Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
Manuale d'uso
Termolog EpiX 7 Moduli Progettista, Certificatore, Lombardia, Ponti Termici, Solare termico fotovoltaico
MANUALE DUSO
Copyright 2016 Logical Soft s.r.l. Via Garibaldi, 253 20832 Desio (MB)
www.logical.it
Propriet letteraria e tutti i diritti riservati a Logical Soft. La struttura e il contenuto del presente testo non possono essere riprodotti,
neppure parzialmente, salvo espressa autorizzazione della societ.
Bench Logical Soft abbia curato con attenzione la stesura del volume, declina ogni responsabilit per possibili errori od omissioni,
nonch per eventuali danni riconducibili alluso delle informazioni ivi contenute.
Ultima revisione: gioved 31 marzo 2016
www.logical.it
Indice
Introduzione
I
Premessa ...............................................................................................................................................7
II
III
1_ Come iniziare
1.1
Installazione .........................................................................................................................................13
1.2
1.5
2_ L'archivio
2.1
2.2
Anagrafiche..........................................................................................................................................31
2.3
I materiali .............................................................................................................................................33
I comuni ...............................................................................................................................................37
.................................................................................................................................................78
www.logical.it
2.6
Combustibili .........................................................................................................................................85
2.8
Limiti
2.9
.................................................................................................................................................86
www.logical.it
4.3.4 Inserimento delle strutture disperdenti: strutture opache, serramenti, ponti termici, pavimenti e coperture
............................................................................................................................................... 135
4.3.5 Inserimento dei locali: il concetto zona-locale .................................................................................... 141
4.3.6 Zone non riscaldate ........................................................................................................................... 143
4.3.7 Serre solari (solo per i possessori del Modulo Serre Solari) ................................................................ 143
4.3.8 Pannelli .............................................................................................................................................. 146
4.3.9 Visualizzazione 3D ............................................................................................................................. 146
4.4
4.6
4.7
5_ L'impianto
5.1
5.2
5.3
ACS
5.4
5.5
5.6
............................................................................................................................................... 175
6.4
6.5
www.logical.it
7_ VALUTAZIONE AMBIENTALE
7.1
7.2
7.3
7.4
B.1: Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita delledificio .............................. 234
7.5
7.6
7.7
7.8
C.1: Emissioni di CO2 equivalente; E.6: Mantenimento delle prestazioni in fase operativa................. 240
7.9
8.2
8.3
8.4
www.logical.it
Introduzione
I Premessa
www.logical.it
TERMOLOG EpiX 7 Modulo PROGETTISTA calcola il comportamento termico inerziale delle strutture nel periodo estivo in
conformit alla UNI EN ISO 13786 e valuta capacit termica, trasmittanza termica periodica, sfasamento in ore e coefficiente di
attenuazione dellelemento.
TERMOLOG EpiX 7 Modulo PROGETTISTA permette di calcolare i carichi di progetto e la prestazione energetica delledificio
secondo le UNI TS 11300 parti 1,2 e 4 e la UNI EN 12831 e viene costantemente aggiornato ad ogni variazione normativa.
TERMOLOG EpiX 7 Modulo PROGETTISTA genera la stampa della relazione energetica (ex Legge 10) in formato DOC, con
riferimento alle normative nazionali e regionali, compatibile con tutti i pi comuni word processor.
TERMOLOG EpiX 7 Modulo CERTIFICATORE e Modulo LOMBARDIA
TERMOLOG EpiX 7 Modulo CERTIFICATORE e Modulo LOMBARDIA permettono di calcolare il fabbisogno energetico degli
edifici e di redigere gli attestati di certificazione e qualificazione energetica secondo le Linee Guida Nazionali (D.M. del 26-062015) e i decreti regionali.
TERMOLOG EpiX 7 Modulo CERTIFICATORE e Modulo LOMBARDIA permettono, per le regioni con un proprio catasto
energetico, lo scambio dati mediante lesportazione di file destensione .xml: tale file di interscambio contiene tutte le
informazioni inserite in TERMOLOG relativamente allinvolucro disperdente e allimpianto e pu essere importato nel portale
regionale (CENED+2.0, SACERT, SACE, SIPEE, Ve.Net) per la successiva elaborazione dei dati.
TERMOLOG EpiX 7 Modulo CERTIFICATORE e Modulo LOMBARDIA esporta il file .csv per la pubblicazione dell'APE nel
sistema informativo ENEA dedicato alla Regione Abruzzo: il file prodotto da TERMOLOG pu essere caricato direttamente sul
portale ENEA cos da ottenere l'Attestato di Prestazione Energetica completo di tutte le informazioni richieste.
TERMOLOG EpiX 7 Modulo CERTIFICATORE genera la stampa degli attestati di certificazione e qualificazione energetica in
formato DOC, con riferimento alle normative nazionali e regionali, compatibile con tutti i pi comuni word processor.
MODELLAZIONE DELLINVOLUCRO DISPERDENTE
Con TERMOLOG EpiX 7 lutente pu scegliere di modellare linvolucro disperdente delledificio avvalendosi di diversi strumenti:
MAPPE CATASTALI: possibile importare nel programma la scansione di una pianta (file immagine o .pdf) delledificio in
esame ed indicare su di essa le zone riscaldate e le strutture disperdenti: mediante lindicazione di una quota TERMOLOG
EpiX 7 calcoler in automatico la scala del disegno che sar impiegata per valutare tutte le altre misure.
CAD 2D: possibile importare nel programma file .dxf o .dwg, su uno o pi livelli, da utilizzarsi come base per riconoscere
automaticamente dai diversi layer i profili dei locali e la geometria dellinvolucro disperdente.
Optando per questo tipo di inserimento il programma in grado di restituire una visualizzazione tridimensionale delledificio,
utile in fase di modellazione e allegabile ai documenti in fase di stampa.
Rappresentazione 3D delledificio
BIM e CAD 3D: possibile importare nel programma il modello solido delledificio prodotto con un CAD 3D e riconoscere
automaticamente aree, volumi delle zone e superfici disperdenti. TERMOLOG EpiX 7 dispone di plug-in specifici per i CAD
3D pi diffusi per stabilire un efficiente interfacciamento con i software BIM.
INSERIMENTO TABELLARE: accanto ad una modalit di inserimento grafica dellinvolucro disperdente, possibile
avvalersi anche di una modalit di inserimento tradizionale, compilando una comoda tabella oppure una modalit di
inserimento misto, unendo la potenza di un inserimento grafico con la praticit di un inserimento tabellare.
www.logical.it
Input tabellare
ARCHIVI
Il programma possiede un archivio esaustivo, contenente numerosi elementi, tra comuni, materiali, strutture opache, ponti
termici, componenti finestrati e generatori di calore e pu essere ampliato a piacere dallutente tramite agevoli comandi.
Larchivio contiene tutte le caratteristiche termiche dei materiali delle normative UNI 10351, UNI10355 e UNI EN ISO 10456 e le
adduttanze della UNI EN ISO 6946; Con questi materiali o con i materiali registrati dallutente possibile definire le stratigrafie
di nuove strutture disperdenti. Il programma d inoltre la possibilit di costruire la stratigrafia di strutture disperdenti sulla base
delle recenti Raccomandazioni CTI 15:2014.
TERMOLOG EpiX 7 consente di valutare soluzioni di involucro innovative: valuta analiticamente la trasmissione di calore
attraverso vetri basso emissivi in conformit con la UNI EN 673 e considera l'apporto energetico di chiusure costituite
daisolamento trasparente, di pareti solari (Muri Trombe) e di serre solari o spazi soleggiati eventualmente presenti
nell'edificio, secondo il metodo di calcolo descritto nella UNI 13790.
TERMOLOG EpiX 7 in grado inoltre di arricchire automaticamente il proprio archivio di materiali e generatori di calore,
collegandosi semplicemente ad un database on line (archivio web) che i produttori aggiornano frequentemente, fornendo
direttamente i dati tecnici relativi ai loro prodotti.
STAMPE
TERMOLOG EpiX 7 produce delle stampe, relativamente a dati climatici, geometria delledificio, dispersioni delle zone
termiche, in formato DOC, compatibili con tutti i pi comuni word processor.
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
TERMOLOG EpiX 7 in grado di confrontare due diversi scenari di calcolo. Ad esempio, in caso di riqualificazione energetica,
confronta stato di fatto e di progetto, calcola il risparmio in fabbisogno di energia ed il tempo di ritorno della spesa sostenuta per
lintervento migliorativo. Oppure pu confrontare diverse soluzioni progettuali, per poter valutare la pi efficiente.
II Normativa di riferimento
TERMOLOG EpiX 7 stato progettato in ottemperanza a tutta la legislazione attualmente in vigore nellambito della
progettazione termotecnica. In particolare si fatto riferimento alle seguenti normative:
Norme nazionali attualmente in vigore:
L. n. 10 del 9/1/1991: Norme per lattuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dellenergia, di
risparmio energetico e di sviluppi delle fonti rinnovabili di energia.
www.logical.it
D.P.R. n. 412 del 26/8/1993: Regolamento recante norme per la progettazione, linstallazione, lesercizio e la manutenzione
degli impianti termici.
D.P.R. n. 551 del 21/12/1999: Aggiornamento del decreto di attuazione.
D.M. 27/07/2005: Regolamento di attuazione della Legge n. 10 del 9/1/1991.
D.L. n. 192 del 19/08/2005: Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nelledilizia.
D.L. n. 311 del 19/08/2005: Disposizioni correttive ed integrative al D.L. 192 del 19 agosto 2005.
D.L. n. 115, del 30/05/2008: Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa allefficienza energetica degli usi finali di energia
e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE.
L. n. 296, del 27/12/06: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Finanziaria 2007).
L. n. 244, del 24/12/07: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Finanziaria 2008).
D.L. del 19/02/2007: Disposizioni in materia di detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
esistente, ai sensi dell'articolo 1, comma 349, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
D.L. del 11/03/2008: Attuazione dell'articolo 1, comma 24, lettera a), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, per la
definizione dei valori limite di fabbisogno di energia primaria annuo e di trasmittanza termica ai fini dell'applicazione dei
commi 344 e 345 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
D.M. del 04/07/2008: Disposizioni in materia di detrazione per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
esistente, ai sensi dell'articolo 1, comma 349, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
D.P.R. n.59 del 02/04/2009: Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19
agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.
D.M. 26/06/2009: Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
D.L. n. 28 del 03/03/2011: Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili,
recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.
D.L. n. 63 del 04/06/2013: Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate
dalla Commissione europea, nonche' altre disposizioni in materia di coesione sociale. D.L. convertito con modificazioni
dalla L. n. 90 del 3/08/2013.
LOMBARDIA: D.G.R. del 26/06/2007 n VIII/5018: Determinazioni inerenti la certificazione energetica degli edifici, in
attuazione del d.lgs. 192/2005 e degli articoli 9 e 25 della l.r. 24/2006.
LOMBARDIA: D.G.R. del 31/10/2007 n VIII/5773: Certificazione energetica degli edifici, modifiche ed integrazioni alla DGR
n. 5018/2007.
LOMBARDIA: D.G.R. del 22/12/2008 n VIII/8745: Determinazioni in merito alle disposizioni per lefficienza energetica in
edilizia e per la certificazione energetica degli edifici.
LOMBARDIA: D.G.R. del 11/06/2009 n 5796: Aggiornamento della procedura di calcolo per la certificazione energetica
degli edifici.
LOMBARDIA: DDG n.14006 del 15/12/2009: Precisazioni in merito allapplicazione delle disposizioni vigenti in materia di
certificazione energetica degli ediifici e modifiche al DDG 5796 dell11/06/2009
LOMBARDIA: D.G.R. n. 3868 del 17/07/2015: Disposizioni in merito alla disciplina per lefficienza energetica degli edifici ed
il relativo attestato di prestazione energetica a seguito dellapprovazione dei decreti ministeriali per lattuazione del decreto
legislativo 192/2005, come modificato con L.90/2013.
LOMBARDIA: Decreto n.6480 del 30/07/2015:Disposizioni in merito alla disciplina per lefficienza energetica degli edifici e
per il relativo Attestato di Prestazione Energetica
LIGURIA: L.R. n. 22, del 29/05/2007: Norme in materia di energia
LIGURIA: R.R. n. 6, dell 8//11/2007: Regolamento dattuazione dellarticolo 29 della legge regionale 29 maggio 2007 n. 22
(norme in materia di energia).
LIGURIA: R.R. n. 1, del 22//01/2009: Regolamento di attuazione articolo 29 della legge regionale 29 maggio 2007 n. 22
recante: 'Norme in materia di certificazione energetica degli edifici'. Sostituzione del regolamento regionale n. 6 del
8.11.2007 .
LIGURIA: R.R. n. 6, del 13//11/2012: Regolamento di attuazione articolo 29 della legge regionale 29 maggio 2007 n. 22
recante: 'Norme in materia di energia'. Sostituzione del regolamento regionale n. 1 del 22/01/2009 .
EMILIA ROMAGNA: D.G.R. n. 1730 del 16/11/2007: Approvazione atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di
rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici.
EMILIA ROMAGNA: D.G.R. n. 156 del 04/03/2008: Approvazione atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di
rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici.
EMILIA ROMAGNA: D.G.R. n. 1275 del 07/09/2015: Approvazione delle disposizioni regionali in materia di attestazione
della prestazione energetica degli edifici (certificazione energetica) (art. 25-ter L.R. 26/2004 e s.m.).
EMILIA ROMAGNA: D.G.R. n. 967 del 20/07/2015: Approvazione dellatto di coordinamento tecnico regionale per la
definizione dei requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici (artt. 25 e 25-bis L.R. 26/2004 e s.m.)
PIEMONTE: L.R. 28/05/2007, n. 13:Disposizioni in materia di rendimento energetico nelledilizia.
PIEMONTE: D.G.R. 11 gennaio 2007, n. 98 1247: Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000, n. 43 (Disposizioni per
la tutela dellambiente in materia di inquinamento atmosferico). Aggiornamento del Piano regionale per il risanamento e la
tutela della qualit dellaria, ai sensi degli articoli 8 e 9 decreto legislativo 4 agosto 1999, n.351. Stralcio di Piano per il
riscaldamento ambientale e il condizionamento.
PIEMONTE: D.G.R. n. 43 del 04/08/2009: Disposizioni attuative in materia di certificazione energetica degli edifici.
www.logical.it
10
TOSCANA: RR n.17/R del 25/02/2010: Regolamento di attuazione dellarticolo 23 sexies della legge regionale 24 febbraio
2005, n. 39 (Disposizioni in materia di energia) Disciplina della certificazione energetica degli edifici. Attestato di
certificazione energetica.
PUGLIA: RR n.10 del 10/02/2010: Regolamento per la certificazione energetica degli edifici ai sensi del D.Lgs.19 agosto
2005 n.192.
SICILIA: DD n.3 del 03/03/2011: Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della Regione
siciliana.
COMUNE DI ROMA: Deliberazione n.7, Verbale n.9 del 14/02/2011: Variazioni ed integrazioni del Regolamento Edilizio
Comunale. Norme per il risparmio energetico, l'utilizzazione di fonti rinnovabili di energia e risparmio delle risorse idriche
VENETO: DGR n.121 del 08/02/2011: Istituzione del Registro Regionale delle Attestazioni di Prestazione Energetica.
UNI EN ISO 6946: Componenti ed elementi per edilizia. Resistenza termica e trasmittanza Metodi di calcolo.
UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici.
UNI 10351: Materiali da costruzione: conduttivit termica e permeabilit al vapore.
UNI 10355: Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo.
UNI EN 13789 per il calcolo dei coefficienti di perdita del calore per trasmissione.
UNI EN ISO 13790: Prestazione termica degli edifici: calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento .
UNI EN ISO 10077-1: Prestazione termica di porte, finestre e chiusure. Calcolo della trasmittanza, metodo semplificato.
UNI EN ISO 13370: Trasferimento di calore attraverso il terreno metodi di calcolo.
UNI EN ISO 14683: Ponti termici nelle costruzioni edili Trasmittanza termica linieica, metodi semplificati e valori di
progetto.
UNI EN 12524: Materiali e prodotti per ledilizia: propriet igrometriche.
UNI EN 13788: Componenti edilizi e strutture edilizie Prestazioni igrometriche Stima della temperatura superficiale
interna per evitare umidit critica superficiale e valutazione del rischio di condensazione interstiziale.
UNI EN 13786: Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di calcolo.
UNI 10339: Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalit, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d'offerta,
l'offerta, l'ordine e la fornitura.
UNI 12831: Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di calcolo del carico termico di progetto.
UNI TS 11300: Prestazioni energetiche degli edifici Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica delledificio
per la climatizzazione estiva ed invernale, e successive modificazioni.
UNI TS 11300: Prestazioni energetiche degli edifici Parte 2: Determinazione dellenergia primaria e dei rendimenti per la
climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda per usi igienicosanitari, e successive modificazioni.
UNI TS 11300: Prestazioni energetiche degli edifici Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione
per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria.
UNI 7357: Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento degli edifici.
UNI 10379 - 2005: Riscaldamento degli edifici Fabbisogno energetico normalizzato: metodi di calcolo e di verifica.
UNI 10347: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Energia termica scambiata tra una tubazione e lambiente
circostante: metodo di calcolo.
UNI 10348: Riscaldamento degli edifici Rendimenti dei sistemi di riscaldamento: metodi di calcolo.
UNI EN 832: Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento degli edifici residenziali.
UNI EN ISO 13790 2008: Prestazione termica degli edifici: calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento .
UNI EN ISO 10077-1 2008: Prestazione termica di porte, finestre e chiusure. Calcolo della trasmittanza, metodo
semplificato.
UNI EN ISO 13370 2008: Trasferimento di calore attraverso il terreno metodi di calcolo.
UNI EN ISO 14683 2008: Ponti termici nelle costruzioni edili Trasmittanza termica lineica, metodi semplificati e valori di
progetto.
UNI EN 13786 2008: Prestazione termica dei componenti per edilizia - Caratteristiche termiche dinamiche - Metodi di
calcolo.
UNI EN 673: 2005: Vetro per edilizia Determinazione della trasmittanza termica (U-value) Metodo di calcolo.
www.logical.it
11
Questo manuale stato pensato sia per essere letto consecutivamente, sia per essere consultato a partire da uno specifico
argomento dellindice. Se vuoi sapere, ad esempio, come inserire una parete o importare un DXF puoi cercare largomento
dallindice analitico e consultare il paragrafo corrispondente, senza dover leggere tutte le pagine.
Il presente manuale e la guida in linea sono sempre in fase di aggiornamento, elaborazione e sviluppo per essere arricchite di
nuove sezioni o adeguate a cambiamenti normativi.
Il sistema di Autoupdate aggiorna periodicamente e gratuitamente agli utenti anche eventuali nuove copie del presente testo,
contenenti modifiche o ampliamenti. Alternativamente possibile scaricare la versione pi aggiornata del manuale dalla sezione
Download del sito www.logical.it.
CONVENZIONE DEL MANUALE
Per facilitare la lettura di questo testo si illustra unimportante convenzione di scrittura.
TESTO IMPORTANTE
Nel manuale le parti di testo pi importanti sono sottolineate da uno sfondo giallo e bordo nero.
www.logical.it
12
Come iniziare
1.1
Installazione
La procedura di installazione del programma si avvia automaticamente dopo aver inserito il disco di installazione di
TERMOLOG EpiX 7. La cartella di installazione predefinita c: \ programmi \ Termolog EpiX 7 oppure c: \ programmi (x86) \
Termolog EpiX 7.
Al termine dellinstallazione viene creata una icona sul desktop del tuo computer.
Importante: Per avere informazioni dettagliate sulla procedura di installazione e abilitazione, consulta il libretto allegato al dvd o
le informazioni presenti sul sito www.logical.it nella sezione SUPPORTO
Per avviare il programma devi solo fare doppio clic sullicona TERMOLOG EpiX 7; se il programma gi stato abilitato,
compare la schermata di avvio riportata nel paragrafo successivo, altrimenti consulta il libretto allegato al dvd per informazioni
relative allabilitazione.
1.2
La schermata principale
Una volta installato il programma, facendo doppio clic sullicona creatasi sul desktop, appare la schermata principale di
TERMOLOG EpiX 7, qui di seguito riportata:
1.2.1
Avvio iniziale
La schermata iniziale di TERMOLOG EpiX 7 composta da tre sottomen File, Home e Archivi, le cui funzionalit saranno
illustrate nel prosieguo.
www.logical.it
13
FILE
In questo men vengono riportati dei comandi che consentono di:
gestire i file di recente apertura e le relative cartelle di destinazione:
www.logical.it
14
E possibile selezionare il modulo del programma che si desidera avviare, scegliendo tra:
Progettista;
Certificatore;
Estivo;
Solare;
Ponti termici
Impianti.
Il modulo Valutazione Ambientale non ha un comando di avvio dedicato; questo modulo, se abilitato, permette di attivare delle
funzionalit aggiuntive allinterno del Modulo Progettista: per maggiori dettagli si rimanda alla consultazione del capitolo relativo.
IMPORTANTE: i moduli del programma selezionabili dallutente dipendono dal codice di abilitazione inserito e fornito con il dvd
di installazione.
Nel presente testo verranno illustrate le funzionalit dei moduli Progettista, Certificatore, Ponti Termici e Valutazione
Ambientale; per quanto concerne i restanti moduli si rimanda alla consultazione dei manuali pertinenti.
-
accedere agli strumenti di supporto Utente forniti da Logical Soft: Forum, Manuali, esempi gi svolti:
Per ritornare al men HOME cliccare sulla freccia posta in alto a sinistra.
HOME
www.logical.it
15
Il tasto Informazioni
Il comando Manuale permette di visualizzare i manuali di tutti i moduli di Termolog EpiX 7.
Il comando FAQ accede direttamente alla pagina Domande Frequenti (dallinglese Frequently Asked Questions) del sito di
Logical Soft.
La consultazione delle Domande Frequenti inserite molto utile per risolvere rapidamente dubbi o problemi inerenti allutilizzo
del programma. Se ne consiglia vivamente lutilizzo.
Il comando Aggiornamenti consente di controllare se sono disponibili nuovi aggiornamenti del programma, scaricabili on-line.
Il comando TERMOTAB accede alla sezione del programma che permette di eseguire un download sul pc dei dati
precedentemente registrati su un device portatile, mediante lomonima applicazione scaricabile da Play Store o da Apple Store.
Sullarea di lavoro sottostante alla barra dei comandi, il programma visualizza le medesime informazioni qui sopra elencate con
una rappresentazione a mattonelle, ricalcando i sistemi operativi di ultima generazione.
ARCHIVI
Dal men Archivi possibile accedere allarchivio generale del programma, contenente tutti gli elementi necessari per
procedere al calcolo energetico ed alla stesura di relazione e certificati. Ad esempio al suo interno sono contenute le stratigrafie
delle strutture disperdenti, le finestre, le caratteristiche dei generatori di calore e di altri elementi.
Di seguito riportata la barra dei comandi del men Archivi: a ciascuna icona corrisponde a una particolare categoria
dellarchivio generale. Se ad esempio si vuole aggiungere allarchivio la stratigrafia di una nuova struttura verticale opaca, sar
sufficiente premere il pulsante Pareti.
www.logical.it
16
1.3
1.3.1
Per iniziare ad inserire una relazione termica (Legge 10, modulo Progettista) oppure iniziare la stesura di un attestato di
prestazione energetica (modulo Certificatore), cliccare sullicona corrispondente:
a questo punto EpiX 7 apre, accanto alla schermata generale pocanzi illustrata, unulteriore schermata arricchita di tutti i men
necessari per gestire il proprio file:
www.logical.it
17
familiarizzare con i comandi. Si consiglia in questa fase di ricorrere agli strumenti di supporto a disposizione, come il presente
manuale, per ridurre al minimo il tempo di autoapprendimento.
Vediamo ora la struttura del programma. I men contenenti i vari comandi possono essere suddivisi in tre blocchi principali:
FILE
HOME
RELAZIONE ENERGETICA
www.logical.it
18
HOME
LA RELAZIONE ENERGETICA
I comandi necessari allo sviluppo di una relazione energetica sono contenuti nei men Relazione, Zone, Strutture, Involucro,
Climatizzazione invernale, ACS, Generatori, Calcolo, Confronta e Stampa: lordine da sinistra a destra, con cui sono stati
disposti i men, rispetta il percorso logico del progetto. Per accedere a questi men occorre che sia aperto il file di una
relazione.
www.logical.it
19
ELEMENTI IN ARCHIVIO
I DATI DELLEDIFICIO
SELEZIONE STRUTTURE
CREARE LE ZONE/LOCALI
LE DISPERSIONI
I DATI DELLIMPIANTO
Men Climatizzazione invernale, ACS,
Generatori CAPITOLO 5
CALCOLO FABBISOGNO INVERNALE
STAMPE
www.logical.it
20
1.4
Logical Cloud
Logical Cloud la nuova tecnologia che permette agli utenti di TERMOLOG di caricare, scaricare e condividere uno o
pi elementi di archivio o di un progetto.
Per effettuare una nuova registrazione cliccare il comando Registrati ora e seguire la serie di schermate che propone il
software di registrazione.
ATTENZIONE: le credenziali da inserire per laccesso al servizio Cloud sono le stesse che consentono di accedere agli altri
servizi LOGICAL SOFT come TERMOTAB e la documentazione scaricabile nella sezione supporto del sito internet
www.logical.it.
Al primo accesso il programma mostra i termini e le condizioni del servizio. Per poter utilizzare Logical Cloud necessario aver
letto e accettato le condizioni e i termini duso.
www.logical.it
21
www.logical.it
22
A questo punto il programma richiede di specificare alcune informazioni utili per catalogare lelemento:
-
nome
descrizione
chiavi di ricerca: inserire le parole chiave che meglio descrivono lelemento inserito; ad esempio, per una parete che
contiene un isolamento con lana di roccia, le chiavi di ricerca da inserire potrebbero essere isolante e lana.
Quando si inseriscono pi chiavi di ricerca necessario separarle con una virgola.
ATTENZIONE: gli elementi inseriti in questi campi verranno utilizzati dal motore di ricerca di Logical Cloud per
individuare un elemento tra tutti quelli resi pubblici dagli altri utenti.
privato: lelemento che, una volta caricato sulla cloud, sar visibile esclusivamente dallutente che lo ha inserito;
pubblico: lelemento che, una volta caricato sulla cloud, sar visibile da tutti gli utenti abbonati di TERMOLOG;
gruppo: lelemento che, una volta caricato sulla cloud, sar visibile esclusivamente dagli utenti facenti parte del
gruppo indicato a lato; la creazione di un gruppo condiviso descritta nel paragrafo successivo.
UTENTE
TUTTI
GRUPPI DI LAVORO
MENU UTENTE
In questo men, che a video appare con lo stesso nominativo con cui lutente si registrato, sono elencati tutti gli elementi che
lutente ha provveduto a caricare nella Cloud, secondo le indicazioni del par. 1.4.2.
MENU TUTTI
In questo men vengono visualizzati gli elementi, contrassegnati come Pubblici, caricati sulla Cloud da tutti gli utenti che
utilizzano il servizio Logical Cloud.
E possibile quindi eseguire delle ricerche tematiche (ad esempio per autore, ubicazione geografica, ecc..) tra gli elementi messi
a disposizione dalla community del servizio Cloud: uno strumento molto utile per lelaborazione di attestati di prestazione
energetica di edifici esistenti, dove spesso necessario raccogliere informazioni su elementi disperdenti / generatori gi
impiegati in lavori affini.
www.logical.it
23
www.logical.it
24
Una volta selezionato il gruppo sullarea di lavoro, nella parte destra della schermata possibile consultare lelenco degli utenti
che ne fanno parte e le impostazioni di condivisione.
Per eliminare / aggiornare gli utenti collegati al gruppo utilizzare i comandi Aggiungi contatto ed Elimina contatto.
1.5
Termolog SuperFind
TERMOLOG fonda le proprie basi sulla presenza di un archivio di elementi con i quali possibile progettare o redigere i
certificati di prestazione energetica. L'accesso rapido ai dati dell'archivio pertanto un requisito essenziale.
TERMOLOG SuperFind linnovativo motore di ricera che permette di ricercare, sia all'interno dell'archivio che all'interno di
progetti gi sviluppati:
-
porzioni di testo
elementi di archivio (generatori, caldaie, angrafiche, ecc)
risultati calcolati: possibile ricercare un materiale impostando come chiave di ricerva un range di variabilit dei
parametri spessore (s), trasmittanza (U), conduttivit termica (l). Ad esempio per eseguire una ricerca tra tutti i
materiali caratterizzati da una conduttivit minore di 0,034, sufficiente digitare in TERMOLOG SuperFind: l < 0,035
Il risultato della ricerca posto in un pannello a scomparsa ed ogni elemento incluso utilizzabile direttamente: possibile
modificarlo, oppure trascinarlo con il mouse nel programma per poterlo incorporare nel lavoro corrente.
TERMOLOG SuperFind accessibile da ogni schermata del programma:
www.logical.it
25
TERMOLOG SuperFind
www.logical.it
26
www.logical.it
27
Larchivio
2.1
TERMOLOG EpiX 7 prevede due tipologie di archivio: uno relativo alla singola relazione/certificazione chiamato Archivio
locale, laltro valido per tutte le relazioni/certificazioni realizzate con il programma, chiamato Archivio globale.
Allarchivio globale si pu accedere in qualunque momento, anche senza aprire il file di una relazione. Un inserimento od una
modifica nellarchivio globale saranno validi per tutte le relazioni create successivamente.
Larchivio locale invece legato al file aperto, pertanto ogni relazione/certificazione possiede un suo archivio locale.
ATTENZIONE: possibile spostare le modifiche apportate allarchivio locale della relazione/certificazione corrente allarchivio
globale del programma; per eseguire la suddetta operazione sufficiente:
- nel men Strutture, archivio relazione corrente, selezionare la struttura da copiare nellarchivio globale;
- tasto destro del mouse e dal men contestuale aperto selezionare: Copia nellarchivio generale:
Relazione 1
Archivio locale 1
ARCHIVIO
GLOBALE
Men
Strutture
Relazione 2
Archivio locale 2
www.logical.it
28
Anagrafica
Comuni
Pareti
Porte
Coperture
Vetri
Pavimenti
Finestre
Ponti termici
Strutture precalcolate
Materiali
Generatori
Combustibili
Web
Pannelli
Limiti
Gestione
In tutte le parti dellarchivio, ad eccezione dellarchivio web, possibile apportare modifiche agli elementi gi inseriti o
eventualmente aggiungere nuovi elementi.
Nellarchivio globale per alcune categorie, tra cui i comuni, i materiali e le strutture disperdenti, gi presente un archivio di
base, compilato in accordo con le principali norme UNI e le principali raccomandazioni tecniche sullargomento. In ogni caso
lutente pu personalizzare a piacere larchivio, ampliarne e modificarne il contenuto secondo la propria necessit.
ARCHIVIO LOCALE
Larchivio locale legato alla singola relazione: lintroduzione di una struttura o di una modifica eseguita per un elemento
contenuto nellarchivio locale quindi inerente solo al file aperto in quel momento.
Gli elementi dellarchivio locale sono contenuti nel file .relx (modulo PROGETTISTA) o .cerx (modulo CERTIFICATORE): tale
file contiene tutti gli elementi necessari a quella relazione e pu essere aperto da un qualunque altro computer.
