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Mario Gherlone

Mario Gherlone

Mario Gherlone

MARCO BIANCHI

TRANSFERT
N

Mario Gherlone

I CODICI
DEL SENTIERO DIVINO

AVVERTENZE

I contesti geografici e storici e le informazioni ad essi connesse direttamente o indirettamente sono per gran parte fedeli alla realt, ma adattati alle esigenze narrative
dellOpera. Gli esercizi nominati e descritti sono ispirati al percorso esperienziale
dellautore e rielaborati nel contesto narrativo dellOpera. Lautore declina ogni responsabilit, diretta e indiretta, delluso improprio delle informazioni riportate e di
qualunque eventuale implicazione collegata ai contenuti e allapplicazione degli
esercizi descritti.
La lettura indicata a un pubblico di et superiore a sedici anni.

2012 Marco Bianchi


Edizioni La Crisopa, Roma
Tutti i diritti riservati

Titolo originale Transfert I Codici del Sentiero Divino

Mario Gherlone

Coordinamento
editoriale e revisione
Copertina
Impaginazione
Stampa

ISBN 978-88-907851-0-8

Chiara Naccarato
Matteo Venturi
Graphic Art 6 s.r.l. Roma
Tipografia Linea Grafica Citt di Castello (PG)

Dedico questo libro

a mia m adre Mi ran da e mi o p adre G ius ep pe, che


con il loro esempio, il loro extra-ordinario progetto
famiglia, le loro virt di rispetto e amore, mi hanno
dato accesso al cammino di questa vita.

Mario Gherlone

Una dedica speciale va anche a un Amico fraterno,


che ho re-incontrato in questa vita e grazie al quale
ho iniziato a risvegliare il Me che osservava e faceva
domande senza sapere dove e come trovare risposte:
Eric de la Parra.

GRAZIE
A tutti coloro che hanno attraversato in modo significativo il mio cammino, nel
corso della vita fino ad oggi 1 settembre 2012 a volte anche con una semplice
frase o azione. In ordine di apparizione ringrazio: mia nonna Onelia (passata ad altra dimensione dal 1972), mia sorella Patrizia, il Maestro delle scuole elementari
Vincenzo DAmico, Giovanni Isola, Don Aldo Zega, Mario Persiani e Maria
Cruciani, Nicola Derito, Gerardo Olmisani, Annarita Vita, tutti gli amici dellMR78,
Costantino Piacenti, Don Fortunato, Don Pino Caiazzo, Stefano Pasqualucci,
Sergio Marilungo, Franco Rozzi, Paola Di Pasquale, Franco Boccalini, Dino Cabano,
Giorgio e Anna Berardinelli, Daniela Ornella e Patrizia, Gianprimo Monaci,
Pasquale La Terza, Francesca Salvia, Giampaolo Cavallori, Roberto e Nunzia
Gaist, Graziano e Marisa Graziani, Dr Albano, Alberto Bianchini, Fabrizio Maggi
e Anna Pitotti, Cinzia Piccioni, Paola, Antonio Baratto, Santolo Cuozzo e Alessandra
Cristofori, Giuseppe Mignone, Giorgia Bettini, Carla de Cristoforo e Maurizio,
Mercedes e Salvatore, Sandro Gabrielli, Amedeo Campopiano, Roberto Tacchinai,
Gianfilippo DAgostino, Francesco Esposito e Claudia Camorani, Maurizio Giannotti e Luigia Curci, Laura Grasso, Fabiana Cocut, Bernardo Nicoletti, Marco De
Paoli, Freddy Varallo, Luca Paglicci, Alberto Cecchi, Daniele DAmbrosio, Marco
Bernardini, Francesco Russotto, Silvia Bertini, Elena Leoni, Massimiliano Teofoli,
Emanuele De Tuddo e Barbara De Tuddo, Luca Gaibisso, Massimo Prinzi, Diana
Negri, Silvia Persello, Marco Tricarico, Nunzia Tricarico, Maria Teresa Maresca,
Cesare Falchero, Giuseppe Di Maria, Angelo Peluso e Sara, Marilia Vesco, i miei
fantastici nipoti Federico e Beatrice Graziani, Anamaria Salom, Mara Natili, Benny
Califano, Marco Vittucci, la terza mia fantastica nipote Eleonora Graziani, Raffaele
Maddaluno, Paolino e Annalisa Guida, Enzo Mobilia, Armando Antonelli, Francesca
Accalai, Fabrizio Iannucci, Graciela Finelli, Carlos e Rosario Yunen, Alf Trimpin
e Nancy, Rita Paiewonsky, Evelyn Silva, Marcela Suarez, Nancy Sirker, Valeria
Lusardi, Lenny Valera, Norma Caceido, Erika Ventura, Emanuele Verdile, Giorgio
Gustavo Rosso, Giovanni Bisti, Francesca Prolli, Paolo Curti, Massimiliano Cecchini,
Federico Fogliano, Francesco Maimone, Susanna Meza, Marco Valerio Marletta e
Friederike Osthaus, Manuela Maggiori, Donia Fulco e Lino Gigliano, Beppe Gomba,
Mauro Turco, Chiara Naccarato, Luisa Pagano, Paolo Belfiglio, Roberto Mantua,
Daniela Pascolini, Manuela Quarto, Stefano Falletti, Stefano Azzi, Manuela Convertini,
Massimiliano Sclafani, Marino Forlucci e Marco Biccheri, Matteo Venturi, Giovanni
Della Valle.
Mario Gherlone

infine,
un grazie particolare agli straordinari personaggi interpretati dallattore Robin
Williams, fautori del pensiero laterale, demolitori di schemi mentali e creatori di
caos per un nuovo ordine.

AFORINDICE
Prefazione a cura di ERIC DE LA PARRA . .
Preludio . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il Transfert . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il Crepuscolo . . . . . . . . . . . . . . . .

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9
15
27
29

I.

State calmi, restate in silenzio. Per il momento riposatevi; avrete tutto il


tempo per fare domande e cercare le risposte. . . . . . . . . . . . . . . . .

69

I.

Non capisco dove mi trovo. Deve essere tutto un sogno, anzi, un incubo. Magari
sono in coma. Eppure sembra tutto cos reale! . . . . . . . . . . . . . . . . .

73

II.

Ascoltate i vostri passi e tutto quanto vi circonda. Osservate. Sentite.


Mettete attenzione in voi stessi ed evitate di fare sciocchezze. . . . . . . . .

77

III.

Aveva la sensazione di essere osservato, anche se non sapeva da dove. . . . . . .

83

IV.

Utilizzate tutti vostri sensi e tutte le vostre percezioni, ma attenzione a non


lasciarvi ingannare da loro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

89

V.

Tutto questo silenzio, questi ampi far nulla, mi fanno quasi impazzire. Eppure questa specie di pazzia ha in s qualcosa di positivo: per la prima
. . . . . . . . . . . . . . .
volta riesco a parlare con me stesso, a sentirmi.

99

VI.

Apprendete a sperimentare di persona ogni cosa e traete linsegnamento pi


giusto per la vostra evoluzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

103

VII.

Potrai comprendere tutti, ma non riuscirai a farti comprendere da tutti,


tranne da coloro che abbiano almeno il tuo stesso livello energetico e di
consapevolezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

119

Non attaccheremo, useremo la pazienza. Per, qualora gli eventi dovessero


precipitare, dobbiamo essere pronti a difenderci. Ricordatevi: un vero guerriero non attacca e non scappa, si confronta. . . . . . . . . . . . . . . . . .

127

IX.

Occorre osservare non solo ci che in basso, la terra, ma alzare la testa e osservare anche lalto, il cielo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

139

X.

Si possono uccidere persone e intere popolazioni lasciandole fisicamente


in vita, uccidendo le loro menti, spegnendo i loro sogni. . . . . . . . . . . .

147

XI.

Cambiano epoche, territori e nomi, ma la lezione resta sempre la stessa;


ci pregiamo dessere esperti di storia, ma non apprendiamo. . . . . . . . . .

159

XII.

Non basta chiedere scusa e andar via: occorre riconoscere lerrore e chiedere
come puoi rimediare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

165

Allimprovviso giunge un momento nella vita, in cui ci si rende conto di non


averla mai avuta e vissuta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

171

Il Transfert

Mario Gherlone

VIII.

XIII.

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

XIV.

Questa la condizione che mi stata data da vivere ora e pertanto devo muovermi
con astuzia e responsabilit per viverla al meglio. . . . . . . . . . . . . . . . .

183

XV.

Teatri diversi, costumi e copioni diversi, ma gli atti della tragi-commedia


sono sempre gli stessi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

201

La mia terra non di questo mondo. Il mio mondo lo osservo lontano, ogni
sera dopo il tramonto e durante la notte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

207

Sembravano tutti come impazziti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

217

. . . .

219

Il Maestro lascoltava con attenzione posando lo sguardo poco sopra la sua


testa, leggendo qualcosa che andava ben oltre il linguaggio verbale, del tono
e del corpo.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

221

I corni non annunciavano nulla di buono. Lui comunque doveva proseguire


. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
il cammino.

229

Il lavoro individuale, il cammino solitario, in salita, non esistono scorciatoie, vie secondarie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

231

Pendolate come pietre appese a un ramo, mosse dalla volont di altri e dagli
eventi della natura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

237

XXIII. La caratteristica di ogni problema che nasconde sempre sempre almeno


una soluzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

245

XXIV. Voi siete di nuovo qui, perch avete dimenticato e dimenticando vi siete
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
perduti.

251

. . .

259

XXVI. Per vivere esperienze al di l dellordinario, abbiate i vostri sensi quanto pi


espansi possibile! Abbiamo i nostri cinque sensi, ma cosa accadrebbe se non
li avessimo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

283

. . . . . . . . . . .

293

. . . . .

299

XXIX. Oggi non puoi sapere tutto quanto incontrerai attraversando la porta che
ti stata aperta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

311

XVI.
XVII.

XVIII. Tutti desiderano, tutti vogliono, tutti pretendono, tutti controllano.


XIX.

XX.
XXI.
XXII.

XXV.

Quello che fai parla cos forte che non riesco a sentire quello che dici.

XXVII. La tua strada stata tracciata. Ora sta a te percorrerla.

XXVIII. Libert gi, dove sei libert, ubriaca di parole e false emozioni?

Mario Gherlone

XXX.

Per vivere occorre trovarsi nel qui e ora, espandendo quei brevissimi momenti
in cui siamo presenti a noi stessi e allesistenza. . . . . . . . . . . . . . . . . .

333

XXXI. Ricorda che quanto ti stato dato, potr esserti tolto dalluomo o della
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
vita.

341

XXXII. Fate attenzione a cosa portate con voi nella vostra vita; sappiate scegliere,
selezionare; acquisite le abilit necessarie per poter costruire quel che vi
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
occorre.

355

XXXIII.Ricordati che ogni cosa accade per il tuo bene. . . . . . . . . . . . . . .

367

AFORINDICE

XXXIV.

Se vuoi andare oltre il deserto, devi imparare a trasformarti, altrimenti non ci


riuscirai. Devi conoscere te stesso e trascendere il tuo stato attuale. . . . . . .

377

XXXV.

Avrai le tue opportunit, se nel destino scritto. . . . . . . . . . . . . . .

385

XXXVI.

La via del guerriero unesperienza attiva: richiede azione e intraprendendola riceverai azione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

393

XXXVII. Non puoi far nulla per cambiare il passato e il futuro sar spesso diverso da
come lo pianifichi o speri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

397

405

XXXIX.

Non esiste luogo su questa Terra che non sia casa tua. I regni, gli imperi,
le regioni, i confini naturali e politici domanda ad un albero se per lui
esistono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

413

XL.

La data della fine del tempo rappresenter solo il punto di non ritorno,
oltre il quale la Terra avr scelto il suo destino. . . . . . . . . . . . . . .

421

XXXVIII. Ricordati sempre di avere pazienza con te stesso, evitando di giudicarti.

XLI.

Larte del guerriero consiste nel trovare lequilibro tra il terrore di essere
uomo e la meraviglia di essere uomo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

431

XLII.

Evita di cercare risposte Semplicemente agisci con attenzione e coscienza.

441

Un nuovo giorno

Mario Gherlone

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

473

Messaggio al lettore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

477

Mario Gherlone

PREFAZIONE
a cura di ERIC DE LA PARRA

Tra le domande base che intrigano profondamente e da sempre lessere


umano, ce ne sono due che in particolare lo perseguitano:
Cosa siamo venuti a fare in questo mondo?
Esister una reale missione che ognuno di noi porta con s, nascendo?
Bene, la questione che pochissimi si avvicinano a questo tema tentando
di dare una vera risposta; la maggior parte vive in una totale non preoccupazione circa il significato del proprio stare in vita e finisce con il rassegnarsi,
accettando la percezione di un Dio emozionalmente infermo, visto che ad
alcuni concede benefici e altri li giudica mettendoli in situazioni di vita precaria senza causa apparente; per i non credenti accade lo stesso, solo che in
luogo dusare il termine dalla radice religiosa o spirituale Dio usano dire
la Vita, ma alla fine il risultato lo stesso. E allora? Allora, gran parte della
gente si lamenta e soffre ripetendosi:

Mario Gherlone

Cosa ho fatto per meritarmi questa vita?


Perch sono nato in questo paese o in questa famiglia?
Perch non ho la stessa fortuna di coloro che hanno ottenuto successo?
Come mai mi trovo in questa situazione difficile?
Perch non mi sono reso conto che questa persona (uomo o donna) era fatta
cos e ora mi tocca pagare per la mia distrazione e superficialit?
La persona che si pone queste domande trascorre la propria vita contando i giorni buoni e i giorni cattivi: Oggi stata una giornata positiva,
Se potessi, cancellerei gli ultimi tre giorni, Oggi bel tempo, Domani
minaccia brutto tempo, Che fortuna!, Che sfortuna! vittima dei
pregiudizi verso se stesso, delle circostanze e dei condizionamenti; soggetta ogni istante della sua vita biologica alla legge del pendolo, fino a che
la morte fisica la separa da questo piano.

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Noi esseri umani viviamo su due vettori: uno di questi ORIZZONTALE, dove si incontrano i metodi, le tecniche e le procedure, i risultati
come il successo sociale e lavorativo; una linea lungo la quale si vive per
raggiungere la nostra sostenibilit e per farlo occorre impegnarsi e prepararsi con tutta la passione possibile, coinvolgendosi e progredendo onestamente. Ma se pensassimo allorizzontale come allunico vettore esistente, ci
convertiremmo semplicemente in mercenari, poich vedremmo tutto in
chiave materiale di opportunistica e ossessiva ricerca di denaro, inclusi anche quegli ambiti di vita che non dovrebbero essere vissuti su questa linea,
quali ad esempio il matrimonio, lavere figli e lamicizia ; tutto ci si trasformerebbe in negoziazione, in una mera questione di convenienza, rinforzando la diffusa ma errata convinzione che nella vita solo laccumulare pu
distinguere un individuo dalla massa, dal collega o dal vicino di casa.
Il secondo vettore sul quale lessere umano si muove VERTICALE;
qui si trovano le virt e la missione di vita. evidente che questa linea porta con s il concetto di missione e per questo ci sono persone che donano
totalmente se stesse, finendo per diventare missionari nel tentativo di
aiutare il prossimo; queste persone, lavorando solo sul vettore verticale, finiscono inesorabilmente con morire di fame e cacciarsi in circostanze
critiche di vita; le medicine e il cibo non si ottengono n con le prediche n
con le preghiere, ma si comprano con il denaro che, senza dubbio, non
uno strumento n da demonizzare n da glorificare, ma una forma di energia di scambio in questa dimensione. Pertanto, il vettore verticale si riferisce s alla ricerca del trascendente, non necessariamente legata a fattori
religiosi, al fine di incontrare gli aspetti migliori e pi degni dellessere
umano, evitando per di crearsi veli esoterici e magici o ancor peggio elevandosi a Dei, ma semplicemente ricercando in s la parte congruente
dellevoluzione e della crescita integrale dellindividuo. Si tratta semplicemente di risvegliare se stessi dallipnosi collettiva, per cominciare a pensare senza condizionamenti indotti e generare con i nostri talenti la migliore
eredit, lasciandola e consegnandola alle generazioni successive.
Ma allora, la crescita dellessere umano sta nella ricerca interna dei suoi
poteri e talenti e non nel fine predefinito che la vita gli propone? Assolutamente no! Dobbiamo cercare internamente e lasciare fuori tutti i canti

PREFAZIONE

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delle sirene con cui il sistema esterno ci vuole incantare, afferrandoci a


volte fisicamente e mentalmente anche con violenza; dobbiamo s cercare il nostro benessere economico, ma sapere che questo deve svolgere una
funzione di sostegno per vivere come vogliamo, non come possiamo; ci sono mille formule facili da apprendere per raggiungere la libert finanziaria, ma poi, o meglio, allo stesso tempo, dobbiamo impegnare tutti noi
stessi verso ci che veramente trascendente, orientando le nostre energie
e costruendo ci che porteremo con noi oltre la morte. pertanto chiaro
che dobbiamo camminare tra i due vettori, Orizzontale e Verticale, senza essere mercenari o missionari, ma semplicemente Esseri impegnati per il
nostro benessere e per la nostra evoluzione, in comunicazione ciascuno con
se stesso e con gli elementi; impegnati, ma con la consapevolezza delle difficolt rese tali dallo stato di programmazione mentale cui lessere umano
sottoposto fin dalla nascita affinch agisca e si comporti meccanicamente di
fronte ai differenti ruoli della vita; impegnati, ma osservando e indignandosi
nello scoprire che la vita cos come ce lhanno presentata non esattamente quella cui avremmo potuto aspirare, a causa delle sovrastrutture trasmesse dalleducazione dei genitori, degli insegnanti e delle persone vicine,
dalla pubblicit subliminare dei modelli abilmente propinati dai Media.

Mario Gherlone

Per quanto riguarda il vettore verticale occorre altres riconoscere un


altro aspetto: molte persone che intraprendono un cammino spirituale di
sviluppo personale sono spesso in fuga dal materialismo che non hanno ottenuto o che hanno ottenuto in eccesso, sono alla ricerca dellilluminazione, di una conversione in maestri o guru, ma non si rendono conto
che tutto ci parte di unaltra programmazione cui sono oggetto; solo
una diversa prigione. Il cammino verso se stessi pieno di trappole, di programmazioni, credenze e valori alterati, di personaggi fantastici e magnetici
che manipolano piccole comunit e intere masse, fino anche nazioni, con fini di potere di varia natura. Da tutto ci occorre risvegliarsi, da questo urge
deprogrammarsi.
Lilluminazione il cammino del disapprendere, non dellapprendere
e continuare ad accumulare informazioni che saturano la mente, anche fossero conoscenze. Quando un individuo inizia a disapprendere, a destrutturarsi, a deprogrammarsi, a decondizionarsi, a svuotarsi da quanto ha

12

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

raccolto e archiviato, la coscienza arriva senza alcuno sforzo e questa gli


permetter di vedere, ascoltare, sentire con tutta chiarezza la realt, la verit, ci che lui/lei deve fare su questo pianeta e cosa lui/lei deve farne dellopportunit chiamata Vita.
Il libro T RAN SFE RT, I Codici de l Sen tier o D ivin o, di Mar co Bi anch i,
articola questo messaggio attraverso una semplice ma avvincente storia che si
snoda tra le attivit, le domande e le riflessioni che ognuno individualmente
uomo o donna, impiegato, operaio o dirigente, libero professionista o imprenditore, studente o insegnante che sia chiamato ad affrontare per il risveglio e quindi per la trascendenza divina.
una grande Opera con un dono in s: una conoscenza a volte
esplicita, a volte appositamente da ricercare che, se intesa e compresa,
ci conduce allincontro di una valida chiave per aprire il nostro immenso
potenziale interno, quello che ci sta aspettando, affinch la Vita brindi
alla nostra rinascita, convertendoci da macchine Android 10.5.1 in Veri
Esseri Umani.

LOpera di Bi a n c hi, un uomo che vive il cammino lungo il Sentiero,


trasmette messaggi che possono far vibrare, migliorare o cambiare la tua vita, in proporzione a quanto tu stai cercando; sono certo che giungendo
allultima pagina ci saranno lettori che diranno:
Prima della lettura di questo libro credevo di vivere;
dopo la lettura mi sono reso conto che
molte cose devo fare per riscattare la mia esistenza.

Mario Gherlone

Mi auguro che tu, caro lettore o cara lettrice,


possa essere tra coloro che rapidamente metteranno in pratica
tutte le piste che il TRAN S FERT offre,
per decifrare i Codici e godere pienamente la vita.
ERIC DE LA PARRA
Autore del best seller
Eredit di vita per i tuoi figli
in Italia PNL con i Bambini

Mario Gherlone

Siamo esseri spirituali,


e scegliamo di vivere
lesperienza terrena

Mario Gherlone

PRELUDIO

Mario Gherlone

Europa centrale
St. Moritz, 20 Gennaio 2008
La finale
Allora Oleg, sei pronto per la gara? chiese Vasily.
S, ma continuo a non capire perch labbiano organizzata con un mese
di anticipo.
Cosa ti importa? Lo sai quanto denaro gira intorno a questo evento;
tutta una questione di sponsor; sono loro che di fatto rendono possibile
queste giornate, avranno avuto i loro motivi.
Non so disse sospettoso Oleg guardandosi intorno e vedendo tutti
indaffarati nei preparativi. Gli sponsor sbandieravano i loro loghi e i loro
marchi stampati sui corpetti di tutti i partecipanti, sui camion, sui bandoni,
e sulle bandiere al vento; la BMW aveva attrezzato un circuito di prova su
neve presentando in anteprima il suo ultimo modello SUV. Ogni cosa era
marchiata. I giudici controllavano le attrezzature, mentre gli addetti alla sicurezza si disponevano lungo il circuito. Tutto appariva normale.
Sar la tensione di questa gara che mi alimenta certe sensazioni!
aggiunse Oleg.
Dai fratello, la nostra prima partecipazione al White Turf; andiamoci a
preparare. incit Lev Tra mezzora iniziano le ultime qualificazioni con
le quattro batterie, poi nel pomeriggio c la finale; speriamo che qualcuno
di noi si qualifichi.
Avete visto come si sta rovinando la pista? Le discipline precedenti lhanno
disastrata, piena di solchi che la rendono pericolosa.
Vasily, non essere drammatico come sempre! intervenne Evgeny S,
un p rovinata, ma non puoi pretendere di partecipare a questi eventi su
circuiti immacolati. Peraltro ho sentito dire che se la pista fosse stata veramente impraticabile, avrebbero spostato il circuito per la finale. Dai, ci
aspettiamo allarrivo. concluse sorridendo e avviandosi verso il ricovero
dei cavalli.
Ok, ci vediamo l. risposero i fratelli.

Mario Gherlone

16

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Ogni batteria era composta da dodici concorrenti e ognuna consentiva ai


primi tre di qualificarsi per la finale. Al termine della giornata tutti i fratelli Branov risultarono qualificati tanto da suscitare scalpore tra il pubblico che inizi a scandire i loro nomi dagli spalti. Oleg si era classificato
primo nella sua batteria tentando di non strapazzare troppo il suo cavallo; Vasily e Lev si erano qualificati arrivando secondi, mentre Evgeny si
qualific solo grazie ad un ripescaggio dovuto alla squalifica del primo
arrivato nella sua batteria per scorrettezze in gara. I Branov erano entusiasti ed orgogliosi; dalla loro tribuna privilegiata salutavano i figli e
stringevano le mani a coloro che si congratulavano per la prestazione
straordinaria dei ragazzi.
Di l a circa tre ore si sarebbe disputata la finale. Nel frattempo gli organizzatori osservarono che la pista percorsa la mattina era eccessivamente compromessa per accogliere la finale; decisero pertanto di spostare il nuovo
circuito un centinaio di metri verso il centro dellarea dei giochi; ne risult
cos una pista complessivamente pi corta: duemila metri anzich duemilasettecento, da percorrere in quattro tratte da cinquecento metri ciascuna
con tornanti stretti, anzich la consuenta pista ovale.
Nellimmediato dopo pranzo, un anziano giudice sportivo, un tedesco che
da tempo ricopriva solo un ruolo di consulente, tenendo una tazza di caff
caldo in mano sal sul suo gatto delle nevi e sorseggiando rest a guardare
da lontano le operazioni; terminato di bere, prese della neve con la tazza, la
pul dai residui di caff e la ripose di fronte a s in modo che non potesse
volar via al primo scossone, quindi accese la motoslitta e inizi a scendere
tranquillamente verso il nuovo percorso. Costeggiando lentamente il circuito si fermava qua e l facendo alcuni rilevamenti, assicurandosi che tutto si
potesse svolgere senza inconvenienti, togliendo la neve in alcuni tratti, osservando la tonalit di colore del ghiaccio sottostante e picchiettandolo con
uno strano bastone per ascoltarne il suono; fece anche dei piccoli carotaggi
in alcuni punti ai lati della pista per testarne resistenza e spessore. A fine
ottobre aveva manifestato le sue perplessit in merito alla decisione di anticipare levento di un mese, in considerazione delle temperature anomale registrate gi nel mese; aveva interpellato un amico allistituto nazionale di
meteorologia in Germania prima che la commissione dei giochi si riunisse
per deliberare; questi gli aveva riferito che sarebbe stato rischioso anticipa-

Mario Gherlone

PRELUDIO

17

re per motivi di ciclicit climatiche previste proprio in coincidenza dellinverno 20072008 su tutta lEuropa.
Circa a met del tragitto della direttrice verso il traguardo, una particolare
trasparenza del ghiaccio richiam la sua attenzione; si ferm e scese dal suo
gatto delle nevi; tenendo i guanti spolver con le mani la neve mettendo a
nudo la superficie ghiacciata; poi prese il bastone e lo vibr a terra percependone il suono; allarmato si spost di un metro ed esegu la stessa operazione, e poi una terza volta ancora pi in l. La sua esperienza e anzianit
gli fecero capire subito che quella zona del circuito era al limite della soglia
minima di sicurezza; torn alla motoslitta, prese la trasmittente e chiam la
direzione: Radolf! Pronto Radolf, mi senti? Rispondi Radolf! Guard
se la batteria della trasmittente fosse carica, poi controll il canale, ma il
problema non era suo; lanci uno sguardo allorologio, sal sul gatto delle
nevi, mise in moto e corse verso la direzione dei giochi; giunto sul posto
abbandon la motoslitta in prossimit della scale, sal di fretta le due rampe
metalliche, apr di scatto la porta e affannato, restando sulluscio, strill:
Radolf! Finamente ti trovo.
Cosa c Ebert, cosa strilli?
Perch non rispondevi alla trasmittente?
Scusami, ero fuori e lavevo lasciata qui.
Dobbiamo spostare il circuito delle finali, c una sezione della pista, a
circa duecento metri dopo la bandiera, sulla via del traguardo, che ha uno
spessore di ghiaccio di poco superiore ai limiti di sicurezza.
Che sciocchezze vai dicendo! Vieni dentro! disse Radolf invitando
Ebert ad entrare in una saletta e chiedendo alla persona presente di lasciarli soli. Cosa vai dicendo? Lo strato di ghiaccio solido; lo abbiamo controllato fino a poche ore fa.
S, forse era cos per quello usato nelle qualificazioni, ma il circuito delle
finali a rischio; l nessuno ha fatto rilevamenti perch non era previsto si
facesse la gara. Gli anni passati abbiamo sempre fatto qualifiche e finali sullo stesso perimetro, ma come hai visto gi allottava gara la pista rimasta
compromessa. Te lavevo detto a ottobre che non potevate anticipare la
manifestazione!
S, la pista stamane si rovinata a causa di quei nuovi ferri chiodati montati ai cavalli dai concorrenti; ho gi inoltrato un reclamo alla commissione

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

sportiva dello skijring. Comunque, avendo spostato l il circuito, gli spettatori domineranno meglio la gara.
Non raccontarmi stronzate, Radolf! A te interessano solo i soldi degli
sponsor; so bene quanto questi abbiano fatto pressione su di te e sullorganizzazione per anticipare la gara di quattro settimane. E sai altrettanto bene
che io sono stato contrario fin dal principio; purtroppo non ho voce in capitolo nel consiglio di amministrazione altrimenti
Altrimenti cosa?
Non trattarmi da scemo! So bene che due sponsor dovevano lanciare i
loro prodotti in questo periodo e febbraio sarebbe stato troppo tardi. Inoltre le tue relazioni con la banca cosa direbbero, visto che dal 90 sono
sponsor?
Non dire assurdit, Ebert; io non subisco affatto pressioni da nessuno;
mai le ho subite e mai le subir; e questo vale anche per te.
Pensi che io ti stia facendo pressione? Sto solo portandoti a conoscenza
di gravi fatti ai quali, Dio non voglia, tu dovrai rispondere qualora accadesse qualcosa.
Ok, daccordo; se la cosa ti pu rassicurare, mander una squadra di tecnici a fare ulteriori sopralluoghi sulla pista e se risultasse ci che mi dici,
far spostare le finali pi verso lesterno. Sei contento cos?
Non essere cinico; non questione desser contento o meno, razza di incosciente.
Vai tranquillo e grazie per il tuo scrupoloso lavoro. Sei una persona preziosa per lorganizzazione.
Non offendere la mia intelligenza! Evita di burlarti di me come fai con
tutti quelli che ti girano intorno; lo sai che queste sviolinate con me non attaccano. Diversamente da ci che credi, ti conosco molto pi di quanto
pensi; solo che la maggior parte delle volte faccio finta di nulla; ora per
non posso tacere, perch in gioco la sicurezza di altre persone.
Usciti dalla saletta, Radolf chiam al telefono il suo assistente diretto: Stephan, sono appena uscito da una riunione con Ebert che sostiene ci siano
problemi di tenuta della pista per le finali. Manda una squadra a controllare e fammi immediatamente rapporto entro venti minuti. Stephan, unultima cosa: sposta la trasmittente sul canale quattro.
Dopo trenta minuti Stephan chiam il direttore dalla pista: Radolf, abbia-

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PRELUDIO

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mo ispezionato tutta la pista ed effettivamente a duecentocinquanta metri


dal traguardo, sulla via di ritorno, c una sospetta trasparenza della pista
con una lieve crepatura.
Maledizione, Stephan. grave? Quanto lunga? perpendicolare, trasversale o longitudinale alla pista? profonda o superficiale?
irregolare e ramificata per meno di sei metri, in diagonale lungo la direzione di gara; considerando la velocit cui andranno i cavalli in quel punto,
gran parte del loro peso si scaricher orizzontalmente; inoltre non tutti i cavalli passeranno simultaneamente; gi dopo il primo passaggio si saranno
allungate le fila. I concorrenti poi non cavalcano gli animali, quindi la pressione sar minore.
Che temperature sono previste per lora delle finali?
Due gradi in meno rispetto ad ora e la pista si dovrebbe presentare in
parte allombra, il che far scendere la temperatura della superficie di almeno cinque gradi.
Va bene, dammi due minuti e resta sintonizzato sul quattro.
Radolf poggi entrambe le mani sul tavolo di fronte alla finestra e guard
fuori; poi volt lo sguardo verso il barometro, il termometro e quindi lorologio; prese lultimo report delle previsioni del tempo e tent di immaginare se quel tratto di pista sarebbe stato effettivamente in ombra prima della
gara, facendo abbassare la temperatura della pista e quindi rinforzandola.
In febbraio conosceva ogni movimento del sole e reazione del ghiaccio poich le gare normalmente si svolgevano in quel periodo, ma gennaio gennaio era la prima volta anche per lui e le condizioni atmosferiche stagionali
non avevano seguito le medie. Lo sguardo allora discese sulle carte che aveva sulla sua scrivania e sui contratti degli sponsor. Poi prese la ricetrasmittente.
Stephan, mi senti?
S, ti sento.
Hai con te il liquido congelante?
Ho capito. Ce lho in magazzino, ma in dieci minuti posso portarlo qui e
tamponare le fratture.
Va bene, esegui! Dopo aver chiuso la comunicazione con Stephan, sintonizz la trasmittente sul canale due.
Ebert, mi senti?

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

S, Radolf, dimmi: cosa hai riscontrato?


Ho mandato la squadra e mi ha rassicurato che non c alcun problema.
Si prevede un abbassamento delle temperature fino a cinque gradi sulla superficie e lombra al momento della gara, quindi sicuramente la soglia di sicurezza torner oltre gli standard.
Non pu essere; c una frattura in superficie che superficiale non credo
che sia!
Tranquillo, i miei tecnici lhanno controllata scalfendola lungo la sua
lunghezza e hanno detto che superficiale, quindi ci hanno versato del liquido congelante per appianare il sondaggio. tutto sotto controllo,
Ebert. Ti ringrazio per la tua perizia e precisione.
Io sarei comunque del parere di spostare il circuito di una decina metri.
Non c n motivo n tempo per farlo; un imprevisto del genere ritarderebbe il calendario facendo allontanare gli spettatori, sia per lattesa che
per il freddo, visto che le tribune tra poco saranno allombra. Non c affatto bisogno di creare allarmismo visto che tutto rientrato. Stai tranquillo e
goditi la gara.
Non sono daccordo, per visto che hai preso la decisione e il responsabile sei tu, ti suggerirei di fare almeno una cosa: metti delle squadre di sicurezza e pronto intervento in prossimit dellarrivo.
Va bene, Ebert. Va bene, lo far.
La famiglia Branov era tutta coinvolta in questa finale, chi emotivamente
dagli spalti e chi attivamente sulla linea di partenza. I quattro fratelli erano
i primi sulla destra. Lo skijring era la prima finale in programma tra le discipline previste dal 101 White Turf di St. Moritz: pi di 39.000 spettatori
nelle tre domeniche di gare, di cui oltre 14.000 attesi in questa domenica di
finali; famiglie con cani al guinzaglio e copertina, personaggi ricchi e famosi, donne impellicciate dai seni e labbra siliconati, fiumi di persone che
giungevano dalla stazione ferroviaria: tutti in attesa di questa prima eccitante finale. Lo svizzero Jakob Broger si era aggiudicato gi molte volte la
gara di skijring.
La competizione nella finale di questanno prevedeva tre varianti: la prima
riguardava la lunghezza, due giri per un totale di 2000 metri, a causa della
pista rovinata durante la mattinata; la seconda variante era il disegno del
circuito che, questanno sembrava la riproposizione in chiave moderna del-

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PRELUDIO

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la storica corsa con le bighe nel film BenHur con Charlton Heston, ma
con temperature decisamente pi basse e senza carri a due ruote: a cinquecento metri dalla partenza il primo tornante, poi un rettilineo di cinquecento
metri ed una seconda curva tornante; altri cinquecento metri per giungere
al terzo ed ultimo tornante per poi correre lungo lultima tratta che porta al
traguardo; la terza variante riguardava il senso di corsa, che sperimentalmente per la prima volta veniva proposto in senso antiorario.
I concorrenti a sinistra erano pi arretrati rispetto a quelli sullestrema destra, quel tanto che occorreva per compensare il vantaggio che avrebbero
avuto gli atleti allinterno della prima curva. Il direttore di gara era in piedi
sulla sua postazione, dalla quale godeva di una visione completa del circuito; osserv che tutto fosse regolare, quindi alz il braccio destro e con la pistola a salve spar in aria il via. Tutti i concorrenti incitarono i loro cavalli a
partire al galoppo: Oleg part molto bene seguito dai suoi fratelli che gli coprivano il fianco destro; il concorrente tedesco, superati i primi duecento
metri, inizi a stringere a sinistra il concorrente austriaco e di conseguenza
quello italiano che, trovatosi alle strette con i fratelli Branov, rallent facendo passare tutti avanti, evitando cos un incidente. In prossimit della
prima curva lo svedese era in vantaggio seguito dal ceco, dallo svizzero e
dal tedesco a una lunghezza. Senza intralciarsi tra loro superarono il primo
tornante, seguiti immediatamente dopo da Oleg, Lev, Vasily quindi il rumeno, poi Evgeny e tutti gli altri. Il primo tratto era a favore dello svedese; nel
secondo, Oleg inizi gi a farsi sotto: il tedesco, avendo percorso la prima
curva molto veloce, aveva allargato la traiettoria di uscita permettendo a
Oleg di affiancarlo allinterno; seguito immediatamente dopo da Lev, il tedesco tent di recuperare stringendo a sinistra, ma Oleg allung, mentre
Lev seguendo il fratello si allarg a destra costringendo il tedesco a rivedere la sua aggressivit. Al tornante seguente il ceco vol via vinto dalla forza
centrifuga, facendo uscire di pista lo svizzero; Oleg allora si fece sotto allo
svedese seguito da Lev, il tedesco e Vasily; Evgeny era poco pi indietro in
lotta con il rumeno, nel tentativo di riprendere i suoi fratelli; dietro ancora
litaliano e poi laustriaco non trovavano modo di entrare in gara ostacolati
dal gioco di forza di Evgeny con il rumeno.
Nel frattempo Ebert con il suo binocolo teneva sotto osservazione la parte
critica della pista; proprio in quel momento gli ultimi atleti passarono sulla

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

linea sospetta, dissestando sensibilmente la superficie; lultimo dei partecipanti passandoci sopra sembr fare un brusco balzello come se avesse incontrato un dislivello. Immediatamente Ebert prese la ricetrasmittente
tentando di chiamare Radolf, ma questi non rispondeva, forse assordato dal
rumore di fondo del tifo degli spettatori. Guard verso la Direzione, ma risultava impossibile farsi notare; decise quindi di precipitarsi gi dal palco
scendendo rapidamente le scale; prese la motoslitta, aggir gli spalti e and
verso la pista con lintento di fermare i giochi.
Intanto la testa della gara giunse al secondo tornante e questa volta Oleg
per eccesso di velocit allarg esageratamente la curva consentendo al tedesco e a Lev di recuperare passando avanti, seguiti da Vasily e poi Evgeny
che, nel frattempo, era riuscito ad avere la meglio sul rumeno che cedette
rapidamente sia allitaliano che allaustriaco. Arrabbiatosi, Oleg tir fuori
tutta la grinta per tentare il recupero mentre il fratello spron il suo cavallo
contenendo il tedesco a destra e consentendo il rientro a sinistra di Oleg.
Lo svedese era avanti facendo una gara quasi solitaria, avvantaggiandosi
della lotta dei concorrenti alle sue spalle.
Il sole illuminava ancora la pista. Correndo verso il terzo ed ultimo tornante, Lev teneva testa al tedesco che con una manovra scorretta lo strinse a sinistra costringendolo a rallentare per evitare una collisione col fratello che
si stava inserendo allinterno; il tedesco pass il terzo tornante in seconda
posizione a tre lunghezze dallo svedese, seguito a sua volta a due lunghezze
da Lev in rimonta, poi da Oleg, Vasily, Evgeny, litaliano, laustriaco e poi
gli altri.
Ebert nel frattempo riusc ad aggirare le tribune avviandosi speditamente
verso la pista animando segnali con le braccia; Radolf, avvistandolo, salt in
piedi infuriato, tolse il binocolo dalle mani di uno dei suoi assistenti al suo
fianco, lo punt prima verso Ebert e poi verso la pista accorgendosi della
frattura che si era formata proprio nella zona segnalata da Ebert.
Ultimi quattrocento metri verso larrivo: i cavalli erano spinti al massimo, lo
svedese manteneva la distanza, seguito dal tedesco e poi dai Branov. Al
passaggio del cavallo svedese sulla frattura, una parte della pista cedette facendo comunque passare indenne il concorrente; allarrivo del tedesco, che
in quel momento si stava guardando dietro, lo scalino si incresp al passare
del cavallo impuntando gli sci dellatleta e facendolo spettacolarmente vo-

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PRELUDIO

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lare in aria. Lev tent di evitare il tedesco, ma il suo cavallo, passando sulla
frattura ormai distaccatasi, la ruppe definitivamente, realizzando una vistosa ed ampia apertura nel ghiaccio; sotto il peso della caduta di Lev e del cavallo la lastra galleggiante si frantum; la velocit della gara era tale da non
lasciare margine di manovra agli altri fratelli per fermare i cavalli; Evgeny
fu lunico, stando indietro, a poter reagire bruscamente cambiando traiettoria verso sinistra, ma la forza centrifuga lo fece inesorabilmente volare
prima sulla lastra rotta e poi in acqua. Anche litaliano, che si stava guardando le spalle dallaustriaco, non rendendosi conto dellaccaduto fin in
acqua con il cavallo, seguito dallaustriaco che non aveva visibilit di quanto stesse accadendo davanti. La voragine sul lago si allarg spaccando sempre pi la superficie, man mano che i cavalli giungevano correndo sulle
parti deboli del ghiaccio.
Ebert giunse per primo sul posto facendo un testacoda con la motoslitta; ancor ad essa una cima e la lanci verso i ragazzi che stavano affondando ferendosi, spinti in basso dal movimento dei ghiacci e dallimpeto
dei cavalli, che tentavano di risalire inutilmente aiutandosi con le zampe
anteriori.
Lacqua era freddissima; cera poco tempo per agire; i soccorritori che tardavano il loro arrivo avrebbero avuto poco margine per recuperare ragazzi
e cavalli. Non solo il freddo era un pericolo: anche la morsa delle lastre di
ghiaccio e lo scalpitio dei cavalli impauriti potevano essere mortali. Litaliano, che nel frattempo si era fratturato una gamba tra i ghiacci, riusc ad afferrare la cima lanciatagli da Ebert tra due cavalli; con la motoslitta luomo
si allontan tirando verso il bordo il ragazzo senza eccessivi strattoni, traendolo in salvo. Nel frattempo il pubblico era tutto in piedi sugli spalti immobilizzato dalla visione dellincidente; le televisioni riprendevano tutta la
drammaticit dellevento zoomando gli obbiettivi delle loro telecamere sulla zona della tragedia, mentre le squadre di soccorso arrivavano sul posto.
Nelle orecchie dei cinque ragazzi in acqua si alternavano e si sovrapponevano le voci della gente ai bordi e le loro richieste di soccorso, il nitrito dei cavalli, il battere disperato dei loro zoccoli sul ghiaccio, le lastre di ghiaccio che
stridevano, il gorgoglio agitato dellacqua, i rumori sordi della superficie
quando la testa scivolava sottacqua. Dun tratto, dal fondo del lago inizi a
crearsi unanomala corrente che si trasform in un vortice antiorario, una

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sorta di mulinello a forma di cono rovescio che in pochi secondi raggiunse


nella parte pi alta un diametro di circa tre metri, mentre il suo vertice sembrava terminare nel profondo infinito. I primi soccorsi riuscirono a recuperare laustriaco e uno dei cavalli, mentre la corrente in un crescendo prese a
risucchiare verso il basso i quattro fratelli Branov, facendoli scomparire dalla superficie. Oxana e Nikolai, abbracciati nella disperazione, assistevano impotenti a tutto quanto stava accadendo davanti ai loro occhi. Ebert sollecit
con la trasmittente la squadra dei pompieri subacquei, affinch con le loro
mute stagne potessero immergersi al pi presto agevolando il recupero dei
ragazzi rimasti in acqua, che nel frattempo sembravano non riemergere.
I suoni si facevano sempre pi sordi sia per lacqua che per il freddo che
addormentava la sensibilit delle orecchie; dallalto penetravano raggi di luce dellultimo sole che ancora illuminava debolmente la pista; dalla trasparenza del ghiaccio si sagomavano confuse ombre umane stese sui ghiacci,
nel tentativo di soccorrere chi afferrasse una delle cime gettate in acqua.
Intanto i raggi di luce diventavano celesti, poi blu intenso, man mano che i
ragazzi venivano risucchiati dal vortice verso la profondit del lago. I quattro fratelli non sentivano pi la sensibilit alle braccia e alle gambe, non
riuscivano pi a comandarle; negli istanti in cui aprivano gli occhi, quasi
congelati dal freddo, questi trasmettevano solo visioni di terrore e disperazione: la bocca di Evgeny colma dacqua e spalancata come per strillare
aiuto; Oleg e Lev tentavano disperatamente di nuotare a rana verso la superficie, ma il vortice li risucchiava sempre pi verso il fondo; Vasily colpito in testa qualche istante prima da una lastra di ghiaccio, o dallo zoccolo
di un cavallo, aveva perso i sensi e senza alcuna resistenza si lasciava trascinare verso il profondo blu. Il vortice prendeva sempre pi forza tanto che
in superficie anche i pezzi di ghiaccio ruotavano in senso antiorario. Giunsero i subacquei che, dopo essersi assicurati ad una cima di sicurezza, si
gettarono in acqua col tipico passo da gigante; le squadre della sicurezza
nel frattempo lavoravano per delimitare larea per un raggio di cento metri
con nastri rossi e torce a petrolio conficcate nel ghiaccio, evitando che curiosi potessero impedire le operazioni di soccorso o rendere pi critica
larea con il loro peso; la polizia da parte sua contribuiva a contenere lordine sulla zona degli spalti evitando ulteriori vittime e gesti inconsulti di parenti che si fossero precipitati sul posto.

PRELUDIO

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Trascorrevano secondi preziosi ciascuno dei quali sembrava uneternit:


una squadra riusc ad imbracare un cavallo portandolo fuori dallacqua;
unaltra tent di stabilizzare le grosse lastre di ghiaccio per evitare che ferissero le vittime dellincidente e i soccorritori in acqua. I sommozzatori
con le torce illuminavano sottacqua alla ricerca dei ragazzi, ma arrivavano
solo a individuare le ombre dei cavalli in profondit. Le cime di salvataggio
saldamente ancorate in superficie consentivano alla squadra subacquea di
mantenersi a fatica tra i sei e gli otto metri sotto la superficie, facendo ruotare i loro corpi nel vortice della corrente senza riuscire ad andare oltre.
Rimasta impietrita fin dal primo istante, Oxana si teneva stretta tra le braccia di Nikolai. Radolf in un momento di lucidit si ricord degli ospiti illustri in tribuna e ordin a un suo collaboratore di raggiungere la famiglia
Branov per accompagnarla in una saletta e assicurasi che ricevesse assistenza. Nel frattempo un subacqueo riemerso chiedeva pi pesi e pi corda
in un ultimo estremo tentativo di raggiungere i ragazzi nel blu.

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I quattro fratelli sentivano sempre pi lontani i suoni della vita e dei soccorsi in superficie, attutiti dalla profondit che cresceva e dalla temperatura
fredda dellacqua che oramai aveva congelato i loro timpani. Le bolle daria
salivano verso la superficie attraversando raggi di luce blu e celesti. Improvvisamente il vortice inizi a perdere la sua forza fino a scomparire. I
corpi dei ragazzi erano ormai nelle profondit del lago, intirizziti, con le
braccia, le mani e le dita protese verso lalto. Le menti allora si appannarono, gli occhi si chiusero e i sensi insieme alla luce si spensero.

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Mario Gherlone

Il Transfert
Dai forza! Apri gli occhi! Afferra la mia mano! Voi invece aggrappatevi
alla barca! Appena termino con lui tiro in barca anche voi.
Cosa successo? Dove sono? Chi Lei? domand con affanno Lev.
Non sento pi freddo. disse un altro dei fratelli.
State calmi, restate in silenzio, sono un pescatore. Per il momento riposatevi; avrete tutto il tempo per fare domande e cercare le risposte. sussurr
con voce carismatica.
Ne manca uno. disse guardandosi intorno e cercando nella trasparenza
dellacqua del lago, prima su un lato della barca e poi sullaltro. Quindi allargando sempre pi il campo visivo si accorse che sullaltra riva del lago, a
circa cinquecento metri, una persona emergeva strisciando sulla spiaggia.
Deve essere lui il quarto. mormor il pescatore a bassa voce.
Con chi sta parlando? domand Evgeny.
Fate silenzio e mantenetevi bassi; con quei capelli e quella pelle bianca
non passereste inosservati.
Lev ancora stordito: Parla una lingua che le mie orecchie non hanno mai
udito, ma non capisco perch riesco a comprenderla ugualmente. Perch
Lei ?
Chiudete quella bocca! Allora vero che non fate mai quello che vi si dice di fare? Ssssss, fate silenzio e state bassi. replic con forza ma sottovoce coprendo i loro corpi nudi con una grossa coperta marrone. Poi raccolse
in barca alcuni metri di rete e quando terminato prese una lunga pertica e
inizi a spingere la barca verso il canneto.
Dallaltra parte del lago, lungo la riva, una fanciulla si trovava seduta sullarena
nel punto esatto in cui stava per emergere il quarto ragazzo. Era una giovane
ragazza di et prossima ai sedici anni; capelli lunghi lisci e scuri, viso innocente
e occhi neri. Sulla sua sinistra, poggiata su un trespolo basso di legno, aveva
una magnifica aquila alla quale stava dando da bere da un bicchierino doro.
Alla vista del ragazzo che emergeva strisciando verso la riva, laquila emise un
grido rapace e vol via; nel battere le ali colp lievemente la giovane fanciulla

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

che spaventata dalla sua reazione e accortasi poi delluomo che emergeva verso
di lei, arretr rapidamente spingendosi con i piedi e con le mani, coprendosi di
arena; gli uomini armati allertati dalla confusione si precipitarono immediatamente a riva, afferrarono il ragazzo neutralizzando ogni sua possibile iniziativa.
Il pescatore, nascosto nel canneto, assistette a tutto quanto stava accadendo
sulla lontana riva, senza poter far nulla. Si mise allora in paziente attesa, mimetizzando la barca e i ragazzi. Lattenzione suscitata dal ragazzo a riva gli
aveva concesso il tempo necessario per nascondersi senza farsi notare. Appena il ragazzo fu neutralizzato, le guardie iniziarono a osservare il lago alla
ricerca di eventuali altri soggetti ostili e inattesi.
Mentre la fanciulla prese posto su una poltrona di canne adornata di piume
di uccello e coperte colorate, otto uomini dalla pelle molto abbronzata e
braccia e gambe ben scolpite la sollevarono con estrema disinvoltura, avviandosi verso lentroterra. Davanti e dietro la fanciulla sfilavano uomini armati di lance e archi, mentre subito dietro due donne a piedi, forse le serve.
Il prigioniero era in coda, scalzo, sommariamente coperto da un mantello
grezzo a voler nascondere il suo corpo nudo e bianco, i polsi uniti e legati
dietro la schiena e quattro corde al collo tenute da altrettanti uomini alle
quattro estremit, mentre unaltra corda cingeva le due caviglie in modo da
impedirgli ampi passi e ogni tentativo di fuga. Addentrandosi nella selva
scomparvero tra la vegetazione nel giro di poco. Solo quando la vegetazione
termin di muoversi, il pescatore decise di uscire con la barca dal canneto.
Adesso possiamo andare. disse il pescatore, ma i tre ragazzi stremati
dallesperienza scioccante si erano nel frattempo addormentati.
Navigarono per oltre unora lasciandosi trasportare per un buon tratto da
una leggera corrente, giungendo quasi al tramonto nelle prossimit di una
costruzione in legno. Quando la barca tocc terra, lo scossone svegli dimprovviso i tre gemelli.
Cos stato? Dove sono? Chi Lei? domandarono smarriti i ragazzi.
Scendete uno per volta dalla barca ed entrate in casa; sar meglio che indossiate qualcosa; vicino al fuoco troverete di che vestirvi; poi vi preparer
una bevanda calda.
S, ma Lei chi ? disse uno dei fratelli rivolgendosi alluomo con tono
smarrito e impaurito.
Io so Chi Sono, ma voi sapete Chi Siete?

Il Crepuscolo

Mario Gherlone

San Pietroburgo, 31 Dicembre 1989


h 23:32
Pietroburgo era in festa e i russi in strada festeggiavano smodatamente la fine
di un anno e larrivo del nuovo anche se mancava circa mezzora allo scoccare della mezzanotte. Lanno che stavano per salutare rappresentava anche la
fine di unepoca; si respirava nellaria laspettativa di un popolo che desiderava lasciarsi alle spalle un secolo di sofferenze, quelle che nella memoria
degli anziani erano ancora negli occhi, nelle orecchie e sulla pelle: una rivoluzione civile e due guerre mondiali, decine di milioni di morti nei Gulag
della Siberia che forse nemmeno il nazismo aveva potuto contare; dallo zarismo con lultimo dei Romanov Nikolai Aleksandrovic, ovvero Nicola II, al
leninismo; dallo stalinismo allepoca della guerra fredda di Breznev; dalla
perestrojka di Gorbaciov iniziata nel 1987 alla caduta del muro di Berlino, simbolo della divisione tra due mondi avvenuta solo qualche settimana prima.
Le strade, i palazzi e le vetrine di tutti i negozi erano illuminati a giorno, i
fuochi dartificio coloravano il cielo sfidando le luci della citt. Tante lacrime esondavano dagli occhi dei russi: lacrime di nostalgia per un glorioso
tempo passato dove il nemico e i malesseri provenivano da occidente, dove
dal profondo seppur pericoloso antagonismo anche il pi povero si sentiva
protagonista nel mondo e il solo pronunciare la parola Russia suscitava rispetto in alcuni e terrore in altri; lacrime di rabbia nei poveri, per il ricordo
di un destino condiviso che dava pane a tutti seppur nella sofferente repressione e nellinconsapevole controllo delle menti; lacrime di commozione e speranza per la classe media che aspirava ad uno stile di vita migliore,
mentre altri gi vivevano la nuova ricchezza; infine, lacrime isteriche di co-

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Mario Gherlone

loro che dalla perestrojka percepivano una perdita di potere. Non cera
bocca che non parlasse soprattutto di quel muro che ora non cera pi e
dellaspettativa per una graduale apertura e libert di circolazione, per poter uscire dalla nazione e iniziare a conoscere il mondo attraverso i propri
occhi e le proprie esperienze dirette.
La notte era fredda, gelida, tanto che nemmeno il calore generato dai fiumi
di Vodka nelle vene dei russi poteva sciogliere un millimetro di quella lastra
di ghiaccio che da un mese si era formata sulla Neva. Da qualche settimana
ci si poteva pattinare. Unambulanza con le luci blu rotanti e la sirena bitonale accesa urlava tutta la sua urgenza attraversando veloce la citt, passando per uliza Kutuzova e voltando sul ponte del fiume Neva in direzione
della nuova International Clinic; con le sirene a toni e le luci colorate, lambulanza sembrava voler correre incontro al nuovo millennio festeggiando
anche lei a modo suo la svolta epocale.
Ehi, Misha, accidenti a te: vuoi farla partorire qui?!
Stai zitto, guido mezzi di soccorso da ventanni e non prendo ordini da
un pivello tirocinante medico!
Misha, sei un animale!
E tu Dimitri, sei un balordo; va alla malora.
Smettetela! esclam Irina Questa donna deve partorire in pace; non
fate gli idioti; e tu, come ti chiami?!
Dimitri.
Devo rammentarti io che sei linfermiere? Controlla il battito cardiaco e
le contrazioni di mia cognata!
Ci scusi, ha ragione. disse con tono dimesso Misha voltandosi un solo istante.
Guarda la strada, pezzo di somaro! grid ruvido Dimitri.
Anche tu Dimitri, controllati! replic Irina.
Dopo pochi minuti lambulanza si annunciava al cancello della clinica.
Siamo arrivati, pivello!
La barella fu subito calata dallambulanza e assistita da alcuni infermieri
che la stavano gi aspettando; Oxana, si sent portare lungo tutti gli interminabili corridoi e, distesa con lo sguardo fisso verso lalto, cont una ad
una tutte le luci che correvano sul soffitto tra lingresso della clinica e la sala parto; l attendeva lequipe medica. Era cosciente, ma le doglie del parto

Mario Gherlone

IL CREPUSCOLO

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in alcuni momenti la isolavano parzialmente dal mondo esterno non facendole distinguere voci e suoni.
Oxana era la moglie del ricco Nikolai Branov, che si vociferava essere lo
scaltro Presidente della compagnia telefonica russa, prossima alla privatizzazione. Oxana avrebbe voluto partorire in casa, ma non era stato possibile
in quanto il parto plurigemellare avrebbe potuto comportare qualche complicanza. Su invito del marito di Oxana, Irina laveva assistita negli ultimi
mesi soggiornando nella villa dei Branov e ora la stava accompagnando in
ambulanza, mentre lui dal luogo di lavoro, facendo valere il suo potere,
aveva trovato lunico mezzo in servizio quella notte.
Oxana, forza! Ancora un poco di pazienza e sar finalmente mamma. disse
eccitato Dimitri partecipando anche emotivamente allevento. Entrati in sala
parto lequipe medica si mise subito allopera, trasferendo la puerpera dalla
barella al lettino e coprendola con i consueti teli verdi. Nonostante Oxana
continuasse ad insistere per un parto naturale, il Professore inizi subito a dare
disposizioni alla sua equipe di preparare lintervento per il taglio cesareo.
Oxana, non ci sono le condizioni di sicurezza per un parto naturale. Tu
hai cinquantanni e solo in virt del tuo grande desiderio di avere un figlio
abbiamo accettato di sottoporti negli ultimi anni a cure ormonali. Ora sii
ragionevole; metteresti a rischio i tuoi figli che a quanto vedo dallecografo
hanno i cordoni ombelicali in posizione rischiosa. Se uno dei tre si dovesse
girare nel modo sbagliato Oxana, sii serena, faremo unepidurale ed eseguiremo un comodo e sicuro cesareo.
No, ho detto di no! Voglio avere un parto naturale; solo in caso di complicazioni vi autorizzo a eseguire il cesareo.
Sei davvero ostinata! Daccordo, Oxana. Natalya, segua con lecografo in
tempo reale e stia pronta con lepidurale.
Dai, ora inizia a respirare come ti stato insegnato e, quando te lo chiedo, spingi.
Non pass molto che inizi ad uscire il primo, poi il secondo e infine il terzo; ognuno fu affidato ad una assistente infermiera di sala per il rito del risveglio e del pianto, quindi per essere lavato. Bene Oxana, sono maschietti,
come ben sapevi dallultima ecografia.
Che le avevo detto, Professore? Non c stato bisogno di alcun intervento
chirurgico. disse la donna con un filo di fiato.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Professore!
Mi dica, Natalya.
Non finita.
Cosa non finita?
Dal monitor vedo un altro bambino!
Non possibile. Ma non dovevano essere tre? disse il Professore.
S, ma non so! Sullecografia se ne vedevano tre non capisco
Eppure
Va bene, forza non perdiamo altro tempo facciamo nascere il quarto.
Sono quattro, mia cara! Quattro bellissimi gemelli. disse il Professore
quasi allunisono con Natalya, lostetrica sua assistente.
Eccolo! Ah, che bel bambino.
femmina, Professor Pietkovich? chiese Oxana con un tono a met
strada tra lo stremato per le sofferenze del parto e lo spavento per il quarto
figlio arrivato.
Maschio, Oxana un altro bellissimo maschio. Dobbiamo telefonare a
Nikolai e farci mandare una cassa di champagne.
Dubito che lo far; in California in una missione governativa daffari.
Affari importanti. aggiunse sconsolata.
Non sai Oxana che lo champagne californiano uno dei migliori al mondo?
Non dica eresie e soprattutto non si faccia sentire dai francesi; io comunque preferisco un sincero e semplice prosecco italiano.
Scherzavo, lo facevo per distrarti un poco. Tu Oxana, invece, sei sempre
stata originale. replic il Professore.
Vuoi pensare ai tuoi figli, s o no? disse la cognata Irina mentre le teneva la mano.
Ci ho pensato per nove mesi e dovr continuare a pensarci per tutto il resto della mia vita; decidere di essere mamma una scelta senza ritorno,
senza possibilit di ripensamento, un ruolo dal quale non ci si pu licenziare, fino alla fine dei propri giorni. Ora fammi riposare un poco. rispose
Oxana chiudendo gli occhi e riprendendo la serenit sul volto.
Mettetele una flebo, perch ha perso molti liquidi e minerali.
Professore com stato possibile che? domand Oxana.
Che fossero quattro e non tre? Poi sorridendo e sdrammatizzando si
rivolse alla donna guardandola negli occhi: Nei parti plurigemellari pu

IL CREPUSCOLO

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accadere che qualche piccolo faccia il furbetto giocando a nascondersi alla


vista delle telecamere, o magari manifesti la sua timidezza; altre volte invece
ci sono fratellini cos vanitosi che alla vista delle telecamere non concedono
spazio agli altri.
Ecco qua: si brinda! grid lautista dellambulanza entrando in sala parto.
Che mi prenda un accidente, Misha: dove hai trovato quello champagne?
chiese lostetrica E chi ti ha fatto entrare qui dentro?
Ehm la bottiglia me lha data il professor Bobrikov.
Il primario? chiese esterrefatto Dimitri.
Senti pivello, se il tuo capo preferisce ricompensare un autista invece di
un infermiere, avr le sue motivazioni.
Insomma ragazzi, basta! interruppe Irina richiamando nuovamente lattenzione dei due anche in sala parto.
Auguri, buon anno e lunga vita a questi magnifici piccolini e alla loro
mamma. fece Misha accogliendo losservazione.
Evviva! si accorarono tutti, mentre Misha versava champagne nei bicchieri di plastica presi in un distributore automatico di caff della clinica.
Intanto i piccoli emettevano i loro primi vagiti in questo mondo.
Veuve Cliquot Ponsardin Che diavolo significa pivello? chiese Dimitri a Misha prendendo in mano la bottiglia quasi vuota.
Vedova Cliq accenn Oxana con voce fioca.
Vedova? Oddio, cambiamo argomento. disse lostetrica e prosegu:
Ascolti, Professor Pietkovich: la paziente ha bisogno di una minisutura; se
ci pensa Lei io mi occupo della prole; la nurse da qualche parte con il suo
fidanzato a festeggiare e devo fare tutto io con il personale disponibile al
momento.
Vada pure dai bambini, Natalya, grazie.
La notte dell1 gennaio 1990 che apr le porte allultimo decennio del secolo e alle speranze di miliardi di persone, pochi minuti dopo la mezzanotte
videro la luce Lev, Oleg, Vasily, Evgeny. La loro madre, una donna pratica
che amava la lingua inglese, aveva scelto quattro nomi il cui acronimo fosse
significativo: quale auspicio migliore di L.O.V.E. poteva affermare tanto
desiderio damore dopo cos tanta fatica?

