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<2?
GAMPANELLIANA
CAMPANELLIANA
Ricerche filosofiche
jilosojiche eemateriali
materialistorico-testua
storico-testua
ANNO IV
1998/1
ISTITUTI
ISTITUTI EDITORIALI
EDITORIALI EE POLIGRAFICI
POLIGRAFICIINTERNAZIONALI
INTERNAZIONALf
PISA ROMA
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BRUNIANA
&
CAMPANELLIANA
1998/1
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Copyright 1998 by
Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, Pisa Roma
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SOMMARIO 1998/1
Avvertenza
Abbreviazioni e sigle 8
Studi
panella
C.
37
Luthy,
imagery
W.
la
La
dell'utopia
Frank,
Hans
sophische
1.
59
Neuber,
crisi
P.R.
Blum,
Giordano Bruno
G.
Brun
Heidler,
Der
107
Blumenb
LJberlegu
Zum
Kontext
la
Toscana
Note
167
Rassegne
E.
213
Scapparon
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237
STUDI
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DOCUMENTI
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AVVERTENZA
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ABBREVIAZIONI E SIGLE
renze 1958
voli, in 8 tomi.
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Eugenio Canone
IL CONCETTO DI INGENIUM IN BRUNO*
SUMMARY
The article examines Bruno's thought on ingenium, in the light of his con
ception of the human soul and the level of consciousness. The subject of
ingenium appears in various of Bruno's works, from the Sigillus sigillorum to
the Lampas triginta statuarum. It is given particular attention in certain texts
of an ethical nature - the Spaccio de la bestia trionfante, for instance, and the
Cabala del cavallo pegaseo - where it becomes intertwined with his reflec
tions on the works of man and his active virtues, in the context of the origin
and development of the arts and sciences. According to Bruno, ingenium is
strongly rooted in nature, which raises the issue of both the satisfaction of
needs and the venatio sapientia (hunt for wisdom). As regards cognitio, in
which drivs from naturalis complexio and then fnds expression in the in
clination and genius of each person. The discourse on ingenium leads finally
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12
Eugenio
Canone
un
altrove,
postula
la
3.
Essa
viene
evocata
anche
[In
Plotino,
Enn.
I,
Enn.
1,
in
I,
1,
Ficino
IV,
1576
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7. BOL III 251 (il brano riprende BDI 557); anche questo motivo ritorna nella
tradizione platonica (cfr. ad es. In Conv. I, 1, in Ficino 1576: II, 1332). A tale idea
Bruno collega l'immagine dell'anima come 'nocchiero' del corpo (per tale imma
gine, cfr. in particolare BDI 236, 557; BOL II, 42, III 246 e 253).
10. L'espressione nel Commento sopra una canzona de amore di Giovanni Pico (Pico
1942: 569), un testo tenuto particolarmente presente negli Eroici furori.
11. Cfr. BDI 967-968.
12. Nel testo ricorre specificamente il termine animus. Non si pu in questa sed
discutere, nella sua complessit, la questione dell'uso bramano dei termini anima
animus. In alcuni casi sembrerebbe che Brano li consideri come sinonimi, ma
tratta di passaggi in cui non si pone come necessario il mantenimento della disti
zione (del resto, sul piano strettamente linguistico, noto il valore che Brano att
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14
Eugenio
Canone
essere (habitus)13. Si c
il problema psicologic
tafsico. Quello della c
dell'uomo, il quale si
mine positus homo ap
ricerca per l'uomo u
una necessit che lo s
pacit della mente, ne
poteri
delle
di
sue
tale
operar
conoscenze
contempo
un
semp
hybris, in particolare
- il mito di Prometeo
conferma tale pensier
sapiente come vizio m
cia
speculativa
non
tura15. Nell'immagine
dell'aurora probabil
lare comportamento d
in una parte del testo
di Socrate (hybristes)
giorno e una notte, ra
essa non viene esplicit
concentrazione,
non
buiva
viene
a
a
tali distinzioni). Sp
coincidere con la m
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20. BOL II,ii 7; cfr. anche BOL , 207-208. Nel De vita coeli
interpretava l'essere propizio (o ostile) del Sole e di Satur
stinzione tra luce vitale e luce intellettuale (cfr. Ficino 15
23. BOL , 207 (i brani del De umbris, De la causa e De immenso cui si fatto
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16
Eugenio
come
che
Canone
potente
agisce
manifes
sull'anim
che,
ricevendola,
si
l'ascenso,
tura
come
come
mente,
cui
grad
culminan
si
riferisce
26.
Il
furioso
27.
Alla
eroico,
in
domanda
di
Cesa
non
si
possa
(BDI
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1087)
della natura e delle sue leggi, dei suoi principi vitali; le dure condi
zioni di vita si accompagnano a una incalzante e bisognosa povert,
ne humanum torpeat ingenium vividaque illius emoriatur <vis>.
Va notato che Bruno nei suoi scritti evocher sempre un medesimo
scenario naturale, aspro e conflittuale, per descrivere origine e svi
luppo dell'humanum ingenium; scenario che pu forse stupire chi
abituato a considerare l'ingegno, per lo pi in una prospettiva lo
gico-retorica e psicologico-estetica, nel senso di una capacit inven
tiva propria dello spirito umano che rinvierebbe esclusivamente
alle facolt pi squisite dell'animo. Per Bruno la causa dell'ingegno
organica; la sua trattazione si inquadra quindi in un'analisi di ca
rattere fisiologico, che riguarda la costituzione fsica dell'uomo.
Bruno nel Sigillus vuole tuttavia alludere anche a qualcos'altro, e
la parola da lui usata per indicare quell'indigenza (egestas) non
casuale29. infatti il termine utilizzato da Ficino per definire Pena
- la dea che la personificazione della povert come madre di Eros
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18
Eugenio
delle
Canone
riflessioni
di
Fic
nonch
all'
il
ingenium
fatto
che
Br
34. BDI 564 (vd. anche 746-747). Sempre nello Spaccio, si alferma che fatica e
sollecitudine non han color che non si muoveno ed alterano; questi son massime
quei ch'han seco l'Ocio; dunque gli dei son dei, perch han seco l'Ocio (ivi,
732).
35. Afferma Momo (Bruno precisa che, nello Spaccio, Momo quasi sempre rap
presenta la sinderesi): Se dunque, Ocio, consideri quello che si deve considerar da
questo, trovarai che non per tanto nella tua aurea etade gli uomini erano virtuosi,
perch non erano cossi viziosi, come al presente; atteso che differenza molta tra il
non esser vizioso e l'esser virtuoso (BDI 561, 733 e 734; cfr. in generale l'intera
parte del testo che riguarda l'et dell'oro: ivi, 727 ss.).
36. Georg. I, 146. Bruno dice: ... duris rebus urgentem addidit egestatem. Una ri
presa quasi letterale si trova nelle strofe che fungono da proemio al De monade.
Sunt quos sustollit duris in rebus egestas (BOL , 324); anche in questo caso si ri
chiama il motivo di Eros, tuttavia l'intero contesto si situa in una luce critica.
37. Sarebbe auspicabile uno studio sulla presenza di motivi esiodei in Bruno.
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42. Per alcune considerazioni in proposito, cfr. Papi 1968: 145-147 e 158; rispetto
alla conclusione cui giunge Fulvio Papi, interpretiamo diversamente il significato di
fondo che assume il mito di Prometeo nell'opera di Bruno. Un significato che viene
a dispiegarsi in diverse 'figure'. Riguardo alla statua Promethei nella Lampas tri
ginta statuarum (BOL III 74 ss.), essa simboleggia la causa efficiente che procede,
coll'azione, a moltiplicare l'unit iniziale. Col furto del fuoco Prometeo simboleg
gia ci che mette alla prova, che produce il pericolo, che sperimenta (Badaloni
1988: 43). A questo, nella Lampas triginta statuarum, si aggiungono altri motivi (si
gnificativo il collegamento con la figura di Dedalo).
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20
Eugenio
teo
la
Canone
sua
amicizia
mito.
In generale, riguardo
propone la figura del
stesso, faustianament
minio nei confronti d
immagine, anche se n
mentale e che si ritro
eroe intellettuale trac
nella regia celi - com
rei', aut divum perm
possesso di segreti di
Tuttavia Bruno non s
figura di Prometeo
tre), nel senso di una
non si tratta in nessu
dell'uomo che mira in
nature, altri corsi, al
per s superbia, vizio
mare che l'uomo, prop
de sapiente, in C
ripresa del mito
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role chiave.
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22
Eugenio
di
nel
Canone
senso
facendosi
al
di
bene
Sigillus,
ne
segue
nel
testo,
che
a collegarsi con il di
messe (la grazia-salve
scio. Anche nella Caba
pare in un contesto co
sono alla tradizione eb
mento delle figure di
cos del tutto - se ma
sapiente, come teologo
lava all'inizio: gli sup
ebbero fiducia nel pr
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dei temi di fondo e dei termini chiave dello Spaccio (va comunque
tenuto conto dell'intera prima parte del dialogo III). E evidente che
il brano richiama il testo del Sigillus sigillorum con i riferimenti agli
Erga e alle Georgiche, che vengono qui significativamente sviluppati,
renzo Valla e a Erasmo, egli intender l'adagio Quae supra nos, ea nihil ad
nos.
57. BDI 733. Le necessitadi - scrive Bruno negli Eroici furori - partoriscono le fa
tiche e studi, e questi per il pi de le volte la gloria d'immortal splendore (BDI
961).
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24
Eugenio
Canone
urgenti
occupazioni
Georgiche, comportan
Erga con l'emergere
di far interagire l'int
e le arti e dando cos
e
spirituali59:
gli
dei
afferma
nello
dialettica
tra
egestas
35 ss.
59. Risulta chiaro come in questa prospettiva Bruno non ponga la questione del
l'ingegno, quale capacit umana propriamente creativa, nel senso di facolt dell'in
venzione artistica e retorica. Una specifica riflessione suW'ingenium ritorna riguardo
all'ars memoriae. In quanto feconda logica combinatoria che si basa sulla possibilit
di utilizzare immagini e figure, nonch segni, sigilli e altro, l'ars memoriae rinvia al
l'attivit della ratio/phantasia e dell' ingenium generato dalla natura (cfr. BOL II,il
59). In questo ambito Bruno sviluppa l'idea del legame tra filosofia, pittura e poesia
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de la terra61.
60. Bruno attribuisce una grande importanza alla funzione della mano nello svi
luppo della civilt (cfr. in particolare BDI 887).
61. Tale libert, continua il testo, quando verr ad essere ociosa, sar frustrato
ria e vana, come indarno l'occhio che non vede, e mano che non apprende. E per
questo ha determinato la providenza, che vegna occupato ne l'azione per le mani, e
contemplazione per l'intelletto; de maniera che non contemple senza azione, e non
opre senza contemplazione (BDI 732-733).
62. Si tratta di una concezione che, richiamandosi in particolare alla teoria umo
rale ippocratica, si trova alla base dell' Examen de ingnies di Huarte (Ia ed.: Baeza
1575); la traduzione italiana del testo, apparsa a Venezia nel 1582, fu pi volte pub
blicata negli anni successivi.
63. BDI 885. Una medesima essenza, una medesima sostanza in quanto materia e
in quanto spirito; la posizione di Bruno nella Cabala si rivela veramente radicale, in
direzione di un'idea di trasformazione-evoluzione delle specie. Vuoi dunque -
chiede Sebasto - che come d'una medesima cera altra materia si formano diverse
e contrarie figure, cossi di medesima materia corporale si fanno tutti gli corpi, e di
medesima sustanza spirituale sono tutti gli spiriti?; risponde Onorio: Cossi certo;
e giongi a questo che per diverse raggioni, abitudini, ordini, misure e numeri di
corpo e spirito sono diversi temperamenti, complessioni, si producono diversi or
gani (BDI 890). E da segnalare che in particolare nel De monade (cap. I e altrove
nel testo) Bruno riprende e sviluppa questi temi della Cabala.
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26
Eugenio
letto
inferiore64.
che
Canone
l'uomo...
ma
animale.
65. Cfr. ad es. quanto viene affermato nel De rerum principiti (BOL III 551).
66. Lo spirito nostro... scrive ad esempio Persio guarda la povert che nel
corpo suo di molte cose, delle quali ha bisogno; dal bisogno nasce il disiderio, & ap
petito, da questo la forza dello 'ngegno, & della natura dell'huomo, eccitata dalla
Natura, dagli altri huomini a ritrovare le cose, od a perfettare le ritrovate (Persio
1576: 49-50).
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67. Riguardo alla definizione di ingegno, tra le varie ricordate nel suo Trattato,
Persio fa riferimento a quella secondo cui esso designa una certa potenza naturale
a noi insita, & ingenerata, per sua propria virt valente a trovar cosa, che possa mo
strarsi, & approvar con ragione. Poco dopo nel testo egli sottolinea che poco si di
scosterebbe dalli nostri principij, chi dicesse, Ingegno esser quella facolt, od attitu
dine naturale, ritrovantesi in noi, per lo cui mezo con facilit le cose ardue com
prendiamo (Persio 1576: 15, 17).
68. L'opuscolo, dal titolo Ragionamento chiamato l'academico, overo della bellezza, fu
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28
Eugenio
Canone
suo
determinarsi,
ne
seguono
gli
eventus
particolare BO
ampiamente la
74. Il tema del genius viene a collegarsi in tal modo a quello della gen
Bruno non sar sfuggito quanto affermato da Pomponazzi nel De incant
Genij enim nihil aliud sunt nisi hominum geniturae: quique bonas hab
ras, bonos habent genios: qui malas genituras, malos genios (Pompon
198). D'altra parte, vari spunti sul legame tra naturalis complexio e inclina
75. BOL III 140. Nello Spaccio si afferma: non sono medesimi virtudi
son medesimi studi, medesimi ingegni, inclinazioni e complessioni (B
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78. Tutto il testo pervaso da uno spirito silenico-socratico che si confronta con
una vulgata concezione pitagorica.
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30
ne
Eugenio
colse
ferma
senso,
Canone
la
potenziale
che non
attraverso
co
un
sull'habitus, l'animo (c
grado di contrastare
ingegno mal disposto8
per una emendatio ch
Alcuni nodi problema
gegno deU'huomo si p
se
in
questa
si
prese
Secondo
Persio,
il
Su
83. Cfr. ad es. quanto si afferma in BOL III 141. Nonostante alcune affin
guaggio, la teoria bruniana della conoscenza viene a svilupparsi in un o
molto diverso rispetto a quello degli aristotelici.
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86. Si fatto gi riferimento ad alcuni passaggi della Cabala circa l'unit della
stanza corporea e di quella spirituale in relazione alle specie e agli individui; pe
dottrina della sostanza, il testo fondamentale rimane il De la causa, principio et u
(cui rinviano sia le altre opere italiane sia i successivi scritti latini del f
sofo).
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32
Eugenio
quali,
Canone
oltre
al
bisogno
scenze, la costituzione
ragionamento sviluppa
sitiva per l'essere uman
rare incessantemente:
nella natura, che spir
processo
di
emulazion
l'uomo.
dubbio
Al
sul
riguardo,
fatto
che
si
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88. Per alcune riflessioni al riguardo, sono da tener presenti in particolare i capi
toli che affrontano la questione del tempo e della 'virt del luogo' nel De rerum prin
e dei secoli produce una differenza significativa riguardo agli habitus dei corpi,
mentre ne produce una minima riguardo agli ingegni; diversit, quest'ultima, che
pu essere 'corretta' mediante un'adeguata educazione (cfr. Ficino 1576: I, 297). E
tuttavia da notare la diversa posizione ficiniana nel De vita coelitus comparando, dove
il tema dell' ingenium viene a saldarsi con quello del genius-daemon, in questo caso,
Ficino attibuisce un ruolo determinante all'influenza sia degli astri che dei luoghi.
Del De vita coelitus comparando, cfr. in particolare il cap. XXIII: Ut prospere vivas
agasque, in primis cognosce ingenium, sidus, Genium tuum, & locum eisdem con
566-568).
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34
Eugenio
Canone
quando
viene
rito
ingenium,
all'
in
qualc
non
sposizione naturale de
grado di progredire
stione, che pure inter
senza inestirpabile del
fisico, ma si esplica in
gnificato della presen
che agisce sin dall'orig
ste per Bruno un male
siste su questo punto
logia negativa, in mo
monade che la divin
tur
543.
(ivi,
555).
Al
riguar
92. Per i riferimenti, cfr. BDI 593, 655; BOL , 32 ss., II, 17, II,n 161,
676.
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Riferimenti bibliografici
Badaloni 1988
Bari-Roma.
Cassirer 1927
Opera omnia Desiderii Erasmi Roterodami, IV, voi. io, ed. C. H. Miller,
Ginzburg 1986
Mercati 1942
Papi 1968
Italia, Firenze.
Persio 1576
Manutio.
Pico 1942
Pomponazzi 1567
Tirinnanzi 1995
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Guido Giguoni
SUMMARY
1. Concepimento e immaginazione
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38
Guido
Giglioni
tratti
dei
pi
bizzar
maiale, di rana, di gh
forma di fungo, insom
petiti irrefrenabili, di
imprime sulla cedevol
201.
pp. 13-47.
8. Sull'influenza dell'immaginazione materna sullo sviluppo del feto cfr. K. Park
- L. J. Daston, Unnatural conceptions: the study of monsters in sixteenth- and seventeenth
century France and England, Past and Prsent, XCII (1981), pp. 20-54; H. W. Roo
denburg, The maternai imagination. The fears of pregnant women in seventeenth-century
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Hollande Journal of Social History, XXI (1988), pp. 701-716; M. D. Reeve, Con
ceptions, Proceedings of the Cambridge Philological Society, CCXV (1989), pp.
