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Eserciziario di Principi di
Ingegneria Chimica
Giulia Bozzano
Sommario
BILANCI DI MATERIA.................................................................................................................... 7
Miscelatore................................................................................................................................................... 7
Colonna di assorbimento ......................................................................................................................... 10
Combustione del metano ......................................................................................................................... 10
Distillazione alcol etilico ........................................................................................................................... 10
Separazione correnti idrocarburiche ...................................................................................................... 11
Essicatore .................................................................................................................................................. 11
BILANCI TERMICI........................................................................................................................ 13
Scambiatore di calore aria-vapore ......................................................................................................... 13
Processo di produzione di acido nitrico: ossidazione di ammoniaca e di monossido di azoto..... 13
Scambiatore di calore .............................................................................................................................. 23
DIFFUSIONE STAZIONARIA ....................................................................................................... 30
Combustione di una particella di carbone ............................................................................................. 30
Dissoluzione di un cristallo di sale ......................................................................................................... 31
Sublimazione di una sfera naftalina in aria ........................................................................................... 32
Ossidazione e consumo di una particella Zinco................................................................................... 34
Scioglimento di un cristallo di zucchero in acqua ................................................................................ 36
Combustione di una goccia di olio combustibile .................................................................................. 37
Separazione elio mediante parte porosa .............................................................................................. 39
Calcolo del flusso di calore attraverso le pareti di un tubo ................................................................. 43
CONVEZIONE NATURALE .......................................................................................................... 46
Moto ascensionale tra due pareti a diversa temperatura ................................................................... 46
Convezione naturale intorno ad una sfera ............................................................................................ 50
Lattina in frigo ............................................................................................................................................ 52
Lastra quadrata ......................................................................................................................................... 54
Sfera acciaio in aria .................................................................................................................................. 56
Aria scaldata in tubo ................................................................................................................................. 59
TEORIA DELLA PENETRAZIONE DI HIGBIE ............................................................................. 62
1
Introduzione
Questo eserciziario raccoglie le esercitazioni e i temi desame del corso di Principi di Ingegneria
Chimica del Politecnico di Milano. La maggior parte degli esercizi sono proposti con la risoluzione
completa, mentre per alcuni vengono riportati solo i risultati affinch gli studenti possano
esercitarsi a ragionare da soli e ad organizzare di conseguenza i calcoli necessari. I problemi
numerici dei vari esercizi sono di natura da semplice a complessa, richiedendo anche risoluzioni
mediante integrazioni numeriche o azzeramenti di funzione. Alcuni esercizi, ancorch non nella
sezione temi desame, fanno riferimento a temi di esame assegnati neglli anni.
BILANCI DI MATERIA
Miscelatore
In un miscelatore isotermo vengono alimentate in continuo tre diverse correnti liquide (1,2 e 3 le
cui portate sono rispettivamente pari a 10, 20 e 35 m3/h) di propriet e composizioni note (riportate
in tabella). La corrente in uscita identificata dal numero 4. Si chiede di determinare per
questultima (ipotizzando che la miscela sia ideale):
1.
2.
3.
4.
Quantit e composizione
Peso molecolare medio
Calore specifico medio (molare e massivo)
Densit della miscela ipotizzando che le densit dei singoli componenti non dipendano dalla
composizione
Componenti
densit (Kg/m3)
792
1000
1220
Peso molecolare
32
18
46
0.436
0.10
0.30
0.60
0.15
0.65
0.20
0.45
0.15
0.40
Kg i
,
Kg tot
la frazione massiva del componente generico i, dividendo questultima per la densit, si ottiene il
volume occupato dal singolo componente rapportato alla massa totale. Essendo la miscela ideale,
si pu poi sommare su tutti i componenti presenti nella corrente la grandezza ottenuta e dedurre
cos la densit della miscela:
1.)
corrente =
i i
i
1
= Kg tot
e dimensionalmente
3
m i Kg i m 3tot
i
Kg i Kg tot
Correnti
mix (Kg/m3)
1089
997
956
10
20
35
65
10890
19940
33460
64290
m3/h
Kmoli/h
1089
1.376
34
3267
3.268
181.5
6534
5.356
142
Kg/h
m3/h
Kmoli/
h
2991
3.780
93.5
12961 12.961
720.0
3988
3.270
86.7
Kg/h
m3/h
15057
19.01 470.5
5019
5.019 278.8
13384
10.97 291
Corrente 2:
Corrente 3:
Kmoli/h
Corrente 4:
8
m3/h
Kmoli/
h
19137 24.166
598
21247 21.248
1180.3
23906 19.596
519.7
64290 Kg/h
portata volumetrica:
65 m3/h
portata molare:
2298 Kmoli/h
0.26
0.51
0.23
0.33
0.37
frazione molare xi
Kg i
Kmoli i Kg i
PM i x i dimensionalmente pari a
=
Kmoli i Kmoli TOT Kmoli TOT
Sommando lultimo prodotto scritto su tutti i componenti, si ottiene il peso molecolare medio:
2.)
19.2
18
20.056
~ medio molare = C
~
pi i = 0.67
C
i pi x i = 18.8 ; C p medio massivo = i C
p
La densit della corrente 4 viene infine dedotta analogamente al caso delle correnti 1,2, e 3:
3.)
mix ,4 =
1
Kg
= 989 3
m
i i
i
Colonna di assorbimento
In una colonna di assorbimento si producono 50 kg/h di soluzione acqua-acetone contenente il
10% in massa di acetone . Alla colona alimentata una miscela aria-acetone contenente il 20%in
massa di acetone. Lacetone viene rimosso mediante una corrente di acqua. La rimozione non
completa. La corrente di gas in uscita contiene ancora il 3% in massa di acetone. Si calcoli la
portata massiva della miscela aria-acetone alimentata alla colonna.
Soluzione:
Portata mix aria-acetone =28.53 kg/h
H2O = 13.08%
N2 = 73.82%
10
Soluzione:
R
PH2O= 200
mmHg
F
PH2O= 10
mmHg
F
PH2O= 200
mmHg
ESSICCATORE
F+R
PH2O= 50
mmHg
Solido
asciutto
Solido bagnato
20% H2O
5% H2O
Soluzione:
11
In un ora si producono 453.59 kg di solido, di cui 362.87 kg di solido asciutto. Il solito in uscita
contiene il 5% di acqua, quindi la portata totale in uscita 362.87/0.95 = 381.97 kg/h. La quantit
di acqua rimossa quindi 453.59 381.97 = 71.62 kg/h = 3.98 kmol/h.
0
Si calcoli ora F la portata entrante. Essendo 1 atm = 760 mmHg,
10/760 = 0.0132, mentre la
0
= 0.9868 e la portata di aria entrante Fair = F * 0.9868. Il rapporto molare del
frazione di aria
vapore in uscita
= 200/(760-200) = 0.3575 (moli vap/moli air). Le moli di acqua in uscita
sono Fvap,out = * Fair = 0.352 * F. Le moli di acqua che passano dal solido allaria sono 0.352 *
F - 0.0132 * F = 3.98 kmol/h quindi F = 25.9 kmol/h.
Si calcoli ora la portata di riciclo R. La portata totale entrante all essiccatore F+R e la frazione
molare di acqua ,
50/760 =
10 F + 200 R = 50 F + 50 R
( 10+200)
760
150 R = 40 F
R = 3.13 kmol/h
12
BILANCI TERMICI
Tair,in
F Tair,out
HEATER
V saturo
V condensato
Dati:
Cp air = 1.005 [kJ/kg/K].
Hcond,H2O@ 1 atm = -40.8 [kJ/mol].
Soluzione
Usando come base di calcolo un minuto il calore totale ceduto dalla corrente di vapore uguale a
Q = V * Hcond,H2O = 2040 kJ
Tout
13
4 NH3 + 3 O2 2 N2 + 6 H2O
e si ritenga nulla lammoniaca non reagita (in realt se ne trovano tracce dellordine di 200 ppm).
I gas in uscita da questo stadio subiscono una serie di raffreddamenti durante i quali avviene
lossidazione di NO a NO2 :
2 NO + O2 2 NO2
2 NO2 N2O4
la cui cinetica cos rapida da poter considerare raggiunto allistante lequilibrio; la costante di
equilibrio :
Kp =
p N 2O4
2
p NO
2
6866
= 0.698 *10 9 exp
14
La corrente di gas cos ottenuta viene inviata alla torre di assorbimento in cui avvengono le
seguenti reazioni:
Il monossido di azoto prodotto viene inviato alle unit di ossidazione e riutilizzato nel processo.
Si richiede di:
Composto
Hf (kJ/mol)
NH3 (l)
-67.20
NH3 (g)
-46.19
H2O (l)
-285.84
15
-241.83
NO2 (g)
+33.8
N2O4
+9.3
NO (g)
+90.37
b *102
Composto A
Aria
28.94
0.4147
NO2 (g)
36.07
3.97
NO(g)
c *105
d *109
0.3191
-1.965 0-1500
-2.88
7.87
0-1200
29.50 0.8188
-0.2925
0.3652
0-3500
HNO3 (l)
110.0 -
25
H2O (l)
75.4
0-100
H2O (g)
33.46 0.6880
0.7604
-3.593
0-1500
O2 (g)
29.10 1.158
-0.6076
1.311
0-1500
N2 (g)
29.00 0.2199
0.5723
-2.871
0-1500
NH3 (g)
35.15 2.954
0.4421
-6.686
0-1200
N2O4 (g)
75.7
-11.3
0-300
12.5
SOLUZIONE
1. Disegnare lo schema semplificato del processo
16
NO RIC = ?
H2O = ?
T reac. = 700 C
xNH3 = 10%
Mix
T = 175 C
Q out = 7 kW
NH3
NO
=?
=?
Ox NO
T = 180 C
Q in = ?
Faria = ?
Torre di
assorbimento
Aria
Aria
Surriscaldata
P = 780 kPa
T=?
HNO3
Ossidazione NH3 a NO
La reazione di ossidazione di NH3 a dare NO una reazione esotermica, catalizzata, condotta in
modo adiabatico in condizioni di non-equilibrio:
4 NH3 + 5 O2 4 NO + 6 H2O
In queste condizioni altre reazioni competono con la reazione desiderata.
La reazione pi favorita a T = 800C quella che porta alla formazione di N . Essendo desiderata
2
Ossidazione NO ad NO
La reazione presenta il fatto inusuale che la velocit della reazione aumenta al diminuire della
temperatura.
Dimerizzazione di NO ad N O
2
3 HNO HNO + 2 NO + H O
2
Le reazioni sono favorite per motivi termodinamici a bassa temperatura ed alta pressione.
Queste reazioni avvengono gi in parte nelle tubazioni e nelle apparecchiature disposte tra il
bruciatore e la torre di assorbimento, e sono completate nella torre di assorbimento dellacido
nitrico.
La torre di assorbimento (a piatti) opera a pressioni comprese tra 1 e 12 atm, ed costruita con
materiali resistenti alla corrosione (acciai inossidabili).
Torre di assorbimento
Nell'operazione di assorbimento gas-liquido si ha lo scambio di materia (un soluto) da
una fase gassosa a una fase liquida, quindi per incrementare il coefficiente di scambio di
materia (ovvero la velocit di trasferimento di materia) necessario avere un'ampia area
interfacciale tra le due fasi. Allo scopo si utilizzano dei contattori gas-liquido (in inglese "gasliquidcontactors"), ovvero delle apparecchiature chimiche in cui si realizza un'interfaccia tra la fase
gassosa e la fase liquida.
L'assorbimento gas-liquido pu avere luogo nelle seguenti apparecchiature, disposte in ordine
per hold-up crescente:
colonna spray (o "a spruzzo")
colonna a film cadente
colonna a piatti
colonna a riempimento
recipiente agitato
colonna a bolle.
18
Nella colonna spray la fase liquida costituisce la fase dispersa (sotto forma di
minutissime goccioline), mentre la fase gassosa costituisce la fase continua. Nella colonna a bolle
invece avviene il contrario: la fase liquida costituisce la fase continua, mentre la fase gassosa
costituisce la fase dispersa (sotto forma di bolle). Gli altri casi rappresentano invece dei casi
intermedi tra la colonna spray e la colonna a bolle.Tra le apparecchiature citate, la colonna a
riempimento quella che viene in genere preferita per svolgere l'operazione di assorbimento su
scala industriale.Nella colonna a film cadente un sottile strato liquido scorre sulle pareti interne del
recipiente; questa apparecchiatura utile ai fini dello studio del meccanismo di assorbimento,
infatti possibile verificare l'efficienza dello scambio di materia al variare dello spessore
del film liquido. La colonna a film cadente invece non si presta alla prassi industriale a causa della
bassa area interfacciale.
2. Calcolare la portata di aria in ingresso e la temperatura alla quale deve essere pre-riscaldata
prima di essere inviata al miscelatore.
Al fine di determinare la portata di aria in ingresso al miscelatore necessaria impostare il bilancio
di materia al miscelatore stesso.
La formulazione pi generale di un bilancio: ACC = IN OUT + GEN
In condizioni stazionarie laccumulo nullo, di conseguenza: IN OUT + GEN = 0
Il bilancio materiale globale al miscelatore risulta: FNH 3 IN + F ARIA IN = Ftot OUT
Il bilancio materiale specifico per lammoniaca : FNH
NH = x NH
3
F ARIA =
PM NH 3
3
PM
FNH 3
NH
=x NH 3
PM NH 3
x PM
i
FNH 3 =7939.5
OUT
= Ftot NH 3
IN
3
= 0.0615
i
Kg
Kmol
fARIA = 275.3
h
h
IN
3
IN
OUT
+ H ARIA = H tot
T
H i (T ) = fi x j H f , j TRIF + Cp j dT = fi x j H f , j TRIF + a + bT + cT 2 + dT 3 dT =
T
j =1
j =1
TRIF
RIF
( )
( )
( )
NC
1
1
1
2
3
4
= fi x j H f , j TRIF + a(T TRIF ) + b T 2 TRIF + c T 3 TRIF + d T 4 TRIF
2
3
4
j =1
( )
1
1
1
2
2
3
3
4
4
H NH 3 TIN , NH 3 = fNH 3 H f , j TRIF + a NH 3 TIN , NH 3 TRIF + b NH 3 TIN , NH 3 TRIF + c NH 3 TIN , NH 3 TRIF + d NH 3 TIN , NH 3 TRIF
2
3
4
( )
1
1
1
2
2
3
3
4
4
H ARIA(TIN , ARIA ) = fARIA H f , j TRIF + a ARIA (TIN , ARIA TRIF ) + bARIA TIN , ARIA TRIF + c ARIA TIN , ARIA TRIF + d ARIA TIN , ARIA TRIF
2
3
4
( )
1
1
1
2
2
3
3
4
4
x ARIA H f , j TRIF + a ARIA (TOUT TRIF ) + 2 b ARIA TOUT TRIF + 3 c ARIA TOUT TRIF + 4 d ARIA TOUT TRIF
1
1
1
2
2
3
3
4
4
+ x NH 3 H f , j TRIF + a NH 3 (TOUT TRIF ) + b NH 3 TOUT TRIF + c NH 3 TOUT TRIF + d NH 3 TIOUT TRIF
2
3
4
( )
19
(T ) H
H
mix
OUT
NH 3 TIN , NH 3 + Q = H ARIA (TIN , ARIA )
H
NH 3 TIN , NH 3 = 1.34 10 KJ / h
(T ) = 1.319 10 6 KJ / h
H
mix
OUT
aria,IN=
3. Calcolare la composizione molare e la portata della corrente uscente dal reattore ed il calore
scambiato.
Le reazioni coinvolte nel reattore di ossidazione sono:
4 NH3 + 5 O2 4 NO + 6 H2O
4 NH3 + 3 O2 2 N2 + 6 H2O
In queste condizioni la conversione dellammoniaca pu ritenersi completa. In particolare la
conversione di NH3 nella prima reazione pari al 97% mentre il restante 3% consumato nella
reazione secondaria non voluta.
NR
IN
OUT
fNH 3 fNH 3
+ NH 3 ,i i = 0
i =1
OUT
IN
fNH 3
= fNH 3 (1 ) = 0
IN
OUT
fO2 fO2
+ O2 ,i i = 0
i =1
1 = 1 fNH
IN
3
2 = 2 fNH 3 IN
3
OUT
IN
IN 5
fO2
= fARIA x ARIA fNH 3 1 + 2 = 20.035 Kmol/h
4
4
IN
3
1= 29.67 Kmol/h
Le moli complessive in uscita dal reattore di ossidazione sono: f OUT = 313.53 Kmol/h
20
x H 2O = 0.146
x N 2 = 0.695
xO2 = 0.064
IN (T =175C ) =f IN x H T + Cp dT = 2.077 10 4 KJ / h
H
j
f , j RIF
j
j =1
TRIF
T
NC
j =1
TRIF
( )
( )
Q = 1.657 10 6 KJ / h
4-5. Calcolare la composizione molare e la portata della corrente uscente a 180C dalle unit di
raffreddamento.
Le reazioni coinvolte in questa fase del processo sono:
2NO + O2 2 NO2
2 NO2 N2O4
In particolare la seconda reazione cos rapida da poter considerare raggiunto allistante
lequilibrio.
6866
In questa fase del processo si ha che fare con un ricircolo. In queste condizioni non possibile
risolvere step by step il processo, ma necessario considerare nel suo insieme la parte di
processo influenzata dal ricircolo.
Una procedimento alternativo quello di partire con un valore di primo tentativo, determinare il
riciclo e procedere iterativamente fino a convergenza.
21
IN
fNO2 = fNO2 + 21 22
IN
RIC
fNO = fNO 21 + fNO
IN
AGG
fO 2 = fO 2 1 + fO 2
IN
fN 2 O 4 = fN 2 O 4 + 2
K eq =
2
1
P f IN + 2 2
NO2
1
2
( )
ftot = 2.66 10 3
) e 5 equazioni. Per
saturare i gradi di libert del sistema necessario aggiungere equazioni o informazioni relative al
processo.
La corrente in uscita dal treno di scambiatori vieni inviata alla torre di assorbimento, dove
avvengono le seguenti reazioni:
3 NO2 (g) + H2O (l) 2 HNO3(aq) + NO (g)
N2O4 (g) + H2O (l) HNO3(aq) + HNO2(aq)
3 HNO2 (aq) HNO3(aq) + H2O (l) + 2 NO (g)
Considerando una conversione completa per ciascuna reazione
1
2
RIC
IN
fNO = fNO + 1 + 2 = fNO2 + fN 2 O4
3
3
IN
2
fNO = fNO
1 + fO 2
IN
21 + fNO
Soluzione:
x O2 = 0
AGG
IN
fO 2 = fO 2 1 + fO 2
x N 2 O 4 = 0.0004
IN
fN 2 O 4 = fN 2 O 4 + 2
=0
x NO = 0
RIC
IN
fNO = fNO 21 + fNO
K eq
=0
RIC
x NO2 = 0.1399
IN
fNO2 = fNO2 + 21 2 2
2
1
=
P f IN + 2 2
1
2
NO2
AGG
x H 2O = 0.145
3
( )
fNO = 0
fO 2 = 0
2
1
IN
RIC
fNO = fNO + 1 + 2 = fNO2 + fN 2O4
3
3
RIC
= 14.835 Kmol / h
2
2
1
2
1
RIC
fNO = fNO2 + fN 2 O4 = 21 22 + 2 = 1
3
3
3
3
3
IN
RIC
= 21 fNO
fNO
fO 2 = 0
fO 2
AGG
K eq =
=1 fO 2
2
3
IN
IN
21 fNO = 1 1 = fNO = 2.225 101 Kmol / h
3
4
AGG
IN
fO 2
= 1 fO 2 = 2.218 Kmol / h
RIC
IN
fNO
= 21 fNO = 14.84 Kmol / h
fO 2 = 0
fNO = 0
fN 2 O4 = 2
IN
1
2
ftot = 2.66 10 3
P fNO IN + 21 22 2
2
( )
IN
AGG
ftot = fN 2 + fN 2
+ fH 2 O + fN 2 O4 + fNO2 = 316.67 - 2 Kmol / h
K eq =
fN 2 O4 = 2
1
2
ftot = 2.66 10 3 2 = 0.1271 Kmol / h
P ( 44.506 22 )2
( )
xNO2 = 0.1399
Soluzioni
xN 2 O4 = 0.0004
xH 2 O = 0.145
xN 2 = 0.715
ftot =316.54 Kmol / h
IN
FH 2O = fH 2O fNO2 fN 2 O4 + fN O PM H 2 O = 558.67 Kg / h
3
3 2 4
2
FHNO3 = fNO2 + fN 2 O4 + fN O PM HNO3 =1867.647 Kg / h
2 4
3
3
HNO3 = 0.769
FH 2O , stechiometrica =
FHNO3 1 HNO3
PM H 2 O HNO3
= 63.64 Kmol / h
Le moli di acqua intrinsecamente presenti nel sistema sono 45.88, da cui le moli da aggiungere:
H 2 O = 17.76 Kmol/h
Scambiatore di calore
In uno scambiatore di calore un olio, con una portata pari a 0.5 Kg/s, deve essere raffreddato da
116 C a 81 C. Il fluido refrigerante acqua con una portata in alimentazione di 0.3 Kg/s ed una
temperatura iniziale di 8C. Si chiede di valutare le superfici di scambio rispettivamente per uno
scambiatore in equicorrente e per uno in controcorrente.
Dati
CpH2O
4186 J/Kg/K
Cpolio
1880 J/Kg/K
U(coeff.glob.scambio)
275
W/m2/K
23
Lolio cede allacqua, attraverso la superficie dS, una quantit di calore -dQ1 nellunit di tempo
pari al suo calore specifico moltiplicato per la portata e per la differenza di temperatura fra ingresso
ed uscita. Lacqua per contro si riscalda della stessa quantit di calore pari al suo calore specifico,
per la sua portata e per la differenza di temperatura dellacqua tra ingresso ed uscita; si ha perci:
dQ1 = C p ,olio m
olio dTolio = dQ 2 = C p ,acqua m
acqua dTacqua
dove: m
= portata massiva
(Il segno +, nel caso dellacqua, fa riferimento al moto equicorrente, mentre il segno - al moto
controcorrente). Lequazione scritta, se integrata fra ingresso ed uscita dello scambiatore,
consente di ricavare la temperatura di uscita dellacqua:
C olio
olio
p m
moto equicorrente:
olio
Tout
olio
moto controcorrente: C
olio
p m
acqua
Tout
acqua
Tin
olio
C
olio
p m
acqua
C
m
acqua
p
dTolio =
Tinolio
olio
Tout
acqua
C acqua
m
acqua
p
dTolio =
Tinolio
Tout
dTacqua
acqua
Tin
acqua
C acqua
m
acqua
p
Tin
dTacqua
acqua
Tout
(Tinolio Toutolio )
24
Nel caso in esame la temperatura di uscita dellacqua risulta pari a circa 34C. Se si valuta
landamento della temperatura e della differenza di temperatura fra i due fluidi in funzione della
potenza termica scambiata, si hanno i seguenti grafici qualitativi:
La differenza di temperatura fra i due fluidi ha un andamento lineare tra ingresso ed uscita dello
scambiatore, cosicch si pu scrivere:
T Tout
dT
= in
dQ
Q
ma si ha anche:
dQ = U T dS
per cui si ottiene:
T U( Tout Tin )
T Tout
dT
= in
ln out =
S
U T dS
Q
Q
Tin
25
A1 A 2
ln(A 1 A 2 )
Q = U S
Tin Tout
= U S Tln
Allo stesso legame si perviene partendo dai bilanci termici scritti nella forma pi generale (moto
equicorrente):
dTolio
olio
= U Tolio Tacqua
olio C
p
m
dS
dTacqua
m
acqua
= U Tolio Tacqua
C
acqua
p
dS
olio
m
olio C
p
dTacqua
dTolio
acqua
=0
+m
acqua C
p
dS
dS
Tolio
Tacqua
Tinolio
Tin
olio
m
olio C
p dTolio =
acqua
acqua
acqua
m
dTacqua Tacqua = Tin
acqua C
p
p ,olio
m
olio C
Tinolio Tolio
m
C
acqua p ,acqua
acqua
p ,olio
m
olio C
T olio Tolio =
p ,acqua in
m
acqua C
p ,olio
m
olio C
+ Tinolio Tinacqua
= Tolio Tinolio 1 +
p ,acqua
m
acqua C
)=
d Tolio Tinolio
dS
U
olio
m
olio C p
m
olio C p ,olio
Tolio Tinolio + Tinolio Tinacqua
1 +
acqua C p ,acqua
m
) (
26
Tolio Tinolio
I.P.
(T
olio
in
acqua
Tin
p ,olio
m
olio C
1 +
p ,acqua
m
acqua C
Tolio Tinolio
I.O.A .
U S
= A exp
olio C p ,olio
m
m
olio C p ,olio
1 +
acqua C p ,acqua
m
Tolio Tinolio
(T
acqua
U S
+ A exp
p ,olio
p ,olio
m
olio C
olio C
m
1 +
p ,acqua
m
acqua C
)=
olio
in
Tin
p ,olio
m
olio C
1 +
p ,acqua
m
acqua C
olio
A=
(T
olio
in
acqua
Tin
p ,olio
m
olio C
1 +
p ,acqua
m
acqua C
Tolio Tinolio
(T
U S
exp
p ,olio
p ,olio
m
olio C
olio C
m
1 +
p ,acqua
m
acqua C
)=
olio
in
acqua
Tin
p ,olio
m
olio C
1
1 +
m
acqua C p ,acqua
27
ln Tolio Tinolio
U S
+ 1 =
olio C p ,olio
m
m
olio C p ,olio
1 +
m
acqua C p ,acqua
(T
olio
in
acqua
Tin
m
olio C p ,olio
1 +
m
acqua C p ,acqua
acqua
p ,olio
Tacqua Tin
m
olio C
=
p ,acqua
m
acqua C
Tinolio Tolio
olio
Tolio Tin
ln
acqua
Tinolio Tin
acqua
Tacqua Tin
1 +
Tinolio Tolio
) (
) + 1 =
U S
p ,olio
m
olio C
acqua
Tacqua Tin
1 +
Tinolio Tolio
acqua
T olio T
in
olio Tacqua Tin
U S olio
acqua
ln
+ 1 =
Tin Tolio + Tacqua Tin
acqua
Tinolio Tin
[(
) (
) (
) (
acqua
acqua
T olio T
+ Tinolio Tin
in
olio Tacqua Tin
ln
acqua
Tinolio Tin
Si definiscano ora:
acqua
olio
T0 = Tin
Tin
olio
) = U S (T
Q [
olio
in
)]
Tolio )
) (
acqua
)]
TS = Tolio Tacqua
28
si ha allora:
T U S
ln S =
Ts T0
Q
T0
Q = US
Ts T0
ln( Ts T0 )
= US Tln
Tipo di moto
T0
Ts
Tln
S (m2)
equicorrente
108
47
73
1.07
controcorrente
82
73
77
1.05
29
DIFFUSIONE STAZIONARIA
avente una costante di velocit superficiale tendente allinfinito . Il carbone e puro ed ha una
densit pari a 1362 Kg/m3. Si calcoli il tempo necessario per la completa combustione della
particella sapendo che il suo diametro iniziale e pari a 0.013 cm e che lossigeno ha una diffusivita
nellaria pari a 2.06 10-4 m2/s (P = 1 atm).
Nel caso preso in esame, essendo la reazione istantanea, il fenomeno di consumo della particella
di carbonio dettato dallafflusso di ossigeno sulla superficie della particella stessa, dove
questultimo risulta assente perch immediatamente trasformato in CO2. Poich lambiente in
quiete, il numero di Sherwood caratteristico del sistema pari a 2. Si scriva ora il bilancio materiale
tenendo conto che per ogni molecola di ossigeno che perviene sulla superficie della particella, si
consuma una mole di carbonio:
dm C
= jO 2 S PM C
dt
D 3p
6
/ D/ 2p dD p
C
= k C C O 2 / D/ 2p PM C
2
dt
30
Sh =
k C Dp
D
= 2 kC =
2D
Dp
Dp
dD p
dt
= 4
PO 2 PM C
D
RT C
t cons. =
D 2p RT C
8 PO 2 PM C D
0.76 sec
Dati
Concentrazione di sovrasaturazione
densit del cristallo solido
Diffusivit del sale nella soluzione
10 g/litro
2000 Kg/m3
10-5 cm2/s
Soluzione
Laccrescimento del cristallo avviene in seguito alla diffusione del sale verso la superficie del
cristallo attraverso la soluzione. Laccrescimento di massa del cristallo, in seguito a tale diffusione
pu essere espresso secondo il semplice bilancio di materia:
dm
= K C C S
dt
sale
dV
= K C C S
dt
sale
dD 3eq
dt
= K C C 6 D 2eq
31
KC =
2 Diff
D eq
2
sale 3 D eq
dD eq
dt
2 Diff
2
6 D eq
C sat
D eq
D eq
dD eq
dt
4 Diff C sat
sale
D 2eq
2
D 2eq ,0
2
4 10 5 10 2
172800
2
D eq = 4 10 7 172800 + 10 6 = 0.263 cm
Dati
32
Soluzione
La naftalina diffonde nellaria circostante. Poich la concentrazione della naftalina in aria bassa,
si possono utilizzare per caratterizzare il sistema le propriet fisiche dellaria. La densit dellaria
pu essere determinata utilizzando la legge dei gas perfetti, si ha dunque:
aria =
P PM aria
1 ( 0.21 32 + 0.79 28)
28.84
.
