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;:::
Oott.
LUIGI RINALDI
Le parole italiane
derivate dall'arabo
STUDIO FILOLOGICO COMPARATO
con glossario
Prefazione
di
FEDEKIfiO VERDINOIS
o ^z
^J-.
^^
Q
^
\
^',
NAPOLI
LIBRERIA DETKEN &
ROCHOLL
IO O 6
della
Casa
diritti di propriet
Editrice llaliira
Via
XX Settembre, 121-122.
(s~^ CT""
^ /~<ii^^y^^'-^^
_n^
t-^i
con
::^^^
'j:!'^:^:^
fi
^s.
'"^(W
PREFAZIONE
Carissimo Rinaldi,
Solo chi
si
intellettuale si ricavi
non
diletto
La
quale conoscenza
invece, affatto
ve ne dicono
frase,
derivazione,
le
successive
chezza, la corrispondenza
vilt, alle
a tutta
il
valore,
l'antichit, la
trasformazioni,
storica al
la
grado di
ricci-
la vita di
ansiet della
prima formazione
e dello
crado
svolgersi della
IV
parentela, le influenze
il
vincoli di
il
processo di
dovuto penetrare e guardar ben da vicino la struttura di essa lingua, esaminarne lo scheletro in tutte
le
in
come
rapporti col
civile.
Lo
termini, anatomico
altri
zioni che ne
intellettuale
non che
di
mezzo ambiente
il
loro
il
legittimo
proprio patrimonio
aver
fatto
avanzare
la
ranno appresso.
Ma nemmeno
A qualcuno
dato, proseguendo
paziente delle forme, dei nessi, delle radicali, della sintassi, di fare una scoperta, o per lo
lo studio
meno
campo
sto-
quanta sarel^be la
uno studioso di chi-
rurgia
se,
decomponendo
scheletro, riuscisse
in tutti
suoi
arti
improvvisamente a trovare,
uno
ol-
tre le ragioni
tore
unico,
centrale,
impalpabile,
assolutamente
nima
tello
gli
in
somma! Ma Fanima,
si
sa,
sfugge al
l'a-
col-
anatomisti la trovino.
Lo
stesso
accade, in
un
Ogni lingua
le
si
L'uno
al
gli
giudizio
altri
pronuncieranno
il
pubblico e dei
del
dotti.
Appartenendo io stesso
poi una folla), dei meno
competenti e dei pi numerosi, vi anticipo qui l'impressione schietta e immediata. Anche in questioni
tecniche pu aver peso
popolare;
ziati,
il
allo stesso
modo che
giurati son
gli
scien-
chiamati
VI
a proiianciarsi e a far valeiv. la 1o<j;;o, iiiichc ignorando la inodosuna. Il vostro lavoro, pare a me, ha
un lavoro
di esplora-
Con indagine
assidua, pa-
messo alla
il
zione e di preparazione.
analogie quanta
orma
Voi
stesso, o altri
che imiti
il
ma
guadagner
civile.
la gratitudine di
voro inteso ad
procaccer la
per la cultura in
quanti
amano
il
vi
la-
meglio ancora vi
ineffabile soddisfazione di aver adoutilit
comune,
mente
Federigo Verdinois.
INTRODUZIONE
Tra
nella nostra
lingua,
braccia un trecento o gi di
rivative.
l.
non comprese
le
voci de-
ma
in
({uando cio
il
deserto,
parte, riusc
mondo greco-romano
(^),
crollava d'ogni
si
le
nonostante,
il
la catastrofe:
(*)
Le Bon, La
storia
Or,
vicende doi
lo
pat^si.
numero
dei
le
sotto
stati
la
medesime per
cognizioni.
dominazione mu-
tutti,
ma
relative al
alla
conquistatori,
umane
In
generale possiamo attermare che nei paesi abitati da popoli di razza semitica,
come
nella
nella Siria,
l'Africa settentrionale
g-ione e
comune
Mesopotamia,
(^),
essi
efficace o
tanza.
parziale,
della stirpe
nell' Egitto
e nel-
come
la reli-
trapiantarono,
meno
altri paesi,
ma
fu piena o radicale,
sede
del
nobile
gentil
aria,
campo misto
religioso-politico.
un
terzo,
ramo
non fu
la veste
e la na-
lo
scisma
Similmente, in Persia,
non fu grandemente
su per gi,
efficace
di vocaboli appar-
pi o
invece,
si
estese
Nell'occi-
('^).
(')
Berberi, abitanti
l'
l'Africa
dell' Eufrate,
settentrionale,
dal
una lingua antichissima probabilmente d'origine flnicia e quindi appartenente alla famiglia semitica. Ora il berbero parlato soltanto nei
monti
nelle regioni molto lontane dalie citt.
Per
f)
esempio il plurale in -t, preso dal plurale femminile arabo.
nulla
111
l'
intliienza
religiosa
debole
quella esercitata
dalla lingua.
in
questi
musulmana
falce
parne soltanto
forti
me
mots arabes
germogli.
Fu
et
que
del
Limosino sono
noms propres y
les
strap-
dell'Alvernia
dialetti
ma
sulla lingua,
gerata a
potesse,
ed esa-
che cio
de
peupls
affectent
chaque
(^),
Diciamo
ciliano
il
il
come
altra
La
il
per-
robusta pianta
lingua
all'
invasione
dell' arabico.
d' Italia,
ove
gli
si-
il
Arabi misero
Le
trafila
tnte
dal commercio
(')
Amari,
(^).
Storia dei
spagnuolo,
o state impor-
Musuhnani
in Sicilia.
Nel dialetto
di
Napoli,
ciiiaiizo
(li
Salerno,
pacilii-lii'
rcliizioiii
ove
estesamente
voci arabiche;
nelle
perch
S(Mnpr(^
odiati
al tral-
Pu^ilic in-
Arabi voii-
;^li
iiicoiitriaiiio |arecclu(^
tic'o.
a coiniiKM-ciari'
soltanto
iKM'O
Aiiialti
ad inter-
l)attuti
dalle milizie
topogratco,
della
ditf'erenza
Sicilia,
fa
il
Sdillot
(^),
che
(^).
le invasioni
Arabi
in Italia
mare. Ignoro
il
tempo
mancando
ad ostro
in cui ivi
si
Tale fu l'odio dei Pugliesi verso gli Arabi, che cambiarono l'antico nome di Lucer in quello di Santa Maria da un tempio eretto alla
(')
Vergine, sol perch Lucer era stata per un certo tempo una citt musulmana e lucerino era diventato sinonimo di saraceno: per in seguito
prevalse l'antico nome latino (Luceria). A proposito di nomi di luoghi,
si pu notare che la colonia araba annidata sui monti, onde scaturisce
a questo fiume il nome di Garigliano, formato da jli
che
dire
vuol
terreno basso quale il territorio alla foce del Liri.
(gr)
(^) Sdillot, Histoire generale des Arabes, Paris, 1877. V. Appendice, pag. 308 e seguenti.
il
Liri,
lasci
Arabi piTsentano
(iegii
l'
caratteri
secondo
diterentissiuii,
al)itanti
modo
la
tril^uto.
loro influenza
come
non
in tal
ad esercitare efficacemente
conquistatori riescano
S' intende
Tale tu
la
cio
senza intenzione di
quando
gli
o se pur l'abbiano,
tissarvisi,
loro
metodo
tutto differente
essi considerano
il
paese
il
profitto
possibile finch la
le
si
tiene
affer-
perci
mani e distruggono
ci
che non possono portar via, senza riguardo per le popolazioni stesse. Cosi gli Araldi operarono nella Francia e
nell'Italia,
Sicilia.
Essi gi dopo
il
primo
nonch
al
ma
in tutte
le
isole
del Mediterraneo
quando l'Africa
seset-
Musu-
che fu compiuta verso la fine della prima met del secolo IX.
In quel
che
in
le
Sicilia
Certo
che la schiatta
popolazioni
italiche
la civilt
di
Musulmani,
terraferma sotto
Longo-
Fraiichi
bardi e
cadeva
sotto
la
Dopo due
(^).
dominazione normaniin
ma
anche
sotto
crazia
nuovi conquistatori
intellettuale
mezzo
secoli e
la
Musulmani
loro influenza
industriale,
tutt(
il
t(Mn])o dei re
araba e quelli
scritti
met greche o
altre
le
metto,
diplomi
in
linguii
le
le
latine,
in
monete arabo-cristiane,
la Sicilia
alcune riuniscono
quella di Cristo,
Mao-
di
i
due
simboli.
Sicilia:
usanze
cono tuttora
schietti
senza dubbio, oltre alle voci arabiche importate dallo spagnuolo. un numero considerevole di A'ocaboli
lasciarono direttamente nella Sicilia.
Musulmani
Le denominazioni
di
muni imposti
che
tiume
dall'ar.
mette
* ialAll
mano che ha
Dittamo
(^),
foce
cos'i,
ad esempio. Alcantara,
mezzogiorno
al-qanfara
il
lasciato al tiume
Amari,
(^)
Storia dei
il
Musulmani
dell'
del
capo Schis,
un ponte ro-
ponte
proprio
(*j
Hayndictayn.
Arabi
ivi dagli
nome
dall'ar.
in arabo)
j^]\
^Ij
7
wad-af-fn fiume deirargilla ;
Algara,
ili
dire la
Rasicorno da rs-aV-
ovvero corno
qarn
molti
nomi
mune
al-amr
di borgate
Jasuf-, da
U-j rahl
Regalnmto
ecc.;
casale
da
composti Marsala
al-hanum porto
ad esempio
della
colomba
mezzo
in
MisilmerL co-
manzil-
Jj^
Resuttana^ rahl^as-sultan;
marsa
Mezzojuso^ Manzil-al-
Marzamemi, marsa-
al
qalat
rocca,
discorso)
delle
castello
composti Caltanisetta
Marz;a
porto
porto di .Vii ,
(com' pronunziato
stello
citt,
casale dell'emiro ;
il
iiu
^o.s-al-lial)
ras-al-khinsir
di
])ella ;
<-J^^ LT'b
4,
nome
ca-
donne
d'Eufemio
(^),
monte,
mina
gine
Caltagirone qaVat-ul-ganun
Cosi
Gibillina,
porto,
rada
dall'ar.
L*^
ecc. ecc.
castello
ovvero gebel
gahal
dall'arabo
y/ina
Mongibello;
il
-li^
passate
in
tutta
la
terraferma,
politici
specialmente
me
a pre-
siciliano.
(')
Seguendo
il
consiglio
duce per
rocca d'Eufemio
il
lesto
ha
dell' illustre
j_j_J
iJj
professor
D'Ovidio,
stato
ho avuto cura
ahneiio
dando
derivai'
siciliano
con
per (juanto uu
raccoglier,
usate e diltuse;
insieino
l si)ig<
di
voci del
piii
(|n(dlt'
mio glossario
(jua
le
[Kjssibilc.
diiH' arabo,
ma
pazienti
il
diHicili ricerche
completare
tanto dell'opera
voci
italiane
Ho
delle
relativa a tutte le
in via di }>reparazione,
d'origine orientale.
citt
categoria
toscane
delle
allo
nostri
in quelli
voci che
la
costituiscono
comuni
in diAersi
dialetti,
sol-
spagnuolo ed
al
francese
massima parte
voci
che
quasi
tutte
a noi sono
com-
mag-
scientifica,
come
Le
stirpe,
tradizioni e costumi.
mondo
cristiano,
ma
sopra tutto
le
vaste
musulmani
segnano
tiorente
loro
il
loro
stal)ilirono
Medi-
la
alla
sanguigna delle
gloria
e feconda
degli studii
stessi
che
ai*nii
i
veramente bella
quella
suoi
principi promossero e
con ardore
innnenso
coltivarono.
impero coloniale.
terra dopo
in
me-
l'Occidente
tutto
gnamente
smettere agli
La
coltura,
altri
messe
la
umane
delle
cognizioni
(^).
in
giata
all'omlDra
naci,
poveri
mo-
attendevano nella
opere di piet.
civilt
musulmana
della
dore,
si
tica
allora solamente
il
scienti-
bisogno di scuotere
Arabi come
ai
soli
dalla
Una
la
agii
Spagna
tradizione
istruirsi
depuis
la
pendant plusieurs
Paris, 1877.
sicles
et les sciences
ont faits
Frisse D'Avennes,
Art arabe,
Gerberto, che
o
tu
<'ssa
]Kir\'e
duto
la
sua
anima
stabilito
ii(d
Kainiondo. cominci
(dide.
vano
sciouzn
in K\ii'0]);i,
<>
collegio di
ii
traduttori,
patrocinato dall'Arcivescovo
traduzione latina
dei
autori
tradotti
la
Siria,
Arabi ave-
gli
Greci furono
ling'ua.
del
d'una
citt,
tutto
il
il
la
e divennero
famose
Persia
deposito
inq)adronivano
prinn
che ig-nora-
a noi
s'
la
del prezioso
Allorch essi
le
loro
una mouniver-
medicina
libri,
La Spagna
le
ai
pai'te
greco.
una
trovarono
vamo
celebri
pi
\on-
autori arabi,
(b^^'li
Toledo
la
su;i
diavolo,
al
il
In
(litloiultM-f^
jii'odij^iosa
l.'iO
sotto
*JI)1)
ii(*l
i>;i|>;i
10
l'
giorni nostri
infatti
alla
si
anni. Nella
XVIII
si
com-
Arabi esercitassero
in Italia ai suoi
tempi
(^).