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

San Pietroburgo, 9 maggio 2007


17 anni dopo
Molte cose erano accadute nella politica dellUnione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche dalla caduta del muro di Berlino. Sulle cartine geografiche di tutto il mondo quel territorio chiamato U.R.S.S. nato nel dicembre
del 1922 su proposta di Stalin, gi non era pi come un tempo e diverse
Repubbliche erano divenute autonome. Il sindaco di Mosca Boris Eltsin salito al Cremlino nel 1991, dopo anni di privatizzazioni durante i quali molti
personaggi si erano sfacciatamente arricchiti dimenticandosi di chi erano
dieci anni prima e rinnegando i propri vicini di casa, dopo aver causato con
le sue riforme enormi danni economici e sociali, con un forte incremento
sia del tasso di suicidi che della criminalit, il 31 dicembre del 1999 dette le
dimissioni dalla carica di Presidente lasciando la poltrona a Vladimir Putin,
un uomo nato a San Pietroburgo, allora nel 52 ancora Leningrado, e uomo
della polizia chiamata KGB.
In Europa, come oltre Atlantico, le tensioni sociali iniziavano a farsi critiche soprattutto per gli altissimi tassi di disoccupazione presenti anche in
paesi considerati economicamente solidi. In Medio Oriente il capo di Stato
dellIran, nella confusione dei problemi in Occidente, diveniva sempre pi
oltranzista riuscendo a lavorare uranio e plutonio in gran segreto per realizzare il suo primo ordigno nucleare. I popoli dellAfrica, uno ad uno, sembravano prendere sempre pi coraggio e consapevolezza di s e dei propri
diritti umani, iniziando moderatamente a ribellarsi ai rispettivi dittatori e
regnanti, prolificando focolai di malcontento in tutta larea assoggettata alla
lingua araba.
Le buone relazioni interreligiose conquistate dalla Chiesa Cattolica Vaticana durante il pontificato di Giovanni Paolo II si erano in gran parte irrigidite da due anni di dichiarazioni conservatrici e radicali del successore
Benedetto XXVI, Joseph Ratzinger, ex capo dellinquisizione nellera moderna chiamata Congregazione per la dottrina delle fede.
Malgrado lintensificarsi di fenomeni naturali violenti in tutto il globo, con
migliaia di vittime e milioni di sfollati, causa anche lindiscriminata deforestazione, cementificazione, inquinamento e boom demografico, i governi di
tutti i paesi occidentali e quelli emergenti si stavano progressivamente al-

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lontanando, alcuni anche fino a rinnegarlo, dal Protocollo di Kyoto sottoscritto nel 1997, focalizzandosi ciascuno sulle proprie crisi economiche e
gli indici di disoccupazione che iniziavano ad animare le masse. Molti
paesi emergenti, quali la Cina, per gonfiare leconomia e il PIL a due cifre, avevano ignorato Kyoto attuando una politica di sviluppo industriale
spregiudicata basata sulluso di tecnologie obsolete a basso costo, scarsa
manutenzione dei vecchi impianti, scarsa sicurezza sul lavoro, approvvigionamenti di energia fossile, edilizia scadente e corrotta su aree a rischio
geologico, materiali tossici e contaminati riciclati in ogni parte del mondo
e rimessi in commercio trasformati senza i necessari trattamenti per renderli innocui. Sul piano dei contratti di lavoro, in tutto il mondo iniziavano a vacillare le garanzie dei lavoratori conquistate faticosamente nei
precedenti cinquantanni.
La societ mondiale senza concertare e perseguire nuove regole comuni,
salvo demagogiche strette di mano di fronte ai flash, stava socialmente regredendo come risucchiata in un vortice, corroborata da una visione miope
dei problemi, trascurando, distorcendo e deviando ogni soluzione tecnologica, civile e umana, conquistata nei decenni successivi il secondo conflitto
mondiale. Il singolo individuo, intimorito da tutto ci e condizionato mediaticamente da modelli di vita alterati, da incertezze e paure sul futuro,
iniziava a chiudersi negativamente su se stesso, ammorbato sempre pi da
pensieri, linguaggi, atteggiamenti e azioni che sfociavano in caratteri fortemente individualisti, egocentrici e opportunisti, arrivando cos a danneggiare il valore della comunit, dellaggregazione e la solidit della famiglia.
Nonostante luso diffuso delle parole progresso, qualit, benessere,
ecosostenibilit, libert, unione e consapevolezza, pericolosamente prossima al punto di non ritorno, la civilt umana stava invece dirigendosi allappuntamento con il suo crepuscolo.
Fu un inverno piuttosto lungo e rigido quello del 2007; arriv, seppur a
fatica, il mese di maggio quando la natura inizi finalmente a bussare su
quelle terre lasciando che la primavera si manifestasse in tutta la sua
espansione. Nikolai Branov su invito del Presidente Putin aveva lasciato
lincarico di Presidente della compagnia telefonica privatizzata ed era salito alla presidenza della Gazprom, la pi grande compagnia estrattrice e

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

distributrice di gas metano della Russia, nonch uno dei pi grandi fornitori di gas al mondo.
Erano le 8:00 di mattina di un mercoled di festa. La governante aveva
preparato la colazione nella veranda della villa con vista sul parco. Nikolai era in piedi gi da mezzora, in compagnia dei suoi giornali finanziari e
del suo Black Berry bene in vista sul tavolo per affrontare una giornata lavorativa diversa dalle altre: alle 10:30 doveva presenziare le Celebrazioni
Nazionali per la vittoria della II Guerra Mondiale insieme alle pi alte cariche dello Stato, quindi alle 12:30 lo attendeva una conferenza di unora
circa; solo al termine sarebbe potuto tornare a casa per godersi con sua
moglie il resto della giornata. I suoi figli invece sarebbero di certo stati
fuori fino a tardi.
Olga, ha gi chiamato i ragazzi? chiese Oxana, rivolgendosi alla governante. Oggi un giorno importante: dobbiamo decidere in quale facolt
e universit iscriverli per lanno accademico 20092010.
Certamente, Signora. Immagino che scenderanno a breve.
Appena hai terminato di servire la colazione a mio marito, fammi la cortesia
di tirar gi dal letto quei poltroni e farli scendere; Nikolai gli deve parlare.
Va bene, Signora.
Nel frattempo Oleg arrivava in veranda.
Oleg, buongiorno, finalmente in piedi! esclam Oxana.
Cosa c mamma? Di che ti lamenti? Come vedi sono sempre il primo a
scendere. baciando la madre.
I tuoi fratelli dove sono? Vostro padre vi deve parlare.
Ora scenderanno.
Buongiorno pap. replic Oleg baciando anche lui.
Buongiorno. brontol Nikolai, continuando austeramente a leggere.
Eccoci! dissero alcuni minuti dopo i tre, scendendo come cavalli dalla
scalinata di marmo.
Oh finalmente! esclam Oxana ricevendo il bacio dai figli Oggi non
farete come tutte le mattine che arraffate tutto e poi scappate via; oggi vi
sedete perch vostro padre, come sapete, vi deve parlare. Dai! Seduti! Olga
per cortesia pu servire la colazione ai ragazzi!
Nel silenzio della mattina si udiva solo il flusso del t che Olga versava nelle
tazze e lo strofinio del giornale che si chiudeva.

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Allora, ragazzi, cosa volete farne della vostra vita? disse Nikolai con
voce ferma e autoritaria sciogliendo due cucchiaini di miele nel suo caff.
Negli ultimi mesi ho voluto osservare pi da vicino la vostra vita e sono
giunto alla conclusione che vi siete divertiti abbastanza; giunta lora di dare una direzione e un significato alle vostre vite. Un padre disattento potrebbe lasciar correre affermando che siete solo dei ragazzi; io per non mi
accontento della mediocrit, soprattutto per i miei figli, e quindi ho deciso
di mettere un punto fermo nella vostra vita affrontando oggi il tema dei vostri studi universitari.
I ragazzi abbassarono lo sguardo e si percep immediato un certo malumore generale; prevedevano gi una colazione interminabile.
Ma pap! Dobbiamo ancora iniziare lultimo anno e gi pensi alluniversit?
Smettete di ingozzarvi, alzate quelle facce e guardatemi mentre vi parlo!
esclam Nikolai interrompendo anche lui il suo caff. Allora: cosa volete farne della vostra vita? Io non ho la minima intenzione di trovarvi un posto nella mia compagnia; prima dovrete darmi prova di riuscire a costruire
qualcosa da soli. Sono stato chiaro?
Certamente pap, credo di s, assolutamente. risposero immediatamente Lev, Vasily e Evgeny.
E tu Oleg, non dici nulla?
Beh, pap, come pensi che possa decidere allistante? Fammi pensare un
attimo prima di rispondere. Tu vuoi una risposta sincera, vero?
Silenziosamente Nikolai annu assumendo unespressione compiaciuta, quindi aggiunse: Bene, io e vostra madre abbiamo deciso di far scegliere a voi
lindirizzo di studio, ma luniversit la scegliamo noi. Avete gi unidea verso quale direzione impegnerete tempo e risorse mentali per contribuire alla
vostra crescita e a quella della societ civile?
Beh, no non ancora. Ci sembrava presto doverlo definire ora disse
Vasily e loro la pensano come me.
I tuoi fratelli non hanno una testa e il dono della parola per esprimere
ciascuno le proprie convinzioni? Hanno bisogno dellavvocato?
Certamente no! disse orgogliosamente Lev Io ho gi scelto Scienze
della Comunicazione, pap.
Perch?
una materia che mi sempre piaciuta.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Cosa ti sempre piaciuto di questa materia?


Ehm la capacit di riuscire a convincere le persone con la parola.
Sar per la tua lingua lunga che lhai scelta; comunque scordati che io ti
dia un posto in azienda; dovrai cercartelo altrove prima di presentare il tuo
curriculum al mio ufficio del personale.
Ma io
Chiuso il discorso!
Anche io ho scelto lo stesso indirizzo di Lev. intervenne Evgeny.
Evgeny, non te la cavi cos a buon mercato, prova a darmi una ragione. E
tu Vasily? incalz Nikolai Vuoi fare lavvocato seriamente oppure solo a
chiacchiere e spalleggiato dai tuoi fratelli?
Ovviamente no!
Ah no? trasal Nikolai.
Intendevo dire: no, non voglio fare lavvocato solo a chiacchiere, quindi
studier Legge.
Bene, mi fa piacere; se userai bene il tuo linguaggio cos come fai con le
ragazze, conquisterai ogni foro. Tu Oleg, cosa hai deciso?
Pensavo a Ingegneria Edile o Scienze Politiche.
Ingegneria Edile o Scienze Politiche? Non mi sembra che tu abbia le idee
chiare; come ti sono venuti in mente questi due indirizzi cos diversi?
Beh, tu poco fa parlavi di costruire qualcosa, quindi chi meglio di un politico o di un ingegnere pu avere il potere di fare o costruire?
E avresti scelto in base alle mie parole? Sarebbe stato meglio tradurre le
mie parole solo con Ingegneria o Architettura. afferm Nikolai Scienze
Politiche non mi sembra una buona scelta I politici poi sono una massa
di gente corrotta disposti a disconoscere anche la loro madre, se unaltra
pu offrire loro pi vantaggi.
Non cos pap, non sto scegliendo sullonda delle tue parole; le ho prese solo come spunto di riflessione. Personalmente sarei orientato per Ingegneria; a me piace laspetto creativo ma razionale dellingegnere
A me sarebbe piaciuto che qualcuno di voi avesse scelto Medicina
con indirizzo Pediatria, magari andando a Mosca presso la Pavlon
University. intervenne Oxana Pensavo lavresti scelta tu, Oleg, tu
che sembri avere sensibilit per le relazioni pi dei tuoi fratelli. Inoltre
la Pavlon

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Oleg sensibile? Tra noi lunico che pratica il Kendo! Non mi sembra
uno sport di sensibilit anzi unarte marziale violenta! interruppe infastidito Lev.
Cosa ne sai tu del Kendo e delle arti marziali! Ti formano il fisico ma soprattutto la mente facendola diventare chiara, risoluta e flessibile! si difese Oleg.
Senti senti, che pensieri forbiti gli passano per la testa. Li hai imparati a
memoria? disse Lev burlandosi del fratello.
Sei proprio uno stronzo, non perdi mai loccasione di stare zitto. replic Oleg.
Calmi ragazzi, non il caso di litigare. intervenne Oxana.
Io potrei iscrivermi a Medicina. disse Evgeny sovrapponendosi a Oleg e
Oxana.
Che Dio ce ne scampi! esclam Nikolai Non vogliamo avere sulla coscienza la vita di nessuno.
Allora decidi tu, pap.
Non essere insolente con tuo padre! intervenne Oxana Usa la testa e
ascolta il tuo cuore cosa vorresti seriamente realizzare?
A me piace fare skijring.
Quello non uno sport! una gioco pericoloso per gente che non d valore alla propria vita! comment Oxana, mentre Nikolai osservava seriamente lo svolgersi della discussione.
Allora Scienze Politiche. replic Evgeny.
Evgeny, dicevo a tuo fratello che non la migliore delle scelte. Con questa tua superficialit non so cosa tirerai fuori dalla tua vita. lo schern
Nikolai. Per vada per Scienze Politiche Tuttavia sono certo che dopo
i primi mesi chiederai di cambiare facolt.
Bene! esclam Nikolai con laria dellAmministratore Delegato che esce
da un Consiglio di Amministrazione avendo tracciato la strategia dellazienda e fatto sottoscrivere limpegno a tutti i consiglieri. Per lui era importante
che, alla fine dellincontro, i figli avessero preso una decisione, una direzione, anche se per qualcuno fosse stato necessario doverci tornare sopra.
Ho gi idea di quale Universit ricever larduo compito di plasmare le
vostre menti; devo solo verificare alcuni aspetti. Sabato sera ceneremo tutti
in centro e vi comunicher la mia decisione.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Proprio sabato sera?! esclam Vasily con lappoggio degli altri fratelli.
S, sabato! Non si discute; per le vostre scorribande con gli amici avrete
tutta la domenica.
Gli sguardi concertati dei quattro non sembravano dei pi soddisfatti: oltre
che per la compromissione di un sabato sera, la preoccupazione sembrava
aver preso il posto della spensieratezza con la quale avevano sceso le scale
poco prima: vedevano gi scomparire le loro notti di feste in citt con gli
amici, le giornate di sport, la sveglia nei weekend alle 8:00 con la colazione
servita, le avventure e quella incoscienza tipica dei teenager; immaginavano
gi pile di libri da scalare nei pomeriggi e nelle notti, professori barbosi e
lunghe ore ad ascoltarli di giorno, orari restrittivi ed esami, e infine grigio,
tanto grigio. Fino alla sveglia di quella mattina immaginavano unUniversit comoda per il solo fatto di essere i figli di Nikolai Branov e gi una posizione nellazienda di pap dopo cinque anni di studi.
Quel sabato sera giunse presto. La famiglia, nella lunga limousine nera
aziendale, accompagnata dallautista che ormai da diciotto anni lavorava
per Nikolai, giunse al ristorante Italiano La piccola Venezia, nome che
onorava lItalia e San Pietroburgo stessa, definita la Venezia del nord.
Buonasera, Signore, il tavolo nella saletta riservata pronto. disse il titolare rivolgendosi a Nikolai, accogliendo la famiglia Branov e facendo segno di seguirlo.
Don Salvatore, buonasera. rispose gentilmente Nikolai.
Nikolai era conosciuto nel ristorante non solo perch noto allopinione
pubblica, ma perch spesso portava uomini daffari di tutto il mondo a
pranzo o a cena; aveva da molti anni appreso che deliziare i sensi di una
persona pu agevolare le relazioni interpersonali e quindi il business. Grande uomo daffari, viaggiando frequentemente allestero, gi da quando gestiva la compagnia telefonica, aveva potuto apprezzare le cucine di tutto il
mondo e tra tutte quella italiana appoggiava maggiormente i suoi gusti,
incontrando altres il favore dei suoi interlocutori nelle relazioni daffari. I
titolari del ristorante erano siciliani di Palermo, ma la cucina offriva specialit di ogni regione dItalia; la cantina era la pi rifornita della citt, pregiata di vini provenienti da ogni localit dItalia e una buona scelta di vini
francesi, spagnoli, californiani, australiani, argentini e cileni; era anche una
delle cantine pi caratteristiche e rappresentative dellenologia italiana in

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Russia: nel piano interrato si scopriva un ambiente a temperatura costante


esteticamente realizzato a grotta con mattoni e archi a tutto sesto, nicchie
sui lati colme di bottiglie e botticelle in rovere di vini selezionati e preziosi;
visibile in parte dal pavimento del piano aperto al pubblico tramite una
spessa lastra di cristallo di forma ovale, si poteva osservare dallalto anche
una vecchia pigiatrice a vite per luva.
I sei si accomodarono in una saletta sedendosi intorno ad un massiccio tavolo rotondo proveniente da un palazzo della vecchia Napoli Borbonica e
acquistato in unasta. La tovaglia sfoggiava fini ricamature artigianali di Burano e al suo centro era stato posto un magnifico cesto grondante di frutta
fresca tropicale, frutta secca e verdi ramoscelli di abete. Dallalto si calava
un lampadario in vetro di Murano a dodici bracci che irradiavano una luce
dincanto riflettendosi sulle finiture dorate della stoffa da parati. Nellaria,
in sottofondo, senza imporsi sui commensali, una musica del veneziano Antonio Vivaldi avrebbe allietato la serata.
Cosa posso servirvi, signori? domand il proprietario del ristorante rivolgendosi con lo sguardo a tutti e terminando su Nikolai.
Don Salvatore, cosa ci suggerisce? Questa serata in onore dei miei figli
che stanno per iscriversi alluniversit.
Che magnifico evento! un onore per noi potervi ospitare questa sera.
Se mi consentito, vorrei porgere i miei complimenti a voi ragazzi e i
miei pi sentiti auguri per una vita piena di soddisfazioni e prosperit; i
miei complimenti anche a Lei, Signora, per avere cresciuto quattro ragazzi
cos speciali.
Grazie, Don Salvatore. rispose compiaciuto Nikolai seguito anche da
Oxana.
Bene, Signore, suggerirei di aprire con un antipasto di prelibatezze dItalia con squisiti assaggi di formaggi della Valle DAosta e Trentini, del saporitissimo e selezionatissimo prosciutto San Daniele, del Culatello, una delicata fettina di lardo di Colonnata e una speciale mozzarella di bufala campana; quindi inizierei con un delicato primo piatto di ravioli di ricotta e
spinaci con burro e salvia; i ravioli sono freschissimi, fatti questa mattina dal
nostro laboratorio artigianale di pasta fresca; come secondo suggerirei invece un tenero arrosto di vitella in una salsa speciale della casa con contorno
di insalatina tenera di radicchio trevigiano, annaffiata con aceto balsamico di

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Modena invecchiato 20 anni e dellolio di oliva extravergine di un frantoio


vicino Assisi, in Umbria; e per terminare vi proporrei un tris di dolci tipici
napoletani e siciliani.
Mi sembra perfetto e rispondente alla nostra volont di esplorare il vostro territorio; e per i vini, Salvatore?
Il Signore conosce bene la nostra cantina ed certo intenditore, quindi
lascerei a Lei la scelta; se il Signore mi consente, gradirei invitare mia figlia
Marilia che sommelier per illustrarvi alcune caratteristiche dei vini che
Lei sceglier.
Certamente!
Don Salvatore con un semplice sguardo fece cenno alla figlia di avvicinarsi
con la carta dei vini; giunta al tavolo, salut timidamente i commensali.
Signori Branov, lei mia figlia Marilia.
Complimenti, Don Salvatore! Non sapevo avesse una figlia cos bella.
venuta a farci visita e rester con noi fino a settembre; si appena laureata a Palermo in architettura con il massimo dei voti e durante luniversit ha anche studiato per diventare sommelier. Ha la passione per il canto:
ha inciso gi due CD di musica Jazz e prossimamente con il suo gruppo ne
incider un terzo. disse con orgoglio di padre.
Bella, brava ed eclettica. E come si chiama il gruppo?
Just Four Jazz Ladies, Signore. rispose Marilia.
Capito ragazzi? disse Nikolai con voce di ammirazione per la ragazza e
di velato rimprovero verso i suoi figli. Cara Marilia, se i miei figli avessero
let giusta per voi quattro ragazze, non vi consiglierei nessuno di loro; sono dei fannulloni buoni a nulla.
Papa! esclam Lev con irritazione.
Torniamo a noi, disse Nikolai con lantipasto mmm portaci un
Prosecco di Valdobbiadene d.o.c. Senior Extra Dry della cantina Bortolomiol,
il preferito di mia moglie.
Ottima scelta! Il primo vino abbinato con gli antipasti ha un residuo zuccherino leggermente maggiore dei brut, il che permette un abbinamento a
pi ampio spettro vista la variet e la diversit degli antipasti proposti. Ovviamente luva Prosecco.
Con i ravioli di ricotta e spinaci al burro e salvia opterei per un Fiorduva Costa Amalfi Furore d.o.c. della cantina Marisa Cuomo.

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Molto bene! Il vino scelto un esempio dellenorme variet di vitigni autoctoni presenti in Italia, cosa indubbiamente unica al mondo. Le uve utilizzate per questo vino crescono solo sugli scoscesi pendii della costiera
Amalfitana e sono Ripoli, Fenile e Ginestra, dunque difficili da coltivare e
quasi impossibili da raccogliere.
Poi ad accompagnare larrosto di vitella un rosso un Chianti Classico
Vigna del Sorbo Riserva 2004 d.o.c.g. della cantina Fontodi.
Vino strepitoso e poliedrico; da servire non troppo caldo, max 13C, si
sposa perfettamente con un piatto delicato come la vitella. Le Uve utilizzate sono Sangiovese 90% e Cabernet Sauvignon 10%.
Ed infine con il dolce mi porti una bottiglia di Ben Ry 2006 Passito di
Pantelleria d.o.c. della cantina Donnafugata.
Magnifico! un vino dolce da dessert, ottenuto da uve Zibibbo (dallArabo Zi bibb che significa uva appassita). In Italia si chiamerebbe
anche Moscato di Alessandria. Si ottiene facendo prima appassire le uve
al sole dellisola di Pantelleria (a sud della Sicilia) su stuoie ove gli acini
vengono opportunamente distanziati; dopo si procede alla spremitura
delluva passa che una volta disidratata ha concentrato al massimo gli
zuccheri.
Grazie Marilia per averci edotto con la tua conoscenza.
Grazie a Lei, Signore, per lopportunit concessa a mia figlia. disse Don
Salvatore mentre la ragazza chin impercettibilmente il capo socchiudendo
delicatamente gli occhi in segno di ringraziamento.
Sul finire invece, dopo il Passito e il dolce, gradirei brindare; Don Salvatore,
ci selezioni due bottiglie di Kristal fredde: una gentilmente la offrir a mio nome e in onore dei miei figli, alla sua famiglia qui presente e ai cuochi.
Don Salvatore commosso: La ringraziamo per lattenzione che sempre ci
dimostra. Anche solo la presenza sua e della sua famiglia ci onora e ci gratifica. La vostra cordialit e attenzione per noi sinonimo di amicizia.
Allontanatosi con il permesso dei commensali, Don Salvatore chiuse le tende della saletta.
Oggi stata una giornata piuttosto noiosa, inizi a dire Nikolai se non
fosse stato per il Ministro Sokolov che, durante la cerimonia, mi ha proposto un incarico di commissario speciale per il restauro del museo della Cosmonautica a Mosca.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

una grande e prestigiosa notizia, Nikolai. esclam sorpresa Oxana,


poi con un poco di preoccupazione aggiunse: Spero solo che non ti impegner al punto da restare lontano da casa troppo tempo sei gi molto indaffarato con la Gazprom e le sue controllate!
Non credo mi impegner molto, al massimo un paio di giorni al mese. Ah!
il Ministro ci ha invitati anche alla prima dellopera wagneriana Parsifal:
si terr alcuni giorni prima del Natale qui a Pietroburgo al teatro Mariinskij.
aggiunse Nikolai, per addolcire la notizia alla moglie.
Nikolai seguit a descrivere le vicende della sua giornata, dando limpressione di non voler affrontare subito largomento caldo, lasciando sulle spine i
quattro ragazzi e sua moglie. Poi iniziarono a servire in tavola, cominciando
a sublimare la serata con profumi e sapori di una tradizione lontana dalla
madre Russia ma da sempre ammirata.
Ad un certo momento Evgeny, il pi impulsivo, ruppe il silenzio: Ci hai
portato in un ristorante italiano perch in Italia che vorresti mandarci?
Assolutamente no. rispose Nikolai Per voi sarebbe un premio.
Allora in Francia, a Parigi, dato che ami tanto lo champagne! azzard
Evgeny.
Per la stessa ragione, anche la Francia non lho presa in considerazione.
Quindi allora Harward, negli Stati Uniti dAmerica! intervenne Vasily.
No, troppo lontano da casa; vi voglio a non pi di quattro ore di aereo.
No! Non mi dire. Ho capito dove ci vuoi mandare in Inghilterra, a
Cambridge oppure Oxford. esclam Oleg.
Nikolai non aggiunse nulla a riguardo. Godiamoci la cena e con lo champagne festeggeremo la notizia. Sono certo che in parte piacer anche a voi.
Quando ebbero terminato il tris di dolci, composto da Cassata Siciliana,
Delizia al Limone e Babb con Crema, nonch gustato il Passito, Nikolai
stapp lo champagne; lo vers prima ad Oxana, che era alla sua sinistra,
poi in senso orario ai ragazzi, riempiendo i calici di cristallo e dicendo solennemente: Lev, Oleg, Vasily, Evgeny, nellordine deciso da vostra madre
per simboleggiare la parola LOVE, brindo al vostro futuro.
In alto i calici! esort Oxana.
E Nikolai continuando: Affinch la vita possa forgiare il vostro corpo, la
vostra mente e la vostra anima; affinch gli studi risveglino le vostre abilit
e il vostro intelletto; possiate affrontare la vita con lintelligenza di chi usa

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le proprie forze per avanzare ed evolversi, con la saggezza di chi conosce e


non solo sa, nella filosofia di ci che disse mio padre a me ed io ora dir a
voi, sperando che un giorno possiate pronunciare con convinzione queste
stesse parole. Nikolai si alz in piedi chiedendo a tutti di fare lo stesso, e
pronunci le parole del padre:

Mario Gherlone

Io voglio essere ci che mio padre mai fu,


per far si che mio figlio sia
ci che io non sono riuscito ad essere.

Dopo aver brindato: Ebbene caro? I tuoi figli ed io siamo in ansia di conoscere la tua decisione.
Nikolai sedette e gli altri fecero altrettanto. Bene. Credo sia giunto il momento. Il luogo che ho scelto per voi, e pertanto luniversit, ricco di opportunit per fare sport, nel quale credo come strumento di tempra del
fisico e della mente per luomo. Lho scelto anche in considerazione che,
non lontano di l, si pratica lo stesso vostro pazzo sport con i cavalli; com
che si chiama?
Skijring disse Lev.
Wow!!! Grazie pap esult Oleg.
Quindi mi sembra di capire che stiamo parlando di una localit nel centro dEuropa, un posto con le montagne, una localit che
Dai su, spara! Dicci dove ci stai mandando! incalz Lev.
Signori, ad ottobre andrete tutti e quattro in Svizzera e
Come? Il prossimo anno? Ma... dobbiamo terminare il liceo; inoltre, siamo un anno avanti rispetto agli altri avendo iniziato prima la scuola primaria; non potremmo prenderci un anno sabbatico e poi
Silenzio e ascoltate! interruppe Nikolai con voce ferma ed autorevole
Ho deciso che terminerete gli studi ordinari a Ginevra andando in College
e successivamente allUniversit. Ritengo che anticipare sia la cosa pi giusta. Non vorrei ritrovarmi dopo sei mesi di universit con quattro lettere di
espulsione, con dispiacere mio e soprattutto di vostra madre. In questi anni
di scuola, qui a Pietroburgo, non avete acquisito un briciolo di maturit
per capire cosa significa vivere; figuriamoci andare alluniversit, razza di
scapestrati! Non avete idea di come si conquistano le cose: occorre conoscenza, dedizione e perseveranza. Vostra madre stata fin troppo tollerante

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

con voi e purtroppo le mie assenze per lavoro non lhanno potuta supportare in questo arduo compito. disse stringendo la mano a Oxana. S, vostra madre si dispiacer per il vostro allontanamento, ma comprender che
un bene per voi. Avete bisogno di acquisire disciplina, altrimenti un giorno sarete costretti a vivere pentendovi di non averla appresa. Non avete
molto tempo e chiss, potrebbe essere gi tardi; quindi lo faccio perch
un giorno le mie orecchie non odano frasi che comincino con se: Se i
miei genitori fossero stati pi presenti, Se tu ci avessi insegnato,
Se quando eravamo ragazzi, foste stati pi rigidi con noi, Se Se
Se
Oxana si mantenne silenziosa pur desiderando intervenire; avrebbe voluto
tenere i suoi figli ancora un anno vicino a lei, ma ci che diceva Nikolai era
giusto; sapeva molto bene che non sempre lamore, cos come inteso erroneamente dalla gran parte della gente, pu far del bene. Un giorno Oxana,
in occasione di una riunione al circolo di burraco, disse alle sue amiche:

Mario Gherlone

Per amore di una farfalla si pu fare lerrore di provare compassione aiutandola a uscire dal suo bozzolo di crisalide, ma lei in
seguito non potr pi volare. Questo non amore. Per volare,
una farfalla deve sviluppare nelle ali quella forza che solo lo
sforzo di uscire dal bozzolo pu generare. Lamore sta nel sostenere lo sforzo durante la sua crescita e poi lasciarla volare
via, libera.

Si sta facendo tardi. disse Oxana guardando lorologio e rivolgendosi a


suo marito. Sar meglio tornare a casa perch domani devi alzarti presto,
caro. Poi guardando i figli continu: Ragazzi, anche a voi attende una
giornata impegnativa.
So che la prossima settimana avete lultima gara stagionale, dov prevista? chiese Nikolai, ignorando lesortazione della moglie.
Abbiamo diverse possibilit: a nord, sul lago di Salmijarvi nella regione di
Petsamo, sul fiume di Murmansk che sfocia sul mare di Barents oppure a
nordest a Arckangelsk; qui a Pietroburgo piste adatte non ce ne sono in
questa stagione.
Andate a Arckangelsk! una cittadina depoca medievale sullestuario del
fiume Dvina e da sempre uno dei nostri pi importanti porti commerciali.

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Pap, noi non andiamo per turismo, ma per fare una gara. osserv Lev.
Fate come vi dico. replic Nikolai con tono lieve, rompendo una noce e
mangiando il gheriglio.
Non capisco! aggiunse Lev Perch imporci quella destinazione? Andando a nord troveremo situazioni di campo pi favorevoli.
Se voi foste pi attenti e consapevoli di quel che accade nel vostro Paese,
non fareste ulteriori domande. aggiunse Nikolai suggerendo a Oxana di
assaggiare anche lei una noce.
Perch ci giri intorno, pap? chiese Evgeny Sii esplicito! Dicci cosa
sai che noi non sappiamo.
Nikolai pos bruscamente lo schiaccianoci sul tavolo e disse seccamente:
Quelle zone sono fortemente contaminate!
Contaminate da cosa? chiese allarmata Oxana.
Nikolai fece una pausa come per riflettere su ci che avrebbe voluto e potuto
dire, mentre con la lama di un coltello allontanava da s i gusci rotti delle noci; terminando la pulizia della tovaglia di fronte a s con il tovagliolo a mo di
spazzola, disse: Petsamo un territorio dove si estrae il 20% del nickel
mondiale, i terreni sono fortemente compromessi. Le autorit della Norvegia, i cui confini sono solo a pochi chilometri, vietano alla loro popolazione
di mangiare carne di renna a causa anche delle emissioni di zolfo cinque volte superiori alle soglie massime stabilite dalle loro leggi. Murmansk invece
una base militare di sottomarini atomici in disarmo: ce ne sono un centinaio
ancora carichi di materiali radioattivi. Il governo non diffonde i dati reali di
radioattivit per non allarmare la popolazione; nonostante ci gli abitanti evitano di stare allaperto pi di quanto non sia strettamente necessario. Vi
chiaro adesso perch vi ho detto di scegliere laltra destinazione?
Ma gli organizzatori non lo sanno? chiese Oxana ai ragazzi.
Nikolai intervenne nellimbarazzo dei figli che non sapevano cosa dire:
possibile che conoscano il problema, ma che sottovalutino la sua pericolosit per informazioni deviate e pressioni politiche. Sono quasi certo che
lobiettivo di fare una gara l allaperto sia una mossa politica per attenuare
le tensioni sociali in tema di sicurezza e rassicurare le popolazioni del luogo; come dire: se si fa una gara sportiva, allora significa che laria e i terreni sono sicuri.
Ma criminale! trasal Oxana ad alta voce.

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Sssss calma Oxana, non ti agitare e presta attenzione quando usi le parole. solo il risultato, leffetto collaterale di un cambiamento eccessivamente rapido che il nostro Paese ha vissuto e sta vivendo.
Nikolai! Non credo alle mie orecchie! Come puoi smentire o giustificare
unevidenza di questa portata?
Capisco quello che dici, ma non possiamo fare nulla; possiamo solo tenerci
ben informati ed evitare di andare in quei luoghi, come in altri di altrettante parti del pianeta. Pensi forse che negli Stati Uniti dAmerica, in Canada,
Europa, America Latina, Cina, Giappone, non ci siano zone a cos alto rischio per la popolazione? In Giappone, paese da tutti ritenuto ligio al dovere, allonore e tecnologicamente avanzato, c una nota societ elettrica
che fornisce dati alterati sullo stato delle centrali nucleari e sulle emissioni
radioattive; per non parlare del MOX, il carburante sporco da loro usato,
prodotto in Francia tramite un processo di rigenerazione, fatto di ossidi di
uranio mescolati a plutonio riciclato; pensa che il plutonio lelemento pi
radioattivo esistente nel sistema solare: un milionesimo di grammo
uccide un uomo e il suo effetto decade solo dopo ventiquattromila anni!
Credi che in Francia, nella penisola di Cotentin della Normandia, dove si
processa il MOX, larea non sia a forte rischio per chi abita nel raggio di
cinquanta chilometri dallinstallazione, per gli allevamenti e le coltivazioni? Purtroppo il prezzo che lumanit deve pagare per un progresso
sostenuto da un sistema cos corrotto.
Progresso? Tutto ci non ha nulla a che vedere con il progresso, lantitesi del progresso, la sua sconfitta e rinnegazione; tutto ci unesplicita
volont di alimentare ancora un sistema economico e sociale ormai insostenibile e inadeguato, un sistema che sta portando alla rovina il mondo e
lumanit. Non rendersi conto e non fare nulla irresponsabilit criminale,
un crimine contro lumanit.
Oxana cara, non vorrei essere irriverente nei tuoi confronti chiedendoti
di svegliarti da un sonno profondo. Rifletti: il nostro stile di vita, la casa in
cui viviamo, la scala interna in marmo, la governante, il giardiniere e lautista, il servizio da t in fine porcellana bordata doro, i nostri vestiti, il pasto
di oggi in questo splendido ristorante, tutto ci frutto del sistema di cui la
famiglia Branov si pregia di far parte, e parte attiva.
Ma tu, proprio per il potere che ricopri, potresti fare qualcosa.

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Tu credi che io possa fare qualcosa? Tu pensi che tuo marito possa indurre un cambiamento a livello mondiale?
So solo che rispetto ad una persona del popolo tu hai pi possibilit di
incidere sul cambiamento.
Oxana, ogni persona di questo pianeta ha il potere di influenzare il suo
ambiente inducendo un cambiamento, oppure continuare ad essere complice del funzionamento di questo sistema che definisci insostenibile.
Complice?
Certo! Lo fa attraverso i suoi consumi quotidiani, le sue cieche ed egocentriche scelte quotidiane; lo fa sostituendo ogni sei mesi il cellulare o
avendone tre nella borsa, bevendo acqua di bottiglia quando quella del
rubinetto potabile o si pu efficacemente filtrare, lavandosi i denti
lasciando scorrere litri e litri di acqua inutilmente, scegliendo la carta
igienica a fiori profumata, comprando prodotti usa-e-getta e detersivi altamente inquinanti, riempendo un armadio di scarpe, dichiarando dessere una persona vegetariana per rispetto degli animali ma acquistando
un divano in pelle, pretendendo sempre di pi in ogni ambito di vita; lo
fa anche cambiando automobile con la giustificazione di inquinare meno, quando invece conservando la vecchia si eviterebbe linquinamento
da estrazione, trasporto e trasformazione delle materie prime, nonch il
trasporto del prodotto finito e la distruzione di quello definito obsoleto;
lo fa scegliendo il suo men quando a tavola, scegliendo cibi che vengono dallaltra parte del mondo; lo fa ad esempio un giapponese quando
decide di mangiare carne di delfino, peraltro fortemente inquinata di
mercurio, e quando il governo nazionale e di Taiji, fino anche ai suoi
stessi abitanti, acconsentono alla cattura e commercializzazione dei delfini per i delfinari di tutto il mondo, e alla mattanza di tutti gli altri non
selezionati: oltre 23000 esseri lanno!; sei complice quando scegli di pagare il biglietto entrando con i tuoi figli in un delfinario o volendo nuotare con lui.
Cosa? intervenne Vasily Cosa succede l a Taiji?
Informati! stato realizzato da poco uno sconvolgente filmdocumento,
che trovi anche su youtube, dal titolo The Cove, realizzato da Ric OBarry, il
primo addestratore al mondo di delfini, un uomo profondamente pentito
dessere stato per anni linconsapevole promotore di un mercato di delfini

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

schiavi, drogati di Maalox per vincere lulcera da stress in cattivit, un mercato che oggi frutta centinaia di milioni di dollari.
Quale serie televisiva, pap?
Voi non la conoscete perch andava in onda in occidente tra la fine degli
anni 60 e i primi anni 70: cercate il film-documento su youtube e lo scoprirete. Riprendendo il discorso sulla complicit, in questi ultimi cento anni la
popolazione mondiale stata come drogata dal consumismo, dalla ricerca
della felicit attraverso il consumo, e su questo il sistema si rinforzato.
Non vedo via duscita che non passi attraverso una consapevole riduzione
delle esigenze di ognuno, anzi, non le chiamerei esigenze ma egocentriche
pretese; e per far questo occorrerebbe giungere a una consapevolezza diffusa a ogni livello sociale e governativo; invece la gente addormentata,
ipnotizzata, soggetta totalmente alle regole del sistema che fa i suoi miopi
interessi e il sistema se ne guarda bene dal dirlo. Solo un globale e gigantesco shock potrebbe innescare uninversione di tendenza solo nelle disgrazie comuni che la gente diventa pi consapevole.
Che discorso cinico! A questo punto mi aspetto anche che giustifichi il
problema della fame nel mondo.
I ragazzi erano attenti e compiaciuti nel vedere la madre contestare il grande Nikolai Branov.
Oxana, sii ragionevole, non penserai di poter risolvere i problemi del
mondo ora e in questo ristorante? disse sorridendo; e continu: Ti commento brevemente questultimo punto e poi per favore rimandiamo la discussione sul tema a casa..., ti rammento che siamo in luogo pubblico.
Oxana fece un profondo respiro e convenne con Nikolai.
Qualcuno ha deciso che la fame nel mondo non un problema, ma una
condizione.
Cosa intendi dire con questo? chiese Oxana.
A un problema c sempre una soluzione, a una condizione no, come
dire: se ti manca una gamba non un problema, una condizione, in
quanto non risolvibile: la gamba non pu rigenerarsi come una salamandra; la condizione genera invece problemi, nella fattispecie come risolverai le tue necessit di mobilit avendo una gamba in meno: questi
sono risolvibili. E ancora: la morte non un problema, una condizione
dellessere umano; questa condizione genera tutta una serie di problemi

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risolvibili sul come sopravvivere, crescere in salute, fare esperienze ed


evolvere.
Tutta la famiglia era attenta ad ascoltare Nikolai.
Tornando alla tua provocazione, Oxana, tu hai parlato di sostenibilit
allora riflettiamo: 7 miliardi di persone sono un numero insostenibile per le
risorse della Terra veramente insostenibile! Non esistono terreni sul globo terrestre sufficientemente estesi da poter allevare bestiame e produrre
foraggio per alimentare gli animali anche se in Africa si sta gi assistendo
ad una forma di neocolonialismo per la produzione di biocarburante; e
non esistono terreni sufficienti per coltivare grano in quantit tale da sfamare lintera popolazione mondiale, n acqua potabile per dissetarla e acqua
non inquinata per irrigare i campi. Peraltro una popolazione cos alimentata
si riprodurrebbe ancor di pi: i risultati degli esperimenti su animali in fattorielaboratorio lo provano; altrettanto gli studi sullincremento demografico delluomo avvenuto dallinizio dellepoca industriale ad oggi; anche
ignorando studi e ricerche, noto che il riprodursi dei topi nelle metropoli
del mondo dovuto allabbondanza di cibo dove c abbondanza gli esseri si moltiplicano allinfinito fino ad esaurire le risorse disponibili. Vogliamo considerare anche laspetto climatico? Per allevare bestiame e produrre
grano, occorrerebbe abbattere alberi per una superficie equivalente al Canada e quindi mettere irreversibilmente a rischio lecosistema mondiale,
causando in breve tempo alterazioni climatiche con distruzioni di raccolti e
allevamenti; senza contare le emissioni di metano e la conseguente acidificazione dei terreni prodotta dagli escrementi animali. E infine, dove metteremmo i rifiuti dei consumi di tutti? Cosa credi che succederebbe quando a
8-9-10 miliardi di persone venisse a mancare cibo e acqua? Si genererebbero insurrezioni popolari, guerre civili o la terza guerra mondiale per conquistare territori e sfamare le proprie popolazioni.
Nikolai fece una pausa di fronte alle bocche ammutolite della sua famiglia e
poi continu con una domanda di riflessione: Oxana cara, ragazzi, pu
esserci secondo voi la volont di risolvere la fame nel mondo, viste le gravi
conseguenze qualora il problema fosse cos risolto alimentando chi ha fame? Allora si lascia che piccole e grandi organizzazioni si prendano carico
di una trascurabile parte del nonproblema, affinch le classi sociali benestanti del mondo possano scaricare una parte dei loro sensi di colpa. Que-

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ste organizzazioni sono utili affinch il nonproblema resti confinato sul


posto, e magari generi, in modo pi o meno consapevole, opportunit per
il resto del mondo: produrre generazioni di manovalanze a basso costo da
usare sul posto o importare, movimentare merci, prossime a scadenza o di
scarto, da un continente allaltro contribuendo al sostegno del sistema economico.
Ma spaventoso quello che stai dicendo, Nikolai! considerare luomo
un prodotto, una merce, un un niente! balbett Oxana con viso
sconcertato.
Nikolai lasci uno spazio di silenzio dopo lo stupore di Oxana e, senza
commentare, continu il suo ragionamento: In verit ci sarebbe una soluzione responsabile al problema: il controllo delle nascite su scala mondiale;
ma entrerebbero in gioco false ideologie laiche, falsi moralismi religiosi e
una probabile forma di razzismo, pi esasperata dellattuale. Alla fine, cara
Oxana, tutti sanno la verit e a tutti fa gioco gestirla solo attraverso le associazioni, per pulirsi la bocca a fine pasto, per far chiacchiere nei salotti e
produrre un p di business.
Nikolai, non so che dire; quel che hai disegnato senza via duscita.
Cara, c sempre una via duscita, cos come c sempre un prezzo da pagare qualunque scelta si faccia, anche facendo la scelta di non scegliere.
Quindi la fame nel mondo viene vista come un business?
Non proprio; certo, alcuni individui con le complicit governative si fanno ricchi, ma il grosso delleconomia mondiale non si genera dalla fame,
bens dalle malattie e dalla criminalit.
Cosa? Ma cosa dici, Nikolai; hai deciso di volerci scioccare stasera?
Mi sembrava che questa serata fosse allinsegna del futuro e della verit.
Non sei spiritoso
Non voglio affatto esserlo, mia cara; sono serio; io posso anche tacere, se
vuoi. Decidi tu: chiediamo il conto e andiamo a dormire, oppure volete una
ragione per restare svegli?
I ragazzi guardarono la madre senza dire nulla, lasciando a lei la scelta;
Oxana guard il marito e con aria turbata disse: Ho paura di quel che potrai dire, Nikolai per ti ascolter.
Sono contento che tu voglia sapere. Ascoltate bene, soprattutto voi, ragazzi; quali credete che siano i problemi pi grandi dellumanit? Se

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escludiamo la fame di cui vi ho gi parlato, gli altri due pi grandi sono le


malattie e la criminalit, dove in questultima includo anche la guerra.
Ora vi domando: chi e quante persone lavorano nel settore della salute?
Intervenne Lev: Beh ci sono i medici generici e specialistici, gli infermieri, le case farmaceutiche e le farmacie, i laboratori danalisi, gli ospedali
e le cliniche, le industrie che fabbricano attrezzature mediche, e qualcun altro che ora non mi sovviene. Ah, s! Anche tutti gli impiegati delle varie
strutture.
Nessun altro? chiese Nikolai guardando tutti Questi sono solo i beneficiari diretti, ma ci sono anche quelli indiretti: le imprese di telefonia e petrolifere, di gas ed elettricit, di cancelleria e informatica, della carta igienica e
dei saponi, imprese di pulizie, editori e librerie, elettricisti e idraulici, meccanici ed elettronici, scuole e consulenti, tutto il comparto della ristorazione e
la filiera di ciascun prodotto e servizio che circola al suo interno.
Cosa centrano questi con le malattie? intervenne Evgeny.
Queste aziende esistono perch esistono i beneficiari diretti; questi
forniscono beni e servizi a medici, ospedali, industrie farmaceutiche e
chiunque sia a contatto diretto con il problema delle malattie o della salute in genere. In pratica: se non esistessero le malattie, non esisterebbe
il mercato diretto, n tanto meno quello indiretto; e a sua volta c un
indotto che ha ragione di esistere perch c il mercato indiretto. Vi rendete conto di quanta gente lavora grazie alle malattie? Per lo meno un
quarto delleconomia mondiale tra i beneficiari diretti, indiretti e il restante indotto; tutto si muove perch esistono le malattie; secondo voi,
pu esserci la volont di debellarle? Cosa accadrebbe se si risolvesse il
problema a livello planetario? Ora, con lo stesso ragionamento pensiamo alla criminalit, intesa anche come guerra: descrivetemi i beneficiari
diretti e indiretti.
Ehm, tutte le forze dellordine, inizi a dire Vasily tutte le forze armate e i costruttori di armi rappresentano i beneficiari diretti; e visto il ragionamento di poco fa, gli indiretti descritti prima.
Anche quelli che fanno serrature, allarmi e la pi semplice delle chiavi.
aggiunse Lev Senza il pericolo della criminalit, ognuno potrebbe lasciare
la porta di casa e della propria auto aperte, vi pare?
Esatto! esclam con soddisfazione Nikolai Vi rendete conto? Tra crimi-

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nalit, guerre e lazione psicologica del marketing si genera almeno un quarto


delleconomia mondiale; ora capite il perch delle cose e degli eventi?
Quale azione psicologica, di cosa parli, pap? domand Oleg.
Ah, semplice: i prodotti e servizi si vendono facendo leva su due profondi
comportamenti presenti nella mente umana, nella parte del nostro cervello
pi antica e primordiale, il cervello rettile; qui ci sono i comandi attacca
e scappa che il marketing ha trasformato in prendi il piacere e scappa
dal dolore farcito con un terzo elemento chiamato sesso. Il triangolo
delle Bermuda! Guardate tutta la pubblicit prodotta e vi accorgerete di
questa verit.
Ma allora? intervenne sconsolata Oxana Allora non c soluzione a
questi problemi; allora a cosa serve manifestare per strada, fare scioperi,
lottare per la salute e la pace nel mondo?
Hanno un loro peso sul piatto della bilancia, ma non sono determinanti,
a meno che non raggiungano una massa critica. Se i due terzi delleconomia
mondiale si generano grazie allesistenza delle malattie e della criminalit,
secondo voi, pu esserci la volont di risolverle da parte dei governi del
mondo e di chi li comanda? Lasciate che brutalmente vi risponda: No!
Come no? esclam Oxana.
Fin quando leconomia sar ingegnerizzata su un modello di sviluppo basato solo sul problem solving e non sul miglioramento della qualit di vita
dellindividuo, della famiglia e della societ, non ci sar soluzione.
Come pensi si possa tendere al miglioramento? chiese Evgeny.
Gi cambiando lArt. 1 degli statuti societari delle multinazionali di tutto
il mondo, dove di solito si legge: La ragione sociale dellimpresa generare profitti per lazionista. Dov il sociale nella ragione? Piuttosto la ragione privata. Occorrerebbe cambiarla almeno in generare valore per la
societ civile e il paese; questo porterebbe di conseguenza un valore e profitto per lazionista. Lasciando invece lArticolo cos, si giustifica ogni mezzo per raggiungere tale fine. Personalmente mi sto battendo in Consiglio
dAmministrazione per modificare sensibilmente il nostro Statuto, ma non
facile, vi garantisco. Ascoltate, drammatico e agghiacciante quel che vi
sto per dire
Pi drammatico e agghiacciante di ci che hai detto finora, pap?
Ascoltate! La missione che si sono dati tutti i governi del mondo, tutti,

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non quella di risolvere i problemi alla radice, ma di renderli solo socialmente sostenibili. Questa lunica sostenibilit di cui parlano, non altra.
Avete idea di quali pensieri, parole, comportamenti, azioni e omissioni si
declinino da questa strategia della sostenibilit? Significa che, quando gli
effetti dei due problemi dellumanit, malattie e criminalit, superano la soglia critica di sopportazione, i governi si adoperano a risolverli parzialmente facendoli rientrare nella fascia di tolleranza, di sostenibilit, evitando
sommosse, ribellioni civili e eccessivi costi sociali; quando invece i livelli dei
due problemi scendono sotto una determinata soglia critica, ossia diminuiscono le malattie e diminuisce la criminalit, diminuendo alla stessa stregua
leconomia e loccupazione da lavoro, i governi individuano strategie di comunicazione di massa, con la complicit inconsapevole, egocentrica e/o
corrotta degli uomini dietro ai Media, per amplificare la percezione del
problema; in pratica creano allarmismi, finanche a creare nuovi problemi
per risollevare leconomia attraverso la loro intenzione di soluzione. Per essere ancor pi esplicito, se tutto ci ancora non vi bastasse: creano nuove
leggi sulla sanit, alzano i parametri della buona salute, creano nuove malattie, inducono alle vaccinazioni di massa; cambiano le Leggi sulla criminalit allargando o restringendo le sue maglie, inventano leggi sulla sicurezza,
scatenano nuove guerre in casa daltri. Pensate che la SARS o lAviaria siano state malattie cos gravi come le hanno pubblicizzate? Quanti morti ci
sono stati, ammesso che i numeri siano veri: 3000, 4000, 6000? Sapete che
la malaria fa un milione di vittime lanno e nessuno si interessa di risolverla? La malaria non viene debellata perch usata, cos come lAIDS, come
strumento di controllo demografico nel terzo e quarto mondo. Negli ambienti si vocifera che stanno progettando una prima grande prova per il
controllo planetario delle masse in ambito sanitario; si dice che i vertici corrotti dellOMS, insieme a personaggi influenti nei governi degli USA, Gran
Bretagna e Francia, in accordo con alcune multinazionali farmaceutiche e
banche, stiano trattando con un governo dellAmerica Latina affinch da
loro possa innescarsi la miccia di una falsa pandemia.
Perch dovrebbero creare un allarmismo planetario suscitando il panico
nel mondo? domand Vasily.
Sar solo una prima prova generale in ambito sanitario per usarla come
arma di ricatto nel futuro. Le strategie economiche legate alle guerre stan-

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no creando non pochi problemi sociali ai governi, sono troppo evidenti e


politicamente contestabili con i voti elettorali. Quindi i governi si vedono
costretti a spostare gli interessi economici da un settore allaltro e per farlo
rapidamente hanno bisogno di operare con il pieno appoggio morale e psicologico del popolo, con il consenso elettorale dei cittadini, in ogni angolo
della Terra. Vorresti saperne di pi? Oggi c internet! Analizza attentamente la qualit delle fonti e delle informazioni, incrociale con altre di natura apparentemente diversa, incrocia i nomi delle persone nei Consigli di
Amministrazione di banche, industrie farmaceutiche e multinazionali di generi alimentari, istituti di ricerca, etc., e troverai risposte alle tue inquietudini giungendo a evidenti deduzioni.
Potresti dire non ho tempo e io ti risponderei: questa appunto la strategia del sistema per tenerti lontano dalla verit: tenerti occupato e intrattenuto con i tuoi smartphone, la tua TV, i tuoi videogiochi, il tuo calcio, la
tua moda, il tuo shopping, i tuoi piaceri e le tue paure, con il groviglio delle
regole sociali chiamate nobilmente burocrazia; tutto ci affinch tu non
abbia tempo ed energie per pensare con la tua testa, per aprire gli occhi e
le orecchie, e quindi per controllarti senza rendertene conto. Non aggiunger altro, perch giusto che tu possa fare le tue ricerche; ti d solo tre indizi per indagare sul futuro: moneta unica mondiale, governo federale
mondiale, vaccini antidoto per le nazioni federate.
Sulla tavola scese il silenzio. Poi, rompendo riflessioni, paure e dialoghi interni di ciascuno, rivolgendosi ai figli, Nikolai concluse: Allora ragazzi, non
credo sia necessario aggiungere altro, vero? Se volete fare questultima gara,
comunicate allorganizzazione la vostra presenza ad Arckangelsk. Prendiamo
un altro dolce, cos ci togliamo questo amaro dalla bocca?
Andiamo a casa. rispose Oxana con aria sconsolata e stordita.
Oleg, fammi la cortesia: vai da Don Salvatore e chiedigli il conto. disse
Nikolai, mettendosi una mano nel taschino interno della giacca per prendere la sua American Express Platinum.