=
= 11
=
0.082 ( 46 + 273)
0.082 319
RT
Kg
m3
Sc =
aria
194
. 10 5
=
= 2.52
aria D naft . aria 11
. 7 10 6
Re =
aria v aria D 11
. 0.33 5 10 2
=
935
aria
. 10 5
194
Il numero di Sherwood, essendo il numero di Reynolds sempre minore di 3.5 105 durante il
processo di sublimazione, ed il numero di Schmidt pari a 2.52, pu essere calcolato utilizzando
lespressione:
D naft . aria Sh 7 10 6 50
= 0.007
=
kC =
D
5 10 2
m
s
Il coefficiente di scambio di materia ottenuto relativo alle frazioni molari, mentre i dati del
problema consentono di valutare il flusso massivo legandolo alle pressioni parziali della naftalina
sulla superficie della sfera e nellaria. Il coefficiente di scambio di materia pu essere convertito
utilizzando il legame:
33
P
= kpP
RT
k CC = k C
kp =
kC
0.007
=
= 2.68 10 4
RT 0.082 319
Kmoli
s m 2 atm
Il flusso massivo di naftalina in aria (nelle condizioni di massimo flusso corrispondenti al diametro
iniziale della sfera) vale quindi:
0.565
= 1.99 10 7
760
Kmoli
m2 s
Essendo nota la superficie di scambio, si stima anche la velocit di sublimazione iniziale della
naftalina in:
Kmoli
Kmoli
. 10 9
= 5.63 10 6
) 2 = 156
s
h
Zn + 1 2 O 2 ZnO
Si calcoli il tempo necessario per consumare completamente la particella sapendo inoltre che
lambiente circostante in quiete a pressione atmosferica con una pressione parziale di ossigeno
PO2 pari a 0.2 atm (PMZn = 65,38 Kg/Kmole)
Dati
Temperatura media: 1200 C
Diametro iniziale:
600 m
Densit dello Zinco: 7133 Kg/m3
Coefficiente di diffusione dellossigeno nella miscela: 2.065 10-4 m2/s
Soluzione
Nel caso preso in esame, essendo la reazione istantanea, il fenomeno di consumo della particella
di Zinco dettato dallafflusso di ossigeno sulla superficie della particella stessa, dove questultimo
34
risulta assente perch immediatamente trasformato (si suppone che lossido di Zinco si stacchi
continuamente e non costituisca perci unulteriore resistenza al flusso di ossigeno). Poich
lambiente in quiete, il numero di Sherwood caratteristico del sistema pari a 2. Si scriva ora il
bilancio materiale tenendo conto che per ogni molecola di ossigeno che perviene sulla superficie
della particella, si consumano due moli di Zinco:
dm
= 2 jO 2 S PM Zn
dt
dove: m = massa della particella = Zn VZn = Zn
D 3p
6
P
CO2 = concentrazione dellossigeno nellambiente = O 2
RT
/ 2p dD p
/ D
/ 2p PM Zn
= 2 k C CO 2 / D
Zn
2
dt
Sh =
kC Dp
D
= 2 kC =
2D
Dp
Dp
dD p
dt
= 8
PO2 PM Zn
D
RT Zn
35
t cons. =
D p2 RT Zn
16 PO2 PM Zn D
7 sec
Soluzione
La velocit con cui il cristallo di zucchero si scioglie dipende dalla diffusione dello stesso
nellambiente acquoso circostante. Lequazione di bilancio scritta intorno al cristallo dovr quindi
descrivere tale fenomeno attraverso una variazione della massa dello stesso a causa di un flusso
diffusivo di materia. Pertanto essa verr scritta come:
dm c
= k c C S c PM c
dt
D 3c
dove: mc= massa del cristallo di zucchero = cVc= c
6
D c2
dD c
dmc= c
2
Sc = D c
C = C sup
D c2 dD c
c
= k c C sup D c2 PM c
2 dt
c dD c
= k c C sup PM c
2 dt
36
Dallequazione scritta sar possibile dedurre il tempo necessario per il completo consumo del
cristallo una volta valutato il coefficiente di scambio di materia. Per quanto riguarda la valutazione
della concentrazione allinterfaccia del cristallo con lacqua, essa legata alla solubilit che ne
esprime il prodotto per il peso molecolare. Si avr perci:
solubilit 10 -3
C sup PM c =
2035 kg/m 3
3
100 10 998
Essendo lambiente acquoso in quiete, e la forma del cristallo sferica, si ha che il processo
caratterizzato da un numero di Sherwood pari a 2. Pertanto il coefficiente di scambio di materia
sar dato da:
Sh = 2 =
k c Dc
D
kc =
2D
Dc
c
D
c
4 2035 D
D dD
c
=t
Dc0
t=
2
Dc0
1588 (0.005)
=
= 4877 s = 1.35 h
8 2035 0.5 10 9
8 2035 D
37
Kg/m3
cm2/s
cm2/s
980
0.2
0.5
Soluzione
Essendo il rapporto H/C pari a 1.64 e il numero medio di atomi di carbonio pari a 50, il numero
medio di atomi di idrogeno risulta pari a 82. La reazione di combustione completa a dare CO2 ed
H2O ha pertanto la seguente stechiometria:
C 50 H 82 +
141
O 2 50 CO 2 + 41 H 2 O
2
Quindi per ogni molecola di ossigeno che perviene in contatto con la goccia, si consumano 2/141
di molecola di olio combustibile. Il processo di consumo caratterizzato dal trasporto di ossigeno
dal bulk della fase gassosa alla superficie della goccia dove reagisce scomparendo
istantaneamente. Lequazione di bilancio materiale che descrive il consumo della goccia in seguito
alla reazione dunque dato da:
dm olio
2
2
=
J O2 PM olio =
k C O2 S goccia PM olio
141
141 c
dt
dmolio= goccia
D 2goccia
2
D 3goccia
6
dD goccia
Sgoccia = D goccia
2
C O2 = C O2 nel bulk =
Py O 2
RT
38
kC =
Sh DO2 gas
D goccia
2 DO2 gas
D goccia
Dati
Ri =
1.4 10-2 m
Re =
1.5 10-2 m
vgas =
3 10-2 m/s
DHe-solido =
1 10-8 m2/s
Soluzione
Lequazione indefinita di bilancio di materia pu essere scritta in termini molari o massvi come:
D i
= Di , m 2 i + Ri
Dt
Dci
= Di , m 2 ci + Ri
Dt
(dove 2 =
div(grad))
39
coordinate cilindriche:
coordinate ortogonali: Di , m
Di , m
d 2 C He
dy 2
1 d dC He
r
=0
r dr dr
=0
40
per r = re
C = 0
coordinate cilindriche:
C = C He ,i
per
y = ri
C = 0
per
y = re
coordinate ortogonali:
Integrando si ottiene:
d dC He
r
=0
dr dr
C He ,i
0 = C1 ln re + C 2
C
=
1
ln ri re
C He,i = C1 ln ri + C 2
C He =
dC He
= C1
dr
C2 =
C He = C1 ln r + C 2
C He ,i ln re
ln ri re
C He ,i r
ln
ln ri re re
coordinate ortogonali: D i ,m
d 2 C He
=0
dy 2
J He = Di , m
dC He
dr
dC He
= C1
dy
C He ,i
C He ,i
0 = C1 re + C 2
1
re ri
C He ,i = C1 ri + C 2
C2 =
= Di , m
r = ri
C He,i
ri ln ri re
C He = C1 y + C 2
C He ,i
re
C He =
C He ,i
( re y)
41
dC He
dy
= Di , m
y = ri
C He,i
dWHe
dWHe
dS
= J He
0 = WHe WHe +
dV J He dS
dV
dV
dV
Q gas
C He ,i
dC He
4
coordinate cilindriche Q gas dV = D He
ri ln( ri re ) D i
dC He
dS
= J He
=
dV
dV
C He ,i 4
dC He
ortogonali
Q
D
coordinate
=
gas
He
Di
dV
Allo scopo di dedurre la lunghezza di tubo necessaria occorrer quindi integrare le equazioni:
4Q gas dC He
C He
4
= D He
2
D i dx
ri ln( re ri ) D i
4Q gas dC He
C 4
= D He He
2
Di
D i dx
La portata gassosa data della velocit del gas per la sezione di passaggio:
Q gas = v gas
D i2
4
= 1.85 105
42
0.5C in
C in
0.5C in
C in
D i
dC He
= D He
L
C He
ri ln( re ri ) Q gas
dC He
D i
= D He
L
C He
Q gas
L = ln( 0.5)
L = ln( 0.5)
Q gas
D He D i
ri ln( re ri ) Q gas
D He D i
14.2 m
14.6 m
Si ottiene nel caso di coordinate ortogonali un risultato molto simile a quello in coordinate
cilindriche. Questo dovuto al fatto che la curvatura della parete non elevata e si pu dunque
trascurare.
Dati
Conducibilit termica
20 Kcal/m/h/C
Ri
1.5 10-2 m
Re
2.0 10-2 m
Soluzione
Il problema caratterizzato da una diffusione stazionaria di calore attraverso la parete del tubo.
Lequazione indefinita di bilancio di energia pu essere scritta come:
DT
= 2 T
Dt
43
coordinate cilindriche:
coordinate ortogonali:
d2 T
dy 2
1 d dT
r
=0
r dr dr
=0
T = Ti
T = Te
coordinate cilindriche:
coordinate ortogonali: T
per
r = ri
r = re
per
= Ti
per
y = ri
T = Te
per
y = re
Coordinate cilindriche
Integrando si ottiene: d r dT = 0
dr dr
Te = C 1 ln re + C 2
T Te
C1 = i
ln ri re
T
=
C
ln
r
+
C
1
i
2
i
T = Te +
Ti
ln ri
Te
re
r
ln
r
e
dT
= C1
dr
C 2 = Te
T = C 1 ln r + C 2
(Ti
Te )
ln re
ln ri re
T Te
dT
= k i
= -34760 Kcal/h/m2 - 40.4 Kw/m2
re ln ri re
dr r = r
e
44
Coordinate ortogonali
d2 T
dy
=0
dT
= C1
dy
T = C1 y + C 2
Te = C 1re + C 2
T Te
T Te
C1 = i
= i
r
r
=
+
T
C
r
C
i
e
1 i
2
i
C 2 = Ti +
Ti Te
ri
T = Ti +
Ti Te
(ri y )
T Te
dT
=k i
= -40.000 Kcal/h/m2 - 46.5 Kw/m2
dy y = r
Il flusso negativo essendo entrante nel sistema (il raggio cresce, cio positivo, dal centro del
tubo verso lesterno).
Si osserva inoltre che diversamente da quanto visto in una precedente esercitazione, in questo
caso fondamentale lutilizzo delle coordinate cilindriche in quanto lo spessore della parete del
tubo, e quindi la curvatura, sono maggiori (e ci rende i risultati molto diversi, circa il 15% in pi nel
caso di ulilizzo di coordinate ortogonali, che corrispondono ad assumere la parete come piana).
45
CONVEZIONE NATURALE
pressione:
atm
120
0.8
viscosit aria:
0.019 Cp
Soluzione:
Se le pareti sono molto lunghe in direzione z, la temperatura risulta funzione di y. Lequazione di
bilancio energetico:
p
C
DT
= k2 T
Dt
d 2T
dy 2
=0
dT
= C1
dy
kT = C 1 y + C 2
46
T=T1; y = -b T=T2.
Risulta allora:
k (T2 T1 )
kT1 = C 1 b + C 2
C1 =
2b
kT2 = -C 1 b + C 2
C 2 = kT1 +
k (T2 T1 )
2
T1 + T2
1 kT2
= kTm
=k
= kT1 1 +
2
2
2
T=
T2 T1
1
y
y + Tm = Tm T
b
2b
2
Si esegua ora un bilancio di quantit di moto sullo stesso strato di dimensione dy allo scopo di
ricavare il profilo di velocit:
d2vz
dy
dp
+ g
dz
in cui si supposta costante la viscosit. Si sviluppi ora in serie di Taylor la densit intorno ad
una temperatura di riferimento non specificata T :
=T +
( T T ) +....... = ( T T ) +.......
T T
d2vz
dy 2
dP
+ g g( T T )
dz
Se il gradiente di pressione nel sistema dovuto soltanto alla differenza di peso nella fessura, si
ha dP dz = g , lequazione del moto diventa quindi:
47
d2vz
dy 2
= g( T T )
d2vz
dy
y
1
= g Tm T T
b
2
y = b v z = 0
y = b v z = 0
d2vz
dy 2
= C1 + C 2
y
b
dove:
C 1 = g(Tm T )
C 2 = g
y
1
T
b
2
y
b
d2vz
b 2 d 2
=
=
y y b
1
= 2
b 2
= C1 + C 2
2
3
dv z
2
+ C2
+ C3 + C4
+ C 3 2 v z = C1
= C1 + C 2
2
6
2
b
b 2 d
48
0 =
0 =
C1 C 2
+
+ C3 + C4
2
6
C1 C 2
C3 + C4
2
6
Da cui si ricava:
C3 =
C2
6
C4 =
C1
2
vz =
C1
C2
1) +
3 1
(
2
6
vz =
g b 2 T 3
A 2 + A
12
+1
v z d = 0
2
A + 4A = 0 . Affinch luguaglianza sia soddisfatta deve
3
essere A=0 e quindi T = Tm , quindi lespressione finale per la velocit risulta essere:
49
vz =
g b 2 T 3
12
Nellesercizio proposto si chiede di valutare la velocit media ascensionale dellaria. Essa data
da:
1
g b 2 T
g b 2 T 4 2
< v >= v z d =
=
48
2
12 4
0
0
Tm = 340.5 K
aria =
g
mole
g
g
PPM
28.84
=
= 1.033 = 1.033 10 3
RT
l
0.082 340.5
cm 3
< v >=
1033
. 10 3 9816
. 2.94 10 30.4 2105
48 0.019 10
= 5.49
cm
s
Nu = 2+0.6 Gr1/4Pr1/4
Dati
Viscosit dellaria:
0.019 Cp (centipoise)
50
0.241 cal/g/C
0.022 Kcal/h/m/K
cm
Soluzione
Il calore che la resistenza elettrica deve generare deve essere pari a quello scambiato con
lambiente per conduzione e convezione naturale:
14
gTD 3 1 4
k
2
Q = hST = Nu D T = 2 + 0.6
k D T
D
2
Per la risoluzione del problema occorre ora ricavare tutte le grandezze necessarie allo svolgimento
dei calcoli:
Il peso molecolare dellaria, essendo essa composta da circa il 79% molare in N2 ed il 21% molare
in O2, dato da:
La densit dellaria data, nelle condizioni assegnate, dalla legge dei gas perfetti:
P PM
1 28.84
g
g
=
= 118
= 118
.
. 10 3
RT
l
cm 3
0.082 (25 + 273))
Il coefficiente di dilatazione cubica dellaria vale (sempre dalla legge dei gas perfetti):
1 d 1
= = 3.35 10 3 K 1
dT T
cm 2
k
611
. 10 5
=
=
= 0.215
s
Cp
118
. 10 3 0.241
Il calore necessario al mantenimento della temperatura sulla superficie della sfera quindi dato da:
14
14
0
244
.
0161
.
Lattina in frigo
Si valuti in quanto tempo una lattina di aranciata si raffredda da una temperatura di 25 C ad una
temperatura di 10 C ponendola in un frigorifero. Si svolgano i calcoli considerando i due casi in
cui la lattina sia posta nel frigorifero in piedi o sdraiata. Si ipotizzi che la superficie della lattina si
trovi alla stessa temperatura dellaranciata in essa contenuta.
Dati
Diametro della lattina:
6 cm
14 cm
4 C
1 cal/g/C
Densit dellaranciata
1000 kg/m3
Viscosit dellaria:
0.0175 Cp (centipoise)
0.241 cal/g/C
0.022 Kcal/h/m/K
Risoluzione:
Lequazione che descrive la variazione della temperatura nel tempo dentro la lattina ricavata dal
bilancio entalpico globale fatto sul sistema che opportunamente elaborato porta a:
L VL C
p,L
dT
= hS (T Ta )
dt
52
14
14
gTx 3 1 4
hx
g T
14
14
14
h = 0.6 k a
Nu =
= 0.6 (Gr Pr) = 0.6
T = A T
2
ka
Tx
Come si pu verificare dallequazione scritta, il coefficiente di scambio di calore varia con x e con
la temperatura dellaranciata. La costante A, nel caso in cui x= diametro (lattina sdraiata), vale 7.89
10-4 Kcal/m2/s/C5/4, mentre nel caso in cui x pari allaltezza (lattina in piedi), vale 6.39 10-4
Kcal/m2/s/C5/4.
Lequazione che fornisce il tempo necessario per il raffreddamento deriva da integrazione
dellequazione di bilancio entalpico ed la seguente:
53
t=
L VL C p,L
S
L VL C p,L TF
dT
dT
=
S A TO (T Ta )5 4
TO h (T Ta )
TF
Nel caso di lattina in piedi il risultato dellintegrazione fornisce una valore pari a circa 3.7 ore,
mentre per lattina sdraiata esso vale circa 3 ore. Il risultato legato al fatto che il coefficiente di
scambio va con x-1/4.
Lastra quadrata
Si consideri una lastra quadrata (di dimensioni 0.5 m x 0.5 m e spessore 1 mm) disposta
verticalmente in un ambiente con aria in quiete ad 1 atm e a 40C. La lastra viene mantenuta a
120 C: si calcoli la potenza termica che viene scambiata per convezione naturale ipotizzando
trascurabile lirraggiamento.
Dati
Diffusivit termica dellaria
0.2983 10-4
m2/s
Viscosit dellaria
2.075 10-5
Kg/m/s
Cp aria
1.009 KJ/Kg/K
Soluzione
Avendo trascurato lirraggiamento, lo scambio di calore fra la piastra e lambiente circostante,
avviene, data la differenza di temperatura, per convezione naturale. Lo scambio interessa
entrambe le facce della lastra e di questo occorrer tenere conto al fine del calcolo della superficie
di scambio. Per prima cosa occorre verificare il tipo di regime esistente. Per numeri di Grashof
minori di circa 109 Pr3 (quindi per gas 109), si ha moto viscoso, al di sopra, il moto turbolento. Al
fine di valutare il numero di Grashof occorre conoscere la viscosit cinematica deducibile dalla
viscosit dinamica una volta nota la densit dellaria. Laria pu essere considerata un gas perfetto
(PMaria = 0.21 32+0.79 28 = 28.84), se ne deduce quindi che la densit data da:
aria =
Paria PM aria
Kg
1 28.84
=
= 1.124
0.082 (40 + 273)
RT
m3
1 d 1
= = 3.19 10 3 K 1
dT T
54
2.075 10 5
=
= 1.85 10 5
1.124
m2/s
9.861 80 0.5 3
gTL3
Gr =
9.187 10 8
=
2
2
313 1.85 10 5
Per valutare il numero di Nusselt occorre conoscere il numero di Prandtl che dipende dalla
viscosit cinematica e diffusivit termica:
Pr =
1.85 10 5
= 0.62
0.2983 10 4
Il numero di Nusselt, necessario per valutare il coefficiente di scambio termico, dato quindi
dallespressione:
0.25
= 92.66
Il coefficiente di scambio termico vale quindi, essendo data la conducibilit termica dal prodotto di
densit, calore specifico e diffusivit termica:
h=
W
m2k
55
Dati
Viscosit dellaria
2.075 10-5
Kg/m/s
1.009
KJ/Kg/K
Densit dellacciaio
7800
Kg/m3
600
J/Kg/K
Pr aria
0.75
Soluzione
Lequazione di bilancio energetico intorno alla sfera si costruisce sapendo che la variazione di
entalpia totale del sistema dovuta esclusivamente al calore scambiato con lesterno. Si scriver
quindi:
dH tot
= h S T
dt
t la diffe
dT
dH tot
H
D 3 dT
dH
dT
=m
= V
= VC p
=
Cp
T dt
dt
dt
dt
6
dt
dove:
C
P
h S T = h D 2 (T 30)
D dT
= h (T 30 )
Cp
6
dt
Lo scambio termico intorno alla sfera, avendo trascurato lirraggiamento ed essendo presente una
differenza di temperatura, avviene per convezione naturale. Occorre dunque valutare il numero di
Grashof per definire il tipo di regime esistente. Poich la differenza di temperatura tra aria e sfera
varia durante il processo di raffreddamento, il numero di Grashof verr valutato per la differenza di
temperatura massima, che quella che si ha allinizio, dal momento che in corrispondenza ad
essa di ha il valore pi elevato. Se tale valore al di sotto di circa 109, allora si potr utilizzare
lespressione per moto viscoso. In caso contrario occorrer utilizzare lespressione per moto
turbolento fino al raggiungimento, eventuale, di una differenza di temperatura tale per cui il moto
diventa viscoso (e utilizzare, ovviamente da quel momento in poi lespressione per moto di
convezione naturale in regime viscoso).
Al fine di valutare il numero di Grashof occorre conoscere la viscosit cinematica deducibile dalla
viscosit dinamica una volta nota la densit dellaria. Laria pu essere considerata un gas perfetto
(PMaria = 0.21 32+0.79 28 = 28.84), se ne deduce quindi che la densit data da:
aria =
Paria PM aria
Kg
1 28.84
= 1.16
=
RT
0.082 (30 + 273)
m3
1 d 1
= = 3.3 10 3 K 1
dT T
57
2.10 5
=
= 1.723 10 5
1.16
m2/s
2.98 10 5
gTL3 9.861 T 15 10 3
=
367.9 T
Gr =
5 2
2
303 1.723 10
Il numero di Nusselt, sar dato allora dallespressione, che tiene anche conto della diffusione
stazionaria intorno alla sfera in assenza di moto:
Nu = 2 + 0.6(Gr Pr )
0.25
0.25
= 2 + 2.445 (T 30)
0.25
2 + 2.445 (T 30)
D dT
=
Cp
dt
D
6
0.25
k (T 30)
Al fine di integrare analiticamente lespressione, si trascurer il 2 nel numero di Nusselt, per cui si
ottiene lespressione:
D 2 dT
1.25
Cp
= 2.445 (T 30 )
dt
k 6
Manca ancora linformazione relativa alla conducibilit termica che viene dedotta dalla diffusivit
termica, dalla densit e dal calore specifico:
58
KW/m/K
Segue integrazione:
10670.83 (T 30)
0.25 120
840
=t
Dati
aria
viscosit
2.38 10-5
Kg/m/s
Conducibilit termica
0.0352
W/m/C
Calore specifico
1.017
Kj/Kg/C
Soluzione
Si cominci innanzitutto con il valutare la densit dellaria. Essa data dalle legge di gas perfetti,
applicabile allaria, quindi si ha:
P PM aria
1 ( 0.79 28 + 0.21 32)
=
= 0.831
RT
0.082 (150 + 273)
Kg
m3
59
I numeri di Reynolds e Prandtl necessari alla determinazione del problema sono dati da:
vD 0.831 8 5.08 10 2
14190
=
Re =
2.38 10 5
Pr =
C p
k
1017
.
2.38 10 5 1000
=
0.68
0.0352
Il moto turbolento, quindi il numero di Nusselt che fornisce il coefficiente di scambio termico fra la
parete e laria dato dallespressione:
Nu = 0.023 Re 0.8 Pr 1 3 =
hD
42
k
h=
42 0.0352
5.08 10
29
W
m2 C
q = h D L(Tw Ta )
q
. 5.08 10 2 ( 20) = 92.5
= h D(Tw Ta ) = 29 314
L
W
m
60
q
q = mC
p Tb = L
L
m
= v A = 0.831 8
. 5.08 10 2
314
4
)2 = 1347
. 10 2
Kg
s
Tb =
L(q L)
2 92.5
=
= 135
. C
C p m
1000 1347
10 2
1017
.
.
61
Dati
viscosit dellacqua
L = 1 cp
densit dellacqua
L = 1000 kg/m3
vb = 30 cm/s
Db = 1 cm
Soluzione
La bolla durante il suo moto di risalita nellacqua subisce in realt una deformazione che la rende
simile ad una testa di fungo con un angolo di circa 60. Per valutare la sua velocit di risalita
occorrerebbe scrivere un bilancio di forze che contenga anche la forza di attrito che su di essa
agisce. Questa forza data dal prodotto di un fattore di attrito per la met della velocit della bolla
al quadrato, per la densit e per la superficie di impatto. Questultima, in caso di bolla deformata
risulta maggiore di quella che si avrebbe considerando la bolla come ideale e cio perfettamente
sferica e quindi la velocit che ne risulterebbe sarebbe diversa. La deduzione del fattore di attrito e
della superficie di impatto della bolla risulta alquanto complicata. Il problema verr dunque
semplificato ipotizzando che la bolla sia sferica.
Durante la risalita della bolla in acqua, lammoniaca in essa contenuta diffonde nellambiente
liquido circostante. La diminuzione della concentrazione di ammoniaca nella bolla quindi data
dallequazione di bilancio materiale:
dM NH 3
dt
= k C C S b
dC NH 3 Vb
dt
= k C C S b
Poich lammoniaca risulta molto diluita nella miscela gassosa fin dallinizio, si pu ritenere il
volume della bolla costante durante il processo; lequazione di bilancio pu essere allora riscritta
come:
62
Vb
dC NH 3
dt
= k C C S b
dC NH 3
dt
= k C C
Sb
Vb
Sb
D 2b
6
Poich la bolla viene assunta come sferica si avr:
=
=
3
Vb D b 6 D b
Il coefficiente di scambio materiale dato dalla teoria della penetrazione. Infatti la spessore di
penetrazione sicuramente inferiore alle dimensioni della bolla. Le condizioni al contorno che
sussistono sono le seguenti: continuit dello sforzo sulla superficie di contorno delle due fasi,
continuit degli sforzi normali e tangenziali nelle due fasi. Se si indica con x la coordinata locale
tangente alla superficie e con y quella normale, si ha:
L
v Gcontorno = v contorno
(v Gx = v Lx ; v Gy = v Ly )
dv Gx
dv Lx
= L
G
G = L
dy contorno
dy contorno
P G
L
contorno = Pcontorno
La prima condizione indica che la superficie di separazione di fase costretta a seguire il moto
relativo delle due fasi. La condizione sugli sforzi tangenziali la pi indicativa: infatti essendo la
viscosit del gas molto minore di quella del liquido, affinch gli sforzi si eguaglino, occorre che il
gradiente di velocit lato liquido in direzione perpendicolare alla superficie sia molto inferiore
rispetto al quello nel gas (che a sua volta limitato). Ci comporta che nel moto linterfaccia liquida
resta pressoch solidale con il liquido. I moti relativi sono dunque tutti interni al gas (il liquido
quasi rigido).
Il coefficiente di scambio di materia dunque dato dalla relazione:
v D
Sh =
= 1.12 Re Sc = 1.12 L b b
DNH 3 H 2O
L
2
= 1453
kC 2.6 10
cm s
k c Db
12
12
12
L DNH 3 H 2O
12
= 1.12
1 30 1
10 2
10 2 1 1.782 10 5
Essendo la velocit della bolla ed il suo diametro costante, risulta anche costante il numero di
Reynolds.
Allinterno della bolla si hanno ricircolazioni che fanno s che la miscela possa considerarsi
perfettamente miscelata: cio la concentrazione di ammoniaca allinterfaccia gas-liquido la
63
stessa che si ha nel bulk della bolla. Nel bulk del liquido si pu considerare inoltre nulla la
concentrazione dellammoniaca.