Or,
come
11
Occidente, restano
nostre
nelle
Musulmani
in
con
felici
nomia,
la
gli
ebbero
per
se
non promerito di
il
avervi portato molte ed accurate osservazioni. Ora d'origine araba sono alcuni medicinali e preparati farmaceutici
insieme con
mini relativi
le
parole che
alla
li
nonch
denotano,
medicina e
alla
larmacopea
altri
:
ter-
cosi sci-
fena, acciacco,
I
ma
Musulmani
drho
ecc.
cittesero
anche
allo
pi che
per
mero scopo
scientifico
ne abborro la razza
Io
Arabi.
Platone
e Aristotile, osarono
vitupere gli
Dopo
scrivere Varrone e Cicerone, dopo Demostene Cicerone, dopo Omero
lo spinge a
Virgilio
possa osare
e di vincere
di
in
Arabi
saranno
soli
opera d'ingegno e
di
siffatti,
stile gli
anzi se al dire di Cicerone, quante volte ci mettemmo in capo di gareggiare con essi, tante riuscimmo vincitori, molto pi dobbiamo cre-
dere di non temere il paragone con altra gente qual che si sia. E voi
vorreste eccettuarne questi vostri Arabuzzi ?
E s veramente che
del tuo ingegno io mi compiango, nel vederlo da cosi fatto errore ot.
storia,
Europa
la
rinascenza
delle
lettere
sar
ritardata di pi secoli in
mica che
cliiiiiia.
iioii
tutti
piM'
S(>pp(>i'o
da.uli
a])j)i-osa
la
]>i'Osimta
il
arto
di
hh-
aH'ascinante
soii'iio
so
il
zione doi
S('i>;trar('
ol)l)i(>tto
Ma
alchimisti.
i;li
Efiiziaiii.
l'unico
\\\
12
tisica
alla
teoretica,
iiivoii-
|iii
la
come ad esempio
essenziali,
via
([uolla
e pi-epai'
la distillazione,
esaltati
famosi,
come
nostro lingue,
elixir,
studio dell'astronomia,
Tolomeo
magesto
di
maestri
che
diligenti
osservazioni
Non
lomeo,
furono
le
Greci e gl'Indiani,
e per molte
per
ma
tra
le
altre
e importanti
furono
cose
tematica precisione,
l'
dell' ecclittica
Or
dall'
nadir e
:senit.
Gli Arabi
studiarono
Italo Pizzi.
To-
con ma;
stabilir
le
le
si pot,
meglio
macchie so-
(^)
scoperte.
computate anche
fu determinata,
inclinazione
loro
sennate e
lari
la
U Islamismo,
la
anmut, auge,
geometria sugli
^.
A''.
tradotta
rica
13
tli
delle cifre,
i
Ap-
numerazione,
e trasmisero
(^).
l'al-
moderne
un
fu
nel
italiano,
1202,
in
si felici risultati.
un
trattato
primi a dit!bndere
nell'
intitolato
Occidente
il
quale
algebra
il
sistema
in
signare
le
secolo ed
ci
SiV Ahhacus.
tali
sono
rono adottati
Fibonacci
XVI
il
ha
cui
racconta
dei
masse presso
matematica nelL^
Con
attivit,
Arabi attesero
glioso
all'
industria e al commercio.
commercio musulmano
il
quadro
Kremer
nel
Del
Medio Evo
fa
meravi-
un bel
(^),
Cura his itaque novera flguris, et cura hoc signo o quod arabice zephirura appellatur, scribitur quilibet numerus .
C)
Leonardo
Fibonacci, Ahacus.
(^) A. K rara e r,
Culturgeschichte
lifm, Wien, W. Brauraiiller, 1875-77.
Atro
iKni
dopo
la
ohe,
(It'H'Orionto
coltiua
intorno alla
luiif^a
elio
rar<>
poti'fMii
14
;il
laboriosa
so^uir
ricorca,
doi
toiii|)o
!<>
(^.alilli,
oimik di Ini.
Il
o noi
(jnah^
riassnniendo
conclud*'
le
Medio ve
cose
noi,
meravigliose che
venivano di
ci
stupivamo per
che
Calirtb
il
Harun al-Rashld
Alla corte
l.
i
tessuti,
al dir
di finissimi
chiam a s
il
sguardi e
gli
l'
iniziaron subito,
coi quali
s'
commerci
estesissimi,
raneo e del
Mar
di Pisa,
sia
di
crociati,
accompagnati
attenzione
ri-
traffici e
Nero. Mercanti
italiani,
e di Venezia;
fin
Eu-
degli occidentali,
massime
Genova
am-
profumi preziosissimi,
di
magnitlci doni
le
sia
d'Amalfi e
viaggiatori, monaci,
Mesopotamia e
alla Persia,
cendo dei
libri
da lungo tempo
pur ta-
in Sicilia e
musulmane
in Ispagna,
ed
insediatesi
facile
im-
maginare quanto grande dovette essere il moto commerciale in tutto quel tempo che va dal IX al XII e XIII
secolo
(')
(^).
A me
non spetta
Italo Pizzi,
16
ove
Musulmani insieme
loro
coi
ziosi
della Persia,
isole
del
darono
delle Indie,
dell'Egitto,
prodotti na-
ricercati
turali
Sii-ia
dir
Grande Arcipelago, gi
dell'Oriente col
mondo
Ora
(^).
storia
ci
spiega
Sono
l'Oriente:
rano,
ed
nomi dei
preziosi
svariati
come ambra,
prodotti naturali,
piante e minerali,
animali,
merci;
lingue moltissimi
commercio. Gosi
altri
termini relativi
nelle
nostre
prodotti delzaffe-
araba di quest'arte
stoffe, drappi.
nelle
nostre
dell' industria
come pure
al
con
rimangono nelle
prodotti fab-
all'industria
()
introdu-
altre
dire:
l'
canfora,
bricati,
commercio
il
che
attestano
la stessa origine
commerciali
nedum
auxerunt
Mller, Documenti
arto
d'un'alti-a
ci
nello spaiiiiiudo
lica
e secchia
)>
cidente
deve
per
restano
(sp.
la
Cosi nell'italiano e
dall'arabo.
noria
diu^ voci
le
aceqnia) rtdative
ruota
idrau-
all' irrigazion(^
ar-
.Vrabi nell'Oc-
damili
>7S)>ia,
parola
all'uso della
riferirsi
carta
di
cotone,
Europa (). Sono termini relativi al commolti nomi di pesi e misure, come quintale, canin
portarono
mercio
d(M
titieiale
noi
la pai'ola
;tt(>sta
venuta
intarsiare),
16
cose di mare,
carraca, feluca',
mercio,
maona
romano, carato
tariffa, fondaco,
magazzino,
ecc.
Nel commercio
e nelle relazioni
l'Africa settentrionale
cose e per
il
coli'
Oriente
ser portati,
Q) Che
come qualche
gli
Arabi siano
stati
nel-
(^).
perch
volta avvenuto,
e mol-
rimaste
col-
colle nostre
l'arabo.
si
potrebbe es-
ad assegnare
la
carta di cotone,
Europa.
Simone
Glosario de
t,
(^)V. Francisco
usadas
entre
los
latinas
Mozarbes, Madrid, 1888.
ooces
ibericas
come etimologia
di
17
una
e spagnuola
la (juale
ma
di
evidentemente
il
Cos
cucuma
nostro volgare
il
una
notte
latino
al
cocoma
qumqum
noi per
dobbiamo
cucuma. Nello
stesso
dato di trovare
:>
la
parola camicia,
qams, quando
un camisia pertino
ri-
trova anche
si
in
S.
ci
Girolamo
vien
(^).
per questa
contrario,
lingue,
il
stata
ripresa
dagli
Arabi
nella
nuova forma
assunta.
Chi, nel ricercare l'origine araba di voci appartenenti
figlie,
potrebbe,
senz' ac-
perch l'arabo
dormimus
in
camis,
di
una
dio por
lingiin
false
su;
la
(Juosto
etimolofiio.
18
iiatui'M
si
facilmente a
prosta
avvenuto
al
Narduooi
(^),
il
il
latino
di
erra
lui
Sdillot
il
derivando dall'arabo
cosi
abban-
termini militari,
altri
ho compilato
il
delle
opere da con-
Ho
lavori magistrali:
nomi
due
di
illustri
Ecco un elenco
consultate
F.
Diez,
seguito specialmente le
orientalisti,
orme
che
di
due
porta
Dozy ed Engelmann.
Wrterbuch
Etymoogisches
<^er
Romamschen
W.
R.
et
H.
Engelmann,
nada, 1886.
Francesco Zambaldi,
W. Freytag, Lexicon
num, MDCCCXxx.
(*)
(*)
A. De
Biberste
Kaz m
19
rs
i,
Dictionna/re arabe-frari'
1860.
gais, Paris,
Leipzig, 1876.
Handwrterbuch,
J.
R.
Relot,
Ho
d' illustrare
l'origine
la
storia
delle parole,
e le andr
Ora, in
mezzo
straordinaria Iproduzione
alla
ove pullulano
contemporanea,
ma
tanto
libraria
fanno sol-
buon viso e l'accoglienza benevola degli studiosi? Certo io mi lusingo nella speranza
di portare un modesto contributo d'osservazioni e d' indail
campo
Lupo Buonazia
gini nel
d'
con
affetto di
al
le
di tal
anch'
saranno grati
genere
io,
il
mio pensiero
ora corre
quale
scritti
mentre
l'
letto
tutti
il
mio manoscritto
quelli che
non
l'altro,
Spero
trovano lavori
questo
soltanto spero
Professore mi
in
Italia .
1905.
Luigi Rinaldi.
Osservazioni
generali
suiretimologia
che ormai non basa pi su semplici congetture e ipotesi ma diventata vera scienza, ha stabilito le leggi
fondamentali dell'etimologia ossia della ricostruzione della sto-
Le
filologia,
un'altra che
non abbia
con
la
madia
il
impastarvi
pane.
l'
iden-
della
subiscono
vanno via
sillabe intere, si
sopprimono
meno
notevoli:
lettere o si aggiungono,.
oo
si
si
poriimtano.
pei' capricciose,
ma
Le alterazioni della
trovano
loio ragione
la
neir indole propria di ciascuno idioma e sottostanno, salvo eccezioni, a regole costanti, dedotte dalla storia
comparata (Udle
lingue. Ora, quanto alle parole d'origine araba, c'imbattiamo
ordinariamente nei fenomeni comuni. Cosi abbiamo la metatesi
con
la
come ad esempio
cremisi da qirmizl
forma turcimanno. Ab-
liquida r,
in
alambicco
cu-
il
Nebulasit coll'aferesi e
di stelle,
es.
rotolo
l'
Denebola
interposizione
della
coll'apocope.
Aocale
da rati, maninalucco
da
tra
due
mamluk,
cassero da qasr, zenit da sanit; qualche volta la vocale introdotta diventa la sede dell'accento tonico, come ad esempio
egira da higra, timballo da tabi. Abbiamo l'intrusione
in timballo da tabi,
della l in gelsomino da gasann, della
in
della
in
canfora da qfur
monsone da mausim,
della r
biamo
es.:
dalla sto-
ria della parola stessa, vale a dire dai fatti che ne determi-
narono
l'origine,
dalle diverse
forme attraverso
ginario
si
potuto
debba essere
il
svolgere.
campo
Da
ci
le
quali
rilevasi
il
(juali
essa
senso ori-
quanto
esteso
come
in lui
si
richieda, oltre la
23
si
delle
ricollegano la provenienza
sultare
alla
dominazione araba
mondo musulmano,
e ce
ne offrono
parole
derivate,
si
giungere sino airultima. Cosi per avere arsenale bisogna risalire all'antica forma arzan usata anche da Dante {Inf.
e.
XXI, V. 7):
quale nell'arzan de' viniziani.
(il
confonde con
cpiello della
nostra
t).
(')
Buona parte
arabo-sicula
dell'
la
di questi
Amari,
documenti sono
Documenti
(lat.
ais)
editi: cos la
sulle relazioni
e di-
Biblioteca
commerciali
lil 1 e r ecc.
delle citt toscane coli' Oriente, raccolti e pubblicati dal
Nel presente lavoro mi stata poi di grande aiuto l'opera pregevolis-
sima dell'Amari, Storia dei Musulmani in Sicilia; ed ho pure consultalo con profluo Y Eistoire du commerce du Levant di Heyd.
C) M li 1 e r, Documenti sulle relazioni commerciali delle citt
1
24
venne arzanae, donde
darsena che ha
la stessa
Se radicale
origine.
talvt)lta
la
rola nello
di
una voce
Si
noti
jiassata
per cui
trafila
la
lunga e curiosa
trafila
la
[xn-
la storia
ci
di
venuto
questa
il
termine aUncocco. K
meno,
latino
praecox,
la
canto
albarcoque (').
potuto vedere fin da ora come
alla
sia
comune voce
come termine di
voce
indispensabile
le
lingua
parlata.
differenza
dell'accento tonico
latino,
di
somma impor-
tanza nelle lingue romanze perch in esse si mantiene sempre intatto, non bisogna tener gran conto dell'accento arabo
indole della
nostra
conservato
lingua. Cosi
ma
dall'arabo
qfUr abbiamo
cnfora forse
khzin
(')
terminazione
e meschita
abbiamo
ovvero
25
cambiamen-
loro trascrizione e
Lettere arabe,
ti
lingua.
la
prima
Calif)
lettera dell'alfabeto
'.
c^ (ba)
trascritta
per diventa
jP
b,
quale
ordinariamente resta;
molte
volte
qualche volta
i?
mutata
in e in
labiali
'p,
O
E
trascritta
scambia
t,
(ta)
ch'agomanno
la
mutata
si
in e in
forma turcasso. Le
let-
tere e e
si
cremere.