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Arkhngelsk, sul fiume Dvina,


una settimana dopo
Dai Lev, dacci sotto con il tuo cavallo! esclam Evgeny.
Pensa al tuo! replic Lev.
Porca miseria Oleg! Attento! Non far passare quel bolscevico di Ivan!
Vasily, attento al moscovita!
Attento! Resta sulla tua! Attentoooo! furono le ultime parole di Lev.
Distraendosi per richiamare lattenzione dei fratelli vol via, sopraffatto
dalla forza centrifuga della curva, rotolando e aggrovigliandosi nella rete
rossa di contenimento del circuito, mentre il cavallo seguit la corsa a briglie sciolte. Lquipe di assistenza medica corse subito verso di lui aggirando il circuito; Lev, infuriato per la caduta, rifiut ogni aiuto, si rialz, si
scroll di dosso la neve e zoppicando con la gamba destra usc dal circuito,
disinteressandosi della corsa mentre questa continuava.
Dov Lev? strill Oleg.
volato via sulla curva! Corri, Ivan ci sta superando!
Miseria ladra, tira il tuo cavallo a sinistra! Tira a sinistra, il moscovita ti
passa! Tiralo! Mancano solo duecento metri. Resisti! Ancora!
Cavolo, sta passando. Ma che gli ha dato Ivan al cavallo, lha drogato?
Dai Oleg! Striglia quella bestia, per tutti i diavoli!
Vasily, occhio sulla tua destra! Coprimi! Ho detto comprimi!
Disgraziato! url Vasily a Oleg passando anchegli il traguardo Anzich preoccuparti di me, dovevi preoccuparti di Ivan che ti stava superando.
Lhai fatto vincere!
Rallentando e facendosi affiancare dal secondo, Ivan disse: Oleg, hai perso loccasione di vincere questultima gara; adesso per riscattarti dovrai
aspettare il prossimo inverno a St. Moritz, alla White Turf, se ci sarai. e
strigliando il cavallo and via.
Oleg allora si ferm, prese un pugno di neve, ne fece una palla, la soppes con la mano destra due volte, poi gliela lanci contro gridandogli:
Fottiti!
Vai Igor, vai! Corri! grid Vasily mentre la palla di neve di Oleg raggiungeva Ivan, centrandolo in pieno sulla nuca, da ben quaranta metri di
distanza.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Nel frattempo anche Evgeny si affianc: Oleg, la stagione finita. Questa


era lultima possibilit per recuperare una stagione disastrosa. Se il prossimo anno ci iscriveremo, gareggeremo alla White Turf: pensi di competere
come fino a oggi?
Pensa a te! Impara piuttosto a tenerti sulle gambe e a incitare di pi il tuo
cavallo, altrimenti il prossimo anno non sar sufficiente la mia performance
a dar lustro alla famiglia. Capito? poi aggiunse stizzito Razza di imbecille rammollito.
Terminata la gara, i quattro ragazzi si portarono, chi arrabbiato chi deluso, alla stazione dei treni per caricare i cavalli e tornare tutti a San Pietroburgo. Lo
zio Pietrov, che li aveva accompagnati, organizz il ritorno sistemando i ragazzi in cabine letto con bagnetto, in modo da trascorrere le sei ore di treno
riposando; arrivati alla stazione centrale Baltiisky Vokzal, Vasily scese dal treno ancora innervosito per lesito della gara, lasci tutti alla stazione e senza
salutare and diretto a casa di unamica che era venuta in auto a prenderlo.
Anche Oleg non aveva smaltito totalmente larrabbiatura: chiese un passaggio allo zio Pietrov, lasciando che gli inservienti giunti alla stazione accudissero e caricassero sul camion i cavalli; Evgeny e Lev invece attesero che i cavalli
fossero caricati per salire in auto ed esser accompagnati a casa dallautista.
Com andata? chiese Oxana trovandosi di passaggio di fronte la porta
di casa mentre Evgeny e Lev rientravano.
Sullultima batteria ci siamo trovati tutti in gara; Lev per volato al secondo tornante, Oleg arrivato secondo mentre io e lui siamo arrivati terzi
e quarti.
Sei volato, ma per fortuna sei ancora sano. disse Oxana rivolgendosi a
Lev. E gli altri due dove sono?
Oleg immagino sia gi qui. rispose Evgeny Lho visto lasciare la stazione prima di noi con lo zio Pietrov; Vasily invece andato da una sua
amica e credo che rientrer tardi come al solito. aggiunse sorridendo e lasciando intendere con lo sguardo levolversi della sua serata.
Signora, disse la governante il signorino Oleg rientrato poco fa ed
andato direttamente nella sua stanza; era piuttosto arrabbiato.
Grazie, Olga. poi rivolgendosi di nuovo ai ragazzi Va bene, ora andate su, fatevi una bella doccia e cambiatevi. Scendete tra unora per la cena.
Avvisate anche vostro fratello.

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Evgeny speditamente e Lev lentamente zoppicando, salirono gli scalini della sontuosa scalinata di marmo bianco elegantemente venato.
Dalla sinistra dellingresso della casa, anchesso dello stesso marmo, le
scale salivano curvando armoniosamente verso il centro al piano superiore, creando un ballatoio a vista dal quale si dominava lampia entrata;
passando sotto il ballatoio e salendo uno scalino, che separava lentrata
dal resto del piano terra, Oxana si diresse verso la veranda per raggiungere la cucina e dare disposizioni per la cena. La veranda era stata una sua
idea quando Nikolai compr la villa; la disegn lei stessa: fece abbattere
una parte del muro creando un grande arco, finemente incorniciato
in marmo verde, e fece prevedere due scalini per elevare il piano separando
lambiente dal resto della casa, isolandolo bene dal terreno esterno. La veranda era interamente in vetro e si spingeva verso lesterno con unestensione di
forma ottagonale; tende in tessuto damascato si raccoglievano ai lati; a disegnare il perimetro delle vetrate Oxana aveva fatto realizzare su misura un
imbottito su struttura in legno. Il tavolo dei commensali, che poteva ospitare comodamente dodici persone, era posto lungo la parete destra e, quando
necessario, se ne aggiungevano altri a comporre una grande tavolata a ferro
di cavallo. Lesperienza che Oxana desiderava trasmettere ai sensi, durante i
pasti o i momenti di relax di tutti i giorni, era di vivere in armonia sentendosi immersi nella natura: prati e alberi imbiancati dinverno, verdi destate,
lazzurro del cielo e notti stellate quando sereno; al tramonto, soprattutto
nel mese di giugno, i raggi del sole filtravano nella casa fino a toccare lingresso orientato ad est, colorando il marmo del pavimento dallarancio al
rosso fuoco.
Oxana quasi tutti i giorni trovava il tempo per vivere la sua veranda, immergendosi nei suoi pensieri, annotando riflessioni e fatti nei suoi diari personali, uno dei quali aveva per titolo LOVE. Annotava: Ancora oggi,
dopo diciassette anni, mi trovo a osservare i miei ragazzi e, nonostante tutti
dicano che sono uguali come quattro gocce dacqua, io noto molte differenze. Sono nati dagli stessi genitori, hanno vissuto sotto lo stesso tetto, ricevuto la stessa educazione familiare e scolastica, eppure, nonostante ci,
posseggono caratteristiche e assumono comportamenti differenti, hanno
modi diversi di percepire e comunicare con il mondo. Che strano! Sembra
quasi che guardino il mondo con lenti di colore diverso. Forse dovrei dare

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

credito a quanto dice la PsicoBioGenealogia e a quanto dicono le filosofie orientali circa leredit karmatica dellindividuo Hanno in comune la
passione per lo skijring, ma questo non mi rende felice: s, uno sport
allaria aperta, frequentato da vip e finanziato da grandi sponsor, per non
sono affatto contenta che loro lo pratichino: pericoloso. A chi diavolo
venuto in mente di mettere al posto di una slitta una persona trascinata da
un cavallo?
In altre pagine scriveva:
Lev a volte silenzioso, dando limpressione di pensare ad altro, di non
ascoltare, ma quando apre bocca, sancisce sentenze al limite delloffensivo:
questo non mi piace! Si diverte a gestire e muovere le persone come pedine
con luso della parola e anche questo non lo gradisco! Quando conversa,
guarda linterlocutore sempre di traverso, quasi avesse qualcosa contro di lui;
invece chi realmente lo conosce da vicino o ha cognizione di ci che la Programmazione Neuro Linguistica afferma, si accorge che ha unintelligenza di
percezione prevalentemente uditiva, e porgendo lorecchio sta prestando la
sua attenzione. Infatti, lui conferisce importanza alle parole dette e, a distanza di tempo, in grado di ripetere, con la tipica espressione: ricordo perfettamente che tu dicesti che. Spesso lo si vede camminare ad occhi bassi,
ma solo perch in constante dialogo con se stesso; lui pensa e dialoga molto
internamente. La sua stanza normalmente ordinata, ma il suo ordine di
natura diversa da quella di suo fratello Vasily: lui usa la logica, Vasily lestetica. Ha un grande poster della Levi Strauss, quello nero con due cavalli e due
uomini che cercano di strappare un paio di jeans andando in senso opposto;
Lev ha per modificato la i con la y, personalizzandolo inLevy. Ha
unincredibile collezione di CD, tutti in ordine logico di artista e data di pubblicazione, perch ritiene che il mondo degli MP3 non sia per gli amanti
dellHiFi come lui; per questo in camera sua ha uno stereo da diecimila euro:
quando parla del suo impianto usa dire il mio McIntosh anzich dire amplificatore, e chiama per nome le sue casse acustiche Martin Logan.
Oleg maestro nellarte della parola e della gestualit, e questo gli consente di entrare facilmente in comunicazione con il prossimo; potrei dire
che ha unintelligenza di percezione uditivocinestesica. Il suo gusto nel vestire non mi esalta, d priorit alla funzionalit e alla praticit di ci che indossa, soprattutto quando fa sport. Usa un buon profumo per affascinare

Mario Gherlone

IL CREPUSCOLO

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le ragazze e con loro piuttosto carismatico, sicuro di s, ha modi di chi sa


sempre cosa fare in ogni momento e questo trasmette sicurezza alle ragazze il suo cognome fa il resto del lavoro amplificando le sue strategie di
approccio. Non mi risulta che abbia mai avuto una ragazza fissa per molto
tempo e forse non si mai innamorato: conquista una ragazza, la frequenta,
poi annoiandosi la cambia come si fa con un vestito Cosa cercher in una
donna? La sua stanza ordinata a giorni alterni, dipende dalle sue priorit, e nel suo armadio c una disponibilit di scarpe esagerata. Fisicamente il pi prestante dei tre, non di molto, ma ha il fisico un p pi scolpito,
pi forte. Di fianco alla scrivania, sul muro, conserva un calendario con le
pi belle Top Model del mondo. Sulla scrivania ha un modello in scala della Ferrari 575 Maranello, della moto Ducati 999 e della navicella spaziale
Shuttle; pi volte questanno ha detto che, appena presa la patente, avrebbe
desiderato una Z4 coup, rigorosamente unauto a due posti.
Vasily tutto lopposto di Evgeny: posso dire che il mio orgoglio circa
lordine, lui ha unintelligenza di percezione molto visiva: fin da piccolo,
quando vedeva un cassetto del mobile leggermente aperto, usava chiuderlo;
nella sua camera ha voluto un grande specchio su una parete che, oltre a dare pi luce e profondit alla stanza, ho capito che gli permette di osservarsi,
di confrontarsi con se stesso. Prima di andare a letto si sfila i vestiti, li piega
e li mette sulla stampella e nellarmadio, mentre le ciabatte le sistema affiancandole una allaltra, dove la mattina i piedi le trovano automaticamente
scendendo dal letto. La sua libreria e discografia sono in ordine estetico di
colore e altezza. Ama vestirsi con le collezioni giovani di Trussardi Jeans e
farsi fare su misura le camicie; anche il suo armadio ordinato in modo maniacale: ha tutto sistemato per gradazione di colore; le camicie le vuole stirate ma non piegate; i suoi cassetti sono limmagine della perfezione. La sua
scrivania libera dagli eccessi ben pulita e gli oggetti simmetricamente posizionati. Usa vestirsi alla moda, anche se questo non sempre compatibile
con il freddo della nostra citt; dinverno necessario coprirsi molto e questo non gli consente di soddisfare il suo desiderio di comunicazione attraverso il look; allora piuttosto che non comunicare preferisce soffrire un poco il
freddo sfoggiando vestiti meno adatti alle temperature; infatti si raffredda di
frequente. I suoi capelli sono sempre curati e pettinati, anche semplicemente per scendere a colazione. Ho notato che questa sua ricerca della perfezio-

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

ne non solo rivolta verso se stesso, ma la pretende anche dagli altri. E poi
ha uno sguardo che a volte ti fa pensare che sappia ben pi di quel che dice.
Tra le foto sulla parete ha anche quella di Steve Jobs che presenta al pubblico il MacBook, che ovviamente tiene gelosamente sulla sua scrivania preservato dalla polvere da un panno grigio. Purtroppo ho notato un suo aspetto,
che mi preoccupa: trasmette competitivit usando modi cos determinati da
sembrare aggressivi, ma lui un ragazzo pacifico. Nello sport riesce a sfogare parte di questa sua aggressivit e voglia di emergere, di sentirsi in primo
piano. Negli studi eccelle quanto Oleg e raggiunge buoni risultati grazie a
questo suo lato caratteriale competitivo.
Evgeny ha labitudine di disseminare la sua stanza di tutto quanto ha in
mano e negli armadi, occupa ogni superficie. Ha unintelligenza di percezione prevalentemente cinestesica; non che sia una caratteristica negativa,
solo diversa, solo un altro modo di percepire e comunicare con il mondo.
Quando parla, usa spesso parole di natura emozionale e quando gli stai vicino usa toccarti frequentemente: a qualcuno pu dare fastidio, a me no
ma solo perch sono la mamma e mi piace sentirlo vicino; devo dire che dei
quattro il pi affettuoso e attaccato a me, e questo mi riempie il cuore, ma
il suo disordine e la sua superficialit mi fanno disperare. Fin da piccolo ho
tentato pi volte dinsegnargli lordine estetico o logico, il senso della forma o dellorganizzazione, ma largomento pare che non gli entri nella testa.
Tranne che per le ragazze, non ha proprio gusto estetico; lui apre larmadio
e indossa le prime cose che gli capitano, e la mattina a volte scende senza
nemmeno pettinarsi. Evgeny un lavoro extra: tocca sempre a me la mattina, dopo la colazione, doverlo richiamare in stanza o, se faccio in tempo,
passare prima in camera sua per suggerirgli cosa indossare, altrimenti pu
anche portare pi giorni le stesse cose o vestirsi a caso; non che sia sporco
come ragazzo, anzi; dietro la sua ricerca di praticit c solo pigrizia e infatti alle mie osservazioni risponde sempre: mi sento pi comodo, cos oppure pi pratico. Ogni volta che vado nella sua stanza e vedo la sua
scrivania, mi viene voglia di richiudere la porta: impossibile poter trovare
qualcosa; mi domando come faccia a studiare in quel marasma e infatti
anche i risultati a scuola non brillano. Essere cinestesico ha i suoi vantaggi,
perch gli consente dessere pi sensibile ed empatico, ma se non lavorer
per diminuire la sua impulsivit e superficialit, la sua reattivit, non riusci-

IL CREPUSCOLO

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r ad avvicinare il prossimo ed essere accolto dalla societ; cos presta il


fianco a critiche, generando animate discussioni e scontri. I fratelli lo considerano un chiacchierone e bugiardo perch non mantiene le promesse, ma
lui non lo fa intenzionalmente: a volte per farti piacere o per chiudere la discussione ti dice di s e poi si dimentica. la sua natura.

Mario Gherlone

St. Moritz, dicembre 2007


Al college
I ragazzi ricevettero una telefonata da Oxana che gli preannunciava la loro
visita per il terzo fine settimana del mese, quindi appena terminata la scuola di l a poco si sarebbero trasferiti a Cortina DAmpezzo per trascorrere le
vacanze di Natale.
Ah, sappiate che vostro padre, come regalo per il vostro diciottesimo
compleanno, vi ha iscritti tutti e quattro al White Turf a met gennaio a
St. Moritz; spero gliene sarete riconoscenti quando ci vedremo.
Ragazzi avete sentito? Pap ci ha regalato liscrizione al 101 White Turf a
met gennaio! disse Lev dal suo cellulare ai fratelli seduti di fronte al caminetto del College.
Fantastico! esclamarono tutti saltando dalla poltrona.
Gennaio? Ma sicuro? Di solito il White Turf cade nella seconda met di
febbraio speriamo che questinverno sia come lultimo, altrimenti la manifestazione sar un flop.
Speriamo, perch questanno linverno sembra proprio non voler arrivare
come gli scorsi anni.
E per i cavalli come facciamo? domand Oleg.
Oxana, che aveva sentito in lontananza la domanda, disse: D a Oleg che
il suo cavallo, come i vostri, sono stati tenuti in allenamento qui da un
istruttore e che al vostro ritorno dalle vacanze di Natale li troverete con
tutto il necessario a St. Moritz.
Ma straordinario quello che dici, mamma!
Vostro padre straordinario; lui che ha organizzato tutto. Mi raccomando ragazzi, non deludetelo negli studi, va bene?
Nel frattempo Lev aveva messo in vivavoce il cellulare quindi tutti avevano
sentito.

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Allora ci vediamo tra un p di giorni. disse Lev salutando.


Comportatevi bene! aggiunse Oxana, terminando la conversazione telefonica.
Allora? Che ne dite? domand Lev.
Di cosa? disse Vasily.
Come di cosa? Dove stai con la testa? Di cosa abbiamo parlato fino a ora?
Io non trovo nulla da dire. rispose Vasily.
Lui ascolta solo quello che gli interessa; mi domando come Tatjana riesca
ancora a sopportarlo. aggiunse Oleg rivolgendosi ai fratelli.
Lev scoppi in una sonora risata e aggiunse: Il motivo che Tatjana
unesteta quanto lui; inoltre lo imbambola con quel suo bel visino e gli
riempie la testa di quelle tonterie sulle verit storiche tra Stato e Chiesa,
racconti esoterici e lui se le beve tutte.
Ma che ne capite voi? Andate a farvi fottere tutti e tre. esclam arrabbiato Vasily. Poi abbassando il tono di voce aggiunse: Ho una strana sensazione quando parlo con lei: sembra quasi che da me emerga qualcosa
che non saprei come spiegarvelo a volte mi sento inadeguato e fuori
posto mi guardo allo specchio e in quei momenti non mi riconosco.
Secondo me vi fate di qualche strana sostanza! disse Lev burlandosi del
fratello.
Ma sei scemo? Non lo dire nemmeno per scherzo! irruppe Oleg intervenendo in difesa di Vasily.
Vasily allora seriamente si rivolse ai fratelli dicendo: Ascoltate bene! Di
tante esperienze che voglio fare in questa vita, quella della droga non rientra affatto nella mia lista, non c! Non perch sia moralmente inaccettabile
dalla societ, o perch pap e mamma dicono che non bisogna farlo, o perch i medici dicono che dannoso. Drogarsi stupido, perch non ti permette di percepire e vivere la vita vera, dentro e fuori di te: come voler
rinnegare la propria esistenza, rifiutarsi di vivere lesperienza umana attraverso la vivida espansione dei propri sensi; come voler evadere attraverso
un tunnel dal carcere materiale, per ritrovarsi alla fine in un deserto atollo
in mezzo alloceano, in un luogo ingannevole senza apparenti sbarre ma
con un blocco invisibile e insormontabile tutto intorno; drogarsi una delle pi grosse stronzate che una persona possa fare: tanto varrebbe crepare
subito, togliersi di mezzo sparandosi un colpo in testa, piuttosto che la-

IL CREPUSCOLO

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Mario Gherlone

sciarsi andare agonizzante per anni, trascinandosi come un rifiuto umano in


una nonvita e distruggendo anche chi ti sta accanto. Non trovo alcun
motivo logico, razionale o emotivo per bruciarsi il cervello con quella mondezza per provare una falsa sensazione di sballo, peraltro dai danni irreversibili. E lo stesso vale per lalcol. Meglio divertirsi con una bella ragazza
e sballare con lei facendo lamore a letto, con tutte le precauzioni per non
fottersi la vita, oppure divertirsi facendo sport adrenalinici. concluse
Vasily.
Ben detto! Non sarei stato capace di esprimermi meglio. replic Evgeny
rivolgendosi al fratello. Non sono molte le cose che vediamo allo stesso
modo, anzi, molto poche; ma devo dire che su questo siamo daccordo!
Le settimane scivolarono veloci e il periodo delle vacanze in Italia arriv in
un baleno. Nel lussuoso Hotel Cristallo di Cortina DAmpezzo la famiglia
Branov riserv la Suite Presidential per Nikolai ed Oxana, una suite minore per i ragazzi e una doppia per la governante Olga con la sua aiutante.
Giunti nel tardo pomeriggio, per ritemprarsi del viaggio, mentre la servit
sistemava i bagagli per tutta la famiglia, i Branov trascorsero oltre due ore
nella SPA dellhotel tra saune e massaggi. Giunta la sera, listante in cui
vennero accompagnati al Gazebo del ristorante La Veranda del Cristallo, i
loro occhi si colmarono di meraviglia: le vetrate come un sipario si aprivano quasi a tutto tondo sullo spettacolo di una coreografia di forme e colori
tra montagne e valli. Dopo cena, mentre Nikolai e Oxana si rilassavano bevendo un Cognac seduti sul divano di fronte ad uno dei caminetti dellhotel, i ragazzi uscirono a passeggio per esplorare il paese e la vita notturna.
Lindomani la famiglia si alz abbastanza presto per fare con calma e nella
quiete una pantagruelica colazione; risalirono poi in stanza per infilare le tute
da sci, quindi scendendo al locale delle attrezzature dei clienti dellhotel, indossarono gli scarponi, inforcarono gli sci e uscirono; li attendeva un fuoristrada che li avrebbe portati fino agli impianti sotto le Tre Cime di Lavaredo,
le cime pi famose di tutte le Dolomiti, un mito nel mondo degli sport invernali ed uno dei pi spettacolari panorami montani della Terra. Allarrivo tutta la famiglia rimase senza fiato dalla magnificenza che le tre cime offrivano ai
loro occhi di buon mattino: miracolosamente si ergevano compatte, magicamente allineate, splendide per forme e colori sul grande piedestallo coperto

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

da bianchi mantelli di neve; ma il meglio loffrivano al tramonto, quando al


calar del sole anche le tre cime sembravano infuocarsi dipingendosi di colori
incredibili e improbabili da trovare in altro luogo nel pianeta.
Venne la notte del 31 dicembre, la notte del diciottesimo compleanno; Nikolai
dette una grande festa in onore dei suoi figli riservando tutto il ristorante e
invitando personaggi delleconomia russa e italiana, dello sport e dello spettacolo. In onore dei quattro ragazzi e a manifestazione del potere della famiglia
Branov, vennero versati fiumi di champagne e vodka. A mezzanotte Nikolai
offr alla sua famiglia, agli ospiti e alla cittadina tutta, uno spettacolo pirotecnico degno dalla pi antica tradizione russa, uno spettacolo che Cortina avrebbe
ricordato per molto tempo.

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St. Moritz , domenica 20 gennaio 2008


La finale e lincidente
Tutta la famiglia Branov era coinvolta in questa finale, chi emotivamente
dagli spalti e chi attivamente sulla linea di partenza; i quattro fratelli, infatti, si erano tutti qualificati per la finale che avrebbe iridato il campione
dellanno.
Cosa dici Nikolai, i ragazzi ce la faranno? domand Oxana al marito.
Cara mia, sono dei Branov! Sono certo che almeno uno di loro salir sul
podio.
S, non intendevo per la vittoria, ma ad uscirne senza farsi male la
prima gara internazionale che fanno e stamane mi sembrata dura per alcuni partecipanti li ho visti volar via! disse con aria preoccupata.
Tranquilla, i nostri ragazzi sanno il fatto loro.
Ho visto degli strani movimenti in pista, li hai notati anche tu?
Intendi dire la modifica del circuito?
S, esatto. disse Oxana mentre guardava attentamente le operazioni sul
lago ghiacciato.
Normale routine tecnica. Evidentemente hanno ritenuto utile spostare il
circuito per rendere meno pericolosa la gara, visto che la pista era piuttosto
rovinata. disse Nikolai.
Bene, sono contenta che lorganizzazione abbia una coscienza sportiva e
umana.

IL CREPUSCOLO

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Il direttore di gara era in piedi sulla sua postazione dalla quale godeva di
una visione completa del circuito; osserv che tutto fosse regolare quindi
alz il braccio destro e con la pistola a salve spar in aria il via. Tutti i concorrenti incitarono i loro cavalli a partire al galoppo.
Gli ultimi 400 metri

Mario Gherlone

i cavalli erano spinti al massimo, lo svedese manteneva la distanza, seguito


dal tedesco e poi dai Branov. Al passaggio del cavallo svedese sulla frattura,
una parte della pista cedette facendo comunque passare indenne il concorrente; allarrivo del tedesco, che in quel momento si stava guardando dietro,
lo scalino si incresp al passare del cavallo impuntando gli sci dellatleta e facendolo spettacolarmente volare in aria. Lev tent di evitare il tedesco, ma il
suo cavallo, passando sulla frattura ormai distaccatasi, la ruppe definitivamente, realizzando una vistosa ed ampia apertura nel ghiaccio; sotto il peso
della caduta di Lev e del cavallo la lastra galleggiante si frantum; la velocit
della gara era tale da non lasciare margine di manovra agli altri fratelli per
fermare i cavalli; Evgeny fu lunico, stando indietro, a poter reagire bruscamente cambiando traiettoria verso sinistra, ma la forza centrifuga lo fece inesorabilmente volare prima sulla lastra rotta e poi nella gelida acqua del lago...

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Il Transfert
State calmi, restate in silenzio.
Per il momento riposatevi;
avrete tutto il tempo
per fare domande e cercare le risposte.

Mario Gherlone

os stato? Dove sono? Chi Lei? domandarono smarriti i ragazzi.


Scendete uno per volta dalla barca ed entrate in casa; sar meglio
che indossiate qualcosa; vicino al fuoco troverete di che vestirvi; poi vi preparer una bevanda calda.
S, ma Lei chi ? disse uno dei fratelli rivolgendosi alluomo con tono
smarrito e impaurito.
Io so Chi Sono, ma voi sapete Chi Siete?
I ragazzi non prestarono attenzione alle sue ultime parole e guardandosi intorno avanzarono lentamente verso la casa, a una trentina di metri dal piccolo attracco. Il molo era realizzato con una serie di canne e corde a formare
una solida piattaforma, legate saldamente a quattro robusti tronchi piantati
in acqua, non particolarmente profonda in quel punto; lungo il viale che
conduceva alla casa cerano reti, utensili vari per la lavorazione della terra,
alcune galline e anatre che razzolavano libere e qualche capra.
Pulitevi i piedi prima di entrare. disse luomo ai ragazzi appena toccarono
terra.
La casa era una sorta di solida palafitta, asciutta e ben fatta; si intravedeva
la struttura portante: sotto le tavole di legno della pavimentazione correvano grandi canne di bamb, tenute insieme da paglia e fango; robusti pali di
legno conficcati nel terreno sostenevano il tutto, sollevando il piano a poco
pi di un metro da terra. Entrando, i ragazzi furono colti da un insolito
senso di pace; in terra erano stese ovunque rozze stuoie a mo di tappeti a
coprire il pavimento in legno; il fuoco era gi acceso come se fosse stato di

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

recente attizzato da qualcuno, ma scendendo dalla barca non si era notata


o udita anima umana. Intorno al camino vi era una serie di lastre di pietra
piatta che si alternavano tra loro per il colore bianco e nero, lunghe almeno
un metro ciascuna a formare come dei raggi provenienti dal centro del fuoco. Con il tramontare del sole la temperatura iniziava a rinfrescare, complice la vicinanze del lago, rendendo cos gradevole il calore del fuoco in casa.
Il pescatore dopo aver ancorato bene la barca and verso casa e, levatosi i
mocassini prima di entrare, salut i ragazzi dandogli il benvenuto nella sua
dimora: non cerano mobili ma tavole al muro a mo di libreria che contenevano attrezzi e oggetti vari; un piano in legno sostenuto centralmente da
un tronco dalbero si circondava di tre altri ceppi minori che fungevano da
seduta; di fronte al fuoco era appoggiato un grosso sacco, dal quale spuntavano alcune foglie di pannocchie di mais, che conservava limpronta di una
seduta; lungo le pareti alcune casse di legno, una dispensa, vestiti appesi e
una tenda pendevano di lato al camino. Lingresso della casa e una finestra
erano esposti a est, mentre il camino posto sulla parete divisoria centrale
della casa dava verso nord. A nord, oltre la tenda, doveva esserci anche la
camera da letto, mentre a sud e a ovest si affacciavano altre due finestre.
Ragazzi, benvenuti nella mia umile casa. Questi sono i vestiti; potete sistemarvi l per questa notte, indicando degli spazi liberi vicino al fuoco poi
domani vedremo come organizzarci.
Signore, chiese uno dei ragazzi come siamo capitati qui? Cosa successo? Dove siamo? Perch siamo qui? Nostro fratello Oleg dov?
Vostro fratello stato fatto prigioniero dai guerrieri e non so spiegare
come sia potuto capitare che uscisse dallacqua cos lontano da voi. Il pescatore rest qualche secondo in silenzio poi disse a bassa voce, come se
stesse riflettendo con se stesso: Deve essere stata quella scossa di terremoto qualche istante prima dellemersione deve essersi aperta unaltra porta Quindi torn a dire: Mi chiedete dove siete; la risposta semplice:
vi trovate nella valle di A n ahua c sulle rive del l a g o Texc oc o; per le altre risposte, ci sar tempo. Ne riparliamo domani. Ora meglio che riposiate.
Domani ci accompagna in citt per telefonare ai nostri genitori? Nostro
padre pu mandarci laereo della compagnia. disse uno dei ragazzi.
Non comprendo alcuna delle tue parole: telefono, ae? osserv luomo.
Non conosce il telefono? Ma dove vive? esclam Lev rivolgendosi ai

Mario Gherlone

IL TRANSFERT

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fratelli; e poi continu: Il telefono un apparecchio che serve per comunicare tra le persone. Aereo: ha presente quella cosa che vola nel cielo con
le persone dentro? aggiunse picchiettandosi la testa con un dito come per
dire ai fratelli che il tipo doveva essere matto.
Ragazzi miei, qui non c nulla di tutto quanto state dicendo.
Ok, immagino che qui, esattamente qui non ci sia, ma andando in citt
Vi dico che non esiste nulla di quanto avete detto, nemmeno andando in citt cosa che vi sconsiglio di fare. Non esiste pi nemmeno il mondo cos come lo pensavate fino a ieri. e aggiunse usando un tono di voce pi basso In
verit vi stavo aspettando, solo che qualcosa dinaspettato ha modificato gli
eventi e siete giunti a me solo in tre mentre vostro fratello per qualche ragione del destino, che ancora non conosco, si separato. Troveremo il modo di
recuperarlo, ma non in questo momento perch avr tutti gli occhi addosso.
Perch siamo qui? Come potuto accadere? insistevano i ragazzi.
Per ora posso dirvi dove siete: vi trovate nel territorio a z teca durante il
regno di M oc tezum a detto lArciere del Cielo. disse usando un tono pi
alto ed alzandosi in piedi come per chiudere il discorso.
Per me questo tizio pazzo, sussurr Vasily meglio non contraddirlo.
Capisco. disse Lev ad alta voce volgendo lo sguardo verso luomo Saprebbe invece dirci come tornare a casa e dove si trova Oleg?
Oleg emerso lontano, perch potessi raccogliere anche lui; stato preso
dalla guardie dellImperatore e sicuramente portato alla Citt Sacra. Occorrer agire con astuzia e saggezza. Prima mi occuper di voi, poi vedremo cosa
fare per lui. Per tutte le altre domande al momento non ci sono risposte. Mangiate e poi andate a riposare. Il viaggio che avete fatto stato molto duro; immagino vi sentirete affamati, smarriti e stanchi, normale. In quella cassa
trovate delle stuoie con delle coperte e dei cuscini. Dopo aver mangiato, lasciate tutto sul tavolo e mettetevi a dormire qui intorno al fuoco. Domani sar
una giornata molto intensa. Recuperate le energie. Ne avrete bisogno.
Che lingua parla? Le mie orecchie sentono una lingua strana ma come mai la comprendo?
Mangiate e riposate; avremo molto tempo per parlare anche di questo.
Sentite, facciamo come dice. Cosaltro potremmo fare ora? E poi, ho una
fame disse Vasily avvicinandosi alla tavola.
Saggia decisione! afferm luomo.

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Non capisco dove mi trovo.
Deve essere tutto un sogno, anzi, un incubo.
Magari sono in coma.
Eppure sembra tutto cos reale!

Mario Gherlone

opo circa unora di cammino nella folta vegetazione che costeggiava il lago, sul lato opposto allo sperone di terra dove era emerso
Oleg, il piccolo corteo con la Principessa giunse al principio di un viale che
attraversava il lago giungendo ad unimmensa isola punteggiata di costruzioni: il viale era unarteria artificiale di collegamento, stabile, non flottante,
larga 1415 lunghi passi, sostenuta da file di tronchi dalbero conficcati sul
fondale profondo tra i 2 e 3 metri, uniti e saldati tra loro da resine come a
formare tante pareti e camere, riempite a loro volta di pietre e terra fino a
costituire una solida e compatta superficie ben al di sopra del livello del lago, tale da poter essere attraversata anche da un branco di bufali. Parallelamente al viale una seconda costruzione, un acquedotto scolpito in pietra
costituito da due canali nei quali scorreva acqua trasparente in direzione
dellisola. Le rive del lago brulicavano di alcune migliaia di persone che
commerciavano cianfrusaglie, pollami, animaletti strani e uccelli, mentre altri mendicavano; queste non sembravano poter accedere allisola.
Il corteo e la Principessa furono accolti con manifestazioni di giubilo, che
per si spensero repentinamente alla visione del prigioniero dalla pelle
bianca e i capelli doro: le mamme allontanarono i bambini mentre altri iniziarono ad ingiuriare accompagnando il ragazzo con gesti, sguardi e voci
ostili lungo il viale sul lago fin sulla soglia della grande isola abitata.
Oleg, che non si era ancora ripreso dallo shock della riemersione in acque
diverse da quelle invernali svizzere e dalla violenza con la quale era stato
imprigionato da quegli strani individui, fece il suo ingresso in quel grande
villaggio con occhi impauriti, legato e trascinato a forza da quattro guardie
prestanti; non sapeva se avere pi paura dei quattro o della popolazione
che inveiva contro di lui.
Giunti allisola avanzarono lungo un viale costeggiato da costruzioni basse

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

che sembravano case; tutti gridavano agitando le mani e seguivano il corteo


con il ragazzo legato; solo un bambino, avr avuto sei o sette anni, lo osserv senza dire nulla; gli sguardi dei due si incrociarono solo un istante. Man
mano che Oleg si addentrava, i suoi occhi cominciavano ad avere difficolt
ad accettare come reale quellesperienza; giunto alle mura di cinta non molto alte ma profonde, il corteo pass un grande portale lasciando fuori la rumorosa folla, mentre la Principessa con la sua scorta prese altra direzione.
Oleg incontr la stessa sgradita accoglienza; il suo sguardo mutava dal
terrorizzato alla visione della gente, allincredulo per le costruzioni che
scorrevano davanti ai suoi occhi, soprattutto quando di l a poco inizi a
visualizzare di fronte a s una piramide senza punta con grandi scaloni, un
p come una di quelle che aveva visto nei documentari e nelle riviste di
viaggi: sembrava una piramide Maya o di qualche altra antica popolazione
dellAmerica Latina. Oleg continuava per a non spiegarsi il senso di quella
apparente realt. Nel frattempo lo strattone di una delle sue guardie lo riport al presente interrompendo bruscamente i suoi pensieri.
Il silenzio pi totale scese sulla popolazione nel momento in cui giunsero
sulla piazza; gli alberi e gli uccelli sembravano anchessi trattenere il loro respiro: dalla piramide fece capolino un personaggio mascherato, con la pelle
segnata di vari colori, un pettorale luccicante e una moltitudine di penne
duccello in testa; si sedette su una sorta di trono e attese che Oleg venisse
portato al suo cospetto. Nel silenzio di tutta la popolazione che osservava
incuriosita, Oleg fu portato dalle quattro guardie ai piedi della scalinata,
quindi fu fatto inginocchiare con la testa bassa; altrettanto fecero le guardie.
Deve essere il capo o il regnante di questo luogo, pens Oleg. Chiunque
fosse, inizi a parlare nella sua incomprensibile lingua, con tono aggressivo
e inquisitorio; sembrava infuriarsi sempre di pi quando, interrompendosi,
fece cenno ad una persona che si trovava al primo livello di quella costruzione di andare verso il ragazzo. Questi scese i 13 scalini e giunto in fondo
prese la testa di Oleg afferrandola violentemente per i capelli e lalz in direzione del regnante. Oleg dalla paura pass al terrore; seppur a distanza
percep lo sguardo del regnante penetrargli dentro, come un raggio che attraverso la maschera giungeva diretta ai suoi occhi. La maschera copriva
abbondantemente il volto delluomo in cima la piramide impedendo a
chiunque di poterlo vedere. Poi questi fece segno di fare assoluto silenzio

Mario Gherlone

CAPITOLO I

75

alzando la mano sinistra, anche se Oleg sembrava gi non percepire nemmeno il rumore di una zanzara. Con tono autoritario disse qualcosa a tutto
il popolo, poi dette ordine alle guardie di portare via il prigioniero. Usciti
sul lato sinistro dalla grande piazza e seguiti da un nuvolo rumoroso di
adulti e ragazzini, imboccarono un viale che costeggiava due altre piccole
piramidi. Uscirono quindi dalle mura attraverso una via diversa dalla precedente; giunti a una costruzione in pietra dalle robuste pareti, mentre due
guardie allontanavano i curiosi aiutandosi con le proprie lance, le altre due
fecero entrare il ragazzo strattonandolo verso qualcosa che poteva essere
considerato un letto, e senza togliergli i lacci ai polsi lo spinsero facendolo
cadere sopra. Usciti fuori, due di loro restarono di guardia allingresso. Era
un luogo asciutto, spartano, con poca luce; da unapertura rotonda sul soffitto entrava un fascio di luce diagonale che rendeva visibile nellombra la
desolazione dei suoi interni.
Il trovarsi solo in quella stanza e le scene da poco vissute non lo aiutavano
ad abbassare la tensione nervosa; di contro, si sentiva consolato dessere
ancora in vita.
Non capisco dove mi trovo. inizi a mormorare Deve essere tutto
un sogno, anzi, un incubo. Come pu essere reale passare dal lago di St.
Moritz a questo posto caldo con tutta questa gente strana? Ah, s lincidente sul ghiaccio, ora ricordo. Devo trovarmi in ospedale e questo tutto
un sogno; magari sono in coma. Deve essere una di quelle esperienze che
raccontano alcune persone al risveglio dal coma, ma non vedo esseri
illuminati, n ricordo il tunnel di luce che tutti dicono di vedere. Eppure
sembra tutto cos reale!
Di l a poco entrarono due uomini e una donna per portargli del cibo; gli
uomini lo fecero sedere mentre la donna gli dette da mangiare dei bocconcini di carne cotta, imboccandolo visto che aveva ancora le mani legate dietro la schiena. Tale era la fame e lattenzione per ci che mangiava che non
avrebbe potuto ricordare il volto della donna il giorno dopo. Terminato di
consumare il pasto, Oleg fu lasciato solo tutta la notte. Per stanchezza e per
la tensione sostenuta fino a quel momento, i muscoli iniziarono a rilassarsi,
il cuore inizi a battere pi lento, e Oleg cadde come svenuto in un sonno
profondo.

Mario Gherlone

77
Ascoltate i vostri passi
e tutto quanto vi circonda.
Osservate. Sentite.
Mettete attenzione in voi stessi
ed evitate di fare sciocchezze.

Mario Gherlone

ormirono profondamente tutta la notte. La mattina del giorno seguente i tre fratelli furono svegliati dal canto di un gallo che era
saltato sul davanzale di una delle finestre della casa. Il sole era da poco
spuntato sullorizzonte est, ma il pescatore si era gi alzato allalba.
Dormito bene?
Che ore sono? rispose Vasily.
Dove sono? domand Lev assonnato. Poi parve ricordare vagamente
laccaduto e riaccostandosi chiudendo gli occhi aggiunse: Ah, s sto sognando ancora presto per alzarsi, appena giorno.
In piedi ragazzi! La colazione pronta e fuori c una tinozza dacqua per
lavarvi; tra poco si parte.
Che diavolo! Non sto sognando! esclam Lev aprendo gli occhi e alzandosi di scatto. Riflettendo poi sulle parole appena ascoltate, chiese: Per
andare dove?
Ma non ricevette risposta.
Signor Pescatore, dov la marmellata e il burro? domand Vasily lanciando uno sguardo verso il cibo.
Ma che razza di domanda fai! esclam Evgeny Piuttosto, perch siamo arrivati fin qui? E come ci siamo arrivati?
Il Pescatore guard i tre con una maschera neutra ed usc dalla porta senza
aggiungere una parola. In silenzio, ancora assonnati, i ragazzi si alzarono e
con smorfie di disgusto mangiarono quel che trovarono sulla tavola: semi,
pane di mais, un frutto e latte di capra. Terminata la colazione uscirono e si
lavarono. Una bianca nebbiolina aleggiava ancora a mezzaltezza intorno alla casa cadendo fino alla riva del lago; faceva fresco, ma alle basse temperature i tre ragazzi erano abituati; non erano invece abituati ad alzarsi presto
e a lavarsi con acqua fredda.

78

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Va bene, indossate quei vestiti e quei mocassini; forse i mocassini saranno


un poco larghi, ma se li bagnate dopo averli indossati, asciugandosi con il
sole prenderanno la forma del vostro piede.
Non ci sono scarpe vere con la suola? Non vorrei sporcarmi troppo o farmi male camminando. reclam Vasily.

Mario Gherlone

Per imparare a vivere, dovete iniziare a


sentire la Terra.

S, ma dove andiamo? domand Evgeny senza aver realmente ascoltato.


Ma il Pescatore torn a non dare risposte. I quattro si incamminarono e
dopo un centinaio di passi, saltellando a volte per qualche sassolino sotto i
piedi, iniziarono a parlottare tra di loro.
Silenzio! Vi conviene stare in silenzio. Ascoltate i vostri passi e tutto quanto vi circonda. Osservate. Sentite. Mettete attenzione in voi stessi ed evitate
di fare sciocchezze.
I tre si lanciarono uno sguardo e fecero silenzio. Dopo qualche chilometro di
cammino a tratti sostenuto, ogni tanto interrotto dai lamenti di dolore per i
sassi e i ramoscelli sotto i piedi, uno dei tre ragazzi acceler il passo avvicinandosi alluomo e tentando di incrociare il suo sguardo per lanciare una domanda. Luomo senza dire nulla alz a mezzaltezza il braccio destro, con il
quale reggeva un bastone, come per sbarrargli la strada; intimorito, Lev rallent restando dietro. Percorsero un altro tratto del bosco costeggiando la riva di un ruscello, che attraversarono; lacqua era piuttosto fresca, la corrente
non era forte in quel tratto, pertanto fu facile guadarlo bagnandosi solo fino
alle ginocchia. Giunti sullaltra riva del fiume, luomo fece cenno ai tre ragazzi che potevano fare una sosta.
Ditemi, cosa avete osservato e sentito? domand il Pescatore interrompendo il silenzio.
Ho visto solo tanta vegetazione e ho sentito dolore sotto i piedi. Sono
stanco e ho tanta voglia di tornare indietro.
Ma dove stiamo andando?
E il Pescatore:
Se non conosci il tuo Passato,
non puoi avere un Futuro.

CAPITOLO II

79

Siamo stufi di non avere risposte!


Ascoltato cosa avessero da aggiungere i tre, il Pescatore si alz e disse:
Ora possiamo incamminarci di nuovo.
Ma se ci siamo appena fermati! soggiunse Lev contrariato.
Se volete, potete restare qui o tornarvene da soli alla casa
I tre si guardarono intorno, poi si lanciarono uno sguardo e svogliatamente
si alzarono borbottando, seguendo luomo che intanto aveva gi ripreso il
cammino.
Silenzio! rendetevi conto di dove state camminando.
Proseguirono a lungo e in silenzio, quando irruppe Vasily: Basta! Ora deve dirci dove stiamo andando!
Ha ragione! aggiunse Evgeny.
Voglio sapere perch ci tratta cos. Vogliamo sapere dove stiamo andando
e perch! protest Lev.
Devi? Voglio? Perch? disse con voce ferma il Pescatore dietro uno
sguardo serio e glaciale; poi aggiunse:

Mario Gherlone

Se non sapete chi siete,


come potete pretendere di sapere
dove state andando?

Io sono Lev Branov, figlio di Nikolai Branov e Oxana


S certo, come sospettavo; conosci i nomi dei tuoi genitori biologici e magari di tutta la tua catena genealogica, quali attivit svolgevano, ma tu sai
chi sei? Ti conosci?
Siamo nel centro di una foresta, lontani da casa, stanchi e affamati; si pu
sapere che diavolo centra questa domanda? continu irritato Lev.
Le domande sono due. aggiunse luomo.
Evgeny rispose, anticipando il Pescatore: Al di l che ancora non ha risposto alle nostre domande, la sua era una sola domanda: chi sei tu?
Le domande sono due: ripet il Pescatore Sai chi sei?, Ti conosci?
Beh? Sapere e conoscere sono la stessa cosa. rispose spavaldo Evgeny.
E luomo con pazienza:
Il punto dorigine nonch primo atto verso la conoscenza dato dal rendersi conto; il secondo

80

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

atto dal sapere; il terzo atto dato dallintendimento con luso della ragione, infine si arriva al
quarto atto che porta alla conoscenza, ossia alla
comprensione tramite lesperienza diretta.

Mario Gherlone

A voi manca tutto il cammino: il rendervi conto, il sapere, lintendere e infine il conoscere chi voi siate. Se non sapete chi siete, allora in questo momento sto parlando a dei fantasmi, a degli esseri non viventi. E detto ci
riprese il cammino.
Scusi? disse Lev richiamando lattenzione delluomo. Io sono Lev
Branov, ho diciotto anni, sono nato a San Pietroburgo il 1 gennaio del
1990, il prossimo anno studier Scienze della Comunicazione per diventare un manager, mi piace fare sport dinamici, guidare auto sportive e come
hobby gioco a scacchi. Sono un tipo silenzioso, ma quando mi arrabbio so
farmi sentire.
Il Pescatore, che nel frattempo si era fermato, ascolt Lev porgendo
lorecchio ma senza voltarsi; quando Lev ebbe terminato si volt e disse:
Nella tua voce ora ascolto del rispetto, pertanto onorer la tua domanda: se tu pensi di essere ci che hai detto, allora non sei nessuno:
primo perch mi hai descritto ci che fai, le tue abitudini e il tuo carattere, non chi sei; secondo perch tutto ci che hai descritto qui non esiste, pertanto, se identifichi te stesso con le attivit, a maggior ragione tu
non esisti qui e ora. Se invece pensi di essere altro che non siano titoli,
vestiti, comportamenti, educazione o azioni, ti ascolto e poi forse torniamo alla casa. Diversamente torniamo in silenzio e in attenzione e proseguiamo il cammino.
Noi stiamo camminando da ore e nostro fratello prigioniero di selvaggi,
quando andiamo a liberarlo? esclam Vasily un p per stanchezza e un
p per seria preoccupazione.
Il Pescatore proseguendo aggiunse con voce alta e tono di rimprovero:
Come potete salvare qualcuno se prima non
siete in grado di salvare voi stessi? Se prima
non conoscete voi stessi? Se prima non apprendete a muovervi sulla terra che state calpestando?

CAPITOLO II

81

Mario Gherlone

I tre rimasero disarmati, senza parole, costretti di fatto a proseguire il cammino. Giunse lora in cui il sole era alto nel cielo. Luomo dai bianchi capelli si
ferm e dalla sua borsa di tela estrasse del formaggio e del pane e disse:
Mangiate, poi, se avete voglia, cogliete un paio di frutti da quellalbero. Se
avete sete c lacqua del fiume; le vostre orecchie vi condurranno alla fonte.
Io vi attendo qui. I tre, stanchi ed affamati, non ebbero nulla da replicare e
obbedirono, se non alluomo, alla loro pancia.

Mario Gherlone

83

Aveva la sensazione di essere osservato,


anche se non sapeva da dove.

Mario Gherlone

uella prima notte Oleg dorm agitato: naufrago tra mille pensieri e
paure, si svegli di frequente: Dove sono? Cos successo? Chi
quella gente indigena? Che fine hanno fatto gli altri? Lev, Evgeny e Vasily
sono riemersi anche loro dal lago? Oppure sono a St. Moritz? Saranno
morti? Oppure tutto questo un sogno molto reale?. La sua mente voleva fuggire da quanto i sensi percepivano: larrivo sulla spiaggia, la ragazza dal
viso dangelo, laquila volata via, gli uomini forzuti che lavevano afferrato e
portato legato come un animale fino al grande villaggio, il giudizio nella
piazza al cospetto di quelluomo spaventoso; ripensava agli occhi profondi
che attraverso la maschera quasi gli scavarono nellanima e alla timorosa
gentilezza delle donne che gli avevano portato da mangiare. Unimmagine
flash fu lunico pensiero che lo svegli senza agitarlo: quella del viso sereno del bambino che laveva osservato in silenzio mentre entrava nel villaggio come uno schiavo; ma immediatamente dopo la mente interruppe il
suo stato di quiete con domande che inizi a pronunciare come per voler
ascoltare una voce amica: Saranno cannibali questi? Dove mi trover? In
quale paese? Che giorno oggi? Che razza di storia questa? Sto sognando? E guardando lapertura a soffitto: Eppure sembra tutto cos reale, poi socchiuse gli occhi e pens: reale come quei sogni in cui
facevo sport estremo, poi dimprovviso mi svegliavo sudato, agitato e con i
battiti del cuore accelerati; quelli per erano sogni! O sar che mi stanno
tirando un brutto scherzo come nel film The Thruman Show? Ma no, non
possibile e non avrebbe senso; pap non lo permetterebbe; no, questo
sicuramente un sogno, anzi, un brutto incubo. E cadde di nuovo nel sonno. Ormai Oleg non distingueva pi la realt vera dalla realt percepita, la
veglia dal sonno. Alle prime luci dellalba mugugn: Tra poco Olga entrer nella mia stanza e scuotendo le coperte mi sveglier dicendomi che

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

pap ci sta aspettando da basso per la colazione. Ecco, mi sembra gi di


sentire qualcuno alla porta.
Una presenza irruppe nella prigione interrompendo bruscamente il suo sonno: era una delle guardie della sera prima; laltra in controluce attendeva
sulluscio; lo fece alzare e uscire subito dalla costruzione in pietra. Oleg aveva i polsi doloranti e le braccia intorpidite per la posizione costretta durante
la notte; solo alzandosi il sangue riprese a circolare meglio. Uscendo, il sole
labbagli, poi, dopo qualche passo, lombra dei rami di un albero allevi la
violenza della luce, ridandogli la visione di quanto lo circondava: nel voltarsi
verso la prigione, osserv pitturata sulla porta la figura di un uomo nero che
camminava curvo, sotto il peso di un grosso fagotto sulle spalle. Sollecitato
e sospinto dai due energumeni, durante il cammino osserv molte abitazioni
in pietra ed altre in fango e paglia; piccoli canali di acqua maleodorante
scorrevano qua e l; scale in pietra portavano ad altri livelli di quel villaggio
che sempre meno appariva come villaggio e sempre pi come unantica citt, di quelle che aveva visto sulle riviste e in alcuni documentari su History
Channel. Alcune raffigurazioni umane erano incise su grandi rocce, mentre
altre erano pitturate con colori vivaci. Il linguaggio di coloro che parlavano
lungo la strada era del tutto incomprensibile. A volte rallentava guardando
con sorpresa ci che lo circondava e subito riceveva una spinta dalla guardia
alle sue spalle. Il colore della pelle degli abitanti era scura ma non eccessivamente, era quasi color fango rosso; non erano africani, a Oleg sembravano
piuttosto Indios dellAmerica Latina, per la lingua che parlavano non sembrava essere spagnolo. Tutto era molto colorato.
Ripercorrendo la strada del giorno prima giunsero di nuovo alla piramide
senza punta ma con molte scale. Decisamente era America Centrale e questi erano Indios discendenti Maya, o Aztechi o Toltechi. Allentrata della
piazza due giganti di pietra scura, forse pietra vulcanica, che il giorno prima non aveva notato. La scena incuteva timore, imponendo rispetto e
reverenza verso chiunque fosse apparso dalle scale di quella piramide. Allimprovviso un brivido percorse tutta la sua schiena gelandogli il sangue:
pens ai riti sacrificali che queste popolazioni facevano, o almeno secondo
le cronache storiche di cui aveva letto. Ricord di aver visto al cinema il
film Apocalypto, e la sua mente lo proiett in cima alla piramide, su una gelida lastra di pietra; gi gli sembrava di percepire laffondo di un coltello

Mario Gherlone

CAPITOLO III

85

nelle sue carni per strappargli il cuore e la sua testa decapitata cadere gi fino a terra. Tent quindi di scavare nella sua memoria, cercando di ricordare quali di queste popolazioni fosse la pi cruenta e quale quella pi
pacifica, ma in verit sui banchi di scuola non si era mai interessato alla storia di questa parte del mondo, anche a causa degli incompleti programmi
scolastici europei che omettevano arbitrariamente e non senza presunzione
le civilt doriente e oltre atlantico. Un turbinio di emozioni gli esplodeva
dentro; poi un ultimo pensiero sfior la sua mente: che differenza avrebbe
fatto indovinare o meno chi fossero, se nelle loro intenzioni cera gi scritta
la sua fine?
Anche quel giorno molta gente affollava la grande piazza e mentre tutti assistevano con curiosit e rumore al passaggio di Oleg, lui continuava ad essere strattonato e sospinto fino a giungere una seconda volta ai piedi della
piramide per essere nuovamente spinto in ginocchio a testa bassa. Dopo
qualche istante il silenzio cal su tutta la citt, come era accaduto il giorno
prima; doveva essere riapparso quel tipo o qualcun altro pi in alto di lui.
Qualcosa per rispetto al giorno prima cambi: Oleg fu fatto alzare e costretto a salire le scale di pietra, non senza fatica, non senza terrore; qua e
l le scale erano macchiate di scuro e trasudavano uno strano odore acre.
Lentamente e con le mani legate dietro, uno a uno saliva gli alti scalini prestando il massimo dellattenzione per non cadere. Le sua fronte sudava, le
sue gambe tremavano, come stesse salendo al patibolo. Poi per scuotersi e
darsi fiducia pronunci dentro di s: Non pu essere che finisca tutto qui!
Non possibile.
Improvvisamente ud una voce forte e secca urlare qualcosa e tutti i suoi
muscoli risposero immobilizzandosi; scesero due uomini dallaspetto inquietante, lo presero sotto braccio e lo guidarono passo dopo passo, ancora
pi in alto, quindi lo fecero inginocchiare. Il Grande Capo era a pochi
metri e da quella posizione prese a parlare alla popolazione, senza un grande sforzo di voce, come fosse un grande oratore. Oleg si domandava come
potessero sentire chiaramente quelli che stavano al principio del viale, in
fondo alla piazza. Tent di comprendere le sue intenzioni, se minacciose
oppure amichevoli, dal tono della voce, ma il linguaggio non sembrava dar
adito ad interpretazioni favorevoli. Il discorso fu breve. Oleg pens: Non
deve essere un uomo di grandi parole. Del resto i grandi capi non hanno

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

necessit di parlare molto, si limitano a dare delle direttive ai subordinati


senza spiegazioni: il capo ordina e gli altri eseguono. Inoltre gli Imperatori
sono quasi ovunque considerati degli Dei.
Al termine del discorso al popolo, loratore si ritir, mentre Oleg fu fatto
scendere e condotto in un palazzo di fianco alla piramide, dove altre due
guardie lo presero in consegna accompagnandolo in una delle stanze delledificio. Il fatto di essersi allontanato dalla piramide e dessere entrato in
un palazzo, gi lo tranquillizzava un poco. Non ricordava che i sacrifici si
facessero in luoghi lontani dalle piramidi, al chiuso e soprattutto lontano
dalla vista del popolo, a meno che gli storici o i registi si sbagliassero!
Le sale erano adornate con pitture ed incisioni colorate. Nella stanza in cui
fu condotto trov tre donne, un grosso contenitore in pietra con acqua calda e dei teli dai colori naturali. Le guardie gli slegarono i polsi ormai lividi
e restarono fuori dellingresso, separati solo da una tenda. Due delle tre
donne presero delicatamente le sue mani e lo accompagnarono fino alla vasca dove gli tolsero i vestiti; calatosi nella vasca, le tre ancelle massaggiarono lievemente i suoi polsi e iniziarono ad ammorbidire lo sporco e la terra
che aveva accumulato sul corpo; da ciotole di cocco lasciavano scorrere sulla sua pelle acqua profumata da erbe e fiori, quindi con alcuni panni un poco ruvidi ripulivano con cura ogni sua parte. Non sapeva se sentirsi un
privilegiato oppure un prigioniero condannato; non aveva mai provato sentimenti cos forti e contrastanti.
La cerimonia del lavaggio, perch tale sembr, dur a lungo; un tempo piacevole che Oleg sperava non terminasse mai, per non tornare alla realt.
Quando ebbero finito lo asciugarono e lo vestirono con un abito grezzo di
cotone lungo fino a coprire le ginocchia e cinto in vita con una corda di fibra vegetale. Le due guardie furono avvisate che il prigioniero era pronto;
quando entrarono Oleg si accorse che non erano le stesse guardie che lo
avevano accompagnato: queste erano meno imponenti e vestite con indumenti simili ai suoi ma colorati. Fu condotto, senza essere toccato, su unaltra ala della costruzione e qui fu ricevuto da due donne che, senza sfiorarlo,
lo invitarono a salire con loro; sal venti scalini, percorse un corridoio interno fino ad una sala riservata; qui fu invitato ad entrare superando una tenda colorata di verde e di rosso. Rest l tutto giorno senza che nessuno
entrasse se non per portargli da mangiare e da bere: un coscio di carne ben

CAPITOLO III

87

Mario Gherlone

cotta e del liquido piuttosto disgustoso che non era acqua. Aveva la sensazione di essere osservato anche se non sapeva da dove; non cerano finestre,
n evidenti fessure dalle quali essere spiato; forse qualche pittura poteva
nascondere un buco. La luce nella sala era scarsa, penetrava dallesterno attraverso piatti dorati posti sui corridoi riflettendola sui soffitti pittati di
bianco, in alcuni punti anneriti dal fumo di due torce infuocate. Sul tardi le
stesse persone del mattino vennero per accompagnarlo fuori, ma giunto
allesterno solo uno dei due energumeni della mattina lo stava attendendo
per riportarlo alla prigione; gli leg i polsi con un laccio senza stringere
troppo e una volta giunti alla prigione lo tagli lasciando che entrasse con
le mani libere. Che senso aveva avuto tutto ci? si domandava il ragazzo,
Perch farmi andare fin l senza che qualcuno mi interroghi o tenti almeno
una comunicazione con me?.
Quella sera ricevette per una visita inattesa: una voce da bambino disse
qualcosa e fece cadere della frutta dallapertura in alto della prigione. Oleg
immagin fosse stato quel bambino che, durante la sua entrata al grande
villaggio, lo aveva osservato in silenzio con sguardo innocente. Prese quella
frutta con le mani finalmente libere, ma senza un coltello o qualcosa di tagliente di alcuni frutti non pot gustarne il contenuto. Terminato di mangiare si coric, intrecci le mani dietro la testa e volgendo lo sguardo verso
la luce che penetrava dallalto, fece evadere il suo pensiero, cadendo in un
sonno profondo. La cerimonia del lavaggio e il gesto del bambino gli conciliarono quella notte un sonno pi sereno della precedente.