81-112; G. Giglioni, Conceptus uteri/conceptus cerebri. Note sull'analogia del concepimento
nella teoria della generazione di William Harvey, Rivista di storia della filosofa,
I .XXX VIII (1993), pp. 7-22; M. Angelini, Il potere plastico dell'immaginazione nelle ge
stanti tra XVI e XVIII secolo. La fortuna di un'idea, Intersezioni, XIV (1994), pp.
53-69.
11. Su Marta e Campanella dr. F. Fiorentino, Bernardino Telesio, ossia studi storici
su l'idea della natura nel Risorgimento italiano, Le Monnier, Firenze 1874, II, pp. 19-41
735-45.
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40
Guido
Giglioni
mente rintuzzate.
versus Fernel, <Journal of the History of Biology, XXIII (1990), pp. 341-387.
13. J. Fernel, Physiologiae libri VII, in Universa medicina, Hanoviae, impensis Clau
dii Marnii heredum, 1610, p. 156.
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forza21.
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42
Guido
Giglioni
volta
in
grande
oscu
il
sesso
e
l'aspetto
e
proporzione
delle
q
feto.
La
somiglianza
facolt
formativa,
quello
femminile.
M
maschile
maggior
per
la
madre
ad
im
che
una
facolt
plas
ben
formato
(seme
trovi
in
un
temper
nuto
essere
il
seme
clude
Fernel
che
l
vernata
dalla
violen
donne
su
locare
incinte22.
questo
la
sfondo
disputati
De
meglio
intenderne
n
tradizione.
Vedremo
nella
si
distingue
pe
Similitudo in effigie
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rissimo feto, cos una veemente idea della mente una veemente
23. Plat., Tim., 69 c-d; trad. it. di C. Giarratano, Opere complete, Laterza, Roma
Bari 1984, pp. 420-421.
24. Ivi, 71 a; trad. cit., p. 422: sapendo ch'essa non comprenderebbe mai la ra
gione e che, se anche avesse qualche sensazione, non sarebbe consentaneo alla sua
natura di cercarne le cagioni, e che di notte e di giorno si lascerebbe sedurre sem
pre da simulacri e da fantasmi, gli dei per provvedere a questo composero la figura
del fegato e la collocarono nella sua dimora.
25. Ivi, 71 b; trad. cit., pp. 422-423: E cos quella forza atterrisce il fegato,
quando, adoperando la parte congenita dell'amarezza e con impeto aspro e minac
cioso mescolandola subitamente per tutto l'organo, vi dimostra i colori della bile, e
costringendolo lo rende tutto rugoso, e parte piegando e contraendo il lobo e i ser
batoi e le porte, e parte ostruendoli e chiudendoli, produce dolori e nausee.
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44
Guido
Giglioni
Campanella a saldare
tiva con il dato strett
non solo un laborato
gue, ma anche una s
gini: le pi violente ve
respinte. Ma il fatto im
stituenti materiali, dei
radiano dal fegato e si
pire come in questa p
della
madre
possano
abbandonata28.
Il racconto platonico
del commento fcinian
genuinamente campan
rizzata dall'eredit te
nante e formativo. L
glianze parentali un
detto
Fernel.
rassomiglino
cercata nella
Pi
diff
affatto
potenza
27. M.
trina,
28.
Ficino, In Timaeum
1576, II, p. 1465.
Philosophia
sensibus
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dem
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46
Guido
Giglioni
l'immaginazione. Nella
l'innamorato ristrutt
umori sottoponendoli
cordano l'oggetto ama
tutto el giorno s'appa
La
conversione
passaggio
pi
delle
delicato
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Similitudo in specie
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48
Guido
Giglioni
quando incomincia ad
donne infatti quando
nate dal loro aspetto e
quali, avanzando nell'u
tuiscono il feto secon
pu essere immaginat
ne pu partorire uno
litudo in effigie lo s
moria genetica, conse
zione del corpo, nel c
mostruosa una mani
namento anche da par
facolt immaginativa
un referente oggettiv
mita a veicolare un co
altrove.
Al di l del disagio ch
comporta (e chiunque
nerne conto: Cardano
menti
mostruosi,
im
menti39), i mostri r
nesauribile fecondit
nerare
(per
questo
testa,
erano
vano
di
le
mani
assai
come
in
particolari
munque
simili
un
ai
pie
ro
quelle d
raccap
tale
dispen
136-139.
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50
Guido
Giglioni
causa
efficiente
e
fo
lica,
cos
come
rias
e
il
corpo
della
femm
che
addossata
la
re
del
corpo).
Grazie
all
si
per
potuti
libe
nelle
ragioni
addotte
dei
sessi
non
diffc
sico,
motivazioni
di
risponde
all'esigenz
mento,
gestazione
e
lizzazioni
dei
rispett
stazioni
biologiche
h
di
maggior
calore
pe
la
prole
dalle
aggress
tradotto
venne
ed
nella
invece
est
conces
abbondante
di
animo
mite
e
timido
della
prole
e
all'osse
Ma
la
natura,
sotto
spiriti,
unifica
quant
concorrono
attivam
46. . Telesio, De rerum natura (VI, 33), a cura di L. De Franco, Casa del libro, C
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rerum natura (VI, 36), cit., II, p. 645-647. Sul cambiamento di sesso cfr. Maclean,
The Renaissance notion of woman, cit., pp. 38-39.
49. Philosophia sensibus demonstrata, cit., p. 254; trad. cit., p. 312. Cfr. anche pp.
316, 337, 345.
50. Per gli esseri intermedi nella determinazione del sesso cfr. L. Lemnio, Occulta
naturae miracula (Antwerp 1559), trad. it. De gli occulti miracoli, & varii ammaestra
menti delle cose della natura, In Venetia, Appresso Lodovico Avanzi, 1560, pp. 25-29.
Cfr. Maclean, The Renaissance notion of woman, cit., pp. 37-38.
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52
Guido
Giglioni
diritto di cittadinanz
tura femminile alla t
questi possono ben essere attivi e passivi. Nel caso specifico del
concepimento Campanella precisa - ed precisazione di non poc
facile.
52. Disputationum in quatuor partes suae philosophiae realis libri quatuor, Parisiis, ex
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nei ghiribizzi teratologici della natura, non nel suo normale lavoro
di amministrazione: La natura non ritrae ci che ha tratto fuori;
tutt'al pi pu raffreddarsi e diminuire53.
E come se la potenza della generazione, a cui si accompagnano le
prodezze dell'immaginazione con produzione di somiglianze e mo
struosit (che non erano sentite poi cos mostruose se se ne traeva,
empedocleanamente, una prova dell'originaria fecondit naturale),
come se questa potenza, appunto, venisse meno, soffocata dal rie
mergere di antiche divisioni dell'essere, specchio, forse, di pi pro
fonde barriere ideologiche e gerarchiche. Era pi facile che l'esalta
zione dei poteri dell'immaginazione si unisse a una sorta di materia
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54
Guido
Nella
Giglioni
giovanile
Dispu
dal piano della forma a quello della materia. Telesio era stato
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Telesio - il quale diede ai corpi di tutti gli animali e agli uteri delle
femmine un tale e tanto calore, e alle cose esterne una tale disposi
zione, che esse da quello potessero essere trasformate per la costitu
zione e il nutrimento delle singole parti. Parlare invece, come ha
fatto Aristotele, di nature che agiscono ma ignorano le modalit
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56
Guido
Giglioni
dall'essere
effeminati
pi virili65.
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Christoph Lthy
OF ATOMIST IMAGERY1
Summary
I.
1. Research for this contribution was made possible by a fellowship at the Max
Planck-Institut fur Wissenschaftsgeschichte (Berlin) and by the research grant 200
Nijmegen (fig. 4); Biblioteca Angelica, Rome (fig. 5); Biblioteca Nazionale, Rome
(fig. 6a); Staatsbibliothek Berlin, Handschriftenabteilung (fig. 7); Staats- und Uni
versitatsbibliothek Carl-von-Ossietzky, Hamburg (fig. 9). I also wish to thank Dr.
B. Vischer (Basel) for his help in procuring the first-named set of illustrations.
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60
Christoph
Liithy
While
the
Greek
atomis
2.
It
was
only
in
the
eighteen
Imagery,
in
J.
Renn
fortheoming.
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et
al.
Bruno's
Area
Democriti
61
a theory-independent con
and of spatial intuitions3
nient packing of minuscu
atomism nor a welcome c
philosophers, what then
It is this question that m
shall postulate that the g
transformation of visua
originally had no connec
pear that this transform
Giordano Bruno's applicat
ogy and to matter theor
pler and Joachim Jungi
agery of its metaphysica
cifie naturai phenomena
this visual language to na
II.
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62
Christoph
The
particular
Liithy
richness
of
torical background; to
own work; to the link
Democriti);
thors5.
and
to
its
III.
tant to Bruno. For they could serve two functions for which words
were quite unsuited, namely to condense an all-encompassing phi
losophy as was Bruno's into a small set of mmorable images while
at the same time serving as visual bridges between the disparate vo
cabularies of the various philosophical disciplines.
5. Severa! of the predecessors of Bruno's archtypes have been discovered and
discussed in a noteworthy study by M. Mulsow, Kommentar, in G. Bruno, ber die
Monas, die Zahl und die Figur, ed. E. von Samsonow, Felix Meiner Verlag, Hamburg
1991, pp. 181-269, esp. 235-40.
6. Bruno, De minimo (BOL , 123): schemata ... ipse sua manu sculpsit.
7. On the psychological or epistemological role of 'picturing' in Bruno, cf. L. de
Bernart, Immaginazione e scienza in Giordano Bruno. L'infinito nelle forme dell'esperienza,
ETS Editrice, Pisa 1986; cf. also the contributions by F. Fellmann, Bild und
Bewufitsein bei Giordano Bruno, S. Otto, Figur, Imagination und Intention-, and E. von
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th
w
Bruno's
Area
Demoaiti
63
of
certain
'arch
IV.
same diameter.
But why does Bruno claim that the resulting bubbly figure is of a
'similar kind' as the minimum itself? And wherein rsides the con
V.
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64
Christoph
Liithy
fact
of
that
stars,
the
the
were
rest12.
entire
The
worl
constituted
the
beginning
of
int
is already potentially a bo
indivisible by nature, an
ished and very small that
was meant by the poten
lay concealed in the math
sions.
Ibid., 1,4.
Ibid., 11,4.
Ibid., 11,30.
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Bruno's
Area
solid,
namic
dieval
Democriti
and
the
65
physical
understanding of the
and Renaissance mat
iconography
of
which
we
*f.
* %
V.
*:;%!
I
\J *..
1"
decimtfp:in:a.
Hie
cnioi
ocular!
dcm
in
numcro
quadratodc
fa
dues
Ciin
Humeri
Fig.
While
pi
ices
Qusdrati
2:
Jl-4-
Hulsius'
these
arit
iconographical
Democriti,
fr
we
19.
J.
Noviomagus,
De
n
consuetudinem,
posterio
De
numeris
descript
unproblematic
Pythag
found
also
in
Bruno:
partium
intervallis,
qu
nis
partes,
ut
ternari
ciem
tur
lineae;
eodem
triangulari
forma,
si
intervalla
lineis
con
tudinis,
id
est,
super
piane
into
space,
calli
20.
A
particularly
ric
Nemorarii
Elementa
A
both
star-shaped
and
21.
L.
num
Hulsius,
1609,
p.
Tractatu
38.
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66
Christoph
Liithy
I I
I
Francesco
thor,
in
Giorgio
his
Veneto
contemplation
taken
22.
23.
24.
25.
26.
place
Boethius,
Ibid.,
Ibid.,
Ibid.,
Cf.
S.
mentario,
De
institutione,
11
1,20.
11,7.
1,15.
Ruffus,
Divi
mysticam
Severini
numerorum
ap
XI.
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Bruno's
Area
Although
Democriti
such
67
Boethian
volved
in
our
search
for
th
it in Thomas Bradwardin
whose printed 1495 ditio
Fig.
3:
Bradwardine's
seven
Bradwardine
repeated
truth
of
this
statemen
implication:
28. Bruno, De minimo, pp. 184 and 90.
29. Th. Bradwardine, Geometria speculativa recoligens omnes conclusiones geometricas...,
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68
Christoph
Ltithy
CC
in the first we have Six of points, which are the extremities of the three
lines, in the second Six of lines, and in the third Six of circles33.
ture35
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Bruno's
Area
Democriti
69
A
R
Q.
/V
Fig. 5 a, b: Pietro Bongo's dmonstration of the perfection of 6.
36. IbicL, p. 1, where Cusanus' dictum Numerus est ratonalis fabricae naturale
quoddam pullulane principium is quoted.
37. Ibid., p. 272 and 275. Cf. F. Morellus, De numerorum historia, Lutetae 1609, p.
28: Senarius perfectus adeo Numerus est, / Ex unitate, Dyadeque & ternario, / Vt
compleatur partbus ductis suis / In summam, earum at forma nec sistit citra / Nec
ulterius excrescit. ... / Sextum iubente Deo sigillum solvitur. / Hexamerum opus
est sex dierum nobile. / Lux sexta Mundi fabricae finem dedit. / Orbesque sex
sphaerae exarat magnos globus. / Bissena Mundum Sol per Astra temperai.
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70
Christoph
Liithy
39
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Bruno's
Area
Democriti
71
hexag
found in the Area Democriti (fg. 1): these appear as visual reminders
circumferentia .
The next stage in the explicatio of this gnomon would thus involve
the addition of further six disks, so that the resulting figure would
resemble a six-pointed star. In short, hexagon and star are the two
VII.
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72
Christoph
Ltithy
mensional
plained,
in
and
his
tangentium,
[a]equales
model
the
thre
discussion
that
un
circumposite
made
structed43.
Democriti
up
of
Bruno
did
not
co
thirt
never
apply
to
VIII.
65-69.
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Bruno's
Area
Democriti
' AT
73
M _
K.
them.
centric model such as Bruno's where fre radites out from the
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74
Christoph
Liithy
the
name
of
aria
spirtol6.
trae only for the two-dimensional case, but not for Bradwardine's
wax model. Yet, far from criticizing such a false claim, Filoteo,
Bruno's spokesman, keenly seizes it and turns it in characteristic
Brunian fashion into an image of further dynamic expansion: ne
intendiamo altri ed altri similmente sferici e parimente mobili48.
Interestingly enough, this is not an oversight on his part but a sys
tematic 'mistake' committed by Brano throughout his works and re
peated once more for the atoms of De minimo. Bruno's circular units
always demonstrate their direct dependence on Boethius' dfinition
of the potential solidity of l = l' = l2=l3, where point, circle, and
46. Brano, Infinito, in A. Guzzo and R. Amerio eds., Opere di Giordano Bruno e di
Tommaso Campanella, Riccardo Ricciardi, Milano 1956, p. 463.
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and
Bruno's
Area
Democriti
75
IX.
Eandem
Bruno
in
ergo
De
fguram
triplici
minim
and
conditions.
thus
as
reprsen
tion of the Area Democriti, its task is to show the monad's naturai
propensity to repeat its own form over and over again. Rursum
minimum in magnis et maximis esse perspicuum is in fact the title
of chapter XIV in which this archtype occurs52.
X.
setz'.
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76
Christoph
Lthy
entendre: Democritus wa
nite worlds as he was a f
may in fact even wonder
properties of the physic
tions, whether we are en
agery
as
an
illustration
Nolan:
[i] Just as the minima can be unifed, so they can also be separated again.
They do neither penetrate each other nor mix, but they only touch each
other. Thus there is no solid body apart from them, for everything else can
be dissolved, as their divorce is no less feasible than is their joining [consor
tium]. [ii] Since this is so, they touch not in one common point, but each of
them in two contact points [termini], and between these lies what Democri
tus has called the interspersed vacuum. [iii] And since a single minimum
is touched by other minima not in ail places, but in determined points of a
certain number, it follows that between the [central] sphere which is
touched and those spheres that touch it, spaces will resuit of a somewhat
pyramidal shape, just as some triangular voids remain between six circles
in contact with a equally large [central] circle [= Area Demoaitr]. [iv] The
bodies and areas of minimal spheres and circles, just as those of the spheri
cal worlds, are held together by spaces of this kind because of the inter
spersed aether. And such is tne vacuum which Democritus and others
have recognized to exist outside the worlds, interspersed between one set
of stars and another...54.
vom Mittelalter bis Newton, Georg Olms Verlag, Hildesheim 1984 [1890], I, 359-401;
C. Monti, Introduzione to Opere latine di Giordano Bruno, UTET, Torino 1980, pp. 9
62. An excellent new contribution is: J. Seidengart, La mtaphysique du minimum in
divisible et la rforme des mathmatiques chez Giordano Bruno, in E. Festa and R. Gatti
added.
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Bruno's
Area
Democriti
77
magnitude, a composition
continuously, but will lea
Both kinds of void, cosm
with
Democritus'
inters
critean interprtation: th
makes the spheres cohere
But while Bruno adds his
incomplete system (nobis
sufficit,
certam
quippe
opo
Aristotle
had
fine 'true mixture' and had called their atomic structures mere
chast
dicine, I (1996), pp. 1-27. As Hilary Gatti has kindly pointed out (in a hitherto un
published paper), the Cena de le Ceneri prsents an even earlier cali for lynx-eyed re
search than the cases discussed in this article. However, Brano doubts whether any
eyes would ever be able to perceive the minimum: In minimo ergo, quod est ab
sconditum ab oculis omnium, etiam sapientum et fortasse Deoram, vis omnis est;
ideo ipsum est maximum omnium (Articuli adv. math, BOL , 24).
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78
Christoph
Liithy
gregatorum coacervator
mathematical entia. In th
sors, who had accepted P
tinua and numerical heap
with the atomical acervi r
ing less than a physicaliza
ditional sparation of dom
XI.
that
Bruno,
through
Pythagorean gnomons in
down to the level of the
ing the earliest atomist im
But as has already been p
its name, not only devia
bodies as composites mad
also ran counter to the e
between primary and sec
paper must therefore add
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Bruno's
Area
Democriti
79
XII.