^
Corrisponde at
(tha)
t,
diventata j in zirbo.
(la
in
come
in
Diventa
(urguinnn
in
2G
(pialche volta
si
vocali a, o ed u.
turcimanno
in
g gutturale
diventa anche z-, come
gaanga da galangan
belzuino che hanno pure
;
muta
alle
dall'ar.
come
forte
in
zenzero
vero moschea
la palatale
la
dasso.
macrama
fazzoletto
da mahrana.
j-
Viene trascritto kh
e corrisponde al
(kha)
come ad esempio
c/i
cfiialche volta
in
tedesco duro
diventa
magazzino, bottarga
or-
guttue
ga-
tanga da khalangan.
:>
{(Icil)
betto, zettovario
zedoaria);
(onde baldacchino) da bagdad.
(sp.
mutato in e in Badacco
3 (dal)
^/;
soltanto in
27
la
nostra
che volta
si
r,
permuta
colla
licfuida
/,
es.:
quintale da qintar
come
in
in giraffa e giannetta.
(sin)
ordinariamente
z,
per influenza
che volta in
fine,
es.:
tazza.
J. (scm)
Corrisponde allo se ital. schiacciato in pesce, quale ordinariamente rimane; alcune volte diventa s, come in assasqualche volta si muta in e palatale come ad asempio in acciacco e carciofo. Lo trascrive-
sino, sorbetto e
remo
saraceno
s.
^
E
pi
il
(sd)
rimane
s;
qualche volta
trascritto
s.
Per
lo
muta
in e palatale
Ja
come
in cifra.
(dd)
ri-
28
\^
(tri)
rimane
] (fa)
la
"
viene trascritta
z,
ma
di-
il
annadaravL
siciliano
e.
Non ha
senta una
i^ain)
la
forte compressione
essa rappre-
lingue
garrusu
effeminato
da "ars,
sp.
alaroza.
i {'gain)
Diventa costantemente
per rappresenta la r gutturale, r grassey francese e perci divenuta r in razzia. Si mutata in e duro
in caraffa e in / in Baldacco (onde badacctino) da ba'gdd.
cfuesta lettera
la nostra f,
il
come
come
in
gabella e
lettere si
mendici.
muta
mendichi
si
in
gut-
in e palatale
scambiano as-
ha lago e lacuna,
29
Questa lettera rappresenta il nostro e duro, quale costantemente diviene; noi la trascriveremo colla lettera k.
nostra
la
1,
quale (juasi
Rimane m\
parola,
(lam)
da
a-fil.
soltanto
colla n, es.
si
samm,
sinun da
{nun)
jj
Ordinariamente rimane n
qualche volta
permuta colla m,
catram,e da qitran; raramente
si
si
noti per
lett.
b {^).
6 (ha)
una
E Yu
pre
V,
ital.
es.:
in
visir,
(pialche volta
si
diwan, ovvero
(ivaiv)
uomo, viene
trascritta
divano, carvi;
muta
in b
in
come
w. Diventa
priva
di
es.
dogana da
/'
sem-
vocale diviene u:
gutturale chiuso,
in
cpiasi
in caff
Tin-
da qahwa.
Corrisponde
ovvero y.
La
tali
scrittura
a,
sulla
nostro
al
e w: la
araba
30
le di
jeri
(/
lungo);
possiede soltanto
prima
rappresentata
le
trascritto j
vocali
fondamen-
posta sotto
la
da un piccolo low posto sopra la consonante. Questi segni i)er sono ordinariamente omessi; e le
tre vocali sono nella pronunzia non sempre chiare e distinte
consonante e
come
le
la terza
ma
nostre corrispondenti,
il
spesso inclinano ai
suoni
segni.
lingue posseggono
della e aperta e
il
del dittongo
eu francese
il
suono della
cos noi
e si noti che
la
maggior parte
delle voci
arabe
ci
qualche volta
in
u come
e, es.;
in
giu-
come
volta in
31
da sarah. Cosi
in scirojipo
la
diventata
e la
come
diventata a
in olibano
le
come
in
da al-uban.
vocali arabe
mi sono
La lingua araba ha
(
jL).
Il
au (j^^) ed
ai
diventa quasi
6/i^//
e nel si-
a come in ca-
L'articolo arabo.
La lingua araba ha un
i
numeri ed
la particella Jl
lega sempre al
che
il
nome
Inm, dell'articolo
ad esempio
assimila
si
:
nunziata
si
al-nit
trae Y indaco)
azzahr
dell'articolo
nella
cosi la parola
(piale
arabo
si
generi e
nella scrittura
si
alle se-
va pronunziata attir,
va
letta
cos la
annV
anile
(erba
azzardo
tien
pronunzia
oJjJu-J-u^u^-^-iiJ:
al, la
la retta grafia.
del
mai
di fare, ed
abbiamo
a-knnz,
Veramente
parlata
ma
scientifico
prima gran-
1"
cosi
ad esempio
dcanzar
sp.
il
siciliano
accanzari
conseguire >.
poche volte
intatto
un termine
di
(stella
nome Aldebaran
il
l'oi
32
l'articolo
in cui esso si
da an-nl
a-n,
Atair da at-t'ir
al-ta'ir.
es.:
anile
P^^|pii^tipi^l|*
GLOSSARIO
Abelmosco
{hibiscus abemoscJms):
cosi
perch
muschio.
Acarnar
Acharnar:
Testremit
^\
^=- {habb-el-mosk)
australe
an-nahr
fiume
il
accanzari nel
conseguire
dell'
acciacco,
dall'ar.
rari
sp.
aggibari nel
la
line
la
siciliano, sp.
canzari vorrebbe
non sono
Arabi chiamano
gli
stella di
J^\ {akhir-an-nahr)
perch
lett.
alcanzar : cavar
Jv^ a-kanz
dir
lett.
il
profitto, ottenere,
tesoro
tesoreggiare .
quindi ac-
Nel siciliano
achaque:
siciliano,
dall'ar.
slS^^
sottomettersi
as-saka
:
dalla
ristabilire, forzare,
la malattia .
radice
verbale
costringere
34
alagi: pianta loj^uiiiinosa a noi venuta dall'Oriente e denominata dai botanici tedeschi ahagi Maurorum: secondo
i
di essa si raccoglie
r\L\
il
petto, e su
Dall'ar.
a /-ha;/.
alamaro. La parola
ci
venuta dallo
ai amar derivato,
sp.
done
ornati di
se
colore;
ne paravano
il
fiocchi di diverso
trodotto nella
secondo
preziose e guarniti di
pietre
amarra
'JJ\
fr.
dall'ar.
Jy^l
al-bar-
chiamavano mala arm,eniaca, con l'aggettivo praecox, come risulta da un passo d Doscoride,
ordinariamente
ove
si
legge
x ^^Xa
p{ji7)vca>c,
poiial'axl
S Tipaixxta. Al-
uptxxtov
venne
trascritta
conformemente
alla
na-
tura d questa lingua e divent barqq, coli' articolo abarqq. Cosi arabizzata, la parola ha fatto il giro del
Mediterraneo, e s introdotta non solo nello spagnuolo
ma
anche
in
le
frutti
hanno molta
chiamavano
pesche precoci o
avant-
36
sing,
Tipacxxxcov.
poich
o Tipexxxca, Tipacxxxca,
gli
>^,
Quest'ultimo
Arabi non
hanno
il
Greci fecero
donde
si
loro
formato
nell'arabo
passato
2h che
il
il
ma
sostituiscono
col
poich
che
rosimile
il
popolo abbia
tratta,
Arabi hanno preso il nome dagli abitanti delle provincie che essi avevano conquistate
sopra l'impero bizantino. Del resto, bisogna ancor notare
gli
vago come
alcali, e
l'ar.
latino
Jill
aqali, dello
stesso
brlent et en
font la
verre (D'Arvieux,
alchrmes
cendre dont on
cit.
dal
fait
le
savon
et le
Lammens(')).
cocciniglia): dall'ar.
come
il
colore di esso.
(*)
67-68).
signitcato.
alchimia:
pleine
il
dall'ar.
les
stesso.
La
alcuni
la
altri
da
nel
fusione, liquefazione
<^
Xr^[JLe:a
96
da
fu usata
trasformare
Questa
La voce achimia
metalli conuni in
umana
cjiielli
limiti naturali.
dall'Egitto, fu
ardore
olti'e
dal sec.
fin
viii;
Musulmani ma
il
mag-
in tutto
il
Musulmani a colorire
di
nero
le
pal-
fr.
alcova,
ed anche baldacchino
laz.
Dice
il
che
Diez
il
come
un passo
in
Grimme
citato
altri filologi
da Equicredono
alali-kovo
devono
la
significato
Aldebaran:
egli
loro origine
arabo
le
piantare
di
all'arabo;
quest'ultimo attesta
il
tende di
lino.
dall'ar. \^,J\
al-dabarn
propr.
ad-dabaran.
dagli
Arabi perch segue le Pleiadi; la radice verbale j,i dabara significa tener dietro, seguire . Nella trascrizione
di questa
parola non
seguente
retta
troviamo, esempio
dell'articolo
raro, l'assimila-
anche
la
forma cor-
Addebaran.
alefangine,
S'p.
aroma
fuh
delFar.
un'alterazione
parola
stoffa
aleppina,
37
*.jliVl
a-'afii'lh, pi.
di
jj
gettivo arabo
J^
haJabi di Aleppo
Aleppo
dall'ag-
che denota
commercio:
dall'ar.
ha/fa'
^\i.
lo stesso.
alfana: bestia quakuKiue da potersi cavalcare, e in particolare cavallo arabo. Forse da oUi as-safana, diventato
asfana
vel
equa
(v.
Remi, Orlando,
Eguilaz).
1,
equus
480:
in suU'alfana,
medesimo
436):
(1,
Un gran
Che ha
sotto
Re
di
Taprobana,
una girafTa per alfana.
gigante,
Alfard
fard
Alferd:
l'a
dell'Idra,
la solitaria ,
l'alfana
trascrizione
dell'ar.
j^i
ai-
alfido. V. alfiere.
la
alf'in
trascrizione
chiamano
(pezzo degli
esatta
di
scacchi).
J-ill
Lo spagnuolo
med.
alfl
avemmo
prima
alfino,
lat.
alfine poi divenne alfido e in ultimo alfiere, forse per assimilazione ad altiere nell'accezione di porta-bandiera, nello
stesso
modo che
in
francese da un
la
///
ha dovuto venire
folle .
La
piece
dire
dii
fon au Imftou
le
eii
(>ii
lphant.
38
dii
piiis /b/,
///,
cavaliere, lo scudiero
il
^H
algebra: dairar.
tiniscono
Arabi,
gli
illilb -^i-1
pJ*
delle
riduzioni
e delle
la
de-
comparazioni
'
(Leonardo Fibonacci da Pisa). (Gherardo da Cremona, vissuto dal 1114 al 1187, fece pure la
tionis et restaurationis
j>)=>.
che in arabo
arte
gabara
detta
riduzione.
Algol
stella di terza
gul
arabo
il
demonio, l'orco
ra's-a-gul
algopismo
algoritmo,
Veramente
il
il
nome
intero
in
prannome
del
il
dall'ar.
ii\^\al-idada, che ha
cio e denota
una
sostegno, brac-
alizari,
nome commerciale
39
della
robbia, donde
sostanza
la
chiamata in chimica alizarina: pare dall'ar. SjLa-11 al-'usra, succo cavato da im vegetale per compressione (v.
Eguilaz e Devic).
alizarina. V. alizari.
verbo, che
alliffare. Questo
specialmente dei
vestiti e
greco
Tolomeo
r]
fjteYtaxr]
avviluppare
astronomia, attri-
corruzione del
(a'jvxa^c?).
almanacco. Molto
di
siciliano
almagesto,
buito a
comunissimo nel
dei
si
filologi
sillaba al, di
infatti si
manaccare;
cosi
abbiamo in essa
la
voce
^lil
{al-mundkh)
donare
(manaha) che
significa
Ma,
tali
ca-
os-
nostri almanacchi;
tavole astrologiche
arabi non
temente
loro calendari
taqwim, donde
il
nostro tac-
ovvero matbukli,
40
Manarus
dal latino
Hinc
horolo}i:io solari....
suuni haix'ul
Itali
(jui
ab
almanacco,
ni ipsoruni pro-
articulinii
ol^yaiill
{a-muqantart)
paralleli all'orizzonte .
primo
amarra
Grande Orsa.
e ^ della
Alula,
azione:
tale
il
ambra,
sp.
ambre,
verbo
il
pg. al-
amarra^
la fune .
amhar, aamhar,
^jJl [al-anbar) ambra grigia
fr.
onde
sp.
pg. ai ambre:
,
in origine
dal-
nome
un pesce da cui si ricavava l'ambra grigia, donde l'aggettivo 'amhari nel senso di cuoio fatto della pelle di questo
di
il
si
di
animali marini
(v.