Mario Gherlone

89
Utilizzate tutti vostri sensi
e tutte le vostre percezioni,
ma attenzione a non lasciarvi ingannare da loro.

Mario Gherlone

el frattempo in quella stessa giornata Lev, Vasily e Evgeny avevano


continuato la loro esperienza nel nuovo mondo.
Che strazio! pronunci Vasily possibile che dobbiamo star dietro a
questo pazzo che ci sta facendo camminare come dei dannati? Dobbiamo
cercare Oleg e tentare di tornare a casa.
Dove a casa? rispose Lev Non sappiamo nemmeno dove siamo e come siamo arrivati qui; mi sembra di impazzire se ci penso. Com possibile
che da St. Moritz siamo finiti quaggi! Secondo me tutto un sogno!
E chi di noi starebbe sognando? Nel sogno di chi mi troverei, nel mio?
Nel tuo, Lev? Oppure nel tuo, Vasily? Perch se sei tu che stai sognando e
noi stiamo nei tuoi sogni beh, sbrigati a svegliarti perch non ci piace affatto stare qui!
Non lo so Evgeny, tutto cos reale. Dammi un pizzicotto per vedere se
sto sognando.
Un pizzicotto?
S, dammi un pizzicotto.
Ahi!!! Porca miseria Evgeny! esclam Lev.
Allora? Sei nella realt oppure nei sogni?
A me sembrato vero. Guarda qua la pelle, diventata rossa. Ora mi verr il livido.
Massaggialo prima piano poi con forza in senso antiorario, vedrai che
non rimarr nessun segno. disse il Pescatore giungendo sulla riva del ruscello dove i tre stavano lamentandosi tutto vero! Forse pi vero della
realt dove vivevate fino a ieri.
Ma come possibile che sia accaduto? domand con tono sconfortato Vasily.
Non siete pronti a ricevere questa informazione, perlomeno non ora, non
oggi. Occorrer tempo e forse riuscirete a trovarla anche da soli la risposta.
Forza! Raccogliete le energie e continuiamo il cammino.

Mario Gherlone

90

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Per dove? se lecito chiederlo.


Non lecito chiederlo a me. Domandatelo a voi stessi dove state andando.
Camminarono tutto il giorno nella foresta. Attraversando pi volte il ruscello Vasily fece notare agli altri due, senza farsi accorgere dal Pescatore, di
aver riconosciuto la forma di una roccia e un albero: gli sembrava familiare
come se gi fossero passati in quel posto. I fratelli lo guardarono in modo
strano; allora Vasily sugger di prestare maggiore attenzione. Lui, senza che
gli altri si accorgessero di nulla, inizi a segnare il cammino facendo dei segni con una pietra su alcune rocce e su qualche tronco dalbero.
Osservate! disse il Pescatore fermandosi.
Cosa? domand Lev.
Quellalbero fiorito.
Beh, cosa c di strano? esclam Evgeny Molti alberi fioriscono.
Guardate che colori e come i raggi del sole colpiscono i petali. continu
il Pescatore. E quello scoiattolo che sta rientrando nella tana, il ritmo delle fronde degli alberi che si muovono come danzando allunisono portate
dal vento
E allora? intervenne Vasily ovvio che molti alberi fioriscano, che i
rami si muovano con il vento e che il sole illumini tutto ci. Io non ci vedo
nulla di strano.
Non vi meraviglia tutto ci? chiese il Pescatore.
Ma tutto normale! intervenne Evgeny.
Allora il Pescatore domand loro: Siete ancora in grado di stupirvi, di
meravigliarvi?
S, certo!
Dubito. rispose il Pescatore continuando a contemplare tutto intorno. Fece una pausa e poi voltandosi verso i ragazzi: Cos per voi la
meraviglia?
Ehm vedere una cosa che non ti aspetti di vedere. rispose Evgeny.
Allora ti aspettavi di vedere quellalbero fiorito, i rami danzare, lo scoiattolo salire proprio su quellalbero?!
No, ma non ci vedo nulla di straordinario in tutto ci; parte del ciclo
naturale delle cose. Perch dovrei prestarci attenzione?
A volte mi domando, disse amareggiato il Pescatore se luomo abbia
ancora voglia e bisogno di aprire il proprio cuore e la propria mente al

Mario Gherlone

CAPITOLO IV

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nuovo; riesce ancora a percepire le cose che non conosce e a non rendere
tutto cos ovvio, cos ordinario? Perch non ci lasciamo sorprendere
dalla natura, dal mare in tempesta, da un cielo pieno di stelle da un fiore
che ieri non cera e che domani appassir? Di cosa abbiamo paura?
Forse non paura; colpa della fretta. intervenne Vasily.
Capisco E andando cos di fretta, cosa potrebbe colpire la tua attenzione e meravigliarti, se non un colpo in testa, uno shock?
Beh, non affatto lontano dalla realt; da noi, o meglio, nellepoca da dove veniamo, per farsi sentire ed ascoltare, per attirare lattenzione, per comunicare qualcosa, occorre scioccare attraverso immagini e suoni molto
impattanti, a volte violenti e scandalosi. Anche la pubblicit assume questa
caratteristica e forse stata proprio lei lelemento contagiante che ha diffuso tale atteggiamento e comportamento nella gente.
Pubblicit, cos?
Ah, beh intervenne Lev comunicare a molte persone che esiste
un prodotto o servizio scrivendolo su grandi muri, come scrivere dei
grandi avvisi sui muri, che indichino in quale negozio o mercato trovare la
cosa che tu produci, e dove poterlo trovare; cos la gente, passando, legge il
tuo avviso e se ha bisogno, sa dove andare a comprarlo. Non so se mi sono
spiegato.
E ditemi: di tutta la gente che conoscete, chi si stupisce di pi? domand il Pescatore.
Ma, non saprei direi tutti. rispose Lev.
I bambini. intervenne Vasily.
Esatto! E secondo voi per quale motivo?
Perch sono ingenui.
Sei vicino alla risposta, ma non esattamente questa. Il motivo che il
bambino non ha i terrazzamenti mentali delladulto, i suoi condizionamenti, le sue esperienze limitanti e quando inizia a dire io perch lo
ha appreso da un adulto, dai suoi genitori, con lo stesso atteggiamento
assunto dai suoi genitori. Per stupirsi, per meravigliarsi, di fatto, occorre
essere leggeri, vuoti, liberi; per meravigliarsi occorre prima svuotarsi. Latteggiamento che occorre avere di fronte alle cose di indagine, curiosit
al livello pi semplice del vivere quotidiano, e di gratitudine per ogni cosa, cos come ; gratitudine nel senso, ad esempio, dessere riconoscenti al

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

sole, che ogni mattina sorge risvegliando la natura e riscaldando la terra;


alla pioggia, che irriga la vita; a un fiore, che con la sua presenza dona una
visione di gioia, pace, armonia e domani lascer il posto ad un altro, seguendo il ciclo della vita; a tuo figlio, perch domani ti lascer; ai tuoi genitori, perch domani potrebbero non esserci pi; alla tua vita ricca di
opportunit, perch altri, in questo momento, sono schiavi. Anche se sappiamo che esiste un ciclo per ogni cosa, la nostra meraviglia dovrebbe essere di osservare come la vita compia sempre, e in ogni luogo, il suo
disegno. La meraviglia, in realt, dovrebbe essere il primo respiro del vostro pensiero.
Il Pescatore lasci passare qualche istante di silenzio, affinch le parole potessero penetrare le menti dei ragazzi e poi sugger di continuare il cammino.
Avendo lasciato tracce di s, verso il tramonto Vasily si accorse di trovarsi
sul cammino gi percorso qualche ora prima. Signore! Adesso ho le prove! Stiamo percorrendo da stamane sempre lo stesso percorso con giri larghi; che razza di scherzo mai questo?
Bene ragazzo, disse il Pescatore c voluta tutta la giornata per renderti conto che stavi camminando sempre sullo stesso percorso, con gli stessi
alberi, le stesse rocce, lo stesso percorso dacqua; con qualche piccola differenza, ma il giro era sempre lo stesso. Bene, c voluto molto tempo; stavo
gi pensando a come trattenerci la notte. Seguitemi ora.
Il Pescatore, senza aggiungere nulla, guad di nuovo il ruscello affrettando
il passo e prendendo una precisa direzione.
Cosa?! Ci ha preso in giro tutto il giorno! contest Evgeny.
Sbrigati Evgeny! esclam Vasily Se non lo seguiamo, quello ci molla
qui nel bosco e non mi sembra affatto sicuro passare la notte qui.
I ragazzi, scambiati gli sguardi, si affrettarono a guadare anche loro il ruscello e dopo aver fatto circa cinquecento passi si ritrovarono nelle prossimit della capanna del Pescatore.
Ma! Allora? esclam Lev confuso.
Seguitemi, andiamo a casa e parliamo. Ah! Ricordatevi di lasciare fuori
dalla porta i mocassini.
Ora ci dice, Signore, cosa significa questo?! domand irritato Evgeny.
Il Pescatore fece un respiro e una pausa per evitare di reagire allinfantile
provocazione e poi rispose: Significa che vostro fratello si reso conto

CAPITOLO IV

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che qualcosa si stava ripetendo; ha lasciato dei segnali lungo il percorso e


quindi vi ha salvato dal continuare questo assurdo errare senza meta. Cosa
avete appreso e compreso?
Che Lei un pazzo; che ci ha fatto vagabondare inutilmente tutto il giorno per la foresta senza meta e senza scopo; che potevamo restare qui e studiare a tavolino un piano per salvare nostro fratello e tornare a casa.
Voi siete a casa! Vasily, per cortesia, puoi spiegare ai tuoi fratelli cosa hai
compreso?
S, Vasily, spiegaci cosa hai capito. disse sarcasticamente Evgeny.
In silenzio e in riflessione fino a quel momento, fece un respiro profondo e
grattandosi il capo inizi a parlare: Ehm s, ma non ne sono certo;
in pratica, non ci siamo mai allontanati pi di tanto dalla casa; giravamo e
giravamo senza mai renderci conto che stavamo percorrendo sempre lo
stesso tragitto, facendo sempre la stessa esperienza, guardando e incontrando gli stessi alberi, le stesse piante, lo stesso corso dacqua, le stesse rocce;
non ci siamo resi conto che, rispetto al punto di origine, non ci eravamo allontanati. Il sole, le ombre, la stanchezza, la fame e la rabbia hanno annebbiato e ingannato la nostra mente; i nostri occhi e le nostre orecchie non
sono stati in grado n di vedere n di ascoltare.
Esatto ragazzo Cos accadeva durante la vostra vita quotidiana nella vostra epoca: ripetevate sempre le stesse cose, magari facendo sempre gli stessi
errori e senza mai accorgervene, senza mai rendervi conto che ripetevate la
stessa lezione di vita. Diversamente avreste visto, sentito e percepito. Occorre che apprendiate a vedere, udire e sentire oltre le apparenze altrimenti sappiate che ci che lorecchio sente e locchio vede, la mente crede. Cosa vi ho
suggerito stamane entrando nella foresta?

Mario Gherlone

Prestate attenzione a voi stessi,


osservate con gli occhi e ascoltate
sia con le orecchie che con il cuore.

Quando camminate nella foresta, lei si accorge della Presenza di ognuno


di voi; voi invece, non vi accorgete nemmeno di dove state mettendo il
vostro piede destro. Vi ho detto: utilizzate tutti vostri sensi e tutte le vostre percezioni, ma attenzione a non lasciarvi ingannare da loro; questo
perch i sistemi di percezione dellessere umano, quali la vista, ludito,

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

lolfatto, il gusto ed il tatto, sono gi di per s limitati; i sensi confinano la


percezione della realt dentro una prigione senza sbarre chiamata mente;
in poche parole ci che credete di vivere non la realt vera, assoluta, oggettiva: unaquila vede ci che tu non vedi, un giaguaro ascolta e rileva
odori che tu non senti, un serpente percepisce calore dei corpi e movimenti della terra che tu non credi nemmeno esistano. La realt che pensi
sia reale invece molto, molto parziale, limitata. Fece una breve pausa
e seguit dicendo: A questo difetto intrinseco umano si aggiungono le
tue credenze, ossia, tutto ci in cui tu credi e tutto ci in cui non credi, e i
tuoi valori interni; sia le tue credenze che i tuoi valori contribuiscono a
creare una realt soggettiva, condizionando la tua libert di scelta, arrivando a influenzare ogni tua decisione e azione, finanche a determinare il
tuo destino. La tua educazione appresa a scuola, in famiglia, i condizionamenti sociali, culturali e religiosi, nonch le tue esperienze dirette e indirette concorrono tutte a costruire le tue credenze e i tuoi valori, compromettendo e corrompendo la tua capacit di osservare oggettivamente
gli eventi e lambiente. Le emozioni che provi non sono vere emozioni,
ma un effetto sistematico dei condizionamenti ricevuti, un effetto causato
dalle tue credenze e dai tuoi valori: tutto questo guida le tue scelte e la
tua vita; non sei tu. Tu non sarai libero e non proverai vere emozioni fin
quando ti lascerai usare. E sai qual la conseguenza? La percezione di
separazione tra luomo e gli altri esseri viventi della Terra e del cosmo, la
separazione delluomo dagli altri suoi simili, lo sviluppo di forme di egoismo e individualismo fino anche al razzismo ideologico e biologico. Questo determina caos e sofferenza nella tua mente, caos e sofferenza nelle
relazioni interpersonali, caos e sofferenza nella tua vita, in quella di altri
e nel mondo. Prosegui Vasily!
Ehm s! rispose titubante grattandosi la testa. Dopo qualche istante
di riflessione aggiunse:
Apparentemente incontriamo nella vita persone
diverse, luoghi differenti, ma di fatto sono forme
diverse della stessa lezione. Fin quando non apprendiamo la nostra lezione, non possiamo impararne altre o fare esperienze nuove.

Mario Gherlone

CAPITOLO IV

95

Sapete chi mi viene in mente? Unamica di mamma: raccontava che gli


capitava di avere relazioni sentimentali sempre con lo stesso tipo di uomo, quindi finiva, dopo un p di tempo, per litigarci e lasciarsi; passava
del tempo e ricadeva sempre nelle stesse situazioni, con uomini dello
stesso carattere e modo di fare, ripetendo, di fatto, sempre la stessa esperienza.
Questo significa che lamica di mamma era proprio tonta a non accorgersi di questo! disse Evgeny sarcasticamente.
Continuando con il suo pensiero, Vasily aggiunse: Quando una persona viene bocciata a scuola, sappiamo bene che deve ripetere lanno perch non ha capito la lezione; lui per si illude di vivere unesperienza
diversa incontrando nuovi compagni e nuovi professori; magari arriva a
pensare che cambiando scuola possa risolvere e/o evitare i suoi problemi, invece non si scappa dalla lezione che si deve apprendere, dallesperienza che si deve fare. Fin quando non apprendi veramente, non puoi
uscire dal labirinto e la via duscita dal labirinto sempre pi vicina di
quanto si pensi.
Esatto, siete giunti al punto! interruppe luomo compiaciuto.
Beh, Vasily giunto al punto, non noi. precis Lev.
In verit voi tre siete un gruppo: quando uno del gruppo evolve, tutti ne
beneficiano, e viceversa; c una sorta di legame invisibile tra le menti. E se
crescete come gruppo, il vostro ambiente circostante ne beneficer, come
anche lintera razza umana e il pianeta. S, mi rendo conto che linvisibile
difficile da comprendere, ma se saprete osservare gli eventi, giungerete anche voi a considerare come reale il legame mentale e inconsapevole tra gli
esseri.
Di cosa parla, dellinconscio collettivo? domand Vasily rivolgendosi ai
fratelli.
Suppongo di s. rispose Evgeny.
Ricordatemi di raccontarvi leffetto della centesima scimmia. chiese il
Pescatore ai ragazzi.
Va bene. risposero tutti.
Dunque, parlavamo di valori e credenze

96

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Usate tanta energia per alimentare i vostri valori,


le vostre credenze e i vostri stile di vita, dissipate
cos tanta energia per sostenere lirrilevante, che
al vero rilevante non prestate alcuna attenzione
ed energia.

Ci dedichiamo a cose assurde e ci disperdiamo dimenticandoci della vita.


La conseguenza il viveremai; la conseguenza che la maggior parte della
gente dopo la nascita inizia un rapido processo che la porta, dopo solo pochi anni, ad essere gi morta, completamente e costantemente identificata
in qualcosa al di fuori di lei, qualcosa che toglie giorno dopo giorno energia
e senso alla vita. La cosa pi sconfortante che le persone non fanno alcun
tentativo per cercare di risvegliarsi dal sonno profondo in cui sono state indotte, anche se allertate e sollecitate.

Mario Gherlone

Lessere umano prigioniero di un carcere con


sbarre a volte doro massiccio, altre placcate
doro, altre ancora di finto oro; solo non vedono le
sbarre perch una prigione costruita attraverso il
controllo e il condizionamento della loro mente.

A volte capita invece che alcuni individui, pur rendendosi conto della prigione in cui vivono, non sono disposti ad evadere poich hanno acquisito
false comodit e privilegi nel carcere, perch nel carcere sono qualcuno,
perch il carcere gli riconosce uno status.
Caspita! molto duro da accettare.
S, ma credo sia pi duro e drammatico non rendersene mai conto e non
fare nulla per svegliarsi.
Signore, noi siamo qui per apprendere questo? Perch proprio noi? domand Vasily.
Una cosa per volta, ragazzo, una cosa per volta; per il momento sono
contento di come sia andata la giornata.
Signore, perch
Il Pescatore, interrompendo Lev alzando lentamente una mano disse: C
un tempo per tutto; ora il tempo per prestare la dovuta attenzione al nostro corpo, a questo nostro incredibile veicolo; senza di lui non possiamo

CAPITOLO IV

97

andare da nessuna parte, n fare alcuna esperienza. Bene ragazzi! La giornata stata lunga e intensa. Domani vi attende un nuovo cammino nel bosco
per acclimatarvi, allenare le vostre gambe e soprattutto affinare lattenzione
verso lambiente circostante. Ora lavatevi, la cena presto pronta.
E la storia della centesima scimmia? ricord Lev.
Dopo cena ve la racconto.
Quando furono riuniti per il pasto, il Pescatore si raccomand: Ricordatevi di mangiare lentamente, molto lentamente e in silenzio e vedrete
che non avrete necessit di mangiare molto, di abbuffarvi come fanno i
maiali; la lingua, il palato e la pancia ne risulteranno soddisfatti senza
dovervi affogare e saziare con abbondanti porzioni che danneggerebbero il vostro corpo accumulando grasso in eccesso; sentirete invece il corpo energizzato, armonico e sufficientemente leggero per affrontare le
esperienze del giorno dopo e la tasche conserveranno le risorse necessarie per fare altro.
Al termine, stanchi della giornata, mentre preparavano le loro stuoie vicino
al fuoco, chiesero al Pescatore di raccontargli la storia della centesima
scimmia.
Oggi vi parlavo della connessione inconsapevole tra le menti degli individui. Ebbene, dovete sapere che:

Mario Gherlone

A mezza giornata di barca dalla costa, nel sud di questo impero,


c unisola abitata da un centinaio di scimmie. Un giorno accadde che una di loro dopo aver raccolto dei tuberi per mangiarli,
and sulla spiaggia e li gett in acqua strofinandoli con le zampe
anteriori; poi li prese e inizi a mangiarli con gusto. Dopo qualche giorno, altre scimmie iniziarono a fare la stessa cosa e poi
tutta la comunit. In pratica stavano salando i tuberi dando loro
pi sapore.

Beh, non capisco cosa ci sia di strano; hanno imitato la prima scimmia e
trovando un vantaggio hanno trasmesso questo modo di fare al resto del
gruppo.
Se la storia finisse qui, non ci sarebbe nulla da eccepire, ma gli accadimenti sono andati oltre:

98

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

La cosa straordinaria che questisola era appunto unisola, distante dalla costa, e queste scimmie non erano mai entrate in contatto con quelle del continente. Dopo che tutte le cento scimmie
sullisola ebbero appreso tale abitudine, accadde che alcune scimmie del continente che vivevano prossime alla costa iniziarono anche loro a fare la stessa cosa: lavare e insaporire i tuberi con
lacqua salata del mare. Una comunit di scimmie distanti dalla prima e mai entrata in contatto con questa, per un qualche inspiegabile motivo, aveva assunto un comportamento sviluppato altrove.

Mi sembra una coincidenza. osserv Lev.


Pu darsi. Sappi per che lo stesso accade agli alberi:

Mario Gherlone

successo che in questa zona alcuni alberi siano stati attaccati


da alcuni parassiti e abbiano nel tempo sviluppato una sostanza
sulla loro corteccia in grado di difenderli. Erano alberi che venivano usati anche per fare legna da fuoco, ma dopo aver sviluppato questa sostanza non hanno potuto pi essere bruciati: le
esalazioni emanate dalla combustione intossicavano la gente. A
giorni e giorni di distanza, una comunit di alberi dello stesso tipo, pur non essendo stato mai attaccato da quel parassita, perch inesistente in quel territorio, inizi a sviluppare la stessa
sostanza sulla propria corteccia.

Lev, mi sai spiegare questo? una coincidenza?


Ehm non saprei. rispose Lev mezzo assonnato.
Ragazzi, disse il Pescatore questa connessione tra gli esseri viventi esiste e ha un grande potere. Il vostro pensare, il vostro parlare e il vostro
fare sono in grado di influenzare i comportamenti di altri esseri, anche se
lontani da voi. La qualit dellinfluenza dipender solo da voi. Poi, vedendo stanchi i ragazzi concluse: Riposatevi e rigeneratevi, domani e dopo domani ci attendono due altre giornate molto impegnative. Che possiate
trascorrere una notte serena.

99
Tutto questo silenzio, questi ampi far nulla,
mi fanno quasi impazzire. Eppure
questa specie di pazzia
ha in s qualcosa di positivo: per la prima volta
riesco a parlare con me stesso, a sentirmi.

Mario Gherlone

a mattina presto quando Oleg si svegli, ci volle qualche istante per


capacitarsi del posto in cui si trovava; con lespressione delusa e rassegnata si trascin stancamente fuori dal suo giaciglio; vicino alla stuoialetto si accorse che era stata lasciata un poco di frutta gi sbucciata; lappetito non si fece attendere e in breve tempo la consum tutta, prima che entrasse la guardia a legargli i polsi per condurlo ancora una volta al Palazzo.
La gente lo osservava passare senza pi dire nulla; con il passaparola gi
tutto il grande villaggio conosceva lo straniero dai capelli doro; tutti tacevano forse per ordine ricevuto, ma gli sguardi, a tradimento, lasciavano ancora trasparire diffidenza e ostilit. Oleg fu portato nello stesso palazzo del
giorno prima, con lo stesso rituale fu lavato e quindi condotto nella stessa
stanza. Quando il sole fu alto, gli fu offerto lo stesso piatto di carne del
giorno prima con laggiunta di fagioli e la stessa bevanda che sembrava meno disgustosa di quanto non gli fosse sembrata al primo assaggio. Trascorse
tutto il tempo solo, accompagnato dalla stessa identica percezione di essere
sotto osservazione di qualcuno, in compagnia delle stesse ridondanti domande senza risposte: Sono vivo? Dove sono? Perch sono qui? Come
sono giunto fin qui? Quanto sar lontana casa mia? Potr mio padre raggiungermi per riportarmi a casa?. Domande, solo interminabili domande
orfane di risposta.
Quella sera tent di instaurare una comunicazione con chi and a prenderlo, ma tutti si comportavano come se fossero sordi e muti; anche con la
guardia ci prov, ma invano. Rientrato nella casa-prigione e liberate le mani, ricevette come la sera prima della frutta dallalto, ma il benefattore questa volta si fece vedere: era lui, il bambino che aveva visto entrando il
primo giorno nel grande villaggio; apparve e scomparve, forse intimorito o
forse perch era solo un bambino!

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Preso da un momento di serenit, Oleg inizi a riflettere sugli avvenimenti:


Da quando sono qui, sto sperimentando forti emozioni, mi pongo una
moltitudine di domande e faccio strane riflessioni che a San Pietroburgo
non facevo. L non cera molto tempo per pensare, preso dalle numerose
attivit che riempivano i miei giorni e le mie notti; ero indaffarato in mille
cose. Qui invece tutto questo silenzio, questo ritmo lento, questi ampi
far nulla mi fanno quasi impazzire, non ci sono abituato. Eppure questa
specie di pazzia ha in s qualcosa di positivo che, in qualche modo, sta
facendosi largo dentro di me; per la prima volta riesco a parlare con me
stesso, a sentirmi. Questo non lavevo mai provato a Pietroburgo. Poi
guardando in alto verso lapertura aggiunse: Eppure, in questo luogo cos
ostile e misterioso, qualcuno sta tentando di comunicare con me. Sar gentile solo per curiosit infantile? Anche le donne del cerimoniale del lavaggio erano state gentili. Beh, loro per non erano state spontanee come il
bambino, loro avevano probabilmente ricevuto un ordine.
Oleg si addorment sui suoi ripidi pensieri. Il giorno dopo si svolse tutto
come da programma di routine: la camminata verso il palazzo, la cerimonia
del lavaggio, lattesa infinita, il pranzo, quindi ancora il nulla e poi il ritorno
alla casa-prigione. Una sola cosa cambi: i suoi pensieri iniziarono a focalizzarsi sullappuntamento serale; infatti quella stessa sera, rientrando nella
casa-prigione, trov il bambino gi dentro, in attesa e sorridente.
Le guardie si erano accorte della sua presenza, ma realizzato che il ragazzo
non poteva essere una minaccia per il bambino, lasciarono che questi restasse. Gli stavano di fatto lanciando un messaggio ben preciso: fiducia, ossia iniziavano a non sentirsi minacciati dalla sua presenza.
Il bambino era l, seduto sulla terra con le gambe incrociate. Oleg entrando si sedette al principio sul suo giaciglio, poi una sensazione gli sugger di
mettersi anche lui seduto a terra per abbattere ogni distanza o disparit. Il
bambino sorrise e lui fece altrettanto: stavano comunicando. Oleg gli offr
un mango giallo e lui accett; poi ne prese uno anche lui e insieme mangiarono. Terminato il pasto, silenziosamente Oleg punt il suo dito verso se
stesso pronunciando il proprio nome; quindi punt il dito verso il bambino
come per chiedere quale fosse il suo; lo fece un paio di volte, il bambino
comprese e disse: N ell i.
Puntando la mano a terra e facendo segno del tutto intorno a loro, tent di

Mario Gherlone

CAPITOLO V

101

domandare dove fossero; il bambino disse qualcosa, ma Oleg cap solo la


parola azteca. Non era esattamente quel che voleva sapere, ma era pur
sempre uninformazione; allora punt il dito verso il bambino pronunciando il suo nome pi la parola azteca e lui fece cenno di conferma con la testa. Che interessante! sussurr Oleg Il movimento fatto con la testa
sembra avere un significato universale.
Ora che aveva davanti a s quel piccolo essere, non gli sembrava pi un
bambino di sei o sette anni, anche per il suo modo di essere e rispondere.
Probabilmente aveva qualche anno in pi; la statura piccola laveva ingannato. Tent quindi di riformulare la domanda in altro modo, segnando nella terra con un ramoscello una serie di case; indic le case disegnate, tocc
il muro della casa-prigione e indic tuttintorno. Il ragazzino era sveglio e
sembr subito afferrare il senso della domanda: tocc pi volte con la maTen oc htitl a n.
no a terra e pronunci T
Mai sentita nominare. sussurr Oleg Riassumendo: tu sei Nelli, sei di
origine azteca e questa citt si chiama Tenochtitlan.
Tocc poi al ragazzino fargli una domanda gesticolando: sembrava voler
chiedere chi fosse lui e da dove venisse; Oleg non sapeva come spiegarglielo; si guard intorno, torn a riflettere e poco dopo stacc dal rudimentale
letto un pezzettino di legno che sporgeva; pens di segnare un grosso tondo a terra e dentro, in modo grossolano, tutto il continente americano; poi
dallaltra parte fece quello europeo pi lAfrica; con la mano tocc pi volte a terra e indicando con il legnetto un punto a caso nellAmerica Centrale
pronunciando Nelli, Tenochtitlan; prese poi dellacqua, la vers tra i due
continenti, quindi indic se stesso pronunciando Oleg e con il bastoncino indic un punto a nordest del continente Europa dicendo San Pietroburgo. Al termine ripet indicando alternativamente le due localit:
Tenochtitlan San Pietroburgo. Il ragazzino pronunci piuttosto bene il
nome della citt europea, mentre Oleg si ingarbugliava nel pronunciare il
nome azteca della citt di Nelli. Il ragazzino allora incuriosito si avvicin a
lui e delicatamente tocc i suoi capelli biondi con espressione di stupore;
Oleg era certo che fosse la prima volta che vedeva una persona con i capelli
biondi; forse da quelle parti solo qualche mammifero poteva avere un pelo
di quel colore, non un uomo. Anche la sua pelle chiara lo incuriosiva; Oleg
pens allora di mettere la sua mano vicino a quella del ragazzino per fargli

102

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

notare la differenza; lui allora strofin un poco sulla sua pelle, come per capire se fosse pitturata, poi scoppi in una sonora risata e Oleg rispose facendo altrettanto.
Oleg avrebbe voluto fargli altre domande, ma il ragazzino inizi a indicare
se stesso e la finestra in alto; Oleg cap che era giunta lora di andare via. Lo
fece salire in piedi sulle sue spalle, Nelli afferr il bordo dellapertura, poi
Oleg gli prese i piedi con le mani e sollevandolo pi in alto lo aiut ad uscire. Era leggero e anche molto agile; un istante e fu fuori. Si riaffacci e pronunci qualcosa: doveva essere un saluto; Oleg allora fece altrettanto, per
nella sua lingua.
Era stata una bella e positiva giornata, la prima da quando era arrivato.
Aveva stabilito un contatto amico, seppur con un piccolo amico. Forse
potrebbe insegnarmi molto su questo posto e questa gente, pens Oleg,
Forse pu essere la mia salvezza: potrebbe aiutarmi a tornare a casa.

103
Apprendete a sperimentare
di persona ogni cosa
e traete linsegnamento pi giusto
per la vostra evoluzione.

Mario Gherlone

a mattina del quarto giorno, il Pescatore prestivo era entrato nel salone svegliando i tre ragazzi.
Sveglia dormiglioni! ora di alzarsi e vivere la vita!
Insonnoliti risposero che volevano restare ancora a letto, ma luomo aprendo le tende fece entrare la luce del sole che divamp in tutta la stanza; poi
con voce decisa, ma non violenta, rinnov il suo invito. I tre allora, lentamente come bradipi, si alzarono e con gli occhi socchiusi andarono a sedersi intorno alla tavola per la colazione.
Il Pescatore allora disse: Da oggi cambiamo ordine alle cose: lavatevi, vestitevi e poi preparatevi la colazione; qui non c la mamma a fare le cose
per voi; bisogna collaborare.
Un poco sbuffando e non potendo dire o fare diversamente, si adeguarono.
Il loro pasto mattutino si consum tra frutta, formaggio, focacce di mais e
semi vari. Terminato di mangiare, il Pescatore chiese ai ragazzi di prepararsi qualcosa anche per il pranzo, qualcosa che avrebbero dovuto portare
con loro perch sarebbero stati fuori tutto il giorno. Ah, dimenticavo:
prendete ognuno unascia dal retro della casa e portatela con voi. Conclusi i preparativi uscirono per andare a prendere le asce sul retro, quando un nitrito attir la loro attenzione prima che vi giungessero; Lev allora
scatt prima degli altri fratelli e giunto sul retro esclam: Ma sono i nostri cavalli!
Ah, cos che si chiamano? domand ad alta voce il Pescatore uscendo
dalla porta posteriore della casa Animali davvero strani qui non esistono; sono esseri dal cuore impetuoso e forte e posseggono un animo nobile.
Devono essere passati per lo stesso Portale che ha condotto voi qui. Li ho
trovati ieri poco distanti dal recinto mentre mangiavano erba; si sono lasciati prendere senza resistenze.

Mario Gherlone

104

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Quale portale? Noi siamo caduti in acqua.


unespressione metaforica, non fateci caso. Cosa ne fate di loro dalle
vostre parti?
Normalmente li montiamo, ossia ci montiamo sopra, oppure gli facciamo
tirare delle carrozze oppure facciamo competizioni sportive. rispose Vasily.
Carrozze, cosa sono?
Beh, sono come si fa a spiegare cos una carrozza? esclam confuso
Lev rivolgendosi a Vasily.
Si potrebbe dire che la carrozza un mezzo di trasporto su ruote che pu
trasportare persone o cose.
Ruote?
Non sa nemmeno cosa sia la ruota? Magari la chiamate in modo diverso:
un cerchio di legno che ruota intorno ad un asse e serve per muovere e
trasportare le cose con meno fatica. osserv Lev curioso di conoscere il
commento delluomo.
No, qui non esiste la ruota.
E come fate a trasportare le cose pesanti da un luogo ad un altro?
In citt e nel resto dellImpero usano gli schiavi e per le pietre grandi e
pesanti si fanno scivolare su una serie di tronchi dalbero che mano mano
vengono posti lungo il cammino.
E non avete mai pensato di prendere due o quattro sezioni di quei tronchi e farne delle ruote? semplice: li bucate al centro, ci infilate dei pali e
nel punto di attrito calate del grasso; poi create un piano dappoggio tra i
due assi e sul piano ci mettete le pietre; infine con una vacca o un toro le
trasportate semplicemente, pi rapidamente e senza fatica.
Ah, ora capisco. So di cosa stai parlando; conosco luso della ruota, ma
non posso insegnarlo alla popolazione di qui.
Come fa Lei a conoscerla e gli altri no? domand Vasily ancora pi
confuso.
una cosa che ora non riuscireste a comprendere; si tratta di sapere e
comprendere, di avere piena coscienza, desser connesso con il Tutto, di conoscere cosa sia realmente la vita e cosa lesistenza e quindi lavorare sul
proprio risveglio per ricordare.
Perch non pu insegnare loro la ruota? chiese Vasily indicando verso il
lago, senza far caso alle parole appena dette dalluomo.

Mario Gherlone

CAPITOLO VI

105

Insegnare al popolo di qui luso della ruota, un popolo gi molto potente e


guerriero, violento, dominatore di vasti territori, significherebbe dar loro
uno strumento che potrebbero trasformare, in qualche modo, in armamento
per annientare rapidamente le popolazioni pi deboli, anche quelle pi lontane; sarebbe offrire un vantaggio dagli effetti devastanti. Se la inventassero
da soli non ci sarebbe alcun problema, ma non posso interferire sul loro stato evolutivo a discapito di altri. Se fossi sicuro che venisse usata solo a fin di
bene, per scopi civili, per la prosperit della civilt umana tutta, allora, e solo allora, troverei il modo di fargli fare questo salto tecnologico ed evolutivo.
In passato gi accaduto che alcune conoscenze fossero concesse allessere
umano per fini evolutivi, ma poi vennero usate male, molto male.
Allora potrebbe trasmettere la conoscenza alle popolazioni deboli. osserv Evgeny.
Magari potessi farlo! Queste popolazioni non sarebbero in grado di ottenerne un rapido beneficio; il popolo dominante lo verrebbe a sapere, attaccherebbe e ne assorbirebbe la tecnologia, cos come gi fa con le risorse
naturali. Poi, cambiando tono e ritmo di voce, come per riportare lattenzione sul presente: Comunque, i vostri cavalli saranno utili quando dovremo muoverci da qui; dovremo per prestare molta attenzione a non
renderli avvistabili, perch spaventerebbero la popolazione; immaginate
poi, con voi sopra! Per ora lasciamoli nel recinto; la casa e il bosco li proteggono bene da occhi indiscreti; normalmente non viene mai nessuno da
queste parti, quindi possiamo sentirci al sicuro. Venite ragazzi, andiamo.
Durante il cammino uno dei ragazzi inizi a fare qualche domanda sul luogo.
Signore, possibile sapere dove ci troviamo? Ossia, pu darci qualche altra informazione su questo territorio? Suppongo sia utile.
Va bene, disse il Pescatore mi sembra giusto che voi iniziate a sapere
dove siamo. e continuando a camminare inizi: Siete su un altopiano
nella valle A n hu ac, il lago vicino la casa si chiama Tex c o c o e lisola che si
vede in lontananza Tenochtitlan, la Citt Sacra degli Aztechi. Per gli
Aztechi tutto il lago e soprattutto la citt sono luoghi sacri. Gli Aztechi,
cacciati dai territori del nord e perseguitati, furono per lungo tempo un
popolo errante alla ricerca della terra promessa, alla ricerca di un segno
divino che indicasse loro il luogo sacro predestinato per costruire il loro
regno.

Mario Gherlone

106

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Che strana coincidenza sembra che parli del popolo ebraico; anche gli
Ebrei vagarono per molti anni alla ricerca della Terra Promessa dal loro
Dio, guidati dal profeta Mos. disse Vasily.
Lev domand al Pescatore: Perch furono cacciati via e perseguitati?
Perch uccisero con un sacrificio umano la figlia del regnante di quel
territorio che laveva data in sposa al capo trib azteca per sigillare unalleanza.
Uccisa, e perch mai? Non volevano allearsi?
S, ma una lunga storia dettata da credenze e tradizioni; la ragazza fu
sacrificata sullaltare in onore del Dio della fertilit; scuoiata totalmente, la
sera della festa delle nozze, di fronte al padre, si present un sacerdote vestito della pelle della figlia in segno dellalleanza.
Disgustoso e terrificante! esclam Lev.
Mi si torcono le budella solo a pensarci. replic Vasily.
Quale segno attendevano o cercavano? chiese Evgeny portando il discorso su argomenti meno cruenti.
Il popolo stava aspettando un segno: unaquila che afferrava con gli artigli un serpente posto sulla cima di un nopal.
Cos un nopal?
Quella pianta verde con le spine vicino alla casa un nopal.
Ah, una specie di cactus.
Dove ho gi visto limmagine di questo racconto? domand Lev a se
stesso a voce alta. Mentre il Pescatore continu: Un giorno passando di
qui notarono questa scena su un isolotto poco distante dalla riva del lago e
quindi fu chiaro per il loro capo Ten oc h che questo era il luogo dove far
sorgere la Citt Sacra; citt che prese il nome da lui Tecnochtitlan.
Tenoch? domand Vasily.
S.
Sa, c unaltra coincidenza: se al nome che ha pronunciato togliamo la T
iniziale, risulta En o ch che un antico profeta o patriarca del continente da
dove proveniamo noi. Non che? Mi sembra cos assurdo ci che sto
pensando, stiamo parlando della stessa persona? Di che epoca Tenoch, o
meglio, in che anno vissuto?
Quello che racconti suona interessante; dimmi di pi su quel popolo e su
quel personaggio che li guidava. domand il Pescatore.

Mario Gherlone

CAPITOLO VI

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Beh non ne so molto, anzi, molto poco; le mie notizie si limitano a


quanto ho appreso dalla mia ragazza Tatjana che era appassionata di queste
storie; mi raccontava che il popolo ebreo scapp dalla schiavit di un faraone dEgitto e attravers il Mar Rosso con la sua guida Mos, investito di
questo incarico direttamente da Dio. Mos vag con il popolo nel deserto
per quarantanni fino a trovare la Terra Promessa; durante quegli anni ricevette dieci leggi direttamente da Dio per il popolo. Di Enoch so che era un
discendente prossimo di Adamo, che stato il primo uomo sulla Terra,
quindi molto molto tempo prima di Mos.
Intervenne allora Evgeny: Va bene, torniamo a noi; Lei ha detto che siamo sul lago di Texcoco nel territorio azteca durante il regno di Moctezuma
detto Arcere del Cielo, per non riesco a capire dove siamo e soprattutto,
perch siamo qui?
Prima del dove e del perch, iniziamo con il quando: secondo il vostro
modo di calcolare il tempo posso stimare che lepoca attuale si trovi tra il
1450 e il 1490; pi preciso non so essere senza fare calcoli e proiezioni matematiche. E per quel che vi pu servire, credo che sia pi che sufficiente.
No, non possibile, che assurdit tutto questo! Lei un pazzo, noi
tutti siamo diventati pazzi. Questo un sogno! esclam Evgeny mettendosi entrambe le mani sulla testa e tirando indietro i capelli come per la
disperazione; poi arretrando, in segno di rifiuto della notizia ricevuta, fin
per inciampare e cadere a terra. Il Pescatore allora si avvicin lentamente,
porgendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi, ma Evgeny turbato rifiut
la cortesia togliendo bruscamente di fronte a s la mano delluomo e da
solo si rialz.
sicuro di quello che dice? domand incredulo Vasily Perch se cos,
noi non siamo ancora nati o forse siamo morti, e del vecchio continente non
esisterebbe nulla di quel che conosciamo. Come si spiega tutto ci?
Il Pescatore replic: Non questione di spiegarselo, ma di accettarlo ormai come una condizione; non risolvibile, non affrontabile come per un
problema; un problema ha sempre una soluzione, una condizione non essendo risolvibile un nonproblema.
Questa filosofia! esclam Lev.
Questa la verit: la condizione non risolvibile per genera problemi e
i problemi sono sempre risolvibili. Una persona cui manca la vista non ha

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

un problema: una condizione permanente con cui deve vivere e che gli
genera una serie di problemi, quali muoversi in autonomia, riconoscere le
persone dalla voce e non dallaspetto fisico, percepire maggiormente lambiente per comprenderne i pericoli, riconoscere il cibo sano da quello guasto, amare una persona anche senza averla vista. Voi siete qui e non potete
tornare da dove siete venuti perch mettiamola cos, semplicemente quel
posto non esiste ora per come lo conoscevate; non posso spiegarvi meglio,
perch sarebbe molto complesso parlarvi di che cos il Tempo, e qualora
anche riuscissi a farmi intendere da voi, questo non ci offrirebbe alcuna soluzione pratica nellimmediato; in ogni caso, non essendo levento risolvibile, pu essere inquadrato solo come una condizione, che ovviamente vi
genera problemi, il primo tra tutti: come riuscire a sopravvivere qui? Ed io,
nel quadro generale della vostra condizione sono una delle soluzioni ai vostri problemi; ho detto una e non la soluzione. Ognuno di voi libero di
scegliere di andare via e trovarne altre.
S, ma il salto nel tempo, come pu essere avvenuto? insistette Vasily.
Ma cosa gli domandi? Per me una gran fesseria, unassurdit; e se voi ci
credete, siete pazzi esattamente come lui. esclam Lev Chiss cosa ci sta
nascondendo, magari siamo stati ipnotizzati!
La nuova realt, ossia la nuova condizione, pu essere dura da accettare.
Domandatevi questo: se tutto fosse falso, come ve lo spieghereste?
Forse tutta una montatura, siamo dentro una trasmissione televisiva,
forse un Reality o qualcosa del genere forse tutto un grande esperimento e Lei un attore cos come lo sono quelli che hanno catturato Oleg S,
deve essere proprio come nel film The Truman Show forse in questo momento milioni di persone si stanno facendo un mucchio di risate alle
nostre spalle guardandoci in televisione; certamente ci sono delle telecamere qui intorno, nascoste molto bene. disse Evgeny iniziando a guardare
freneticamente con attenzione sui rami degli alberi e frugando dentro i
cespugli. La tecnologia cos avanzata che piccole telecamere wireless
con batterie al litio si possono installare ovunque senza che ci si possa
accorgere; ma io so come sono fatte; ho la passione per le tecnologie. insistette Evgeny iniziando ad aguzzare la vista, a guardarsi intorno e scompigliando con le mani alcuni cespugli.
Datti pace, disse Vasily ho la triste sensazione che non si tratti di una

Mario Gherlone

CAPITOLO VI

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farsa e che tutto sia vero, anche se non riesco a capire come possa essere
successo e soprattutto perch. Signore, possiamo andare alla citt per cercare nostro fratello?
Non ancora possibile. Non siete ancora pronti e soprattutto siete ancora
troppo visibili: qui tutti hanno la pelle e i capelli molto pi scuri dei vostri.
Ma Lei di razza bianca anche se piuttosto abbronzato: alto, capelli lunghi bianchi, occhi celesti; secondo quanto sta dicendo non si direbbe essere
uno di loro.
Giusta osservazione; rispose luomo infatti non vivo nella Citt Sacra.
Loro sanno che Lei esiste, che Lei qui e che diverso da loro?
S, sanno di me e tollerano la mia presenza sulle rive di questo lago; diversi anni fa ho salvato la vita al figlio dellImperatore e alla sua sposa che lo
stava partorendo. Per loro sono il grande stregone bianco, luomo che conosce i segreti della vita e della medicina; se qualcuno della famiglia regnante ha qualche problema che non riescono a risolvere diversamente,
vengo chiamato di notte evitando che i guaritori di corte lo sappiano e la
gente mi veda. Alcuni sacerdoti che si occupano anche di guarigioni sono
molto pericolosi perch sono gonfi di Ego, accecati dallorgoglio dessere
riconosciuti come tali e nel tempo hanno acquisito potere; risolvere un problema che loro non siano stati in grado di risolvere sarebbe un affronto,
unoffesa, un disonore. pi saggio evitare e lImperatore questo lo sa.
Ma allora, se Lei amico dellImperatore, possiamo liberare Oleg. concluse Evgeny.
Non cos semplice. LImperatore un personaggio che si muove per
vantaggi personali e dellImpero; lui rappresenta qui il sistema; che vantaggio otterrebbe liberando vostro fratello?
Di nostro fratello, Lei che notizie ha? domand Lev.
Sta certamente bene; evitate di preoccuparvi per ora. Pi avanti possibile che possa avere bisogno di voi, ma non ora; non il momento. Tra
meno di tre lune ci sar la raccolta del mais e tutta la popolazione sar in
festa; potr essere il momento giusto per agire, passando inosservati nella
confusione dei festeggiamenti. Ora venite con me nella foresta, c bisogno di far legna.
Giunti ai margini della vegetazione disse: Per entrare nella foresta occorre chiedere il permesso.

110

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

A chi occorre chiederlo? chiese incuriosito uno dei ragazzi guardandosi


intorno.
Alla foresta, rivolgendosi al guardiano della foresta. rispose il Pescatore.
E dov questo guardiano? Io non lo vedo. domand Lev continuando
a guardarsi attorno.
Normalmente un albero molto pi grande degli altri o completamente
diverso dagli altri.
Che assurdit mai questa? Chiedere il permesso ad un albero!
E proprio vero che lessere umano si crede al centro delluniverso Per
favore, fate quello che vi dico e un giorno, potendo osservare il mondo con
occhi diversi, capirete; si fa cos:

Mario Gherlone

Fermatevi ai bordi del bosco, chiedete il permesso


di entrare, attendete un momento e ascoltate
la risposta, percepitela. Quindi voltatevi e fate un
passo indietro; poi giratevi di nuovo e avanzate.

Ogni territorio coperto da alberi ha il suo guardiano; se riuscite ad individuarlo, avvicinatevi a lui, toccate la sua corteccia, ammiratelo, lodatelo e
ringraziatelo.
I tre ragazzi, scettici, fecero quanto detto, mentre uno di loro nel farlo
sogghign. Senza restarne offeso, il Pescatore con tranquillit continu
la sua lezione sulle nozioni base di approccio alla natura: Dovendo scegliere un albero per far legna, sceglieremo prevalentemente un albero
che sia malato. Dopo un migliaio di passi luomo si accost ad un albero e disse: Lui ha acconsentito a sacrificarsi; per prima di eseguire il
lavoro, prendiamoci per mano intorno al tronco e ringraziamolo per il
suo sacrificio; ringraziamolo perch attraverso la sua legna, il fuoco ci
dar calore e energia. E ringraziamo anche la foresta perch lui un essere che a lei appartiene.
I tre si guardarono, stupiti del discorso appena ascoltato; sembrava voler
dire che aveva parlato con la foresta e con lalbero; i ragazzi non dissero
nulla e recitarono meccanicamente quello che luomo aveva suggerito di dire, senza comprenderne il vero significato. Abbatterono lalbero e tagliarono tutti i rami grossi.

Mario Gherlone

CAPITOLO VI

111

Prendiamo solo i rami e lasciamo il tronco alla foresta, perch si alimenti.


A noi sono sufficienti per molto tempo anche solo questi; accatastate tutto
l, prendete solo il possibile e il resto copritelo con quei rami che hanno foglie. Questa sar la nostra scorta quando esauriremo quella che ora porteremo alla casa. Tenete a mente il luogo e come tornarci.
Avevano i muscoli doloranti e le mani segnate da qualche vescica; non erano abituati ad usarle per qualcosa di cos duro e manuale.
Caricate quanto possibile, legate i rami con queste corde e andiamo alla casa; quando arriveremo vi dar un unguento alle erbe per le vostre mani.
I ragazzi si guardarono e di buon grado eseguirono, anche sullesempio delluomo che si caric sulle spalle un bel p di legna.
Avevano impiegato quasi tutto il giorno per fare la legna. Poco dopo esser
giunti alla casa, il sole inizi a calare dietro i vulcani; il Pescatore accese il
fuoco e inizi a infilzare dei pesci su alcuni ramoscelli di legno.
Pesce! esclam sorpreso Lev Quando stato pescato?
Stamane, prima che voi vi svegliaste. Ragazzo, vai dai tuoi cavalli e dai
loro da mangiare, poi torna qui presto altrimenti per te non rimarr nemmeno una lisca. Poi sorridendo aggiunse rivolgendosi a un altro dei tre:
Anzi, accompagnalo anche tu, cos fate prima. Tu, Vasily, invece resta; aiutami a preparare il pesce e la brace.
Appena terminata la cena e dopo aver rassettato, luomo indic il camino
invitandoli a sedersi sui ceppi messi tutti intorno: aveva qualcosa da dire loro: Ragazzi, giunto il momento di lasciare questa casa.
Cosa? Ci abbandona? interruppe Evgeny.
Calmo Evgeny, non correre subito alle conclusioni: nessuno vi abbandona; saremmo partiti prima, ma era necessario che i vostri corpi recuperassero energia dopo lo stress della mutazione nel tempo, delle temperature e
dellaltezza cui siamo.
Perch, quanto siamo alti? domand Lev.
Siamo su un immenso altopiano a oltre duemila lunghi passi di altitudine.
Oltre duemila metri? chiese Lev con aria sorpresa.
S, credo sia giusto anche come dici tu. State recuperando rapidamente,
quindi tra qualche giorno partiremo per andare a nordest, in un luogo
chiamato Teo ti hu a c n : un luogo sacro allantica cultura spirituale e di
potere; gli abitanti che hanno creato Teotihuacn provenivano da C uic uilc o,

Mario Gherlone

112

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

un giorno di marcia a sudovest della citt; Teotihuacn chiamata L a Cit t


d o v e s i c r e a n o g l i D e i.
Intrigante, come mai chiamata cos? domand Vasily incuriosito.
una storia un p lunga
Beh, non mi sembra che abbiamo fretta; e poi quale sarebbe lalternativa,
dormire? disse Vasily sorprendendo il Pescatore.
Va bene, mi hai convinto. Teotihuacn, nel luogo dove sorgono le Piramidi del Sole e della Luna,
Ma certo! Conosco quel posto! Le due piramidi Maya! esclam Evgeny.
Non sono Maya; e comunque, come le conosci? domand il Pescatore.
Ho visto alcuni documentari e le foto su qualche rivista.
Ah, credo di intendere! Allora non le conosci; sai della loro esistenza, ma
non ci sei mai stato, non hai unesperienza diretta dellinformazione.
Beh, s, cos. rispose Evgeny.
Continuiamo: Teotihuacn nel suo massimo splendore contava oltre 250
mila abitanti; fu una citt che visse circa 750 anni del vostro tempo; poi un
numero consistente di persone ritennero che si erano infranti i principi su
cui era stata fondata e fu in parte incendiata; decadendo, la popolazione
inizi ad abbandonarla.
Quali principi? domand Evgeny.
Pazienza Evgeny, porta pazienza! Come dicevo poco fa, questa citt non
sempre esistita; c chi dice che fu un progetto ambizioso degli abitanti di
Cuicuilco, citt che venne distrutta dalleruzione del vulcano Xi tl e circa
1500 anni fa del vostro tempo, ma in verit il progetto non di questo
mondo; larea della scuola con il tempio a Quetzalcatl, la Piramide del Sole
e la Piramide della Luna formano esattamente in sequenza le tre stelle della
Cintura del Guerriero di Orione, che si chiamano rispettivamente Alnitak,
Alnilam e Mintaka. Il grande viale, che poi vedrete, indica invece la direzione verso Sirio; da questo si deduce che il luogo possiede una forte energia di Orione.
Fermo restando che non credo che non sia una progettazione umana, cosa
significa e cosa comporterebbe che il luogo ha una forte energia di Orione?
Sulla strada per Teotihuacn ve lo dir; ora torniamo a Cuicuilco. Leruzione gener nel popolo e nei governanti di allora sensi di colpa e una profonda crisi esistenziale: pensavano che leruzione del vulcano fosse un

Mario Gherlone

CAPITOLO VI

113

segno di rimprovero e punizione degli Dei per aver abbandonato ormai da


troppo tempo gli insegnamenti, il fine sociale della vita e le leggi dei padri
di Ahtl at l.
Ahtlatl? Cos? domand Lev.
Ahtlatl fu una antica e gloriosa civilt, casa dei nostri padri e delle nostre madri, origine della civilt sulla Terra.
Questo nome mi suona familiare aggiunse Lev.
Il Pescatore continu non volendo raccogliere losservazione del ragazzo:
Gli abitanti di Cuicuilco, dovendo abbandonare la citt, migrarono verso nordest fino a giungere nel posto dove avrebbero fondato Teotihuacn, con il fermo intento di ottenere il perdono dagli Dei e costruire una
societ dove vivere tutti in armonia, dove la filosofia di vita fosse basata
sulle necessit del gruppo e non dellindividuo, vivendo una totale e disinteressata devozione per la comunit. Le opere darte che vedrete comprovano lo spirito di sacrificio anche dei guerrieri che morivano per il
bene comune della societ; anche i governanti contribuivano attivamente
e virtuosamente: infatti non hanno lasciato traccia delle loro identit e
opere; ritenevano di essere al servizio dei cittadini e della societ, rifiutando pertanto fama, reverenza e glorificazione. Questa popolazione commerciava con i Maya
Evgeny allora interruppe il Pescatore: Una societ utopica!
Non tanto utopica, essendo esistita e avendo prosperato per 750 dei vostri anni.
Allora, perch scomparsa? continu Evgeny.
Per capire cosa accaduto, occorre che abbiate qualche altra informazione: Il mondo non stato creato per abusarne, questo era il pensiero alla
base della filosofia di vita degli abitanti di Teotihuacn, che di fatto non si
consideravano al centro del mondo. Per vivere su questo territorio, i primi
esseri ai quali fu permesso di abitarla, accettarono il patto con gli Dei e promisero di far parte di questo mondo con lobbligazione di preservarne e mantenerne lequilibrio. Accadde un giorno che alcuni cittadini si resero conto di
una drammatica incongruenza: lespansione urbanistica della citt si contrapponeva allantica promessa, violando e profanando la natura attraverso lestrazione di liquidi per le pitture, labbattimento indiscriminato degli alberi,
lasportazione della pietra, la realizzazione di unarea urbana che aveva invaso

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

e alterato lequilibrio del luogo. Questo fece crescere una corrente di pensiero
fanatica che port allautodistruzione, fino anche a provocarne un grande incendio. Da quel momento inizi la decadenza di Teotihuacn fino al suo totale
abbandono.
E la scuola che Lei dice essere l? osserv Vasily.
A Teotihuacn si svilupp unimportantissima Scuola Umanistica e Spirituale;
per questo la citt veniva anche chiamata la citt dove si creano gli Dei.
Ambizioso come titolo, non crede? osserv Evgeny.
No, se lessere umano conoscesse la sua vera identit e origine.
Con questo cosa vuol dire?
Confido lo scopriate con gli insegnamenti che riceverete e con la pratica;
non serve a nulla e a nessuno che io vi dia uninformazione di questo tipo,
che, anzich aiutarvi, potrebbe appesantire il vostro cammino fino a deviarlo. Ascoltate bene:

Mario Gherlone

Non mia intenzione, n desiderio, che accettiate


le mie parole come dogma. Io desidero la vostra indipendenza, la vostra libert e non rendervi prigionieri di qualche nuova filosofia o religione. Non
voglio che crediate a nulla di quanto io vi dico.
Quel che voglio che apprendiate a sperimentare
di persona ogni cosa e che traiate linsegnamento
pi giusto per la vostra evoluzione.