Il contenuto dellarchivio locale di una relazione viene visualizzato sullarea di lavoro nel men Strutture.
www.logical.it
29
nel men Strutture, archivio relazione corrente, selezionare la struttura da copiare nellarchivio globale;
tasto destro del mouse e dal men contestuale aperto selezionare: Copia nellarchivio generale:
La figura successiva rappresenta il contenuto del men Strutture: nella parte sinistra della finestra sono elencate, suddivise
per tipologia, tutte le strutture presenti nellarchivio globale; selezionando lopzione Preferite, il programma visualizza
nellelenco di sinistra solo le strutture per le quali stata attivata la specifica preferita in fase di registrazione.
Puoi chiudere o aprire gli elenchi per tipologia di struttura, cliccando con il mouse sul + accanto al nome della categoria. In testa
allelenco inoltre presente una comoda funzione di ricerca. Per cercare un elemento allinterno dellarchivio locale basta
digitare parte del suo nome nella casella e premere il tasto Invio.
Per importare le strutture dallarchivio globale alla relazione corrente, trascina la struttura selezionata da sinistra verso destra,
tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
E consigliabile importare nella relazione solo le strutture presenti nelledificio, poich tutte le strutture selezionate vengono
incluse nelle stampe e considerate per le verifiche. Nel caso in cui alcune strutture non siano pi necessarie, opportuno
eliminarle dallarchivio della relazione corrente. Per individuarle facilmente puoi spuntare la casella Colora in blu le strutture
non usate, contenuta nel comando Opzioni.
Il men Strutture
Nel men Strutture possibile trasmettere dallarchivio globale a quello locale strutture opache, finestre, ponti termici, strutture
precalcolate. I materiali ed il comune vengono importati in fase di creazione della relazione ma possono essere modificati
localmente. I pavimenti su terreno sono invece registrabili solo nellarchivio locale, poich la trasmittanza dipende dalle
dimensioni geometriche.
www.logical.it
30
In sintesi, per effettuare una modifica limitatamente al progetto corrente, sufficiente premere il tasto sinistro del mouse sul
nome di una delle strutture elencate nella parte sinistra della schermata e cliccare sul comando Modifica: le modifiche
riguarderanno solo lelemento dellarchivio locale e non saranno trasmesse allarchivio globale.
Nel caso in cui lutente modifichi una struttura dellarchivio globale e tale struttura sia stata precedentemente trasmessa
allarchivio locale, la modifica introdotta non sar influente nel calcolo delle dispersioni.
Se la struttura gi stata utilizzata nella tabella delle dispersioni, il valore della dispersione dellelemento sar automaticamente
aggiornato in base al nuovo valore di trasmittanza.
2.2
Anagrafiche
Nell archivio anagrafiche di TERMOLOG EpiX 7 possibile memorizzare i dati del proprio studio e di tutte quelle figure
professionali che collaborano con lo studio: progettisti, architetti, ingegneri, geometri, termotecnici, imprese, certificatori,
committenti privati, ecc
Per accedere allarchivio delle anagrafiche sufficiente cliccare il relativo comando:
Per aggiungere una nuova anagrafica allarchivio basta premere il tasto Nuovo dalla barra delle icone: occorre quindi inserire i
dati a disposizione nella finestra che appare (vedi figura successiva), riempiendo le caselle proposte. Non obbligatorio
riempire tutti i campi. Il tasto Ok registra i dati inseriti.
www.logical.it
31
I dati del proprio studio devono essere inseriti in una scheda anagrafica specifica, a cui si accede con il tasto Dati studio.
I dati dello studio possono essere inclusi nei pi di pagina di tutte le stampe, modificando le opzioni di stampa impostabili con il
comando Imposta i parametri del programma del men Home:
www.logical.it
.3
Per modificare o eliminare dei dati gi inseriti sufficiente selezionare il nominativo da aggiornare nellelenco e premere i
pulsanti Modifica o Elimina. Il tasto Stampa produce una stampa dellanagrafica selezionata.
32
2.3
I materiali
TERMOLOG EpiX 7 possiede un ampio archivio di materiali, suddivisi per tipologia, contenente le caratteristiche di numerosi
materiali da costruzione contenuti in alcune normative UNI. Per accedervi, basta selezionare dalla barra delle icone il coma ndo
Materiali:
2.3.1
Accedendo allarchivio dei materiali, il programma distingue due gruppi principali, Materiali e Adduttanze.
I materiali sono raggruppati in categorie:
Intercapedini UNI EN ISO 6946. Questa categoria dellarchivio comprende le intercapedini daria, debolmente o non
ventilate;
Materiali Web. In questa sezione dellarchivio sono presenti i materiali dellarchivio web (vedi par.2.3.2) che sono gi
stati utilizzati nelle stratigrafie delle strutture disperdenti, vedi par. 2.5) dellarchivio globale;
Muri Trombe. Questa categoria dellarchivio comprende le intercapedini daria che possono essere utilizzare per la
creazione di un muro Trombe.
UNI 10351. In questa categoria sono riportati tutti i materiali appartenenti alla normativa UNI 10351 con
comportamento termico isotropo ed omogeneo;
UNI 10355. In questa categoria sono riportati tutti i materiali appartenenti alla normativa UNI 10355;
UNI EN ISO 10456. In questa categoria sono riportati tutti i materiali appartenenti alla normativa UNI EN ISO 10456;
Materiali utente. Questa sezione contiene tutti i materiali aggiunti dallutente;
In ogni categoria i materiali sono raggruppati ulteriormente in diverse sottocategorie. Ad esempio, calcestruzzo, fibre minerali,
intonaci e malte, laterizi, materie plastiche cellulari, vetro, ecc .
Per cercare un materiale in elenco possibile digitare una parte del nome nellapposita casella di ricerca e premere il tasto
invio.
www.logical.it
33
Selezionando un materiale dallelenco, viene visualizzata una scheda con i parametri caratteristici:
www.logical.it
34
u m 1
100
Conduttivit utile di calcolo u (W/mK). Valore della conduttivit termica effettiva per il calcolo, avendo tenuto conto
della maggiorazione percentuale m.
Per quanto riguarda i dati relativi al comportamento al vapore (verifica termoigrometrica o di Glaser) il programma consente
allutente di scegliere se inserire la Permeabilit al vapore o il Fattore di resistenza alla diffusione del vapore :
aria
materiale
Capacit termica cp (KJ/KgK). Questo dato essenziale per il calcolo dello sfasamento.
www.logical.it
35
REGISTRARE IL MATERIALE
Una volta terminato linserimento dei parametri, per memorizzare i valori inseriti premi il pulsante
. Il nuovo materiale sar
aggiunto nellarchivio globale, categoria Materiali utente e potr essere individuato facilmente con la funzione di ricerca.
ATTENZIONE: Per fare s che un nuovo materiale, aggiunto nellarchivio globale, possa essere utilizzato in una relazione gi
esistente (archivio locale), necessario eseguire il comando Aggiorna relazione.
STAMPA
Sia per i materiali da costruzione sia per le adduttanze premendo il pulsante
.doc in cui sono riassunte le principali caratteristiche del materiale selezionato.
2.3.2
Archivio web
Premendo il tasto Web dalla barra delle icone, lutente pu visualizzare il contenuto dellarchivio web, nel quale alcuni tra i
principali produttori di materiali per ledilizia hanno indicato le caratteristiche tecniche dei propri prodotti.
La schermata dellarchivio web ha la seguente struttura:
www.logical.it
36
Archivio Web
ATTENZIONE: I contenuti dellarchivio web non sono personalizzabili dallutente: le caratteristiche dei materiali sono introdotte
direttamente dai produttori ed il contenuto dellarchivio viene aggiornato periodicamente da Logical Soft, ogni qualvolta che un
produttore aggiunge le caratteristiche di un nuovo materiale.
Nel par.2.5 puoi trovare come utilizzare i materiali dellarchivio web per la composizione della stratigrafia di un elemento
disperdente.
Nellarchivio web, oltre ai materiali anche presente una sezione dedicata ai generatori (vedi paragrafo dedicato ai generatori di
calore).
2.4
I comuni
Per eseguire la certificazione/relazione energetica di un edificio, occorre verificare che siano registrati i dati climatici del comune
di riferimento. Per eseguire i calcoli termici di un sistema edificio-impianto necessario infatti conoscere alcune informazioni
preliminari, relative alle temperature esterne medie mensili ed alle irradianze solari della zona dove ledificio ubicato.
L'archivio dei comuni di TERMOLOG EpiX 7 contiene i dati di tutti i comuni di Italia per latitudine e longitudine, e i dati climatici
completi per i capoluoghi di provincia con riferimento alla normativa UNI 10349 e al D.P.R. 412/93.
In particolare, si ricavano dalla normativa UNI 10349:
Temperature esterna media giornaliera per mese per ogni provincia;
Irradianza solare media giornaliera diretta e diffusa per mese per ogni provincia su un piano orizzontale;
Irradianza solare media giornaliera totale per mese per ogni provincia su superfici verticali esposte a S, SO-SE, E-O,
NO-NE e N;
Velocit del vento per provincia;
Pressione esterna;
Temperatura esterna estiva ed escursione termica nel giorno pi caldo dellanno;
Dal D.P.R. 412/93 si ricavano:
www.logical.it
37
le temperature minime di progetto per il calcolo della potenza di picco stagionale per il dimensionamento del
generatore;
la durata del periodo di riscaldamento.
Per i comuni non capoluogo di provincia i dati climatici vengono calcolati per interpolazione dai valori relativi a due province di
riferimento, secondo quanto previsto dalla normativa UNI 10349. Termolog EpiX 7 indica gi per tutti i comuni non capoluogo le
due province pi vicine in linea daria, verificando che non siano poste sullo stesso lato. E comunque vivamente consigliato di
controllare le province scelte automaticamente del programma. La scelta della province non dovrebbe infatti basarsi solo sulla
distanza in linea daria ma anche sulla posizione, sul versante montano e su altre valutazioni non sempre riconducibili ad una
procedura automatica.
La registrazione del comune nellarchivio globale avviene una volta sola ed i dati memorizzati resteranno validi per tutte le
relazioni create da quel momento in poi. In fase di creazione di una nuova relazione, se non stata apportata alcuna modifica
da parte dellutente sul comune della relazione, il programma calcola i dati climatici secondo le province impostate in
automatico.
TERMOLOG EpiX 7 calcoler per interpolazione rispetto alla latitudine ed alla longitudine i dati necessari per il calcolo:
Zona climatica di appartenenza
Temperatura esterna di progetto
Temperature medie mensili
Irradiazioni solari medie mensili
Velocit media del vento
Gradi giorno
Se si dispone di dati misurati sperimentalmente o forniti dallo stesso comune per le grandezze richieste, possibile riempire
manualmente la tabella con i valori in possesso.
Per quanto concerne la procedura di calcolo della Regione Lombardia, conformemente a quanto indicato nella procedura
regionale, TERMOLOG EpiX 7 per i comuni non capoluogo di provincia valuta:
la temperatura esterna media mensile a partire dalla temperatura della provincia di appartenenza, corretta in funzione
della quota del comune in analisi;
le irradianze solari medie mensili sono assunte pari a quella della provincia di appartenenza.
FINESTRA ANAGRAFICA
www.logical.it
38
e specifica il file
FINESTRA PARAMETRI
Nelle finestra Parametri il programma mostra i dati ricavati automaticamente mediante interpolazione. Ogni dato pu essere
per modificato a piacere dallutente.
www.logical.it
39
www.logical.it
40
www.logical.it
41
. Per
FINESTRA IMMAGINE
Nella finestra Immagine il programma consente di associare al comune in oggetto un file immagine. Tale immagine sar inclusa
nella stampa del comune corrente.
www.logical.it
42
2.5
Per consultare un elemento disperdente gi presente in archivio selezionare la struttura e cliccare sul pulsante:
Per inserire ex-novo una struttura disperdente fare riferimento a quanto spiegato nei successivi paragrafi.
di fondamentale importanza nellimportazione in TERMOLOG EpiX 7 di un modello creato con un CAD 3D: cliccando su
questo comando possibile esportare gli archivi generali di TERMOLOG EpiX 7 in modo che possano essere impiegati
www.logical.it
43
allinterno del CAD 3D per compiere lassociazione delle informazioni termiche agli elementi strutturali (per maggiori
informazioni si rimanda alla consultazione del cap.6 del presente testo).
I file dellarchivio che vengono esportati si compongono di:
Nome: inserisci il nome che desideri attribuire alla struttura; possibile specificare se la struttura da catalogare come
preferita.
Tipo: indicare la tipologia della struttura opaca che si intende inserire, scegliendo tra Parete, Pavimento, Copertura e
Porta.
Area [m2], Base x Altezza [m]: indicare le dimensioni geometriche dellelemento; si precisa che queste informazioni
sono opzionali, in quanto esplicitabili anche in fase di costruzione del modello delledificio.
www.logical.it
44
Locale interno alla zona, da utilizzarsi nel caso il metodo di calcolo scelto per valutare la capacit termica
sia quello puntuale e sia necessario inserire nel modello delledificio anche gli elementi attraverso i quali
non c dispersione di calore.
Nel caso si stesse utilizzando il modulo PROGETTISTA la schermata Dati generali richiede di specificare anche altre
informazioni:
Anno: questa informazione utilizzata per valutare i valori limite di trasmittanza con cui confrontare i valori calcolati;
Limiti: specificare qual la normativa di riferimento per valutare i valori limite di trasmittanza con cui confrontare i
valori calcolati;
Si richiede di specificare qual il tipo di verifica a cui si desidera sottoporre la struttura in esame tra verifica di
trasmittanza, verifica di sfasamento e massa frontale (per la quale necessario specificare, a lato, anche il colore
della struttura) e verifica termoigrometrica. Il contenuto di ciascuna verifica verr trattato pi diffusamente nei
paragrafi successivi. Nel caso si desideri sottoporre la struttura ad una verifica termo igrometrica necessario
specificare quali sono le condizioni al contorno a cui riferirsi.
Percorso: il programma consente di catalogare le strutture registrate nellarchivio in cartelle; per fare questo
sufficiente scrivere il nome della cartella in cui si vuole registrare la strutture accanto alla dicitura Percorso:
il programma creer una nuova cartella con il nome prescelto e la visualizzer nel men Strutture, collocandola in
funzione del Tipo (Parete, Porte, ecc..) e del Verso di dispersione:
www.logical.it
45
Nel caso si fosse in possesso del modulo ITACA possibile specificare nella scheda dellelemento se la struttura in esame
catalogabile come struttura esistente riutilizzata.
TERMOLOG EpiX 7 fornisce allutente la possibilit di valutare la resistenza termica superficiale (interna o esterna) sulla base
di quanto riportato nellAppendice A della norma UNI 6946, a cui si rimanda per la completa trattazione teorica dei dati da
inserire.
Cliccando il comando Calcola la resistenza superficiale il programma apre la seguente finestra:
Cliccando su OK il programma far in modo di impostare le resistenze superficiali appena calcolate (R si e Rse) nella stratigrafia
della struttura in esame (schermata Geometria).
Passiamo alla schermata Geometria:
www.logical.it
46
Scegli il materiale nella sezione Archivi o Produttori in archivio sulla parte sinistra della finestra. Questi due elenchi
contengono tutti i materiali salvati nellarchivio globale, secondo quanto indicato nei paragrafi precedenti.
IMPORTANTE: Nel caso in cui lutente scelga un materiale web o un materiale personalizzato, per utilizzare lelemento
in una relazione gi esistente, necessario sincronizzare larchivio globale e quello locale, accedendo allarchivio dei
materiali e cliccando sul comando Aggiorna la relazione.
I materiali in archivio sono raggruppati per categoria, mentre i materiali web per nome del produttore. Cliccando ad
esempio sul + posto a fianco del nome Calcestruzzo, sar aperto lelenco dei calcestruzzi presenti sia nellarchivio
UNI che nellarchivio utente.
Esiste una funzione di ricerca in grado di trovare rapidamente un materiale dallarchivio materiali o dallarchivio web.
Per farlo, sufficiente scrivere nella casella in alto a sinistra anche parzialmente il nome del materiale voluto e
premere il tasto invio. Il programma visualizzer in elenco solo i materiali per i quali il nome contiene la stringa di testo
digitata dallutente.
E possibile anche selezionare la fonte degli elementi visualizzati nellarchivio materiali: ad esempio, scegliendo UNI
10351, saranno visualizzati di seguito solo i materiali appartenenti a tale norma:
www.logical.it
47
2.
Dopo avere selezionato il materiale dallarchivio, per disporlo nella stratigrafia dellelemento necessario trascinarlo
dallarchivio nella posizione voluta della tabella, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse.
ATTENZIONE: Lordine degli strati della struttura dallalto verso il basso corrisponde alla disposizione dallinterno
dellambiente riscaldato verso lesterno.
3.
4.
Inserisci lo spessore dello strato in millimetri nella colonna della tabella corrispondente e premi Invio.
Automaticamente il programma calcoler la resistenza del singolo strato e la trasmittanza termica totale U della
stratigrafia.
Ripeti i punti 2 e 3 per inserire tutti gli strati della struttura disperdente.
5.
Il pulsante
E possibile inserire gli strati con qualunque ordine. Il materiale viene inserito in tabella in un punto qualsivoglia, dove viene
rilasciato il pulsante sinistro del mouse.
Nellinserimento degli strati, puoi aiutarti con i seguenti comandi posti nella barra delle icone sopra alla tabella degli strati:
: aggiunge una riga vuota in tabella nella posizione corrente, per inserire nuovo materiale;
: sposta lo strato selezionato in tabella verso linterno (verso lalto) di una posizione;
: sposta lo strato selezionato in tabella verso lesterno (verso il basso) di una posizione;
: cliccando su questo comando dopo avere selezionato un materiale possibile visualizzare un elenco dei
materiali presenti in archivio con caratteristiche simili;
: cliccando su questo comando dopo avere selezionato un materiale possibile visualizzare il corrispondente
materiale nellarchivio posto a lato.
www.logical.it
48
www.logical.it
49
www.logical.it
50
elementi verticali:
mettendo la spunta sullopzione Calcola le prestazioni acustiche della struttura possibile valutare il potere fonoisolante della
struttura nel modo seguente:
Parametro noto: nel caso sia a disposizione il valore dellindice del potere fonoisolante, puoi inserirne direttamente il
valore numerico.
Calcola con una relazione specifica: puoi stimare Rw mediante una correlazione derivata da prove eseguite in
laboratorio; il programma mette a disposizione numerose tra le correlazioni esistenti in letteratura sullargomento, qui di
seguito se ne riporta la formulazione generale e lambito di validit:
Generale
Rw = 20 log (m) - 2
[dB],
per
m > 80 kg/m2
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
per
per
per
per
per
per
per
per
per
per
per
per
[dB]
www.logical.it
[dB], per
[dB]
51
[dB]
[dB]
[dB]
[dB]
Data limpossibilit di riportare nel programma la totalit delle correlazioni presenti in letteratura, EpiX 7 ti consente di
inserire la relazione che intendi utilizzare per la stima del potere fonoisolante e di registrarla in modo da poterla
utilizzare in seguito ogni volta fosse necessario; per fare questo clicca su Archivio formule, comando Nuova:
e componi la formula:
Una volta registrata, sar possibile richiamare la formula dal pannello Relazione della precedente schermata:
Calcola con lo spettro: puoi stimare lindice di valutazione del potere fonoisolante a partire dai dati in frequenza,
inseriti in bande di ottava o di terzi di ottava, sulla base del metodo descritto nella norma UNI EN ISO 717-1. Con
riferimento alla medesima normativa il programma stima anche i due termini di adattamento spettrale C e C tr per
lisolamento al rumore aereo.
www.logical.it
52
ATTENZIONE: Lutilizzo dei termini di adattamento dello spettro (C, Ctr) stato introdotto dalla normativa per
correggere il valore dellindice di valutazione quando esso riferito ad una situazione in cui prevista una
sorgente di rumore riconducibile al rumore rosa ponderato A (C) o al rumore di traffico urbano ponderato A (Ctr).
Il programma non corregge automaticamente lindice di valutazione con i termini di adattamento spettrale: deve
essere cura dellutente, in base alle proprie necessit, effettuare tale operazione.
Una volta terminato linserimento dei dati cliccare sul pulsante OK. Nella scheda della parete sar riportato il valore di Rw e, nel
caso, dei termini di adattamento allo spettro appena stimati:
Analisi in frequenza. Puoi inserire i dati in frequenza del potere fonoisolante, in bande di ottava o di terzi di ottava. Il
programma riporta a lato una rappresentazione grafica dei valori in frequenza appena inseriti e della curva di
riferimento della norma UNI EN 717-1. EpiX 7 in grado di rielaborare tali dati e di restituire lindice di valutazione del
potere fonoisolante: per una spiegazione pi dettagliata si rimanda, qui di seguito, alla spiegazione del calcolo di Rw a
partire dallo spettro di frequenze.
In alternativa allinserimento manuale dei dati in frequenza, il programma consente di generare in automatico lo spettro
in frequenza del potere fonoisolante, sufficiente cliccare il pulsante Rw* posto accanto alla dicitura analisi in freq.;
landamento del potere fonoisolante con la frequenza viene calcolato dal programma sulla base della seguente
relazione:
R = R0 10 log (0,23 R0)
[dB]
in cui:
R0 [dB] = 20 log(m) + 20 log(f) 42,5
m' [kg/m2]: massa della parete
f [Hz]: frequenza
ATTENZIONE: La formula precedente stata ricavata dalla principale letteratura tecnica sullargomento che
ne suggerisce lutilizzo nel caso di pareti omogenee.
elementi orizzontali:
mettendo la spunta sullopzione Calcola le prestazioni acustiche della struttura possibile valutare il potere fonoisolante della
struttura nel modo seguente:
Analisi in frequenza. Puoi inserire i dati in frequenza del potere fonoisolante R e del livello di rumore di calpestio L n,
in bande di ottava o di terzi di ottava. Il programma riporta a lato una rappresentazione grafica dei valori in frequenza
appena inseriti e della curva di riferimento della norma UNI EN 717-1 o UNI EN 717-2. Acustilog in grado di
rielaborare tali dati e di restituire lindice di valutazione del potere fonoisolante e del livello di rumore di calpestio: per
una spiegazione pi dettagliata si rimanda, qui di seguito, alla spiegazione del calcolo di R w e di Ln,w a partire dallo
spettro di frequenze.
Analogamente a quanto visto per le pareti, per il solo potere fonoisolante Rw del solaio possibile generare in
automatico lo spettro in frequenza del potere fonoisolante: si faccia riferimento allo stesso procedimento e
formulazione gi spiegata per le pareti.
Spessore. Compilato automaticamente dal programma.
Massa. Compilato automaticamente dal programma.
Rw. Indice di valutazione del potere fonoisolante del solaio; cliccando sul pulsante Calcola, posto a lato, possibile
stimare il suddetto parametro, utilizzando uno degli approcci seguenti:
www.logical.it
53
Parametro noto: nel caso sia a disposizione il valore dellindice del potere fonoisolante, puoi inserirne
direttamente il valore numerico.
Calcola con una relazione specifica: puoi stimare Rw mediante una correlazione derivata da prove eseguite in
laboratorio; EpiX 7 mette a disposizione numerose tra le correlazioni esistenti in letteratura sullargomento, qui di
seguito se ne riporta la formulazione generale e lambito di validit:
Generale
Rw = 20 log (m) - 2
[dB], per m > 80 kg/m2
Universit di Parma per i solai
Rw = 22,4 log (m) 6,5 [dB]
Solai in laterocemento
Rw = 23 log (m) 8
[dB], per 250 < m < 500 kg/m2
Per quanto concerne la possibilit di personalizzare le correlazioni il discorso analogo a quanto gi spiegato per
le pareti, a cui si rimanda.
Calcola con lo spettro: puoi stimare lindice di valutazione del potere fonoisolante a partire dai dati in frequenza,
inseriti in bande di ottava o di terzi di ottava, sulla base del metodo descritto nella norma UNI EN ISO 717-1. Con
riferimento alla medesima normativa il programma stima anche i due termini di adattamento spettrale C e C tr per
lisolamento al rumore aereo.
ATTENZIONE: Lutilizzo dei termini di adattamento dello spettro (C, Ctr) stato introdotto dalla normativa per
correggere il valore dellindice di valutazione quando esso riferito ad una situazione in cui prevista una
sorgente di rumore riconducibile al rumore rosa ponderato A (C) o al rumore di traffico urbano ponderato A (Ctr).
Il programma non corregge automaticamente lindice di valutazione con i termini di adattamento spettrale: deve
essere cura dellutente, in base alle proprie necessit, effettuare tale operazione.
Una volta terminato linserimento dei dati cliccare sul pulsante OK. Nella scheda del solaio sar riportato il valore
di Rw e, nel caso, dei termini di adattamento allo spettro appena stimati.
Ln,w. Indice di valutazione del livello di rumore di calpestio del solaio; cliccando sul pulsante Calcola, posto a lato,
possibile stimare il suddetto parametro, utilizzando uno degli approcci seguenti:
Parametro noto: nel caso sia a disposizione il valore dellindice del livello di isolamento di calpestio, puoi inserirne
direttamente il valore numerico.
Calcola con una relazione specifica: puoi stimare Ln,w mediante una correlazione derivata da prove eseguite in
laboratorio; EpiX 7 4 mette a disposizione la correlazione contenuta nelle norme UNI EN 12354-2, qui di seguito
riportata:
Ln,w = 164 - 35 log (m) [dB], per 100 < m > 600 kg/m2
Anche in questo caso il programma d la possibilit di personalizzare le correlazioni: il discorso analogo a
quanto gi spiegato per le pareti, a cui si rimanda.
www.logical.it
54
Calcola con lo spettro: puoi stimare lindice di valutazione del livello di isolamento di calpestio a partire dai dati in
frequenza, inseriti in bande di ottava o di terzi di ottava, sulla base del metodo descritto nella norma UNI EN ISO
717-2. Con riferimento alla medesima normativa il programma stima anche il termine di adattamento spettrale C l
per il livello di rumore di calpestio.
ATTENZIONE: Il programma non corregge automaticamente lindice di valutazione con il termini di adattamento
spettrale: deve essere cura dellutente effettuare tale operazione, in base alle proprie necessit.
esso permette di costruire una struttura disperdente secondo labaco presente nelle Raccomandazioni CTI 15:2013; in
particolare:
Una volta indicate le caratteristiche della struttura e lo spessore, il programma ne ricostruisce la stratigrafia completa nella
scheda Geometria.
www.logical.it
55
E possibile specificare al programma di elidere la verifica di trasmittanza, semplicemente togliendo la spunta nella casella
opportuna:
www.logical.it
56
In questo modo, non solo scomparir il simbolo relativo nella sezione delle verifiche ma questa impostazione influenzer anche
tutte le stampe successive.
per evitare la formazione di muffe che comportino condizioni antigieniche sulle pareti;
per fare in modo che le strutture non lavorino in esercizio in condizioni di umidit, poich in tale caso le loro
caratteristiche potrebbero peggiorare;
per evitare la formazione di ghiaccio allinterno delle strutture;
per evitare che lumidit possa causare danni rilevanti agli intonaci, con conseguenti problemi di carattere estetico e
strutturale.
La norma di riferimento per le verifiche termoigrometrica la UNI EN ISO 13788: il rispetto di tale normativa obbligatorio sia a
livello nazionale che regionale. Tale verifica riguarder tutte le strutture esposte verso lesterno, verso una zona non riscaldata o
verso il terreno.
La normativa UNI 13788 prevede due tipologie di verifica:
una verifica per prevenire la formazione di condensa superficiale, stimando che la temperatura sulla superficie interna
della parete non raggiunga un valore minimo, al di sotto del quale si ha la formazione di vapore acqueo;
una verifica per evitare la formazione di condensa interstiziale, controllando che la quantit di vapore condensato tra
gli strati della parete non oltrepassi un determinato valore limite e che si asciughi nel periodo estivo.
Per eseguire una verifica di condensa su una struttura, occorre conoscere alcune condizioni al contorno:
la pressione e la temperatura dellambiente esterno (p e e Te), da cui poi si ricaveranno la pressione di saturazione
(psat,e) e lumidit relativa esterna (e): la UNI 10349 fornisce per provincia i valori di pressione e temperatura esterna.
la temperatura e lumidit relativa interna (Ti e i): la normativa nazionale impone per la verifica Ti = 20C e i = 65 %.
La UNI 13788 prevede inoltre che lumidit sulla superficie della parete nello strato interno (si) non superi l80%, condizione
limite al di l del quale potrebbe presentarsi la formazione di condensa e conseguentemente di muffa.
www.logical.it
57
Si apre quindi la schermata in cui possibile specificare le condizioni al contorno abbinate alla struttura:
www.logical.it
58
se la struttura verso esterno le temperature e lumidit sono quelle medie mensili del comune di riferimento;
se la struttura verso zona non riscaldata i precedenti dati vengono moltiplicati per un coefficiente riduttivo (btrx)per
tenere conto della variazione di temperatura al suo interno;
per esposizione verso terreno si considera per tutti i mesi la temperatura media mensile annuale come da UNI EN ISO
13788;
Alternativamente possibile personalizzare i valori in tabella per eseguire verifiche termoigrometriche su standard differenti.
Per il calcolo della condensa superficiale inoltre necessario specificare:
Classe delledificio: la UNI 13788 suddivide gli edifici in diverse classi per valutare la classe di concentrazione di
vapore: molto bassa (magazzini), bassa (uffici, negozi), media (alloggi con basso indice di affollamento ed edifici
residenziali standard), alta (alloggi con alto indice di affollamento), molto alta (edifici speciali tipo lavanderie, distillerie,
piscine).
Tipo di calcolo, scegliere tra le opzioni: classi di concentrazione (adatta per edifici residenziali), umidit relativa
interna costante, ricambio daria costante e produzione di vapore nota, ricambio daria variabile e produzione di vapore
nota.
Produzione vapore G e Volume interno V: nel caso in cui si scelga una tipologia di calcolo a produzione di vapore
nota, occorrer definire la quantit di vapore prodotta (G in Kg/h) ed il volume interno del locale (V in m3).
Per le ABITAZIONI la classe di edificio da impostare per eseguire la verifica termoigrometrica quella media ed il tipo di calcolo
Classi di concentrazione.
E inoltre possibile visualizzare gli istogrammi mensili della umidit relativa interna in percentuale Fi int, temperatura esterna Te,
umidit relativa esterna in percentuale Fi ext,,
I diagrammi della verifica termoigrometrica sono visualizzabili premendo sul pulsante Verifica termoigrometrica, presente
nella barra delle icone, in alto.
Nella prima scheda che appare, denominata Diagrammi di Glaser, il programma visualizza per tutti i mesi dellanno una
rappresentazione grafica della stratigrafia della struttura, sulla quale sono riportati i diagrammi di temperatura, pressione di
vapore e pressione di saturazione. Modificando la scelta del men a tendina Grafici, puoi indicare al programma di
rappresentare i diagrammi singolarmente.
Cliccando sul grafico di un certo mese, ne viene fornita una rappresentazione dettagliata. La linea blu sottile espone
landamento della temperatura negli strati: se nella stratigrafia presente uno strato isolante, la linea in questo strato sar molto
pendente. La linea rossa indica la pressione di saturazione, che segue con relazione non lineare landamento della
temperatura. La linea verde rappresenta la pressione di vapore.
www.logical.it
59
Se la linea di pressione di vapore interseca la linea di pressione di saturazione, inizia a formarsi condensa. La quantit di
vapore condensato sar tanto maggiore quanto pi ampia larea di intersezione tra le due linee.