G A
B
^c
MD
63. J. Kepler, Sirena seu De nive sexangula, Francofurti ad Moenum 1611, p. 5: ...
pontem transeo ...; commodum accidit, ut vaporibus vi frigoris in nivem coeuntibus,
flocculi sparsim in vestem meam dcidrent, omnes sexanguli, villosis radiis.
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80
Christoph
was
Liithy
staunch
defender
one
of
his
outbursts
aga
66.
Galileo's
celestial
discoveri
1612,
fearful
p.
21):
response
Verum
(De
quia
Ph.o
poss
existimare,
Kepler,
zu
Johannes
Graphische
Wiederkehr,
Johannes
Keplers
naturwissenschafdiche
68.
R.
alleux,
troduction
Form,
et
J.
des
Cornell
Keplers
Kunstanst
Kepler:
notes,
L'tre
Vrin,
University
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Sir
Unterri
Par
Pres
Bruno
Fig.
8:
Area
Democriti
Bruno's
81
proof
circle.
there
esse rationem.
de Tours), Vrin, Paris 1976, pp. 239-48, p. 246: Toute construction gomtrique se
rduit une analyse de la composition des minima, exactement comme dans un
jeu d'enfant. On imagine les rsultats: par example, le centre d'un cercle ne peut
entrer en contact qu'avec six minima, donc il n'est pas possible de mener relle
ment plus de six rayons.
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82
Christoph
Liithy
semper sexangula?71) an
versely, many of Kepler
Bruno: was the hexagon,
pus pulchritudinis73? W
radiating
our
hexagon
Kepler,
from
because
though
the
cen
this
fi
convinc
simillima.
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Bruno's
Area
Democriti
83
XIII.
trge zu ihrer Erforschung, Max Niemeyer Verlag, Tiibingen 1995, pp. 162-87, p.
168.
83. E. Wohlwill, Joachim Jungius und die Erneuerung atomistischer Lehren im 77.
Jahrhundert, in Abhandlungen aus dem Gebiete der Naturwissenschaften, IX
(1886), pp. 3-66, p. 60, believes the Circuii locum replentes to be identical to the Ma
thesis atomistica mentioned in a seventeenth-century inventory of Jungius' papers.
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84
Christoph
Liithy
characterized as a collecti
spheres with respect to a
in response to Giordano
schedae contain reflect
imo9,5
ca. 7500 pages of manuscript notes were destroyed by fire in 1691, it is not always
easy to identify the original fasces.
84. Ch. Meinel, Der handschriftliche Nachlafi von Joachim Jungius in der Staats- und
Universitdtsbibliothek Hamburg. Katalog, Dr. Ernst Hauswedell & Co., Stuttgart 1984,
spcifie page numbers makes it obvious that the book must have been close at
hand, possibly belonging to the school library.
86. The dates of the entries are: Aprii, June, and August, 1630; Aprii [?] 1631;
May 1632; March 1633; September 1641; November and December, 1642; July
and August, 1644; June and September, 1647; June 1650. Most of the entries date
87. H. Kangro, Jungius' Exprimente und Gedanken z.ur Begriindung der Chemie als
Wissenschaft, Franz Steiner Verlag, Wiesbaden 1968.
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Bruno's
Area
Democriti
85
to
apply
it
to
the
hig
the
nominabant8
application
iomatized
fourth
of
proof
book
of
To
refo
System
his
Logica
gories of problema, r
between mathematical a
Jungius tried to captur
minimo in just such a ne
ber
of
medicai,
alchem
pp.
94-120,
p.
108.
90.
Jungius,
ber
den
Nutzen
23.
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86
Christoph
Liithy
ad Jordanum Brunum
danum Brunum pr ph
Jungius strove to deve
Jungius' own syndiac
sis and diacrisis (or
and unchanging first
cause of material chan
and corruption of fo
metaschematismus) o
looser arrangements - seemed to Jungius to
Like Bruno, however, h
and void to be insuffic
notably attraction an
shows
that
he
disagre
terms
of
similar
geom
encounter a well-kno
Democriti vocat Brun
Jungius,
Circuii,
f.
102,
94.
Wohlwill,
Jungius,
Jungius,
Circuii,
ff.
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62)
203
Br
Bruno's
Area
Democriti
87
^(^i- AC
^CV
c^,f
***, J*~ i) 1
I % ,
contineat.
98. Cf. K. Heipcke, W. Neuser, E. Wicke, ber die Dialektik der Natur und der Na
turerkenntnis. Anmerkungen zu Giordano Brunos De Monade, Numero et Figura, in K.
Heipcke et al., Frankfurter Schriften, pp. 145-62, fn. 2.
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88
Christoph
Liithy
treatment
of
point,
cir
sionally
are
by
no
mean
100. Jungius, Circuii, ff. 164ff (a section entitled: Pyramis inter sphaerulas. Pyra
mis e sphaericis triangulis) demonstrates (also by means of a three-dimensional
model!) that Bruno is wrong in assuming that the space between four touching
spheres is pyramidal and casts general doubt on Bruno's (frquent) use of the inter
stital spaces: Dubito an talis pyramis quantum sibi imaginatus est Jord. Brunus,
geometric...ver formari possit. For other corrections, cf. ff. 112-14; ff. 202ff.
101. J. Jungius, Disputationum deprincipiis corporum naturalium altera... respondenteJo
doco Slaphio [2 Aprii 1642], Hamburgi 1642, 62-64. The meaning is that the num
ber 64, even if generated out of 4x4x4, can be resolved backwards into 2x2x16
etc.
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Bruno's
Area
Democriti
89
ing
into
the
dyad
is
Jungius,
reader
of
Ke
metaschematismus, for
mation of vapors into sno
pens that wine turns into
hence without any additi
physical qualities such as
hardness,
softness,
etc.107
greater
attention
granted,
of
the
geometrical
and
sc
interrelatio
qualities
with
J.
Jungius,
Johanne
104.
105.
sec.
106.
107.
108.
Meinel,
J.
i,
Disputationum
Hogio
[30
Die
Jungius,
cap.
12.
Wohlwill,
Jungius,
Jungius,
durabiles
March
Bibliothek,
Doxoscopiae
ass.
18.
Jungius,
f.
ph
44.
Disputationum
Circuii,
de
1642
203,
pr
tri
compositiones.
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90
Christoph
Liithy
Jungius, unconstrained b
low Democritus in postula
models.
XV.
an image very much like the Area Democriti: it shows a central circle, numbered as
1, surrounded by six circles (2) and by further thirteen circles (3), with the en
tire figure adding up to the traditional hexagon. This time, however, the circles re
fer not to particles, but to the optical nerve ends on the retina (les bout de ces pe
tits filets ...).
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Bruno's
Area
Jungius
closer
Democriti
91
assocites
and
looser
Brun
packing
cor
XVI.
Bruno, Kepler, Jungius, and Descartes are among the earliest natu
rai philosophers to have depicted atomic structures when explain
ing the behavior of naturai bodies. They ali belong, in their very
diffrent ways, to the history of early modem corpuscularianism.
Ali four authors rejected the forma of Aristotelian hylemorphism
and explored the possibility of reducing it to the figura of material
corpuscles, without ever being quite able to convince themselves of
it: in Bruno, the monads were animated principles; Kepler's glob
ules were directed by a vis formatrix; and Jungius, too, found the
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92
Christoph
Liithy
Jungius
who
applied
it,
the
begin.
glorious
history
117. Jungius, Disputationum altera, 2. Cf. Ch. Luthy and W.R. Newman, eds., The
Fate of Hylomorphism [= Special Issue, Early Science and Medicine, II (1997), no.
3],
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of
Wolfgang Neuber
LA REDENZIONE IMMAGINATA.
SlJMMARY
to which these works have their foundation in the Catholic and Protestant
liana.
1. Fra gli studi recenti si segnalano: I. M. Battafarano, Von Andreae zu Vico. Unter
suchungen zur Beziehung zjvischen deutscher und italienischer Literatur im 17.Jahrhundert,
Stuttgart 1979 (Stuttgarter Arbeiten zur Germanistik, 66), pp. 40-51 (Die Astralme
taphorik in Campanellas "Citt del Sole" und Andreaes "Christianopolis')\ W. Braun
gart, Die Kunst der Utopie. Vom Spthumanismus zur friihen Auflcldrung, Stuttgart 1989,
pp. 16-81 (Andreae); pp. 82-91 (Campanella). Battafarano sottolinea bens la Ver
zweiflung (p. 51) di Andreae, ma non effettua alcun collegamento col testo della
Christianopolis, inoltre interpreta la citt utopica di Andreae come Kloster und Ge
fngnis (p. 47), mentre il testo di Andreae la caratterizza prima di tutto come citta
della fortificata. Braungart prende sul serio l'allegoria corporea della Christianopo
lis (cfr. pp. 23-31) ma non la riferisce all'autore, come proposto nel presente contri
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94
Wolfgang
Neuber
comuni
che
investono
quella mnemotecnica le cu
connesse alla topografa u
Mi propongo di delineare
Segnalo
utopie
si
per
intanto
rivela
essere
che
allo
1750, hrsg vonj. J. Berns e W. Neuber, Tiibingen 1993 (Friihe Neuzeit, 15); Lina
Bolzoni, La stanza della memoria. Modelli letterari e iconografici nell'et della stampa,
Torino 1995; Seelenmaschinen. Gattungstraditionen, Funktionen und Leistungsgrenzfn der
Mnemotechniken des 14. bis 17'. Jahrhunderts, hrsg. vonj. J. Berns e W. Neuber, Wien
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La redenzione immaginata 95
mory of Cicero... moved among the buildings of ancient Rome. Cfr. anche M.
Carruthers, The Book of Memory. A study in medieval culture, Cambridge 1990, p. 28:
8. Ivi, II 358.
9. Ibid.
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96
Wolfgang
Neuber
spondono all'esperienza d
Quello da cui siamo part
prie della storia della cult
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La redenzione immaginata 97
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98
Wolfgang
pu essere
perduto le
ginario
Le
gi
adoperato come
sue propriet f
dell'ideale.
utopie
Neuber
svolgono
partire
dal
la
fun
loro
inc
derna, rappresentato da q
contiene l'immagine conce
spesso investe anche la co
sua trasmissione didattica
gura come uno spazio imm
quale si stabilita e organ
fici delle citt utopiche no
una rappresentazione sens
spesso anche come enciclo
di costruzioni, costituisco
della creazione, come ordi
Gli esempi pi important
del Seicento nella Civitas
maso Campanella e nella C
Johann Valentin Andrea
prima. La Civitas Solis, c
cerdote allegorico di nom
15. Cfr. A. Prvost, L'Utopie de Thomas More. Prsentation, texte original, apparat
critique, exgse, traduction et notes, Paris 1978. Il testo latino ora altres accessi
bile nella seguente edizione: Th. More, Utopia. Latin text and English translation,
16. Per la storia delle edizioni a stampa, cfr. M. Winter, Compendium Utopiarum.
Typologie und Bibliographie literarischer Utopien. Erster TI., Voti der Antike bis zur deut
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La redenzione immaginata 99
architettonici della Civitas Solis. Tutte le sue mura sono ornate den
tro e fuori, sopra e sotto di immagini, nonch dei versi che le inter
mnemonici.
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100
Wolfgang
Neuber
renza fra le due utopie e l'antica ars memorativa. Per il fruitore delle
immagini all'interno del testo e cosi pure per il lettore - a differenza
che nella mnemotecnica classica - gli spazi e le immagini sono dei
dati oggettivamente presenti. Non sono il risultato di una costru
zione individuale come quella che a suo tempo veniva affidata allo
stesso oratore romano. Questa estrinsecazione della struttura mne
monica dei testi pu essere considerata una forma di controllo del
l'immaginazione caratteristica dell'inizio dell'et moderna.
Le differenze che abbiamo qui sottolineato rispetto all'antichit
non sono altro in prima istanza che indici di una riappropriazione
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17. Cfr. per quanto segue W. Neuber, Die unsichtbare Loge. Zu den medialen
der Rosenkreuzerbewegung, in Friihneuzeit Info 9, 1998 (in corso di stamp
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102
Wolfgang
lehrte
vnd
stampa
Welche
di
geben
Hupter
questo
vorhin
nachfragen
gefallen
Neuber
in
Druck
zusampt
alien
vnd
Europee
scritto
noch
deren
Sittsamen
con
ni
bey
guthe
communiciret.
Inf
era
circolata
manoscritta
Haslmayr
Bruderschajft
venne
pubblicati
der
stampata
manifesti
dei
(1614)
della
Fama.
Haselmeyer
gestellet,
gezogen,
vnd
eine
aujf
Auch
welcher
Galle
Il principe Anhalt-Pltzkau
per se stesso che per il suo
crociani.
Gi
Confessio,
19.
Non
nel
per
qui
1612
altro
possibile
vole
nella
su
discutere
Cfr.
C.
Gilly,
Amsterdam
21.
Cfr.
Locher,
Adam
1994
Haslmayr.
De
(Pimander,
Hippolytus
Guarinonius
Innsbruck-Bolzano
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5)
im
1995.
paracelsiana:
wiirde
meno pericoloso.
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104
Wolfgang
Neuber
Ci
significa
che
l'utopia
st'isola
ha
forma
triangol
24.
Cfr.
Rosacea
il
ricorso
Crucis
al
concetto
Chaos,
latino
StraBburg
zione
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Durch vier Bollwerke und einen Wall ist sie zur Geniige befestigt... Ihre
Wehrhaftigkeit bezieht sie aus acht sehr starken Tiirmen, die iiber die
Stadt hin verteilt sind, abgesehen von sechzehn kleineren, aber nicht zu
verachtenden, und der nahezu unbesieglichen Zitadelle in der Mitte31.
infatti:
Als Beispiel fur solche innere Sicherheit des Christen siehst du nun hier,
mein bester Leser, diesen neuen Staat, den ich den von Christianopolis zu
nennen beliebte. Denn da andere Leute sich gar nicht tadeln lassen und da
es mir selbst ebenso geht, habe ich mir selbst eine Stadt erbaut, in der ich
die Herrschaft ausiibe. Und wenn du meinen schwachen Krper fur die
sen Staat hltst, rtst du nicht allzuweit von der Wahrheit fort33.
Ibid.
Ivi, p. 21.
Ivi., p. 25.
Cfr. ivi, pp. 7-15.
Ivi, p. 13.
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106
un
Wolfgang
mondo
stro
Dio,
Neuber
completamente
come
ancora
disperazione35.
34. Per ulteriori indicazioni sugli studi relativi a Campanella e alle modern
scienze naturali cfr. G. M. Barbuto, Campanella nelle pi recenti storie della letteratur
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SUMMARY
with many quotations mainly from Giordano Bruno's De gli eroici furori.
1. G. Bruno, Von der Ursache, dem Prinzip und dem Einen, bers, . A. Lasson, Kir
chmann, Leipzig 1872 (Philosophische Bibliothek, 53); Nachdrucke, z.T. verbes
sert, Felix Meiner Verlag, Leipzig 1889, 1902, 1923 (Philosophische Bibliothek,
21), bearbeitete Ausgabe hrsg. von P. R. Blum, Einleitung von W. Beierwaltes,
1977, Neuaufl. 1983 und 1993.
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108
Paul
Richard
Blum
de le Ceneri durch Fe
Hans Blumenberg 196
zige Textausgabe von
Markt. Als Grassi die
Ziirich, wohin er 194
Sammlung Uberliefer
Uberlieferung war
geistigen
und
Uberlieferu
postulierte
er
jed
sich als Elment einer aus sich selbst bestimmenden und vollenden
den Einheit erweist. Das Wissen um diese Einheit... ist ein wesentli
Reihe Problme und Hinweise, Bd. 4). Erweitert unter dem Titel: Heroische Lei
denschaften und. individuelles Leben, Auswahl und Interpretationen. Mit einem Essay
'Zum Verstandnis des Werkes' und einer Bibliographie hrsg. von E. Grassi, Ham
burg 1957 (Rowohlts Klassiker der Literatur und der Wissenschaft, 16; nach die
ser Ausgabe wird zitiert). Laut Nachwort S. 146 wurde die LJbersetzung von be
freundeter Seite gemacht; Ubersetzer war der bedeutende Religionsphilosoph
Romano Guardini, der ebenfalls aus Italien stammte und in Deutschland wirkte:
H.-B. Ger, Romano Guardini 1885-1968, Leben und Werk, Mainz 1985, S. 324; E.
Bons, Der Philosoph E. Grassi (s. unten Anm. 4), S. 179 Anm. 2.
3. G. Bruno, Das Aschermittwochsmahl, iibers. von F. Fellmann, Einleitung von H.
Blumenberg, Frankfurt 1969 (sammlung insel, 43). Nachdruck Frankfurt 1981
(insel taschenbuch, 548).
4. Zur Biographie: E. Bons, Der Philosoph Ernesto Grassi, Integratives Denken, Anti
rationalismus, Vico-Interpretation, Miinchen 1988 (auf Grassis Bruno-Auslegung wird
nicht ausfuhrlich eingegangen); Studi in memoria di Ernesto Grassi, hg. v. E. Hidalgo
Sema und M. Marassi, 2 Bde., Neapel 1996 (Studia humanitatis, Saggi 2/3); darin
besonders E. Bons, Il pensiero di Ernesto Grassi, Una breve sintesi, S. 75-98; und E.
KeBler, L'attivit di Ernesto Grassi all'universit di Monaco di Baviera dal 1948 al 1974,
5. 225-240. Im zweiten Band auch eine ausfuhrliche Bibliographie der Schriften
Grassis.
5. E. Grassi, Geleitwort zur ersten Schrift, in T. von Uexkiill und E. Grassi, Wirk
lichkeit als Geheimnis und Auftrag, Die Exaktheit der Naturwissenschafien und die philoso
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Giordano Bruno.
