utilizzare i geodatabase archiviati in SQL
Server Express come fonte di dati.

Compatibilit addizionale per le connessioni dirette


A partire dalla versione di ArcGIS 9.3 possibile creare una connessione diretta da qualsiasi
client ArcGIS o ArcIMS 9.3 a geodatabase ArcSDE 9.3, 9.2, 9.1 e 9.0. Ci permette allutente di
utilizzare le connessioni dirette al geodatabase senza bisogno di aggiornare il geodatabase
insieme allaggiornamento dellapplicazione client. Per sfruttare al meglio questa funzionalit
necessario installare i driver di connessione diretta Pre-9.3 GDB, che sono uninstallazione a s
stante nel pacchetto di installazione. Per potere utilizzare questi driver, necessario inoltre
aggiornare allultimo service pack disponibile i geodatabase ArcSDE 9.0 o 9.1 ai quali si vuole
creare la connessione. Qualsiasi livello di service pack per il geodatabase ArcSDE 9.2
supportato. Tenete presente che le connessioni dirette interoperabili tra client e le versioni del
geodatabase non si applicano ad ArcSDE per Informix a causa delle differenze nellSDK
dellapplicazione client necessarie a creare la connessione diretta.
Come sempre avvenuto in passato, quando ci si collega da un client pi nuovo a una release
pi vecchia di geodatabase ArcSDE utilizzando una connessione ArcSDE (application server),
oppure quando si crea una connessione diretta da un client 9.3 a un geodatabase ArcSDE pi
vecchio, si ha accesso solo alle funzionalit disponibili per quella release del geodatabase. Per
esempio, non possibile collegarsi da un client di ArcGIS 9.3 a un geodatabase ArcSDE 9.1 in
un database Oracle e creare una feature class utilizzando larchiviazione ST_Geometry, dato
che questo tipo di archiviazione stato implementato a partire da ArcSDE 9.2.
Tuttavia, sul sito del supporto ESRI saranno disponibili i file per creare una connessione dai
client ArcGIS 9.2 SP 5 (o superiori) ai geodatabase ArcSDE 9.3 utilizzando sia una connessione
diretta o una connessione Application server. Quando ci si collega da un client ArcGIS 9.2 SP5
(o superiori) a un geodatabase ArcSDE 9.3 non si ha accesso alle funzionalit che sono state
implementate nella versione 9.3. Per esempio, non possibile collegarsi da un client di ArcGIS
9.2 SP5 a un geodatabase ArcSDE 9.3 in PostgreSQL. Non inoltre possibile utilizzare i nuovi
tipi di piramidi Windows Size per i terrain, disponibili nel 3D Analyst per ArcGIS 9.3, o creare un
network dataset che utilizza i valutatori Global Turn Delay o Network Function, disponibili nel
Network Analyst per ArcGIS 9.3.
La seguente tabella mostra quali versioni di software client possono creare una connessione
diretta con le differenti versioni di geodatabase ArcSDE:

28

Dato che Oracle non fornisce pi il supporto per database Oracle8i, le connessioni da client
della versione 9.3 a geodatabase ArcSDE 9.1 o 9.0 archiviati in Oracle8i non sono pi
supportate.

L Per ulteriori informazioni sulla compatibilit dei geodatabase consultate le due seguenti pagine del
Desktop Help o le rispettive pagine Web:

Geodatabases and ArcSDE > An overview of the geodatabase > Client and geodatabase
compatibility
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Client_and_geodatabase_compatibi
lity

Geodatabases and ArcSDE > Administering ArcSDE geodatabases > Connecting to an ArcSDE
geodatabase > Compatibility between clients and geodatabases
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Compatibility_between_clients_and
_geodatabases

Versioning
Nuova finestra Version Changes

Una delle principali richieste di miglioramento per la gestione dellindividuazione dei conflitti e delle
modifiche stata quella di individuare le modifiche tra una versione e i suoi antenati, o con un'altra
versione, senza dovere riconciliare o essere in una sessione di editing. stato aggiunto a tale scopo un
nuovo pulsante alla barra Versioning chiamato Version Changes, che apre la finestra Version Changes.

Quando si apre la finestra Version Changes possibile selezionare unaltra versione per
confrontare le differenze tra di loro. La finestra Version Changes, mostrata nella figura seguente,
elenca tutti gli inserimenti, aggiornamenti e cancellazioni apportate alla versione a partire dal
momento in cui le due versioni erano identiche. La finestra permette di confrontare queste
modifiche similmente alla finestra di dialogo interattiva Conflicts. Non necessario essere in una
sessione di editing per aprire la finestra Version Changes e le modifiche possono essere
visualizzate prima che le versioni vengano riconciliate.

29

Nuova opzione di risoluzione dei conflitti

Una nuova opzione disponibile nella finestra di dialogo dei conflitti permette di unire le geometrie di
versioni separate se due utenti (editor) hanno editato la stessa feature. Lopzione per unire le geometrie
disponibile quando c un conflitto che riguarda il campo Shape. Se due editor editano entrambi la
geometria della stessa feature, ma non editano la stessa area della feature (come mostrato nella figura
seguente) hanno in questo caso lopzione per risolvere il conflitto unendo le geometrie e accettando
entrambe le modifiche. In questo modo viene migliorata la gestione dei conflitti, specialmente per
poligoni o polilinee di grandi dimensioni, come per esempio le reti idriche o le linee di costa, oppure
quando le modifiche vengono apportate ai confini amministrativi.

30

Replica
Nella versione 9.3 il modello unidirezionale di replica del geodatabase stato esteso per includere i
file geodatabase e i personal geodatabase. Quando si crea ora una replica unidirezionale la
destinazione pu essere un geodatabase ArcSDE, un file geodatabase o un personal geodatabase.

Ci permette di sfruttare le implementazioni di repliche unidirezionali quali uno scenario


produzione-pubblicazione o quelle che richiedono utenti mobile sul campo. In questo modello
pu essere incluso un pi ampio campo di scenari, dato che la replica degli oggetti figlio non ha
bisogno di avere versioni o utilizzare la tecnologia SDE.

31

Geodatabase Resource Center


Nella versione 9.3 stato introdotto un nuovo centro delle risorse per gli utenti del geodatabase
che riunisce tutte le risorse disponibili della ESRI:
http://resources.esri.com/geodatabase

Editing
Novit degli strumenti di editing
Shortcut

Il menu degli shortcut per tutti gli strumenti di costruzione degli sketch sulla palette degli strumenti
nella toolbar Editor contiene i comandi Snap To Feature, Absolute XY, Delta XY e Direction/Length.
Questa novit permette di posizionare un punto in uno sketch utilizzando questi comandi e senza
avere bisogno di passare allo strumento Sketch. Gli shortcut da tastiera utilizzati per invocare questi
comandi sono disponibili per tutti gli strumenti di disegno.

Gli strumenti di disegno Arc e Tangent permettono di immettere un valore di raggio fisso
quando si costruisce una curva. possibile premere il tasto R della tastiera per impostare il
valore del raggio, premendo poi il tasto Tab per passare da una soluzione di curva allaltra.
possibile utilizzare il comando Pan To Selected Feature utilizzando il menu degli shortcut dello
strumento Edit e della finestra di dialogo Attributes. inoltre possibile identificare qualsiasi
feature selezionata facendo clic con il pulsante destro del mouse su di essa con lo strumento
Edit e selezionando Identify.

Clip

Il comando Clip del menu Editor permette ora di ritagliare feature poligonali che toccano o si
trovano allinterno di una determinata distanza di buffer di una feature selezionata. Questo comando

32

stato migliorato in modo da utilizzare qualsiasi feature selezionata, incluse le feature CAD, per ritagliare
i poligoni. In precedenza le feature selezionate dovevano essere editabili e nello stesso workspace delle
feature che dovevano essere ritagliate.

Supporto per le unit di misura

La possibilit di immettere unabbreviazione di unit di distanza per specificare differenti unit di


misura da quelle della mappa stata aggiunta a pi strumenti di editing. Per esempio, se le vostre
unit di misura della mappa sono i metri, ma volete immettere una misura in piedi, potete
semplicemente immettere labbreviazione ft dopo il valore: per 10 piedi immettete 10ft. Oltre ai
numerosi comandi che gi accettano abbreviazioni di unit di distanza, potete ora utilizzarle anche nei
seguenti casi:

Impostazione delle tolleranze di snapping e di stream nella finestra di dialogo Editing Options >
General
Immissione del valore del raggio per lo strumento Circle della barra Advanced Editing (premere il
tasto R per immettere il valore)
Impostazione di un valore di offset per i comandi Smooth e Generalize della barra Advanced
Editing.
Supporto per i gradi decimali, sessagesimali e sessadecimali

I gradi decimali, sessagesimali e sessadecimali possono essere ora utilizzati per specificare una
coordinata XY quando si in editing, per esempio quando si inserisce un vertice o un punto utilizzando
i comandi Absolute XY o Delta XY, oppure quando si sposta una feature, un vertice o un elemento
topologico in una esatta posizione XY. Nelle precedenti versioni di ArcGIS limmissione di gradi-minutisecondi o gradi-minuti-decimali non era supportata e immettere valori in gradi decimali era ammesso
solo quando si utilizzava una proiezione che aveva i gradi decimali come unit di misura.

Similmente ad altre misure immesse quando si edita, le coordinate XY sono specificate in unit
di mappa per default. Quando un data frame usa un sistema di coordinate geografiche, quale il
WGS 1984, le unit di mappa sono generalmente i gradi decimali. In questo caso possibile
immettere coordinate XY in gradi decimali, gradi sessagesimali o gradi sessadecimali
semplicemente immettendo le coordinate. Tuttavia, per immettere le coordinate in questi formati
quando il data frame utilizza un sistema di coordinate cartesiane necessario immettere
labbreviazione delle unit di misura: dd per gradi decimali, dms per gradi sessagesimali e ddm
per gradi sessadecimali. Labbreviazione richiesta in quanto le unit di mappa di un sistema di
coordinate cartesiane sono lineari, per esempio chilometri o piedi. Quindi, se le unit di misura
della mappa sono i chilometri e immettete una coppia di coordinate XY di 45 dd, labbreviazione
dd dice ad ArcMap che questo valore in gradi, non chilometri (le unit di misura della mappa).
Potete aggiungere le abbreviazioni in una o entrambe le due caselle per la X e per la Y, dopo il
valore numerico. Nella figura seguente trovate un esempio utilizzando labbreviazione dd nel
comando Absolute XY dello shortcut dello strumento Sketch.

Le caselle di questa finestra di dialogo supportano qualsiasi formato di coordinate decimali


valido per il comando Go To XY della barra Tools.
Digitalizzazione in modalit stream

Quando si digitalizza in modalit stream (a flusso) potete sospendere temporaneamente la


digitalizzazione a flusso facendo clic sulla mappa. Ci vi permette di fare clic su altri pulsanti, menu o
altri elementi dellinterfaccia utente senza dovere uscire completamente dalla modalit stream. quindi
possibile fare clic con il pulsante destro del mouse per accedere al menu degli shortcut dello
strumento Sketch, potendo quindi inserire un vertice utilizzando i comandi Absolute XY o Delta XY o

33

qualsiasi altro comando presente nel menu. Per continuare a digitalizzare in modalit stream fate clic
nuovamente sulla mappa.

Feedback

Lo strumento Split della barra Editor fornisce ora il feedback per indicare dove una linea verr
divisa. Quando spostare il cursore vicino alla linea viene visualizzato un simbolo puntuale nero sulla
linea nel punto di divisione. Inoltre, per potere dividere una linea necessario trovarsi allinterno della
distanza di tolleranza di snapping affinch la linea venga divisa. In precedenza era possibile fare clic in
un punto qualsiasi dellarea di visualizzazione per dividere una feature quando lo strumento Split era
attivo, ottenendo spesso come risultato la divisione di una feature nel punto sbagliato. La tolleranza di
snapping viene definita nella scheda General della finestra di dialogo Editing Options.

Il feedback a video per lo strumento Fillet della barra Advanced Editing stato migliorato,
facilitando la visualizzazione e la costruzione della linea fillet. Lo strumento Fillet viene utilizzato per
creare una linea curva tangente a due feature lineari. Nella figura seguente la linea nera la nuova
curva fillet che deve essere creata tra le due linee rosse.

Quando si disegna uno sketch con lo strumento Sketch, la lunghezza del segmento che si sta
disegnando, la lunghezza totale di tutto lo sketch, la direzione, il perimetro e larea (a seconda del tipo
di feature) sono mostrati nella barra di stato in fondo alla finestra di ArcMap nelle unit di misura della
mappa, insieme allabbreviazione delle unit per evitare qualsiasi erronea interpretazione. Per potere
vedere il valore dellarea quando si sta digitalizzando un poligono necessario premere il tasto A della
tastiera dato che larea non viene calcolata in modo automatico per non degradare le prestazioni del
software. Le stesse informazioni sono mostrate nella barra di stato quando si cercano delle feature con
gli strumenti Circle e Rectangle della barra Advanced Editing.

Quando si fa clic su una riga nella finestra Snapping Environment lintera riga viene evidenziata e
non solo il nome del layer.

Nella vista layout, il feedback a video che viene visualizzato premendo il tasto V, quando si
vogliono vedere i vertici di una feature o quando si vuole selezionare o muovere una feature, ora viene
visualizzato con una dimensione appropriata. In alcuni casi nelle precedenti versioni di ArcGIS, quando
era impostata una scala di rifermento e veniva effettuato un zoom della pagina di layout, i vertici o le
linee di feedback potevano apparire a video con dimensioni eccessivamente grandi.

34

Topologia

Nuove scorciatoie da tastiera sono state aggiunte alla finestra di dialogo Error Inspector. ora
possibile navigare la lista degli errori e accedere ai comandi sul menu degli shortcut utilizzando
semplicemente la tastiera. Di seguito vengono elencati i principali shortcut.

Frecce Su e Gi: permettono di spostarsi su e gi nella lista dei record


Z o Barra spazio: zoom sullerrore selezionato
P: pan sullerrore selezionato
F: selezione della feature padre che ha causato lerrore
D: mostra la descrizione della regola topologica
X: marca lerrore come eccezione
E: marca leccezione come errore.

Lo strumento di correzione degli errori Split Topology rispetta le policy che sono state impostate
per la feature class e assegna gli attributi di conseguenza.

Nella finestra di dialogo Show Shared Features possibile premere il tasto CTRL e fare clic con il
pulsante del mouse su una qualsiasi casella di spunta per attivare o disattivare tutte le caselle.

Quando si posiziona il cursore del mouse su una feature con lo strumento Topology Edit attivo,
premendo il tasto V della tastiera vengono visualizzati i vertici della feature. La visualizzazione dei vertici
permette di sfruttare pi efficacemente lambiente di snapping quando si edita la topologia. Inoltre, la
tolleranza di ricerca utilizzata dagli strumenti topologici stata aumentata, facilitando cos la selezione
degli elementi e degli errori topologici.

Il numero degli elementi topologici selezionati visualizzato nella barra di stato quando si utilizza lo
strumento Topology Edit. Ci particolarmente utile quando si effettua unoperazione di zoom out e, a
quella scala, pi elementi topologici selezionati appaio visualmente come un singolo elemento.

Editing di feature con valore z

I valori z vengono mantenuti e assegnati in modo pi logico quando si editano le feature in


ArcMap. Per esempio, estendendo una linea ora viene estrapolato il valore z per il nuovo vertice. Nelle
precedenti versioni di ArcGIS, al valore z veniva assegnato per default il valore zero.

L Per ulteriori informazioni su come ArcMap assegna i valori z durante lediting, consultate la pagina
del Desktop Help di ArcGIS Editing and data compilation > Getting started with editing > Editing
features that have z-values.

Oltre ai miglioramenti aggiunti allediting dei valori z, gli sviluppatori possono abilitare funzionalit
avanzate in ArcMap che includono metodi addizionali di assegnazione e manipolazione dei
valori z. Ci permette di catturare i valori z direttamente da una superficie contenente valori di
quota come un TIN o un terrain. Questa funzionalit disponibile scrivendo il proprio codice o
installando uno script per sviluppatori reperibile nellArcGIS Desktop SDK.

L Per ulteriori informazioni consultate il documento sullESRI Developer Network (EDN) How to work
with z-values in the editor allindirizzo
http://edndoc.esri.com/arcobjects/9.3/NET/be988544-4964-4b55-9586-b7d499c6ed10.htm

Al momento della stampa il contenuto EDN era in fase di modifica. Se il link non dovesse
funzionare, consultate nel Resource Center di ArcGIS Desktop la scheda For Developers
allindirizzo http://resources.esri.com/arcgisdesktop.

35

Tabelle, join e relate


Migliore gestione delle propriet dei campi nelle relazioni

Quando si relazionano tabelle, le propriet dei campi (gli alias dei campi, lo stato di visualizzazione
on/off e le impostazioni sui campi numerici) vengono mantenute. Queste propriet dei campi sono
preservate anche quando viene rimossa una relazione. Nelle precedenti versioni di ArcGIS, le propriet
specifiche per i layer e le tabelle venivano perse quando si creava o si rimuoveva una relazione.

Quando viene impostata una definition query su un layer o una tabella che contiene una relazione
le propriet dei campi (gli alias dei campi, lo stato di visualizzazione on/off e le impostazioni sui campi
numerici) vengono mantenute. Queste propriet dei campi sono preservate anche quando viene
rimossa una definition query da un layer o una tabella che contiene una relazione.

Definiton query rispettate dalle relazioni

stato risolto il problema a causa del quale le definition query su i layer o le tabelle non venivano
rispettate quando si relazionavano layer e tabelle tra di loro. Nella versione 9.3 le definition query
vengono gestite correttamente nelle relazioni.

Le propriet di Join e Relate mostrate nelle propriet dei layer

Nella scheda Joins and Relates delle finestre di dialogo Layer Properties e Table Properties sono
visualizzate le propriet delle operazioni di Join e Relate. ora possibile vedere il nome, la posizione su
disco e il tipo di ogni tabella facente parte di una relazione. Queste propriet sono in sola lettura.

Migliore funzionalit di ordinamento

La nuova finestra di dialogo Advanced Table Sorting permette di designare lordinamento


contemporaneamente su un massimo di quattro campi. Per accedere a questa finestra di dialogo, fate
clic con il pulsante destro del mouse su un qualsiasi campo di una tabella e scegliete il nuovo
comando Advanced Sorting.

36

Lo shortcut per aprire questa finestra di dialogo il tasto SHIFT + doppio clic sul nome di uno
dei campi della tabella, oppure i tasti CTRL + SHIFT + S.

Per eliminare lordinamento dei record, possibile premere CTRL + SHIFT + U o aprire la finestra
di dialogo Advanced Sorting e selezionare lopzione none tra i criteri di ordinamento.

ArcMap memorizza ora le impostazioni di ordinamento sulle tabelle e non quindi pi necessario
riordinarle quando si riaprono. Lordinamento di una tabella e persistente allinterno di un documento di
mappa .mxd. le impostazioni di ordinamento vengono mantenute quando si passa dalla modalit
Show All Records a Show Selected Records.

Visualizzazione dei nomi dei campi e dei loro alias

Il nuovo comando Show Field Aliases del menu Options della finestra di una tabella permette di
scegliere se la tabella deve mostrare i campi con il loro alias oppure con il nome effettivo. Questa
impostazione viene archiviata come propriet di ogni tabella in modo tale che possa essere specificata
individualmente per le tabelle. Per default questo comando attivo e quindi il comportamento
identico a quello delle versioni precedenti di ArcGIS.

Questo comando particolarmente utile quando si deve passare dalla visualizzazione dellalias
a quella del nome effettivo. A tal fine sono stati aggiunti due shortcut: premere il tasto CTRL +
fare clic con il pulsante destro del mouse sul nome di un campo oppure premere CTRL + SHIFT
+ N.

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L Consiglio: Per ottenere una lista di tutti gli shortcut disponibili per la finestra delle tabelle, fate clic
allinterno della finestra per attivarla e premete il tasto F1. Per sapere se un comando che utilizzate
regolarmente attraverso il menu della finestra delle tabelle evidenziate il comando nel menu e premete
SHIFT + F1 per attivare lhelp sul comando. La lista degli shortcut e dei consigli disponibile
nell'ArcGIS Desktop Help e alla fine di questo documento.

Ulteriori novit per i comandi Join e Relate

possibile creare o rimuovere le relazioni create con i comandi Join e Relate dal menu Options
della Attribute Table. In precedenza se si lavorava nella finestra delle tabelle era necessario fare clic con
il pulsante destro del mouse sul layer o sulla tabella nella Table Of Contents per avere accesso alle
funzionalit.

La finestra di dialogo Advanced Options che si apre dalla finestra di dialogo Join stata rimossa e
le due opzioni contenute Keep all records e Keep only matching records sono state spostate nella
stessa finestra di dialogo Join per facilitare e rendere pi logico laccesso. possibile visualizzare la
figura che illustra la differenza tra le due opzioni facendo clic su di esse con lo strumento ? nella barra
del titolo della finestra di dialogo.

38

La lista a tendina dei campi nelle finestre di dialogo Join e Relate rispettano ora gli alias specificati
per i layer o le tabelle. Nelle precedenti versioni gli alias dei campi non venivano visualizzati in queste
finestre di dialogo.

La finestra di dialogo Calculate Geometry ha nuove propriet

Quando si lavora con feature lineari la finestra di dialogo Calculate Geometry fornisce ora le opzioni
per calcolare le coordinate XY dei punti iniziale e finale delle linee. Per accedere a questa finestra di
dialogo fate clic con il pulsante destro del mouse su un campo della finestra delle tabelle.

inoltre possibile utilizzare la finestra di dialogo Calculate Geometry per calcolare i valori X e Y
di un campo in coordinate di latitudine e longitudine se il sistema di coordinate del layer
cartesiano. Nella versione 9.2 ci non era possibile.
Nuovi comandi per i record selezionati in modalit Show Selected

Sono stati aggiunti due nuovi comandi al menu contestuale che viene visualizzato quando si fa clic
sulla casella grigia a sinistra di ogni riga nella finestra della tabella. Questi comandi sono attivi quando si
lavora in modalit Show Selected Records ed stato selezionato un sottoinsieme di record (mostrati in
giallo per default) dai record selezionati (mostrati in ciano per default).

39

Il comando Reselect Highlighted seleziona i record evidenziati in giallo e deseleziona tutti gli altri.
Ci vi permette di rifinire la selezione limitandola ai soli record evidenziati. Quindi, dovete
innanzitutto evidenziare i record della selezione che volete tenere e poi dovete scegliere questo
comando per riselezionarli. Potete anche utilizzare lo shortcut CTRL + SHIFT + R.
Il comando Delete Highlighted cancella i record evidenziati. attivo solo quando si in una
sessione di editing e sono stati evidenziati dei record in modalit Show Selected Records.
Potete anche utilizzare lo shortcut CTRL + DELETE.

L Consiglio: volete che il testo dei nomi dei campi o delle caselle vada a capo come nella figura
mostrata sopra? Nella finestra della tabella fate clic sul menu Options, scegliete Table Appearance e
impostate i valori Column Header Height e Cell Height a, per esempio, 225%.

Accesso veloce alla finestra di dialogo Field Properties.

possibile accedere alle propriet di un campo nella finestra della tabella facendo clic con il
pulsante destro del mouse sul nome del campo e scegliendo il comando Properties aggiunto nella
versione 9.2. La finestra di dialogo Field Properties utile in quanto permette di definire un alias per il
campo, impostare le propriet numeriche del campo e cos via, senza bisogno di lasciare la finestra
della tabella. Nella versione 9.3 sono stati introdotti i due seguenti nuovi shortcut in modo da
raggiungere la finestra di dialogo Field Properties pi agevolmente:

ALT + Doppio clic

Apre la finestra di dialogo Field Properties


per il campo sul quale si fa clic

CTRL + SHIFT + P

Apre la finestra di dialogo Field Properties


per il campo selezionato

Supporto diretto per i fogli di lavoro di Microsoft Excel 2007

In ArcGIS 9.3 ora possibile accedere direttamente in ArcMap o ArcCatalog i fogli di lavoro e gli
intervalli denominati (Named Ranges) definiti in Microsoft Excel 2007. Un particolare vantaggio di
questa nuova funzionalit che stato eliminato il limite di 65.000 record presente in Excel 2003. I
fogli di lavoro di Excel 2007 supportano ora 1.000.000 di righe.

La finestra di dialogo Identify rispetta le propriet dei campi

Quando si fa clic con il pulsante destro del mouse su un valore nel riquadro sinistro della finestra di
dialogo Identify in ArcMap, ArcGlobe, ArcReader e ArcGIS Engine possibile vedere un nuovo
comando selezionabile che permette di scegliere se la finestra di dialogo Identify deve o meno

40

mostrare i dati relazionati utilizzando le propriet del campo (campo primario di visualizzazione, alias
del campo, visibilit del campo e formattazione dei valori numerici) di una tabella o layer che
rappresenta i dati relazionati in un data frame. La funzionalit stata fortemente richiesta in quanto in
precedenza non era possibile controllare come venivano visualizzati i dati relazionati ai quali si aveva
accesso attraverso la finestra di dialogo Identify. La nuova opzione accessibile nel menu contestuale
al quale si ha accesso quando si fa clic con il pulsante destro del mouse su un qualsiasi valore
dellalbero che si trova nel riquadro sinistro della finestra di dialogo Identify.

La nuova opzione attiva di default e quindi il nuovo comportamento immediatamente visibile.


Per ritornare al comportamento della versione 9.2 deselezionate questa opzione.
Limpostazione archiviata nel registro dellapplicazione.
Se si ha accesso a dati relazionati con questa opzione attiva e i dati relazionati non sono
rappresentati nella mappa da un layer o una tabella, i campi vengono rappresentati nella
modalit tradizionale dato che non sono disponibili le impostazioni delle propriet dei campi per
lo strumento Identify. Se i dati relazionati sono formati da pi layer, quando lopzione attiva
nella finestra di dialogo Identify, nell'albero del riquadro a sinistra, compare un valore per ogni
relazione in modo che sia possibile scegliere quale relazione si vuole navigare. Notate che le
definiton query in tabelle o layer che hanno disponibili le propriet dei campi non vengono
rispettate dalla finestra di dialogo Identify anche se questa impostazione attiva.
Altre novit della finestra delle tabelle

Nella versione 9.2, quando si utilizzava lo strumento Field Calculator per calcolare un campo di tipo
testo e, a causa della larghezza del campo troppo piccola, il valore veniva troncato, veniva visualizzato
un messaggio che avvisava del problema e i valori troncati venivano marcati con una serie di asterischi
in modo che fossero facilmente individuabili e si potesse rimediare al problema.

41

Nella versione 9.3 possibile sopprimere laggiunta della serie di asterischi. Se non volete che
vengano messi gli asterischi quando il record viene troncato, modificate la chiave delleditor di
registro DWORD da 1 a 0:
HKEY_CURRENT_USER\Software\ESRI\ArcMap\TableWindow\Flag truncated
values with an Asterisk

Quando questo valore impostato a 0 viene sempre visualizzato il messaggio di avviso quando
i valori vengono troncati, ma non vengono aggiunti gli asterischi ai record troncati.

Dati raster
Formati di file raster supportati

ArcGIS 9.3 introduce delle novit per i formati NITF e HDF supportando i subdataset. I formati
Hierarchical Data Format (HDF) e National Imagery Transmission Format (NITF) hanno entrambi la
capacit di archiviare immagini multiple (subdataset) allinterno di un unico file. Questi subdataset
rappresentano immagini riprese in differenti bande o in tempi differenti e angoli o fotografie di oggetti.

ArcGIS 9.3 supporta questi formati e permette di visualizzare i subdataset, oltre a consentire di
estrarre i subdataset dai file per creare dataset raster a s stanti. Quando si aggiunge in ArcMap
un file HDF o NITF che contiene subdataset, si apre la seguente finestra di dialogo:

Da questa finestra di dialogo possibile scegliere di selezionare un subdataset da visualizzare


come layer raster o selezionare pi subdataset da visualizzare come gruppo di layer raster. Una
dataset raster a s stante pu essere creato da uno qualsiasi dei subdataset aggiungendolo alla
mappa e utilizzando il comando Export Data.
Il nuovo strumento di geoprocessing Extract Subdataset permette di creare dataset raster a s
stanti da subdataset HDF o NITF. Questa funzionalit utile per gli script o i file batch di
processamento. Un file NITF pu contenere anche Computer Graphics Metafile (CGM) che
vengono aggiunti come livelli grafici quando il dataset raster NITF viene aggiunto ad ArcMap.

ArcGIS 9.3 supporta ora il formato ENVI. ENVI in sola lettura nellinterfaccia utente di ArcGIS. La
scrittura di file ENVI disponibile solo per gli sviluppatori.

Supporto per i servizi immagine di ArcGIS Server

Nella versione 9.3 ArcGIS Image Server stato maggiormente integrato con ArcGIS Desktop e
ArcGIS Server. ArcGIS Image Server unestensione di ArcGIS Server che permette di servire i dati

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raster sul Web in un formato che permette nelle applicazioni client il pieno processamento e la
manipolazione delle immagini. Quando da ArcCatalog ci si connette ad ArcGIS Server i servizi
immagine disponibile sul server vengono visualizzati con icone come tutti gli altri servizi.

Gli strumenti di geoprocessing raster e di Spatial Analyst supportano i layer basati sui servizi
immagine di ArcGIS Server come input. possibile utilizzare il nuovo strumento Make Image
Server Layer, situato nel toolset Data Management Tools > Layers and Table Views, per creare
un layer da un servizio immagine di ArcGIS Server in uno script o in un modello come input degli
strumenti.
possibile esportare un raster dataset da un servizio immagine di ArcGIS utilizzando la finestra
di dialogo Export Raster Data.

L Per ulteriori informazioni consultare il capitolo ArcGIS Image Server di questo documento.
Supporto per OGC WCS

Lo standard OGC WCS (Web Coverage Service) per distribuire le collezioni di dati raster su Internet
supportato ora da ArcGIS. Quando si aggiunge un servizio WCS a ArcMap o ArcGlobe questo viene
trattato come ogni altra fonte di dati raster. La finestra di dialogo delle propriet del layer per il layer che
rappresenta un servizio WCS quella standard utilizzata per tutti i dati raster. Gli strumenti di
geoprocessing Raster e gli strumenti Spatial Analyst supportano i layer WCS come input. Potete
utilizzare anche il nuovo strumento Make WCS Layer presente nel toolset Data Management Tools >
Layers and Table Views per creare un layer WCS in uno script o in un modello per utilizzarlo negli
strumenti e nelle funzioni di geoprocessing. possibile anche esportare un servizio OGC WCS in un
dataset raster utilizzando la finestra di dialogo Export Raster Data.

Il comando Add WCS Server stato aggiunto nella cartella GIS Servers in ArcCatalog. Le
connessioni WCS Server sono mostrate in ArcCatalog con licona dei server di colore verde ed
possibile espandere il server per visualizzare tutti i singoli servizi contenuti. Per esempio,
possibile collegarsi al WCS Atlas of the Cryosphere servito dal US National Snow and Ice Data
Center (NSIDC) inserendo nella finestra di dialogo Add WCS lURL:
http://nsidc.org/cgi-bin/atlas_north?service=WCS&request=GetCapabilities&?

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Creazione di un mosaico raster da un catalogo raster

Un nuovo strumento di geoprocessing stato aggiunto per facilitare la creazione dei mosaici
raster. Lo strumento Raster Catalog to Raster Dataset del toolset Raster Dataset permette di creare un
nuovo dataset raster mosaicando tutti o solo gli oggetti selezionati di un catalogo raster. Per creare un
mosaico raster su disco la procedura corretta quella di creare un catalogo raster di tipo unmanaged
contenente i raster che si vogliono mosaicare. Utilizzare poi lo strumento Raster Catalog to Raster
Dataset per mosaicare il catalogo raster creando un nuovo dataset raster. Questa procedura pi
efficiente dellutilizzo del preesistente strumento Mosaic to New Raster. La procedura preesistente che
prevede di creare un dataset raster vuoto e utilizzare poi lo strumento Workspace to Raster Dataset
per riempire il dataset con un mosaico tuttora raccomandata per creare un dataset raster in ArcSDE
o in un file geodatabase se linput sono dataset raster.

stato aggiunto un nuovo comando al menu contestuale dei livelli dei cataloghi raster chiamato
Mosaic Raster Catalog. Questo comando apre una finestra di dialogo simile a quella del comando
Export Data dalla quale si scelgono le opzioni di mosaicatura e di output per creare un nuovo dataset
raster. Il nuovo dataset pu essere un mosaico dellintero catalogo raster o dei raster selezionati. La
finestra di dialogo supporta inoltre il ritaglio delloutput secondo il data frame corrente o di un oggetto
grafico selezionato, offrendo un semplice metodo per ritagliare una porzione di un catalogo raster.

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Bilanciamento e corrispondenza del colore delle immagini

Per creare un mosaico senza soluzione di continuit ArcGIS 9.3 fornisce le funzionalit di
bilanciamento e di corrispondenza dei colori. stata aggiunta la scheda Color Correction alla finestra
di dialogo Layer Properties del catalogo raster. possibile effettuare le operazioni di bilanciamento e
corrispondenza dei colori allistante per esplorare le opzioni di correzione dei colori e scegliere quella
pi adatta ai propri dati. Dopo che i parametri di correzione sono stati decisi possibile mosaicare le
immagini utilizzando il comando Mosaic Raster Catalog dal menu contestuale del layer del catalogo
raster o il nuovo strumento di geoprocessing Raster Catalog to Raster Dataset.

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Gli strumenti Workspace to Raster Dataset e Mosaic includo entrambi le nuove opzioni di
correzione degli errori.

Ritaglio di raster

La nuova opzione della finestra di dialogo Export Raster Data permette di definire lestensione dei
dati che vengono esportati utilizzando gli oggetti grafici selezionati disegnati sulla mappa per ritagliare il
raster. Questa nuova funzionalit molto utile dato che possibile disegnare qualsiasi oggetto grafico
e utilizzarlo come estensione per ritagliare un dataset raster. stata aggiunta anche una casella di
input NoData. Quando si ritaglia utilizzando un oggetto grafico di forma irregolare, ai pixel allesterno
della forma di ritaglio viene assegnato il valore NoData. Quando si esportano i dati utilizzando un
oggetto grafico in un dataset raster su file raccomandabile che si assegni un valore NoData.
Utilizzando un oggetto grafico come forma di ritaglio molto probabile che esistano pixel con il valore
NoData nelloutput. Specificare il valore NoData permette di controllare la pixel depth e il valore che
viene assegnato ai pixel NoData. Se non viene specificato un valore NoData il software trova un valore
non utilizzato (che potrebbe anche non essere adatto) e lo assegna ai pixel NoData.

Lo strumento Clip per i raster stato migliorato aggiungendo una casella Enable Clipping
Geometry. Questa casella disponibile quando viene scelta come Output Extent una feature class.
Quando viene spuntata la casella Enable Clipping Geometry viene utilizzata la geometria effettiva della
feature class e non la sua estensione.

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Nuovo strumento per cataloghi raster di tipo unmanaged


Nei cataloghi raster di tipo unmanaged, quando i dataset raster di riferimento vengono spostati,
gli oggetti dei cataloghi raster non sono pi validi dato che i link ai dataset raster di riferimento
non sono pi corretti. Per riparare il catalogo raster unmanaged senza dovere ricaricare i dati la
versione 9.3 fornisce due nuovi strumenti di geoprocessing:
Export Raster Catalog Path esporta il percorso dei dataset raster di riferimento in un file .dbf.
possibile esportare il percorso di tutti gli oggetti del catalogo raster oppure solo quelli con il
link non validi
Repair Raster Catalog Path permette di aggiornare il percorso degli oggetti con link non validi
del catalogo raster oppure di rimuovere gli oggetti che hanno un link non pi valido.
Strumento Export Raster World File

Il nuovo strumento Export Raster World File permette di esportare world file standard in modo che
possano essere utilizzati in applicazioni diverse da ArcGIS. Questo strumento esporta un world file a s
stante se la trasformazione del dataset raster polinomiale di primo ordine, ma dato che un world file
non pu archiviare trasformazioni polinomiali di secondo e terzo ordine o trasformazioni non
polinomiali, in questo caso esporta quello che viene comunemente chiamato world file approssimativo,
aggiungendo una x allestensione del file. Questi file approssimativi possono essere utilizzati in
applicazioni diverse da ArcGIS rimuovendo la x dallestensione del file.

Strumento Get Pixel Value

Il nuovo strumento Get Pixel Value permette di vedere il valore di un pixel con specifiche coordinate
XY. Per dataset raster a pi bande possibile visualizzare il valore del pixel per specifiche bande o per
tutte le bande. Questa funzionalit permette di visualizzare via geoprocessing il valore di un pixel in
modo da poterlo utilizzare in un modello di geoprocessing.

Discrete color renderer

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Alla scheda Symbology della finestra di dialogo Layer Properties stato aggiunto il renderer
Discrete Color. Un renderer a colori discreti utilizza un insieme di colori per visualizzare ogni valore
intero di dataset raster. Quando si utilizza il renderer Discrete Color possibile specificare il numero di
colori che si vogliono utilizzare per la visualizzazione in contrapposizione con il renderer Unique Values
che calcola il numero totale di valori univoci del dataset raster. Il renderer Discrete Color cicla
ripetutamente attraverso lo schema di colori selezionato per il numero di colori specificato. Dato che il
renderer Discrete Color utilizza ripetutamente un insieme di colori invece di un singolo colore per ogni
valore univoco, il raster viene visualizzato in modo simile a quando si utilizza il renderer Unique Values,
ma la visualizzazione molto pi rapida.

Ulteriori novit

Il renderer Unique Values nella versione 9.3 supporta i dati decimali. Dato che i dataset raster con
valori decimali non hanno una tabella degli attributi raster, una finestra di dialogo chiede di calcolare i
valori univoci quando viene selezionato il renderer Unique Values.

Una lista a tendina Switch To stata aggiunta a fianco della propriet Source Type della finestra di
dialogo Raster Dataset Properties di ArcCatalog e permette di cambiare il tipo di dato sorgente per i
raster archiviati nel formato file geodatabase. Per la maggiore parte dei formati raster su disco il
metodo di ricampionamento utilizzato nella costruzione delle piramidi basato sul tipo di dato
sorgente. Se il dataset raster ha solo pochi valori univoci, si dovrebbe utilizzare il metodo di
ricampionamento nearest neighbor per costruire le piramidi. Quindi, se il dataset ha solo pochi valori
univoci si raccomanda di fare clic sul pulsante Switch To per modificare il tipo di dato sorgente in
Discrete prima di costruire le piramidi.

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Alla finestra di dialogo Tools > Options stata aggiunta alla scheda Raster una casella che
permette di controllare il comportamento di default nelloperazione di stretching per lapposito
renderer. Questa casella spuntata per default, ma la funzione pu essere disattivata se non si vuole
utilizzare lo standard deviation stretch come il tipo di stretching di default.

Gli strumenti nel toolset Data Management Tools > Raster sono stati organizzati in quattro toolset
per facilitarne laccesso.

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Mapping
Oggetti grafici
Nuovo comando Convert Graphics To Features

Un nuovo comando permette di convertire gli oggetti grafici disegnati sulla mappa in feature,
facilitando la creazione di semplici dataset, aree di studio, estensioni per il ritaglio, ecc., senza avere
bisogno di creare in ArcCatalog una nuova feature class o un nuovo shapefile e avviare in ArcMap una
sessione di editing per aggiungere le nuove feature. possibile accedere al comando facendo clic con
il pulsante destro del mouse su un data frame nella Table Of Contents oppure dal menu a tendina
Drawing della barra Draw. La finestra di dialogo permette di convertire il testo grafico in una feature
class di annotazioni di un geodatabase.

La finestra di dialogo supporta tutti i tipi di oggetti grafici che possibile disegnare con gli
strumenti della tavolozza degli oggetti grafici della barra Draw, inclusi i cerchi, le linee curve e le
linee a mano libera.
Quando si converte un testo grafico in annotazioni attraverso questa finestra di dialogo,
disponibile anche lopzione per convertire punti, linee o poligoni grafici in feature class di
annotazioni. Ci permette di creare una feature class di annotazioni contenente testo e oggetti
grafici associati.
Convert Graphics To Features supporta inoltre gli oggetti grafici 3D quali le isolinee disegnate
sulla mappa utilizzando lo strumento Contour nella barra dellestensione 3D Analyst. Se uno
qualsiasi degli oggetti grafici che si convertono 3D, lo shapefile o la feature class di output
sono automaticamente 3D, cio viene attivato il valore Z.

Quando si convertono punti, linee o poligoni con la finestra di dialogo Convert Graphics To
Features viene automaticamente aggiunto il campo Name nello shapefile o nella feature class che viene
creata. Questo campo viene automaticamente popolato, per ogni oggetto grafico che viene convertito,
con il valore Element Name contenuto nella scheda Size and Position della finestra di dialogo

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Properties delloggetto grafico. Questa funzionalit utile perch permette di assegnare nomi alle
feature che vengono generate senza avere bisogno di avviare una sessione di editing sulla feature
class di output.