In seguito alla considerazioni fatte, lequazione di bilancio di materia diventa:
dC NH 3
dt
= k C C NH 3
ln(0.01) = k C
0.01C 0,NH 3
Db
6
t
Db
C 0,NH 3
t=-
dC NH 3
C NH 3
k
0
6
dt
Db
ln(0.01) D b
= 29,6 s 30 s
6 kc
Torre assorbimento
In una torre di assorbimento vengono inviate due correnti, una gassosa, costituente la fase
continua ed una liquida, costituente la fase dispersa. La corrente gassosa costituita da Cl2
mentre la corrente dispersa costituita da H2O. Le dimensioni delle gocce sono pari a 0.02 m,
mentre la lunghezza della torre di assorbimento pari a 20 m.
La corrente di Cl2 e la corrente liquida, costituita da H2O sono in equilibrio termodinamico alla
temperatura di 15C. La velocit di risalita della corrente gassosa pari a 0.1 m/s.
Si valuti la concentrazione finale di Cl2 nella generica goccia di H2O.
DCl2/H2O
5 atm
PM cloro
71 Kg/Kmole
2.4
La velocit di discesa della goccia pu essere dedotta dal bilancio delle forze che su essa
agiscono:
2
D 3goccia
Dgoccia
1
2
2
LVgoccia g = gasVgoccia g + f gas vrel Sez
g ( L gas ) = 1.2 L vrel
2
6
4
v rel
D goccia
g ( L gas )
=
1.8 gas
12
= 2.674 m / s
Da cui la velocit di caduta della goccia, dal momento che i due fluidi sono in controcorrente,
ottenuta dalla relazione:
64
PPM
Kg
= 15.014 3
RT
m
L aumento del cloro allinterno della goccia avviene per diffusione dallambiente circostante.
Trattandosi di una goccia che si muove in un gas, si ha:
= Ddiff t =
Ddiff Lt
v goccia
= 9.89e-5 m
Nel caso di gocce, la condizione affinch si possa applicare la teoria della penetrazione che lo
spessore di penetrazione sia inferiore al diametro della goccia, in alternativa:
Lt
v goccia
= 7.77 <<
Dg
DA B
= 3.17 e + 05
Risulta possibile applicare la teoria della penetrazione, e quindi Sh risulta definito nel seguente
modo:
dmCl2
dt
= kC C S PM
Poich v goccia =
v goccia
dmCl2
dz
dz
, lequazione di bilancio pu essere riscritta, in alternativa:
dt
= kC C S PM
La variazione di massa dm legata alla concentrazione di cloro nella goccia ed al suo volume:
( )
d Cl2Vb = Vb d Cl2
vgoccia
3
Dgoccia
dCl2
dz
2
= kC C Dgoccia
PM
vgoccia
dCCl2
dz
6
Dgoccia
kC Csup CCl2
= 1.42e 5 m / s
Csup PM = sup =
0.823g Cl2
100 g H 2O
0.823g Cl2
100cmH3 2O
8.23Kg Cl2
mH3 2O
66
dCl2
dz
dCl2
dz
kC
Dgoccia v goccia
sup Cl2
= sup Cl2
C.I : (z = 0) = 0
dove : =
kC
Dgoccia v goccia
=0.001662
Lequazione differenziale una equazione differenziali del primo ordine, lineare, a coefficienti
costanti. La soluzione dellequazione data dalla somma dellomogenea associata e dellintegrale
particolare.
dCl2
Omogenea associata:
dz
= Cl2
Cl ,OA = exp( z )
2
Il termine noto una costante, quindi lintegrale particolare ha la forma del tipo:
Cl ,IP =
2
0 = sup
= sup
C .I : ( z = 0 ) = 0
0 = + sup
= sup
Da cui:
67
kC
6
z
Dgoccia v goccia
Cl2 (z ) = sup 1 e
= sup 1 e ( 0.001662 z )
Dati
D Cl2/H2O
1 atm
PM cloro
71kg/kmole
Soluzione
La velocit di risalita della bolla pu essere dedotta dal bilancio delle forze che su essa agiscono:
v bolla
1
v 2 Sez
2 L bolla
= bolla g( L bolla )
1.8 L
D 3bolla
D 2bolla
g( L bolla ) = 1.2 L v 2bolla
6
4
12
PPM
Kg
=3 3
RT
m
La diminuzione di cloro allinterno della bolla avviene per diffusione nellambiente circostante.
Trattandosi di una bolla che si muove in un liquido, si ha:
68
= Ddiff t =
Ddiff D b
1.8 L
= Ddiff D b
v
D b g( L bolla )
12
= 8.74e 6 m
Esso perci molto minore del diametro della bolla. (Il tempo di contatto del liquido con la bolla
di cloro paragonabile al tempo necessario al liquido per percorrere una distanza equivalente
al diametro della bolla).
Le tre condizioni che si verificano rendono applicabile al sistema proposto la teoria della
penetrazione. Il numero di Sherwood caratteristico del fenomeno di assorbimento del cloro in
acqua perci dato da:
Lequazione di bilancio materiale che descrive la diffusione del cloro nellambiente circostante
risulta essere la seguente:
dm
= k C C S PM
dt
Poich v =
dz
, lequazione di bilancio pu essere riscritta, in alternativa:
dt
dm
= k C C S PM
dz
La variazione di massa dm legata al volume della bolla ed alla sua densit dal legame:
69
pertanto lequazione di bilancio verr riscritta come (si tenga conto che la concentrazione di cloro
in acqua risulta trascurabile):
v b
D 2b dD b
= k C C D 2b PM
2
dz
v b
dD b
= 2 k C C sup PM
dz
v b
vD
dDb
= 2 1.12 b
dz
Ddiff
12
dDb
Ddiff
12 2
Csup PM v 1 2 Db1 2
= 1.12 Ddiff
Csup PM
b
Db
dz
Poich la velocit, come visto, dipende dal diametro, lequazione da integrare risulta:
g( L bolla )
1.8 L
D0
D 3b 4
14
D 3b 4
1/ 2
dD b
DDiff
C sup PM
= 2.24
dz
b
1.8 L
dD b
D1 / 2
= 2.24 Diff C sup PM
dz
b
g( L bolla )
141
dz
0
C sup PM =
0.823g Cl2
100g H 2O
0.823g Cl2
100cm 3H 2O
8.23Kg Cl2
m 3H 2O
70
3
( D D 3b ) = 4.85 10 6 Kg
6 0
Mantenendo il diametro costante ai fini del calcolo della velocit e del coefficiente di scambio di
materia (il che lecito dato che la distanza percorsa breve ed il diametro varia poco), si
otterrebbe:
0.33 3
dD b
= 2 1.61 10 4 8.23
dz
Penetrazione termica
Valutare lo spessore di penetrazione termica allinterno di una lama di acciaio che viene portata
per 0.01 s da 1000 C a 100 C (lo spessore della lama pari a 4 mm).
Dati
Lama di acciaio:
Conducibilit termica
20 Kcal/m/h/C
Calore Specifico
0.107 Kcal/kg/C
Densit
7.8 g/cm3
Soluzione
Lo spessore di penetrazione dato da:
= t =
k
t = 0.26mm
C
p
Si osserva che essendo lo spessore della lama pari a 4 mm, la zona interessata dalla penetrazione
termica molto ridotta rispetto lo spessore totale.
71
Dati
Acqua a 293 K
densit:
997,4 Kg/m3
viscosit:
vfilm:
27 m/s
Soluzione
La velocit di assorbimento dellammoniaca data da:
= K C S = K (C C )D L = K C(x x )D L
M
c
c
int .
b
T
c
int
b
T
Il numero di Sherwood per il caso in esame dato dalla teoria della penetrazione. Infatti lo
spessore di penetrazione risulta dato da:
72
= DDIff t =
. 10 9
. 176
16
. 10 5 m << spessore del film = 2 10 -4 m
15
.
0127
Essendo dunque applicabile la teoria della penetrazione, il numero di Sherwood dato da:
VL
K L
Sh = c = 1.12 (Re Sc )1 2 = 1.12
DDiff
DDiff
12
V DDiff
Kc = 1.12
12
9 997.4
= 1.12 V L D
M
(0.0372 0 )D T =
Diff C (x int x b )D T = 1.12 0.127 1.6 1.76 10
18
Kg
Kg
Kmoli
= 8.17 10 6
= 1.39 10 4
= 0.5
s
sec
h
73
AB
vreaz. = kCA
Si chiede di stimare i fattori di utilizzazione (o efficienze) del granulo nei due casi in cui:
1. La forma geometrica del catalizzatore costituita da un cilindretto con altezza (H) pari al
diametro esterno (De).
2. La forma geometrica del catalizzatore costituita da un cilindretto forato con altezza (H) pari
al diametro esterno (De).
Di
H=De
De
Il rapporto tra diametro (Di) del foro e diametro esterno (De) r = D i D e = 0.4 . Il diametro esterno
del granulo De = 5 mm.
Soluzione
Il volume e la superficie del catalizzatore nei due casi in cui cavo o pieno sono:
74
Vvuoto =
2
D D i2 D e = 8.25 10 -2 cm 3
4 e
D e2
D e3
De =
= 9.82 10 2 cm 3
4
4
= 2 D e2 D i2 + D e D e + D e D i = 1.43 cm 2
Vpieno =
S vuoto
Superficie esterna
Superficie basi
S pieno =
D e2
Superficie esterna
D 2e
2
4
Superficie interna
3
D e2 = 118
. cm 2
2
Superficie basi
Il fattore di utilizzazione del catalizzatore, che rappresenta il rapporto fra la velocit media nel
granulo di catalizzatore (che diversa da punto a punto) e la velocit sulla superficie,
ragionevolmente legato al modulo di Thiele come segue :
Th
o per combinazione di asintoti:
1
1+
Il modulo di Thiele dato, per reazioni irreversibili del primo ordine, dalla formula:
VP
Sp
k
Deff
Il coefficiente di diffusione efficace tiene conto anche della porosit e della tortuosit allinterno del
granulo di catalizzatore ed legato al coefficiente di diffusione assegnato come segue:
Deff =
Il modulo di Thiele dato allora nei due casi analizzati da (essendo r il rapporto fra diametro
interno e diametro esterno):
75
0 =
catalizzatore cavo:
De
6
k
= 1.76
Deff
De 1 r
k
1 r
= 0
= 1.22
r
r
Deff
6
1
1
3
3
D
k
1
r
Th e
r
6 Deff
1
=
= 0.69
De
k
1- r
r
6 Deff
1
3
1
=
= 0.45
De
k
1- r
1+
r
6 Deff
1
3
D
k
Th e
6 Deff
=
De
k
6 Deff
=
1
D
1+ e
6
k
Deff
= 0.54
= 0.36
La produttivit data dalle moli prodotte per reazione sul catalizzatore, si ha quindi:
prod.= kC A VP
76
(D
D e2
2
e
D i2
3
De
4
kC A VP 2 2 VP 2 2
=
=
kC A VP11
VP11 2
D e D i2 D e
4
D
Th e
6
D
Th e
6
De
6
D
Th e
6
k
1 r
r
Deff
1
3
D
k
Th e
6 Deff
De
k
k
1 r
6 Deff
r
Deff
1
3
1 r
1 r
3 = 0.93
k
1 r
r
Deff
1
3
k
Deff
ex ex
).
e x + e x
1+
D e2
kC A VP 2 2 VP 2 2
=
= 2
Rap.prod. =
kC A VP11
VP11
D e D i2
k 1 r
r
Deff
1
3 = 0.96
D
k
1+ e
6 Deff
De
6
D eff = diffusivit efficace della specie reagente allinterno dei pori del granulo = 0.05 cm2/sec
Si dia giustificazione delle espressioni utilizzate, e si commentino i risultati ottenuti.
Soluzione
Il fattore di utilizzazione del catalizzatore, che rappresenta il rapporto fra la velocit media nel
granulo di catalizzatore (che diversa da punto a punto) e la velocit sulla superficie, legato al
modulo di Thiele in forma diversa a seconda della forma geometrica del catalizzatore. Quando il
modulo di Thiele sufficientemente piccolo, le resistenze alla diffusione allinterno dei pori del
77
catalizzatore sono trascurabili, non si hanno cio significativi gradienti allinterno dei pori del
catalizzatore e lintera superficie attiva disponibile utilizzata per la reazione in condizioni
praticamente uniformi. Se la diffusione allinterno dei pori invece lenta, rispetto agli stadi di
adsorbimento e combinazione, si creer allinterno del catalizzatore un importante gradiente di
concentrazione, con scarsa presenza di reagenti nelle zone pi interne, e quindi con una
disuniforme utilizzazione della superficie disponibile. Il fattore di utilizzazione consente di tenere
conto di questa disuniformit delle velocit di reazione nel catalizzatore. Esso generalmente
minore di 1, ma in caso di bassa conducibilit termica dei granuli e reazione fortemente
esotermica, la velocit media di reazione allinterno del granulo, pu essere superiore a quella
superficiale esterna.
Nellesercizio proposto, il catalizzatore ha forma irregolare. Si pu ipotizzare che il fattore di
efficienza sia compreso fra un minimo, corrispondente alla forma di una lastra, ed un massimo,
corrispondente alla forma di una sfera.
Il modulo di Thiele, nel caso di reazione irreversibile del primo ordine, dato dalla formula:
VP
Sp
k
Deff
Il valore minimo del fattore di utilizzazione (caso della lastra piana) sar dato da:
Th = 0.628
3
2
( coth 1) = 0.888
78
Dati:
Diametro del tubo
25 mm
Portata massiva
50 kg/h
1 cP
1.0 g/cm3
0.0012 g/cm3
182.7 P
Soluzione:
In condizioni di loading, la velocit nel film liquido valutata allinterfaccia con il gas, cio in y=s se
y la coordinata perpendicolare alla parete su cui scorre il film liquido e s lo spessore del film,
nulla. Dallespressione che fornisce il profilo di velocit in funzione di y, derivata dallequazione di
Navier-Stokes integrata per il sistema in esame, si ottiene:
v x (s ) = 0 =
L gs 2 G s
2 L
L
Dallequazione scritta possibile dedurre il legame fra lo sforzo esercitato dal gas sul film liquido in
funzione dello spessore s del film stesso:
G =
L gs
2
Non essendo noto lo spessore del film, occorre valutarlo dalle informazioni disponibili. Tra di esse
si evidenzia la portata massiva che legata alla portata periferica dal seguente legame:
L=
50
kg
w
w
=
=
= 0.177
3
ms
profondit D 3600 3.1416 25e
79
L gs 2
L gs 2 G s L gs 2 L gs s
=
< v >=
2 2 L 12 L
3 L
2 L
3 L
12 L
L2 gs 3
s = 2 L
L=
12 L
Lg
13
= 6.0 10-4
La velocit media ha quindi il valore di 0.295 m/s, mentre lo sforzo esercitato dal gas sul film
liquido vale 2.94 kg/(ms2). Questultimo legato allenergia cinetica del gas ed al fattore di attrito
dalla formula:
f
1
G < v G > 2 = G
2
Ipotizzando che il moto del gas nel tubo sia turbolento (ipotesi da verificare in seguito dopo aver
valutato la velocit del gas vG), il fattore di attrito pu essere valutato dalla formula di Blasius,
pertanto lequazione precedente pu essere scritta come:
'0.079 Re G0.2
< vG > =
1.8
1
G < v G > 2 = G
2
2 G G0.2
= 272.67
< vG > D
0.079 G
G
0.2
1
G < v G > 2 = G
2
La portata volumetrica di loading del gas sar data dal prodotto della velocit dello stesso per la
sezione del tubo (uguale quindi a 39.84 m3/h). La portata massiva varr invece 47.81 kg/h, cio
quasi pari a quella del liquido.
Verifica del numero di Reynolds del gas: ReG = 36946 (il moto quindi turbolento)
Parete inclinata
Su una parete piana, inclinata di 30 rispetto alla verticale, e larga 2 m, scorre un film liquido. Si
valutino lo spessore del film, la sua velocit media sapendo che il gas circostante non esercita
sforzi sulla sua superficie e che il suo spessore si mantiene uniforme.
Dati
Portata
200
Kg/h
Viscosit
5 10-3 Kg/m/s
Densit
0.9
g/cm3
80
w
200
kg
=
= 0.028
profondit 3600 2
ms
Sostituendo nellespressione la velocit media in funzione dello spessore del film, si otterr una
funzione di s dalla quale questultimo potr essere dedotto.
La velocit media, frutto della mediazione del profilo di velocit sullo spessore, data dalla
seguente espressione:
< v >=
L gs 2
cos(30)
3 L
In essa si tenuto conto che la parete inclinata rispetto alla verticale e pertanto laccelerazione di
gravit va proiettata nella direzione del moto. Lo spessore del film quindi deducibile
dallespressione:
3 L
2L gs 3
L=
cos(30) s = 2L cos(30)
3 L
Lg
13
= 3.6 10-4
Dati
w= portata massiva di acqua
0.05 Kg/s
81
0.0336 Kmol/m3
Soluzione:
Si cominci con lo scrivere una equazione di bilancio globale sullelementino di lunghezza dz,
superficie dS e volume dV. La resistenza al trasporto di CO2 viene ipotizzata trovarsi tutta in fase
liquida. Il film liquido si arricchisce di anidride carbonica grazie allo scambio per diffusione con
lambiente saturo di CO2. In condizioni stazionarie il bilancio pu essere scritto come segue:
dWCO 2
dWCO 2
dS
dS
I
= J CO 2
= k C C CO
C CO 2
0 = WCO 2 WCO 2 +
dV + J CO 2 dS
2
dV
dV
dV
dV
<v>
dC CO 2
dz
I
= k C C CO
C CO 2
2
dS
) dV
= k (C
C
I
CO 2
C CO 2
)1s
82
Per valutare lassorbimento dellanidride carbonica nel film occorre ora valutare il coefficiente di
scambio di materia e lo spessore del film. Il primo potr essere valutato dalla teoria della
penetrazione in quanto non esistono nel liquido apprezzabili gradienti di velocit nella direzione
nella quale avviene la penetrazione (avendo verificato che lo spessore di penetrazione massimo,
corrispondente al tempo di contatto massimo sia minore dello spessore di film). Lo spessore del
film viene dedotto dal legame fra la portata periferica L e lo spessore del film:
L=
w
0.05
kg
=
= 0.05
profondit
1
ms
L = L < v > s
La velocit media, frutto della mediazione del profilo di velocit sullo spessore, data dalla
seguente espressione (essendo trascurabile lo sforzo esercitato dal gas):
< v >=
L gs 2
3 L
3 L
2 gs 3
s = 2L
L= L
3 L
Lg
13
= 2.39 10-4 m
= Dt contatto = D
altezza
= 1.18 10-4 m esso pertanto
<v>
sempre minore dello spessore del film, si pu pertanto applicare la teoria della penetrazione.
Il coefficiente di scambio dato quindi da:
k C = 1.12
D
<v>
z
<v>
dC CO2
dz
= 1.12
D<v> I
1
C CO2 C CO2
z
s
dC CO2
dz
= 1.12
D
1
I
C CO
C
CO
2
2
s
<v>z
F
CCO
dC CO2
I
C CO
C CO2
2
altezza
- 0.5
dz
I
F
C CO
C CO
2
2
- ln
I
C CO2
<
v
>
s
0.908
)]
F
I
C CO
= C CO
1 exp 0.908 altezza 0.5 = 2.25 10-2kmoli/m3
2
2
La portata molare di CO2 sottratta tramite assorbimento nel film liquido data dal prodotto della
concentrazione alluscita e della portata volumetrica del film:
F
WCO 2 =< v > s profondit C CO
= 1.12 10 6 kmoli/s
2
Assorbimento HCl
Si vuole assorbire una corrente gassosa di HCl diluito in aria mediante un film di acqua in
controcorrente allinterno del tubo. Si valuti la lunghezza di tubo L necessaria per assicurare un
abbattimento del 99% dellacido cloridrico entrante.
Dati
diffusivit dellHCl in aria = 0.3 cm2/s
viscosit cinetica del gas = 0.3 cm2/s
portata volumetrica di gas = 1600 cm3/s
diametro del tubo = 1,8 cm
Si noti inoltre che la solubilit dellHCl in acqua pressoch infinita e si trascuri lo spessore del film
liquido.
Lacido cloridrico appena giunto sulla superficie dellacqua si dissocia nei suoi ioni e quindi la sua
concentrazione allinterfaccia risulta nulla. Come nel caso precedentemente analizzato, il
fenomeno di assorbimento dellHCl dettato dalla diffusione dellacido verso la superficie del film
(nel film non esistono inoltre gradienti di concentrazione essendo la solubilit infinita). Lequazione
di bilancio materiale scritto per lelemento dz di tubo :
dW = k C S C
QdC = k C D dz C
dove: W = portatamolare
kC = coefficiente di scambiomateriale
S = superficie del film
C = differenza di concentrazione fra interno della fase gassosa e la superficie del film
Q = portata volumetrica ( costante essendo la corrente gassosa diluita)
Il bilancio pu essere ottenuto come segue:
84
Il numero di Reynolds vale in questo caso ( si trascuri linfluenza dello spessore sul Lc = Di-2*s):
Re =
1600 4
vD
QD
3772
=
=
Anche se il numero di Reynolds trovato nella cosiddetta zona di transizione dove la turbolenza
comincia a svilupparsi, per moto in tubi lisci, per semplicit verr assunta una dipendenza del
numero di Sh da Re e Sc come se il moto fosse turbolento completamente sviluppato; si ha perci:
Sh = 0.023 Re Sc
0.8
13
0.023 Re 0.8 Sc 1 3 D
kC =
D
Cin
dC
0.023 Re 0.8 Sc1 3 D
dz
= D
/
C
D
/
Q
0
e, risolvendogliintegrali:
L=
ln (0.01) Q
0.023 Re 0.8 Sc1 3 D
468 cm
85
30 mm
Lunghezza
1.5 m
510-2 kg/s
1.1 kg/m3
0.2610-4 m2/s
Viscosit aria
1.510-5 kg/(m s)
0.026
Win
J
dz
Wout
dWH 2O
in
out
= WH 2O WH 2O + J H 2O S ( m ) = 0
dt
W
out
in
WH 2O =WH 2O + H 2O dV
V
W
in
in
(m)
WH 2O W H 2O
dV + J H 2O S = 0
V
dWH 2O
dS
dS
= J H 2O
= kc C
dV
dV
dV
kc = 0.212 m/s
86
dmH 2O
dS m
=J
dV
dV
PPM H 2O sat
J Kc
y (1 )
RT
sat
=
dmH 2O F=
d Faria ,sec ca
aria ,sec caY
y sat
d
1 y sat
4
y sat d
PPM H 2O sat
=
Faria
Kc
y (1 )
,sec ca
sat
1 y dV
RT
Dt
Dt 2
dz
4
PPM H 2O
(1 ) Dt (1 y sat )
d K c
RT
=
= A(1 )
dz
Faria ,sec ca
dV =
d
= Adz
(1 )
z 0)
= 0
C.I . (=
PPM H 2O
Dt (1 y sat )
Kc
RT
Lt
=
1 exp ( ALt ) =
1 exp
Faria ,sec ca
Lt
0 J ( z )dz
J
=
=
Lt
k
0
dz
PPM H 2O sat
y 1 (1 e Az ) dz
RT
Lt
PPM H 2O sat t Az
PPM H 2O sat 1
1 e ALt 3.38E-03 kg/m^2s
J kc
y e dz kc
y =
=
=
RTLt
RTL
A
t
0
Noto il flusso medio, possibile stimare il tempo necessario per la completa evaporazione del film:
dm H 2O
dt
= H 2O
dV H 2O
dt
= JDt L
C .I : V H 2 O =
o
[D
(Dt 2 s ) Lt
2
t = 0.99
[D
4
(Dt 2s ) Lt
2
H O
= 29.2 s
JLt Dt
2
Solvente a film
Un solvente liquido cade con moto laminare a film, aderendo con spessore uniforme alla parete
interna di un tubo di diametro assegnato. Il solvente discioglie preferenzialmente uno specifico
componente contenuto in una fase gassosa in moto entro il tubo stesso e a contatto con il film
liquido. Lo sforzo esercitato dal gas sul film liquido trascurabile.
Si determinino:
87
20
mm
lunghezza tubo:
4 10-5 cm2/s
Cp
g/cm3
portata liquida:
80
Kg/h
La velocit media del film liquido, come deducibile dallo sviluppo dellequazione di moto relativa
al film, data da (in assenza di sforzo gassoso):
< v >=
L gs 2
Q
Q
Q
=
2 =
3 L
s( D T s) sD T
D 2T ( D T 2s)
4
4
80 1000
10 2
3
3600 1
s=
1 9816
2
. 31416
.
s3 =
3 Q L
=
L gD T
13
= 0.048 cm
L gs 2 1 9816
. 0.048 2
= 75.4 cm / s
=
3 L
3 10 2
Lt
200
=
= 2.65 s
< v > 75.4
= Dt = 4 10 5 2.65 = 0.01 cm
Essendo lo spessore di penetrazione molto minore dello spessore del film, applicabile la teoria
della penetrazione per cui il coefficiente di scambio di materia dato da:
88
k L = 1.12
4 10 5
D
cm
= 1.12
= 4.35 10 3
2.65
t
s
L gs 2 G s
1
< v x > = v x dy =
s0
3 L
2 L
Questultima legata alla portata periferica che entra nel tubo dalla relazione:
L = L < v x >s =
2L gs 3 L G s 2
3 L
2 L
Lo sforzo Gviene valutato considerando per perdite che il fluido gassoso subisce per attrito con
la superficie del film liquido. Esse sono date, come visto nello sviluppo della teoria del film, da:
G = f
G v G2
G2
=f G
2
2 G
Con:
f =
16
0.25
+ 0.079 Re GAS
Re GAS
Re GAS =
G v G D int erno
G
Come si vede le perdite sono funzione della portata di gas e dello spessore di film (attraverso il
numero di Reynolds). La portata di gas per la quale si vogliono svolgere i calcoli viene fissata pari
al 50% di quella di loading. Occorre quindi innanzitutto, per procedere nella soluzione del
89
vx s = 0 , e
= 0 G ,LOAD = L gs LOAD
L
L
2 L
2
Inoltre il legame con la portata periferica varr:
L=
2L gs 3LOAD L G s 2LOAD
3 L
2 L
g
load.
Sostituendo lespressione di
g
.load
in
s LOAD
12 L 3 12
3 12 L Q 3
Q
2
= 2 L = 2 L
L g
L g (Dt s LOAD )
L g Dt
G = f
G v G2
G2
=f G
2
2 G
Si proceda a questo punto nella valutazione dello spessore corrispondente a Gload/2 e quindi della
velocit media in tali condizioni.
Si ha:
90
G = f
G v G2
G2
=f G
2
2 G
Re GAS =
G v G D int erno
G
con f =
16
0.25
+ 0.079 Re GAS
Re GAS
2L gs 3 L G s 2
L = L < v x >s =
3 L
2 L
Quindi lo sforzo funzione dello spessore di film. Per valutare lo spessore di film quando la portata
di gas pari a met di quella al loading, si introduce il
equivalente
G
nellespressione della
portata periferica e risolvendo per sostituzioni semplici, si deduce lo spessore del film. Per facilitare
la convergenza del sistema nel metodo delle sostituzioni semplici sempre meglio utilizzare una
forma definita positiva, si dedurr quindi lo spessore dallutilizzo dellespressione:
s2
s = L + L G
2 L
3 L
2 g
L
13
w
s2
=
+ L G
2 L
D T
3 L
2 g
L
13
Un valore di primo tentativo per lo spessore del film pu essere dedotto assumendo inizialmente
nullo lo sforzo esercitato dal vapore.
=
Tenendo conto che L
w
(w= portata massiva entrante, DT = diametro interno del tubo) si
D T
ottiene:
60
3
3
10
3
3 L L
3600 3.1416 20 10
s3 =
s=
6
2
10 9.806
Lg
13
= 4.33 10 4 m
Si ottiene quindi uno spessore pari a 4.93 10-4 m , cui corrisponde una velocit media di 0.538 m/s
(contro una velocit media in assenza di sforzo pari a 0.61 m/s).
Il tempo di percorrenza del film risulta:
t=
Lt
2
=
= 3.72 s
< v > 0.538
Evaporazione a film
Si vuole evaporare tutto il liquido che scorre, distribuito a film, in moto laminare sulla superficie
interna del tubo di un evaporatore. Si valuti la lunghezza minima di tubo necessaria per effettuare
91
tale operazione. Si assumano propriet fisiche costanti lungo il tubo. Il vapore ed il liquido sono
puri. Si calcoli inoltre il coefficiente di scambio termico medio lungo il tubo.