Heyd, Histoire du
commerce du Levant).
ammiraglio, almiraglio,
prov. am,ira1h, m.
lat.
it.
sp.
ricev
il
amirante,
fr.
amira,
admiralius, admirabilis :
comandante
e pg.
dall' ar.
primieramente dai
a^nlr
principe,
Siciliani e dai
Il
fatto,
dice
Genovesi
l'
Engel-
mann, che questo sostantivo seguito dall'articolo al, dimostra che vi ha dovuto essere un complemento che
Per rintracciare questo
complemento, bisogna esaminare come gli Arabi nominavano l'uifciale, cui era affidato il comando delle forze nastato soppresso nelle lingue europee.
vali.
Secondo Ibn-Khaldn,
il
comandante
d'
una squadra
41
cese
amirai
spagnolo
la
accosta di
si
i)i
airoriginale
in
italiano e
il
ma
la
mandante
come
sul
mare
ma
quello di
il
significato di co-
comandante
sulla terra ,
pu vedere da infiniti esempii, dove al non dunque al-bahr {dei mare) che sarebbe stato soppresso. 2) Quando
si parlava realmente di comandante sul mare, si aggiunsi
ahnirante de
la
l'
stesso.
mare;
cosi
trova
3)
(o
Le
differenti
forme della
si
almirage) de la m,ar,
idea di comandante sul mare
amiraje
mar. Cosi
la
^m?r non
anche
mune
di
Del resto,
fatto
sp.
che
le
il
comune
di
commerciali
quistione
fine del
plicemente . ufficiale
messo a fianco del vero
sopradetto del
la
amir aglio.
capitano,
Firenze,
come
dell'
risulta
dall'atto
295 {Documenti
sulle relazioni
galee, che di
in su le
42
il
diputato,
sia fare
Amiraglio
utficiali,
el
un
Capitano d'esse
nome
et ogn'altra
ghalee fussi
pi
nondimeno
dotte; facendo
tutto
et fi-
suo
luogo
chi in
designa
trae l'indaco.
pianta e l'indaco.
la
annadarari.
si
Musulmani, insieme
ai
nomi
di pesi e misure,
Da
J:^
vuol dire
lo stesso.
naranz, ven. naranza, sp. naranja, pg. aranjo, basco larania, gr. med. vepv^wv, fr. orange. Gli
antichi avrebbero chiamato i pomi degli Orientali aurea
mil.
arancio,
mala
mologia
il
il
fatto
che
gli antichi
la cui introduzione in
dei famosi
d'
pomi
non conoscevano
l'arancio,
oro del
si
pensato che
giardino
delle
favola
la
Esperidi
deve
Secondo
l'arancio
una pianta
monianza
di
Mas'dI,
Qahir possedeva
citato
dal
Lammens,
il
d"
ix.
origitesti-
califfo
al-
aranci, che
egli
aveva
fatti
venire
48
dall'
India
Ora
risulta chiaro
che
me,
rola,
la
che
quelle che
In
si
si
l'iniziale,
perch
/,
archibugio, archibuso, fr. arquebuse, sp. arcalmz. Comunemente da arco e buco o buso, cio arco forato se;
condo alcuni, come il Dozy, dal tedesco Jiaken-biicJise; secondo altri, dall'ar. u'yi\ {al-qaus) l'arco , e a questa
etimologia fanno certamente pensare la forma
buso e
le
forme francese
archi-
it.
osserva
arme a
di
il
Or dopo
getto.
il
nome
le sostituirono.
Quanto
non
il
al
un colpo
(di
della al in ar,
cambiamento
volte avvenuto
fucile) .
si
oppone
come
in
nababbo da
nawwab
ecc.
Ci che
il
di
da
^j>.
{haram)
harre e
il
sost.
arriero
mulattiere
il
44
{hart') :
le
arrucciari
camelum
che ha
lo stesso
signiticato.
etimologia
per
sp.
il
fr.
ma
sp.
gr.
dcpas-
Con questo
casa
significato generico
una fabbrica
marrocchino. Nell'Europa
sata nell'accezione speciale di luogo ove
di
la
parola pas-
si
costruiscono
e custodiscono le navi
la
appellatione
nominatur arzana
La forma terzana
con-
e.
xxi, v. 7):
(Comen/o): Arzan
serbano e si fanno li navilii .
Ivi Buti
il
luogo dove
questa forma
si
tengono,
si
aggiunse
ebbe arzanae, vocabolo an-
tema
del porto.
46
nome
assassino,
sp.
Sabbah
asesino.
potenza dei
dei
Hulagii, da quello
mongolo
il
abbatt
per sempre
Califfi.
{hai),
J;.-L>-
montagna
montagna
essi poi,
tori di hasis .
manze.
Atair, stella della costellazione dell'Aquila:
ta'ir)
la volante ,
abbreviazione
di
dall'ar.
Jlkh [at-
an-nasr
at-ta'ir
l'aquila volante .
di origine persiana
gnificante altezza
avaria,
sp.
averta, pg.
a merci).
Il
altri la
il
aoarm (danno
toccato a
un bastimento
comune derivazione
dal
Dozy poi dice che la vera deparola non stata ancora data, e ag-
secondo
Freytag,
dicono una parola indiana si,
Il
rmiawmar;
non
si
in
si
'awr
cio
una
mercanzia che ha un
difetto,
per
anche
danneggiare, guastare ,
riscontra due volte nel Maccari. I mercanti italiani,
si
le
ci che
plical)ile
come
4(
hanno
lo
La
trascrizione
avarila
forma 'ara
rovinare
distruggere,
significa
ad ammettere
dubitare
vizio,
di
dopo
Or,
non so come
come origine
avaria
si
possa
la
voce
difetto .
'
samt)
letter.
la via, la direzione .
dall'ar. :.'.
{as-
l'arco dell'orizzonte
compreso tra il meridiano di un luogo e un circolo verticale ad esso plaga punctumve horizontis, et a vertice
coeli
ad
deriva zenit.
azzardo,
sp.
e pg. azar,
fr.
hasard, m.
lat.
ad zardum:
come si vede,
dall'ar. y'j\
Azzardo ha come
derivati
il
v.
azzardare
Tagg. az-
zardoso.
azzerolo,
v.
lazzerola.
certamente dall'arabo,
forma 'azzaza
significa
di cui la
seconda
azzurro,
sp.
e pg.
azul
dall' ar.
pers. .ijjjV
(Jzuioard ov-
47
vero lzward) la^ns-JazuU, pietra preziosa di colore azzurro, lo zaffiro degli antichi. Il colore azzurro espresso
in arabo dall'aggettivo relativo
babbuccia,
dall'ar.
babucha,
sp.
-j-yS
fr.
lzuwardl.
babouche
di
(sorta
pantofole):
{pa)
l.
baccello semplicemente
il
J-_^il.
coprire ,
.
da bacca;
fa derivare
si
ma
poich
me
pare
meglio derivarlo dall'ar. ^L {mqilla ovvero bqeda) che
significa fava e legume in genere. Nell'arabo v"
anche JJ; {baql) che significa legume, verdura . Il Muratori d l'ar. baqelcth
sar la trascrizione di
jul
di fermarsi in
l'
origine
un luogo
di
*>\JI;
questa
fava
?.
voce nel
ha quello
commoratus fuit
constitit in foco,
tentamente
son.
considerare,
avere
in
pensiero
Petrarca,
2'A:
Consolate
G. Villani, 1-31
lei
Romani
bagaglio,
sp.
e fr.
Europa dai
Crociati,
quali l'avreb-
^i
in Belot. A^oce
48
{buqf/a)
molto usata
una
notte.
do linge
}>aqiu't
e che
Siria
in
d'ha-
et
trova
si
Il
gine persiana.
bagascia,
fr.
bagasse,
cajassa.
\\A\\.
hagasa
sp.
e bagassa,
nell'arabo, ove
termine
il
'j>
pi.
Eguilaz,
(v.
bagattella,
dallar.
l'r.
^\y
vana
donna
di
mala
vita .
bSgiz Improbitati
obscoenus in Freytag
di
Crfos.).
gnuolo baguatil,
tOe,
^vow taguassa,
Il
pi.
che significa
di JLl; {baili)
cambiamento
del j [w) in
cosa
fu-
gutturale chiusa
titolo
si
conferiva agli
chiaramente
ci
della parola
mu-
dell'Africa settentrio-
spiega
come
l'etimologia
ma
nel-
bale
^J^j
{icalija)
amministrare
risco
essere
preposto,
governare,
reggere,
come etimologia
la
dall'ar.
nuwivab.
Il
tutela,
bape
[Inbahara)
brillare .
si
embair
potere,
illudersi
VII forma
di
con-
si
l'ori-
essere stupefatto ,
si
Baila,
feriva a
^\
^^ {bahara)
49
carono
Ji
man-
francesclii bairono e
di
baita. V. baiiu.
mente
[hait)
la
casa
si
La
affari
dal-
ha probabil-
stessa etimologia
capanna alpina.
baiaselo,
colore di vino
dal
fr.
sp. ha/a.:jc,
Dans
claretto): dall'ar.-pers.
rubino
(specie di
^jiitL
crivains occidentaux
(/>/M.S')
du moven-
le
en
baassms en
et derive
latin,
directement de celui de
ou Balakhchan (Heyd).
sic: lastra
balata,
lo
la
le
province de Radakfdian
(')
di pietra.
Dall'arabo
L>1;
lia
stesso significato.
una
stoffa
Bagdad
in italiano
di seta
(jIa;.),
Baldacco
chiacitt
stoffe
questa
s[)ecie.
V. Heyd.
bali. V. bai/o.
balia. V. /mi/o.
ballo. V.
/>ai/o.
ballotta,
<=>j\
ghianda : dalFarabo
una variet
di quercia,
ma
(')
e y d, Histoire
du commerce du Leoant.
L'ita-
usato
anche
50
capra: dalTaraho 0^^==^: {l>arvnkan), che indica mia sorla di veste nera (mI 1i;i anche h)
baracane,
di
stcfTa
pelo
di
stesso signillcato.
baracca,
collii'
sp.
Iioryaca,
Iraharcn da
IV.
tra/)s.
11
cre(h' or
Dozy per
il
Die/,
poco sod-
una
desii;na
secondo
casa
luogo,
di
egli
Derganza
})aja .
In
dice,
harga dato da P. di
Mori si servivano, perch quegli ivdi'Xwce casa pagiza pequena con mrga^ pi. iargioat. K dunque una parola araba ?
Dice di non conoscerla in questa lingua, ma (die bisogna
i
Il
impossibile,
queste capanne.
il
nome
il
designavano
Dozy, si sarebbe
e nello s})agnuolo
barbacane,
sp.
barbacaoia,
feritoia : dall'ar.
grondaia
<f-^.
fr.
pg.
gnificare
barbacane,
GIoss.),
scolatoio,
dove erano
muro
le
pass a indicare
feritoie;
infine
muri
rimase a
.
si-
Alcuni per
come
51
ascia,
zappa
spagnuolo abarda
altri dal
ci
barda'a
e senza l'articolo
barda' a) che
it^^l [a letto
significa
bardassa,
fr.
)ardache,
bardaxa, bardaja
sp.
dall'ar.-pers.
r^j'.
ha
il
ciullo
il
agli altri
bardasela,
sard.
mrdascia ha questo
nella
Lucania, per.
significano
es.
in
semplicemente
sidiiavi
medioevo
nel
si
Vallo, bardaselo
ragazzo o
del secolo
xv erano ancora
Ora questo
che
rola,
si
la parola in
che
gli
schiavi in Italia
in
buono
essi
Egitto
aspetto,
stella
dialetti, si
non erano
fine
senso buono,
trattati cosi
duramente
si
e belle, le
ma
Bata,
Italia,
che alla
crede
quasi tutti
venivano affrancati
donne giovani
in
trova in tutte
lia
giova-
anche
})restaron()
che
come
si
Al commercio in-
accanto
significato
degno degli
fan-
le
come
l'altra stella
Deneb
significa
bazar, bazzar:
cato
B2
(lall'ar.-pers. jljL
>.
bazzariota
bazzarioto,
'
(raltri coimiiestibili;
bazzana
(bitana) fodera
per rilegar
libri,
coprir
i,\L,
iiU;
bedegur,
napole-
la
sjnna
:>jj:>\
{ba-
daicard ).
beduino: da
[badawi) che
"(jjo
significa abitante
been:
campagna
[bahman), nome dato a un'erba camdue specie, una bianca, usata come cibo, l'altra
dairar.-pers. ^\^.
pestre di
belzur,
si
deserto
fisse,
[badu)
de-
del
fr.
bezoard,
sp.
originaria deirOriente.
di certi animali).
La
guevano
attribuivano
y'j:>\
quali distin-
propriet pi meravigliose.
ovvero
{bdzahr)
vento
j\jj.
jt,}^[,
La parola
gli
per-
il
veleno
(badzaJir) ed anche
y>j\,
{bazuwr).
duce
il
isola di
come
bengiui
s'
si
quella che
formato
l'acido benzoico).
nome
caduta,
belzuino
all'
pi
s'avvicina all'originale.
it.