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110
Paul
Richard
Blum
Vordergrund
und
im
duelle
Leben,
der
He
Obwohl
ein
Denker
einiger
Tendenzen
de
nische
Tradition,
wei
Humanismus
aufgen
italienische
Tradition
phierens
aus
der
Si
Wort,
die
Verbindun
Philosophie,
wie
er
si
eine
Art
Praxis,
die
den
Zugang
zum
sche Praxis und die Rolle des Individuums sieht er nach dem Zwei
Un
wird daher das des Wahren, und zwar des rational erkennbaren
Wahren; Auswege scheinen in Irrationalismus und Pragmatismus
zu fuhren (S. 14). Folglich mufi Grassi vor allem diese cartesischen
Konsequenzen, die er etwa bei Hegel und Fichte fndet, bestreiten,
indem er Descartes eine existenzphilosophische Deutung widmet.
Die cartesische Frage nach dem Wissen ist - weil sie auf die
GewiBheit des 'ego... sum' zielt - die nach der Sicherheit des Wis
sens um die eigene Existenz (S. 13). Alle Tuschungen, wie sie die
Meditationen erwgen, verhiillen keine formale GewiBheit, keine lo
gische Wahrheit, sondern die des Existierens. Daher die paradoxe
Lsung: Was uns aber auch immer vorgetauscht werden moge, im
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ist , fiihrt sie weg vom Ganzen des Vollzugs und riickt das Pro
blem des Wissens, der Wahrheit, in den Mittelpunkt des philoso
phischen Fragens (S. 13).
Dagegen der italienische Humanismus. Aus der Fiille der Bcher,
der Entdeckung der Antike und der Geschichte folgert er nach
Grassi den Vollzug einer urspriinglichen Erfahrung: nmlich der
verschiedenen Ausdrucksmglichkeiten der Worte (S. 15), die
Verwirklichung des 'ganzen' Menschen als des eigentlichen Objek
tiven und die Entfaltung seiner verschiedenen Wesenszuge und
Krfte (S. 16).
Die Mglichkeiten des Menschseins, die nach Grassi durch den
cartesianischen Subjektivismus und den deutschen Idealismus un
ausgeschpft bleiben, knnen nicht im Bereich des Pragmatischen
liegen, obwohl sie Praxis in einem gewissen, noch zu bestimmen
den Sinn betreffen, sofern der Vollzug des Denkens und Lebens die
Fulle des Menschseins anzeigt. Sie sind folglich im Geistigen zu su
chen, genau gesagt in der Tatsache der Mglichkeit eines solchen
Zugangs. Damit ist Geistiges als ein Objektives, Transzendentales
impliziert. Transzendental ist dieses Objektive in dem MaBe, als es
dem Erkennenden nur durch heroische Anstrengung offen ist, ob
jektiv muB es aber sein, wenn es keine Projektion bleiben soli. Die
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112
Paul
Richard
Blum
dessen Spekulation de
man den dort kompil
lich nachgeht und das
Hinweis auf sie nimm
pathetischen Stil stat
zu lassen. Zwar bringt
langen Passus aus dies
auffallend niichtern:
bildet kein naturwis
transzendentales Unt
nicht
die
Sache,
son
vorangeht.
Nicht ohne Sympathie erlutert Grassi das SendungsbewuBtsein
des Nolaners. Denn die Leidenschaft fiir die Sache der Philosophie
bildete sich nicht nur in dessen wechselreichem und tragischem Le
ben ab, sie blieb auch durchgehendes Motiv seines Denkens. Die
Leidenschaftlichkeit seiner polemischen Sprache spricht nicht ge
gen, sondern verweist auf die Wiirde der eigenen Aufgabe (S. 27).
Gerade wegen seines Sinns fur Inszenierung und fur Rhetorik kann
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sie alle und macht sich am ehesten zum Partisanen einer Philoso
es ein solches Innen an sich gbe und so, als wren diese die
dox.
Denkens macht daher far Grassi wie fur sein Modell eine Untersu
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114
Paul
Richard
Blum
Grundbetatigungen
Ersten
abhngt,
die
'Leidenschaft'
gewo
tierte Passus enthlt die Verse: Ihr Musen... / Ihr laBt mir Verse
aus dem Herzen sprie Ben12 und die Erluterung, daB es so viele
Arten von Dichtern gibt und geben kann, wie es Arten menschli
chen Fiihlens und Erfndens geben kann und gibt13. Im Gegensatz
zur animalischen entspringt die philosophisch bedeutsame Leiden
schaft einer divina astrazione, einer gttlichen Entriickung (S.
67). Allerdings hait sich Grassi nicht bei der Tradition des furor
poeticus auf, wie Bruno ihn aus Marsilio Ficino gekannt haben mag,
vielmehr insistiert er auf der Unterscheidung, daB dieser spezifisch
menschliche furore immer nur dem einzelnen zuteil wird und ihn
13. S. 65; BDI 960: che sono e possono essere tante sorte de poeti, quante pos
14. S. 67 f., vgl. Furori, BDI 986: altri [furori] consisteno in certa divina abstra
zione per cui dovengono alcuni megliori, in fatto, che uomini ordinarii.
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chen erfaBten Dichter und die Differenz der dichterischen und der
die Religion benutzt, in die Quelle der Inspiration des Dichters und
gewinnt eine noch viel breitere Bedeutung: Was den Mystiker
wie den Propheten erfullt, ist nichts menschliches, sondern die reli
giose Wirklichkeit in ihrer spezifschen Form - also Offenbarung
an und in diesem Mystiker fur den Philosophen Bruno geht es
aber immer um das Erlebnis des Urwesens, wie es sich durch die
Werke der Menschen in Kunst, Philosophie und Tat kundtut (S.
68). Die Mglichkeit der Mystik oder der Dichtung zeigt an, daB ein
15. S. 69, Furori, BDI 987: Gli primi hanno pi dignit, potest ed efficacia in s,
perch hanno la divinit; gli secondi son essi pi degni, pi potenti ed efficaci, e son
divini.
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116
Paul
Richard
Blurn
Mensch,
als
Philosoph
Weise
erfahren
und
e
die
Werke
und
Geda
Zentraler Mythos ist in den Eroici fiirori hierfir der von Aktaion,
Leben. Da rauben ihm die eigenen Hunde das Leben, das er nach
der Weise der wahnsinnigen, sinnlichen, blinden und trichten
Welt fuhrte, und beginnt in geistiger Weise zu leben17. Grassi in
terpretiert den Mythos als Umkehrung der traditionellen Deutung
der platonischen Ideen. Der Hros erleidet es so, daB nicht mehr
er es ist, der jetzt redet, sondern in ihm und durch ihn das redet,
was sich seiner bemchtigt hat. Dieses letztere ist das Urspriingli
che. Indem dieses Urspriingliche sich in ihm zusammenzieht, ver
wirklicht, wird er zum redenden Urspriinglichen. Damit geht die
Objektivitat des gttlichen Gegenstandes nicht verloren - im Ge
genteil: Sie gelangt zur Herrschaft und macht die Subjektivitt ihrer
Sinnkraft und Herrschaft untertan. Die Verwandlung des Aktaion,
den noch seine eigenen rationalen Gedanken aus der Welt der
Sinne jagen und fiir das rohe Volk und die Menge tten18, ent
fremdet ihn zugleich seiner irdischen Herkunft: er wird von den
gttlichen Gegenstnden erfaBt und gelangt so in jene letzte Ein
samkeit, in welcher die groBen Strme des Lebens entspringen (S.
72).
16. S. 73; Furori, BDI 1006 f.: le specie intelligibili de' concetti ideali... per opera
zion de l'intelletto con cui converte le cose apprese in s.
17. S. 74, Furori, BDI 1008.
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20. Ebd., S. 117: sapere, vedere la verit, veramente ricordare, ossia... andare
scavando ed estraendo dal profondo della propria anima la verit....
21. Einige autobiographische Bemerkungen zum italienischen Hegelianismus in
E. Grassi, Einfuhrung in philosophische Problme des Humanismus, Darmstadt 1986 (2.
Aufl.: Einfuhrung in die humanistische Philosophie, Vorrang des Wortes, 1991), S. 1. Zu
tion S. 65-74.
N.Y. 1986 (Medieval and Renaissance Texts and Studies, 42), S. 115.
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118
Paul
Richard
Blum
zendente Objektive, d
den Philosophen zum
Der
Begriff
das
Ursp
Ntigens zu, so wie die Liebe drngt und dauert wie der Augen
blick. Fiir die Ntigung, aus der die berlieferung, d.h. die histo
rische Aktualisierung und Realisierung der Tradition, motiviert ist,
fndet Grassi in Brunos Metaphorik des Seelenlebens Belege. Der
von solcher Leidenschaft ergriffene Geist wird von tiefen Gedan
DaB der vom Gttlichen Ergriffene einsam ist, liegt in der Natur
der Sache und ist so auch durch Zitate bei Bruno belegt (S. 86-92),
der sich mehrfach in Publikumsbeschimpfungen erging. Hierin liegt
fur Grassi der Sinn des 'individuellen Lebens'. Es ist fur die ur
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120
Paul
Richard
ren Jahren
men. Auch
Blum
mit keiner
wurde unt
Renaissancephilosoph
ben.
Die
Griinde
dafii
Feld iiberlassen29.
dieser eine heftige Attacke auf den Sinn des Humanismus fur die
Philosophie enthielt30. Es scheint, daB Grassi sich in den Jahren sei
ner Professorenttigkeit in Miinchen kaum fur seinen friiheren
Freiburger Lehrer interessierte31. Nach seiner Emeritierung nahm
er jedoch wiederholt Stellung32. Er verteidigte noch einmal den phi
ner Vorlesung iiber Folly and Insanity von 1986 wendet er sogar Hei
deggers Grundbestimmungen des Seins aus den Grundbegriffen auf
seine eigene Metaphysik an: Bei Heidegger ist Sein das Leerste,
ghamton, N.Y. 1983 (Medieval and Renaissance Texts and Studies, 24). S. 51 f.:
The emergence of Platonic and Neo-Platonic philosophy (Ficino) and, later, of
Aristotelian thought, actually breaks with the Humanist tradition, and the philoso
phy of the Renaissance begins. This turn, however, signifies nothing other than the
return to traditional metaphysical thought.
30. M. Heidegger, Platons Lehre von der Wahrheit, Mit einem Brief iiber den Humani
Einleitung, S. 4: Grassi war schon 1928 zum Studium bei Heidegger nach Marburg
gegangen. - E. Grassi, Heidegger and the Question of Renaissance Humanism (wie Anm.
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34. Folly, S. 26. Der logische Widerspruch indiziert die schpferische Kraft, das
Gegenteil des Faktischen zu denken, die den Abstand des Vorfindlichen vom Un
mittelbaren markiert (vgl. dort S. 11).
35. Einfiihrung, S. 7 f.
36. Einfiihrung, S. 5. LJber den politischen Hintergrund der Verteidigung der latei
nischen Tradition s. D. Pietropaolo, Giuseppe Bottai e la fondazione dell'Istituto Studia
Humanitatis, in Studi in memoria di Ernesto Grassi (wie Anm. 4), S. 193-210: 202
f.
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Gnter Frank
SUMMARY
Das Unbehagen gegenber jener Epoche, die wir seit den 60-er
Jahren unseres Jahrhunderts gemeinhin als die Moderne zu be
zeichnen pflegen1, hat in jngster Zeit bekanntlich zum Postulat
des Endes solcher metaphysischer Leitideen wie der Emanzipation
der Menschheit oder einer Teleologie des Geistes gefhrt, wie sie
gemeinhin als Kennzeichen dieser Moderne gelten . Nun fiel be
reits der erste Erklrungsversuch zur Heraufkunft dieser Moderne
1. Der Begriff Moderne wurde zuerst durch Daniel Lerners wichtige Studie
aus dem Jahr 1958 The Passing of Traditional Society. Modernizing the Middle Age in die
Soziologie eingefhrt und von hier aus seit den 60-er Jahren zu einer universalhi
storischen Kategorie ausgeweitet. Vgl. hierzu R.M. Lepsius, Soziologische Theoreme
ber die Sozialstruktur der Moderne und Modernisierung, in Studien zum Beginn der
2. Mit der Studie vonJ.-F. Lyotard, La Condition postmoderne, Paris 1979 (dt.: Das
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Gunter
Frank
den Studie iiber die protestantische Ethik und den Geist des Kapi
talismus, aber auch in weiteren religionssoziologischen Arbeiten
sthlernen Gehuse.
Eindeutiger fiel das Urteil Eric Voegelins aus3. Seine 1952 publi
zierte Studie The New Science of Politics deutete die Moderne an
ders als Weber, mit dem Voegelin tief verbunden war -, nicht als
eine Zunahme von Rationalitt, sondern als deren Zerfall und ihre
Ersetzung durch eine gnostisch-szientistische Gegenkultur, die das
Christentum seit seinem Entstehen unterwanderte, in der friihen
Neuzeit zum Durchbruch gelangte und seither die geistigen Funda
Nach dieser Sicht war die Moderne nichts anderes als eine 'christli
che Hresie'4.
In eine hnliche Richtung - wenngleich mit einer differenzierten
The Philosophy of Order, hg. von PJ. Opitz, G. Sebba, Stuttgart 1981, pp. 21-73; E.
Voegelin, Dos Volk Gottes, Munchen 1994, pp. 7-13; 132-156; J. Taubes, Dos
sthlerne Gehduse und der Exodus daraus oder ein Streit um Marcion, einst und heute, in
Religionstheorie und Politische Thologie, Bd. 2: Gnosis und Politile, hrsg. von J. Taubes,
buch der Philosophie Vili (1992), pp. 1133-1161; bes. pp. 1144-1149.
4. Voegelins New Science of Politics gab freilich nur eine erste Darstellung dieser
Deutung der Moderne. Es wurde sein Lebenswerk, diese erste Publikation durch
umfassende sozialgeschichtliche Studien zu verifzieren. Dieses Projekt der Hi
story of Politicai Ideas, das ca. 4500 Seiten umfaBt und das Voegelin in den 40-er
und 50-er Jahren verfaBte, ist als Ganzes bis heute unverffentlicht. Erschienen
sind lediglich: From Enlightenment to Revolution, hrsg. von J.H. Hallowell, Du
rham/NC 1975; Das Volk Gottes, hrsg. von PJ. Opitz, Miinchen 1994.
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5. Besprechung des Bches Die Legitimitt der Neuzeit von Hans Blumenberg, Phil
Uberarbeitungen seiner Schrift die Einwnde Lowiths und przisierte vor allem die
Problematik einer mit dem Sakularisierungsschema verbundenen Annahme diese
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126
Giinter
Frank
ihrem
Anspruch,
zogen
zu
haben.
K
denes
BewuBtsein
zeichnet
wie
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f
Blumenberg
zur
B
einerseits
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Mi
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konnte;
anderers
sagen
als
Antwort
nen7.
Dieser
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stellung
einer
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recht,
weil
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al
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durchhaltenden
S
jene
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Sch
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Selbstbehau
ihren
metaphoris
fndet.
Blumenbe
Verwendung
des
Nachweis
einer
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Geistes
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Geschichte
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handelt,
w
dano
Bruno
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sich
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sic
physiker
zu
den
Zusammenhang
6.
Der
der
folgenden
Dis
Epochenschwelle:
C
hat
Blumenberg
seine
Bruno,
Dos
Aschermit
menberg),
Welt,
7.
Frankfurt
Frankfurt
1982,
p.
17.
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1975
sik8.
II.
8. Ebd., p. 32.
9. Ebd., p. 109.
10. Vgl. hierzu neuerdings auch Firpo, Processo.
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128
Gunter
Die
Frank
endmittelalte
auch
in
einer
de
menberg
vor
alle
gegeniiber
ihrer
mus zu tun. Bei Bruno werde diese Krise als Diastase einer absolu
rung geben. Wenn die Welt als solche schon glaubwiirdig die
Selbstverschwendung Gottes darstellt, kann er sich nicht nochmals
haben12.
nahme aus dem Postulat der Einzigkeit Gottes, der in der Schp
verstndlich macht.
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hier aus werde auch die Konsistenz der mitunter diffus erscheinen
kann fur den trinitarischen ProzeB kein Raum mehr sein. Wenn
aber, und das ist der nchste Schritt, die absolute Selbstverwirk
lichung der gttlichen Allmacht 'Welt' ist und nicht 'Person', dann
mufi der Charakter der Personalitt auch schon dem sich selbst re
Gottheit bezeichnet.
bedarf.
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Gunter
Frank
III.
lieB - und nicht nur 'iiberlieB', sondern ihm seine Zeichenkraft erst
15. Melanchthons Einspruch gegen Kopernikus. Zur Geschichte der Dissoziation von Theo
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glaubte.
Das Naturbild Melanchthons ist das einer machina mundi, bzw. uni
versa machina, die Gott nach geometrisch-mathematischen Prinzi
pien fiir den Menschen - hier kehrt in der Tat die stoische, nun
aber theologisch gewendete Anthropozentrik wieder - geschaffen
hat und die der Mensch more geometrico auch erkennen kann22. Die
19. Vgl. hierzu die Belege bei W. Thiiringer 1997, pp. 316-318, der sich auf
neuere, bisher unbeachtete Belege stiitzt.
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Gunter
Frank
Auch
eine
Gottese
eine
Glaubenserk
grBerem
Umfa
Tradition
gelehr
partizipiert
.
Blu
auf
den
Nomin
gewiBheit
Luther
Voluntarismus
M
unter
dem
ordnung
telligibilitt
Neben
Mant
wieder
etabli
dieser
gegeniiber
Kope
Verlaufsstruktu
schwelle
skizziert
Gelehrten,
der
v
ner
konservative
ren
ins
Feld
gefii
mung...