Dati:
Diametro del tubo
25 mm
Portata massiva
30 Kg/h
0.5 cP
0.9 g/cm3
1 Kcal/Kg/C
10-3cal/cm/C/s
Tensione di vapore
3820
T 46
Temperatura di parete
120 C
Calore di vaporizzazione
550 Kcal/Kg
P=1
Soluzione:
Seconda la teoria relativa al moto viscosi di film liquidi, si ha che, in assenza di sforzi tangenziali di
una certa importanza esercitati dal gas sulla superficie del liquido, la velocit media del film liquido
data dallespressione:
L gs2
< v >=
= 0.43 m/s
3 L
92
Essendo la portata periferica (portata per unit di lunghezza) legata anchessa allo spessore di
film, si pu ricavare lo spessore iniziale allingresso del tubo:
2L gs3
w
L=
= L < v > s =
D
3 L
13
w 3 L
= 2.7 10-4 m
s0 =
D 2L g
Essendo lo spessore di film molto ridotto, la differenza di temperatura al suo interno si pu ritenere
avere andamento lineare, il sistema fornisce quindi al film, per levaporazione, il calore:
q = k L
Tp TL,i
dT
= k L
dy y=0
s
La portata liquida massiva (per unit di lunghezza) evaporata legata al calore fornito per
levaporazione dalla formula:
m
=
Tp TL,I
q dx
= kL
dx
ev
ev
H
s H
Essa pu altres essere espressa in termini della variazione dello spessore del film a partire dal
legame innanzi scritto:
93
2L gs2 ds
d 2L gs3
d
dx =
dx
m
= ( L < v > s)dx =
L dx
dx
dx 3 L
Tp TL,I
2L gs2 ds
kL
=
s H ev
L dx
s40 H ev 2L g
L=
4 k L T L
3820
T 46
T=
3820
+ 46 = 376.12 K
18.3 - ln(Pev )
La potenza termica totale scambiata lungo il tubo data dal calore di evaporazione moltiplicato per
la portata evaporata:
ev w = 4.58 Kcal/s
Q tot = H
Inoltre essa pu essere espressa anche in termini di coefficiente medio di scambio ottenendo:
94
Q tot = hT S
Q tot
= 0.491 Kcal/m2/s/C
T D T L
Condensazione a film
Si vuole condensare un vapore acqueo su una parte fredda verticale. Il liquido condensato scorre,
distribuito a film, in moto laminare sulla superficie esterna di un tubo inizialmente privo di
condensato. Si assumano propriet fisiche costanti lungo il tubo. Il vapore ed il liquido sono puri. Si
calcoli il coefficiente di scambio termico medio lungo il tubo nel film.
Dati:
Diametro del tubo
25 mm
0.5 cP
0.9 g/cm3
1 Kcal/Kg/C
10-3cal/cm/C/s
Calore di condensazione
550 Kcal/Kg
Temperatura di parete
40 C
100C
1.5 m
Soluzione:
Essendo lo spessore di film molto ridotto, la differenza di temperatura al suo interno si pu ritenere
avere andamento lineare. Il flusso attraverso il film che condensa dato da:
q = k L
dT
dy
= k L
y =0
Tp Tv
s
=
dm
T TP
q dx
= kL v
dx
s
H
cond
cond
Essa pu altres essere espressa in termini della variazione dello spessore del film a partire dal
legame innanzi scritto:
=
dm
2
2
2 3
d
( L < v > s )dx = d L gs dx = L gs ds dx
L dx
dx
dx 3 L
Tp Tv 2L gs 2 ds
kL
=
L dx
s H ev
Integrando lequazione ottenuta, si ricava landamento dello spessore del film al variare di x
(coordinata lungo il tubo):
ds L k L Tv Tp
s3
=
vap
dx
2L g H
4 k T T
L
L
v
p
s(x) =
2
vap
L g H
14
1
4
= 2.21 10 4 x
1
4
2L gH
vap
Q = q D dx = k L Tv Tp
4k L L Tv Tp
0
0
2L gH
vap
= k L Tv Tp
4k L L Tv Tp
14
x 1 4 D dx =
14
4
D L3 4
3
96
m
=
Q
= 0.022 Kg / s
vap
H
= hT S
Q
h=
Q
T D T L
Condensazione a film
La superficie esterna di un tubo verticale, di lunghezza L pari a 1 m e diametro pari ad 80 mm,
esposta a vapore saturo ad 1 atm. Ed mantenuta ad una temperatura di 50 C tramite il flusso di
acqua fredda al suo interno. Si ritenga trascurabile la concentrazione di incondensabili nel vapore.
Quale la velocit con la quale il vapore condensa sulla superficie del tubo? Quanto vale la
velocit di scorrimento medio del fluido?
975 Kg/m3
KL
.668 W/m K
Soluzione
Sulla parete esterna del tubo il vapore condensa formando un film liquido. Essendo il film di
spessore ridotto, ragionevole supporre che in esso la temperatura vari linearmente fra la
temperatura della parete del tubo (Tp) e quella del vapore (Tv). Il flusso termico per unit di tempo
vale perci:
q = kL
Tv Tp
dT
= kL
dy y = 0
s( x )
La portata massiva di acqua che condensa legata al calore scambiato attraverso lentalpia di
condensazione:
dm =
Tv Tp
dQ
q dx
=
= kL
dx
vap H
vap
vap
H
s(x ) H
97
La velocit media di scorrimento del film pu essere ragionevolmente essere assunta pari a:
L g s2
< v >=
3 L
La variazione di portata massiva di liquido pu essere anche legata alla variazione di portata
periferica:
2L g 2 ds
d
(
)
dm =
( < v > s x )dx = s dx dx
dx L
L
Eguagliando le due espressioni che danno la variazione della portata massiva, si ricava
unequazione che integrata d lo spessore del film al variare di x (coordinata lungo il tubo):
ds L k L Tv Tp
s3
=
vap
dx
2L g H
4 k T T
L
L
v
p
s(x) =
2
vap
L g H
14
1
4
= 2.21 10 4 x
1
4
2 gH
vap
L
k L Tv Tp
4 k L L Tv Tp
q D dx = (
2 gH
vap
L
= k L Tv Tp
4 k L L Tv Tp
=
Q
14
x 1 4 D dx =
14
4
D L3 4 50,7 KJ / s 12 Kcal / s
3
m
=
Q
= 0.022 Kg / s
vap
H
Lo spessore massimo del film si ha per L = 1 m. La velocit media vale in questo caso:
L g 4 k L L Tv Tp L
< v >=
vap
3 L
2L gH
12
= 0.415 m / s
98
STRATO LIMITE
Dati
Dsolido-H2O
10-5 cm2/s
Pmsolido
58 Kg/Kmole
1
v 2 sez (sez = sezione su cui agisce la
2 L
forza)
f = 24/Re
Re<0.3
f = 18.5/Re0.6
0.3<Re<100000
Soluzione
La velocit asintotica di caduta della particella data dal bilancio di forze che agiscono sulla
particella stessa; esse sono: la forza di gravit, la spinta di galleggiamento e la forza di attrito. Il
bilancio delle forza quindi dato da:
1
p Vp g L Vp g f L v 2 sez = 0
2
D 3p
D 2p
1
2
g f L v
=0
6
2
4
99
f = fattore di attrito
Si supponga innanzitutto che valga per il fattore dattrito la legge f=24/Re. In questo caso si
avrebbe:
24 L
g=
v2
3
L vD p L
4D p
v=
g D 2p
18 L
1000 ( 2 10 -3 ) 9.816
m
= 2.18
=
-3
s
18 10
2
Il valore massimo di Reynolds in questa situazione si avrebbe per un diametro della particella pari
a quello iniziale, quindi si ottiene:
Re =
L vD p
L
1000 2.18 2 10 3
= 4360 > 0.3
10 3
m
s
Lespressione scelta per il calcolo del fattore di attrito non adeguata a descrivere il coefficiente di
attrito, almeno fino a quando il numero di Reynolds, diminuendo il diametro, non torni al di sotto del
valore 0.3. Fino ad allora f sar dato da:
f =
18.5
Re 0.6
18.5 0L.6 L v 2
= 0.24
75
D 1p.6 g
.
0L.4 0L.6 13875
v =
3 0.6
0.4
.
1000 (10 ) 13875
57
m
s
1000 0.24 2 10 3
= 480
10 3
Il valore trovato rientra nel campo di applicabilit della formula per il calcolo del fattore di attrito.
La velocit di caduta quindi legata al diametro della particella, che varia, dalla seguente
relazione:
v = 291.12 D 8p 7
m
s
100
Il valore del diametro al di sotto del quale il fattore di attrito dato invece dalla formula 24/Re, si
ricava in corrispondenza di Re = 0.3:
0.3 =
7
1000 29112
. D 15
p
10 3
D p = 6.4 10 5 m
La velocit di caduta della particella dipende quindi dal diametro che a sua volta legato alla
velocit con cui la particella si scioglie cadendo nel serbatoio.
La particella si scioglie nellacqua durante la caduta. La diminuzione di massa legata alla
diffusione nel liquido circostante. Poich la concentrazione del soluto nella soluzione pu essere
ritenuta trascurabile, nella valutazione del flusso diffusivo si terr conto solo della concentrazione
allinterfaccia che si trova in condizioni si saturazione.
Il bilancio materiale intorno alla particella il seguente:
dm
= k c C S p PM = k c C sup D 2p PM
dz
v p
D 2p dD p
2
dz
= k c C sup D 2p PM v p
dD p
dz
= 2 K c C sup PM
Il coefficiente di scambio materiale legato al numero di Nusselt dal seguente legame, che copre
numeri di Reynolds fino a 105:
kC =
Sh D solido H 2 O
Dp
Esso risulta quindi essere funzione del diametro della particella (anche Sh varia con il diametro).
C sup PM =
35 3
Kg
10 = 350 3
100
m
101
dD p
dt
= 2
[ (
[2 + (1.6 Re
13
D
p Dp
dD p
3
D p 2 + 1.6 Re + 0.6 Re + 5 10 Re
13
D
12
D
0.8
D
)Pr ]
13
= 2
]C
sup
C sup PM
p Dp
PM
dt
Re D =
L 291.12 D 8p 7 D p
7
= 29.112 10 7 D 15
p
L
Re1D3 = 662.8 D 5p 7
Sc =
Dsolido - H2 O
10 3
= 1000
1000 10 9
v D p dD p
1000
= dz z = 2.29 m
9
15 14
12 7
57
.
10
2
6
03
58
D
D
D
1060
.
29527
9
.
999
2
5
10237
+
+
+
D
0
p
p
p
L
1429633441.99
[ (
Re D =
L 545444 D 2p D p
L
Re1D3 = 8170 D p
= 545 10 9 D 3p
Re1D2 = 738241 D 3p 2
Sc =
D solido-H 2 O
10 3
= 1000
1000 10 9
v D p dD p
1000
=
9
5
2 6.03 58 10
2 + 13072 D p + 442945D 3p 2 + 12.2 10 6 D 12
9
.
999
D
p
0
1429633441.99
[ (
dz
z = 0.016 m
102
Dati
Diametro iniziale del cilindro:
0.052 cm
Viscosit dellolio:
3 Poises
Densit dellolio:
1200 kg/m3
178 Kg/Kmole
10-3gmoli/cm3
1.5 g/cm3
Soluzione
Lequazione di bilancio descrivente il consumo del filo pu essere scritta come:
PM sol
dV
DL K C C
=
sol
dt
dove: V = volume del filo =
D2 L
4
t = tempo
/
dD PM sol
//
/ / K C C
=
/ DL
DL
sol
2
dt
PM sol
dD
= 2
KC CI
sol
dt
KC D
. Per oggetti cilindrici investiti da una corrente vale il
D
dove: Re =
Sc =
olio v olio D
olio
olio
D
Nel caso in esame si possono valutare i vari addendi che costituiscono il numero di Sh per
esempio calcolandone il valore numerico in corrispondenza al diametro iniziale del filo (D=D0), a
met processo di scioglimento (D=D/2) e quando il filo si sia quasi completamente sciolto (D=1e6
m):
1 termine:
per
D=D0
325
D=D/2
258
D=1e-6
8.7
104
3 termine:
per
per
D=D0
88
D=D/2
62
D=1e-6
0.385
D=D0
2.7
D=D/2
1.55
D=1e-6
4.5 10-4
Risulta quindi essere dominate, durante il processo di scioglimento, il 1 termine. Una valutazione
di prima approssimazione del tempo di consumo allora data dalla risoluzione dellequazione:
PM sol 16
dD
. D olio v olio D
= 2
dt
D
sol
olio
13
olio
13
CI
sol
3 53
t = D0
= 42,4 s
13
5
PM sol 3.2 D2 3 v olio C I
Si valuti la velocit di consumo iniziale dellUF6 in aria considerando una temperatura intermedia
fra quella dellaria e quella della barra.
Si descrivano inoltre le possibili procedure con cui si potrebbe affrontare il problema volendo
valutare il tempo necessario al completo consumo della barra assumendo che essa si consumi
mantenendosi cilindrica durante il processo.
Dati
Diametro della barra
mm
10
cm
2.75 10-5
Kg/m/s
9.06 10-6
m2/s
205
mm Hg
Soluzione
Re=
Al fine di eseguire i calcoli occorre conoscere la temperatura intermedia fra aria e superficie della
barra e la densit dellaria in quelle condizioni (e quindi la frazione molare di aria e UF6 nella
miscela gassosa). La frazione molare di UF6 ed aria nella miscela gassosa sono date da:
y UF6 =
PUF6
Ptot
205
= 0.27
760
La densit dellaria pu essere calcolata utilizzando la legge dei gas perfetti (PMaria = 0.21
65 + 40
32+0.79 28 = 28.84) alla temperatura intermedia pari a
= 52.5 C :
2
106
aria =
Paria PM aria
0.73 28.84
=
= 0.79
RT
0.082 ( 52.5 + 273)
Kg
m3
Re =
= 703,8
aria
2.75 105
= 3.84
=
Sc =
D
0.79 9.06 10 6
Per valutare il numero di Sherwood si pu utilizzare la formula asintotica valida fino a Re<105 per
cilindri:
kc
Sh D
m
PUF6 .sup PUF6 .bulk S =
P
PUF6 .bulk
= k c C S =
RT
d RT UF6 .sup
=
d 2
=
dL + 2
4
49 9.06 10 6
7 10 3
Kmoli
= 1.46 10 6
( 0.5395 0.2697) 0.1 +
0.082 325.5
2
s
107
0.00114
1.5 10-5
m2/s
Pr aria
0.75
densit gocce
1200
Kg/m3
densit aria
1.3
Kg/m3
0.44
60
Kcal/Kg
0.24
Kcal/Kg
1.2
Kcal/Kg
Soluzione:
Si cominci con il valutare la velocit di caduta delle gocce effettuando un bilancio di forze sulle
stesse: le forze che agiscono sono dovute al campo gravitazionale, alla spinta di Archimede ed
allattrito incontrato durante la caduta (sintetizzate nella figura che segue).
Il bilancio di equilibrio delle forze, che determina la velocit
asintotica di caduta della goccia, pu essere dunque scritto
come: F Archimede + F attrito = F peso
aria gVgoccia +
D 2
4
aria v 2
f
= goccia gVgoccia
2
sezione di impatto
D 2
4
aria v 2
D 3
f
=g
goccia aria
2
6
sezione di impatto
108
4 gD
goccia aria
v=
3 f aria
12
= 5.6
m
s
Durante il processo di solidificazione, si assume che la massa della goccia ed il suo diametro
rimangano costanti. Il calore che deve essere sottratto alle gocce dato dal calore di
solidificazione moltiplicato per la massa da solidificare (che legata al liquido che man mano si
trasforma in solido); lasportazione del calore garantita dallo scambio termico con lambiente
circostante che si trova a temperatura inferiore. Durante il processo di solidificazione la
temperatura della goccia di mantiene costante. La superficie di scambio si mantiene anche
costante poich si posta nulla la resistenza al passaggio di calore nel solido. Il processo di
solidificazione schematizzato nella figura che segue: si forma un guscio di solido che avanza
verso il centro della goccia fino a completa solidificazione. Lequazione che caratterizza il processo
di solidificazione dunque la seguente:
sol.
H
dm liq
dt
= hT S
sol.
H
d goccia Vgoccia
sol. goccia
H
d D 3 6
sol. goccia
= H
=
dt
dt
sol. goccia
H
D 2 dD
= hT D 2
2 dt
2
hT dt
t=
dD =
D goccia
sol. goccia D
H
2 hT
Al fine di trovare il tempo necessario occorre ora stimare il coefficiente di scambio termico h. Si
valuti innanzitutto il numero di Reynolds tipico del processo:
Re =
aria vD goccia
aria
vD goccia
aria
5.6 114
. 10 3
426
15
. 10 5
109
La formula caratteristica per la valutazione del numero di Nusselt, trattandosi di una sfera immersa
nel moto di un fluido, per la quale lo scambio termico caratterizzato quindi dalla presenza di uno
strato limite, :
. Re + 0.6 Re + 5 10 Re
Nu = 2 + 16
13
12
0.8
) Pr 1 3
Nella formula scritta i vari termini esprimono il variare del numero di Nusselt al variare del numero
di Reynolds coprendo tutto il campo di valori di Re fino a 105. Lespressione polinomiale adottata
copre i casi di regime puramente diffusivo, puramente viscoso, laminare e leffetto della presenza
di ricircolazioni nella zona di distacco dello strato limite. Nel caso in esame si ha:
. 426
Nu = 2 + 16
13
Per valutare il coefficiente di scambio termico h occorre conoscere la conducibilit termica dellaria.
Essa contenuta nel numero di Pr:
Pr =
C aria aria
k aria
k aria =
Kcal
ms C
h=
Nu k aria
Kcal
0136
.
D goccia
m 2 s C
t=
H sol. goccia D
2 hT
. 10 3
60 1200 114
= 2.32 s
=
. 130
2 0136
110
Terminata la fase di solidificazione, la goccia comincia a raffreddarsi a causa dello scambio con
laria circostante. Lequazione che governa il fenomeno in questo caso:
p ,goccia
Vgoccia goccia C
30
(T
150
dTgoccia
aria
Tgoccia
dTgoccia
dt
= hTS goccia
6h
t
p ,goccia
D goccia C
dTgoccia
D
p ,goccia
= h Taria Tgoccia
goccia C
6
dt
p ,goccia
T 150 D goccia C
t = ln aria
. s
516
6h
Taria 30
Dati
n-esano
800
Kg/m3
D O2/gas
0.2
cm2/s
gas
0.5
cm2/s
Tgas
700
Pgas
atm
Soluzione
La reazione di combustione completa di n-esano a dare CO2 ed H2O ha la seguente stechiometria:
111
C 6 H 14 +
19
O CO 2 + H 2 O
2 2
Quindi per ogni molecola di ossigeno che perviene in contatto con la goccia, si consumano 2/19 di
molecola di n-esano. Il processo di consumo caratterizzato dal trasporto di ossigeno dal bulk
della fase gassosa alla superficie della goccia dove reagisce scomparendo istantaneamente.
Lequazione di bilancio materiale che descrive il consumo della goccia in seguito alla reazione
dunque dato da:
dm n esa
2
2
= J O 2 PM n esa = k c C O 2 S goccia PM n esa
dt
19
19
dmn-esa= goccia
D 2goccia
2
D 3goccia
6
dD goccia
Sgoccia = D goccia
2
C O2 = C O2 nel bulk =
Py O 2
RT
PMn-esa = 86 Kg/kmole
La goccia cade ed lambita dal gas circostante che forma attorno ad essa uno strato limite. Il
coefficiente di scambio di materia legato al numero di Sherwood che in queste condizioni dato
dallespressione:
112
kC =
Sh DO2 gas
D goccia
[2 + (1.6 Re
v D goccia
2 + 1. 6
gas
13
13
v D goccia
+ 0.6
gas
12
v D goccia
+ 5 10
gas
0.8
gas
DO2 gas
13
DO gas
2
D goccia
goccia
dDgoccia
19
dt
13
13
12
0. 8
v Dgoccia
v Dgoccia
v Dgoccia gas
+ 0. 6
+ 5 10
2 + 1.6
DO2 gas
gas
gas
gas DO2 gas
PyO2
PM n esa
Dgoccia
RT
{2 + [9357. D
D goccia
13
goccia
0.8
. }
] 136
dD goccia = 8.51 10 10 dt
Il tempo necessario affinch il diametro della goccia diventi pari ad 1/100 di quello iniziale
dunque pari a: t = 0.6 sec.
Dgoccia
Dgoccia (m)
t (s)
Sh
93.57D1/3
268.33D1/2
87.05D0.8
1.0e-4
11.62
4.34
2.68
0.055
-9.88e-6
9.0e-5
0.1
11.23
4.19
2.55
5.05e-2
113
-1.06e-5
7.9e-5
0.2
10.78
4.02
2.39
4.57e-2
-1.15e-5
6.8e-5
0.3
10.25
3.82
2.21
4.03e-2
-1.28e-5
5.5e-5
0.4
9.59
3.56
1.99
3.41e-2
-1.48e-5
4.0e-5
0.5
8.71
3.21
1.7
2.65e-2
-1.84e-5
2.2e-5
0.6
7.3
2.62
1.26
1.63e-2
-2.83e-5
-6.4e-6
0.7
Essendo a 0.7 sec gi completamente consumata, il tempo di consumo risulta di circa 0.6 sec
(come precedentemente ottenuto).
Nella tabella scritta si pu osservare che i termini che forniscono il numero di Sherwood hanno
ordini di grandezza paragonabili e dunque non si possono adottare semplificazioni nel calcolo
numerico trascurando alcuni di essi.
Dati
acqua:
= 10-6 m2/s
ghiaccio:
= 920 Kg/m3
Soluzione
Il fenomeno di scioglimento del ghiaccio nellacqua avviene a temperatura costante pari a 0C.
Lacqua si mantiene alla temperatura di 15C. La quantit di ghiaccio che si scioglie legata al
flusso termico ed al calore latente di fusione, il fenomeno dunque caratterizzato dal seguente
bilancio (di buona approssimazione, in quanto, per tenere conto del riscaldamento dellacqua
proveniente dalla fusione della sfera fino alla temperatura dellambiente circostante bisognerebbe
utilizzare un Hf alla temperatura della corrente acquosa):
114
H f
dm
= h S Tacqua Tghiaccio
PM ghiaccio dt
La massa di ghiaccio data dalla densit per il volume della sfera, cosicch si pu scrivere:
d D 3 6
D 2 dD
dm d ghiaccio Vpalla
=
= ghiaccio
= ghiaccio
dt
dt
dt
2 dt
Essendo la superficie S della sfera pari a D2, il bilancio pu essere riscritto come segue:
H f ghiaccio dD
= h Tacqua Tghiaccio
2 PM ghiaccio dt
Il coefficiente di scambio h fornito dal numero di Nusselt termico; poich nel caso in esame il
numero di Reynolds sempre minore di 3.5 105 (limite oltre il quale si ha la turbolenza) ed il
numero di Prandtl apri a circa 7, il fenomeno di fusione del ghiaccio avviene in regime di strato
115
limite con distacco di vortici. La formula generale che fornisce Nusselt (combinazione di asintoti) in
questo caso data da:
. Re D + 0.6 Re D + 5 10 3 Re 0D.8 Pr 1 3
Nu t = 2 + 16
13
12
Si osserva tuttavia che i primi due addendi, che si riferiscono alla situazione di regime viscoso o di
assenza di moto, sono trascurabili fino a diametri molto piccoli, quando cio la sfera di ghiaccio
ormai quasi totalmente consumata. Lultimo termine, che fa riferimento alle ricircolazioni,
anchesso trascurabile, cosicch Nut dato dalla formula pi semplice:
12
Nu t = 0. 6 Re D Pr1 3
(lultimo termine, infatti, se confrontato con il penultimo per valori del diametro pari a quello iniziale,
a met e verso la fine del processo di fusione (1 millesimo del diametro iniziale), vale: 55 contro
13
. Re D Pr
257, 31 contro 181, 0.22 contro 8.1. La somma 2 + 16
13
H f ghiaccio dD
Nu t k L
Tacqua Tghiaccio =
=
D
2 PM ghiaccio dt
vD
0.6
12
Pr 1 3 k L
D
(T
acqua
Tghiaccio =
12
Pr 1 3 k L .
t=
ghiaccio H f
12
D dD =
ghiaccio H f
3 PM ghiaccio cos t.T
32
D 0 444s 7 min
116
Dati
aria = 15.9 10-6
m2/s
Scaria = 0.61
Coefficienti di Antoine:
m2/s
B
T+C
(la temperatura da usare nella formula in gradi Kelvin e la tensione di vapore risultante data in
mm di Hg)
Soluzione:
Si schematizzi la piscina come illustrato in figura.
117
Levaporazione dellacqua dettata dallo scambio di materia con laria che avviene attraverso una
strato limite turbolento. Il numero di Reynolds vale infatti:
Re =
v aria L
2 12
=
= 1528662
aria
15.7 10 6
m = k c C S PM = k c (C I C B ) S PM =
= 6.21(C I C B ) Kg/s
(C I
C B ) 72 18 =
Py ibulk
= 0.5
umidit relativa =
Pev(T)
C bulk =
CI =
0.5 Pev(T)
RT
Pev(T)
RT
3816.44
exp 18.3036
.
298 4613
m
= 3.9 10 3 Kg / s
= 6.21 0.5
760 0.082 298
118
COLONNE A RIEMPIMENTO
Dati
Peso molecolare dellHCl
36.5 Kg/Kmole
3 10-5 m2/s
3 10-5 Kg/m/s
1 Kg/m3
10 Nm3/s
Temperatura gas
30 C
1.5 m
0.5
dWHCl dWHCl
a*
=
k C C
dVvuoti
dV
119
Dp2
6 (1 )
=
=
6
=
= 150m 1
a
(
)
3
V p / (1 ) D p
Dp
Sp
dC HCl
= k C C a *
Sdz
Il numero di Reynolds caratteristico del sistema (indicato per determinare il coefficiente di scambio
di materia secondo Colburn) dato da:
Re =
gas v 0
a gas
gas v 0 D p
6(1 ) gas
Allo scopo di determinare il numero di Reynolds, occorre dedurre la velocit v0. Essa legata alla
portata volumetrica ed alla sezione da essa attraversata. La portata volumetrica, in m3/s vale
(essendo 22.4 Nm3 corrispondenti da 1 Kmole):
Q=
10 PM gas
10 RT 10 0.082 303
m3/s
.
= 1108
=
=
22.4
22.4 gas
22.4 P
120
Q 1108
. 4 1108
. 4
=
=
= 6.27 m/s
2
Sez
D col
15
. 2
Re =
1 6.27 0.02
= 1393
6 0.5 3 10 5
JH =
k C L gas
k C Sc 2 3
Sh
=
=
v0
Re Sc1 3 D HClgas gas v 0 L Sc1 3
J H v0
= 0.196 m/s
Sc 2 3
Lequazione di bilancio di materia, che descrive lassorbimento dellHCl lungo la colonna, diventa:
v0
dC HCl
= 0196
.
C HCl a *
dz
La superficie effettiva di scambio pari a circa la met della superficie specifica dei corpi di
riempimento (a causa dei punti di contatto), si ha quindi:
a* =
a 6(1 )
=
= 75 m-1
2
2D p
121
finale
C HCl
=
50 10 3 RT normale P 50 10 3 T normale
moli
=
= 1.23 10 3 3
PM HCl
P
RT
PM HCl
T
m
1.2310 3
0.1
dC HCl
0196
.
=
75 dz
C HCl
v0
0
. m
L = -0.425 ln( 0.0123) = 187
P (1 ) G0
+
=
75
1
.
150
(
1
)
D p G0
L 3 D p
P (1 ) G0
=
150
(1 ) + 1.75
3
L
D p
D p G0
122
D p = 2mm
D p = 0, 002m
L = 1,854m
L = 1,854m
Sez = 942cm 2
kg
Q = 110,5
min
= 56,5cp
Sez = 0, 0942m 2
Q = 1,8416
kg
s
= 5, 65*102
g
cm3
P =
10, 74atm
= 1, 2865
kg
ms
kg
m3
P =
1088230,5 Pa
= 1286,5
Per trovare il grado di vuoto, occorre risolvere una polinomiale del terzo ordine.
Imponendo:
P (1 ) G0
+
=
150
(
1
)
1
.