La scheda Tabelle dei diagrammi P/T nella stessa finestra riporta un riepilogo dei calcoli svolti, fornendo per ogni interfaccia
tra gli strati i valori numerici delle grandezze diagrammate.
www.logical.it
60
Il fattore di resistenza superficiale interna f Rsi dato dal rapporto della differenza tra la temperatura superficiale interna e la
temperatura esterna, e la differenza tra la temperatura interna e la temperatura esterna:
fRsi
TSi Te
Ti Te
La normativa prescrive che il valore cos calcolato venga confrontato con un valore limite f Rsi-ammissibile, che dipende direttamente
dalla trasmittanza della struttura e dalla resistenza dello strato daria che lambisce internamente la parete:
fRsi ammissibile
R Si
U1
Nel caso in cui si presenti fRsi > fRsi-ammissibile, la verifica di condensa superficiale NON superata.
Nella scheda Condensa interstiziale sono riportate, mese per mese, le quantit di vapore nelle varie interfacce tra gli strati. In
particolare per ogni interfaccia la tabella riporta rispettivamente:
la quantit GC (in kg/m2) di vapore condensato durante il mese per ogni m 2 di parete;
il valore incrementale di vapore Ma (in kg/m2) contenuto tra i singoli strati, sommando algebricamente la quantit di
vapore condensato del mese corrente GC(i) al valore incrementale di vapore del mese precedente Ma(i-1);
le lettere in testa alle colonne GC indicano lo strato a cui i riferiscono i dati riportati nella tabella. Il nome delle interfacce
tra gli strati lo stesso che appare nei diagrammi.
www.logical.it
61
I risultati numerici della verifica termoigrometrica di condensa interstiziale: produzione di condensa tra gli strati
La verifica della condensa interstiziale rispetta i vincoli di normativa, purch siano rispettate due requisiti:
1.
2.
la quantit di vapore condensato Gc non deve superare, mese per mese, il valore limite di 0,5 kg per metro quadro di
parete.
la massa di vapore accumulato mese per mese Ma deve evaporare nel periodo estivo, in modo che non sia
perennemente presente tra gli strati.
Nella colonna Gc possono essere presenti valori con segno positivo o con segno negativo, in funzione delle condizioni al
contorno specificate per quel mese: i valori con segno positivo indicano la formazione di condensa, i valori con segno negati vo
nei mesi pi caldi indicano levaporazione dellacqua condensata.
Nella scheda Condensa interstiziale possibile visualizzare il diagramma condensa accumulata (g/m2), mese per mese, in
corrispondenza delle diverse interfacce.
www.logical.it
62
Secondo la normativa nazionale sono soggette a verifica di massa o a studio di inerzia termica tutte le strutture di edifici
progettati in zone diversa dalla F, in cui lirradianza sul piano orizzontale I m,s, nel mese di massima insolazione, superi i 290
W/m2.
La verifica di massa vuole essenzialmente testare il comportamento di una struttura nel periodo estivo. Essa interessa
prevalentemente le province pi calde dellItalia centrale e meridionale, sebbene anche alcune regioni del nord, come il
Piemonte, ne abbiano comunque recentemente introdotto lobbligo.
In generale, il buon comportamento di una parete nel periodo estivo pu essere garantito in via preliminare dalla sua massa:
una struttura pi pesante possiede infatti una maggiore inerzia termica ed quindi tendenzialmente in grado di assicurare un
miglior confort abitativo nel periodo pi caldo dellanno.
La normativa nazionale impone a tal fine che il peso dellelemento sia superiore ai 230 kg per metro quadro di superficie e
richiede che tale valore minimo di massa debba essere rispettato per le pareti opache verticali ad eccezione di quelle nel
quadrante Nord-ovest/Nord/Nord-Est.
Termolog EpiX 7 nel pannello delle verifiche, riporta un simbolo che esprime il rispetto della verifica di massa, indicando il
peso della struttura in kg/m2: se il valore di massa calcolato maggiore di 230 kg/m 2, la verifica soddisfatta.
Nel calcolo della massa superficiale il programma esclude gli strati di qualunque materiale per il quale il nome comprenda la
parola intonaco o intonaci. Ci dovuto alla definizione stessa di massa superficiale riportata nellallegato A del DLgs
192/2005.
La normativa nazionale (D.P.R. 59/2009), per le localit ad esclusione della zona F in cui il valore medio mensile dellirradianza
sul piano orizzontale nel mese di massima insolazione I m,s 290 W/m2 prevede che:
Con il D.P.R. 59/2009 per le pareti opache verticali la verifica della trasmittanza termica periodica Y IE ha quindi affiancato la
verifica di massa, mentre lha sostituita per le pareti opache orizzontali ed inclinate.
E possibile specificare al programma di elidere le verifiche di massa o di trasmittanza termica periodica, semplicemente
togliendo la spunta nella casella opportuna:
In questo modo, non solo scomparir il simbolo relativo nella sezione delle verifiche, ma questa impostazione influenzer anche
tutte le stampe successive.
La trasmittanza termica periodica (YIE) il parametro che valuta la capacit di un elemento opaco di sfasare ed attenuare il
flusso termico che lo attraversa nellarco delle 24 ore.
La trasmittanza termica periodica fa parte quindi dei parametri termici dinamici e la norma tecnica di riferimento per il suo
calcolo la UNI EN ISO 13786:2008.
Le informazioni relative a questo tipo di verifica sono contenute nella scheda Sfasamento:
www.logical.it
63
www.logical.it
64
Verifica di trasmittanza;
Verifica di condensa superficiale;
Verifica della condensa interstiziale;
Verifica di massa e di trasmittanza termica periodica;
Nel caso in cui la verifica eseguita non sia soddisfatta, ossia il valore della grandezza calcolata non rispetti il limite previsto dalla
normativa, il programma restituisce accanto alla disuguaglianza questo simbolo:
Lutente pu scegliere di far eseguire o meno al programma una certa verifica sulla struttura, modificando le impostazioni nella
scheda dati generali:
2.5.3 Serramenti
Si voglia ora creare una nuova struttura disperdente trasparente e registrarla nellarchivio globale del programma. Per farlo,
scegli il sottomen finestre e premi il comando Nuovo:
www.logical.it
65
www.logical.it
66
Descrizione: inserisci il nome che desideri attribuire alla struttura; possibile specificare se la struttura da
catalogare come preferita.
Tipo di serramento: indicare se il serramento che si sta inserendo singolo o doppio:
Imposta i valori personalizzati del serramento: selezionare questo campo nel caso si voglia inserire manualmente il
valore della trasmittanza del serramento Uw ed Uw,CORR nelle due caselle poste, nella schermata precedente, in basso
a destra;
Imposta i valori personalizzati del vetro, telaio e ponte termico tra vetro e telaio: selezionare questo campo nel
caso si voglia inserire manualmente i valori di Ug, g, Uf nella schermata Vetro e telaio:
www.logical.it
67
Struttura esistente riutilizza e Telaio in materiale rinnovabile. Queste opzioni sono visibili solo dai possessori del
Modulo di Valutazione ambientale; essi sono necessari per la valutazione dei criteri B.4.1 e B.4.7 del Protocollo Itaca.
Dimensioni lorde: larghezza e altezza in cm della buca visibile dallesterno per la finestra.
Spessore del telaio: in queste caselle vanno riportati gli spessori in cm dei segmenti del telaio, nei lati superiore,
inferiore, sinistro e destro dellelemento.
Divisioni: spessore in cm e numero di divisioni orizzontali e verticali interne alla finestra; anche questi elementi
contribuiranno al calcolo dellarea di telaio
In caso di serramento doppio occorrer ripetere linserimento delle caratteristiche geometriche anche per il serramento
pi interno, premendo lapposito pulsante.
Una volta inseriti i dati, il programma calcoler automaticamente le caratteristiche geometriche del componente finestrato: area
del telaio (Af), area del vetro (Ag), perimetro del ponte termico tra vetro e telaio (L g), area totale del serramento (Aw).
La norma attualmente in vigore per il calcolo delle trasmittanze dei componenti trasparenti la UNI EN ISO 10077-1. Il calcolo
della trasmittanza di una struttura trasparente, secondo la normativa UNI, una sorta di media, che tiene conto delle dispersioni
attraverso il telaio, il vetro ed il ponte termico tra vetro e telaio secondo questa formula:
Uw
A gUg A f Uf gf L gf
Ag Af
in cui:
Uw la trasmittanza totale del serramento;
Ug, Ag sono la trasmittanza e larea del vetro;
Uf, Af sono la trasmittanza e larea del telaio;
gf, Lgf sono la trasmittanza lineica e la lunghezza del ponte termico tra vetrata e telaio.
www.logical.it
68
Superficie vetrata: il men a tendina elenca le tipologie di vetro presenti nella sezione Vetri dellarchivio. Il valore
della trasmittanza del vetro Ug che appare il medesimo calcolato in fase di inserimento della stratigrafia allinterno
dellarchivio strutture per il vetro.
Come gi spiegato, Il dato pu essere modificato manualmente dallutente, per inserire ad esempio un valore fornito
direttamente dal produttore del serramento: per fare questo sufficiente impostare nella schermata Impostazioni
generali lopzione Imposta i valori personalizzati del vetro, telaio e ponte termico tra vetro e telaio.
ATTENZIONE: nel caso in cui il serramento venga inserito nellarchivio globale, nel men compaiono tutti i vetri
precedentemente inseriti dallutente nellarchivio globale delle strutture con categoria Elemento trasparente; se si sta
procedendo alla registrazione di un serramento nellarchivio della relazione, nel men compaiono tutti i vetri che
lutente ha trasmesso dallarchivio globale allarchivio locale. In caso contrario occorre creare la stratigrafia di un vetro
anche nellarchivio locale.
www.logical.it
69
Trasmittanza termica lineica del giunto tra vetro e telaio: in questa sezione deve essere specificato il valore della
trasmittanza lineica g del ponte termico tra vetro e telaio. In presenza di doppi e tripli vetri il distanziatore rappresenta
infatti un tipo particolare di ponte termico.
Il valore della trasmittanza lineica g pu essere indicato dal programma in base al materiale con cui costituito il
telaio, scegliendo tra plastica, legno, metallo con o senza taglio termico: il dato riportato in questo caso prelevato da
tabelle della norma UNI. Il valore di g pu essere modificato manualmente dallutente, nel caso in cui sia stato fornito
direttamente dal produttore del serramento: sufficiente impostare nella schermata Impostazioni generali lopzione
Imposta i valori personalizzati del vetro, telaio e ponte termico tra vetro e telaio.
Telaio: in questa sezione occorre inserire i parametri del telaio, indicando il materiale di cui costituito, eventualmente
il tipo e lo spessore trasversale: sulla base dei dati inseriti il programma riporter il valore di trasmittanza termica del
telaio Uf sulla base delle tabelle UNI.
Anche in questo caso, il dato Uf pu essere modificato manualmente dallutente, se il valore stato fornito
direttamente dal produttore del serramento: sufficiente impostare nella schermata Impostazioni generali lopzione
Imposta i valori personalizzati del vetro, telaio e ponte termico tra vetro e telaio.
In caso di serramento doppio occorrer ripetere linserimento delle caratteristiche di vetro, distanziatore e telaio anche
per il serramento pi interno, premendo lapposito pulsante.
Una volta inseriti i dati, il programma aggiorner le caratteristiche termiche dellelemento, mostrando i valori calcolati di
resistenza e trasmittanza del serramento.
Passiamo alla schermata Apporti solari e chiusure:
Coefficiente di trasmissione solare: questo men a tendina riporta, in base alla tipologia di vetro prescelta, il
coefficiente di trasmissione solare g secondo le specifiche della UNI 10077-1. Questo valore influisce sul calcolo
dellapporto solare di energia fornita alledificio attraverso il serramento.
Anche in questo caso il valore del parametro pu essere modificato manualmente dallutente, se stato fornito
direttamente dal produttore del serramento.
Chiusure oscuranti: il valore finale della trasmittanza del serramento pu essere modificato per tener conto della
presenza di uneventuale chiusura oscurante, come una tapparella o una persiana, secondo le specifiche delle UNI
TS 11300. Lasciando spuntata la casella Senza chiusure oscuranti, nel calcolo non si tiene in conto del parametro
DR: la trasmittanza termica del serramento UW coincide perci in questo caso con la trasmittanza del serramento
compresa la chiusura UW.
www.logical.it
70
In presenza di chiusura occorre indicarne le caratteristiche: materiale e permeabilit allaria. Tra i materiali di cui
costituita la chiusura, possibile scegliere tra alluminio, legno e plastica. Sulla base dei dati inseriti il programma
aggiorner automaticamente il valore della resistenza termica aggiuntiva DR dovuta alla presenza della chiusura
oscurante, quindi il valore della trasmittanza termica del serramento compresa la chiusura (Uw).
Anche in questo caso, il dato DR pu essere modificato manualmente dallutente, se il suo valore stato fornito
direttamente dal produttore del serramento.
fshut un parametro che tiene conto non solo della frazione oraria del giorno in cui la chiusura si considera utilizzata,
ma anche del fatto che, durante le ore notturne, il salto termico tra interno ed esterno maggiore. In mancanza di dati
precisi sui profili giornalieri della temperatura, la normativa suggerisce di assumere fshut pari a 0,6.
Noto fshut, il programma calcola il valore della trasmittanza termica corretta del serramento U W,CORR, tenendo conto sia
della tipologia che delle ore di utilizzo della chiusura oscurante.
In caso di serramento doppio occorrer ripetere linserimento delle caratteristiche di trasmissione solare del vetro,
anche per il serramento pi interno, premendo lapposito pulsante. Le caratteristiche della chiusura sono invece
impostabili una volta sola per entrambi i serramenti.
Una volta inseriti i dati, il programma aggiorner le caratteristiche termiche dellelemento, calcolando la trasmittanza totale del
serramento al netto delle chiusure UW e la trasmittanza UW,CORR del serramento comprendendo la chiusura.
. Per
Una volta terminato linserimento dei dati premi il pulsante Salva, per registrare lelemento in archivio.
2.5.3.1
VERIFICHE
Nel caso di utilizzo del modulo PROGETTISTA, possibile effettuare i due tipi di verifica che la normativa nazionale e alcune
normative regionali richiedono:
trasmittanza termica totale del serramento, considerando quindi vetro, telaio e ponte termico: Uw Uwlim
www.logical.it
71
2.5.3.2
Con riferimento allarchivio locale della relazione in fase di esecuzione, il programma consente di associare ad un serramento
eventuali strutture disperdenti aggiuntive: ponti termici, cassonetti, sottofinestra, ecc
Per eseguire questa operazione selezionare la struttura a cui si desidera associare delle dispersioni e fare doppio click con il
tasto sinistro del mouse:
www.logical.it
72
www.logical.it
73
Aggiungendo il serramento allelenco delle strutture disperdenti (sia in fase di inserimento delledificio tabellare che grafico), le
strutture associate verranno automaticamente aggiunte allelenco delle strutture disperdenti.
Per associare una struttura disperdente alla finestra in analisi sufficiente, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse,
trascinare la struttura selezionata dal men posto lateralmente sulla tabella centrale e specificarne le caratteristiche
geometriche di lunghezza e di altezza:
www.logical.it
74
Selezionando con un doppio clic del mouse un ponte termico dallelenco, il programma apre la seguente schermata:
Categoria e Codice: indicano il tipo di ponte termico e il suo codice, con riferimento alla norma UNI EN ISO 14683;
Descrizione: il nome del ponte termico in analisi;
E: indica la trasmittanza lineica del ponte termico, nel caso in cui la superficie disperdente delle strutture sia stata
valutata sulle dimensioni esterne delledificio;
I: la trasmittanza lineica nel caso in cui le superfici disperdenti siano state valutate sulle dimensioni interne nette
delledificio, ossia non tenendo conto dello spessore dei tramezzi;
OI: si riferisce, infine, al caso in cui le superfici disperdenti siano state valutate sulle dimensioni interne lorde, ossia
tenendo conto dello spessore dei tramezzi.
Verso: indicare il verso di dispersione del ponte termico, scegliendo tra:
Esterno
Terreno
Zona non riscaldata
Da zona non riscaldata verso lesterno, da utilizzarsi nel caso il metodo di calcolo scelto per valutare le
zone confinanti sia quello puntuale e sia necessario assegnare le strutture disperdenti ad una zona non
riscaldata.
2.5.5 Precalcolate
Per accedere alla sezione dellarchivio dedicata alle strutture precalcolate, scegli il sottomen Precalcolate: possibile
visualizzare lelenco delle strutture gi presenti in archivio o aggiungerne di nuove:
www.logical.it
75
Strutture precalcolate
Larchivio delle strutture precalcolate molto utile qualora non si conosca la disposizione degli strati di materiale allinterno di
una parete o di una soletta, come ad esempio avviene in caso di certificazione energetica degli edifici esistenti. In questo caso
possibile creare una struttura precalcolata, indicando direttamente il valore finale di trasmittanza del componente o facendo
riferimento ai valori predefiniti dalla norma UNI.
Per inserire una nuova struttura precalcolata cliccare sul pulsante Nuovo, si apre la seguente schermata:
www.logical.it
76
Per quanto concerne i contenuti delle schermate Dati generali e Documenti si rimanda a quanto gi spiegato per le strutture
opache.
www.logical.it
77
ATTENZIONE: Le normative consentono luso di valori tabellati di trasmittanza solo per gli elementi di edifici esistenti. Luso
dellarchivio Precalcolate non sarebbe dunque a norma in fase di progetto per i nuovi edifici
2.5.6 Vetri
Linserimento dei vetri nellarchivio analogo a quanto gi spiegato per le strutture opache; per inserire un nuovo vetro cliccare
il comando Nuovo:
Numero di lastre di cui composta la vetrocamera; nel caso fossero presenti un numero di lastre di vetro maggiore
dellunit il programma richiede di specificare le caratteristiche dellintercapedine tra una lastra e laltra e lo spessore
della stessa.
Spessore delle lastre di vetro;
Indicare se la lastra di vetro stata trattata con degli interventi atti a ridurne le dispersioni di calore, come ad esempio
un coating basso emissivo ed indicare il valore dellemissivit normale interna (eni) da applicarsi alla suddetta lastra;
Gas intercapedine: specificare il tipo di gas presente nellintercapedine tra una lastra e laltra.
Spessore intercapedine.
Una volta inserite le precedenti informazioni EpiX 7 4 aprir la scheda del vetro imposter la sua stratigrafia sulla base di
quanto indicato:
www.logical.it
78
Nel caso si volessero applicare degli ulteriori ritocchi ai valori di spessore ed emissivit della vetrocamera, sufficiente cliccare
con il mouse sulla relativa casella ed inserire i valori modificati.
Nel men Dati generali della scheda del vetro necessario indicare, in aggiunta alle informazioni gi discusse nei precedenti
paragrafi, linclinazione della vetrocamera con questa convenzione: 0 per verticale, 90 per orizzontale:
Questa informazione necessaria ai fini del calcolo svolto dal programma per la stima della trasmittanza della vetrocamera
secondo il metodo di calcolo descritto nella norma UNI 673.
TERMOLOG EpiX 7 valuter la trasmittanza complessiva della vetrocamera (U g) con riferimento al metodo di calcolo descritto
nella norma UNI 673.
www.logical.it
79
2.6
Archivio generatori
2.6.1
Per definire un nuovo generatore clicca sul tasto Nuovo: un nuovo generatore pu essere inserito ex-novo, completando una
scheda con le specifiche tecniche:
2.6.1.1
DA SPECIFICHE TECNICHE
Si apre una finestra per linserimento dei parametri ricavati dalla scheda tecnica del generatore. Linserimento dei dati avviene
mediante la compilazione dei vari men. Nei men Documenti ed Immagini possibile inserire dei riferimenti ad altri file
presenti sul computer ed unimmagine relativa al generatore in esame.
www.logical.it
80
DATI GENERALI
combustione;
pompa di calore;
teleriscaldamento;
biomassa.
www.logical.it
81
ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore a gasolio, ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore ad olio
combustibile senza riscaldatore, ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore ad olio combustibile con
riscaldatore.
Isolamento involucro: il tipo di isolamento del mantello del generatore un informazione utilizzata dal programma
per valutare le perdite al mantello (prospetto B.14 delle UNI TS 11300-2). Il programma consente di scegliere tra:
generatore alto rendimento ben isolato, generatore ben isolato e mantenuto, generatore vecchio con isolamento
medio, generatore vecchio con isolamento scadente, generatore non isolato.
ATTENZIONE: I parametri tecnici dei generatori richiesti dal programma sono molteplici e spesso non facilmente reperibili dalle
schede tecniche. In realt non affatto obbligatorio inserirli tutti. La loro conoscenza dipende tuttavia dal metodo di calcolo
scelto delle perdite di generazione (vedi pi avanti nel manuale).
Si ricorda inoltre che, in assenza di dati precisi, le norme suggeriscono quasi tutti i valori numerici necessari in fase di calcolo.
E pertanto consigliabile di indicare solo i dati realmente noti dalla scheda tecnica.
I dati tecnici nei tre casi in funzione della temperatura di funzionamento della caldaia
PARAMETI TECNICI
Nelle schede tecniche dei produttori i parametri che caratterizzano il generatore di calore sono spesso riferiti a diversi valori
delle temperature di mandata e ritorno del fluido termovettore in caldaia. Termolog EpiX 7 consente di registrare per alcuni
parametri tecnici del generatore fino a tre possibili casi, ossia a tre possibili combinazioni di temperatura di mandata e di ritorno
corrispondenti alle colonne CASO 1, CASO 2 e CASO 3. Per ogni caso possibile inserire:
Temperatura di mandata di riferimento [C]: indicare la temperatura del fluido termovettore quando viene immesso dal
generatore nel circuito di distribuzione, indicata dal produttore della caldaia.
Temperatura di ritorno di riferimento [C]: indicare la temperatura del fluido termovettore di ritorno nel generatore dopo
la circolazione nel circuito di distribuzione, indicata dal produttore della caldaia.
Sulla base dei dati di temperatura di mandata e di ritorno precedentemente inseriti, il programma calcola la temperatura media
di prova.
CARICO NOMINALE E CARICO INTERMEDIO
Per ognuno dei tre casi lo stesso dato pu essere richiesto pi volte. In questo modo, quando il generatore sar utilizzato, sar
considerato dal programma il valore corrispondente alla temperatura di funzionamento. Inoltre i dati vengono richiesti per diversi
valori di carico del generatore: a potenza massima (carico nominale), a potenza intermedia e a generatore spento (carico nullo).
www.logical.it
82
Potenza utile [kW]: Potenza del generatore a massimo (100%) e medio carico (solitamente 30%), riportate sulla scheda
tecnica.
Portata [kW]: potenza al focolare del generatore.
Rendimento al 100% o al 30%: rendimento (numero decimale e non in percentuale) alla potenza nominale ed
intermedia.
Perdite al camino a bruciatore acceso al 100% o al 30% [%]:le perdite di calore sensibile a bruciatore acceso in
percentuale.
Perdite al mantello (solo a pieno carico) [%]: indicare in percentuale le perdite allinvolucro del generatore.
Contributi elettrici separati: se la casella spuntata chiede un unico valore per definire tutti i fabbisogni elettrici
collegati al generatore. Altrimenti separa i due contributi sul circolatore e sul bruciatore. Le schede tecniche riportano pi
frequentemente il valore totale delle potenze elettriche richieste.
Potenza ausiliari prima del focolare (bruciatore, ventilatore) [W]: indicare la potenza degli ausiliari elettrici presenti
prima della camera di combustione (in particolare il ventilatore dellaria comburente).
Potenza ausiliari dopo il focolare (pompa primaria) [W]: indicare la potenza degli ausiliari elettrici presenti dopo la
camera di combustione (in particolare le pompe di circolazione primarie).
Potenza elettrica ausiliaria totale [W]: potenza totale degli ausiliari elettrici.
CARICO NULLO
CALDAIA A CONDENSAZIONE
www.logical.it
83
2.6.1.2
DA ARCHIVIO PRODUTTORI
E possibile includere nellarchivio del programma i generatori le cui caratteristiche sono state inserite dai principali produttori di
generatori; per includere anche tali generatori nellarchivio necessario:
selezionare Web;
si apre la seguente schermata, in cui scelgo il generatore che voglio includere e clicco Seleziona:
www.logical.it
84
2.7
Combustibili
Per accedere alla sezione dellarchivio globale dedicata ai combustibili, scegli la voce Combustibili dalla barra delle icone:
Per inserire un nuovo combustibile in archivio, premere il tasto Nuovo e completare i dati richiesti:
www.logical.it
85
Nome combustibile: inserire il nominativo con cui sar registrato il nuovo combustibile.
Combustibile utilizzato nei seguenti tipi di generatori. Indicare in questa zona la tipologia di generatore per quale
sar possibile selezionare il combustibile in analisi.
Unit di misura: a seconda che il combustibile sia solido, liquido o gassoso.
Potere calorifico inferiore e superiore: questi dati sono caratteristici del combustibile e possono essere reperiti
eseguendo una ricerca su Internet.
Produzione massima di condensa: anche questo dato legato al tipo di combustibile ma varia in funzione della
temperatura in esercizio del fluido termovettore. Per il metano a temperature elevate (tipo di impianto a radiatori) pu
essere indicato pari a 1,6 Kg/m3.
Fattore di emissione CO2: digitare il fattore di emissione per il calcolo della CO2 relativo al combustibile in fase di
immissione.
Costo: indicare il costo del combustibile;
IMPORTANTE! Questo dato utilizzato dal modulo Confronta per calcolare i benefici economici dovuti ad un risparmio di
combustibile in caso di riqualificazione energetica. Il programma stimer inoltre conseguentemente il tempo di ritorno
dellinvestimento.
Per registrare i dati appena inseriti premere il pulsante Registra.
2.8
Limiti
Per accedere alla sezione dellarchivio globale dedicata ai limiti, scegli la voce limiti dalla barra delle icone:
Larchivio dei limiti d allutente la possibilit di personalizzare i valori limite di EPi, trasmittanze e rendimento globale, con i
quali saranno confrontati i valori calcolati dal programma:
www.logical.it
86
2.9
Tutte le informazioni archiviate nel programma (materiali, pareti, generatori, ecc..) sono contenute in quattro file, presenti nel
percorso Documenti\My Termolog 7\Archivi:
Termolog EpiX 7 permette allutente di creare facilmente copie di sicurezza di questi file e delle proprie relazioni, tramite il
comando Gestione Archivio dalla barra delle icone:
www.logical.it
87
Tutte le operazioni di backup e recupero fanno riferimento ad un percorso impostabile dallutente attraverso la finestra
formattazione, calcolo e cartelle, a cui si pu accedere dal men Home, sottomen opzioni:
www.logical.it
88
www.logical.it
89
2.10 Pannelli
Negli archivi del programma esiste una sezione apposita in cui possibile registrare le caratteristiche tecniche di pannelli solari
termici e fotovoltaici:
Archivio Pannelli
www.logical.it
90
Si apre una schermata in cui vengono riassunti tutti i pannelli gi registrati nellarchivio:
Per inserire un nuovo collettore solare, collocarsi in corrispondenza del sottomen Collettori solari e cliccare il comando
Nuovo:
Per quanto concerne le caratteristiche tecniche che necessario attribuire a ciascun pannello si faccia riferimento a quanto
spiegato nel par.5.4.1, nel capitolo relativo agli impianti.
Per inserire un nuovo pannello fotovoltaico, collocarsi in corrispondenza del sottomen Pannelli fotovoltaici e cliccare il
comando Nuovo:
Per quanto concerne le caratteristiche tecniche che necessario attribuire a ciascun pannello si faccia riferimento a quanto
spiegato nel par.5.5.1, nel capitolo relativo agli impianti.
www.logical.it
91
3.1
Men Relazione
Per creare una nuova relazione/certificazione scegli il comando Nuova relazione/certificazione come illustrato nel par.1.3.1
del presente testo.
Accanto alla schermata introduttiva del programma, composta dai tre men File, Home e Archivi, EpiX 7 visualizzer una nuova
schermata contenenti tutti i men necessari per la gestione del nuovo progetto:
www.logical.it
92
Normativa;
Metodologie di calcolo;
Geometria.
Vediamo in dettaglio ciascuno dei precedenti elementi.
3.1.1
Dati generali
Comune. In questa casella dovr essere indicato il comune dove situato ledificio, al quale corrispondono i dati
climatici utilizzati per il calcolo.
E anche possibile scrivere parte del nome e premere invio: verr aperta una barra di ricerca contenenti tutti i comuni
presenti nellarchivio che corrispondono alle lettere digitate.
E possibile consultare i dati climatici relativi al comune in cui ubicato ledificio in esame cliccando il comando
www.logical.it
93
Tipo di intervento. In questo men a tendina possibile indicare il tipo di intervento che si intende eseguire, come la
ristrutturazione di un fabbricato esistente o un intervento sullimpianto termico.
Destinazione duso prevalente. Indica in questo campo la classificazione delledificio sulla base di quanto indicato nel
D.P.R. 412/1993.
Richiesta del permesso di costruire o di presentazione della DIA. Vengono indicati in queste caselle il numero
della pratica del permesso di costruire o della DIA e la relativa data di presentazione.
In caso di riferimento alla normativa nazionale, TERMOLOG EpiX 7 terr conto di questa data per scelta dei limiti di
riferimento per la verifica di trasmittanza o di indice EPi (i valori limite cambiano tra gli anni 2006, 2008 e 2010 nella
normativa).
Concessione edilizia. Indica in queste caselle il numero della pratica e la data della concessione edilizia.
Immagine. E possibile caricare unimmagine/foto delledificio in esame cliccando sullicona gialla in alto a sinistra:
3.1.2
Normativa
Normativa e calcolo
Riferimento normativo. In questo men scegli la normativa a cui fare riferimento per il calcolo del fabbisogno
energetico.
In base a questa scelta TERMOLOG EpiX 7 seguir una determinata procedura per il calcolo del fabbisogno
energetico ed eseguir le verifiche opportune secondo la Legge 10/91, i Dlgs 192 e 311, le Linee Guida Nazionali e il
Dpr 59/2009 o secondo un criterio prescritto a livello regionale, ad esempio da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna.
ATTENZIONE: una volta completati i dati della relazione, TERMOLOG mostrer tutte le verifiche prescritte in base alla
norma selezionata nel men Riferimento normativo ed in base al tipo di intervento scelto.
Valori limite per la verifica. In questo campo possibile scegliere i valori di riferimento rispetto ai quali verranno
effettuate le verifiche.
Se ad esempio lutente sceglie i limiti relativi alla normativa nazionale, TERMOLOG considerer i valori limite di
trasmittanza e di indice di prestazione energetica secondo lallegato C del DLgs 311 in funzione della data di richiesta
della DIA (da introdurre nel sottomen Comune, date, calcolo delle superficie e del volume).
www.logical.it
94
Lutente pu per specificare al software, ai fini della verifica, dei valori limite personalizzati, ad esempio perch gli
viene prescritto a livello locale dal comune o per rientrare nelle condizioni per richiedere determinati incentivi. Per
definire i valori limite personalizzati, fai click sul pulsante Visualizza e modifica.