Per esempio, immaginiamo di volere creare una feature class contenente tre rettangoli
rappresentanti tre aree di studio A, B e C:
Utilizzando lo strumento Rectangle della barra Drawing disegniamo le tre aree di studio sulla
mappa. Quando si utilizzano gli strumenti di disegno ricordatevi che potete utilizzare
direttamente delle coppie di coordinate premendo SHIFT + F6 e immettendo i valori invece di
fare clic. Per avere una lista delle opzioni da tastiera per uno strumento di disegno, fate clic sullo
strumento nella palette di disegno con lo strumento Whats This? della barra Standard.
Dopo che avete disegnato ogni area di studio, fate doppio clic con il pulsante del mouse per
aprire la finestra di dialogo Properties, andate nella scheda Size and Position e scrivete il nome
dellarea di studio nel campo Element Name.
Se nella mappa ci sono altri oggetti grafici che non volete convertire, selezionate le tre aree di
studio che avete disegnato e utilizzate il comando Drawing > Convert Graphics To Features.
Specificate lo shapefile o la feature class che volete creare e fate clic su OK.
Il campo Name delloutput creato verr automaticamente popolato con il nome che avete
specificato per ogni oggetto grafico.
Inoltre, le finestre di dialogo e gli strumenti che aggiungono oggetti grafici in ArcMap
automaticamente popolano il valore Element Name. Se per esempio trovate un indirizzo
utilizzando la finestra di dialogo Find e aggiungete un punto grafico sulla mappa per
rappresentare lindirizzo, lindirizzo viene automaticamente utilizzato come valore Element Name
del punto grafico. Allo stesso modo, se utilizzate la finestra di dialogo Go To XY per individuare
una posizione geografica immettendone le coordinate e aggiungendo un punto grafico sulla
mappa per indicarla, le coordinate immesse vengono automaticamente utilizzate per popolare il
campo name della feature class o dello shapefile di output. Per esempio, se utilizzate la finestra
di dialogo Find per localizzare quattro indirizzi, poi possibile convertire i quattro punti grafici in
una feature class e ogni punto nella feature class avr un attributo Name che conterr lindirizzo
originale da voi immesso. Alla fine di questa sezione presente una lista delle finestre di dialogo
che popolano automaticamente il valore Element Name quando vengono creati oggetti grafici.

La finestra di dialogo Convert Graphics To features facilita la creazione di forme trasparenti nelle
mappe nella vista Data. ArcMap non supporta oggetti grafici trasparenti, ma possibile aggiungere un
oggetto grafico, utilizzare Convert Graphics To Features e rendere trasparente il layer risultante.

Visualizzazione di coordinate e geometria degli oggetti grafici

Quando si disegna una linea grafica su una mappa o si utilizza uno strumento o una finestra di
dialogo che disegna una linea grafica, come per esempio lo strumento Contour dellestensione Spatial
Analyst o lo strumento Find Steepest Slope di 3D Analyst, ora possibile ricavare facilmente nelle unit
di misura preferite la lunghezza della linea e le coordinate del punto iniziale e finale. Questa funzionalit
supportata per tutte le linee grafiche (linee rette, curve, a mano libera, ecc.).

Come mostrato nella figura seguente, possibile scegliere le unit di misura per ogni valore
visualizzato, incluse le coordinate XY. Se loggetto grafico viene disegnato sulla pagina di layout,
le unit sono quelle della pagina grafica. Anche nella versione 9.3 queste finestre di dialogo
memorizzano le unit selezionate nellultima sessione ed quindi possibile scegliere le unit di
misura di preferenza solo la prima volta che si utilizzano questi strumenti.

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ora possibile visualizzare le coordinate di qualsiasi punto grafico disegnato sulla mappa nelle
unit di misura scelte aprendo la finestra di dialogo delle propriet e selezionando la scheda Location.

Se il punto grafico un punto 3D, nella scheda Location sar visibile anche la quota del punto.
Nellesempio della figura precedente, il punto grafico stato aggiunto alla mappa con lo
strumento Interpolate Point dellestensione 3D Analyst e quindi il campo Height mostra la quota
del punto per quella posizione, derivata dalla superficie quotata visualizzata nella mappa.

Nella scheda Size and Position per i nuovi punti grafici disegnati nella versione 9.3 il punto di
ancoraggio ora per default il centro del punto invece del punto ancora in basso a destra. Questa
nuova funzionalit non ha alcun impatto sui punti grafici preesistenti.

stata inoltre migliorata la scheda Area della finestra di dialogo Properties dei poligoni grafici. La
scheda fornisce ora le stesse funzionalit della medesima scheda delle propriet dei punti e delle linee
grafiche.

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Se il data frame non utilizza un sistema di coordinate piane, cio in un sistema di coordinate
geografiche (CGS), la lunghezza delle linee visualizzata nella barra di stato e nella nuova scheda Length
vista in precedenza viene calcolata come distanza geodesica reale sullo sferoide. La stessa funzionalit
si ha per i perimetri di poligoni grafici. Quindi, se la mappa non utilizza una proiezione, la lunghezza e il
perimetro grafici hanno i reali valori della superficie terrestre.

Quando si disegna una linea grafica la lunghezza di ogni segmento viene visualizzata nella barra di
stato oltre alla lunghezza totale della linea.

possibile personalizzare in ArcMap la barra di stato in modo tale che le coordinate XY visualizzate
utilizzino differenti unit di misura da quelle utilizzate per visualizzare lunghezza, perimetro e area degli
oggetti grafici disegnati con gli strumenti di disegno. In precedenza, venivano utilizzate le stesse unit
di misura specificate nel campo Display Units delle propriet del data frame per le coordinate XY. In
questo modo se si volevano visualizzare le misure di lunghezza in miglia quando si disegnavano oggetti
grafici lineari, le coordinate XY visualizzate erano anche queste in miglia e se si volevano visualizzare le
coordinate in gradi decimali, anche le misure di lunghezza delle linee grafiche erano in questa unit di
misura. Nella versione 9.3 c una nuova opzione nella scheda Data View della finestra di dialogo Tools
> Options che permette di sostituire le unit di misura del valore Display con quelle di vostra scelta.
Questa impostazione disattivata per default e quindi non c alcuna modifica nel comportamento
dellapplicazione a meno che non venga esplicitamente attivata. Limpostazione viene archiviata come
propriet del documento di mappa.

Nellesempio della figura seguente le unit di misura Display del data frame sono impostate a
miglia ed quindi possibile disegnare linee e visualizzare la loro lunghezza in miglia. Le unit di

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misura per la visualizzazione delle coordinate XY sono invece i DMS e quindi la posizione del
cursore viene riportata in coordinate angolari.

Nota: questa opzione non ha effetto sulle unit di misura visualizzate per le lunghezze delle feature
create o editate utilizzando gli strumenti Editor. Quando editate delle feature le loro dimensioni sono
riportate nelle unit di misura della mappa contenente i dati che state editando.

Ulteriore utilizzo della propriet Element Name degli oggetti grafici

Nella versione 9.2 di ArcGIS stata aggiunta la propriet Element Name nella scheda Size and
Position della finestra di dialogo delle propriet degli oggetti grafici. Nella versione 9.3 si ulteriormente
sfruttata questa propriet per archiviare i nomi degli oggetti grafici disegnati sulla mappa.

Se viene utilizzata la finestra di dialogo Find per aggiungere un punto alla mappa che localizza
un luogo o un indirizzo, la propriet Element Name del punto grafico viene ora automaticamente
popolata con il nome del luogo o dellindirizzo utilizzati. In questo modo, per esempio,
possibile conoscere quale indirizzo rappresenta uno specifico punto grafico dopo che stato
aggiunto alla mappa semplicemente aprendo la finestra di dialogo delle propriet delloggetto
grafico puntuale. Le propriet Element Name di un grafico vengono automaticamente
visualizzate nella barra del titolo della finestra di dialogo delle propriet oltre a essere visualizzate
nella scheda Size and Position
Se si utilizza la finestra di dialogo Go To XY per aggiungere un punto a una mappa in una
specifica posizione con coordinate note, la propriet Element Name del punto grafico viene
automaticamente popolata con la coppia di coordinate immesse, servendo cos da promemoria
per le coordinate specificate
Se si utilizza lo strumento Contour della barra dell'estensione Spatial Analyst o della barra
dell'estensione 3D Analyst, la propriet Element Name del punto grafico viene automaticamente
popolata con il valore dellisolinea. Allo stesso modo, se si utilizza lo strumento Interpolate Point
della barra di 3D Analyst il valore di quota del punto grafico 3D risultante aggiunto alle
propriet Element name
Se si aggiunge un luogo dalla finestra di dialogo Tools > My Places su una mappa sotto forma
di oggetto grafico, la propriet Element Name di ogni oggetto grafico ora automaticamente
popolata con il nome del luogo cos come viene visualizzato nella finestra di dialogo My Places
Se aggiungete un oggetto grafico da una mappa alla finestra di dialogo Tools > My Places, il
nome del luogo viene automaticamente preso dalla propriet Element Name di quelloggetto
grafico. Se la propriet Element Name delloggetto grafico non popolata, il nome per default
viene impostato a My Place.
Queste funzionalit della propriet del nome degli oggetti grafici sono particolarmente utili nei
seguenti casi:
Quando si utilizza la finestra di dialogo Convert Graphics To Feature, la propriet Element Name
di ogni oggetto grafico viene utilizzata automaticamente per popolare il campo name della
feature class o dello shapefile di output

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Se stato aggiunto un punto grafico a una mappa che evidenzia uno specifico indirizzo e si
decide di etichettare questo punto con il suo indirizzo, sufficiente aprire la finestra di dialogo
delle propriet, copiare la propriet Element Name, chiudere la finestra di dialogo delle
propriet, fare clic sullo strumento Text e incollare il testo sulla mappa.

Ulteriori miglioramenti agli oggetti grafici

Quando si crea una nuova mappa vuota nella versione 9.3 il simbolo dei punti grafici di default
ora un semplice simbolo puntuale di colore verde con bordo nero. Nelle versioni precedenti il simbolo
di default era un rombo pi grande di colore nero. Questo simbolo non si adattava bene in particolare
quando lo sfondo della mappa era scuro oppure quando si aveva un network molto denso. Come nelle
precedenti versioni del software, possibile modificare il simbolo di default utilizzato per gli oggetti
grafici in un documento di mappa dalla finestra di dialogo Drawing > Default Symbol Properties.

Ogni documento di mappa ha il suo insieme di propriet dei simboli di default per gli oggetti
grafici e quindi queste modifiche non hanno effetto sulle mappe esistenti o sulle nuove mappe
create con i propri template.

Lopzione che permette di mantenere attivi gli strumenti di disegno degli oggetti grafici inclusa
nella scheda General della finestra di dialogo ArcMap Tools Options. Quando questa funzione non
attiva (che lopzione di default come nella versione 9.2), lo strumento Select Element viene
automaticamente selezionato dopo che si disegna un oggetto grafico, in modo che sia subito possibile
spostarlo o modificarlo. Quando si attiva questa funzione, lo strumento di disegno utilizzato resta attivo
in modo che possibile disegnare pi oggetti grafici fino a che non si seleziona un altro strumento.
Nota: queste impostazioni si applicano a tutte le sessioni di ArcMap, non solo a quella del
documento in uso. Questa opzione anche disponibile in ArcGlobe e ArcScene nella scheda
General della finestra di dialogo Tools > Options. Questa impostazione era in precedenza disponibile
nellutilit arcgis\utilities\AdvancedArcMapSettings.

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Bookmark
Accesso facilitato ai bookmark

I bookmark spaziali hanno numerosi utilizzi, da quello di facilitare la navigazione delle mappe create
o di aiutarvi durante una presentazione o una demo con il software. Nelle precedenti versioni i
bookmark erano accessibili attraverso la voce Bookmarks nel menu a tendina View. Questa voce
stata rimossa dal menu View ed diventata un menu a s stante, facilitando e velocizzando cos
laccesso ai segnalibri. Il nuovo menu Bookmarks disponibile anche in ArcGlobe, ArcScene e
ArcReader.

Nota: nelle precedenti versioni era possibile personalizzare ArcMap spostando il menu Bookmark
dallinterno del menu View alla barra degli strumenti principale. Se avete effettuato questa
operazione e ora sono visualizzati due menu Bookmarks dopo linstallazione della versione 9.3,
semplicemente andate in Tools > Customize e fate clic con il pulsante destro del mouse su uno dei
due menu Bookmarks nella barra degli strumenti principale, scegliendo Delete.

Migliore gestione dei segnalibri

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La finestra di dialogo Bookmark Manager permette di ordinare i bookmark manualmente.


possibile anche esportare o importare i bookmark per condividerli con altri utenti, copiarli tra differenti
data frame nello stesso documento di mappa o copiarli tra documenti differenti di ArcMap, ArcGlobe e
ArcScene. possibile utilizzare il Bookmark Manager per effettuare loperazione di Pan per ricentrare la
mappa sul centro di un segnalibro senza cambiare la scala di visualizzazione.

Il Bookmark Manager ora di tipo non-modal. In questo modo possibile tenerlo aperto mentre si
lavora con la mappa, fornendo un facile accesso ai bookmark archiviati. Facendo doppio clic su un
bookmark nel Bookmark Manager possibile fare uno zoom su di esso.

Nel Bookmark Manager possibile fare clic con il pulsante destro del mouse su un bookmark e
scegliere Update Extent per aggiornarne lestensione utilizzando quella utilizzata al momento. In
precedenza, se si voleva aggiornare lestensione di un bookmark era necessario cancellarlo e poi
ricrearlo.

Il file utilizzato per salvare e caricare i bookmark ha lo stesso formato del file utilizzato per i luoghi
nella finestra di dialogo Tools > My Places. Ci facilita la copia dei bookmark nella finestra di dialogo
My Places in modo che siano disponibili in un qualsiasi documento di mappa. La finestra di dialogo My
Places stata introdotta nella versione 9.2 per permettere di avere accesso allinsieme delle estensioni
spaziali, ai luoghi, agli indirizzi e cos via in un qualsiasi documento in uso. A differenza dei bookmark, i
luoghi della finestra di dialogo My Places sono archiviati centralmente, non nel documento di mappa in
uso. Quando caricate i bookmark nella finestra di dialogo My Places essi diventano luoghi con
estensione spaziale.

possibile anche il procedimento opposto: si possono salvare uno o pi luoghi dalla finestra di
dialogo My Places per poi caricarli nel Bookmark Manager. Per esempio, se si creato un

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gruppo di nomi, potete aggiungerli alla mappa come bookmark in modo che possano essere
utilizzati dagli utenti con i quali volete condividere il vostro documento di mappa. Quando
caricate luoghi lineari o poligonali nel Bookmark manager, la loro estensione diventa quella del
bookmark. Quando caricate dei luoghi puntuali nel Bookmark Manager, viene generato
automaticamente unestensione per il bookmark risultante.

L Suggerimento: questa funzionalit facilita al creazione dei bookmark dalle feature. Per esempio,
nella vostra mappa sono presenti pi paesi e volete creare un bookmark per ognuno di essi:

Selezionate la feature del paese in ArcMap utilizzando uno qualsiasi dei metodi di selezione.
Aprite Tools > My Places e aggiungete i paesi alla finestra di dialogo scegliendo Add From >
Selected Features.
Se si vuole, rinominate i luoghi che avete aggiunto (il loro nome di default il valore del campo
di visualizzazione primario).
Scegliete Save > Save Selected e salvate i luoghi creati in un file.
Scegliete Bookmarks > Manage e nella finestra di dialogo del Bookmark Manager caricate i
luoghi come bookmark. Ogni paese diventa un nuovo bookmark. possibile ordinare i
bookmark secondo i propri criteri.

L Suggerimento: potete utilizzare questa funzionalit per aggiungere oggetti grafici rettangolari a una
mappa visualizzando la posizione e lestensione di un bookmark. Potete anche convertire i rettangoli
grafici in feature poligonali:

Scegliete Bookmarks > Manage e salvate i bookmark che volete disegnare sulla mappa in un
file.
Scegliete Tools > My Places e caricate i bookmark appena salvati.
Nella finestra di dialogo My Places selezionate i bookmark e scegliete Add To Map > As
Graphics. I bookmark vengono disegnati sulla mappa utilizzando al simbologia poligonale
specificata in Drawing > Default Symbol Properties.
Per convertire gli oggetti grafici che avete aggiunto in feature, scegliete Drawing > Convert
Graphics To Features.

Scala
Immissione e visualizzazione della scala in formato relativo in ArcMap

Nella versione 9.2. stata aggiunta la possibilit di immettere i valori di scala in formato relativo
(per esempio, 1 cm = 100 km) ogni qualvolta la scala doveva essere specificata nellinterfaccia utente
di ArcMap. Le scale relative immesse nei controlli di scala dellinterfaccia utente di ArcMap 9.2
venivano automaticamente convertiti nella scala assoluta. Nella versione 9.3 stata aggiunta la
possibilit si visualizzare in ArcMap le scale nel formato relativo. possibile personalizzare il controllo
della scala attraverso linterfaccia utente di ArcMap per utilizzare il formato relativo invece di quello
assoluto. Nella lista a tendina Scale scegliete il comando Customize This List.

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La scheda Scale Format permette di scegliere i formati da una lista di formati predefiniti, di
modificarli oppure di crearne di nuovi.

Ricordate che potete immettere i valori di scala nei controlli di scala nellinterfaccia utente di
ArcMap in qualsiasi formato anche se diverso da quello utilizzato per la visualizzazione della
scala. Il valore di scala immesso viene automaticamente convertito in quello al momento in uso.
quindi ancora possibile immettere le scale in formato relativo in una qualsiasi unit anche se si
preferisce mantenere la scala visualizzata nei controlli di scala nel formato assoluto. Quando si
immettono o si incollano i valori di scala possibile utilizzare una grande variet di abbreviazioni
e di caratteri che sono supportati per facilitare limmissione diretta di valori senza doverli
riformattare o ricalcolare. Nella versione 9.3 stato aggiunto il supporto per i caratteri ' e " per
indicare i pollici o i piedi e questi caratteri sono supportati anche nel formato e per facilitare le
operazioni di copia e incolla da documenti Word o file PDF. Per visualizzare la lista dei formati
supportati, fate clic sul controllo di scala nella barra Standard con lo strumento Whats This? o
fate clic su un controllo di scala in qualsiasi finestra di dialogo con lo strumento ? della barra del
titolo della finestra di dialogo.
Notate che le personalizzazioni apportate alla lista delle scale predefinite e come la scala viene
visualizzata sono archiviate come impostazioni di ArcMap sul vostro computer. Queste
impostazioni non sono archiviate nel documento di mappa e quindi non sono attive se il
documento di mappa viene aperto in una macchina differente.
Nella versione 9.2 era possibile visualizzare le scale in ArcMap nel formato relativo utilizzando
unimpostazione del registro che definiva il formato. Se avete specificato il formato relativo
utilizzando questo sistema nella versione 9.2, il formato specificato sar visualizzato
automaticamente nella scheda Scale Format della finestra di dialogo Scale Settings, a meno
che questo formato non coincida con uno di quelli standard gi impostati.

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I controlli di scala disabilitati, come le due scale nella figura seguente che mostra la finestra di
dialogo delle propriet di un layer per un sublayer di un servizio immagine di ArcIMS al quale si avuto
accesso da ArcMap, sono stati migliorati in quanto ora possibile selezionare i valori della scala per
copiarli e poi incollarli in altri controlli, come per esempio quello principale presente sulla barra
Standard. Nella versione 9.2, quando un controllo di scala era disabilitato non era possibile copiare il
valore della scala.

Le scale assolute sono state impostate in modo da mostrare sempre 2 valori decimali quando il
valore inferiore a 1:100. Nelle precedenti versioni di ArcMap venivano mostrati fino a 6
decimali, un livello di precisione eccesivo per un rapporto di scala assoluto.

Layout
possibile specificare come propriet dellelemento della mappa Scale Text il testo da utilizzare
per separare le due parti della scala testuale. In precedenza se veniva aggiunto il testo della scala in
formato relativo, il separatore del testo era sempre il termine equals e nel caso si fosse voluto utilizzare
il testo 1 cm = 100 km invece di 1 cm equals 100 km si era costretti a convertire il testo in oggetto
grafico. Nellelemento Scale Text il separatore utilizzato per entrambe le scale relative e assolute pu
ora essere specificato. Il separatore di default per le scale relative il carattere = mentre per le scale
assolute il carattere :. stato inoltre aggiornato lo stile del testo delle scale di default, che per al
maggiore parte dei casi utilizza il separatore =.

61

Controllo sulla dimensione delle scale grafiche aggiunte ai layout

Affinch i vari stili degli elementi della mappa potessero essere utilizzati in differenti mappe e
dimensioni di pagine, ArcMap ha sempre dimensionato automaticamente in rapporto alla dimensione
della pagina grafica la dimensione del testo e di alcune delle altre propriet delle dimensioni delle frecce
del nord, delle scale grafiche e del testo delle scale quando gli oggetti venivano aggiunti a una mappa.
Questa opzione permetteva che i differenti stili non dovessero essere archiviati con dimensioni diverse
e lo stesso stile poteva essere utilizzato in mappe di dimensioni diverse. Per esempio, cos possibile
utilizzare lo stesso stile in una pagina con dimensioni tipo poster e su un foglio A4. Tuttavia, pu dare
problemi il fatto che la dimensione del carattere utilizzato per gli elementi della mappa venga scalata in
rapporto alla dimensione della mappa. Nella versione 9.3 possibile controllare questa funzionalit con
la nuovo controllo Scale to fit page della finestra di dialogo Selector che viene visualizzata quando si
aggiunge a una mappa una freccia del nord, una scala grafica o il testo descrittivo della scala. La
nuova opzione attiva di default per mantenere il comportamento della versione 9.2. Disattivando
questa opzione, la dimensione degli elementi della mappa da voi specificata viene rispettata qualsiasi
sia la dimensione della pagina grafica. In questo modo sicuro che la freccia per il nord, la barra
grafica o il testo della scala sono esattamente della misura da voi scelta nello stile utilizzato.

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Questa impostazione non una propriet dellelemento della mappa che avete aggiunto, ma
controlla semplicemente come la dimensione specificata nello stile utilizzato per lelemento deve
essere gestita quando lelemento viene aggiunto alla mappa. Perci, se dopo che un elemento
stato aggiunto alla mappa cercate questa opzione nella finestra di dialogo delle propriet,
noterete che lopzione non pi visualizzata.
Nota: se modificate la dimensione della pagina utilizzata per il vostro documento di mappa, gli
elementi della mappa possono essere ridimensionati per adattarsi alla nuova dimensione. Questo
comportamento dipende dallattivazione o disattivazione dellopzione Scale map elements
proportionally to changes in page size della finestra di dialogo File > Page and Print Setup. Se
lopzione attiva gli elementi della mappa vengono scalati quando modificate la dimensione della
pagina sia se lopzione Scale to fit page era stata attivata o no quando lelemento era stato aggiunto
alla mappa.

La legenda riflette automaticamente la trasparenza dei layer

I simboli della legenda della mappa e della Table Of Contents vengono automaticamente disegnati
con colori pi chiari se si attiva la funzione di trasparenza dei layer, in modo che la simbologia sia pi
simile a quella utilizzata nel campo cartografico della mappa.

Questa una nuova impostazione della scheda General della finestra di dialogo Data Frame
Properties. attivata di default per i nuovi data frame creati con la versione 9.3. Lopzione non
attiva per default per i data frame preesistenti e quindi la legenda non rispecchia il campo
cartografico se questa opzione non viene attivata manualmente.

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Ordine degli elementi della legenda facilitato

Sono stati aggiunti nuovi pulsanti a fianco della lista degli elementi nella finestra di dialogo Legend
Properties e Legend Wizard che permettono di spostare gli elementi selezionati in cima o in fondo alla
lista con un solo clic. I pulsanti che spostano in alto e in basso gli elementi sono stati migliorati e
permettono ora di spostare insieme tutti gli elementi selezionati.

Opzione per impostare il passo dei reticolati

Le linee dei reticolati hanno per default vertici aggiunti ogni grado per permettere alle linee del
reticolato di seguire meglio la curvatura della Terra. In alcuni casi, come per esempio nelle mappe a
grande scala o con dati molto precisi, pu essere necessario aumentare la densit dei vertici per far s
che il reticolato si adatti meglio ai dati. A partire dal service pack 4 di ArcGIS 9.2 stata introdotta una
nuova impostazione del registro che pu essere impostata per aumentare la densit dei vertici. La
chiave di registro non presente dopo linstallazione del service pack, ma deve essere aggiunta
manualmente:
HKEY_CURRENT_USER\Software\ESRI\ArcMap\Settings\Graticule
\DensificationDistanceInDegrees

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Assegnando a questa chiave del registro REG_SZ un valore 0.1, per esempio, ArcMap creer
un vertice ogni decimo di grado. I valori validi sono compresi nellintervallo 0.01 e 5. Il valore
0.01 significa che ArcMap creer un vertice ogni centesimo di grado e il valore pu provocare
una degradazione delle prestazioni quando si lavora con mappe di grandi dimensioni, come per
esempio una mappa del mondo. Per questo motivo si raccomanda di utilizzare valori pi fini di
densit solo quando si nota che il reticolato non si allinea bene con i propri dati. Quando questa
impostazione del registro non specificata o quando ha un valore di 1, i reticolati vengono
visualizzati come nella versione 9.2.

Accesso ad attributi e hyperlink dalle feature


Nuovo strumento HTML Popup

I popup HTML sono piccole finestre che contengono testi HTML e contenuto Web e che
permettono di sfruttare la formattazione HTML, i link e il contenuto multimediale per visualizzare gli
attributi delle feature geografiche e delle informazioni correlate. Un popup HTML ha una riga di
intestazione che punta alla feature alla quale collegato.

Nella versione 9.3 potete definire i popup HTML per qualsiasi layer di feature e utilizzarli con il
nuovo strumento HTML Popup della barra Tools.

Per attivare i popup per un livello di feature, fate doppio clic sul livello per aprire la finestra di
dialogo Layer Properties, andate alla scheda HTML Popup e spuntate la casella in cima alla
scheda. Ogni formattazione HTML archiviata nei campi di testo degli attributi delle feature viene
rispettata nelle finestre di popup HTML e qualsiasi attributo contenente URL viene visualizzato
nella finestra di popup come link cliccabile. I popup HTML possono essere anche definiti per
visualizzare i contenuti degli URL ai quali si ha acceso tramite Internet e nei quali ogni parte
dellURL pu essere un valore fornito da uno degli attributi del layer.

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Il popup HTML di default per un layer di feature una semplice tabella HTML degli attributi della
feature.

Nella figura seguente, lopzione stata utilizzata per specificare che i popup devono contenere
le informazioni di Wikipedia per i nomi geografici forniti da uno dei campi del layer. Questa
funzionalit simile a un hyperlink, ma il contenuto viene visualizzato allinterno della finestra di
popup HTML invece che lanciando il browser Web preimpostato. Inoltre, a differenza di un
hyperlink, come parte dellURL possibile definire suffissi e prefissi contenuti negli attributi del
layer e lintera definizione URL contenuta nel layer se lo si salva sotto forma di layer file per
caricarlo in unaltra mappa.

Popup HTML personalizzati possono anche essere creati utilizzando un template XSL
specificato nella scheda HTML Popup della finestra di dialogo Layer Properties. La

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formattazione HTML archiviata come attributo nel livello viene rispettata quando i valori
dellattributo sono visualizzati nel popup.

L Per esempi di template XSL e la personalizzazione disponibile consultate la cartella HTML Popup in
..\ArcGIS\Styles. Questa cartella contiene anche il file popup.xsl utilizzato per le opzioni della tabella
HTML di default.

Come lo strumento Hyperlink, quando selezionate lo strumento HTML Popup ogni feature nella
mappa che ha definito un popup HTML viene visualizzata in blu o sottolineata in blu nel caso di
poligoni. Per specificare un differente colore o per evitare che le feature con popup HTML
cambino colore utilizzate lopzione della scheda General della finestra di dialogo Tools >
Options. Lo strumento HTML Popup utilizza la tolleranza di selezione specificata in pixel della
finestra di dialogo Selection > Selection Options. I popup HTML restano aperti fino a che resta
selezionato lo strumento HTML Popup. possibile avere aperti pi popup HTML
contemporaneamente.
Definire i popup HTML particolarmente utile se dovete convertire livelli di feature e mappe in
file KML o servire le mappe nel formato KML utilizzando ArcGIS Server, dato che i popup sono
accessibili dai client KML. I popup HTML sono supportati anche da ArcGlobe e ArcScene.
Novit dello strumento Identify

La finestra di dialogo Identify rispetta ora le propriet dei campi quando si accedono record
relazionati.

L Per ulteriori dettagli controllate la sezione Tabelle, join e relate di questo documento.
Quando una feature stata identificata, nella finestra di dialogo Identify potete aprire la finestra di
dialogo delle propriet e la tabella degli attributi del livello al quale appartiene senza avere bisogno di
andare ad aprirle dalla Table Of Content.

Questa funzionalit velocizza il lavoro specialmente quando una mappa contiene un grande
numero di layer. Per esempio, se vedete una feature sulla mappa alla quale volete cambiare la
simbologia, letichetta o altre propriet, potete semplicemente identificarla per trovare il layer al
quale appartiene e fare clic con il pulsante destro del mouse per aprire la finestra di dialogo

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delle propriet o la tabella degli attributi in modo da potere apportare le modifiche. Questi
comandi non sono disponibili in ArcReader e ArcGIS Engine.

La modalit con la quale si ordina la lista degli attributi nel riquadro destro della finestra di dialogo
Identify persistente tra le sessioni. Se quindi ordinate in ordine alfabetico i campi la finestra di dialogo
utilizzer questo ordine fino a che non ne verr selezionato uno nuovo.

Novit dello strumento Hyperlink

Gli hyperlink possono contenere ora parametri che possono essere forniti allapertura di un
documento. Per esempio, se si crea un link a un file PDF di Adobe, pu essere specificata una certa
pagina. Il parametro per i file PDF il seguente:
\test.pdf?<space>/A<space>Page=<Page#>=OpenActions

Il carattere ? serve come delimitatore del parametro. I parametri dipendono dal software che
lancia i documenti collegati. Gli hyperlink che contengono parametri per le applicazioni non sono
generalmente compatibili con le versioni precedenti e quindi laccesso possibile solo nella
versione 9.3.

Etichettatura
Nuovo comando Pause Labeling

possibile disattivare momentaneamente la visualizzazione delle etichette con il nuovo comando


Pause Labeling. Quando il comando viene attivato, letichettatura viene sospesa in ArcMap. Quando
letichettatura sospesa possibile continuare a lavorare con il programma, ma le etichette non
vengono ridisegnate in modo tale che utilizzando gli strumenti di pan e zoom il ridisegno molto pi
veloce. Questo comando attivo sia in modalit Data View sia in Layout View. Il comando Pause
Labeling si trova nella barra Labeling e nel menu Labeling al quale si ha accesso facendo clic con il
pulsante destro del mouse su un data frame della Table Of Content.

Miglioramenti negli Halo

Le prestazioni di disegno e la qualit degli halo stata migliorata. Gli utenti delle annotazioni e dei
motori Maplex o di etichettatura standard trarranno sicuri benefici da queste novit, originariamente
introdotte nel service Pack 4 di ArcGIS 9.2.

L Per ulteriori informazioni consultate il capitolo Maplex per ArcGIS di questo documento.

Simbologia
Sono stati aggiunti due simboli lineari allo style e al serverstyle ESRI, le frecce Arrow Right Middle e
Arrow Left Middle. Le frecce sono sempre posizionate al centro del segmento qualsiasi sia la sua
lunghezza, escluse le linee troppo corte per la rappresentazione con il simbolo. Non possibile
modificare la posizione della freccia sulla linea, ma si possono editare le altre propriet come il marker
per la freccia, il colore, langolo, la dimensione il colore della linea, la larghezza e il tratteggio.

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Rappresentazioni cartografiche
Le novit che riguardano le rappresentazioni cartografiche si trovano in quattro aree di
funzionalit: editing, visualizzazione, geoprocessing e geodatabase.
Nuove funzionalit di editing delle rappresentazioni

Gli strumenti di editing delle rappresentazioni sulla barra Representation forniscono ora il feedback
WYSIWYG per tutte le operazioni effettuate con gli strumenti di editing con tutti i layer di simboli delle
rappresentazioni. Quando si editano le rappresentazioni delle feature su una mappa, viene ora
visualizzata la simbologia della feature e non pi il suo contorno, in modo che sia visibile come lediting
influisce sulla mappa. La nuova finestra di dialogo Representation Options permette di modificare il
feedback della modalit di visualizzazione quando si effettuano operazioni di editing con gli strumenti di
editing delle rappresentazioni. Limpostazione di default WYSIWYG.

La dimensione dei vertici e delle maniglie di selezione per le rappresentazioni delle feature
selezionate pu ora essere di dimensione maggiore rispetto a quella della versione 9.2. I vertici delle
rappresentazioni delle feature selezionate hanno ora la stessa dimensione di quelli visualizzati quando
si utilizza lo strumento Editor Select e lEdit task impostato a Modify feature. La nuova finestra di
dialogo Representation Options permette di modificare il feedback della modalit di visualizzazione
quando si selezionano feature con gli strumenti di selezione delle rappresentazioni. La dimensione
maggiore quella di default. Piccoli vertici e maniglie di selezione sono utili quando la simbologia delle
rappresentazioni non deve essere oscurata durante le operazioni di editing.

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Tutte le finestra di dialogo delle rappresentazioni accettano ora limmissione di misure nelle
seguenti unit di pagina: millimetri, centimetri, pollici e punti. Le unit di mappa non sono supportate.
possibile immettere valori in differenti unit di misura da quelle specificate nelle propriet della
rappresentazione delle feature class. La finestra di dialogo converte il valore immesso e le unit di
misura nel valore equivalente delle unit di misura specificate dalle propriet.

Sono disponibili nuovi shortcut da tastiera per passare dagli strumenti delle rappresentazioni
individuali, per passare da una funzionalit dello strumento delle rappresentazioni attivato allaltra, per
accedere al menu contestuale dello strumento delle rappresentazioni attivato e per aprire la finestra di
dialogo Representation Properties. Premendo lo shortcut da tastiera si attiva lo strumento primario,
premendo nuovamente i tasti si attiva lo strumento secondario o il menu contestuale per lo strumento
primario.

Nel menu contestuale del Representation Marker Editor sono ora disponibili delle voci che
permettono di modificare la dimensione e la forma degli elementi simbolici selezionati. Ci permette di
creare elementi simbolici con specifiche esatte, quali dimensioni, posizione e spaziatura tra elementi
multipli.

presente anche un nuovo menu contestuale per cancellare i vertici di rappresentazioni multiple,
punti di rappresentazioni Bezier e punti di controllo di rappresentazioni. Dopo avere selezionato un
insieme di rappresentazioni con gli strumenti Direct Select Lasso o Direct Select, facendo clic con il
pulsante destro del mouse sar disponibile lopzione per rimuovere i vertici della rappresentazione degli
specifici tipi.

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Nuova funzionalit di visualizzazione delle rappresentazioni

Pu succedere di avere pi regole di rappresentazione per una feature class di quelle che si
vogliono visualizzare nella Table Of Contents e nella legenda. A tal fine stata aggiunta una finestra di
dialogo Legend Options che permette di controllare la visualizzazione delle regole nella Table Of
Contents. Questa finestra di dialogo viene utilizzata per selezionare le regole da visualizzare e per
scegliere lordine nel quale si vuole che vengano visualizzate. Quando la legenda impostata per
ricevere automaticamente gli aggiornamenti dalla Table Of Contents le modifiche apportate in questa
finestra di dialogo sono riflesse nella legenda. Questa finestra di dialogo accessibile in ArcMap dalla
finestra di dialogo Layer Properties degli specifici layer. La finestra di dialogo accessibile nel menu
Layer Options nella scheda Symbology delle rappresentazioni.

In ArcGIS 9.2 erano presenti numerosi esempi di rappresentazioni per sviluppatori che indicavano
diverse modalit per creare effetti geometrici. Alcuni di questi esempi sono inclusi ora come dotazione
standard di ArcGIS 9.3. I nuovi effetti geometrici sono Move, Rotate, Scale, Regular Polygon, Tapered
Polygon e Wave. Questi effetti sono disegnati per sostituire i metodi di creazione manuale
precedentemente richiesti per creare un effetto visivo quale unombreggiatura. Come tutti gli effetti
geometrici, questi nuovi effetti lavorano modificando dinamicamente la forma e la posizione di un
simbolo.

Utilizzate leffetto Move per spostare dinamicamente un layer simbolico in una nuova posizione.
Utile per creare unombreggiatura.

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Utilizzate leffetto Rotate per ruotare dinamicamente un layer simbolico con un nuovo
orientamento. Utile per ruotare layer stroke e fill con la stessa modalit con la quale vengono
ruotati i simboli puntuali. Utile come effetto geometrico globale per ruotare
contemporaneamente tutti i layer simbolici di una stessa regola.

Utilizzate leffetto Scale per modificare dinamicamente la scala di un livello simbolico. Utile per
controllare la dimensione di una rappresentazione di una feature in entrambe le dimensioni
senza bisogno di editarla.

Utilizzate leffetto Regular Polygon per generare un simbolo fill dinamico da una feature di input
puntuale. Utile per aggiungere una forma poligonare uniforme attorno a un marker al posto di un
halo o di un buffer.

Utilizzate leffetto Tapered Polygon per generare un simbolo fill dinamico da una feature di input
lineare. Utile per modificare gradualmente la larghezza di un simbolo stroke lungo una specifica
sezione di una linea.

Utilizzate leffetto Wave per generare un simbolo stroke dinamico per creare una forma naturale
o organica da un segmento a geometria rettilinea. Utile per creare feature idrografiche come
fiumi o torrenti fedeli ai corrispondenti oggetti naturali del mondo reale.

In ArcGIS 9.3 presente un nuovo stile di posizionamento dei marker chiamato On Vertices che
fornisce ulteriore controllo su dove i marker devono essere posizionati relativamente alle linee e ai bordi
dei poligoni. Utilizzate questo stile per posizionare un marker su specifici vertici lungo feature lineari o
bordi di poligoni. Utile per posizionare un marker in una posizione dove non conosciuta la distanza
esatta dallinizio o la fine di una feature lineare o il punto di chiusura di un poligono.

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Nuovi strumenti di geoprocessing per le rappresentazioni

Quando avviene che pi incidenti si verifichino nello stesso luogo, una feature puntuale viene
aggiunta per ogni evento. Quando i punti sono simbolizzati, si sovrappongono tra di loro e pu
sembrare che sia presente solo una feature. Utilizzando la simbologia per le rappresentazioni per la
feature puntuale il nuovo strumento di geoprocessing Dispers Markers sposta i simboli puntuali
coincidenti in modo che siano quasi coincidenti tra di loro. Come risultato si ottiene il numero reale di
incidenti nello specifico luogo. Per esempio, questo strumento di geoprocessing utile per visualizzare
le chiamate al 118. Lo strumento disponibile in ArcToolbox in Cartography > Simbolization
Refinement. Richiede una licenza di ArcInfo.

Il parametro Minimum Spacing la distanza tra il bordo di un marker symbol e il bordo di un


altro. Quando viene trovato un simbolo puntuale allinterno di questa distanza viene considerato
facente parte di un gruppo. I simboli appartenenti a un gruppo di marker vengono poi spostati
tra di loro fino a che tra ogni marker del gruppo non ci sia la distanza minima specificata.
Esistono otto diversi metodi per disporre i risultati delloperazione dello strumento.

Le linee tratteggiate o altri simboli stroke ripetuti possono oscurarsi lun laltro quando simbolizzano
bordi di poligoni condivisi dato che i loro pattern possono andare fuori fase. Con la simbologia delle
rappresentazioni per le feature, lo strumento di geoprocessing Set Representation Control Points At
Intersect aggiunge un punto di controllo in ogni posizione dove feature coincidenti condividono uno o
pi vertici in modo da assicurare che i pattern inizino e finiscano nello stesso posto. Questo strumento
di geoprocessing utile per visualizzare confini coincidenti con pattern sincronizzati. Lo strumento
disponibile in ArcToolbox in Cartogarphy > Symbolization Refinement. Richiede una licenza di ArcInfo.

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Il parametro Input Secondary features specifica le feature che sono utilizzate per determinare le
posizioni dove feature di un layer di feature intersecano quelle di un altro layer di feature. Per
individuare feature che si autointersecano, il parametro Secondary features deve essere vuoto.
Le feature secondarie possono essere feature puntuali, feature senza rappresentazioni e feature
che non appartengono al geodatabase come shapefile e coverage.

Migliore esportazione delle rappresentazioni

Nella versione 9.3 quando si esportano dati in un workspace XML, sono disponibili informazioni
addizionali sulle rappresentazioni in una feature class. In particolare, viene fornita ora la definizione di
ogni regola di rappresentazione. La descrizione fornisce i dettagli degli effetti geometrici e degli stili di
posizionamento dei marker insieme ai loro rispettivi valori dei parametri di default cos come i tipi di
layer simbolici e le loro rispettive caratteristiche come dimensione e colore.

Geocoding e dati StreetMap


Nuovo strumento di reverse geocoding e barra Geocoding

Il nuovo strumento Address Inspector permette di fare clic su un luogo sulla mappa per trovare in
quella posizione lindirizzo o lintersezione stradale pi vicini. Lo strumento si trova nella nuova barra
Geocoding. La barra stata aggiunta per riunire in un unico oggetto dellinterfaccia utente tutti i
comandi e gli strumenti di geocoding.