Poi il Pescatore continu: Teotihuacn, anche se oggi in rovina, sopravvive grazie a una scuola importantissima che ha conservato le conoscenze e i poteri di un tempo. fondamentale che voi viviate per un tempo
l, per la vostra indispensabile e urgente preparazione; fortunatamente
c ancora un Maestro che mantiene vivi gli antichi insegnamenti. Poi
prendendo un bastone e disegnando a terra, continu: Passeremo intorno al lago, lontano dalle sponde perch frequentate dalla popolazione che non pu accedere alla Citt Sacra, e lontano dalle vie di accesso
alla citt stessa. Ci occorrer meno tempo del solito con i vostri cavalli,
ma dovremo passare pi lontani dai sentieri per evitare che occhi indiscreti vedano o sentano questi grandi animali Cinque, forse sei giorni
di cammino.

Mario Gherlone

CAPITOLO VI

115

Lev allora domand: Perch dobbiamo andare fin l? Non possiamo fare
tutto qui? Il Pescatore lo guard negli occhi con aria prima di rimprovero, poi di comprensione, senza dire nulla; Lev, impietrito, non os aggiungere altro.
Quando giunger il momento partiremo allalba; preparate nei prossimi
giorni solo lindispensabile, solo il necessario; il cammino lungo e non il
caso di appesantirci; dovremo viaggiare leggeri per viaggiare rapidi; eviteremo di portare altro cibo che non sia un poco di frutta, per non attirare animali pericolosi e diventare noi la loro cena.
Che tipo di animali, se posso chiedere?
Giaguari, ocelotti, orsi, serpenti, scorpioni, rapaci Non vogliamo attirare la loro attenzione, vero?
I ragazzi restarono in silenzio, guardandosi lun laltro con aria preoccupata.
Le foreste sono generose di frutti e selvaggina cacceremo qualcosa durante il viaggio. Porteremo invece da bere e delle coperte per la notte. Poi
da una cassa tir fuori tre oggetti, di forma sferica allungata, ciascuno ben
chiuso e sigillato in un involucro di stoffe e disse: Tenete questo: qualcosa di molto prezioso e delicato da portare a Teotihuacn; non dovrete
mai, dico mai, aprirlo e dovrete sempre tenerlo con voi, giorno e notte, senza mai lasciarlo, senza mai staccarvene, come fosse parte di voi. Quando vi
farete il bagno nel fiume, dovr stare con voi; quando vi allontanerete per

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

fare i vostri bisogni, dovr stare con voi; quando mangerete, dovr stare
con voi; quando salirete o scenderete da cavallo, quando dormirete, sempre
dovr essere in contatto con voi. Sempre. Mai vi dovrete separare da questo oggetto e non permesso che ve lo cediate tra voi, fosse anche solo per
un istante. Non importa che si bagni, si asciugher; fate solo attenzione che
non cada o sbatta contro qualcosa, perch delicato.
Ma cos?
Non importa ci che sembra o pensiate che sia: lo saprete giungendo a
destinazione.
Perch dobbiamo tenerli noi? chiese Lev.
Perch cos stabilito che sia. rispose il Pescatore.
E non ne porta uno anche Lei? insistette Lev.
Sono solo tre e non possono viaggiare insieme, si distruggerebbero rapidamente a vicenda. Quindi per non creare ingiustizia o privilegi, ne avete
ricevuto uno a testa. Mi raccomando: prestate molta attenzione e prendetevene cura fin da subito. Ragazzi, vi auguro una buona notte. A domani
mattina.
Mentre erano coricati di fronte al fuoco:
Vasily!
Dimmi, Evgeny.
Quanto tempo che siamo qui?
Quattro giorni, se consideri anche quello dellarrivo.
Mi sembra gi uneternit. Secondo te riusciremo mai a tornare a casa?
Non lo so, Evgeny, non lo so. Ora riposiamo e attento a quel coso.
Ma come si fa a dormire con questa cosa delicata tra le mani?
Con molta attenzione, Evgeny, con molta attenzione.
Ma se sto attento, allora non posso dormire.
Non so darti una risposta; ho anche io lo stesso tuo problema.
Sssssss Fate silenzio ora. disse Lev rivolgendosi agli altri due.
Il tempo sembrava essersi dilatato: erano giorni di adattamento al nuovo
clima, alla nuova alimentazione nuove luci, suoni, profumi, esseri viventi nuove condizioni di vita. Nei giorni a seguire i ragazzi mangiavano,
bevevano, parlavano, esploravano le vicinanze senza che il Pescatore gli facesse pi da guida, svolgevano i loro compiti sociali e dormivano, sempre

CAPITOLO VI

117

Mario Gherlone

ciascuno con il proprio oggetto che lo accompagnava ovunque, giorno e


notte. In alcuni momenti la sua presenza li innervosiva, in altri era causa di
attriti e scontri verbali per comportamenti maldestri che mettevano a rischio lintegrit dei rispettivi fagotti. Il Pescatore se la rideva osservando le
scene; a volte enfatizzava i loro comportamenti dando ragione alluno o
allaltro e questo contribuiva ad alimentare le loro discussioni, la loro divisione, laltalenarsi dei loro umori.

Mario Gherlone

119
Potrai comprendere tutti,
ma non riuscirai a farti comprendere da tutti,
tranne da coloro che
abbiano almeno il tuo stesso livello
energetico e di consapevolezza.

Mario Gherlone

el pomeriggio del quinto giorno, Oleg ricevette la seconda visita di


Nelli. Una certa intesa sul linguaggio di comunicazione si era instaurata tra loro la sera prima, quindi Oleg inizi a fare domande pi precise.
Chi il signore della piramide? disse disegnando la piramide e un omino in cima.
Il ragazzino rispose nella sua lingua: M oc tez um a l lh uic a m in a, figlio di
Hui tzi lh uitl, Moctezuma il quinto Ta tl oa n i.
Tatloani? Oleg non comprese il significato letterale, ma dal mimo del
bambino sembrava voler dire Colui che Parla, lOratore.
Ehm in quale anno siamo?
Il bambino rimase attento e serio senza rispondere; Oleg allora prese il suo
legnetto, fece un quadrato e inizi a scrivere numeri dalluno al trentuno; il
ragazzino guardava, ma continuava a non capire; Oleg aggiunse allora tre elementi per precisare meglio la sua domanda: un cerchio vuoto sul numero
uno, una mezza luna al centro e un cerchio pieno sul numero trentuno. Questo accese un sorriso sul viso di Nelli che mostr daver capito: cancell il
quadrato e disegn un grande tondo cui fece seguire una serie di segni indecifrabili. Oleg allora lo interruppe facendogli segno di s e di attendere; cancell
con la mano tutti i disegni a terra, con il legnetto segn dodici mezze lune, le
chiuse tutte con un unico cerchio disegnando i raggi del sole intorno; a parte
disegn diciotto soli, quindi fece segno verso se stesso, indic contando i
18 soli e di nuovo indic se stesso. Nelli continuava a mostrarsi molto intelligente: ne cancell otto e indic se stesso come per dire che aveva dieci anni.
Fantastico! Stiamo comunicando. esclam sorpreso Oleg.
Allora tent di capire in che anno si trovassero armando qualcosa di simbolicamente pi complesso: disegn una sorta di mappa, una specie di citt
con tre casette e tre uomini; cerchi tutto e mise i raggi di un sole; poi a

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

parte fece un altro sole con dieci casette e dieci uomini, inser in una
delle case un uomo pi grande ed uno pi piccolo, facendo capire che
erano loro due; alla fine un con una linea e una freccia i due soli, solcandola ripetutamente. Cosa avesse inteso il ragazzino non era certo; sta
di fatto che inizi a scrivere una serie di punti, linee e ovali che Oleg
non riusciva a comprendere; Nelli si rese conto e cancell tutto; si guard intorno e raccolse dei sassolini, li ammucchi tutti e si sedette a fianco di Oleg; prese un sassolino e lo lasci solo a terra; ne prese due e li
mise in linea separati dal primo, quindi ne prese tre mettendoli in linea
separati dai precedenti; successivamente anzich mettere in linea quattro sassolini prese dalla mano di Oleg il legnetto dritto e lo pose a terra
in sequenza. Oleg pens che gli stesse insegnando a contare nella sua
lingua, o meglio, nella sua scrittura. Nelli seguit fino alla ventesima
combinazione di punti e linee; allora Oleg fece una prova per essere certo di avere inteso bene: prese un ramoscello e segn due linee, quindi
indic Nelli, che sorrise; poi aggiunse una terza linea, pose sopra allineate tre pietruzze e indic se stesso; il ragazzino sorrise ancor di pi facendo cenno di s con la testa. Oleg ebbe la certezza che linsegnamento
che stava ricevendo trattava di numeri e quello che lui aveva scritto erano let del ragazzino e la sua.

Nelli allora, prendendoci gusto, inizi a dare un nome ad ogni numero.


Oleg consider che fosse pi importante che imparasse lui la loro lingua
piuttosto che il contrario, quindi si arm di pazienza e incoraggi Nelli a
proseguire.

CAPITOLO VII

1 Imix

2 Ik

7 Manik

8 Lamat

4 Kan
10 Ok

3 Akbal

6 Kimi

9 Muluk

11 Chuwen

12 Eb

17 Kaban

18 Etznab

13 Ben

14 Ix

19 Kawak

20 Ahau

16 Kib

Mario Gherlone

5 Chikchan

121

15 Men

Nonostante il ritmo della vita sul posto sembrava scorrere lentamente rispetto allepoca degli anni 2000, le notizie parevano viaggiare rapidamente;
qualcuno doveva aver riferito delle lezioni di Nelli a Oleg. Il giorno dopo,
infatti, anzich andare alla piramide fu portato, senza essere legato ai polsi,
in una casa in pietra; qui trov Nelli e un adulto dallo sguardo serio, vestito
con una sorta di tunica corta e scura.
Mi chiamo I zt ac oy o tl. disse luomo facendo cenno a Oleg di mettersi
seduto Noto la tua espressione di sorpresa e la tua domanda interna che
dice: Come faccio a comprendere questa persona, se non conosco il suono
delle sue parole? Oleg annu con la testa senza dire nulla. Semplice: in
questo momento sto aiutando te e Nelli ad elevare il vostro livello di coscienza e lo far fin quando sarete capaci di sostenerla da soli. Allora, tu
potrai comprendere tutti ma non riuscirai a farti comprendere da tutti,
tranne da coloro che abbiano almeno il tuo stesso livello energetico e di
consapevolezza a meno che tu apprenda la nostra lingua; ad esempio la
popolazione, i guerrieri, lImperatore e gli stessi sacerdoti della Citt Sacra
non intenderanno se parlerai la tua lingua, mentre tu arriverai a poterli capire; ti suggerisco di evitare di far comprendere loro la tua abilit questo
ti dar una sorta di vantaggio oltre che garantirti una maggiore sicurezza.
Oleg fece cenno di aver compreso.
Qual il tuo nome? domand luomo.
Oleg.

Mario Gherlone

122

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Sai perch sei qui? intendendo dire nella sua casa.


Veramente non so nemmeno come ci sono arrivato qui. riferendosi
Oleg al suo salto nel tempo.
Capisco. rispose luomo Spero tu riesca a comprenderlo presto; nel
frattempo ti d il benvenuto nella mia casascuola. Nellesperienza che vivremo ci seguir anche il nostro amico Nelli.
Dopo la presentazione iniziarono le lezioni per apprendere la lingua e i numeri. Durante quella interessante e intensa giornata Oleg si domand pi
volte perch stavano condividendo con lui le loro conoscenze; poi gli venne
in mente che, dopo tutto, forse non erano tanto interessati a condividere la
loro vita con lui quanto a insegnargli la loro lingua, perch potesse comunicare con loro e rispondere alle loro domande. Se fosse stato cos, questultimo ragionamento contraddiceva la raccomandazione appena ricevuta.
Quel giorno Oleg apprese i numeri di base e come riconoscere le loro rappresentazioni con immagini.
Non sembravano conoscere la carta n tantomeno il papiro come gli antichi Egizi o comunque quel giorno non la vide; usavano invece delle
tavolette poco spesse, grandi circa un palmo e mezzo per lato; contenevano una sorta di densa argilla sulla quale incidere segni con la punta di
un osso. Quando la tavoletta era piena, o cera unaltra tavoletta oppure
la si cancellava con una paletta portando la superficie nuovamente liscia
e scrivibile. Oleg apprese che ogni numero rappresentava un Dio e allo
stesso modo anche i nomi dei giorni rappresentavano ciascuno il nome
di un Dio.
Non usavano segni che raffigurassero lettere di un alfabeto, ma figure come
gli Egiziani al tempo dei Faraoni; era una modalit di scrittura molto pi
complicata del sistema europeo; saper scrivere o meglio saper comunicare
in forma scritta era di fatto unarte. Nelli affiancava Oleg divertendosi a vederlo studiare, mentre il Maestro restava serio. Oleg pensava che lo facesse
per dovere di ruolo; almeno questo era un elemento in comune con il mondo dal quale proveniva. Si domandava: Sar uno di quegli insegnanti che
si atteggiano? O forse serio di carattere? Sar perch in presenza di uno
straniero per lui alieno? Oppure di quegli insegnanti a cui piace incutere
timore negli alunni? Magari un insegnante che non fa il mestiere che gli
piace.

Mario Gherlone

CAPITOLO VII

123

Niente di tutto quello che pensi, Oleg, e grazie per avermelo ricordato.
disse sorridendo il Maestro sconvolgendolo per un momento.
Cosa? Di cosa sta parlando?
Delle tue supposizioni circa la mia seriet.
Oleg arross nellimbarazzo, domandandogli se leggesse il suo pensiero.
Non esattamente. rispose il Maestro Tranquillo, ti capisco. Ho conosciuto molti insegnanti del tipo che tu pensi; credo fermamente che siano delle
povere anime, dei poveri esseri umani che, collocati dalla societ in un determinato ruolo, vengono lasciati liberi di fare molti danni ai ragazzi e quindi alla
solidit della societ del futuro. Un insegnante non dovrebbe essere un insegnante senza avere e conservare nel tempo amore per lessere umano e per la
sua evoluzione; un insegnante deve sentirsi responsabile del livello evolutivo
della societ in cui si vive, senza scuse o alibi e alla stessa stregua dei genitori;
entrambi i ruoli concorrono allo sviluppo dei ragazzi, i futuri adulti, lavoratori, guerrieri e governanti della societ del domani. Ahim, la maggior parte di
loro ignora che uno studente in grado di apprendere meglio se linsegnante
trasmette serenit, se questi si adopera per facilitare lapprendimento, oltre
che limitarsi a insegnare ed esprimere giudizi. C molta differenza tra facilitare lapprendimento e insegnare unenorme differenza. Molti invece
del loro ruolo ne fanno uno status o una posizione di potere e dominio, dimenticando il motivo, la missione, il perch del loro esistere e della loro nobile funzione nella societ; s, potranno dire di essere economicamente poco
considerati, ma allora perch hanno scelto di essere insegnanti? Lo stesso
dramma colpisce molti uomini di medicina, che non esercitano la loro opera
per amore della salute delle persone; sacerdoti, che non praticano il sacerdozio per il risveglio delle coscienze e levoluzione dellessere umano; ingegneri,
che progettano senza tenere conto dellimpatto ambientale e della durevolezza delle loro costruzioni; governanti, che non operano per il bene del popolo
al servizio del popolo e della civilt cui fanno parte, ma per avidit di potere.
Oleg, nel tuo paese, nel tuo Tempo, era diverso?
Beh, veramente no; quanto Lei dice di qui, sembra quanto avviene dalle mie parti.
Tutto si ripete allora senza che lessere umano intenda e comprenda gli
insegnamenti della vita. disse sconfortato il Maestro Iztacoyotl terminando: Andiamo avanti con il programma.

Mario Gherlone

124

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Oleg continuava ad avere urgenza di formulare domande per sapere dove


si trovava, e, per quanto assurdo fosse, per capire in quale epoca, perch gli
sembrava di vivere in un sogno dalle percezioni molto reali.
Chi erano loro in realt? Come poteva lui essere arrivato l? Dove si trovavano i suoi fratelli? Si erano salvati dallincidente? Che ruolo e potere
avevano il tipo sulla piramide e la ragazza incontrata al lago? Quali intenzioni avevano con lui?. Poi giunse allennesima conclusione: Forse non
hanno cattive intenzioni con me; le attenzioni ricevute nel palazzo, incluso
oggi la scuola; non possono essere cos diabolici da insegnarmi a parlare,
per usarmi e carpirmi informazioni e poi. Oleg non aveva ancora assistito ad alcun rito di sangue, anche se non aveva avuto molta libert di muoversi per la citt.
Al termine di quella giornata di lezione, rientrando verso la casa-prigione,
lungo la strada inizi ad osservare che, ovunque lui andasse, Nelli lo seguiva. Oleg si domand se i suoi genitori sapessero della sua frequentazione o
se il ragazzino fosse orfano. Quando giunsero davanti alla casa-prigione, la
guardia fece cenno di continuare scortandoli alcune centinaia di metri pi
avanti in un altro luogo, dove intravidero una costruzione diversa dalla prima che quasi sembrava una casa privata: aveva unapertura sulla parete laterale come una normale finestra, consentendo alla luce e allaria di entrare
liberamente; al centro della finestra cerano due legni conficcati verticalmente nelle pareti come una sorta di antiintrusione. La guardia li invit ad
entrare e timorosamente Oleg entr seguito da Nelli. Gli interni erano
spartanamente arredati; Oleg pens dapprima di trovarsi ospite a casa di
qualcuno, poi dalla comunicazione non verbale della guardia intese che sarebbe stato il suo nuovo alloggio. La guardia allora usc, restando fuori dalla porta. Nelli che era entrato con Oleg, indic la tavola e la frutta, poi un
vaso nellangolo della stanza con una sorta di coperchio.
Il cuore di Oleg, che aveva accelerato quando si rese conto di non tornare
nel luogo lasciato la mattina, rallent i suoi battiti entrando nella nuova
abitazione e, rassicuratosi, si avvicin a Nelli ringraziandolo. Oleg allora gli
fece una domanda, ma si rese conto che leffetto di sostegno della coscienza
del Maestro era svanito e che il livello di comunicazione tra loro era tornato
a quello del giorno precedente. Oleg voleva chiedere informazioni circa i
riti di sangue di cui aveva letto su qualche libro e che forse ancora si prati-

CAPITOLO VII

125

Mario Gherlone

cavano; torn un istante serio, fece una pausa e prese coraggio, tentando di
farsi capire attraverso segni e gesti: disegn a terra una mezza piramide e
mim con una mano laccoltellamento con estrazione del suo cuore e il taglio della sua testa; Nelli si spavent e corse via; la guardia si affacci per
capire cosa fosse successo e Oleg fece cenno come di non aver compreso
tale fuga.
Il giorno dopo Nelli torn per andare dallinsegnante; non era sorridente
come il giorno prima e Oleg tent a modo suo di scusarsi senza che gli fosse chiaro se Nelli comprendesse le sue buone intenzioni. Non fece pi
quella domanda al ragazzo per non turbarlo oltre, per la sua reazione gli
fece intuire che qualcosa di cruento si doveva ancora praticare; una persona che non avesse visto o vissuto indirettamente quellesperienza non
avrebbe reagito in quel modo.
Le mattine e i pomeriggi trascorrevano andando tutti i giorni alla casa
scuola. Nella sua epoca era avanti con gli studi, da l a poco avrebbe iniziato lUniversit, mentre ora si ritrovava a vivere di nuovo le elementari.
Inizi a segnare il tempo sul muro della casa come fanno i carcerati. Ora
riusciva gi a intendere diverse cose, mentre il suo linguaggio non lo seguiva di pari passo. Era sempre accompagnato dalla sua guardia, tanto da
iniziare a pensare servisse pi da protezione a lui che per gli altri; sembrava contenta del suo progredire e in taluni istanti, camminando dietro
Oleg, mostrava quasi orgoglio per essere la sua scorta.

Mario Gherlone

127
Non attaccheremo, useremo la pazienza.
Per, qualora gli eventi dovessero precipitare,
dobbiamo essere pronti a difenderci.
Ricordatevi: un vero guerriero
non attacca e non scappa, si confronta.

Mario Gherlone

entre Oleg continuava le sue lezioni in citt con il Maestro, per Lev,
Vasily e Evgeny i giorni sembravano scivolare con ben altro ritmo e
scadenziati da ben altre esperienze, fin quando giunse la mattina del giorno
della partenza.
Vasily, svegliati!
Cosa c, Lev? Sono gi sveglio.
Quella cosa ce lhai ancora con te?
S, certo.
Per la miseria! Questa cosa un incubo; stanotte, pi delle altre, ho dormito poco per paura di schiacciarla.
Io mi ci sto abituando. rispose Vasily.
giunto il momento di alzarsi e partire. disse il Pescatore, aggiungendo: Dormito bene?
Un accidente! rispose Lev Non ho quasi chiuso occhio.
E perch?
Ce lo domanda pure? Questo coso disse il ragazzo indicando il fagotto.
Ahahah, gi! Quel coso replic il Pescatore Bene, giunto il giorno
della partenza; prendete il necessario e partiamo.
Porca miseria Lev! Mi stavi quasi per rompere loggetto. disse spingendo il fratello pi in l.
Scusa, non me nero accorto.
Scusa un accidente! Fai attenzione a dove metti i piedi e a come ti muovi.
Ho detto scusa; e poi non farla cos tragica; se pensavi fossi pericoloso,
potevi anche addormentarti pi in l!
Ragazzi, mi avete stancato con le vostre stupide liti. disse Vasily Fate
quello che dovete fare in silenzio; ci aspetta una lunga giornata, avete dormito
poco, quindi non mi sembra il caso di sprecare energie in futili discussioni.

Mario Gherlone

128

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Il Pescatore non intervenne. Arrivati sul retro della casa domand: Come
si comandano questi cavalli?
Lev si fece avanti: Prima di tutto dobbiamo accorciare e adeguare le
redini; dopodich, lo monto, lo provo e poi le faccio vedere come si guida; a seguire Lei far altrettanto. Per un istante Lev si sent importante nellinsegnare qualcosa al Pescatore.
Tienimi un attimo la borsa dellacqua mentre salgo a cavallo. chiese Lev
a Vasily.
E come te la reggo se anche io ho lacqua e le coperte in mano, oltre il solito fagotto che si pu rompere?
Come pensi che faccia a salire con tutte queste cose senza rischiare di
rompere il mio? Vedi per caso delle staffe? Vedi per caso una sella?
Ma se io ti reggo le cose per salire sul cavallo, chi regger le mie mentre
io salgo?
Senti, usiamo il buon senso: tu reggi tutto mentre salgo, poi passi tutto a
me, sali a cavallo, ti avvicini e ti restituisco le tue cose.
Mmm mi sembra che questa volta tu abbia usato la testa. Facciamo cos.
Passatevi tutto quello che volete, ma non il vostro oggetto personale. ricord il Pescatore osservando la scena.
E come faccio a salire?
Come vuoi tu, ma senza lasciare loggetto. insistette luomo.
Lev prese loggetto, lo avvolse in un panno lungo creando un grande nodo
e se lo mise intorno al collo posizionando loggetto alle sue spalle. Poi prese
con una mano un gran ciuffo della criniera del cavallo e con uno slancio lo
mont; infine si fece passare le altre cose dal fratello.
Ben fatto! osserv il Pescatore.
Lev fece qualche decina di metri e torn indietro, mostrando al Pescatore
come si comandava il cavallo; poi lo lanci al galoppo e tornando indietro
si ferm solo a pochi passi dal Pescatore, che non si fece intimidire dallardita e pericolosa provocazione. Terminata la breve lezione salirono tutti a
cavallo seguendo i suggerimenti di Lev, e quando tutti furono in groppa, lui
orgoglioso si avvi a testa alta verso il lago.
Lev, dove pensi di andare? domand il Pescatore A meno che tu non
desideri andare da solo alla citt sacra, la direzione per Teotihuacn da
questa parte.

Mario Gherlone

CAPITOLO VIII

129

Tutti tranne Lev scoppiarono in una sonora risata; Lev cambi repentinamente di umore, chin la testa e si ritrov in coda alla piccola spedizione.
Ragazzi, disse il Pescatore fermando il cavallo dopo qualche passo e
girandosi verso di loro: alcune raccomandazioni durante questi giorni
di cammino: prestate molta attenzione; evitate di fare pi rumore del necessario e se dovete parlare, fatelo a voce bassa. Attraverseremo territori frequentati da guerrieri della citt e da balordi in cerca di facili tesori; voi sareste
un bel tesoro, unottima merce di scambio; non desideriamo essere visti o
sentiti, vero?
I ragazzi fecero cenno con il capo, ma i Pescatore volle assicurarsi chiedendo conferma.
Certo, Signore!
S, Signore!
Capito, Signore!
In fila iniziarono il loro viaggio; non si sentivano comodi a cavallo, perch
erano soliti usare la sella; percepire il contatto con la pelle dellanimale, con
il suo calore e sudore, non era cosa piacevole per loro, abituati a ben altro
comfort; fortunatamente sapevano cavalcare e questo gi era una difficolt
in meno da gestire in quellimprobabile viaggio.
Cavalcarono alcune ore prima di fermarsi per una pausa; giunsero sulla riva
di un fiume, l scesero e fecero abbeverare i cavalli; Vasily scendendo da cavallo fece un esplicito segno di disgusto agitando allaria la sua corta tunica
come per liberarla dallodore dellanimale che sentiva indosso lui che era
sempre stato preciso, ordinato e profumato. Il Pescatore osserv la scena e
non disse nulla. In lontananza si scorgevano grandi montagne, Evgeny allora incuriosito domand:
Cosa sono quelle due montagne?
Sono due vulcani. rispose il Pescatore.
Sono attivi?
Ogni tanto si attivano e sputano fumo e lava.
Hanno un nome quei vulcani?
C una storia sulla loro formazione; sedetevi e risposatevi mentre ve la
racconto. I tre sedettero su alcune rocce sul greto del fiume e si misero in
attento ascolto; luomo allora inizi:

130

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Una grande e pacifica popolazione viveva ad est oltre quelle


montagne: i Tlaxcaltechi. Il grande Imperatore azteca onnipotente, tutte le trib della valle e dei territori limitrofi gli pagano
tributi anche in termini di vite umane da sacrificare ai loro Dei.
Ma non tutti i popoli sottomessi sono felici, perch sono stanchi
di consegnare uomini, donne e ricchezze ai loro oppressori. Un
giorno, molto tempo fa, il capo di Tlaxcala decise che era giunto
il momento di liberare il suo popolo dalla dominazione azteca e
scaten una terribile guerra tra Aztechi e Tlaxcaltechi. La principessa Iztacchuatl, giovane e bella, era la figlia del capo di
Tlaxcala. Popocatpeti, uno dei guerrieri del suo popolo, un
giorno le confess il suo amore per lei e prima di partire per la
guerra chiese al padre di Iztacchuatl la sua mano; il grande capo
gli rispose che se avesse trionfato, sua figlia sarebbe stata sua
sposa. Popocatpeti vinse in tutti i combattimenti e al suo ritorno trionfale a Tlaxcala il capo della citt gli and incontro annunciandogli che la morte era venuta a prendersi sua figlia la
sera prima. Popocatpeti, confuso, prese tra sue braccia il corpo della principessa Iztacchuatl e inizi a scalare le altissime
montagne; giunse nel punto pi alto, il pi vicino al cielo, la pos
sulla cima e si inginocchi insieme a lei con una torcia illuminata
nelle mani, attendendo gli Dei. Linverno arriv e con esso anche
la neve che copr i loro corpi, formando quei due vulcani: il vulcano Popcatpeti e il vulcano Iztacchuatl.

Osservate bene il vulcano Iztacchuatl: sembra una donna stesa con una coperta bianca: si distinguono il capo, il petto, le gambe e i piedi.
una storia toccante e se qui ci fosse una donna ne sarebbe rimasta incantata! esclam Vasily.
Gi. aggiunse il Pescatore Dai, in piedi, riprendiamo il cammino; abbiamo molta strada da fare e il sentiero non semplice da percorrere.
Attraversato il fiume, il Pescatore fece cenno di fermarsi un attimo e fare silenzio; quindi ordin subito di entrare nella vegetazione addentrandosi di alcune decine di metri, fermarsi e scendere da cavallo, tenendosi bassi.

Mario Gherlone

CAPITOLO VIII

131

Dannazione! esclam Evgeny.


Silenzio! disse luomo C qualcuno che sta andando al fiume; ci siamo mossi appena in tempo; proseguiamo lentamente a piedi facendo un giro pi largo. Tenete bene il vostro cavallo.
Cos successo? domand Lev a Evgeny sottovoce.
Quasi rompevo loggetto scendendo da cavallo!
Trattieniti la prossima volta, qualunque cosa accada! Non vorrai mica attirare lattenzione di gente ostile?
S, ma
Zitto! Qualunque cosa tu provi, tienitela per te. In certe circostanze, solo
se c pericolo di vita, parla! Basta poco a giocarsi la vita. replic Lev.
Va bene, ora silenzio assoluto fin quando vi faccio segno che possiamo
parlare. sugger il Pescatore Seguite i miei stessi passi e non uscite dalla
via che traccio io. Non voglio che facciate pi rumore del normale; fate attenzione a evitare di calpestare rami secchi, sia voi che i vostri cavalli.
Camminarono in silenzio seguendo passo passo la via tracciata dal Pescatore;
dopo qualche ora giunsero in prossimit di una capanna, dove luomo fece
cenno di arretrare qualche decina di metri tenendosi accuratamente nascosti
e in silenzio. Aspettatemi qui; vado alla capanna, chiedo un poco di frutta
e torno. Non vi muovete per nessun motivo; i cavalli teneteli dietro qualche
albero dal fusto grande, in linea con la casa, e voi mantenetevi bassi.
Ch ima l li, sei in casa? buss il Pescatore.
Qualche istante dopo un anziano signore apparve dallombra dellinterno
della casa e restando sulluscio rispose: Ti saluto, amico mio, quanto tempo accomodati dentro! disse il vecchio rientrando in casa sostenendosi
con un bastone.
S, amico mio, sono passate molte lune.
Cosa ti porta da queste parti in giorni cos oscuri?
Cosa ti fa dire che i giorni sono oscuri?
Il vecchio porgendo una ciotola di spremuta di frutta al suo ospite rispose: LImperatore con la sua campagna espansionistica sta mietendo vittime ovunque; giunto fino ai mari dellest. Inoltre, anche se ormai sono
vecchio per vederlo, il Katun di sventura si approssima; tu sai cosa c
scritto nelle sacre scritture dei M aya Q u i c h, le sacre scritture ereditate
dagli Olmechi e rivelate a loro dai Progenitori:

132

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Sar unepoca di rovina.


Tutto andr perduto.
Sar il tempo del giudizio divino.
Ci saranno epidemie, calamit e carestie.
I governi cadranno in mano a stranieri
mentre i saggi e i profeti
moriranno o trasmigreranno.

Cosa possiamo fare noi per evitarlo, amico mio?

Mario Gherlone

Dobbiamo fare del nostro meglio, per noi stessi e per il mondo, senza aggiungere altro dolore
oltre a quello gi presente; e per contribuire
maggiormente a migliorare il mondo, dobbiamo
lodare, ringraziare, amare e comprendere.

Hai sempre il pensiero giusto per ogni cosa, vecchio amico mio. Ma, cosa
ti porta qui alla mia umile casa?
Sono in viaggio e avevo necessit di un poco di frutta
Ho tutta la frutta che vuoi; resta a cena con me e riparti domani mattina.
Resterei volentieri, ma ho urgenza di giungere a destino. Quando ripasser di qui, mi fermer e ti porter un dono; per non so dirti quando questo
possa avvenire; dipender da ci che accadr nelle prossime lune.
Mi preoccupi, parlando cos.
Tranquillo, il destino vuole che aiuti delle persone, ma in questo momento non ho idea di quanto tempo avr bisogno.
Va bene, non ti trattengo. Prendi tutta la frutta di cui hai bisogno; pregher gli Dei perch ti proteggano in pace.
Grazie, amico mio. Ne prendo solo un poco.
I tre ragazzi erano nascosti da un p e iniziavano a dare segni di impazienza, perch da quella casa non usciva nessuno.
Io vado a vedere cosa sta succedendo! disse Evgeny uscendo per un attimo allo scoperto.
Non fare lo scemo e nasconditi! Facciamo come ha detto lui. Aspettiamo!

Mario Gherlone

CAPITOLO VIII

133

Eccolo, sta uscendo. disse Lev, che teneva lo sguardo fisso sulla porta
di casa.
Luomo usc dalla casa portando con s una sacca; abbracci il vecchio e si
allontan in direzione dei ragazzi, senza destare alcuna curiosit.
Finalmente! esclam Evgeny Pensavamo fosse successo qualcosa.
Non sono andato al mercato; non si pu andare in casa di qualcuno,
prendere ci che serve e uscire; occorre socializzare, interessarsi agli altri,
specie con i vecchi amici e con gli anziani in genere. Un giorno sarete
vecchi anche voi; come vorreste che la gente si comportasse con voi, con
sincera cordialit, gentilezza, amicizia, oppure preferireste che vi usasse
brutalmente per i suoi fini o perfino vi ignorasse?
Gli ha detto di noi?
Certo che no; perch mettere in pericolo la sua vita? Non avrebbe avuto
senso. Meglio non sappia nulla; in questo modo chiunque dovesse fare domande, ricever risposte sincere e senza ombre.
Gli ha detto dove era diretto?
Assolutamente no, per lo stesso motivo.
Dai, dividiamoci ciascuno un p di questa frutta, saliamo a cavallo e proseguiamo il cammino.
I ragazzi montarono di nuovo a cavallo con non poche difficolt sempre
dovute alloggetto fragile e proseguirono. Pass circa unora quando, attraversando la folta vegetazione evitando i sentieri battuti, il Pescatore alz lo
sguardo verso uno squarcio di luce nella foresta e intravide del fumo; fece
subito cenno di fermarsi e proseguire lavvicinamento a piedi legando i cavalli ad un albero. Avvicinandosi cautamente, notarono il fuoco di un gruppo di quattro guerrieri armati vicino a un varco: era una sorta di ponte
creato con tre grandi tronchi, affiancati uno allaltro sopra una larga e profonda frattura nella roccia. Era indispensabile passare di l, era lunico
passaggio; diversamente avrebbero dovuto risalire la frattura per circa un
giorno e tornare indietro impegnandone un altro, ritardando il loro arrivo
a destinazione.
Torniamo indietro, ai cavalli. disse il Pescatore. Arrivati e guardandosi
intorno aggiunse: Portiamoli una cinquantina di passi verso la destra del
ponte, noi invece ci muoveremo appostandoci altrettanto sulla sinistra; se
gli animali dovessero fare rumore, i guerrieri andranno verso di loro e noi

134

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

saremo al sicuro con la possibilit di scegliere la strategia migliore. Poi da


una sacca sul cavallo tir fuori tre coltelli, e disse: Prendete! Non si sa
mai. Quindi estrasse da una custodia di stoffa tre lance in tre pezzi che
mont rapidamente, dandone una a testa: Queste sono per lo scontro a
distanza, il coltello invece per lo scontro corpo a corpo. Il Pescatore
tenne per s un quarto coltello e prese un arco con delle frecce.
Pensavamo fosse pacifico! osserv Lev.
vero quel che dici; preferirei evitare luso della forza parlando con loro,
ma sono certo che non ascolterebbero ragioni. Lidea di appostarsi ad
una certa distanza in attesa che vadano via. Non attaccheremo; useremo la
pazienza; per, qualora gli eventi dovessero precipitare, dobbiamo essere
pronti a difenderci. Ricordatevi:

Mario Gherlone

Un vero guerriero non attacca e non scappa,


si confronta.

Si spostarono sulla sinistra come stabilito, si sdraiarono pancia a terra tenendosi a debita distanza anche tra loro e restarono in attesa. Si udiva lo
scoppiettio della legna sul fuoco e i quattro parlare; un venticello inizi a
muovere le fronde degli alberi ammutolendo gran parte degli uccelli; qualche istante dopo i cavalli furono agitati da qualcosa, destando sospetto in
uno dei guerrieri che fece cenno agli altri di fare silenzio. Al rumore iniziale
si aggiunse un nitrito; la situazione stava iniziando a precipitare.
Cavolo, e ora che facciamo? esclam Lev sottovoce con preoccupazione.
Il Pescatore fece segno di restare bassi e in silenzio, poi disse al ragazzo che
gli stava pi vicino: Dov Evgeny?
Lev fece la stessa domanda a Vasily che, voltatosi e non vedendo nessuno,
rispose: Non lo so, era qui fino a qualche momento fa. Mi aveva detto che
si era dimenticato il suo oggetto sul cavallo, ma non pensavo che si allontanasse per tornare indietro.
Che il cielo ci illumini! Cosha nella testa vostro fratello? esclam sottovoce il Pescatore.
Due stanno andando verso i cavalli ora cosa facciamo? incalz Vasily.
Avvicinatevi, tenendovi bassi; ascoltatemi ora attentamente: restate qui e
osservate le mosse dei due che sono rimasti vicino al fuoco. Evitate in assoluto di farvi notare! Io andr da vostro fratello e sistemer i due che stanno

Mario Gherlone

CAPITOLO VIII

135

andando verso i cavalli. probabile che dovr creare altro rumore quindi
anche quei due si muoveranno verso di noi; a quel punto attendete venti
respiri dopo che sono entrati nella vegetazione, uscite avvicinandovi al fuoco e passate rapidamente il ponte; una volta dallaltra parte, urlate qualcosa
per attirare lattenzione delle due guardie, cos mi farete guadagnare preziosi istanti. Loro verranno verso di voi, ma voi con le vostre lance li bloccherete sul ponte senza lasciarli passare. Fate attenzione a non farli passare:
sul ponte loro non avranno molte possibilit dazione, ma se dovessero passare, per voi sarebbe finita. Fate cos, poi arriver e sistemeremo anche
quei due. Capito tutto?
S.
Certo.
Buona fortuna! disse il Pescatore e come un fantasma scomparve in un
istante nella vegetazione.
I due guerrieri aztechi restarono in piedi vicino al fuoco con lo sguardo nella direzione che avevano preso gli altri due. Evgeny era ai cavalli per recuperare loggetto, ma accorgendosi che due guerrieri lavevano avvistato e
stavano andando verso di lui, tir fuori il coltello e si nascose dietro lalbero insieme ai cavalli. I due si divisero per giungere nella zona da due direzioni diverse, prendendo nel mezzo lo straniero. Uno dei due guerrieri
aggir lobiettivo andando inavvertitamente incontro al Pescatore; la sua
attenzione era tale verso la zona dello straniero che non si rese conto di
avere alle spalle il Pescatore, che con un balzo lo neutralizz facendogli
perdere i sensi, senza ucciderlo. Nel frattempo laltro guerriero si avvicinava con circospezione dove si era nascosto Evgeny; il ragazzo, non percependo alcun rumore, fece un poco capolino con la testa sporgendosi dal tronco
dalbero dove era nascosto, e fu individuato; il guerriero inizi a correre
verso di lui come un lupo famelico; Evgeny sciolse rapidamente un cavallo
e con una grande pacca lo lanci verso il guerriero che, vistosi puntato da
quella strana bestia, si spavent e si gett a terra rotolando dietro un albero. Il Pescatore allora si avvent come un felino contro il guerriero colpendolo alla nuca e tramortendolo. Gli altri due aztechi restati vicino al fuoco,
alludire i rumori chiamarono i loro compagni senza ottenere risposta; presero allora a muoversi verso di loro. I ragazzi, seguendo scrupolosamente le
istruzioni del Pescatore, attesero che i due entrassero nella vegetazione;

Mario Gherlone

136

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

quindi si precipitarono verso il ponte arrestando la loro corsa bruscamente


prima di salirci, inchiodati dalla paura di attraversarlo appena si resero
conto del precipizio. Le guardie udirono lo scalpitio della loro corsa e tornarono indietro.
Corri Lev, corri! grid Vasily dandogli una spinta sulla spalla.
I due attraversarono i lunghi tronchi e giunti sul lato opposto della grande
frattura si voltarono puntando le lance verso il ponte; i due guerrieri, poco
dietro di loro, si fermarono bruscamente nel bel mezzo del ponte quasi perdendo lequilibrio, si strofinarono gli occhi e si guardarono lun laltro increduli.
Lev, pensano di vederci doppio! Ripeti quello che dico io, cos sentiranno
anche doppio e la confusione sar maggiore.
Io sono un guerriero!
Io sono un guerriero!
E voi siete morti!
E voi siete morti!
Il ponte mio!
Il ponte mio!
I due Aztechi rimasero confusi il tempo necessario a far giungere il Pescatore alle loro spalle senza che se ne accorgessero; prese loro le teste e le fece sbattere luna contro laltra, facendoli svenire luno sullaltro, evitando
che cadessero nel burrone. Ragazzi, ottima strategia! Complimenti! Lintelligenza ha prevalso sulla violenza. Aiutatemi a portare questi due verso il
fuoco.
I ragazzi aiutarono cautamente il Pescatore a spostare gli uomini muovendosi nel ristretto spazio sul ponte di tronchi; terminato, andarono nella selva per recuperare gli altri due trascinando anche loro vicino al fuoco; li
sdraiarono come se si fossero addormentati, poi il Pescatore prese uno dei
loro contenitori e gli bagn le bocche con il liquido contenuto.
Cos quella cosa che gli versa in bocca?
Quando si sveglieranno, avranno un forte mal di testa: penseranno di essersi ubriacati e aver sognato tutto. Qualunque cosa dovessero ricordare o
dirsi tra loro, sicuro terranno la bocca chiusa per non rischiare la vita con il
loro capo. Forza, riprendiamo le nostre cose. Evgeny e Lev: andate a prendere i cavalli e portateli qui. Vasily, prendi un ramo con le foglie e, dopo

CAPITOLO VIII

137

Mario Gherlone

che siamo passati tutti, cancella le tracce nostre, dei cavalli e del trascinamento dei corpi; cammina allindietro cos cancellerai anche le tue impronte; poi passa il ponte e cancella anche le tracce da questa parte fino alla
vegetazione; l ti aspettiamo noi. Pi tardi la pioggia confonder quel che
rimane del nostro passaggio. Dai! Sbrighiamoci prima che si risveglino.
Evgeny, sei un idiota! esclam Lev arrabbiato mentre andavano a prendere i loro cavalli. Per poco ti facevi ammazzare e facevi ammazzare anche noi; si pu sapere cosa ti saltato in mente?
Evgeny, consapevole del pericolo causato, non disse nulla; poi una volta
dallaltra parte e saliti sui cavalli, ringrazi il Pescatore dicendo: Signore
volevo dirle che ma sicuro di essere solo un Pescatore?

Mario Gherlone

139
Occorre osservare
non solo ci che in basso, la terra,
ma alzare la testa
e osservare anche lalto, il cielo

Mario Gherlone

ata la sorprendente rapidit di apprendimento di Oleg, il Maestro


inizi a trasmettere le nozioni base dei calendari, che nel corso
della loro espansione territoriale gli Aztechi assorbirono nella loro cultura
ed elaborarono.
Dovete sapere, disse rivolgendosi a Oleg e Nelli che per i Maya, e ancor prima per gli Olmechi, era fondamentale orientarsi in modo preciso
nellUniverso, perch ritenevano che l e non sulla Terra dovesse trovarsi la
loro casa di origine. Tra i M ay a Qui n ch, discendenti olmeca, esisteva una
casta di sciamani chiamati N ik Wa k in el, ossia coloro che guardano il centro
cosmico; questi entrando in uno stato mentale alterato, riuscivano a connettersi alla fonte universale della conoscenza traducendo sul piano materiale
le informazioni che percepivano. Ma la radice vera di questa conoscenza, e
con essa lelaborazione dei calendari, non stata frutto dellintelligenza
umana: stata ereditata dai discendenti dei Progenitori che migrarono da
Ah-t la tl, lultimo dei quali si chiamava K ukulk n, pi ancora conosciuto
come Quetzalcatl, il Dio Serpente Piumato.
Kukulkn insegn alle popolazioni allora primitive, ignoranti e totalmente disorganizzate tutto ci che sapeva; consegn loro un calendario
civile-rituale di 260 giorni chiamato T z o l k i n e il vero calendario, quello
astronomico solare di 365 giorni chiamato Ha a b. La combinazione tra
il calendario civile-rituale e quello astronomico, chiamato semplicemente calendario circolare, rappresenta il ciclo ottimale delluomo Maya di
52 anni. Lultimo Calendario quello di Lungo Computo: della durata di
5125 anni, relazionato alla vita della civilt e dei cicli del mondo. Il
popolo azteco in tutto questo non fece altro che fare propri questi strumenti conquistando i territori Maya, ma senza mai raggiungere la loro
reale conoscenza.

Mario Gherlone

140

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Dopo che il Maestro ebbe introdotto la spiegazione generale sui calendari,


Oleg prese coraggio e domand:
Maestro, in che anno o epoca siamo?
Linsegnante lo guard senza restare sorpreso dalla sua domanda; prese la
sua tavoletta e disegn la data. Ora laveva in mano, ma pur traducendola
non gli era chiaro in che anno fossero; la loro base di calcolo era infatti
diversa da quella conosciuta nellera contemporanea in Occidente, tradizionalmente divisa in Avanti Cristo e Dopo Cristo: loro non avevano la
storia spaccata in due dallevento della nascita di Ges Cristo, che qui
non poteva esser conosciuto; pertanto Oleg ricevette una risposta che
non gli serv a nulla, a meno di trovare qualche evento oggettivo e noto
alla storia dal quale dedurre la risposta. Oleg non sapeva nulla di quella
civilt, se non alcune informazioni storiche dopo la scoperta dellAmerica
e quanto visto in qualche documentario televisivo. Ah, se avessi internet
inserirei il nome dellimperatore su Google per capire in che periodo mi
trovo anche se non riuscirei a sapere lanno preciso in mancanza di
un evento preciso storicamente registrato., pens Oleg. Losservazione
di quella popolazione e di quella citt lo portava a concludere che doveva
essere unepoca antecedente la scoperta di Cristoforo Colombo e la conquista degli spagnoli. Rifletteva: Quel conquistatore spagnolo come si
chiamava? Ah s! Cortz. Cortz the killer, come lo definiva Neil
Young nella sua canzone qui non ancora arrivato, forse nemmeno
ancora nato. Il mondo per le popolazioni del vecchio continente deve ancora essere piatto e litaliano Cristoforo Colombo, anche lui, ancora potrebbe non essere nato.
Il Maestro richiam la sua attenzione poich i ragionamenti lo avevano allontanato dalla lezione, quindi continu: Anzitutto vorrei fare luce sulle
differenze tra la P ietr a del So le, in corso di costruzione e impropriamente
anche chiamata calendario azteca, che rappresenta la visione cosmica e storica della Terra secondo il popolo azteco, e i Calendari Maya citati poco fa;
anche se sono visivamente diversi, so che si crea confusione perch nella
Pietra del Sole vi sono rappresentati anche alcuni aspetti dei Calendari Maya: conosco bene il progetto e so chi la sta lavorando; non molto distante da qui.

CAPITOLO IX

141

Mario Gherlone

Immagini: La Pietra del Sole (calendario azteco) e lo Tzolkin (calendario maya)

Al centro, il primo cerchio: raffigurato il Sole O ll in Ton a ti uh, Signore del


Cielo; lintermediario tra gli uomini e le stelle in quanto al centro del
cielo. Fu disegnato dai sacerdoti con la lingua di fuori a forma di coltello di
ossidiana per via della sua sete di sangue umano; questa rappresenta
la quinta epoca, lattuale. Nel secondo cerchio sono raffigurate le quattro
ere passate, ossia le quattro epoche in cui la civilt umana si svilupp socialmente e tecnicamente ma senza elevare il proprio spirito, la propria
vibrazione; e ogni volta stata spazzata via dal pianeta quasi totalmente, rinascendo come razza umana: la prima epoca quella della Terra, la si vede
nellangolo in alto a destra del Sole centrale; in alto a sinistra del Sole c la
seconda epoca, quella del Vento; la terza in basso a sinistra ed lepoca
della pioggia di Fuoco; la quarta, in basso a destra, invece lepoca dellAcqua lultima, ossia quella del grande diluvio.
Maestro, sta parlando di una fine del mondo avvenuta in epoche precedenti o della prossima?
Dellultima, ovviamente, quando un ristretto numero di esseri, secondo i racconti sui libri sacri Popol Vuh (il Libro del Consiglio dei Maya Quinch) e
Ch ilam Balam (Sciamani Giaguaro), sopravvisse guidato da un uomo chiamato Tata e sua moglie Ne ne che, protetti da un dio, sfuggirono allinondazione
rifugiandosi in un grande albero svuotato e reso accessibile.
Davvero? Anche noi abbiamo una storia molto simile nella nostra cultura che strano.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Semmai questargomento lo potremo riprendere pi avanti; ora continuiamo; sar breve perch non voglio tediarvi con eccessivi dettagli. Nel
terzo cerchio sono rappresentati i 20 giorni di cui si compone ogni mese, e
ogni giorno identificato con il nome di un Dio, in particolare: Cipactli
(coccodrillo), Ehcatl (vento), Calli (casa), Cuetzpallin (lucertola), Catl
(serpente), Miquiztli (morte), Mzatl (cervo), Tochtli (coniglio), Atl (acqua), Itzcuintli (cane), Ozomatli (scimmia), Malinalli (erba divina), Acatl
(canna), Oclotl (giaguaro), Cuauhtl (aquila), Cozcacuauhtli (avvoltoio),
Ollin (movimento), Tcpatl (coltello di selce), Quiahuitl (pioggia), Xochitl
(fiore). Nel quarto cerchio sono visibili i 260 giorni di cui costituito il calendario Tzolkin, o calendario incompleto rispetto a quello astronomico
di 365 giorni , che usano i sacerdoti maya per assegnare i nomi ai nuovi
nati e per gestire le attivit agricole della comunit. I 260 giorni si ottengono moltiplicando le 52 caselle, in parte nascoste da alcune V, per 5, che
sono quei pallini che vedete in ognuna delle cinquantadue caselle e che
rappresentano lintervallo che intercorre tra i giorni di mercato; ci sono anche quattro raggi primari e altri quattro secondari fatti a V, che salgono
verso i cerchi quinto e sesto, che rappresentano il nord, il sud, lest, lovest
e gli altri quattro le direzioni intermedie. Il quinto e sesto cerchio rappresentano rispettivamente la terra e il cielo. Nel settimo cerchio si vedono
due enormi serpenti che delimitano il disco solare e si contrappongono in
basso; dalle loro fauci aperte emergono i volti di due divinit dalle sembianze umane che rappresentano le armi di Huitzilopochtli, ossia il dio del
Sole e della Guerra; a destra c il dio del fuoco Xiuhtecutili, che simboleggia il cielo notturno, e a sinistra il dio del Sole Tonatiuh, che simboleggia il
cielo diurno leterna lotta tra la luce e loscurit, tra il giorno e la notte.
Infine lottavo cerchio: incisi sulla superficie esterna della circonferenza
della pietra vi sono i simboli del firmamento, del pianeta Venere e dei raggi
solari.
Ora molto brevemente vi spiego i calendari, quelli fondamentali tra i diciassette che riportano altrettanti cicli astronomici (Sole, Luna, Venere,
etc). Iniziamo con lo Tzolkin e lHaab, ossia con i calendari realizzati per il
popolo per regolare i cicli della vita civile e agricola, per mettere in connessione luomo con i cosmo.
Lo Tzolkin si compone di 13 cicli (= mesi) di 20 giorni ciascuno: 13 il nu-

Mario Gherlone

CAPITOLO IX

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mero dei livelli celesti mentre 20 la base di calcolo del sistema maya e corrisponde al numero totale delle dita di un uomo, ossia 10 dita delle mani
pi dieci dita dei piedi. Gran parte delle attivit sociali sono basate su questo calendario, che divenuto la guida per interpretare lesperienza umana.
Lo Tzolkin chiamato Calendario Civile-Rituale o Calendario Sacro per
diversi motivi: rappresenta la fusione del cielo (il Divino) con il corpo (lessere umano); 260 giorni sono il tempo tra la semina e la raccolta del mais
nel sud dellantico impero maya; il mais anche la materia con la quale
allorigine fu impastato e creato luomo; 260 giorni il periodo molto prossimo di gestazione della donna. Il calendario usato per dare i nomi ai neonati, per decidere le date delle battaglie e le date dei matrimoni, quindi
potete ben immaginare la sua importanza.
Il calendario Haab, detto Calendario Solare o Astronomico o Agricolo,
invece una delle grandi eredit provenienti dal cielo: questo consente la lettura dei cicli del cielo per pianificare le attivit contadine; composto da
365 giorni ordinati in 18 mesi di 20 giorni ciascuno, pi 5 giorni ritenuti infausti, di ansiet, di grande riflessione nei quali ci si domanda Le nostre
offerte agli Dei sono sufficienti? Il debito che abbiamo pagato loro basta
per continuare la nostra vita su questa Terra? I rituali che facciamo per ricordare i sacrifici che loro hanno fatto per noi, sono sufficienti? Ragazzi!
continu il Maestro interrompendo il ritmo della lezione: Notate il potenziale equivoco che potrebbe esserci con la Pietra del Sole azteca?
S, chiara la confusione. La cultura azteca ha acquisito la cultura maya
cos si spiega.
Chiaro. rispose il Maestro e poi continu: La combinazione tra il calendario Solare e quello Sacro genera un terzo calendario detto Calendario
a Cerchio: questo si esaurisce ogni 52 anni, ossia il periodo della durata
media di vita di un uomo.
Fantastico, affascinante, per anche complicato! osserv al termine Oleg.
S, forse complesso, ma molto affidabile e preciso. C un quarto calendario, molto importante, chiamato Calendario di Lungo Computo che occorreva ai Maya per proiettare la propria civilt nel futuro, oltre i 52 anni della
vita media di un uomo; i Maya volevano guardare oltre e allora progettarono il Calendario di Lungo Computo. Anche questo calendario basato sul
numero 13 (che ora sapete essere il numero dei cieli), sul 20 (le dita uma-

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

ne), ma anche sul 360 che il numero di gradi di un cerchio perfetto nonch i giorni del Calendario a Cerchio senza i giorni infausti. Il Lungo Computo composto di 13 Baktun, che cos si compone: 1 Baktun 20 volte 20
Tun, e un Tun consta di 360 giorni.
Perch i Maya erano cos ossessionati dallo studio del cielo? Come mai
hanno dedicato cos tante energie allorientamento del cosmo? domand
Oleg.
Interessante domanda. Questa fu una conoscenza insegnatagli dai Grandi
Maestri, esseri pi evoluti discendenti dei Progenitori; gli fu insegnato a osservare ogni esistenza nel micro e nel macro, singolarmente e olisticamente,
ossia lunit con il Tutto, poich luno influenza in qualche modo laltro.
Tutti facciamo parte della stessa esperienza, solo che la dualit, di cui costituito gran parte del cosmo, incluso il nostro cervello, non ci consente in
modo naturale di rendercene conto; dobbiamo fare uno sforzo, come dire:
la nostra unghia del mignolo del piede sinistro vive una sua esperienza di
vita e di crescita rispetto al tutto che il corpo, dove questo influenza il primo e viceversa. Occorre osservare non solo ci che in basso, la terra, ma
alzare la testa e osservare anche lalto, il cielo, le connessioni e relazioni
causaeffetto tra i corpi celesti e la Terra. Tutto ci ha portato i Maya ad
accrescere la loro saggezza captando il ritmo con il quale si alternano le differenti energie contenute in tutte le cose, permettendo loro di evolvere
nellesperienza umana e sociale; tutto ci ha portato il popolo Maya ad interpretare i cicli della vita chiamando pi semplicemente tali comprensioni,
profezie.
Capisco, ho sentito parlare anche io di profezie: penso che siano solo superstizioni popolari, leggende e credenze tramandate magari qualche
coincidenza di eventi rispetto alla profezia pu verificarsi, ma solo una
coincidenza. Non cosi?
Caro Oleg, vero, esistono molte leggende e credenze popolari. Le stesse
profezie hanno subito nel popolo alcune deformazioni e addirittura ne sono state create altre false che hanno avuto solo il potere di controllare le
popolazioni. Ma le profezie sono vere, devono solo essere lette da persone
che sanno leggerle e applicarle ai tempi, persone sagge che abbiano sviluppato labilit di capire e comprendere le relazioni tra le cose, le relazioni tra
il visibile e lancora invisibile.

CAPITOLO IX

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Cosa intende dire con saperle leggere e applicarle ai tempi?


Intendo dire che:

Mario Gherlone

La profezia una legge ciclica universale.

da considerare alla stessa stregua della gravit o del sorgere del sole ogni
mattina; vi spiego con alcuni esempi: se sotterrassi un tipo di seme e dicessi
che tra un mese germoglier e tra tre mesi dar frutti rossi e succosi, che
chiameremo pomodori, per lo stolto sarei uno stregone, per lignorante sarei un veggente, per un religioso avrei pronunciato una profezia, invece per
il contadino che studia i cicli della natura sarebbe solo uno dei cicli presenti nel cosmo. E se annunciassi ad un bambino la morte di una farfalla in tre
giorni, avrei pronunciato una profezia nefasta? Se dicessi che un determinato albero tra sei Tun cadr, e tu avessi costruito la tua capanna adiacente,
sarei un profeta? Se il ciclo naturale delle cose stabilisce che ogni determinato numero di anni deve cadere molta pioggia, oggi potrebbe non creare
disastri o disagi perch l non vi abita nessuno, ma tra cento cicli Haab in
questo luogo potrebbe esserci un coltivazione di mais o potrebbe essere
stato costruito un villaggio, per cui la legge ciclica della pioggia, la profezia,
se ignorata, potrebbe distruggere la coltivazione e causare carestia a tutti.
La profezia una legge universale che usa parole convenzionali che devono
essere calate nelle epoche in cui queste cadono, e con intelligenza prevenute in modo tale da creare meno problemi possibili oppure pi opportunit
possibili. In altre parole potrei arrivare a dire che la profezia una legge
che porta in s una lezione per lessere umano, inteso come unit. Fin
quando questi sar separato dai restanti esseri viventi in ordini e classi, diviso al suo interno in razze e fazioni, e non sar consapevole di tale legge,
questa si presenter puntuale a lui senza che se ne renda conto e non potr
che viverla come una sfortunata sciagura umana o un castigo divino. Diversamente, luomo avrebbe la capacit di ingannare e rompere la profezia. La
profezia esiste come evento ciclico per essere vinta, per consentire levoluzione dellesistenza e non mi riferisco solo a quella umana.
Wow! Non lavevo mai vista sotto questa prospettiva. Per questo mi
porta ad unaltra domanda: perch esiste la ciclicit degli eventi e quindi
delle profezie? domand Nelli intervenendo.