3.1.3
Impostazioni di calcolo
Impostazioni generali. Indicare qual lapproccio di calcolo con cui si desidera affrontare le seguenti tematiche:
capacit termica
zone confinanti
ponti termici
elementi verso il terreno
Si fa presente che TERMOLOG EpiX 7 guida lutente in questa scelta, imponendo lutilizzo del metodo analitico
quando necessario (in base alla scelta effettuata nel campo Tipo di intervento, sulla base delle direttive delle UNI TS
11300) o consentendo la scelta tra lapproccio analitico e quello tabellare.
Filo di riferimento delle strutture disperdenti. Indicare con quale modalit, in fase di definizione dellinvolucro
disperdente, verranno inserite le strutture disperdenti; possibile scegliere tra:
- filo esterno;
- filo interno al netto dei tramezzi;
- filo interno al lordo dei tramezzi.
ATTENZIONE: la scelta che lutente indica in questo campo si ripercuote anche sul tipo di trasmittanza lineica che il
programma adotter nei calcoli: ad esempio, se la modalit di inserimento delle strutture disperdenti secondo il filo
esterno, in caso di inserimento di un ponte termico tratto dalla norma UNI 14683, il programma far riferimento nei
calcoli alla trasmittanza lineica psi E.
Calcolo di progetto invernale ed estivo. Selezionando una od entrambe queste opzioni il programma modificher i
dati di input che vengono richiesti in fase di definizione dei locali, includendo o meno le informazioni necessarie per
effettuare il calcolo di progetto invernale e/o il calcolo di progetto estivo (solo per i possessori del Modulo Estivo).
Metodo di calcolo. In fase di apertura di un nuovo progetto, lutente pu decidere quale versione, 2008 o 2014, della
norma UNI TS 11300 parte 1 e parte 2 desidera utilizzare nellesecuzione dei calcoli di prestazione energetica.
Si sottolinea che la scelta tra la versione 2008 e la versione 2014 consentita solo in fase di apertura di un nuovo file.
Aprendo una relazione/certificazione preparata con le versioni precedenti di TERMOLOG il metodo di calcolo gi
preselezionato alla versione 2008; per passare dalla versione 2008 alla versione 2014 necessario selezionare il
men File e selezionare il comando Cambia normativa di calcolo. Non invece possibile passare dalla versione
2014 alla versione 2008.
Nel caso in cui nel metodo di calcolo si fosse impostato lapproccio normativo UNI TS 11300:2014 la schermata
Impostazioni di calcolo si modifica richiedendo una serie di informazioni aggiuntive, funzionali alla nuova norma:
Calcolo di riferimento. Nel caso questa opzione fosse selezionata il programma esegue il calcolo considerando solo
una ventilazione di tipo naturale. Nel caso invece lopzione non fosse selezionata il programma esegue il calcolo nelle
condizioni effettive, considerando la presenza di un eventuale impianto di VMC.
Albedo dellambiente circostante. Con questo comando si richiede di indicare le informazioni necessarie per
valutare, mensilmente, il tipo di albedo presente nellambiente circostante ledificio.
www.logical.it
95
3.1.4
Geometria
Metodi di calcolo
3.1.5
Superficie e Volume. In queste caselle occorre indicare il volume lordo e la superficie disperdente dellinvolucro delle
unit immobiliari individuate dallutente nelledificio. Secondo le definizioni delle norme, S la superficie che delimita
verso lesterno e verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento il volume lordo riscaldato V.
Spuntando lopzione Calcolo automatico di Superficie e Volume, il programma calcoler, autonomamente sulla
base di quanto inserito dallutente nel men Involucro, il volume come somma dei volumi specificati per le zone
riscaldate e come superficie dellinvolucro la somma di tutte le superfici disperdenti esposte verso esterno o zone non
dotate di impianto di riscaldamento delledificio. Il programma quindi non considerer nel computo eventuali elementi
divisori che danno verso zone riscaldate da altro impianto o zone a temperatura costante.
ATTENZIONE: i comandi riportati in questo paragrafo fanno riferimento unicamente al caso in cui sia impostato il metodo di
calcolo secondo norma UNI TS 11300:2008, selezionata in automatico quando viene impostato il riferimento normativo di
Regione Lombardia: D.G.R. 8/8745.
In Termolog EpiX 7 possibile gestire allinterno del medesimo file la presenza contemporanea di pi sistemi impiantistici.
Un tipico esempio di questa nuova funzionalit rappresentato da un condominio costituito da pi appartamenti termoautonomi:
in EpiX 7 non esiste pi il vincolo di dover gestire ogni appartamento con un singolo file, ma possibile modellare lintero
edificio con un unico file.
In generale, le configurazioni impiantistiche che EpiX 7 in grado di gestire in un unico file sono:
1.
una U.I. in un contesto impiantistico centralizzato;
2.
pi U.I. in un contesto impiantistico centralizzato;
3.
una U.I. con impianto termoautonomo;
4.
pi U.I. termoautonome.
www.logical.it
96
Qui di seguito citiamo situazioni ricorrenti nella pratica professionale che corrispondono alle opzioni sopra elencate:
1.
produrre la relazione energetica e/o lACE di un appartamento ubicato in un condominio con impianto
centralizzato;
2.
produrre la relazione energetica e/o lACE per tutti gli appartamenti ubicati in un condominio con impianto
centralizzato;
3.
produrre la relazione energetica e/o lACE di un appartamento termoautonomo, di una villetta indipendente,
ecc;
4.
produrre la relazione energetica e/o lACE per tutti gli appartamenti termoautonomi di un condominio.
Allapertura di un nuovo file, sia esso un progetto o una certificazione, il programma assume di default che ci si trovi nella
configurazione impiantistica di tipo 1., o, aggiungendo pi U.I., si passa alla configurazione impiantistica di tipo 2.: in generale
assunto un contesto impiantistico centralizzato.
ATTENZIONE: possibile in ogni momento verificare la configurazione impiantistica corrente andando nel Men
Climatizzazione invernale e leggendo cosa viene indicato accanto alla dicitura Tipologia Edificio.
E utile anche tenere presente che:
- nel caso nel men Relazione fosse visibile il comando Passa a termoautonomo, il file corrente si trova in una
configurazione di tipo 1. o 2.
- nel caso nel men Relazione fosse visibile il comando Passa a centralizzato, il file corrente si trova in una configurazione
di tipo 3. o 4.
Nel caso si desiderasse cambiare questa impostazione e ricondursi ai casi 3. e 4. sufficiente nel men Relazione cliccare il
comando:
Premendo ok il programma cambia la configurazione del file rendendo possibile il calcolo di una o pi unit immobiliari
termoautonome.
Supponendo invece di volere compiere il percorso inverso e passare ad una configurazione centralizzata come nei casi 1. e 2.,
sufficiente nel men Relazione cliccare il comando:
Premendo ok il programma cambia la configurazione del file rendendo possibile il calcolo di una o pi unit immobiliari
appartenenti ad un edificio con impianto centralizzato.
www.logical.it
97
Riscaldamento
ACS
termoautonomo
termoautonoma
>1
centralizzato
centralizzata
>1
centralizzato
>1
>1
www.logical.it
98
www.logical.it
99
Ogni unit immobiliare pu contenere, a sua volta, una o pi zone termiche riscaldate.
www.logical.it
100
Nome della zona. Inserire il nominativo che si intende attribuire alla zona termica in analisi.
Classificazione. Indicare la classificazione del fabbricato in base al D.G.R. 412/1993.
Sub. classificazione. Inserire la sub-classificazione della zona; questo dato permette al programma di stimare i valori
di portata di aria volumica di aria esterna nominale sulla base delle tabelle presenti nella UNI 10339:2013.
Unit immobiliare. Indicare lunit immobiliare a cui appartiene la zona in analisi.
Volume lordo della zona. Il volume lordo della zona deve essere valutato sui confini lordi, considerando pertanto gli
spessori delle solette di soffitto e di copertura e di tutte le pareti perimetrali.
Superficie utile. La superficie utile equivalente alla superficie calpestabile; ci significa che essa deve essere
valutata al netto di tramezzi e pareti perimetrali. Il programma consente allutente sia linserimento manuale di questo
dato, sia di avvalersi della procedura guidata (cliccando sul pulsante posto a lato Calcola), implementata nel
programma sulla base delle indicazioni del 13.3 delle UNI/TS 11300-1, per ottenere la superficie netta a partire da
quella lorda e dal valore medio dello spessore delle pareti.
www.logical.it
101
Volume netto della zona. Il programma consente allutente sia linserimento manuale di questo dato, sia di avvalersi
della procedura guidata (cliccando sul pulsante Calcola), implementata nel programma sulla base delle indicazioni del
12.3 delle UNI/TS 11300-1 , per ottenere il volume netto a partire da quello lordo e dallo spessore medio delle pareti.
Altezza media dei locali. Indicate laltezza dei locali al netto e al lordo dei solai.
I dati appena descritti possono essere inseriti manualmente dallutente oppure, se si opta per una procedura di inserimento
grafica degli elementi disperdenti delledificio, possibile far calcolare al programma tali informazioni; per far questo cliccare su:
Ricava le dimensioni geometriche della zona per via grafica.
Il calcolo della capacit termica interna avviene secondo i metodi riportati nel paragrafo 15.2 delle UNI TS 11300-1.
In linea con quanto previsto dalla normativa, Termolog EpiX 7 pu valutare la capacit termica interna delledificio secondo due
modalit:
metodo tabellare, sulla base del prospetto 16 delle delle UNI/TS 11300-1.
La scelta delluna o dellaltra metodologia avviene secondo quanto specificato dallutente nel men Relazione, nel pannello
Metodi di calcolo. Il programma consente lutilizzo del metodo tabellare limitatamente agli edifici esistenti, nel caso in cui, come
tipologia di intervento, lutente abbia indicato Certificazione Energetica. Il metodo analitico invece da utilizzarsi per le nuove
costruzioni o per gli edifici esistenti, di cui siano note le stratigrafie delle pareti.
In caso di calcolo analitico della capacit termica, nel suddetto riquadro non apparir nulla, in quanto il calcolo sar svolto
struttura per struttura in unaltra sezione del programma.
In caso di metodo tabellare, con il comando Calcola la capacit termica sar possibile selezionare le caratteristiche costruttive
dei componenti edilizi (intonaco, isolamento, pareti esterne e pavimenti) ed il numero di piani delledificio, secondo quanto
previsto dal prospetto 16 delle UNI TS 11300-1, per stimare approssimativamente il valore della capacit termica totale
delledificio.
www.logical.it
102
RAFFRESCAMENTO: indicare se nella zona presente un impianto di raffrescamento; nel caso tale opzione fosse
selezionata TERMOLOG valuter i carichi termici estivi per la zona termica in questione (dati reperibili nel men
Involucro).
VENTILAZIONE: indicare se nella zona presente un impianto di ventilazione meccanica controllata; nel caso limpianto di
ventilazione meccanica controllata fosse presente, cliccando il comando Imposta i parametri per limpianto di
ventilazione possibile introdurne le caratteristiche tecniche.
Secondo le norme UNI TS 11300 il numero dei ricambi daria n tra la zona riscaldata e lesterno dipende sia dal tipo di
edificio che si sta analizzando che dal tipo di ventilazione (meccanica o naturale).
Nel caso non sia presente limpianto di ventilazione meccanica Termolog EpiX 7 assume in automatico il numero di ricambi
daria naturali previsti dalla normativa in uso.
Nel caso di ventilazione meccanica cliccare sul tasto Imposta i parametri per limpianto di ventilazione e inserire le
caratteristiche del sistema di ventilazione:
www.logical.it
103
In generale il parametro n dipende sia dal tipo di edificio in analisi che dal tipo di sistema di ventilazione. In caso di edifici
residenziali vale sempre n = 0.3 vol/h. Per tutti gli altri il valore di n dipende da alcune grandezze, stimabili in base alla UNI
10339.
V0. Portata daria esterna, calcolata dal programma sulla base della tipologia di edificio e della tipologia della
zona, avvalendosi del prospetto III della UNI 10339.
ns. Indice di affollamento per ogni m 2 di superficie, calcolata dal programma sulla base della tipologia di edificio e
della tipologia della zona, avvalendosi del prospetto VIII della UNI 10339. Il valore di n s ricavato dal suddetto
prospetto viene moltiplicato dal programma per 0,6, per rispettare quanto indicato nel paragrafo 12.1.1 delle UNI
TS 11300-1.
I due parametri precedentemente illustrati sono calcolati dal programma ed il loro inserimento non richiesto allutente.
ve il fattore di efficienza delleventuale recuperatore di calore dellaria. Il suo valore assunto pari a 0 se esso
non presente.
In caso di presenza del recuperatore di calore lutente deve specificare le ore di funzionamento per giorno e il
tasso di ricambio daria naturale, nelle ore di spegnimento del recuperatore.
Inoltre, nel caso in cui la temperatura di mandata del flusso daria che entra nellambiente riscaldato non sia uguale alla
temperatura dellambiente esterno, occorre specificare:
la temperatura di mandata del flusso daria nella stagione invernale (pre-riscaldamento) e nella stagione estiva
(pre-raffreddamento)
Linserimento dei precedenti valori influisce sul calcolo del fattore di correzione della temperatura del flusso daria b ve,
contenuto nella formula (8) delle UNI TS 11300-1.
Il programma, sulla base delle informazioni inserite nei precedenti campi, calcola il numero dei ricambi daria tra la zona
riscaldata e lesterno.
Cliccando invece su Assegna eventuali ricambi daria verso ambienti non riscaldati si apre una tabella in cui possibile
indicare il numero di ricambi daria tra la zona riscaldata in esame e gli ambienti non riscaldati eventualmente presenti.
Zone riscaldate - Ricambi daria tra la zona riscaldata e ambienti non riscaldati
www.logical.it
104
Metodo di calcolo da utilizzarsi per la valutazione dei vari termini che concorrono alla stima dei fabbisogni di energia
termica per umidificazione e/o deumidificazione:
Lutente pu scegliere se utilizzare un metodo di calcolo semplificato o un metodo di calcolo dettagliato per stimare gli
apporti interni latenti; in particolare, il metodo semplificato si riferisce a quanto indicato nel par.13.2.1 della norma, il
metodo dettagliato si riferisce invece al par.13.2.2 della norma.
il tipo di attivit degli occupanti la zona, scegliendo tra le opzioni previste dal prospetto 18 delle UNI
TS 11300-1, in funzione delle categoria di edificio
le tipologie di apparecchi presenti nella zona, scegliendo tra le casistiche contenute nel prospetto 19
delle UNI TS 11300-1, in funzione delle destinazione duso edificio.
A ciascun apparecchio TERMOLOG fa corrispondere un valore prefissato di portata massica specifica
Gwv,p, in base alle indicazioni del sopracitato prospetto; lutente per libero di personalizzare tale
campo, nel caso sia in possesso di informazioni dettagliate.
Per effettuare il calcolo della portata massica Gwv,A dovuta ad apparecchi nella zona, necessario
specificare il numero di apparecchi presenti per tipo e il fattore di utilizzo medio giornaliero fG
dellapparecchio.
www.logical.it
105
Classe di schermatura. Indicare la classe di schermatura; questa informazione verr utilizzata per valutare il coefficiente di
schermatura e (prospetto D.8 della UNI 12831).
Tipo di costruzione. Indicare il tipo di costruzione; questa informazione verr utilizzata per valutare il tasso di ventilazione
delledificio n50 (prospetto D.7 della UNI 12831).
Le informazioni seguenti vengono richieste per la determinazione della potenza di ripresa del generatore (vedi par.4.6 del
presente testo) attraverso il metodo di calcolo semplificato descritto nella norma UNI 12831:
Massa delledificio. Indicare in quale categoria si trova la massa delledificio: bassa, media o alta. Per gli edifici catalogati
come residenziali non necessario fornire alcuna indicazione in quanto si considerano di default nella categoria alta.
Caduta di temperatura in regime di attenuazione [K]. Indicare qual labbassamento previsto della temperatura interna
durante il periodo di inattivit.
Fattore di ripresa [W/m2]. Indicare il fattore di ripresa del riscaldamento f RH. Questo valore pu essere indicato
manualmente oppure stimato in automatico dal programma sulla base dei valori inseriti in precedenza, con riferimento ai
prospetti D.10a e D.10b della norma UNI 12831.
www.logical.it
106
Nel caso in cui non si imposti alcuna indicazione nella tabella Locali, il programma crea automaticamente un locale unico
coincidente con la zona stessa.
In alternativa, possibile indicare, nella colonna Descrizione, il nome (per esempio soggiorno, cucina, bagno e cos via) e
quindi il volume netto ed i ricambi daria per ogni ambiente in cui eventualmente divisa la zona.
ATTENZIONE: I dati specificati in questa tabella non hanno influenza sul calcolo del fabbisogno stagi onale eseguito da
Termolog EpiX 7, mentre sono influenti sul calcolo della potenza di picco e potranno essere trasmessi al modulo
Impianti per il progetto dellimpianto termico.
www.logical.it
107
Ventilazione
Per ulteriori delucidazioni circa i parametri richiesti si rimanda alla consultazione della norma UNI 12831.
Per registrare i dati appena inseriti cliccare su Registra. I locali relativi alla zona termica in analisi vengono elencati in una
tabella riepilogativa, per ciascun locale sono esposti i seguenti dati:
www.logical.it
108
www.logical.it
109
Ventilazione: per tutti i mesi dellanno non compresi nelle stagioni di riscaldamento e di raffreddamento.
Per ogni periodo possibile indicare:
il tipo di ventilazione da applicarsi alla stagione selezionata, scegliendo tra Ventilazione naturale e Ventilazione
meccanica;
se E presente un flusso daria prelevato dallesterno: nel caso di ventilazione meccanica necessario specificare
ulteriori informazioni di input:
Tipo di funzionamento: indicare il tipo di ventilazione scegliendo tra Ventilazione meccanica controllata,
Ventilazione Ibrida e Ventilazione meccanica controllata da impianto di climatizzazione
Indicare se limpianto utilizzato anche per la ventilazione notturna nel periodo estivo, in caso affermativo
specificare la portata daria esterna per il raffrescamento notturno qve,night
Tipologia di diffusore: inserire la tipologia di diffusore impiegata; questa informazione sar utilizzata per stimare
lefficienza convenzionale del sistema di ventilazione ve,c,che compare nella formula (32) della UNI TS 113001:2014.
www.logical.it
110
Dopo avere individuato i confini delledificio e i dati della zona/zone riscaldate, importante definire tutte le tipologie di ambiente
che confinano con il volume climatizzato.
Termolog EpiX 7 consente linserimento di tre tipologie di zone confinanti:
zone confinanti non riscaldate;
serre solari;
zone confinanti riscaldate da un altro impianto.
Per definire una nuova zona confinante, sufficiente nel men Zone cliccare sul pulsante Nuova:
In questo caso il coefficiente di scambio termico b tr,x viene calcolato dal programma sulla base delle strutture disperdenti
verso lesterno attribuite alla zona non riscaldata nel men Involucro (vedi cap. 4).
Volume netto della zona. Il programma consente allutente di inserire il dato manualmente o di utilizzare il calcolo
automatico, valutando il volume netto dallinserimento della zona per via grafica. E anche possibile specificare al
programma di ricavare autonomamente il volume netto della zona dalla modellazione grafica della stessa.
Numero ricambi. Numeri di ricambi daria tra la zona non riscaldata e lesterno. Il programma consente allutente di
inserire il dato manualmente o di assumere i dati ricavati dalla Tabella 2 della UNI ISO 13789:2007.
Apporti solari. E possibile specificare se si vogliono considerare gli apporti solari nel bilancio energetico della zona non
riscaldata.
Fattore di correzione btr,x: fattore di correzione dello scambio termico tra zona riscaldata e zona non riscaldata (vedi
formula 18 del paragrafo 11.2 UNI TS 11300-1).
In caso di certificazione di edifici esistenti, il programma consente allutente di inserire tale dato manualmente o di
assumere i dati ricavati dal prospetto 5 delle UNI/TS 11300-1.
www.logical.it
111
Volume netto della serra solare. Il programma consente allutente di inserire il dato manualmente o di utilizzare il
calcolo automatico, valutando il volume netto dallinserimento della zona per via grafica.
www.logical.it
112
www.logical.it
113
www.logical.it
114
Linserimento dei dati si divide in una prima fase in cui vengono selezionate dallarchivio generale del programma le strutture
da utilizzare nella relazione/certificazione corrente (par.4.1) ed in una fase successiva di modellazione geometrica dellinvolucro
disperdente, la quale pu avvenire per via tabellare (par.4.2) e/o per via grafica (par.4.3).
4.1
www.logical.it
115
4.1.1
Per quanto concerne il contenuto delle schermate successive, si rimanda alla spiegazione gi effettuata nel capitolo
dellarchivio.
Per modificare un elemento gi presente nellarchivio, selezionare lelemento dallelenco e cliccare il comando
.
Nel caso in fase di registrazione nellarchivio alcune strutture fossero state contrassegnate come Preferite, possibile
visualizzare nellelenco sottostante solo tali strutture, cliccando il comando
4.1.2
Nella parte destra della finestra sono riportate le strutture facenti parte dellarchivio locale del file corrente: in pratica sono le
strutture disperdenti che saranno utilizzate per modellare linvolucro delledificio in analisi.
Per importare le strutture dallarchivio globale al lavoro corrente, trascina la struttura selezionata da sinistra verso destra,
tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, oppure fai doppio clic sul nome della struttura.
Lopzione Copia tutti gli elementi permette di importare nel lavoro corrente in una sola volta tutte le strutture dellarchivio
globale che appaiono nellelenco di sinistra.
E consigliabile importare nella relazione solo le strutture presenti nelledificio, poich tutte le strutture selezionate vengono
incluse nelle stampe e considerate per le verifiche. Nel caso in cui alcune strutture non siano pi necessarie, opportuno
www.logical.it
116
eliminarle dallarchivio della relazione corrente. Per individuarle facilmente puoi spuntare la casella Colora in blu le strutture
non usate.
Per eliminare delle strutture dallarchivio della relazione corrente, analogamente a quanto svolto in fase di selezione, trascina la
struttura dallelenco della relazione corrente allelenco dellarchivio globale. Lelemento sar in questo caso eliminato
esclusivamente dallarchivio locale.
E inoltre possibile modificare strutture esistenti, aggiungerne delle nuove o cancellarne, lavorando direttamente sullarchivio
locale del programma: per fare ci sufficiente avvalersi dei comandi :
ATTENZIONE: Una struttura creata nellarchivio locale non pu essere trasmessa in nessun modo allarchivio globale e deve
essere ricreata.
4.1.3
Pavimenti su terreno
Nel caso il metodo di calcolo scelto per valutare le strutture verso terreno fosse quello analitico, necessario procedere alla
registrazione nellarchivio locale delle informazioni relative a tali strutture.
ATTENZIONE: Linserimento dei pavimenti su terreno strettamente legato allarchivio locale del programma, in quanto
dipende da alcune dimensioni geometriche che variano da progetto a progetto.
Gli elementi disperdenti verso terreno richiedono una trattazione diversa rispetto alle altre strutture disperdenti, in quanto,
secondo le UNI ENI ISO 13370, norma contenente le specifiche di riferimento per questo argomento, necessario correggere
la trasmittanza di tali elementi per tenere conto della loro interazione con il terreno o con parti di edificio interrate.
La correzione della trasmittanza di un pavimento su terreno dipende da vari elementi, tra cui:
trasmittanza del pavimento (soletta sospesa);
isolamento perimetrale del pavimento;
ponte termico del giunto parete verticale/pavimento;
conducibilit del terreno;
presenza di eventuali intercapedini o vespai.
Per creare nellarchivio locale un nuovo pavimento su terreno, sufficiente selezionare il comando:
Si apre la seguente schermata:
www.logical.it
117
ATTENZIONE: Prima di procedere con la registrazione del pavimento su terreno, occorre che la stratigrafia della soletta del
pavimento sia stata definita in precedenza nellarchivio globale delle strutture, come struttura opaca di tipo pavimento ed
importata nellarchivio locale.
Linserimento dei dati per lelemento su terreno si articola su tre finestre, in particolare la prima Elementi verso terreno richiede
le caratteristiche tecniche del pavimento su terreno, mentre le due rimanenti sono esclusivamente di carattere descrittivo. Nella
prima finestra si richiede di specificare:
Tipo. Indicare il tipo di pavimento che si vuole inserire. Il programma, in base alle indicazioni della UNI 13370,
consente di scegliere tra:
1. pavimento appoggiato su terreno (controterra);
2. pavimento su spazio areato (intercapedine);
3. piano interrato riscaldato;
4. piano interrato non riscaldato;
5. piano interrato e ambiente riscaldato sovrastante con il solaio sotto il piano campagna;
6. piano interrato costituito da ambienti affiancati riscaldati e non riscaldati.
Perimetro esposto. Indicare il perimetro del pavimento in metri, sul quale sono disposti elementi verticali disperdenti.
Conduttivit terreno. Indicare la conduttivit del terreno in W/(mK) su cui appoggia la soletta sospesa; per questo
dato, cliccando sul pulsante Aiuto, anche possibile riferirsi ad una tabella, che riporta i valori di conduttivit termica
per alcune categorie di terreni.
Una novit importante di Termolog EpiX 7 la possibilit di determinare, in aggiunta alla trasmittanza media del basamento
dellintero edificio, la trasmittanza termica equivalente verso il terreno per singoli ambienti delledificio.
Per utilizzare questa funzionalit si selezioni nella precedente schermata lopzione Ripartizione della trasmittanza termica
equivalente per singoli ambienti:
Il programma calcola come prima cosa la trasmittanza termica equivalente per lintero basamento Ub; successivamente
determina la trasmittanza termica equivalente Ube per i vani che hanno pareti esterne (zone perimetrali) e la trasmittanza U bi per
i vani che non hanno pareti esterne (zone centrali) sulla base delle espressioni contenute nella UNI ENI ISO 13370 e in
funzione delle seguenti grandezze richieste allutente:
Ae. Superficie totale del pavimento di vani in corrispondenza del perimetro delledificio.
b. Larghezza media dei vani perimetrali delledificio.
In fase di definizione dellinvolucro disperdente, una volta attribuito dallutente un pavimento su terreno ad un locale delledificio,
il programma assegner automaticamente il corretto valore di trasmittanza termica equivalente sulla base della seguente
convenzione:
www.logical.it
118
il locale al quale attribuito il pavimento verso terreno presenta un elemento disperdente verso lesterno: al pavimento
sar assegnata la trasmittanza Ube;
nel caso non si verifichi la precedente condizione al pavimento su terreno verr assegnata la trasmittanza Ubi.
ATTENZIONE: affinch il programma sia in grado di attribuire il corretto valore di trasmittanza al pavimento su terreno
disegnato o inserito in tabella necessario avere eseguito il calcolo.
Per alcuni tipi di pavimento su terreno (in particolare, considerando lelenco numerato precedentemente riportato, le tipologie 2.,
4., 5. e 6.) accanto alla scheda Elementi verso terreno il programma ne visualizza una ulteriore denominata Elementi verso
esterno:
In realt, questa schermata di inserimento dati pu cambiare aspetto a seconda del tipo di elemento su terreno che si vuole
inserire. Vediamo i singoli casi:
PAVIMENTO SU INTERCAPEDINE
Parete vs esterno sopra il livello del terreno (Uw). Indicare la parete che disperde verso lesterno. Il
programma consente di scegliere tra le stratigrafie verticali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Soletta sospesa (Uf). Indicare la soletta sospesa del pavimento. Il programma consente di scegliere tra le
stratigrafie orizzontali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Quota del pavimento sopra il livello del terreno (h). Indicare in metri laltezza del pavimento rispetto al
terreno esterno.
www.logical.it
119
Area della aperture di ventilazione in metri quadrati di apertura per metro di perimetro.
Tipo di protezione dal vento. Indicare il tipo di protezione dal vento, scegliendo tra protetta, media e
esposta.
Velocit media del vento a 10m di altezza. Si sottolinea che se il dato non presente o uguale a 0 verr
utilizzata nel calcolo la velocit media relativa al comune di riferimento.
Parete vs esterno sopra il livello del terreno (Uw). Indicare la parete che disperde verso lesterno. Il
programma consente di scegliere tra le stratigrafie verticali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Soletta sospesa (Uf). Indicare la soletta sospesa del pavimento. Il programma consente di scegliere tra le
stratigrafie orizzontali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Quota del pavimento sopra il livello del terreno (h). Indicare in metri laltezza del pavimento rispetto al
terreno esterno.
Portata daria di ventilazione del piano interrato (n).
Volume daria del piano interrato (V)
Parete vs esterno sopra il livello del terreno (Uw). Indicare la parete che disperde verso lesterno. Il
programma consente di scegliere tra le stratigrafie verticali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Soletta sospesa (Uf). Indicare la soletta sospesa del pavimento. Il programma consente di scegliere tra le
stratigrafie orizzontali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Portata daria di ventilazione del piano interrato (n).
Volume daria del piano interrato (V)
Profondit soletta sospesa al di sotto del piano campagna (zh).
www.logical.it
120
Parete vs esterno sopra il livello del terreno (Uw). Indicare la parete che disperde verso lesterno. Il
programma consente di scegliere tra le stratigrafie verticali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Soletta sospesa (Uf). Indicare la soletta sospesa del pavimento. Il programma consente di scegliere tra le
stratigrafie orizzontali precedentemente riportate nellarchivio locale.
Quota del pavimento sopra il livello del terreno (h). Indicare in metri laltezza del pavimento rispetto al
terreno esterno.
Portata daria di ventilazione del piano interrato (n).
Volume daria del piano interrato (V).
Area di pavimento su terreno della porzione riscaldata (Ar).
Per ulteriori informazioni sui parametri caratteristici per calcolare la trasmittanza degli elementi su terreno si rimanda alla norma
UNI EN ISO 13370.
Per ottenere un riepilogo delle elaborazioni svolte dal programma per valutare la trasmittanza equivalente del basamento
cliccare il comando Risultati.
Il tasto Salva termina loperazione: la trasmittanza della soletta netta sar corretta sulla base dei dati impostati, per tenere conto
della interazione con il terreno.
Riassumendo, la procedura corretta per registrare un pavimento su terreno prevede questo iter:
creare la stratigrafia della sola soletta nellarchivio globale delle strutture;
selezionare la soletta per trasmetterla dallarchivio globale a quello locale;
definire il pavimento su terreno nellarchivio locale, specificando i dati geometrici;
scegliere la soletta di pavimento precedentemente selezionata.
Il pavimento su terreno potr quindi essere utilizzato nella tabella dispersioni come un qualunque altro elemento disperdente.
4.1.4
Esclusivamente per i possessori del Modulo Serre Solari, Termolog EpiX 7 permette di calcolare il fattore di guadagno solare di
pareti solari ventilate (muri Trombe).
ATTENZIONE: Linserimento di muri Trombe strettamente legato allarchivio locale del programma e pu essere eseguito solo
in tale sede.
Per inserire un muro Trombe, nel men Strutture selezionare il comando Parete dellarchivio locale:
www.logical.it
121
Costruire infine la stratigrafia del muro Trombe nel men Geometria, utilizzando i metodi gi descritti nel capitolo degli archivi.
ATTENZIONE: lintercapedine ventilata pi esterna, tipica del muro Trombe, deve essere scelta dalla categoria Muri Trombe dei
materiali presenti nellarchivio del programma:
www.logical.it
122
4.2
Linserimento geometrico delledificio pu essere effettuato in maniera tabellare, in maniera grafica o con entrambi i metodi
seguendo delle specifiche regole.