Da
53
benzina. ^^ hezulno.
bernusso
nito di
fr.
burnous,
sp.
gnificato.
borace,
sp.
borzacchino,
met
si
danno
di questa parola,
{Bmssa,
avendo trovato brodequin
;~.j_/.
francese, d uno
cuoio che
calzature
si
J=j^
citt).
nel
brodequin
(sti-
fr.
sp.
Il
{burusaic)
Dozy ricorre
senso
di
cuoio
ai
Mori;
nelFantico
si
facevano
bottarga, butta ghera, buttagra e buttaraga, specie di caviale. Dall'ar. ;;.jlL [bitrikha) che ha lo stesso significato.
brenuzio. V. bernusso.
bricco, (vaso di rame o di latta, ed anche d'altra materia),
sp. brico: dall'ar. ^;l^.l {ibrlq), boccale, vaso per acqua o
profumi.
nelle
il
Freytag, d'origine
persiana.
bugia (candela
da
di cera):
\[^^
Buga) nome
nel medioevo vi risiedevano specialmente
e
ne esportavano
burnia,
sic.
Pisani,
quali
la cera.
(sorta di vaso)
dall'ar.
lo
stesso significato.
sp. botor.
bttero,
jjt_
{bufhur)
liano
anzi
pi.
Eguilaz deriva
di
^v.
voce spagnuola
la
singolare bdthr
mi
dall'ar.
Per
di ricorrere al })lurale;
s})iega
l'ita-
che
54
sia
per rai;i;iunta
araba priva
lineala.
sillaba,
la
aj^j^iunta
Onanto airalterazione
conviene osservare
mozione a
in sillaba
cabas, lo
sp.
nella
nostra
clie
ove spesso
generico di
consonante
confonde e
si
dell'o e dell'M.
senso
naturale
jcima
del
sulla
vocale e alla
(1(>lla
mozione,
di
rimane sempre
La
cassa
stessa
dall'ar.
^t
etimologia avranno il
:
Musulmani)
dalTar.-pers. o^^ {hhnfian) ovvero dal turco V^ {qnffan).
caff, tv. cof, sp. cafe: dall'ar. ly^ [qahioa ovvero qahwe),
:
il
si
Dozy, che il
spiega facilmente perch s' dato ad esso questo nome .
Il caff stato usato assai tardi in Europa. Rauwolff ne
parla (1583) nella relazione del suo viaggio in Oriente.
Venezia
si
Esso fu portato direttamente a Parigi dall'Oriente dal viaggiatore Thvenot nel 1(367. Cosi il P. Besson poteva scrivere che
il
caff
un'acqua nera
e bollente, pi
sana che
una bevanda
caffo. Credo che
la
palma
di folli
la
della
(Lammens).
mano
e la
mano
stessa,
ci che
pu dare
il
senso di disparit, essendo impari il numero delle dita in ciascuna mano: l'ar. .JS^ [ka/f) palma della mano, mano .
caflla (carovana,
che ha
lo
cafisso, sp.
moltitudine
di
dall'ai-,
yente):
^li
(7^7///)
stesso significato.
cafz (misura
che ha
56
lo stesso
per
grani): dalTar.
j-i5 {(laflz)^
significato.
cafura. V. confora.
cai da. In Arezzo una striscia di panno o d'altro, con che
si reggono i bambini che non sanno ancora camminare.
Dall'ar.
pres.
j'li
di
[qaifa)
qada
fem.
di
conduttore ,
qaif
condurre, guidare
part.
cala:
dall'ar.
ve in
locum tutum
(>^^)
navim
che
si-
gnifica lo stesso.
calafatare,
cala fatemi
sp.
pare e rincatramare
le
fr.
fessure di
La maggior
parte dei
riscal-
dare
[calefacere) la nave
un operaio
il
di-
il
dapprima riscaldare
abile a riparare
il
bastimento, un carpentiere,
fessure
del
legno
{([ai afa)
ci oflVe la
scorzare, scorteggiare ,
Ed
({uando
si
dioevo e ai
grandi relazioni commerciali del metanti termini marinareschi che dall'ar. })assarono
pensa
alle
nelle
forme occidentali
5G
Maini cerca Torigine di questa parola nella doiiiamla qua librai . Viene, pare, dall'ar. v_Hi [qaib ovvero qalab), modello dove si versano i metalli, forma di
calibro.
Il
le
li-
quida
il
cedere
m/) che ha
mah)
ii-U-
{kialafa) suc-
facchino
carnio,
^^
Da
Mao-
lo
nel
genovese: dall'arabo
Jll* (^w?-
camicia, camisa e camiscia, sp. camisa, pg. camiza, fr. ciiemise. Molti derivano questa parola dall'ar. ^ja~^ [qams]
che ha
lo stesso significato.
Ma
misa
portoghese e
il
il
nostro co-
camicia
dormimus
in cainis,
camocato, cammucc
idest,
cliammucha
Stoffa di seta
facevano
Questa
stoffa,
si
fabbric in Persia, pi
\^S^ [ka'mhha
o kimklia) trascrizione
camorra
(luogo dove
si
Dall'ar.-
della parola
e tasso peraltri):
pare
avec
quel((u"iin
Kazimirski;
lusit
in Freytag; onde
il
in
a un giuoco d'azzardo e
jlj
{qimcr)
giuoco d'azzardo
candire. V. candito.
candito, candire,
cand
sp.
e se candir.
Dall'ar.-pers. isi {(jandad)
fr.
ovvero joxi
sanscrito
pere
khanda
pezzo , radice
verbale
khand
rom-
canfora, cafura,
sp.
alcanfov.
[qafur) che
dall'ar. jyli
si
il
prodotto,
la
cui
origine
nell' isola di
in-
trova
sotto
lo
ordinariamente
di canfora,
scante agli
eletti.
canna
[qama), misura
della statura d'un uomo, tradotto canna in un diploma
i.li
cannca,
sic,
cannncca
in alcuni dialetti
meridionali,
come
in quello di Vallo
di
collana .
collana
cang-iaro
(jar)
cangiarro
lib])r<\
di
magnus
in
100 rotoli):
\. ciuintae.
j^zJJ>-
{khan-
Freytag.
dall'ar. jlki
(gmWr),
canzirro
<<-
s[)il(>rci(>,
crabe,
cli(>
{kulircha)
ha
y,y^
jorco .
carabi'' (aii])ra
IV.
^ maiale,
{kli/nzij')
58
{gialla):
(lalTai'.
ovvero ^\j^
L^s
lo
fr.
eoa,
carraca, capg. caracar, sj). caracaracore. Le tre ultime forme dall'ar. jyji {qw-
sp.
e pg.
{qurqura o qorqora) vascello grosso e lungo. Le altre forme pare che derivino
dal pi. di qurqur di' qarUqr, nella maniera d'altre
parole,
plurale.
'ojjiJ>
nella
forma del
dice
Dozy
il
sar
caracollare, caracollo
nariamente
}iri
passi,
ricominciare a
cina di mola)
la
carag-olo,
(^
^=J^
dall'ar.
il
sp.
{karkara)
i)iii
caracollo.
caraffa,
A",
La r
ma-
volteggiare
finale si sa-
/.
caracollare.
carrahha,
sic.
caracoL Ordi-
rebbe mutata in
fr.
cercurus.
sp.
garrafa.
L'etimologia
di
questa
anche un piccolo
vaso, secondo alcuni. V" poi ^\J. [giraf) che designa una
misura per i grani. Il Freytag d un 3jj- {guruf) brocca
di
un fiume che ha
grande
l'arabo
molt'acc|ua; indica
Del resto possiamo senza difficolt ammettere nelun ''^\Jt- {garrafa) forma strumentale di ^J-
[garafa).
sp. e
carato,
(lairar.
pg".
J=l_,.i
come
chiocciare .
stesso
peso, cpiindi
seme
il
peso
carcariari nel
tubare
sp.
sici-
colombi),
(dei
carcasso,
stesso.
Dall'ar.
il
d(dla carruba.
carcariare
liano,
59
fr.
carquois
(faretra).
La
seconda parte di questa parola , dice il Diez, manila prima sembra caro nel suo
festamente capsus
casso,
'
'
teralmente cassa di carne, scheletro donde passato a significare faretra. Ma il Diez dimentica che ntdl' italiano
vi
lettere e e
;
cos clinrire
si
per-
da car-
flctrir
carciofo,
sp.
cui la vera
sta'ini si
forma ortografica
viene
>_&i^,=-
dall'arabo,
{liarsaf)
nel
di
Mu-
mentre
carminio. V.
carovana
dalTar. hj-}
dal pers.
carruba
roba
carvi,
e
:
fr.
cliernies.
bj^-
carrubo
(albero),
dall'ar. ^^j^i-
sji.
cassarola. V. cazza.
cassata. D'origine
arabica
fio
mi sembra
notissima cassata
la
cassero,
s[).
di
mura,
^-a
catrame,
s]).
caviale,
caviar\
caviale
s}).
gr.
m. xautpt
dall'ar.-turco
ecc.);
fr.
(ova
salate
di
jLjU [hawijar).
grande piatto che pu contenere il nutrimento per circa dieci persone. Da cazza i derivati cazza[qas'a), scodella,
cazzarola. y. cazza.
cazzola.
cazza.
cerbottana,
vatana;
sp.
cerbatana, sehratana
sarbacane:
fr.
pg.
sardbatana
sara-
{zahatana) ovvero
dall'ar. *;lk;3
i;Ua--
latta, ecc.,
fr.
kermes,
il
chermes,
onde
sp.
ecc.
alquermez
parlare per
(insetto che
d una grana
d'un bel colore rosso, la grana stessa): dall'ar. j.^ {qirniz ovvero qrmz) che ha lo stesso significato. Dall'agg.
ar.
(ij-^9
[qirmizi)
cramoisi. La stessa origine pare abcarmin e il nostro cartninio (colore rosso san-
lo sp.
carmesi,
biano
lo sp.
il
fr.
guigno).
ciabatta,
Alcuni
sp.
zopata,
dall'ar.
lascia scoperto
zajjato;
b.
lat.
sabbatum,
fr.
saoate.
Ma
la parola
che
araba non
61
cifra, sp. e
generale,
Europei ha dato
gli
sp.
jileco e ciaeco
Gille,
alle
fr.
panciotto
dal-
derivare
gietj lo si fa
?).
sporta, paniere
lo stesso
nome
suo
il
zero.
cilecco, in siciliano,
{liuffa
5t^ai)-pov.
il
presso
altre nove. Y.
{f/aVaka
gnifica zero ,
da
sandalo
ciabatta,
dall'ar. LiJ
significato, e
lat.
pare
cophinus. Coffa
il
biscotto.
dall'ar.
Ja.
[haa]
scio-
gliere .
cotone,
ton),
tico
s}).
ma
Ji^t
cremisi. V. chermes.
cubebe,
d
e pg.
s}).
il
cubeha (genere
di piante di cui
una specie
curcuma,
(pianta
la
radice
cui
zafferano d'India). Da
kuncuma
cuscusu nel
chiamata in
^^=>y [kurkum),
commercio
in
sanscrito
zafferano .
siciliano,
alcuzcuz
sp.
alcuzcuzu:
dall'ar.
(jXl-i^ {kicskus), pietanza di semmola assai usata in Barberia; radice verbale kaskasa triturare minutamente.
Infatti
il
cuscusu non
mente d'acqua
piccoli grani
e ridotta,
come
forza
teste di spilli.
di
essere dimenata, in
dado
(li
((jucsla
giuoco in g'onoi'ale):
sto,
62
ha
(jiiollo
Ario-
basti-
ancli(i
dall'ai'.
j.S
{dad) giuoco
Sai.:
Diverso, a mio parere, il Bomba gracchia,
K dice: Abb' io pur roba, e sia l'acquisto
darsena
coda
del
dall'ar.
V. arsenale.
arsenale .
\'y.
macchia
(la
menti disarmati)
Deneb,
la
Cigno:
Denebola. V. Xcbulasit.
drvis,
pi.
che ha
dall'ar-pers. u^ijj^
dall'ar.
li.Js
[dtqa),
stesso significato.
lo
divano. V. dogrma.
dog'ana o doana,
IV.
donane,
aduana:
sp.
wun), che propriamente significa raccolta di scritti, regiverbo dawwana restro, ruoli di un esercito, onde il
gistrare
i
tengono
poi
al
il
si
riuniscono
dragomanno,
g'
impiegati che
del Consiglio
sedile lungo,
imbottito,
di piante delle
In arabo
^j^ [duranig).
darnag
dall'ar.
dove
Consiglio stesso,
muro
doronico (genere
dell'ar.
sito
registri, cio
dell'Impero,
aderente
il
si
trovano anche
le
forme
durunag.
sp.
dragoman,
o^J {twguman)
fr.
drogman
< interpetre
(interpetre ufficiale):
;
il
Trascrizione
interpetrare .
{tarr/arna)
(Iella
63
sp.
trujaman,
meno
il fr.
alterata
truclieman
Dall'ar.
s^
maomet-
principio dell'era
il
Mao-
{iigra)
cristiana.
elisir, elisire o elisirre, sp. e fr. eirir: dall'ar.
(/-
pietra filosofalo ,
ikslr)
^j^^=H\
Les
Lammens,
fieurs de cette
et sont em])ortes
Ecco un passo
259).
p.
sulla
fait
l'or
emiro: trascrizione
principe
(III,
dell'elisir:
le soleil,
tondient
iksh\
qu'on
ramasse
et
dell'ar. _^
(avilr),
radice verbale
una
le
dont (m
delle Mille e
formazione
dessches par
ile,
par
medicamento secco.