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beraft sich historisch vor allem auf zwei Sachverhalte: einerseits auf
habe, die reales und die nominales. Melanchthon selbst sei ein Ver
treter der zweiten Bewegung gewesen. Wie neuere Forschungen je
doch erwiesen haben, gab es in diesen bezeichneten Jahren weder
eine harte Realitt zwischen den reales und nominales28, noch lBt
sich das Urteil aufrechterhalten, daB Gabriel Biel, den Melan
chthon ausdriicklich unter alien Tiibinger Gelehrten als klarsten
Philosophen hervorhob29, im AnschluB an Ockham einen Nomi
nalismus gelehrt habe30. Der zweite Hinweis auf Melanchthons so
genannten 'Nominalismus' fiihrt unmittelbar hinein in den Univer
salienstreit, auf den der Wittenberger wiederholt einging31. Wie
eine Analyse dieser Nominalismuspassagen jedoch zeigt32, hat Me
lanchthons Position nichts mit einem sptmittelalterlichen theologi
26. So bereits: . Hartfelder, Philipp Melanchthon als Praeceptor Germaniae, Berlin
1889, p. 42; H. Maier, An der Grenze der Philosophie. Melanchthon - Lavater - David
Friedrich Strauss, Tiibingen 1909, pp. 29f; W. Dilthey, Das naturliche System der Gei
steswissenschafien im 17.Jahrhundert, 1892/93, in ders., Aufstzf zur Philosophie, hrsg.
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134
Gunter
Frank
schen
Absolutism
keine
metaphysis
tion
des
Sprachhu
Problem.
chthon
liberali
Gerade
stellt
sich
selbstver
chenbruch
vorau
bildete,
welches
gramm
der
gestel
Dariiber
hinaus
laufsschema
der
aus
Melanchthons
jektive
Glaubensg
als
Reaktion
auf
mus
fur
Luther
a
hier
ist
die
Textb
schmal35
-,
finde
Vorkopernikanism
renheit.
Im
Gege
zentrik
in
einer
struierten
Welt,
li
tt
verleiht36.
gie37,
die
zwei
w
impliziert,
die
M
35. Blumenberg bezog sich in seiner friihen Studie aus dem Jahr 1960 vor
nehmlich auf die ersten Kapitel der Naturphilosophie Melanchthons (CR 13, 179
202), die Loci theologici von 1535 (CR 21, 230-560) und den Kommentar zum Buch
37. Vgl. hierzu G. Frank, Philipp Melanchthons Liber de anima und die Etablierung
der friihneuzeitlichen Anthropologie, in Humanismus und Wittenberger Reformation (FS H.
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42. 1969, pp. 45-47; 1975, pp. 436f; 21982, pp. llOf.
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Gunter
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Welt43.
In
dieser
Kopernikanismus
wahren
Philosoph
sofa)
gegenseiti
lung
vom
Aufga
schichte,
die
jed
reicht,
da
sie
a
durchaus
die
Mg
net ihm doch Teoflo, in der Zahl der Jahre liege die Klugheit. Fort
schritt werde hier also nicht so sehr in der Zeit gesehen, als durch die
was anderes laBt sich kaum denken - die Erneuerung der alten m
gischen, gyptischen Philosophie, die Bruno hier mit dem Weltbil
des Kopernikanismus verbindet. Geschichtsphilosophisch liegt ein
zyklischer Verlauf zugrunde, nach dem die wahre Philosophie de
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nicht allein Giordano Bruno. Sie hatte bereits erste Ansatze bei Re
Yates, Giordano Bruno and the Hermetic Tradition, London 1964; R.S. Westman, J.E.
McGuire, Hermetism and the Scientific Revolution, Los Angeles 1977; M. Jammer,
Concepts of Space: The History of Thories of Space in Physics, New York 1960, bes. pp.
15-50; M. Fierz, IJber den Ursprung und die Bedeutung der Lehre Isaac Newtons vom abso
luten Raum, GesnerusXII (1954) pp. 62-120; A.G. Debus, The English Paracelsians,
London 1965.
48. Vgl. hierzu E. Kessler, Die Ausbildung der Thorie der Geschichtsschreibung im Hu
manismus und in der Renaissance unter dem Einflufi der wiederentdeckten Antike (DFG.
Kommission fiir Humanismusforschung. Mitteilung X), Weinheim 1983, pp. 29-49.
49. Zu diesem Geschichtsbild hat sich Melanchthon in verschiedenen Schriften
geauBert: Chronicon carionis 1536 (CR 3, 216-219), Epistola nuncupatoria in libr. Tur
cicarum rerum comment. Pauli lovii, Episcopi Nucerini, cum praefatione Phil. Melanth.
1537 (CR 3, 440-446); Ein auserlesene Chronick von anfang der welt bis auf das Jahr
Christi 1539 (CR 3, 877-884); Epistola nuncupatoria praefixa: Xenophontis historiis,
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138
Gunter
chthons
Frank
Epoche
Chronicon
Carion
klischer
Geschic
des
Verfalls
der
erneuert
werde5
struktur
der
Ges
50. Ausfihrlich hierzu . Bauer, Die gottliche Ordnung in der Natur und Gesellschaft.
Die Geschichtsauffassung im Chronicon Carionis, in Melanchthon und das Lehrbuch des
16. Jahrhunderts (Rostocker Studien zur Kulturwissenschaft, 1), Rostock 1997, pp.
217-229.
den 1997, pp. 69-101; G. Santinello, u.a. (Hg.), Models of the History of Philosophy. I.
From ist Origins in the Renaissance to the Historia philosophica, Dordrecht Boston -
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scheint.
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Irmgard Heidler
The German dition of Giordano Bruno (the Italian and some minor Latin
works) was a typical product of the cultural movement at the turn of the
Century. The publisher Eugen Diederichs, strongly influenced by the Ital
ian renaissance, was one of its key figures and Bruno became one of its
symbols. His 'monism' was interpreted in accordance with the theory of
volution and the future of the 20th Century. As an original scientific
thinker, philosopher and artist, he seemed to offer answers to intellectuals
1. Vgl. J. Lewis Mclntyre, Giordano Bruno, Macmillan and Co, London 1903, S.
323-24: A natural consquence of this public ban would be that Bruno was no lon
ger quoted or referred to as an authority... Even so, however, one may trace how
his ideas filtered through many minds and helped to dtermine the course of mo
dern philosophy, of which Bruno has as high claims as either Bacon or Descartes to
be named the founder.
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142
Irmgard
Heidler
1824
Heft
die
Lehre
gaben
Jordanus
meinungen
des
Spinoza,
Thadd
Anse
Brunus,
beriihmter
mit
Physik
in
Italien,
sondern
in
nen
1879-1891
in
Neape
arbeitet
von
Giovanni
ten4.
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gefeiert.
grbnis des Herzogs Julius von Braunschweig von demselben, Rauert und Rocco, Leip
zig 1890.
7. R. Eisler, Philosophen-Lexikon. Leben, Werke und Lehren der Denker. Berlin 1912
(Nachdr.: Topos Verlag AG, Vaduz), S. 88-89: Moritz Carriere (1817-1895), seit
1853 Professor in Miinchen, von Hegel, dann Fichte beeinflufit. Er lehrt einen
Panentheismus, nach welchem Goti in der Welt sich entfaltet und die Welt in Goti
ist. - Giordano Bruno, Ausgew. und vorgestellt von E. von Samsonow, Diederichs,
Miinchen 1995 (Philosophie jetzt!), S. 45: Moriz Carrire... stelli eine Reihe von
Vergleichen zwischen Bruno und der 'modernen' Philosophie her... Die auffallige
Hervorhebung der Reflexion iiber den Materie - und Naturbegriff bei Bruno laBt
auf ein intensives Interesse an dieser Problemstellung durch die damalige 'Moder
ne' schliefien.
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144
Irmgard
Heidler
Aufarbeitung
Brunos
leist
der
Ursache,
dem
Prin
8. Aus dem Italienischen ubers. u. mit erluternden Anm. versehen von A. Las
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als Schiller von Hermann Lotze, einem der Philosophen des 19.
O. 1894.
17. Giordano Bruno, sein Leben und seine Weltanschauung, Vortrage, gehalten in der
Psychologischen Gesellschaft zu Miinchen. Mit Giordano Bruno's Brustbild, sowie
einem Facsimile seiner Handschrift und der Abbildung seines Denkmals in Rom,
Ackermann, Miinchen 1888 (Sonderabzug ausjuni - undjuliheft der Sphinx). Vgl. Giordano Bruno und die natiirliche Magie, Sphinx (Mrz 1887).
18. Vgl. S. Przybyszewski: Erinnerungen an das literarische Berlin. Mit einem Geleit
wort von Willy Haas, Winkler, Miinchen 1965, S. 163-66: Von Amerika ausgehend
habe eine phnomenologische Bewegung die exakte Wissenschaft herausgefor
dert. Die hervorragendsten Theoretiker des Okkultismus waren die Mitarbeiter
der Zeitschrift Sphinx, darunter auch Cari du Prel.
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146
Irmgard
Heidler
Unzerstrbarkeit ailes se
Dinge des Himmels und de
auf ihn als Zeugen fur d
kennung Brunos20.
Bruno hatte fur ihn iiber die Naturwissenschaft hinaus zu richti
aber dieser Denker hatte mehr Poesie als aile unsere Dichter des
Tages23.
Zum dreihundertsten Todestag Brunos griindeten freireligise,
monistische oder literarische, nicht fachphilosophische Kreise den
Giordano-Bruno-Bund fur einheitliche Weltanschauung. Ernst Haeckel
S. 365.
S. 28.
21. hnliche Schlusse zog F. A. Yates, Giordano Bruno and the Hermetic Tradition,
Routledge and Kegan Paul, London [1964], S. 452: Moreover, the mechanistic
world view established by the seventeenth-century revolution has been in its turn
superseded by the amazing latest developments of scientific knowledge... Is not ail
science a gnosis, an insight into the nature of the Ail, which proceeds by successive
rvlations?.
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trag im Giordano Bruno-Bunde zu Berlin gehalten und fur den Druck erweitert,
Berlin und Bern 1901, S. 3: Nach dem Zusammenbruch der alten Glaubensreli
gionen schmachten Millionen nach neuer Andacht, die mit Wissenschaft, Freisinn
und aller fortgeschrittenen Sittlichkeit einig ist. Mochte der Giordano Bruno-Bund
diesem tiefen Bediirfnis einige Befriedigung zu bieten verstehen!. Vgl. auch S.
358, S. 350-51.
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148
Irmgard
Heidler
gesetzt...
das
Ideal
legt
bered
27. Mit Fidus' Bruno-Bild als Umschlag und Vignetten aus Brano Willes Offenba
rungen des Wacholderbaums (Diederichs 1901). 1. Aufl. bei E. Strauss, Bonn 1900;
Erstaufuhrang am 7.7.1900 im Alten Leipziger Stadttheater.
28. Zur Einfuhrang, ibid., S. 7-11.
29. W. von Scholz, Neue Dramen, Das literarische Echo, IV (1901/02), Sp. 670
73, zu Borngrber Sp. 671: Kunstlerisch betrachtet ist es ein schwchliches Intri
guenstiick voli phrasen - und tiradenreicher Monologe, in denen Bruno bis zum
UeberdruB von seiner Weltanschauung redet, ohne sie irgendwo im Stiick wirklich
zu haben. - Der Absatz blieb schwach: 159 Exemplare im ersten Jahr, dann im
mer un ter 100, sieht man von den 437 Exemplaren 1917-18 ab.
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40.
S. 90-91.
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150
lrmgard
Heidler
Damais
die von
inspiriert
hat3
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schichten ungelesen lassen, jedes Werk eines originalen Denkers gibt uns
mehr, denn es ntigt zum Selberdenken und erzieht und steigert unser
BewuBtsein.
41. E. Diederichs an Friedrich von den Leyen, 5.1.1903, in E. Diederichs. Leben und
Werk, a.a.O., S. 70-71.
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152
Irmgard.
Heidler
Auch
noch
behielt.
tiges Prinzip wirken sah, habe den Gedanken Brunos und der
45. Fiir Diederichs schienen damais in seiner Verlagsliteratur die Fden zu einer
neuen Persnlichkeitsliteratur zusammenzulaufen, mit diesem Drama, das er iiber
die intelligible Schonheit Plotins interpretierte, Plato oder Bruno. (Vgl. E. Diede
richs an Heinrich Meyer[-Benfey], 24.12.1902, in E. Diederichs. Leben und Werk,
a.a.O., S. 69-70).
46. W. Pater, Die Renaissance (1902); Die Friihrenaissance der italienischen Malerei
(1910) oder Der Fiirstenspiegel Machiavellis mit Friedrich des GroBen Der Antima
chiavell (1912).
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talitt: Das ist der Triumph und die hchste Ausgestaltung des
Humanittsgedankens!... Nicht ohne Grand bedeutet sein Name
noch heute einen Kulturkampf48.
Alle diese Biicher waren eher mzenatisches Unterfangen denn
verlegerischer Erfolg. Dies galt auch fair eine neue Reihe ab 1913,
die Klassiker der Naturwissenschafl und Technik - 1918 erschien hier
47. M. Herzfeld hatte 1904 die durch E. R. WeiB glanzvoll ausgestattete Auswah
Leonardo da Vinci, der Denker, Forscher und Poet herausgegeben.
48. Wege zu deutscher Kultur. Eine Einfuhrung in die Bcher des Verlages Eugen Dieder
49. Vgl. Reformation des Himmels, S. XIV: Von der Aufnahme des Werks im g
bildeten Publikum wird es abhngen, ob ich bald auch die iibrigen italienischen
und lateinischen Schriften dieses grossen Mannes, zunchst die cabala del cavall
Pegaseo und die heroici furori, deren Ubersetzungen lngst vorbereitet sind, de
Presse iibergeben kann. - Kuhlenbeck zog in seinen Erluterungen immer auch
die lateinischen Schriften (im wesentlichen nach Gfrer) heran.
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154
Irmgard
Brunos
Heidler
angesichts
seine
Kuhlenbeck
zusammen.
Grundziige
(Individualismusf1, doch
Kuhlenbeck kann ich nu
mein wenig zuverlssig i
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54. Kuhlenbeck erhielt fiir Neuausgaben und Neuauflagen 15% Honorar des bro
schierten Ladenpreises, ein gutes Honorar also. Diederichs konnte allerdings Fehl
betrge aus dem Aufkauf alter Auflagen und deren Absatz vom Honorar abre
chnen; vgl. Brief an Prof. L. Kuhlenbeck, Lausanne, 11.3.1904 (ibid.): Sie haben
auf Giordano Bruno hin eingerechnet des Ankaufspreises 'Von dem Unendlichen'
55. GW I: Das AschermittwochsmahL br. M 4.-, Hperg. geb. M 5.50. - Zur Ein
fhrung: I. Giordano Brunos Persnlichkeit und Leben. II. Giordano Brunos Welt
anschauung, S. 1-37. - Vgl. Kuhlenbecks Nachwort zu seiner Ausgabe von Refor
mation des Himmels (Lo spaccio): Hier die teils gekiirzte und iiberarbeitete, um ein
zelne Polemiken und Beziige auf andere Philosophen reduzierte, weitgehend aber
auch identische Version von Kuhlenbecks friihem Essay.
56. GW II: Die Vertreibungder triumphierenden Bestie, br. M 7.-, Hperg. geb. M 8.50. Vorwort des bersetzers, S. 1-10. 2. Aufl. von Die Reformation des HimmeLs (eigentlich
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156
Irmgard
Heidler
kulation miteinbezogene
car Brandstetter in der B
stattlichen Bande betrug
5,50 und 8,50 Mark in Ha
teurer als belletristische
lich), lag dagegen giinstig
Angesprochen
war
ein
garde, Bildungsbiirgertu
sen bis hin zum Universit
Die Absatzzahlen waren
folgte vorwiegend in den
(zum Teil der guten Aus
erfaBt wurden: Mit sehr
jahr hinausreichendem d
Exemplaren im Jahr (G
Exemplare) vor 1919/20
letzten
beiden
lich,
anderen
die
Bande
seit
bl
den
Seligers Konkurrenzausga
Bestie in der wenig renom
bliothek des Magazinverl
der
Ursache,
dem
Prinzip
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fiihrung ist fiir den Laien berechnet und gibt ihm eine kritische Stel
63. Mit einem Bruno-Zitat aus De immenso. Wohlan, richten wir unsere Auge
stets auf das vielfrmige Abbild der alleinen Gottheit, die uns, die wir im Schiff d
Seele dahinsegeln, als Leuchtturm strahlt, die Vernunft fuhre das Steuer, im Sp
gel der Wissenschaft fange sie ihr Licht auf, bewahre im Gedchtnis das Verg
gene, erforsche das Gegenwrtige und schaue voraus das Zukiinfitige. Zit. nac
GW I, Zur Einfiihrung, S. 35. Folgesatz: Mit Recht nennt Trismegist den M
schen ein Wunder, da er in Gott eingeht, um selber Gott zu werden. Fiir Kuhl
beck war dies Plotinsche Schonheitsmystk, die er in seinem Sinne definiert
Aber es ist eine Mystik, die... auf Gedankenklarheit und seelischer Harmonie
ruht und die sich... zu heroischer Weltbejahung... Verwirklichung aller Ideale d
Schnen, Wahren und Guten begeistert.
65. Buchhandelsprospekt Nr. 3, 1906 ( Von der Ursache, dem Prinzxp und dem Ein
[!])
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158
Irmgard
Heidler
Artur Bo
So herau
>68
68. Dem Eugen Diederichs Verlag Miinchen verdanke ich die Erlaubnis zur Be
niitzung der Rezensionenmappe. In einer Mappe zu Giordano Bruno (und Born
grbers Giordano Bruno) sind zahlreiche groBere und kleinere Rezensionen zu alien
Bnden der Ausgabe in den originalen Zeitungsausschnitten, auf Karton geklebt,
gesammelt. Die Quellenangaben dazu sind meist nur rudimentr und hier ebenso
wiedergegeben.