Iniziamo a descrivere come inserire ledificio in maniera tabellare, per accedere a questo tipo di inserimento nel men
Involucro cliccare il pulsante:
www.logical.it
123
Zona: indicare la zona termica alla quale attribuire la struttura disperdente inserita.
Locale: indicare il locale al quale attribuire la struttura disperdente inserita.
Geometria:
Inserire il valore della superficie disperdente dellelemento in m 2 o, in alternativa, le dimensioni della struttura.
N. Indicare il numero degli elementi disperdenti che si desidera inserire; in base a questo valore e allarea del singolo
elemento viene calcolata lArea totale disperdente.
Detrai la struttura da. Questa indicazione attivata solo se la struttura in questione stata messa in detrazione ad
unaltra struttura, come pu essere, ad esempio, per una finestra detratta ad una parete.
Pavimento. Questa indicazione attivata solo se la struttura in questione disperde verso il terreno e il metodo di calcolo
scelto per valutare tale quantit tabellare: necessario indicare il tipo di ambiente confinante, informazione da cui il
programma deduce il coefficiente btr,g, che andr a moltiplicare la trasmittanza originaria dellelemento.
Orientamento della struttura.
Maggiorazione ponte termico. Indicare la maggiorazione percentuale dovuta alla presenza di un ponte termico. Questa
opzione disponibile solo nel caso in cui il metodo di calcolo usato per valutare i ponti termici quello tabellare.
124
In questa finestra devono essere indicate le informazioni relative ad eventuali ostruzioni esterne e/o aggetti la cui presenza
interferisce con la stima degli apporti solari connessi allelemento in esame. Per indicare la presenza di eventuali ostruzioni
esterne o di eventuali aggetti, sufficiente premere il tasto Nuovo, posto in alto a sinistra. Per unostruzione esterna nella
schermata possibile indicare un angolo di esposizione rispetto al centro del serramento, secondo lo schema in figura:
www.logical.it
125
Per assegnare lombreggiamento alla struttura basta selezionarlo dallelenco di sinistra e, tenendo premuto il tasto sinistro
del mouse, trascinarlo nella tabella Ostruzioni esterne e aggetti presenti.
Una ulteriore informazione richiesta allutente nella finestra degli apporti solari riguarda lo Schermo: Questa opzione
corrisponde a:
- per elementi opachi, il fattore di assorbimento solare, che vale 0,3 per tinte chiare della parete, 0,6
medie e 0,9 scure.
- per elementi trasparenti il fattore di riduzione dovuto alla presenza di eventuali tendaggi.
Dato che, gli apporti solari sono un utile contributo gratuito nel calcolo del fabbisogno invernale e possono ridurre anche di
una percentuale significativa il fabbisogno termico dovuto alle dispersioni per trasmissione e per ventilazione, TERMOLOG
d la possibilit allutente di includere o non includere lapporto solare sulla struttura in esame.
Apporti solari
Impostazioni
In questa sezione possibile indicare delle impostazioni generali da attribuire allelemento disperdente.
Una volta inseriti tutti i dati, premendo il tasto Ok, lelemento disperdente viene aggiunto alla tabella delle dispersioni.
www.logical.it
126
Per aggiungere un altro elemento disperdente (opaco, trasparente o lineare) sufficiente ripetere le operazioni descritte,
trascinando in tabella la struttura corrispondente.
4.2.1
E stato spiegato come possibile associare delle strutture disperdenti alle zone riscaldate; vediamo ora di indicare come
possibile fare le stessa operazione per le zone confinanti.
ATTENZIONE: si ricorda che lattribuzione delle strutture alle zone confinanti una operazione richiesta solo se il metodo di
calcolo prescelto per la valutazione di tale quantit quello analitico.
Occorre selezionare dallarchivio a sinistra una struttura avente come verso di dispersione da zona non riscaldata verso
lesterno e trascinarla sulla tabella:
Infine, occorre compilare le informazioni richieste nella schermata di interfaccia: tra di esse vi lindicazione della zona
confinante a cui si vuole associare la struttura:
www.logical.it
127
Se la finestra viene invece rilasciata su una riga libera, si aggiunger alle dispersioni gi introdotte.
Premendo il tasto Detrai posto nella barra delle icone sopra la tabella, larea dellelemento viene messa in detrazione dalla
struttura opaca che lo precede, mentre il tasto Non detrai annulla la dipendenza tra i due elementi.
Utilizzando i comandi Detrai e Non detrai possibile anche portare in detrazione strutture disperdenti opache (ad esempio
Porte).
La procedura di inserimento per via tabellare di tutte le superfici opache o trasparenti pu essere ripetuta nello stesso modo per
tutti gli elementi: pareti, coperture, pavimenti, elementi su terreno, serramenti, porte, ponti termici, ecc...
Computo metrico
www.logical.it
128
4.3
Iniziamo a descrivere come inserire ledificio in maniera grafica, per accedere a questo tipo di inserimento cliccare il pulsante:
Gli elementi strutturali che compongono ledificio possono essere disegnati direttamente sullarea di lavoro oppure, come
conveniente nella maggior parte delle situazioni, possono essere importate una o pi piante cad (estensione .dxf o .dwg) da
utilizzare come base per la composizione delledificio.
La prima operazione da seguire per giungere ad una corretta importazione di un file DXF/DWG la sua preparazione allinterno
dello strumento cad che lutente ha a disposizione.
Le principali operazioni da eseguirsi per preparare un file DXF/DWG compatibile con linput grafico di TERMOLOG sono qui di
seguito elencate:
Alleggerimento del file: consigliabile alleggerire il pi possibile la pianta architettonica da importare dagli elementi
non utili al rilievo delle misure: ad esempio, campiture, mobilio, elementi grafici, ecc... dovrebbero essere eliminati dal
file di partenza.
Unit di misura del disegno: preferibile che il disegno venga eseguito in metri, ovvero ununit di misura del cad
deve corrispondere ad un metro.
Spostamento del sistema di riferimento: per evitare problemi in fase di importazione, consigliabile che nel CAD la
pianta del fabbricato non sia situata in una posizione qualunque dell'area di lavoro.
Quando si crea un nuovo file in un CAD, l'area di lavoro viene aperta in una posizione generica, lontana dall'origine
degli assi coordinati; per una corretta importazione, poich TERMOLOG procede per coordinate assolute, invece
opportuno che lutente faccia in modo che, nel CAD, l'origine del riferimento globale sia posizionata in prossimit di uno
dei punti della pianta.
Formato di importazione: per importare correttamente il file, esso deve essere salvato nel CAD in formato DXF o
DWG classico.
www.logical.it
129
Inserimento di un DXF/DWG
Per aggiungere uno sfondo DXF/DWG sullarea di lavoro:
Tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinalo nellarea di disegno e rilascia il mouse.
Si apre quindi una finestra di interfaccia nella quale possibile selezionare/visionare alcune impostazioni generali per
limportazione; in questa sede segnaliamo una funzionalit estremamente utile che consente di visualizzare sullarea di
lavoro un determinato layer disegnato nel file cad:
www.logical.it
130
Pannello Layers
i muri devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa;
i muri devono essere collocati su un apposito layer (ad esempio: pareti, muri);
eventuali testi aggiunti nello stesso layer in cui sono collocati i muri verranno importati nelle note di ogni muro
importato.
In un altro layer deve essere disegnata una polilinea che definisce il filo di disegno delle pareti. Ad esempio, puoi
disegnare la polilinea allesterno delle pareti.
le finestre devono essere disegnate nel cad con una polilinea chiusa;
le finestre devono essere collocate su un apposito layer, distinto dal layer su cui sono collocati i muri (ad esempio:
finestre);
per le finestre il testo aggiunto sullo stesso layer pu essere un numero che rappresenta laltezza da terra in centimetri
o in alternativa pu essere il nome della finestra (registrato nelle note); anche possibile fornire entrambe queste
informazioni, separandole con un ;, mettendo prima linformazione del nome e poi laltezza da terra.
le porte devono essere disegnate nel cad con una polilinea chiusa;
le porte devono essere collocate su un apposito layer, distinto dal layer su cui sono collocati i muri (ad esempio:
porte);
i pavimenti devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa;
i pavimenti devono essere collocati su un apposito layer, distinto dal layer su cui sono collocati i muri (ad esempio:
pavimenti);
i soffitti devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa;
i soffitti devono essere collocati su un apposito layer, distinto dal layer su cui sono collocati i muri (ad esempio:
soffitti);
i locali devono essere disegnati nel cad con una polilinea chiusa;
i locali devono essere collocati su un apposito layer, distinto dal layer su cui sono collocati i muri (ad esempio: locali);
Il programma importer il disegno delle strutture: se hai selezionato lopzione Associa le strutture automaticamente, il
programma cercher di associare al disegno di ciascuna parete e finestra un elemento preso dallarchivio di relazione.
Lassociazione avviene confrontando gli spessori nel caso delle pareti e confrontando le misure di altezza e larghezza nel caso
delle finestre.
Il file dxf/dwg viene importato con la stessa metodologia illustrata nel paragrafo precedente:
www.logical.it
131
Lultima informazione da fornire al programma consiste nellindicazione della stratigrafia delle strutture utilizzate nel modello;
necessario selezionare lelemento disperdente (muro, finestra) sul disegno e assegnare la stratigrafia della struttura
disperdente, trascinando la stratigrafia prescelta dallarchivio delle strutture posto a lato:
www.logical.it
132
Nella cartella Documenti\My Termolog 4\Progetti, persente il file Appartamento.dwg che contiene gi tutti i layer descritti in
questo paragrafo: usa il file come base di partenza per capire il funzionamento dellimportazione automatica.
www.logical.it
133
TERMOLOG contiene unutile funzione per importare piante catastali digitalizzate in formato pdf: allinterno di Adobe Reader
sufficiente selezionare la pianta e copiare il contenuto della selezione; posizionandosi poi sullarea di lavoro dellinput grafico,
digitare su tastiera la combinazione ctrl+V per importare la pianta: per ottenere il fattore di scala il procedimento analogo a
quanto illustrato qui sopra per gli altri formati.
Nel caso in cui il tuo edificio si sviluppa su pi livelli, dovrai importare un disegno per ogni livello. Se i disegni dei livelli sono
diversi, il programma ti permetter di sovrapporre al meglio le immagini con una semplice funzione presente nella finestra al
momento dellimportazione (richiamabile comunque dal menu contestuale attivato dal clic destro, tramite il comando Sposta lo
sfondo.
Dopo aver importato lo sfondo, il programma ti chieder la messa in scala. Nella stessa finestra devi attivare la casella
Visualizza sfondo del livello precedente per la calibrazione presente in basso a sinistra.
Con il mouse sposta lo sfondo fino a che la sovrapposizione sar perfetta. Premi OK per terminare.
Con il comando Cambia lorientamento del disegno possibile ruotare, in senso antiorario, la posizione del nord, a seconda
delle proprie esigenze.
Selezionando il comando
, posto a sinistra appena sopra larea di lavoro, si inseriscano altri 3 livelli corrispondenti al piano
terra, al piano primo ed alla copertura; il procedimento da seguire del tutto analogo per ciascuno dei 3 nuovi livelli e in tutti e
tre i casi, subito dopo avere cliccato sul sopra citato pulsante, apparir una finestra del tipo:
www.logical.it
134
possibile copiare sul nuovo livello in fase di creazione lo sfondo, le strutture e i locali del livello
corrente.
Confermata la registrazione con il tasto Ok, appare a video una nuova area di lavoro (completamente vuota) sulla quale
possibile importare un nuovo file DXF con la procedura descritta precedentemente.
Per visualizzare le informazioni del livello corrente sufficiente cliccare sul comando:
4.3.4 Inserimento delle strutture disperdenti: strutture opache, serramenti, ponti termici,
pavimenti e coperture
Le strutture che possono essere inserite sullarea di lavoro vengono richiamate cliccando sulle icone raccolte nel sottomen
Elementi delledificio:
Elementi delledificio
Pavimento (su terreno e non) e soffitti
Per inserire graficamente un pavimento o un soffitto necessario attenersi ai seguenti passaggi:
Clic sul comando Pavimenti o Soffitti nel sottomen Elementi delledificio:
e
Sul disegno DXF/DWG importato come planimetria, inserire cliccando con il tasto sinistro del mouse, in senso
orario, i punti che racchiudono il perimetro lordo della superficie disperdente.
Terminata la selezione dei vertici che racchiudono il perimetro lordo, il programma mostra una finestra di
interfaccia, in cui lutente pu specificare la stratigrafia della struttura
disperdente (accanto alla
dicitura struttura, scegliendo tra i pavimenti/soffitti precedentemente
inclusi dallutente nellarchivio
locale):
www.logical.it
135
136
e Hsoff., specificate in fase di creazione del livello), a seconda che sopra e sotto il muro in questione ci sia una zona non
riscaldata/terreno/esterno o unaltra zona riscaldata.
ATTENZIONE: Si sottolinea che larea attribuita dal programma alla struttura opaca verticale inserita viene
calcolata considerando le informazioni sullaltezza (h1 e h2), indicate nella finestra di interfaccia dellelemento, e la
lunghezza (L) del segmento tracciato dallutente sul disegno DXF; in pratica:
(h + h )
Area = 1 2 L
2
In alternativa anche possibile imporre un valore prestabilito per la superficie: comando Imponi Area/Lunghezza.
-
La maggiorazione del ponte termico associato alla parete (solo nel caso in cui i ponti termici vengano trattati con
un metodo tabellare);
Il fattore di esposizione un dato specificabile solo in fase di progetto (relazione energetica);
nel men Apporti solari la tipologia di schermatura per il calcolo degli apporti solari.
Si prema OK: il programma inserisce il nuovo elemento disperdente verticale nella tabella delle dispersioni e ne d una
rappresentazione grafica sullarea di disegno.
137
Si prema OK: il programma inserisce il nuovo elemento disperdente nella tabella delle dispersioni e ne d una
rappresentazione grafica sullarea di disegno.
Finestre
Per inserire una finestra in un muro che si sviluppa in verticale necessario attenersi ai seguenti passaggi:
www.logical.it
138
Si prema OK: il programma inserisce il nuovo elemento disperdente nella tabella delle dispersioni e ne d una
rappresentazione grafica sullarea di disegno.
Coperture
Linserimento e il calcolo dellarea di una copertura inclinata intuitiva e passa per il concetto di modifica delle altezze H1 ed H2
degli estremi dei muri su cui essa viene poggiata.
Il primo passo da compiere dunque quello di modificare le altezze dei muri su cui verr poggiata la copertura:
ripetere loperazione precedente per tutti i muri su cui poi verr appoggiata la copertura;
www.logical.it
139
Si precisa che, affinch limmissione della copertura avvenga in modo corretto, il primo punto del perimetro che viene
selezionato deve coincidere con lultimo (si deve in pratica chiudere la selezione).
Cliccando sugli estremi dei muri su cui viene appoggiata la copertura, il programma riconosce linclinazione degli stessi ed
indica le coordinate x,y del punto sullarea di lavoro e la differenza di altezza z rispetto allaltezza base del muro (come viene
calcolata laltezza di base stato spiegato nel paragrafo relativo alle pareti):
ATTENZIONE: affinch il programma sia in grado di disegnare in maniera corretta una copertura, i punti che definiscono
una struttura orientata nello spazio devono appartenere ad un piano: pertanto lutente deve sempre suddividere la
copertura in falde e ogni falda una struttura che appartiene ad un unico piano.
Facciamo un esempio: una copertura classica a due falde.
In questo caso, devi inserire la copertura in due tempi. La prima falda e la seconda non possono essere definiti come una
struttura unica. Se inserissi tutta la copertura in un colpo solo, la superficie risultante non sarebbe planare.
Ponti Termici
Nel men relazione stato specificato lapproccio di calcolo con cui si desidera siano trattati i ponti termici: tabellare o
analitico.
Nel caso lapproccio scelto fosse quello tabellare il ponte termico attribuito ad un elemento mediante una maggiorazione
percentuale della trasmittanza originaria dello stesso. Per eseguire questa operazione, nella schermata di interfaccia che si
apre subito dopo avere inserito lelemento, occorre indicare qual la percentuale di maggiorazione dovuta alla presenza di un
ponte termico.
Nel caso lapproccio scelto fosse quello analitico, necessario inserire il tipo di ponte termico ed indicare la geometria dello
stesso. Per procedere allinserimento grafico fare clic sulle icone:
-
www.logical.it
140
A questo punto il locale viene riconosciuto in automatico e viene richiesto di assegnargli un nome, un pavimento ed un soffitto e
lindicazione della zona termica a cui appartiene:
www.logical.it
141
dopo avere cliccato OK, il locale viene rappresentato graficamente sullarea di lavoro:
Per effettuare il riconoscimento automatico di un locale da layer dxf/dwg necessario cliccare, nella barra degli elementi,
sullicona:
In cui possibile selezionare il layer su cui stato disegnato il contorno del locale; il programma aggiunger un locale in
corrispondenza del layer prima scelto.
In alternativa a questo tipo di inserimento, possibile inserire un locale per punti, seguendo il suo perimetro. Per fare questo
cliccare, nella barra degli elementi, sullicona:
locale (punti blu nella figura seguente):
www.logical.it
142
Terminata la selezione del perimetro si apre una finestra di interfaccia analoga a quanto gi mostrato nel caso di
riconoscimento automatico.
ATTENZIONE: linserimento di un locale per punti pu essere antecedente allinserimento delle strutture disperdenti ad
esso relative: lunica accortezza da seguire affinch le strutture disperdenti inserite siano associate in maniera corretta a l
locale che i punti cliccati sullarea di lavoro per definire le strutture siano collocati sul contorno del locale gi presente.
Accanto alla dicitura Zona non riscaldata il programma richiede di indicare di quale zona riscaldata si sta facendo
linserimento grafico, scegliendo tra quelle precedentemente inserite in fase di definizione della zona (men Zone).
quindi possibile assegnare alla zona non riscaldata creata le sue strutture disperdenti, usando lo stesso metodologia
ampiamente descritta per la costruzione dellinvolucro riscaldato.
ATTENZIONE: le strutture disperdenti che vengono associate ad una zona non riscaldata devono essere registrate
in archivio avendo indicato come verso di dispersione: [da ZNR Vs Est].
Le zone confinanti non riscaldate, nel caso la metodologia di calcolo prescelta per valutarle sia quella tabellare, non richiedono
linserimento delle strutture disperdenti relative (analogamente a quanto gi esposto per le zone confinanti riscaldate);
sufficiente inserire nellinvolucro disperdente riscaldato che si sta esaminando la struttura che disperde verso la ZNR, cliccando
sullarea di lavoro, indicando nella finestra di interfaccia quale tra le ZNR non riscaldate presenti quella che si vuole utilizzare
per la struttura corrente
ATTENZIONE: Una struttura disperdente dellinvolucro riscaldato che disperde verso una zona non riscaldata deve
essere stata preventivamente registrata nellarchivio con il verso di dispersione: [Vs ZNR]
www.logical.it
143
ATTENZIONE: La procedura di calcolo delle serre solari richiede che lutente fornisca, in fase di definizione dellinvolucro
disperdente, le strutture vetrate che delimitano la serra in analisi.
In caso di inserimento grafico di una serra solare si faccia riferimento alla seguente procedura:
Accanto alla dicitura Zona non riscaldata il programma richiede di indicare il nome della serra solare di cui si sta facendo
linserimento grafico, scegliendo tra quelle precedentemente inserite in fase di definizione della zona (men Zone).
quindi possibile assegnare alla serra solare le sue strutture disperdenti vetrate, utilizzando i seguenti comandi:
per disegnare un elemento vetrato verticale
per disegnare un elemento vetrato orizzontale
La tipologia di struttura vetrata viene scelta dallutente scegliendo tra i serramenti precedentemente inseriti nellarchivio
locale del programma:
www.logical.it
144
In caso di inserimento tabellare delle strutture disperdenti di una serra solare sufficiente, nel men Involucro,
selezionare dallarchivio locale della relazione il serramento che compone la serra solare e trascinarlo sulla tabella:
Una volta eseguita tale operazione indicare a quale zona (serra solare) il programma deve attribuire il serramento appena
inserito:
www.logical.it
145
4.3.8 Pannelli
Per agevolare la creazione del modello delledificio, TERMOLOG mette a disposizione diversi ausili per la selezione e la modica
dei dati; in particolare verranno descritti in questo paragrafo i pannelli posti nella parte destra della schermata visibile dal men
Involucro:
Pannelli laterali
Pannello Edificio
Questo pannello contiene il riepilogo di tutti gli elementi disperdenti e di tutte le zone/locali inseriti nel lavoro corrente.
Pannello Archivio
Cliccando sul pannello Archivio, posto a lato, possibile ottenere un riepilogo di tutti gli elementi disperdenti facenti parte
dellarchivio locale della relazione corrente.
Pannello Propriet
E possibile velocemente consultare le caratteristiche di una struttura disperdente inserita sullarea di lavoro: selezionare la
struttura ed aprire il pannello propriet posto a lato.
Pannello Griglia e Snap
E possibile modificare le impostazioni generali di disegno degli elementi sullarea di lavoro: aprire il pannello Griglia e Snap e
selezionare le impostazioni desiderate.
Pannello Filtro
Cliccando il comando
e poi selezionando lelemento sullarea di lavoro possibile selezionare i vari elementi (strutture e
locali) gi inseriti; possibile selezionare gli elementi anche utilizzando una finestra di selezione: per impostare quali sono le
strutture che si desidera includere/escludere nella selezione sufficiente selezionare le rispettive voci nel pannello Filtro.
4.3.9 Visualizzazione 3D
Lesito della modellazione bidimensionale delledificio pu essere visualizzato, in qualsiasi momento, mediante una vista 3D,
cliccare sul comando:
www.logical.it
146
4.4
Gli ostacoli
Termolog EpiX 7 consente una semplice e veloce gestione degli ostacoli (aggetti orizzontali e verticali, ostruzioni) alla
radiazione solare incidente sulle strutture disperdenti. Vediamo come possibile gestire questi elementi a seconda del tipo di
inserimento utilizzato per linvolucro disperdente.
147
Nel caso per linserimento dellinvolucro disperdente si fosse optato per un approccio tabellare, nella barra delle icone visibile
un gruppo di comandi che consente di gestire larchivio degli ostacoli della relazione corrente:
Per inserire un nuovo ostacolo cliccare il comando Nuovo, il programma richiede di scegliere una delle tre tipologie di ostacolo
previste dalla normativa:
per quanto concerne le caratteristiche geometriche degli ostacoli si rimanda a quanto ampiamente descritto nel paragrafo 4.2
del presente testo.
Una volta inserito il nuovo ostacolo esso figurer nellarchivio locale della relazione:
A questo punto, come per qualsiasi altra struttura disperdente da inserire tabellarmente nel modello dellinvolucro, sufficiente
trascinare lostacolo dallarchivio locale alla struttura alla quale si desidera assegnarlo: una volta assegnato, la presenza
dellostacolo segnalata nella tabella delle strutture disperdenti dalla simbologia nella colonna verso che passa da:
a
www.logical.it
148
www.logical.it
149
in tale finestra necessario definire le caratteristiche geometriche dellostacolo (Larghezza, Profondit, Altezza, Angolo);
possibile anche indicare direttamente in forma numerica le coordinate X e Y del baricentro dellostacolo.
Aggetto orizzontale: selezionare lopzione aggetto orizzontale e cliccare sul disegno i vertici che descrivono
laggetto orizzontale (come ad esempio un balcone); necessario chiudere linserimento del poligono andando a
cliccare nuovamente sul primo punto di inserimento:
Una volta terminato il disegno del poligono rappresentante laggetto si apre la seguente schermata, in cui possibile
definire alcune caratteristiche dellaggetto:
www.logical.it
150
Aggetto verticale: selezionare lopzione aggetto verticale e cliccare sul disegno il punto iniziale ed il punto finale
dellaggetto (come ad esempio un edificio confinante):
Terminato il disegno dellaggetto si apre la seguente schermata, in cui possibile definire alcune caratteristiche
dellaggetto:
Una volta terminato il disegno degli aggetti, affinch la loro presenza possa essere tenuta in conto nel calcolo degli apporti
solari delle strutture disperdenti coinvolte, necessario cliccare nuovamente il comando Ostacoli, presente nella barra delle
icone in alto, e selezionare Calcola gli aggetti:
in questo modo il programma attribuir gli aggetti appena disegnati alle strutture disperdenti che ne risultano essere influenzate:
www.logical.it
151
ATTENZIONE 1: importante tenere presente che il programma riempir in automatico la tabella delle ostruzioni
esterne/aggetti della pertinente struttura disperdente, solo se lutente ha selezionato in fase di inserimento della struttur a
nel men Apporti solari e ombreggiamenti lopzione Calcola gli aggetti automaticamente.
ATTENZIONE 2: importante per il calcolo delle caratteristiche geometriche delle ostruzioni esterne/aggetti che
linserimento grafico degli stessi avvenga con riferimento al filo esterno delledifici o.
Per eliminare gli aggetti calcolati dal programma, clicca sul pulsante Ostacoli, poi seleziona il comando Elimina gli oggetti
automatici. Il programma eliminer tutti gli aggetti che ha calcolato (lasciando i tuoi aggetti inalterati) e toglier la spunta dalla
casella Calcolo automatico aggetti presente nel pannello Edificio.
6.
7.
8.
Le ostruzioni sono di forma rettangolare. Se la forma del tuo ostacolo diversa, ricordati che nel calcolo conta laltezza
dellostacolo e la distanza dallelemento ombreggiato del fronte dellostruzione.
Se hai inserito pi di un edificio, il programma non calcoler un edificio come ostruzione per un altro.
Gli aggetti orizzontali agiscono dal livello in cui sono stati disegnati fino al primo livello disegnato (un balcone al
secondo piano ombreggia le stutture del primo).
Le pareti delledificio possono costituire un aggetto verticale per altri elementi dello stesso edificio. Il programma ne
terr conto.
Le finestre sono allineate di default sulla mezzeria del muro: ci significa che lo spigolo del muro costituisce un aggetto
verticale. Puoi agire sulla Distanza dal baricentro riportata nella finestra delle propriet delle strutture per spostare la
finestra dove ritieni (metti met dello spessore del muro con segno positivo per allineare la finestra al filo esterno).
Ogni struttura pu essere marcata come Calcola aggetti automaticamente. Puoi usare questa propriet per escludere
dal calcolo automatico la struttura. Il programma non aggiunger nessun aggetto su di essa.
Il calcolo delleffetto degli aggetti si basa su una serie di calcoli geometrici effettuati dal programma. Ricordati di
verificare sempre la validit dei risultati ottenuti.
Il calcolo delleffetto degli aggetti si basa su una serie di calcoli geometrici effettuati dal programma. Ricordati di
verificare sempre la validit dei risultati ottenuti.
www.logical.it
152
4.5
Per visualizzare lelenco delle strutture disperdenti inserite, suddivise per zona e locale di assegnazione, cliccare il comando
Tabellare nella barra delle icone; nella parte destra della schermata il programma visualizza 2 sottomen:
Tabellare;
Tabellare + Grafico;
Nel sottomen Tabellare sono sintetizzate le strutture disperdenti inserite nel modello per via tabellare, mentre nel sottomen
Tabellare+Grafico sia quelle inserite tabellarmente che per via grafica.
4.6
Terminata la costruzione delledificio, possibile visualizzare una tabella riepilogativa contenente i coefficienti di dispersione per
trasmissione e ventilazione dellinvolucro. Cliccare sul comando Fabbisogno:
www.logical.it
153
Viene visualizzato un riassunto dettagliato dei coefficienti di trasmissione Htr (distinguendo tra Hd, Hu, Hg in base al verso di
dispersione) e di ventilazione HV per tutte le zone delledificio: consultando i risultati numerici e le rappresentazioni grafiche
possibile ottenere delle utili informazioni per caratterizzare il comportamento dellinvolucro in esame.
4.7
Calcolo di progetto
Esclusivamente nel modulo Progettista, TERMOLOG EpiX 7 mette a disposizione dellutente un riepilogo delle principali
informazioni necessarie per stimare il carico termico di progetto delledificio che il relativo impianto di riscaldamento dovr
soddisfare.
Per consultare queste informazioni cliccare il comando Invernale:
154
www.logical.it
155
Limpianto
5.1
Nel caso di impianti convenzionali (radiatori + caminetto, pompa di calore split, pannelli radianti + caminetto + pompa di calore
...) Termolog offre la possibilit di utilizzare il Wizard, un sistema di auto compilazione dellimpianto che permette di generare
correttamente i legami tra ZONE, SISTEMI IMPIANTISTICI e SISTEMI DI GENERAZIONE.
Il Wizard si propone di risolvere le configurazioni pi comuni e non di trattare tutte le casistiche, che sono invece impostabili
manualmente nei men Climatizzazione invernale, ACS e Climatizzazione estiva.
Selezionando uno dei men Climatizzazione invernale, ACS o Climatizzazione estiva si pu accedere al Wizard per la
compilazione guidata dellimpianto:
Riscaldamento
Allavvio del Wizard compare la schermata relativa al Riscaldamento, procedere con la generazione dellimpianto selezionando
la tipologia o le tipologie di sistema di emissione presenti:
www.logical.it
156
ATTENZIONE:
Per attivare un circuito ad aria canalizzata necessario seguire i seguenti passaggi
Attivare il servizio di ventilazione nel men Relazione:
www.logical.it
157
Successivamente passare al men Zone e impostare la ventilazione meccanica nei locali interessati, facendo attenzione a
selezionare la presenza di un flusso daria esterno:
Impostare il tipo di funzionamento: ventilazione meccanica controllata da impianto di climatizzazione e impostare i valori di
rendimento e portata e concludere loperazione.
Sar ora possibile nella sezione Wizard impostare un circuito ad aria canalizzata.
Una volta selezionato il terminale di emissione, impostare il generatore. Nel men a tendina corrispondente sono presenti
tipologie di generatori standard, tuttavia possibile selezionare uno specifico generatore accedendo allarchivio interno di
Termolog:
www.logical.it
158
Nella parte destra della schermata Wizard possibile specificare a quali unit immobiliari e a quali zone assegnare limpianto
selezionato:
Questa impostazione modificabile in seguito allinterno dei men specifici, senza dover ricorrere alla procedura Wizard.
Se si scelgono pi sistemi impiantistici, ad esempio un sistema impiantistico idronico a radiatori in concomitanza con un sistema
diretto, un camino, la scelta del generatore di calore inibita in quanto necessario in questo caso avere due generatori distinti.
Accedendo al men Generatori il Wizard avr creato gi due sistemi di generazione connessi ai sistemi impiantistici idronico e
diretto scelti in questo caso. Baster
semplicemente aggiungere i generatori di calore allinterno dei sistemi di generazione per terminare linserimento dellimpianto.
Mettendo la spunta sulla casella Mantieni limpianto possibile modificare i dati relativi ai sistemi di ACS e Climatizzazione
estiva senza che le scelte relative alla climatizzazione invernale subiscano alcun cambiamento.
ACS
Per proseguire nella creazione dellimpianto accedere alla schermata di controllo dellACS cliccando Avanti:
www.logical.it
159
possibile impostare il tipo di generazione (separata o combinata) e il generatore relativo. Nel caso di generazione separata
per la selezione del generatore si procede in modo analogo a quanto previsto nella sezione Riscaldamento.