Lo strumento Address Inspector attivo se nella mappa si fa riferimento a un address locator.


Se sono disponibili pi address locator lo strumento Address Inspector utilizza quello attivo

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specificato nellAddress Locator Manager. Laddress locator attivo visualizzato con un


asterisco nel Manager.

Dopo avere selezionato questo strumento, sposate il cursore del mouse sulla mappa e tenete
premuto il tasto sinistro del mouse. Se siete vicini a una strada, lindirizzo sar visualizzato in
una finestra di popup. Potete spostare il cursore del mouse tenendo premuto il pulsante sinistro
per visualizzare lindirizzo su cui si trova il cursore.

Fate clic con il pulsante destro del mouse per selezionare comandi aggiuntivi come passare
dallispezione degli indirizzi delle strade a quella delle intersezioni e per impostare la distanza di
ricerca utilizzata dallo strumento. Per ricevere aiuto sui comandi nel menu contestuale di questo
strumento evidenziate uno dei comandi nel menu contestuale e premete SHIFT + F1. Potete
utilizzare anche il seguente comando da tastiera mentre lindirizzo di un luogo viene visualizzato
per effettuare operazioni addizionali. Questi comandi da tastiera sono visualizzati anche nella
barra di stato mentre si utilizza lo strumento.

I comandi che aggiungono testo e oggetti grafici li disegnano utilizzando lambiente dei simboli
grafici corrente, specificato nella barra Draw. Nella figura seguente un punto grafico e un callout
sono stati aggiunti in tre luoghi.

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I punti grafici aggiunti alla mappa con questo strumento hanno coem etichetta lindirizzo che
rappresentano (controllate il campo Element Name della scheda Size and Position), cos se si
utilizza il nuovo comando Drawing > Convert Graphics To Features per trasformarli in shapefile
o feature class, le feature puntuali che si creano hanno automaticamente un attributo Name che
contiene lindirizzo.
Migliore progress reporting durante il geocoding

Durante il geocoding ora pi facile vedere i progressi e la nuova finestra di dialogo mostra in
modo pi chiaro i risultati delloperazione.

Nuova interfaccia utente per il rematching dei risultati del geocoding

La finestra di dialogo Rematch stata completamente riadattata per facilitarne lutilizzo. La finestra
di dialogo ora modeless ed quindi ora possibile continuare a lavorare con la mappa mentre
aperta. anche possibile visualizzare o nascondere parti della finestra di dialogo per renderla pi
compatta. inoltre possibile creare e archiviare le proprie definizioni dei risultati per filtrare quali risultati
devono essere elencati per il rematching. Il nuovo strumento Pick Address From Map sulla finestra di
dialogo permette di fare clic sulla mappa per scegliere il luogo dellindirizzo direttamente. Questo
strumento lavora come lo strumento Address Inspector descritto in precedenza. Quando vi trovate
sopra lindirizzo che volete selezionare, potere fare clic con il pulsante destro del mouse e scegliere
lopzione Pick Address oppure potete premere i tasti Spazio o Enter della tastiera.

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Nella figura seguente, il riquadro superiore della finestra stato nascosto. possibile lavorare
con gli indirizzi che devono essere riaccoppiati utilizzando i controlli nellangolo superiore
sinistro.

Dati StreetMap

I dataset StreetMap USA basati sulle strade TIGER sono stati sostituiti con il nuovo dataset
StreetMap North America con le strade Tele Atlas 2003.

In ArcGIS sono forniti per il dataset StreetMap North America i nuovi locator per gli indirizzi stradali
e per i codici di avviamento postale sia per gli USA sia per il Canada. Sono inclusi anche locator
compositi che includono le funzioni dei singoli locator.

Lavorare con i layer file


I layer file (file .lyr) vengono ora rappresentati con unicona gialla anche in Esplora Risorse di
Windows, sul desktop di Windows, nei messaggi di Outlook e cos via. In precedenza i file .lyr non
erano registrati allapplicazione ArcGIS e non venivano visualizzati con la loro icona.

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Nota: la stessa generica icona gialla utilizzata in Windows per tutti i file .lyr. Licona non mostra il
tipo di dato spaziale che il layer contiene, come invece fanno le icone dei layer file in ArcCatalog e
nella finestra di dialogo Add data.

Facendo doppio clic su un layer file in Esplora risorse, Outlook e cos via, automaticamente si
lancia ArcMap e viene visualizzato il layer se lapplicazione non aperta. Se ArcMap gi aperto, il
layer viene aggiunto automaticamente alla mappa. Se il layer file contiene contenuto che si pu
visualizzare solo in ArcGlobe, allora viene lanciata questa applicazione. ora possibile trascinare i layer
file da Outlook e rilasciarli in ArcMap, ArcGlobe o ArcScene. Ci facilita linvio di layer file che
referenziano contenuto Web ad altri utenti via e-mail, che possono cos aggiungere i layer dalla vostra
e-mail alla loro mappa.

anche possibile lanciare layer file direttamente da pagine Web. Cliccando un layer file in una
pagina Web si aggiunge automaticamente il layer alla sessione corrente di ArcMap o si lancia ArcMap
se lapplicazione non aperta. Layer file con contenuto 3D esclusivo di ArcGlobe lanciano ArcGlobe se
lapplicazione non gi aperta. possibile vedere direttamente in azione questo approccio nella pagina
dei layer del nuovo ArcGIS Desktop Resource Center http://resources.esri.com/arcgisdesktop/layers.
Per facilitare laggiunta di servizi di ArcGIS Online e altri utili servizi Web alle vostre mappe o globi sono
stati creati layer file che referenziano questi servizi e li offrono in queste pagine Web. Gli utenti della
versione 9.2 possono avere accesso a questi layer file, ma devono fare clic con il pulsante destro del
mouse sui layer file e salvarli su disco per poterli utilizzare. Consultate la seguente sezione di questo
capitolo per ulteriori informazioni su come accedere ai dati Web dal Resource Center.

Nella versione 9.3 i layer file sono in realt registrati a un piccolo programma chiamato
ArcGISAppLauncher.exe. questo programma determina come ArcGIS Desktop deve trattare un layer
file quando questo viene lanciato e, assicurandosi che ArcMap e ArcGlobe siano installati, il layer file
viene inviato allapplicazione corretta. Se si controlla quindi la lista dei tipi di file di Windows si pu
notare che i file LYR sono registrati allapplicazione ArcGISAppLauncher.exe e non ad ArcMap.exe.

Aggiungere dati Web alle mappe


Servizi gratuiti di ArcGIS Online e altri utili servizi Web

ArcGIS Online fornisce carte di base e globi ad alte prestazioni e pronti alluso che possibile
utilizzare gratuitamente in ArcGIS Desktop, incluse le immagini, le strade, i rilievi e le basi topografiche.
Lutilizzo di questi servizi semplice dato che sono basati sul Web, sono senza soluzione di continuit

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e quindi non ci sono dati da scaricare o gestire localmente. Si pu pensare ad ArcGIS Online come
uno strumento per sopperire ed estendere i dataset gratuiti forniti dalla ESRI con il DVD Data and
Maps fornito insieme ad ArcGIS. I servizi di ArcGIS Online possono essere utilizzati come mappe di
base per le applicazioni Web create con ArcGIS Desktop. Consultate il capitolo Il GIS sul Web di
questo documento.

I servizi di ArcGIS Online sono disponibili per gli utenti di ArcGIS Desktop da circa un anno,
sotto forma di beta release. In contemporanea con la release di ArcGIS 9.3, ArcGIS Online sar
nella sua piena versione. Numerosi miglioramenti sono stati apportati al contenuto dei servizi,
come agli shaded relief e allinclusione dei parchi e delle aree protette ai servizi stradali, oltre a
unetichettatura dei nomi internazionali pi dettagliata nelloverlay dei luoghi e dei confini per i
servizi immagine. A differenza della versione beta di ArcGIS Online non necessaria alcuna
registrazione o username e password per accedere e utilizzare i servizi gratuiti di ArcGIS Online.

Nella versione 9.3 stata facilitata laggiunta dei servizi di ArcGIS Online nelle mappe e nei globi
con un solo e semplice clic. In ArcMap scegliete il comando File > Add Data From Resource Center
che
lancia
la
pagina
Layers
dellArcGIS
Desktop
Resource
Center
http://resources.esri.com/arcgisdesktop/layers, nella quale potete fare semplicemente clic sul layer
che volete aggiungere alla vostra mappa. I quattro layer nella sezione World e il layer US Topo maps
nella sezione United States referenziano i servizi ArcGIS Online.

Lo stesso comando File > Add Data From Resource Center in ArcGlobe lancia la pagina Globe
Layers contenente i layer 3D referenziati ai servizi globo di ArcGIS Online.
Potete

inoltre

visitare

la

pagina

Maps

del

Resource

Center

direttamente

http://resources.esri.com/arcgisdesktop/maps per lanciare documenti di mappa pronti alluso

contenti servizi ArcGIS Online. inoltre presente una pagina Globes con i documenti globo
contenenti servizi globo di ArcGIS Online.

Oltre ai servizi di ArcGIS Online, lArcGIS Desktop Resource Center contiene mappe e layer dei pi
utili servizi di parti terze serviti da agenzie governative, universit e organismi pubblici, come per
esempio i servizi National Map e National Atlas resi disponibili dalle agenzie US e ospitati dallUSGS e

79

da altre agenzie. Alcune clearinghouse GIS di stati US hanno inoltre fornito mappe di base contenenti
layer su Web per i loro stati.

Il contenuto di parti terze del Desktop Resource Center sono stati scelti dalla ESRI per fornire
utili dati Web che gli utenti di ArcGIS Desktop possono utilizzare e che mostrano interessanti e
innovativi utilizzi delle pratiche e degli approcci per disegnare e fornire dati su Web. Questi
servizi di parti terze non fanno parte di ArcGIS Online e la ESRI non responsabile del
contenuto, dellaccuratezza e della disponibilit di questi servizi. Commenti e suggerimenti su
questi servizi sono graditi, specialmente se ritenete che i servizi trovati sul Web o pubblicati dalla
vostra azienda possano essere utili per i professionisti GIS e che pertanto debbano essere
aggiunti al Desktop Resource Center. In fondo a ogni pagina del Resource Center disponibile
un link per il feedback. disponibile inoltre un nuovo thread di discussione Resource Center
nellArcGIS Desktop Discussion Forum, nel quale potete discutere del Desktop Resource
Center.

Non necessario aggiornare ArcGIS Desktop alla versione 9.3 per utilizzare i nuovi servizi gratuiti
di ArcGIS Online. Se si utilizza ArcGIS Desktop 9.2 con installato almeno il Service Pack 1 comunque
possibile accedere ai servizi. Potete andare alla pagina del Desktop Resource Center Content descritta
precedentemente e accedere a una qualsiasi delle mappe, layer e globi presenti. Se utilizzate ArcGIS
Desktop 9.2 SP4 o precedenti non potete lanciare direttamente mappe o globi dalle pagine del
Resource Center, ma dovete prima fare clic con il pulsante destro del mouse e salvarli localmente su
disco e lanciarli dalla cartella dove li avete archiviati. In modo simile, se non utilizzate la versione 9.3
dovete fare clic con il pulsante destro del mouse sui layer file e salvarli localmente su disco prima di
poterli lanciare. Se utilizzate ArcGIS 9.1 o versioni precedenti non potete utilizzare mappe, globi e layer
contenuti nei servizi di ArcGIS Online. Nelle pagine del Desktop Resource Center fate clic sul link
Description sotto una particolare mappa, globo o layer per visualizzare quale versione di ArcGIS
Desktop supportata.

Se state gi utilizzando servizi di ArcGIS Online nelle vostre mappe o globi questi servizi
continueranno a funzionare correttamente anche se non aggiornate ArcGIS Desktop alla versione 9.3,
con leccezione di alcuni servizi che sono stati rimossi nellagosto 2008, i servizi di mappa USA Prime
Imagery (I3_Imagery_Prime_world) e i servizi globo I3_imagery_prime_World_2D che includono
immagini con risoluzione inferiore a 1 metro per alcune aree urbane degli US che dallagosto 2008
saranno servizi a pagamento e quindi non pi disponibili gratuitamente in ArcGIS Desktop.

L Per ulteriori informazioni consultate la pagina Web


http://resources.esri.com/arcgisonlineservices/index.cfm?fa=news.
Se avete gi utilizzato i servizi di ArcGIS Online nelle vostre mappe o globi vi consigliamo di
ripulire al cache locale per i layer di ArcGIS Online. La cache locale archiviata sulla vostra
macchina da ArcMap e ArcGlobe quando avete accesso ai servizi di mappa con cache al fine di
incrementare le prestazioni, evitando di richiedere i dati dal server se vi avete gi avuto accesso.
La ripulitura della cache non obbligatoria, ma assicura che quando disegnate la vostra mappa
vengano visualizzati i dati cartografici pi recenti da ArcGIS Online, riflettendo i miglioramenti
apportati di recente ai servizi. La ripulitura della cache facile se aggiornata ArcGIS Desktop alla
versione 9.3 dato che possibile svuotare lintera cache locale per tutti i servizi di mappa con
cache ai quali avete avuto accesso con un paio di clic andando nella scheda GIS Servers della
finestra di dialogo Tools > Options e facendo clic su Clear Local Cache Now. In alternativa, nella
versione 9.2 e 9.3 potete andare nella scheda cache nella finestra di dialogo Layer Properties
per ogni layer di ArcGIS Online presente nella vostra mappa e ripulire la cache per quel servizio.

I servizi gratuiti di ArcGIS Online sono servizi con cache pubblicati con ArcGIS Server. Sono stati
creati con cache sul server per massimizzare le prestazioni. Nella versione 9.3 sono state apportate
numerose modifiche ad ArcMap per migliorare le prestazioni e laspetto dei servizi di mappa con cache
di ArcGIS Server. Anche i servizi globo di ArcGIS Server sono stati migliorati in ArcGlobe. Per ulteriori
informazioni consultate il capitolo ArcGIS 3D Analyst in questo documento.

L Per ulteriori informazioni sui servizi di ArcGIS Online consultate la pagina di descrizione del prodotto

80

http://www.esri.com/software/arcgis/arcgisonline-services/index.html

e lArcGIS Online Services Resource Center


http://resources.esri.com/arcgisonlineservices.

ArcGIS Online Premium Services con Microsoft


Virtual Earth
Oltre ai servizi gratuiti di ArcGIS Online sono disponibili su abbonamento da met agosto 2008 i
servizi ArcGIS Online Premium Services, che forniscono un veloce accesso alle pi recenti
immagini, alle reti stradali e ad altri servizi via via pubblicati dai pi noti provider, alcuni dei quali
con una copertura globale continuamente aggiornata.
I Premium Services disponibili inizialmente sono i servizi Microsoft Virtual Earth che includono i
layer Aerial, Roads e Hybrid, e le USA Prime Imagery da i-cubed. Ulteriori servizi saranno
disponibili verso al fine dellanno.
La figura seguente mostra il servizio Microsoft Virtual Earth in ArcMap. Il servizio fornito sotto
forma di un layer group contenente tre layer Virtual Earth. possibile suddividere questo gruppo
in layer individuali a seconda dellutilizzo che si intende fare dei servizi.

Per accedere ai servizi di ArcGIS Online Premium Services richiesto ArcGIS Desktop 9.3.
Questi servizi non sono supportati nelle precedenti versioni.
I servizi premium che la ESRI serve con ArcGIS Server, come il servizio USA Prime Imagery,
utilizzano la nuova sicurezza token-based introdotta da ArcGIS Server 9.3, che non
supportata da ArcGIS Desktop 9.2. Questi servizi sono supportati da tutte le applicazioni di
ArcGIS Desktop.

81

I servizi premium serviti da parti terze come Microsoft Virtual Earth si possono accedere
direttamente utilizzando un nuovo meccanismo di ArcGIS Desktop per accedere i servizi Web
tile-based. Questo meccanismo richiede ArcGIS Desktop 9.3 insieme a un patch disponibile da
met agosto 2008. I servizi di parti terze sono supportati in ArcMap, ArcGlobe e ArcGIS Engine
e sono forniti come layer creati dalla ESRI e distribuiti in mappe, layer e globi pronti alluso. Non
presente nessuna interfaccia in ArcCatalog o nella finestra di dialogo Add Data per collegarsi a
questo tipo di servizi. Notate che al momento della stampa di questo documento Microsoft
Virtual Earth supportato in ArcGlobe in fase di test e Microsoft Virtual Earth non supportato
in ArcReader via ArcGIS Publisher.
possibile avere unanteprima dei servizi premium e compararli con i servizi gratuiti di ArcGIS
Online utilizzando lapplicazione Web dellArcGIS Online Services Resource Center
http://resources.esri.com/arcgisonlineservices. Una versione di valutazione di 14 giorni per i servizi
ArcGIS Online Premium Services sar disponibile da met agosto 2008.

L Per ulteriori informazioni sui servizi ArcGIS Online Services Premium e i costi dellabbonamento
consultate la pagina Web
http://www.esri.com/software/arcgis/arcgisonline-services/agol-premium/index.html.

Acquisto di dati di ArcGIS Online per lutilizzo in locale


Oltre a utilizzare i servizi di ArcGIS Online su Internet come servizi Web, ArcGIS Online permette
di acquistare i dati utilizzati in alcuni servizi per aree di interesse sotto forma di file raster
scaricabili per lutilizzo offline in locale. I servizi per i quali possono essere acquistati i dati
inclusdono World Imagery, US Topo Maps e USA Prime Imagery. ArcGIS Online fornisce
unapplicazione Web chiamata DataDoors for ArcGIS che facilita lacquisto.
I dati Microsoft Virtual Earth non sono disponibili per lacquisto attraverso questo programma,
ma le immagini utilizzate sono disponibili separatamente direttamente dal provider, a seconda
del luogo e della risoluzione richiesti.

L Per ulteriori informazioni sullacquisto di dati ArcGIS Online per lutilizzo offline in locale consultate la
pagina Web
http://resources.esri.com/arcgisonlineservices/index.cfm?fa=datadoors.

Accesso facilitato per gli utenti ArcGIS ai servizi pubblicati

Se la vostra azienda pubblica servizi Web con ArcIMS o ArcGIS Server possibile creare mappe,
globi e layer file per il Web che referenziano questi servizi, al fine di facilitare laccesso agli utenti di
ArcGIS Desktop (file .mxd, .lyr e .3dd), ArcGIS Explorer (file .nmf) o ArcReader (file .pmf). La possibilit
di pubblicare questi file su pagine Web in modo che gli utenti possano averne accesso con un
semplice clic per lanciarli rende i servizi di facile accesso, dato che gli utenti non devono avere le
connessioni ai server in ArcCatalog o nella finestra di dialogo Add Data per poterli utilizzare. Un
ulteriore vantaggio di creare mappe, globi o layer file contenenti i vostri servizi quello di potere
includere facilmente servizi di parti terze nei file che create. Per esempio, potete creare un file MXD
contenente un layer che referenzia i dati che volete servire e un layer che referenzia un servizio di
ArcGIS Online da utilizzarsi come background. A seconda delle vostre necessit e dei servizi che
volete pubblicare potete creare una pagina Web simile a quella dellArcGIS Desktop Resource Center
che contiene un insieme di mappe e layer, oppure potete aggiungere file alle vostre pagine Web
preesistenti.

L Per ulteriori consigli su come pubblicare file sul Web con ArcGIS Desktop consultate la pagina
dellArcGIS Desktop Help GIS servers and services > Creating and publishing web maps > Distributing
maps, globes, and layers on the Web o la corrispondente algia Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Distributing_maps,_globes,_and_lay
ers_on_the_Web.

82

Lavorare con i servizi di mappa di ArcGIS Server

In ArcMap 9.3 si ottengono migliori risultati quando si aggiungono alle proprie mappe servizi di
mappa con cache di ArcGIS Server, come quelli di ArcGIS Online. Lalgoritmo utilizzato per
ricampionare i servizi di mappa con cache in ArcMap stato migliorato nella versione 9.3. ArcMap
ricampiona i servizi di mappa con cache in modo da poterli visualizzare a qualsiasi risoluzione. In
ArcMap 9.2 il testo o le linework nei servizi di mappa con cache spesso apparivano distorti o interrotti
dopo il campionamento. Questa modifica migliora enormemente laspetto dei servizi di mappa con
cache in ArcMap. Anche le prestazioni di disegno vengono enormemente migliorate.

Inoltre stata modificata la logica di ricampionamento e nella versione 9.3 non appare pi la
scritta Map Data Not Available in ArcMap quando si ingrandisce troppo unarea nella quale i dati
dettagliati non sono disponibili nel servizio con cache. Nella versione 9.3 ArcMap ricampiona
sempre dalla risoluzione di cache pi vicina, in modo tale che leffetto simile a quello di uno
zoom su un raster. A questo punto potete decidere se la risoluzione massima idonea allo
scopo del vostro lavoro.

La versione 9.3 permette di avere il controllo su come i servizi di mappa con cache vengono creati
localmente con cache sulla propria macchina da ArcMap, quando si ha accesso a essi. Nella nuova
scheda Cache della finestra di dialogo delle propriet del layer di un servizio di mappa con cache
possibile selezionare lopzione per mantenere la cache locale tra le sessioni (il default, come in ArcGIS
9.2), svuotarla quando la sessione termina o non avere localmente dati con cache.

Per avere le prestazioni migliori si raccomanda di mantenere una cache locale quando si
disegnano layer che rappresentano servizi di mappa con cache. Tuttavia, se i dati ai quali avete
accesso vengono modificati spesso sul server oppure avete bisogno di accedere a dati sempre
aggiornati sul server, meglio utilizzare una delle altre due opzioni di cache presenti. Unaltra
ragione per scegliere una di queste due opzioni quella di uno spazio su disco limitato e volete
limitare la quantit di dati temporanei archiviati sulla vostra macchina. Quando i dati non hanno
una cache locale, un servizio di mappa con cache ha sempre migliori prestazioni in ArcMap di
un servizio senza cache (servizio dinamico) dato che ArcMap deve semplicemente prendere le
tessere delle immagini con cache da ArcGIS Server invece di dovere aspettare che ArcGIS
Server trasformi la mappa in immagine.
La nuova scheda Cache mostra inoltre lo spazio su disco utilizzato per la cache per quel
servizio di mappa con cache e la posizione della cache nella directory temporanea di Windows.
La cache locale su ogni macchina archiviata in una cartella chiamata esrimapcache e come
tutti i dati temporanei questa cartella archiviata nella directory temporanea di Windows.

83

Allinterno della cartella esrimapcache presente una sottocartella per ogni servizio di mappa
con cache che, nella figura procedente, lultima parte dellindirizzo Cache Location.
Nella versione 9.3 nella pubblicazione di servizi di mappa con cache con ArcGIS Server si pu
specificare che lapplicazione client, come ArcMap, che accede ai servizi di mappa non pu
creare una cache in locale. Questa opzione utile quando i dati vengono modificati
frequentemente o contengono informazioni sensibili. Quando un servizio di mappa con cache
impedisce la creazione di cache locali sul computer client, le prime due opzioni della scheda
Cache sono disabilitate.

Oltre a potere svuotare la cache locale su disco per i diversi layer che rappresentano servizi di
mappa con cache possibile ripulire lintera cache locale andando nella nuova scheda GIS Servers
nella finestra di dialogo Tools > Options di ArcCatalog. Premere il pulsante Get Size per avere la
dimensione aggiornata della cache (aggiornare automaticamente la dimensione pu degradare le
prestazioni del software, per cui questa informazione non viene aggiornata automaticamente
allapertura della finestra di dialogo).

La posizione della cache nella directory temporanea di Windows viene mostrata nella scheda ed
determinata da Windows cos come definito dalla variabile di sistema TMP. Potete modificare
questa impostazione di default di Windows indicando unaltra directory, anche su dischi
differenti con pi spazio, modificando questa variabile. In Windows XP il valore della variabile
TMP viene impostato nella finestra di dialogo Pannello di controllo > Sistema > Avanzate >
Variabili di ambiente. Nell'esempio della figura precedente, TMP stata impostata a D:\Temp.

84

Quando lavorate con servizi di mappa con cache in ArcMap, generalmente non dovete
preoccuparvi della risoluzione della cache disponibile nel servizio, dato che ArcMap automaticamente
seleziona e ricampiona la risoluzione della cache appropriata dal servizio da visualizzare nella mappa.
La funzionalit molto simile a quella presente per i dati raster in ArcMap.

Ci sono alcuni casi nei quali potete volete effettuate uno zoom sulla mappa a una risoluzione alla
quale il servizio ha creato una cache, in modo tale da visualizzare il servizio con una risoluzione
ottimale. Cos come fate clic con il pulsante destro del mouse su un layer raster e scegliete il
comando Zoom To Raster Resolution, potete effettuare la stessa operazione su un servizio di
mappa con cache e scegliere il comando Zoom To Nearest Cache Resolution. Questo
comando effettua automaticamente uno zoom sul servizio di mappa alla risoluzione cache che
pi vicina alla scala di visualizzazione. I servizi di mappa con cache vengono creati a differenti
risoluzioni definite sul server come impostazione Scale + Dot Per Inch (DPI). Utilizzate questo
comando se volete visualizzare un servizio di mappa con cache alla sua nativa risoluzione senza
che venga effettuato un ricampionamento in ArcMap.

Per esempio, potete utilizzare questo comando se il servizio di mappa che state utilizzando
appare sfocato alla scala della vostra mappa e volete confrontare la mappa visualizzata con il
servizio di mappa senza ricampionamento. La funzionalit anche utile quando volete
controllare un servizio di mappa con cache per valutarne la qualit o ispezionare un servizio di
mappa con cache che avete pubblicato.
Questo comando disabilitato se state lavorando con un servizio di mappa di ArcGIS per il
quale non stata creata la cache, detto anche servizio dinamico.
Il comando Zoom To Nearest Cache Resolution anche disponibile in ArcCatalog. Nella vista
Preview, fate clic con il pulsante destro del mouse su un servizio di mappa con cache
nellalbero del Catalog. Inoltre, se state pubblicando o controllando dei servizi di mappa con
cache e avete spesso la necessit di navigare tra le differenti risoluzioni di cache che
contengono, trovate il nuovo controllo Cached Scales nella barra ArcGIS Desktop Tools di
ArcCatalog. Questa lista a tendina mostra tutte le scale di cache supportate dal servizio di
mappa con cache per il quale state effettuando l'anteprima, facilitando il passaggio tra le scale.
La lista mostra inoltre lopzione Nearest Cache Resolution che porta direttamente alla scala con
cache se si effettua unoperazione di zoom in o zoom out manuale a una scala nella quale il
servizio stato ricampionato.

85

La finestra di dialogo di login di ArcGIS Server ha ora una casella Save Username/Password che
permette di salvare username e password quando si accede a un servizio di mappa che richiede
l'autenticazione aggiungendolo ad ArcMap o ArcGlobe. La finestra di dialogo viene visualizzata anche
quando si apre un servizio globo preesistente contenete un servizio di mappa che richiede
autenticazione o se si aggiunge un layer contenete un tale servizio in una mappa o in un globo.

Quando si aggiungono servizi di mappa di ArcGIS Server a una mappa possibile specificare la
trasformazione del sistema di riferimento geodetico (datum) che si vuole applicare. Se la
trasformazione viene raccomandata, viene visualizata la tradizionale finestra di dialogo che appare in
ArcMap.

Miglioramenti nel supporto OGC WMS

Laccesso ai layer nei servizi WMS contenti un grande numero di layer stato facilitato. In
ArcCatalog possibile espandere i servizi WMS per avere accesso ai layer e alle collezioni di layer che
contengono. Ci permette di potere visualizzare lalbero gerarchico dei layer e trascinare quelli di
interesse direttamente nella propria mappa o globo.

86

Le legende di alcuni servizi WMS non sono visualizzate nella Table Of Contents di ArcMap causa la
loro dimensione e formato. Per gestire questi casi stato aggiunto un nuovo comando nel menu
contestuale di ArcMap per i layer nei servizi WMS, che permette di aggiungere queste legende nelle
proprie mappe sotto forma di oggetto grafico.

Alcuni layer WMS contengono stili di simboli alternativi specificati dal servizio pubblicato utilizzando
le specifiche Styled Layer Descriptor (SLD). Quando avete accesso a questi servizi nella versione 9.3
potete selezionare lo stile della legenda appropriato attraverso la nuova scheda Style nella finestra di
dialogo delle propriet del layer di un servizio WMS.

87

Nota: non previsto il pieno supporto SLD in ArcMap. Non possibile puntare a un file esterno per
fornire lo stile o specificare il proprio stile.

In ArcGIS Desktop stato aggiunto il supporto per accedere ai servizi WMS 1.3.0.
Quando identificate le feature in un servizio WMS potete ora selezionare i dati visualizzati nella
finestra di dialogo Identify e scegliere Copy in modo da incollarli nella mappa o in altre applicazioni
sotto forma di testo.

Quando aggiungete un servizio WMS contenente layer multipli in una mappa, il numero di questi
layer che ArcMap attiva per default stato diminuito da 20 a 10.

Miglioramenti nel supporto OGC WFS

Nella versione 9.2 stato introdotto in ArcGIS Desktop il supporto gratuito per il livello GML Simple
Feature negli OGC WFS. Questa funzionalit richiede linstallazione dellestensione Data
Interoperability, ma non necessario avere la licenza per questa estensione o che lestensione sia
stata attivata nella finestra di dialogo Tools > Extensions. Per utilizzare altri schemi delle applicazioni
GML richiesta una licenza per lestensione. Questo supporto ancora presente in ArcGIS 9.3. Nella
versione 9.3 stato inoltre introdotto un nuovo strumento di geoprocessing WMF to Feature Class che
permette di caricare feature dai WFS direttamente nel geodatabase e di incorporare questi passaggi
nei modelli di geoprocessing e negli script. Potete trovare questo strumento nella toolbox Conversion.
richiesta una licenza di ArcEditor o ArcInfo. Questo strumento non utilizza lestensione Data
Interoperability e non richiede quindi che lestensione sia installata o che sia fornita la licenza.

Migliore documentazione per lavorare con i dati Web

88

L Per ulteriori informazioni su come lavorare con le differenti sorgenti di dati disponibili sul Web,
inclusi ArcGIS Server, ArcIMS e ArcGIS Online, consultate la pagina del Desktop Help Mapping and
Visualization > Working with web maps o la corrispondente pagina web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=An_overview_of_GIS_web_map_lay
ers

L Per informazioni generali sullinteroperabilit e come gli standard OGC WMS, OGC WFS, OGC
WCS e KML sono supportati in ArcGIS consultate la sezione del Desktop Help Interoperability and
standards support o la corrispondente pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Overview_of_interoperability

Ulteriori miglioramenti alluso di dati Web in ArcMap

stato aggiunto un controllo per la trasparenza dei layer che rappresentano un servizio immagine
ArcIMS nella scheda Advanced della finestra di dialogo delle propriet del layer. La trasparenza stata
sempre supportata per i servizi immagine ArcIMS, ma in precedenza non era possibile impostare
questa propriet direttamente dalla finestra di dialogo delle propriet.

Il pulsante Refresh (shortcut da tastiera F5) nella barra di scorrimento orizzontale stato migliorato
in modo tale che, quando lo si preme, qualsiasi layer di servizio di mappa (ArcIMS, ArcGIS Server,
WMF) viene ridisegnato richiedendo nuove immagini dal server. Questo miglioramento rende i servizi di
mappa consistenti con le altre sorgenti di dati quando si preme il pulsante Refresh. In precedenza,
quando si premeva Refresh, i layer come quelli dei servizi immagine ArcIMS non venivano ridisegnati
dal server ma dai file temporanei in locale mantenuti da ArcMap per la sessione in uso. Pertanto non
era possibile visualizzare le modifiche apportate ai dati sul server. Lunica eccezione a questo
miglioramento si ha quando si lavora con servizi di mappa di ArcGIS Server con cache ed stata
creata una cache locale. In questo caso il pulsante Refresh ridisegna il servizio dai dati della cache in
locale. Per essere certi che un servizio di mappa con cache contenga i dati pi aggiornati del server
fate doppio clic sul layer, andate nella scheda Cache nella finestra di dialogo delle propriet del layer e
svuotate la cache locale.

Navigare e visualizzare mappe


Shortcut di visualizzazione mutualmente esclusivi per i layer

Nella Table Of Contents di ArcMap, se tiene premuto il tasto ALT e si fa clic su una casella di
spunta vicina a un layer, quel layer viene attivato, se non lo gi, e tutti gli altri layer a quel livello
presenti nellalbero gerarchico della Table Of Contents vengono disattivati. Non necessario che la
casella di spunta sia gi spuntata o no. Solo quel livello sar attivo.

Ci utile, per esempio, se state comparando numerosi sorgenti di dati, come per esempio
differenti sorgenti di immagini, per vedere quale soddisfa meglio i vostri requisiti, dato che
possibile attivare un solo layer e disattivare tutti gli altri con un solo clic. possibile utilizzare
questa funzionalit nelle demo e nelle presentazioni per passare facilmente dal contenuto di un
particolare group layer a un altro.
Per esempio, se avete un group layer che contiene carte di base mutualmente esclusive come
per esempio la mappe di base di ArcGIS Online mostrate nella figura seguente, potete tenere
premuto il tasto ALT e fare clic su una casella di spunta per attivare una delle mappe che volete
visualizzare e disattivare tutte le altre. In precedenza in ArcMap era necessario fare clic due
volte, la prima per disattivare i livelli e la seconda per attivare il livello di interesse.

89

Miglioramenti alla finestra Viewer

Nella versione 9.2. stato introdotto uno strumento chiamato Create Viewer Window, presente
nella toolbar degli strumenti Data Frame. Nella versione 9.3 questo strumento stato aggiunto alla
barra Tools. Questo strumento facilita lapertura di una finestra viewer che visualizza una specifica area
della mappa. Selezionate lo strumento e spostatelo sullarea della vostra mappa che volete vedere con
maggiore dettaglio. Si aprir una finestra viewer che visualizza larea di interesse.

Le finestre viewer sono state introdotte nella versione 9.2 per facilitare il lavoro in
contemporanea con mappe a pi scale. Come il comando Windows > Magnifier, il comando
Window > Viewer e lo strumento Create Viewer Window sono disabilitati nella vista Layout.

ora possibile lavorare con data frame multipli presenti nello stesso documento di mappa
affiancati tra di loro. In precedenza, se il documento conteneva pi data frame, lunico modo per
lavorare simultaneamente con i contenuti di pi data frame era quello di passare alla vista layout e
arrangiare i data frame sulla pagina grafica oppure di aprire pi documenti di mappa. La finestra viewer
stata migliorata e ora possibile utilizzarla per visualizzare anche i data frame non attivi. Se adesso
attivate un differente data frame mentre al finestra viewer aperta, questa resta sullo schermo
permettendovi di lavorare con pi data frame affiancati. Questo miglioramento stato aggiunto a
partire dal Service Pack 2 di ArcGIS 9.2.

Nellesempio della figura seguente una finestra viewer stata utilizzata per comparare due data
frame che mostrano differenti dati per una stessa area.

90

Quando si lavora con un data frame non attivo in una finestra viewer, possibile fare in modo
che venga visualizzata la stessa area visualizzata nel data frame attivo della finestra principale di
ArcMap. In modo simile, possibile aggiornare larea visualizzata nel data frame attivo della
finestra principale di ArcMap in modo tale che coincida con quella di una qualsiasi delle vostre
finestre viewer. I comandi presenti nelle finestre viewer permettono di effettuare operazioni di
pan e zoom sulla finestra di viewer o su quella principale di ArcMap, in modo che entrambe le
finestre mostrino la stessa area.

Ci sono alcune restrizioni su quale operazione possibile effettuare in una finestra viewer che
visualizza un data frame non attivo. possibile in generale navigare la mappa, interrogare e
selezionare, ma non possibile editare oggetti grafici o feature. Se uno strumento non pu
essere utilizzato in un data frame non attivo visualizzato in una finestra viewer, il cursore si
modifica quando lo si sposta sopra al finestra viewer per ricordare che lo strumento non
disponibile. Non ci sono restrizioni per le operazioni che possono essere effettuate allinterno di
una finestra viewer che visualizza il data frame attivo.
La possibilit di potere lavorare con pi data frame affiancati in ArcMap pu essere utile per
lanalisi, la valutazione dei cambiamenti nel tempo e altre applicazioni dove si vogliono vedere
affiancati differenti dataset della stessa area, senza bisogno di dovere lavorare con pi
documenti di mappa o con tutti i dati in un data frame.
Nella figura seguente sono confrontati due differenti servizi di mappa contenuti in due data
frame dello stesso documento di mappa. La finestra viewer che mostra il data frame non attivo
stata massimizzata nel monitor a destra.

91

L Consiglio: sono presenti due shortcut che facilitano il lavoro con pi data frame:
CTRL + TAB passa da un data frame allaltro attivandolo. Se volete effettuare la stessa
operazione tramite un pulsante in una barra aggiungete il comando Activate Next Data Frame a
una qualsiasi toolbar dalla categoria View nella finestra di dialogo Tools > Customize
ALT + clic sul nome di un data frame nella Table Of Contents attiva il data frame.
Se utilizzate lestensione Schematics potete utilizzare una finestra viewer per lavorare con dati
schematics affiancati ai dati geografici senza dovere lavorare nella vista Layout.

L Per ulteriori informazioni consultate la sezione Schematics di questo documento.


Luoghi di My Places condivisi con ArcMap, ArcGlobe e ArcReader

Nella finestra di dialogo lanciata dal comando My Places nel menu a tendina Tools, avete ora
lopzione per salvare un sottoinsieme dei vostri luoghi in un file separato. A partire dalla versione di
ArcGIS 9.2 Service Pack 2, il pulsante Save ora un menu contenente due comandi, uno per salvare i
luoghi selezionati e l'altro per salvare tutti i luoghi.

92

Utilizzando lopzione per salvare solo i luoghi selezionati potete salvare un sottoinsieme di luoghi
in un file che potete condividere con altri utenti o spostare su altre macchine. Potete anche
caricare il file creato nella nuova finestra di dialogo Bookmark Manager di ArcGIS 9.3, in modo
da convertire luoghi con estensione areale (visualizzati con unicona rettangolare gialla nella
figura precedente) in bookmark salvati nel vostro documento di mappa. Quando caricate un file
di luoghi nel Bookmark Manager ogni luogo nel file che non ha unestensione spaziale viene
saltato. In modo simile, possibile salvare i bookmark in un file dal Bookmark Manager e
caricarli nella finestra di dialogo My Places in modo da poterli utilizzare per navigare la mappa.
Il comando Zoom To Layer rispetta le definiton query

Quando utilizzate il comando Zoom To Layer su un layer contente una definition query, lo zoom
viene effettuato sulleffettiva estensione dei dati definita dalla definiton query. In precedenza Zoom To
Layer non rispettava le definition query e lo zoom veniva effettuato sullestensione massima del layer.

In modo simile, quando utilizzate il comando Zoom To Layer su un layer di selezione, lo zoom
viene effettuato sulleffettiva estensione dei dati selezionati. In precedenza Zoom To Layer non
rispettava il sottoinsieme di feature selezionate e lo zoom veniva effettuato sullestensione
massima del layer. Questo miglioramento stato aggiunto a partire dal SP4 di ArcGIS 9.2.

L Consiglio: nella Table Of Contents tenete premuto il tasto ALT e fate clic sul nome di un layer nel
data frame attivo per effettuare unoperazione di zoom sullestensione del layer. Questo shortcut
stato aggiunto nella versione 9.2.

Opzione per effettuare lo zoom con la rotellina del mouse centrato sulla
posizione del cursore

La possibilit di utilizzare la rotellina del mouse per le operazioni di zoom in e zoom out stata
introdotta nella versione 9.2, dove lo zoom veniva effettuato rispetto al centro del display. Questo
comportamento ancora quello di default, ma nella versione 9.3 stata aggiunta una nuova opzione
nella scheda General della finestra di dialogo Tools > Options di ArcMap che permette di effettuare le
operazioni di zoom centrate sulla posizione del cursore. Utilizzando questa nuova opzione, se per
esempio si posiziona il cursore in un angolo della mappa e si ruota la rotellina del mouse, la posizione
diventa il centro dellimmagine ingrandita o rimpicciolita. Come tutte le impostazioni della scheda
General della finestra di dialogo Tools > Options, questa impostazione viene applicata a tutte le
sessioni di ArcMap e non solo al documento di mappa in uso.

L Consiglio: quando si ruota la rotellina del mouse, se tenete premuto il tasto CTRL lo zoom sar
effettuato molto pi gradualmente.