75
L 3 D p
D p G0
A = 148,55267 Pa/m
B = 216,7452
C = 586963,5922Pa/m
a0 = -A*B / C
Z 3 + a0 Z 2 + a1Z + a2 =
0
a1 = (1,75*A+2*A*B)/ C
a2 = -(A*B+1,75* A )/ C
Z= X +
Si utilizza un grado di libert (gdl)
Si riscrive lequazione di terzo ordine e si somma in verticale
X 3 + 3 X 2 + 3 X 2 + 3
a0 X 2 + 2a0 X + a0 2
a1 X + a1
a2 = 0
123
a0
3
X= U + V
X 3 3 pX 2q =
0
X 3 3 pX 2q = U 3 + V 3 + 3UV (U + V ) 3 p (U + V ) 2q = 0
Riscrivendo lequazione:
Saturando il gdl in modo da eliminare il primo grado si ottiene:
U *V = p
e lequazione:
t 2 2qt + p 3 =
0
dopo aver posto U3 = t
Se = q
p3 < 0
X 1 = 2 p cos
=
X 2 2 p cos + 120
3
=
X 3 2 p cos 120
3
cos =
q
p
3
2
con:
124
1
3
X = (q + ) + (q )
1
3
La metodica industriale per la misurazione del grado di una colonna a riempimento il risultato di
una serie di prove sperimentali inerenti alla stessa che permettono di dare un risultato medio di
impaccamento del letto. A ogni carico e messa in marcia della colonna il grado di vuoto risulta
diverso rispetto a tale media e solo una verifica continua delle perdite di carico permette di saperne
il valore.
125
TURBOLENZA
Riscaldamento di acqua
In una sezione di un tubo del diametro di 25 mm scorre acqua a 20C alla velocit di 2 m/s. La
parete del tubo mantenuta alla temperatura uniforme di 60C. Determinare il coefficiente di
scambio termico ed il flusso di calore scambiato tra la parete ed il fluido.
Dtubo = 20 mm ;
H2O = 1000 kg/m3; H2O = 0.001 kg/ms; k = 0.6 W/mK; cpH2O = 1 cal/gC
Valuto il n di Reynolds:
vd
=
= 5*104
Re
Nu = 0.023Re0.8 Pr1/ 3
cp
Pr = 6.9
=
k
Nu = 250
k
W
h Nu
=
= 6000 2
d
m C
Posso quindi calcolare il flusso termico:
W
q = h(Ts T f ) = 2.4 *105 2
m
Assorbimento di O2 in acqua
Si prenda in considerazione un sistema costituito da una tubazione nella quale entrano in contatto,
in moto equicorrente, acqua ed ossigeno .La configurazione geometrica e le condizioni operative
sono riportate nella Tabella 1:
Tabella 1
Portata di liquido
100 m3/h
108 mm
Temperatura 20 C
Pressione
5 ata
126
Esse sono relative alla tubazione di immissione di una vasca per la depurazione di liquame. In tale
tubazione viene immesso ossigeno puro. Lo scopo dello studio quello di verificare se nelle
condizioni riportate possibile ottenere, allimmissione in vasca, un sistema monofasico in cui
lossigeno completamente disciolto nel liquido.
Stimare i coefficienti di scambio materiale in fase gassosa e in fase liquida alla base del
processo di trasporto
Soluzione
IPOTESI MODELLO
O2 puro
Tensione vapore H2O trascurabile (non si ha controdiffusione di H2O nelle bolle)
Solubilit lineare con legge Henry
O2 non reagisce con il liquido
Bilanci in massa in condizione pseudo-stazionarie
1 2
K G ,max = 44.3 (T M )
con.
T = temperatura in Kelvin
M = peso molecolare del gas
S 19
. VB
127
1 4
4* Q
< v > DTubo * DTubo
Re L
=
= =
327645,4
K G ,max = 44.3 (T M )
con.
1 2
PCO2 = 44.3 (T M )
1 2
RT
T = temperatura in Kelvin
M = peso molecolare del gas
Per lossigeno puro si otterrebbe un valore pari a circa 11000 cm/s (tenendo conto della
concentrazione). Si vedr in seguito che la resistenza corrispondente a tale contributo risulta, per
la situazione analizzata, trascurabile rispetto a quella in fase liquida.
128
La valutazione del coefficiente di scambio di materia in fase liquida richiede la valutazione delle
dimensioni medie delle bolle disperse nel liquido. Per questa stima necessario sviluppare una
teoria appropriata.
Nelle condizioni di trasporto pseudo-stazionario, si ha (diffusione pura Sc = 2):
kC 2
Dturb
DB
Deduzione della potenza dissipata a causa del moto turbolento nei tubi
Dalla relazione delle perdite di carico per unit di lunghezza di tubo:
L
L < v >2
L
1 4
Si ricava, per tubi sostanzialmente lisci, e considerando la perdita di carico sostanzialmente dovuta
al solo liquido:
1 4
Dive <v> la velocit media, pari a 3.30 m/s. La forza sulla lunghezza L del tubo sar:
F = DTubo L
129
L
< v >3
4 < v >
=
=
0.16
D
D
v
D
<
>
2
L
Tubo
Tubo
Tubo
L DTubo L
4
E DISS
= 1.73 W
ottenuta collegando la potenza dissipata alla forza esercitata su tutta la lunghezza del tubo.
Frammentazione delle bolle
Le bolle subiscono da parte degli aggregati turbolenti delle sollecitazioni che le mantengono
disperse nel sistema e ne determinano la rottura fino ad una dimensione critica. La sollecitazione
massima, come visto, si ha in corrispondenza di una scala della turbolenza pari alle dimensioni
della bollicina:
v2
C m A d
2
m
Fmax =
2/3
Fmax
La bolla, in fase di rottura, assume una forma lemniscata (si
veda la fig.1), tale che la superficie S di impatto (SIMP) legata
al volume approssimativamente dalla relazione:
Fmax
S
Figura 1
S IMP 1.9 V 2 3
Il limite critico di dimensioni propense alla rottura delle bolle ha luogo quando questo lavoro di
deformazione eguaglia la variazione di energia interfacciale che ha luogo (per passare dalla forma
sferica alla forma che favorisce la rottura). La variazione di superficie corrispondente (alla quale si
associa la variazione di energia interfacciale) che ovviamente costretta ad aumentare, si
dimostra (rispetto alla sfera, che corrisponde alla situazione indisturbata), essere pari a circa 0.85
V2/3. La variazione di energia interfacciale allora:
130
La dimensione degli elementi corrisponde ad avere un lavoro di rottura turbolento (sulla scala
d) dellordine di grandezza della variazione dellenergia interfacciale in una suddivisione:
2/3
1.9V 2 3 d
,
Dcr 0.93
L
35
2 5
=2.46 10-3 m
Gli aggregati turbolenti che contribuiscono al trasporto diffusivo, intorno alla bolla dispersa nel
liquido, appartengono a tutte le scale comprese tra 0 ( microscala della turbolenza corrispondente
a Re0 = 1; una sua valutazione porta a concludere che essa molto ridotta) e 1.7 Dcr ( che
invece la macroscala della turbolenza ).
La scala massima della turbolenza, in corrispondenza al diametro critico valutato, che servir nel
seguito per dedurre il coefficiente di scambio di materia, sar data allora da:
= 4.18 10-3 m
v m ( m )
13
= 0.193 m/s
131
Il valore di turb la media dei contributi alla diffusione turbolenta provenienti da tutte le scale.
Esso pu essere valutato in:
turb
1
v m m = 1.15 10-4
7
kC 2
Dturb
= 0.094 m/s
DB
Cos assumendo, possibile collegare il coefficiente di scambio di materia al valore critico e alle
dimensioni attuali della bolla, quando queste si riducono (a causa delleventuale consumo del gas
entro di essa, per sua dissoluzione). Il coefficiente di scambio nel liquido, varia, come si pu
osservare dallequazione scritta, al variare del diametro delle bollicine. Il suo valore iniziale pari
allincirca a 9.4 cm/s. Risulta molto inferiore a quello riportato in precedenza per la fase gas ed
quindi decisivo nel determinare la velocit con cui lossigeno si scioglie nel liquido, la diffusione nel
liquido costituisce cio lo stadio lento del processo. Man mano che il processo di dissoluzione
prosegue, il coefficiente di scambio di materia nel liquido si riduce rallentando la velocit con cui
lossigeno si scioglie nel liquido.
Calcolo del coefficiente di scambio di materia riferito al volume
Come gi detto in precedenza le bolle, durante il loro tragitto dentro la tubazione, si dissolvono
riducendo le loro dimensioni iniziali (che sono legate allintensit della turbolenza che si sviluppa
intorno ad esse). ragionevole assumere che il loro numero per unit di volume si mantenga
sostanzialmente invariato durante il processo. Tale ipotesi riduce al minimo possibile la capacit di
scambio tra le fasi, in quanto si riduce progressivamente la superficie di scambio. Il valore del
numero di bolle per unit di volume sar imposto, subito dopo la formazione e rottura del getto di
gas nel liquido dal grado di turbolenza ( cio dalla potenza dissipata per unit di massa ). Le bolle
sono destinate a muoversi ( microscopicamente e mediamente ) con la stessa velocit del liquido
circostante. Questa osservazione permette di dedurre immediatamente la frazione in volume del
132
gas rispetto al liquido, e perci ( date le dimensioni delle bolle ) anche la loro superficie per unit di
v
volume liquido ( nel nostro caso praticamente coincidente con il volume totale ). Indicando con
il rapporto tra portata volumetrica di gas ( localmente nota ) e quella di liquido, si ha che esso
anche legato al numero di bolle per unit di volume di liquido moltiplicato per il volume della
singola bolla:
n GV VB = v =
dove:
m G
m L
L
G
= portata massica
m
G = pedice per la fase gas
L = pedice per la fase liquida
nGV = numero di bolle per unit di volume di liquido
Si noti che le portate massiche e le densit delle due fasi, essendo il processo sostanzialmente
isotermo si mantengono costanti. Essendo il valore iniziale di VB legato al diametro critico, si pu
dedurre levoluzione di esso al variare della portata di fase gassosa nellipotesi (peggiorativa) di
non avere altre situazioni di rottura o coalescenza di bolle lungo il tubo:
n GV = n GV (0) =
m G ,0 L 1
m L G VB|cr
VB = VB|cr
G
m
G ,0
m
utile, ancora, al fine di descrivere in seguito levoluzione della concentrazione media di ossigeno,
dedurre il valore della superficie interfacciale per unit di volume di liquido:
G ,0 L
m
Sint
= n GV S B =
S
L G B
VL
VB|cr m
dove SB la superficie della bolle media deformata, nella generica sezione del condotto. Essa
stimabile in funzione del suo volume come:
133
5.7 VB2 3
VB
V
B|cr
23
5.7 Vcr2 3
m
Sint
L VB
5.7 1 3 G ,0
V
VB|cr m L G VB|cr
23
Si pu allora dedurre, finalmente, il coefficiente di scambio per unit di volume del liquido kV:
kV
G ,0 L k c,cr
m
S
= k C int = 5.7
L G VB1 ,3cr
V
m
VB
V
B|cr
79
V
= B
VB|cr
79
= G
m
G ,0
79
=
=
=
=
=
8
5
0.075
0.04
1000
41
4
D (t) = (t) = v m =
37
3
41
0.075
3
0.35
= 2.5 10 m / s
2
37
Le gocce si disgregano quando la forza turbolenta che su di esse agisce uguaglia la tensione
superficiale:
F
dove:
(t )
dg
1
= v 2 = d g d g2 = F = d g v 2 m
2
4
= tensionesuperficiale
23
d g2
8
= dg
dg = diametrodellagoccia
134
8
dg = 2
v
m
35
2/5
= 1.86 10 2 m
135
=
Deq
Re
=
vDeq
= 2.66*105
Il moto risulta essere turbolente e calcolo quindi il numero di Nusselt ed il coefficiente di scambio:
0.8
=
Nu 0.023Re
=
Pr1/ 3 960
k
W
h Nu
=
= 4300 2
Deq
m C
Scambio termico per convezione forzata cona aria alla velocit v = 10 m/s
Nusfera = 2
k
W
=
h Nu
= 1 2
D
m C
136
2) Convezione naturale:
Ipottizzo che laria si comporti come un gas perfetto e calcolo il coefficiente di dilatazione termica:
1
T
Tsfera + Taria
= 310 K
2
1
1
=
= 0.003
Tave
K
P PM
=
= 1.14 kg / m3
RT
Tave
=
=
Gr
=
Pr
D 3 2 g T
= 3.7 105
2
cp
= 0.76
k
Nusfera ,immersa =
2 + 0.6Gr1/ 4 Pr1/ 3 =
15.5
k
W
=
= 7.8 2
h Nu
D
m K
3) Convezione forzata:
In questo caso sar la velocit del fluido stesso a determinare il regime di moto:
=
Re
v Deq
= 31700
Nusfera ,convezioneforzata =
2 + 0.6 Re0.5 Pr1/ 3 =
99.5
k
W
=
= 49.7 2
h Nu
D
m C
mentre laria esterna si trova alla temperatura di 20C. Si chiede di valutare la portata termica
scambiata tra il fluido e lambiente esterno, per unit di lunghezza del tubo.
C6H6 = 0.88 kg/m3; C6H6 = 0.9 cp; k = 0.145 kcal/h*mC; cpC6H6 = 0.34 kcal/KgC
=
Q U ( dL )(Ta T1 )
In queste condizioni si ha scmabio termico per convezione forzata tra il fluido che scorre nel tubo e
la parete del tubo e scambio termico per convezione naturale tra la parete del tubo e laria esterna.
Si pu quindi valutare il coefficiente globale di scambio:
1
1
1
=
+ Rs +
U dL hint dint L
hest d est L
Dove Rs la resistenza termica della parete di rame. Poich la parete del tubo molto sottile, si
pu considerare che:
dint d est
E che la resistenza termica della parete sia trascurabile; come immediata conseguenza, ne deriva
che esiste una unica temperatura di parete Tp.
Il coefficiente di scambio interno viene calcolato come nellesercizio Coefficiente di scambio di
scambio per il moto allinterno di un tubo. Considerando le propriet fisiche del benzene si ha:
= 2.4 104
Re
Pr = 7.6
Nu = 144
kcal
hint = 840
2
h m C
Il coefficiente di scambio esterno deve essere calcolato in base alle relazioni valide per
convenzione naturale allesterno di cilindri. In particolare si pu utilizzare la relazione valida per
tubi in aria. In ogni caso, il coefficiente di scmabio per convezione naturale funzione della
differenza di temperatura tra la parete e lambiente esterno e tale differenza non nota a priori, ma
pu essere determinata solo una volta calcolata la temperatura di parete:
(
(T
)
=
T)
1.22
T2 T p
0.25
d
1.25
138
Q
kcal
= U ( d )=
T 8.8
L
h m
Coibentazione di un tubo
Con riferimento allesercizio precedente, per ridurre la portata termica scambiata tra il fluido nel
tubo e lambiente, si riveste il tubo metallico con uno strato di sughero (ksughero = 0.037
kcal/(h*m*C)) dello spessore di 5 mm. Determinare la portata termica scambiata ed il profilo di
temperatura in queste condizioni.
In relazione allesercizio precedente:
kcal
hint = 840
2
h m C
d
s
2
=
Rcoib =
ln est
kAML k L dint
20 10
kcal
5
=
hest 1.22
=
3
2
35 10
h m C
0.25
kcal
Ud = 0.042
h mC
La portata termica scambiata per unit di lunghezza data da:
Q
kcal
= U ( d )=
T 2.4
L
hm
Il valore ottenuto solo una stima di prima approssimazione basata su una stima della
temperatura della superficie esterna dello strato di coibente; necessario quindi valutare la
temperatura di parete corrispondente a queste condizione, se necessario, ripetere il calcolo
con il nuovo valore stimato della temperatura di parete, iterando il calcolo fino a
convergenza. In ques to caso, considerando che:
Q
= hest d est T2 T2p
L
=
T2p 15.6 [C ]
139
REATTORI ISOTERMI
Impianto depurazione
Un impianto di depurazione costituito da due bacini a forma di canale di sezione rettangolare e di
volume rispettivamente di 1 m3 e 2 m3.
Entrambi si trovano in condizioni di regime stazionario ed il primo di essi scarica il proprio
contenuto nel secondo (si veda la figura)
Il primo bacino alimentato da acqua fluviale con una portata di 2 m3/h. All'ingresso del sistema
inoltre viene versata un'acqua industriale contenente 500 ppm di un inquinante organico, con una
portata complessiva pari ad 1 m3/h. Ugualmente, all'entrata nel secondo bacino si aggiunge una
portata di acqua inquinata pari a 5 m3/h. La concentrazione dell'inquinante in quest'ultima di 100
ppm.
A seguito di un processo naturale di depurazione, l'inquinante viene distrutto secondo una
reazione irreversibile del primo ordine con costante k = 2h-1.
a) Si faccia l'ipotesi che l'acqua circoli nei due bacini con flusso a pistone. Si calcoli il tenore di
inquinante nell'effluente.
b) Si ipotizzi, al contrario, che il liquido di ciascun bacino sia perfettamente miscelato. Si calcoli
anche in questo secondo caso il tenore di inquinante all'uscita dal sistema.
c) Quale modello pu approssimare meglio il fenomeno in esame?
d) Si ipotizzi di riciclare al primo bacino parte della portata uscente dal secondo bacino. Esiste un
valore ottimale del rapporto di riciclo?
e) Che cosa si potrebbe suggerire per migliorare ulteriormente la depurazione?
Soluzione
Sistema PFR
La concentrazione dellinquinante allingresso del primo bacino data da 1:
1 ppm = 1 parte per milione = 1g / 106 g = 1g/ 103 Kg concentrazione (in acqua) 1g/103 litri =1 g/m3
140
C0A1
3
3
quantit di inq. organico 1 m h 500 g m
= 166. 6 g m3
=
=
3
portata totale entrante
3m h
Nel caso analizzato di flusso a pistone, lequazione di bilancio materiale, scritta in termini di
concentrazioni, risulta essere data da:
5.)
dCA1
= RA
d
Poich linquinante viene distrutto in una reazione irreversibile del primo ordine (AP) con
costante k=2h-1, RA = kCA1 ed il bilancio 14) diventa:
6.)
dC A1
= 2 d
C A1
7.)
La concentrazione dellinquinante alluscita dalla prima vasca risulta quindi: CA1 86 ppm.
Nel caso del secondo bacino, la portata entrante sar data da:
8.)
C0A2 =
86 3 + 100 5
95 g m3
8
Come visto nel caso precedentemente analizzato, la concentrazione alluscita risulter data
dallequazione 16), nella quale andr sostituito il nuovo tempo di contatto pari a 0,25 h. Il risultato
finale dunque:
9.)
CA2 = 57 58 ppm
141
Reattore CSTR
Nel caso in cui si voglia studiare il sistema come se fosse un CSTR, lequazione di bilancio
materiale viene scritta, come visto, nei seguenti termini:
10.)
C A1 C 0A1 = kC A1
C A1 =
C 0A1
= 100 pmm
1 + k
mentre alluscita dal secondo bacino, si ottiene, con procedimento analogo: CA2 67 ppm
(essendo la concentrazione allingresso della seconda vasca data da: (100 3 + 100 5) 8 = 100
g/m3).
Si confronti a questo punto la concentrazione ottenuta in uscita nel caso dei due modelli utilizzati.
Nel caso di flusso a pistone essa risulta inferiore, come anche teoricamente ci si aspetterebbe
sapendo che un PFR approssima il comportamento di un numero infinito di CSTR posti in serie
(come anche si vedr in un successivo esercizio). In fase di progettazione di un sistema di
depurazione che debba essere cos strutturato, risulter dunque conveniente cercare il pi
possibile di avvicinarsi al caso di flusso a pistone (PFR - Plug Flow Reactor), tenendo per conto
anche di considerazioni di tipo economico (costi fissi e variabili). I volumi di reazione necessari per
ottenere la stessa concentrazione di inquinante alluscita risultano pi elevati nel caso del CSTR,
tuttavia questultimo presenta il vantaggio di una maggiore semplicit costruttiva. In realt, poich
CSTR e PFR sono solo modelli ideali di reattore e non reali, il sistema descritto avr un
comportamento intermedio fra le due situazioni PFR e CSTR. Volendo quindi essere conservativi
nella progettazione, sar preferibile fare riferimento allo schema CSTR in quanto esso rappresenta
lestremo inferiore rispetto alle prestazioni dellimpianto.
Reattore PFR
142
C0A 2 =
RCA 2 + 500
2
V1
R + 3
R+3
R + Q0 + Q1inq .
CA1 ( R + 3) + 500
; CA 2
R +8
exp
R + 8
2
2
= RCA 2 exp
+ 5001 + exp
R + 3
R + 3
R +8
Per soddisfare al quesito posto, occorre verificare che la concentrazione in uscita cos ottenuta sia
dotata di minimo. Come si pu osservare dal grafico che segue esso non esiste, per cui non
risulta in questo caso opportuna ladozione di un riciclo. Questo risultato era a priori intuitivo, in
quanto lintroduzione di riciclo, visto nella globalit non farebbe che trasformare il sistema in un
miscelatore perfetto, peggiorando cos la situazione.
Reattore CSTR
CA1 =
500 + RC A 2
R +5
143
CA0 2 =
( R + 3)
500 + RCA 2
+ 500
R +5
( R + 8)
CA 2 =
500 + RCA 2
( R + 3)
R +5
4
( R + 8) 1 +
R + 8
500 +
CA 2 =
500( 2 R + 8)
14 R + 60
Come mostrato nel grafico che segue, anche in questo caso il riciclo non risulta essere una buona
scelta.
Lunica soluzione adottabile per ottenere un miglioramento delle prestazioni dellimpianto quello
di aumentare i tempi di residenza dellinquinante in esso, e quindi di modificarne la geometria.
144
La temperatura di lavoro sia 100C. La carica iniziale contiene 4.97 moli di butanolo per mole di
acido acetico, e la concentrazione del catalizzatore sia lo 0.032% in peso di H2SO4. Si chiede di
calcolare:
R = k C 2A
Alla temperatura di 100C, la densit dei componenti coinvolti (in g/cm3) pari a:
La densit della miscela varier con la conversione, ma leccesso di butanolo ridurr lentit di tale
variazione. allora lecito assumere una densit della miscela costante e pari a 0.75 g/cm3.
145
Inoltre il peso molecolare del butanolo, dellacido acetico e dellacetato di butile sono
rispettivamente pari a 74, 60 e 116 g/gmole.
Soluzione
La concentrazione di acido acetico legata alla conversione dalla relazione:
CA = CA,0 (1-)
R = k C 2A ,0 (1 )
C A ,0 C A
C A ,0
11.)
dC A ,0 (1 )
dC A
d
2
= RA
= k C 2A ,0 (1 ) dt =
2
dt
dt
k C A , 0 (1 )
12.)
dt =
0
1 0,5 d
1 1
1
1
=
t
t
k C A , 0 0 (1 ) 2
k C A ,0 1 0.5 1 0
k C A ,0
Essendo la densit della miscela assegnata, la concentrazione iniziale di A si ricava come segue:
moli totali = 4,97 moli di A + moli di A (si trascura la presenza di H2SO4 poich presente in minime
quantit)
4.97
1
60 +
74
1 + 4.97
1 + 4.97
13.)
moli A
cm 3
14.)
t=
1
= 33 min 0.55 h
17.4 0.00175
Si indichi ora con MA la quantit (in Kg questa volta) di acido contenuto nella carica iniziale (quindi
massa di A / carica). La quantit di estere prodotto legata alla conversione che viene realizzata
nel reattore:
15.)
moli di AB = moli a A =
MA
PM A
La quantit in massa di estere prodotto in ogni ciclo operativo del reattore (comprensivo dei tempi
morti), deve essere pari a 100 Kg/h, si deduce quindi che la massa di acido acetico da caricare nel
reattore deve essere data da:
16.)
MA
PM AB
M A 0.5 116
PM A
=
100 =
t + tm
60 ( 0.55 + 0.5)
MA =
Kg A
.
6000 105
109
carica
0.5 116
La massa di butanolo da caricare nel reattore legata a quella dellacido acetico come segue:
147
109
4.97 74
60
18.)
74
109 = 777 Kg
60
19.)
V=
M tot
777
= 1.036 m 3 = 1036 litri
=
750
Esercizio 1
Reazione irreversibile del primo ordine.
La reazione AB irreversibile del primo ordine ha una costante cinetica pari a 0.01 s-1. Se la
concentrazione iniziale di A pari a 2 mol/l, qual il tempo richiesto per ottenere una conversione
pari al 90% in un reattore batch a volume costante? Se invece si volesse arrivare a una
conversione del 99.9%, quanto diventerebbe il tempo richiesto?
La concentrazione della specie A uscente dal reattore in funzione del tempo di residenza data
dalla seguente espressione:
Di conseguenza il tempo necessario per assicurare una assegnata conversione a dato da:
a (t) = 1 e-k t
148
t (a) = -
ln(1a)
In particolare:
- conversione 90%: t = 230 s
- conversione 99.9%: t = 690 s.
Si noti come il risultato sia indipendente dalla concentrazione iniziale della specie A.
Esercizio 2
Reazione irreversibile del secondo ordine.
La reazione A+AB avviene secondo una cinetica del secondo ordine, con una costante pari a
0.01 l/mol/s.
La concentrazione iniziale di A pari a 2 mol/l. Qual il tempo richiesto per ottenere una
conversione
del 90%? Quale per una conversione del 99.9%?
Il legame tempo di contatto e conversione risulta essere il seguente:
= KC A0 (1 )2
E quindi il tepo di residenza sar dato da:
KC A0 (1 )
In particolare:
- conversione 90%: t = 450 s
- conversione 99.9%: t = 4995000 s.
Si noti come il risultato sia questa volta dipendente dalla concentrazione iniziale di A.
Esercizio 3
Reazione irreversibile di ordine n.
Si determini lespressione della concentrazione di A in funzione del tempo di residenza per una
reazione irreversibile di ordine n in un reattore CSTR a densita costante:
149
r=kCn
Di conseguenza il tempo necessario per assicurare una assegnata conversione a dato da:
(a 1)1n 1
n1
(n 1)k Ca.0
Esercizio 4
La reazione AB ha una costante cinetica pari a 0.01 s-1. Se la concentrazione in ingresso di A e
pari a 2 mol/l, qual e il tempo di residenza richiesto per ottenere una conversione pari al 90% in un
reattore CSTR a densita costante? Se invece si volesse arrivare a una conversione del 99.9%?
La concentrazione della specie A uscente dal reattore in funzione del tempo di residenza data
dalla seguente espressione:
Di conseguenza il tempo necessario per assicurare una assegnata conversione a dato da:
a(t) =
t(a) =
kt
1+k t
a 1
1a k
150
In particolare:
- conversione 90%: t = 900 s
- conversione 99.9%: t = 99900 s.
Si noti come il risultato sia indipendente dalla concentrazione iniziale della specie A.
Esercizio 5
La reazione AB avviene secondo una cinetica del secondo ordine, con una costante pari a 0.01
l/mol/s. La concentrazione iniziale di A e pari a 2 mol/l. Qual e il volume richiesto per ottenere una
conversione del 90%? Quale per una conversione del 99.9%?
La concentrazione della specie A uscente dal reattore in funzione del tempo di residenza data
dalla seguente espressione:
Di conseguenza il tempo necessario per assicurare una assegnata conversione Xa dato da:
a(t) = 1
t(a) =
1+1+4 k t C0a
2k t
(1a)2 k C0a
In particolare:
- conversione 90%: t = 4500 s
- conversione 99.9%: t = 13900 s.
Esercizio 6
151
Si determini lespressione della concentrazione di A in funzione del tempo di residenza per una
reazione irreversibile di ordine n in un reattore CSTR a densita costante:
Aproducts
r=kCn
La concentrazione della specie A uscente dal reattore in funzione del tempo di residenza data
dalla seguente equazione algebrica di ordine n:
Esercizio 7
La seguente reazione irreversibile del primo ordine avviene in un reattore PF a densit costante
con una conversione del 90%:
k = 0.5min-1
A B
r = kCa
Quali sono il tempo di residenza, il volume e la lunghezza del reattore in grado di assicuraretale
conversione, sapendo che il diametro interno pari a 2 cm? Con quale velocit il fluido percorre il
reattore?
Si assuma in ingresso una portata molare di A puro pari a 4 l/min con una concentrazione di A pari
a 2 mol/l.
La concentrazione della specie A uscente dal reattore in funzione del tempo di residenza data
dalla seguente espressione:
Esercizio 8
Si ripeta lesercizio 7 supponendo che la cinetica sia del 2 ordine.