Raffrescamento
Se nel men Relazione stato attivato il sistema di raffrescamento, nel Wizard sar visibile la schermata corrispondente:
La tipologia di terminale selezionato di default lo split per raffrescamento. Deselezionando questa tipologia si pu accedere al
sistema idronico o ad aria canalizzata, questultimo solamente se previsto in precedenza nei men Zone e Relazione, come
indicato nella nota superiore. Anche in questo caso possibile selezionare un esempio di generatore o accedere allarchivio di
Termolog.
Si sottolinea infine che dopo aver utilizzato il Wizard necessario sempre verificare e completare i dati relativi ai
sottosistemi di utilizzazione come emissione, regolazione e distribuzione agli ambienti. Se non si esegue alcuna scelta
TERMOLOG utilizzer i dati di default che possono non essere coerenti con il tipo di edificio da progettare o certificare.
www.logical.it
160
ATTENZIONE: i comandi riportati nei paragrafi 5.2 5.4 fanno riferimento unicamente al caso in cui sia stato impostato il
metodo di calcolo secondo norma UNI TS 11300:2008, che viene selezionato in automatico quando si imposta il riferimento
normativo di Regione Lombardia: D.G.R. 8/8745.
Limpostazione dellimpianto avviene mediante la compilazione dei dati contenuti nei seguenti men:
5.2
Climatizzazione invernale: definizione dei circuiti di zona per il servizio di riscaldamento e delle opzioni generali;
ACS: definizione dei circuiti di zona per il servizio di produzione ACS;
Generatori: definizione dei circuiti primari e dei sistemi di generazione.
5.2.1 Opzioni
Linserimento dellimpianto in Termolog EpiX 7 deve essere realizzato seguendo il percorso logico suggerito nel diagramma
ad albero, posto nella parte sinistra dellarea di lavoro del men Climatizzazione Invernale.
Le prime informazioni che richiesto di specificare sono le Opzioni generali dellimpianto:
Impianto di riscaldamento
Impianto di produzione di acqua calda sanitaria
Caratteristiche del sistema di generazione
Fattori di conversione in energia primaria
www.logical.it
161
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Indicare se ledificio in esame dotato di impianto di riscaldamento; non indicando la presenza di alcun impianto, il programma
effettuer il calcolo senza impianto, sulla base di quanto previsto dalla normativa nazionale.
Indicare con quale metodo si desidera valutare le perdite del sistema di distribuzione per limpianto di riscaldamento scegliendo
tra:
Analogamente a quanto gi visto per il riscaldamento occorre indicare con quale metodo si desidera valutare le perdite del
sistema di distribuzione per limpianto di produzione di ACS scegliendo tra:
Indicare il metodo di calcolo con cui verr valutato il sistema di generazione nel caso di caldaie a combustibili fossili o caldaie a
biomassa.
I metodi di calcolo tra cui possibile scegliere sono:
Semplificato: le perdite di generazione verranno valutate con riferimento al par.6.8 della parte 2 della
norma UNI TS 11300.
Analitico appendice B.2: le perdite di generazione verranno valutate con riferimento al par.B.2
dellappendice B alla norma UNI TS 11300, parte 2. Questo metodo utilizzabile solo per generatori di
calore conformi alla Direttiva 92/42/CEE.
Analitico appendice B.3: le perdite di generazione verranno valutate con riferimento al par.B.3
dellappendice B alla norma UNI TS 11300, parte 2.
Ladozione dellapproccio di calcolo pi appropriato, come specificato nel 6 delle UNI EN 11300-2, dipende dal tipo di
valutazione energetica che si intende realizzare: la scelta quindi onere dellUtente.
In questa sezione viene indicato al programma il tipo di produzione di ACS e di riscaldamento presente nelledificio, scegliendo
tra una produzione separata tra ACS e riscaldamento e una produzione combinata, in cui il medesimo sistema di generazione
impiegato sia per produrre acs che riscaldamento.
Una annotazione: nel caso di file contenenti pi impianti termoautonomi in questa tabella possibile assegnare il tipo di
produzione a ciascuna delle u.i. (quindi ciascuno degli impianti termoautonomi) coinvolte nella modellazione.
www.logical.it
162
Nellultima colonna viene richiesto di specificare una informazione circa leventuale presenza di una priorit sulla produzione di
acs, potendo scegliere tra una produzione contemporanea (senza priorit) tra acs e riscaldamento oppure attribuendo una
priorit allacs.
E possibile inoltre fare valutare al programma il fabbisogno di energia primaria sulla base di un rendimento medio globale
stagionale imposto; per fare questo sufficiente selezionare lapposita opzione:
Indicare se il rendimento globale lo si vuole imporre al riscaldamento o alla produzione di acs (o a entrambi) e cliccare su
inserisci i dati:
possibile imporre direttamente il valore del rendimento globale sullintero edificio oppure indicare una percentuale per singola
zona riscaldata.
Limposizione del rendimento globale permette di stimare a partire dal valore del fabbisogno energetico delledificio il relativo
fabbisogno di energia primaria: una volta imposto tale valore non sar quindi pi necessario inserire le informazioni riguardanti il
relativo impianto.
FATTORI DI CONVERSIONE IN ENERGIA PRIMARIA
Indicare il fattore di conversione in energia primaria per il vettore o i vettori energetici utilizzati nel calcolo; come possibile
notare dalla schermata, il programma richiede tre informazioni per ogni vettore energetico:
fp,ren. Fattore di conversione in energia primaria del vettore fonte energetica rinnovabile (ren).
fp,nren. Fattore di conversione in energia primaria del vettore fonte energetica non rinnovabile (nren).
163
Energia fornita da vettori energetici finali off-site. Si tratta dellenergia fornita dal vettore energetico iesimo e proveniente dallesterno del confine delledificio: si pensi ad esempio allenergia fornita da una
caldaia a combustione, il cui vettore energetico (metano) fornito alla caldaia dallesterno, non cio
prodotto allinterno delledificio.
Energia fornita da fonti energetiche on-site. Si tratta della quantit di energia da fonti rinnovabili
prodotta o catturata allinterno (on-site) del confine del sistema edificio che viene convertita in energia
primaria in base al fattore fp,ren.
Autonomo a servizio di una unica unit: questo il tipico caso in cui la produzione di acs realizzata
con scalda-acqua autonomi di tipo istantaneo o ad accumulo; il rendimento di generazione per la
produzione di acs sar stimato con riferimento al Prospetto 31 della parte 2 delle UNI TS 11300.
ATTENZIONE: rientra in questa scelta anche il caso di un edificio con riscaldamento centralizzato, in
cui i singoli appartamenti sono dotati di uno scalda-acqua autonomo per la produzione di acs
Centralizzato a servizio di pi unit: in questo caso rientra ledificio con riscaldamento centralizzato in cui
la produzione di acs realizzata mediante un generatore dedicato, distinto dal generatore che opera il
riscaldamento, che serve tutte le unit immobiliari presenti nelledificio.
Autonomo a servizio di una unica unit: in questo caso un unico generatore destinato a produrre acs e
riscaldare ledificio.
ATTENZIONE 1: rientra in questa scelta il caso del tipico appartamento termoautonomo in cui una
singola caldaia impiegata per soddisfare riscaldamento e acs.
ATTENZIONE 2: questa opzione presuppone lattivazione di una priorit sulla produzione di ACS e
si calcolano le ore nel mese in cui il generatore deve funzionare per produrre il fabbisogno mensile
richiesto.
Nei mesi in cui presente il riscaldamento, il tempo di attivazione del generatore stimato in questo
modo:
- riscaldamento: t risc = [Qh,nd / (Qh,w + Qh,nd )] x 24h
- acs: tacs = [Qh,w / (Qh,w + Qh,nd)] x 24h
con priorit sulla produzione di acs: questo caso analogo a quanto gi spiegato in
precedenza.
con funzionamento contemporaneo per i due servizi: in questo caso alla caldaia
attribuito tutto il fabbisogno di energia per la produzione di ACS e riscaldamento.
www.logical.it
164
Il programma consente allutente di specificare il rendimento globale sia per il riscaldamento che per la
produzione di acs.
Supponiamo di volere inserire il rendimento medio stagionale dellimpianto di riscaldamento:
possibile imporre direttamente il valore del rendimento globale sullintero edificio oppure indicare una
percentuale per singola zona riscaldata.
Limposizione del rendimento globale permette di stimare a partire dal valore del fabbisogno energetico
delledificio il relativo fabbisogno di energia primaria: una volta imposto tale valore non sar quindi pi
necessario inserire le informazioni riguardanti il relativo impianto.
www.logical.it
165
Emissione;
Regolazione;
www.logical.it
166
EMISSIONE
Il rendimento di emissione viene inoltre corretto tenendo conto di queste ulteriori indicazioni:
Per altezze superiori a 4m si fa riferimento al prospetto corrispondente contenuto nella norma UNI TS 11300-2. Occorre quindi
specificare:
Altezza locale. Specificare laltezza del locale, scegliendo tra 6, 10 e 14m. Per altezze intermedie si consiglia di
specificare la pi vicina.
Per valutare il fabbisogno di energia elettrica del sottosistema di emissione Q aux,e, sulla base del prospetto 37 delle UNI
TS 11300-2, necessaria la compilazione dei seguenti dati:
Categoria di terminali. Indicare la tipologia del terminale di emissione, possibile scegliere tra:
www.logical.it
167
Portata daria. Questo men visibile solo nel caso in cui sia stata scelta una tipologia di terminale con ventilatore.
Funzionamento del ventilatore. Indicare se il ventilatore sempre in funzione o si blocca al raggiungimento della
temperatura prefissata; anche questo men visibile solo nel caso di terminali con ventilatore.
Potenza ausiliari. Indicare la potenza elettrica degli ausiliari elettrici del sottosistema di emissione. Lutente pu
decidere se compilare autonomamente questo campo oppure accettare il valore proposto dal programma sulla base
del prospetto 37 delle UNI TS 11300-2.
Dati caratteristici dei terminali di emissione. Questi dati sono necessari solo nel caso in cui si voglia calcolare con
i metodi analitici della distribuzione e della generazione (per maggiori informazioni su questo argomento si consultino
UNI TS 11300-2 appendici A e B). Cliccando sul relativo comando, il programma apre la seguente finestra:
Impianto Riscaldamento Circuiti di zona Sottosistema di emissione - Parametri dei terminali di emissione
Nellultima casella il programma indica la potenza termica di progetto di tutti i terminali scaldanti presenti nella zona termica in
esame.
www.logical.it
168
REGOLAZIONE
Questo men non visibile per sistemi di regolazione di tipo Solo climatica.
DISTRIBUZIONE
Questo sottosistema visibile solo se:
nella sezione Opzioni sia stato scelto di effettuare il calcolo del sistema di distribuzione per il riscaldamento con il
metodo dettagliato:
Infatti, nel caso si opti per una distribuzione tabellare, la distribuzione viene valutata con un approccio tabellare
mediante rendimenti precalcolati e la normativa non prevede la suddivisione della rete di distribuzione in singoli circuiti
(primario e secondario): le perdite sulla rete di distribuzione vengono valutate globalmente, mediante valori tabellati del
rendimento la cui determinazione svolta sulla base dei dati inseriti nel circuito primario (e unico) di distribuzione.
Nel caso una delle due condizioni precedenti non fosse verificata, il programma non visualizza il sottosistema di distribuzione
nei circuiti di zona, ma esclusivamente nel circuito primario.
Il metodo dettagliato calcola le perdite di distribuzione per singolo tratto di tubo: necessario quindi scomporre la rete in
sottoreti, individuando i circuiti di zona ed il circuito primario. In questa sezione del programma si pu procedere alla
modellazione dei circuiti di zona (circuiti secondari), completando la seguente schermata:
www.logical.it
169
Il programma richiede allUtente di inserire i dati necessari per stimare le perdite di distribuzione Ql,d, in particolare necessario
specificare la geometria e le caratteristiche delle tubazioni che compongono il circuito secondario in esame.
Per aggiungere un nuovo tubo si faccia click sul comando Aggiungi tubo, si apre una schermata costituita da 3 sottomen:
Le opzioni che il programma offre per la tipologia di tubo seguono quanto previsto dalle UNI TS 11300-2, nel A.5.
Nel sottomen Dati e calcolo trasmittanza lineica viene richiesto di specificare i dati di input per calcolare il parametro di
trasmittanza lineica Ui del tubo i-esimo; si sottolinea che non tutte le grandezze mostrate nella seguente finestra sono
modificabili dallUtente: a seconda del tipo di tubo prescelto, le grandezze modificabili dallUtente variano:
www.logical.it
170
In particolare:
Tipo tubazione
Schema grafico
Grandezze da specificare
www.logical.it
171
Tubazioni isolate
correnti in aria
allesterno delledificio
Tubazioni isolate
correnti in aria
allinterno delledificio
Vedi sopra
Tubazioni singole
incassate nella
muratura o interrate
www.logical.it
172
Tubazioni in coppia
incassate nella
muratura o interrate
Tubazioni isolate
precalcolate
(1)
Con riferimento a quanto riportato nel A.5.7 delle UNI TS 11300-2, il programma, mediante un allungamento
fittizio della tubazione, permette di tenere in conto della presenza di eventuali singolarit lungo la tubazione
stessa:
(2)
LUtente deve indicare al programma qual lambiente in cui posizionata la tubazione in esame per potere
stimare la temperatura di tale ambiente (a).
Indicare il numero degli strati isolanti di cui composto il tubo.
Specificare se il muro in cui collocato il tubo :
(3)
(4)
(5)
Nel A.5.6 delle UNI EN TS 11300-2, sono indicate delle formule semplificate (usate dal programma) che
permettono di calcolare la trasmittanza lineica della tubazione in funzione del diametro esterno della
tubazione senza isolamento, distinguendo a seconda che tra:
- tubazioni isolate secondo spessore completo indicato nellallegato B del D.P.R. 412/93;
- tubazioni isolate secondo spessore completo indicato nellallegato B del D.P.R. 412/93 moltiplicato per 0,5;
- tubazioni isolate secondo spessore completo indicato nellallegato B del D.P.R. 412/93 moltiplicato per 0,3.
Una volta inseriti tutti i dati di input richiesti, il programma calcola la trasmittanza lineica della tubazione:
LUtente pu anche decidere di inserire manualmente il dato di trasmittanza lineica, non utilizzando il calcolo automatico svolto
dal programma; per far questo sufficiente deselezionare lopzione:
Si fa presente che in taluni casi non possibile esprimere un singolo valore per la trasmittanza lineica, in quanto la
molteplicit dei parametri coinvolti (in particolare, la temperatura del fluido in circolazione nella tubazione e la temperat ura
dellambiente in cui giace la tubazione) fa s che la trasmittanza lineica della tubazione abbia una variabilit mensile; in
questi casi il programma indica genericamente variabile nella tabella riepilogativa degli elementi che costituiscono il
circuito:
www.logical.it
173
Terminato il calcolo della trasmittanza lineica U per ciascun tubo e cliccando sul comando OK, il programma ritorna alla
schermata di partenza nella quale vengono elencate tutte le tubazioni che costituisco il circuito in analisi.
Nel secondo riquadro Fabbisogni ausiliari elettrici vengono richiesti i dati necessari per valutare il fabbisogno di energia elettrica
per la distribuzione sulla base di quanto indicato nelle UNI EN TS 11300-2.
ACCUMULO
www.logical.it
174
Nel caso il valore di kboll non sia noto a priori, il programma consente di calcolarlo: si selezioni
inseriscano i seguenti dati:
SS [m2]. Superficie esterna dellapparecchio di accumulo.
dS [mm]. Spessore dello strato isolante dellapparecchio di accumulo.
S [W/ mK]. Conduttivit dello strato isolante dellapparecchio di accumulo.
Nel caso non si volesse considerare il sottosistema di accumulo, selezionare:
e si
Al fine di considerare nel bilancio di energia i recuperi termici del sottosistema di accumulo necessario specificare:
5.3
Nei circuiti di zona di ciascuna unit immobiliare possibile accedere ai sottosistemi che compongono la parte di utilizzazione
per il servizio di produzione di acs:
Erogazione;
DISTRIBUZIONE
www.logical.it
175
ACCUMULO
I dati di cui richiesto linserimento sono assolutamente rispondenti alla analoga schermata, gi commentata, del sottosistema
di accumulo per il circuito secondario del riscaldamento.
5.4
E importante sottolineare che, analogamente a quanto gi illustrato per i circuiti di zona, a seconda della tipologia di edificio
esame (centralizzato o termoautonomo, con una o pi unit immobiliari) il programma varier i sottosistemi modificabili nel
circuito primario per riscaldamento e acs, vediamone qui sotto una rappresentazione schematica:
www.logical.it
176
www.logical.it
177
Tipo di distribuzione. Questo campo visibile solo nel caso in cui come tipo di impianto si sia scelto un
impianto centralizzato con montanti di distribuzione; possibile scegliere tra:
Altezza edificio. Questo campo non visibile solo nel caso in cui come limpianto scelto sia di tipo
autonomo; negli altri casi chiesto di dare una indicazione sullaltezza delledificio.
Sulla base dei dati precedentemente inseriti, il programma stima da prospetti contenuti nella UNI EN TS 11300-2, il rendimento
di distribuzione d nellipotesi di considerare una distribuzione a temperatura variabile, con temperature di mandata e di ritorno
di progetto di 80/60C.
Nel caso le temperature di progetto siano differenti, il programma consente di correggere il rendimento d sulla base delle
indicazioni contenute nella UNI EN TS 11300-2; per fare ci necessario precisare la tipologia dellimpianto in analisi,
scegliendo, accanto alla dicitura Fattore di correzione d, in funzione della tipologia dellimpianto, tra:
Per quanto concerne il secondo riquadro Fabbisogni ausiliari elettrici, si rimanda alla spiegazione gi esposta nel circuito
secondario.
ACCUMULO
I dati di cui richiesto linserimento sono assolutamente rispondenti alla analoga schermata, gi commentata, del sottosistema
di accumulo per il circuito secondario del riscaldamento.
impianto termoautonomo: possibile inserire un sottosistema di generazione per ciascuna delle unit immobiliari
presenti nel modello;
impianto centralizzato: possibile inserire un solo sottosistema di generazione che verr applicato a tutto ledificio;
www.logical.it
178
produzione combinata:
produzione separata:
www.logical.it
179
Per inserire uno o pi generatori sufficiente cliccare nuovamente il pulsante NUOVO sulla barra delle icone ed inserire i dati
tecnici del generatore aggiuntivo; ogni volta che viene aggiunto un nuovo generatore sar aggiornata la schermata di riepilogo:
Nel caso il numero di generatori da inserire fosse maggiore dellunit, necessario specificare la priorit di intervento dei
generatori, scegliendo tra:
con priorit: in questo caso la ripartizione del carico tra i generatori viene effettuata dal programma secondo
un ordine di priorit, definito dallutente in funzione dellordine di inserimento adottato. I criteri seguiti dal
programma per ripartire il carico termico tra i generatori sono descritti nella parte 4 delle norme UNI TS
11300.
insieme,
senza
attribuire
un
particolare
ordine
di
Nel programma la scelta delluna o dellaltra opzione eseguita nel riquadro qui sotto evidenziato:
Nel caso la priorit di intervento prescelta fosse Con priorit: in cascata, necessario specificare il tipo di funzionamento di
ciascun generatore: fare doppio clic sotto la colonna Funzionamento, accanto al generatore in esame, e selezionare la
modalit di funzionamento:
contemporaneo: il generatore, anche dopo laccensione del generatore successivo in linea di priorit, rimane
in funzione a fattore di carico unitario;
alternato: il generatore, raggiunto il fattore di carico unitario, si spegne e si innesca il successivo in linea di
priorit.
Nel caso la priorit di intervento prescelta fosse Senza priorit: in parallelo, non necessario fornire alcuna indicazione circa
la modalit di funzionamento, in quanto si presuppone che il funzionamento dei generatori sia contemporaneo.
Per modificare le caratteristiche tecniche di un generatore gi inserito, selezionarlo dallelenco e cliccare nella barra delle icone
in alto Modifica.
Per eliminare uno o pi generatori gi inseriti, selezionarlo/i dallelenco e cliccare nella barra delle icone in alto Elimina.
Vediamo di analizzare le informazioni da specificare per definire un generatore.
5.4.3.2
www.logical.it
180
nel programma corrisponde ai punti descritti nel 6.8 delle UNI EN TS 11300-2.
La schermata che si apre suddivisa nei seguenti sottomen:
-
Caratteristiche generali;
Dettagli tecnici;
Installazione
In questa sezione richiesto di specificare le informazioni circa la temperatura di mandata e di ritorno di progetto: il programma
stimer quindi in automatico la temperatura media di progetto.
E possibile importare dallarchivio dei generatori un modello gi registrato: per fare questo cliccare il comando archivio
generatori:
Selezionare il generatore prescelto e cliccare il pulsante Seleziona: i dati del generatore verranno automaticamente inseriti
nella scheda tecnica del generatore e saranno utilizzati per i successivi calcoli.
www.logical.it
181
Circuito ausiliario del generatore. Selezionando questo comando possibile inserire le informazioni che riguardano
eventuali ausiliari elettrici del circuito del generatore (ad esempio un circolatore alimentato elettricamente):
Le informazioni richieste sono utilizzate per valutare il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del circuito del generatore;
per una spiegazione dettagliata dei dati richiesti si rimanda alla sezione degli ausiliari di distribuzione del circuito primario.
MENU DETTAGLI TECNICI
www.logical.it
182
gn,Pn [kW]. Potenza termica utile nominale del generatore installato. Nel caso si fosse selezionata lopzione E un
generatore modulante, il programma richiede linserimento di un valore minimo e di un valore massimo di potenza.
gn,Pn,W [kW]. Potenza termica utile nominale del generatore per la produzione di ACS. E necessario compilare questo
campo solo se nella sezione Opzioni impianto stata indicata una produzione combinata. Nel caso si fosse
selezionata lopzione E un generatore modulante, il programma richiede linserimento di un valore minimo e di un
valore massimo di potenza.
30, 100. Rendimento del generatore al 30 e al 100% della potenza utile nominale, da indicare in unit.
Si fa presente che questi due valori di rendimento non vengono utilizzati in alcun modo nellalgoritmo di calcolo del
metodo semplificato; i valori inseriti in queste caselle vengono usati dal programma esclusivamente in caso di
compilazione della Relazione Energetica.
Wgn,PO [W]. Potenza elettrica assorbita dalle pompe di circolazione.
Questo parametro da assumersi pare a 100W, come da indicazione del prospetto B18 delle UNI TS 11300-2:
cliccando sul pulsante Calcola, posto a lato, il programma compila automaticamente nella casella tale valore.
Tuttavia, per limitare qualsiasi ingerenza da parte del programma, anche consentito allUtente di inserire un valore
personalizzato.
Waux,pn [W]. Potenza elettrica assorbita dagli ausiliari del generatore.
Nel 6.8 le UNI EN TS 11300-2 indicano di calcolare questa grandezza sulla base della formula (B.18) e dei dati del
prospetto B.4: il programma svolge automaticamente questa operazione facendo click sul pulsante Calcola, posto a
lato.
MENU INSTALLAZIONE
In questo sottomen viene richiesto di compilare delle informazioni riguardanti linstallazione del generatore: tutti i dati inseriti
verranno utilizzati dal programma per stimare il rendimento di generazione gn, a partire dai prospetti 23 e 24 delle UNI EN TS
11300-2.
Installazione del generatore. Indicare in questa zona se il generatore installato allinterno o allesterno dellambiente
riscaldato (fattore di correzione F2 del 6.6.5.1 delle UNI EN TS 11300-2).
Caldaia a condensazione con accumulo esterno. Selezionare questa opzione in caso di caldaia a condensazione
con accumulo esterno .
Altezza del camino. Indicare in questa zona se laltezza del camino maggiore o minore di 10m (fattore di correzione
F3 del 6.6.5.1 delle UNI EN TS 11300-2).
Temperatura di funzionamento. Indicare in questa zona se la temperatura media di caldaia maggiore o minore di
65C in condizioni di progetto (fattore di correzione F4 del 6.6.5.1 delle UNI EN TS 11300-2).
Tipologia di generatore. Indicare in questa zona se il generatore monostadio o multistadio modulante (fattore di
correzione F5 del 6.6.5.1 delle UNI EN TS 11300-2).
Temperatura di ritorno in caldaia nel mese pi freddo. Indicare in questa zona in quale intervallo di variazione si
trova la temperatura di ritorno in caldaia nel mese pi freddo (fattore di correzione F7 del 6.6.5.1 delle
UNI EN TS 11300-2).
Salto termico acqua ritorno/fumi. Questo valore da specificare solo per caldaia a 4 stelle (prospetto 23d delle
www.logical.it
183
UNI EN TS 11300-2).
Generatore antecedente al 1996. Selezionare questa opzione in caso generatore antecedente al 1996 .
Generatore classificato *(1 stella). Selezionare questa opzione in caso generatore classificato *(1 stella).
Lattivazione o meno di uno dei precedenti men di selezione dipende dalla scelta eseguita dallUtente nella sezione Tipo di
generatore del sottomen Caratteristiche generali, precedentemente descritto.
METODO DI CALCOLO APPENDICE B.2
Nel caso il metodo di calcolo selezionato nelle Opzioni dellimpianto fosse quello analitico dellappendice B.2, il flusso di calcolo
implementato nel programma corrisponde ai punti descritti nellAppendice B, paragrafo B.2 delle UNI TS 11300-2.
I sottomen descritti in precedenza si modificano nel modo seguente:
-
Caratteristiche generali;
Potenza nominale;
Potenza intermedia;
Dettagli tecnici.
www.logical.it
184
www.logical.it
185
Come spiegato per il metodo Semplificato, anche in questo caso possibile fare caricare al programma i dati di un generatore
precedentemente registrato nellarchivio globale del programma o presente nellarchivio web dei generatori.
PARAMETRI STRETTAMENTE NECESSARI PER LESECUZIONE DEL CALCOLO
Per portare a termine il calcolo il programma necessita come minimo linserimento da parte dellutente dei seguenti
parametri:
gn,Pn [kW].
gn,Pn,W [kW]. Nel caso di produzione combinata.
gn,Pn [-].
-
gn,Pint [kW].
gn,Pint,W [kW]. Nel caso di produzione combinata.
gn,Pint [-].
gn,l,P0 [kW].
Kgn [-].
Per quanto concerne il significato dei parametri citati, si faccia riferimento a quanto gi spiegato in precedenza.
www.logical.it
186
Ausiliari:
cn [kW]. Potenza al focolare del generatore; la potenza di riferimento per le perdite al camino a bruciatore acceso
P 'ch,on.
ref [kW]. Potenza di riferimento per i fattori di perdita P 'ch,off e P 'gn,env. Solitamente cn = ref.
cn,min [kW]. Minima potenza continua al focolare a fiamma accesa; questo dato richiesto per generatori a stadi o
modulanti.
Wbr [W]. Potenza elettrica degli ausiliari del generatore posti prima del focolare, con riferimento al flusso di energia.
Wbr,min [W]. Potenza elettrica degli ausiliari a cn,min; questo dato richiesto per generatori a stadi o modulanti.
kbr. Fattore di recupero di W br, da assumere pari 0,8 (B.3.1 delle UNI TS 11300-2).
Waf [W]. Potenza elettrica degli ausiliari del generatore posti dopo il focolare, con riferimento al flusso di energia;
questo valore pu essere inserito manualmente dallUtente oppure, cliccando sul pulsante Calcola, il programma
calcola automaticamente un valore sulla base del prospetto B.18 delle 11300-2.
kaf. Fattore di recupero di W af, da assumere pari 0,8 (B.3.1 delle UNI TS 11300-2).
TW,fl [C]. Differenza di temperatura fra fumi ed acqua di ritorno in caldaia a potenza nominale.
Questo valore pu essere inserito manualmente dallUtente oppure, cliccando sul pulsante Calcola, il programma
calcola automaticamente sulla base del prospetto B.22 delle 11300-2.
O2,fl,dry [%]. Contenuto di ossigeno nei gas di combustione.
TW,fl,min [C]. Differenza di temperatura fra fumi ed acqua di ritorno in caldaia alla potenza minima.
Questo valore pu essere inserito manualmente dallUtente oppure, cliccando sul pulsante Calcola, il programma
calcola automaticamente sulla base del prospetto B.22 delle 11300-2.
O2,fl,dry,min [%]. Contenuto di ossigeno nei gas di combustione alla potenza minima.
ch [C]. Temperatura fumi in condizioni di prova per Pch,on.
www.logical.it
187
HUM air [%]. Umidit relativa dellaria di combustione: da assumersi pari al 50% con riferimento al prospetto B.22
delle 11300-2.
HUM fl [%].Umidit relativa dei fumi: da assumersi pari al 100% con riferimento al prospetto B.22 delle 11300-2.
Rendimenti:
30 [%]. Rendimento al 30% della potenza utile nominale.
100 [%].Rendimento al 100% della potenza utile nominale.
MENU PERDITE
Questa scelta permette di stimare il valore dellesponente n del fattore di carico, da assumersi nella formula (B.28) delle
UNI TS 11300-2: lesponente n ricavato dal programma dal prospetto B.13 delle UNI TS 11300-2, in base appunto alla
tipologia di generatore.
Pch,off [%]. Perdite al camino a bruciatore spento in condizioni di prova.
Questo valore pu essere inserito manualmente dallUtente oppure il programma lo calcola automaticamente sulla
base del prospetto B.17 delle 11300-2.
Tipo di funzionamento. Questa informazione permette di stimare i valori degli esponenti m e p del fattore di carico,
da assumersi nelle formule (B.29) e (B.31) delle UNI TS 11300-2.
Gli esponenti m e p sono ricavati dal programma dal prospetto B.16 delle UNI TS 11300-2.
Pgn,env [%]. Perdite al mantello in condizioni di prova.
Questo valore pu essere inserito manualmente dallUtente oppure, sulla base della scelta effettuata nel men a lato,
il programma ne consente il calcolo automatico con riferimento al prospetto B.14 delle 11300-2.
Ubicazione del generatore. Linformazione inserita in questo men permette di stimare, sulla base del
prospetto B.15 delle UNI TS 11300-2, il parametro kgn,env, fattore di riduzione delle perdite in accordo con lubicazione
del generatore.
Temperature:
w,gn,test [C]. Temperatura media di prova del generatore per valutare P ch,on.
a,test [C]. Temperatura ambiente, in condizioni di test.
Come spiegato per il metodo Semplificato, anche in questo caso possibile fare caricare al programma i dati di un generatore
precedentemente registrato nellarchivio globale del programma o presente nellarchivio web dei generatori.
PARAMETRI STRETTAMENTE NECESSARI PER LESECUZIONE DEL CALCOLO
Per portare a termine il calcolo il programma necessita come minimo linserimento da parte dellutente dei seguenti
parametri:
- cn [kW];
- cn,min [kW];
www.logical.it
188
Per quanto concerne il significato dei parametri citati, si faccia riferimento a quanto gi spiegato in precedenza.
www.logical.it
189
Pozzo caldo. Indicare dove verr rilasciato il calore prelevato dalla pompa, possibile scegliere tra acqua e aria.
Funzionamento pompa. Indicare il tipo di funzionamento della pompa, scegliendo tra modulante e on/off a gradini.
Carico minimo di modulazione [-]. Per le pompe modulanti, indicare il carico minimo di modulazione (valore
compreso tra 0 e 1).