_^A
comandante, capo,
mato
fnfano
jli
sul
quali
(/i'war), che
greco
cpx^oc,
o fanfarrone,
Eguilaz,
ha
lo
derivano
questa
parola
o (^av?.
sp.
fanfarron, fanfarro:
pg.
fan-
64
farro,
inani in
gloria se iaclavit
va benissimo per
trascritta
lo
le
/";
l'ar.
jMJ {fm^far)
in Freytag.
iiudtilocpius
fardaggio. V. fardo.
fardello. \. fardo.
fardo,
sp.
fr.
fardeau^
comune
it.
fardagglo,
pi probabile
fardage. L'etimologia pi
l'ar. oy {farda) che nel volgare vuol diro ballotta di mer-
sp.
una met
canzie,
del carico di
una
bestia.
farfara [}j)
feluca e flluca,
s^).
faluca,
certamente dall'arabo;
fr.
(Diez).
ma non
ci
so spiegarmi perch
viene
mai
il
cato e
forma,
sono
quali
iUj
Fomalhaut,
stella di
trascrizione
dell'ar.
oj^i-l
{fam-ul-ht)
la
bocca
del
pesce
fondaco,
sj).
ftndago:
mercanti
si
Gerusalemme
jjJ
dall'ar.
si
il
chiamava
un tribu-
s]).
friso
Nell'arabo
si
alfz,
ha j^J]
fr.
frise
{ifriz)
(termine architettonico).
corona
65
et superciliura parietis
e altri signitica
appartiene alla lingua classica, corruzione del greco ^w'^pog, con l'aferesi della prima sillaba.
e
fustagno
frustagno,
solana): dalTar.
fidarne
stoffa di
[fukan)
i^iiti
fr.
fuslan,
sp.
nome
gros-
cotone in Ibn-Ua-
tta.
(stoffa
Jl]a>i
[fusi),
il
gabbano,
sp.
fr.
cahan\ pare
dall'ar.
Lc.
la
spagnuolo
('),
sp.
gabea:
dall'ar.
donde anche
tassa ,
lo sp.
Nel significato di tassa, la parola molto usata dagli scrittori arabi, come da Ibn-Hancal che scriveva nel x secolo
;
XIII e
il
sec.
xiv.
11
Diez
per
ragione
per
il
fatto
che l'iniziale
deriva gabella
il
dal-
TEngelmann gli d
j (r/) non si muta mai
, e
retinioloi^ia araba.
gelniann,
il
perch
veva caballa
<
non
>ra,
66
si
[q)
nuita
(|ual('li(!
volta in
e cnbea.
En-
la parola
g;
si
scri-
anglo-sassone
Arabi.
gli
011
abitanti
dell'Italia
si
presta
abbastanza
l'Amari traduco
p(n'
galanga
Arabi
chiamata dagli
galera, prov. gala e galega, gr. m. yaXa e yaXaa, ecc., con tutta la sequela dei derivati. Alcuni dal
galea
latino galea
elmo
ma
avremmo
do-
di navi,
derivare la parola.
magazzino
galera. \. gala.
La ^
galanga.
[kb)
si
in g,
come
in
di
garbino (vento
agg. di
raba)
Il
garbo.
ponente)
67
dall'ar.
occidentale ,
j^ {garbi)
^J. {gnrb)
occidente
tramontare
radice verbale
w>^
{ga-
verbo garawan, ted. m. gerben, aj)parecchiare, acconciare . Ma noi, p(;r ricercare l'origine
tura, abbellimento ,
di (fuesta parola,
di essa.
Ora
senso di
seau
dobbiamo
l'antico
mode de
(Littr).
francese garbe
trova
si
usato
nel
(les
reconnurent son
matelots)
et
de Sale
Poi
si-
Tous
(leux de
concevait
le
il
avait.
si
l'altra
di
(Littr).
Jra
il
il
significato del
suo significato
come termine
in
g come
facile
dall'ar.
di metallurgia
un tempo
in gabella e
(V.
gazzarra,
sp.
-- R8
dicono chiaramoiite
arabi, ci
clu; la
Alcala,
il
sostantivo j^J^
il
di essere copioso,
{ga-
, e ij\y,
Ora
in questa radice
retimologia di gazzarra.
significa essere
ma
copioso, abbondante,
gazra
Infatti,
ci detto
una sorgente
abbondanza d'acqua di
anche
il
rumore,
il
d'
come
mormorio
la
parola
stesso della
ratamente
il
mormorio,
il
rumore
il
chiasso,
figu-
festoso
di
persone riunite.
gelsomino
gesmino,
jnzmin,
sp.
\)g.
jasmin^
dall'ar.-pers Ca^^^
lo stesso.
lo
fr.
jasmin;
stesso.
gengiovo. V. zenzero.
fr.
ghiazzerino,
jaseran,
(giaco di maglia).
Il
questa parola.
za
ir),
Diez
sp.
la
tori arabi
di
dall'ar.
iSj\j^ {ga-
algerina
deriverebbe
non
si
Il
due termini,
il
\)nmo jaque
giaco ,
il
secondo
fr.
jaque,
sp.
jaco
(sorta
''LXz.
Freytag.
scrit-
[sakk]
lorica
di
armatura,
l'ar. .sjj
.
Pare
adoperata
angustis
annulis
contexta
in
giannetta
(specie
69
(rarme in
asta,
in
(!!)
[xvrjxrj?
proprio ijLj
il
Diefenbach da
^(ivvoc,
La grande
(Zenta).
gineie
il
si),
dal
greco y^-
viene dal
(!!),
nome
nazione berbera dei Zenta, alla quale appartenevano i Meridini, ha fornito costantemente ai sultani di Granata cavalieri che erano
il
di mille nell'anno
Pietro
La
1263.
il
(it.
ha ricevuto
dexter equitator
di
valers janetz
cosi dato
il
. (ili
nome
In catalano
Spagnuoli,
di cavallo
si
il
senso
chiamavano
ca-
gi' Italiani e i
Francesi hanno
ginnetto
ginete,
genet a
giara
giarro (sorta
di tazza):
dall'ar. s^=-
giarda
i^a.
giardone
giarma
lo
(barca saracinesca)
dairar.
stesso.
dall'ar.
cavalli):
^j>.
lo stesso.
giarro. V. giara.
giberna. L'arabo ha
^^
(.'7?<'^)
che
ma
significa
poich
gli
propriamente
Arabi , dice
lo
il
Lane, portano spesso degli oggetti nello sparato della camicia, essi adoperano ora questo termine per tasca . Ora
il
giba,
il
fr.
mente ^_^
giberne
{(/aitj)
sia derivato
e Tit. gijerna.
col dittongo.
il
latino
L'arabo
medioevale
originaria-
70
ginnetto. V. giannetta.
giraffa,
(l'u'afa.
sp.
lo
j^iiitica
giubba,
denota
la
giuggiola,
ibj [zarfa)
che
si-
stesso.
aijuba,
sp.
giraf'e: dall'ar.
fr.
giubbetto ecc.
it.
che
stessa cosa.
sp.
zizzola^
laf.
cjj-jj {zufaizaf).
giulebbe
e
<
giulebbo,
aromi): dall'ar.
(r/n/)
persiane Ji
dire
ac(pia di
rosa e
^T
rosa .
imano
musulmana) trascrizione
;
l'ar.
aL.\
Islamismo
l'ar.
(religione e dottrina
A>L1
{islam),
lo
da cui
si
le
orazioni nella
del-
propriamente
lo stesso,
ricava la
ovvero da
gomma
adoperano verso
le
un'assemblea,
maomettana,
dil
di
maomettana); trascrizione
religione
del-
persone di cui
le
si
lacca.
deboli
parole dolci
ha bisogno,
che
tutto
si
questo
billafi
71
misericordia
lafia,
niillat
a quarcimo (Avolio,
Lo spagnuolo
fari
jerdono,
significa
adopera nella frase pedir alafia . DalTar. iJUl ial-fija) incolumitas in Freytag, radice ver, e si
lambicco
alambicco, lambiccare:
dall'ar.
[i^c^,
sp.
^^\
{al-nnlnq)
^jL^i/wO?.
{az-zu'rur
dall'ar. jjj'J\
Was,
fr.
letti)
dall'ar.
sp. lila e
^U {Wak)
il>lJ
{lilk),
lima
indaco
a.^J
[lima),
-dJ
[nll),
san-
cedro
(specie di piccolo
dall'ar.
turchini o vio-
fiori
nome
che
ha un'acqua dolcissima):
d'unit di
{l)n)
che
significa
cedro in genere.
limone:
dall'ar.
fr.
alaude:
dall'ar.
:>_yJl
pers.
y*-^
{al-'ud),
nome
dello stesso
zione
del
Lamech,
liuto:
.
grande. Mori
il
11
fanciullo,
un albero. Se ne sciolsero
rest che la coscia, la
le
gamba,
il
piede e
le
il
dita.
Egli al-
lora prese
fece la
corpo ad
giunture fino a che non ne
ed egli ne sospese
il
collo
del
;i(l
piede,
72
corde ad
le
di
araba
verbale
liuto gli
rispondeva
170).
i>ag.
il
(pu^sta
Lil
[)arola
si
pu
avvilup-
(///)
pare, ravvolgere
M
macabra
(danza):
parer mio,
mologia
corre
di
pi.
comunemente da Machabci'orum
difficolt
le
[cltorea).
l'eti-
latina,
all'ar.
;^. {niaqbara)
tomba
Quanto
macpama, nel
genovese, fazzoletto
che significa
magazzino:
lo
dalFar.
i._^=i
{mahrmna)
ys.
{maktzan o
stesso.
dall'ar.
j^ {mnkhazin)
\)\.
di
radice verbale
hhazana
de-
positare, conservare .
mag"ona
luogo di grande abbondanza). Non esito a proporre l'etimologia araba o_f\ {m'un) che indica ogni specie di utensili,
di
^yu>
{ma'ana) contiene
l'idea
abbondanza.
mammalucco,
sp.
schiavo . Xeir
nel Brasile
il
mame/uco:
it.
dall'arabo
figlio
JjU-
{mamk)
stupido, imbecille
Maona
del
Mahona. Famoso
l'epoca
cosi la
Maona
mune
di
Genovesi dopo
suoi,
costituite in quel-
la conquista di quell'isola,
73
Il
Vignosi
chiesero
isola,
al
co-
non era
la
in
mixtum imperium
mentre
sull" isola,
tutto
il
il
nierum
(4
profitto, tutte
le
Maona
viene
dall'ar.
^;_^.
Engelmann
la
deriva dall'ar.
Ua-i5^*
[marqastn) che
rakaza (j^)
miniere
dall'ar.
-rj-
[marf;)
significa prato .
Markab.
l'ar.
marge,
elle
trovare
Diez dice
Il
^J^
maschera,
sp.
strega
masca
[markab),
(^
pg.
letter.
mascara,
( striga,
quod
fr.
est
mascpie.
Il
Diez d
un masca
dicitur
della parola,
da IJ^' {mask/uva),
skhara
Il
si
sakhira
.
Ma-
indubitabile,
legge:
la cui radice
)\J\
ma
.;!
J^
si
racconta
ch'egli
(il
gobbo) ora
altri passi,
il
74
Dopo aver
dico d'avcM'
il
uomo
Tlia ancora.
Oggi
di cui
una
uno
il
significato di
fa beffe >,
si
citato
come
riscontra
si
nelle
secondo Malin, sarebbero stati i })rimi tra i popoli d'Europa ad adottare la parola araba, perch nel loro paese sono nate le maschere,
Mille e
quali
nevale, che faceva ridere gli altri ed era lui stesso oggetto
di
scherno: pi tardi
si
un
copriva
dice
il
Io divido questa
viso.
il
significato
dapprima
maniera
di
tal
cui
vedere
ha
la parola in questione
non
stato
Un
ancora no-
che nella Francia stessa, nella prima met del secolo XVII mascarade aveva questa accezione . E cita un
tato,
Le
case, ove si
beve
il
caff,
son tutte
Secondo Dozy,
dagli Arabi di
Sicilia,
medesimo
di <
g' Italiani
maschera
ma
la
parola
nel
senso
dato cpiesto significato nuovo a una parola che gi possedevano, vuol dire che essi riconoscevano nella nostra voce
l'origine dalla loro, o
almeno
vi
vedevano molta
affinit
perch altrimenti avrebbero trascritto la nostra parola con altre lettere, che forse meglio si sarebbero
di significato
Eng., Gloss.).
forma
ij^-
{maskara).
(V.
Dozy
et
materasso:
dall'ar.
76
lo sp.
amadraque.
Il
matrah non
di
in
e sotto di lui
nunzia, con la j
tre
ovvero
di seta
nera
in
un
t-J^ <:^j
un motrah
volte
Se questa pro-
race, la
gettato
nome
nel senso
Si trova
Mohammed
-r-Jo
get-
proiicitur
passo di
verbo
cata-
il
[il
che
quello
o) nella
sarebbe
pi
appropriato
che un
Forse
si
disse
fatti
Bagdad
d nel senso
Oggi ancora
cifre
la
di
della
dunque,
amadraque. Senza l'articolo e con una terminazione romanza, che ha sostituito la forte aspirazione li,
e pg.
sp.
materasso^ fr. materos e mMeas, in Ducange materacium e materatiuni. Il rapporto tra materasso e la
it.