152
r = kCa2
Il reattore opera alla temperatura di 700 C ed alimentato con una portata di 1.5 kmol/h del
).
componente A puro (
a. Assumendo che le due reazioni siano entrambe del primo ordine:
si chiede di determinare il volume del reattore in grado di assicurare una produzione di B pari a 1
kmol/h.
b. Quale sarebbe il volume necessario se la reazione venisse condotta in un reattore a
miscelazione perfetta, mantenendo inalterate le condizioni precedenti?
c. Discutere le condizioni di massima selettivit e resa di B nel caso di una terza reazione,
sempre del primo ordine:
con:
SOLUZIONE
Punto 1
Dai dati a disposizione si possono valutare rispettivamente densit, portata volumetrica e
concentrazione iniziale di A, che serviranno per la risoluzione dellesercizio:
153
Dal bilancio al reattore plug-flow per la specie A, dato che non c variazione del numero di moli n
della temperatura del sistema, si ha:
, con:
e
Risolvendo in
si ottiene:
0
0
= 0.92
0 (1 )
= (1 + 2 )
0
154
(1)
=
1 +2
1.32 s
Punto 2
In questo caso il bilancio del reattore algebrico:
=
(1 +2 )(1)
V = Q = 119.7
e sostituendo la
5.89 s
3600 s
5.89 s = 0.196 m3
Punto 3
Quando si hanno reazioni in serie, conversione, resa e selettivit assumono qualitativamente il
seguente andamento:
Pertanto la selettivit nel composto intermedio, B nel caso dellesercizio, massima allinizio per
, quando il composto D assente. Dopo di ch, essa decresce asintoticamente poich D
aumenta.
Per quanto riguarda la resa, essa avr un massimo, valutabile dal bilancio in B:
, con
155
per
si ottiene:
da cui:
156
F = 10 m3/s
CA = 20 kmol/m3
R1: A->B
R2: B->C
K1 = 0.5 / s
K2 = 2 / s
Reazione del
primo ordine
Reazione del
primo ordine
Soluzione:
= 13.85%
= 0.19%
Si consideri la sequenza di reattori costituita prima da un reattore PFR e poi da un reattore CSTR.
dWi
= i , j rj = k1C A
dV
Ftot
dC A
=
k1C A
dV
dC A
dC A
=
=
k1C A
d
V
d
Ftot
=
C A C A0 exp ( k1 ) =
0.604 kmol/m3
Ftot ( C C
dWi
=Wi in Wi out + ij rj =0
dt
in
B
out
B
) =k C
2
out
B
out
B
CBin
=
1 + k2 CSTR
Da cui:
out
B
C A0 1 exp ( k1 PFR )
= 2.77 kmol/m3
1 + k2 CSTR
La concentrazione della specie A rimane invariata, pari alla concentrazione in out dal reattore PFR.
CC =C
0,CSTR
B
CSTR
B
=C
out
B
= 16.62 kmol/m3
Si consideri ora la sequenza opposta, ovvero un reattore CSTR seguito da un reattore PFR
Ftot ( C C=
) k1C V
in
A
out
A
out
A
C Ain
C=
= 4.44 kmol/m3
1 + k1 CSTR
out
A
k1 CSTRC Ain
=
= = 15.55 kmol/m3
Da cui il bilancio delle specie
B: C
1 + k1 CSTR
out
B
158
Ftot
dCB
dCB
dCB
k1 CSTRC Ain
CB ( =
=
k 2C B
=
=
k 2 C B C .I . =
0) =
=
15.55 kmol/m3
dV
1 + k1 CSTR
d
d V
F
tot
C = C
PFR
B
0, PFR
B
k1 CSTRC Ain
exp(k2 PFR=
)
exp(k2 PFR )
1 + k1 CSTR
= 0.0385 kmol/m3
CC= C
0, PFR
B
k1 CSTRC Ain
1 exp(k2 PFR )
=
1 + k1 CSTR
out , PFR
B
= 15.51 kmol/m3
CBout
In presenza di reazioni equimolecolari la resa pu essere calcolata come segue: =
C A0
Caso 1:
1 exp ( k1 PFR )
=
1 + k2 CSTR
Caso 2:
=
= 13.85%
k1 CSTR
exp( k2 PFR ) = 0.19%
1 + k1 CSTR
k =k /3
2
k =2 h
Q = 30 m /h
Soluzioni:
Le composizioni in uscita risultano:
xA,2 = 0.29
xB,2 = 0.47
x = 0.24
Resa = 0.47
Selettivit = 0.662
Volume singolo reattore CSTR: 12.77 m3
Volume complessivo= 25.5 m3
F C tot
dx A
= k1 C tot x A
dV
dx A
= k1 x A
d
dx B
= + k1 x A k 2 x B
d
dx c
= + k2 xB
d
Dove F la portata volumetrica, Ctot la concentrazione totale delle specie e x la frazione molare.
Dal momento che la reazione equimolecolare la concentrazione totale costante e quindi si pu
elidere.
La prima equazione differenziale del primo ordine lineare a coefficienti costanti omogenea. La
risoluzione porta alla seguente espressione:
x A = x Ao exp[ k1 ]
160
xB ,IP =A exp(k1 )
k1 x A0
k 2 k1
xB , IP =
k1 x A0
exp( k1 )
k 2 k1
x B ,OA =B exp( k 2 )
Da cui:
k1 x A0
exp(k1 ) + B exp(k 2 )
k 2 k1
B =
x A0 k1
k 2 k1
Da cui:
xB =
k1 x A0
[exp(k1 ) exp(k2 )]
k 2 k1
161
Dal momento che la reazione equimolecolare, (conservazione del numero totale delle moli), la
specie C viene calcolata come segue:
xC =1 x A xB
Sostituendo le espressioni precedentemente ottenute, si perviene alla seguente equazione:
k
k
xC = 1 + 1 exp(k 2 ) 2 exp(k1 )
k 2 k1
k 2 k1
k1
C B C tot x B
[exp(k1 ) exp(k 2 )]
=
=
o
o
C A C tot x A k 2 k1
Il tempo ottimale di contatto per la massimizzare la resa si ottiene dalla derivata delle resa rispetto
al tempo di contatto:
d
k1
[ k1 exp(k1 ) + k2 exp(k2 )] = 0
=
d k 2 k1
k1
k2
=
= 0.824 h
k1 k 2
ln
Determinato il tempo ottimale possibile passare al calcolo delle composizioni, della resa, della
selettivit tale condizione.
k1
[exp(k1 ) exp(k 2 )] = 0.58
k 2 k1
k
k
xC = 1 + 1 exp(k 2 ) 2 exp(k1 ) =0.23
k 2 k1
k 2 k1
La resa: =
k1
[exp(k1 ) exp(k 2 )] =0.58
k 2 k1
Selettivit:
=
CB
=
0.716
0
CA CA
162
k1 x ACtotVR
Per la specie B: F Ctot xB xB0 =
+ k1 x ACtotVR k2 xBCtotVR
Per la specie C: F Ctot xC xC0 =
+ k2 xBCtotVR
Da cui:
x A0
xA =
1 + k1
xB = k1
xC = k2
x A0
N 1 + k1
k1
N 1 + k1
)(1 + k N )
2
x A0
)(1 + k N )
2
Dove il tempo complessivo dei due reattori. Il volume dei 2 CSTR uguale e di conseguenza il
tempo di contatto di ciascun reattore sar singolo = /N
E possibile ora impostare il bilancio al secondo reattore. Con analoghi passaggi si perviene:
x A,1
x A,2 =
1 + k1
xB ,2
x
x
A,0
A,0
k1
+
2
N
1 + k1
1 + k2
1 + k1
k1 x A,2 + xB ,1
N
N
N
=
1 + k2
1 + k2
N
N
) (
(
)(
163
La resa risulta:
1
1
k1
+
2
1 + k1
1 + k2
N
N
1 + k1 N
xB
=
=
x A0
1 + k2
N
) (
(
)(
Imponendo nulla la derivata della resa rispetto al tempo di contatto di determina il tempo ottimale
di contatto:
opt, TOT = 0.8517 h da cui il tempo opt, singolo CSTR = 0.8517 /2 = 0.4259 h.
Reazioni di isomerizzazione
Sia data la reazione di isomerizzazione A->B con k0 = 5 * 106 s-1 ed Ea = 60 kJ/mol. Si richiede di
calcolare la temperatura a cui condurre la reazione in un reattore CSTR e PFR, entrambi aventi
tempo di contatto pari a 300 s, per garantire che la conversione di A sia del 99%.
Sul mercato ora disponibile un nuovo catalizzatore che abbassa lenergia di attivazione di un 5%
rispetto al caso precedente. Tenendo fissati tutti i parametri eccetto la portata alimentata ai reattori,
calcolare di quanto aumenta la produttivit rispetto al caso precedente, se si utilizza il nuovo
catalizzatore.
Soluzioni:
T = 436 K
CSTR
164
T = 368 K
PFR
FC AIN =
FC AOUT + kC AOUT VR
C Ain C Aout
E
ko exp AT
=
out
CA
RT
1
E
ko exp AT
=
1
RT
E
ko exp AT
=
(1 )
RT
E AT R
436 K
=
ln
(1 ) ko
C out
ln Ain
CA
E
ln (1 =
) ko exp AT
RT
E AT
R
368 K
T =
ln (1 )
ln
ko
dC A
=
k1C A
d
E
ko exp AT
=
RT
165
CA
CA PFR
AB
R = k x CA
CA PFR > CA CSRT
R A PFR > R A CSRT
CA PFR
CA CSTR
react
Dal momento che la velocit di reazione media nel reattore PFR superiore alla velocit di
reazione nel reattore CSTR, per ottenere le medesime prestazioni necessario operare ad una
temperatura maggiore nel reattore CSTR.
CA =
C 0A
CA
CA
=
C 0A 1
C 0A
1% e kold old =
e knew new kold old =
knew new
=
2
C 0A
CA =
1 + k
CA
C
= A0
0
CA1
CA
1%
=
2
1
1
knew new
=
kold old =
1 + kold old 1 + knew new
Indipendentemente dal reattore valida la relazione: k old old = k new new . Da cui i nuovi tempi di
conatto:
Pr oduttivit P =
ud massa
ud tempo
a pari ud massa
P2 2
=
= 2.66
P1 1 PFR
P2 2
=
= 2.28
P1 1 CSTR
F
CSTR
F2
Soluzioni
= 0.27
= 0.73
Fissiamo una portata in ingresso di 1Kmol/s.
0
CSTR
out
A
F 0 PFRC A0 exp ( k1 )
F 0CSTR C Ain
=
1 + k1 CSTR
A
A
A
n=
nPFR
+ nCSTR
167
nA + nA
nA0 nA
1
A =
=
nA0
nA0
PFR
CSTR
)=
F
C
+F
1
0
PFR
PFR
CSTR
C ACSTR
F 0C A0
1
C A,0CSTR
F 0C A0 e k PFR
F 0 PFR C A,0 PFR e k PFR + F 0CSTR
1 + k CSTR
1 + k CSTR
1
1
A =
=
0
0
0
0
F CA
F CA
1 e k
A =
1e
A =
PFR
VPFR
F0
1
1 + k CSTR
V
1 + k CSTR0
F
1e
=
VPFR
F0
1
VCSTR
1+ k
(1 ) F 0
Da cui:
k
A =
1e
VPFR
F0
=
1e F
V
VCSTR
1 + k CSTR0
1+ k
F
(1 ) F 0
VPFR
0
= 0.27
= 0.73
A BC
168
C A1 =
C A0
1 + k1 CSTR
=
CB1 k1 CSTR
=
CC1 k1 CSTR
CC1 C/ C 0 k2CB1 CSTR =
C A0
(1 + k1 CSTR )(1 + k2 CSTR )
k2 CSTR C A0
(1 + k1 CSTR )(1 + k2 CSTR )
C A2 = C A1 exp ( k1 PFR )
dCB
= k1C A2 k2CB
d PFR
C A2 =
C A0
exp ( k1 PFR )
1 + k1 CSTR
k1C A0
dCB
exp ( k1 PFR )
+ k2CB =
1 + k1 CSTR
d PFR
=
CB 2 p A exp ( k1 PFR )
169
k1C A0
(1 + k1 CSTR )( k2 k1 )
= 2
k1C A0
exp ( k1 PFR )
1 + k1 CSTR
C A0
1 + k1 CSTR
dCB
=
k2CB
d PFR
CB 2,om =
B exp ( k2 PFR )
C A0
exp ( k1 PFR )
1 + k1 CSTR
CB1 =
B2
C A0
1 + k1 CSTR
B=
CB1 + 2
C A0
k1 C A0
C A0
=
+2
k
1 + k1 CSTR
(1 + k1 CSTR ) 1 + 1 CSTR 1 + k1 CSTR
2
C C 2 = C A 0 C A 2 C B2
Allo scopo di ottimizzare la resa finale in B occorre ricercare il suo massimo in corrispondenza di
un valore del tempo di contatto :
170
k1 CSTR
CB 2
1
2
= =
exp ( k1 PFR ) PFR = CSTR =
+ 2 exp ( k2 PFR )
k
1 + k1 CSTR
2
C A0 1 + k1 CSTR 1 + 1
CSTR
2
CB 2
1 12
2
d
+ 2 exp k2
=
= =
exp k1
0
2 1+ k
2
C A0 1 + k 1 + k1
d
1
1
2
2
2 2
Da cui la derivata:
k1 x
+ 2 exp ( 0.5 k 2 x ) 2 exp ( 0.5 k1 x )
0.5
d
1 + k 2 0.5 x
k
= 0.5
1
2
d
(1 + 0.5k1 x )
k1
k 2 k1 x
0.5
exp ( 0.5 k 2 x )
0.25
2
1 + k 2 0.5 x
1
+
k
0.5
x
( 2
)
k1 x
0.25 1 + k 0.5 x + 1 k2 exp ( 0.5 k 2 x ) + k1 exp ( 0.5 k1 x )
2
1 + 0.5k1 x
=
0
PFR = CSTR =
= 0.0725
C A 1 = 0. 578
C B1 = 0. 309
C C1 = 0.113
C A 2 = 0. 279
C B2 = 0. 460
C C2 = 0. 261
171
A+B P
K1
A+AX
K2
R P = K1C A C B
R X = 0.5K 2C 2A
Con:
R A = R P 2R X
R B = R P
Dati
K1/K2=1
Quando di ha a che fare con reazioni parallele o consecutive, il risultato che si ottiene in termini di
resa del prodotto desiderato dipende oltre che dal volume di reazione anche dal tipo di reattore
che si adotta. Assumono importanza per questi sistemi reattivi le grandezze conversione, resa e
selettivit, definite come segue:
C 0A C A
A =
C 0A
P =
CP
C A0
P =
CP
C CA
0
A
172
In generale si ha:
R A = R1 2R 2
R B = R1
R P = R1
con
R 1 = k 1C A C B
R 2 = 0.5 k 2 C 2A
RX = R2
C A = C 0A 1 2 2
CP = 1
CB = C 1
CX = 2
0
B
1 = C 0A
C 0A ( )
2 =
2
C 0A = 1 + 2 2
C A = C A0 (1 )
C B = C 0B C A0
C P = C A0
CX =
C A0 ( )
2
Reattore Batch
In questo caso i bilanci di materia saranno scritti come:
173
dC A
dt
dC B
dt
dC P
dt
dC
X
dt
= k 1C A C B k 2 C 2A
= k 1C A C B
= k 1C A C B
= 0.5 k 2 C 2A
dC A
dt
dC B
dt
dC P
dt
dC
X
dt
d
2
= k 1C 0A (1 )(C 0B C 0A ) k 2 C 2A ,0 (1 )
dt
d
= C 0A
= k 1C 0A (1 )(C 0B C 0A )
dt
d
= C 0A
= k 1C 0A (1 )(C 0B C 0A )
dt
1 0 d d
2
= CA
= 0.5 k 2 C 2A ,0 (1 )
dt dt
2
= C A0
Si scelga fra le quattro equazioni ottenute (in ed ), per esempio la prima e la terza e se ne faccia
il rapporto:
0
k 2 C A (1 )
d
1
1
= 1+
= 1+ 0
= 1+
0
0
d
k1 CB CA
CB
0
CA
174
dx
dy
dt
=t+x
= 1+ t
dt =
x
dx
dx
1 = ( ) ln( ) + ( ) cos t.
y = tx
t = cost + lnx
y = x lnx + x cost
1 0 = ( 0) ln( 0) + ( 0) cos t.
( ) = 1 ( ) ln( ) ( )
cost.=
1 ln( )
( )
( )
1 ln( )
= 1
( ) ln
Reattore CSTR
Il bilancio materiale in questo caso dato da:
Q(C i0 C i ) + R i V = 0
(C
(C C A ) ( k 1C A C B + k 2 C
(C 0B C B ) k 1C A C B = 0
C P + k 1 C A C B = 0
2
C X + 0.5 k 2 C A = 0
0
A
0
i
2
A
Ci ) + R i = 0
)=0
C 0 k C 0 (1 )(C 0 C 0 ) + k C 2 (1 ) 2 = 0
1 A
B
A
2 A ,0
A
0
0
0
0
C A k 1C A (1 )(C B C A ) = 0
0
0
0
0
- C A + k 1C A (1 )(C B C A ) = 0
1
2
C 0A ( ) + 0.5 k 2 C 2A ,0 (1 ) = 0
2
k 1 C 0B C 0A
=
=
k 2 C 0A (1 ) 1
1 +
=
Si hanno quindi ora le due espressioni che forniscono landamento della conversione in funzione
della resa. Facendo un diagramma delle due, per diversi valori di , si ha:
175
Batch
CSTR
0.8
0.6
0.6
0.4
0.4
0.2
0.2
Batch
CSTR
0.8
csi
csi
alpha = 2
alpha = 3
alpha = 4
1
Batch
CSTR
0.6
0.6
0.4
0.4
0.2
0.2
0
Batch
CSTR
0.8
csi
csi
0.8
Si osserva che allaumentare del rapporto fra B alimentato e A alimentato, migliorano le prestazioni
di entrambi i reattori (anche se il reattore CSTR ha sempre prestazioni migliori per questo tipo di
reazioni in quanto lavora con concentrazioni di A mediamente pi basse). Inoltre il comportamento
dei due reattori tende ad avvicinarsi.
R 1 = K 1C A
BC
R 2 = K 2C B
Kmoli
m3s
Kmoli
m3s
K 2 / K 1 = 0. 5
Soluzione
Bilanci materiali sul miscelatore
W1 = 0.3+W 4
WA1 = 0.3+W A4
WB1 = W B4
WC1 = W C4
177
W2 = W1
dx A
kC x
= 1 TOT A
dV
W2
k C V
x A 2 = x A1 exp 1 TOT
W2
dx B
kC x
kC x
= 2 TOT B + 1 TOT A
dV
W2
W2
k C V
IP = C1 exp 1 TOT
W2
k C V
k C V
k C V
CTOT C1 exp 1 TOT = k 2 k1 CTOT C1 exp 1 TOT + x A1 CTOT exp 1 TOT
W2
W
W2
C1 =
x A1
k 2 k1 1
Omogenea associata
k C V
x B2 = C2 exp 2 TOT
W2
k1CTOT V
x A1
k C V
exp 1 TOT
x B2 = x B1 exp 0.5 1 TOT
exp 0.5
W2
W2
W2 k 2 k1 1
WA 2 = W2 x A 2
WB2 = W2 x B2
WC 2 = W2 WA 2 WB2
WA3 = 0.3 W A2
WB3 = 0.7 W B2
WC3 = 0.9 W C2
W3 = W A3+W B3+W C3
WA4 = 0.7 W A2
WB4 = 0.3 W B2
WC4 = 0.1 W C2
178
W4 = W A4+W B4+W C4
Metodi utilizzabili per la risoluzione di singole equazioni algebriche non lineari sono, ad esempio:
1.
2.
Metodo di Newton
3.
4.
Si supponga che il problema possa essere caratterizzato mediante una delle seguenti due forme
funzionali equivalenti:
x1 = F( x 0 ) ; x 2 = F( x1 ) ; ............................
lim x( n) = x
dove
x = soluzione cercata
x( n +1) x( n )
x( n )
essendo un numero positivo piccolo a piacere pari alla tolleranza accettata per il tipo di problema
trattato. La convergenza del sistema non assicurata a priori. Si pu dimostrare che: condizione
sufficiente (e non necessaria) affinch si abbia convergenza che:
F' ( x ) < 1
per x sufficientemente vicino alla soluzione. Nelle figure che seguono sono illustrati alcuni esempi
di applicazione del metodo delle sostituzioni successive per diversi valori della derivata prima della
funzione F(x).
180
Nella seconda figura si nota un esempio di convergenza oscillante, mentre l'ultima illustra un caso
di ciclo limite.
La procedura di convergenza per sostituzione semplice pu essere lenta. Anche se oggi, con l'uso
di calcolatori questo non costituisce pi un grande problema, vale comunque la pena di illustrare
alcuni dei metodi di accelerazione dei calcoli che sono stati proposti.
Il primo di essi consiste nel calcolare il nuovo valore della variabile come media ponderale fra il
vecchio valore e quello della funzione F(x):
x( n +1) = (1 t ) x( n ) + t F( x( n ) ) = ( x( n ) )
dove t il peso che viene assegnato in base al tipo di problema trattato, variabile fra 0 e 1.
Un altro metodo il cosiddetto metodo di Wegstein o Aitken o Johnson: esso consiste nel
calcolo iniziale di x1 con il metodo delle sostituzioni successive. A partire dai punti x0 ed x1 si
costruisce la retta passante per essi e si determina il punto x2 trovando lintersezione di questa
retta con la curva a 45 (x = f(x)). Il nuovo punto trovato sar quindi dato da:
181
( 0)
x( 2 ) = x( 2 ) +
x( 2 ) =
f ( x(1) ) f ( x( 0) )
=
x(1) x( 0)
f ( x( 0) ) x(1) f ( x(1) ) x( 0)
=
x(1) x( 0)
Questo nuovo punto, insieme ad x1, pu essere utilizzato per determinare un nuovo x3. Tale
procedura viene adottata fino a quando il nuovo punto trovato (xn+1) differisce da quello del passo
precedente (xn) della tolleranza prevista. La procedura pu essere illustrata graficamente come
nella figura che segue:
Questo metodo pu dare luogo alla forma indeterminata x2 = 0/0 ed tanto pi efficace quanto pi
risulta valida (localmente) l'ipotesi di linearit della F(x).
[Un altro metodo utilizzabile quello cosiddetto Dente che si basa sul rispetto del bilancio globale
massivo in condizioni stazionarie. Infatti per tale bilancio la portata massiva entrante nel sistema
deve essere uguale alla portata massiva uscente. Tale informazione permette di costruire un
correttore delle portate dato dal rapporto fra la portata massiva entrante (E) e la somma delle
portate massive uscenti (Ui). Per l'esempio in esame se W 4 la portata di riciclo, si pu scrivere:
182
E
e per l' n - esimo componente W4*n = W4 n
U
i
E
Ui
Tale metodo applicabile anche allesercizio proposto, in quanto in questo caso le reazioni sono
equimolecolari].
Metodo di Newton
Questo metodo viene utilizzato per funzioni dotate di derivata prima (non necessariamente
analitica), nella forma f(x)=0, e si basa su un'approssimazione lineare locale della funzione f(x): se
x(n) sufficientemente vicino alla soluzione, si pu scrivere:
f ( x) f ( x( n ) ) + f ' ( x( n ) )( x x( n ) ) + o( x)
dove o(
( n +1)
( n)
=x
f ( x( n ) )
f ' ( x( n ) )
Tale procedura corrisponde ad approssimare la curva con la sua tangente, come si pu anche
vedere nella figura che segue:
183
La convergenza rapida ma non sempre assicurata, per esempio nella figura che segue si pu
osservare un caso in cui la procedura non converge:
Per tale motivo consigliabile che f ''(x) mantenga sempre lo stesso segno nell'intervallo di ricerca
della soluzione.
184
E' un metodo a convergenza sicura ma sovente lenta. Il legame analitico fra il nuovo valore della
variabile e quello precedente si ottiene dallintersezione fra lasse delle ascisse f(x) = 0 e la retta
congiungente il punto c,f(c) e quello iniziale:
( n +1)
( ( ) ) x ( ) f ( c)
( )
f ( x ) f ( c)
cf x
f ( x( 0) ) f ( x1 ) < 0
Il nuovo valore della variabile si ottiene dalla media aritmetica dei primi due (per i quali la funzione
cambia di segno); al passo successivo verr poi scartato quello dei due intervalli che si sono
ottenuti nel quale la funzione ha lo stesso segno:
Il numero di iterazioni necessarie per ottenere il risultato con una certa tolleranza = xn+1-xn pu
essere calcolato ed dato da:
185
n +1
1
= n
2
1
= 0
2
n
log( 0 n )
n=
log 2
186
Si assume, per esempio, W4 = 0 come valore di primo tentativo della portata di riciclo. Si procede a questo
punto risolvendo in sequenza i bilanci materiali a partire dal miscelatore. I risultati che si ottengono sono i
seguenti ( =10-5):
NUMERO ITERAZIONI = 16
NUMERO ITERAZIONI = 1
A
TOT
TOT
NUMERO ITERAZIONI = 21
A
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
TOT
187
Metodo Dente
Si procede come nel caso precedente ma si effettua ad ogni iterazione un aggiornamento dei valori delle
portate di riciclo. Tale aggiornamento si ottiene moltiplicando i valori ottenuti dal bilancio sul separatore
(portate W4i) per un correttore W0/W3i.
NUMERO ITERAZIONI = 1
A
TOT
NUMERO ITERAZIONI = 4
A
TOT
NUMERO ITERAZIONI = 2
A
TOT
NUMERO ITERAZIONI = 5
A
TOT
NUMERO ITERAZIONI = 3
A
TOT
NUMERO ITERAZIONI = 11
A
TOT
188
189
Metodo di Newton
In questo caso si procede azzerando la funzione che si ottiene dal bilancio al separatore:
W4 =WA4+WB4+WC4 = 0.7WA2+0.3WB2+0.1(W1-WA2-WB2)=
0.6WA2+0.2WB2+0.1(W0+W4)
dove :
k Ctot V
WA0 exp - 1
W 0 +W 4
WA2=
k Ctot V
1 0.7exp - 1
W 0 +W 4
k Ctot V
WA0+0.7WA2
k1Ctot V
exp -0.5 1
exp
0.5
W 0 +W 4
W 0 + W 4
WB2=
k Ctot V
1 0.3exp -0.5 1
W 0 +W 4
190
TOT
TOT
1 .5379 .0691 .0083 .5956
NUMERO ITERAZIONI = 4
NUMERO ITERAZIONI = 2
A
A
TOT
TOT
1 .5199 .0704 .0047 .5947
Si noti che, anche se il metodo di Newton converge in un numero inferiore di iterazioni, tuttavia pu
dare problemi (si vedano per esempio i numeri negativi all'inizio delle iterazioni che in alcuni casi
possono fuorviare i calcoli), inoltre in questo caso l'esercizio proposto era semplice ed esplicitabile,
mentre in altri casi pi complessi ci non possibile.
Si allega il programma in Fortran per la risoluzione dellesercizio.
program riciclo
dimension w1(4), w2(4), w3(4), w4(4)
open (10, file='risultati.out')
30
if (imetodo<1.or.imetodo>3) goto 30
eps = 1e-4
! primo tentativo
do i=1,4
w4(i) = 0.
end do
k=0 !contatoreiterazioni
if (imetodo.le.2) then
20
continue
w4old=w4(4)
k=k+1
192
40
continue
w4old = w4(4)
k=k+1
fder = (fw4d-fw4)/eps
w4new = w4old-fw4/fder
end if
end
w1(1) =
0.3 + w4(1)
w1(2) = w4(2)
!A
!B
w1(3) =
w4(3)
!C
w1(4) =
0.3 + w4(4)
! Totale
w2(4) =
w1(4)
! Totale
xA1 = w1(1)/w1(4)
xB1 = w1(2)/w1(4)
xA2 = xA1*exp(-alpha/w2(4))
xB2 = xB1*exp(-0.5*alpha/w2(4))
1
- xA1/(0.5-1) *
(exp(-0.5*alpha/w2(4))-exp(-alpha/w2(4)))
w2(1) =
w2(4) * xA2
!A
!B
0.3 * w2(1)
!A
!B
w3(3) =
0.9 * w2(3)
!C
w3(4) =
! corrente 4
if (imetodo.le.2)then
corr=1.
if (imetodo==2) corr=0.3/w3(4) ! Correzione per metodo Dente
!A
!B
!C
return
end
w2tot = w4tot+0.3
w2A = 0.3 * exp(-alpha/w2tot) / (1.-0.7*exp(-alpha/w2tot))
w2B = (0.3+0.7*w2A)/0.5
1
*(exp(-0.5*alpha/w2tot)-exp(-alpha/w2tot))
/(1.-0.3*exp(-0.5*alpha/w2tot))
return
end
195
CP CQ
R A = k C A C B
K eq
Kmoli
3
ms
(Kmoli/m3)
(m3 s/Kmoli)
(-)
La miscela alimentata nel reattore ha la composizione riportata nella tabella dati. Si verifichi,
attraverso i calcoli e le osservazioni che in seguito ad essi si possono fare, quale sia
lapparecchiatura di reazione pi adatta, tenendo conto che si vuole ottenere una conversione
relativa dellacido acetico almeno pari al 35%. Si prendano in esame a questo scopo le seguenti
diverse possibilit, riguardanti il tipo di reattore e/o il modo di utilizzarlo:
1.