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Nelli, sei distratto; ho appena concluso dicendo che le profezie esistono


per essere vinte, per consentire levoluzione dellesistenza.
Maestro, prima parlava della fine della nuova epoca: per quando prevista? domand incuriosito Oleg.
La quinta epoca terminer tra 543 anni del calendario astronomico, nel
giorno in cui, secondo la tradizione, Quetzalcatl discender di nuovo sulla
Terra. afferm con fermezza.
Oleg allora prese la tavoletta per sapere lanno che stava vivendo e, usando
i suoi numeri, sottrasse 543 anni dal termine del calendario maya noto nella
sua epoca, il 2012. Il risultato non lo rallegr; consider che mancavano ancora troppi anni allarrivo degli spagnoli; Oleg contava sul loro aiuto per
tornare in Europa in nave. Come terminer lepoca? Cosa accadr?
Il Maestro rispose severamente e concluse: Alla scadenza non accadr nulla di apparente o catastrofico... nulla si manifester nell'arco di una notte.
Comunque, questo un argomento che non possiamo affrontare ora. Per
oggi il tempo terminato.

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Si possono uccidere persone e
intere popolazioni
lasciandole fisicamente in vita,
uccidendo le loro menti,
spegnendo i loro sogni.

Mario Gherlone

uello stesso giorno Lev, Vasily, Evgeny e il Pescatore attraversarono


un altro tratto di selva senza problemi e senza fare incontri umani solo alberi e animali erbivori. Durante il cammino il Pescatore aveva
catturato una lepre per la cena e messa viva in un sacco.
Tra non molto piover; raccogliete della legna secca e caricatela con voi;
non lontano da qui conosco una grotta che buca la montagna piuttosto in
profondit, dove potremo rifugiarci per evitare di proseguire con la pioggia; sar ideale anche per accendere un fuoco senza essere avvistati.
Giunti allentrata, il Pescatore disse ai tre di portare i cavalli al ruscello l
vicino e di lasciarli liberi per mangiare. Dopo la cena li recupererete per
portarli dentro la grotta, evitando che allalba possano essere eventualmente avvistati da qualcuno.
Mentre stavano accudendo i cavalli, un forte tuono li scosse e poco dopo venne a piovere; sorpresi dallacquazzone i ragazzi presero a correre per raggiungere la grotta lasciando i cavalli al ruscello; quando giunsero allentrata,
trovarono luomo che aveva gi preparato un cerchio di pietre per il fuoco e
stava pronunciando alcune frasi tenendo viva la lepre tra le mani; poi, mentre
lanimale era immobile come avesse accettato il suo sacrificio, con un coltello
trafisse il suo costato allaltezza del cuore con un colpo secco e allistante lanimale mor; fece scolare tutto il sangue, lo scuoi, gli tolse le interiora, quindi
prese un ramo dritto e lo attravers da parte a parte, poggiandolo poi sulle pietre; infine prese due rami a forcella e li conficc a terra allestremit del circolo.
Ho preso la lepre solo per voi. Facciamo prima un fuoco che scaldi la
grotta e quando la fiamma diminuisce mettiamo la cena a cuocere. disse il
Pescatore. Appena la fiamma prese corpo, luomo impose le mani come se
si stesse riscaldando, e pronunci una preghiera di ringraziamento al fuoco,
quindi unendo pollice indice e medio della mano destra, fece un gesto sim-

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

bolico come una croce dentro un cerchio, infine sollev e apr la mano verso lalto.
Sedetevi intorno al fuoco, ragazzi. Oggi pomeriggio abbiamo cambiato direzione lasciando il territorio del lago e prendendo il sentiero verso nord,
verso le montagne, ma domani, dopo che il sole sar alto, punteremo di
nuovo a nordest, continuando ad evitare le vie battute e le zone di caccia.
Capisco. disse Evgeny.
Davvero? osserv luomo sorridendo.
Vasily era gi molto tempo che desiderava fare una domanda e sembrava
giunto il momento per farla: Signore, ho letto su un libro che gli Aztechi
sono sanguinari vero?
E il Pescatore, mentre aggiustava la legna del fuoco: Non so cosa sia un
libro, ma capisco il senso della tua domanda; anche qui abbiamo qualcosa
di simile al tuo libro.
Come sono fatti i vostri libri? chiese allora Vasily.
un unico lungo foglio piegato a pagine alterne.
Di che materiale fatto?
Sono fogli estratti dalla corteccia di fico selvatico lunghi sei passi; vengono stesi e battuti, gli viene gettata sopra della calce e, una volta secca, il tutto viene piegato a fogli alterni, pronto per essere scritto e poi letto.
Il Pescatore aggiust un paio di rami nel fuoco, quindi si sedette anche lui
e rivolgendosi ai ragazzi fece un respiro profondo e rispose: Vasily, non
mi sono dimenticato delle tua domanda: gli Aztechi sono una popolazione
guerriera con obiettivi espansionistici; se una popolazione non si sottomette alla loro legge e cultura, viene attaccata con la forza guerriera; gli Aztechi
ne assorbono le poche ricchezze e se il territorio ha valore si insediano sul
posto per gestirlo.
Io intendevo dire, se vero che tagliano la testa in rituali di sacrificio e
poi si mangiano il cuore!
C una credenza secondo la quale il sole per poter sorgere deve cacciare
la luna e le stelle; dato che la luna rappresenta laspetto femminile, accade
che ogni giorno venga sacrificata una donna e va da s che le donne chiamate al sacrificio sono di altri villaggi; a loro si aggiunge anche un gran numero di prigionieri catturati durante le loro numerose guerre.
Ma questa una crudelt assurda. Cosa accadrebbe se non si sacrificasse

Mario Gherlone

CAPITOLO X

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pi una donna? Il sole non sorgerebbe pi? assurdo, non affatto cos.
Certo, sono daccordo con te. Il sole sorgerebbe ugualmente, ma questa
credenza talmente forte e radicata nellanimo dei Consiglieri dellImperatore, dei Sacerdoti e dei Guaritori, che loro e tutta la popolazione non
prendono nemmeno in considerazione una diversa possibilit. Sono prigionieri della loro credenza. In verit, non so quanto lImperatore creda a questo; lui ovviamente nato vivendo questo rito, pertanto lo d per naturale.
probabile che questa credenza gli faccia anche gioco per esercitare il suo
potere supremo, tenere quieti sacerdoti e consiglieri, controllare il popolo e
alimentare quel terrore necessario a far sottomettere le popolazioni alle sue
mire espansionistiche. Comunque, credenza o convenienza che sia, ogni
giorno una donna viene sacrificata al Dio Sole perch questo possa sorgere,
illuminare e scaldare la terra.
I ragazzi ascoltando quelle parole rabbrividirono.
Non fate cos. Magari dalla vostre parti, nellepoca dalla quale provenite,
accadr qualcosa di simile solo in apparenza pi civile, ma di uguale risultato e spietatezza.
Beh, in verit nella nostra storia recente, per ci che Lei chiama credenze,
ed io aggiungo valori, si sono uccisi milioni di persone, disse Vasily
soprattutto di religione giudea, di pelle scura, omosessuali e handicappati,
piuttosto perch di razza ritenuta arbitrariamente diversa o inferiore. C
stato un tempo in cui un popolo fu guidato da un personaggio sanguinario,
Adolf Hitler, che con la sua sete di potere da superuomo intendeva far prevalere nel mondo la razza ariana, per lui una razza pura con caratteristiche
superiori e divine; cos scaten una grande guerra con molte nazioni e per
questo morirono milioni di persone. Alcune correnti di pensiero esoterico
dicono che lui sia stato un esattore karmico e quindi quel che fece fu compiere una missione, senza potersi esimere dal perseguirla. Invent anche
dei cosiddetti campi di concentramento, dove molti uomini e donne furono
vittime di esperimenti e torture.
Cosa sono i campi di concentramento?
Sono recinti nei quali venivano confinati uomini e donne in schiavit, sottoposti a duri lavori manuali in regime alimentare insufficiente per poi essere uccisi in camere a gas e i loro corpi cremati nel fuoco. In pratica era una
forma di pulizia razziale.

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Ah! drammaticamente interessante quello che dici. Quindi anche nella


vostra epoca luomo continua ad uccidere e fare mattanze per credenze e
per potere. concluse il Pescatore.
Molte altre cose sono accadute nei nostri tempi. seguit Vasily Anche
dove siamo nati noi sono morti milioni e milioni di persone; di questo si
parla meno, anzi quasi per nulla, considerando solo Hitler tra i pi sanguinari dellepoca; ma anche in Russia con Stalin e altri dittatori succeduti sono accadute terribili atrocit: sono morte almeno quattro volte le persone
perseguitate da Hitler in campi che dalle nostri parti si chiamano Gulag. E
chiss quanti sono stati sepolti nellimmenso territorio russo. Ma di questo
non si parla, criminalizzando solo il popolo tedesco. Forse perch i Russi
sono tra quelli che hanno vinto la grande guerra; forse perch i vincitori
non si possono accusare di nulla. Io sono russo, ma mi vergogno di quello
che molti di noi al potere hanno fatto contro il loro stesso popolo, contro il
loro stesso sangue.
Quanto mi state raccontando mi ammorba il cuore. Ragazzi, eravate in
guerra prima del vostro arrivo qui?
No, nel nostro paese e in quelli civili non ci sono pi guerre o almeno non ci
sono guerre cos come si pu comunemente intendere: oggi nel mondo civile si
combattono guerre economiche per fare economia non puoi uccidere la
gente, chi consumerebbe altrimenti? rispose Lev.
Cosa intendi dire per civili?
Intendo dire che ci sono paesi nel terzo e quarto mondo, ancora incivili,
in cui ci sono guerre convenzionali e stragi razziali
Terzo e quarto mondo? Il mondo uno! esclam ingenuamente il Pescatore.
S, un modo di classificare i livelli di povert e civilt nei paesi del mondo. aggiunse Lev.
Ma Vasily intervenne: Ma di quale civilt parli? Oggi i paesi civili non
spargono sangue in casa propria, ma fanno le guerre in casa di altri per rubargli e succhiargli le risorse naturali, esattamente come fanno qui gli Aztechi. Avete visto in Iraq cosa successo qualche anno fa? rivolgendosi ai
fratelli. E in Africa quanti milioni di persone sono state trucidate per
guerre tra trib sponsorizzate da nazioni interessate ai loro diamanti, oro,
gas e petrolio? Quante popolazioni africane soffrono la fame pur avendo

Mario Gherlone

CAPITOLO X

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un sottosuolo ricco, schiave di aziende straniere e governanti corrotti: questa la chiami civilt? Le persone fanno finta di non sapere, comodamente
sistemate nelle loro case, consumando pranzi e cene di fronte alla televisione, guardando il notiziario come se stessero vedendo una fiction, senza pi
sensibilit e senso della realt; quelle stesse persone che vanno poi in Chiesa a pregare in ginocchio, a stringersi la mano in segno di pace e infine
mandano un SMS ad una associazione per donare il loro contributo, che altro non che un falso e squallido tentativo di pulire e liberare la loro coscienza; lo stesso vale per quei milioni di persone, dicasi religiose, penitenti
e fedeli, che vanno alla Sinagoga o alla Moschea o in qualunque altro tempio e luogo di culto ma cosa pregheranno? Che civilt mai questa?
demoralizzato dalle sue conclusioni aggiunse: Purtroppo le cose non sono
cambiate rispetto a questo tempo, non vedo differenze. E per qualche
momento fu silenzio.
Intervenne allora il Pescatore: Fare la guerra con spargimento di sangue
la cosa pi evidente agli occhi dei pi, ma voglio elevare il vostro grado di
visione e osservazione: luomo non uccide se stesso soltanto togliendo la vita al proprio corpo.
Cosa intende dire?
In tempi di pace apparente ci sono altri metodi per uccidere senza spargimento di sangue, ma non per questo non devono essere considerati alla stregua di guerre o violenze di sangue; si possono uccidere persone e intere
popolazioni lasciandole fisicamente in vita, uccidendo le loro menti, alterando
o spegnendo i loro sogni, facendole credere nelle loro debolezze, instillando
nelle loro menti paure come fanno i governi, o sensi di colpa come fanno le
religioni; questo anche peggio! Se ti tagliassero fisicamente la testa, si tratterebbe in fondo di un solo istante: un colpo e via! Invece, diverso molto
diverso addormentare la coscienza lentamente imprigionare lessere
dietro sbarre invisibili, mantenendo il corpo attivo biologicamente per sostenere il sistema e le ricchezze di pochi, usandolo come alimento per la Terra, come una fonte di energia dalle sembianze umane. Questo pu durare
tutta la vita, se un individuo non trova il modo e la forza di risvegliarsi, di
rendersi conto, di lavorare per spezzare le catene di questa schiavit travestita e venduta sotto le malcelate vesti della libert. Non credete sia molto
pi drammatico e disumano di una qualsiasi pratica azteca? una lenta in-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

consapevole agonia; equivale a non vivere. Questa morte. Lindividuo cos


distratto e sconnesso da se stesso non pi un essere umano, ma qualcosaltro.
una marionetta senza fili, una macchina, un robot umanoide. aggiunse Vasily.
S, la vita della maggior parte delle persone si pu definire con le tue parole. incalz il Pescatore osservando tutta lenergia che Vasily aveva emesso nella sua affermazione.
Cosa intende per alimento di questa Terra e cosa vuol dire che pu
durare? Significa che si pu evitare? chiese Lev.
Bravo Lev! Hai colto la sfumatura; certo, si pu evitare, ma per entrare in
questo processo di risveglio occorre dapprima rendersi conto di essere addormentati. Occorre rendersi conto di non rendersi conto, e per accedere
a questa consapevolezza necessaria in primo luogo una sorta di ribellione
mentale, il rifiuto di accettare le cose cos come le percepisci e cos come ti
vengono presentate di fronte ai tuoi occhi e raccontate alle tue orecchie;
per questo importante sviluppare la capacit di osservare, tanto a livello
micro quanto a livello macro; saper fluire nelle circostanze senza lasciarsi
coinvolgere, anche quando gli eventi travolgono la sfera personale e familiare, diversamente viene meno la lucidit mentale di trovare le soluzioni
per superare i problemi in modo adeguato; occorre autoosservare le proprie reazioni mentali ed emotive di fronte agli eventi, comprendendone la
radice, ossia, il condizionamento ricevuto che scatena la reazione; per lanalisi occorre usare lintelligenza pura e non corrotta.
E quando parla di alimento della Terra? incalz Evgeny come era solito fare.
Il significato di alimento per la Terra evidente: il solo fatto che tu
mangi, ti vesti, evacui, hai unabitazione, ti sposti da un luogo ad un altro,
genera movimento, consumo, commercio; stai generando una forma di
energia che altri accumulano; tu di fatto ti trasformi in una fonte di energia
per il sistema.
Non capisco come la gente e anche noi, fino ad oggi, non ci siamo resi
conto di questo meccanismo diabolico. O magari lo sa e non fa nulla, perch ha paura di restare sola, di sentirsi isolata o ghettizzata.

CAPITOLO X

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Gi, la paura osserv il Pescatore

Mario Gherlone

La Paura nemica della volont; la volont ci


che ti spinge ad agire, la paura ci che ferma e
ti rende debole. Ignora la tua paura! Quando hai
paura, non puoi agire, non puoi difenderti, e se
non puoi difenderti, muori.

La questione della paura mi chiara, ma quel che si diceva poco prima


non molto. replic Evgeny E tu Vasily?
Non so, qualcosa in me dice che cos, ma ho bisogno di comprendere
meglio.
semplice: replic il Pescatore un modo quello di accelerare il tuo
ritmo di vita lasciandoti la possibilit solo di reagire secondo i condizionamenti e scopi del sistema, evitando che tu possa avere tempo utile per pensare e quindi agire. Che parola posso usare per spiegarmi meglio?
In automatico? In modo meccanico? intervenne Vasily.
S, credo che siano le parole giuste nella vostra lingua; lo leggo dalla tua
energia; nelle lingue dei Toltechi, degli Aztechi e dei Maya non esistono questi termini. Dicevo: le persone reagiscono meccanicamente appunto di
fronte alle diverse circostanze della vita e molta gente si converte facilmente
in vittima. Rifletteteci: quando qualcuno vi adula o vi lusinga, sorridete;
quando vi umilia, soffrite; insultate se vi insultano; ferite se venite feriti. Non
siete mai liberi: i vostri simili hanno il potere di farvi pendolare dallallegria
alla tristezza, dalla speranza alla disperazione, secondo le loro necessit, secondo il loro vantaggio; in questo modo, senza rendervi conto, voi reagite
non agite, e pertanto non avete potere su voi stessi; gli altri vi controllano.
molto duro ci che dice. intervenne Vasily con tono riflessivo, guardando il fuoco. Poi alz la testa: Ma qui non c un ritmo di vita elevato,
agitato, rapido mi sembra tutto lento.
S, caro ragazzo, forse ai tuoi occhi il ritmo di qui pu sembrare molto lento,
ma se avessi la possibilit di andare in citt, al mercato della citt sacra, vedresti ben altro ritmo. Ma comprendo il vostro scetticismo in merito, lo vedo dalle
vostre elevate attivit cerebrali. Nel tempo da cui provenite i ritmi saranno come nel mercato di Tenochtitln moltiplicati per dieci, per trenta, forse anche
per cento; le vostre onde cerebrali sono il conseguente risultato delle solleci-

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

tazioni cui siete stati sottoposti per lungo tempo. Iniziate a rendervi conto gi
di questo o non potrete iniziare il processo di risveglio.
Come possiamo iniziare?
Risvegliati! Renditi conto!
Di cosa? esclam Evgeny.
Il Pescatore sorrise facendo silenzio un momento come per evidenziare la
reattivit di Evgeny e la sua impazienza, e poi aggiunse:

Mario Gherlone

Voi non siete ci che credete di essere:


avete un corpo, ma non siete il vostro corpo;
avete emozioni, ma non siete le vostre emozioni;
avete pensieri, ma non siete i vostri pensieri.

E CHI siamo, COSA siamo?! esclam Evgeny.


Prendendosi ancora un momento, il Pescatore seguit: Avete mai visto il
vostro viso o il vostro corpo riflesso nellacqua di un lago o di una pozza?
Nellacqua non mi sembra, ma allo specchio s.
Non conosco esattamente la parola specchio, ma intuisco che si approssima a ci che intendo dire. Lev, cosa hai visto?
Ho visto me stesso.
Tu pensi di essere ci che hai visto?
Certo, perch no?
Vi prego, seguitemi tutti nel ragionamento, anche se mi rivolgo a Lev: se
tu pensassi di essere quello che hai visto e io tagliassi le tue braccia e le tue
gambe, penseresti di essere ancora tu?
Beh, s, penserei ancora di essere io.
Ah che interessante! Quindi non sei le tue gambe e le tue braccia. Cosa
sei allora, o meglio, dove sei, in quale parte del tuo corpo?
Tutti restarono ammutoliti, naufraghi tra i loro pensieri; poi Vasily si pronunci dicendo: Io sto qui dentro indicando la testa e tutto il resto
al suo servizio; ogni cosa, ogni parte del mio corpo, interna ed esterna, al
servizio luna dellaltra. Sono tutte parti interdipendenti.
molto importante quello che dici, per incompleto incompleto.
Anche ci che sta dentro la tua testa, quella massa grigia, materia al servizio degli altri pezzi di materia del tuo corpo. Mi piace la parola che hai usato: interdipendente la user anche io. Ma continuiamo. Cosaltro avete

Mario Gherlone

CAPITOLO X

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da osservare nel ragionamento che stiamo facendo? chiese rivolgendosi a


tutti i ragazzi.
Allora se io non sono ci che vedo allo specchio, scusi, riflesso nel
lago, intervenne Lev allora cosa sono?
Il Pescatore: Non cosa, ma chi sei. Questa una risposta alla quale
dovrete giungere voi. Non posso suggerirla n darla io, perch sarebbe la
mia risposta. La risposta dovete trovarla dentro ciascuno di voi.
Ma quante risposte dobbiamo trovare dentro di noi? Chi ha il tempo per
fermarsi a riflettere su tutto quel che suggerisce? lament Evgeny.
Capisco! Chi ha tempo, se mai si decide di prendersi il tempo? disse
con aria insufficiente e al tempo stesso velatamente provocatoria, girando
la lepre sul fuoco; poi continu: Il sistema ti spinge a non avere tempo,
ti distrae, assorbe la tua attenzione e le tue risorse, ti stanca, ti fa credere
di essere infelice se non possiedi cose; e pertanto credendo in questo investirai pi tempo ed energie a inseguire la falsa felicit. Il sistema lavora,
affinch tu non abbia energie e tempo da dedicare a te stesso; diversamente capiresti il disegno del sistema e pertanto cercheresti di spezzare le
sue invisibili catene. Per questo urgente che inizi a porre attenzione
renditi conto!
Non un pensiero eccessivamente reazionario? E se tutti la pensassero
cos, cosa sarebbe del mondo? intervenne Vasily.
Sarebbe un altro mondo. rispose il Pescatore sorridendo.
Quanto tempo abbiamo per trovare la risposta? chiese Evgeny.
Il Pescatore scoppi in una sonora risata: Ahahahah ragazzo mio, un
istante, un giorno, un anno o pu non essere sufficiente una sola vita; dipende da quanto cercherai la risposta, da quante volte sarai disposto a metterti in discussione, da quanto frequentemente sarai attento, da quanto
saprai osservare e auto-osservarti, e soprattutto da quanto aneli a ricordare te stesso.
Dopo un breve silenzio Vasily aggiunse: Per ragionando, a una qualche
conclusione si potrebbe giungere, anche se non alla risposta vera cos?
S, certo, rispose il Pescatore e voi con le vostre conoscenze e la vostra
logica, somma dellevoluzione umana fino al vostro tempo, potreste perfino
arrivare ad intendere la risposta pi rapidamente di chiunque viva in questa epoca, ma per comprenderla dovrete viverla, non solo intenderla. Per

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

questo si ha bisogno di una scuola affidabile che possa offrire una guida trasparente, un vero metodo di ricerca di s, con una filosofia di libert vera
per lindividuo, che eviti di creare adepti o gruppi spirituali dove i vantaggi
sono prevalentemente per chi si fa chiamare Maestro. A tal proposito ricordate questo:
Un vero Maestro non si manifesta, anzi, cerca di
manifestarsi il meno possibile; un vero Maestro
non ha bisogno di presentarsi con una tunica, capelli lunghi, collane e monili, bastoni e sfere di
quarzo, n di vivere in abitazioni sature di incensi e
candele. Un vero Maestro non cerca di convincerti
n vuole gente al suo seguito, perch sarebbe di
ostacolo al suo cammino evolutivo alimentando i
suoi Ego materiali e spirituali; un vero Maestro
non stato illuminato da Dio in una notte stellata
destate mentre dormiva quella sarebbe una violenza, non unilluminazione; invece una persona
normale che sta nel cammino da prima di voi, da
pi tempo; un essere che lavora, ancora oggi,
per svuotarsi dei condizionamenti, delle credenze,
delle paure e quantaltro, per far spazio allo spirito divino presente e colmo in ogni dove.

Ascoltate bene! Il segreto dellilluminazione, il grande sforzo da fare, non


consiste nella ricerca eterna, estenuante e inutile dello spirito divino, n nel
riempirsi la testa di mille altre nozioni, leggi e dogmi tutto il contrario!

Mario Gherlone

Lilluminazione e la connessione con Dio vengono


da s man mano che lindividuo svuota se stesso
senza fare alcuno sforzo per cercarle e afferrarle.

Questo il lavoro da fare: svuotare se stessi; questo anche il segreto per


vivere in serenit: svuotarsi. E man mano che farete questo, oltre a sentirvi
pi leggeri, vi renderete conto di come la coscienza del Tutto penetrer pi
facilmente e rapidamente in voi, o meglio, si connetter al vostro essere interiore, a voi; sentirete un senso di espansione, entrerete in connessione con la

Mario Gherlone

CAPITOLO X

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Terra, i suoi esseri e lUniverso. Vi ricordate quando vi dissi di chiedere il


permesso entrando nella foresta? Svuotandovi, riuscireste a sentire la sua risposta. Non vi dico di credermi, sperimentatelo voi! Persistete nel fare,
provare, tentare, agire, fino a raggiungere lo stato di cui vi parlo; allora vi
sentirete in uno stato di grazia per essere consapevolmente parte del disegno
e comprenderete come avanzare, come continuare il cammino della vostra
evoluzione svuotando voi stessi di tutti i terrazzamenti mentali inutili, dei
condizionamenti, di gran parte dei valori e delle credenze che vi saturano
lesistenza. La Presenza, lo Spirito Divino entra da solo come laria in un
contenitore quando lo svuotiamo del liquido e degli oggetti contenenti.
Lev, Vasily e Evgeny ascoltarono in silenzio e con attenzione il discorso del
Pescatore, senza aggiungere n domandare altro.
Ragazzi, ci tenevo a darvi queste informazioni. La sua attenzione poi si
spost verso il fuoco e aggiunse, cambiando tono di voce: Mi sembra che
la vostra cena sia pronta. Il Pescatore tolse la lepre dal fuoco, quindi dallo spiedo, divise il tutto in tre parti e lo distribu ai ragazzi, poi tir fuori
dalla sacca frutta e semi per s. Un istante ragazzi. Dobbiamo benedire il
cibo, ringraziare questo animale per essersi sacrificato per voi, per la vostra
nutrizione ed evoluzione, insieme a tutti i minerali e vegetali che hanno
contribuito alla sua crescita. Chiudete gli occhi, flettete un poco la testa e
mettete la vostra mano destra con palmo verso il basso sopra il cibo, senza
toccarlo. Se foste donne dovreste utilizzare la sinistra.
Vorrei aggiungere anche un grazie a Lei, per averlo cacciato e cucinato.
intervenne Evgeny.
Grazie ragazzo, cos sia.
Come mai noi mangiamo la lepre e Lei no?
Non mangio carne, non contribuisco alla mattanza degli esseri viventi.
Un giorno comprenderete anche voi e potrete scegliere di cosa alimentarvi.
Ho con me ancora un poco di formaggio e dei semi, se poi ne volete.
Terminata la cena Lev chiese: Quanto manca a a Tecotican?
Sempre con la sua flemmatica pausa: Teotihuacn, Lev Teotihuacn:
tra i due e i quattro giorni; dipende se incontreremo sorprese o meno lungo
il cammino. La differenza la far limpiego dei cavalli per tutto il viaggio o
solo per una parte se saremo costretti a lasciarli per qualche motivo; senza
ostacoli direi circa due giorni ancora.

158

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Siamo sicuri che stiamo andando a Teotihuacn per la via pi breve oppure ci sta portando in giro come qualche giorno fa vicino casa sua? disse
Lev ironicamente.
Non sempre la retta la via pi breve tra due punti pu essere la pi
diretta, ma non necessariamente la pi breve o la pi conveniente. Per la
seconda parte della domanda, osserva bene dove cammini e avrai la risposta. Ora andate a riprendere i cavalli e portateli dentro. Poi andate a dormire anche voi. Buona notte, ragazzi, dormite bene.
Buona notte, Signore. risposero i tre.
Signore?
Dimmi, Lev.
Ho ancora una domanda, ma non vorrei che fosse stupida.
Allora evita di farla. replic il Pescatore.
S, ma molto che ci penso e Signore: siamo vivi?
Vivi? Ti riferisci al Corpo, alla Coscienza o alla tua Essenza? Alla vita
biologica o allesistenza? Comunque sia, una risposta alla quale giungerai
lungo il tuo cammino. Nel frattempo, per arrivare a questa risposta e ad altre, prova a porti unaltra domanda: cos la vita?
Va bene risposte Lev, poi aggiunse: Dopo aver recuperato i cavalli,
posso restare un poco fuori la grotta? Sembra non piovere pi, non sento
pi il rumore della pioggia. Magari se le nuvole sono andate via, la luna
piena potrebbe offrire un belvedere.
S, certo, ma resta sullingresso della grotta senza esporti troppo, si raccomand il Pescatore e non attardarti: abbiamo ancora molta strada da
fare.

159
Cambiano epoche, territori e nomi,
ma la lezione resta sempre la stessa;
ci pregiamo dessere esperti di storia,
ma non apprendiamo.

leg apprendeva sempre pi rapidamente e il suo Maestro si mostrava meravigliato delle sue capacit. Giunti alla casascuola, Nelli e Oleg, dopo aver salutato, si accomodarono a terra seduti su stuoie, di
fronte a due ceppi che fungevano da banchi e sui quali erano pronte le tavolette per scrivere.
Bene, disse il Maestro rivolgendosi a Oleg credo tu comprenda gi a
sufficienza, quindi sei pronto per conoscere la storia delle nostre origini,
ma prima dimmi, com andata la notte?
Beh, com andata? Ho dormito profondamente.
Hai sognato qualcosa, e cosa? chiese luomo.
In verit non ricordo cosa ho sognato; raro che ricordi i sogni. A volte capita che appena mi sveglio, ne ho memoria, poi appena alzato tutto svanisce.
Capisco, e tu Nelli?
Io sogno tutte le notti, ma capita anche a me la mattina dopo di dimenticare tutto.
Va bene. Allora potete entrambi fare lEsercizio del S og n o Vi vo:

Mario Gherlone

La mattina, quando vi svegliate e avete il ricordo del sogno ancora


vivo, trattenetelo per un tempo mentre siete ancora coricati ad occhi
chiusi; poi trattenete il ricordo mentre aprite gli occhi e vi alzate;
quindi dopo la colazione e poi durante il giorno. importante esercitarsi in questo. Fatelo e scoprirete dopo un tempo i suoi benefici; e
quando li otterrete, fatemelo sapere.

Bene, veniamo al tema di oggi: le nostre origini, io sono I zt ac oy o tl e sono


nato in una famiglia tolteca. Ah, una premessa: Oleg, so che per te certi nomi saranno difficili da pronunciare; evita di preoccuparti, solo ascoltali lasciando scivolare la loro vibrazione sonora nella tua mente; poi se vuoi

160

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

potrai impegnarti a pronunciarli bene. Iniziamo. Prima dellarrivo degli Aztechi e della loro ascesa al potere, il territorio N a hua Oto mi copriva tutte
le valli fino a cento giorni di cammino verso nord. Il Dio Quetzalcatl il
padre nostro che ci cre; uno dei quattro figli della coppia suprema To n a c at ecuhtl i e To n ac a ci hua tl, il signore e la signora della nostra carne e del
nostro sostento. Q uet za lc a tl e Tez c a tl i po c a, figli della coppia suprema,
formarono la Terra e il Cielo. Il nostro pi grande sovrano fu Mi xc a tl sotto il cui regno la civilt tolteca si svilupp in cultura, arte e costruzioni.
Questi spos Ch ilm a lm a e dalla loro unione nacque un figlio che si convert nel grande eroe tolteca Quetzalcatl.
Perdoni Maestro: Quetzalcalt era un Dio o un uomo eroe del vostro popolo? domand Oleg confuso.
Occorre fare chiarezza sul fatto che esiste un Quetzalcalt Dio e un
Quetzalcalt regnante; come si racconta nel libro Popul Vuh, il Dio chiamato
anche Kukulkn, e nella storia dei Quinch con il nome di Gucumatz, giunse 600 anni astronomici fa da ponente stabilendosi nello Yucatan. La leggenda narra che lui, alto, di carnagione bianca e dai lineamenti sottili,
nacque senza intervento della donna, dal solo soffio del Dio Tonac atec ut li,
dopo che questi annunci con un messaggero il suo arrivo ad una vergine
di Tul a. Si tramanda che venne a salvare il mondo corrotto creato da suo
Padre.

Mario Gherlone

Immagini: due raffigurazioni di Quetzalcatl

Oggi a Chicheniza c un tempio in suo onore, la cui scala della piramide


composta da 91 scalini pi 1 del tempio: 91 x 4 lati (dove 4 sta per 2 solstizi e 2 equinozi) pi lultimo scalino = 365; esattamente il numero di giorni

Mario Gherlone

CAPITOLO XI

161

del calendario astronomico. Agli equinozi di primavera e autunno, lincidenza della luce del sole sul profilo delle scale della piramide genera un effetto luminoso che, progressivamente ad una certa ora, scende dallalto
verso il basso creando il corpo di un serpente; leffetto culmina con lilluminazione della testa del Serpente Piumato alla sua base, ossia Kukulkn,
ossia Quetzalcotl, poi leffetto luminoso del serpente risale al cielo; cos
rappresentata la discesa e lascesa del Creatore sulla Terra.
Questi fu un essere che trascese la condizione umana, raggiungendo lilluminazione; port unalta spiritualit e consapevolezza nelle popolazioni di
allora, insegn le scienze, lastronomia, scopr il mais, oggi alimento base
della popolazione, nonch mise ordine allorganizzazione sociale e civile.
considerato un Dio che domina gli elementi e in alcune sculture rappresentato mentre cammina sulle acque.
Cammina sulle acque!? esclam Oleg.
S, certo, perch ti stupisce il mio racconto?
Anche questa una strana coincidenza, una delle storie religiose pi
diffuse nel mio mondo. Sembra quasi
Quasi cosa? intervenne curioso Nelli.
Beh, sembra quasi che si parli di Ges Cristo
Chi Ges Cristo?
un uomo che la nostra religione chiama Figlio di Dio; nato esattamente come il vostro Kukulkn da una vergine, da noi si dice per opera
dello Spirito Santo, circa millecinquecento anni fa rispetto ai giorni
d'oggi, in una terra oltre il grande mare di ponente. Aveva sviluppato il potere sugli elementi: camminava sulle acque, poteva scatenare tempeste e
guariva i malati fino anche a resuscitarli dalla morte; con la sua spiritualit
e consapevolezza ha cambiato le sorti del mondo quasi com accaduto
qui, solo che lui fu ucciso per le sue idee rivoluzionarie che mettevano in
discussione le regole del sistema di potere e quindi dei sacerdoti e regnanti
di allora. Il suo modo di pensare, parlare e agire, il suo stile di vita coerente
e incorruttibile, gettavano ombra sullegemonia del potere politicoreligioso dei sacerdoti sulla popolazione; lui insegnava la via dellamore e della libert. Ma la cosa pi sconvolgente che ha vinto la morte resuscitando
anche se stesso.
Il Maestro fece una pausa riflessiva prima di commentare le parole di Oleg,

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

e poi disse: Queste coincidenze non mi meravigliano affatto, ragazzo, e


non credo nemmeno siano le uniche due storie al mondo a sovrapporsi cos
perfettamente. Ad una prima lettura superficiale si potrebbe pensare che si
tratti dello stesso Essere fatto uomo che si presenta in pi luoghi per impartire gli stessi insegnamenti; oppure, cosa pi plausibile perch se un essere trascende difficile che torni si tratta di vari Esseri della stessa origine,
razza e civilt, vista anche la loro somiglianza, inviati dai Progenitori in luoghi e tempi distanti tra loro, per insegnare la corretta via allessere umano,
il quale, corrotto equamente a livello sia mentale che spirituale in ogni angolo della Terra, si comportato pressappoco allo stesso modo. Hai detto
che lo chiamavano Figlio di Dio: non mi meraviglia che sia stato ucciso
dai suoi simili solo dallaspetto umano ma dallanimo e dalla coscienza
pi prossime alla bestia. Suppongo che in seguito sia subentrata, come qui,
la manipolazione dellinformazione da parte del potere religioso; allora, per
giustificare la mediocrit loro e delle masse che non vogliono percorrere il
suo stesso cammino evolutivo, lo hanno posto in alto, sopra ogni altro essere, chiamandolo Figlio di Dio; chi potrebbe competere con una simile figura!?
Infatti! La mia religione, che noi chiamiamo cristiana, professa le parole
di Cristo dal giorno della sua morte; gli uomini di religione a capo dellorganizzazione hanno un grande potere economico e politico sulla Terra.
E questOrdine Sacerdotale che tu chiami cristiano, mette in pratica coerentemente nella propria vita ci che professa e rappresenta? domand il
Maestro prima che Oleg potesse rivelargli la loro prossima venuta e cancellazione delle loro identit e cultura.
Di fatto no, Maestro; lOrdine ha costruito un impero generalizzando, distorcendo e sopprimendo gli insegnamenti di Ges Cristo. Il Grande Sacerdote Supremo, da noi chiamato Papa, e tutti i suoi adepti della gerarchia
sacerdotale, da noi chiamati Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, Protovescovi,
Monsignori, Arcipreti, etc, sono per la gran parte bravi oratori, ma praticano pi o meno pubblicamente lesatto opposto; sono politici vestiti in maschera che hanno trasformato e manipolato il senso della loro esistenza,
illudendo il genere umano circa il loro ruolo di mediatori e rappresentanti
del divino. Pochi sono i Sacerdoti che invece pensano, parlano, vivono e si
relazionano con la gente nel tentativo di seguire gli insegnamenti di Cristo.

CAPITOLO XI

163

Mario Gherlone

E questo accade con tutte le religioni, non solo con quella cristiana e voi
con la vostra ne siete un altro esempio.
Molto interessanti le informazioni che ci porti, Oleg. Grazie molte per la
tua visione olistica della storia. Torniamo ora alla tua domanda circa la differenza tra il Dio Quetzalcatl e il Re uomo: questultimo regn prendendo
il nome dal Dio e tale usurpazione cre negli anni confusione nelle menti
delle genti. Vi racconto come andarono le cose, ma non provate a fare questa domanda fuori da queste mura, perch rischiereste la vita:
Il figlio di Mixcatl prese lo stesso nome del nostro Dio e tali furono le sue gesta eroiche che il suo mito si confuse con il nome
della divinit. Quetzalcatl crebbe orfano perch suo padre fu
assassinato e sua madre mor durante il parto. Fu allevato dai
nonni materni e visse la sua infanzia a Tepoztln. Le sue leggendarie gesta risalgono alla guerra della trib di sua madre contro
gli abitanti di Xochicalco, che vinse; nel vincerli assorb la loro civilizzazione e adott il culto di Quetzalcatl, il Dio che proteggeva quella Citt Sacra. In verit il suo vero nome era
Ce Acatl Topiltzin. Dopo altre battaglie fu consacrato Re dei
Toltechi e a quel punto adott lo stesso nome del Dio, ReSacerdote della tradizione di Teotihuacn e altri popoli del territorio. Dopo diversi anni, per motivi strategici e di alleanze, la
capitale dei Toltechi Teotihuacn divenne Tula. Dopo la fondazione di Tula, i Toltechi si unirono con gli Otomi attirando anche i
Nonoalchi e gli Amantchi, altre popolazioni dei territori limitrofi.
Dopo di che, limpero dei Toltechi crebbe raggiungendo il pi alto livello di cultura, arte e tecnologia di tutti i tempi espandendosi fino al mare del sud, fino allo Yucatan. Topiltzin lott molto
per incoraggiare nuove forme di cultura contro la barbarie, e
grazie alla pace e la prosperit che ottenne, il suo regno passato alla storia come lEra dOro. Durante questa epoca si ricostru il calendario e si introdusse la lavorazione dei metalli. Tula si
riemp di templi e palazzi e a tutte le arti fu dato un nuovo impulso che miglior le abitudini di tutto il popolo. Topiltzin cerc di
dominare i suoi rivali, ma un gruppo guerriero rifiut ci che secondo loro era unoppressione culturalereligiosa, obbligando-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

lo ad abbandonare Tula. In realt ci che anim la rivolta fu il desiderio di potere e di guerra. Il suo esilio fu preceduto da una
serie di incendi delle foreste ed epidemie ad opera dei suoi nemici per indurlo a lasciare il trono. Lui allora bruci il suo palazzo
e nascose il suo tesoro prima di abbandonare Tula. Topiltzin, o
come si fece chiamare, Quetzalcatl, accompagnato dai Nonoalchi marci fino a Cholula, dove rimase alcuni anni. Quindi continu il suo esilio fino alla costa del golfo, a Coatzacoalcos,
perseguitato dai suoi nemici. Qui sulla costa scapp su una barca fino a Tlapallan dove, dopo la sua morte, fu cremato in una
piccola giunca come si usava con i sovrani morti. Ma prima di abbandonare la costa, lasci ai suoi persecutori un messaggio,
trasformato nel tempo dai suoi seguaci in profezia: disse che sarebbe tornato, quando e da dove.

Mario Gherlone

E quando dovrebbe tornare secondo la leggenda? domand Oleg.


Se un giorno avrai dei figli, forse loro potranno accoglierlo.
Questa notizia attir di nuovo lattenzione di Oleg, perch ricordava che
gli spagnoli erano giunti intorno al ventesimo anno del 1500, scambiando il
conquistatore Hernn Corts per Quetzalcatl. Pens: Se considero ci
che ha appena detto, ossia che i miei eventuali figli potrebbero vedere il ritorno di Quetzalcatl, ipotizzando di fare un figlio tra qualche anno e che
questi potrebbe vivere qui cinquanta o sessantanni circa tutto torna.
Oleg domand Nelli Perch hai il viso cos preoccupato?
Nulla Nelli nulla.

165
Non basta chiedere scusa e andar via:
occorre riconoscere lerrore
e chiedere come puoi rimediare.

Mario Gherlone

uongiorno. Stanotte avete avuto un sonno molto agitato, ma siate


sereni: malgrado lincidente di ieri al ponte, il nostro viaggio sta procedendo bene. stata unesperienza che per qualche motivo abbiamo dovuto
vivere. disse il Pescatore cercando di infondere coraggio nei tre ragazzi.
Gi, se non fosse stato per lidiozia di Evgeny! Per fortuna siamo tutti
ancora vivi. esclam Lev, ancora assonnato.
Pensa alla idiozie tue, Lev! rispose Evgeny irritato.
Tranquilli, ragazzi. mattina presto e gi discutete! osserv sconsolato il Pescatore.
Ti sembra normale in una situazione come quella tornare ai cavalli per
prendere quel coso? insistette Lev sovrapponendosi alle parole delluomo.
Aveva detto che non dovevamo lasciarlo e che doveva stare sempre con
noi
E per farlo hai rischiato la vita. osserv il Pescatore Riflettici!
Gli animi si placarono. Evgeny prese allora il suo oggetto e lo avvolse in
una tela per proteggerlo ulteriormente mettendo uno strato di foglie tra
loggetto e la tela che potesse ammortizzare eventuali colpi.
Vasily, come sta il tuo fardello? domand Lev con una nota di sarcasmo.
Non so, questa notte ha preso un colpetto mentre mi giravo per dormire
sullaltro lato; spero che non si sia rotto; dalla tela non si nota alcun liquido che esce, quindi non credo abbia risentito del colpo.
Liquido? domand Evgeny C del liquido dentro? Te lo ha detto il
Pescatore? Perch a me non ha detto niente?
Non so rispose Vasily.
Signore! Perch ha detto a Vasily che cera del liquido dentro e a me non
lha detto? domand Evgeny irritato, accelerando il passo del cavallo per
raggiungere il Pescatore. Luomo fece silenzio ed Evgeny riscald oltre il

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

suo animo ripetendo la domanda: Perch a Vasily ha dato questa informazione e a me no? Perch?! grid prendendo in mano loggetto e
tendendolo verso luomo. Gli altri due ragazzi restarono in silenzio osservando con timore, preoccupati di come il Pescatore avrebbe reagito a questa insolenza e affronto.
Cos che sta sollecitando il tuo stato danimo, Evgeny?
Cosa sono queste disparit? replic fuori di senno Cosha Vasily pi
di me?
Ascoltati Guardati! Hai perduto la ragione e lequilibrio. Cosa ti fa
sentire sicuro, che Vasily abbia uninformazione che tu non hai?
Certo! Ha detto che non ha visto uscire del liquido dalloggetto. Perch
avrebbe dovuto dire questo, se cos non fosse?
Vasily! disse il Pescatore rivolgendosi al ragazzo.
Signore?
Qual il motivo della tua affermazione circa il liquido?
In verit Evgeny saltato subito alle conclusioni senza che io potessi terminare di dire
Perch, cosa volevi dire? domand stizzito Evgeny interrompendo ancora Vasily prima che terminasse la sua frase.
Se mi lasci parlare, forse capisci! Volevo dire che, se il Pescatore dice che
loggetto delicato, probabile che rompendosi possa perdere il suo contenuto e ipotizzavo potesse essere del liquido, una qualche essenza non
so, ma era soltanto una mia ipotesi, forse non fondata.
Ah! E come mai non lhai detto subito?! chiese urtato Evgeny.
Evgeny, non me ne hai dato il tempo; sei saltato su tutte le furie giungendo alle tue solite conclusioni affrettate. Piuttosto ti domando, perch hai
reagito in questo modo?
S, esatto. Cosa ti ha fatto reagire cos? domand interessato anche il
Pescatore.
Ma Evgeny non rispose. Proseguirono allora il cammino senza aggiungere
altro, lasciando che il ragazzo sbollisse le sue percezioni e conseguenti
emozioni. Stavolta toccava a Evgeny essere lultimo della fila; non per punizione impostagli, ma perch il suo Ego, duramente colpito e stordito, lo
immobilizz al punto da lasciare che gli altri avanzassero e lui restasse in
coda.

Mario Gherlone

CAPITOLO XII

167

Dopo aver percorso un lungo tratto fu il momento di fare una sosta per far
riposare i cavalli e per fare qualche esercizio con le gambe riattivando bene
la circolazione.
Ragazzi, volete un p di frutta? chiese il Pescatore.
Devo chiedervi scusa. disse Evgeny rompendo il silenzio, mentre tutti
mangiavano Ho compreso la lezione. Sono stato precipitoso nel saltare a
conclusioni che per incompletezza di informazioni mi hanno portato a prendere la posizione sbagliata. Devo lasciare che gli altri terminino il discorso e
semmai fare delle domande per essere sicuro di avere tutte le informazioni, e
solo dopo, eventualmente decidere di agire. Devo imparare ad ascoltare.
Esatto, ma incompleto! disse il Pescatore Ti manca di comprendere
ancora qualcosa per apprendere la lezione ed evitare di ricadere: la causa
delle tua reazione, ovvero cosa ha causato la tua reazione? E infine dovrai compiere lazione giusta dopo aver fatto le tue scuse sincere.
Evgeny, per quanto fosse superficiale ed istintivo, accolse la domanda del
Pescatore e riflett; terminata la pausa, mentre risaliva a cavallo, il suo viso
si illumin per un istante; cap cosa aveva causato la sua reazione, linvidia,
e pens dentro di s: Ha ragione questuomo: senza invidia non avrebbe
avuto senso chiedere perch Vasily s, ed io e Lev no. Ma poi: se anche cos
fosse stato, il Pescatore avrebbe avuto un valido motivo; si sempre comportato saggiamente, salvandomi anche la vita. Non solo: Vasily mio fratello, non un nemico. Avrei dovuto comunque accettare la cosa.
Ma lorgoglio non gli fece ammettere pubblicamente queste sue conclusioni. Il Pescatore lo osserv e comprese che il ragazzo aveva capito la lezione;
laveva intesa, non ancora compresa: avrebbe dovuto superare la prova del
comportamento coerente con la conclusione cui era giunto e agire verso la
persona danneggiata con una precisa azione. La vita lo sapeva e presto lo
avrebbe messo pi volte alla prova.
Proseguirono il cammino e verso met pomeriggio si avvicinarono a un villaggio di capanne con alcune costruzioni in pietra.
Qui vivono ancora degli Ol mec hi, discendenti del glorioso popolo. Mi
conoscono; sono persone delle quali possiamo fidarci. Aspettate qui un mio
segnale, quindi venite; diversamente restate qui pazientemente.
E se dovesse succederle qualcosa, noi che facciamo? domand preoccupato Lev.

Mario Gherlone

168

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Non succeder nulla.


Il Pescatore uscendo dalla vegetazione si avvicin a piedi portando con s il
cavallo; da una capanna usc un uomo armato di lancia.
A tzi n, che lo Spirito Divino sia con te!
Cuauhtli, amico mio, che lo Spirito Divino sia con te! rispose luomo della capanna e aggiunse: Cos quellorribile bestia che porti legata a te?
Si chiama cavallo: un nobile animale venuto da molto lontano, non
pericoloso, mangia erba e frutta.
I due si avvicinarono e si abbracciarono come se fossero vecchi amici; non
fu un abbraccio di quelli occasionali e di circostanza; si vedeva che i due si
conoscevano da tempo e si stimavano, perch labbraccio dur qualche
istante, quasi volessero connettersi con il cuore.
Cosa ti porta alla nostra casa? domand Atzin.
Sono in cammino per Teotihuacn con alcuni amici.
E dove sono? domand guardandosi intorno.
Aspettano un mio cenno per uscire dalla vegetazione.
Cosa aspetti? Falli venire.
Atzin, devo avvisarti che non sono del posto, vengono da molto molto
lontano e il loro aspetto potrebbe turbare la tua gente.
Non pi del tuo cavallo. osserv sorridendo.
Forse meglio che prima riuniamo le tue genti alla casa centrale e poi ve
li presenter.
Cos sia!
Luomo entr nella sua casa e chiese ai suoi figli maschi di riunire il Consiglio e gli altri della trib nella casa centrale. I tre ragazzi osservavano dalla
foresta tutto il gran movimento.
Cosa sta succedendo l? domand sottovoce Lev.
Non so, ma non credo ci dobbiamo preoccupare; vedo il nostro amico tranquillo e laltra persona sorridente; aspettiamo che ci dia il segnale.
La casa centrale si riemp degli uomini di tutta la trib; erano una trentina.
Le donne rimasero a casa con le figlie femmine ed i maschi piccoli non ancora sufficientemente grandi per poter essere ammessi alla riunione del
Consiglio. Il capo trib, grande amico del Pescatore, introdusse il motivo
dellincontro e la presenza di Cuauhtli, che prese la parola: Amici, un
piacere incontrarvi ancora una volta; trascorso molto tempo dallultima,

CAPITOLO XII

169

Mario Gherlone

ma ho piacere di trovarvi in salute e benessere. Ho chiesto che fossimo


tutti qui riuniti, perch desidero condividere con voi la presenza di alcuni
amici speciali, provenienti da terre molto lontane. Nel tempo abbiamo
sentito parlare di esseri provenienti dal cielo, di pelle bianca e capelli
doro; loro non sono questi esseri; sono uomini come noi, solo di terre
molto lontane, cultura e lingua diverse. Possono insegnarci qualcosa e noi
possiamo insegnare loro altrettanto. Li avreste visti domani mattina, ma
per evitare conclusioni errate, paure o eccitazioni varie ho pensato di riunirvi e trascorrere con loro un p di tempo questa sera stessa. Volete che
ve li presenti?
Tutti dissero s rivolgendosi al capo trib, il quale acconsent facendo
cenno al Pescatore, che usci dal cerchio della trib, quindi dalla grande casa centrale, facendo cenno ai ragazzi di uscire dalla vegetazione. Scesi gi
da cavallo per non farsi notare, si avviarono verso il Pescatore passando di
fronte a solo due abitazioni, nelle quali sembrava non abitare nessuno,
quindi legarono i cavalli a un palo.
Ragazzi, ho pensato di farvi conoscere queste persone. Sono guerrieri olmechi; sono persone speciali e sono pacifiche. Li ho avvisati del vostro
aspetto diverso dal loro. Ora sono tutti riuniti nella casa centrale. Siate sinceri, ma siate anche riflessivi nelle vostre risposte e nelle vostre azioni. Importante: il capo trib si chiama Atzin, che significa Acqua Venerabile.

Mario Gherlone

171
Allimprovviso giunge un momento nella vita,
in cui ci si rende conto di
non averla mai avuta e vissuta.

leg frequentava volentieri la scuola, curioso di conoscere altri particolari della storia del popolo chiamato anche Mexica e del territorio
in cui si trovava. Quel giorno per non trov Nelli in classe; allora domand
dove fosse, ma Iztacoyotl non conoscendo la risposta chiese al ragazzo se voleva comunque proseguire con gli studi, e la risposta fu affermativa.

Mario Gherlone

Bene, disse Iztacoyotl dove eravamo rimasti ieri? Ah, s!

Quando mio nonno era ancora bambino, il popolo degli Aztechi


migr dai territori del nord fin qui; erano genti guerriere che si
adattarono con fatica al livello culturale dominante del posto. Il
loro Dio protettore era Huitzilopochti; questi gli ordin di erigere una citt laddove avessero visto unaquila afferrare un serpente dalla cima di un nopal un cactus. Il popolo azteco si
mise quindi in cammino e per molti anni vag di terra in terra fin
quando, guidato dal suo capo Tenoch, giunse in questo territorio e, su un isolotto di questo lago, vide il segno che gli era stato
premonito. Decise quindi di stabilirsi in questa valle costruendo
poi la citt di Tenochtitln. Questa citt. Nessuno ostacol linsediamento, perch fondarono la citt in un luogo impensabile
per tutti gli altri popoli, ossia sul lago. Quindi gli Aztechi ebbero
tutto il tempo per integrarsi nel territorio assorbendo la cultura
delle popolazioni locali dominanti, ricoprendo soprattutto il ruolo di guerrieri e contribuenti alle tasse imposte dal regnante.
Maxtla era il dispotico Re di Azcapotzalco cui Tenochtitln doveva
le imposte, al tempo in cui Moctezuma e suo fratello Tl acal el,
colui che anima lo spirito, erano giovani uomini e sulla citt governava con molte difficolt Chimalpopoca. La citt era ancora poco
sviluppata e il palazzo reale una semplice costruzione. Accadde

Mario Gherlone

172

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

che il vecchio Sacerdote Supremo Centeo tl, autorit assoluta


dellOrdine Sacerdotale della Fratellanza Bianca di Quetzalcatl,
al quale tutti i Sacerdoti Supremi delle citt rispondevano, avesse
ormai superato la straordinaria et di novantacinque anni, quasi
due vite di un normale Azteco; vedendo avvicinarsi il giorno del suo
trapasso, decise che era giunto il momento di cedere la catena
doro dalla quale pendeva lEmblema Sacro di Quetzalcatl, eredit giunta allOrdine dal glorioso popolo tolteco, a loro volta ricevuto direttamente da Quetzalcatl. Quando venne il giorno della sua
decisione, Centeotl riun gerarchicamente intorno ad un circolo
tutti i Sacerdoti dellOrdine; il secondo in gerarchia era allora un
certo Mazatzin, il pupillo del regnante Maxtla, poi cera Cuauhtexpetlatzn, Moctezuma e suo fratello Tlacalel, ed altri. Il cuore della
cerimonia per la scelta del successore consisteva nel sostenere lo
sguardo del vecchio sacerdote Centeotl che scavava nella profondit dellanimo delluomo che aveva di fronte a s, ad un passo dal
viso. La sua prima scelta non pass per Mazatzin che si aspettava
di essere leletto, visto che aveva dedicato tutta una vita per giungere a quel momento; quindi puoi intuire quale stato danimo si gener in lui. Il passo dellanziano sacerdote supremo si diresse verso
Cuauhtexpetlatzn che non resse lo sguardo sentendosi indegno
dellincarico e cadendo in ginocchio. Quindi il Grande Sacerdote
arretr rientrando nella linea del cerchio posizionata a est, nellintento di mettere alla prova un altro dei presenti intorno al circolo. I
suoi secondi passi furono verso Moctezuma: questi sostenne a lungo lo sguardo di Centeotl ma alla fine chin la testa in quanto sentiva in lui pi lanimo del guerriero che quello di guida spirituale e
Centeotl glielo aveva letto negli occhi. Nella terza connessione visiva e mentale, ancora una volta i passi di Centeotl non presero la direzione di Mazatzin, ma di Tlacalel che rest sereno e cosciente di
fronte allo sguardo penetrante e inquisitore del Sacerdote Supremo, riuscendo a mantenere lo sguardo connesso al suo. Con enorme stupore di tutti i presenti Centeotl si tolse la Catena dOro con
lEmblema Sacro di Quetzalcoalt e la mise al collo del giovane ventitreenne Tlacalel.

Mario Gherlone

CAPITOLO XIII

173

Oleg intervenne per domandare: E come ha reagito Mazatzin? Immagino


avr fatto fuoco e fiamme sentendosi tradito dal Sacerdote Supremo.
Sul momento non fece nulla; soffoc vistosamente il suo profondo dissenso per la decisione dellanziano e venerato Sacerdote Supremo; non disse nulla, ma due giorni dopo Mazatzin fu trovato impiccato ad un albero
fuori della citt.
Davvero!? esclam Oleg.
Gi! Avendo dedicato tutta una vita, ogni momento ed energia a quel traguardo, avendo creduto fermamente che avrebbe ricoperto quel prestigioso
posto, il suo orgoglio e quindi il suo Ego lo ha spinto ad uccidersi.
Capisco
Cosa capisci, Oleg? domand curioso il Maestro.
che nel mio Tempo si leggevano diverse notizie di questo tipo; gente
che aspirando ad alte posizioni sociali o di lavoro, sentendosi superate, con
pi o meno merito, non reggevano lonta del disonore e quindi anche loro
arrivavano a suicidarsi, tagliandosi i polsi, impiccandosi o sparandosi alla
testa. Io non ho mai inteso tale decisione estrema: perch togliersi la vita?
Ora ti spiego, ma prima dimmi: cosa significa sparandosi alla testa?
chiese il Maestro.
Ah, beh! Si tratta di unarma molto potente dal nome pistola immagini
di scoccare una freccia nella testa di una persona, solo che la pistola ha delle frecce molto piccole, della forma di piccole pietre, che bucano la testa o
altri parti del corpo da parte a parte.
Ah, grazie per la spiegazione. Ora ti dico una causa profonda e fortemente radicata nella mente di chi si toglie la vita: allimprovviso, giunge un momento nella vita, in cui ci si rende conto di non averla mai avuta e vissuta.
C chi si rende conto di averla venduta per uno scopo, unorganizzazione,
un ruolo ambito, magari trascurando anche la famiglia e dimenticando se
stesso; per essere pi preciso, sono persone totalmente identificate in quel
che fanno, non trovano altra ragione che ricoprire un ruolo o aspirare ad
un incarico specifico. Essendo identificate in qualcosa al di fuori di loro
stessi, la loro felicit, disperazione o frustrazione, la loro salute o malattia,
la loro vita o morte, la loro ragione di esistere, dipende esclusivamente dal
benessere e dalla vita di quel ruolo, perch loro SONO il ruolo.
Non ho parole; sembra che Lei abbia vissuto nella mia epoca.