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Giordano-Bruno-Literatur:
Das Bruno-Studium wird jetzt, gestiitzt auf die beiden grossen Ausgaben
[in der Originalsprache], einen Aufschwung nehmen, wie man ihn bisher
kaum geahnt hat... Fiir eine gliickliche buchhndlerische Spculation halte
auch ich dieses Unternehmen nicht; aber der Wissenschaft kann nur damit
gedient sein, wenn begeisterte Jiinger einer Lehre wie Kuhlenbeck uns
brauchbare, wenn auch nicht ganz einwandfreie Uebersetzungen Bruno's
liefern... Dem grossen Publikum, sofern sich dieses fiir Bruno interessirt, ist
mit dieser sich frisch und flott lesenden Uebersetzung ein wesentlicher
Dienst geleistet. Und so kann ich nicht umhin, Dr. Kuhlenbeck in seinem
Uebersetzungseifer zu bestrken.
Mit grosser Behutsamkeit sind freilich die Randglossen Kuhlenbeck's zu
benutzen. Abgesehen davon, dass er da de omnibus rebus et quibusdam
aliis handelt und gar nicht hergehrige Dinge herbeizieht, die den Umfang
der Bcher unnutz beschweren, finden sich auch in diesen Noten manche
bedenkliche Ausfuhrungen...
72. L. Stein, Jahresbericht iiber die deutsche Litteratur zur Philosophie der Renaissance
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160
Irmgard
Heidler
Kuhlenbeck
tisch
bei
aller
vorging75.
Giordano-Bruno-Bunden
auch in Deutsch-Oesterre
1889-1892, Archiv
571; 574-81.
fur
Geschi
III sei willkommen wegen Kuhlenbecks AbriB der Geschichte der kosmologischen
Anschauungen bis Bruno. R. F., Vont Bchertisch, Neue Ziiricher Zeitung,
24.5.1907: wertvolle Orientierung im Vorwort zu GW IV.
76. Das Wissen fur Aile, Nr. 32, 1906, IV; F. v. Siller, Die Wartburg, Nr. 22,
27.4.1904; Giordano Brunos Gesammelte Werke, Das zwanzigstejahrhundert, H. 25,
18.6.1905, S. 296-97.
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von der Unendlichkeit der Welt ist fur die moderne Naturwissen
kulturhistorisch Intressantes80.
hat, ist in diesem Manne leibhaftig iiber die Erde hingegangen und
im Feuer aufgestiegen 82-, der Verlag fur sein Unternehmen ge
78. Siiddeutscher Brsen-Courier, Vili, Nr. 302, 19.3.1905, zu GW III.
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162
Irmgard
Heidler
Moderne zu etablieren,
miihungen des Verlags
stehe seiner unbefang
83.
So
z.B.
G.
M.
Richter,
miiBte.
85.
L.
Seele
Kuhlenbeck,
und
Religion
von
der
terminorum
der
Giordano
Bru
Willensfreihei
Klassiker,
1),
metaphysicorum
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S.
und
sche wandten.
zeigte86
86. Vgl. M. Maeterlincks Das grafie Ratsel, 1923; H. Kiinkels Die Sonnenbahn. Ein
Seelen - und Schicksalslehre, 1926; W.-E. Peuckerts Die Rosenkreutzer. Zur Geschicht
einer Reformation, 1928.
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Luciano Artese
SUMMARY
deal with Patrizi's attempi to obtain the payment owed to him by Philip II
of Spain for the Greek books which the philosopher had sold to him over
ten years earlier. Secondly, there is a letter to Baccio Valori of 1590 by
Francesco de' Vieri, who expresses his doubts about the title and contents
of Patrizi's Nova de universis philosophia. Finally, some letters published at
the beginning of the seventeenth century are used to delineate the person
ality of Cardinal Bonifacio Vannozzi of Pistoia, who carried on a corre
spondence with important exponents of the new philosophy at the end of
the sixteenth century.
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168
Luciano
Artese
L'analisi
del
prim
lettera
autobiogr
veniamo
a
saper
trizi
ottenne
dal
per
i
quali
ebbe
Milano1.
In
tale
denaro
effettiva
un
episodio
del
1
su
cui
tornerem
solta.
La
riscossi
Chersino
un
prob
di
un
decennio.
L
contribu
per
al
ambienti
fiorent
1586,
il
Patrizi
e
scana:
nell'Accad
un
vivo
interess
polemica
Crusca.
rentina
cassare
tassian
Fu
con
o
a
spinger
il
denar
volta
all'interven
tante
fiorentino
intercedere
pres
suo
caso.
L'amba
sofo,
segnalando
'memoria'
del
Pat
nella
filza
Med.
7
tenere
la
memor
tera
indirizzata
a
a
Firenze,
in
cui
intervento.
Aven
drid
che
era
stat
favore,
il
Chersi
1.
Hebbe
del
prezzo
lano
di
Ducati
660:
Cherso,
Lettere
ed
op
su
questa
vicenda
cfr.
cae
2.
selectae,
Cfr.
infra
cura
doc.
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2.
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170
Luciano
Artese
vanni de' Bardi5. Nel 1586 l'edizione della Poetica riaccese l'inte
6. Ivi, p. 190.
7. Il Trimerone... in risposta alle oppositioni fatte dal Signor Torquato Tasso al parer suo
scritto in diffesa dell'Ariosto, che era aggiunto a Della poetica di Francesco Patrizi
15.
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10. Non credo che l'invito a scrivere tutto quello che poteva in su
essere ricollegato agli interventi del Patrizi sulla questione del cor
Reno, che risale agli anni 1579-1580.
nel quale si contengono i tre primi libri delle Metheore, nuovamente ristam
227.
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172
Luciano
Artese
trizi
fa
sapere
di
de
universi*
philos
ripreso
questo
m
mando
qui
inclus
della
Poetica16,
r
renze
il
lavoro
che
di
queste
mie
fatic
e
agli
altri
intend
siamo
dedurre
che
trizi
invi
al
Valor
giudizio
degli
inte
sone
intendenti,
una
valutazione
phia.
18. La lettera del Verino che qui si pubblica del dicembre del '90, troppo di
stante dall'invio dell'indice al Valori del novembre '89; sappiamo invece che tra la
fine del '90 e inizi del '91 il Patrizi aveva inviato a diversi corrispondenti il fronte
spizio dell'opera; ad esempio, nella lettera del 12 gennaio del 1591 (Lettere ed opu
scoli, cit., p. 72) egli ringrazia il conte Guidobaldo Bonorelli per aver mostrato il
foglio del principio della mia filosofia al cardinale Federico Borromeo.
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174
Luciano
turate,
Artese
perch
della
filosofa
a
concepite
in
mod
primo
ed
unico
aristotelica.
coepimus:
In
realt,
'nuova
nonne
poi,
qu
ma
conf
21. Ibid.
22. Ibid.
tando ogni concetto ancora con quello che apparisce al senso, tenendo quell
istesso ordine che tiene questo gran filosofo (ivi, p. 182).
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tante stelle26.
27. V. Capponi, Biografia pistoiese, Rossetti, Pistoia 1878, pp. 384-386; A. Fabroni,
Historia Academiae pisanae, II, Pisis 1792, p. 460. Traggo da qui la data di nascita, ma
qualche dubbio mi sembra legittimo, poich improbabile che fosse ancora allo
28. Delle lettere miscellanee del signor Bonifatio Vannozzi I. C. Pistoiese et protono
tario Apostolico. All'illustrissima et preclarissima Academia Veneta, I, in Venetia, Ap
29. Ivi, p. 114, lettera non datata a Pierantonio del Verro a Pistoia.
30. Ivi, p. 23, lettera da Napoli a destinatario anonimo del gennaio 1589.
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176
Luciano
Artese
Vannozzi
instaur
intellettuali
dell'e
all'antiaristotelism
contatti,
forteme
dalla
sua
ampia
ra
decenni
del
XVII
Roma
e
Bologna33
lume,
nel
quale
co
Della
Porta,
al
Far
evidenti
caratteriz
opere,
definitiv
sospette,
opere
ch
priva
di
datazione
zato.
La
figura
del
un
altro
rilevante
nismo
e
all'interes
lettera
indirizzata
con
ogni
probabili
una
aperta
difesa
aveva
sottoposte
F
mente
rilevante
il
era
uno
dei
motivi
molti
dei
polemist
le
dottrine
di
cara
mai
giudicate
eret
coinvolgere
in
un
chiara
distinzione
alla
Chiesa,
e
la
fi
33.
Per
il
primo
volum
nozzi
Dottor
Pistoiese,
e
Appresso
P.
Manelfi,
M
fatio
chi, MDCXVII.
Vannozzi
Dottor
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178
Luciano
Artese
ziati40.
Come
sost
1588
e
il
1594
si
c
scontro
che
diede
della
Chiesa
della
C
mento
di
Sisto
V
n
la
possibilit
di
com
chiamata
a
Roma
d
grande
riforma
de
ternazionale di Torino (11-13 Febbraio 1993), Olschki, Firenze 1995, pp. 201-226;
nello stesso volume cfr. inoltre C. Vasoli, Il ritorno di Platone, dei neoplatonici e dei
prisci theologi. A proposito della relazione di Enzo Baldini, pp. 379-382, dove viene ri
badita la convergenza tra le speranze di riforma del rapporto tra filosofia e auctori
tas e il cosiddetto partito navarrista.
41. Sulla vicenda del Patrizi e sulla sua condanna cfr. ora l'introduzione di A. L.
gia (14-15 novembre 1980), Il pensiero politico, XIV (1981), pp. 154-170; nello
stesso fascicolo cfr. L. Firpo, Ancora sulla condanna di Bodin, pp. 174-186.
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zione:
nerar nausea col fetore de loro innominabili nomi. Dichiariamo bene che
dice dei libri di lettere del Cinquecento, a cura di A. Quondam, Bulzoni, Roma
1981.
45. Della suppellettile degli avertimenti politici, morali, et christiani, 3 voli., in Bolo
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180
Luciano
Artese
mano48
del
Chers
tro
la
Nova
de
un
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effettiva,
sem
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primo
luogo
em
trizi,
allorch
il
V
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dove
Platone
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poi
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posto,
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ubique.
Al
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nei
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In
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tanto
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ambig
riferita
dal
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agli
scritti
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Vannozzi,
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del
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considerata
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quell'altra
similitu
Iddio
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squam'.
48.
Le
una
Sotto
lettere
non
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sf
il
son
la Nova de universis.
Pur nel modesto spessore filosofico del testo, pubblicare una let
tera di questo tipo a nove anni dalla morte del Patrizi, quando or
detto ermetico proprio attraverso lo Zorzi. Cfr. inoltre F. Yates, Giordano Bruno e la
tradizione ermetica, Laterza, Bari 1981, pp. 271 ss.
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182
Luciano
Artese
una
postuma
e
c
di
un
certo
clim
quando,
con
la
ch
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ebbero
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terno
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e
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in
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il
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indirizzate
dati
sulla
biogra
dunque
ad
uno
d
quegli
anni
furo
ogni
probabilit,
venafrani'
del
Va
Documenti
1
Archivio di Stato di Firenze, Mediceo del principato 2903, Registro delle lettere
dell'ambasciatore in Ferrara Camillo Albizi a Francesco I de' Medici. Da una let
tera del 7 luglio 1586; carte non numerate, ma ordinate aono logicamente.
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simo e noto per molte sue singoiar virt, come piena fede
scritti e particolarmente quelli de la sua Poetici gi mandat
ad ogni altro suo merito si aggiunge quello d'esser affetti
A. S. F., Med. del prime. 782, c. I5r, lettera di Francesco Patrizi all'ambasciatore
Albizi57
A. S. F., Med. del prime. 269, c. 90r. Da una lettera del Granduca all'ambascia
tore Albizi a Ferrara, 7 7 luglio 1586.
56. Delia poetica di Francesco Pattici, La deca disputata..., in Ferrara, per V. Baldini
stampator ducale, 1586; Della poetica di Francesco Pattici La deca istoriale..., in Fer
rara, per V. Baldini, 1586.
57. Si tratta di un foglio inserito nella filza 782 del Mediceo, recante la firma in
dubbiamente autografa del Patrizi; dal contenuto e dalla data sembra essere il me
moriale di cui parlava l'Albizi perlomeno una parte di esso.
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184
Luciano
Artese
mani.
A. S. F., Med. del princ. 2902, da una lettera dell'altro residente in Ferrara, Anto
nio Costantini, al Granduca di Toscana, 13/10/1586, cc. non numerate.
... Ha commesso detto Signor Duca al Patricio che stenda scritture, e che
metta in carta accuratamente tutto quello che possa fare in suo favore. Il
qual Patritio ritorn a Ferrara la settimana passata, e di filosofo ch'egli era,
58. L'originale della lettera nella filza Med. 2902, Lettere originali da Ferrara.
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lori.
opererebbero per generare altre cose simili a loro per conservarsi. Onde
terzo io istimo che il Signore Francesco ancor esso si conformi con l'antica
verit approvata da gran filosofi per la conformit con le cose fuori dell'a
Baccio Valori; i fogli appaiono sciolti e non numerati, ma distinti per il nome del
mittente; la lettera si trova in un fascicolo di lettere di diversi al Valori e corri
sponde al n. 139.
60. L'indicazione copia, posta nel margine in alto a sinistra del foglio pare della
stessa mano che ha copiato il resto della lettera.
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186
Luciano
Artese
nima,
con
le
regole
valenthuomini
valor
io
dico
che
la
luce
e
nognibili
[ric|,
que
Come
col
senso
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mezzo
che
le
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se
loro
stessi,
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questi
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dell'intelletto
agente
Platone
nel
6
libro
dell'
Anima
al
2
cap
prencipi
et
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m
theologia
rivelata;
c
scritti,
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Plat
accettati
i
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Tommaso
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Aquino
sta
et
per
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ancor
esso
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voluto
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stretto;
come
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i
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et
poeti
gentili,
con
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se
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Si
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sottili
intelletti
theologi,
et
per
tali
capace
et
pi
con
lo
sottili
spiriti,
che
pi
prenderanno
le
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raggio
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grande
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d'amore
le
mani
di
alla
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miserabile
dell'aria
io
ho
perso
intendono,
et
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di
b
che
a
Dio
piace
per
q
in
grafia
sua;
che
che
era
filosofo
gen
Quando
Vostra
Sign
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mentre stetti in Napoli, non havendo saputo far, in quel tempo, di molti
avanzi ch'io harei potuto far, conversando con esso lei, pi frequente
verlo amorevole, et che con agevolezza communichi altrui il frutto de' suoi
studii. Io tengo che oggi d, et per varia erudizione, et per sottigliezza d'in
gegno Vostra Signoria sia una fenice, un miracolo de' nostri secoli. Posso
scriver sicuramente a Vostra Signoria delle proprie sue lodi, perch affi
nata in cos buona filosofa, non lascer disordinar l'affetto al prurito et al
titillo di questi sussurri, et di questi blandimenti, che per esser veri, io posso
con tutto ci dirgli senza timore, et Vostra Signoria ascoltargli senza ros
sore. Come quella che biasima assai, chi sa poco, et loda parcamente
chiunque sappia molto, essendo noi ordinati dalla natura, et da Dio per sa
pere, et non per non sapere, gi che a cotal fine fu all'huomo, et non al ca
vallo, dato et infuso l'intelletto.
Io vivo in queste delicie venafriane, et fra l'altre cose, che ci sono esqui
site, godo di quel buon olio, che da Oratio fu celebrato tanto, et acci Vo
stra Signoria arrivi a saper, col mezo della prova, s'egli si oppose gliene
mando questo poco per un assaggio, et per mostra. Se le sar riuscito, me
n'avedr quando Vostra Signoria mi scriver, ch'io gliene mandi dell'altro.
Questo di quel vergine, fatto con molta maestria, bianco, granelloso, te
nace, et sodo, simile al mele di Spagna. Molto migliore di quel di Tivoli
egli, che pur anch'esso in gran predicamento de' golosi, et che fa di gran
d'honore a panunto et allo scappi. Siavi contrasegno di ci, che moltissimi
63. Si tratta del De furtivis literarum notis vulgo de ziferis, Neapoli, apud Scotum,
1563.
64. Magiae naturalis libri XX, Neapoli, apud H. Salvianum, 1589; credo che il Van
nozzi si riferisca a questa edizione e non a quella troppo lontana del 1554.
65. Phitognomonica octo libris contenta, Neapoli, apud H. Salvianum, 1588.
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188
Luciano
Artese
de'
primari,
et
de
proveduti
qui
pi
per
farla
costar
p
mento,
quel
suo
tr
tenuto
da
lei
come
stesso,
le
ho
vedut
Ivi, p. 115.
Al signor Francesco Patricio.
Ogni attione di Vostra Eccellenza virtuosa, perch eli' veramente filo
sofo, non solo morale, ma christiano. Ecco che nel farmi degno del suo li
bro, che libro, et donarmelo, mostra humilt, et benignit grande. Et chi
son io, a cui si debbano inviar questi favori tanto segnalati, ch'io sto per
dire che a pena ne sieno degni i Padri? so che 1' Eccellenza Vostra non
burla chi l'osserva come fo io, altramente io dubiterei ch'ella havesse fatto
conto di mandar la lira all'asino. Ma 'absit', che d'un animo candido, co
m' quello di Vostra Eccellenza d'uno che 'est totus teres atque rotundus',
si debba sospettar una cosa si laida, et creder che chi ha pien di filosofa la
lingua e '1 petto, si mettesse a burlare i suoi pi affettionati partigiani. Forse
10
Ivi, p. 309.
Signor Francesco Patritio filosofo insignissimo.
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190
Luciano
Artese
suspicor'69.