2.
3.
4.
TABELLA DATI
A
0
(frazione
nellalimentazione)
PM (peso molecolare)
massiva 0.46
46
0.23
0.00
0.31
60
88
18
nel caso 2 (BATCH), si assuma un tempo morto pari ad 1 ora e si valuti la massima produttivit
possibile. Al punto 4 si distingua fra: a) reattori di eguale volume b) uguale variazione del grado di
avanzamento nei 3 reattori
Soluzione
Si cominci, innanzitutto, con l'elaborare i dati in modo da poterli utilizzare per lo svolgimento dei
calcoli. I pesi molecolari dei componenti in gioco sono (Kg/Kmole):
PMA
PMB
PMP
PMQ
46
60
88
18
Assumendo, come riferimento, una tonnellata di reagenti (1000 Kg) e date le frazioni massive in
alimentazione, si ha:
Kg
tonnellata a lim entata
Kg
0 , 23 * 1000 = 230
tonnellata a lim entata
Kg
0 , 00 * 1000 = 0
tonnellata a lim entata
Kg
0 , 31 * 1000 = 310
tonnellata a lim entata
0 , 46 * 1000 = 460
di A
di B
di P
di Q
Dividendo per i pesi molecolari dei vari reagenti si ottengono le Kmoli per tonnellata alimentata di
ogni componente (10 Kmoli/tonn di A, 3.83 Kmoli/tonn di B, 0 Kmoli/tonn di P e 17,22 Kmoli/tonn di
Q). Inoltre (conoscendo il grado di conversione di B pari a 0,35 e essendo le Kmoli per tonnellata
legate attraverso la densit alle concentrazioni) le concentrazioni in uscita dal reattore sono date
da:
Reattore CSTR
Si calcoli innanzitutto la portata volumetrica. Si sa che si vogliono produrre 50 tonn/giorno di P:
Q(C B C B0 ) = R B V
Essendo = CB0 CB CB = CB0 (1 ) e poich il componente B scompare si ottiene:
CB0
VCSTR =
=
Q Keq
k
[ (
) (
1
17,32 0,35 2,93
61 m3
-6
0,92 20,61 + 29,9
3600 7,93 10
o, pi semplicemente:
C P CQ
1
17,32 0,35 3,9
QC B0 = Vk CA C B
61 m3
VCSTR =
-6
,
58
3600
13
7,93
10
K
eq
V
= 3, 52 h
Q
Reattore BATCH
198
dCi
= Ri
dt
C out
Cin
dC B
= t reaz
RB
Keq
d =
d
2,93 10-6 0,35
=
B = 0,149
t reaz = 7426 s 2 h
Le Kmoli/g di P prodotte sono 50000/88 = 568,18 Kmoli/g. Poich si deve tener conto dei tempi
morti dovuti alle operazioni di carico scarico e pulizia del reattore, pari ad un ora, i cicli nell'arco
della giornata sono 24/(2+1) = 8. Si assumono in definitiva, per sicurezza, 7 cicli in un giorno (cos
da non incorrere in problemi dovuti ad eventuali ritardi). Il volume del reattore sar dato da:
VBATCH
7 1,34
ciclo
1020 Kg
Una volta costruito il reattore con il volume calcolato, l'operatore addetto alla gestione del
processo, pu porsi il problema di ottimizzare la produzione date le apparecchiature a sua
disposizione (per esempio qualora dovesse cambiare il tipo di reazione da eseguire). Il tempo di
reazione pu essere espresso in funzione del grado di conversione, nel caso analizzato,
considerando questa volta come un incognita:
199
Keq
d
2
kC B0 ( Keq 1) 0 C1 + C2
t reaz =
dove:
C1 =
[( C
C2 =
A0
+ C B0 )Keq + CQ 0
C B0 ( Keq 1)
] = 7,81
CA 0 Keq
= 3,96
C B0 ( Keq 1)
t reaz =
Keq
d
Z1 1 e K t reaz
1
Z1 K * t reaz
e
Z2
k* =
dove:
( Z1 Z2) kC B0 ( Keq 1)
Keq
= 1,37 10 4
C1 + C12 4C2
= 7,26
Z1 =
2
C1 C12 4C2
= 0,545
Z2 =
2
200
prod. =
VBATCH C B0 ( t ) VBATCH C B0 Z1
=
F()
t reaz + t m
tm
con:
1 ek t m
F() =
Z1 *
(1 + )1 e k t m
Z2
dF
=0
d
*
Z1 *
* k *t m
(1 + )1 e k t m 1 e k t m
- k t me
Z2
1 Z1 e k * t m + (1 + ) Z1 k *t e k * t m
Z2
Z2 m
Den2 = 0
t reaz
tm
t m = tempi morti
)=0,0163
prod . =
59 3. 83 1, 02 0 , 313 Kmoli di P 24 h
Kg
Kg
tonn .
88
= 50789
51
3
h
g
Kmoli
g
g
Reattore PFR
Il bilancio materiale globale ha la stessa forma di quello scritto per il reattore BATCH salvo avere il
tempo di residenza V/Q al posto del tempo di reazione. Pertanto il risultato dell'integrazione lo
stesso ed, in particolare, il tempo di contatto risulta di circa 2 h. Essendo la portata volumetrica pari
a 17,32 m3/h, come calcolato per il CSTR, si ottiene:
VPFR = 17 , 32 35 m3
Si pu a questo punto fare un primo confronto parziale fra i risultati ottenuti. Il reattore PFR risulta
avere il minor volume e sembrerebbe quindi essere il pi conveniente. Se per si assume per
esempio che la velocit media al suo interno sia pari ad 1 m/s (ordine di grandezza plausibile per
un PFR ed al di sotto della quale diventano importanti i processi diffusivi) si deduce che per
rispettare i tempi di contatto necessari per la reazione occorrerebbe un reattore lungo 7920 m
201
A =
CA 0 CA
C
= 1 A
CA 0
CA 0
R = k CA0 (1 A )
A temperatura costante R varia linearmente con A come pu anche essere osservato nella figura
che segue.
202
ottiene:
1 CSTR
CA1 =
2 CSTR
CA2 =
CA 0
1+ k
CA1
1+ k
CA 0
2
1 + k
.............................................................................
N esimo CSTR C AN =
inoltre
e quindi:
CAN
1+ k
CAN = CA 0 (1 )
1 =
1 + k
CA 0
N
1 + k
lim = e k
Si passi ora allo studio del sistema costituito da tre reattori CSTR:
203
C1 C 0 = R1 Q
C 2 C1 = R 2
Q
V
C 3 C 2 = R3
Q
con
C B0 1 = R1
ed in termini di conversione C B 0 ( 2 1) = R 2
C ( ) = R3
2
B0 3
C Pi C Qi
Ri = k C Ai C Bi
Keq
Il sistema pu essere risolto in due modi: il primo consiste nell'assegnare un valore di primo
tentativo al volume del primo CSTR e nel ricavare successivamente le conversioni 1, 2 e 3. Se
la conversione nell'ultimo reattore diversa da quella assegnata, si assume un secondo valore del
volume e si esegue nuovamente la sequenza dei calcoli. Se ancora non si ottenuta la soluzione il
terzo volume verr ottenuto valutandolo sulla congiungente dei due punti 31 ,V1 e 32 , V2 cos
via fino al raggiungimento della soluzione. Procedendo secondo questo metodo si devono risolvere
equazioni di secondo grado. Se invece si cominciano i calcoli a partire dall'ultimo reattore con 3
nota (0,35), e si procede nello stesso modo, il problema si presenta lineare. Si otterr una fittizia 0
all'ingresso del primo reattore, che in generale non risulter nulla (come invece dovrebbe essere),
e si proceder fino a quando la conversione all'ingresso del primo CSTR risulter nulla.
Il volume di primo tentativo pu essere scelto in modo utile ricordando che il sistema costituito da
tre CSTR avr un volume totale intermedio fra quelli trovati per il singolo CSTR ed il PFR. Perci si
potr assumere per esempio come valore iniziale:
204
V=
VCSTR VPFR
15, 3
3
- CSTR (N=1)
1 =
k CSTR =
1 + k CSTR CSTR
1
1
1
= 0,153h 1
CSTR 1
PFR
1 = e k PFR PFR
k PFR =
PFR
ln(1 ) = 0,215h 1
Si costruisce, a questo punto, una costante cinetica di pseudoprimordine come media geometrica
delle prime due:
1 =
1 + k pp
[(
1 3
] k3
pp
Si assuma come valore di primo tentativo V1=15,4. Eseguendo i calcoli partendo dall'ultimo CSTR
si ottiene, essendo Q = 4,81*10-3 m3/s:
205
11 0 , 132
01 0 , 06
12 0 , 143
02 0 , 035
V2 = 14 , 7
22 0 , 266
La retta che congiunge i due punti ottenuti (V1,01 e V2, 02) ha coefficiente angolare:
m=
V2 V1
= 28
02 01
Il punto 0 = 0 si ha per:
V3 = V1 m 01 = 13, 72
cui corrispondono:
23 0 , 27
13 0 , 159
03 0 , 00002
Il risultato soddisfacente per cui si ottiene: Vtot 41,16 m3, cio un volume inferiore ad un
singolo CSTR e superiore a quello del PFR.
1 = 3 = 0 , 11667
2 = 2 3 = 0 , 2334
3 = = 0 , 35
Essendo note le conversioni possibile ricavare le velocit di reazione in ogni reattore e quindi i
volumi:
C B01 CQ 0 + C B01
R1 = k ( CA 0 C B01) C B0 (1 )
Keq
Kmoli
Kmoli
R1 = 2,44 10 4
C P1 = C B01 = 0,46
V1 = 8,97 m3
3
ms
m3
206
CP2 = 0 , 91
CP3 = 1, 37
Kmoli
m3
Kmoli
m3
V2 = 12,52 m3
V2 = 20,34
m3
Vtot = 41, 83 m3
Il volume ottenuto paragonabile a quello precedente, per cui entrambe le soluzioni sembrano
essere valide.
A(alcool)
A1 = 0.084
P(acetato)
P1 = 0.826
Q(acqua)
Q1= 0.090
La velocit di evaporazione dal reattore viene regolata in modo da mantenere una frazione
massiva di P costante nel reattore e pari a PR = 0.02. Considerando un tempo di reazione di 2 ore
ed un volume di reattore pari a 52 m3, si valuti il vantaggio ottenibile con questa procedura di
reazione.
Si consideri l'hold-up della colonna trascurabile nei confronti del volume di reazione e la densit
della miscela costante.
CP CQ
R A = k C A C B
K eq
Kmoli
3
ms
(Kmoli/m3)
207
(m3 s/Kmoli)
(-)
TABELLA DATI
A
0.46
0.23
0.00
0.31
PM (peso molecolare)
46
60
88
18
10.2
3.91
17.56
Soluzione
La reazione per la produzione dell'acetato di etile interessata da equilibrio. Si vuole verificare se
sia vantaggioso realizzarla mediante un processo semibatch, cio caricando i reagenti nel reattore
e procedendo al prelievo parziale dei prodotti durante la reazione (come illustrato in figura: si
osserva che si ha prelievo dei prodotti ma non esiste portata in alimentazione). Il sistema descritto
ha un determinato tempo di reazione dopo il quale occorre scaricare, pulire e ricaricare il reattore
onde procedere ad un altro ciclo di produzione.
L'operazione viene eseguita in due fasi:
I fase: la reazione procede senza prelievo del prodotto (P) fino al raggiungimento di un
assegnato valore della sua frazione massiva all'interno del reattore
II fase: P viene prelevato mantenendo la sua frazione massiva costante per un tempo totale di
reazione (I fase + II fase) di 2 ore.
208
dCi
= i R
dt
Al termine della prima parte dell'operazione la concentrazione di P all'interno del reattore pari a:
CP =
P 0,02 1020
=
= 0,2318
PM P
88
Kmoli
m3
e la conversione:
=
0, 2318
CP
=
= 5, 93 102
3, 91
C B0
CA = CA 0 C B0 = 9,97
C B = C B0 (1 ) = 3,68
CQ = CQ 0 + C B0 = 17,79
Il tempo necessario per il raggiungimento di CP all'interno del reattore si deduce per integrazione
del bilancio materiale, trasformato in termini di conversione:
In questo caso il bilancio materiale risulta:
dCi
= Ri
dt
209
Cout
Cin
dC P
= t reaz
RP
2,93 10-6
7,93 7,53
Keq
d =
k C B0 (Keq 1) (C A 0 + C B0 )K eq + CQ 0 + C A 0 Keq
0 , 0593
( 7,26)( 0,545)
0
A
B
1
+
=
0,545 7,26 ( 0,545)( 7,26 )
A = 0,149
B = 0,149
tI =
C
o P
7,26 0,54
dC P 2,93 106
0,148ln
=
= 785 s
7,93 7,53
0
,
54
7
,
26
R
II fase: Si indichi con la portata massiva uscente dalla colonna e di composizione nota;
trascurando l'hold-up (cio l'accumulo) in colonna si pu scrivere l'equazione di bilancio materiale
tenendo conto che il volume non pi costante a causa dell'evaporazione:
20.)
i
dVRCi
dCi
dVR
= VR
+ Ci
= i RVR
dt
PM i
dt
dt
Dal bilancio massivo globale su tutte le specie (dove i termini di reazione scompaiono per il
principio di conservazione della massa) si deduce:
21.)
dM
=
dt
dV
d
=
R + VR
dt
dt
dVR
=
dt
Poich il componente P durante la seconda fase conserva la propria concentrazione all'interno del
reattore, si pu ricavare
in funzione di e s s o da ll
e qua zione 1.):
210
Cp
23.)
dVR
= p RV R P
dt
PM P
0 = CP
=
- CP
= p RV R P
PM P
+ P RVR P = P RVR + P P
PM P
PM P
P RVR
C
P
P
PM P
(Si noti che P la frazione massiva di P nell'azeotropo in uscita dalla colonna di distillazione ed
un dato del problema).
Si possono ora riscrivere i bilanci materiali per i componenti diversi da P utilizzando la 4.):
24.)
dCi
= R i P
dt
i
C
i
PM i
P
CP
PM P
25.)
dVR
R P VR
=
dt
C
P P
PM P
Le equazioni 5.) e 6.) costituiscono un sistema di 4 equazioni in 4 incognite (CA, CB, CQ, VR) che
non sono integrabili analiticamente e per le quali bisogner ricorrere a metodi di integrazione
numerica, alcuni dei quali verranno nel seguito illustrati .
Si pu, per semplificare, ridursi all'integrazione di una sola delle equazioni 5.). Infatti dal rapporto
fra lequazione scritta per un componente i e la stessa per un componente j diverso da i, si pu
dedurre:
211
dCi A i + Ci
=
dC j A j + C j
A j + Cj
A + Ci
= ln
ln i
A i 0 + Ci 0
A j0 + C j0
dove:
C
A i = i P P i
PM P PM i
(Si noti che Ai una costante, caratteristica per ogni componente, deducibile dai dati del
problema).
E' cos possibile integrare l'equazione 5.) per un solo componente e poi ricavare le concentrazioni
degli altri dal legame ottenuto.
=
CA 9,75
=
CB 2,68=
CP 0,=
23 CQ 21.7
=
Vfin 43.65
Sembra quindi che tale processo, quando realizzabile, sia preferibile al sistema batch.
212
Viene infine allegato un esempio di programma di calcolo in linguaggio Fortran. Il metodo utilizzato
in questo caso quello di Runge-Kutta.
Program Acetatodietile
Common/Princ/ROMIX,OM(4),anu(4),PM(4),C0(4),C(4),aKeq,ak
Common/Runkut/Dy(30),y(30),Ne,t,Dt
Common/run1/j
open(10,file='risultati.txt')
aKeq=2.93
Vin=52.
!Volume iniziale
aK=7.93E-6
C(3)=0.02*ROMIX/PM(3)
CSI=C(3)/3.91
!conversione
213
C0(1)=C0(1)-CSI*C0(2)
C0(4)=C0(4)+CSI*C0(2)
C0(2)=C0(2)-CSI*C0(2)
C0(3)=C(3)
write(*,'(1x,a,1x,1H=,f8.3 )')'CP',C(3)
write(*,*)'conversione=',csi
trisc=aKeq/aK*0.149/7.53*(alog((7.26-Csi)/(0.545-Csi))+
1
alog(0.545/7.26))
NE=5
y(1)=C0(1)
y(2)=C0(2)
y(3)=C0(3)
y(4)=C0(4)
y(5)=Vin
t=trisc
Dt=5
Do j=1,10000
214
call runge
if(t.gt.7200) then
write(*,*)'t=',t
write(*,*)'Ca=',y(1)
write(*,*)'Cb=',y(2)
write(*,*)'Cp=',y(3)
write(*,*)'Cq=',y(4)
write(*,*)'V=',y(5)
goto 4
endif
end do
continue
format (6(f8.3))
end
Subroutine Sisdif
Common/Princ/ROMIX,OM(4),anu(4),PM(4),C0(4),C(4),aKeq,aK
Common/Runkut/Dy(30),y(30),Ne,t,Dt
Common/run1/j
VelReaz= ak*(y(1)*y(2)-y(3)*y(4)/aKeq)
do i=1,4
215
Dy(i)=VelReaz*(anu(i)-anu(3)*(OM(i)/PM(i)-y(i)/ROMIX)/
1
(OM(3)/PM(3)-y(3)/ROMIX))
end do
Dy(3)=0
Dy(5)=-y(5)*VelReaz*anu(3)/ROMIX/(OM(3)/PM(3)-y(3)/ROMIX)
Return
end
Subroutine Runge
Common/Runkut/Dy(30),y(30),NE,t,Dt
Common/run1/j
Dimension FK(500)
j=1
1
continue
Do 2 K=1,NE
K1=K+NE
K2=K1+NE
K3=k2+NE
GOTO (3,4,5,6,7),j
FK(K)=y(K)
GOTO 2
4
FK(K1)=Dy(K)*Dt
y(K)=FK(K)+0.5*FK(K1)
GOTO 2
216
FK(K2)=Dy(K)*Dt
y(K)=FK(K)+0.5*FK(K2)
GOTO 2
6
FK(K3)=Dy(K)*Dt
y(K)=FK(K)+FK(K3)
GOTO 2
7
CONTINUE
Y(k)=FK(K)+(FK(K1)+2.*(FK(K2)+FK(K3))+DY(K)*Dt)/6.
CONTINUE
GOTO (8,9,8,9,10),J
9
t=t+0.5*Dt
CALL SISDIF
J=J+1
GOTO 1
10
RETURN
END
217
+ 9/2 O2
R1
O
O
+ 2 CO2 + 2 H2O
C
+ O2
R2
sottoprodotti
27000
3
11.5 1012 exp
R1 =
CN kmoli/(m h)
RT
35000
3
3.84 1014 exp
R2 =
CN kmoli/(m h)
RT
(dove CN la concentrazione della naftalina in kmoli/m3).
Il calore di reazione risulta Q1 = 4.28 105 e Q2 = 1.2 106 kcal/kmole. La miscela reagente, costituita
da 0.6% molare di naftalina e 10% molare di ossigeno (il resto si considera sia costituito da azoto),
viene alimentata al reattore a 420C, 1 atm e con velocit lineare 8 m/s. Il fluido refrigerante viene
mantenuto a 420 C e il coefficiente globale di scambio termico (costante lungo il reattore) risulta
pari a 500 kcal/(m2hC). Si trascuri la variazione del numero di moli totali della miscela reagente e
si assuma costante, e pari a 0.24 kcal/(kgC), il calore specifico della miscela.
Si determini il numero dei tubi, il loro diametro interno, e la corrispondente lunghezza del reattore
per avere una conversione della naftalina del 95% mantenendo la temperatura di reazione al di
sotto di 560C.
Risultati:
n= 7711
D= 2.1 cm
218
L= 1.65 m
La soluzione del problema pu essere affrontata sia prendendo come sistema di riferimento il
reattore nella sua completezza, sia utilizzando il singolo tubo di reazione; si scelto di utilizzare
per la trattazione sottoesposta questultimo.
Lequazione di bilancio materiale esprime la variazione di concentrazione nellunit di tempo ed
rappresentato dallequazione di bilancio di un classico PFR, effettuato sull'elemento infinitesimo di
tubo:
dWN
=
R1 R2
dV
4 Wtot d
P
(1 )
= {R1 + R 2 }
2 dz
RT
D
Lequazione di bilancio energetico tiene conto dei contributi reattivi alle reazioni chimiche (calore
prodotto) e del contributo di scambio termico con lambiente esterno (calore sottratto al sistema),
nel quale il rapporto S/V risulta essere funzione del diametro del tubo, risulta:
~
C p Wtot dT S
P 0
= U(Te T ) + {Q1 R 1 + Q 2 R 2 }
x N (1 )
RT
Sez dz V
~
4C p Wtot dT 4
P 0
= U(Te T ) + {Q1 R 1 + Q 2 R 2 }
x N (1 )
2
RT
dz D
D
219
P
4 Wtot d
{
}
(1 )
=
R
+
R
1
2
2
RT
D dz
~
4C p Wtot dT = 4 U(T T ) + {Q R + Q R } P x 0 (1 )
e
1
1
2
2
N
RT
D 2 dz D
La risoluzione del problema comporta l'integrazione del sistema ottenuto in corrispondenza di ogni
diametro assegnato. Il valore corretto di quest'ultimo sar dato dal soddisfacimento della
condizione T<TMAX e dalla lontananza dal regime di sensitivit parametrica.
La corretta progettazione del reattore richieder di avvicinarsi il pi possibile alla TMAX, poich
questo consente di ridurre al minimo il volume di reattore. I risultati ottenuti dovranno poi dare
valori di diametro, lunghezza tubi e numero che siano plausibili.
Per la risoluzione del sistema si devono dare dei valori di primo tentativo al diametro. Le equazioni
sopra riportate daranno la variazione del grado di conversione e la variazione di temperatura
subita dal sistema, una volta vincolato il passo di integrazione. Nota la produttivit e scelto il
diametro, si ha:
Pr od =
Q=
10 7
Pr od
kmoli
kmoli
= 7.71
Wtot = 0 = 1352.2
365 24 148
h
h
xN
Wtot
mix
mix =
= 76895
m3
h
D 2
P
PM in Qtubo = v
4
RT
ntubi =
kg
kmole
Q
Qtubo
220
passo=0.05
passo=0.001
passo=0.0005
passo=0.1
0.2
0.4
0.6
0.8
1.2
1.4
passo=0.05
passo=0.001
passo=0.0005
passo=0.1
0.2
0.4
0.6
0.8
1.2
1.4
Si osserva che per un passo al di sotto di 0.001 non si hanno sostanziali cambiamenti e quindi
questultimo pu essere adottato come passo per lintegrazione.
cm la curva della temperatura presenta una variazione di concavit e pertanto il regime sensitivo.
Si sceglie allora di lavorare con un diametro pari a 2.1 cm cui corrispondono 7711 tubi e una
lunghezza di reattore di 1.65 m. Il reattore sar poi convenientemente pi lungo per fornire calore
(prima del contatto con il catalizzatore) e poi recuperare calore (dopo la reazione).
D=0.027
560
D=0.025
540
D=0.022
520
D=0.021
500
480
460
440
420
400
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.2
1.4
D=0.027
0.6
D=0.025
0.5
D=0.022
0.4
D=0.021
0.3
0.2
0.1
0
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.2
1.4
222
Si proceda ora con lo studiare gli effetti di una variazione della concentrazione del reagente. Si
osserva che la reazione, essendo molto esotermica, viene condotta, allo scopo di controllare la
temperatura, con concentrazioni di reagente molto ridotte. Nella figure che seguono vengono
riportati gli andamenti della temperatura e della conversione al variare della concentrazione di
reagente. Si osserva che il sistema potrebbe tollerare concentrazioni fino a 0.64% prima di entrare
in regime di sensitivit a questo parametro. Il numero di tubi in questa situazione risulterebbe pari
a 7010 con una lunghezza pari 1.31m.
Cin=0.0060
Cin=0.0066
Cin=0.0055
Cin=0.0064
0.2
0.4
0.6
0.8
1.2
1.4
Cin=0.006
Cin=0.0066
Cin=0.0055
Cin=0.0064
0.2
0.4
0.6
0.8
1.2
1.4
Reattore autotermico
Si deve progettare un reattore a miscelazione completa (CSTR) per la produzione di 50
tonn/giorno del composto chimico B dal reagente A secondo la reazione in fase liquida
irreversibile:
223
AB
E
R A = k 0 exp
C
RT A
1.33553 105
s-1
E/R
8000
CA
concentrazione di A Kmoli/m3
dove: k0
Kmoli
m3 s
La reazione esotermica per 9000 Kcal/Kmole; la densit della miscela di reazione vale circa 800
Kg/m3 ed il calore specifico
Kg/Kmole. La sperimentazione preliminare ha dimostrato che possibile operare a 430 K con una
resa dell80%.
Si chiede:
1. di stimare il volume del reattore richiesto
2. di valutare se possibile condurre la reazione in modo adiabatico sapendo che il reagente
stoccato a 17C
3. di scegliere, ove la soluzione adiabatica non sia possibile, la superficie di scambio necessaria
per mantenere nel reattore la temperatura richiesta, utilizzando come fluido ausiliario acqua
allebollizione (1 atm) (si assuma che il coefficiente di scambio globale valga 500 Kcal/m2/h/C)
4. di studiare la stabilit del reattore calcolato ed illustrare qualitativamente una procedura di
avviamento conveniente.
Soluzione
I bilanci materiali e entalpici per un reattore che scambia calore con lesterno, possono essere
scritti, in generale, considerando il solo componente A quanto riguarda il bilancio di materia,
come 2:
dE tot
+K
)+Q
L
e +L
v +H
( m)
= ( H
dt
dove: H lentalpia, K lenergia cinetica, Q il calore scambiato con lesterno del sistema, Le il lavoro dovuto a
dispositivi esterni agenti sul sistema (per esempio da agitatori), Lv lavoro esercitato dalle forze agenti sui volumi (come
il campo gravitazionale), H(m) lentalpia scambiata attraverso le superfici non interessate dalle portate convettive.