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

No, ma inizio a pensare che lanimo umano non abbia subito unevoluzione proporzionale al tempo vissuto, tranne nei linguaggi, nelle tecniche e
alcuni aspetti sociali.
Per ci sono stati uomini e donne straordinari che con il loro pensiero e
le loro opere hanno inciso sulla storia evolutiva delluomo.
Fammi qualche esempio.
Beh, al di l dei nomi, che Lei non conoscerebbe e per i quali si potrebbe
aprire un infinito confronto intellettuale, lumanit si forgia di filosofi, scrittori, artisti e scienziati, che hanno portato benefici alla vita delluomo.
Si sta parlando dellanimo umano, per intenderci dellEssenza e gli scienziati non rientrano nel tema principale in discussione; questi, benedetta sia
la loro vita e la loro missione, hanno il potere di agire sulla materia e chiss,
toccare lanima di pochi, ma la massa umana, parassita, ha vissuto e vive aggrappandosi alle loro straordinarie conquiste scientifiche, rendendo solo
pi sostenibile e comoda la vita biologica del singolo tra laltro rendendosi spesso schiavo di tali conquiste. Per quanto concerne i pensatori quali
filosofi, poeti, scrittori e anche gli artisti, la maggior parte di loro hanno servito pi se stessi che gli altri con le loro opere; cosa ne stato, in concreto e
in relazione allevoluzione dellessere umano sulla Terra, del loro pensiero,
delle loro intuizioni e delle loro opere? Filosofi, scrittori, artisti e scienziati
hanno raggiunto la loro illuminazione e/o contribuito al benessere dellumanit, gli altri se ne sono colmati la mente e lego immobilizzandosi
culturalmente, creandosi ruoli sociali, altri ancora lhanno generalizzata, distorta o soppressa, e commercializzata.
Oleg stette in silenzio riflettendo sulle argomentazioni, forse anche provocatorie, del Maestro, senza aggiugere nulla.
Ora torniamo alla storia. disse Iztacoyotl e continu
Ci che accadde quel giorno cambi radicalmente gli equilibri
politici di tutta la valle di Anahuac, in quanto per la prima volta
un Azteco ricopriva un ruolo di grande potere e influenza; potere che si temeva potesse essere usato contro il monarca del popolo Tecpaneca e della valle, Maxtla. Nella citt azteca il
governante Chimalpopoca ordin grandi festeggiamenti, mentre
Maxtla, furioso per lelezione di un Tenochca invece che di un

Mario Gherlone

CAPITOLO XIII

Tecpaneca, organizz lassassinio di Chimalpopoca mandando i


suoi uomini ai festeggiamenti con linganno.
Appena assassinato il governatore, Moctezuma, rompendo il
suo voto sacerdotale, si arm e prese rapidamente liniziativa di
organizzare la difesa della citt, tuonando contro il popolo e
contro ogni uomo che non contrast tale violenza: non ci sono
pi uomini in Tenochtitln!. Sul tardi, il Gran Consiglio della citt
si riun nella totale confusione e impreparazione ad un simile
evento; Moctezuma allora irruppe nella sala accusando i presenti della loro immobilit totale di fronte ad un atto cos infame
e violento, affermando che levento era unaperta dichiarazione
di guerra alla quale non ci si poteva sottrarre; infine, prima di abbandonare furioso il Gran Consiglio, allert tutti i presenti che
sul popolo azteco incombeva la minaccia della fine della loro civilt se non avessero fatto nulla.
Il Gran Consiglio sotto la pressione del popolo che invocava un
sovrano che potesse portare pace e prosperit, dopo due lunghi giorni fece il nome di Tlacalel (che risiedeva a Chololan) come nuovo Imperatore, ipotizzando cos la centralit di tutti i
poteri in ununica persona: Imperatore e Sacerdote Supremo
dellOrdine. Ma questi venuto a saperlo dal messaggero del
Gran Consiglio, rifiut la carica indicando invece in I tz co at l,
Ossidiana Serpente, la persona pi adatta ad essere incoronata. Cos fu. Il suo regno dur tredici anni, supportato apertamente dal Gran Sacerdote dellOrdine, Tlacalel, il quale fu
artefice della triplice alleanza con le popolazione di Tlacoplan
(Re Totoquihuatzin) e di Texcoco (Re Nezahualcyotl) per metter fine al regnante Maztla e alla dominazione Tecpaneca su tutti
i popoli della valle. Itzcoatl inizi lopera di restaurazione della
citt partendo dalle grandi costruzioni e dal grande acquedotto
grazie anche alle soluzioni ingegneristiche di Nezahualcyotl.
Moctezuma durante il regno di Itzacoatl conquist onori e riconoscimenti come stratega e grande guerriero fino a ricoprire il
ruolo di capo supremo dellesercito. Dopo la morte di Itzcoatl

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

per una polmonite fulminante, Moctezuma Ilhuicamina, Arciere


del Cielo, ascese al potere assoluto dellImpero con lappoggio
totale di suo fratello Tlacalel, continu lopera espansionistica
del predecessore e rinforz ancor pi lalleanza fino a diventarne parte dominante, basando il rapporto sulla condivisione di un
unico destino fatto di oneri e onori.
In base alla visione del nuovo Impero dettata dal Sacerdote Supremo dellOrdine della Fratellanza Bianca di Quetzalcatl, Tlacalel, Moctezuma guid da quel momento unopera di intensa
espansione dichiarando guerra a tutti coloro che non volevano
sottomettersi; dopo la guerra lampo che gli valse i territori di
Xochimilco a sud di Tenochtitln, sul lago dacqua dolce fece
costruire un numero impressionante di grandi piattaforme galleggianti di 90 passi per 9, chiamate Chinampa (in lingua Nhuatl, Chinamitl), con coltivazioni di ortaggi e frutti, che furono
assegnate a contadini del posto con lobbligo di versare tributi
allo Stato. Una Chinampa pu produrre da cinque a sette raccolti in un anno, a seconda del tipo di coltivazione. Infine, in terra
straniera lImperatore inizi a fare commercio con le popolazioni
del profondo sud, i Maya, fino a sottomettere alcuni dei loro
territori assorbendone la loro arte e cultura.

E ora i Maya, ma anche i Toltechi, cosa fanno? chiese Oleg.


La maggior parte per sopravvivere si sottomessa allimpero azteco; solo
pochi Toltechi e pochi Maya conservano di nascosto la loro identit e integrit spirituale e di uomini; gli altri, la maggior parte, sono stati subordinati, corrotti o uccisi. Ad ogni conquista alcuni capi trib assistono a riti
sacrificali e vengono lasciati liberi affinch raccontino cosa hanno vissuto e
visto; pertanto, pi passa il tempo e meno gli Aztechi devono combattere,
perch la loro fama li precede.
Di fatto si stanno comportando come Maztla. osserv Oleg, ma il Maestro evit di rispondere. Poi Oleg comprendendo il silenzio del Maestro
prese a dire: Questa storia mi ricorda il popolo dellantica Roma, che conquist tutto il continente da cui vengo e anche oltre con la stessa audacia,
violenza e spargimento di sangue, per imporre le proprie tasse e le proprie

CAPITOLO XIII

177

leggi. A onor del vero non solo loro la storia piena di tiranni, alcuni
glorificati altri condannati nel tempo: Alessandro Magno, Genghis Khan, i
Faraoni dEgitto, le monarchie espansionistiche di Inghilterra, Spagna e
Francia, Napoleone, Mao Tsetung, Stalin, Hitler. Perch luomo apprende e replica dal suo passato solo il peggio di s?
Hai fatto uninteressante osservazione alla quale sono certo potrai trovare
la risposta, se ci rifletti un momento lasciando libera la tua mente.
Oleg pi che riflettere sulla sua stessa osservazione disse sottovoce: Ma
Lei, Maestro, tolteca?

Mario Gherlone

Tolteco, azteco, olmeco, maya o russo


Cosa importa la famiglia nella quale socialmente, culturalmente e temporalmente siamo nati?
Sono solo terreni per la semina. Importa chi
siamo noi realmente e chi diveniamo; ma questo lo capirai al momento giusto.

Ragazzo mio, fai molta attenzione ad usare le informazioni che ho condiviso con te e anche con Nelli; tutto il mio lavoro sta nel darvi strumenti per
aprirvi gli occhi e aiutarvi a muovervi meglio, avendo il potere di scegliere
realmente; ti ho trasmesso la realt dei fatti come labbiamo vissuta noi;
come ben sai, la visione dellinvasore e del conquistatore ben altra ed
questa che spesso viene insegnata e tramandata. Sii sempre curioso e affamato di verit, prestando sempre attenzione a non esporti.
Perch mi dice ci, usando questo tono? Ha paura che possa accadere
qualcosa?
Io sono ormai vecchio; ci che nella mia vita potevo fare, lho fatto. Leggo nei tuoi occhi molto pi di quanto tu non possa sapere di te, quindi sono felice di essere il tuo precettore e darti informazioni che ad altri non ho
potuto mai dare. Fai buon uso di quanto ti ho detto. Usa sempre la testa.
Se questa la storia che tutti hanno vissuto, come potrebbe mettermi in
pericolo averla saputa?
Non era nel programma raccontartela. rispose il Maestro.
Nelli come mai ancora non qui? chiese Oleg guardando lingresso.
Non so perch non sia ancora qui, ma il destino ha voluto che rimanessimo da soli oggi. Anche la guardia pare essersi allontanata spontaneamente.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Sono segnali che ho letto e che mi hanno indotto a parlarti.


Conosce quale sar il mio destino qui? Sar vittima di un sacrificio umano anche io?
Non conosco il tuo destino. Non posso saperlo. Posso solo vedere il potenziale che in te. Tutto dipender da te, dalle tue scelte.
Abbiamo altro tempo per noi, prima che la guardia decida di tornare e
interrompere la lezione per portarti alla tua casa, o che arrivi Nelli; coglierei loccasione per spiegarti limportanza di alcuni animali nella nostra cultura e religione, perch ho la sensazione che presto ti torner utile: laquila,
il giaguaro, il serpente e il coccodrillo. Queste conoscenze che ti trasmetto
non sono insegnamenti comuni nemmeno per genti di alto rango; questi sono insegnamenti che giungono dalla Scuola iniziatica di Teotihuacn; ti saranno utili per muoverti e relazionarti consapevolmente, ma evita che gli
altri sappiano che tu sai.
Oleg fece segno che era disposto ad accogliere linsegnamento in segreto.
Iniziamo con laquila:
aquila incarna la potenza cosmica, il re di tutti gli uccelli,
La
avendo il dominio assoluto dellaria. Il suo librarsi verso lalto nel
cielo, fino ad altezze impossibili per luomo, la rende simbolo di
qualsiasi movimento ascensionale, dalla terra al cielo, dal mondo
materiale al mondo spirituale, dalla morte alla vita. infatti considerato un uccello solare, detto anche uccello di fuoco, per la
sua capacit di sfidare il sole guardandolo senza bruciarsi gli occhi e assimilando la potenza dai suoi raggi.
Laquila viene spesso associata al serpente, che contribuisce al
suo significato, formando una coppia di opposti complementari,
dove laquila simboleggia la luce, il cielo, le forze supreme, mentre il serpente la terra e le forze della materia. Laquila nutrendosi di serpenti incarna idealmente il trionfo del bene sul male, la
trasformazione evolutiva dal rettile (umano) alluccello (divino),
e pertanto la sua trascendenza.
A Teotihuacn, luogo in cui si dice furono creati il Sole e la
Luna, laquila pass per lo stesso fuoco nel quale si sacrificarono gli Dei che si convertirono in astri; laquila bruci per

CAPITOLO XIII

Mario Gherlone

parte delle sue piume; per questo la sua colorazione bianca


e nera.
LAquila partecipa alla creazione insieme ad un altro animale che
rappresenta la sua controparte, il giaguaro. Anche il giaguaro
salt nel fuoco ed anche lui si bruci: per questo maculato. Fin
dai tempi degli Olmechi il giaguaro simboleggia la notte ed
considerato il nagual supremo, ossia lo spirito degli uomini pi
importanti come governanti e sacerdoti, degli uomini uniti al soprannaturale e di alcuni Dei. I guerrieri valorosi vengono chiamati
cuauhtli-oclotl, ossia aquilagiaguaro. Nel tempio maggiore qui
in Tenochtitln si trova rappresentato il puma che strettamente
relazionato con il giaguaro.
Venendo al Serpente: uno dei tre animali pi importanti di tutto limpero ed anche uno dei pi complessi; in molte raffigurazioni rappresenta i Progenitori Dei che crearono luomo, di
fatto

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La guardia entr allimprovviso interrompendo Iztacoyotl e facendo cenno


che il ragazzo doveva tornare alla casa, anche se era trascorsa solo mezza
giornata.
Bene, se avremo modo continueremo domani. Che gli Dei siano con te
Oleg.
Che gli Dei siano con Lei, Maestro.
Oleg, prendi questa tintura e dipingi i tuoi capelli; attirerai meno lattenzione.
S, daccordo. Pensavo addirittura di tagliarmeli a zero. rispose il ragazzo.
Non necessario. concluse il Maestro.
Rientrando alla casa, voltando per un viale, Oleg incroci un corteo e con
esso la ragazza che aveva visto al lago: sedeva su una specie di sedia spalleggiata da otto schiavi e scortata da altrettanti guerrieri; Oleg allora si volt
verso la guardia per domandare chi fosse, ma questa si era inchinata in segno di riverenza e sottomissione. Oleg, rimasto in piedi, fu preso per un
braccio e fatto inginocchiare a forza, ma la sua curiosit gli fece tenere lo
sguardo verso la regale fanciulla che sfilava troneggiante. La guardia allora
gli prese la testa e gliela chin in avanti, ma lui alz comunque gli occhi nel
tentativo di vederla. La principessa accenn un sorriso e subito dopo torn

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

austera, guardando nella sua direzione: la sua bellezza si contendeva tra i


suoi occhi neri e profondi, la sua pelle di seta brunita e il suo profumo conturbante che sapeva annientare ogni sgradevole odore che impregnava
laria delle strade; un profumo tale da confondere la mente della persona
pi saggia e addomesticare il guerriero pi violento.
Passato il corteo, la guardia per la prima volta parl: Sei pazzo!? Non
puoi tenere quello sguardo verso Yol ihua n i, la figlia dellImperatore. Rischi
la morte! E la fai rischiare anche a me! poi torn silenziosa strattonando
con rabbia il ragazzo e spingendolo verso casa.
Oleg comprese quanto detto dalla guardia e portando gli occhi in basso
disse dentro di s: Yolihuani, cos si chiama. Poi torn desto e si rese
conto che la guardia aveva comunicato con lui per la prima volta e voltandosi esclam: Tu mi hai parlato! e aggiunse: Ah gi, ma tu non
puoi capirmi
Ti capisco invece, ma non mi permesso parlare con il prigioniero straniero. rispose seccamente la guardia.
Com possibile che tu?
Non importante. Fai silenzio e cammina! rispose bruscamente luomo.
Se fossi considerato un vero prigioniero, sarei rimasto nellaltra costruzione; invece sono stato ricevuto a Palazzo e ora vengo anche istruito da un
vostro Maestro; chiaro che tutto questo avviene per volont del vostro
Imperatore.
Fai silenzio! Altrimenti ti cambieranno guardia e non so quanto ti possa
convenire. replic sottovoce luomo, guardandosi intorno per sincerarsi
che nessuno potesse udire la conversazione.
Dimmi solo cosa significa Yolihuani.
Fonte di Vita. replic la guardia.
Sai dove sia oggi Nelli?
Ma la guardia torn austera nel suo silenzio.
Oleg comprese e non insistette. Rientrati alla casa trov il solito cesto di
frutta, affiancato questa volta da un pentolaccio di legno chiuso con un
coperchio che conteneva qualcosa di simile ad uno stufato di carne e verdure. Era ancora caldo. Avendo fame si sedette e colm la ciotola; quindi
si ricord della guardia e pens di riempirne unaltra; usc dalla porta e
colse di sorpresa la guardia che pens volesse riuscire; in silenzio senza

CAPITOLO XIII

181

Mario Gherlone

dire una parola Oleg gli porse la ciotola con lo stufato che luomo dopo
una breve titubanza accett. Rientrato torn a sedersi e mangi direttamente dal pentolaccio. Quando ebbe terminato, rammentando le ultime
raccomandazioni del Maestro, prese la tintura e dellacqua e cominci a
tingersi di nero i capelli.

Mario Gherlone

183
Questa la condizione
che mi stata data da vivere ora
e pertanto devo muovermi
con astuzia e responsabilit per viverla al meglio.

Mario Gherlone

ella sala del Consiglio del villaggio olmeco erano tutti seduti in
doppio circolo attorno ad un fuoco delimitato da un cerchio di
pietre scure; lanello creato dagli uomini si chiudeva ad una estremit con il
capo trib: era seduto su un trono di legno intarsiato che richiamava la forma di un serpente, la cui testa terminava nella parte superiore della spalliera; alle estremit dei braccioli altre due teste: quella di destra di giaguaro,
quella sinistra daquila. Il capo trib indossava un pettorale doro con una
pietra verde incastonata al centro; lungo il laccio che teneva il pettorale al
collo pendevano alcuni artigli, sicuro di qualche felino; la testa era cinta da
una corona di lunghe penne daquila.
Appena Lev, Vasily e Evgeny entrarono nella sala, un brusio di voci li accolse e, come le guardie sul ponte, alcuni si strofinarono gli occhi pensando
di avere unallucinazione oppure di vedere pi che doppio.
Non preoccupatevi! rassicur il Pescatore normale il vostro stupore
non avendo mai visto una persona dalla pelle bianca e capelli doro figuriamoci tre cos uguali tra loro; forse lo stupore maggiore proprio lincredibile somiglianza tra loro.
Non mi avevi detto che erano copie di se stessi. disse il capo trib Atzin.
Una sorpresa che ho desiderato riservarvi. rispose il Pescatore.
Non tutti i presenti avevano un sufficiente livello di coscienza tale da aprire
i canali di comprensione e quindi la comunicazione tra tutti, pertanto il
Pescatore rifer allassemblea: Loro tre vengono da molto lontano, da terre molto a nord, oltre il grande mare dellest. C anche un quarto fratello
che stato fatto prigioniero dei guerrieri aztechi ed ora si trova nella Citt
Sacra. Alla notizia lassemblea esplose in un brusio di chiacchiere e sguardi preoccupati. Il capo trib, per riportare silenzio nella grande casa, si alz
e sollev la mano: Il mio nome Aztin, benvenuti nel nostro villaggio.

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Cuauhtli parler per voi. disse indicando il Pescatore, poi fece cenno di
sedersi. Furono fatti accomodare nel primo circolo sul punto opposto dove
sedeva il capo trib. Alcuni portarono agli ospiti delle ciotole dacqua e in
cambio ricevettero un ringraziamento con un cenno del capo.
Avete sentito come stato chiamato il Pescatore? chiese Evgeny agli altri due sottovoce.
S, Cuauhtli. rispose Lev.
Dunque, voi siete stranieri di terre lontane. Chi siete? Raccontateci della
vostra gente e della vostra terra. domand Aztin.
Il Pescatore li guard e fece cenno con il capo a Lev che poteva parlare.
Signore, traduce Lei?
Tu parla, io traduco per tutti.
Il mio nome Lev. Vi ringrazio per averci accolto nella vostra casa e dato
da bere. La nostra terra si trova oltre oceano ad est; passando per i mari freddi del nord e vicino allartico cio ai grandi ghiacci eterni; dal mare possibile giungere alla nostra citt il cui nome San Pietroburgo. In inverno fa
molto freddo e ogni cosa si ricopre di un manto bianco come le cime delle
vostre montagne. Destate i ghiacci si sciolgono e la temperatura pi mite.
Dicci della tua citt.
Lev guard il Pescatore e quindi rispose: La nostra una grande citt,
tutta di pietra; le case sono alte anche 30 volte questa in cui siamo, perch
sono pi case una sopra laltra. Ci sono grandi piazze e viali. Abbiamo le
automobili cio, carri a motore ossia carri che camminano senza cavalli; abbiamo i telefoni cio strumenti che servono per parlare a distanza;
abbiamo la televisione come dire una scatola dove dentro si vedono altre persone fare delle cose e chi li guarda si diverte; una volta era grande e
ingombrante, ora ha una superficie piatta.
Il Pescatore gli chiese maggiori ragguagli perch non capiva questo oggetto
e la sua utilit, quindi non riusciva a tradurlo.
Beh, uno strumento tecnologico che come dire riflette limmagine
di molte persone su uno schermo faccio un esempio: come se dentro
un pentolone pieno dacqua si vedessero riflesse le vostre case, le vostre vite, mentre voi siete qui.
Vedrei tutto riflesso nel pentolone?! domand il Pescatore.
Non so come spiegarlo; immaginate che io abbia qui un contenitore dac-

Mario Gherlone

CAPITOLO XIV

185

qua; in esso riflesso il soffitto e il mio viso ma pensate se invece poteste


vedere riflesso ci che stanno facendo in citt Il pentolone con il riflesso
che posso tenere a casa si chiama Televisore.
Dopo la traduzione uno dei Consiglieri dallaspetto sacerdotale, esclam:
stregoneria, magia nera!
Tutti reagirono alle parole del Consigliere sollevando grande confusione; il
Pescatore allora fece un cenno come per chiedere il silenzio; il capo trib
quindi alz di nuovo la sua mano e tutti si ricomposero.
Non magia nera n stregoneria. intervenne il Pescatore larte delle
costruzioni molto avanzata: quando i nostri antenati inventarono larco e le
frecce, si riusc a colpire a distanza ci che prima doveva essere fatto da vicino, corpo a corpo, quella fu arte delle costruzioni; quando i nostri antenati inventarono le leve per sollevare grandi pesi che nessuna persona o
gruppo di persone poteva sollevare, quella fu arte delle costruzioni. Noi
non chiamiamo magia tutto questo, la chiamiamo arte delle costruzioni.
Probabile che nel loro paese abbiano unarte delle costruzioni pi grande
della nostra.
La gente osservandosi lun laltro annu come convinta dalla logica della
spiegazione. Intervenne allora il capo trib orientando la domanda a Evgeny: Se ognuno ha il proprio riflesso personale a casa, significa che ognuno
pu vedere cosa fanno tutti?
Non esattamente; in realt ci che si vede nel televisore sono storie inventate come in un teatro, quindi finte, che servono solo a divertire la gente o a
fargli passare il tempo. Dalla televisione non si pu vedere ci che accade
nelle case degli altri.
Perch la gente ha bisogno di passare il tempo davanti al televisore? domand il capo trib Non hanno figli da accudire e ai quali insegnare le loro
esperienze di vita? Non hanno una moglie o un marito con i quali migliorare
la loro casa o fare lamore? Non hanno montagne, laghi e fiumi da esplorare?
Non hanno amici con i quali scambiare esperienze o condividerne altre? Non
hanno da cacciare e coltivare per mangiare? Come crescono? Come si evolvono? Perch guardare la televisione? Cos smettono di vivere.
Beh, lo si fa anche per divertirsi; suppongo che ci si debba anche divertire e non prendere tutto sul serio nella vita. Voi qui non vi divertite? La sera
non vi raccontate storie intorno al fuoco?

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Noi ci divertiamo, perch parte dellesperienza umana. Il divertimento


per pu avere una duplice natura: la pretesa dellEgo schiavo del sistema
oppure unutilit per lEssenza, per espandere lesperienza umana, in taluni
casi per alleviare il dolore umano, altre volte per comunicare. Il divertimento pu dunque nascere dalla ricerca di soddisfazione di unaspettativa di
gioia, leggerezza e felicit, e in questo caso lEgo che comanda, oppure
dalla ricerca di unesperienza di gioia, leggerezza e serenit, e in questo caso lEssenza, ossia il vero me, che comanda.
E quindi? intervenne Evgeny.
Gioisci in ogni cosa che fai, anche nel lavoro, e non avrai necessit di artifizi
per divertirti. Usa se vuoi gli artifizi, come il gioco, ma fai attenzione a non
restarne attaccato ripeto: usali ma non lasciarti usare, usali e lasciali andare.
Gioca con la vita, danza con gli elementi, sorridi a te stesso, amati e ama.
Non so cosa dire replic Evgeny Per abbiamo anche le discoteche! Sono luoghi che servono per danzare. E a questa notizia tutti sorrisero. Poi ci sono luoghi che servono per studiare ed altri per lavorare; ci
sono supermercati e centri commerciali cio grandi luoghi coperti dove
le persone vanno per comprare il cibo, i vestiti, oggetti per la casa, i telefoni, i televisori, oppure per passare il tempo al riparo dal sole o dal freddo.
Non capisco, osserv Aztin cio, capisco il grande mercato per
comprare cose utili, ma perch andare l solo per ripararsi dal sole o dal
freddo? Se non occorre comprare nulla, perch non restare in casa oppure
andare a godere del lago, delle montagne o dei fiumi, educare i propri figli
e continuare a crescere come persone?
Disorientato, Evgeny non riusciva a dare motivazioni valide alle osservazioni
di Atzin. Anche qui non so cosa dire sono abitudini acquisite negli anni.
Forse la gente nemmeno si domanda pi il perch. Rispose iniziando a perdere quel tono di convinzione e persuasione nel racconto dei suoi tempi.
E il capo trib: Ma sono felici?
Felicit? Inizio a domandarmi cosa sia. No, Signore, non credo che lo
siano.
Certo che non possono essere felici; hanno perduto il sapore e il senso
delle vita.
Ah! Ci sono anche i cinema, luoghi dove le persone vedono i film cio
storie proiettate su un grande schermo. Vedendo il Pescatore che aveva

Mario Gherlone

CAPITOLO XIV

187

difficolt nel tradurre, aggiunse. Come il televisore ma molto pi grande,


in una grande casa e insieme a molte persone.
Dimmi, fece il capo trib richiamando lattenzione alimentano il loro
spirito? Credono in Ton a c atec uhtl i, Ton a c ac ihu ati e Q uetza l c at l?
Cosa vuole dire Signore? Non capisco. domand Evgeny rivolgendosi
al Pescatore.
Ti domanda, se il tuo popolo crede nella coppia suprema e loro figlio,
nella sacra famiglia.
Ah, s! Noi li chiamiamo in altro modo, ma credo sia lo stesso. Molti credono nella Santa Trinit, Padre, Figlio e Spirito Santo, e vanno in chiesa
per pregare cio, al tempio.
Perch non c la grande Madre? Cos lo Spirito Santo? Come pu un
Padre avere un Figlio senza una Madre? Non capisco. La vostra civilt
molto strana.
Beh, Signore non saprei come rispondere a questa domanda; da molto tempo si tramanda questa storia ed in verit tutti labbiamo accettata cos. Effettivamente c qualcosa di illogico per una religione, non una scienza.
Non ti preoccupare; quando arriveremo a Teotihuacn riusciremo a far
luce su questo argomento. disse il Pescatore.
Vasily, tu non hai da dire nulla? domand il Pescatore dopo che il capo
trib chiese se lui non fosse muto.
Ascoltavo e riflettevo; posso rispondere alla prossima domanda.
Un ragazzo tra i tanti, che poteva avere la sua stessa et, prese coraggio:
Cosa pensi di noi e del nostro paese?
Il Pescatore preoccupato gli tradusse la domanda, aggiungendo di prestare
attenzione alla risposta.
Personalmente, non posso parlare a nome dei miei fratelli. La vostra civilt affascinante; io credo che ogni persona del mio paese dovrebbe poter
dedicare del tempo per ritrovare se stessa e la giusta prospettiva delle cose e se potessi suggerire loro un luogo per farlo, gli suggerirei di stabilirsi
qui con voi per un tempo.
Tutte le persone si guardarono luna laltra orgogliose e soddisfatte della risposta. Il Pescatore guardandolo compiaciuto gli strizz locchio.
Il capo trib osservando Lev gli domand: Cosa hai ragazzo? Osservo i
tuoi occhi e li vedo smarriti, come se non fossero qui.

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Lev fece come per chiedere il permesso di rispondere al Pescatore: Mi


stavo domandando, se tutto questo fosse reale, se sono vivo.
Questa affermazione suscit perplessit nei presenti, ma il capo trib molto
saggiamente rest impassibile e gli domand: Cos la vita, ragazzo?
Lev rimase meravigliato, perch era la stessa domanda con la quale la sera
prima il Pescatore laveva lasciato prima di andare a dormire.
Beh la vita tutto ci che sta tra la nascita e la morte.
Quindi prima di nascere, quando eri nella pancia di tua madre eri morto?
No, anche l ero vivo; diciamo allora dal concepimento fino alla morte.
Sei sicuro che la vita si manifesti solo in questo arco temporale? domand Aztin.
S, certo. Cosaltro? Il dubbio che ho relativo al presente: cosa sono ora?
Il capo trib dopo aver fatto una breve pausa torn a dire rivolgendo la lezione a tutti i presenti e non solo agli ospiti: curioso. Affermiamo di essere vivi, per non sappiamo definire cosa sia realmente la vita. Vuoi sapere
cosa sia? disse rivolgendosi al ragazzo.
S, certo. rispose Lev.
La vita una manifestazione, uno stato.
Fisicamente la vita di un uomo il risultato del
gioco degli organi che trattano lo sviluppo e la
concentrazione del soggetto. il ciclo dei respiri
tra il primo battito del cuore e lultimo. La vita la
manifestazione dellEssere.

Mario Gherlone

Ma il punto : come definire la vita? Dobbiamo definirla? cos importante saperlo? incredibile, diciamo di essere vivi e non sappiamo spiegarla!
Poi continu:
La vita un processo di volont da vivere coscientemente; il tempo che trascorriamo con la
coscienza sveglia e attiva. Con la coscienza addormentata il corpo deambula, ma lEssere non
sta vivendo sta agonizzando, o al massimo sta
sopravvivendo. Le vite sono intervalli dellesistenza, sono spazi esperenziali; le vite sono

CAPITOLO XIV

189

Mario Gherlone

lopportunit di manifestare la propria Essenza


e Presenza a scuola, qui sulla Terra o altrove,
per rendersi conto, intendere, comprendere,
evolvere e trascendere dallo stato animale inconsapevole allEssere umano consapevole e
dallEssere umano consapevole allEssere umano saggio e illuminato.

Sulla Terra o altrove? chiese incuriosito Vasily facendo una strana


espressione.
chiaro! Gli insegnamenti delle vite terrestri non rappresentano tutti i
gradi di apprendimento ed evoluzione, ma solo alcuni. La Terra solo la
scuola di primo grado; immaginate quanta strada deve ancora fare lessere umano per accedere agli insegnamenti superiori: oggi ancora non sa
pensare, non sa parlare e pertanto non sa agire; crea e sostiene una vita individuale e sociale prossima allanimale che, suo malgrado, non possiede il
libero arbitrio.
Lev, senza aver prestato attenzione alle ultime parole, intervenne: Quali
altre vite! Il corpo muore e con esso termina la vita!
Non termina la vita, termina solo una vita; il corpo come forma muore la materia si trasforma regredendo, perdendo la forma acquisita e
mantenuta fino ad allora. Se preferisci: termina una vita ma non lesistenza.
Ragazzo, il corpo un involucro fatto di elementi della terra, assorbiti mediante ci che tua madre mangi, mescolati con acqua e trasformati con il
fuoco del suo ventre materno: terra, acqua e fuoco. Quando venisti al mondo, in te entr poi il quarto elemento: laria. Ci che vedi riflesso nel lago
terra e acqua trasformati col fuoco delle tue viscere in fango di qualit,
fango cui tu, senza sapere, dai forma, movimento ed espressione. Questo
muore, ossia perde la sua forma tornando alla terra, perch non di tua
propriet, ti stato dato in prestito. Il corpo la forma che ti contiene, ma
tu non sei il corpo; e se non sei il corpo, cosa sei, sei lanima? No, non
puoi essere nemmeno lanima, se vero che il diavolo te la pu comprare e
tu continuare a vivere; quindi non sei nemmeno lanima.
Ma allora cosa sono per Lei? Cosa siamo noi e voi tutti? disse in tono
drammatico e precipitoso Lev E lo spirito? Non siamo nemmeno spirito?

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Ci che chiamiamo spirito in realt la coscienza, l'alito di Dio che


pu entrare in noi, illuminandoci. Tu, noi, tutti siamo Essenze, siamo Essenze spirituali che si manifestano attraverso Presenza, siamo esseri spirituali che vivono unesperienza terrena. Fece una pausa e concluse: E
ora ragazzi: benvenuti ad un livello di consapevolezza superiore.
Il capo trib decise quindi di offrire a ciascuno dei tre stranieri un ricordo
dellincontro e di iniziarli alla terra che li aveva accolti; comand ad alcuni
ragazzi della trib di andare a prendere i doni e nellattesa tutti restarono
in silenzio; si udiva solo lo scoppiettio del fuoco al centro. Il Pescatore, secondo le istruzioni del rituale date dal capo trib, chiam uno ad uno i tre
ragazzi, perch potessero ricevere dalle mani del capo trib il loro regalo.
Atzin si alz in piedi, prese la mano sinistra di Lev e disse:
Tl ayol oht li, questo il tuo nuovo nome: significa Cuore della Terra. Ricevi
dalla mie mani e da quelle di Dio questo coltello, scolpito e tagliato per incidere in profondit nella tua vita e in quella degli altri. Che Dio sia con te!
Aztin prese un incenso dal fuoco con la mano sinistra e soffi del fumo
sul cuore e sul capo di Lev; poi gli offr da bere dell'acqua da una ciotola
di legno e terminando ne vers un poco sul suo capo.
Il Pescatore allora sugger a Lev: Lui ti ha dato un coltello, devi dargli
qualcosa di tuo in cambio come ricordo dellincontro.
Lev si guard addosso e non avendo nulla che potesse sembrargli adeguato,
us il coltello appena regalatogli per tagliare una ciocca dei suoi capelli biondi e donarla al capo trib. Questi fu molto contento del dono e suggell lo
scambio con un abbraccio. Quando si volt per tornare al posto, il Pescatore
gli indic di passare dietro al grande capo e alla seconda fila di persone, camminando in senso orario rispetto al fuoco per tornare al suo posto.
Evgeny, tocca a te! disse il Pescatore. Il ragazzo camminando in senso
orario prestando attenzione alle persone sedute, giunse di fronte al capo
trib e apr entrambe le mani allaltezza dellombellico, chinando il capo.
Tley ol t, questo il tuo nuovo nome: significa Cuore di Fuoco.. Ricevi dalla
mie mani e da quelle di Dio questa ascia, forgiata per rompere gli schemi e
le abitudini nella tua vita e in quella degli altri. Che Dio sia con te!
Aztin prese un incenso dal fuoco con la mano sinistra e soffi del fumo sul
cuore e sul capo di Evgeny; poi gli offr da bere dell'acqua da una ciotola di
legno e terminando ne vers un poco sul suo capo. Evgeny ricord che in

CAPITOLO XIV

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Mario Gherlone

un sacchetto appeso alla vita aveva il ciuffo del suo cavallo che il Pescatore
qualche sera prima gli aveva detto di tagliare e conservare senza dargli particolari spiegazioni, solo avvisandolo di prestare attenzione agli eventi; lo
prese e lo regal al capo trib; questi ne fu onorato e contento poich aveva appreso della potenza e della nobilt dellanimale.
Vasily prima di alzarsi attese che suo fratello fosse seduto.
T la z o htz i n, questo il tuo nuovo nome: significa Chi Amato. Ricevi
dalla mie mani e da quelle di Dio questo arco e queste frecce, costruiti per
lanciare oltre ogni ostacolo la tua vita. Che Dio sia con te!
Come i fratelli, il suo cuore e sul capo furono purificati dallincenso; fu
invitato a bere lacqua che infine gli fu versata sul capo. Vasily come regalo di scambio non aveva nulla che poteva valere il gesto, le parole e il valore di quanto donatogli, allora pens di offrire loggetto che il Pescatore
gli aveva dato al principio del viaggio. Questi rimase particolarmente sorpreso e tanto grato del gesto che si tolse una penna dal suo copricapo e la
mise tra i capelli. A quel riconoscimento tutti quanti si alzarono in piedi e
dissero ad alta voce qualcosa di non comprensibile; poi tornarono a sedersi. Il capo trib concluse con un abbraccio, quindi il ragazzo, con uno
sguardo incredulo ma riconoscente, torn al suo posto seguendo le orme
dei fratelli. Gli altri due fratelli, mentre Vasily tornava al suo posto, lo
guardarono con aria di rimprovero per il gesto che aveva fatto: aveva lasciato andare una cosa della quale non doveva liberarsi e che doveva stare
sempre con lui. Passando vicino al Pescatore, questi si alz ed anche lui
gli dette un abbraccio.
Aztin allora prese a dire rivolgendosi ai ragazzi e a tutto il Consiglio: Gli
antichi Anahuacas, abitanti del Anhuac, mettevano i nomi ai bambini in
base alla loro data di nascita, numero e giorno, consultando il Tonatamatl
(il libro che conta i giorni) e poi si sceglieva il nome che avesse a che fare
con il suo destino consultando il To n al po hua ll i, il Libro dei Destini.
Nel mettere il nome ad un bambino si trasmette
unicit allEssere ed un desiderio di vita futura:
questo nome lo porter per tutta la vita e il suo
suono, la sua vibrazione, cos come la sua invocazione, richiameranno il suo destino.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Qualora abbiate figli in futuro, evitate di dare il nome di un antenato della


famiglia a vostro figlio: lo privereste di un suo proprio destino legandolo
fortemente allombra di chi lha preceduto. Alz le braccia orientando le
mani verso lalto, gir su se stesso in senso orario fermandosi un momento
nella direzione di ogni punto cardinale e pronunci: Cos si compia. Cos si compia. Cos si compia. Poi torn alla posizione dorigine, incroci
le braccia sul petto e chin leggermente la testa. Il cerimoniale quindi si
concluse in modo suggestivo: si presero tutti per mano e recitarono alcune
frasi che solo gli abitanti di quel posto e il Pescatore intendevano. Ai ragazzi giungeva solo unenergia positiva e la comprensione che tutto ci
portava loro dei benefici. Terminato, uscirono dalla casa uno alla volta seguendo il rito dellincamminamento in senso orario attorno al fuoco; il capo trib fu lultimo ad uscire.
Vasily! Ma cosa ti ha preso? Come hai potuto regalare quelloggetto?
Non era tuo! rimprover Evgeny.
Non lo so, so solo che ho sentito che era giusto. Non so spiegartelo.
Quando glielho regalato mi sono sentito rinascere, come risollevato, pi
leggero e senza alcun senso di colpa per averlo fatto.
Bravi ragazzi! disse il Pescatore Sono fiero di voi.
Anche di Vasily? Ha regalato quella cosa che non doveva fece notare
Evgeny.
Vostro fratello ha fatto ci che riteneva giusto fare; ha compreso alcune
cose e si comportato di conseguenza. Dovreste essere contenti insieme a
lui. Siete o no suoi fratelli? Ricordatevi una cosa: se uno di voi fa un passo
in avanti, in verit lo state facendo tutti e tre; questo significa lavorare in
gruppo: del lavoro di uno beneficeranno anche gli altri. Ah! esclam il
Pescatore Portate sempre con voi il vostro oggetto, mi raccomando
disse agli altri due fratelli. Poi aggiunse a tutti: Se volete parlare un p tra
voi, raggiungetemi appena calato il sole a casa del capo trib, ma non fatevi
aspettare troppo; siamo invitati per il pasto serale. Capito?
S, daccordo. disse Lev per tutti e tre.
La giornata era stata lunga e ricca di esperienze; nonostante ci, i tre ragazzi decisero di sedersi fuori dalla casa centrale su un tronco dalbero a terra
e Lev prese la parola: Avete capito qualcosa di tutto quello che successo
l dentro?

Mario Gherlone

CAPITOLO XIV

193

Credo sia stata una cerimonia di battesimo. Non so bene di cosa si trattasse, ma la sensazione proprio quella di un battesimo.
Ma di cosa stai parlando? domand Evgeny a Vasily.
Non hai sentito che ci hanno dato un nome nuovo? Quale hanno dato a
te? Ah s, Tleyolt, Cuore di fuoco. Beh, non sono andati lontani dal tuo
temperamento.
Pensavo scherzassero. replic Lev.
Ti sembra che qui la gente scherzi? Mi pare evidente che facciano sul serio: le guardie al ponte erano serie, il Pescatore serio e chi ha preso nostro
fratello di certo non scherza! Il solo fatto di trovarci qui non mi sembra
uno scherzo! Il nome del tizio che ha presenziato la cerimonia vi dice nulla? Aztin, Acqua Venerabile! Sar meglio abituarsi.
Stai dicendo che ci dobbiamo rassegnare a tutta questa storia?
Non la chiamerei storia; questa la chiamerei ormai la tua vita, la nostra
nuova vita. Hai capito quello che ha detto il grande capo sulla vita?
Non molto. rispose Lev.
Discorsi un p complicati con una certa logica, ma complicati. aggiunse Evgeny.
Non mi sono rassegnato anche se sono consapevole che questa potrebbe
essere la nostra nuova vita, seguit Vasily ma sarebbe sciocco continuare a resistere agli eventi; suggerirei invece di interpretarli, viverli e sfruttarli,
integrandoci per quanto possibile. Questa la condizione nella quale sono
stato messo, che mi stata data da vivere ora e pertanto devo muovermi
con astuzia e responsabilit per viverla al meglio.
Caspita, questo s che parlare! Non ti avevo mai sentito parlare cos.
disse Lev con stupore guardando il fratello.
E se proprio la devo dire tutta, sai cosa manca? aggiunse Vasily.
No, cosa manca? disse con aria curiosa Lev.
Le ragazze, mancano le ragazze! osserv cambiando tono di voce e
guardandosi in giro Da quando siamo arrivati al lago ad oggi, non ne ho
vista una. Avranno mica le stesse usanze dei musulmani questi?
Ahahah questo il vecchio Vasily che conoscevo! disse ridendo
Evgeny.
Mentre Lev aggiunse: Qui non sanno di certo cosa sia un musulmano o
lIslam.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

vero, qui siamo dallaltra parte del mondo, non ci sono n navi, n
aerei, n telefoni, n giornali, n libri, che possano aver comunicato qui gli
eventi storici e culturali del nostro mondo.
Ascoltate! Lo so che pu avere poco senso parlare di queste cose ora, ma
ricordare e rileggere la storia pu tornarci utile; noi qui stiamo vivendo la
storia con gli occhi di chi lha vissuta senza manipolazioni politiche, religiose e storiche.
Cosa intendi dire ? domand Lev.
Lo sapete cosa si diceva quando eravamo ancora a casa nostra? Che la
scoperta dellAmerica nellottobre del 1492 in verit solo una convenzione politica, un accordo di comodo tra le nazioni del vecchio continente,
perch in verit gi i Vichinghi e altre popolazioni dOriente erano giunti
qui, tanto che alcune popolazioni dellAmerica Latina del sud hanno gli occhi a mandorla come gli orientali.
Ma chi te le ha raccontate queste cose? Tatjana?
S, Tatjana! Lei studiava alla facolt di scienze politiche e interruppe
un attimo il suo discorso per una riflessione, poi riprese dicendo: Ok, poco importa! Lei era anche una ricercatrice: si interessava di cercare le verit
storiche provando altres le influenze della Chiesa di Roma sugli scritti del
tempo, inclusi documenti e trascrizioni non ufficiali. Insomma, la storia, ma
vista dal punto di vista del rapporto tra politica, potere e verit.
S, s mi ricordo disse Lev con tono insufficiente Secondo me
perdiamo tempo a parlare di questo almeno servisse per andarcene
via di qui.
S, so cosa vuoi dire. osserv Vasily solo che sono convinto che
sia importante parlarne, perch ci pu dare una prospettiva di lettura diversa, un visione della storia alla quale finora non avevo dato peso.
Tu parli dei discorsi della tua amica, vero? disse con disappunto Lev.
Mi piaceva Tatjana, e allora? replic Vasily Era molto attraente e
quindi lasciavo che lei parlasse visto che a lei faceva piacere. ricord
con tono nostalgico; poi torn sul tema. Pensate: qualche lobby spagnola
sta cercando stava cercando al nostro Tempo, di fare le scarpe agli italiani rivendicando la nazionalit di Cristoforo Colombo e chiss con quali
pressioni politiche alla comunit internazionale o costruendo quali falsit
storiche!

Mario Gherlone

CAPITOLO XIV

195

Evgeny allora intervenne: La popolazione spagnola non centra nulla,


una generalizzazione dirla cos; si sar trattato solo di alcune mele marce,
annoiate o assetate di gloria, di pochi individui legati a qualche lobby massonica, come dicevi tu prima; gente che ha la possibilit di alimentare
confusione e sovvertire le verit, avendo qualcuno dei suoi adepti allinterno del Consiglio di Amministrazione di qualche televisione o giornale.
Evgeny si ferm un istante meravigliandosi delle sue stesse parole, quindi
lasci che il pensiero continuasse a fluire: Ma questo capita in ogni parte
del mondo immaginate anche da noi in Russia. Sapete cosa penso?
No, se non ce lo dici! disse sarcasticamente Lev.
tutta una questione di denaro, di speculazione e di rapporto costibenefici: se questa lobby spagnola riuscisse a convincere, economicamente, il
Vaticano di un qualche beneficio per poter appoggiare la loro istanza attraverso un valore di scambio, potremmo assistere ad un capovolgimento storico a danno degli italiani in Italia e quelli residenti nel resto del mondo.
Ma in questo gioco di scambio entrerebbero anche le lobby italiane; anche
loro dovrebbero trarne un beneficio per rinunciare ad un cos grande orgoglio nazionale. un lavoro sotterraneo, una rete immensa di relazioni occulte.
Ma sei diabolico, Evgeny.
Loro lo sono! Quel che ho detto lo ritengo realistico; da quando sono
qui, qualcosa sta succedendo in me, lo sento. S, ho fatto delle idiozie,
ma qualcosa in me sta scattando non so come spiegarlo
Sentite invece questa! intervenne nuovamente Vasily Sembra che il
Vaticano gi sapesse e conoscesse le rotte per lAmerica, gi fosse a conoscenza dellesistenza di altre terre al di l dellAtlantico; possedeva gi delle
mappe e le dette a Cristoforo Colombo.
Ma che dici? esclam Lev.
S, cos.
Va bene, ma a noi cosa importa tutto ci? insistette Lev.
Dobbiamo attraversare questo tratto di storia facendo attenzione a non
lasciarci influenzare negativamente da quel che ci hanno raccontato. Useremo le informazioni che conosciamo come riferimento, come una mappa indicativa per muoverci meglio e in modo pi consapevole. Conoscere il
futuro ci render la vita pi facile.

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Hai sentito la storia della sacra famiglia? Somiglia molto a quella delle
nostre parti. osserv Evgeny.
Gi, non era del tutto errato il commento di Aztin circa la mancanza
della figura della Madre nella Trinit. continu Vasily Mi domando come si faccia a ritenere credibile la Chiesa per quanto concerne la vita di
Ges Cristo, quando non stata credibile nel raccontare gli eventi storici
ordinari come la scoperta delle Americhe. Che credibilit pu avere un
Papa nel trasmettere ed esortare i fedeli ad un comportamento, quando lui
stesso e la Chiesa si comportano e si manifestano allopposto? Non vi sembra assurdo pretendere di essere creduti circa le verit dellaltro mondo,
quando si alterano e manipolano le verit di questo mondo? Vi premetto
che io credo in Dio lAssoluto, nel Creatore e in Ges Cristo, ma come tre
entit distinte; non credo e rifiuto invece lintermediazione della Chiesa
tra luomo e lAltissimo; non ha senso ed entra in contraddizione anche
con quanto professato e scritto nei Vangeli. Mmm secondo me generano
appositamente confusione nella gente sovrapponendo le tre entit, mentre
io, anche sulla base dei racconti del nostro amico Pescatore, inizio ad avere la certezza che siano concetti ed entit distinte. Sentite: come sapete,
la Chiesa stata da sempre la depositaria dellinformazione poich lignoranza, nel mondo allora conosciuto, dilagava in quasi la totalit della popolazione; vi ricordate il libro di Umberto Eco e il film con Sean Connery
Il nome della rosa?
S. disse Evgeny.
Io no. rispose Lev.
Va bene, poco importa. Per accedere allistruzione e alla cultura le strade
erano due: entrare in seminario e farsi prete oppure avere il privilegio di essere un nobile; e i nobili, da chi credete fossero istruiti? Ve lo dico io: dagli
uomini di Chiesa. Gutenberg invent la stampa intorno al 1450 dopo Cristo, ovviamente. Anzi, pensandoci bene mentre noi siamo qui, lui l'ha da
poco inventata e la notizia sta gi eccitando tutta Europa. Sapete? disse
con tono meravigliato Mi sembra di vivere nella macchina del tempo, non
vi sembra fantastico questo?
Dai, non distrarti e vai avanti con i fatti. osserv Lev serioso.
Dicevo nel 14501454 fu inventata la stampa e quale libro credete sia
stato pubblicato per primo?

Mario Gherlone

CAPITOLO XIV

197

Questa la so: la Bibbia? disse Lev.


Centro! Mai come dopo tale data ci fu unesplosione di diffusione di Bibbie, che fino a prima di allora venivano copiate a mano. Credo di aver letto
che la Bibbia il libro pi stampato al mondo, il best seller dei best seller.
Ma chi si compra pi la Bibbia? osserv sarcasticamente Lev.
Semplice: viene venduta ad ogni bambino del mondo che ogni anno viene iscritto al catechismo; molte catene di hotel nel mondo la fanno trovare
nel cassetto di ogni loro camera da letto; la vendono a fascicoli nelle edicole; e non vado oltre pensate quante copie ogni anno; o non un business?
Che dite, il Vaticano si beccher ancora i diritti dautore, o qualcosa del
genere, sulla Bibbia e i Vangeli?
Bella domanda, Lev chiss!
Va bene, e quindi? Vai avanti con il tuo discorso. chiese Evgeny.
Il Vaticano, la Chiesa: la pi grande organizzazione commerciale della
storia; una rete di agenti e una strategia di marketing mai vista, senza pari il primo e pi grande network marketing. Roma ha inviato suoi missionari in tutti i lati del mondo per raccogliere informazioni con la scusa di
alfabetizzare e civilizzare; pochi erano veri missionari e hanno fatto una
brutta fine, finanche essere abbandonati e traditi nel fine, nei principi e nei
mezzi di sussistenza dalla loro Chiesa di Roma: vi ricordate il film Mission
con Robert de Niro? Da sempre linformazione potere, specialmente in un
mondo di ignoranti e analfabeti. Ragazzi, siamo nel XV secolo, non so bene
in quale anno, ma so con certezza che gli alti Prelati della Chiesa Romana
sono gi a conoscenza dellesistenza di queste terre; solo occulteranno
linformazione fino a quando Cristoforo Colombo decider di andarle a scovare e la sveleranno solo a lui.
Ma non scopr, o scoprir, lAmerica per caso, per cercare una nuova via
verso le Indie?
Credete che le notizie si manipolavano solo nella nostra epoca? Pensate
che solo ai nostri tempi esistevano racconti di cronaca falsati dalla faziosit
di chi scriveva? Vi ricordate cosera linformazione prima dellavvento di
Internet? La maggior parte della gente era costretta a bere dai calici propinati dai giornali, dalla radio e dalla televisione, non aveva molte possibilit
di trovare e accedere alle verit. Tornando alla scoperta delle Americhe:

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

senza stampa e senza giornalismo, ci che sai oggi quanto il potere di allora dette in pasto alla popolazione europea, e grazie allignoranza e analfabetismo dilaganti, la gente credette e accett la credenza nei secoli a
venire e nel tempo fu convenzionalmente accettata come verit.
Mi sembra incredibile quel che dici! osserv Lev.
Basta che i poteri si concertino nel dire le stesse cose e, in un mondo di
ignoranti e disinformati, di distratti e superficiali, il falso diventa vero. Chi
dice che un documento antico sia affidabile? Potrebbero esserci stati complotti e quindi molti documenti potrebbero essere stati scritti per depistare
la politica di allora e dunque la storia. Poco fa ho detto che la Chiesa era la
depositaria dellistruzione, dellinformazione, della scrittura e della comunicazione: aveva o non aveva il potere assoluto sullinformazione e la conoscenza? E quando non laveva, che influenza politica ed economica poteva
esercitare sui regnanti di allora Re, Regine, Consiglieri?
Vasily! Ci stai disarmando, ci stai togliendo ogni convinzione e punto di
riferimento sul quale avevamo basato la vita. disse Lev.
Convinzione! Esatto! Di fatto, solo una credenza dettata dallignoranza o
dalla convenienza, che crea unillusione nella mente dellindividuo e di intere popolazioni. Il segreto nella programmazione mentale; come lipnosi: ti distraggono o ti addormentano la mente conscia e ti programmano la
mente inconscia.
E ora, da dove ti uscita questa perla di Psicologia?
Ah, beh qualche mese prima del nostro incidente mi era capitato tra le
mani un libro di Programmazione NeuroLinguistica che aveva mamma e
dandoci una sbirciata ho scoperto un p di cose interessanti, quindi me lo
sono letto tutto.
Programmazione cosa?
Ragazzi! Allora, volete venire? chiam il Pescatore.
Veniamo subito! rispose Vasily, poi rivolgendosi ai fratelli: Troveremo
il modo di continuare il discorso in un altro momento se volete.
S certo, interessante quello che dici, anche se continuo a non capire a
cosa ci possano servire queste informazioni. replic Lev. Che ne dite di
parlarne anche con il Pescatore? Magari lui
Non saprei, forse non il caso. interruppe Vasily Ci sono cose che
rivelandole potrebbero alterare il corso della storia.

CAPITOLO XIV

199

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E cosa c di male nellalterare la storia per migliorarla?


Chi dice che migliorerebbe? Potrebbe anche peggiorare. Ricordate quel
che ha detto il Pescatore sulla diffusione della conoscenza della ruota?
Hai ragione Lev, raccontare il futuro pu essere pericoloso, soprattutto
per noi: se si diffondesse una qualche notizia che alterasse il corso dei fatti,
il rischio potrebbe essere di non riuscire a tornare pi, sempre che esista
una remota possibilit di tornare; senza considerare che indurre un cambiamento qui e ora, potrebbe scatenare nel futuro una sequenza di eventi che
rischierebbe di non farci esistere.
Beh, considerando il tuo ragionamento, se una nostra azione generasse
una qualche influenza e comportasse una nostra non nascita nel 1990, allora quando sar il 2008 non potremo essere trasferiti qui e influenzare il presente. Non ti pare un paradosso? Qualunque cosa accada gi accaduta, e
ha determinato il futuro che gi conosciamo.
Sentite, mi prenderete per scemo, ma questa non lho capita. esclam Lev.
Volete per caso digiunare? Sarebbe cosa buona per il vostro corpo, ma
poi non so chi vi porter domani in viaggio. sollecit il Pescatore uscendo
dalla casa del capo trib.
Ci scusi, arriviamo.

Mario Gherlone

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Teatri diversi,
costumi e copioni diversi,
ma gli atti della tragi-commedia
sono sempre gli stessi.

Mario Gherlone

opo essersi tinto i capelli e mangiato, nel pomeriggio Oleg stava


preparandosi per uscire, quando Nelli giunse di corsa alla sua porta annunciando la notizia: Oleg, Oleg! il Maestro morto!
Morto! Com successo?
Cosa hai fatto ai capelli? osserv Nelli.
Stamane il Maestro mi aveva detto di tingermi i capelli per attirare meno
lattenzione.
Prezioso consiglio, ma stato lultimo: lhanno trovato morto in casa; mi
hanno detto che accaduto nel sonno, ma io non ci credo. Non mi risulta
che lui dormisse i pomeriggi. Ne sai nulla? domand Nelli rivolgendosi
alla guardia e notando che non era la stessa dei giorni precedenti. Questa
con sguardo impaurito neg con la testa, senza dire nulla.
Non mi capacito dellaccaduto; lui stava bene, anche se
Cosa?
Quando mi ha salutato, ho provato uno strano sentimento; il suo tono e le
sue parole; credo tu abbia ragione, ragazzino. La sua morte sospetta.
Non chiamarmi ragazzino, io ho un nome.
S, scusami Nelli. Poi rivolgendosi alla nuova guardia la interrog: La
guardia di stamane, successo qualcosa a lui? Ma questi non dette risposta alcuna, facendo segno di non capire e non sapere nulla.
Cosa facciamo oggi, se non possiamo andare dal Maestro? chiese Nelli
ad alta voce, poi si rivolse alla guardia: Possiamo andare per la citt accompagnati da te?
Sar pericoloso dopo levento di questa notte e se dovesse succedere
qualcosa? osserv Oleg.
Ragiona: stare in pubblico pi sicuro che restare soli dentro casa, non credi? Chi oserebbe alla luce del giorno attentare alla volont dellImperatore?