Riceva
ch'io
possa
far
di
E
odorar
non
che
a
g
stupisco
della
loro
ch
io
me
l'immagi
si
sono
innamorati
cellenza,
non
per
come
pipistrello
al
lenza,
et
non
posso
senno,
che
se
per
t
bene,
ella
sar
di
g
pendo
quanto
sia
am
da
me,
s'adirerebbe
mato
da
lei.
Bacio
l
Gentilissimo
Signor
colloqui
della
perso
ria
de
tempi
passat
che
ha
l'a,
et
i
bene,
se
noi
sapes
Bacio
le
mani
a
V
secoli.
11
Ivi, p. 305.
Al Signor Bernardino Telesio a Cosenza71.
del Vannozzi e un suo Discorso introduce il 3 voi. delle Lettere in cui numerosi sono
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io non har cosa tanto cara ch'io non la doni volentieri per
desiderato aviso, et l'Illustrissimo Signor Duca di Nocera, c
suono di mancia, mand a chiamarmi, et anch'esso voleva
per il medesimo annuntio, et io risposi a Sua Eccellenza ch
solito darsi la mancia se non a chi il primo, io nondimeno
sto per questa bramata novella che volentieri la dar anch
lenza. Hora che s'aspetta pi ci terr Vostra Signoria sospe
lever di questa infermit cos etica, et cos tabida? Un fil
che dovrebbe darci il rimedio da sedar le perturbationi,
materia, et fomento ad ingagliardircele? Forse vorr Vost
in questa esser contrario ad Aristotele? venga di grafia, v
sospirar pi il suo mecenate, anzi il suo Augusto, dico del
Nocera, Augusto et mecenate non a lei solamente, ma a qu
glioni godere del beneficio della sua liberalit, che tale d
un moderno Alessandro. Io sto contando i minuti, et ogni
dello Spedaletto, che preghino per il buono e presto viag
gnoria. Venga il nostro Socrate, venga il nostro ille dixit,
una falange di virtuosi dispostissimi a servirla, honorarla
Di Napoli.
trettanto l'harei premiata se fosse stato in poter mio il farlo. Prego nostro Signore,
che la conservi, et prego lei, che mi conservi in gratta di Sua Signoria Illustrissima.
Cfr. G. Gabrieli, Notizia della vita e degli scritti di Antonio Persio Linceo, R. Accade
mia Nazionale dei Lincei. Rend, della classe di Scienze Morali, Storiche e Filologi
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Note
Ornella Faracovi
A PROPOSITO DI SATURNO
dato dai dodici segni dello zodiaco. Sono solo alcuni esempi
dei. Saggio sul ruolo della tradizione mitologica nella cultura e nell'arte rin
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196
Ornella
Far
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una
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che
diventa
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niana,
intorno
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pagine,
Tempo,
svolge
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di
come
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Del
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Belles
Lett
l'impostazione
della
v
gia
la
storiografia
fi
Guzzo4.
Ma
vediamo,
francese
e
italiana,
c
A
Berlin 1923, conobbe con l'apporto di R. Klibansky una lunga e avventurosa riela
borazione, da cui scatur nel 1964 il pi ampio lavoro (R. Klibansky, E. Panofsky, F.
Saxl, Saturn and Melancholy. Studies in the History of Naturai Philosophy, Religion and
Art), sul quale condotta la traduzione italiana, Saturno e la melanconia. Studi di sto
ria della filosofia naturale, religione e arte, Torino 1983.
37.
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5. Dio dalla falce potente detto Saturno nel Cantus (ora in traduzione in G.
Bruno, Le ombre delle idee. canto di Circe. R Sigillo dei Sigilli, Introduzione di M. Cili
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198
Ornella
Faracovi
Chronos
era
presto
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Cicerone
aveva
espre
che
Saturno
divora
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ghiottirle6.
della
Grande
Teogonia
Krono
quando
l'inconsapev
torno
a
Gaia,
e
ne
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prontata
dalla
stessa
stratificata
tradizion
propri
figli,
viene
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madre
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ha
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rare
al
suo
posto
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Omero,
ad
abitare
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Esiodo
invece
in
u
Plutarco
diventa
d'oro,
nella
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gnato
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di
e
dei
beati,
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Titano,
che
tutto
d
Grandezza,
determi
suo
mito,
e
le
dicoto
6.
Per
gli
stoici
1091;
Cicerone,
cfr.
Sto
De
natu
squali,
Leipzig
1908,
pp
nos-Chronos,
che
ad
on
Pohlenz,
consueta
in
o
1922,
col.
1986;
ma
anc
II,
64.
Stesso
concetto
ideo
a
Graecis
immuta
(,Saturnalia,
I,
22,
89).
rario,
sovrintendente
nalia,
I,
7,
24;
Tertullia
doro,
Etymologiae,
XV
7.
Iliade,
IV,
v.
59;
8.
Dapprima
un'aurea
abitatori
delle
case
d'O
cielo,
Esiodo,
Jaeger,
Le
cura
opere
di
S.
Ri
9.
Teogonia,
w.
161
ss.;
cit.
p.
105,
nota
28;
Pin
lunae
apparet,
941
A.
10.
Inni
orfici,
XIII,
v.
Alla
versione
omerica
d
113;
ma
v.
anche
Mani
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del dio, emarginato da Zeus: non a quella fase della sua vicenda, bens
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200
Ornella
Faracovi
l'ultima
et
dell'esist
fasi
della
vita
che
m
l'adolescenza,
Venere
classico
tema
astrolo
richiamano
ad
una
se
'grande
malefico'
de
proietta
di
slancio
al
con te, come anche per ragioni grammaticali sembra preferibile sup
porre, in analogia con i nominativi maschili bonus e malus, concordati
con il soggetto sottinteso tu, del verso 12. Gli interrogativi bruniani circa
la possibilit di dire il tempo buono cattivo si trasformano cos in altret
tante domande circa la possibilit di dichiararlo un bene un mcile. Da un
punto di vista concettuale lo spostamento non di poco conto, poich non
evidentemente lo stesso dire che una cosa buona (o cattiva), e dire che
essa in s un bene un male. Ma con una resa grammaticalmente e filo
soficamente poco convincente del testo latino fa nodo anche l'altra caratte
ristica, quella che pi qui ci interessa, delle due traduzioni: il loro perdere
di vista quella distinzione astrologica fra pianeti 'benefici' (Luna, Venere,
Giove) e pianeti 'malefici' (Marte e, appunto, Saturno), che costituisce lo
sfondo pi immediato dei versi di Bruno. Si tratta di un tema largamente
presente alla cultura antica, medievale e rinascimentale, strettamente con
nesso alla discussione, tanto intensa presso i neoplatonici di tutte le epo
che, intorno alla liceit dell'attribuzione di effetti malefci ai pianeti. Qual
che rapido riferimento a testi assai celebri, fra loro cronologicamente an
che assai lontani, sar sufficiente a suggerire l'idea della diffusione del
tema, soprattutto in rapporto all'immagine di Saturno.
Gli antichi dissero benefici Giove, Venere e anche la Luna per l'azione
temperata e per la costituzione prevalentemente calda e umida. E conside
rarono di natura contraria Saturno e Marte, il primo per il rigido freddo, il
Leipzig-Berlin 1913.
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proposito
di
Saturno
201
Quando alla nascita dei mortali questa stella appare all'astrologo nelle sue
proprie case, indica che saranno ricchi, e raggiungeranno grande opu
lenza, felici e con una vita facile fino alla fine (Manetone, Apotelesmatica,
IV, 15).
zata dal corretto giudizio, ed essi svolgeranno tutti i loro compiti secondo
le regole del retto giudizio; ma nei confronti delle mogli e dei figli saranno
tore della forza e della potest (Cornelio Agrippa, De occulta philosophia, II,
LIX).
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202
Ornella
Faracovi
vata15.
invece
nel
effetti
planetari
vie
ostili
alla
genetliaca,
zione
ermetizzante
spingere
comunque
i
alcunch
di
malvagio
condo
Quattrocento,
rum,
dove
si
dichiar
lestibus
ac
multi
min
bos
sive
motores
con
mere
felicemente,
n
ratteri
del
Saturno
d
cat
humani
generis
gatum,
divinum
aut
gono
presenti
queste
terrogativi
bruniani
sposta
che
si
delinea
ranno:
buono
quelle
discu
cattivo,
ha
samente
da
quanto
mente
riparazione
e
dine
del
tempo.
Se
tutto
questo
ve
10,
che
sostiene
la
tr
ubi
tu
diro
rabidus
fr
diventa
in
ma
qu
minacciosa
falce,
la
prendra
ton
cruel
co
dre.
Chiunque
abbia
smico,
che
regola
att
grandioso
meccanism
15.
caso
di
avverti
buon)
Saturno
poeti.
Diversamente
or
nia,
cui
fa
riferiment
sotto
il
(un
1968.
16.
Appresso
mi
doma
voli.
Questo
modo
di
p
pletamente
dalla
realt
tori
di
bene,
Giamblic
1995,
p.
36.
17.
M.
Ficino,
Disputati
ler,
Firenze
1937,
p.
3
none
1991,
p.
216).
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proposito
di
Saturno
203
pi
il
falcetto
dei
mietitori,
che
21. Nell'interpretazione del verso 9 (cos come su diversi altri punti di minore ri
levanza) mi discosto dalla traduzione di Ludovico Limentani (D'altra parte, dove
tu irato meni invano il fiero tuo colpo), inserita in Ricordi e studi in memoria di Fran
cesco Flamini, Perrella, Napoli 1932, pp. 77-8, e anche da quella (D'altra parte,
quando tu sarai reso furioso dal colpo feroce andato a vuoto) recentemente fornita
in N. Badaloni, Sulla struttura del tempo in Giordano Bruno, Bruniana & Campanel
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204
Ornella
supporre
questo tipo:
Faracovi
un
inesist
uccisore.
in quella fase del mito che ruota intorno al generare e divorare i figli, il
verso 9 allude alFesautoramento del dio, preludio del suo esilio. Sotto il
profilo filosofico, al primo momento corrisponde la sottolineatura della ca
pacit produttiva, e insieme distruttiva, del tempo, mentre il secondo ri
marca la netta distinzione fra il tempo e l'eternit, fra il livello dell'essere
che si esprime nelle cose dell'universo, sottoposte alla legge distributiva
del tempo, e quello proprio all'eternit, che al tempo sottratta. Il tempo
viene riconosciuto nella sua potenza ma anche nei suoi limiti, poich esso
non ha presa sull'eterno. Quest'ultimo si colloca in una dimensione nella
quale non vi traccia del tempo e della sua legge di giustizia, e nemmeno
del Caos primordiale, da cui l'universo scaturito22. Cos l'antica discus
sione sulla bont malvagit di Saturno si chiude nello spostamento del
discorso sul nesso propriamente bruniano fra tempo ed eternit23, senza
che ci stravolga la vivida fisionomia dell'antica divinit.
In pagine assai belle, pi di cinquantanni fa, un grande storico del pen
siero scientifico, Alexandre Koyr, sottoline il rischio cui si espongono
quanti, traducendo autori del passato, si lascino inconsapevolmente gui
dare dalle proprie 'moderne' convinzioni, proiettandole sul testo fino a
22. Sul rapporto fra Kronos-Tempo e il Caos c' un passo importante in Macro
bio, che dopo aver riferito della castrazione di Urano aggiunge: Ex quo intelligi
volunt, cum chaos esset, tempora non fuisse, siquidem tempus est certa dimensio
quae ex caeli conversione colligi tur. Tempus coepit inde; ab ipso natus putatur
Kronos qui, ut diximus, Chronos est, Satumalia, I, 22,8.
23. Su questo aspetto, tanto significativo, del pensiero di Bruno, si sofferma In
troduzione di M. Ciliberto a Causa, in BOeuC III xlvii-xux.
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proposito
di
Saturno
205
dotti.
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Sandra Plastina
NICHOLAS HILL: THE ENGLISH CAMPANELLA?
svelato.
Nella seconda parte dell' Anatomy, aggiunta nel 1638, dal titolo Digr
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208
Sandra
Elastina
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Apologia
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1624,
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I,
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1983,
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Gli
argomenti
dell
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esprime
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idee
animata
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stringe
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passa, senza soluzione di continuit, dalla morale alla fsica, dalla medicina
alla psicologia alla politica. Ma dall'altra ritroviamo il registro dell'ordine,
provocatoriamente negato, che ritorna, tra le righe, nello snodarsi degli
svariati argomenti, ricucendo in profondit la trama di mille concetti. Que
sta unitariet di fondo assicurata a nostro avviso dalla forte ispirazione
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210
Sandra
Plastina
tazione
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due
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storico
inglese
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lettera
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profonde
tracce
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aforismi
485
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dell
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Appendice
110-112).
Recentemente venuta alla luce un'altra voluminosa opera manoscritta
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212
Sandra
Plastina
di
335
fogli
conser
lection
ms.
Lt.
52).
d'argomento
mora
padri
mano
cholas Hill.
della
chiesa
seicentesca
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Pina Totaro
UN DOCUMENTO TRASCURATO
SULLA FORTUNA DI BRUNO IN ITALIA
Bruno in Italia agli esordi del XVIII secolo pu essere individuata nella
corrispondenza tra Philip von Stosch, agente per conto del governo in
glese, connoisseur e fautore della prima massoneria in Italia3, e Matteo Egi
zio, letterato, diplomatico e infine bibliotecario presso la Biblioteca Reale
di Napoli4. Si tratta di un gruppo di venti lettere attualmente conservate
1990.
3. Per un ritratto biografico di Ph. von Stosch (1691-1757) e per le sue molteplici
attivit di studioso e uomo politico, cfr. L. Lewis, Connoisseurs and secret Agents. In Ei
ghteenth Century Rome, London 1961; Id., Philip von Stosch, Apollo, LXIII (1967),
pp. 320-27. Per l'attivit massonica di Stosch, cfr. C. Francovich, Storia della masso
neria in Italia: dalle origini alla Rivoluzione francese, Firenze 1974, bench spesso
troppo critico e ingiustificatamente severo nel giudizio; S. Gianfermo, Settecento fio
rentino erudito e massone, Ravenna 1986.
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214
Pina
sta,
Totaro
da
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zione
di
questo
riproporre
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lettere
del
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da
Napoli
prima
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Monsieur,
Si je n'etois pas entirement convaincu de Votre amiti envers moi, Je
Vous demanderais milles excuses de mon silence. Mais je say que Votre
affection dont Vous m'avez donn de marques si essentielles n'est pas ca
pable de prendre en mauvaise part une faute cause par mon trop grand
d'un jeune homme comme mois ... Le tems ne m'ayant pas voulu permet
tre de Vous tenir toutes mes promesses, je commence a en tenir une partie
en Vous envoyant une liste des ouvrages d'un de Vos Napolitains Philoso
phes nomm Giordano Bruno Nolano autant que j'ay pu voir et observer
moi meme dans les Bibliothques; le grand Philosophe si heretique qu'il a
ete juge de l'eglise, n'a pas laiss de servir fort utilement a plusieurs Philo
sophes Modernes. Qui a cause de la grande raret de ses crits et a cause
de leur obscurit en plusieurs endroits ne se sont pas fait grand scrupule de
piller ses pensees et de les publier pour les leurs, sans faire aucune justice
Monsieur ... Touts les oeuvres Italiens de votre Napolitain que je vous ay
envoy dernirement sont assurment de lui. J'ay lu la plus grande partie
et j'ay parcurru le reste et j'ay trouv une grande galit du style et des
pensees, qui ne peut etre de personne que de lui. Ces livres ne sont pas im
prims par les livraires pour gagner, mais tous a la depense de la Reine Eli
5. R. Engelmann, Briefe voti Philipp von Stosch an Matt. Egizio in Neapel, Archiv
fur Kultur-Geschichte, VI (1908), pp. 326-48. Le lettere di Stosch, in francese e in
italiano, hanno posto ad Engelmann alcune difficolt di lettura e di interpretazione
del testo. Questi legge erroneamente, ad esempio, donc anzich dont nella lettera
del 13 luglio 1715, e vajali anzich bagagli nella lettera del 17 giugno 1722.
6. Non chiaro a chi si riferisca in questo passo Ph. Stosch: l'informazione, tut
tavia, di grande suggestione poich non vi dubbio che nel 1715 le opere di
Bruno fossero quanto mai rare e di diffcile reperibilit.
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ils ne sont pas tant recherches. Le style en est fort romantesque et il semble
qu'il a affect exprs, pour draper de certaines vrits aux yeux populaires
opere bramane a Napoli ancora agli inizi del XVIII secolo e dunque di
una loro acquisizione successiva, dal momento che non pensabile che
Matteo Egizio estensore del catalogo della biblioteca di Giuseppe Val
letta, la pi ricca che vi fosse a Napoli non potesse avere accesso a opere
bramane qualora esse fossero state presenti in qualche biblioteca napole
tana8. Nella corrispondenza trova inoltre conferma l'ipotesi della circola
zione di molti testi contraffatti, di epoca pi recente, falsamente attribuiti a
Cabala, i Furori. Alla pubblicazione dei dialoghi italiani, stampati presso l'editore
John Charlewood, dovette in qualche misura contribuire Sir Philip Sidney, il cele
bre nipote del Dudley, dedicatario dello Spaccio e del De eroici furori, come dir
Stosch poco oltre.
8. Nella Biografia degli uomini illustri del Regno di Napoli (II, Napoli 1814, p. 29, la
voce a cura di A. Mazzarella), si legge che Egizio cominci a frequentare assai
presto la biblioteca di Valletta, nella quale ebbe modo di reperire la documenta
zione necessaria per la stesura del suo saggio De ambiguitate scientiarum, pubblicato
gi nel 1695, quando Egizio aveva soltanto 21 anni: s'insinu egli nell'amicizia
dell'Avvocato Giuseppe Valletta, che a quel tempo avea raccolta scelta e copiosa
biblioteca. In questa ebbe l'Egizio campo di fornirsi di varia e peregrina erudi
zione, e ben tosto ne diede saggio con un dotto ragionamento Latino, de Ambigui
tate Scientiarum, da lui recitato nell'Accademia degli Uniti. E nella Biografia degli
Italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo XVIII e de' contemporanei, di E. De
Tipaldo (III, Venezia 1836, p. 96): per far tesoro di cognizioni nell'autori, fre
quent la casa dell'Avvocato Giuseppe Valletta, nella cui ricca biblioteca trov
quanto poteva desiderare: e si prese la pena di farne il catalogo.