Pompa di calore azionata da motore endotermico. Selezionando questa opzione il programma valuter la pompa
di calore come fosse del tipo a compressione, ma avendo gas e non elettricit come combustibile. Per ulteriori
delucidazioni si faccia riferimento al par.9.1 delle UNI TS 11300-4.
Efficienza e potenze:
COP/GUE [-]. In questa sezione richiesta lindicazione del COP o GUE, a seconda che la pompa di calore sia a
compressione o ad assorbimento, in condizione di pieno carico; in particolare, il programma richiede che tali
informazioni siano specificate in funzione di alcune temperature della sorgente fredda e del pozzo caldo, mediante la
compilazione della tabella seguente:
ATTENZIONE 1: le temperature della sorgente fredda e del pozzo caldo alle quali specificare il COP/GUE
variano con la tipologia di pompa; esse sono proposte dal programma in funzione dei prospetti 25 e 26 delle
UNI TS 11300-4, di cui si consiglia la consultazione.
E tuttavia possibile, sotto la propria responsabilit, personalizzare e aggiungere nuove temperature di sorgente
fredda e di pozzo caldo usando la barra dei comandi posta sopra la tabella.
ATTENZIONE 2: nel par.9.4.2.2 delle UNI TS 11300-4 chiaramente specificato che ai fini del modello di
calcolo riportato nella norma, i valori di COP/GUE alle varie temperature (vedi sopra), per prestazioni a pieno
carico, devono essere fornite dal fabbricante.
Potenza termica utile [kW]. In questa sezione richiesta lindicazione della potenza termica utile della pompa di
calore, in funzione delle temperature di sorgente fredda e pozzo caldo:
Per quanto concerne le temperature di pozzo caldo e sorgente fredda a cui riferirsi il discorso analogo a quanto gi
discusso nella sezione COP/GUE.
Altri dettagli tecnici:
Assorbimento ausiliari elettrici [W]. Indicare lassorbimento degli ausiliari elettrici della pompa.
Temperatura operativa limite di funzionamento TOL [C]. Indicare la temperatura limite di funzionamento della
sorgente fredda: si tratta di un dato definito dal fabbricante come limite di blocco della sorgente fredda.
Temperatura di cut-off, H,cut-off [C]. Indicare la temperatura della sorgente fredda a cui si decide, in fase di
progetto, di disattivare la pompa per temperature inferiori.
Correzione a carico ridotto:
Valutazione automatica [-].
Nel caso non si sia optato per la valutazione automatica del fattore di correzione Cc, il programma consente la stima
automatica di tale parametro sulla base del par.9.11 delle UNI TS 11300-4.
5.4.3.3
Nel caso il sistema di generazione prescelto fosse costituito da una caldaia a biomassa, la schermata di interfaccia che si apre
la seguente:
www.logical.it
190
Tipo di generatore. Le tipologie di generatore tra cui possibile scegliere sono quelle citate nei prospetti 1217 delle
UNI TS 11300-4.
Circuito ausiliario del generatore. Inserire i dati rappresentativi del circuito ausiliario nella seguente schermata:
www.logical.it
191
www.logical.it
192
www.logical.it
193
5.4.3.5
CATEGORIA: TELERISCALDAMENTO
Nel caso il sistema di generazione prescelto fosse costituito dal teleriscaldamento, la schermata di interfaccia che si apre la
seguente:
Teleriscaldamento
Tipo di combustibile.
Impostazione Tmedia della sottostazione. In questo men vengono sintetizzati i suggerimenti riportati nel
prospetto 34 delle UNI TS 11300-4 per la stima delle temperatura media della sottostazione: la scelta effettuata
determina un valore della temperatura media della sottostazione. Nel caso si volesse inserire autonomamente tale
dato occorre selezionare lopzione valore utente.
Temperatura media del fluido nella sottostazione, ss,w,avg [C]. Temperatura media del fluido nella sottostazione,
da stimarsi in base allimpostazione precedente.
Impostazione T installazione. In questo men vengono sintetizzati i suggerimenti riportati nel prospetto 33 delle
UNI TS 11300-4 per la stima delle temperatura media della sottostazione: la scelta effettuata determina un valore
della temperatura dellambiente dove installata la sottostazione. Nel caso si volesse inserire autonomamente tale
dato occorre selezionare lopzione valore utente.
T ambiente di installazione della sottostazione, a,ss [C]. Temperatura ambiente di installazione della
sottostazione, da stimarsi in base allimpostazione precedente.
Fattore di recupero delle perdite, Kss,env [-]. Questo fattore stimato sulla base dellindicazione data nel parametro
Imposta T installazione.
Fattore di perdita della sottostazione, Kss [W/K].
Potenza nominale della sottostazione, Fss [kW]. Potenza nominale della sottostazione da libretto di centrale.
Nel caso non fosse disponibile il dato relativo al fattore di perdita della sottostazione, la potenza termica persa nella
sottostazione in condizioni di esercizio valutata secondo la formula (110) delle UNI TS 11300-4 ed allutente
richiesto di specificare:
www.logical.it
194
ss,w,rif [C]. Temperatura media di riferimento del fluido, da ricavarsi in base al prospetto 32 della norma.
a,rif [C]. Temperatura di riferimento del locale ove installata la sottostazione, , da ricavarsi in base al prospetto 32
della norma.
PLss,env [%]. Fattore di perdita percentuale, da ricavarsi in base al prospetto 32 della norma e formula (111).
Circuito ausiliario del generatore. Inserire i dati rappresentativi del circuito ausiliario:
5.4.3.6
CATEGORIA: COGENERAZIONE
E possibile modellare un sottosistema di generazione costituito da una o pi unit cogenerative; per fare ci sufficiente
selezionare la categoria cogenerazione nella schermata descritta nel par.5.3.2.1 e completare il seguente pannello:
I dati rappresentativi di ciascun cogeneratore devono essere inseriti nella seguente schermata:
www.logical.it
195
ATTENZIONE: la norma UNI TS 11300-4, nel par.11.4.1, specifica che per ciascuna delle due modalit di
funzionamento prima elencate da utilizzarsi uno specifico un metodo di calcolo:
- metodo del contributo frazionale per funzionamento on-off;
- metodo del profilo di carico mensile per funzionamento modulante.
La modalit di funzionamento del cogeneratore influenza pertanto la tipologia di dati in ingresso che lutente deve
specificare.
Per le unit cogenerative basate su motore Stirling si applica il metodo di calcolo descritto nellappendice L delle
UNI TS 11300-4.
www.logical.it
196
Curve prestazionali. Questo campo opzionabile solo nel caso in cui la modalit di funzionamento sia modulante:
possibile scegliere tra curve prestazionali normalizzate e a carico variabile; solo per questultimo caso il programma
richiede anche la compilazione della seguente tabella:
Fattore di carico limite per modulazione del carico, [-].Questo campo opzionabile solo nel caso in cui la
modalit di funzionamento sia modulante.
Potenza degli ausiliari, [W].
N unit identiche. Indicare se sono presenti pi unit cogenerative con le stesse caratteristiche.
Potenza termica nominale del cogeneratore, FCG,ter,out,nom [kW].
5.4.3.7
E possibile inserire come sistema di generazione un generatore alimentato esclusivamente da energia elettrica:
www.logical.it
197
Nel caso si stia inserendo un generatore elettrico per il solo riscaldamento o un generatore elettrico per produzione combinata
acs/riscaldamento lunica tipologia consentita quella del generatore elettrico generico.
Per quanto concerne i dettagli tecnici da inserire:
Wgn,PO [W]. Potenza elettrica assorbita dalle pompe di circolazione interne al generatore.
5.4.3.8
Per inserire i dati relativi al sottosistema di generazione per la produzione di acs necessario posizionarsi nello schema ad
albero in corrispondenza della dicitura Generazione (acs) cliccare in alto, sulla barra delle icone per lacs il comando NUOVO:
il programma apre una schermata che invita alla scelta della categoria del generatore:
www.logical.it
198
5.5
Solare TERMICO
E possibile prevedere nel sistema edificio-impianto in fase di definizione, la presenza di pannelli solari termici per la produzione
di ACS e/o riscaldamento.
Per inserire un impianto solare termico, necessario entrare nel men Pannelli solari, nello schema ad albero posto sulla parte
sinistra della schermata, posizionarsi in corrispondenza della dicitura Solare Termico ed indicare a quale servizio energetico
applicare luso del solare termico:
Una volta effettuata tale selezione il programma richiede la compilazione di ulteriori informazioni che si differenziano per gli
utenti in possesso del modulo solare e per gli utenti che ne sono sprovvisti; nei seguenti paragrafi tratteremo questo argomento
in dettaglio.
5.5.1.
In presenza del Modulo Solare, viene richiesto allutente innanzitutto di specificare quali sono le caratteristiche geometriche di
installazione del pannello:
N di pannelli e area singolo pannello. Inserisci il numero dei pannelli e larea del singolo pannello; questultimo
dato non da inserire per collettore registrato in archivio (in quanto gi specificato in quella sede).
Inclinazione []. Inserisci linclinazione rispetto allorizzontale del pannello.
Azimut []. Inserisci langolo di azimut del pannello.
Riflettanza. Inserisci la riflettanza dellambiente circostante il pannello. La riflettanza indica, in ottica, la proporzione
di luce incidente che una data superficie in grado di riflettere. Cliccando sul comando Seleziona posto a lato puoi
scegliere tra i valori di riflettanza proposti nel prospetto 3 delle UNI/TR 11328-1 per diversi tipi di superficie.
www.logical.it
199
200
www.logical.it
201
202
In questo modo per ciascuna fila di pannelli potr essere indicato un differente valore di azimut e di inclinazione.
Riflettanza. Inserisci la riflettanza dellambiente circostante il pannello. La riflettanza indica, in ottica, la proporzione
di luce incidente che una data superficie in grado di riflettere. Cliccando sul comando Seleziona posto a lato puoi
scegliere tra i valori di riflettanza proposti nel prospetto 3 delle UNI/TR 11328-1 per diversi tipi di superficie.
Cliccando sul pulsante Imposta i parametri del pannello e del circuito solare, il programma visualizza alcuni parametri
riguardanti il pannello solare, fondamentali per limplementazione del metodo di calcolo:
Coefficiente di scambio termico dello scambiatore (Ust,hx). Inserisci questo dato quando vuoi stimare il
rendimento loop attraverso la formula riportata nel par.C.2.6., nota 12) delle UNI 11300-4.
www.logical.it
203
Rendimento del circuito solare (loop). Inserisci il rendimento del circuito comprendente i collettori, circolatore,
tubazioni e scambiatore di calore. Tale valore deve essere fornito dal produttore oppure stimato dai dati forniti dal
fabbricante con la formula riportata nel par.C.2.6., nota 12) delle UNI 11300-4; nel caso si opti per questultima
possibilit sufficiente cliccare sul comando Calcola posto a lato: si ponga attenzione al fatto che in questo caso
necessario avere specificato il parametro Ust,hx altrimenti il programma avverte che:
Archivio Pannelli:
Cliccando il comando Archivio Pannelli si accede allarchivio completo di pannelli solari e fotovoltaici presente nel programma:
www.logical.it
204
INFORMAZIONI GENERALI
Si sottolinea limportanza della scelta indicata accanto alla dicitura Tipo: la procedura di calcolo si differenzia infatti a
seconda del tipo di collettore indicato. E possibile scegliere tra:
- Collettore piano vetrato;
- Collettore a tubi sottovuoto con assorbitore piano;
- Collettore a tubi sottovuoto con assorbitore circolare;
- Collettore piano non vetrato.
Superficie esterna (superficie lorda) [m2]. Inserisci la superficie esterna lorda del pannello.
Superficie dapertura (superficie ingresso luce) [m2].
Superficie assorbente (superficie netta) [m2]. Inserisci la superficie di captazione netta del pannello, in accordo con la
norma EN 12975-2. Questo dato viene utilizzato nella procedura di calcolo.
Inclinazione min []. Inserire langolo di inclinazione minimo della superficie captante.
Inclinazione max []. Inserire langolo di inclinazione massimo della superficie captante.
Contenuto dellassorbitore [litri]. Inserire il volume dellassorbitore.
www.logical.it
205
Rendimento del collettore a perdite nulle, 0 [%]. Inserisci il rendimento del collettore a perdite nulle determinato
secondo UNI EN 12975-2 e riferito allarea di apertura del collettore. Questo dato viene utilizzato nella procedura di
calcolo.
Coefficiente di perdita globale del primo ordine, a1. Inserisci il coefficiente di perdita globale del collettore solare
del primo ordine, in W/ m2K, determinato in accordo alla UNI EN 12975-2. Questo dato viene utilizzato nella
procedura di calcolo.
Coefficiente di perdita globale del secondo ordine, a2. Inserisci il coefficiente di perdita globale del collettore
solare del secondo. ordine, in W/ m2K, determinato in accordo alla UNI EN 12975-2. Questo dato viene utilizzato
nella procedura di calcolo.
Capacit termica, C [kJ/m2K].
Coefficiente di correzione dellangolo di incidenza, IAM. Inserisci il modificatore dellangolo di incidenza secondo
la UNI EN 12975-2. Questo dato viene utilizzato nella procedura di calcolo.
Peso [Kg]. Peso del collettore.
Max temperatura desercizio [C].
Temperatura di stagnazione [C].
Portata volumetrica nominale [l/h].
Max sovrapressione desercizio (pressione di collaudo) [bar].
Stima apporto specifico annuo denergia [kWh/m2a].
Per registrare un nuovo pannello nellarchivio, cliccare il comando Nuovo pannello ed inserire i dati tecnici necessari.
Terminato linserimento dei dati per registrare quanto inserito cliccare sul pulsante Registra.
Caratteristiche dellimpianto solare termico:
I fabbisogni di energia per ACS e riscaldamento applicati allimpianto solare termico vengono stimati dal
programma, sulla base dei dati gi inseriti nei sottosistemi dellimpianto di riscaldamento e di produzione di ACS:
questi campi non sono quindi personalizzabili dallutente.
Frazione minima di copertura ACS attribuita ai pannelli solari: questa utilit da utilizzarsi congiuntamente alla
opzione Calcola larea minima necessaria precedentemente introdotta; possibile specificare al programma la
frazione di copertura minima dei fabbisogni energetici che si desidera soddisfare mediante i pannelli solari, il
programma calcoler qual la minima area di pannelli che permette di ottenere la copertura richiesta.
Accumulo. Limpianto solare termico , nella maggior parte dei casi, collegato ad un serbatoio di accumulo; i dati
relativi allaccumulo del solare sono da inserirsi nellapposito men:
www.logical.it
206
Le informazioni richieste dal programma hanno una duplice finalit, da un lato valutare il fattore adimensionale X, che
utilizzato nella procedura di calcolo per stimare lenergia solare prodotta dallimpianto; dallaltro stimare le perdite di
accumulo ed i possibili recuperi.
Per quanto riguarda il primo scopo, ossia la stima del fattore adimensionale X, con riferimento alle formule (C.5) e
(C.6) del par.C.2.6 delle UNI 11300-4, il programma richiede linserimento di alcune informazioni per la stima del
parametro fst (coefficiente di correzione della capacit dellaccumulo):
Configurazione impianto. Specifica se prevista una Integrazione termica con riscaldatore ausiliario (back-up)
o un Preriscaldamento solare.
Impianti a preriscaldamento
Capacit nominale dellaccumulo solare (Vnom). Inserisci il volume nominale del pozzo di accumulo. Questo dato
pu essere inserito manualmente oppure fatto stimare dal programma con lopzione Calcolo automatico. In questo
ultimo caso viene usata la formula (C.11) delle UNI 11300-4, ponendo fst = 1.
Capacit dellaccumulo assegnata al sistema di back-up (Vbu). Inserisci il volume riscaldato dal sistema di backup (volume contenuto tra la sommit del pozzo e il filo inferiore del riscaldatore). E necessario inserire questo dato
solo nel caso sia presente un sistema di back-up.
Indica la modalit di utilizzo del sistema di back-up. Inserisci il coefficiente di controllo del sistema di back-up; la
norma 11300-4 nel par.C.2.6.3 suggerisce di assumere:
- 1: se lintegrazione permanente;
- 0,7: se lintegrazione avviene solo durante la notte;
- 0,3: se lintegrazione di sola emergenza.
E anche possibile indicare un valore diverso per tale coefficiente, mese per mese:
Come per il caso precedente, necessario inserire questo dato solo nel caso sia presente un sistema di back-up.
Per quanto riguarda il secondo scopo, la stima delle perdite di accumulo ed i possibili recuperi, i dati richiesti sono:
Ubicazione accumulo. Indica dov collocato laccumulo, scegliendo tra:
- in ambiente riscaldato;
- in ambiente non riscaldato;
- in esterno.
Coefficiente di dispersione termica del serbatoio (k boll). Coefficiente di dispersione termica dellapparecchio di
accumulo.
Temperatura media di accumulo (s). Temperatura media dellaccumulo.
Temperatura ambiente del locale dove laccumulo ( a,s). Temperatura ambiente del locale di installazione
dellaccumulo.
Nel caso il valore di kboll non sia noto a priori, il programma consente di calcolarlo: si selezioni Ricava kboll da questi dati e si
inseriscano i seguenti dati:
SS [m2]. Superficie esterna dellapparecchio di accumulo.
dS [mm]. Spessore dello strato isolante dellapparecchio di accumulo.
S [W/ mK]. Conduttivit dello strato isolante dellapparecchio di accumulo.
www.logical.it
207
Le perdite dellaccumulo solare sono determinate dal programma in accordo al metodo di calcolo descritto nel
par.6.9.3 della UNI 11300-2.
Ausiliari distribuzione. In questa sezione richiesto linserimento dei dati relativi agli ausiliari elettrici degli impianti
termici a circolazione forzata. Nel seguito, per ciascun dato richiesto verr anche fornita unindicazione del suo
utilizzo nella procedura di calcolo.
Tipo di circolazione. Indica se limpianto solare a circolazione naturale o forzata. Nel caso la scelta ricada su
circolazione naturale, nel seguito non verr richiesto di inserire alcun dato circa la potenza elettrica degli ausiliari.
Potenza nominale complessiva pompe di circolazione (Waux,sol). Inserisci la potenza nominale complessiva delle
pompe di circolazioni presenti. Questo dato pu essere inserito manualmente o fatto stimare dal programma
attraverso la seguente espressione:
Waux,sol = 50 + 5A [W]
in cui A in m2 la superficie di apertura dei collettori.
Circolatore in ambiente riscaldato. Indicare se lausiliario di distribuzione collocato in un ambiente riscaldato;
questa informazione utilizzata dal programma per valutare i recuperi termici dagli ausiliari elettrici.
Isolamento delle tubazioni tra sistema solare e sistema di back-up. Indica se presente lisolamento per le
tubazioni tra sistema solare e sistema di back-up; questa informazione utilizzata dal programma per valutare le
perdite di distribuzione tra il sistema solare termico ed il riscaldatore ausiliario (par.C.2.9.2 della UNI 11300-4).
CALCOLO
Dopo avere inserito tutti i dati descritti in precedenza, nel men calcolo viene calcolata la producibilit dei
pannelli inseriti.
In questa schermata vengono riassunti i risultati pi importanti del calcolo svolto; in particolare si sottolineano le seguenti
grandezze:
www.logical.it
208
Qgn,out,w e Qgn,out,H [MJ]. Fabbisogno di energia in uscita dal sistema di generazione per produzione
rispettivamente di ACS e riscaldamento.
Qsol,out,w e Qsol,out,H [MJ]. Energia solare prodotta per la produzione di ACS e riscaldamento; questo dato fornito
sia annualmente che mensilmente.
fW, fH [%]. Frazione di copertura del fabbisogno per la produzione di ACS e riscaldamento.
E possibile stampare un report completo dei calcoli svolti cliccando il comando Relazione di calcolo.
5.5.2
Solare termico senza il modulo solare
Per gli utenti non in possesso del modulo solare, non possibile inserire nella modellazione del sistema edificio-impianto in
analisi alcun pannello solare.
5.6
Solare FOTOVOLTAICO
E possibile prevedere nel sistema edificio-impianto in fase di definizione, la presenza di pannelli solari fotovoltaici per la
produzione di energia elettrica.
Per inserire un impianto solare fotovoltaico, necessario entrare nel men Pannelli solari, nello schema ad albero posto sulla
parte sinistra della schermata, posizionarsi in corrispondenza della dicitura Solare Fotovoltaico ed indicare che ledificio dotato
di pannelli solari fotovoltaici:
Una volta effettuata tale selezione il programma richiede la compilazione di ulteriori informazioni che si differenziano per gli
utenti in possesso del modulo solare e per gli utenti che ne sono sprovvisti; nei seguenti paragrafi tratteremo questo argomento
in dettaglio.
5.6.1
In presenza del Modulo Solare, viene richiesto allutente innanzitutto di specificare quali sono le caratteristiche geometriche di
installazione del pannello:
www.logical.it
209
Pannello fotovoltaico. Puoi selezionare dallelenco una tipologia generica di pannello, scegliendo tra:
- Silicio monocristallino;
- Silicio policristallino;
- Film sottile di silicio amorfo;
- Altri strati di film sottile;
- Film sottile di seleniuro di indio-rame-gallio (CIGS);
- Film sottile di telluro di cadmio (CdTe).
- oppure un pannello registrato in archivio.
N di pannelli e area totale. Inserisci il numero dei pannelli e larea del singolo pannello; questultimo dato non da
inserire per pannello registrato in archivio (in quanto gi specificato in quella sede).
Inclinazione []. Inserisci linclinazione rispetto allorizzontale del pannello.
Azimut []. Inserisci langolo di azimut del pannello.
Riflettanza. Inserisci la riflettanza dellambiente circostante il pannello. La riflettanza indica, in ottica, la proporzione
di luce incidente che una data superficie in grado di riflettere. Cliccando sul comando Seleziona posto a lato puoi
scegliere tra i valori di riflettanza proposti nel prospetto 3 delle UNI/TR 11328-1 per diversi tipi di superficie.
Calcola larea minima necessaria. Clicca sulla casella per lasciare al programma il calcolo dellarea di pannelli
necessaria per soddisfare i fabbisogni elettrici indicati successivamente.
Efficienza pannello Kpv [%].Inserire lefficienza nominale del pannello. Questo dato non da inserire per pannello
registrato in archivio (in quanto gi specificato in quella sede).
www.logical.it
210
Modulo SOLARE FOTOVOLTAICO stima lenergia elettrica prodotta mensilmente dal sistema fotovoltaico sulla base della
seguente espressione:
Eel,pv,out = pv x Apv x Epv
in cui:
pv: efficienza complessiva di conversione dellimpianto fotovoltaico [-]
Apv: area occupata dai modulo fotovoltaici [m2]
Epv: irradiazione solare incidente sulla superficie dei moduli fotovoltaici [MJ/m 2]
Lefficienza pv pu essere stimata utilizzando uno dei seguenti metodi:
CALCOLO AUTOMATICO:
pv = Kpv x fpv
in cui:
Kpv:
efficienza nominale del pannello [%]
fpv:
fattore di efficienza del sistema, valutato in base al prospetto 9 della norma UNI 11300-4.
CALCOLO GENERICO
pv = Kpv x Kg x inverter x (1 p)
in cui:
Kpv:
efficienza nominale del pannello [%]
inverter: efficienza dellinverter [%]
p:
altre perdite associate allimpianto [%]
Kg:
coefficiente di correzione dipendente dalla temperatura a cui lavora il pannello:
Kg = [100 g x (tc 25)] / 100
tc = ta + [NOCT 20] /0,8 x I
ta :
temperatura ambiente [C]
NOCT: temperatura operativa normale della cella [C]
I:
irradianza sulla superficie del modulo [kW /m2]
tc:
temperatura delle celle [C]
g:
coefficiente di variazione dellefficienza nominale del pannello con la temperatura [%C]
Superficie lorda pianta edificio a livello terreno [m 2]. Questa informazione da specificare al programma per
effettuare la verifica richiesta dal Dlgs n.28, Allegato 3-comma 3.
Per quanto concerne il comando Carta solare e ombreggiamenti si rimanda a quanto gi descritto nel capitolo del solare
termico.
Per gestire il progetto dei pannelli solari fotovoltaici cliccare il comando Progetta i pannelli ed il programma aprir in
automatico le schermate del modulo SOLARE:
www.logical.it
211
DATI GENERALI
Il contenuto di questo sottomen assolutamente analogo a quanto gi spiegato per lomonimo men nel solare termico.
PANNELLO E FABBISOGNI
www.logical.it
212
TERMOLOG riporta in una tabella, automaticamente, i fabbisogni di energia elettrica dellimpianto di riscaldamento e
di produzione di acs, ricavati sulla base dellinserimento dati svolto precedentemente nei vari sottosistemi costituenti
limpianto (ausiliari elettrici della distribuzione, generazione, ecc).
Dato che lutilizzo del comando fotovoltaico nel programma ha lo scopo di stimare qual la quota parte di energia
primaria richiesta dalledificio che pu essere coperta dalenergia elettrica prodotta da fonte rinnovabile, il carico
elettrico riportato in queste sede non modificabile dallutente in quanto gi rappresentativo delleffettivo carico
elettrico delledificio.
Analisi del carico elettrico: Frazione minima di copertura del carico elettrico attribuito ai pannelli / % Copertura
Questa funzione da utilizzarsi insieme alla precedente riguardante il calcolo dellarea minima dei pannelli e
permette di indicare un livello minimo di copertura del carico elettrico che deve essere soddisfatto dai pannelli.
CALCOLO
Dopo avere inserito tutti i dati descritti in precedenza, nel men Calcolo viene calcolata la producibilit dei pannelli fotovoltaici.
Il programma visualizza in una tabella i risultati numerici dei calcoli svolti; in particolare, le principali grandezze esplicitate sono:
- Eel,pv,out [MJ]. Energia elettrica prodotta dal sistema fotovoltaico; questo dato fornito sia annualmente che
mensilmente.
- Eel,pv,rete [MJ]. Energia elettrica sovraprodotta dal sistema fotovoltaico; questo dato fornito sia annualmente che
mensilmente.
- Eel [MJ]. Carico elettrico applicato.
www.logical.it
213
Accanto alla precedente tabella riportato un grafico in cui sono sono rappresentate le quantit energia fornita dallimpianto
fotovoltaico ed energia richiesta, con un utile raffronto mensile.
E inoltre possibile stampare un report completo dei calcoli svolti cliccando il comando Relazione.
www.logical.it
214
Terminata la modellazione dellinvolucro disperdente e linserimento dellimpianto possibile avviare il calcolo degli indici di
prestazione energetica: nel men Calcolo e verifica cliccare il comando Calcolo:
Il programma avvier immediatamente le elaborazioni e aggiorner la visualizzazione dellarea di lavoro con i risultati del
calcolo.
www.logical.it
215
Fabbisogni di energia termica: vengono visualizzati i risultati dei calcoli relativi allinvolucro, il fabbisogno energetico
invernale ed estivo, il fabbisogno di ACS e i relativi indici, confrontandoli con i limite previsto dalla normativa.
Riscaldamento: fabbisogni di energia primaria e rendimenti: vengono visualizzate lenergia primaria per il
riscaldamento, la classe energetica, lindice di prestazione e il rendimento globale stagionale.
Vengono indicate anche lenergia primaria rinnovabile usata per il riscaldamento e la relativa percentuale di copertura
da fonte rinnovabile: per ulteriori delucidazioni sullargomento si rimanda alla lettura del successivo paragrafo.
Lindice di prestazione EPi e il rendimento globale stagionale per il riscaldamento sono confrontati con i valori limite
previsti dalla normativa.
Acqua calda sanitaria: fabbisogni di energia primaria e rendimenti: vengono visualizzate lenergia primaria per la
produzione di acs, la classe energetica, lindice di prestazione e il rendimento globale stagionale.
Vengono indicate anche lenergia primaria rinnovabile usata per la produzione di acs e la relativa percentuale di
copertura da fonte rinnovabile: per ulteriori delucidazioni sullargomento si rimanda alla lettura del successivo
paragrafo.
Lindice di prestazione EPacs e il rendimento globale stagionale per il riscaldamento sono confrontati, se previsto dalla
normativa, con i valori limite in essa indicati.
Fabbisogno globale: energia primaria e rendimenti: Le grandezze mostrate sono le stesse gi descritte nei campi
precedenti: in questo caso il riferimento la prestazione globale, comprensiva sia del consumo per la produzione di
acs che del consumo per il riscaldamento.
www.logical.it
216
Lutente pu decidere quali risultati visionare, selezionando il riquadro posto a lato dei vari argomenti e cliccando poi su OK.
Si ricorda che la simbologia utilizzata per indicare le varie grandezze che concorrono alla stima delle prestazioni energetic he
dellinvolucro edilizio conforme a quella assunta nella norma UNI TS 11300-1.
Nel caso nella modellazione siano presenti pi unit immobiliari, il programma consente di visualizzare i risultati dellinvolucro di
una specifica unit immobiliare, a scelta dellutente:
IMPIANTO / ACS
Selezionando lopzione impianto il programma permette di analizzare il dettaglio delle elaborazioni svolte riguardanti la parte
impiantistica per la produzione di energia per il riscaldamento e acs; i calcoli sono raggruppati per argomento, al fine di
consentire una pi agevole consultazione, distinguendo tra circuiti di utenza (o di zona) e circuito primario:
ENERGIA PRIMARIA
www.logical.it
217
Selezionando questa opzione possibile visionare il dettaglio dei calcoli effettuati per stimare la percentuale di copertura da
fonte rinnovabile, calcolata sulla base delle Raccomandazioni CTI; per ulteriori delucidazioni si rimanda alla consultazione del
paragrafo successivo.
possibile visualizzare unutile diagramma dei calcoli appena svolti: dagli istogrammi rappresentati risulta semplice ed
immediato valutare se la percentuale di fonte rinnovabile raggiunta nella propria modellazione risulta conforme ai limiti di legge.
6.1.5 Involucro
Posizionandosi in corrispondenza del sottomen Involucro:
www.logical.it
218
possibile visualizzare un riassunto dei principali risultati relativi allinvolucro delledificio in analisi.
E presente anche una rappresentazione grafica dei contributi energetici che concorrono a determinare il fabbisogno energetico
dellinvolucro: trasmissione, ventilazione, apporti solari ed apporti interni; la rappresentazione grafica consente di individuare in
maniera intuitiva quali sono i contributi termici preponderanti, sui quali eventualmente intervenire, che intervengono nel bilancio
energetico dellinvolucro.
6.1.6 Verifiche
Nel sottomen Verifiche di legge, possibile visualizzare un riepilogo di tutte le verifiche svolte dal programma:
Per quanto concerne le verifiche connesse al Dlgs n.28, ritroviamo in questa sezione i punti a), b), c) e d) descritti diffusamente
nei paragrafi precedenti.
www.logical.it
219
6.2
ll D.Lgs. n 28/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28-03-2011, recepisce la direttiva europea 2008/28/CE sulla
promozione delluso dellenergia da fonti rinnovabili.
Il decreto prevede per i progetti di nuovi edifici e/o di edifici sottoposti a ristrutturazioni "rilevanti" l'obbligo di coprire il
fabbisogno energetico dell'edificio con delle percentuali minime di energia derivanti da fonti rinnovabili.