Opzione per utilizzare la rotellina del mouse per lo scorrimento della


mappa

Per default, ruotando al rotellina del mouse in ArcMap si esegue unoperazione di zoom. Questo
comportamento facilita le operazioni di zoom, qualsiasi strumento sia in uso al momento. Tuttavia,
alcuni utenti preferiscono il comportamento precedente alla versione 9.2 quando ruotando al rotellina

93

del mouse si faceva scorrere verso l'alto o verso il basso la mappa. Per esempio, alcuni utenti
utilizzavano ArcMap 9.1 con un mouse con rotellina che poteva essere spostata anche a sinistra e
destra ottenendo cos un pan in tutte e quattro le direzioni. Un simile strumento non funzionava come
ci si sarebbe aspettati in ArcMap 9.2 dato che ruotando la rotellina non si faceva scorrere la mappa
verso l'alto o verso il basso, ma si effettuava unoperazione di zoom. In ArcGIS 9.3 Service Pack 3
stata introdotta una nuova impostazione del registro che permette di modificare il comportamento di
default della rotellina del mouse introdotto con la versione 9.2. Nella versione 9.3 possibile impostare
questo parametro attraverso lutilit AdvancedArcMapSettings della cartella ../arcgis/utilities. Dopo
avere lanciato lutilit andate nella scheda Miscellaneous nel riquadro Panning and Scrolling.

Il comportamento che si ottiene facendo un singolo clic con la rotellina del mouse o tenendola
premuta non influenzato da questa impostazione. Quindi, qualsiasi sia in valore di questa
impostazione del registro sempre possibile effettuare unoperazione di pan tenendo permuta
al rotellina, trascinare il cursore tenendo premuto il tasto CTRL per effettuare uno zoom su
unarea rettangolare, fare clic con la rotellina per ricentrare la mappa e CTRL + clic singolo per
fare uno zoom.

Esportare mappe
Nuove funzionalit per lesportazione nel formato PDF

Esportare una mappa nel formato PDF il sistema pi semplice per condividerla con gli altri utenti.
In ArcMap 9.2 la funzione di esportazione nel formato PDF stata migliorata includendo la lista
dei layer della Table Of Contents di ArcMap nel PDF di output. Ci permette agli utenti di
attivare o disattivare i layer presenti attraverso il riquadro Layers di Adobe Acrobat Reader.
Quindi, per esempio, invece di creare 10 PDF ognuno dei quali con una differente mappa della
stessa area, ora possibile creare un solo PDF che permette allutente finale di scegliere i layer
da visualizzare.
Nella versione 9.3 questa funzionalit stata ulteriormente migliorata e la lista di layer esportata
nel PDF rappresentata dalla gerarchia di data frame e group layer presenti nella mappa.
Nellinterfaccia di Adobe Reader gli utenti possono attivare o disattivare i group layer o attivare e
disattivare i singoli livelli di un group layer. I layer della lista sono automaticamente raggruppati a
seconda del data frame al quale appartengono. Questa funzionalit facilita la personalizzazione
di PDF contenti group layer o pi data frame.
Nella versione 9.3 presente anche unopzione che permette di non includere una lista di layer
nel PDF di output. Per non includere la lista scegliete lopzione None dalla lista a tendina della
finestra di dialogo File > Export Map della scheda Advanced del riquadro delle opzioni del PDF
(vedere la figura seguente).

ArcMap 9.3 permette di includere gli attributi delle feature nel PDF di output. Gli utenti che
utilizzano il PDF possono cos accedere agli attributi utilizzando lo strumento Object Data di Adobe
Acrobat Reader. Questa opzione disponibile nella lista a tendina della finestra di dialogo File > Export
Map della scheda Advanced del riquadro delle opzioni del PDF.

94

Se utilizzare lopzione per includere gli attributi delle feature si raccomanda di aggiungerli per un
solo layer della mappa, in particolare se i vostri layer hanno un numero elevato di feature. Potete
disattivare gli altri layer per i quali non volete aggiungere gli attributi nel PDF nella scheda Fields
della finestra di dialogo Layer Properties.
Gli utenti di Adobe Reader possono accedere allo strumento Object Data dal menu Tools >
Object Data. La figura seguente mostra linterfaccia di Adobe Reader 7.0.

Gli utenti di Adobe Reader possono fare clic sulle feature per visualizzare i loro attributi nel
riquadro Model Tree (vedere figura seguente). Possono anche espandere un layer nel riquadro
Model Tree per elencare le singole feature e possono fare clic su una feature per vederne gli
attributi e per evidenziarla sulla mappa.

95

ArcGIS 9.3 aggiunge il supporto per le nuove funzionalit geospaziali di Adobe Acrobat 9. Questa
versione del software include un aggiornamento alle specifiche dei PDF che permette di archiviare le
informazioni del sistema di coordinate della mappa nel PDF. Ci permette agli utenti di Adobe Acrobat
9 di visualizzare informazioni geografiche incluse la visualizzazione delle coordinate spostando il
cursore sulla mappa, trovare luoghi specifici dalle loro coordinate XY, misurare distanze nelle unit di
mappa e aggiungere markup. La ESRI ha collaborato con la Adobe Systems negli anni passati per
assicurare un flusso di lavoro senza soluzione di continuit e per sfruttare i vantaggi di questa nuova
funzionalit quando si distribuiscono mappe nel formato PDF.

Le funzionalit geospaziali per gli utenti di Adobe Acrobat disponibili con i documenti PDF
dipendono da quale prodotto Acrobat 9 hanno installato e da come il PDF stato generato.
Adobe 9 Reader: lettura delle coordinate e ricerca di luoghi XY possono essere effettuate sui
PDF esportati da ArcMap. Misure e markup possono essere effettuati solo se il PDF esportato
da ArcMap stato salvato con Adobe Acrobat 9 Pro o Pro Extended per attivare questa
funzionalit.
Adobe Acrobat 9 Standard o Pro: lettura delle coordinate, ricerca di luoghi XY, misure e
markup.
Adobe Acrobat 9 Pro Extended: lettura delle coordinate, ricerca di luoghi XY, misure e markup.
Capacit avanzate di produzione permettono di aggiungere alla mappa shapefile, file GeoTiff e
Jpeg2000.

L Per ulteriori informazioni sui prodotti Adobe Acrobat 9 consultate la pagina Web
http://www.adobe.com/products/acrobat.

L Il supporto per la creazione con ArcGIS di PDF con le nuove funzionalit geospaziali disponibile
come download gratuito che pu essere installato dopo avere installato ArcGIS 9.3. Potete acceder al
download dal seguente link:
http://support.esri.com/index.cfm?fa=downloads.patchesServicePacks.viewPatch&PID=80&MetaID=1
407

Il supporto sar anche incluso nei service pack della versione 9.3 al loro rilascio. Il download
supporta ArcGIS Desktop, ArcGIS Engine e ArcGIS Server ed funzionante solo con la versione
9.3. Quando il download stato installato o dopo avere installato un service pack sar visibile la

96

nuova casella di spunta per esportare le informazioni geospaziali nella finestra di dialogo di
ArcMap File > Export Map.

L Per ulteriori informazioni sullesportazione di file PDF in ArcGIS 9.3 consultate la pagina del Desktop
Help Advanced PDF Features nella sezione Mapping and visualization > Page Layout and map
composition > Map output o la corrispondente pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Advanced_PDF_Features.

Migliore supporto per lesportazione di layer e mappe in file KML

Il linguaggio Keyhole Markup Language (KML) un linguaggio basato sullo standard XML utilizzato
da Google per la definizione della visualizzazione grafica dei dati spaziali nelle applicazioni quali Google
Earth e Google Maps. KML abilita queste applicazioni al supporto dellintegrazione di layer di dati
personalizzati degli utenti GIS. I file KML hanno estensione .kml o .kmz (per file compressi e zippati).

In ArcGIS 9.3 possibile convertire mappe e layer KML con qualsiasi livello di licenza utilizzando
gli strumenti Layer To KML e Map To KML della toolbox Conversion. In precedenza questi
strumenti erano disponibili solo con lestensione 3D Analyst.

La nuova funzionalit HTML Popup di ArcMap 9.3 (vedere la relativa sezione di questo
documento) permette di definire e formattare come gli attributi delle feature e gli URL correlati
devono essere visualizzati quando si accedono i layer come KML. La possibilit di definire
HTML Popup disponibile anche in ArcGlobe e ArcScene 9.3.

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I file KML creati con questi strumenti possono essere pubblicati su Internet e possono essere
utilizzati da applicazioni come ArcGIS Explorer e Google Earth. possibile caricare i file KML
nelle mappe Web come Google Maps (attraverso la scheda My Maps) e Microsoft Virtual Earth
(attraverso il menu Collections). Questa funzionalit fornisce una nuova modalit per condividere
mappe e dati con altri utenti. Fornisce inoltre agli utenti un facile strumento per mettere insieme i
propri dati con i contenuti del Web (il Geoweb).

L Per ulteriori informazioni su come lavorare con i file KML in ArcGIS consultate la sezione
Interoperability and standards support del Desktop help e la corrispondente pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=An_overview_of_KML_support_in_
ArcGIS.

Il supporto per servire dati GIS nel formato KML stato notevolmente migliorato in ArcGIS Server
9.3. Le mappe che sono servite con ArcGIS Server sono automaticamente accessibili come KML e le
capacit dei link network dei KML permettono di sfruttate appieno le funzionalit dei semplici file KML
esportati da ArcMap, ArcGlobe o ArcScene. Per esempio, un utente di Google Earth pu accedere ai
servizi di mappa di ArcGIS e vedere quali layer contengono qualsiasi sia il formato nel quale sono
archiviati, visualizzare ulteriori dettagli e dati man mano che si effettuano degli zoom e cos via.

L Per ulteriori informazioni consultate il capitolo Putting GIS on the Web di questo documento.

Ulteriori miglioramenti
Finestra di dialogo Add Data pi veloce al primo avvio

Quando si utilizza il comando Add Data in ArcMap per la prima volta in una nuova sessione, il
comando ritorna automaticamente allultimo workspace di dati caricati. Una nuova opzione della
scheda General della finestra di dialogo Tools > Options permette di controllare questo
comportamento. Deselezionando lopzione Return to last used location la finestra di dialogo Add Data
non ritorna pi automaticamente allultima sorgente di dati caricati, ma si posiziona al livello pi elevato
dellalbero gerarchico di ArcCatalog.

Questa nuova funzionalit migliora le prestazioni del comando Add Data dato che non pi
necessario aspettare per il collegamento al disco di rete, al databse o al server GIS visitato nella
sessione precedente. Questo comportamento utile se vengono aggiunti spesso dati da
differenti workspace e non si caricano sempre dati dalla stessa sorgente. Un altro esempio di
utilizzo quando durante una presentazione o una demo con ArcMap e con una mappa che
contiene dati di geodatabase di ArcSDE dovete utilizzare la finestra di dialogo Add Data e non
volete aspettare che la finestra di dialogo si ricolleghi al geodatabase ArcSDE al quale avete
avuto accesso quando avete creato la demo.

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Questa opzione non influenza il workspace dove la finestra di dialogo Add Data si posiziona di
default se la lanciate da uno strumento di geoprocessing e utilizzate limpostazione del
workspace corrente nellambiente di geoprocessing (scheda Tools > Options > Geoprocessing).
Se il workspace per il geoprocessing stato impostato allora la finestra di dialogo Add Data si
posiziona di default su di questo la prima volta che viene eseguito il comando in una nuova
sessione di ArcMap, qualsiasi sia limpostazione di questa opzione. Limpostazione inoltre non
influenza il workspace di default del Catalog Browser nel quale avete salvato o esportato dati da
ArcMap.
Template

Quando si apre un documento di mappa che fa riferimento a un template (file .mxt) che non
possibile trovare, viene ora visualizzata una finestra di dialogo con informazioni pi descrittive ed
disponibile lopzione per navigare al template mancante in modo che le personalizzazioni archiviate nel
template, come macro VBA, siano ancora accessibili nella mappa. Nel caso nel template non fosse
stata inclusa nessuna personalizzazione e il template forniva solo il layout di pagina e/o il contenuto di
default della vostra mappa, non necessario navigare al template mancante. Se decidete o no di
navigare al template mancante, una volta che avete salvato il documento di mappa non verr pi
visualizzata la finestra di dialogo.

Supporto GPS

Nella finestra di dialogo GPS Connection Setup della barra GPS stato aggiunto il supporto per
connessioni con baud rate superiori a 9600. supportata ora una velocit fino a 115200.

Utilit AdvancedArcMapSettings con maggiori funzionalit

Lutilit AdvancedArcMapSettings della cartella ../arcgis/utilities stata migliorata organizzando


meglio le schede e aggiungendo nuove impostazioni. Questa utilit fornisce un facile strumento per
personalizzare le impostazioni di registro utilizzate per controllare il comportamento di ArcMap, senza
avere bisogno di impostare questi registri manualmente in Windows con il comando RegEdit.

Per esempio, limpostazione per controllare la dimensione del file di metadati temporanei
utilizzati quando si esporta o stampa una mappa ora visualizzata nellutilit
AdvancedArcMapSettings. Una dimensione per i metafile temporanei pi piccola pu evitare
che si manifesti lerrore Cannot map metafile into memory durante la stampa o lesportazione
da ArcMap. Nelle precedenti versioni si doveva impostare questo parametro manualmente in
una chiave di registro, ma nella versione 9.3 possibile specificarlo nellutilit.
Gli utenti avanzati di ArcMap dovrebbero prendere nota delle impostazioni che possono essere
effettuate con AdvancedArcMapSettings e leggere la documentazione relativa disponibile nel file
ArcGIS Desktop Advanced Settings Registry Keys.doc incluso nella directory dellutilit. Il
documento elenca altri parametri di registro che possono essere impostate per controllare il
comportamento di ArcMap e che non sono incluse nellutilit.

Miglioramenti agli strumenti Go To XY e Measure

Gli strumenti Go To XY e Measure ricordano ora tra le sessioni le unit di misura scelte e non
quindi pi necessario specificarle ogni volta che si utilizza lo strumento in una nuova sessione. Questo

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miglioramento si applica anche ad ArcGlobe, ArcReader e ArcGIS Engine che contengono questi
controlli. Questa nuova funzionalit per lo strumento Measure stata originariamente introdotta in
ArcGIS 9.2 Service Pack 3.

Pulsanti Next e Back della barra Geography di ArcCatalog


Quando si visualizzano dati geografici nella scheda Preview di ArcCatalog possibile andare
avanti e indietro attraverso le varie estensioni di zoom utilizzate.

100

Visualizzazione e analisi
Selezione delle feature
Finestra di dialogo e strumento di geoprocessing Select By Location

Gli operatori spaziali disponibili per la finestra di dialogo Select By Location sono stati riorganizzati
e sono stati aggiunti due nuovi operatori di Clementini.

I due operatori sono:


Contain (Clementini) Simile a Contain, solo che la feature sorgente si trova completamente
sul bordo della feature target, con nessuna parte della feature sorgente allinterno di quella
target. In questo caso, utilizzando il nuovo operatore Contain (Clementini), non viene selezionata
la feature target che verrebbe invece selezionata dalloperatore Contain.
Are Within (Clementini) Simile a Are Within, solo che la feature target completamente sul
bordo della feature sorgente, con nessuna parte della feature target allinterno di quella
sorgente. In questo caso, utilizzando il nuovo operatore Are Within (Clementini), non viene
selezionata la feature target che verrebbe invece selezionata dalloperatore Are Within.
Finestra di dialogo Select By Attributes

Le prestazioni del pulsante Get Unique Values della finestra di dialogo Selection > Select By
Attributes sono state ulteriormente migliorate ottenendo ottime prestazioni con dataset di grandi
dimensioni.

Ulteriori miglioramenti alle selezioni

Se si ripara un layer di selezione senza riferimento ai dati sorgente o si usa il pulsante Set Data
Source nella scheda Source della finestra di dialogo Layer Properties puntando a dati sorgente diversi,
viene visualizzato un messaggio che avvisa che la selezione potrebbe non funzionare se viene
selezionata una sorgente di dati differente e che permette di decidere se mantenere la definizione della
selezione del layer di selezione. Questo messaggio non viene visualizzato quando viene effettuata una
riparazione di massa di layer senza sorgente che include anche un layer di selezione.

101

Grafici
Nella versione 9.3 stata aggiunta la nuova matrice di diagrammi di dispersione (scatterplot matrix
diagram) che possibile creare tramite wizard dal comando Tools > Graphs > Create Scatterplot
Matrix. Gli scatterplot erano gi disponibili nella precedente versione di ArcGIS, mentre il nuovo tipo
una novit di ArcGIS 9.3. Le matrici di diagrammi di dispersione permettono di immettere un insieme di
variabili e vedere le relazioni tra di loro sotto forma di diagrammi di dispersione.

Quando si fa clic su uno dei grafici in una matrice di scatterplot il grafico viene visualizzato sotto
forma di elemento interattivo nellangolo in alto a destra della pagina grafica. Ogni punto negli
scatterplot rappresenta una feature nel dataset posizionata nello spazio di dati per due variabili
numeriche. possibile visualizzare tutti i punti con lo stesso colore oppure utilizzare lo schema
di colori della mappa. Le celle diagonali nella matrice possono contenere un istogramma
(distribuzione dei dati) per la variabile riga/colonna.
Nellesempio Call Volume della figura seguente c una relazione positiva tra il numero di
telefonate al servizio di emergenza 911 e il numero di persone senza impiego (maggiore il
numero di disoccupati, maggiore il numero delle chiamate). C una leggera relazione negativa
tra il reddito medio e il numero di disoccupati (maggiore il reddito medio, minore il numero
dei disoccupati).

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La matrice di diagrammi di dispersione particolarmente utile quando si vogliono esplorare


variabili potenzialmente significative per il modello di regressione descritto nella prossima
sezione. Quando una variabile mostra una forte relazione positiva o negativa con la variabile
dipendente (in questo caso il numero delle telefonate) viene considerata una buona variabile
significativa candidata. Quando due variabili significative candidate mostrano una forte relazione
positiva o negativa tra di loro, si include nel proprio modello solo una di loro per evitare problemi
con la multicollinearit. Il termine multicollinearit indica che entrambe le variabili descrivono lo
stesso fenomeno e quindi includerle entrambe falsa i risultati del modello.

Statistiche spaziali
Un nuovo toolset chiamato Modeling Spatial Relationships stato aggiunto alla toolbox Spatial
Statistics. I quattro strumenti contenuti nel toolset forniscono nuove modalit per modellare le relazioni
spaziali costruendo matrici spaziali pesate e effettuando analisi di regressione.

Generate Network Spatial Weights Crea un file .swm contenete una matrice di pesi spaziali
da un network dataset che definisce le relazioni spaziali tra tutte le feature in termini di una
struttura di base a rete. Questo strumento richiede lestensione Network Analyst.
Generate Spatial Weights Matrix Crea un file .swm contenente una matrice di pesi spaziali
che rappresenta le relazioni tra le feature di un dataset.
Geographically Weighted Regression (GWR) Effettua una forma locale di regressione lineare
utilizzata per evidenziare variazioni regionali nelle relazioni spaziali e aiutare a comprendere
come il processo varia nello spazio.
Ordinary Least Squares Regression (OLS) Effettua una regressione lineare ordinaria globale
dei minimi quadrati per generare delle predizioni o per modellare una variabile dipendente in

103

termini delle sue relazioni con un insieme di variabili esplicative. Questo strumento richiede una
licenza di ArcInfo o di Spatial Analyst.
Una matrice spaziale pesata una rappresentazione della struttura spaziale dei dati. una
quantificazione delle relazioni spaziali che esistono tra le feature del dataset. Nelle versioni
precedenti alla 9.3 i file contenti le matrici spaziali pesate erano file ASCII con uno specifico
formato di testo. Con la versione 9.3 tutti gli strumenti Spatial Statistics che accettano i file
formattati ASCII, supportano anche il nuovo formato binario .swm creato dai nuovi strumenti
Generate Spatial Weights Matrix e Generate Network Spatial Weights. Il file .swm riutilizzabile,
editabile e condivisibile. Nuove modalit per modellare le relazioni spaziali vengono fornite con
questi strumenti incluse Delaunay Triangulation, K nearest Neighbors e Queens Case Polygon
Contiguity. Gli strumenti di statistica spaziali che sono influenzati da queste modifiche sono
High/Low Clustering (Getis-Ord General G), Spatial Autocorrelation (Global Morans I), Cluster
and Outlier Analysis (Anselin Local Morans I) e Hot Spot Analysis (Getis-Ord Gi*). Quando si
effettuano pi analisi su un singolo dataset (si analizzano cio differenti campi) o si lavora con
dataset che hanno pi di 3000 feature, fortemente raccomandata la costruzione di una
matrice spaziale pesata prima dellanalisi.

Gli strumenti High/Low Clustering (Getis-Ord General G), Spatial Autocorrelation (Global Morans I),
Cluster and Outlier Analysis (Anselin Local Morans I), Hot Spot Analysis (Getis-Ord Gi*) e Average
Nearest Neighbor visualizzano ora il valore P-values (probabilit) oltre al valore Z scores. Entrambi I
valori sono utilizzati per determinare la significativit statistica.

Un rendering di default stato assegnato a vari strumenti. Quando questi strumenti vengono
utilizzati in ArcMap, loutput viene aggiunto gi simbolizzato alla Table Of Contents: Hot Spot Analysis
(Getis-Ord Gi*), Cluster and Outlier Analysis (Anselin Local Morans I), Linear Directional Mean e Collect
Events.

In seguito a queste modifiche alcuni strumenti di modellazione sono diventati obsoleti e sono stati
perci spostati in un nuovo toolset Rendering allinterno della toolbox Spatial Statistics. Potete notare
due, e non pi quattro, strumenti nel toolset Mapping Clusters toolset (gli strumenti Cluster/Outlier
Analysis with Rendering e Hot Spot Analysis with Rendering sono stati spostati dal toolset Mapping
Clusters al toolset Rendering). Potete inoltre notare un differente insieme di strumenti nel toolset
Utilities (gli strumenti Collect Events with Rendering, Count Rendering e Z Score Rendering sono stati
spostati dal toolset Utilities al toolset Rendering). La pagina del Desktop Help sul nuovo Rendering
spiega a fondo queste modifiche.

stato aggiunto il nuovo campo DiffK alla tabella di output Multi-Distance Spatial Cluster Analysis
(Ripleys K Function). Lo strumento Multi-Distance Spatial Cluster Analysis (Ripleys K Function)
spesso utilizzato per identificare le distanze alle quali i processi spaziali che promuovono il clustering
sono pi pronunciati. In generale, in precedenza era difficile valutare questa distanza visivamente
utilizzando il grafico di output e quindi lutente aggiungeva un campo alla tabella di output e calcolava
la differenza tra i valori ObservedK e ExpectedK. Il campo DiffK contiene questo valore e quindi non
pi necessario calcolarlo.

Lo strumento Cluster and Outlier Analysis (Anselin Local Morans I) calcola il Local Morans Index,
Z Score e P-value per ogni feature della feature class di input. Valori positivi Z alti indicano un clustering
di valori alti (hot spot) o un clustering di valori bassi (cold spot). Valori negativi di Z score indicano
outlier spaziali. Con la versione 9.3 stato aggiunto un nuovo campo COType alla feature class di
output per distinguere gli hot spot statisticamente significativi (HH) dai cold spot statisticamente
significativi (LL) e per distinguere gli outlier spaziali statisticamente significativi che rappresentano un
valore basso circondato da valori alti (LH) da quelli che rappresentano un valore alto circondato da
valori bassi (HL).

Lo strumento Central Feature ha un nuovo parametro Case Field che viene utilizzato per
raggruppare feature. Il campo pu essere di tipo numerico, data o stringa.

Nella versione 9.3 quando non veniva fornito nessun valore, veniva calcolata una distanza soglia di
default per quelli strumenti che includevano il parametro Distance Band o Threshold Distance
(High/Low Clustering, Spatial Autocorrelation, Cluster and Outlier Analysis, Hot Spot Analysis e
Generate Spatial Weights Matrix).

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Gli strumenti che hanno il parametro Conceptualization of Spatial Relationships (High/Low


Clustering, Spatial Autocorrelation, Cluster and Outlier Analysis e Hot Spot Analysis) calcolano la
Inverse Distance e la Inverse Distance Squared in modo leggermente differente nella versione 9.3. I
metodi Inverse Distance diventavano instabili con distanze inferiori a 1.0 e di conseguenza nella
versione 9.3 nei calcoli tutte le distanze inferiori a 1.0 vengono trattate come uguali a 1.0. La proiezione
di dati che devono essere analizzati con gli strumenti di statistica spaziale sempre raccomandata per
assicurare misure accurate di distanza. Con la versione 9.3 lutilizzo del sistema di coordinate
geografiche non raccomandato nelle analisi delle relazioni spaziali basate sullinverso della distanza.

Prima di ArcGIS 9.3 la geometria delle feature veniva proiettata nel sistema di coordinate
delloutput dopo che tutti i calcoli matematici erano completati. Per assicurare risultati accurati, la
geometria delle feature viene ora proiettata nel sistema di coordinate delloutput prima di ogni
operazione matematica. Unica eccezione lo strumento General NetworkSpatial Weights che proietta
e basa sempre i calcoli geometrici sul sistema di coordinate associato al network dataset utilizzato per
costruire i pesi spaziali.

Gli utenti potranno notare notevoli miglioramenti nelle prestazioni degli strumenti della toolbox
Spatial Statistics nella versione 9.3, risultato di miglioramenti negli algoritmi, della capacit di
minimizzare il numero delle operazioni richieste utilizzando i file di matrici spaziali pesate e della
capacit degli strumenti di script di essere eseguiti allinterno dei processi (minimizzando i tempi
desecuzione).

L Per ulteriori informazioni e per unintroduzione alle statistiche spaziali consultate la sezione del
Desktop Help Geoprocessing tool reference > Spatial Statistics toolbox e la corrispondente pagina
Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Modeling_spatial_relationships.

Analisi di prossimit
Miglioramenti allo strumento Near

Lo strumento Near lavora ora con punti, linee e poligoni. Pu effettuare i calcoli su tutte le feature
(feature class Near multiple) allinterno di un raggio di ricerca specificato.

Nuovo strumento Generate Near Table

Questo nuovo strumento del toolset Analysis Tools > Proximity lavora come il preesistente
strumento Near, ma il risultato del calcolo di prossimit viene salvato in una tabella separata. Questa
tabella di output pu essere relazionata alla feature class di input o qualsiasi altra feature class
utilizzando il campo FID originale.

Miglioramenti allo strumento Buffer

stata utilizzata unimplementazione pi robusta utilizzando il motore della topologia per eliminare
loffset, aggiungendo il supporto per il buffer geodesico e migliorando le prestazioni.

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Miglioramenti allo strumento Spatial Join

stata aggiunta una nuova opzione per effettuare unoperazione di join con la feature pi vicina
che facilita lunione degli attributi.

Animazioni
stato aggiunto il nuovo comando Create Time Layer Animation al menu a tendina Animation della
toolbar Animation per facilitare la creazione di animazioni temporali. La finestra di dialogo necessita di
un layer o di una tabella di input, un campo con i valori temporali e lintervallo e le unit da utilizzare per
creare le serie temporali per creare un layer di animazioni temporali. Il layer di animazioni temporali pu
essere riprodotto immediatamente attraverso la finestra di dialogo Animation Controls.

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Geoprocessing
Novit generali
Nella versione 9.3 stato introdotto il sito Web del Resource Center per gli utenti del
geoprocessing che riunisce le varie risorse della ESRI e permette di condividere strumenti, modelli e
script con altri utenti http://resources.esri.com/geoprocessing.

Il nuovo pulsante Start ModelBuilder della barra Standard permette di aprire il ModelBuilder senza
dovere prima creare un modello.

Tutti i messaggi di errore e di avviso sono stati standardizzati e forniscono un codice identico.
Quando avviene un errore viene visualizzato questo codice insieme a del testo standardizzato.

Ogni errore documentato per aiutare a comprenderne la causa e trovare una possibile
soluzione. Sono presenti anche dei link alla documentazione attinente.

La finestra di dialogo dei progressi stata modificata in modo da indicare la percentuale


completata del processo.

disponibile una nuova opzione per controllare automaticamente la vita dei risultati degli strumenti
nella scheda Geoprocessing della finestra di dialogo Tools > Options di qualsiasi applicazione ArcGIS.
In precedenza i risultati erano sempre salvati fino a che non venivano esplicitamente cancellati o

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rimossi. Questa nuova opzione aiuta a prevenire laccumulo di risultati non richiesti che possono
causare tempi pi lunghi per lapertura delle applicazioni desktop.

Limpostazione di default di mantenere i risultati che non hanno pi di due settimane di vita.
Leffetto di questa impostazione che i risultati pi vecchi vengono rimossi quando un
documento preesistente viene aperto e salvato. Se avete risultati pi vecchi che volete tenere
dovete modificare limpostazione di default o copiare i vostri risultati in un modello che pu
essere salvato. Se aprite un documento che contiene risultati pi vecchi di due settimane viene
visualizzato il messaggio mostrato nella figura seguente.

Novit negli strumenti di script e nei modelli


Gli strumenti creati con script di Python hanno ora unopzione che permette di eseguirli allinterno
di un processo, rendendo gli strumenti significativamente pi veloci.

Sono disponibili pi opzioni per i parametri dei modelli e per gli strumenti di script. Per i modelli,
potete modificare i parametri opzionali in parametri richiesti e applicare i vari filtri per linput e loutput.

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Per gli script, potete applicare vari filtri e impostare la simbologia delle feature di output.

Gli strumenti creati tramite script possono contenere codice di validazione personalizzato. Il codice
di validazione permette agli strumenti di comportarsi come uno strumento di sistema e permette di:

Attivare o disattivare i parametri in base a valori contenuti in altri parametri


Aggiornare dinamicamente un filtro per i parametri
Aggiornare dinamicamente i valori di default per i parametri
Personalizzare i messaggi di errore e di warning
Accorpare i parametri in categorie
Aggiornare la descrizione dei dataset di output per lutilizzo nel ModelBuilder.

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Allinterno di Python si ha un migliore accesso alle strutture di dati di Python. Il metodo


arcgisscripting contiene ora un argomento con il numero della versione che dice al geoprocessing di
ritornare liste al posto di enumeratori.

possibile accedere alla nuova finestra di dialogo dei progressi degli strumenti per visualizzare
la percentuale completata. Allinterno di uno script avete accesso al nuovo repository di codici
di errore e messaggi. NumPy (Numerical Python) incluso nellinstallazione di ArcGIS. Tutti gli
strumenti restituiscono ora loggetto del risultato.

Novit del geoprocessing su server


Il tipo di dati Feature Set accetta ora feature class e il tipo di dati record Set accetta tabelle. In
precedenza feature e record potevano essere immessi solo interattivamente.

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Migliore controllo degli errori quando si pubblica un servizio di geoprocessing. Nella versione 9.2 le
toolbox potevano essere pubblicate anche se avevano errori. Nella versione 9.3 le toolbox non
vengono pubblicate se hanno errori e viene visualizzato il relativo messaggio di errore.

possibile fornire le informazioni di rendering per i raster risultanti dai servizi di geoprocessing

Ulteriori miglioramenti
Sono state apportati alcuni miglioramenti alla finestra di dialogo degli strumenti di geoprocessing. I
controlli sono pi vicini tra loro, il logo di sfondo ESRI stato rimosso ed possibile ottenere aiuto
premendo il pulsante Tool Help in fondo al riquadro di help.

Summary Statistics supporta ora pi case field.


Il ModelBuilder supporta la simbologia dei layer TIN.
Calculate Field supporta la conversione di unit.
Le toolbox possono essere salvate nel formato 9.2 per la distribuzione a utenti di questa versione.
I valori nulli sono esclusi dai calcoli statistici in tutti gli strumenti di geoprocessing quali Summary
Statistics, Dissolve, Frequency, Spatial Join, Merge, Table to Table e Feature Class to Feature Class.

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Sviluppo di applicazioni desktop


.NET Engine e Desktop SDK
Supporto a Visual Studio 2008

ArcGIS 9.3 supporta lambiente di sviluppo .NET utilizzando lambiente di sviluppo integrato di
Visual Studio 2005 SP1 o di Visual Studio 2008. ArcGIS 9.3 stato testato con la versione Beta 2 di
Visual Studio 2008. Durante i test con la versione beta tutte le feature dellIDE Integration framework di
ArcGIS hanno funzionato come previsto. Tutti gli esempi forniti con lArcGIS Desktop SDK per .NET
includono soluzioni e file di progetto sia per Visual Studio 2005 sia per Visual Studio 2008.

Nuova documentazione dettagliata e lo strumento Snippet Finder

La principale richiesta degli sviluppatori stata quella di un migliore help per lAPI. Spesso
premendo il tasto F1 la pagina visualizzata conteneva scarse informazioni. Nella versione 9.3 stato
aggiunto ulteriore materiale allhelp per colmare la lacuna. Sono stati aggiunti oltre 100 esempi e
laccesso agli esempi e alle voci rilevanti in altre aree del SDK stato notevolmente migliorato
aggiungendo link alle pagine Api HELP agli esempi pi importanti, agli snippet e alle altre voci dellhelp.

Il nuovo strumento Snippet Finder di ArcGIS stato introdotto per facilitare la ricerca di oltre 250
snippet per poterli inserire nei propri codici. In precedenza era solo possibile navigare la lista degli
snippet. Questo strumento stato originariamente introdotto con il Service Pack 1 di ArcGIS 9.2, ma
stato notevolmente migliorato. Lo strumento permette di scegliere come il codice deve essere inserito
(fully qualified / using statement / commented). Se si hanno directory locali di altri snippet, scritti or
raccolti da voi, possibile aggiungere un collegamento a questi snippet in modo che si possa averne
accesso dallo Snippet Finder.

Per fornire una documentazione completa senza forzarvi a installare altri SDK, sono disponibili link
tra il contenuto degli SDK e la documentazione online. In questo modo quando una voce referenziata
non disponibile nellSDK installato, per esempio una voce Desktop quando avete installato solo
ArcGIS Engine, viene fornito un link alla voce equivalente sul Web. Questa funzionalit vi permette
inoltre di aggiungere commenti sulla voce, porre domande o semplicemente vedere le voci che sono
state aggiornate dallinstallazione dellSDK.

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Java Engine SDK


Supportate nuove configurazioni

Nella versione 9.3 stato aggiunto il supporto per il Java Developer Kit version 6, Suse Linux 10,
64-bit Red Hat (con 32-bit JVM) e Windows Vista.

IDE e funzionalit di debugging migliorate

Gli sviluppatori di ArcGIS Engine e ArcGIS Server possono ora utilizzare il plug-in Eclipse 3.3 per
ispezionare lo stato degli ArcObjects. I NetBeans sono supportati da ArcGIS Server.

Nuove voci ed esempi

Nella versione 9.3 sono presenti pi del quadruplo delle voci e degli esempi per gli sviluppatori
Java. stata colmata la lacuna nella documentazione del Java SDK riportata nella versione 9.2. Sono
state migliorate anche le voci dellArcObjects Library Overview.

Nuovo strumento MXD Editor

Lo strumento MXD editor pu essere utilizzato per ispezionare e riparare layer danneggiati in un
documento di mappa (file .mxd) su macchine Windows, Linux o Solaris che hanno installato ArcGIS
Engine Java developer Kit o ArcGIS Server per la piattaforma Java. Lo strumento basato
sullambiente Eclipse RCP e sfrutta i componenti ArcObjects forniti da ArcGIS Engine e ArcGIS Server.

Migliore gestione della memoria

Nella versione 9.3 la gestione della memoria stata ulteriormente ottimizzata.

Novit per gli ArcObjects


L Consultate il seguente link per modifiche che possono avare un impatto sugli sviluppatori
http://edndoc.esri.com/arcobjects/9.3/CPP_VB6_VBA_VCPP_Doc/COM/VBA/new_93.htm.

L Consultate il seguente link per una lista delle modifiche tra la versione 9.2 e la versione 9.3
http://edndoc.esri.com/arcobjects/9.3/CPP_VB6_VBA_VCPP_Doc/shared/reference/type_changes_93
.htm.
Nota. Al momento della stampa, il contenuto del website ESRI Developer Network era in fase di
modifica. Se i link precedenti non dovessero funzionare, consultate la scheda dellArcGIS Desktop
Resource Center For Developers
http://resources.esri.com/arcgisdesktop.

Novit in ArcGIS Engine


Capacit di visualizzazione dinamica migliorate

Nella versione 9.3 la visualizzazione dinamica stata migliorata con una migliore gestione e una
nuova cache. La visualizzazione dinamica supporta ora la selezione delle feature, sono stati aggiunti gli
strumenti di navigazione, zoom e pan continui, e sono state migliorate le prestazioni. La visualizzazione
dinamica solo disponibile con ArcGIS Engine. Pu essere utilizzata e configurata dagli sviluppatori
con gli ArcObjects su tutti gli ambienti di sviluppo supportati da ArcGIS Engine.

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ArcSDE per SQL Server Express incluso in ArcGIS Engine Developer Kit

ArcGIS Engine 9.3 include linstallazione di Microsoft SQL Server 2005 Express e il wizard per la
postinstallazione del geodatabase ArcSDE. Ci permette agli sviluppatori di ArcGIS Engine di utilizzare
ArcSDE per geodatabase SQL Server Express come fonte di dati. Il supporto per i geodatabase
ArcSDE utilizzati con SQL Server 2005 Express stato introdotto in ArcGIS Desktop nella versione 9.2
ed incluso gratuitamente con le licenze ArcEditor e ArcInfo. quindi possibile impostare e
amministrare i server di database ArcSDE e creare geodatabase multiutente, con il pieno supporto di
tutte le caratteristiche avanzate di ArcSDE, quali il versioning, larchiviazione storica, la replica
multigenerazionale e le funzioni avanzate di sicurezza a livello di dataset. Non richiesto software
addizionale o esperienza di amministrazione di database. Lamministrazione dei database effettuata
utilizzando un nuovo insieme di finestra di dialogo in ArcCatalog.

Novit nellediting di ArcGIS Engine

Miglioramenti nelle capacit di editing da programma inclusa la possibilit di creare edit task,
impostare il layer da editare (TargetLayer) e accedere alla geometria degli sketch.

Migliore inclusione di regole e logica business grazie agli eventi delleditor: controllo per gli errori di
digitalizzazione, e controllo che un punto digitalizzato cada allinterno di un particolare poligono.

Finestra di dialogo di ArcGIS Engine supporta i geodatabase ArcSDE

La finestra di dialogo Add Data di ArcGIS Engine supporta le connessioni ai geodatabase ArcSDE
(supporto originariamente aggiunto alla versione di ArcGIS 9.2 SP 2). Ci permette agli utenti delle
applicazioni ArcGIS Engine di connettersi a qualsiasi geodatabase ArcSDE per accederne i dati. Con la
scheda Geodatabases del riquadro sinistro della finestra di dialogo Add Data selezionata, scegliete la
cartella Database Connections dalla lista a tendina per potere attivare i due nuovi pulsanti della finestra
di dialogo, il primo per creare la connessione ArcSDE e il secondo per editare le propriet di una
connessione preesistente.

Nota: Quando la finestra di dialogo Add Data di ArcGIS Engine viene aggiunta in ArcMap o
ArcGlobe (trascinandola dalla categoria Generic della scheda Commands della finestra di dialogo
Tools > Customize), viene nascosto il riquadro All Types che fornisce laccesso allintero albero del
Catalog. Per ripristinare il riquadro, modificate limpostazione di registro DWORD assegnando il
valore 1.
HKEY_CURRENT_USER\Software\ESRI\Controls\Commands\Generic\AddData\Show
AllTypesInDesktopApps

L Per ulteriori informazioni sulle novit per sviluppatori di ArcGIS Engine consultate lArcGIS Engine
Resource Center
http://resources.esri.com/arcgisengine.

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Mobile GIS
ArcGIS Mobile
Con ArcGIS Mobile le aziende possono diffondere le capacit dei GIS e dei dati geospaziali da
server di applicazioni centralizzate a dispositivi mobile attraverso reti via cavo o wireless, fornendo
laccesso ai servizi GIS come la cartografia, le interrogazioni spaziali, il disegno degli sketch,
lintegrazione con i GPS e lediting.

ArcGIS Mobile si adatta perfettamente allambiente IT delle aziende supportando architetture


orientate ai servizi, sicurezza di parti terze, sviluppi e sistemi di gestione delle periferiche. Le
applicazioni ArcGIS Mobile possono essere sviluppate su dispositivi Windows CE o Windows
Mobile con il .NET Compact Framework 2.0 e personal computer Windows XP o Vista con
.NET Framework 2.0. ArcGIS Mobile parte di ArcGIS Server Advanced Edition al livello
Enterprise.
Nella versione 9.3, ArcGIS Mobile estende le capacit della piattaforma ESRI ArcGIS Server
oltre lutilizzo in ufficio con due nuovi prodotti, una nuova applicazione pronta alluso ArcGIS
Mobile e il rinnovato ArcGIS Mobile Software Development Kit. stato inoltre introdotto il nuovo
ArcGIS Mobile Resource Center che riunisce le risorse online per gli utenti e gli sviluppatori di
ArcGIS Mobile http://resources.esri.com/arcgismobile.

Il nuovo ArcGIS Mobile


Nella versione 9.3 stata introdotta la nuova applicazione ArcGIS Mobile. ArcGIS Mobile
unapplicazione Windows Mobile per lo sviluppo di dati GIS mobile, mappe, task e progetti. Il target
dellapplicazione sono le piattaforme Windows Mobile 5 Pocket PC, Windows Mobile Classic e
Windows Mobile 6 e permette alle aziende di sviluppare facilmente e velocemente le capacit GIS
mobile richieste per gli sviluppi. Lapplicazione gestita centralmente con la piattaforma basata su
standard ArcGIS Server e fornisce con alte prestazioni dati, servizi e progetti allinterno dellazienda.