, si
spiega cosi
in origine
un ma-
sedeva, e quando
dove
mattacino
si
ma
si
co-
mattaccino,
si
sp.
et
matachin.,
Eng., GIoss.).
fr.
matassins. Per-
ordinariamente con
le quali,
non sono
iiii
noiosi, fatti
trova
si
Il
stella di 3*
Merak,
crizione dfdl'arabo
meschino:
dall'ar.
misero, umile
>rsa
tra-
(maraqq).
^}\^^
i>$Il.
povero,
meschita. V. moschea.
minaret, sp. minareie. Comunemente dall'ar.
['tianara), che signitca })ropriamente luogo dove
minareto,
'ojc>
fr.
un lume
minare, ch' la parola araba pronuna meno che non lo si voglia piuttosto derivare
ziata cosi
dal pi. arabo ob*^ {manrat).
l'accento, dal turco
;
moca. E
il
caff del
Yemen, conosciuto
in
commercio
sotto
il
nome
nome arabo
della citt
monco,
mousson:
Il
princi-
[mokli).
monsone
mussone,
monzon,
sp.
pg.
fr.
lemnes,
ma
ha luogo a un'epoca
gione
di
epoca
nome
gno
gano
di
fissa
Nel
mausim
Yemen
ai quattro
dell'anno
vele.
Ma
poich
si
dice
mesi
Niebuhr,
di aprile,
si
il
maggio, giu-
quelle
parti
del
mondo
le
nome
che
si
di
mausim
stagione
moschea:
dall'ar. sfr-
verbale
j^r-
[masg/d)
si
trasportato
luogo di adorazione
(a
radice
Dio),
ado-
Pi prossima all'originale la forma antica meschita, che troviamo nel canto Vili dell' Inferno di Dante
rare
Ed
io:
Maestro, gi
L entro certo
muezzin,
minareti
chiama
il
Musulmani
alla
colui
preghiera
popolo
{mn'oddln, d bleso)
alla
sue mescili le
le
preghiera:
dall'ar.
''y
forma
>\
{'addano)
chiamare
Maometto
(muft) giureconsulto
trascrizione
dell'ar.
wi
stioni di diritto.
mug'avero
il
di
gara
mummia,
(fare
sp.
una
spedizione).
monia^
fr.
momie:
^j*
dall'ar.
{niuu) cera
si
fa
aromi
78
commercio
coli del
nome
mummia,
medioevo
del
s'
incontra anche
questo
(Heyd).
nel siciliano (astemio, che
murabito,
si
sp.
mo-
musa,
ovvero
il
nome
sp.
di
viL..
sp.
^y {mausi)
dove
si
aggettivo di J^_^*
fabbricavano dette
Musulmano,
musa.
^ii~ll
mussolina,
mauz.
portoghese dalFar.
pers.
banano
muschio,
e
nuse
[liauza),
ijj'
Anche
fr.
sj).
fr.
un rumi-
gli articoli
no-
mousseline:
da
Mossul,
[mausl)
citt
stoffe.
MosoUnan. In arabo
Jl_.
ma
dal
N
nababbo
dall'ar.
nabab (governatore
^\'y
vicer;
veci
naca
[nuivivab)
radice
pi.
luogotenente,
supplire,
tener
le
>.
culla
ha
altres
il
si-
gnificato
gno
79
(li
(lall'ar. i*a;
{naq'a) sta-
ncchera,
fV.
nacaire,
naquaire,
sj).
ncara: dalFar.
ij\J
nadir:
dall'ar.
(ncr^Ir),
il
palato.
(allo
zenit) .
nanfa
fr.
(acqua),
cui base
naranz
sp.
il
^;S
della
'.^jc,
[nafaia) odore
di
.
nenufar, pianta,
Nynphea
lotus: dall'ar.
^^
[nlnufar),
pers. ^j_^J
gli
naranza. V. arancio.
Nebulasit, La
ji-Vl
Sjj^l;
Arabi; cosi
si
campi
ci
venne da-
e seccJiin.
nuca:
dall'ar.
^li
Conferma chia-
dirsi e farsi
"Jj
{zala)
la (quarta
nel
er-
forma
occa,
fr.
orjue^ sp.
tosto che da
i-sjl
ho lro\ata
chin
clic
lotti,
riportale dal
io
80
in
Miillor
un elenco
di
merci del
l'cga-
(').
occhia. ^^ orca.
incenso
olibano,
oleum
Non
fjihani, percli
deve
si
\>dere
Lii)ano
il
non
in
(jiiesla
pi-oduce
[)ai'ola
affatto
in-
vediamo anche
in
beghiino
(^).
pappag'allo,
sp.
gnIo\
gli
termine africano.
in
{batqa) in luogo di
finestra .
Mori
senso
^ilL.
j,\
dice Doz}',
fg.
spreg.):
dall'ar.
trovano figurate sulle piastre, per una finestra, e per questa ragione hanno dato a questa moneta il
nome di 'padre della finestra'. Gli Arabi hanno il costume
d'Ercole, che
si
di
(')
toscane
(^)
r,
Documenti
coli' Oriente,
Arabies,
sulle relazioni
commerciali
delle citt
pag. 395.
VOlibanum
(Lammens,
op.
eli.,
pag. 186).
padre del
Teresa
cane
81
nell'Egitto e nel
chiamato^
j>\
Sudan
il
tallero di
Maria
>, a
(').
picceare in altri dialetti meridionali piagnisto e piagnucolare . Forse dall'ar. ^T {baka), radice verbale che si-
gnifica
piangere.
piccio. V,
pdccMu.
quintale,
fr.
quinta!,
sp. e pg.
dall'ar.
tino
il
rotoli,
come da J!^
{qirt)
< ca-
sp.
stimento.
Lorsque les cus d'Espagne avec des armes plusietirs cussons parurent poiir la premire fois en Egypte, les Kahirniens, ou ceux
du Gaire, les nommrenl abutka, ou par abrvialion, Butaka, c'esl-dire la raonnaie aux fentres. Les Europens, qui ngoeiaienl alors
en Egyple, lui donnrenl de l le nome de Pntack, comme on y nomme
ancore aujourd'hui Pataks les cus d'Allemagne; quoique ces derniers
soyent rareraent appels ab-tka, non plus que les piastres d'Espagne . N e b u h r, Bescription de V Arabie, 11, 49 (V. L a m m e n s, Re(')
marques,
ecc., pag.
192-93).
ramadn:
il
Musulmano
il
quale og'ni
nersi dm-ante
la notte
82
nell'aste-
si
il
fumare
e dall'ingliiot-
tire
blica francese,
ardente
radice
ramida
verbale
essere
cocente,
La parola
ci
\y.
[gazi] a), forma algerina di ijj^ {gazwa) spedizione, incursione, scorreria militare , donde lo spagnuolo gazua.
Qui abbiamo
tera araba
il
(r gutturale, r
per trascritta
sempre g
Reg"ulus:
stella di 1^
una
corruzione
la
grassey francese),
let-
quale
gutturale chiusa.
^J^^\
piede
J=-j {rigl-al-asarl)
del leone .
che ha
ha
lo stesso significato.
La
dall'ar.
araba
lettera
la
%-^j {radi'),
?
'ain non
essa indica
una
ribca,
fr.
e,
'.
come
in questo caso.
dal-
v-jLj
lyre
qui
Farmi
u-Vi-'
[ribs
ovvero
83
ricamo, ricamare, sp. e pg. recamo e recam,ar, fr. recamer: dall'ar. j {raqa?in), radice verbale ciie significa lo
Queste voci restano a testimoniare la provenienza
stesso.
(li
(jiiest'arte,
portata
dall'* )riente
in
Rigel.
La
donde
sua denominazione di Jj
la
piede .
(r/'v/)
arrisco e riesgo,
fr.
risque.
Devic deriva
la
parola
dall'ar.
ex
(jua
commodum
non accetta
il
ri'mlgar e rragal,
fr.
bas.
risa-
lat.
{ralmg-al-gar) polvere della caverna . Dozy suppone che questo nome stato dato all'arsenico, perch lo si ricavava dalle miniere d'argento.
dall'ar.
galum:
risma
jUl
-^j
Il
Diez
condo
lui,
deriva la
sembra
menti
quindi
Dozy-Eng.).
L'arabo
a significare balletta
lunque,
G/oss.
anche
risma
di
carta,
di
>.
quaderni
come
del Nord,
84
nelle
lingue
nell' inglese
la
rame
viene da razma,
rozme^ rasme, rame. N v' nulla di strano che questa
soppressione delTultinia lettera.
Il fr.
ci sia
rob,
sp.
arrope
{rub ovvero
I_jj
Freytag.
rocco,
sp.
l'ar. r-j
e pg.
[riikikh
anche
nome
il
roque
dell'uccello
favoloso,
fr.
menzionato
spesso
Da rocco viene
verbo arroccarsi,
stesso ed
lo
il
pone
il
re ai posto
della torre.
romano
iUj {ruinm,ana)
il
nome
di unit di o\ij
{rumman)
melagrana
il
e pro-
significato
di peso.
12 once
con l'Oriente
il
il
peso di
Nel commercio
cantaro; esso
ha
per
arrobba
ary^obo,
fr.
arrobe.
Dall'ar.
sura di capacit di 33
litri
circa.
jj
sp.
(rw&') quarta
-j j
{icaiba), mi-
sagro
Il
(falcone)
dall'ar.
85
(^^fZ^)? <^1'6
lo stesso significato.
ha
gli
dagli
perfino
antichi
safena (nome
e al tatto):
hanno
di
lo stesso significato.
dal greco
aacpr^vT]?
Alcuni derivano
le
forme arabe
da
>iUfr /'>L
di
[salm
noi la
parola
Saracino,
dall'ar.
di "J^i {sarq)
orien-
scacco, dall'ar.-pers.
oli,
re.
(^)
Nel francese
conservato l'articolo
dalla
morto
Li
arabo
oU
[mai)
(M Le joueur qui mei le roi sous le coup d'une prise averlit son
adversaire en disanl: ecli-chh, le roi! (Devi e).
{^) A propos du li tre de Vieux de la montagne donne par les
sceriffo
titolo
(alto
^Ju
tra
86
trascrizione
Mat)inettani):
doU'ar.
>.
sciabecco. \- zambecco.
sciabica, nap. sciareca (sorta di rote): dall'ar. iSli [sabaka)
Nella Fiera del Buonarroti si legge:
<( rete >.
Come
E
le
Nei nostri
se
irai* si
ghiaccio qui
sciabiche lendere o
il
scrittori antichi
le
s'
incontra anche
non
dica
dovesse,
ragne.
al
il
verbo sc/a-
istudiata.
sciaccare. Comunissimo noi napoletano questo verbo, che significa rompere, spaccare . Lo si fa derivare da fiac-
ma non verrebbe
care;
verbo che ha
scialle,
lo
dall'ar.-pers.
stesso significato?
JLi {si),
che
il
bevanda,
ha
lo
latino
sp.
significato,
velum.
vino
di
e quindi
stesso
buono
dal-
.rarahe e axarabe.
sciarpa
(rissa
sciarrare nel senso d'inseguire. Certamente dall'arabo, ove abbiamo la radice verbale 'ju {sarra)
essere cattivo e biasimare , che nella seconda forma
rissarsi,
ciarsi,
j^
jli.
con uno
nella terza
lite
hisioriens des Croi.sa(les au prince des Assassins, on lil dans les Lettres
Nos vieux hisioriens ont mal enlendu l'arabe. Scheik s\edifiantes:
'
les
mm
87
che significa
lo stesso.
La
Siciliani.
scirocco, sipocco
te (yento),
agg. di
j^
[sarq) Oriente
forme europee
l'arabo volgare
{sohq o saoq)
jjli.
ci fa
spoppo,
dall'ar.
-^ly-
la persistenza
anche pensare
scirocco
SCPOppo
fr.
secchia. Comunemente
dall'ar.
lat.
xao-
siroc.
sp.
al-
sp.
axa-
syru^jpus.
significa
ruscello,
campi.
sena
purgative):
trascri-
li
Per assai probabilmente la parola deriva daljl_ {simsar) che ha lo stesso significato; radice
al censo).
l'ar.
dove noi l'avremo presa, pare assai antica; infatti un'antica tradizione riferisce che questo nome sarebbe stato
88
ngoce en perfection
le
serraglio,
\\^r^
M^- (snry) o
sp.
lo stesso?
Illot,
simun
fat
e volg.
scino che
si
d anche
il
soffa].
letter.
/._^*
{samum),
ovvero soffa) o dal suo pi. oU^ {sufL'arabo vuol dire propriamente il cu-
qualche
dizionario
gli
soldano. V. sultano.
sommaco
rosa;
nelle
vicinanze
d'Aleppo
sp.
^^
verbale
^^ [sariba)
{sarbt o sarbi),
di
pi.
i^
bere
Il
una
som-
{sorb) bibita ;
ovvero
da,
ol;^
dal volgo
{sarba), adoperato
Dans Mas'odi,
le
J^J^\
_j~- Jc-j
ii^^:~\\
Jt
.
Iji.
(L a
',
eie.
m m e n s,
i_j^ y^j
pag. 224).