In generale per sistemi reagenti le variazioni di energia cinetica sono trascurabili rispetto agli altri elementi del bilancio,
inoltre Le=0, Lv =0 e H(m)=0, si ha quindi:
3
essendo poi la pressione ed il volume di reazione costanti, dUtot=dHtot, per cui si ha:
dH tot
+Q
= H
dt
224
dt
dH
tot
out out
= Wiin H in
+UA(Te T)
i Wi H i
dt
H in
i = entalpia parziale molare del componente i alla temperatura di ingresso
H out
i = entalpia parziale molare del componente i alla temperatura di uscita
U = coefficiente globale di scambio termico
A = superficie di scambio
Te = temperatura allesterno del reattore
T = temperatura allinterno del reattore
V = volume del reattore
dC A
in
V dt = Q C A C A + R i V
d M H
dH tot = i i i = W in H in W out H out +UA(T T)
i
i
i
i
e
dt
i
dt
Cin
A = concentrazione del componente A allingresso
Q = portata volumetrica
225
dC A
V
= Q C in
A CA + R i V
dt
dM i
H i dT
out out
M i
+ i H i
= Wiin H in
+UA(Te T)
i Wi H i
i
dt
T dt
)
(
dC A
in
V dt = Q C A C A + R i V
dT
M i C p ,i
+ i H i Wiin Wiout + R i V = Wiin H out
+ C p ,i ( Tin Tout ) Wiout H out
+UA( Te T)
i
i
i
dt
dove:
( [
Poich il reattore a miscelazione completa lentalpia e la temperatura alluscita sono pari a quelle
nel reattore, perci:
H out
i = Hi
Tout = T
dC A
V
= Q C in
A CA + R i V
dt
dT
M i C p ,i
+ i H i R i V = Wiin C p ,i (Tin Tout ) +UA(Te T)
i
dt
dC A
V
= Q C in
A CA + R i V
dt
dT
M C
+ Vi H i j ij R j = Wtot C p ,med (Tin T) + UA(Te T)
tot p ,med .
dt
( C x)
p ,i
226
dC A
in
V dt = Q C A C A + R A V
dT
M C
+ V j H R ,J R j = Wtot C p ,med (Tin T) + UA(Te T)
,
.
p
med
tot
dt
Poich, nel caso in esame sono assegnati i calori specifici massivi, le portate volumetriche e la
densit della miscela, i bilanci possono essere riscritti nella forma equivalente:
dC A
E
in
V dt = Q C A C A k o exp RT C A V
VC dT = QC (T T) + UA(T T) + ( H )k exp E C V
p
p in
e
R o
RT A
dt
E s
in
s
C V
0 = Q C A C A k o exp
RTS A
E s
RT
227
1. La densit del sistema costante essendo la reazione una isomerizzazione; essa data da: =
Cin
A PM A (PMA = peso molecolare di A; da qui si ricava la concentrazione iniziale di A:
Cin
A = PM A ). Essendo la resa pari all80% e la reazione equimolecolare, alluscita B sar in
quantit equivalente all80% della portata uscente. Nota la produzione di B che si vuole ottenere
quindi deducibile la portata che attraversa il reattore:
Q=
m3
m3
Pr od . B 1000
50000
=
= 2. 66
= 7. 4 104
h
s
24 0. 8
24 980 0. 8
( C A = C A 1 = 0.2C A ):
s
V=
in
in
Q(C inA C sA )
Q(C inA C sA )
7.4 10 4 0.8
=
=
= 2.66m 3
8000
E s
E
k 0 exp
k o exp
C
0.2 C inA 1.33553 105 exp
0.2
RT A
RT
430
2. In condizioni adiabatiche nullo lo scambio con lesterno, per cui lequazione di bilancio termico
diventa:
E s
C V Ts = Tin
QC p (Tin Ts ) = ( H R )k o exp
RTs A
(H )k
R
E s
C V
exp
RTs A
=
QC p
H R Q/ (C inA C sA )
H R C inA
H R
= Tin
= Tin
= 177 C = 450K
= Tin
C p
C p PM A
Q/ C p
228
3. Ancora una volta si ricorre al bilancio termico per la deduzione della superficie di scambio da
adottare:
E s
C V
UA(Ts Te ) = QC p (Tin Ts ) + ( H R )k o exp
RTs A
A=
=
E s
C V
QC p (Tin Ts ) + ( H R )k o exp
RTs A
U(Ts Te )
] = 165
. m
4. In condizioni stazionarie il calore generato nel sistema eguaglia il calore scambiato con
lesterno ed associato alle portate convettive; essi sono esprimibili come:
Q s = UA(Te T) + QC p (Tin Ts )
E s
Q g = H R k o exp
C V
RT A
229
A seconda del valore delle variabili operative che determinano la posizione relativa delle due curve
in
(Tin, Te, C A , Q) si possono presentare i diversi casi illustrati in figura (1,2,3,4):
dQ s dQ g
dT
dT
Le condizioni di lavoro da preferirsi sono quelle corrispondenti allo stato a pi alta temperatura
(e perci, conversione) al quale il reattore pu essere portato preriscaldando i reagenti ed
operando successivamente sull'apparecchiatura di scambio di calore.
permette di effettuare un'analisi dinamica del sistema per sondarne il comportamento per rapide
fluttuazioni delle variabili.
Si ricorrer ora alla definizione di alcune grandezze (corrispondenti a rapporti fra grandezze
comunemente usati) al fine di semplificare le equazioni di bilancio:
V
Q
NUT =
UA
p
QC
Tad =
H R C inA
p
C
C inA C A
C inA
d
E
dt = + k o exp RT (1 )
dT = T T + NUT(T T) + T k exp E (1 )
in
e
ad o
dt
RT
mentre in condizioni stazionarie si ha (non c controllo sulla temperatura esterna e su quella di
ingresso che sono equivalenti quindi nei due casi):
E
(1 s )
0 = s + k o exp
RTs
0
=
+
T
T
NUT
T
T
T
k
exp
(1 s )
(
)
in
s
e
s
ad
o
RT
Si studier ora la stabilit del reattore applicando il metodo delle perturbazioni. Esso consiste nello
studio del comportamento di un sistema sottoposto a piccole perturbazioni (al limite infinitesime).
Poich vengono considerati solo piccoli spostamenti, lecito linearizzare le equazioni differenziali
intorno allo stato stazionario, trascurando gli addendi (nelle variabili scostamento) di ordine
superiore al primo. Facendo la differenza tra il sistema di equazioni che descrivono il
comportamento dinamico del reattore e quello che ne descrive il comportamento stazionario, si
ottiene un sistema nelle variabili = s e T = T-Ts(= variabili scostamento):
231
d ( s )
E
(1 s )
= ( s ) + k o exp
(1 ) exp
dt
RTs
RT
E
d(T Ts )
(1 s )
= (T Ts ) NUT(T Ts ) + Tad k o exp
(1 ) exp
dt
RTs
RT
R( , T) = R( s , Ts ) +
( s ) + RT (T Ts ) = R( s , Ts ) + R
s
+
s
R
T
T s
E
E
E
(1 s )T
+
= + k o exp
2 exp
RTs
RTs
RTs
dt
E
E
E
dT
dt = T NUT T + Tad k o exp RT + RT 2 exp RT (1 s )T
s
s
s
(1 )
s
= k o exp
RTs
(1 )
s
= 1 + k o exp
RTs
s
s
E
= +
1
T
(
)
s
ad
RTs2 (1 s )
dt
(1 s )
d
s
s
E
= (1 + NUT) +
+
1 s ) Tad
(
2
RTs (1 s )
(1 s )
dt
232
E
1
d
Tad
+
dt =
RTs2 s
(1 s )
d = s 1 + NUT E T
ad
dt
RTs2 s
(1 s )
Si ottenuto in questo modo un sistema lineare omogeneo a coefficienti costanti, con condizioni
iniziali anchesse omogenee, del tipo:
dy
= Ay
dt
dove y il vettore delle variabili A la matrice quadrata dei coefficienti delle variabili:
1
s
A=
s
1
s
s
2 Tad NUT 1
RTs
s Tad
E
RTs2
= M exp( t )
= N exp( t )
Affinch un sistema lineare omogeneo ammetta soluzioni non nulle occorre che esse soddisfino
lequazione caratteristica:
det( I A ) = 0
+
=
1
1 s
s
1 s
1
1 0
s
0 1 s
1 s
- s Tad
E
RTs2
s Tad
s
E
RTs2
E
RTs2
Tad
NUT 1
E
RTs2
Tad + NUT + 1
[ ]
[ ]
= 2 tr A + det A = 0
233
det[A] > 0
traccia[A] < 0
Esse forniscono la condizione necessaria e sufficiente affinch il sistema sia stabile. Nel caso in
esame si ha:
E
1
+ s
traccia[ A ] =
2 ( Tad NUT 1) < 0
RTs
1 s
s
E
E
1
s
s
det[ A ] =
2 Tad NUT 1
2 Tad > 0
RTs
RTs
1 s
1 s
s = 0.8
Ts = 430 K
Tad =
NUT=
H R /
9000
=
= 200 C = 200K
/ PM A C P 50 0.9
500 1. 66
traccia [ A ] = 5 + 0.8
=0.35
8000
200 0.35 1 = 0.87 > 0
430 2
8000
8000
430 2
430 2
Il reattore risulta instabile: infatti se si osserva il grafico del calore scambiato e generato in funzione
della temperatura si ha circa un punto di tangenza:
234
Allo scopo di ottenere una modalit di reazione stabile intorno alle alte temperature che assicurano
il buon andamento delle rese, si possono adottare diversi accorgimenti. Per esempio si pu variare
la temperatura di ingresso dei reagenti: nella figura che segue sono illustrati i risultati ottenibili
aumentando di 10 C la temperatura di ingresso.
Un altro tipo di modifica potrebbe essere quella di diminuire il coefficiente globale di scambio:
235
Adottando modifiche di questo genere si ottiene un sistema che possiede potenzialmente un punto
di funzionamento stabile nellintorno delle temperature desiderate. Per raggiungere il punto di
funzionamento scelto occorrer in fase di avviamento dellimpianto agire sulle portate, sulle
temperature di ingresso e di raffreddamento. Per esempio, entrando allinizio con temperature
decisamente pi elevate (tramite ladozione di uno scambiatore da utilizzare solo per
lavviamento), si ha un solo punto di intersezione fra la retta del calore scambiato e la curva del
calore generato dalla reazione, come illustrato nella figura che segue dove si ipotizzata una
temperatura di ingresso pari a 100C:
237
Temi di esame
7 RT
A 0.7 B + 0.3 C r1 = 2 10 e
50000
5 RT
A D
r2 = 2 10 e
Kmol
CA 3
ms
CA
Kmol
m3 s
kJ
kmol
[ EAT ] =
kJ
8.314
R=
kmol K
E
A
PFR
Sep
C = H2O vap
A+B+D
H2O liq
Serbatoio
A B C D E F G H I J
M N
O P
Q R
W X
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
SOLUZIONE
CON X = 15 e Y = 14
Wc =17.8647 kmol/s
Wa,in =142.9176 kmol/s
Treattore =401.5 K
Lreattore=30.417 m
Ca = 0.151684 mol/L
Cb = 0.088482 mol/L
Cc = 0.037921 mol/L
Cd= 0.025281 mol/L
b = 0.416
c = 0.416
d = 0.0833
con:
la lunghezza del reattore necessaria a garantire una conversione del reagente pari al 95%;
la composizione in uscita dal reattore, la resa e la selettivit;
il tempo complessivo di contatto in modo da ottimizzare la resa finale del componente B;
Le ipotesi che sono alla base del modello ( reattore isotermo ed isobaro) facilitano la risoluzione
del problema. In condizioni reali il reattore si trova in condizioni ben diverse, e di conseguenza il
modello matematico descrittivo dellintero sistema non pu pi essere ricondotto ad una sola
equazione.
240
A B C D E F G H I J
M N
O P
Q R
W X
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
Soluzione Esame
Con X =1 e Y = 20
L =2.13 m
xa =0.05 xb =0.76 xc =0.19
topt= 0.553 s
b=0.76
c =0.19
a =0.8
A B C
caratterizzate rispettivamente dalle seguenti costanti cinetiche:
Per semplicita`, si considerino i valori delle costanti cinetiche calcolati alla temperatura di 500C e
si assumano costanti nello svolgimento dell`intero esercizio, pur indicando i limiti associati a
questa scelta.
Dati:
cp= 75350 J/kmol/K (costante)
A = 1020 kg/m3
PMmix = 100 kg/kmol
U = 1180 W/m2/C
D=1m
HR,1 = -1.67 106 J/kg
HR,2 = -2.00 106 J/kg
Hev = 41.0 103 J/mol
Soluzione
242
3
0
A = 5.32 m2
z = 4.6 m
cA= 1.02 mol/m3
cB = 4.3 mol/m3
A C
caratterizzate rispettivamente dalle seguenti costanti cinetiche (con R = 1.9869 cal/K/mol e T in K):
Si determinino:
Dati:
cp,mix= 7535 J/kmol/K (costante)
PMmix = 100 kg/kmol
cp,H2O = 75350 J/kmol/K
HR,1 = -2.4 103 J/kg
HR,2 = -4.00 103 J/kg
TH2O,in = 18C
numero corrispondente alla prima lettera del cognome nellalfabeto inglese, Y = numero
corrispondente alla penultima lettera del nome nellalfabeto inglese). Si riporti sul testo il
valore adottato per X e Y.
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
Soluzione
2
0
1
3
Con X e Y =0.
V = 9.44 m3
= 1.88
= 8.66 3
3
= 1.99 /3
Q = -37.482 kW
T1 = = 730.5 C
WH2O = 15.56 mol/s = 1008.3 kg/h
= 0.996
245
con T in K.
I reattori sono isotermi e lavorano a 120C, temperatura alla quale viene essere scaldata
lalimentazione, in origine stoccata a 25C. Si ipotizzi di alimentare al primo reattore una portata di
reagente A puro pari a 1 kmol/s, e sia assegnata la specifica di conversione del 95% di A.
Si determinino:
Dati:
cp,mix= 70000 J/kmol/K (costante)
PMmix = 110 kg/kmol
mix = 1000 kg/m3
246
Occorre mettere in evidenza il limite dato dal fatto che nei calcoli viene assunto un valore costante
per le k cinetiche, valutato alla temperatura iniziale.
-1
k =3 h
1
portata: 35 m /h
Soluzione:
Tempo CSTR = 0.67 h Volume totale dei 2 CSTR = 20.7 m
Tempo PFR = 0.616 h Volume PFR = 19.1 m
Composizione uscita:
247
PFR
xa = 0.16
xb = 0.63
xc = 0.21
resa = 0.63
selettivit = 0.75
CSTR
xa = 0.33
xb = 0.44
xc = 0.23
resa = 0.44
selettivit = 0.667
tempi batch
Si caricano in un reattore Batch (100+10 x) kmoli di un reagente A di peso molecolare pari a 80,
con un calore specifico pari a 1.7 kcal/kg/C e densit pari a 0,98 g/cm3.
Si vuole sapere:
1. Il tempo necessario per riscaldare il reagente da 25 a 80 C sapendo che la camicia del
reattore ha una superficie pari a (20+x) m2, il coefficiente globale di scambio pari a 465
W/m2/C e si ha a disposizione vapore condensante a pressione atmosferica.
2. Il tempo di reazione necessario per ottenere una conversione pari a (0.65+0.01 y) sapendo
che la reazione irreversibile del I ordine AB con costante pari a 0,02 min-1 e che il
reattore isotermo.
3. Il tempo necessario allo scarico del reattore sapendo che essa avviene per gravit da un
foro posto sul fondo di sezione pari a 100 cm2 e con un coefficiente di efflusso pari a 0.6.
4. I cicli che si possono realizzare in una giornata di 8 ore e la corrispondente produzione
giornaliera di B sapendo che il tempo necessario per il riempimento e la pulizia del reattore
pari a 0,5 h.
Si commentino e si giustifichino adeguatamente tutte le formule utilizzate (lassenza di
commenti vale 3 punti in meno). x = numero corrispondente alla prima lettera del cognome
nellalfabeto inglese, y = numero corrispondente alla penultima lettera del nome
nellalfabeto inglese). Si riporti sul testo il valore adottato per X e Y.
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
248
Soluzione:
Con X e Y = 1
triscaldamento= 2.35 h
treazione= 0.9 h
tscarico= 0.08 H
n cicli = 2.4
24% H2O
40 %alcool
Colonna
75%
Benzene
Z Benzene
Alcool puro
Esercizio 1
Si vuole produrre alcool etilico puro per distillazione a
partire da una corrente contenente il 40% di acqua. Si
aggiunge alla alimentazione una corrente di benzene
in modo da formare un azeotropo con lacqua per
consentire la separazione dellalcool puro dal fondo
della colonna. La corrente di testa della colonna
contiene: 1% di alcool, 24% di acqua e 75% di
benzene. Si calcolino le portate delle correnti Y,W e Z
sapendo che si vogliono produrre (800+20 x) kg/h di
alcool etilico.
Soluzione:
per x = 1
W = 5466.67 kg/h
Y = 2186.67 kg/h
Z =4100 kg/h
Esercizio 2
In un forno per la produzione di Calce viene alimentato carbonio puro (come combustibile) e
carbonato di calcio. Nella parte bassa del forno entra
CaCO3puro
Cpuro
laria. Lossigeno in essa contenuta brucia il
combustibile fornendo il calore necessario alla
CO2 N2
decomposizione del carbonato di calcio. I gas di
combustione (solo CO2, si considera la combustione
completa e senza la formazione di NOx) e lN2 escono
dalla parte superiore del forno mentre la calce
prodotta esce dal fondo. Tutti le correnti alimentate si
trovano a 25C.
ARIA
CaOpuro
-289.5
CaO (s)
-151.7
CO2 (g)
-95.052
C(s) e O2 (g)
CO2
Cp=10.34+2.74
195500/T2
N2
Cp=6.5+10-3 T
10-3
T-
Soluzione:
Per x e y = 1
CaCO3/C = 1.1972
Esercizio 3
Si calcoli il volume di un reattore CSTR isotermo in cui viene realizzata una reazione irreversibile
del primo ordine (AB) in cui la conversione pari a (0.7+0.01 x), sapendo che la produzione di B
che si vuole realizzare pari a 550(1+0.03 y) kmol/h e che viene alimentato A puro.
Dati:
P = 1 atm
T = 500 C
Eatt = 43850 cal/mol
k0 = 5.1E+12 s-1
Soluzione:
Per x e y = 1
V =17.25 m3
AB
AC
T = 200 C
PFR ISOTERMO
Corrente 1
FE
HE
Corrente 0
30 C
1 atm
xA0 = 1
150 C
Corrente 3
200 C
Corrente 5
80 % B
recupero
Corrente 4
150 C
Tw = 30 C
Corrente 6
Lalimentazione, costituita da gas (1 ton/h di A puro) a 30C e 1 atm, viene preriscaldata in un Feed-Effluent
Heat Exchanger (FEHE), raffreddando lefflente del reattore a 150C. In seguito, la corrente 1 viene inviata
ad uno scambiatore in controcorrente pura, per raggiungere la temperatura di reazione pari a 200C,
utilizzando vapore saturo a 20 bar come utility esterna. La corrente viene dunque alimentata al reattore PFR
isotermo (Tr = 200C), dove hanno luogo due reazioni catalitiche in parallelo, caratterizzate dalle leggi
cinetiche pseudo-omogenee riportate nei dati. Il reattore opera una conversione del reagente A pari al
(85+0.38*x)%. Infine, nella sezione di purificazione, la miscela, dopo essersi raffreddata a 150C nel FEHE,
viene inviata ad un condensatore a film. Si vuole condensare il (70+0.7*y)% della portata massiva di B
prodotta, considerando in prima approssimazione che il composto B condensi puro (A e C si ritengono
incondensabili) e si trovi in condizioni di saturazione a 150C.
Si vuole sapere:
5. La temperatura T1 della corrente in uscita dal preriscaldatore.
6. La superficie di scambio del secondo scambiatore con configurazione in controcorrente pura,
valutando i coefficienti liminari di scambio dai dati e dalle correlazioni proposte, e trascurando la
resistenza termica offerta dalla parete metallica di spessore trascurabile.
7. Il volume del reattore e la composizione (frazioni molari) in uscita dal reattore stesso.
8. Laltezza del condensatore a film che soddisfa la specifica di progetto considerando una temperatura
di parete costante e pari a 30C.
251
numero corrispondente alla penultima lettera del nome nellalfabeto inglese). Si riporti sul testo il
valore adottato per X e Y.
A
1
B
2
C
3
D
4
E
5
F
6
G
7
H
8
I
9
J
10
K
11
L
12
M
13
N
14
O
15
P
16
Q
17
R
18
S
19
T
20
U
21
V
22
W
23
X
24
Y
25
Z
26
Dati:
=
[]
[]
Correlazione per la valutazione del coefficiente liminare di scambio termico (lato interno tubi
scambiatore):
Cinetica pseudo-omogenea:
= 0.023 0.8 1/3
1 = 3.7114exp(142000/) [s-1]
2 = 2.1012exp(127000/) [s-1]
con R = 8.314 J/mol/K
Peso molecolare
PM
25 kg/kmol
Cp_mix_gas
6.4 kcal/kmol/C
K_T_mix_gas
mu_mix_gas
2.10E-05 Pa*s
Pr_mix_gas
0.76 -
he_HE
D_tubo_HE
D_condensatore
0.03 kcal/m/h/C
15+0.2*x kcal/m2/h/C
0.04+0.0015*y m
0.1 m
30 C
Entalpia di vaporizzazione di B
DH_ev_B
1800 kJ/kg
K_liq_B
0.75 W/m/K
252
Densit di B liquido
rho_liq_B
Viscosit di B liquido
mu_liq_B
850 kg/m3
3.70E-04 N s/m2
Composizione : xB=0.68
Corrente 1
FE
HE
AB
T = 400 K
CSTR
ISOTERMO
Corrente 3
Corrente 4
400 K
Corrente 0
15 C
xA0 = 1
Lalimentazione, costituita da liquido (50+y ton/day di A puro) a 15C, viene preriscaldata in un FeedEffluent Heat Exchanger (FEHE), raffreddando leffluente del reattore a 50C in controcorrente. In seguito,
la corrente 1 viene inviata ad uno scambiatore, per raggiungere la temperatura di reazione pari a 400 K,
utilizzando un fluido riscaldante a 80 C come utility esterna. La corrente viene dunque alimentata al reattore
CSTR isotermo (Tr = 400 K), dove ha luogo una reazione irreversibile del primo ordine. La corrente uscente
dal reattore viene utilizzata per preriscaldare la corrente da alimentare al reattore.
Si vuole sapere:
9. La temperatura della corrente 1
10. La composizione in uscita dal reattore e la conversione del reagente sapendo che il volume del
reattore pari a 10+0.1 x m3
11. La temperatura alla quale si porta il fluido riscaldante in uscita dal HE
12. La superficie dello scambiatore FEHE
253
13. La composizione e la conversione di A nel caso si sostituisse il CSTR con due CSTR in serie con
volume uguale e pari a met di quello del singolo CSTR. Si discutano in questo caso i risultati
ottenuti rispetto al punto 1
Si commentino e si giustifichino adeguatamente tutte le formule utilizzate (lassenza di commenti vale
3 punti in meno). X = numero corrispondente alla terza lettera del nome nellalfabeto inglese, y =
numero corrispondente alla penultima lettera del cognome nellalfabeto inglese). Si riporti sul testo il
valore adottato per X e Y.
A
1
B
2
C
3
D
4
E
5
F
6
G
7
H
8
I
9
J
10
K
11
L
12
M
13
N
14
O
15
P
16
Q
17
R
18
S
19
T
20
U
21
V
22
W
23
X
24
Y
25
Z
26
Dati:
Cinetica:
1 = 113exp(12000/) [h-1]
Cp_mix_gas
1.4 kcal/kg/C
Cp_mix_gas
0.9 kcal/kg/C
Peso molecolare di A
30 kg/kmole
rho_liq_B
900+10 x kg/m3
150 kcal/m2/h/C
Corrente 1
FE
HE
AB
T = 400 K
CSTR
ISOTERMO
Corrente 3
Corrente 4
400 K
Corrente 0
15 C
xA0 = 1
254
Lalimentazione, costituita da liquido (50+y ton/day di A puro) a 15C, viene preriscaldata in un FeedEffluent Heat Exchanger (FEHE), raffreddando leffluente del reattore a 50C in controcorrente. In seguito,
la corrente 1 viene inviata ad uno scambiatore, per raggiungere la temperatura di reazione pari a 400 K,
utilizzando un fluido riscaldante a 80 C come utility esterna. La corrente viene dunque alimentata al reattore
CSTR isotermo (Tr = 400 K), dove ha luogo una reazione irreversibile del primo ordine. La corrente uscente
dal reattore viene utilizzata per preriscaldare la corrente da alimentare al reattore.
Si vuole sapere:
14. La temperatura della corrente 1
15. La composizione in uscita dal reattore e la conversione del reagente sapendo che il volume del
reattore pari a 10+0.1 x m3
16. La temperatura alla quale si porta il fluido riscaldante in uscita dal HE
17. La superficie dello scambiatore FEHE
18. La composizione e la conversione di A nel caso si sostituisse il CSTR con due CSTR in serie con
volume uguale e pari a met di quello del singolo CSTR. Si discutano in questo caso i risultati
ottenuti rispetto al punto 1
Si commentino e si giustifichino adeguatamente tutte le formule utilizzate (lassenza di commenti vale
3 punti in meno). X = numero corrispondente alla terza lettera del nome nellalfabeto inglese, y =
numero corrispondente alla penultima lettera del cognome nellalfabeto inglese). Si riporti sul testo il
valore adottato per X e Y.
A
1
B
2
C
3
D
4
E
5
F
6
G
7
H
8
I
9
J
10
K
11
L
12
M
13
N
14
O
15
P
16
Q
17
R
18
S
19
T
20
U
21
V
22
W
23
X
24
Y
25
Z
26
Dati:
Cinetica:
1 = 113exp(12000/) [h-1]
Cp_mix_gas
1.4 kcal/kg/C
Cp_mix_gas
0.9 kcal/kg/C
Peso molecolare di A
Densit della miscela reagente
30 kg/kmole
rho_liq_B
900+10 x kg/m3
150 kcal/m2/h/C
Temperatura uscita da He = 30 C
S FEHE = 27.6 m2
255
Composizione e conversione con 2 CSTR in serie= xa1 = 0.33, xb1 = 0.67, xa2 = 0.1, xb2 = 0.9, = 0.89
Tema desame del 7 luglio 2014
Esercizio 1
serbatoio (considerato perfettamente miscelato) pari a 60C sapendo che quella di ingresso
pari a 15C.
2. Il tempo di residenza necessario per ottenere una conversione pari al 90% (considerando il
reattore isotermo e a densit costante)
3. La temperatura di uscita dal serbatoio considerando leffetto dello sporcamento sullo
scambio termico supponendo che le incrostazioni forniscano una resistenza addizionale
pari a 0.0003 (W/m2C)-1.
DATI:
Coefficiente di scambio lato serbatoio 1050 W/m2C
Coefficiente di scambio lato vapore condensante 4900 W/m2C
Calore specifico del fluido: 5000 J/kgC
Portata del fluido: 3100 kg/h
Risultati (per x=1, y=1)
S = 2.83 m2
Tempo di residenza = 428.5 s
Temperatura di uscita dal serbatoio = 53.6 C
Esercizio 2
Una sfera di rame (densit 9000 kg/m3), avente un diametro di 5(1+y) mm e alla temperatura
iniziale di 70 C si trova posta in aria, a 20C, in moto con una velocit di (10+x) m/s. Si valuti il
tempo necessario a raffreddare la sfera a 25C sapendo che la resistenza al trasporto di calore
localizzata lato aria (Pr = 0.7, viscosit 0.018 cp,).
DATI:
conducibilit termica dellaria 0.025 W/mC
calore specifico del rame 600 J/kgC, conducibilit termica del rame
256
B
2
C
3
D
4
E
5
F
6
G
7
H
8
I
9
J
10
K
11
L
12
M
13
N
14
O
15
P
16
Q
17
R
18
S
19
T
20
U
21
V
22
W
23
X
24
Y
25
Z
26
Dati
Diametro iniziale del cilindro:
Diffusivit del soluto nellolio:
Viscosit dellolio:
Densit dellolio:
Peso molecolare del soluto:
Solubilit solido liquido allinterfaccia:
Densit del solido:
0.2+0.1 y cm
1 10-6 cm2/sec
3.5 Poises
1150 kg/m3
148 Kg/Kmole
10-3 gmoli/cm3
1.6 g/cm3
Soluzioni:
Tempo = 403 s
consumo)
(si considerato solo il contributo viscoso che domina durante tutto il processo di
Dati
Diametro iniziale del cilindro:
Viscosit dellaria:
3+0.5 y cm
0.02 cP
257
20 cm
0.7
0.025 W/mC
385 J/kg/K
8920 kg/m3
E
R = k 0 exp
C
RT A
k0 vale 108 s-1 e E=16500 cal/mole. Il tempo di residenza pari a 10+2*x min. La costante R vale 1.986
cal/mole/K.
Per riscaldare lalimentazione viene utilizzato uno scambiatore controcorrente che utilizza leffluente dal
reattore. Lalimentazione entra a 25C e viene portata alla temperatura di 70C. Sapendo che il volume del
reattore pari a 3 m3, si calcoli la temperatura alla quale si raffredda leffluente e la superficie di scambio
dello scambiatore (coefficiente globale di scambio pari 300 kcal/m2/h/C, calore specifico del fluido pari a
1.2 kcal/kg/C). Il calore specifico del fluido non varia a seguito della reazione di isomerizzazione.
Si calcoli anche la conversione alluscita. Il reattore isotermo e opera a 130+y C.
258
0.019 Cp (centipoise)
502
J/kg/K
0.241 cal/g/K
0.022 Kcal/h/m/K
52
Kcal/h/m/K
0.01+0.001*x m
7500 kg/m3
Si calcoli:
1 - La velocit con la quale il vapore condensa sulla superficie del tubo
2- La velocit di scorrimento medio del fluido in corrispondenza dello spessore massimo
raggiunto dal film di condensato
Dati (Acqua liquida)
Hev 2.257 106 J/Kg
259
L
L
KL
985 Kg/m3
0.5 10-3 N s/m2
0.668 W/m K
B
2
C
3
D
4
E
5
F
6
G
7
H
8
I
9
J
10
K
11
L
12
M
13
N
14
O
15
P
16
Q
17
R
18
S
19
T
20
U
21
V
22
W
23
X
24
Y
25
Z
26
260