ArcGIS Server Manager configura lapplicazione ArcGIS Mobile disegnando i singoli ArcGIS
Mobile Projects con una utilit di configurazione su Web intuitiva, per indirizzare il lavoro GIS
mobile giornaliero degli utenti mobile. Attraverso ArcGIS Server Manager un portale Web
ottimizzato per le applicazioni mobile di esplorazione di Internet permette a ogni organizzazione
di ospitare lapplicazione ArcGIS Mobile e i ArcGIS Mobile Projects per lo sviluppo per dispositivi
per Windows Mobile.

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Lapplicazione ArcGIS Mobile fornisce ai lavoratori mobile la possibilit di accedere ai loro


specifici progetti ArcGIS Mobile da un server centralizzato. Essi possono visualizzare e navigare
mappe mobile, raccogliere nuove feature GIS ed editarle, cercare feature GIS con le quali
lavorare e gestire lo status dellapplicazione e del dispositivo.
Lapplicazione ArcGIS Mobile stata disegnata espressamente per lambiente mobile con
uninterfaccia utente basata su menu per linterazione con i task GIS mobile. La nuova UI
assicura che una grande platea di utenti mobile possa utilizzare i task GIS mobile sul campo
con un training limitato e con un alto livello di produttivit.
Gli operatori mobile effettuano operazioni specifiche utilizzando strumenti ad hoc o effettuano
numerosi task utilizzando pi strumenti. Lapplicazione ArcGIS Mobile stata disegnata per
essere configurata in modo tale da riflettere il linguaggio e i task utilizzati al momento. Un
amministratore GIS pu creare velocemente ArcGIS Mobile Projects attraverso la configurazione
di dati GIS, mappe e task per soddisfare le necessit degli utenti mobile. I task possono essere
rinominati e le loro capacit limitate, riducendo cos la complessit dei flussi di lavoro per i
lavoratori mobile.
I task Collect e Search forniscono una lista di oggetti sui quali possibile effettuare ricerche
permettendo agli utenti mobile di scorrere velocemente e cercare i tipi di feature da creare o di
specificare le feature da editare. Il task Collect supporta la creazione di nuove feature utilizzando
lo strumento Sketch con uno stylus, un rocker o un GPS per creare la geometria e un modulo
configurabile con controlli di input autogenerati per laggiunta di attributi. Il task Search supporta
la ricerca di feature tramite interrogazioni spaziali e degli attributi oltre allediting di attributi di
feature esistenti.
Lapplicazione ArcGIS Mobile viene sviluppata con modalit wireless da un sito Web
centralizzato che fornisce accesso on-demand ai progetti mobile, ai servizi e ai dati. I lavoratori
mobile possono prendere dal server i progetti mobile e metterli sui loro dispositivi e rimettere le
modifiche apportate sul server centrale utilizzando un qualsiasi servizio di dati wireless che
fornisca una connessione IP. Ci permette agli amministratori GIS e ai lavoratori mobile di
essere sempre aggiornati sul lavoro svolto sul campo o in ufficio senza avere bisogno di essere
fisicamente collegati per tutto il giorno.
Un amministratore pu, per esempio, scegliere di sviluppare un servizio di accesso ai dati
mobile da un documenti di mappa di ArcGIS contenete dieci layer. Pu configurare
lapplicazione utilizzando ArcGIS Server Manager abilitando il task di raccolta dei dati sono per i
layer editabili. Queste impostazioni vengono archiviate nel file specifico di ArcGIS Mobile Project
di ArcGIS Server. Il lavoratore mobile pu scaricare lapplicazione, eseguirla e visualizzare la lista
di ArcGIS Mobile Projects. Da questa lista, quando viene selezionato un progetto, lapplicazione
lo apre e lo configura in base alle impostazioni predefinite dallamministratore GIS. Il lavoratore
mobile pu quindi utilizzare lapplicazione per raccogliere nuove feature e inviarle on-demand al
server centrale utilizzando laccesso wireless a Internet.

ArcGIS Mobile Software Development Kit (SDK)


ArcGIS Mobile Software Development Kit fornisce le capacit GIS mobile chiave richieste per la
personalizzazione delle applicazioni GIS mobile, inclusi i componenti mappe, cache di mappe, servizi
web, query spaziali, GPS e editing GIS. ArcGIS Mobile SDK supporta lambiente di programmazione
Microsoft .NET e i sistemi operativi Windows Mobile 5 e 6, Windows CE 5.0 e 6.0, Windows XP e
Vista.

Potenti applicazioni focalizzate sui GIS e di cartografia mobile possono essere sviluppate
rapidamente utilizzando Visual Studio 2005 Integrated Development Environment. Esempi di
applicazioni che gli sviluppatori possono creare per usi mobile includono lispezione dei beni, il
reporting di incidenti, la gestione del territorio, la gestione delle risorse mobile, i servizi per i

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clienti, la raccolta di dati per le assicurazioni e la tradizionale raccolta e manutenzione di dati


GIS.
Le aziende possono sfruttare le potenzialit di ArcGIS Mobile e ArcGIS Server per sviluppare
applicazioni che includono capacit addizionali server-side, inclusi address location, street
routing, network tracing e numerosi differenti funzioni di geoprocessing.
ArcGIS Mobile SDK stato rilasciato per la prima volta nella versione di ArcGIS 9.2. Nella
versione 9.3 sono state migliorate ulteriormente le funzionalit con le novit elencate di seguito.
Nuova convenzione per i nomi per le cache di mappa come la mobile service cache
Migliore Map control rendering che supporta ora pi sorgenti di dati e layer grafici
Archiviazione dei dati ottimizzata con supporto per un nuovo data store di background
altamente compresso
Maggiore numero di proiezioni che includono ora tutte le proiezioni di ArcGIS oltre che quelle
basate su reticolati
Miglioramenti nell'editing con nuovi strumenti di sketch per la manipolazione della geometria
Migliori prestazioni della gestione e visualizzazione dei Global Positioning System (GPS)
Inclusione dei signed cabinet file (CAB), inclusi i componenti runtime di ArcGIS Mobile.

ArcPad
ArcPad disegnato per le aziende che vogliono espandere i benefici dei GIS dallufficio al campo.
ArcPad unapplicazione GIS mobile pronta alluso per la raccolta e mappatura dei dati sul campo che
permette al personale sul campo di catturare, analizzare e visualizzare le informazioni geografiche su
dispositivi mobile.

ArcPad rivolto a piccole e medie aziende che vogliono sviluppare per il campo parte del loro
lavoro GIS basato su ArcGIS Desktop. ArcPad disegnato in modo tale da fornire il look
familiare di ArcGIS Desktop con una visualizzazione map-centric e un insieme di barre per
gestire layer della mappa, simbologia, GPS e sensori, strumenti GIS di editing e semplici
strumenti di analisi e interrogazione. ArcPad disegnato per supportare numerosi dispositivi
mobile, inclusi quelli con sistemi operativi Windows Mobile, CE, XP e Vista. ArcPad facilmente
sviluppabile da una qualsiasi macchina con ArcGIS Desktop. Gli strumenti di ArcGIS Desktop
permettono agli utenti di esportare i dati GIS dal geodatabase per lutilizzo sul campo. Al ritorno,
dal campo le modifiche apportate ai dati GIS possono essere trasferite sulla macchina desktop
e importate nel geodatabase.
ArcPad 7.1 e ArcPad application Builder 7.1, lambiente di sviluppo e personalizzazione di
ArcPad, sono stati rilasciati nel dicembre 2007.

ArcPad 7.1 introduce le seguenti novit:


Soluzione pronta alluso per visualizzare ed editare i dati del geodatabase sul campo, incluse le
tabelle relazionate, utilizzando il nuovo formato AXF costruito su Microsoft SQL Server Compact
Edition (SQLCE)
QuickProject, semplice template di dati per catturare vari shapefile e supportare i nuovi utenti e
quelli pi esperti nel diventare immediatamente produttivi
Estensione StreetMap, include senza costi aggiuntivi i pi recenti dati cartografici stradali del
Nord America di Tele Atlas, che forniscono le funzionalit di geocoding e routing, e le mappe di
base preconfigurate
Migliori capacit di interrogazione, incluso il query builder e il query form che supportano query
personalizzabili preconfigurate

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Estensione ArcPad Data Manager per ArcGIS Desktop che fornisce una nuova toolbar ArcPad
Data Manager per ArcMap e alcuni strumenti di geoprocessing per ArcPad, che permettono
una semplice automazione dei flussi di lavoro sul campo e una pi facile gestione degli sviluppi
dei progetti GIS mobile.

ArcPad Application Builder 7.1 supporta i file di database di ArcPad, query form personalizzabili e
permette allutente di impostare layer in sola lettura.

L Per ulteriori informazioni sulle novit di ArcPad 7.1 e ArcPad Application Builder 7.1 consultate il
seguente white paper
http://www.esri.com/library/whitepapers/pdfs/whats-new-arcpad71.pdf.

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Il GIS sul Web


ArcGIS Server un completo server GIS che fornisce gestione dei dati, applicazioni e servizi
pronti alluso oltre a notevoli capacit di sviluppo di applicazioni personalizzate e mashup.
Questo capitolo descrive le novit Web di ArcGIS Server 9.3.

L Per ulteriori informazioni sulle novit delle funzionalit dei geodatabase ArcSDE nel prodotto ArcGIS
Server, consultate il capitolo data management di questo documento.

L Per le novit in ArcIMS 9.3 consultate il nuovo Resource Center http://resources.esri.com/arcims e


fate clic sul link Whats New in ArcIMS 9.3.

Panoramica delle novit in ArcGIS Server 9.3


Ulteriori risorse

Nuovo sito Web ArcGIS Server Resource Center


Per qualsiasi informazione su ArcGIS Server visitate il nuovo ArcGIS Server Resource Center
http://resources.esri.com/arcgisserver, dove troverete le ultime notizie e le nuove applicazioni Web
live, dove potete leggere lhelp online pi aggiornato, vedere quali saranno i futuri sviluppi
dellapplicazione sul ArcGIS Server Development Blob del developer team, vedere esempi di
codici di sviluppo e accedere al sito ESRI Support per i problemi tecnici.

Facile accesso ad ArcGIS Online


ArcGIS Server 9.3 facilita la creazione di applicazioni Web che visualizzano il vostro contenuto
sulle mappe di base di ArcGIS Online. Utilizzare le mappe di base di ArcGIS Online in generale
gratuito nelle applicazioni intranet, ma richiede una licenza per lutilizzo in applicazioni che sono
servite allesterno. Per ulteriori informazioni su ArcGIS Online consultate la pagina Web
http://www.esri.com/software/arcgis/arcgisonline/index.html.

Migliore documentazione
Nella versione 9.3 sono state apportate migliorie alla documentazione in numerose aree.
NellArcGIS Desktop Help sono disponibili nuove informazioni su come preparare, per esempio,
la propria mappa e le toolbox di geoprocessing per la pubblicazione sul server. NellArcGIS
Server Help le voci sono state riorganizzate concettualmente, sono state espanse le discussioni
dei flussi di lavoro e sono disponibili nuovi tutorial passo dopo passo. Gli sviluppatori troveranno
numerosi nuovi contenuti che descrivono le nuove opzioni di sviluppo, quali le nuove ArcGIS
JavaScript API, una completa documentazione per ArcGIS Server SOAP SDK che descrive
come utilizzare SOPA per accedere ai servizi Web di ArcGIS Server e molte altre descrizioni di
classi e metodi esistenti nel Web ADF con numerosi esempi di codice.
Applicazioni pi facili da utilizzare

ArcGIS Server Manager


Quando utilizzerete il Manager della versione 9.3 si noteranno immediatamente alcune
modifiche, tra le quali la principale la riorganizzazione dellinterfaccia a schede. Buona parte
delle modifiche sono il risultato dellaggiunta di nuove funzionalit al Manager, come una pi
facile configurazione della sicurezza per i servizi e le applicazioni Web. Tuttavia, sono stati
migliorati anche i flussi di lavoro esistenti, per esempio il flusso di lavoro per costruire una Web
Mapping Application.

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Web Mapping Application


Mentre le funzionalit della versione 9.2 della Web Mapping Application sono essenzialmente le
stesse, linterfaccia utente leggermente diversa. Ci dovuto al fatto che gli strumenti che si
utilizzano per interagire con la mappa sono stati riorganizzati per renderne laccesso pi facile.
Per esempio, gli strumenti pan e zoom sono ora posizionati in cima allarea di visualizzazione
della mappa. La versione 9.3 introduce inoltre alcune nuove funzionalit nella Web Mapping
Application quali una opzione per la stampa e un migliore evidenziamento dei risultati dei task.
Nuovi servizi e miglioramenti

Nuove modalit per creare mappe con cache e servizi globo


I nuovi flussi di lavoro della versione 9.3 facilitano la creazione laggiornamento dei servizi di
mappa e dei globi con cache in ArcCatalog. Per i servizi di mappa ora possibile creare la
cache per aree geografiche specifiche ed possibile creare la cache on-demand a seconda
dellutilizzo. Per i servizi globo, la dipendenza con ArcGlobe minimizzata ed ora possibile
costruire completamente al cache sul server. ArcMap e ArcGIS Explorer forniscono inoltre
nuove opzioni per svuotare la cache locale, assicurando cos che i dati visualizzati siano sempre
aggiornati.

Nuovi servizi immagine


La versione 9.3 fornisce unulteriore opzione per pubblicare dati raster sul server GIS attraverso
un servizio immagine. Il servizio immagine permette di distribuire grandi volumi di immagini ai
client. Lintegrazione con ArcGIS Image Server permette di ridurre il tempo tra la raccolta e la
pubblicazione di immagini e di sfruttare le potenti capacit di processamento delle immagini in
ambiente Web.

Novit nei servizi di geoprocessing


I servizi di geoprocessing nella versione 9.3 forniscono un migliore feedback durante la
pubblicazione, migliori prestazioni e maggiori opzioni per la simbologia dei risultati generati.
Inoltre, disponibile una nuova documentazione e numerosi esempi che mostrano come
costruire gli strumenti di geoprocessing.

Nuovi servizi geometry


I servizi geometry permettono alle applicazioni di invocare sofisticate operazioni geometriche
quali la proiezione, il buffering e la valutazione delle relazioni spaziali. Il servizio pu essere
sviluppato per supportare applicazioni JavaScript client-side che non hanno le capacit di
effettuare indipendentemente queste operazioni.

Restituzione in uno specifico sistema di coordinate di indirizzi abbinati


Nella versione 9.2 i servizi di geocoding potevano restituire gli indirizzi abbinati solo nello stesso
sistema di coordinate del locator che definiva i servizi. Nella versione 9.3 possibile richiedere
che gli indirizzi abbianti siano restituiti utilizzando uno specifico sistema di coordinate.

Navigazione di un server GIS con Services Directory


Services Directory unapplicazione Web parte di ogni server GIS. Services Directory permette
di visualizzare i servizi in esecuzione sul server GIS e di raccogliere le informazioni necessarie
per lo sviluppo di applicazioni che utilizzano i servizi.
Novit nella gestione del server

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Miglioramenti nella sicurezza


Nella versione 9.3 ArcGIS Server implementa un modello di sicurezza role based che permette
di definire un insieme di utenti di un geodatabase, del sistema operativo o di posizioni fisiche
utilizzando la nuova scheda Security del Manager. Per i servizi e le applicazioni Web possibile
utilizzare il Manager per assegnare i permessi agli utenti in base ai loro ruoli.

Log file pi dettagliato


La versione 9.3 facilita la ricerca di problemi che possono aversi sul server GIS permettendo di
attivare messaggi di log pi dettagliati. Dopo lattivazione della funzionalit, per ogni tipo di
servizio il log file registra informazioni addizionali per facilitare la ricerca e la risoluzione del
problema. Per esempio, un servizio di mappa scrive informazioni nel log file che indicano se
ogni layer stato disegnato senza problemi oppure no.

Integrazione con ArcGIS Image Server


La potenza di ArcGIS Image Server pu ora essere integrata con ArcGIS Server.
Semplicemente registrate il vostro ArcGIS Image Server con ArcGIS Server nel Manager o in
ArcCatalog. In questo modo possibile utilizzare le immagini con le applicazioni client di ArcGIS
Server.
Migliore interoperabilit

Supporto KML rinnovato


Nella versione 9.2 se si voleva distribuire un servizio di mappa utilizzando Google Earth
bisognava utilizzare il Manager per creare un link di rete KML che bisognava poi inviare agli
utenti. Dopo avere aperto il link il servizio di mappa veniva visualizzato sul globo di Google
Earth. Nella versione 9.3 i servizi di mappa e di immagine generano automaticamente i link ai
quali si pu avere accesso tramite URL. Gli utenti possono utilizzare lapplicazione Web
Services Directory per navigare i servizi e per visualizzarli in ArcGIS Explorer, Google Earth o
qualsiasi altra applicazione che supporta KML. In alternativa, possibile annidare lURL
direttamente nel servizio sul sito della propria azienda, permettendo di utilizzare un ambiente gi
noto ai dipendenti rispetto a quello della Services Directory. Come ulteriore beneficio, i servizi di
metadati vengono indicizzati dai motori di ricerca (per esempio, Google o Yahoo) permettendo
ai vostri servizi di essere facilmente individuati con una semplice ricerca sul Web.

Supporto per WCS e WFS e miglioramenti nel supporto WMS


La versione 9.3 aggiunge il supporto per i servizi OGC Web Coverage Service (WCS) e OGC
Web Feature Service (WFS). Il supporto per OGC Web Map Service (WMS) stato migliorato e
include ora la capacit di servire servizi di mappa con cache sotto forma di WMS e di utilizzare i
Styled Layer Descriptors (SLD) per definire come devono essere disegnati i layer.
Novit e miglioramenti negli strumenti di sviluppo delle applicazioni

Nuovi strumenti per costruire Web mashup


Nella versione 9.3 facile costruire mashup di mappe che si sovrappongono al contenuto di
altri server GIS (ArcGIS Online, Microsoft Virtual Earth, Google Maps). LArcGIS JavaScript API
permette di creare facilmente mappe annidate in pagine Web. Questa API ospitata dalla ESRI
ed disponibile gratuitamente. Le estensioni ArcGIS JavaScript per Google Maps API e ArcGIS
JavaScript per Microsoft Virtual Earth permettono di aggiungere il contenuto di ArcGIS Server
rispettivamente a Google Maps e Microsoft Virtual Earth. Non richiesta alcuna licenza di
sviluppo o utilizzo per utilizzare queste API.

Nuova API per FLEX

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LAPI ArcGIS per FLEX fornisce agli sviluppatori FLEX unAPI semplice e potente per creare
applicazioni di cartografia Web complete. interamente integrata con Adobe FLEX Builder 3.
Al momento della stampa di questo documento lAPI ArcGIS per FLEX nella versione pubblica
beta.

L Per una completa descrizione, per il download, esempi e demo


http://resources.esri.com/arcgisserver/apis/flex.

Nuova API ArcGIS Server REST e nuova applicazione Services Directory


Come sviluppatore di applicazioni, utilizzerete spesso Services Directory per la costruzione di
applicazioni che utilizzano i servizi di un server GIS. Services Directory unapplicazione Web
sviluppata per ogni server GIS che permette di navigare i contenuti del server e raccogliere
informazioni specifiche sui servizi eseguiti dal server. Services Directory lavora attraverso lAPI
ArcGIS Server REST. LAPI REST permette al server GIS di rivelare le informazioni sui suoi
servizi attraverso URL. Le API JavaScript menzionate in precedenza sono attivate dai servizi
ArcGIS Server REST. LAPI REST permette inoltre di sviluppare applicazioni Web in ambienti
addizionali quali Microsoft Silverlight.

L Per ulteriori informazioni sullAPI REST consultate la pagina Web


http://resources.esri.com/help/9.3/arcgisserver/apis/rest/index.html.

Miglioramenti alla Web ADF (Microsoft .NET Framework)


I miglioramenti della versione 9.3 per la Web ADF includono un pi veloce map blending,
librerie WebADF JavaScript interamente documentate, piena integrazione con ASP .NET AJAX,
supporto per Visual Studio 2008 e una pi completa documentazione.

Costruzione e sviluppo di progetti mobile dal Manager


Praticamente nello stesso modo in cui si costruiscono e si sviluppano Web Application
mapping, il Manager per Microsoft .NET framework include ora gli strumenti per costruire e
gestire i progetti mobile.

L Per ulteriori informazioni per la migrazione da ArcGIS Server 9.2 ad ArcGIS Server 9.3 consultate la
voce dellArcGIS Server Help Introducing ArcGIS Server > Moving to ArcGIS Server 9.3 o la
corrispondente pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisserver/9.3/dotNet/moving_to_93.htm.

Novit in ArcGIS Server Manager


Novit principali

Nuovo aspetto
La novit principale nellinterfaccia grafica dellutente di ArcGIS Server Manager il
riposizionamento delle schede principali. Nella versione 9.2 le schede erano orientate
orizzontalmente nella parte superiore dellapplicazione. Nella versione 9.3 le schede sono state
spostate in una colonna nella parte sinistra della finestra. Questa modifica permette al Manager
di incorporare nuove funzionalit, quali il miglioramento dellinterfaccia utente per la gestione
della sicurezza.

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Login con privilegi di amministratore non pi richiesto


Lo username che si usa per il login al Manager per Microsoft .NET Framework non richiede pi i
privilegi di amministratore. Se si effettua il login senza privilegi di amministratore possibile
pubblicare i servizi, ma non si possono gestire le applicazioni Web. ArcGIS Server Manager per
la piattaforma Java non influenzato da questa modifica dato che i privilegi di amministratore
del sistema non sono necessari grazie alle differenze dello sviluppo di applicazioni Web per il
Web server.

Il Manager supporta i domini di rete


Nella versione 9.3 il Manager supporta i login di utenti che fanno parte di domini gestiti
dallamministratore della rete. In questo modo, invece di aggiungere ogni singolo utente al
gruppo di utenti agsadmin, potete semplicemente utilizzare un dominio e aggiungerlo ad
agsadmin. Ogni utente membro del dominio avr accesso al Manager.

Quale versione di ArcGIS Server si sta utilizzando?


Facendo clic sul link Help nel Manager (nellangolo superiore destro dellapplicazione) potete
visualizzare il numero della versione di ArcGIS Server.
Pubblicazione di servizi

Creazione e gestione di cartelle sul server GIS


Quando si visualizzavano i servizi disponibili sul server GIS, il Manager della versione 9.2
mostrava nella colonna a sinistra dellapplicazione tutte le cartelle contenenti servizi. Tuttavia,
dato che le schede del Manager sono state spostate nella colonna a sinistra dellapplicazione, la
modalit di navigazione delle cartelle nel server GIS stata anchessa modificata. Nella versione
9.3 si ha accesso alle cartelle da un menu a tendina. Per visualizzare i servizi in una specifica
cartella semplicemente scegliete la cartella alla quale volete avere accesso.

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Inoltre, possibile fare clic sul Manage Folders per aggiungere, eliminare, visualizzare le
propriet e impostare i permessi delle cartelle.

Blocco e riavvio dei servizi con un pulsante


Nella versione 9.3 il Manager ha ora una nuova opzione per riavviare un servizio, senza avere
bisogno di bloccarlo e poi riavviarlo in due distinte operazione come nella versione 9.2. Il nuovo
pulsante Restart presente nella barra degli strumenti.

Nuovo menu contestuale con scorciatoie ai comandi


Fate clic con il pulsante destro del mouse su un servizio o unapplicazione Web per visualizzare
il menu contestuale dei comandi (la funzionalit disponibile solo per il Manager di Microsoft
.NET Framework e non si applica alla piattaforma Java).

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Servizi di sicurezza
Il Manager permette ora di configurare pi facilmente la sicurezza dei servizi GIS. Definendo
innanzitutto un insieme di utenti possibile indicare quali utenti hanno accesso ai servizi GIS. Il
Manager permette di impostare i permessi su cartelle e specifici servizi. Utilizzate il pulsante
Permissions per impostare la sicurezza dei vostri servizi GIS. Per ulteriori dettagli sulle nuove
opzioni di sicurezza consultate la sezione Sicurezza descritta pi avanti.
Sviluppo e gestione delle applicazioni Web

Migrazione di applicazioni Web dalla 9.2 alla 9.3 in Microsoft .NET Framework
Il Web ADF per il Microsoft .NET Framework stato sostanzialmente modificato nella versione
9.3. Mentre lambiente resta immutato, sono stati aggiunti numerosi miglioramenti delle
prestazioni e della tecnologia per fornire una piattaforma pi comprensiva per sviluppare le
applicazioni Web. Per sfruttare questi miglioramenti necessario migrare le vostre applicazioni
Web, incluse quelle create con il Manager, dalla versione 9.2 alla 9.3.

L Per ulteriori istruzioni sulla migrazione e sulla compatibilit consultate la voce dellArcGIS Server
Help Introducing ArcGIS Server > Moving to ArcGIS Server 9.3 o la corrispondente pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisserver/9.3/dotNet/moving_to_93.htm.

Sviluppo applicazioni Web Mapping con Manager in Microsoft .NET Framework


Una delle prime novit che noterete creando unapplicazione Web nel Manager il maggiore
controllo che si ha nello sviluppo per il server Web. Di seguito sono elencate le principali novit.
Possibilit di fornire un hostname diverso da quello del nome della macchina in uso
Possibilit di specificare il numero della porta
Supporto per le cartelle nellURL, cos che lapplicazione Web non si trova alla directory radice
del server Web
Supporto per URL in uscita che non includono il nome esplicito di una macchina.
Per configurare queste opzioni, fate clic sul link Advanced Options nella scheda Application
quando create o editare unapplicazione Web.

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Aggiunta di layer allapplicazione Web


Laggiunta di layer allapplicazione Web ora centrata su una finestra di dialogo ed simile alla
finestra di dialogo di navigazione dei file di ArcCatalog. Come in ArcCatalog non presente
alcun nodo radice sotto al quale sono visualizzati i server GIS connessi. Notate che oltre alla
connessione ad ArcGIS Online sono elencate tutte le connessioni al server GIS, facilitando in
questo modo la visualizzazione del contenuto sulle mappe di base di ArcGIS Online. Per
navigare il catalogo fate doppio clic sulloggetto che volete esplorare. Fate clic su Show Details
per visualizzare ulteriori informazioni su un oggetto. Una volta che avete individuato il servizio
che volete aggiungere sotto forma di layer alla vostra applicazione Web, fate clic su Add
(oppure fate doppio clic).

Configurazione delle propriet dei layer


Nella versione 9.2 il Manager permetteva di configurare le propriet dei layer dei servizi di
mappa, quali per esempio la trasparenza. Nella versione 9.3 sono disponibili ulteriori propriet
che possibile controllare, come la visibilit dei layer quando lapplicazione Web viene avviata o
il tipo di immagine che possibile richiedere al server GIS, utile opzione quando si lavora con
servizi di mappa che contengono immagini.

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Inoltre nella versione 9.3 possibile configurare le propriet di un sublayer allinterno d un layer,
per esempio impostarne la visibilit e gli alias dei campi. Quando selezionate un sublayer
allinterno di un layer notate che sono disponibili tre nuove categorie di propriet: Symbols,
Fields e Records.

Queste propriet permettono d specificare come si vogliono disegnare e visualizzare le


informazioni degli attributi delle feature dei sublayer. La Web Mapping Application utilizza la
configurazione quando identifica le feature e visualizza i risultati dei task sotto forma di map tip.
Il simbolo con la puntina rossa e la finestra delle map tip sono configurati attraverso le propriet
del layer.

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Definizione dellextent iniziale dellarea di visualizzazione della mappa


possibile definire esplicitamente larea visibile mostrata nella Web Mapping Application
quando viene avviata lapplicazione. La nuova opzione per limpostazione dellextent iniziale
presente nel riquadro sotto la lista dei layer aggiunti allapplicazione.

Zoom e pan supportati dallanteprima della mappa


Quando si aggiungono layer allapplicazione Web ora possibile effettuare delle operazioni di
zoom e pan nella finestra di anteprima per assicurarsi che la visualizzazione della mappa sia
stata correttamente configurata. I controlli pan e zoom sono visualizzati nellangolo superiore
sinistro della finestra di anteprima. Questa funzionalit disponibile solo per il Manager per il
Microsoft .NET Framework e non per la piattaforma Java.

Nuovo task Print

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Il Manager include ora un task Print che permette di stampare dalla Web Mapping Application.
Gli utenti che utilizzano un applicazione Web possono scegliere di stampare la mappa insieme
ai risultati che vogliono visualizzare. Quando si configura il task Print nel Manager possibile
specificare il titolo, la dimensione della mappa, la qualit delloutput e includere gli elementi a
margine quali la legenda, la freccia del nord e la scala grafica.

Ulteriori opzioni di simbolizzazione per il disegno dei risultati dei task


Nella versione 9.2 era possibile specificare solo i colori utilizzati per disegnare i risultati dei task.
Nella versione 9.3 sono disponibili ulteriori opzioni per controllare la simbologia. possibile
disegnare ora feature puntuali selezionando un marker symbol da una palette di vari tipi di
simboli e dimensioni. Per le feature lineari e poligonali possibile controllare il tipo, colore e
spessore della linea.

Chiusura automatica della finestra Task dopo lesecuzione di un task


Dopo che viene eseguito un task, come per esempio Search Attribute, quando si fa clic sul
pulsante per eseguire il task, viene automaticamente chiusa la finestra dei task. Per modificare
questo comportamento impostate a false la propriet HideTaskUponExecution di ogni task con
Visual Studio. Questa funzionalit disponibile nel Manager per il Microsoft .NET Framework.

Overview Map

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Il Manager permette ora di configurare la Overview Map per qualsiasi layer di servizio di mappa
e non solo per i layer nellapplicazione Web. Per migliorare le prestazioni, la Overview Map non
pi interattiva come impostazione di default. In questo modo non pi possibile trascinare o
ridimensionare il rettangolo rosso che rappresenta larea di interesse. Se volete modificare
questa impostazione di default impostate a false la propriet StaticMode della Overview Map
con Visual Studio.

Testo di copyright
possibile specificare il testo di copyright che si vuole visualizzare nellapplicazione Web.
Progetti mobile

Sviluppare progetti mobile


Il Manager permette ora di creare e gestire progetti mobile.

L Per ulteriori informazioni consultate il capitolo GIS mobile di questo documento.


Servizi OGC

Accesso ai servizi OGC


Oltre ai servizi WMS, ArcGIS Server supporta i servizi WFS e WCS. Notate che nel Manager,
nella scheda Applications, i servizi WMS sono stati rinominati OGC Services. Da qui possibile
avere accesso agli URL di questi servizi.
Gestione del server GIS

Registrazione di ArcGIS Image Server


Se siete in possesso dellestensione ArcGIS Image Server potete registrarla con ArcGIS Server
e pubblicare file di definizione di servizi immagine (.ISCDef) come servizi immagine. Fate clic sul
link Register ArcGIS Image Server sulla scheda GIS Server.

Messaggi dal server GIS migliorati e pi dettagliati


Quando dovete risolvere un problema potete ottenere messaggi pi dettagliati dal server GIS.

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I messaggi di log variano a seconda del livello di severity impostato, da errori che richiedono
unimmediata attenzione a messaggi contenenti informazioni generali generati dallutilizzo
regolare del server. Le impostazioni del livello di log determinano il numero e i tipi di messaggi
che vengono scritti. La figura seguente mostra la lista dei livelli di log di ArcGIS Server.

Per default il livello di log del server impostato a Info:Simple. Con questa impostazione
vengono archiviati i messaggi la cui impostazione di severity Error, Normal o Info:Simple.

Sicurezza
La nuova scheda Security del Manager permette di definire gli utenti e di assegnare laccesso ai
servizi e alle applicazioni Web.

L Per ulteriori informazioni consultate la sezione Sicurezza del presente documento.

Web Mapping Application


La prima cosa che noterete quando creerete una nuova Web Mapping Application che laspetto
rispetto alla precedente versione di ArcGIS differente. Le funzionalit sono sempre tutte presenti, ma
sono state disposte in modo differente per facilitare lutilizzo dellapplicazione

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Migliore utilizzabilit
Nella versione 9.2 la Web Mapping Application era focalizzata principalmente sulle azioni
dellutente visualizzate nel riquadro a sinistra della console dellapplicazione. La console
conteneva cinque riquadri: i task dellapplicazione, i risultati dei task, il contenuto della mappa,
gli strumenti di navigazione e la Overview Map. La visualizzazione contemporanea di tutti questi
riquadri rendeva difficile lesecuzione delle azioni che si volevano eseguire. Spesso era
necessario chiudere un riquadro per visualizzarne un altro o era necessario spostarlo e renderlo
flottante sulla mappa.
Nella versione 9.3 larea della console contiene solo due riquadri ridimensionabili, uno per i
risultati e laltro per il contenuto della mappa. Questi pannelli sono fissi nellarea della console e
non oscurano la mappa. I task sono ora posizionati orizzontalmente sopra la mappa, lungo la
toolbar, che stata spostata sulla destra. Gli strumenti di navigazione sono sempre disponibili e
sono ora posizionati nellangolo superiore sinistro della mappa. Facilitando cos laccesso a
questi strumenti utilizzati frequentemente.

Migliore navigazione della mappa


Per facilitare la navigazione della mappa la toolbar include ora i pulsanti Previous Extent e Next
Extent (visualizzati come frecce nella toolbar) che permettono di andare avanti e indietro tra le
visualizzazioni della mappa che sono state generate.

Inoltre, il controllo del livello di zoom (+, -) sempre visibile (nella versione 9.2 era visibile solo se
lapplicazione Web conteneva un servizio di mappa con cache).

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Se la vostra applicazione Web contiene servizi di mappa con cache, il controllo del livello di
zoom visualizza anche la lista dei valori di scala ai quali stata creata una cache della mappa.

Visualizzazione dei risultati dei task


Lesecuzione di un task spesso genera pi risultati. Per facilitare la localizzazione di uno
specifico risultato sulla mappa, basta evidenziarlo nella lista Results per vederlo evidenziato
anche sulla mappa. La selezione di Tyler Elementary School nella lista dei Results lo evidenzia
anche nella mappa, disegnando un simbolo di dimensione maggiore.

Per ottenere ulteriori dettagli su uno specifico risultato, fate semplicemente clic su di esso per
visualizzare una finestra con le informazioni o una map tip.

Lo sviluppatore dellapplicazione ha il pieno controllo del contenuto della finestra dei map tip.

Identificazione delle feature


Quando nella versione 9.2 si utilizzava lo strumento Identify, le feature identificate erano sempre
visualizzate come risultati. Nella versione 9.3 lo strumento Identify apre una finestra di dialogo

133

simile a quella mostrata in precedenza per i risultati dei task. comunque sempre possibile
aggiungere una specifica feature alla lista dei Results.
Per default, lo strumento Identify mostra gli attributi delle feature come una semplice lista di
nomi dei campi e dei loro valori. Tuttavia, possibile utilizzare la stessa formattazione applicata
ai risultati dei task. La figura seguente mostra la visualizzazione di default (a sinistra) e quella
formattata (a destra).

Utilizzo della Overview Map


La Overview Map pu essere attivata e disattivata e mostrata nellangolo superiore destro della
mappa.

Per migliorare le prestazioni, la Overview Map non pi attiva per default e non pi possibile
trascinare o ridimensionare il rettangolo rosso che rappresenta larea di interesse. Se volete
modificare questo comportamento modificate a false la propriet StaticMode della Overview
Map con Visual Studio.

Stampa della mappa


La nuova opzione Print della Web Mapping Application permette di generare una semplice
pagina stampata che visualizza il titolo, la mappa, la legenda, la scala grafica, la freccia del nord
e i risultati dei task selezionati.

134

Servizi GIS
Nuovi servizi

Servizi immagine
Nella versione 9.2 se si volevano pubblicare dati raster bisognava aggiungerli a un documento
di mappa e pubblicare la mappa come servizio immagine. Nella versione 9.3 disponibile
unaltra opzione per la pubblicazione di dati raster direttamente sul server come servizi
immagine forniti dallestensione ArcGIS Image Server per ArcGIS Server. Per la maggiore parte
delle applicazioni che richiedono semplicemente il veloce disegno delle immagini, i servizi di
mappa con cache sono sempre la migliore scelta. Nel caso invece che si voglia avere accesso
ai soli dati raster, per esempio a dataset raster contenenti valori di quota che devono essere
accessibili alle applicazioni client, o se si vuole che le applicazioni client possano eseguire analisi
e processamento delle immagini, necessario utilizzare lestensione ArcGIS Image Server per
pubblicare i servizi immagine di ArcGIS.
I servizi immagine supportano tutti i dataset raster di ArcGIS, quali TIFF, MrSID, file IMG e
dataset raster del geodatabase. possibile pubblicare ogni dataset raster come un servizio
immagine utilizzando ArcCatalog o ArcGIS Server Manager. Inoltre se avete ArcGIS Image
Server potete anche pubblicare un file di definizione di servizio immagine compilato (.ISCDef)
sotto forma di servizio immagine. Ci vi permette di sfruttare le funzionalit di mosaicatura
server-side allistante di ArcGIS Image Server e di processamento delle immagini e vi permette

135

di renderle disponibili ai client supportati da ArcGIS Server, per esempio i client Web Map
Services (WMS) o i Web Coverage Services (WCS). Per ulteriori informazioni consultate il
capitolo ArcGIS Image Server del presente documento.

Servizi Geometry
I servizi geometry forniscono laccesso a sofisticate operazioni geometriche quali la proiezione
dei dati, il calcolo del buffer e la determinazione delle relazioni spaziali. I servizi geometry
possono essere sviluppati per supportare le applicazioni client-side che non hanno la capacit
di effettuare indipendentemente queste operazioni. Per esempio, uno sviluppatore costruisce
unapplicazione JavaScript che pu utilizzare il servizio geometry per creare un buffer poligonale
di 1000 metri attorno alla posizione attuale dellutente e per individuare quale attivit
commerciale ricade allinterno di questa area.
A differenza di un servizio di mappa, un servizio geometry non ha dati o stati associati e non
viene mai aggiunto direttamente a una mappa. A causa di ci, il servizio geometry solo visibile
quando ci si connette al server GIS come amministratore e non tramite una connessione per
utenti da ArcCatalog. Inoltre, il servizio sempre chiamato geometry e pu esserci un solo
servizio geometry in esecuzione su un server GIS.
Novit dei servizi di mappa

Ulteriori funzionalit tramite connessioni Internet


Disegno nellapplicazione Web di scale grafiche sofisticate esportandole dal servizio di mappa
(ExportScaleBar)
Se sono state create relazioni per i layer del servizio di mappa, possibile avere accesso ai dati
relazionati tramite lidentificazione delle feature
possibile avere informazioni su come un servizio di mappa configurato, per esempio sapere
la dimensione massima in altezza e larghezza delle immagini che possibile richiedere e il
massimo numero di record che possono essere restituiti da una query.

Migliore supporto alle query


I servizi di mappa possono ora restituire geometrie generalizzate o densificate tramite il nuovo
oggetto LayerResultOptions e attraverso i nuovi metodi QueryFeatureData2, QueryFeatureIDs2
e QueryFeatureCount2 e i metodi preesistenti Identify, Find e QueryHyperLinks. Ci migliora le
prestazioni delle query (minore geometria e minori informazioni passate attraverso la rete) e
permette di visualizzare le curve nelle applicazioni Web.
LayerResultOptions ha due propriet, FormatValuesInResults e ReturnFieldNamesInResults, che
possono essere utilizzate con le funzioni Identify e Find per estrarre nomi dei campi o alias dei
campi e valori sotto forma di stringhe o nel tipo originario dei dati.
Le interrogazioni inviate al servizio di mappa utilizzando la nuova funzione QueryFeatureData2
possono essere restituite come KML. Ci permette di visualizzare i risultati di una query nel
client che supporta KML.
Lo strumento Identify funziona ora con i livelli raster nei servizi di mappa.
Find Results supporta domini e sottotipi.

Supporto per sfondi trasparenti nellarea intorno alla mappa


I servizi di mappa possono ora esportare elementi della mappa con sfondi trasparenti: scale
grafiche, frecce del nord e legende.

Capacit KML abilitate per default

136

Quando si pubblica un servizio di mappa, le capacit KML sono abilitate per default. Ci
permette agli utenti di integrare facilmente i servizi di mappa con i client che supportano KML
come Google Earth.
Migliori servizi di mappa con cache

La creazione di cache di mappa un metodo efficiente per rendere pi veloci i servizi di mappa.
Anche se pu richiedere pi tempo creare la mappa e costruire la cache, si nota un netto
miglioramento delle prestazioni. Nella versione 9.3 le opzioni della cache sono state enormemente
migliorate, facilitando la configurazione, la costruzione e la gestione dei servizi di mappa con cache. Di
seguito trovate le principali novit dei servizi di mappa con cache.

Nuovi flussi di lavoro facilitano creazione e gestione dei servizi di mappa con cache
Nella versione 9.3 sono state effettuate delle migliorie a vari flussi di lavoro cos come richiesto
da numerosi utenti. Il risultato un flusso di lavoro pi lineare con strumenti addizionali che
facilitano il lavoro. Una delle pi evidenti novit il ridisegno della scheda Cache in ArcCatalog.
Da questa scheda possibile abilitare la cache e definire lo schema di tassellatura. Dopo la
definizione, fate clic su Create Tiles per iniziare la creazione della cache.