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216
Pina
Totaro
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vano
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Bruno
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stereotipo
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secolo.
lano 1958, p. 99; P. Piovani, . pensiero filosofico meridionale tra la nuova scienza e la
10. [L. Nicodemo], Addizioni copiose alla Biblioteca Napoletana del dottor Nicol
Toppi, Napoli 1683, sub voce Bruno. Circa la possibilit che A. Magliabechi fosse il
reale autore della gran parte delle Addizioni del Nicodemo, come suggerisce S. Ma
stellone in relazione alla voce Brunus (Pensiero politico e vita culturale a Napoli nella
seconda met del Seicento, Messina-Firenze 1965, p. 109), va sottolineato anche
quanto si legge in una lettera di Magliabechi a Mabillon dell'8 novembre 1683,
conservata nella Biblioteca Nazionale di Parigi (segnatura: Mss. Frane. 19655, c.
19): La maggior parte della roba che nel detto Libro, cavata dalle notizzie che
mandai io a Napoli, come potr V.P. Rev.ma vedere dalla Lettera del Sig. Nico
demo, al Sig. D. Pedro Valero, che in principio del Libro. Essendo stato pregato a
vedere la Biblioteca Napoletana, e notare in essa qual cosa da aggiungervi, da
correggervi, in pochissimi giorni, correntissimamente, scrissi quasi cento fogli di
varie cose, che si potevano, correggere, aggiungere, in quel Libro, ma per in
confuso, e senza ordine di alcuna sorta, secondo che mi venivano alla memoria. Il
Sig. Nicodemo le h distese, essendo tutta la dicitura sua, e ve ne h aggiunte molte
altre.
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Nolano nella cultura italiana dei primi anni del '700, va anche ricordato
che nel 1707, Biagio Garofalo11, un autore di origini napoletane, ma vis
suto tra Roma e Vienna dove aveva avuto facilmente accesso alla produ
zione scientifico-letteraria pi radicale della cultura europea, aveva pub
blicato un volume sulla poesia dei Greci, nel quale discuteva varie que
stioni relative alle soluzioni proposte dai 'classici' in tema di filosofa natu
rale e astronomia, ovvero chi di loro pi alla vera maniera di pensare
s'avvicinasse, e meglio le cose spiegasse, e le passioni intendesse. Affron
tando, in particolare, lo spinoso argomento della creazione ex nihilo il
passo non sembra essere stato sottolineato sinora dagli studiosi della for
tuna di Bruno -, Garofalo accosta il nome del Nolano a quello di Coper
nico e di Huygens, citandoli tutti quali famosi Astronomi, per aver ess
sostenuto che la Luna avesse abitatori, e che fosse un'altra terra12.
Le lettere di Stosch ad Egizio si situano proprio in quel torno di tempo in
gen und Ergnzungen von J.C. Adelung, II, Leipzig 1787, p. 156.
da' Pitagorici, e poi da' famosi Astronomi Niccol Copernico, Giordano Bruno, e
Cristiano Ugenio, cio, che la Luna avesse abitatori, e che fosse un'altra terra, ape
tamente fosse stato accennato da Orfeo! (B. Garofalo, Della poesia dei Greci, Rom
1707, p. 17). Per la posizione di Bruno, si vedano, ad esempio, i passi citati sub voc
Luna in M. Ciliberto, Lessico di Giordano Bruno, II, Roma 1979, pp. 685-88.
14. P.D. Huet, Censura Philosophiae Cartesianae, Lutetiae Parisiorum 1689. La Cen
sura ebbe anche un'edizione napoletana: editio nuperrime aucta et emendata, Napol
1728.
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218
Pina
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No
libus,
et
de
univ
pera
non
fu
po
mico
del
Turin
dano
Bruno
ha
Capponi
aveva
i
Bruno16.
Nel 1715, anno a cui risalgono le lettere sopra citate a Matteo Egizio,
Philip von Stosch non ha ancora fissato la sua dimora in Italia - vi vivr
poi per diversi decenni, soggiornando tra Roma e Firenze, dove morir nel
1757 , ma da un suo diario inedito trasmesso in Olanda a Franz Fagel, se
gretario dell'Assemblea degli Stati Generali delle Province Unite, si ap
prende che proprio allora egli aveva intrapreso un lungo viaggio attra
verso la penisola che lo aveva condotto fino a Napoli. Il resoconto degli in
contri e delle relazioni intessute da Stosch in quella occasione costituiscono
un documento assai significativo della vita culturale napoletana nella fase
della delicata transizione dall'esperienza investigante, allorch agli inte
ressi scientifici e letterari viene affiancandosi il gusto per l'archeologia e
l'antiquaria, non meno 'infette', a loro volta, dal 'morbo' dell'incredulit17:
lo stesso Stosch, a questo proposito, amava definirsi un antiquair, inten
dendo dire, con questo, di essere dunque un incredule. Matteo Egizio, al
quale l'arrivo del giovane Stosch era stato segnalato da Roma da Giusto
16. Citt del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana: Capp. 272, c. 135 e c.
155.
2027-28.
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disponibili19.
18. Napoli, Biblioteca Nazionale: XIII C 90, fase. 15, Roma 12 marzo 1715.
19. Dall'Elogio dell'Autore, composto da D. Ronchi e premesso all'edizione
degli Opuscoli volgari, e latini del conte Matteo Egizio napoletano regio bibliotecario. Nuo
vamente raccolti, e la maggior parte non ancora dati alla luce, a cura di A. Vocale (Napoli
1751), si apprendono alcuni dati salienti della vita di Egizio e, anche, che egli fu fa
2028.
21. Cfr. G. Totaro, Da Antonio Magliabechi a Philip von Stosch: varia fortuna del De
Tribus Impostoribus e de /Esprit de Spinosa a Firenze, in Bibliothecae selectae. Da Cu
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220
Pina
Lord
Totaro
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greti23.
Tornat
tobre
del
1714
altri
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e
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papa
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Clem
e
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Gastone
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Me
pure
l'edizione
deroso
catalogo
zione25.
Tre
an
23.
G.
Ricuperati,
Stosch
come
co
Firenze,
il
quale
nell'ovattato
ed
massoneria
(G.
R
incluso
Stosch
tr
Salvini,
L.
Mehu
sce
massone
e
Etruschi.
Archeo
agli
attacchi
di
o
tera
dai
toni
ass
sonalit
di
Stosch
car
quoy
que
je
v
vous
donne
de
so
dcri,
je
crois
p
dre,
sur
tout
dan
venhage,
Algem
Fagel
Stosch
24.
Stosch
descr
una
lettera
a
Fag
vivre
et
l'Italie
a
comme
si
j'etois
u
Collectie
Fagel
1
25.
Bibliotheca
Sto
pus
Liber
Baro
De
biblioteca
Borroni
del
Salvadori
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stata per 11300 scudi dalla Biblioteca Vaticana26, dove tuttora si conserva
Il patrimonio librario, venduto separatamente, and invece disperso: del
l'intera collezione, una piccola parte dei Libri non stampati nel Catalogo,
che erano nel Gabinettino27, fii acquistata da Angelo Maria Bandini, bi
565-614.
26. Citt del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana: Ottoboniani latini 2565
3100, catalogo inserito nel Vaticano latino 7806 A, cc. 81r-86r. Cfr. J. Bignami
Odier, La Bibliothque Vaticane de Sixte IV Pie XI. Recherches sur l'histoire des collec
diverse note di acquisti effettuati da Bandini dalla vendita della biblioteca Sto
schiana (segnatura: fase. 59).
28. Cfr. R. Sturlese, Bibliografa, censimento e storia delle antiche stampe di Giordano
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222
Pina
Tataro
giuno,
almen
basso
/
tristo,
primo
eterno
v
mortale
obbjet
celsa,
Regal,
si
mente,
ch'or
d
perfetto29.
29. M. Egizio, Rime varie, in Opuscoli volgari, e latini del conte Matteo Egizio napole
tano, cit., p. 376.
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Rassegne
Elisabetta Scapparone
Negli ultimi anni, gli studi sulla filosofa del Rinascimento sono stati domi
nati da una intensa e significativa ripresa di interesse per i grandi autori
della filosofia italiana fra '500 e '600 (penso a Campanella, ma ancor pi al
caso vistosissimo di Bruno). Tuttavia, l'attenzione storiografica ed edi
toriale non ha mancato di rivolgersi anche ad autori di statura certo diffe
rente, eppure rilevanti e significativi all'interno di un periodo nevralgico
della nostra storia intellettuale, quando pensatori diversi, legati in qualche
modo al sorgere della nuova scienza, ma anche vincolati a vecchi quadri
ideologici di carattere generale, si trovano ad entrare in conflitto con l'au
torit ecclesiastica.
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224
Elisabetta
Scapparone
pre
al
nel
1602,
Napoli,
testo
con
per
volgare,
il
titolo
tipi
l'Ars
del
di
Sottil
reminiscend
bilingue
dell'Ari
reminiscen
1. G.B. Della Porta, Ars reminiscendi, aggiunta l'Arte del ricordare tradotta da Doran
dino Falcone da Gioia, a cura di R. Sirri, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1996.
L'edizione qui ricordata G.B. Della Porta, Teatro, a cura di R. Sirri, Istituto Uni
versitario Orientale, Napoli 1978-1985, 3 voli.
2. Cfr. G.B. Della Porta, Ars reminiscendi, cit., cap. XIX, p. 43, dove, a proposito
delle immagini dei vizi, si legge: Hisque similia multa reperire poteris apud Philo
stratum libro de imaginibus, apud Martianum Capellam et Boccac<c>ium in Deo
rum Geneologia.
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disegnar co suo pennello nella memoria, che come una tavola ben
concia le sta dinanzi, accioch, venendoci poi volunt di ricordarci
quello, per mezzo dell'intelletto, che tosto alla memoria ricorre, e
3. L. Bolzoni, Retorica, teatro, iconologia nell'arte della memoria del Della Porta,
Giovan Battista Della Porta nell'Europa del suo tempo, Atti del Convegno (Vi
Equense, 29 settembre - 3 ottobre 1986), Guida, Napoli 1990, pp. 337-386.
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226
Elisabetta
Scappatone
tirando
se
ne
da
un
capo
reintegra,
miamo il ricordarci.
all'altro
la
la
linea,
memoria
rip
Di qui si conosce che memoria non altro che una intiera pittura custo
dita in quella tavola animata che noi chiamiamo cerebro; reminiscenza
ricordare, poi, quello reintegrare delle parti che vi mancano con l'aiuto
di quelle che vi restano in piedi4.
il signor Porta per lungo studio, e pratica fatta nella fisionomia conosceva
benissimo non solo gli altrui costumi, ma ancora tutti i loro accidenti pas
sati e futuri et i tempi parimenti di essi; e cos fermamente li prediceva
come se all'hora gli fussero presenti, et alla sua vista esposti, et al primo
sguardo di alcuni non pi da lui veduti seppe ancora conoscere l'arti e pro
fessioni loro6.
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scuno.
liane ed europee.
Per la costituzione del testo latino della Physiognomonia il
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228
Elisabetta
testo-base
ch'essa
zione.
Scapparone
stato
invece
individu
ragionevolmente
moder
II. Promosso e sostenuto dal Centro di studi del pensiero filosofico del
'500 e del '600 in relazione ai problemi della scienza del C.N.R. diretto da
Guido Canziani, poi il progetto che prende il nome da un autore che
come e pi di Della Porta incarna in maniera esemplare quell'incontro
fra razionalismo ed esoterismo di cui ricca la cultura del Cinquecento:
Girolamo Cardano. Il Progetto Cardano, che sta operando per ottenere
pubblicata come Opera omnia a Lione nel 1663 da Charles Spon. Il Pro
getto Cardano raccoglie un gruppo di lavoro dotato di competenze disci
plinari diverse, necessarie alla costituzione della prospettiva globale neces
saria per affrontare e svolgere concretamente il lavoro di edizione dell'o
pera di un pensatore che ha esteso la propria indagine a terreni cos nume
rosi e diversi. Il piano iniziale del lavoro ha gi affidato una ventina di testi
ad altrettanti curatori, e l'uscita del primo volume prevista nel giro di un
paio di anni. I collaboratori al Progetto organizzano con cadenza annuale
incontri dedicati alla discussione di problemi ed ipotesi di lavoro: e se il se
minario del giugno 1996 (L'edizione delle opere di Girolamo Cardano: problemi
tante del quale questa rivista torner presto ad occuparsi) ha visto la parte
cipazione sia degli studiosi direttamente impegnati nel Progetto che di
altri esperti di questioni legate all'edizione di testi rinascimentali, fra i quali
zione che trover poi, negli anni immediatamente successivi, una espres
sione cosi radicale in Patrizi, Bruno e Campanella. La proposta quella di
un'edizione critica dell'intera opera telesiana, che metta finalmente a di
sposizione degli studiosi in modo organico e in testi redatti secondo cri
teri ecdotici rigorosi - il corpus degli scritti del filosofo. Al centro di questo
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infatti Garin:
Un serio lavoro, oggi, sul Telesio, dovrebbe cominciare col preciso con
fronto delle varie redazioni, sorprendendo l'autore nell'elaborazione del
suo pensiero. Telesio fu uomo di un sol libro, a cui dedic decenni: e per
quello che un esame anche rapido pu indicare, le correzioni e revisioni
successive sono di non piccolo significato, e possono forse svelare, dietro
posizioni di compromesso, un compromesso faticosamente accettato, pi
ancora che un pensiero equivoco8.
Un'esigenza, questa, che ha trovato riscontro solo parziale nel pur bene
merito lavoro di Luigi De Franco, l'infaticabile studioso di cose telesiane
recentemente scomparso, che ha pubblicato - fra 1965 e 1976 - un'edi
zione e traduzione del De rerum natura, tenendo conto sia delle edizioni
precedenti al 1586 che delle minute conservate nei codici Ottoboniano la
tino 1292 e 1306 della Biblioteca Vaticana9.
Il comitato scientifico che guida l'edizione ha quindi previsto la pubbli
cazione degli scritti telesiani secondo la seguente scansione:
Napoli segnato XIV. E. 68, Istituto Suor Orsola Benincasa, Napoli 1989, p.
IX.
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230
Elisabetta
Scappatone
dell'autore.
tiva.
niani.
Franco nel 1981)11, con esame delle redazioni manoscritte, sia per i tre
opuscoli pubblicati in vita da Telesio, che per gli altri, editi nel 1590 da
Antonio Persio.
telli, Giornale critico della filosofia italiana, LXIX (LXXXI), 1990, 2, pp. 160-181.
Delle stesse autrici v. anche Intorno al volgarizzamento del De rerum natura di Telesio
ad opera di Francesco Martelli, in Bernardino Telesio e la cultura napoletana, Atti del
Convegno (Napoli, 15-17 dicembre 1989), Guida, Napoli 1992, pp. 315-329.
11. . Telesio, Varii de naturalibus rebus libelli, testo critico a cura di L. De Franco,
La Nuova Italia, Firenze 1981.
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nei.
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Cronache
LETTURE BRUNIANE II
cora attivo ed efficace, che tanto spazio ha nei testi dei due autori. Consu
mato il tempo felice della comunicazione diretta, la Plastina ha sottoli
neato come la possibilit di una riforma della legge e delle civili creanze,
divenga, per Brano e Patrizi, spazio di comunicazione tra l'umano e il di
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Cronache
235
Chr.
Luthy,
S
glio
'98
si
svol
nizzato
dal
Zen
tualit
del
pen
Delfina Giovannozzi
forte interesse suscitato dalla figura del filosofo calabrese, oggetto in ques
e scientifici tra '500 e '600, riguardanti Della Porta, Cardano e Telesio (E.
Scapparone) e per presentare il Centro Interuniversitario di Studi sulla tra
dizione aristotelica, nato dalla collaborazione tra l'Universit di Padova e
l'Universit della Calabria.
Sandra Plastina
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Dibattiti
ANCORA SU UN REFUSO DEL CANDELAIO
Roma, 31 dicembre
Caro Gianni,
bruniana delle Belles Lettres. Invece tu non eri in sala durante il mio in
tervento, e la tua parte stata sostenuta dal comune amico Nuccio Ordine,
condirettore della collana. L'anno prima, introducendo i lavori del conve
gno romano e anagnino sulle Origini della commedia dell'arte, che tu
nella tua replica ricordi, mi ero giovato di alcuni esempi relativi a tarde
commedie del Cinquecento per mostrare una serie di equivoci testuali let
terariamente e teatralmente compromettenti. Non avendo avuto con te al
tro confronto, ho fatto quell'allusione obliqua al nostro carteggio. Non so
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riors per stare al tuo precetto di scuola. La filologia infatti storia e cri
tica, cio interpretazione di un testo che si trasmette nel tempo con gli stru
dei dotti.
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Dibattiti
239
momento
edizioni
di
che
co
lettura
dell'op
testualit
dram
mia
relazione
In
conclusion
mettere
un
p
che
gli
studen
tu
riservi
le
t
tograficament
gia
diventat
mocratica.
Il
questo
metro
volont
dell'ed
cruciale,
ne
c
Buon
anno,
i
Nino Borsellino
Caro Nino,
sintetica.
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G. Aq.
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Luglio 1998
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Two issues of the journal will be published each year. Contributions may
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IS N 1 25-3819
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