'
assis sur
la
ii-a
vue de
jXa jj
89
dall'ar.
sultano, trascrizione
peratore
tabi,
it.
filo,
laccio .
dell'ar.
e pg.,
sp.
iJ^ {arak)
collana
ficu >,
sorta di drappo
fr.
;
SCis-
im-
['aUb\
taccuino
dall'ar.
rettificazione ,
(f_^"
{iaqwlm)
nome
disposizione, riordinazione,
d'azione
di
^y {qawwama\
di-
Edrisi
taqicm as-sana, cio disposizione dell'anno
chiama la geografia taqicm al-buldan che vorrebbe dire
;
la stessa ori-
naviglio
dall'ar.
\jy^ {taifuriya)
nome
tafurea
sp.
piatto, scodella ,
relativo fatto
luogo jjLJ o j_^U {^aif^ur\ Quanto al significato del termine spagnuolo, l'Engelmann nota che avdal
venuto
di
^_>\L
{talny%
dove
pi. di
si
fa la sentinella,
ratori, sentinelle .
che
gli
significa
alchimisti:
cifica
come
il
Ma-
talco con
l'ammoniaca
e tutto ci che
CertanuMitc,
gliarti.
horace:
al
somigii
si
90
E
ci
tutto
ami
se
il
senza
distribuisci
sba-
(').
Palermo,
si
seconda forma
di
*IL
dall'ar.
L [tala'a)
significa lo
stesso.
talismano,
sp.
ialisma: dall'ar.
comune
significato. L'opinione pi
ha
lo stesso
iU..
tamarindo:
dall'ar. ix* J.
[tamr
e
tammalone
stupido,
minchione);
voci dialettali comunissime nell'Italia meridionale la loro
:
si
origine
pu cercare
nell'ar. J,
tammalone, usatissima
A'allo
il
tamburo:
modo
un
gi
maturo
fico
si
non ancor
rassomiglia
secco.
dall'ar. jj^-i
chitarra .
Il
perch
senso figurato di
al dattero
nel dia-
lo sp.
atamhor
celtica
ci
che a
che
la
voce
me non
pare,
tammalone. V. tamarro.
tammaro. V. tamarro.
tara:
dall'ar. '^J:.
dice verbale
(M
Mas'udl,
Praterie d'oro,
Vili,
pag. 176.
91
il
da ad-'laraqa
(la
quando senza
al latino,
dall'ar.
l'origine
lo sp.
darga
l'articolo).
iJjj
adarga
assai fre-
/,
dif-
infatti
dal arabo
il
e in latino e
/,
la
/,
greco
fecero
cosi
tar-
sianaius da dr-sanu'a.
tari e ter (moneta d'oro,
mercio musulmano di
come
il
Sicilia
avea costretto ad
Il
com-
La parola araba
^j:>
dirliern o dirhiw^
trilim, ed al
pi.
ne fecero
tari.
Bizantini.
Arabi, ebbero
il
il
dirhein o tar^
^j. {'arrafa)
nome
stare
d'azione
.
della
seconda forma
dall'ar.
^j
^J {tarsia)
[rassn'a) incro-
tanta
finezza e
pass e
si
Si
donde
conservano tuttora
scrigni
intarsiati
tauto
galea,
nave da trasporto
92
11.
tazza:
J^
dall'ar.
((055)
Sp.
i-Ua
nel
senso
della lettera
pg. taga^
tazza
piatto,
di
in z,
{s)
come
in
Abbiamo
il
ecc.
magazzino
notte
Sp. iaza,
tasse.
fr.
timballo, taballo
ataballo,
tromissione della
si
cosa
{tlh)
sp.
una
cambiamento
panum.
una
tamburo
pu attribuire
all'
in
genero
[tabi,
Ln-
influenza di tijm'
ne attribuisce
l'
al biblico lubal,
invenzione a Tubai,
padre
figlio di
Lamech,
cio
di
sic.
tummeno
nel
turcasso, faretra
turcimanno,
sp.
{tutija),
dall'ar.
interpetre
{turr/uman)
tuzia,
j-^j
in
interpetre .
triiirit.
[tarkas). V. carcasso.
senso
ironico
dall'ar.
V. /iragomanno.
*L:jT
uso
per rinforzare
dallo
le
^J
gli
93
u
ulema.
Si
chiamano
cos
da
*lip
musulmana, che
[^ulama)\A. d
\s.
{'alim)
V
Vega ovvero Wega.
dall'ar.
Stella di
cadente,
propriamente 5lj!|^JJl
[an-nisr al-icaqi') l'aquila cadente , cosi chiamata dagli
Arabi, perch da essi paragonata a un'aquila che ferma
le
ali
^\j {ivqi')
come per
lasciarsi cadere.
pronunzia turca dell'ar. ^jj [wazir) ministro ; radice verbale wazara portare un carico .
visir, pg.
vizir
zafferano: dalFar.-pers. \J>s.j [za'faran). Nel medioevo lo zafferano era uno degli articoli principali del commercio con
rOriente.
zafiio,
grossolano,
safo
Il
dall'ar.
dall'ar.
Calvaneo,
Non creder
Ma mi
ci
uomo armato
29:
I,
Buonarroti, Fiera,
v-'L
Perch' io mi
eli'
ci
io
di sciabola .
zagaglia,
94
sp.
inastata): da
^.li^j
{za-
Dall'ar.
spagnuolo dal
uzaiar
d'aran-
fiore
ij^'j
pi.
jWj\ {azhr\
zaino,
it.,
sp. e pg.
ma
(Dozy).
sorta di naviglio
fr.
chebec,
sp.
J^
turco
di
zambecco,
[sunbaki),
otre, fatto
L'it.
ma
etimologia
un piccolo
lia
in
sembra diminuitivo
{zaituna) che
aceituna.
Sp.
zambecco, sciabecco,
i;_^_3
colla pelle
Dall'ar.
zambecchino non
piuttosto
alterazione
dialetti lucani e
del
il.
denota
zara: giuoco
fatto
Dante:
Quando
si
parte
zaredda
(fettuccia) nel
zaraghella, donde
dall'ar. i:>yj
il
dado
siciliano,
nel
napoletano zaruella e
le
scarpe.
zatta nel siciliano,
ha
{as-saut) che
95
lo stesso
significato,
dall'ar. ijJl
frustare .
zecca,
ceca
sp.
luogo ove
da
vare
zenit,
{fi
[sikka)
pitis
moneta
cio
il
cenit: dall'ar.
moneta
Il
[sikki] pezzo di
i_rljl
sequhn
la parola dall'ar.
sp.
sequi, pg.
sp.
sckka)
si
mato ii^l jb
zecchino,
ki^^^
moneta d'oro
^^^
zin-
zibio: dall'ar.-pers. J^^j [zanr/abl), pianta indiana {A7noroMm gingiher). Lo zenzero era nel medioevo una delle
vendeva
si
sotto
mercato
cifra.
La voce
zero,
sp.
cero
araba
donde anche
termine tecnico dello zero, e propriamente significa vuoto , radice verbale safu^a esser vuoto .
La
il
fguris et
cum hoc
signo 0, quod
Questa etimologia
nuovo sistema
numerus
Cum
bis
itacp.ie
novem
arabice zephiruyn
(Fibonacci,
ap-
Ahbacus).
del
il
di
zettovario,
sp.
pianta, che
zedoaria
ha
le
Questa
zibetto,
cireta: dairar.
sp.
96
:>lij
(jrrMri')
profumata che produce l'animalo dello stesso nome chiamato dagli Arabi :>\j\ IH {qiitat-az-zahad) gatto dello
Nel connuercio medioevale
zibetto >.
zigf-zag".
si
una figura
delle tavole
{zig),
zimino
(sorta di vivanda)
dall'ar.
Ow-
ha burro
della
dialetti
Lucania nel
il
slato e dispr. di
mili,
fr.
cesta
=^ ^^j
c/'bie.
il
panno
Il
fr.
straccio
vile,
il
senso tra-
nel siciliano
zim-
cabile dall'ar.
[zibbil).
'*i:^
orlo
letto,
Sp.
mem-
si
per
nel toscano, comunissima in quelli della Lucania ed
dialetti,
una
olio. Dall'ar.
La voce araba
s'
^j
[zir)
sp.
zoca e soca,
fr.
sou-
97
che,
jL
dall'ar.
Eguilaz
{saq)
{g)
tronco
mutata in
de rbol
z,
come
in P. di
in
^j^
Alcala. Qui abbiamo la
zubbio
sterna
Qui abbiamo
la
g mutata
nella
z,
come
in zen-
zero, ecc.
sp.
azucar,
fr.
sucre:
La
con
nel
secolo
xi
si
in
Spagna
INDICE ALFABETICO
DELLE PAROLE ITALIANE DERIVATE DALl'aRABO
(*)
100
borace.
101
1()2
sorbetto.
INDICE x^LFABETICO
DELLE PAROLE SPAGNUOLE, POETOGHESI, FRANCESI E ALTRE
alcuzcuz
::\
f'' ;
cusu.
abricot
fr.
V. albicocca.
algarroba
sp. V.
dogana,
albornoz
.^ip.
V. bernusso.
alcoba
e pg. V. alcova,
alcofa sp. V. coffa.
.s^.
id.
Y. fregio.
algarisnio pg. Y. algorismo.
aduana
V.
,s/>.
Y. carruba.
alguarisma
algurismo sp. Y.
al-
gorismo.
Y. giubba.
almadraque sp. Y. materasso.
aljuba
sp).
la
forma
italiana
e che perci
si
areabiiz sp. V. archibugio,
ardi .s'/). V. alfiere,
avgorismo
arquebuso
Sj.
fi:
V. algorismo.
V. arcliibugio.
arre e arriero
Y. arri,
.sy.
arrobe
fr.
arrobs
V.
id.
atahud
sp. V. tauto.
6^;. V. talai.
atalaya
atambor
tamburo,
atarazanal sp. V. ar-
sp. V.
atarazana
senale,
ataud
ataut
attabi
6a.s.s.
atutia
s;?.
aucube
averla
axarabe
V. tauto.
balax
balota
Y balascio.
pg. Y ballotta,
sp.
bardache
bardaja
V.
.s7>.
bardaxa
Y. bardassa,
fr.
id.
sp. Y. id,
barraca
.^p.
Y. baracca,
bedegar
fr.
bedeguar.
burnous
//.
V. bernusso.
Y. tabi,
lai.
V. tuzia.
pt^'ov.
sj).
sj).
104
V. alcova,
V. avaria,
sp. V. sciroppo,
caban
cabas
cadde
fr.
Y. gabbano.
fr.
V. cafasso.
i^g.
Y. candito.
calibo ant.
azul sp.
pg.
azzurro.
calfater fr.
Y
.sp.
id.
Y. calibro.
bagage
bagasa
fr. e sp.
Y. bagaglio,
sp. Y. bagascia,
balais fr. Y.
id.
105
fundago
carraque
fr.
casse
V. cazza.
fr.
y.ao'.pt,
m. V. caviale.
gr.
id.
sp. V.
gaban
gabiio pg.
v.
gabbano,
gabbano,
cero
V. zero.
s/).
sp. V. razzia.
gazua
V. giannetta,
ni. V. giberna,
genet
giba lat.
giberne fr. V. giberna,
cramoisi
fr.
V. chermes.
liai-re
drogman
fr.
fr.
,v/:>.
hasard
V.
arri,
V. azzardo.
fr.
V. dragomanno.
fr.
V. baire.
echecs
fr.
V. scacco,
enibair
sj).
V. baire.
rino.
jasaran
jujuba
faluca sp. V. feluca,
fanfarrao pg. V. fanfano.
julepe
sj).
sj).
sj).
V. giuggiola,
V. giulebbe.
laranja
j)g.
V.
id.
laud
106
V. liuto,
s-]>.
V.
/'/.
pg. V. carato,
quirate ant.pg. V. id.
quitran /"r. V. catrame.
id.
quilate
.s^*.
B
mameluco
mascara
,sp.
sp. e
masque
V.
fr.
V.
mammalucco,
pg. V. maschera,
materas
fr.
V. mate-
rame
sp. V.
fr. V.
mummia,
id.
mousson
/"/.
murselina
V.
id.
2^9- ^- mussolina.
fr.
Y. raiso.
fr.
resma
riesgo
.s^;.
V. rischio.
Eiess
ted.
V. risma,
romaine
V. nacchera,
V. ribca.
/?.
romana
nacaire
V. risma,
fr.
rebec
rasso,
momia
momie
V. ribeca.
.sp.
id.
matelas
rabel
roque
//.
V. romano,
epg. V. id.
roquer fr. V. rocco.
sp.
nacara
sp. V. id.
naquaire fr. V. id.
sabbatum
sne
fr.
V. sena,
id.
107
fr.
V. zuccliero.
syruppus has.
lat.
V. sciroppo.
pg. V. tazza.
tafurea sp. V. tafferia.
ta(,'a
xabeca
xarabe
^9^.
zambecco.
sp. V. sciroppo,
a sp. V. tai-tana.
trucheman
/"r.
V.
dragomanno.
zafo p. V. zaffio.
zanefa sp. V. zineifa.
zepbirum
lat.
V. zero,
zizyplium
^a<.
V. giuggiola.
^i^ucpov gr.
V.
id.
INDICE GENERALE
Prefazione
pag.
iii
Introduzione
21
25
L'articolo arabo
31
Glossario
33
99
103
EREATA.
Paa
j,