Potete anche abilitare la cache e definire lo schema di tassellatura da ArcGIS Server Manager.
Tuttavia, il Manager non supporta la creazione di tasselli. quindi necessario utilizzare
ArcCatalog per questa operazione.

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Creazione di cache per ArcGIS Online, Microsoft Virtual Earth e Google Maps
La visualizzazione di dati sulle mappe di base di ArcGIS Online, Microsoft Virtual Earth e Google
Maps ora pi facile grazie al fatto che gli schemi di tassellatura per queste comuni mappe di
base sono ora integrati in ArcCatalog e nel Manager. Semplicemente caricate lo schema
predefinito di tassellatura e costruite la cache. Notate che la vostra mappa deve avere il sistema
di coordinate del servizio online, WGS 84 per ArcGIS Online e WGS 84 Web Mercator per
Microsoft Virtual Earth e Google Maps. WGS 84 Web Mercator una proiezione supportata da
ArcGIS Desktop.

Potete caricare gli schemi di tassellatura da servizi di mappa esistenti o da schemi di


tassellatura salvati su file. Ci facilita la creazione di servizi di mappa con cache che devono
condividere lo stesso schema di tassellatura in modo da potere essere visualizzati insieme.

Costruzione di cache parziale per specifiche aree di interesse


La costruzione di cache che coprono ampi intervalli di scale e grandi aree geografiche un
processo che pu richiedere notevole tempo, Potenza di calcolo e spazio su disco. Nella
versione 9.3 non necessario precostruire lintera cache in ununica operazione. possibile
invece costruire tasselli per specifiche aree di interesse. Dovete solo definire le aree di interesse
basandovi su dove pensate che gli utenti siano maggiormente interessati, per esempio le grandi
aree metropolitane. Per definire queste aree necessario creare una feature class o uno
shapefile che contiene i confini delle aree per le quali volete creare i tasselli. Lutilizzo di una
feature class per costruire o aggiornare i tasselli permette di definire con precisione larea di
interesse (nella versione 9.2 era possibile definire solo aree di interesse rettangolari). Per
esempio, se volete creare i tasselli allinterno della California, la vostra feature class deve
contenere solo i confini poligonali dello stato.

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Costruzione allistante di cache on-demand allaccesso dei servizi


Con lopzione di creazione della cache on-demand le tessere vengono generate e archiviate sul
server quando gli utenti accedono al servizio di mappa, invece di essere precostruite prima
dellaccesso al servizio. Con la cache on-demand, il primo visitatore di una specifica area deve
attendere il disegno dellarea e la creazione della cache, ma i visitatori successivi potranno
avvantaggiarsi dei tasselli gi costruiti della cache. possibile attivare lopzione cache ondemand dalla scheda Cache di ArcCatalog e del Manager. La creazione di cache on-demand
permette di evitare il costo di precostruzione dei tasselli della cache e automaticamente
focalizza la creazione della cache sulle aree geografiche maggiormente visitate del servizio di
mappa, penalizzando per le prestazioni per gli utenti iniziali del servizio di mappa.
La strategia migliore quella di combinare la cache parziale con la cache on-demand creando
tasselli per aree della mappa che si presume saranno visitate con maggiore frequenza e
utilizzare la sola cache on-demand per le aree di minore interesse per i visitatori. Il diagramma
seguente mostra come applicare questa strategia alle province del Canada centrale. La
maggiore parte della popolazione vive nellarea meridionale delle province, come appare
evidente dalle numerose strade e citt. possibile precostruire i tasselli per queste aree in
modo che gli utenti possano immediatamente beneficiare dei vantaggi della cache. I tasselli per
il resto della mappa possono essere creati on-demand, dato che pochi utenti dovrebbero
essere interessati a queste zone. Il costo della costruzione, archiviazione e mantenimento della
cache per queste vaste aree disabitate supererebbe i benefici per la navigazione dei primi
visitatori.

Mantenimento di una cache sempre aggiornata


Linsieme dei tasselli che formano la cache sono viste dei dati al momento di creazione dei
tasselli. Nel tempo potrebbe essere necessario aggiornare la cache per riflettere i cambiamenti
ai dati. Laggiornamento dei tasselli avviene in ArcCatalog con la stessa modalit della
creazione. Dato che possibile creare tasselli per specifiche aree di interesse potete aggiornare

139

facilmente una regione nella quale sono avvenuti dei cambiamenti, per esempio potete
aggiornare i tasselli che riflettono la lottizzazione di unarea urbana.
La versione 9.3 vi permette inoltre di aggiungere o rimuovere facilmente scale da cache
preesistenti utilizzando lo strumento Manage Map Server Scales.

Sincronizzazione delle applicazioni client come ArcMap e ArcGIS Explorer


ArcMap, ArcGIS Explorer e ArcGlobe mantengono una cache locale dei tasselli che sono stati
visitati. Ci permette alle applicazioni una maggiore velocit del disegno dato che non
necessario ricollegarsi al server per scaricare i tasselli. Tuttavia, ci significa che queste
applicazioni possono visualizzare tasselli che non sono pi aggiornati. Se avete la necessit di
aggiornare frequentemente la cache potete fare in modo che le applicazioni client non archivino
i tasselli della cache in locale, utilizzando a tal fine una nuova opzione introdotta nella versione
9.3. Ci permette allutente dellapplicazione client di visualizzare sempre le mappe pi
aggiornate quando ha accesso al servizio di mappa. Per utilizzare questa opzione deselezionate
limpostazione di default che permette alle applicazioni client di archiviare localmente i tasselli.

Nella versione 9.3 ArcMap ha una nuova scheda cache nella finestra di dialogo Layer Properties
per i layer riferiti ai servizi di mappa con cache. Questa scheda contiene opzioni che permettono
allutente di scegliere se i tasselli della cache devono essere archiviati localmente tra le sessioni,
devono essere archiviati solo per la durata delle sessioni o non devono essere archiviati. Se
deselezionate lopzione Allow clients to cache tiles locally quando create un servizio di mappa
con cache, le opzioni che gli utenti di ArcMap vedranno nella scheda Cache dopo avere
aggiunto il servizio a un documento di mappa saranno disabilitate.

Propriet della cache


Per gli utenti che utilizzano script per gestire le cache di mappa il nuovo metodo
GetCacheDescriptionInfo restituisce tutte le propriet della cache, inclusi il tipo di cache, lo
schema di tassellatura e le informazioni dellimmagine.

Migliori prestazioni per WMS


I servizi di mappa con cache sono ora supportati quando si servono WMS, in modo che anche
questi servizi possano avvantaggiarsi delle migliori prestazioni che si ottengono con la cache. In
precedenza i servizi di mappa ai quali si aveva accesso come WMS era sempre restituiti come
servizi dinamici. Nella versione 9.3 i servizi WMS usano i tasselli della cache per i servizi di
mappa con cache, invece di generare le immagini dinamicamente. Tuttavia, lutilizzo dei tasselli
della cache sono logicamente limitati alla mappa per la quale sono stati creati. Se per esempio
lutente finale del servizio WMS o di unapplicazione client che accede al WMS modificano il
sistema di coordinate, la visibilit dei layer, lordine dei layer, il colore di sfondo del WMS la
richiesta viene soddisfatta restituendo unimmagine dinamica, bypassando la cache sul server.
Novit dei servizi di geocodifica

Abbinamento degli indirizzi in un diverso sistema di coordinate


Nella versione 9.2 i servizi di geocodifica erano in grado di restituire le localizzazioni
dellabbinamento degli indirizzi nel sistema di coordinate con il quale era stato creato il servizio.
Nella versione 9.3 possibile richiedere che il servizio di geocodifica restituisca le localizzazioni
dellabbinamento degli indirizzi in uno dei sistemi di coordinate supportato da ArcGIS Server. In

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questo modo possibile, per esempio, creare unapplicazione Web che visualizza i layer in un
sistema di coordinate e utilizzare un servizio di geocodifica che ha come riferimento un
differente sistema di coordinate.

Visualizzazione degli indirizzi in Microsoft Virtual Earth e Google Maps


I servizi di geocodifica possono ora restituire risultati come KML. Ci permette di poterli
visualizzare in applicazioni client come Google Earth, Google Maps e Microsoft Virtual Earth.
Novit dei servizi globo

Cache dei servizi globo


Sono state apportate numerose migliorie ai servizi globo con lo scopo di facilitare la creazione e
la gestione delle cache. Nella versione 9.2 la cache per i dati vettoriali doveva essere creata in
ArcGlobe e poi inviata al server. Nella versione 9.3 il server in grado di effettuare tutte le
operazioni di cache. Nella finestra di dialogo Globe Service Properties fate clic sul nuovo
pulsante Update Tiles per costruire la cache per i servizi globo.

141

Potete anche specificare il livello di dettaglio di ogni layer e scegliere se ricreare tutti i tasselli o
solo quelli vuoti.

Aggiornamento della cache per specifiche aree di interesse


Come per le cache dei servizi di mappa possibile aggiornare incrementalmente le porzioni
delle cache dei servizi globo specificando una feature class che definisce le aree che si vogliono
aggiornare.

Facile creazione di cache per server di produzione


Non pi necessario utilizzare layer file (.lyr) o il wizard di sviluppo Globe. sufficiente copiare il
documento globo e creare la cache sul server di produzione.

Supporto ai dati vettoriali on-demand


I dati vettoriali si comportano ora come gli altri tipi di dati. possibile visualizzare i vettori ondemand cos come creare una completa cache sul server.

Migliori prestazioni con il downsampling


I servizi globo possono utilizzare il texture downsampling su oggetti con texture per migliorare le
prestazioni.

Novit dei servizi di geoprocessing

Miglioramenti alla creazione di mappe e toolbox pubblicate su server


Tool layer La creazione di tool layer stata migliorata nella versione 9.3. Dopo avere creato
un tool layer in ArcMap possibile aprire il tool layer e aggiungere feature (se viene utilizzato un
parametro feature set). Inoltre, le feature class di input non sono aggiunte automaticamente
come sublayer.
Feature e record set In ArcGIS Desktop i tipi di dati feature set e record set comunemente
utilizzati dai task sono stati migliorati. ora possibile entrare nelle feature class o nelle tabelle
esistenti invece di entrare interattivamente nelle feature e nei record. Linterfaccia utente
controlla la visualizzazione degli attributi delle feature e dei record sotto forma di colonne, a
differenza di un entry form per ogni singola feature o singolo record.
Script tool La creazione di script tool pi facile e intuitiva. Per esempio pi facile impostare
le liste delle scelte. anche possibile fornire la simbologia per gli output degli script tool.
Ulteriori opzioni di simbolizzazione Nella versione 9.3 sono incluse nuove opzioni per la
simbolizzazione degli output degli script tool. ora possibile impostare per i feature layer la
trasparenza delle feature rappresentate e per i raster layer possibile la simbolizzazione
utilizzando le opzioni unique values, classified e stretched. I raster layer supportano anche le
impostazioni di trasparenza, contrasto e luminosit.

Pubblicazione di servizi di geoprocessing

142

Nella versione 9.2 era possibile pubblicare inavvertitamente servizi di geoprocessing invalidi. Per
esempio, era possibile pubblicare un documento di mappa contenente un layer che non
esisteva o includere come parametro un tipo di dati non supportato. Bench il server GIS si
accorgesse dellerrore e lo scrivesse nel log file del server, i messaggi non venivano scritti fino a
che il servizio non veniva pubblicato o, in alcuni casi, utilizzato per la prima volta. Nella versione
9.3 il server controlla la presenza di errori al momento della pubblicazione e li visualizza
immediatamente. Ci impedisce la pubblicazione di servizi con errori. Inoltre disponibile ora
lopzione per sopprimere lesecuzione dei messaggi restituiti dai servizi di geoprocessing. Questi
messaggi possono talvolta includere informazioni sensibili come il percorso interno dellorigine
dei dati che non si vogliono mostrare agli utilizzatori dei servizi. Nella versione 9.3 i messaggi
sono soppressi per default. Per modificare limpostazione, editate il servizio in ArcCatalog o nel
Manager e spuntate lopzione Show Messages nella scheda Parameters.

Migliori prestazioni
Segnaliamo i seguenti miglioramenti alle prestazioni della versione 9.3.
Caricamento e salvataggio di grandi record set molto pi veloce. Il trasferimento di 100.000
feature a/da un server sceso da 40 minuti a 2 minuti.
Gli strumenti vengono eseguiti molto pi velocemente con i feature set e i record set.
Gli strumenti vengono eseguiti pi velocemente con SDE (9.2 SP4) dato che le connessioni SDE
hanno ora la cache.
Gli script tool di Python sono ora eseguiti in-process, con conseguenti migliori prestazioni.
Esecuzione pi veloce degli strumenti di sincronizzazione.

Risultati del geoprocessing in sistemi di coordinate diversi


Nella versione 9.3 possibile richiedere che i servizi di geoprocessing restituiscano loutput in
un qualsiasi sistema di coordinate supportato da ArcGIS Server. Ci permette la visualizzazione
dei risultati nelle applicazioni client che visualizzano i dati utilizzando un differente sistema di
coordinate da quello dei servizi di geoprocessing.

Visualizzazione dei risultati di geoprocessing in Google Maps e Microsoft Virtual Earth


I servizi di geoprocessing possono ora restituire i risultati come KML, che permettono la
visualizzazione in Google Maps e Microsoft Virtual Earth.

Documentazione pi completa con maggiori esempi


Nella versione 9.3 la quasi totalit delle voci dellArcGIS Desktop Help per il geoprocessing
stata riscritta. Uno degli obiettivi principali stato quello di fornire numerosi esempi per facilitare
il lavoro di apprendimento. Tra i nuovi esempi che possibile trovare nel sistema Help
segnaliamo:
Creazione di buffer per punti, linee e poligoni
Generazione di reti idrografiche per dati di flusso e di accumulo
Calcolo del bacino idrografico
Ricerca di feature vicine
Ritaglio e download di dati.
Ulteriori miglioramenti ai servizi

Per lesecuzione ottimale del server GIS stata aggiunta una nuova propriet alla scheda Pooling
dei servizi che permette di impostare lidle timeout. Questa propriet permette al server di rimuovere le
istanze, fino al minimo impostato, quando non sono state utilizzate (negli ultimo 30 minuti per default),
riducendo in questo modo il carico sul server.

143

Nella versione 9.3 ArcGIS Server supporta le estensioni ArcGIS Schematics e ArcGIS
Geostatistical.

Se la vostra azienda pubblica servizi su Web con ArcIMS o ArcGIS Server potete fornire ai
professionisti GIS che utilizzano ArcGIS Desktop un facile accesso ai vostri servizi semplicemente
includendo mappe, layer o globi allinterno di ArcMap o ArcGlobe. In questo modo gli utenti di ArcGIS
Desktop non hanno bisogno di creare connessioni ai server in ArcCatalog o nella finestra di dialogo
Add Data per utilizzare i servizi. Un altro vantaggio quello di includere altri servizi di parti terze. Per
esempio, potete creare un file MXD che contiene layer che fanno riferimento ai dati che state servendo
e layer che fanno riferimento a mappe di base di ArcGIS Online utilizzate come sfondo.

L Per ulteriori consigli e suggerimenti su come pubblicare sul Web file creati con ArcGIS Desktop
consultate la voce dellArcGIS Server Help GIS servers and services > Creating and publishing Web
maps > Distributing maps, globe, and layers on the Web o la corrispondente pagina Web
http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?TopicName=Distributing_maps,_globes,_and_lay
ers_on_the_Web.

Sicurezza
ArcGIS Server ha sempre permesso di prevenire utilizzi non autorizzati dei servizi e delle
applicazioni Web. ArcGIS Server utilizza i meccanismi di sicurezza forniti dal sistema operativo, dai
server Web, dai dispositivi hardware e cos via. Nella versione 9.2 la sicurezza si configurava sui servizi
e sulle applicazioni Web utilizzando questi componenti di sicurezza e gli strumenti di configurazione
standard forniti. Nella versione 9.3 ArcGIS Server implementa un modello di sicurezza role-based che
permette di definire un insieme di utenti, assegnare a questi specifici permessi in base al ruolo che
assumono e concedere laccesso a particolari servizi e applicazioni Web. Per facilitare la
configurazione delle impostazioni di sicurezza tutte queste attivit sono ora centralizzate nel Manager.

Gestione degli utenti e dei ruoli

Prima di iniziare ad assegnare laccesso ai servizi e alle applicazioni Web necessario definire dove
archiviare linsieme di utenti e dei ruoli supportati dal vostro sistema. Nel Manager loperazione viene
effettuata nella scheda Security.

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A seconda della piattaforma che si utilizza sono disponibili differenti opzioni per larchiviazione
degli utenti e dei ruoli.

ArcGIS Server per Microsoft .NET Framework


Utenti Windows e gruppi Gli utenti hanno gli account sul server locale Windows o sul server
del dominio al quale il server locale appartiene
Microsoft SQL Server Potete utilizzare la versione Express di SQL Server inclusa con ArcGIS
Server o la vostra propria installazione di SQL Server
Custom provider Includono altri tipi di database e file XML. Questa opzione utilizza un ASP
.NET custom membership provider.

ArcGIS Server per la piattaforma Java


Posizione di archiviazione di default Creata con il Java Manager (Apache Derby)
Database esterni Supporto per qualsiasi database accessibile via driver JDBC, per esempio
SQL Server, Oracle e DB2
Server LDAP Supporto per i server standard directory (LDAP v3), per esempio Sun One
Directory Server, IBM Tivoli e cos via.
Active Directory Directory server della Microsoft.
Quando stata definita la posizione per larchiviazione, potete aggiungere gli utenti e
assegnargli ruoli specifici.

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Sicurezza dei servizi GIS

possibile controllare laccesso ai sevizi tramite la scheda Services del Manager, dove potete
impostare permessi per le cartelle e per i singoli servizi. Limpostazione dei permessi su in servizi GIS
ne assicura laccesso tramite tutte le interfacce Web supportate: SOAP, REST, OGC e KML.

Sicurezza delle applicazioni Web

possibile controllare laccesso alle applicazioni dalla scheda Applications del Manager. Mentre il
Manager fornisce linterfaccia per configurare la sicurezza, facile automatizzare la configurazione di
sicurezza standard delle applicazioni Web in ASP.NET e Java EE (per esempio, editando i contenuti del
file web.config dellapplicazione Web ASP.NET.

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ArcGIS Token Service

Il servizio ArcGIS Token Service fornisce un modo semplice per le applicazioni desktop (per
esempio, ArcGIS Desktop e ArcGIS Explorer) e per le applicazioni Web di accedere e utilizzare servizi
Web di ArcGIS in modalit sicura. ArcGIS Token Service, installato con ArcGIS Server, un servizio
Web che pu validare un utente e restituire un token utilizzabile per accedere ai servizi GIS in
sicurezza. Un token, o gettone, semplicemente una stringa crittografata che contiene username,
data di scadenza e identificativo (per esempio un URL o un indirizzo IP) dal quale possibile accedere
al servizio GIS sicuro. Le applicazioni client includono il token a ogni richiesta inviata al server GIS e il
server GIS legge il token e concede laccesso ai servizi GIS basandosi sul ruolo dellutente. Lutilizzo
del token trasparente allutente finale dellapplicazione. ArcGIS Desktop, ArcGIS Explorer e Web ADF
ottengono e utilizzano automaticamente il token. Le applicazioni client, come quelle scritte con
JavaScript API, richiedono che lo sviluppatore dellapplicazione ottenga esplicitamente il token per
incorporarlo nelle applicazioni. Gli sviluppatori possono accedere alla pagina Web GetToken per
generare un token:

https://<your server>/arcgis/tokens/gettoken.html.

Interoperabilit
Novit nei servizi KML

Creazione di servizi KML


La versione 9.3 introduce novit che permettono di controllare come i servizi di mappa vengono
visualizzati nelle applicazioni client KML.

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La KML Description di una feature basata ora sullHTML Popup configurato per il layer in
ArcMap
Le feature puntuali non vengono pi automaticamente etichettate. Inoltre possibile controllare
dimensione e colore delle etichette definendo queste propriet in ArcMap
Qualsiasi legenda creata nella vista layout di ArcMap viene esportata per i Network Links creati
nel Manager e nellopzione Generate KML della Services Directory.

Pubblicazione di servizi KML


La versione 9.3 estende le capacit server GIS di supporto delle applicazioni client KML.
La capacit KML abilitata di default per i servizi di mappa, permettendo di visualizzare il
servizio nelle applicazioni client KML. Inoltre, le interrogazioni sui servizi di mappa possono
essere restituite come KML
I servizi di geocodifica e geoprocessing possono ora restituire i loro risultati in KML
I servizi immagine possono essere visualizzati nelle applicazioni client KML
Le mappe e i servizi immagine possono restituire la loro impronta (il punto centrale
dellestensione dei dati).
Le funzionalit sopra descritte sono supportate dalla nuova ArcGIS Server REST API descritta
pi avanti. La URL per la capacit KML (KMLServer) della versione 9.2 continua a essere
supportata per la compatibilit con le versioni precedenti.

Utilizzo dei servizi KML


Nella versione 9.3 un server GIS pu fornire un URL diretto a un file KMZ di uno specifico
servizio o a un output di un servizio attraverso la ArcGIS Server REST API. Ci permette di
condividere i servizi semplicemente condividendo i loro URL. Per esempio, potete inviare un
URL in una e-mail o incorporarlo in una pagina Web. La figura seguente mostra una pagina
Web contenente link a servizi. Quando si fa clic su un link il server GIS restituisce un file KMZ
che pu essere aperto direttamente in unapplicazione come Google Earth.

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Uno svilupaptore pu utilizzare Services Directory per esaminare il contenuto di un servizio GIS
e accedere agli URL che sono stati incorporati nella pagina Web. Services Directory descritta
in maggiore dettglio nelle pagine seguenti.
Supporto OGC esteso
I servizi Web Open Geospatial Consortium (OGC) forniscono una modalit per pubblicare sul
Web mappe e dati in un formato open riconosciuto internazionalmente. OGC ha definito
specifiche per rendere mappe e dati disponibili sul Web con una qualsiasi applicazione client
supportata.

Nuovo supporto per WFS e WCS


Nella versione 9.2 ArcGIS Server supportava la capacit WMS (Web Mapping Service). La
versione 9.3 aggiunge il supporto per i servizi Web Feature Services Transactional (WFS) per
servire dati sotto forma di oggetti vettoriali e per i servizi Web Coverage Services (WCS) per
servire dati sotto forma di coperture raster (da non confondersi con il formato coverage o
copertura di ArcInfo Workstation!). Quando si pubblicano le proprie risorse GIS nel Manager o in
ArcCatalog, possibile abilitare queste capacit OGC. La tabella seguente mostra quali tipi di
servizi hanno le capacit OGC.

Supporto per Styled Layer Descriptor in WMS


Styled Layer Descriptor (SLD) una specifica OGC che descrive come i layer in un servizio
WMS devono essere disegnati. Nella versione 9.3 i servizi WMS di ArcGIS Server supportano
SLD. Attraverso SLD, chi pubblica un servizio WMS pu creare pi stili per ogni layer. Gli utenti
WMS possono passare tra stili differenti pubblicati dal server o possono creare stili SLD
nellapplicazione client e richiedere il servizio WMS per restituire la mappa nello stile da loro
creato.

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Supporto per servizi di mappa con cache in WMS


I servizi WMS supportano ora i servizi di mappa con cache, migliorando nettamente le
prestazioni di WMS serviti utilizzando ArcGIS Server.

Strumenti per gli sviluppatori Web


Web ADF per Microsoft .NET Framework
In generale, il Web ADF della versione 9.3 costruito sullo stesso framework fornito con la
versione 9.2. Tuttavia, la versione 9.3 contiene numerosi aggiornamenti che migliorano e
facilitano lutilizzo e le prestazioni del prodotto. Di seguito trovate un breve elenco delle principali
novit.

Supporto per Microsoft Vista


Prima di installare ArcGIS Server su piattaforme Windows Vista o Windows Server 2008 leggete
attentamente le istruzioni contenute nella guida ArcGIS Server Installation Guide, inclusa nel
DVD dellinstallazione. La guida elenca i prerequisiti per linstallazione di ArcGIS Server su
macchine con i due sistemi operativi. In particolare, ci sono casi nei quali la Web Application
(cio il Manager) non viene installata dato che IIS non ha abilitate le specifiche funzionalit.
possibile aggirare il problema assicurandosi che le funzionalit richieste siano state attivate cos
come descritto nella guida.

Supporto per Microsoft Visual Studio 2008


Supporto per Microsoft .NET Framework 3.0 and 3.5
Supporto per Microsoft ASP.NET AJAX
Microsoft ASP.NET AJAX fornisce una soluzione AJAX completa per entrambe le soluzioni client
e server. Lambiente di callback script ASP.NET sul quale la versione 9.2 stata sviluppata
ancora supportato nella versione 9.3. Tuttavia, il prodotto 9.3 richiede che ASP.NET AJAX
supporti una API avanzata JavaScript e che siano utilizzati controlli Web ADF nella soluzione
ASP.NET AJAX partial postback. Notate che nella versione 9.3 i controlli Web ADF sono
sempre abilitati ASP.NET AJAX e quindi non necessario includerli in UpdatePanel.

Controlli di mappa
Sono state apportate ai controlli di mappa le seguenti modifiche.
Un HTTP Handler personalizzato, MapHandler.ashx, viene fornito come soluzione light di
disegno di mappe
Lo schema di tassellatura map-centric non stato rimosso, ma ora pu essere definito per ogni
risorsa. Un item di risorsa che genera mappe dinamiche pu essere definito dallo schema di
tassellatura. Un item di risorsa che lavora con tessere delle immagini con cache viene utilizzato
per lo schema di tassellatura definito dalla cache. I servizi con cache con differenti propriet
possono trovarsi allinterno della stessa mappa
Una nuova barra dei progressi indica lo stato nel momento in cui il contenuto viene restituito e
visualizzato
Una nuova propriet Extent permette di definire intervalli dellextent iniziale visualizzato quando
la mappa viene disegnata per la prima volta
Nuova funzionalit per effettuare zoom sulle animazioni
La soluzione show pending tiles solution introdotta con il service pack 2 della versione 9.2
utilizzando la propriet JavaScript map.pendingTiles non pi valida. Nella versione 9.3 il
controllo di mappa contiene un indicatore di attivit interna (progress bar).

150

Controllo Toolbar
La Toolbar contiene due nuove opzioni di navigazione della mappa. Una visualizza il precedente
extent e laltra lextent seguente.

Controllo MapTips
Le propriet HeaderFormatString e BodyFormatString sono obsolete. Utilizzate al loro posto
LayerFormat.

Controllo OverviewMap
Per ottimizzare le prestazioni la mappa di overview per default richiede solo una singola
immagine dal server allavvio e non viene pi aggiornata quando lextent della mappa associata
viene modificato. possibile modificare questo comportamento impostando la propriet
StaticMode. Quando la mappa di overview nel modo statico, il riquadro dellarea di interesse
non attivo.

Controllo ZoomLevel
Nella versione 9.2 il controllo ZoomLevel appare solamente quando la mappa contiene servizi
con cache. Nella versione 9.3 anche disponibile quando la mappa contiene solo servizi
dinamici. Se lapplicazione Web contiene servizi di mappa con cache, il controllo del livello di
zoom visualizza un insieme di intervalli che rappresentano le specifiche scale della mappa alle
quali stata creata la cache.

Controllo Scalebar
Nella versione 9.2 la scala grafica viene rappresentata in modo differente quando ci si collega a
un servizio di mappa tramite ArcGIS Server in modalit locale o Internet. Nella versione 9.3 non
c nessuna differenza tra le due scale grafiche.

Nuovi controlli
Nella versione 9.3 sono stati aggiunti altri controlli, come mostrato nella tabella seguente.

Tasks

151

Sono presenti numerose novit nelle funzionalit dei task, come mostrato nella tabella seguente.

MapResourceManager
MapResourceManager espone ora le definizioni dei layer per definire i risultati delle query. Ci
permette di impostare un simbolo per il disegno, alias e visibilit dei campi e di formattare il
display per ogni risultato dei task. Per esempio, i task SearchAttributes e QueryAttributes usano
la formattazione del layer quando visualizzano i loro risultati nei controlli TaskResults e Map.

Web Mapping Application Template


Web Mapping Application ha un nuovo aspetto e comportamento nella versione 9.3. ASP.NET
AJAX abilitato di default. Come risultato incluso uno ScriptManager e partial postback sono
utilizzati per la comunicazione asincrona. Per ulteriori informazioni sulle modifiche allinterfaccia
consultate la sezione del presente documento relativa alla Web Mapping Application.

Nuovo metodo abilita e disabilita il panning seamless


La classe DisplaySettings ha una nuova propriet, EnableDynamicTiling, che permette di
controllare se deve essere disegnato un MapResourceItem utilizzando tasselli generati
dinamicamente. Quando EnableDynamicTiling impostato a true, MapResourceItem permette
un pan seamless senza soluzione di continuit cos come avveniva nella versione 9.2. Quando
impostato a false, viene richiesta al server una singola immagine quando si effettua il pan della
mappa. La propriet si imposta da Visual Studio attraverso il Map Resource Display Settings
Editor come mostrato nella figura seguente.

Web ADF JavaScript Library


La Web ADF JavaScript Library permette di interagire con i seguenti oggetti negli ambienti di
scripting: Map, Graphics e MapTips, e sorgenti di dati dinamiche. La libreria completamente
documentata nella versione 9.3.

Controlli Web

152

UseDefaultResources e WebResourceLocation si applicano solo alle immagini. I file JavaScript


sono
inclusi
nel
Web
ADF
(per
esempio,
C:\Inetpub\wwwroot\aspnet_client\ESRI\WebADF\JavaScript) ma non possono essere alterati e
utilizzati con unapplicazione Web ADF. Utilizzate invece la libreria Web ADF JavaScript Library
per interagire, estendere e personalizzare la porzione del Web ADF tramite script lato client.

CallbackResults
Utilizzate stringhe JSON (JavaScript Object Notation) invece del formato di stringa
personalizzato Web ADF. La classe CallbackResults ha metodi statici per creare risultati
personalizzati callback Web ADF. La copia o laggiunta di risultati callback tra i controlli Web
ADF che mantengono le relazioni di propriet non richiesta.

Localizzazione
La versione 9.3 contiene il pieno supporto per localizzare il Web ADF e il Manager in contesti
differenti dallinglese.

SOAP API
La libreria Web ADF ArcGIS Server contiene le nuove classi proxy GeometryServer e
ImageServer e supporta i value object corrispondenti ai nuovi tipi di servizi di ArcGIS Server
disponibili nella versione 9.3. Un nuovo servizio token fornisce una soluzione incorporata di
sicurezza.

L Per ulteriori informazioni consultate la documentazione ArcGIS Server SOAP SDK o la


corrispondente pagina Web
http://resources.esri.com/help/9.3/arcgisserver/apis/soap/index.htm.

Web ADF per la piattaforma Java

Supporto Developer IDE aggiornato


I plug-in per sviluppatori supportano Eclipse 3.3.x e NetBeans 6.x. Queste sono le versioni pi
aggiornate per le due pi diffuse piattaforme di sviluppo Java e includono il supporto per Java
EE 5, un editor grafico HTML/JSP/JSF e laccesso rapido alle feature per migliorare la
navigazione IDE.

Supporto Java 5
Java Web ADF si avvantaggia delle numerose funzionalit offerte in Java EE 5. Java EE 5
semplifica lo sviluppo ed lo standard industriale per lo sviluppo di applicazioni lato server Java
portabili, scalabili e sicure. Per ulteriori informazioni sulla piattaforma Java e sulle specifiche
consultate la pagina Web http://java.sun.com/javaee.

Visualizzazione dei Query Results


Lintroduzione di nuove tecnologie per le finestre callout fornisce un nuovo meccanismo di
visualizzazione per la visualizzazione dei risultati nelle applicazioni cartografiche Java Web ADF.

153

Print Task
Il nuovo task pronto alluso Print Task permette di stampare dal browser una pagina Web con
una mappa, la legenda e i risultati.

Clustering Support
Il supporto Clustered Java Application Server permette alle applicazioni Java Web ADF di
essere sviluppate in ambiente enterprise.

Graphic Resources
La nuova funzionalit Graphic Resource permette alle feature di essere aggiunte alla mappa, alla
TOC e ai controlli di overview Java Web ADF. Queste feature dopo essere state aggiunte a
unapplicazione cartografica Java Web ADF supportano le query con lo strumento Identify.

Aggiornamenti a Java Help System e Java


Aggiornamenti a Web ADF JavaScript LibraryDoc API Reference Documentation
SOAP API
La libreria Web ADF ArcGIS Server contiene le nuove classi proxy GeometryServer e
ImageServer e supporta i value object corrispondenti ai nuovi tipi di servizi di ArcGIS Server
disponibili nella versione 9.3. Un nuovo servizio token fornisce una soluzione incorporata di
sicurezza.

L Per ulteriori informazioni consultate la documentazione ArcGIS Server SOAP SDK o la


corrispondente pagina Web
http://resources.esri.com/help/9.3/arcgisserver/apis/soap/index.htm.

Nuova ArcGIS Server REST API per lavorare con servizi pubblicati

REST, acronimo di Representational State Transfer, uno stile di architettura utilizzato dai sistemi
di reti, come quelli Web, per accedere alle risorse. ArcGIS Server REST API fornisce una modalit
semplice e potente e una interfaccia Web open ai servizi GIS ospitati da ArcGIS Server. La
programmazione con REST dei servizi GIS facile. Tutte le risorse e le operazioni esposte dalla REST
API sono accessibili via URL per ogni servizio GIS pubblicato con ArcGIS Server.

Quando si usa REST API generalmente si parte da un URL noto che rappresenta il catalogo
server e da l si naviga attraverso la lista dei servizi, cartelle e operazioni sul server. Non c
bisogno di generare URL ai servizi manualmente. Ogni ArcGIS Server fornito di una Services
Directory Web-based che fornisce una modalit semplice di navigazione dei server GIS.

154

possibile accedere alla pagina della figura precedente allindirizzo.


http://server.arcgisonline.com/ArcGIS/rest/services.

Di seguito sono elencate le due Service Directories per i due server di esempi di ArcGIS Server
9.3.
http://sampleserver1.arcgisonline.com/ArcGIS/rest/services
http://sampleserver2.arcgisonline.com/ArcGIS/rest/services.

DallURL di base possibile spostarsi a qualsiasi servizio elencato e a qualsiasi risorsa e


operazione associata. La REST API supporta risposte in vari formati quali HTML, JSON e KMZ
e permette di sviluppare in ambienti Web addizionali quali Microsoft Silverlight.

L Per ulteriori informazioni su REST API consultate ArcGIS Server REST API alla pagina
http://resources.esri.com/help/9.3/arcgisserver/apis/rest/index.html.

Costruzione di mashup con ArcGIS JavaScript API


Supponete di volere incorporare una mappa in unapplicazione Web o creare un semplice
overlay dei vostri dati su una mappa di base online. Potete costruire questo genere di
applicazioni, chiamate mashup, con le nuove ArcGIS JavaScript API. Queste applicazioni
consistono di JavaScript client-side e relativi HTML dinamici. Non richiesto nessun codice
server-side (ASP.NET, ecc.), bench sia possibile utilizzare logica server-side per funzionalit
addizionali.
Le ArcGIS JavaScript API utilizzano librerie online JavaScript ospitate dalla ESRI che facilitano lo
sviluppo di applicazioni. possibile costruire applicazioni JavaScript API senza installare nessun
software ESRI. Le JavaScript API utilizzano le ArcGIS Server REST API per accedere alle
informazioni sui servizi. possibile utilizzare tre differenti JavaScript API:
ArcGIS JavaScript API.
ArcGIS JavaScript Extension to Microsoft Virtual Earth.

155

ArcGIS JavaScript Extension to the Google Maps API.

ArcGIS JavaScript API


La ArcGIS JavaScript API offre una semplice esperienza basata su browser per costruire
applicazioni cartografiche ed effettuare analisi. possibile fondere sorgenti di dati da server
diversi, effettuare operazioni di identificazione e ricerca, aggiungere punti di interesse e
aggiungere oggetti grafici. La figura seguente mostra un esempio di applicazione dove vengono
selezionati punti di interesse e visualizzate le informazioni demografiche nelle aree circostanti.

ArcGIS JavaScript Extension per Microsoft Virtual Earth


La ArcGIS JavaScript Extension per Microsoft Virtual Earth permette di visualizzare le mappe di
ArcGIS Server sulla mappa di base di Microsoft Virtual Earth. possibile effettuare interrogazioni
e task di geoprocessing sui servizi e lavorare con i risultati (come VEShape). Potete anche
effettuare operazioni di geocodifica e visualizzare i risultati sulla mappa di base. La figura
seguente mostra un esempio di applicazione sullanalisi del percorso degli uragani.

156

ArcGIS JavaScript Extension per Google Maps API


La ArcGIS JavaScript Extension per Google Maps API permette di integrare le vostre mappe
con i layer della mappa di base di Google Maps. Potete effettuare interrogazioni e operazioni di
geoprocessing sui servizi e lavorare con i risultati sotto forma di feature. Potete anche
pubblicare il vostro contenuto come Google Mapplets per lutilizzo allinterno della scheda My
Maps di Google Maps. La figura seguente mostra un esempio di applicazione che individua il
percorso tra due punti e ne mostra il profilo topografico.

L Per ulteriori informazioni su queste nuove API consultate la pagina dellArcGIS Server Resource
Center http://resources.esri.com/arcgisserver/index.cfm?fa=jsapis.

157

Nuova FLEX API per la creazione di interface utente Web-based

La ArcGIS API per FLEX fornisce agli sviluppatori FLEX una API semplice e potente per creare
applicazioni cartografiche Web. interamente integrata con Adobe FLEX Builder 3. Al momento
della stampa del presente documento la ArcGIS API for FLEX nella versione pubblica beta.

L La descrizione completa, il download, gli esempi e le demo sono disponibili allindirizzo


http://resources.esri.com/arcgisserver/apis/flex.

158

Estensioni
ArcGIS 3D Analyst
ArcGlobe

Layer di default migliorati


In ArcGlobe ora possibile utilizzare lo stesso globo online di default di ArcGIS Explorer. Questo
globo utilizza i sevizi gratuiti di ArcGIS Online. Per attivarlo andate in ArcGlobe Tools > Options
> scheda Default Layers.

Migliore supporto per i servizi gratuiti di ArcGIS Online e supporto per i nuovi ArcGIS Online
Premium Services

L Per ulteriori informazioni consultate la sezione Adding web data into your maps del capitolo
Cartografia di questo documento.

Visualizzazione pi realistica dei dati di sfondo


ArcGlobe ha ora unopzione per includere stelle ed effetto atmosferico nei dati di sfondo. Per
attivare queste opzioni andate in View > Globe Properties > scheda Background.

Migliori funzionalit di Pan come in ArcGIS Explorer

159

Lo strumento Globe Pan e il pulsante centrale dello strumento Navigate mantengono la


posizione dellosservatore alla stessa quota mentre la videocamera si muove, cos come
avviene in ArcGIS Explorer. Gli stessi miglioramenti sono stati fatti con i gesture, in modo da
avere la stessa esperienza di volo che si ha in ArcGIS Explorer.

Utilizzo di immagini come marker symbol billboard (ArcGlobe e ArcScene)


I marker symbol 3D possono utilizzare unimmagine come se fosse un simbolo. Limmagine
viene aggiunta come trama su una geometria piana e viene poi aggiunta al simbolo 3D. I tipi di
file immagine supportati sono: png, jpg, jpeg, bmp, tif, gif, cel, tga, rgb, rgba, int e inta.

Due nuovi stili di marker symbol


Due nuovi stili di immagini PNG-based sono stati aggiunti come marker symbol per lutilizzo in
ArcMap, ArcGlobe e ArcScene: 3D Billboards e ArcGIS Explorer. Queste due librerie sono
adatte a feature class con un grande numero di oggetti puntuali.

160

Nuovo esercizio del tutorial per costruire viste 3D realistiche


LEsercizio 9 del tutorial di 3D Analyst illustra il flusso di lavoro standard per creare una vista 3D
realistica utilizzando le opzioni della simbologia e della visualizzazione.

Miglioramenti nella visualizzazione in ArcGlobe


Sono stati apportati numerosi miglioramenti alla stabilit e alle prestazioni della visualizzazione di
ArcGlobe, in particolare per gli elevation layer. Ulteriori miglioramenti sono stati fatti alla gestione
dei dati che attraversano il meridiano del cambio della data e i paralleli 45 N e S di latitudine. Il
supporto fornito per cache multiple per i cataloghi raster, per supportare al meglio le
animazioni temporali di dati che si sovrappongono. ArcGlobe ora supporta una soglia minima di
trasparenza della trama degli oggetti 3D con trasparenza parziale, che viene talvolta visualizzata
come aureola in particolare introno ai simboli che rappresentano alberi.