Pi dettagliatamente i nuovi limiti da rispettare sono:
a) Con energia proveniente da fonti rinnovabili deve essere coperta una quota non inferiore al 50% del fabbisogno per
acqua calda sanitaria (Allegato 3 del Decreto - Comma 1);
b) Con energia proveniente da fonti rinnovabili deve essere coperta una quota non inferiore al 20% del fabbisogno
energetico complessivo dell'edificio (Allegato 3 del Decreto - Comma 1).
La percentuale indicata aumenter al 35% dal 01-01-2014, e al 50% dal 01-01-2017.
Nel caso la normativa prescelta fosse quella della Regione Emilia Romagna, D.G.R. n. 1366 del 2011, il limite del 35%
di copertura in vigore dal 30-05-2012.
c) Nei casi in cui sussiste limpossibilit tecnica di ottemperare agli obblighi di integrazione con fonti rinnovabili,
necessario utilizzare nelle verifiche un EPi,lim modificato secondo le indicazioni del decreto (Allegato 3 del Decreto Comma 8);
d) La potenza elettrica degli impianti a fonti rinnovabili installati calcolata, in kW, sulla base della formula riportata nell
Allegato 3 del Decreto - Comma 3.
Termolog EpiX 7, con riferimento al metodo di calcolo illustrato nelle UNI TS 11300-4 e alle pi recenti raccomandazioni CTI
(CTI 14), permette di eseguire tutte le verifiche di legge richieste dal sopracitato decreto.
Qui di seguito se ne riporta uno stralcio, inerente al calcolo di QR per la produzione di ACS (QRacs); ovviamente le stesse
elaborazioni sono presenti per la climatizzazione invernale e la produzione globale.
TERMOLOG EpiX 7 riporta i dettagli del calcolo della copertura da rinnovabile per i vari servizi energetici presenti; i valori di QR
sono gli stessi riportati della tabella di riepilogo dei risultati descritta nel paragrafo precedente.
6.3
Lo strumento Confronta
Nel men Confronta possibile accedere ad un utile strumento che consente di analizzare, in modo semplice e rapido, gli
effetti che eventuali cambiamenti sullinvolucro edilizio o sullimpianto possono avere sulle prestazioni energetiche del sistema
edificio-impianto:
www.logical.it
220
www.logical.it
221
www.logical.it
222
E necessario indicare:
Struttura da sostituire. Indicare la struttura che si intende sostituire: il programma permette di scegliere tra le
strutture, appartenenti a quella tipologia, incluse nellarchivio locale del modello in esame. Selezionando lopzione
Elimina la struttura dal computo delle dispersioni verr analizzato un intervento in cui, rispetto allo stato di fatto,
la struttura indicata viene eliminata dal computo delle dispersioni.
Sostituisci con la struttura. Indicare la struttura con la quale si intende sostituire la struttura originaria: anche in
questo caso, il programma permette di scegliere tra le strutture, appartenenti a quella tipologia, incluse nellarchivio
locale del modello in esame.
Costo dellintervento. Inserire il costo dellintervento per ogni m 2 di struttura opaca/trasparente sostituita.
Costo fisso aggiuntivo. Inserire un eventuale costo fisso aggiuntivo dello scenario.
Le ultime due informazioni vengono utilizzate dal programma per stimare il costo complessivo dellintervento ed, in base al
risparmio di combustibile ottenuto ed al suo costo, il tempo di ammortamento dellinvestimento.
SOSTITUZIONE GENERATORE
www.logical.it
223
Per inserire le caratteristiche tecniche dei pannelli cliccare sui relativi comandi:
per una descrizione dettagliata dei parametri richiesti in questa sezione si rimanda la consultazione al capitolo relativo agli
impianti.
Viene infine richiesto di specificare il costo dellintervento per calcolare poi il tempo di ritorno dellinvestimento.
www.logical.it
224
E possibile valutare linfluenza che linstallazione di valvole di termoregolazione pu avere sulla performance energetica
delledificio.
Indicare il tipo di regolazione e le caratteristiche delle valvole, nonch il costo dellintervento.
INSTALLAZIONE DI IMPIANTO DI VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
possibile inserire un impianto di ventilazione meccanica in ciascuna delle zone riscaldate: selezionare lopzione Inserisci
impianto VMC e cliccare su Imposta parametri per definirne le caratteristiche tecniche.
Per una descrizione dettagliata dei parametri tecnici della ventilazione meccanica si faccia riferimento a quanto gi spiegato nel
presente testo nel paragrafo 3.2.2.1.
www.logical.it
225
Per calcolare l'incentivo ottenibile ai sensi del Conto Energia Termico cliccare il comando:
6.4
Esportazione xml
Nella barra delle icone del men Calcolo di Termolog EpiX 7 vengono gestiti i comandi che consentono di esportare, mediante
le creazione di un file con estensione .xml, i dati di input e i calcoli eseguiti dal programma verso i principali portali regionali
adibiti alla gestione di pratiche energetiche.
In particolare, i portali regionali in cui possibile esportare il file .xml prodotto con TERMOLOG sono:
ATTENZIONE: La funzione di esportazione del file .xml visibile solo nel caso lanalisi svolta dallUtente sia la
certificazione di un edificio esistente, pertanto una prerogativa del modulo CERTIFICATORE.
Nel caso tra i moduli abilitati dallutente fosse presente anche il modulo di VALUTAZIONE AMBIENTALE, tra i pulsanti abilitati
nella barra delle icone del men Calcolo sar presente anche il comando ITACA: tale funzione permette di esportare tutte le
elaborazioni svolte dal programma che possono essere utilizzate per la compilazione del protocollo nazionale Itaca 2011. Per
www.logical.it
226
maggiori informazioni circa le funzionalit di questo modulo si rimanda alla lettura del capitolo relativo.
6.5
Stampe
Terminate, se necessarie, le verifiche sulla relazione possibile passare alla fase di stampa dei documenti, a cui si accede dal
men Stampa:
Men Stampa.
Tutti i documenti stampabili in questa sezione vengono compilati in formato .doc e possono essere aperti direttamente con il
Word Processor interno al programma o con quello predefinito sul computer: possibile modificare questa impostazione dal
comando Opzioni:
www.logical.it
227
La relazione energetica pu essere personalizzata compilando i sottomen contenuti nella schermata che si apre:
Dettaglio isolamento: viene allegato alla relazione un riassunto delle trasmittanze degli elementi disperdenti
dellinvolucro in esame e delle dispersione per trasmissione e ventilazione.
Allegati relativi alle strutture opache: per ciascuna struttura opaca viene allegata alla relazione una scheda che
riassume le caratteristiche della struttura in termini di stratigrafia e di condizioni al contorno e le verifiche a cui
soggetta: verifiche di condensa interstiziale e superficiale, verifiche di massa e inerzia termica, diagramma di
sfasamento dellonda termica.
Allegati relativi ai vetri: per ciascun vetro viene allegata alla relazione una scheda che riassume le caratteristiche
termiche e la verifica di trasmittanza del vetro.
sar poi onere dellUtente allegare effettivamente la documentazione citata al file .doc prodotto dal programma con la relazione
energetica.
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA:
in questa sezione possibile riassumere i documenti aggiuntivi che lutente ha intenzione di allegare alla relazione energetica;
le finalit di questa sezione sono analoghe alla precedente.
Per completare la compilazione della relazione energetica necessario inserire le informazioni richieste in ciascuno dei
sottomen inclusi nel men Testi da inserire:
www.logical.it
228
Certificazione
Energetica
(ACE)
e dellAttestato di
Per stampare lattestato di certificazione energetica premere il seguente tasto, posto nella barra degli strumenti sotto al men
Stampa:
I formati degli attestati di certificazione (e qualificazione) energetica saranno congruenti a quanto previsto dalla normativa di
riferimento selezionata per lo svolgimento dei calcoli.
Nel caso il modello in analisi fosse costituito da pi unit immobiliari, il programma permette di stampare lACE sia per lintero
edificio che per ciascuna delle unit immobiliari presenti.
www.logical.it
229
In questa sezione richiesto linserimento di alcune informazioni generali sulledificio in esame che saranno inserite dal
programma nelle stampe della relazione energetica e dei certificati.
CATASTO:
www.logical.it
230
IMPIANTO E NOTE:
INCARICHI:
Indicare il nome delle varie figure professionali che hanno preso parte al progetto; cliccando sul pulsante Seleziona, posto a
lato, il programma consente di attingere ai nominativi inseriti dallUtente nellarchivio Anagrafica del men home:
www.logical.it
231
LAPE appena visualizzato pu essere salvato in formato .doc mediante il comando Salva presente sulla barra delle icone.
Con lo stesso criterio possibile catalogare e salvare gli APE relativi alla singola unit immobiliare o allintero edificio, la
relazione energetica e le stampe di progetto.
www.logical.it
232
Valutazione Ambientale
7.1
Questo capitolo fornisce le istruzioni per affrontare i principali passaggi per lutilizzo del Modulo di Valutazione Ambientale di
Termolog EpiX 7.
Il Modulo Valutazione Ambientale un utile ausilio per gli utenti che, a partire dal progetto energetico di un edificio, desiderano
compilare il protocollo ITACA dello stesso, ai fini di fornire un valutazione della sua sostenibilit ambientale.
ATTENZIONE
Questo calcolo attivo in TERMOLOG EpiX7 selezionando come normativa di calcolo il DPR 59/09
Il Modulo Valutazione Ambientale consente di esportare, in modo semplice ed intuitivo, i calcoli svolti dal programma e
compilare i criteri inerenti alla valutazione energetica delledificio del protocollo ITACA.
Liter logico seguito da questo tutorial sar il seguente: illustrare per ciascun criterio del protocollo ITACA 2011 quali sono le
funzionalit che mette a disposizione il Modulo di Valutazione Ambientale per consentirne una veloce compilazione.
Il tutorial si conclude presentando le due possibilit fornite allutente per visualizzare i parametri rappresentativi del protocollo
ITACA: un file .xls e un file .xlm di collegamento con lapplicativo Proitaca.org.
Si rammenta che lutilizzo del Modulo Valutazione Ambientale richiede che lutente abbia abilitato sullo stesso pc il Modulo
Progettista.
7.2
Nuova costruzione/Ristrutturazione
Il Protocollo ITACA 2011 riporta nelle sue pagini iniziali in un quadro sinottico lappilicabilit dei singoli criteri allanalisi di edifici
di nuova costruzione o oggetto di ristrutturazione.
In particolare, nel seguente prospetto se ne riporta una rappresentazione relativa ai soli criteri trattati dal Modulo di Valutazione
Ambientale:
www.logical.it
233
Termolog EpiX 7 riconoscer automaticamente un edificio come una nuova costruzione, e ne valuter i relativi criteri, qualora
nel men Relazione si sia indicato come Intervento:
"Nuova costruzione o ristrutturazione integrale di edifici con superficie utile superiore a 1000 m o ampliamenti volumetrici
(deltaV>20%)".
Analogamente, per fare riconoscere al programma che ledificio in esame una ristrutturazione, si scelga:
"Ristrutturazione totale o parziale o manutenzione straordinaria dell'involucro di edifici con superficie utile non superiore a 1000
m"
oppure
"Nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici, o sostituzione di generatori di calore"
I criteri che non competono ad una tipologia di intervento non verranno compilati dal programma.
7.3
Residenziale/Uffici
Il Protocollo ITACA 2011 distingue la sua applicazione a destinazioni duso residenziali e destinazioni duso uffici.
Termolog EpiX 7 riconoscer automaticamente un edificio con destinazione duso residenziale qualora nel men Relazione si
sia indicato come destinazione prevalente il tipo E.1.
Analogamente, per fare riconoscere al programma che ledificio in esame un ufficio si scelga come destinazione prevalente il
tipo E.2.
7.4 B.1: Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita
delledificio
Vengono qui di seguito illustrati quali sono i parametri compilati dal Modulo Valutazione Ambientale con riferimento alla sezione
B.1 del Protocollo Itaca 2011, a cui si rimanda per ulteriori delucidazioni.
CRITERIO B.1.2: Energia primaria per il riscaldamento
Indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (EPi) per l'intero edificio di cui al d.lgs 192/2005 e
ss.mm.ii e secondo la procedura descritta nella norma UNI TS 11300-2 (B) [kWh/m2 o kWh/m3]
Valore limite dell'indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (EPi,L) di cui al d.lgs n. 192/2005 e
ss.mm.ii (A) [kWh/m2 o kWh/m3]
CRITERIO B.1.5: Energia primaria per la produzione dellacqua calda sanitaria
Fabbisogno di energia primaria per ACS (EPacs) [kWh/m2 o kWh/m3]
7.5
Vengono qui di seguito illustrati quali sono i parametri compilati dal Modulo Valutazione Ambientale con riferimento alla sezione
B.3 del Protocollo Itaca 2011, a cui si rimanda per ulteriori delucidazioni.
www.logical.it
234
7.6
Vengono qui di seguito illustrati quali sono i parametri compilati dal Modulo Valutazione Ambientale con riferimento alla sezione
B.4 del Protocollo Itaca 2011, a cui si rimanda per ulteriori delucidazioni.
CRITERIO B.4.1: Riutilizzo delle strutture esistenti
Superficie complessiva dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai interpiano degli
edifici esistenti (A) [m2]
Superficie complessiva dell'involucro opaco (chiusura verticale, orizzontale e inclinata) e dei solai interpiano degli
edifici esistenti riutilizzata in progetto senza il ricorso ad interventi di demolizione (B) [m2]
Per indicare al programma che una struttura opaca impiegata nella modellazione dellinvolucro opaco stata riutilizzata
necessario selezionare lapposita opzione nella scheda generale della struttura:
www.logical.it
235
Per indicare che un serramento composto di materiali riciclati/recuperati necessario aprire la scheda del serramento e
selezionare:
www.logical.it
236
www.logical.it
237
Peso complessivo dei materiali di finitura prodotti ad una distanza compresa tra i 150 e i 250 Km dal sito di intervento
[kg]
Peso complessivo dei materiali di finitura prodotti ad una distanza compresa tra i 250 e i 300 Km dal sito di intervento
[kg]
Per indicare al programma che un materiale di finitura aprire la scheda della struttura e selezionare lopzione:
In questo modo il materiale e/o i materiali in questione verranno conteggiati nel calcolo del parametro prima denominato A come
di materiali di finitura.
Per il calcolo dei parametri che richiedono di specificare la distanza dal sito di intervento entro la quale stato prodotto il
materiale di finitura, necessario specificare questo dato nelle scheda della struttura:
www.logical.it
238
a cui si accede nel men Calcolo di Termolog EpiX 7, cliccando il comando denominato ITACA.
E utile osservare che il programma con il comando Calcola superfici permette di calcolare in automatico con un algoritmo
interno la Stotale per alcune delle aree di applicazione qui sopra indicate.
La compilazione delle restanti aree di applicazione (o anche la modifica di quelle compilate in automatico dal programma) e
delle Sriciclata onere esclusivo dellutente.
7.7
Vengono qui di seguito illustrati quali sono i parametri compilati dal Modulo Valutazione Ambientale con riferimento alla sezione
B.6 del Protocollo Itaca 2011, a cui si rimanda per ulteriori delucidazioni.
CRITERIO B.6.2: Energia netta per il raffrescamento
Indice di prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell'involucro edilizio (EPe,invol) (B) [kWh/m2 o kWh/m3]
Indice di prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell'involucro edilizio limite (EPe,invol,lim) (A) [kWh/m2 o
kWh/m3]
CRITERIO B.6.3: Trasmittanza termica dellinvolucro edilizio
Trasmittanza termica media degli elementi di involucro Um (B) [W/m2K]
Trasmittanza termica media degli elementi di involucro corrispondente ai valori limite di legge (Um,lim) (A) [W/m2K]
CRITERIO B.6.4: Controllo della radiazione solare
Il programma compiler per il caso in esame la seguente tabella:
in cui:
www.logical.it
239
7.9
Una volta terminata la modellazione del sistema edificio-impianto in analisi possibile stampare un documento in formato xls
che sintetizza i parametri rientranti nei criteri del Protocollo Itaca 2011, stimabili a partire dalle informazioni inserite in Termolog
EpiX 7.
Per stampare il file .xls riassuntivo sufficiente nel men Calcolo, cliccare il comando ITACA, presente nelle barra delle icone:
Nella finestra che si apre compilare le informazioni aggiuntive richieste per i criteri B.3.3 e B.4.10:
www.logical.it
240
e infine cliccare il pulsante Esporta XLS; a questo punto il programma visualizzer il file xls con compilate le informazioni
discusse nelle pagine precedenti.
Nella finestra che si apre compilare le informazioni aggiuntive richieste per i criteri B.3.3 e B.4.10:
www.logical.it
241
e infine cliccare il pulsante Esporta XML: il programma richieder quindi allutente di specificare in quale cartella salvare il file
xml appena creato.
Per accedere al sito Proitaca.org (www.Proitaca.org) al termine dellesportazione xml sufficiente selezionare la relativa
opzione.
Per ulteriori delucidazioni si rimanda alla consultazione del Protocollo VEA, disponibile sul sito della Regione Friuli Venezia
Giulia.
www.logical.it
242
Questo capitolo fornisce le istruzioni per affrontare i principali passaggi per lutilizzo del Modulo PONTI TERMICI di Termolog
EpiX 7.
Il Modulo PONTI TERMICI un ausilio per gli utenti che vogliano calcolare la trasmittanza lineica dei ponti termici presenti in un
edificio.
Il Modulo consente di calcolare e di ottenere un disegno del modello di calcolo in formato DXF dei pi comuni ponti termici di un
edificio.
Il Modulo si basa sullabaco pubblicato da CESTEC (ora Finlombarda), in cui sono stati analizzati, calcolati e modellati con
equazioni un corpo di 90 tipi di ponti termici. La lettura e la comprensione del documento sono passaggi necessari per
luso corretto del modulo.
Indirizzo per scaricare labaco: http://www.cened.it/06_10_11.
Ambiente di lavoro
Con il modulo PONTI TERMICI possibile calcolare le seguenti tipologie o archetipi:
1.
2.
3.
4.
5.
www.logical.it
243
6.
7.
8.
9.
10.
11.
8.2
Parete solaio.
Parete esterna con parete interna.
Balcone
Parete con copertura piana.
Parete con serramento.
Compluvi e displuvi.
Il modulo PONTI TERMICI unestensione dei moduli di progetto e certificazione ed in grado di calcolare e registrare un
ponte termico sia nellarchivio generale, sia nellarchivio locale del progetto corrente.
Per avviare il modulo ci sono diverse possibilit:
1.
2.
3.
Finestra principale di TERMOLOG EpiX 7, vedi fig.1. Clicca su Modulo ponti termici, quindi su nuovo.
Dalla finestra di gestione degli archivi, vedi fig.2. Clicca su Nuovo ponte termico.
Dalla schermata Strutture di TERMOLOG EpiX 7, vedi fig.3. Clicca su Ponte e seleziona Ponte da abaco.
www.logical.it
244
Generale: in cui selezioni il tipo di ponte, puoi assegnare il nome, una descrizione e selezionare limmagine associata.
Parametri: in cui effettui il calcolo del ponte.
Documenti: in cui puoi gestire i documenti associati al ponte termico corrente.
www.logical.it
245
4.
Seleziona dallelenco ad albero la tipologia di ponte termico. In risposta alla selezione, il programma compiler il
campo Nome e il campo della descrizione.
Imposta il verso di dispersione, scegliendo fra quelli disponibili.
Limmagine del ponte sar generata automaticamente dal programma. Limmagine generata non rappresenta un
dettaglio costruttivo, ma rappresenta il modello di calcolo. Se possiedi unimmagine pi dettagliata, puoi selezionarla e
assegnarla tramite i pulsanti di gestione dellimmagine.
Passa alla cartella Parametri.
www.logical.it
246
1.
2.
3.
Dallarchivio vengono estratte le pareti, pavimenti o coperture in accordo al tipo di ponte termico che si intende
calcolare. Ad esempio, se stato selezionato il tipo di ponte ASP.001 ANGOLO SPORGENTE ISOLATO
DALL'ESTERNO CON PILASTRO, il programma selezioner tutte le pareti presenti nellarchivio che siano isolate
allesterno.
Per individuare la posizione di uno strato isolante, il programma ricerca lo strato che abbia la conduttivit pi piccola
e inferiore ad un valore impostabile dallutente (preimpostato a 0.4 W/mK). Se lo strato individuato posizionato nel
primo terzo della struttura considerato Interno, se posizionato nel secondo terzo considerato Centrale,
altrimenti Esterno.
Lo strato isolante identificato preselezionato nela tendina Strato isolante.
ATTENZIONE: Per poter calcolare un qualsiasi ponte termico necessario che nellarchivio (sia esso generale che
locale), siano presenti le strutture principali (pareti, coperture, pavimenti). Se larchivio vuoto (ad esempio nel caso di
una relazione o certificazione appena creata), il modulo non potr calcolare nessun ponte termico.
I parametri richiesti dipendono dal tipo di ponte termico da calcolare. Per la conduttivit del calcestruzzo presente un link che
imposta tale valore a 2 W/mK.
Il calcolo del ponte termico da luogo ad alcuni risultati intermedi che sono visibili nella sezione inferiore della finestra.
Risultati di calcolo
I modelli di calcolo utilizzati dal programma hanno dei campi di validit, superati i quali i modelli non garantiscono un intervallo
di confidenza del 95%. Il programma avvisa lutente se il calcolo porta a risultati intermedi che sono al di fuori del campo di
validit con un messaggio nel pannello dei risultati.
Per concludere e salvare il ponte termico premi il pulsante Salva.
Per stampare la piccola relazione di calcolo, premi il pulsante Stampa.
8.3
Il modulo PONTI TERMICI in grado di generare automaticamente un disegno in formato DXF del ponte termico.
Il disegno generato non un disegno esecutivo, quindi non contiene tutti i dettagli necessari, ma un disegno che rappresenta
il modello di calcolo utilizzato.
Il disegno visualizzabile allinterno di un CAD cliccando sul collegamento Apri il file DXF nel CAD.
www.logical.it
247
8.4
In assenza del modulo PONTI TERMICI, allinterno dei moduli PROGETTISTA e CERTIFICATORE di Termolog EpiX 7 viene
fornito un set predefinito di Ponti Termici analitici calcolati mediante labaco parametrico dei ponti termici in riferimento alle
strutture della norma UNI/TR 11552.
Questo capitolo contiene le schede tecniche di ogni ponte termico fornito nel Set e delle strutture utilizzate per il calcolo.
Dati: nei dati vengono indicati il nome e la descrizione generale del ponte termico, la categoria (angoli, pilastri ecc.), il
verso di dispersione e la trasmittanza lineica.
Caratteristiche generali: vengono fornite le caratteristiche termiche e geometriche degli elementi che costituiscono il
ponte termico.
www.logical.it
248
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 0,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,532 W/(mK)
www.logical.it
249
www.logical.it
250
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 0,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,729 W/(mK)
www.logical.it
251
www.logical.it
252
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 2,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,422 W/(mK)
www.logical.it
253
www.logical.it
254
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 0,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,375 W/(mK)
www.logical.it
255
www.logical.it
256
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 0,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,619 W/(mK)
www.logical.it
257
www.logical.it
258
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 2,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,422 W/(mK)
www.logical.it
259
www.logical.it
260
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 2,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,619 W/(mK)
www.logical.it
261
www.logical.it
262
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 2,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,375 W/(mK)
www.logical.it
263
www.logical.it
264
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 2,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,532 W/(mK)
www.logical.it
265
www.logical.it
266
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 0,000 W/(mK)
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,508 W/(mK)
www.logical.it
267
www.logical.it
268
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PILASTRO
Conducibilit termica del pilastro, PIL: 0,000 W/(mK)
PARETE
www.logical.it
269
www.logical.it
270
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,100 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,422 W/(mK)
TRAVE
Conducibilit termica della trave, TR: 2,000 W/(mK)
Spessore dello strato di isolante della parete, LISO: 0,000 m
www.logical.it
271
www.logical.it
272
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,100 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,304 W/(mK)
TRAVE
Conducibilit termica della trave, TR: 2,000 W/(mK)
Spessore dello strato di isolante della parete, LISO: 0,000 m
www.logical.it
273
www.logical.it
274
PONTE TERMICO: Muratura cassa vuota faccia vista non isolata -parete interna
DATI
Nome dellelemento:
Muratura cassa vuota faccia vista-parete interna
Descrizione:
Trasmittanza termica lineaica di parete esterna isolata all'interno con
parete interna ricavata in riferimento a muratura a cassa vuota in
laterizio forato da UNI/TR 11552:2014 - Tipologia MCV05 - spessore
parete interna 25cm
Categoria: PARETI INTERNE
Disperde verso:
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,344 W/(mK)
PARETE INTERNA
Spessore della parete interna, LPIN: 0,25m
www.logical.it
275
www.logical.it
276
Esterno
STRUTTURA PONTE TERMICO: Parete esterna con parete interna MCV02- PIN.002
SEZIONE
Nome:
Parete esterna con parete interna
MCV02- PIN.002
Codice:
PIN.002
Descrizione:
PIN.002 PARETE ESTERNA
ISOLATA ALL'INTERNO CON
PARETE INTERNA
Categoria:
Parete esterna con parete interna
Disperde verso:
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,422 W/(mK)
PARETE INTERNA
Spessore della parete interna, LPIN: 0,25m
www.logical.it
277
www.logical.it
278
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,100 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,508 W/(mK)
TRAVE
Conducibilit termica della trave, TR: 2,000 W/(mK)
Spessore dello strato di isolante della parete, L ISO: 0,000 m
www.logical.it
279
www.logical.it
280
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,100 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,422 W/(mK)
TRAVE
Conducibilit termica della trave, TR: 2,000 W/(mK)
Spessore dello strato di isolante della parete, L ISO: 0,000 m
www.logical.it
281
www.logical.it
282
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,100 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,485 W/(mK)
TRAVE
Conducibilit termica della trave, TR: 2,000 W/(mK)
Spessore dello strato di isolante della parete, LISO: 0,000 m
www.logical.it
283
www.logical.it
284
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,422 W/(mK)
TELAIO FINESTRA
Spessore del telaio, LTEL: 0,10m
Conducibilit termica telaio del serramento, EQ,TEL: 2,00 W/(mK)
www.logical.it
285
www.logical.it
286
Esterno
CARATTERISTICHE GENERALI
Resistenza termica superficiale interna, Rsi: 0,130 m2K/W
Resistenza termica superficiale esterna, Rse: 0,040 m2K/W
PARETE
Conducibilit termica equivalente della parete, EQ: 0,729 W/(mK)
TELAIO FINESTRA
Spessore del telaio, LTEL: 0,10m
Conducibilit termica telaio del serramento, EQ,TEL: 2,00 W/(mK)
www.logical.it
287
www.logical.it
288
Di seguito vengono riportate le schede tecniche delle strutture considerate per il calcolo dei ponti termici in conformit alla
norma UNI/TR 11552.
MCV01 (2-12-2,5-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
0,625 W/(m2K)
296 Kg/m2
- m2
Verticale
435,0 mm
1,601 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Intonaco interno
Intercapedine daria_1
Intonaco esterno
Adduttanza esterna (flusso orizzontale)
TOTALE
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
11,1
120,0
0,387
0,310
800
1,00
10,0
5,0
25,0
0,139
0,180
1,00
1,0
1,0
250,0
0,281
0,890
800
1,00
10,0
5,0
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
435,0
1,601
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
289
MCV02 (2-8-2-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
0,671 W/(m2K)
315 Kg/m2
- m2
Verticale
390,0 mm
1,490 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
11,1
11,1
Intonaco interno
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
80,0
0,400
0,200
800
1,00
10,0
5,0
20,0
0,045
0,444
30
1,00
150,0
150,0
250,0
0,400
0,625
1.000
1,00
5,6
5,6
Intonaco esterno
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
390,0
1,490
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
290
MCV03 (2-8-2,5-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
1,055 W/(m2K)
514 Kg/m2
- m2
Verticale
395,0 mm
0,948 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
Intonaco interno
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
11,1
80,0
0,400
0,200
800
1,00
10,0
5,0
Intercapedine daria_1
25,0
0,139
0,180
1,00
1,0
1,0
Mattoni pieni
250,0
0,720
0,347
1.800
1,00
10,0
5,0
Intonaco esterno
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
395,0
0,948
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
291
MCV04 (2-8-4-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
0,604 W/(m2K)
515 Kg/m2
- m2
Verticale
410,0 mm
1,657 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
11,1
Intonaco interno
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
80,0
0,400
0,200
800
1,00
10,0
5,0
40,0
0,045
0,889
15
1,22
50,0
50,0
Mattoni pieni
250,0
0,720
0,347
1.800
1,00
10,0
5,0
Intonaco esterno
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
410,0
1,657
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
292
MCV05 (2-12-2,5-12)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
1,001 W/(m2K)
192 Kg/m2
- m2
Verticale
285,0 mm
0,999 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Intonaco interno
Intercapedine daria_1
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
11,1
120,0
0,387
0,310
800
1,00
10,0
5,0
25,0
0,139
0,180
1,00
1,0
1,0
120,0
0,387
0,310
800
1,00
10,0
5,0
0,040
285,0
0,999
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
293
MLP01 (2-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
1,760 W/(m2K)
450 Kg/m2
- m2
Verticale
290,0 mm
0,568 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Intonaco interno
Mattoni pieni
Intonaco esterno
Adduttanza esterna (flusso orizzontale)
TOTALE
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
11,1
250,0
0,720
0,347
1.800
1,00
10,0
5,0
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
290,0
0,568
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
294
MLP03 (2-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
1,182 W/(m2K)
250 Kg/m2
- m2
Verticale
290,0 mm
0,846 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Intonaco interno
Intonaco esterno
Adduttanza esterna (flusso orizzontale)
TOTALE
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
11,1
250,0
0,400
0,625
1.000
1,00
5,6
5,6
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
290,0
www.logical.it
0,846
295
MPF02 (1-4-25-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
0,522 W/(m2K)
251 Kg/m2
- m2
Verticale
320,0 mm
1,917 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Intonaco esterno
Adduttanza esterna (flusso orizzontale)
TOTALE
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
10,0
0,100
0,100
450
1,38
444,4
55,6
150,0
40,0
0,040
1,000
30
0,67
150,0
250,0
0,400
0,625
1.000
1,00
5,6
5,6
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
320,0
1,917
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
296
MCO03 (2-20-2)
Le propriet termiche dellelemento opaco sono valutate in base alla UNI EN ISO 6946.
Parete
Esterno
Disposizione:
Spessore:
Resistenza R:
Colore:
1,611 W/(m2K)
280 Kg/m2
- m2
Verticale
240,0 mm
0,621 (m2K)/W
Chiaro
STRATIGRAFIA
Strato
Spessore
s
[mm]
Intonaco interno
Blocchi in calcestruzzo
Intonaco esterno
Adduttanza esterna (flusso orizzontale)
TOTALE
Conduttivit
Resistenza
R
Densit
Capacit term.
C
Fattore
a
Fattore
u
[W/(mK)]
[(m2K)/W]
[Kg/m3]
[kJ/(kgK)]
[-]
[-]
0,130
20,0
0,700
0,029
1.400
1,00
11,1
11,1
200,0
0,500
0,400
1.400
0,92
100,0
66,7
20,0
0,900
0,022
1.800
1,00
16,7
16,7
0,040
240,0
0,621
Resistenza unitaria superficiale interna: 0,130 (m2K)/W
Resistenza unitaria superficiale esterna: 0,040 (m2K)/W
www.logical.it
297