Miglioramenti KML in ArcGlobe

161

Nella versione 9.3 stato migliorato il supporto per accedere i KML in ArcGlobe, includendo il
supporto per i tag KML 2.0 e 2.1, per lo screen overlay, lautorefresh per i network link KML e il
supporto per i modelli COLLADA incorporati nei KML. Sono stati inoltre apportati miglioramenti
generali alla visualizzazione dei KML.

Supporto COLLADA
ArcGIS 9.3 include il supporto per il formato di file Collaborative Design Activity (COLLADA).
Utilizzando queste nuove funzionalit gli utenti di ArcGIS possono sfruttare i file COLLADA in
numerosi modi in ArcGIS Desktop e ArcGIS Server e possono visualizzare modelli 3D molto pi
realistici. I file COLLADA possono essere utilizzati come simbologia puntuale 3D in ArcGlobe e
ArcScene. Le feature simbolizzate utilizzando i file COLLADA possono essere servite attraverso
lestensione ArcGIS Server 3D Analyst. Inoltre, gli utenti possono importare i file COLLADA nel
geodatabase sotto forma di feature multi patch e visualizzarli direttamente in ArcGIS se sono
incorporati nel file KML.

Miglioramenti agli oggetti grafici dei globi


Sono stati apportati miglioramenti allaccesso delle impostazioni delle propriet di default degli
oggetti grafici, al calcolo automatico delle dimensioni per aggiungere elementi di testo (basato
sulla distanza), alla possibilit di spillare oggetti grafici sulla superficie del globo e allaggiunta di
oggetti grafici testuali drappeggiati e di tipo billboard.

Nuova opzione di estrusione basata sul perimetro in ArcGlobe e ArcScene


ArcGIS 3D Analyst supporta ora una nuova opzione di estrusione basata sul perimetro per linee
e poligoni, dove lesterno della linea estruso sulla base dei vertici, creando un muro esterno

162

che segue la quota del perimetro. Il tetto del poligono estruso viene poi calcolato utilizzando i
vertici opposti, creando una superficie adattata che non corrisponde necessariamente alla
sottostante superficie quotata per linterno del poligono. Questa opzione di estrusione
supportata sia in ArcGlobe sia in ArcScene. Lopzione disponibile come voce adding it to
each features base height nella casella Apply extrusion by della scheda Globe Extrusion della
finestra di dialogo Layer Properties.

Supporto per lestensione Tracking Analyst in ArcGlobe


Questo supporto permette la creazione di visualizzazioni e di applicazioni 3D che incorporano il
time-based tracking.

Supporto per i popup HTML in ArcGlobe e ArcScene


Il nuovo strumento HTML Popup aggiunto ad ArcMap stato anche introdotto in ArcGlobe e
ArcScene. La definizione di popup HTML particolarmente utile in ArcGlobe quando si
preparano dati che devono essere convertiti in KML.

L Per ulteriori informazioni consultate il capitolo Cartografia del presente documento.


Migliore supporto per i bookmark in ArcGlobe e ArcScene
Come in ArcMap, ArcGlobe e ArcScene hanno ora un menu a tendina separato per i bookmark
e una nuova finestra di dialogo Bookmark Manager che permette di caricare e salvare i
bookmark in file su disco.

L Per ulteriori informazioni consultate il capitolo Cartografia del presente documento.


Gestione della cache
La posizione della cache per un layer aggiunto in ArcGlobe visualizzata ora nella scheda
Cache della finestra di dialogo Globe Layer Properties.

Funzionalit di 3D Analyst
Nuovo tipo di piramidi window size per i terrain dataset
Il nuovo tipo di piramidi windows size sfoltisce i dati puntuali per ogni livello di piramidi dividendo
i dati in aree uguali (window) e selezionando solo uno o due punti allinterno di ciascuna finestra
come rappresentativi della superficie. La selezione dei punti basata su uno dei seguenti criteri:

163

punto con il valore z minimo, punto con il valore z massimo, punti con il valore minimo e
massimo, punto pi vicino al valore z medio. La costruzione di terrain con il tipo di piramidi
window size tra 5 e 10 volte pi veloce della Z Tolerance basata sul tipo tradizionale di
piramidi. Oltre al miglioramento delle prestazioni, il tipo di piramidi window size pi efficiente
per i dati LIDAR (per esempio, chioma degli alberi, vegetazione edifici). Il tipo di piramidi Z
Tolerance pi adatto ai dati delle nuda superficie della Terra. Il tipo di piramidi Z Tolerance era
lunico tipo disponibile con ArcGIS 9.2 e permetteva di trattare grandi moli di dati riferiti alla
superficie nuda della Terra in modo estremamente efficace. In ArcGIS 9.3 lalgoritmo delle
piramidi window size permette di generare superfici che includono oggetti come gli edifici e la
vegetazione. Al Terrain Wizard stato aggiunto un nuovo riquadro che permette di specificare il
tipo pi appropriato di piramidi per il terrain dataset.

Supporto per i terrain dataset negli strumenti Interpolate Shape e Line Of Sight
Gli strumenti di geoprocessing delle superfici Interpolate Shape e Line Of Sight supportano ora i
terrain dataset come superfici di input. In precedenza questi strumenti di geoprocessing erano
attivi solo con dati raster o superfici TIN. In ArcGIS 9.3 questi strumenti hanno la capacit di
utilizzare terrain dataset come superfici di input.

Nuovo strumento Point File Information


Il nuovo strumento Point File Information effettua una scansione di una cartella contenente file di
punti 3D e restituisce una feature class poligonale contenente un record nella tabella degli
attributi per ogni file 3D presente nella cartella selezionata. Le cartelle che contengono file LAS
e/o file ASCII possono essere utilizzate per generare una feature class poligonale. La feature
class contiene il poligono rettangolare relativo allarea di estensione dei dati o un multipatch 3D
per ogni file 3D individuato. Le informazioni statistiche includono per ogni file il nome del file, il
numero di punti, la spaziatura stimata dei punti e i valori minimo e massimo dei punti. Lo
strumento Point File Information permette di avere una veduta di insieme di ogni file di punti 3D

164

per analisi QA/QC prima di caricare i file nel geodatabase. La distanza media tra i punti di un
dataset di punti 3D linformazione di base per lo schema di tassellatura di un terrain dataset.
In precedenza era necessario basarsi solo sulle informazioni distribuite dal venditore dei dataset.
ora possibile utilizzare lo strumento per avere la conferma della distanza media dei punti prima
di costruire il terrain dataset. Lo strumento Point File Information si trova nella toolbox 3D
Analyst > Conversion > From File.

Supporto per lattributo di intensit dei dati LIDAR


Lattributo di intensit dei dati LIDAR contenuto nei file ASCII LIDAR ora supportato. Questa
nuova funzionalit focalizzata sullimportazione dei dati ASCII LIDAR nei geodatabase
utilizzando lo strumento di geoprocessing ASCII 3D To Feature Class. Il formato XYZI dove I
rappresenta lintensit LIDAR) un nuovo formato di file di input dello strumento di conversione.
Lattributo di intensit dei dati LIDAR archiviato automaticamente come dato BLOB e
laccesso possibile solo attraverso gli ArcObjects.

Migliore supporto per i delimitatori decimali


I delimitatori delle cifre decimali (, o .) in un file di testo possono essere dichiarati negli strumenti
di geoprocessing ASCII 3D To Feature Class e Feature Class Z To ASCII. Questo miglioramento
rivolto agli utenti internazionali. In precedenza era necessario editare il file e sostituire le virgole
che delimitavano le cifre decimali con il carattere punto.

Lo strumento Profile Graph crea profili per pi linee nello stesso grafico
Nelle precedenti versioni lo strumento Profile Graph generava un profilo per ogni traccia. Nella
versione 9.3 possibile creare un unico grafico che mostra contemporaneamente i profili relativi
a pi linee.

165

Lo strumento Profile Graph pu creare un grafico per i risultati della linea di vista
In ArcGIS 9.3 i risultati della linea di vista possono essere plottati utilizzando lo strumento Profile
Graph, anche includendo contemporaneamente pi linee di vista.

Nuovo strumento Contour with Barriers


In ArcGIS 9.3, 3D Analyst e Spatial Analyst hanno un nuovo strumento di geoprocessing per la
creazione di isolinee, Contour with Barriers. Questo strumento completa lo strumento Spline
with Barriers introdotto nella versione 9.2 e permette di creare delle isolinee su una superficie
interrotta da barriere. Lo strumento Contour with Barriers ha numerosi vantaggi rispetto al
preesistente strumento Contour:
Isolinee meno spigolose
Rendering di default intelligente
Etichettatura della carte con Maplex
Le feature impostate come barriere vengono incluse nella geometria
Scrive loutput direttamente nel geodatabase
Dimensione limite di 2GB rimossa.

Miglioramenti allo strumento Spline with Barriers

166

Lo strumento stato aggiornato rendendo la feature class delle barriere opzionale. quindi ora
possibile utilizzarlo senza barriere, come un semplice algoritmo spline. stata inoltre migliorata
la validazione dello strumento e le prestazioni nellesecuzione in-process.

Creazione di feature 3D da oggetti grafici in ArcMap


Il nuovo comando Drawing > Convert Graphics To Feature di ArcMap pu essere utilizzato per
creare oggetti 3D (in feature class contenenti il valore z) a partire da oggetti grafici disegnati o
incollati in ArcMap. Laltezza degli oggetti grafici puntuali 3D aggiunti in ArcMap con lo
strumento Interpolate Point e gli oggetti grafici lineari 3D aggiunti con lo strumento Create
Contour, entrambi presenti nella barra di 3D Analyst, sono ora archiviate nel campo Element
Name della scheda Size and Position della finestra di dialogo delle propriet delloggetto
grafico. In questo modo, se si utilizza il comando Convert Graphics To Features per convertire
questi oggetti grafici in feature 3D, laltezza di ogni oggetto viene automaticamente utilizzata per
popolare lattributo Name della feature class 3D di output.

Individuazione dellaltezza degli oggetti grafici 3D in ArcMap


possibile conoscere laltezza di ogni oggetto grafico puntuale 3D disegnato in ArcMap
guardando la nuova scheda Location nella finestra di dialogo delle propriet delloggetto grafico.
Questa altezza ricavata dalla superficie attiva nel momento in cui loggetto stato aggiunto ed
nelle stesse unit di misura della superficie.

Aggiunte nuove interfacce COM 3D per gli sviluppatori di 3D Analyst


Nella versione 9.3 sono state aggiunte nuove interfacce per gli sviluppatori di 3D Analyst. Le
principali sono descritte nella tabella seguente.

INTERFACCIA
IRelationalOperator3D

DESCRIZIONE

METODO

Fornisceunmetodoperdeterminarese
Disjoint3D
duegeometriezsiintersecanonellospazio

167

3D

IProximityOperator3D

Fornisce i metodi per trovare la distanza


tra due geometrie z o la distanza da un QueryNearestPoint3D
dato punto verso il punto pi vicino di ReturnNearestPoint3D
ReturnDistance3D
unaltra geometria

ICurve3D

Una curva una geometria astratta


unidimensionale tra uno specifico punto
FROM e uno specifico punto TO. Una
curva pu essere formata da un singolo
segmento, da un insieme di segmenti
connessi tra di loro o da un policurva
contenete pi insiemi di segmenti. Con i
metodi presenti possibile ottenere le
informazioni relative alla tangente, alla
normale, alle subcurve e ai punti lungo la
curva.

GetSubCurve3D
IsClosed3D
Length3D
QueryPoint3D
QueryPointAndDistance3D

IPolycurve3D

Una policurva una collezione di pi


curve che formano ununica curva. Gli
insiemi di segmenti che formano una
policurva
non
devono
essere
necessariamente connessi tra di loro.
Una policurva pu contenere anche un
solo segmento o insieme di segmenti.

Densify3D
Generalize3D
Smooth3D
Weed3D

IVolume

Utilizzata per calcolare i volumi

IVolume

ArcGIS Data Interoperability


Nella versione 9.3 lestensione ArcGIS Data Interoperability stata aggiornata a FME 2008,
lultimo Feature Manipulation Engine (FME) sviluppato dalla Safe Software. Questa nuova
versione di FME contiene nuove funzionalit nellutilizzo e nella produttivit.
Formati e trasformatori

La nuova versione migliora il supporto ai formati preesistenti. Per esempio, alcuni formati si
avvantaggiano del nuovo modello della geometria di FME o sono stati aggiornati per supportare la
versione attuale del formato. Allestensione Data Interoperability sono stati aggiunti numerosi nuovi
formati, tra i quali Industry Foundation Class STEP FILES (IFC), CityGML, LandXML, geoRSS, Trimble
JobXml, Autodesk 2007 (DWG/DXF) e Aeronautical Information Exchange Model (AIXM).

ArcGIS Data Interoperability 9.3 include oltre 35 nuovi trasformatori aggiunti allapplicazione
Workbench, che possono essere utilizzati nei nuovi o preesistenti processi ETL (Extract,
Transform e Load).
Miglioramenti a Workbench

Sono stati apportati numerosi miglioramenti allapplicazione Workbench, che lambiente di


produzione utilizzato per costruire i processi ETL di ArcGIS Data Interoperability. La nuova finestra
Overview permette di visualizzare lintero workspace ETL e fornisce una facile navigazione alle differenti
parti del workspace.

168

Tutte le finestre visualizzate nellinterfaccia Workbench possono essere di tipo flottante.

La galleria di trasformatori personalizzabile. possibile creare le proprie cartelle e archiviare i


trasformatori pi utilizzati per velocizzarne la ricerca. Queste cartelle vengono salvate su disco e
possono essere condivise con altri utenti.

169

Lopzione Update Feature Type stata aggiunta per potere aggiornare facilmente lo schema dei
dati Source and Destination. Questa funzionalit particolarmente utile quando i dati si
modificano durante o dopo la creazione di uno strumento Spatial ETL. Utilizzando questa
opzione lintero workspace viene aggiornato in ununica operazione e non necessario
apportare le modifiche manualmente a ogni oggetto del workspace.

Ulteriori novit

Lestensione Data Interoperability include ora un tutorial animato.


Nella versione 9.3 stato introdotto il nuovo strumento di geoprocessing WFS to Feature Class
che permette di caricare feature da un OGC WFS direttamente nel geodatabase e di incorporare
questi passaggi nel modelli di geoprocessing e negli script. Lo strumento si trova nella toolbox
Conversion e richiede una licenza ArcEditor o ArcInfo per lutilizzo. Questo strumento non necessita
dellestensione Data Interoperability e quindi non ne richiede linstallazione.

170

ArcGIS Geostatistical Analyst


Nuovo strumento per le simulazioni

Un nuovo strumento di geoprocessing per le simulazioni Gaussian Geostatistical Simulations (GGS)


stato aggiunto alla toolbox Geostatistical Analyst. Questo strumento crea superfici che riproducono
la variabilit locale meglio delle superfici pi regolarizzate prodotte dal kriging.

Lo strumento GGS produce superfici multiple che sono tutte equiprobabili. Queste superfici
possono essere utilizzate nellanalisi del rischio (per esempio, per calcolare la probabilit che
una soglia ambientale superi un determinato valore) o come input di un modello per valutare la
variazione delloutput del modello (per esempio, produrre la distribuzione dei risultati economici
per un piano di sfruttamento delle risorse). Lo strumento in grado di effettuare simulazioni
condizionali o non condizionali, creare superfici predittive e generare statistiche riassuntive
dellintera regione o di specifiche aree di interesse.
CPU multiple

Parte dei passaggi nel calcolo di un layer geostatistico possono ora avvantaggiarsi di CPU multiple
per migliorare le prestazioni. Questi miglioramenti includono tutti i modelli Kriging e Inverse Distance
Weighting che sono creati con il Geostatistical Wizard, cos come la cross-validazione e le funzioni di
validazione e predizione per i layer geostatistici. Anche gli strumenti della toolbox Geostatistical Analyst
GA layer To Grid, GA Layer To Points e Gaussian Geostatistical Simulations si avvantaggiano di CPU
multiple.

Laumento delle prestazioni pi evidente nei modelli complessi che coinvolgono trasformazioni
di dati e ampie vicinanze e nella ripetizione dello strumento, cos come avviene nei modelli e
negli script). Per esempio, la Moving Window Kriging 28 volte pi veloce.
Ulteriori novit

171

Geostatistical Analyst include ora un tutorial animato.


Lestensione Geostatistical Analyst supportata da ArcGIS Server.

Maplex for ArcGIS


ArcGIS 9.3 introduce nuove opzioni di posizionamento delle etichette per punti, linee e poligoni
e nuove strategie di posizionamento e adattamento delle etichette e di risoluzione dei conflitti.
Questi miglioramenti facilitano la conversione di etichette in annotazioni e lediting manuale.
Opzioni di posizionamento delle etichette

Opzioni di posizionamento per i punti. Etichette di direzione e immersione. Le carte geologiche


mostrano il simbolo di direzione e immersione degli strati che richiede che le etichette del valore di
immersione siano ruotate insieme al simbolo stesso. Utilizzando lopzione Additional Rotation lutente
pu ruotare letichetta in modo che corrisponda alla direzione di immersione del simbolo.

Opzioni di posizionamento per le linee. Miglioramenti per le funzionalit Street Addressing/Street


Placement. Letichettatura degli indirizzi stradali stata migliorata per tenere conto dei numeri civici
mancanti e per mantenere sul lato corretto della strada i numeri civici pari e dispari. Il posizionamento
delle strade ha nuove opzioni per posizionare le etichette orizzontalmente e centralmente rispetto alla
lunghezza delle strade, in modo da ridurre il numero di etichette che vanno oltre la fine della strada, e
per posizionare il nome principale della strada sotto il tratto finale della strada quando letichetta
formata da pi linee di testo.

Etichette delle isolinee. Le etichette delle curve di livello possono essere posizionate lungo le
pendenze in allineamento con la pagina e verso le aree con maggiore quota.

172

Posizionamento dei fiumi. La nuova opzione per il posizionamento lungo le linee permette che i
fiumi possano curvarsi pi volte in modo da seguire pi fedelmente i meandri. Nelle precedenti versioni
letichetta poteva curvarsi solo una volta lungo la feature che rappresentava. ora possibile
posizionare le etichette lungo gli assi mediani dei tratti fluviali rappresentati con poligoni. disponibile
anche unopzione che distribuisce i caratteri lungo loggetto.

Opzioni di posizionamento per i poligoni. Posizione fissa allinterno dei poligoni. Questa opzione
posiziona le etichette in una specifica posizione allinterno del poligono. Lutente pu stabilire un ordine
di importanza delle opzioni di posizionamento o aree nelle quali non possibile posizionare le etichette.

Zone esterne. possibile posizionare le etichette in aree esterne intorno ai poligoni. Lutente pu
stabilire un ordine di precedenza delle aree o aree nelle quali non possibile posizionare le etichette.

Etichettatura dei bordi dei poligoni. ora possibile ripetere le etichette lungo i bordi coincidenti
dei poligoni.

Dimensione minima delle feature. La propriet della dimensione minima delle feature include ora
lopzione Area oltre a quella Length.

Punto di ancoraggio. possibile controllare dove il punto ancora di una leader line o di un callout
si aggancia alla feature.

173

Ulteriori opzioni di posizionamento. Offset delle etichette. ora possibile utilizzare unopzione
che indica se loffset deve essere calcolato dalla geometria della feature o dal simbolo. Questa opzione
previene la sovrapposizione delle etichette e della simbologia applicata alle feature.

Allineamento delle etichette con il reticolato. Lopzione permette di allineare le etichette


orizzontali con le linee di latitudine dei reticolati.

Controllo delle strategie di adattamento

Controllo dellordine delle strategie di posizionamento. ora possibile controllare lordine nel
quale le strategie di adattamento delle etichette devono essere utilizzate nel posizionamento delle
etichette. Nelle precedenti versioni di ArcGIS il Maplex Label Engine utilizzava le strategie nello stesso
ordine nel quale erano visualizzate nella finestra di dialogo.

Troncatura delle abbreviazioni. Lopzione Abbreviation stata migliorata e ora permette di


troncare le etichette. Questa opzione accorcia unetichetta che altrimenti non verrebbe posizionata,
mettendo un punto dopo la troncatura.

Strategie di risoluzione dei conflitti

Etichette di sfondo. Lopzione delle etichette di sfondo stata modificata e permette ora lutilizzo
di uno stile watermark. Le etichette appartenenti a questa classe vengono disegnate per prime, mentre
le altre si sovrappongono a queste.

174

Opzione hard constrained per il buffer delle etichette. Nelle versioni precedenti di ArcGIS il
buffer delle etichette veniva applicato solo se lo spazio era disponibile e lapplicazione del buffer non
causava il non posizionamento delle etichette. Nella versione 9.3 stata introdotta la nuova opzione
hard constraint che applica il buffer alle etichette di una classe senza tenere conto dello spazio
disponibile.

Ulteriori novit

Posizionamento verticale del testo est-asiatico. Per i font contenenti testo verticale le etichette
possono ora essere visualizzate verticalmente. A tal fine disponibile una casella di spunta CJK
character orientation nella finestra di dialogo Symbol Selector.

Leadering di etichette di linee e strade. Nelle aree sovraffollate di simbologia unetichetta non
posizionata pu essere aggiunta in unarea libera prossima alloggetto da etichettare collegandola a
questo con un tratto di linea (leader).

Supporto per le aree vuote nei poligoni. Quando si etichettano poligoni che contengono
allinterno aree vuote (isole), Maplex permette di evitare il posizionamento in queste aree del poligono.

Unit di mappa e unit di pagina aggiunte alle opzioni di alcuni comandi. Sono state aggiunte
le opzioni di unit di mappa e unit di pagina alle seguenti opzioni di posizionamento: minimum feature
size, repeat labels along line, label overrun e remove duplicates.

Documentazione

Nuova sezione Common Labeling Tasks del Desktop Help. Include numerosi scenari chiave
con i passaggi per impostarli.

L Per ulteriori informazioni consultate il Desktop Help Extensions > Maplex > Common Labeling
Tasks.

Prestazioni

175

Il disegno dellhalo per il testo stato migliorato sia nel motore di etichettamento Maplex sia in
quello Standard.

ArcGIS Network Analyst


Nuovo risolutore vehicle routing problem (VRP)

Il risolutore del problema di instradamento dei veicoli (VRP) permette di tracciare le rotte per una
flotta di veicoli. Il risolutore assegna e mette in sequenza gli ordini su una rotta, tenendo in
considerazione pi obiettivi e specifiche, quali le finestre temporali, la capacit dei veicoli, le zone della
rotta e i costi operativi. Questo risolutore pu essere utilizzato per generare soluzioni di rotta per la
raccolta, la consegna e il transito e per altre applicazioni che richiedono unottimizzazione delle rotte di
pi veicoli che consegnano un insieme di ordini.

L Per ulteriori informazioni sul risolutore VRP consultate la voce del Desktop Help Extensions >
Network Analyst > Performing network analysis > Solving a vehicle routing problem. Per aiutarvi a
comprendere il VRP sono stati aggiunti anche gli esercizi 8 e 9 del tutorial di Network Analyst.

Nuovi valutatori per gli attributi dei network dataset

Function Evaluator
Il function evaluator una nuova opzione per calcolare i valori degli attributi dei network dataset.
Il function evaluator calcola i valori applicando una funzione logica o moltiplicativa su un altro
valore di attributo e su un valore di un parametro.
Per i tipi di attributi numerici, i valori sono derivati da unespressione che moltiplica il valore di un
attributo per un parametro o una costante. Per esempio, DriveTime * 1.25 rallenta il tempo di
guida per una costante del 25 percento. Per i tipi di attributo booleani i valori sono derivati da
unespressione che compara un valore di un attributo con un valore di un parametro. Per

176

esempio, maxHeight > VehicleHeight pu essere utilizzato per limitare i tratti stradali che un
veicolo pu percorrere in sicurezza basandosi sullattributo VehicleHeight.

Global Turn Delay Evaluator


Il valutatore Global Turn Delay Evaluator aggiunge penalit alle svolte a destra, a sinistra, a U e
in linea retta quando viene utilizzato un attributo di costo basato sul tempo. Il valutatore applica
le penalit a tutti i transiti su due tratti stradali che non sono stati modellati come feature svolta.
possibile specificare la quantit di tempo addizionale basandosi sul tipo di svolta, sullangolo
di svolta, sulle classi delle strade FROM e TO e sulla strada che si sta attraversando. La finestra
di dialogo del valutatore Global Turn Delay Evaluator e mostrata nella figura seguente.

Nuovo query builder per individuare posizioni sul network


Con le precedenti versioni del Network Analyst era possibile specificare quale feature class
sorgente andava cercata (per esempio, le strade e non le linee metropolitane) quando si
aggiungeva o spostava una posizione sul network. Con ArcGIS Network Analyst 9.3 presente
una nuova funzionalit che permette di creare una espressione di interrogazione per cercare
allinterno di un insieme di feature della feature class sorgente. Quindi, invece di trovare qualsiasi
feature strada, possibile costruire una query per mezzo della quale le posizioni del network
sono associate solo alle strade locali e alle strade con uno specifico limite di velocit. Uno dei
benefici che possibile evitare di individuare posizioni sul network su elementi non
attraversabili.
possibile accedere al query builder nella finestra di dialogo Analysis Layer Properties > scheda
Network Locations facendo clic con il pulsante destro del mouse su una sorgente nel riquadro
Finding Network Locations e selezionando Build Query. La finestra di dialogo Query Builder
funziona come la finestra di dialogo Select by Attributes.

177

Nuove funzioni di geoprocessing

Utilizzando gli script di Python possibile raccogliere informazioni descrittive su uno specifico
network dataset o su un layer di analisi network.

Network Dataset properties Fornisce informazioni sul network dataset che utilizzato per
modellare una rete di trasporti, quali il tipo, gli attributi e la feature class sorgente di un network
dataset
Network Analysis Layer properties Fornisce informazioni sugli input e sui parametri utilizzati
nellanalisi di un problema di rete, come il nome, lattributo di impedenza, e la tolleranza di
ricerca del layer di analisi network.

Il nuovo strumento Make Vehicle Routing Problem Layer facilita la risoluzione del problema di
instradamento nellambiente di geoprocessing. Lo strumento si trova nella toolbox Network Analyst
Tools > Analysis.

Ulteriori novit

Network Analyst include un tutorial animato. Il tutorial ha due nuovi esercizi per il risolutore VRP,
lEsercizio 8 (Servicing a set of orders with a fleet of vehicles) e lEsercizio 9 (Finding best routes to
service a set of paired orders).

Il risolutore OD Cost Matrix stato velocizzato nella risoluzione dei problemi.


Nella versione 9.3 la toolbox di Spatial Analyst include un nuovo strumento di analisi Generate
Network Spatial Weights che genera un file contenente una matrice di pesi spaziali creata modellando
le relazioni spaziali tra tutte le feature di un network dataset.

L Per ulteriori informazioni consultate il capitolo Visualizzazione e Analisi di questo documento.

ArcGIS Publisher e ArcReader


Esportazione dei markup di ArcReader in ArcMap
possibile esportare gli ink markup creati in ArcReader in modo che possano essere caricati in
ArcMap. Gli strumenti di markup sono stati aggiunti alla versione 9.2 di ArcReader per prendere
note e aggiornare le mappe, in particolare modo quando si sul campo e si lavora con i Tablet
PC. Con la versione 9.3 gli utenti di ArcReader possono creare note con gli strumenti di markup
che possono poi essere importate in ArcMap. I markup possono essere utilizzati per lediting, in
modo da riflettere i cambiamenti annotati sul campo. Gli strumenti sono stati aggiunti alla barra
Publisher di ArcMap per facilitare il lavoro con i markup importati da ArcReader.

Miglioramenti agli strumenti markup di ArcReader


La barra Markup di ArcReader ha nuove opzioni di colore e larghezza e i tre controlli mostrati
nella figura precedente, allestrema destra della barra Publisher, per lavorare con differenti
oggetti grafici di tipo markup.

178

Utilizzo di address locator standard di ArcMap nello strumento Find di ArcReader


Gli utenti di ArcReader possono ora avere accesso in ArcReader ai localizzatori di indirizzi
standard (file based e localizzatori archiviati nel geodatabase) quando usano la finestra di
dialogo Find. Gli utenti possono quindi lavorare con i localizzatori di indirizzi personalizzati
disponibili in ArcMap. Gli address locator non sono aggiunti alla mappa creata con il Publisher.
Gli utenti di ArcReader possono navigare alladdress locator che vogliono utilizzare dalla finestra
di dialogo Find e ArcReader memorizza il localizzatore o i localizzatori che sono stati utilizzati.

Miglioramenti allutilizzo di ArcReader


In ArcReader ora pi facile utilizzare i bookmark. Il menu Bookmark stato spostato dal menu
a tendina View alla barra standard di ArcReader ed ora un menu a s stante. stato aggiunto
il nuovo comando Clear Temporary Graphics al menu a tendina Edit di ArcReader. Il comando
permette di cancellare oggetti grafici aggiunti alla mappa, come per esempio i punti che
rappresentano luoghi che sono stati trovati con la finestra di dialogo Find.

ArcGIS Schematics
Nuova regola Expand Links

La nuova regola Expand Links prende un attributo dalla feature lineare originale e lo utilizza per
determinare quanti link schematic sono visualizzati sul diagramma.

Task layout

179

Il task di layout Square Links stato migliorato per evitare le sovrapposizioni e per gestire meglio le
situazioni dove pi di 4 link si collegano a un nodo.

Il nuovo algoritmo Label Placement Optimizer stato aggiunto per facilitare il layout delle etichette
schematic.

Strumenti schematic di geoprocessing

Sono stati aggiunti cinque nuovi strumenti di geoprocessing per una migliore operabilit con
Schematics.

Convert Diagram To Feature: converte un diagramma schematic in feature


Create Diagram: crea un diagramma schematic
Create Schematic Folder: crea una cartella schematic
Update Diagram: aggiorna un singolo diagramma
Update Diagrams: aggiorna pi diagrammi in contemporanea basandosi su criteri quali la
posizione della cartella, il tempo trascorso dallaggiornamento, ecc.

Ricerca di diagrammi relazionati

Il nuovo strumento Find Related Diagrams permette di selezionare una feature nella mappa e
trovare se esistono gi diagrammi che la contengono. Potete anche selezionare un elemento in un
diagramma e trovare se ci sono altri diagrammi che lo contengono.

180

XML Builder

Il nuovo XML Builder permette di generare diagrammi da file XML o da stream XML. Ci permette
di avere unintegrazione aperta con altri sistemi. I dati sono presentati a Schematics secondo il formato
schematic XSD e Schematics li crea e li visualizza nel diagramma.

Algoritmi di layout migliorati

Il nuovo algoritmo Geo-Partial Overlapping Links, mostrato nella figura seguente, viene utilizzato
quando i link sono organizzati in un insieme di rotte parallele con offset troppo piccoli, il cui risultato
la mancanza di leggibilit. Questo miglioramento stato introdotto con la versione di ArcGIS 9.2
Service Pack 3.

Lalgoritmo di layout Geo-Linear Dispatch stato migliorato spostando le leave con un link. Per
ottenere diagrammi leggibili, il layout stato migliorato includendo le leave che hanno un link nel
processo di riposizionamento. Questa funzione utile quando si gestiscono reti secondarie nel campo
della distribuzione idrica, elettrica e del gas. Questo miglioramento stato introdotto con la versione di
ArcGIS 9.2 Service Pack 3.

181

Miglioramenti allexport dei diagrammi in feature

Quando si esporta un diagramma schematic come shapefile o feature class vengono ora
automaticamente esportati tutti gli attributi delle feature. In precedenza veniva esportato solo un
piccolo sottoinsieme di attributi per il tracciamento interno di Schematics. Questa nuova funzionalit
permette di collegare le feature dei diagrammi esportati alle feature geografiche originali, avendo cos
accesso ad altre informazioni. Questo miglioramento stato introdotto con la versione di ArcGIS 9.2
Service Pack 4.

Lavorare con i diagrammi schematic in ArcMap

Come descritto nel capitolo Cartografia di questo documento, la finestra viewer introdotta nella
versione 9.2 stata migliorata a partire dal Service Pack 2. ora possibile lavorare a schermo con il
contenuto dei data frame non attivi fianco a fianco e con il data frame attivo nella finestra principale di
ArcMap. Ci permette di lavorare con un diagramma schematic fianco a fianco con la geometria che
rappresenta, senza dovere lavorare nella vista Layout. Nellesempio della figura sottostante, sono stati
creati due diagrammi schematic per rappresentare le feature in un data frame chiamato geography,
mostrato nella finestra principale di ArcMap. Ogni diagramma schematic, che si trova in un data frame
separato, viene visualizzato in una finestra viewer.

182

Gli strumenti e i comandi Schematics sono stati aggiornati nella versione di ArcGIS 9.2 Service
Pack 2, in modo da permettere la visualizzazione di diagrammi schematic inattivi nelle finestra
viewer.
Per lavorare con i dati geografici e i diagrammi schematic fianco a fianco dovete prima attivare il
data frame contenente i dati che volete visualizzare nella finestra viewer. Selezionate ora il
comando Viewer dal menu a tendina Window per aprire la finestra viewer. Attivate ora il data
frame che volete visualizzare nella finestra principale di ArcMap. La finestra viewer aperta in
precedenza resta sullo schermo permettendovi di lavorare con entrambi i data frame.

L Per ulteriori informazioni consultate il Desktop help Extensions > Schematics > Working with
ArcGIS Schematics > Viewing schematic diagrams > Viewing schematic diagrams in ArcMap.

L Consiglio: esistono due short cut che facilitano il lavoro con pi data frame: CTRL + TAB
permette di passare da un data frame allaltro, attivandolo. Per effettuare la stessa operazione potete
aggiungere anche il comando Activate Next Data Frame in una barra degli strumenti dalla categoria
utilizzando il comando Tools > Customize. Per attivare un data frame nella Table Of Content fate ALT +
CLIC sul nome.

Ulteriori novit

Lestensione Schematics ora pienamente supportata da ArcGIS Server.

183

ArcGIS Spatial Analyst


Nuovo comando Zonal Histogram

Il nuovo comando Zonal Histogram di Spatial Analyst 9.3 si trova nella toolbar Spatial Analyst.
uno strumento di esplorazione e visualizzazione dei dati e permette di esplorare la frequenza e la
distribuzione di un dataset allinterno delle classi o di un altro dataset. Per esempio, la distribuzione dei
valori di pendenza allinterno della classe Landuse o le precipitazioni allinterno delle classi di quota.

Nuovo strumento Contour with Barriers

Nella versione 9.3 di Spatial Analyst e 3D Analyst presente il nuovo strumento di geoprocessing
Contour with Barriers per la creazione di superfici a isolinee. Lo strumento il logico complemento allo
strumento Spline with Barriers aggiunto nella versione 9.2, che permette la creazione intelligente di
isolinee a partire da superfici interrotte. Lo strumento ha numerosi vantaggi rispetto al precedente
strumento Contour:

Isolinee meno spigolose


Rendering di default intelligente
Etichettatura della carte con Maplex
Le feature impostate come barriere vengono incluse nella geometria
Scrive loutput direttamente nel geodatabase
Dimensione limite di 2GB rimossa.

Miglioramenti allo strumento Spline with Barriers

184

Lo strumento Spline with Barriers stato aggiornato alla versione 9.3 rendendo la feature class
contenente le barriere un parametro opzionale. ora possibile utilizzarlo senza barriere come algoritmo
spline per la costruzione di superfici. Sono stati inoltre migliorati gli strumenti di validazione e le
prestazioni dellesecuzione in-process.

Nuovo ambiente Snap Raster

Limpostazione Snap Raster viene utilizzata per allineare perfettamente loutput raster ancorando la
cella di registrazione e minimizzando i passaggi di ricampionamento successivi che potrebbero ridurre
la qualit dei dati. Nella versione 9.2 i parametri erano parte della finestra di dialogo Extent. Nella
versione 9.3 sono un ambiente di impostazione a s stante, fornendo in questo modo una maggiore
flessibilit nellimpostazione dellambiente dal ModelBuilder o dagli script.

ancora possibile utilizzare il vecchio comando SnapRaster come parte dellExtent nella
command line o negli script, anche se raccomandiamo lutilizzo del nuovo Snap Raster
Environment.
Miglioramenti al parametro Extent

Il parametro Extent stato standardizzato allinterno di Spatial Analyst in modo che tutte le funzioni
che lo utilizzano possano impostare il parametro allextent di un layer o di un dataset. Ci facilita il
mantenimento della precisione a virgola mobile dellextent. Gli strumenti che sono stati aggiornati sono
i seguenti:

ExtractByRectangle.
TopoToRaster.
CreateConstantRaster.
CreateNormalRaster.
CreateRandomRaster.

185

Miglioramento delle prestazioni


Sono stati apportati significativi miglioramenti alle prestazioni in parte degli algoritmi di Spatial
Analyst.

Lo strumento Combine 40 volte pi veloce. Lesecuzione di Combine su un dataset di 250000


combinazioni richiedeva in precedenza 1 ora, mentre ora viene completato in 1.5 minuti. Inoltre,
lalgoritmo lavora con milioni di combinazioni. I miglioramenti di Combine sono stati introdotti con il
SP2 di ArcGIS 9.2.

Lo strumento Fill ora 45 volte pi veloce. Lesecuzione in precedenza di Fill su un DTM di 350MB
e con 2 milioni di sink necessitava di circa 9.5 ore, mentre ora viene completata in 12 minuti.

Miglioramenti al processamento di grandi dataset

Viewshed lavora meglio quando sono presenti grandi dataset di input. Non compare pi lerrore
MSEEK fatal error.

IDW stato migliorato per lavorare con oltre 50 milioni di punti.


Combine lavora con milioni di combinazioni.
Messaggi di errore e di stato

Oltre ai miglioramenti allambiente di geoprocessing di Spatial Analyst stato effettuato un lavoro


capillare sui messaggi di errore e i rapporti di stato. Ora Spatial Analyst in grado di visualizzare a
cascata pi report e messaggi di errore, fornendo maggiori informazioni per la risoluzione dei problemi.
Tutti i messaggi di errore sono stati documentati e collegati allhelp di sistema. Inoltre stato anche
migliorato il sistema di report dei progressi durante lesecuzione degli strumenti, aggiungendo la
percentuale completata e ulteriori informazioni sulle operazioni eseguite istante per istante.

Miglioramenti allo strumento Extract Values to Points

Lo strumento Extract Values to Points onora ora le impostazioni della Spatial Reference e
dellambiente Extent. Se necessario, i dati vengono proiettati. In precedenza un valore NoData veniva
restituito se gli input avevano differenti proiezioni. La feature class di output ha ora la stessa Spatial
Reference delle feature di input (o come specificato nelle impostazioni dellambiente). Il
ricampionamento interno assicura il corretto valore associato alle celle. stato corretto un bug dovuto
allextent, alle differenze di dimensione delle celle e alla necessit di impostare lambiente di aggancio
Snap Raster. A causa di queste modifiche, i risultati ottenuti con la versione 9.3 potrebbero essere
differenti da quelli ottenuti con la versione 9.2, non corretti.

Miglioramenti allo strumento Reclass By Table

Quando si utilizza una tabella come input di Reclass By Table non pi necessario avere il campo
From Value ordinato in ordine crescente. Il campo From Value dei file dbf, INFO e delle tabelle di
riclassificazione del geodatabase possono anche non essere ordinati. I valori non devono comunque
sovrapporsi. Le tabelle su file di testo devono ancora essere ordinate in ordine crescente.

Migliore utilizzo di Conditional Toolset

Il parametro Expression degli strumenti Con e Set Null stato spostato vicino al raster di input al
quale si applica, nella finestra di dialogo dello strumento, per rendere pi chiara la relazione tra i
parametri.

Il raster di input dello strumento Con lavora ora con raster a virgola mobile.
Migliori funzionalit per gli strumenti di Overlay in ModelBuilder.

186

Gli strumenti Weighted Overlay e Weighted Sum impostano ora le propriet di extent di un modello
senza doverlo eseguire. Ci significa che lo strumento successivo nel modello, quale Extract By
Rectangle, viene popolato con lextent. Inoltre, lopzione Load Table dello strumento Weighted Overlay
mantiene ora, quando possibile, i collegamenti nel ModelBuilder.

Ulteriori novit

Il valore della linea grafica aggiunta in ArcMap con lo strumento Create Contour della barra Spatial
Analyst ora archiviato nel campo Element Name della scheda Size and Position della finestra di
dialogo delle propriet delloggetto grafico. In questo modo se viene utilizzato il comando Convert
Graphics To Features per convertire le isolinee in feature lineari, il valore dellisolinea viene
automaticamente utilizzato per popolare lattributo Name della feature class 3D di output.

ArcGIS Survey Analyst


Cadastral Editor introdotto con ArcGIS 9.2 SP3

Lobiettivo dellestensione Survey Analyst di migliorare laccuratezza spaziale dei dati GIS e di
fornire informazioni sullaccuratezza dei dati. In ArcGIS 9.2 SP3 stato introdotto a questa estensione
il Cadastral Editor che include il nuovo modello di dati cadastral fabric, nuovi flussi di lavoro e un nuovo
gruppo di strumenti cadastral. Lestensione Survey Analyst include inoltre il preesistente Survey Editor.

Il Survey Editor utilizza la stessa tecnologia della versione 9.2 e include un insieme di strumenti
specialistici per definire e mantenere accuratamente le coordinate misurate in campagna
utilizzando stazioni strumentali
Il Cadastral Editor include le funzionalit, il modello di dati standard e i flussi di lavoro comuni
necessari per costruire e mantenere un sistema di archiviazione dei dati catastali (cadastral
fabric).
Numerosi sistemi informativi geografici utilizzano dati catastali per costruire le mappe di base
per tutti gli altri layer GIS. Le particelle catastali e il database catastale sono costruiti attraverso
la geometria delle coordinate e i dati di pianificazione. Gli accurati dati disponibili derivati dalle
nuove tecniche e tecnologie possono essere combinati con la descrizione dei dati catastali per
migliorare laccuratezza spaziale del geodatabase. Il nuovo Cadastral Editor fornisce un
ambiente e un modello di dati per effettuare in modo efficiente questi flussi di lavoro.

La licenza del prodotto Survey Analyst include sia il Survey Editor sia il Cadastral Editor. I due
prodotti possono anche essere installati separatamente e possono essere anche utilizzati insieme
come tecnologie complementari di rilevamento. Il nome degli editor installati visualizzato sotto la voce
Survey Analyst nella finestra di dialogo Tools > Extensions di ArcMap e ArcCatalog. Spuntando il nome
dellestensione Spatial Analyst vengono attivati tutti gli editor installati, come mostrato nella figura
seguente.

187

Il Cadastral Editor lavora con una nuovo tipo di parcel dataset chiamato cadastral fabric. Il
cadastral fabric una superficie continua di particelle collegate rappresentanti linsieme della particelle
catastali di una porzione di territorio.

Le dimensioni nei cadastral fabric vengono editate in risposta a un cambiamento nei dati rilevati,
per esempio, la suddivisione di una particella o un suo ulteriore rilevamento. Le dimensioni
lineari dei bordi delle particelle coincidono con le dimensioni dei record rilevati. Le particelle che
sono editate o sostituite da nuovi record rilevati vengono mantenute come dati storici,
preservando cos linformazione originale. Le particelle poligonali sono inoltre collegate tra di loro
tramite linee di connessione, per esempio da un lato allaltro di una strada. Dato che ogni
particella e collegata o connessa, si viene a formare una rete senza soluzione di continuit di
bordi di particelle connesse (cadastral fabric). Le linee delle particelle hanno punti finali
coincidenti con gli angoli delle particelle. I punti allangolo delle particelle sono comuni ai bordi di
particelle adiacenti, mantenendo cos lintegrit topologica del network. Nel geodatabase la
topologia esprime come feature che rappresentano punti, linee e poligoni condividono la
geometria coincidente.
Le cadastral fabric sono archiviate nel geodatabase.

Le cadastral fabric si comportano come una mappa di base sulla quale sovrapporre feature
class GIS. Le feature class come i poligoni che rappresentano edifici e linee di servizi vengono
costruite in relazione ai bordi delle particelle. Il risultato quello che le feature GIS vengono
correttamente allineate con le cadastral fabric.

Di seguito sono elencati gli elementi chiave della nuova tecnologia cadastral:
Fornire una mappa di base per le particelle cos come sono state registrate dai rilevatori

188

Migliorare laccuratezza spaziale delle fabric processando le informazioni legali dei record delle
particelle attraverso un algoritmo dei minimi quadrati disegnato dai rilevatori
Aggiornare spazialmente i layer di feature GIS che coincidono con le fabric
Offrire un modello di dati estensibile, familiare agli utenti di ArcGIS
Fornire nel geodatabase lequivalente delle coverage COGO
Tracciare la storia delle particelle basandosi sugli attributi legali e la data iniziale e finale
Gestire sottoinsieme dei dati sotto forma di lavori cadastral
Offrire un nuovo insieme di strumenti interattivi, inclusi gli strumenti di costruzione delle
particelle.

189

L Per ulteriori informazioni consultate il Desktop Help Extensions > Survey Analyst > Cadastral Editor.
Miglioramenti al Cadastral Editor introdotti nella versione 9.3

Le prestazioni sono state nettamente migliorate nel processo di aggiustamento delle feature
quando si utilizzano le feature linked annotation.

Migliori prestazioni quando un lavoro termina. La finestra dei progressi mostra ora una barra che
riflette meglio l'attivit del database quando si salvano i cambiamenti a fine lavoro.

possibile sovrascrivere i valori di direzione e di distanza riportati quando si utilizza lo strumento di


connessione, per fare coincidere i valori con i record rilevati.

Migliore supporto per rappresentare le particelle aperte, quali le linee di mezzeria delle strade.
Gli strumenti line e point riportano ora un offset perpendicolare.
Nella barra Cadastral Editor c il nuovo strumento di report Point che fornisce le informazioni sui
punti delle cadastral fabric mentre si sta effettuando un rilevamento catastale. In questo strumento
sono disponibili nuove funzionalit nella posizione del punto, quali il fattore di scala e il valore di
convergenza, basati sulla proiezione. Potete anche rilevare la direzione e la distanza tra due punti del
rilevamento e anche loffset perpendicolare da un punto a una linea retta definita da una coppia di
punti del rilevamento.

stato introdotto il nuovo strumento Rename che permette di rinominare le particell, al quale
possibile accedere da Tools > Customize e facendo clic sulla categoria Cadastral.

Il supporto per i domini e i sottotipi ora implementato nellinterfaccia utente dellambiente di


editing.

stato aggiunto un migliore supporto per i valori NULL e per campi che possono contenere valori
nulli quando si utilizza lambiente di editing catastale.

Il file di testo contenente le informazioni sullaggiustamento stato migliorato e ora le unit sono
espressamente indicate per i valori riportati sulle particelle catastali.

Gli oggetti del Parcel Explorer sono ordinati per nome.

190

stato aggiunto il nuovo metodo planarize alla toolbar Parcel Construction. Se ci sono linee che si
attraversano tra di loro possibile utilizzare il metodo planarize per creare un punto e spezzare le linee
allintersezione.

La rappresentazione grafica dei break point e dei construction point stata migliorata.
possibile importare file traverse archiviati utilizzando lutilit traverse della toolbar Advanced
editing.

Limportazione di punti di controllo permette di aggiornare i punti di controllo preesistenti con nuovi
punti importati.

Il motore di importazione calcola ora larea legale di una particella e fornisce un valore in formato
testo formattato nel campo StatedArea utilizzando le unit selezionate.

stato introdotto un nuovo pulsante di help contestuale nella pagina delle linee delle particelle che
spiega come i dati possono essere immessi velocemente attraverso il tastierino numerico.

La finestra di dialogo dei punti di controllo ha un nuovo pulsante Adjust, aggiunto per fornire un
ulteriore modalit per lanciare velocemente laggiustamento dei minimi quadrati.

Laggiunta di un file Cadastral XML a un Cadastral Job vuoto automaticamente lo collega ai suoi
punti di controllo, se sono presenti.

possibile attivare il tracciamento dei Jobs aggiungendo un campo opzionale di tipo BLOB
chiamato CommittedObjs alla tabella Jobs, che permette di archiviare i dati storici sulle operazioni
effettuate.

possibile aggiungere un campo di tipo BLOB chiamato LocalControl alla tabella Jobs per
assicurarsi che i punti di controllo continuino a essere associati con le particelle non connesse quando
si termina il lavoro e si salvano le particelle nel loro stato non collegate. Il campo opzionale.

Quando si associano particelle alle fabric possibile associarle direttamente ai punti di controllo.

ArcGIS Tracking Analyst


Tracking Analyst entra nella terza dimensione

191

ora possibile visualizzare e analizzare dati storici e in tempo reale nellestensione ArcGlobe di 3D
Analyst utilizzando gli strumenti e i comandi preferiti di Tracking Analyst. Per rendere le proprie analisi
pi accattivanti ora possibile utilizzare il modello 3D per simbolizzare i dati. Potete visualizzare gli
aerei nello spazio terrestre, le metropolitane nel sottosuolo e le automobili sulle strade. Utilizzando il
Playback Manager potete fermarvi e tornare indietro nella riproduzione dellanimazione.

I dati visualizzati nella figura seguente sono stati registrati per laeroporto di Minneapolis e
mostrano i voli in arrivo e in partenza. La posizione attuale evidenziata in rosso ed visibile il
percorso degli ultimi 5 minuti.

Nuovo supporto per la regola Purge


La regola Purge definisce come i dati in tempo reale vengono archiviati nel geodatabase. Il
Tracking Analyst salva i dati in tempo reale archiviandoli completamente in memoria, eliminando
il collo di bottiglia delle prestazioni che si ha quando si scrivono e leggono i dati dal disco. Per
limitare la quota massima di memoria utilizzata necessario rimuovere (purge) i dati dal
geodatabase periodicamente. Il meccanismo per specificare quali dati devono essere rimossi e
con quale frequenza viene chiamato purge rule.
La possibilit di cancellare una percentuale dei record pi vecchi dalla memoria sempre stata
presente, ma ora possibile tenere solo i record pi recenti per ogni oggetto che si vuole
tracciare. La funzionalit molto utile quando si hanno migliaia di tracce separate in arrivo e si
vuole visualizzare esattamente dove si trovano in un determinato istante.
dinamico

ora possibile accelerare i dati 2D di Tracking Analyst con la visualizzazione dinamica nelle
applicazioni di ArcGIS Engine. Il supporto alla visualizzazione dinamica permette di visualizzare pi
feature sullo schermo utilizzando memo memoria di processamento. La visualizzazione dinamica non
supportata nelle applicazioni di ArcGIS Desktop.

192

Statistiche sui dati in tempo reale

Le nuove statistiche temporali della Tracking Analyst API sono estremamente utili per gli
sviluppatori. Queste statistiche possono essere utilizzate per monitorare i dati, per contare i messaggi
totali, per tracciare i calcoli e per monitorare lo stato delle connessioni.

Service action accessibili agli sviluppatori

Le service action per i client possono essere utilizzate, editate e definite tramite gli ArcObjects,
permettendo agli sviluppatori di implementare un controllo per interagire con le azioni direttamente
dallinterno dellapplicazione. I cambiamenti delle azioni possono avere effetto istantaneamente e non
necessitano del riavvio dellapplicazione.

Estensioni server: ArcGIS Image Server


ArcGIS Image Server 9.3 una completa soluzione della ESRI che permette di gestire e
processare grandi volumi di immagini e dati raster e che fornisce laccesso ad applicazioni Web
contenenti dati GIS, CAD e immagini. A differenza di un semplice strumento per servire immagini come
servizi di mappa, ArcGIS Image Server permette di servire servizi di immagini che permettono il
processamento delle immagini e le operazioni di analisi direttamente dallapplicazione client. ArcGIS
Image Server riduce i costi di archiviazione dei dati e il personale richiesto per il processamento e il
mantenimento dei dati e accorcia drasticamente il tempo tra lacquisizione delle immagini e la loro
disponibilit per lutente finale.

ArcGIS Image Server 9.2 stato rilasciato per la prima volta nel dicembre 2006. ArcGIS Image
Server 9.3 focalizzato principalmente sullintegrazione con ArcMap e ArcGIS Server. Fornisce
capacit avanzate di editing dei servizi immagine, migliori prestazioni, automazione e possibilit
di sviluppo. Questo capitolo descrive le nuove funzionalit e capacit chiave introdotte con la
versione 9.3.

Nella versione 9.3 stato inoltre introdotto un nuovo resource center per gli utenti di ArcGIS Image
Server e per gli sviluppatori che riunisce tutte le utili risorse della ESRI:
http://resources.esri.com/arcgisimageserver.

Integrazione con ArcGIS Server 9.3


Servizi immagine in ArcGIS Server 9.3

ArcGIS Server 9.2 era in grado di servire differenti servizi GIS come mappe, globi e servizi di
geodati. Generalmente un servizio di mappa veniva creato utilizzando ArcMap e poi il documento di
mappa .mxd veniva pubblicato utilizzando ArcCatalog o ArcGIS Server Manager. I servizi immagine
sono una nuova funzionalit di ArcGIS Server 9.3 e permettono di pubblicare singoli dataset raster o
definizioni di servizi immagine compilati come servizi immagine utilizzando ArcCatalog o Server
Manager. Possono essere serviti tutti i dataset raster supportati da ArcGIS, inclusi i file TIFF, MrSID e
IMG o i raster dataset del geodatabase. Ogni dataset raster viene pubblicato come un servizio
immagine. Da ArcGIS Server ora molto pi facile pubblicare un servizio immagine dato che non pi
necessario averlo creato e pubblicato come documento di mappa. sempre possibile utilizzare un
documento di mappa e pubblicare un servizio di mappa quando si vogliono pubblicare servizi e dati
vettoriali, dato che non possibile pubblicare dati vettoriali come servizio immagine.

I servizi immagine possono essere pubblicati con capacit addizionali per servirli come Open
Geospatial Consortium (OGC) Web Map Services (WMS) o Web Coverage Services (WCS).
Laccesso possibile anche utilizzando i protocolli Simple Object Access Protocol (SOAP) e
Representational State Transfer (REST) per i mashup e Keyhole Markup Language (KML). I

193

servizi immagine hanno ereditato alcune delle funzionalit di ArcGIS Image Server 9.2, inclusa la
capacit per le applicazioni client di definire metodi di campionamento utilizzati durante la
riproiezione e la compressione utilizzata per la trasmissione delle immagini.
ArcGIS Image Server come estensione di ArcGIS Server

Nella versione 9.3 ArcGIS Image Server disponibile come estensione di ArcGIS Server. Come per
ArcGIS Image Server 9.2 le definizioni dei servizi immagine sono create utilizzando lImage Service
Definition Editor, che permette di creare una definizione di servizio immagine compilato (.ISCDef).
ISCDef definisce un servizio immagine formato da un grande numero di singoli raster e dai
processamenti da applicarsi allistante. Quando si utilizza ArcGIS Image Server come estensione di
ArcGIS Server il .ISCDef pu essere pubblicato come servizio immagine utilizzando ArcCatalog o
ArcGIS Server Manager. Il processo di pubblicazione di un .ISCDef identico a quello di un dataset
raster e ha le stesse capacit Web addizionali quali WMS, WCS, REST e SOAP.

ArcGIS Image Server ancora disponibile come applicazione server a s stante per utenti che
necessitano di servire dati immagine sul Web (cio WMS, WCS e REST) o che richiedono solo
collegamenti diretti ad ArcMap o GIS di parti terze, CAD e applicazioni per le immagini.

Integrazione con ArcGIS Desktop 9.3


Nella versione 9.2 lutilizzo di immagini da ArcGIS Image Server, in una qualsiasi applicazione
client, richiedeva linstallazione di un client di ArcGIS Image Server. Con ArcGIS 9.3 (ArcGIS Desktop,
ArcGIS Engine e ArcGIS Server) stata aggiunta la capacit di aggiungere servizi immagine come layer
di dataset raster da ArcGIS Server. Potete collegarvi a un servizio immagine servito da ArcGIS Server
utilizzando la finestra di dialogo Add Data. La stessa capacit vale per il collegamento ad altri GIS
server quali servizi di mappa o WMS. Queste connessioni passano per ArcGIS Server e possono
essere Web (http) o dirette (DCOM) e possono anche utilizzare le funzionalit di sicurezza di ArcGIS
Server. Il pulsante Open Image Service, da installarsi separatamente nella versione 9.2, stato
rinominato in Add Image Server Connection. sempre possibile aggiungere il pulsante tramite la
finestra di dialogo Customize, ma senza pi bisogno di una installazione separata. Il pulsante crea una
connessione diretta utilizzando il protocollo RPC tra il client e ArcGIS Image Server, bypassando
ArcGIS Server.

In ArcMap 9.2 il layer del servizio immagine era un layer personalizzato limitato a unimmagine a
8-bit con una o tre bande e non poteva essere utilizzato per nessuna analisi o processamento.
In ArcMap 9.3 i layer dei servizi immagine hanno simili caratteristiche e funzionalit dei layer dei
dataset raster. Il servizio immagine pu avere pi di tre bande e avere una pi alta bit depth

194

(come quella delle immagini da satellite multi banda a 16-bit). Inoltre i servizi immagine utilizzati
per servizi che contengono modelli di elevazione possono essere direttamente utilizzati come
sorgente quotata di dati in ArcGlobe.
Image Service layer

Il layer di servizio immagine ha propriet simili a quelle dei layer dei dataset raster in ArcGIS. Potete
controllare tutti gli aspetti di un layer di servizio immagine utilizzando le propriet. La finestra di dialogo
Image Service Layer Properties stata ridisegnata in modo da essere consistente con i dataset raster.

Scheda Source: la scheda Source visualizza la sorgente dei dati come ArcGIS Image Server.
Mostra il bounding extent dei dati insieme alla sua origine e al sistema di coordinate.

Scheda Display: la scheda Display controlla le impostazioni di visualizzazione di un layer.


Fornisce le opzioni per definire i metodi di ricampionamento e altri effetti di visualizzazione quali
la trasparenza e il metodo di compressione per la trasmissione. Il metodo di visualizzazione
durante il ricampionamento controlla il metodo di ricampionamento effettuato dal server. Il
metodo Cubic convolution stato aggiunto nel SP4 di ArcGIS 9.2.

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Nota: il metodo di trasmissione JPEG2000 stato rimosso in quanto non apportava nessun
beneficio per richieste di piccola entit.

Scheda Symbology: La scheda Symbology controlla il rendering del servizio immagine.


Utilizzando questa scheda potete modificare:
Il renderer che definisce come deve essere visualizzata unimmagine a banda singola o multipla
Le combinazioni di bande trasmesse da ArcGIS Image Server
Il tipo di stretching dei valori di pixel lungo listogramma
Il Gamma Stretch che definisce un miglioramento dellimmagine non lineare e che di
particolare utilit per il miglioramento delle immagini da satellite.

Scheda Mosaic: Quando la sorgente di unimmagine un .ISCDef la scheda Mosaic viene


aggiunta alla finestra di dialogo Layer Properties. Permette di modificare il metodo di
mosaicatura utilizzato da ArcGIS Image Server.

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Scheda Metadata: Quando la sorgente di un servizio immagine un .ISCDef la scheda


Metadata viene aggiunta alla finestra di dialogo Layer Properties. Permette di avere accesso alle
informazioni sui metadati associate al servizio immagine e a ognuno dei dataset raster contenuti
nel servizio immagine.
Trasmissione dei valori dei pixel

Il supporto per i tipi di valori dei pixel che possono essere trasmessi stato migliorato. ora
possibile per le applicazioni ArcGIS, quali ArcMap, di accedere a un servizio immagine che ha pi di tre
bande e pi di 8-bit. Ci permette ai layer dei servizi immagine di essere utilizzati come input per gli
strumenti di geoprocessing e ai servizi che rappresentano quote di essere utilizzati come superfici di
ArcGlobe. inoltre possibile esportare i dati sorgente e non solo la rappresentazione dellimmagine.

Formati di export

Quando in ArcMap si esportano dati di un layer di servizio immagine si apre linterfaccia standard
dellapplicazione. Sono supportati i seguenti formati:

TIFF (non compresso), JPEG (nuovo), LZ77


JPEG
JPEG 2000
PNG
GIF (nuovo)
Grid (nuovo)
Imagine (nuovo)
BMP (nuovo).
Una delle caratteristiche di questa funzionalit di esportazione la capacit di ritagliare
unimmagine utilizzando un oggetto grafico durante lexport e di includere il sistema di
riferimento spaziale nellheader del TIFF. Lexport client-based di ArcGIS 9.2 ancora
disponibile in ArcGIS Image Server Developer Kit.

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Applicazioni Client
Sono stati apportati miglioramenti alla comunicazione tra client e server che hanno avuto come
risultato una maggiore velocit superiore al 30% rispetto alla precedente versione.

sempre presente il supporto per applicazioni CAD e GIS di parti terze per le connessioni dirette
ad ArcGIS Image Server, con l'aggiunta delle seguenti nuove funzionalit:

stato aggiunto il supporto ad AutoCAD versione 2008. stato anche aggiunto il supporto per
le viste ruotate.
stato aggiunto il supporto per Microstation versione XM. Sono anche supportate le versioni
8.05 e 8.09, le viste ruotate e le stampe ad alta qualit.
supportato Geomedia Professional 6.
presente il supporto per MapInfo versioni 8.0 e 8.5.

Tiled Rasters
Quando si aggiungono dati raster a una definizione di servizio immagine presente un nuovo
gruppo di tipi di raster chiamato Tiled Rasters che permette di referenziare un grande numero di raster
con un singolo record della tabella sorgente. I tiled raster semplificano la gestione e velocizzano
laggiunta di questi dataset. I tiled raster sono dataset raster che sono stati ritagliati secondo un
grigliato, come per esempio un foglio topografico. Questi tasselli possono essere affiancati o possono
sovrapporsi. Sono ammessi anche tasselli parziali che ricoprono con soluzione di continuit lextent dei
dati. Il formato di questi dataset raster uno di quelli supportato da ArcGIS Image Server, quali SRTM,
NAIP, DOQQ e i prodotti di numerosi altri provider. Nella versione 9.2 questi formati potevano essere
aggiunti, ma ogni dataset raster veniva considerato come un record nel database, con conseguente
rallentamento del caricamento e delle prestazioni.

Quando si aggiungono tiled raster lo schema di tassellatura e la posizione delle immagini


devono essere definiti e deve essere creato un nuovo file di definizione dei tiled raster (.TRDef)
che include il riferimento a ciascun file. Associato al .TRDef c il .TRCDef che un form
compilato e ottimizzato per permettere ad ArcGIS Server di accedere velocemente a ogni
tassello. I tiled raster possono contenere anche overview che possono anche essere inclusi nei
dataset raster sorgente.
La limitazione dei tiled raster che un solo insieme di metadati pu essere associato con un
insieme di tasselli. Tutti i tasselli devono essere nello stresso formato e i pixel devono allinearsi
quando i tasselli vengono mosaicati.

Tipi di raster
I tipi di raster definiscono come le immagini con i metadati associati devono essere importate in
ArcGIS Image Server.

Nella versione 9.3 di ArcGIS Image Server sono stati aggiunti i seguenti tipi di raster:
JPEG 2000 con estensione .jpx
QuickBird, Tiled QuickBird Standard.
BAE System Socet Set SUP con standard frame e sensori RPC.

stato migliorato il supporto per il seguente tipo di raster:


Intergraph ISAT. stato migliorato il supporto per importare i file di proiezione creati da Terra
Share.

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I seguenti tipi di raster sono stati aggiunti al Service Pack 4 della versione 9.2:
Landsat-7 1G, Fast format (*.mtl.fst). In precedenza era supportato solo il formato ortorettificato
(.met).
SPOT. Supporto per Level 2A e SPOT Ortho View
Inpho Match-AT. stato aggiunto il supporto per i file di proiezione V5.

Formati raster
I formati raster definiscono come i pixel di un dataset raster vengono letti.

Sono stati aggiunti alla versione 9.3 i seguenti formati:


TIFF 12. Questa versione archivia i dati come JPEG compressi utilizzando 12-bit per canale. Il
vantaggio dei TIFF12 che viene mantenuto un intervallo dinamico pi ampio richiesto dai nuovi
sensori, mentre il formato di compressione JPEG veloce e fornisce una buona compressione.
Bench la qualit della compressione dei JPEG sia circa la met dei JPEG 2000, la velocit di
lettura molto maggiore.

stato migliorato il supporto per il seguente formato:


JPEG 2000. La velocit di lettura stata sostanzialmente migliorata.
Nota: Il formato ECW un formato ancora non supportato da ArcGIS Image Server o ArcGIS
Server. Questa restrizione imposta dalla Leica per lutilizzo di questo formato proprietario in
applicazioni di parti terze.

Image Service Definition Editor


La creazione di servizi immagine stata migliorata con la modifica dellImage Service Definition
Editor.
Toolbar

La toolbar stata rinominata in Image Service Definition Editor e fornisce laccesso ad alcune
nuove funzionalit quali lEdit Raster Properties Wizard.

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Image Service Definition Layer

Il menu delle opzioni nellImage Service Definition Layer stato aggiornato per fornire laccesso a
nuove funzionalit per il calcolo di footprint e seamline.

Preview Layer

Il Preview Layer stato aggiunto ai layer delle definizioni dei servizi immagine. Quando si aggiunge
un .ISDef ad ArcMap, viene visualizzato il Preview Layer e non quindi pi necessario eseguire il
comando Build per aggiungerlo.

Lanteprima risponde pi velocemente alle modifiche e quando si altera o aggiunge un processo la


modifica viene riflessa nellanteprima senza dovere chiudere la finestra di dialogo.

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Build

La finestra di dialogo Build stata aggiornata con le seguenti nuove funzionalit:


Aggiornamento alle opzioni di default di Build
Validazioni addizionali delle definizioni dei servizi immagine che permettono di risolvere i
problemi pi comuni
Opzione Generate derived images, utilizzata per creare immagini derivate quali overview di
servizi. La funzionalit stata migliorata e ora supporta grandi dataset. stato aggiunto il
supporto per le piramidi parziali, sinonimo di costruzione di piramidi parziali in ArcSDE. Se
vengono aggiunti nuovi raster o se vengono modificati i parametri, gli overview dei servizi
influenzati dai cambiamenti vengono rigenerati. stato aggiunto lo strumento Derive Image Tool
come parte dei componenti di automazione del Developer Kit. Lo strumento, aggiunto nel SP4
della versione 9.2, pu essere utilizzato per velocizzare la creazione di tasselli derivati.
Compute average image spacing. Questa funzionalit non pi unopzione, ma viene
automaticamente calcolata come parte delle propriet compute output pixel
Validate raster sources. Sono stati apportati miglioramenti nellindividuazione e nel rapporto di
potenziali problemi
Compile option. Questa opzione stata aggiunta alla finestra di dialogo Build e permette di
costruire e compilare una definizione di servizio immagine in un unico passo. Il processo di
compilazione viene eseguito in background e quindi linterfaccia di ArcMap non viene bloccata
ed possibile lavorare con altre definizioni di servizi immagine. La funzionalit stata aggiunta al
SP4 della versione 9.2.
Compile

Quando vengono apportate modifiche a una definizione di servizio immagine necessario


ricompilarla prima di potere pubblicare il servizio. Bench questo processo sia pi veloce rispetto alla
versione 9.2, per servizi con migliaia di immagini il tempo impiegato notevole. La velocit di
compilazione stata velocizzata di circa 10 volte. La funzionalit stata aggiunta al SP4 della versione
9.2.

Edit Raster Properties Wizard

Edit Raster Properties una nuova opzione che utilizza un wizard che permette di editare
contemporaneamente le definizioni di processi di raster multipli (.RPDef).

201

Nella versione 9.2 non era possibile editare contemporaneamente i parametri di pi definizioni di
processi di raster multipli. Ogni raster doveva essere editato singolarmente o utilizzando
strumenti di parti terze per cercare e sostituire il testo nel file .RPDef XML. Nella versione 9.3
lEdit Raster Properties Wizard pu essere utilizzato per modificare specifici aspetti di tutti i
raster o di un insieme selezionato. Il wizard pu essere utilizzato per:
Modificare il percorso dei dataset raster.
Modificare le propriet dei raster quali i valori NoData, le impostazioni di trasparenza ed editare
le dimensioni minima e massima dei pixel.
Aggiungere un processo quale un filtro convoluzione o lestrazione di banda a uno specifico
livello della catena del processo.
Cercare e sostituire specifici nodi XML in una selezione di raster.
Sincronizzazione dei dataset raster

I file di definizione dei processi raster (.RPDef) definiscono la sorgente di un dataset raster cos
come i metadati e i processi che devono essere applicati. possibile utilizzare lo stesso .RPDef in altri
servizi immagine. Si raccomanda di utilizzare lopzione di sincronizzazione dei dataset raster per
aggiornare file .RPDef con informazioni sulle footprint o sugli attributi (pixel size) nella tabella del
servizio.

Definizione degli overview dei servizi

La definizione degli overview dei servizi stata migliorata a partire dal SP4 della versione 9.2. Gli
overview dei servizi possono essere ritagliati utilizzando i confini del servizio. Ci riduce la possibilit di
artefatti di compressione sui bordi dei servizi e permette ai bordi di un servizio di essere
completamente trasparente quando i servizi immagine si sovrappongono con altri dati, per esempio in
ArcGlobe.

202

Ricalcolo delle impronte

Tutti i raster in ArcGIS Image Server sono ritagliati secondo la loro impronta (footprint). Modificando
limpronta, parti dei raster che non si vogliono visualizzare, come per esempio gli elementi a cornice di
una mappa acquisita tramite scanner o i dati a margine di foto aeree, possono essere facilmente
eliminati. Il ritaglio dei raster basato sulla geometria dellimpronta pi efficiente del tradizionale
metodo di editare il raster impostando valori NoData o definendo una maschera apposita per il ritaglio,
in particolare modo quando si lavora con immagini sovrapposte.

Limpronta di default di un raster vieen creata quando viene aggiunto il raster ed determinata
dai metadati del raster. Nella versione 9.2 le impronte potevano essere editate manualmente,
ma non esistevano metodi automatici per ricalcolare limpronta. Nella versione 9.3 sono stati
aggiunti nuovi metodi automatizzati per ricalcolare limpronta:
By Radiometry: Spesso le immagini che sono state precedentemente riproiettate o mosaicate
insieme a feature irregolari (come per esempio gli elettrodotti) che hanno bordi con pixel
NoData. Utilizzando la funzionalit Recompute Footprint by Radiometry limmagine viene
analizzata e limpronta viene modificata per ricadere appena fuori le aree con valore NoData.
By Geometry: Spesso quando si ortorettificano immagini da satellite o da aereo, limpronta
fornita insieme ai metadati inaccurata, specialmente nelle aree montuose. Ci pu provocare
la presenza di valori NoData vicini al bordo dellimmagine. La funzionalit Recompute Footprint
by Geometry pu essere utilizzata per determinare accuratamente lextent di tali immagini. Se
limpronta viene modificata o la geometria del raster viene cambiata in seguito allaggiunta di
processi geometrici, questa funzionalit pu essere utilizzata per reimpostare limpronta
allextent corretto.
By Related Geometry: quando le immagini vengono ruotate o riproiettate prima di essere
aggiunte ad ArcGIS Image Server, vengono spesso create aree NoData lungo i bordi delle
immagini. Invece di analizzare i pixel utilizzando il metodo Recompute Footprint by Radiometry
per determinare lextent della geometria, se esiste uno shapefile che definisce limpronta rivista,
possibile importarlo. La funzionalit Recompute Footprint by Related Geometry utilizza la
geometria di uno shapefile, collegato alla tabella del servizio, estraendola e utilizzandola come
impronta.
By Clipping to Boundary: La funzionalit Clipping Footprint to Boundary utilizza lextent di un
servizio per escludere le aree indesiderate. Quando viene creato un servizio il confine del
servizio viene generato come extent di tutte le immagini. Questo confine poligonale pu essere
facilmente editato per definire solo le aree di interesse e pu essere utilizzato per ritagliare tutte
le impronte o solo quelle selezionate.
Generazione delle seamline

Con ArcGIS Image Server le seamline vengono utilizzate per unire pi immagini lungo linee
irregolari con lopzione feathering, che permette di rendere pi omogenea la transizione. Queste
seamline vengono generalmente utilizzate per creare un servizio di immagine senza soluzione di
continuit da immagini che si sovrappongono. Tipicamente le seamline dovrebbero essere definite in
aree antropizzate lungo strade o altri oggetti naturali. In modo simile alle impronte, le seamline vengono
definite come poligoni nei quali lunione avviene al bordo del poligono. In ArcGIS Image Server 9.2 le
seamline potevano essere create esportando le impronte e editando manualmente le seamline. Le
seamline possono anche essere importate da altre sorgenti sovrascrivendo lo shapefile contenente le
seamline.

203

Nella versione 9.3 stata aggiunta un nuova funzionalit di generazione delle seamline che
automatizza il processo di determinazione della posizione ottimale per le seamline tra immagini
che si sovrappongono. Il processo analizza le immagini per determinare la posizione migliore
delle seamline in modo che la transizione tra le immagini sia il meno possibile visibile. Questo
processo riduce drasticamente il tempo per creare i servizi di immagine senza soluzione di
continuit.
Le seamline possono essere generate per un intero servizio o solo per i raster selezionati. Il
processo di generazione richiede parametri di input che definiscono il dettaglio con il quale
devono essere create le seamline e quanto feathering richiesto tra le immagini. Per le immagini
con orientamento diverso da quello N-S o E-O pu essere definito lorientamento generale delle
immagini in modo da ottimizzare il processo.

Il processo di mosaicatura delle seamline stato migliorato rispetto alla versione 9.2, dove
potevano crearsi degli artefatti se le seamline erano affiancate. Loutput del processo Seamline
Generation sono poligoni affiancati che sono pi semplici da visualizzare ed editare rispetto ai
precedenti poligoni sovrapposti della versione 9.2. I poligoni sovrapposti sono ancora supportati

204

nella versione 9.3 e sono utili quando si utilizzano le seamline per escludere aree, come per
esempio la copertura nuvolosa.
Nota: in ArcGIS Image Server 9.3 la licenza include la funzionalit seamline come parte del prodotto.

Ulteriori novit dellImage Service Definition Editor


Save As. Lavora ora con insiemi selezionati, facilitando lestrazione di una definizione di servizio
immagine.
Remove Raster Datasets. possibile specificare le parti di una definizione di servizio immagine
che si vogliono rimuovere.
Pulsante Apply. Quando si apportano modifiche alla definizione di un processo raster viene
abilitato un pulsante che permette di applicare le modifiche in modo da poterle visualizzare
senza chiudere la finestra di dialogo (funzionalit aggiunta nel SP4 della versione 9.2).
Supporto per le variabili. stato migliorato il supporto per le variabili nelle definizioni dei
processi raster, che permette di utilizzare dei template per semplificare la gestione dei dati nei
flussi di lavoro avanzati.
Tabelle collegate. Gli attributi e le variabili utilizzati nelle definizioni dei servizi immagine possono
essere importati da tabelle collegate, permettendo una migliore integrazione con tabelle di
database preesistenti.

Processi
Uno dei numerosi vantaggi di ArcGIS Image Server la capacit di applicare i processi a
dataset raster sul server al momento dellaccesso. Sono stati apportati i seguenti miglioramenti
ai processi:
Ortorettificazione. Il processo di ortorettificazione, in precedenza parte di unestensione
separata di ArcGIS Image Server, stato incorporato ora nellapplicazione e non necessita
quindi di una licenza a parte. Lortorettificazione delle immagini pu essere effettuata utilizzando
lambiente standard e i modelli dei sensori RPC o utilizzando i modelli di sensori personalizzati
definiti tramite il Developer Kit (9.2 SP5).
Convoluzione cubica. stato aggiunto questo metodo di campionamento che pu essere
utilizzato dallapplicazione client (9.2 SP4).
Adaptative stretching. Il processo di stretching pu utilizzare come parametri valori estratti
dallistogramma. Ci permette un aggiustamento dinamico dellintervallo dipendente dallAOI
(9.2 SP4).
Datum transformation. ora possibile definire quale trasformazione di datum deve essere
applicata nei casi nei quali la definizione del servizio e la richiesta del client utilizzino datum
differenti (9.2 SP3).
Il Devoper Kit stato inoltre espanso per permettere agli sviluppatori di parti terze di aggiungere
i propri processi (vedere pi avanti).

Server Manager
Nella versione 9.3 non necessario utilizzare ArcGIS Image Server per pubblicare .ISCDef, dato
che sufficiente ArcGIS Server Manager. Servire .ISCDef come servizi immagine utilizzando
ArcGIS Server ha il vantaggio di fornire capacit Web estese, quali laccesso tramite OGC WMS
e WCS, REST API e SOAP.

205

ArcGIS Image Server Manager stato aggiornato e pu essere ora utilizzato dagli utenti che
necessitano solo di connessioni dirette ad ArcGIS Image Server. ArcGIS Image Server Manager
permette di controllare la distribuzione dei servizi a pi provider di servizi e fornisce statistiche
dettagliate sul numero e sulla dimensione delle richieste fatte a ogni servizio e a ogni provider di
servizi.

ArcGIS Image Server Developer Kit


ArcGIS Image Server disegnato come applicazione open e quindi permette agli sviluppatori di
espanderne le funzionalit e di integrare ulteriori applicazioni. Il Developer Kit incluso nel
supporto per linstallazione ed stato migliorato nella versione 9.3
Tipi di raster
I tipi di raster sono utilizzati per aggiungere sorgenti di dati definendo i parametri e i metadati del
processamento. La documentazione sulla creazione dei tipi di raster stata notevolmente
ampliata.
Formati di raster
La capacit per gli sviluppatori di aggiungere i propri lettori per formati di pixel proprietari stata
aggiunta nel SP4 della versione 9.2. Questi formati raster possono essere aggiunti utilizzando i
driver GDAL o utilizzando formati raster personalizzati ottimizzati specificamente per ArcGIS
Image Server.
Processi
stata aggiunta per gli sviluppatori uninterfaccia personalizzata per scrivere i propri processi
(9.2 SP4). Questi processi possono essere applicati a tutti i pixel mentre transitano per il server.
Gli esempi forniti includono il processo Sultans di ausilio alla classificazione.
Strumento Lock Multi-image
Lo strumento Lock Multi-image una semplice applicazione client che permette agli utenti di
visualizzare la tabella degli attributi di tutti i dataset raster di un servizio immagine che sono
contenuti nellarea dellextent e di scegliere i dataset raster che devono essere aggiunti
individualmente in un group layer nella Table Of Content. Lutente pu inoltre esportare
limpronta o il poligono di mosaicatura. Il codice sorgente per lapplicazione incluso e pu
essere utilizzato per assistere gli sviluppatori nel programmare il client in modo tale che possa
visualizzare limmagine o estrarre i metadati.
Client
La connessione client permette alle applicazioni di effettuare richieste ad ArcGIS Image Server
per estrarre immagini da visualizzare o processare. Tra i miglioramenti apportati ai client
segnaliamo:
Accesso a ulteriori codec. Il codec utilizzato per trasformare la richiesta prima della
trasmissione al client stato migliorato. Lapplicazione client pu ora richiedere direttamente
immagini in differenti formati quali JPEG e PNG. Possono essere restituite anche maschere
dellimmagine utilizzate per imposarre come trasparenti pixel allesterno dellimpronta
Processamento definito dal client. Gli sviluppatori possono aggiungere ulteriori processi di
servizi agli .ISRef XML, utilizzati per creare una connessione diretta ai servizi immagine. Ci
permette di effettuare ulteriori richieste, quali il calcolo di un NDVI, direttamente ai servizi
immagine multi spettrali senza la necessit di creare servizi immagine addizionali (9.2 SP4)

206

Miglioramenti ai metadati. I metadati restituiti allapplicazione client sono stati migliorati.


Lapplicazione client ora in grado di restituire limpronta e la seamline per ogni specifica
richiesta del client (9.2 SP4)
Linux e Solaris. Le versioni esistenti delle librerie client possono essere utilizzate dalle
applicazioni client Linux e Solaris cos come vengono utilizzate in ArcGIS Server.
Note: Le immagini possono anche essere richieste tramite ArcGIS Server come WMS, WCS,
utilizzando REST API e utilizzando richieste SOAP. possibile controllare le propriet SOAP e REST,
quali i metodi di mosaicatura e di compressione per la trasmissione.

Strumento Derive Images


Lo strumento Derive Images stato aggiunto come supporto allautomazione. Permette agli
utenti di creare una lista di tutte le immagini derivate da una definizione di servizio immagine. Le
immagini derivate possono essere service overview, tasselli o raster che devono essere generati
per un servizio immagine. Lo strumento permette di effettuare richieste multiple in parallelo al
server, abilitando la piena potenzialit del server di creare rapidamente le immagini richieste.
Questo strumento pu essere utilizzato per incrementare la velocit di creazione di tutti i tipi di
immagini derivate.
ISCommands
ISCommands sono chiamate fatte dagli sviluppatori utilizzando chiamate API o il motore
ISCommands di scripting per automatizzare i task di creazione o pubblicazione delle definizioni
di servizio immagine. Sono stati aggiunti numerosi ISCommands alla versione 9.3, tra i quali
segnaliamo quelli elencati nella tabella seguente.

Miglioramenti generali
Tra i miglioramenti generali apportati ad ArcGIS Image Server 9.3 segnaliamo:
Compatibilit con OS a 64-bit. Tutti i componenti di ArcGIS Image Server lavorano con il
sistema operativo Windows a 64-bit. da notare che non c nessun beneficio a eseguire
applicazioni ArcGIS Image Server a 32-bit su un sistema operativo a 64-bit. ArcGIS Image
Server molto conservativo nellutilizzo della memoria e 2GB di memoria per provider di servizi
sono sufficienti anche quando si utilizzano servizi di grandi dimensioni (9.2 SP3).
Compatibilit con Vista. Tutti i componenti di ArcGIS Image Server lavorano con il sistema
operativo Vista.
Linux e Solaris. Anche se Server and Service Provider lavora con sistemi operativi Windows, il
client Image Server utilizzato in ArcGIS Server lavora anche con sistemi operativi Linux e Solaris.

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Licenze. Cos come in ArcGIS 9.3 il modello delle licenze stato modificato e si basa ora sul
numero totale di core sul quale viene eseguito il provider di servizi invece che sul numero di
socket (9.2 SP4).

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