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202

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Va bene, forse hai ragione; pi sicuro non restare in casa oggi; di fatto,
non conosco ancora nulla della citt. aggiunse pensando che esplorarla
gli sarebbe tornato utile per potersi orientare in caso di fuga.
La guardia si mosse e quindi Oleg e Nelli compresero che era possibile
andare. Seguiti sempre a poca distanza dalla guardia, camminando per la
Citt Sacra di Tenochtitln, Oleg inizi a rendersi conto della sua mappatura, acquisendo molte informazioni utili: la zona centrale della citt,
quella cinta dalle mura, si snodava intorno a una grande piazza quadrata
lastricata di pietra bianca levigata e vari edifici anchessi in pietra, tra cui
molti ancora in costruzione; uno in particolare attir lattenzione di
Oleg: quello pi grande di tutti, la piramide sotto la quale fu portato al
cospetto di Moctezuma; sembrava stessero costruendo una piramide sullaltra, come una matriosca. La piazza gli ricordava la grande Piazza Rossa a Mosca, che una volta vide con il padre, e le grandi piazze imperiali
della Roma antica. Era tutto maestoso, grande e pitturato con colori vivaci.
Verso la periferia, ma sempre allinterno delle mura di cinta, le costruzioni abitate si reggevano quasi tutte su un piano terra e solo pochi lavevano
rialzato dopo la grande esondazione del lago di alcuni decenni prima;
fuori le mura alcune case erano di pietra e altre di paglia, fango e legno
ma ben fatte. Si snodavano grandi vie, larghe e dritte, ed altre minori secondarie, la maggior parte costruite a squadro, fiancheggiate da canali
dacqua brulicanti di battelli. Mentre la zona centrale della citt era pavimentata con un mattonato in pietra chiara, fuori le mura si calpestava invece solo terra battuta. Sezioni della citt che potevano essere considerate
quartieri erano collegate le une alle altre da ponti di legno che alloccorrenza potevano essere sollevati e rimossi, per isolare o interdire laccesso.
Giardini ben coltivati e annaffiati dallacqua dolce dellacquedotto ossigenavano tutta la citt. A Oleg sovveniva una parte della sua San Pietroburgo, Amsterdam in Olanda, e soprattutto lantica Venezia in Italia, per
dimensione e modello forse la pi prossima alla citt che aveva sotto gli
occhi: anche Venezia era costruita su una laguna, vantava la grande Piazza
San Marco stretta da fastosi palazzi; la Basilica di San Marco poteva essere un p associata alla Grande Piramide con il tempio, e il palazzo del
Doge al palazzo dellImperatore. In quello stesso tempo Venezia doveva

CAPITOLO XV

203

essere nel suo massimo splendore e potere, sia commerciale che militare,
grazie alla grande flotta della Serenissima Repubblica di Venezia. Oleg
continuava a ricordare con un velo di nostalgia per lEuropa.

Mario Gherlone

Immagine: raffigurazione di Tenochtitlan sul lago di Texcoco

Agli estremi dellisola serpeggiavano lunghe vie di collegamento verso la


terra ferma, tanto larghe da affiancare quindici uomini e tutte munite di
ponti levatoi: quella a sud si divideva in due rami allincrocio dei quali
erano state costruite due torri con relative porte di accesso: un ramo
conduceva a est verso Iztapalapn mentre laltro a sud verso Coyoacn; il
collegamento a nord proveniva da Tepeyacac mentre quello ad ovest da
Tlacopn; quindi si contava il grande acquedotto da Chapultepec. Ogni
accesso era presidiato: cera un posto di blocco sullattracco di ciascuna
via alla terra ferma, una pattuglia al centro sul ponte levatoio, allattracco della via sullisola e quindi allentrata delle mura della zona sacra.
Lontano, sulla terra ferma, si intravedevano altre costruzioni di fattura
pi povera.
Numerosi mercati erano allestiti per la citt, distesi a terra su stuoie che accoglievano i prodotti pi vari; solo alcuni usavano sollevare la loro mercanzia su delle tavole; tra i mercati uno era veramente ricco di ogni cosa,
quello allinterno delle mura, dove si vendeva di tutto: dalla frutta agli ortaggi, a vari condimenti; animali da mangiare posti in gabbie di bamb o in

Mario Gherlone

204

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

piccoli recinti improvvisati, e animali da ornamento come pappagalli coloratissimi e scimmiette; vestiti, stoffe, tinture di tutti i colori, incensi, oggetti
in pelle, pietre preziose e piccoli manufatti in oro. Il meglio dellImpero si
concentrava tutto l: artigiani del legno e delle piume, della pietra e della
terracotta, di strumenti a percussione e a fiato, shamani con erbe medicamentose e infine anche mercanti di schiavi. Alcuni vendevano oggetti femminili di bellezza e tinte cosmetiche, altri bevande di frutta e sostanze
basate su intrugli improbabili. Camminando per il mercato si incontravano
anche personaggi vestiti di stoffe pregiate e dalle capigliature stranamente
lavorate e pittate: erano i nobili della societ con al loro seguito alcuni
schiavi; questultimi vestiti poveramente, si trascinavano con una postura
dimessa e trasportavano con fatica le merci acquistate dai loro padroni.
Spinte a mano da una pertica, lungo i canali e sul lago, andavano e venivano imbarcazioni colme di mercanzie di ogni genere. Moltitudini di persone
compravano e vendevano generando un rumore a dir poco assordante. Pattuglie di guerrieri armati a volte intervenivano per sedare litigi e zuffe, anche con modi piuttosto violenti.
Per le strade si respirava unaria pregna di odori speziati misti, a dire il vero, a nauseanti odori di escrementi degli animali in vendita, sudore umano
e acqua ristagnante. Non cera un sistema di raccolta sotterranea delle acque, anche perch scavando avrebbero trovato il lago, quindi scorrevano
sui bordi dei marciapiedi in conche di pietra appositamente realizzate; solo
agli incroci queste passavano sotto il livello stradale.
In quellepoca cerano scarse comodit, osservava Oleg, ma vivere con quelle
offerte dalla citt era veramente un lusso introvabile in ogni altro luogo dellImpero. Quello azteco era un popolo fiero, che viveva con grande dignit la
situazione storica, culturale e tecnologica. Le donne, come in qualunque
epoca e luogo della Terra, svolgevano molti compiti: erano responsabili della
crescita dei figli e della gestione della casa; si preoccupavano dei mariti e
dellapprovvigionamento di cibo; erano madri, mogli, cuoche, amministratrici di casa, infermiere, compagne di vita, amanti. Gli uomini lavoravano la terra e combattevano le guerre. Nelli raccontava che durante il periodo della
raccolta del mais anche le donne con i bambini partecipavano al raccolto,
perch occorreva farlo e in fretta.
Con i capelli tinti e una tunica di cotone leggero, Oleg trascorse con Nelli il

CAPITOLO XV

205

Mario Gherlone

pomeriggio camminando per la citt, dentro e poco fuori le mura accompagnato dalla guardia, distraendosi dalla triste notizia. Alcuni durante il loro
passaggio notavano la presenza dello straniero, mentre i bambini lo identificavano palesemente; la maggior parte, invece, era talmente indaffarata in relazioni daffari che non si accorgeva di nulla. Osservando quel mondo e
pensando al suo, consapevole delle innumerevoli epoche vissute dallumanit,
Oleg si trov a pensare che, malgrado i teatri fossero diversi, i costumi e i copioni fossero diversi, gli atti della tragi-commedia umana erano sempre gli
stessi, portando sempre allo stesso finale.

Mario Gherlone

207
La mia terra non di questo mondo.
Il mio mondo lo osservo lontano,
ogni sera dopo il tramonto e durante la notte.

Mario Gherlone

hi! Svegliatevi! Qui non c pi nessuno! esclam Lev.


Cosa stai dicendo? borbott insonnolito Evgeny.
Quando tutti aprirono gli occhi, si resero conto che non cera nessuno nella
capanna, nemmeno il Pescatore. I tre rapidamente si alzarono e uscirono di
casa e con loro sorpresa videro tutte le persone del villaggio fuori allaperto, in piedi, tutti orientati verso il sole che stava sorgendo. A tale vista, non sapendo cosa fare, restarono in silenzio. Udirono il suono di un
corno, oppure di una grande conchiglia, come fosse lannuncio del sorgere
del sole a tutti i presenti e agli esseri della foresta. I ragazzi restarono fermi,
osservando quelle sagome vestite di bianco, con i piedi uniti e le braccia
spalancate con il palmo delle mani rivolto verso lalto. Lev, Vasily e Evgeny
parteciparono in disparte al rituale: portarono le mani sul capo realizzando
un triangolo tra gli indici e i pollici, mantenendo aperte le mani verso il sole; quindi portarono il triangolo al centro della fronte, restandovi un tempo; infine le mani scesero al petto sovrapposte e incrociate sul cuore come
nella posizione del faraone. Terminato il saluto al sole ognuno torn verso
la propria casa.
Buongiorno ragazzi! disse il capo trib Che il sole riscaldi la vostra
giornata, portando luce alla vostra mente e nei vostri cuori.
Grazie! rispose Vasily.
Dai, raccogliamo le nostre cose e proseguiamo il cammino; i venti ci annunciano eventi infausti, meglio muoversi in fretta. ordin il Pescatore
con aria seria facendo calare un velo di preoccupazione sul viso dei ragazzi.
Rientrando in casa la sposa del capo trib aveva preparato alcune delizie da
mangiare sia per la colazione che per il viaggio; i ragazzi la ringraziarono a
modo loro, uscirono congedandosi da tutti e montando sui cavalli, intorno
ai quali si era assembrato incuriosito tutto il villaggio, salutarono nuovamente e nella luce dellalba ripresero il cammino.

Mario Gherlone

208

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Evgeny, hai sempre con te quelloggetto, vero? Non che lhai schiacciato stanotte mentre russavi. domand Lev.
Spiritoso, pensa al tuo!
Signore, ho sentito ieri il capo trib chiamarla Cuauhtli, cosa significa?
il suo nome? domand Evgeny.
il nome che mi stato dato dal nonno di Aztin molto tempo fa.
Cosa significa? chiese incuriosito Evgeny.
Cuauhtli significa Aquila; un giorno comprenderete, dopo aver compreso i vostri.
Continuando a cavalcare nella foresta, lungo il cammino Lev lament:
Potremmo andare pi rapidi se prendessimo la via senza alberi.
S certo, rapidi per andare nella direzione opposta, perch l che ci porterebbe. La via troppo frequentata; non prudente prenderla; la stiamo
seguendo parallelamente, ad una certa distanza; andremo pi lenti, ma arriveremo certo prima che correndo rischi inutili.
Quando il sole imperava alto nel cielo, il Pescatore decise di fare una sosta
per far riposare anche i cavalli. Nel frattempo si udiva il rumore di scrosci
dacqua. Fermiamoci l, vicino a quelle grandi rocce e a quella cascata.
un buon posto per far abbeverare i cavalli.
Signore, non potrebbe essere rischioso come per la via?
raro che qualcuno risalga il fiume per venire fino alla cascata; non
avrebbe senso per le normali operazioni di raccolta dacqua. Hanno realizzato pi a valle dei punti di raccolta collegati agli acquedotti per portare
lacqua in citt. No, non dovremmo avere problemi; buona regola per
non sostare a lungo.
I tre ragazzi parvero rassicurati dalle parole del Pescatore. Mentre i cavalli
si abbeveravano e tutti quanti consumavano il cibo offerto dalla sposa di
Aztin, Evgeny non perse occasione per continuare a fare domande personali: Signore, conosce da molto tempo le persone di quel villaggio?
S, da molto tempo molto tempo.
Signore, Lei ha origini olmeche o tolteche?
Non adesso, ragazzo.
Dopo aver mangiato un pezzo di formaggio e bevuto un sorso dacqua
disse: E va bene, vi dir qualcosa. I tre interruppero il loro pasto prestando attenzione al Pescatore in attesa di chiss quale rivelazione. Con-

CAPITOLO XVI

209

tinuate a mangiare, mentre ascoltate. Sono venuto in questo mondo grazie


a una famiglia tolteca, che diverso dal dire che sono tolteco Non mi
identifico con la loro cultura; la mia terra non di questo mondo. Il mio
mondo lo osservo lontano, ogni sera dopo il tramonto e durante la notte.
la prima stella che appare quando il sole scompare allorizzonte, la pi
luminosa disse con tono nostalgico di chi sembra lontano da casa da
molto tempo oppure di chi stato abbandonato. Anche voi avete un legame con lei.
Cosa? In che senso? esclamarono allunisono i tre.
Nel senso che anche voi siete una lontana discendenza indiretta della civilt di Sirio che si era stabilita sulla Terra, mentre io discendo direttamente
da quella civilt.
Ma noi siamo esseri umani! esclam Evgeny.
Il Pescatore fece un respiro profondo e disse:

Mario Gherlone

Siete esseri spirituali


che stanno vivendo unesperienza terrena.

Restarono in silenzio solo un poco, poi Evgeny aggiunse: Mi risulta difficile crederci; anche ammettendo che le cose stiano cos, tutti quanti abbiamo questo legame?
No, non tutti; pochissimi conservano la discendenza pura con Sirio o con
laltra costellazione di Orione; altri come voi hanno legami di discendenza
mista tra quella lumana e una delle due costellazioni, i cosiddetti impuri;
altri ancora sono quelli che hanno iniziato qui sulla Terra il loro processo
evolutivo, grazie a interventi e aiuti.
Ha detto interventi e aiuti? chiese confuso Vasily Cosa intende?
Il Pescatore sedette, chiuse gli occhi, fece un respiro profondo e per un
istante parve non essere pi presente nel suo corpo, la sua respirazione era
molto lenta. Poco dopo fece un respiro tornando in s e disse: Bene, il
posto sicuro, potete sedervi senza alcun timore.
Cosa ha fatto poco fa? chiese Lev.
Ho esteso energeticamente la mia Presenza, al fine di percepire a distanza
il possibile arrivo di altri esseri.
Caspita! E un giorno potremo farlo anche noi? chiese eccitato Lev.
Tutti possono arrivare a fare quel che faccio e anche di pi, se sono

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

disposti a lavorare su se stessi. Tornando alla tua domanda, Vasily, per aiuto
si intende, ad esempio, la stimolazione di alcune zone del cervello attraverso specifici suoni, il cui compito aprire piccole camere interne che consentano di ampliare le percezioni. Il cervello umano una sorta di come
potreste dire voi?
Magnete? Ricettore? sugger Evgeny.
S certo, credo si possa definirlo cos come hai detto: ricettore. Qui non
esiste una parola che possa avere lo stesso significato, mentre nella mia lingua dorigine esiste, anche se con altro suono.
E quindi? insistette incuriosito Lev.
Non tutte le menti sono sensibili allinsegnamento e al lavoro personale,
n alle onde, soprattutto coloro che si sono evoluti spontaneamente qui
sulla Terra; quindi per far evolvere anche questi, i nostri Progenitori hanno
dovuto agire sulla radice madre del corpo umano presente nel sangue. Il
linguaggio ad esempio stato uno di questi interventi.
Cos la radice madre del corpo umano? domand Vasily.
Come posso spiegarvela? La radice madre dove sono scritti tutti i
codici
Il DNA! esclam Lev interrompendo luomo.
Ripetilo per favore, affinch possa vedere la tua energia e interpretare la
parola che hai detto.
DNA.
S, esatto; il significato di ci che volevo dire nella parola che hai detto,
Lev.
Ci sono stati molti interventi sul DNA? Quanti interventi avete fatto?
Non io, ma i Progenitori della razza umana. S, ne furono eseguiti diversi.
rispose il Pescatore Uno dei primi interventi sulla radice madre fu eseguito per abilitare luomo-animale alluso della parola; i Progenitori usano
invece una comunicazione pi efficace e completa attraverso il pensiero e la
lettura dellenergia. Altre volte furono solo semplici induzioni mentali, vissute come scoperte, per apprendere luso del fuoco e la lavorazione dei materiali; infine altre influenze si esercitarono solo su alcuni selezionatissimi
uomini e donne, affinch con le loro opere geniali potessero portare un beneficio allumanit e, in generale, consentire il risveglio.
Che finalit avevano i vostri interventi? Perch non avete lasciato che le

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CAPITOLO XVI

211

cose procedessero in modo naturale? Volevate giocare a sentirvi Dio? osserv Evgeny con tono polemico.
Il Pescatore assunse una voce da monito e disse: Naturale? Cosa sapete
voi della natura e soprattutto della natura umana? Cosa sapete voi con la
visione miope, limitata, distratta ed egoista che vi ritrovate? Cosa sa lessere
umano di se stesso, di dove vive e del perch esiste? Cosa sa? C molta
oscurit lungo il cammino dellessere umano Le nostre civilt stellari, i
vostri Progenitori, hanno inserito una scintilla di luce nelloscurit del cervello umano, un atomo solare in grado di dare luce allumanit stessa, affinch potesse usarla per evolvere se stessa e la Terra che la ospitava, inclusi
tutti gli altri esseri viventi dei quali, egoisticamente, non vi rendete conto.
Pochi ad oggi sono stati ricettivi e laddove c e ci sar risposta, sensibilit,
apertura, questi impulsi troveranno ragione nello sviluppo delle arti e delle
tecniche per far evolvere la condizione umana. Il Pescatore chiuse gli occhi, alz un poco la testa e con voce profonda seguit dicendo: Il tempo
testimone di significativi balzi in avanti nella storia dellumanit in corrispondenza di questi interventi; poi, disgraziatamente, gli stessi benefici a
favore dellumanit, si sono ritorti contro di lei facendola cadere nelloscurit, per un uso deviato, egoista, e per sete di potere. E riaprendo gli occhi: Diversamente, chi oggi chiamiamo razza umana, sarebbe rimasta
solo una razza animale di forma differente dalle altre e ancora userebbe il
grugnito per comunicare; da sola quella specie avrebbe avuto bisogno di
un tempo infinito per riuscire a fare un solo passo, mentre la Terra aveva
necessit dessere aiutata ad evolvere energeticamente, insieme al sistema
solare e allintera galassia. Cosa ne avete fatto degli aiuti? Come li state
utilizzando?
Potevano per controllare anche gli effetti negativi degli aiuti, quelli che
Lei dice hanno portato lumanit nelloscurit! Fermare quelle persone che
usavano male i benefici ottenuti da quegli aiuti! replic Lev, contrariato.
Capisco il tuo risentimento, ma che libert avrebbe avuto la razza umana di imparare dai suoi errori, di osservare, rendersi conto e comprendere?
Gli interventi furono finalizzati al risveglio della coscienza e dellintelletto.
Laiuto giunge nella sua integralit, con i suoi poli positivo e negativo contenenti ogni possibile variabile di sviluppo, lasciando in chi lo riceve il libero arbitrio, il potere di dar voce alla propria esistenza, desser degno del

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

dono, di organizzarsi come comunit, unendosi e non dividendosi. Sapete?


Proprio in questo stesso momento la Terra sta ricevendo unonda di aiuti.
Davvero? Quindi qualcosa in me sta cambiando contro il mio volere?
No, non esattamente. disse sorridendo il Pescatore vedendo lanima ingenua e corrotta dallEgo che aveva di fronte, lanima di bambino in un
corpo da adulto. Ora stanno giungendo sulla Terra onde che raggiungeranno selettivamente un numero limitato di individui; questo accadr soprattutto nelle terre a sud della vostra zona dorigine; importante che
quellarea della Terra possa risvegliarsi riemergendo da un lungo periodo di
oscurit e possa contagiare positivamente tutto il continente.
Cosa star succedendo in Europa? domand Lev ai fratelli.
Beh, se vero che ci troviamo sul finire del 1400, lEuropa centrale deve
aver superato il Medioevo e quindi siamo in pieno Rinascimento. osserv Vasily; poi si rivolse al Pescatore chiedendo: Che tipo di onde stanno
arrivando e da chi?
Interessante domanda questa uninformazione che potr esservi utile
per interpretare gli eventi storici fino ai vostri giorni, intendo dire fino allepoca da cui siete venuti. Da Sirio e Orione stanno provenendo onde
energetiche per il risveglio dellessere umano che contengono specifiche armoniche, ossia onde secondarie presenti sullonda portante di una nota primaria: da Sirio giungono armoniche che inducono lo sviluppo dello spirito
del ricercatore e del guerriero, tipiche della nostra civilt; da Orione invece
giungono armoniche per lo sviluppo del pensiero, delle arti e della mistica.
Cos unarmonica? chiese Lev.
Hai presente quando tocchi la corda di uno strumento musicale e oltre
alla nota primaria ne senti altre sullo sfondo che la seguono, pi acute e
meno intense? Quelle sono le armoniche e hanno molta importanza nella
musica, perch determinano il timbro di uno strumento musicale. Allo stesso modo le armoniche delle onde emesse da Sirio e Orione determineranno
il timbro degli eventi che accadranno.
Ah, capisco.
Chi sulla Terra ha discendenze dirette con luna o laltra civilt stellare
in grado di percepire tutte le frequenze, anche le armoniche, ed in grado di filtrarle, quindi di renderle volontariamente innocue. I discendenti
impuri di ciascuna civilt, a causa del loro sangue contagiato dalla natura

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CAPITOLO XVI

213

animale della specie umana, non hanno conservato la stessa abilit di mediazione; per poter filtrare le armoniche, devono studiare e lavorare su se
stessi con il supporto o la guida dei discendenti diretti; solo cos sono in
grado di assorbire volontariamente le frequenze trasmesse e limitare gli
effetti delle armoniche indesiderate; solo cos sono in grado di intraprendere il cammino della trascendenza, del ritorno a casa, detto anche Sentiero Divino. Chi infine non ha queste discendenze dirette o indirette un
mortale, ha la radice madre puramente terrestre; se per ha sviluppato una
sensibilit sufficiente, avr una sola possibilit: quella di farsi guidare dal
piccolo esercito della luce presente sulla Terra, lavorando per la propria liberazione ed evoluzione; diversamente potr solo lasciarsi consumare e divorare dalla massa che, fortemente legata agli eserciti delloscurit della
Terra, avr subito passivamente le armoniche, amplificandole per fini
personali sul piano materiale, per scopi di potere, lasciandosi schiavizzare
nelle due prigioni: quella dellillusione materiale o quella dellillusione
mentale-spirituale.
Perch Lei non a casa sua, o meglio, perch sta ancora qui? domand
Evgeny.
Io ed alcuni altri, sparsi nei vari territori della Terra, abbiamo deciso di
restare un tempo per tentare di aiutare coloro che, volendo intendere e
comprendere, vogliono spezzare le catene delle due prigioni, conquistare la
loro libert e aiutare la Terra ad evolvere anchessa. Il fine favorire il risveglio, altrimenti chiunque resterebbe addormentato, vittima inconsapevole delle forze del male.
Signore! esclam allarmato Lev Chi sono queste forze del male?
Diciamo che sono forze che hanno interesse a che tutti restiate intrappolati qui, trasformandovi in alimento per la Terra; ci sono anche esseri
corrotti e deviati che si fanno strumento al servizio di questo intento e quindi di tali forze, ma non si rendono conto del prezzo che stanno pagando.
Chi sono questi? insistette Lev.
Non importante sapere chi sono, n come si chiamano; anzi, meglio
non invocarle. importante invece che sappiate come operano attraverso
di voi, con quali strategie. Il Pescatore fece una pausa per concedere un
attimo di riflessione ai tre ragazzi e poi aggiunse: importante che sappiate che in ciascuno di noi, dal momento della nascita su questa pianeta,

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

viene inserito un elemento sintonizzato con la forza che attualmente regna


su questa Terra e che usa le onde basse, gravi; qualcosa di non materiale,
che non si pu toccare n togliere fisicamente. Il nome che gli stato dato
Tezcalt.
Vasily intervenne con voce titubante verso il Pescatore: Mi pare di intuire
che Tezcalt sia lequivalente dellEgo.
Esattamente! aggiunse luomo La tua parola ha lo stesso significato
della mia; nello specifico Tezcalt pu essere anche usato per indicare un oggetto riflettente nel quale poter vedere la propria immagine esteriore.
Lo specchio! intu Evgeny.
Il Pescatore continu: In principio Tezcalt, ossia lEgo come tu dici,
uno solo, ma ha in s labilit di replicarsi quando stimolato e lessere
umano fa questo regolarmente, tramandando inconsapevolmente questa
drammatica abitudine attraverso unerrata educazione familiare, sociale,
culturale e religiosa gi nei primi anni di et. Poi gli Ego si moltiplicano,
alimentati dalla personalit alterata dellindividuo stesso, occludendo ogni
via di accesso alla coscienza, creando poco a poco una gabbia invisibile,
una prigione senza sbarre che irretisce lEssenza e la inganna nellillusione
di una vita di apparente libert.
Se cos come dice, spaventoso. Come ci si pu difendere da qualcosa
di immateriale che dentro di noi? Io non ci credo! afferm Lev alzandosi di scatto.
Lev, domandati: cosa ti ha fatto dire ci che hai appena detto? Chi e cosa
ha reagito? stato Lev oppure le sue emozioni, i suoi sentimenti, i
suoi valori, la sua educazione, le sue credenze, la sua religione, i
consigli dei genitori o degli amici, le scritture che hai letto e/o studiato? Rifletti Lev. Sono i tuoi condizionamenti che hanno reagito oppure
stato realmente Lev?
Ma tutto ci che ha detto sono io! trasal Lev.
Tu saresti un condizionamento o la somma di tanti condizionamenti? Sei
sicuro? domand il Pescatore a Lev, rivolgendosi anche agli altri due fratelli. Rifletteteci anche voi. Chi siete? I vostri condizionamenti o altro?
Quindi, disse Vasily per tornare a casa, occorre liberarsi da questa
gabbia: come si fa? Ma soprattutto come riesco prima a vedere, a percepire
che realmente esiste questa gabbia?

CAPITOLO XVI

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Mario Gherlone

Bravo ragazzo! Il dubbio cos come lhai posto intelligente e saggio; cos
lindividuo si dispone a ricevere le informazioni necessarie. Il dubbio stupido e la presa di posizione per principio, paura, ignoranza o orgoglio, concedono soltanto gioco e spazio allEgo, che tenetelo a mente adotter
ogni strategia per non farsi scoprire. Poi concluse dicendo: Ragazzi, evitate di preoccuparvi ora. Ragionate e lavorate su tutti gli argomenti trattati
e sperimentati lungo il cammino. Alla Scuola di Teotihuacn, e se avremo
tempo anche a Tula, affronteremo tutto sia a livello intellettuale di intendimento che, soprattutto, pratico per la comprensione. Il Pescatore allora si
alz. Bene, ci siamo fermati abbastanza. Se non avete finito il vostro pasto, terminatelo a cavallo. Abbiamo ancora molta strada da fare.

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Sembravano tutti come impazziti.

Mario Gherlone

a mattina seguente Oleg fu svegliato da un forte rumore, un inquietante suono di corno; pareva un allarme. Si precipit alla finestra
tentando di sbirciare fuori, poi non riuscendo ad intravedere granch, pens di aprire la porta dingresso, ma la guardia alz il braccio impedendogli
di uscire. Una scorribanda di guerrieri armati correva verso il centro della
citt, mentre altri andavano in senso opposto; doveva essere accaduto qualcosa di molto importante. Nel frattempo arriv Nelli.
Cosa succede Nelli?
Oleg, i guerrieri si riuniscono sotto la Grande Piramide per andare alla
guerra e lImperatore far loro un discorso.
E perch ci sono alcuni che vanno nella direzione opposta?
Vanno fuori citt perch l sono riunite le armate, mentre altri sono diretti alla piramide per il discorso dellImperatore.
E cosa stiamo aspettando? Andiamo in piazza!
Oleg si rivolse alla guardia per essere accompagnato, ma questa nella confusione totale del momento non sapeva cosa fare; aveva ordini di controllare il ragazzo, ma non di segregarlo in casa. Nelli sollecit la guardia, che
si convinse a scortarli. Camminarono rapidi verso la piazza centrale della
Grande Piramide restando laterali al cammino per non essere travolti dalla folla, alla quale si erano aggiunti donne e anziani. Sembravano tutti come impazziti: donne disperate, bambini che piangevano, guerrieri che
abbracciavano mogli e figli, altri si pitturavano il viso e una volta armatisi
si avviavano correndo. Il corno continuava a suonare e, come se non bastasse, irruppe uno scroscio di pioggia tropicale che inizi a far scorrere
torrenti d'acqua lungo le strade lastricate e fango in quelle adiacenti; i
commercianti e gli artigiani che avevano da poco allestito le loro mercanzie lungo le vie, rapidamente le ritirarono ma, nella concitazione, alcune

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

merci e vasami vennero inevitabilmente travolti, decine di gabbie contenenti pennuti caddero e aprendosi, la vita restitu loro la libert. Oleg
non aveva mai visto nulla di simile tranne che in televisione, in alcuni film
di guerra, dove, udendo le sirene di allarme, la gente usciva dalle case per
correre nei rifugi antiaerei. Era impressionante e allo stesso tempo eccitante essere testimone di un simile evento.

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Tutti desiderano, tutti vogliono,


tutti pretendono, tutti controllano.

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ccidenti! Cos stato, Signore? disse Lev dirigendo lo sguardo


verso lorizzonte dietro di lui.
La terra sotto i miei piedi per un istante ha tremato e tutti gli uccelli della
foresta si sono levati in cielo. esclam Vasily.
Alzando la testa e mantenendo gli occhi chiusi, dopo un profondo respiro
il Pescatore disse con voce poco rassicurante: Ci che temevo accadesse,
accaduto. Al villaggio di Atzin abbiamo meditato allalba perch questo
non succedesse, ma ahinoi accaduto.
Cos successo?
Aprendo gli occhi inizi a dire: Gli Dei venerati dal mondo, quelli non
raffigurati in sculture e pitture, sono il potere, la gloria e la grandezza
non il benessere, la pace e la prosperit per tutti. Sanno bene come sollevare interi popoli verso altri popoli, fratelli contro fratelli, condizionando le
loro menti giorno dopo giorno, anno dopo anno, con i loro proclami, le loro promesse e lusinghe, con minacce e violenze. Imperatori, nobili, funzionari, giovani guerrieri esaltati, sacerdoti di ogni grado e stregoni: tutti
desiderano, tutti vogliono, tutti pretendono, tutti controllano grandi o piccole comunit, chi con la promessa di pi mais, chi con la promessa di un
paradiso nellaldil. Fece una pausa e poi aggiunse: Purtroppo devo dirvi che molto sangue verr versato nelle prossime settimane forse mesi.
Poi torn a chiudere gli occhi alzando leggermente il capo verso il cielo,
come se stesse ricevendo altre notizie dalletere: Molto sangue scorrer
tra le popolazioni dellaltopiano e delle valli e questo alimenter la terra. Il
popolo azteco entrato in guerra.
I tre ragazzi ascoltavano, ammutoliti dal peso delle sue parole: Siamo in
pericolo, Signore?
Il Pescatore aprendo gli occhi, arrossati e gonfi di lacrime immobili disse:

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

No, se proseguiamo con prudenza in questa direzione. Teotihuacn per


quanto in rovina zona ancora sacra per molti popoli e quando giungeremo l, saremo al sicuro.
E nostro fratello, Signore, lui invece in pericolo?
Forse ora sar pi al sicuro; la popolazione non sar annoiata dalla routine quotidiana, quindi non cercher altre distrazioni; ora ha una missione
da compiere, pertanto ognuno diriger i propri pensieri, le proprie forze e
il proprio tempo verso quellobiettivo. Sono certo che vostro fratello dormir pi tranquillo nelle prossime settimane e questo consentir a noi di
guadagnare tempo per la sua liberazione sempre che non si metta nei
guai da solo.
I tre ragazzi restarono fermi, guardando nella direzione della citt, osservando e udendo ogni cosa che fosse fuori dal normale.
Forza ragazzi! Risalite a cavallo e riprendiamo il cammino. Abbiamo ancora molta strada da fare.
I ragazzi si trascinarono sui passi del Pescatore, turbati dalle sue parole. Il
tempo scivol lentamente quel giorno, scandito da continui suoni di corno
lontani.

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Il Maestro lascoltava con attenzione
posando lo sguardo poco sopra la sua testa,
leggendo qualcosa che andava ben oltre
il linguaggio verbale, del tono e del corpo.

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rrivarono nelle prossimit della grande piazza e si fermarono sul lato sinistro rispetto alla Grande Piramide, in attesa che tutto fosse
pronto per lapparizione dellImperatore Moctezuma. A mezza altezza della piramide un altro personaggio, pittatto con tre strisce rosse, tre nere e
una zigzag verde, impartiva ordini per sistemare le armate che erano alcune migliaia, mentre la maggior parte attendeva fuori citt.
Chi quello l? domand Oleg a Nelli.
Quello Ax ay c at l, figlio prescelto di Moctezuma, anche se di fatto il
nipote: un eroe, capo di tutti gli eserciti, il pi valoroso tra tutti i guerrieri; tutti lo rispettano. Un giorno probabile che lui succeder allImperatore, anche se molti sperano in Tlacalel, il Sacerdote Supremo dellOrdine
della Fratellanza Bianca.
Ora erano tutti disposti sulla piazza; le nuvole nere gonfie di pioggia tropicale
si allontanarono rapidamente, lasciando che il sole proiettasse un doppio arcobaleno dietro la Grande Piramide. Un raggio colp la piramide e dal suo vertice apparve Moctezuma in tutto il suo splendore e potere: un elmo a forma di
becco daquila e una cima di lunghe penne colorate sovrastava la testa; reggeva
uno scudo con il braccio sinistro e stringeva una lancia nella mano destra; il
suo costume variopinto era impreziosito da una collana che pendeva lunga dal
collo fino al centro del petto dove terminava in un disco dorato che rifletteva il
sole. I corni reali suonarono unultima volta e poi tacquero: il silenzio scese
sulla grande piazza Tlat oani, il Grande Oratore, avrebbe parlato:
Popolo di Tenochtitln! Popoli delle valli di Texcoco! Popoli alleati! Popoli uniti distinti da tutti gli altri Popoli ed eletti per volont
del Dio Sole!

Esord gloriosamente guardando prima il popolo e poi alzando lo sguardo


e le braccia al cielo:

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Il nostro grande popolo oggi potente, rispettato da tutto lImpero come mai in passato. Il mais e le coltivazioni non sono mai
state cos abbondanti come in questi anni; la nostra arte mai cos
florida come ora; le vostre ricchezze non hanno paragone con le
ricchezze dei nostri avi. Lonore conquistato sui campi di battaglia ha raggiunto le orecchie di Dio. Il vostro spirito mai stato
cos vicino a Dio come oggi.

Un grido unanime di approvazione si lev nella grande piazza. Continu:


Ma i nostri cuori, il nostro spirito e le nostre case non sono pi al
sicuro; sono minacciate da Cuauhtlatoa, Re di Tlatelolco, che ha
tentato di usurpare Dio e lImperatore. Non possiamo permettere questo sacrilegio. Non possiamo permettere che un popolo
infedele possa calpestare la terra della Citt Sacra. Desiderate
voi questo?

Tuon Moctezuma con voce ferma e nitida, tale da raggiungere tutti i lati della
piazza, bussando pi volte sul basamento di pietra con lasta della lancia.
Le migliaia di guerrieri raccolti nella piazza alzarono le loro lance e i loro
archi al cielo con un prolungato urlo guerriero.
Guerrieri!

Grid Moctezuma riconquistando il silenzio della citt.

Mario Gherlone

Cuauhtlatoa ha deciso di sfidarci e Dio chiede il sangue suo e


del suo popolo. Il vostro Imperatore, a chi torner vincitore doner parte del bottino di guerra. Chi non riuscir a tornare avr
gloria eterna, le sue gesta saranno incise sulla pietra e la sua famiglia sar per sempre protetta e rispettata nella Citt Sacra.

Moctezuma concluse facendo un passo in avanti e sollevando al cielo la


lancia e lo sguardo; a quel punto lurlo guerriero della piazza tuon cos
forte che unendosi allurlo delle truppe guerriere fuori citt, sollecitate dai
primi, fece tremare la terra e sollevare in cielo tutti gli uccelli della citt e
della foresta limitrofa. LImperatore torn con lattenzione alla piazza, allargando i piedi di un passo fermo statuario come un Dio; sollev il
braccio e scagli la sua lancia alla base della piramide conficcandola nel ter-

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CAPITOLO XIX

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reno e sollevando nuovamente lurlo di consenso di tutto il popolo guerriero e civile. Fuochi ravvivati con polveri fecero alzare fiammate al cielo: fumi
rossi, azzurri e gialli emanavano odori inebrianti su tutta la citt; i corni tornarono a suonare incessantemente e i tamburi a battere freneticamente, aumentando lo stato di eccitazione dei guerrieri e di tutti i presenti.
LArciere del Cielo aveva parlato e decretato, quindi si ritir nella piramide.
Comandati da Axaycatl, tutti i guerrieri si voltarono e presero il grande
viale che portava al lago e poi alla terra ferma, intonando grida di guerra al
ritmo dei tamburi, accompagnati dal suono dei corni reali.
La convinzione dellinvincibilit dellarmata azteca e della sacralit della
missione era entrata nel sangue di ogni abitante; ogni guerriero aveva occhi
di fuoco e muscoli tesi. Oleg rimase impressionato e allo stesso tempo affascinato; sentiva il suo sangue ribollire sotto leffetto e la potenza delle parole dellImperatore. Pur non avendo inteso il discorso nel dettaglio, aveva
percepito chiaramente lenergia trasmessa a tutto il popolo, la sua ferma
convinzione, la sua visione. Era tale lemozione della suggestione ricevuta
che, se avesse avuto una lancia e uno scudo in mano, avrebbe intrapreso
anche lui la via della guerra insieme a tutti gli altri.
Nelli, che fino a quel momento era stato in silenzio di fianco a lui, nel guardarlo not che era rimasto come ipnotizzato; quando tutti ruppero le file e
iniziarono a disaggregarsi per prendere direzioni diverse, dovette dargli
uno scossone dicendo: Oleg andiamo! Vuoi restare qui? Scuotendosi
per il sussulto Oleg rispose: No, no di certo; torniamo a casa e aspettiamo
che tutti siano usciti dalla citt; poi vediamo il da farsi.
Oleg e Nelli venivano come sospinti dalla folla, ciecamente eccitata e drogata dalle parole dellImperatore; tale era lipnosi generale che nessuno si
accorgeva della loro presenza, ma soprattutto della presenza di Oleg; fino
al giorno prima non osavano avvicinarsi allo straniero, ora invece lo toccavano spingendolo come se fosse uno di loro. Quando il sole fu alto, la confusione inizi a scemare; tutti i guerrieri erano gi fuori dalla citt, ad
esclusione di coloro che restavano a sua difesa lungo le vie daccesso e le
zone critiche di attracco delle barche. Oleg rimase con Nelli in casa. Di l a
poco venne a fargli visita la signora che da giorni gli portava acqua e cibo;
la donna giunse accompagnata da un uomo anziano, di statura bassa, dal
viso molto segnato dal tempo, capelli grigi e mani grandi. Entr preceduto

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

dalla guardia quindi senza dir nulla si mise seduto in attesa che i ragazzi
terminassero il pasto. I ragazzi lo guardarono, poi si guardarono tra loro e
senza dirsi nulla presero a mangiare. Quando ebbero finito, luomo si alz e
i due fecero altrettanto; si avvicin a Oleg e inizi a osservarlo in silenzio,
girandogli attorno, guardandolo negli occhi; poi gli prese le mani e gli guard i palmi. Nelli rest silenzioso in disparte fin quando luomo pronunci
le sue prime parole: Mi chiamano Pa in a l li.
Significa Messaggero o Colui dai piedi veloci sugger Nelli.
Oleg pens che il vero significato del nome fosse il primo, poich non gli
sembrava cos rapido nei movimenti. Quando ebbe finito di elucubrare,
Oleg si present con il suo nome, e dallespressione del viso luomo sembr
aver compreso; poi si rivolse a Nelli che con rispetto rispose alle sue domande. Quando parlavano tra di loro, Oleg non riusciva a capire molto,
perch conversavano rapidi, ma qualcosa gli faceva intuire che quelluomo
sarebbe stato il suo nuovo Maestro e quella doveva essere una visita preliminare, conoscitiva e dorientamento. Dopo lo scambio di informazioni
con il ragazzino, luomo salut e usc di casa, allora Nelli pot spiegare a
Oleg che nel pomeriggio sarebbero andati da lui. Cos fecero.
Nel primo pomeriggio andarono alla casa di Painalli, scortati dalla guardia
con la quale non aveva ancora avuto modo di aprire una relazione come
con la precedente; giunsero ad unabitazione tutta in pietra: dal modello
di costruzione, si intuiva che il Maestro era una persona importante o
perlomeno tenuta in alta considerazione. Oleg si chiedeva chi fosse a
mandargli queste persone, chi fosse a muovere i fili: lImperatore? Il suo
fedele Consigliere? O altri? Le uniche sue esperienze non avevano nulla
di reale, lo riportavano solo a rappresentazioni cinematografiche di film
storici o mitologici; non riusciva ad inquadrare in prospettiva ci che stava vivendo: la scomparsa del precedente Maestro e della guardia, larrivo
di questuomo tutto ci generava di nuovo in lui vecchie questioni:
Che finalit hanno questi insegnamenti, questa volont di volermi erudire, di volermi insegnare la loro lingua, questa apertura verso una persona
che per evidenti circostanze pu solo essere considerata nemica? Quali
informazioni utili ritengono io possa avere per non essere stato ucciso allistante? E dovessero scoprire che io non ho alcuna informazione utile
per loro? E invece, cosa ne sarebbe di me se gli rivelassi informazioni im-

Mario Gherlone

CAPITOLO XIX

225

portanti?. Da qualunque prospettiva Oleg cercasse di fare analisi, la


conclusione non lo pagava.
Oleg e Nelli furono fatti accomodare a terra su una lunga stuoia e fu offerta
loro una bevanda in segno di accoglienza, che naturalmente accettarono
bevendo a piccoli sorsi, in particolare Oleg che non la trovava di suo gusto. Painalli si present di nuovo, poi apr una tenda in stoffa grezza che disvel su un muro una mappa incisa a fuoco su una pelle e una sorta di
lavagna nera con una serie di disegni collegati gli uni agli altri. Luomo consegn ai due delle tavolette di legno con argilla, un osso per scrivere e una
paletta per cancellare; poi inizi lentamente a parlare cominciando dallalfabeto. Via via scoprendo quanto Oleg comprendesse, inizi ad avanzare
rapido sugli argomenti passando ai fondamenti di matematica, riscontrando anche qui un buon grado di avanzamento. Rimasto colpito in particolar
modo dalla preparazione di Oleg, pass a spiegare alcuni disegni che volevano illustrare la struttura della societ. Al termine della spiegazione Oleg
fu chiamato a ripeterla, ma naturalmente non era in grado di parlare la loro
lingua cos come la intendeva, quindi il Maestro lo invit a parlare in modo
naturale.
Sotto lImperatore ci sono i suoi consiglieri ed alti funzionari; scendendo
lungo la linea alta della gerarchia sociale si incontra il gruppo dirigente:
questi si dividono in categorie a seconda delle funzioni, dellimportanza e
degli onori cui sono investiti: il pi alto in carica nei settori militare, amministrativo e giudiziario si chiama Tecuh tli (dignitario); anche il capo di una
citt sottomessa agli Aztechi, ma rimasto in carica, pu assumere tale titolo.
Mentre Oleg parlava, si rese conto che il Maestro lascoltava con attenzione
posando il suo sguardo poco sopra la sua testa, leggendo qualcosa che andava ben oltre il linguaggio verbale, del tono e del corpo. Oleg continu a
ripetere: Un gran sacerdote pari come importanza a un capo militare,
ma raramente pu avere il titolo di Tecuhtli. Le uniche cariche elette sono
quelle di Imperatore e dei quattro consiglieri, anche se di norma la carica
di Imperatore tramandata di padre in figlio, o se non ci sono figli, a un nipote o altro parente stretto. Tutte le altre cariche sono emanate dal sovrano. Ogni C a lp ull i (quartiere) della grande citt ha un capo che si chiama
C a l p u l l e c ed eletto a vita dagli abitanti, anche se normalmente scelto
nellambito della stessa discendenza familiare; le funzioni sono le stesse del

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

capo villaggio o di una citt, cio del Tecuhtli: questi controlla alcuni funzionari, ciascuno dei quali segue da venti a cinquanta o pi famiglie nella
loro gestione delle terre, sviluppo familiare, nascite e morti, riscossione delle tasse, pulizie, etc, attraverso unattenta compilazione dei libri contabili.
Parallelamente al capo quartiere, a volte esercitando un potere pi sottile
sulle menti delle persone, il sacerdote di quartiere Qua c ca uil li che dipende dalla gerarchia sacerdotale. Fece una breve pausa, poi aggiunse: Nella sua lezione Lei ha anche detto che tutti gli uomini nascono come guerrieri
e ci ha raccontato di una curiosa tradizione: a simboleggiare e ad annunciare
al mondo la loro natura guerriera, un discorso viene pronunciato mentre il
loro cordone ombelicale, subito dopo la nascita, viene posto intorno
ad uno scudo e sepolto con alcune frecce. Diverso il caso delle donne:
alla loro nascita il cordone ombelicale viene sepolto sotto il focolare di casa
a simboleggiare la loro funzione di madre e responsabile della casa nella
societ.
Bene, molto bene. disse Painalli Sei molto bravo; lImperatore sar
contento.
Questa sua affermazione attir lattenzione di Oleg, che sentiva di doversi
preparare un qualche discorso, nelleventualit che, presto o tardi, qualche
alta carica dellImpero, o lo stesso Maestro, gli avesse chiesto da dove venisse e come fosse giunto fin l. Poi fu assalito dalle solite inquietudini che
lo tormentavano fin dal suo arrivo: Come posso dire loro che vengo dal
futuro? Chi accoglierebbe e crederebbe a tale notizia, se nemmeno io riesco razionalmente a crederlo?.
Painalli interruppe i pensieri di Oleg iniziando una seconda lezione: Ora
parliamo di relazioni sociali e di rapporti tra uomini e donne, perch mi
stato riferito che hai osato guardare la Principessa. Un uomo cresce guerriero, forte, coraggioso e gran lavoratore; una donna invece modesta, casta,
amorevole, non invadente e gran lavoratrice. Il genitore maschio si chiama
Tete mentre il genitore femmina si chiama Tene. I bambini crescono nudi,
poi ad una certa et vengono dotati di un lungo rettangolo di stoffa da avvolgere sui fianchi, mentre dopo i tredici anni, venendo considerati adulti,
vestono il M a xtl at l, di stoffa qualitativamente pi fine, a coprire le parti intime. Le bambine restano nude come i maschi, poi crescendo cingono i
fianchi con un rettangolo di stoffa e successivamente alla loro prima san-

CAPITOLO XIX

227

guinazione possono indossare una sorta di mutanda, quindi una gonna e


una casacca fino al ginocchio. Le ragazze prima dei ventanni circa, o se
non ancora maritate, non possono parlare con uomini che non siano della
loro stessa famiglia, mentre in pubblico con alcuno in assoluto. Si rischia
fino alla morte, secondo la gravit del caso Capito Oleg? disse rivolgendosi al ragazzo, poi continu: I ragazzi crescendo vanno alla S c uo l a
del l a F or z a nella quale viene insegnato loro luso delle armi e le tecniche
di combattimento; quindi si allenano facendo molta attivit fisica e giocano al Ta c ht li con la palla. Sia ai ragazzi che alle ragazze viene poi insegnata la storia della nazione e dei nostri Dei, canti e danze rituali e ad alcuni
anche limpiego di strumenti musicali per le cerimonie tradizionali. Le ragazze invece vanno alla S c u o l a d i G r a z i a, nella quale si trasmette loro
leducazione, larte di cucinare, della cura dei mariti e della casa, quindi le
modalit per crescere i bambini Questo mi ricorda un antico detto dei
nostri anziani che dice:

Mario Gherlone

Cos come avere uno strumento musicale non ti


fa musicista, allo stesso modo avere un figlio
non ti fa genitore.

Non ci si pu improvvisare nel ruolo di madre! come anche di padre!


Questi sono gli insegnamenti per la classe media della societ e di pochi
fortunati figli di schiavi di qualche nobile signore.
Esiste anche una Scuola Super iore, ma quasi impossibile accedervi sia per il
livello sociale necessario, sia per i costi di sostentamento richiesti. Poi aggiunse, abbassando il tono di voce e inclinando il corpo leggermente in avanti, quasi a mo di segreto: Sono scuole che danno accesso ad insegnamenti
specialistici per la vita sociale, per accedere ai ruoli di guaritore, sacerdote,
funzionario, scrivano, artista, costruttore insomma, lalta classe che dirige e
gestisce lImpero. Tornando eretto e con un tono di voce squillante disse:
Mi sembra ovvio che tu potrai accedere solo agli insegnamenti della media
societ, il che gi una grande concessione per uno straniero come te.
Maestro? os domandare Oleg timidamente sapendo di rischiare Perch mi state insegnando tutto ci?
Non sei grato agli Dei di essere ancora vivo e onorato dessere accolto
nella nostra societ come cittadino, non come schiavo, o come offerta agli

228

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Dei sullaltare per placare la loro sete? rispose con voce minacciosa mantenendo per un velo di sorriso negli occhi.
Beh s, certo che sono grato agli Dei. rispose con voce tremante
il ragazzo Ma, Maestro: cosa penserebbe Lei al posto mio?
Painalli rimase in silenzio, facendo cenno daver compreso losservazione,
ma lasciando in sospeso la risposta; fece alcuni passi verso luscio di casa,
lanci uno sguardo al cielo e quindi disse: Tornate domani mattina, presto far buio; continueremo domani gli insegnamenti. Quindi tir la tenda sugli scritti facendo cenno ai ragazzi di lasciare gli strumenti di scrittura
sul posto.
Stavano uscendo di casa quando i corni reali suonarono nuovamente, in
modo per diverso dal richiamo alla guerra, intervallato da qualche secondo nella sequenza ma sempre con la stessa nota; altri corni che dovevano
trovarsi nelle periferie della citt imitarono lo stesso suono con lo stesso intervallo, come per comunicare a distanza qualcosa, raggiungendo le parti
pi lontane dellImpero.
Cos stato? esclam Oleg dalla soglia delluscio di casa rivolgendosi indietro al Maestro.
Portalo subito a casa e fai che resti l. disse Painalli a Nelli.

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I corni non annunciavano nulla di buono.


Lui comunque doveva proseguire il cammino.

Mario Gherlone

ignore, sente anche Lei questi suoni di corno lontani? domand Lev
seduto ai bordi di una grande roccia vulcanica, mentre sul fuoco stava
cuocendosi la loro cena.
S, li odo. rispose il Pescatore.
Cosa significano? Non sembrano essere come quelli di stamane; hanno
qualcosa di inspiegabile che non saprei come dire
vero, Signore, sono diversi. aggiunse Vasily.
Non preoccupatevi, terminate il vostro pasto; sono solo comunicazioni a
distanza che lImperatore a volte fa per tenersi in contatto con tutti i suoi sudditi o per marcare il territorio annunciando periodicamente il suo potere e la
sua presenza nellImpero. disse con tono non proprio convincente. Il Pescatore aveva da subito capito cosa era accaduto in citt; i corni non annunciavano nulla di buono e lasciavano bene intendere laccaduto. Lui comunque
doveva proseguire il cammino con i ragazzi e far finta di ignorare gli eventi
che stavano modificando le circostanze. Dopo un breve momento di silenzio
cambi discorso offrendo un assaggio della cena nel tentativo di distrarre i
ragazzi: Cosa vi sembra questa zuppa, saporita? Vi piace? I tre fratelli
per rimasero in silenzio, colpiti da quelleco lontana.
Dopo la cena, esausti della lunga giornata, affidarono le loro preoccupazioni
alla notte.

Mario Gherlone

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Il lavoro individuale,
il cammino solitario, in salita,
non esistono scorciatoie, vie secondarie.

ttraversando rapidamente la foresta, il messaggio giunse alle orecchie di Axaycatl che si trovava solo a qualche ora di cammino dalla
citt; appena uditi i corni si ferm di scatto, guard prima in cielo, poi si lasci cadere in ginocchio con lo sguardo a terra; le sue guardie fidate fecero
subito circolo intorno a lui. La guerra non poteva essere sospesa, era un ordine dellImperatore. Axaycatl dopo alcuni istanti passati in raccoglimento si alz, chiam il suo inserviente e gli chiese di portare due minuscoli
sacchetti, quindi chiam al suo cospetto il suo secondo in capo; questi
giunto, si mise di fronte al figlio di Moctezuma restando in attesa di ordini.
Axaycatl allora prese un poco della polvere rossa da uno dei sacchetti, la
bagn prendendo dellacqua da una pozza formatasi con lacquazzone della
mattina, e con un dito dipinse una terza striscia rossa sulle sue braccia; poi
pass al sacchetto con la polvere verde e dipinse anche una linea zigzag;
infine, afferrandosi rispettivamente gli avambracci con le mani, Axaycatl
gli affid il comando supremo con lincarico di compiere la missione comandata da suo Padre. Terminata la breve cerimonia, scortato da tre guerrieri torn di corsa sui suoi passi, attraversando rapidamente la foresta
come non aveva mai fatto prima.

Mario Gherlone

Oleg e Nelli erano incuriositi e quindi appena la casa di Painalli fu lontana,


complice la confusione del momento e la distrazione della guardia, che aveva lasciato il braccio di Oleg per sollevare una donna caduta, si allontanarono rapidi dirigendosi verso la grande piazza. I bracieri per illuminare le
vie di accesso erano gi accesi sul ponte e alle porte della citt.
Giungendo sulle rive del lago, il Principe Axaycatl fu accolto da inchini e
reverenze; il capo delle guardie della citt era sul posto per attenderlo ed
informarlo dei fatti, cos come la Principessa Yolihuani scortata dalle sue

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

guardie. Non erano chiare le cause, ma non sembrava esserci stata alcuna
violenza. Axaycatl profondamente addolorato, abbracci la Principessa
sua sorella chiedendole perdono per non esser stato presente al momento.
Dimmi Yolihuani, cosa stato di mio padre? Ha detto qualcosa prima di
lasciarci?
Fratello mio, nessuno era presente al suo trapasso, ha vissuto il momento
in solitudine, ma non deve avere sofferto perch il suo volto era sereno. Il
suo cuore deve aver smesso di battere allimprovviso.
Axaycatl allora prese a percorrere con passo sostenuto la via principale
che portava verso il centro della Citt Sacra, calamitando lattenzione ed
il rispetto di tutto il popolo, mentre Yolihuani con passi pi corti lo seguiva sulla sua destra, perdendo progressivamente terreno. Giunto sulla
soglia che dava accesso alla grande piazza sacra, prima di entrarvi, Axaycatl si ferm e si inginocchi posando le mani e lo sguardo a terra,
mentre il Sacerdote Supremo dellOrdine nonch Gran Consigliere, lo
attendeva sul primo livello della piramide insieme al Principe aspirante
al trono, figlio legittimo e diretto di Moctezuma. La Principessa, sempre
scortata dalle sue guardie, giunse poco dopo fermandosi settanta passi
indietro, lasciando il Principe suo fratello solo al centro del viale sulla soglia della piazza. Il silenzio cal sulla citt mentre tutta la popolazione era affollata ai bordi dei viali e della piazza illuminati dai fuochi
delle torce e dei bracieri. Anche Oleg e Nelli erano in prima fila sul
principio della piazza e osservavano levolversi degli eventi. Axaycatl
alz lo sguardo osservando da lontano la casa imperiale e il nuovo Tempio Maggiore in costruzione, pensando che sarebbe spettato a lui continuare lopera di suo padre; poi lentamente abbass il capo pronunciando parole a bassa voce.
Mentre il figlio di Moctezuma, erede al trono dellImpero azteco, era l in
ginocchio come attendendo la benedizione del padre dal cielo, un guerriero usc dalle fila della gente a circa cinquanta passi dietro di lui, iniziando a
correre minaccioso verso il futuro Imperatore con unascia in mano. Nelli,
che fu il primo ad accorgersi di quanto stava accadendo, spaventato tir le
vesti di Oleg indicando e strillando verso quel guerriero. Oleg senza pensarci un istante afferr da terra un pietra, rapidamente la fece rimbalzare
due volte nel palmo della mano destra come per valutarne il peso, usc di

Mario Gherlone

CAPITOLO XXI

233

un passo dalla fila della folla e predispose il corpo per lanciarla, mirando
nella direzione del futuro Imperatore.
Alcune guardie del corpo del futuro sovrano si avventarono su Oleg che
era uscito di scatto dalla fila, atterrandolo violentemente e immobilizzandolo coi loro corpi, ma non prima che lui riuscisse a lanciare la pietra.
Fortuna volle che il pazzo fu centrato: colpito in testa tra la tempia e il sopracciglio sinistro, stramazz a terra a pochi passi ormai da Axaycatl.
Non tutti si resero conto di ci che stava accadendo, come fossero immobilizzati dalle circostanze. Nel frattempo altre guardie si misero in circolo
intorno al Principe.
No, lasciatelo! grid la Principessa Yolihuani, mentre anche le guardie
si disposero a sua protezione. La folla risvegliatasi come da un torpore, inizi ad accusare a gran voce lo straniero che aveva osato contro il futuro sovrano, non avendo udito le parole di Yolihuani. Altri pi vicini alla scena
realizzarono la grandezza del gesto, ma nella gran confusione era difficile
distinguere chi ingiuriava contro il ragazzo e chi lo elogiava. Nel frattempo
lImperatore sentito cadere dietro di s qualcosa, si fece spazio tra le guardie che lavevano circondato e vide un uomo a terra con il viso sanguinante
armato di ascia forse morto o solo privo di sensi.
Ma il popolo continuando ad ignorare la prospettiva dell'accaduto, sembrava come impazzito per quel gesto oltraggioso contro la vita dellerede al
trono dellImpero e inveiva contro il ragazzo quasi tentando il linciaggio.
Protetto in qualche modo dai guerrieri che lo avevano neutralizzato, lImperatore realizz cosa fosse successo, quindi sollevando il braccio destro
con la mano aperta e poi chiudendola a pugno, fece segno alla popolazione
di tornare allordine e tacere. In breve, come unonda, il silenzio avvolse la
piazza. Axaycatl si avvicin a Oleg bloccato dalle guardie, in ginocchio
con le braccia dietro la schiena e la testa schiacciata a terra dal ginocchio di
uno dei guerrieri; giunto a due passi da lui fece cenno alle guardie di alzarlo. Oleg seppur certo in cuor suo di aver agito con giustizia e coraggio, in
quel momento mantenne la testa con lo sguardo bassi, terrorizzato pi dalla violenza inconsapevole della gente accecata dalla sete di sangue che da
Axaycatl prossimo alla sua presenza. Si avvicin, gli sollev con delicatezza il capo, lo guard nel profondo degli occhi e riconoscendo il suo ardito e
valoroso gesto, si tolse il bracciale dal braccio sinistro sopra il bicipite, lo

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

mostr alla popolazione e, attendendo un istante che le guardie facessero


un passo indietro lasciando Oleg libero di alzarsi, lo mise al suo braccio sinistro, stringendolo un poco perch tenesse, data la differente circonferenza del bicipide tra i due.
La folla visto il gesto dellerede al trono dellImpero, come il fumo al vento mut di stato danimo esultando per le gesta del prode straniero e sfociando in un coro di rumori e urla; anche chi in cuor suo stava sentendo
forte invidia per il riconoscimento dato a quello straniero, fu costretto a
seguire londa emotiva del consenso del popolo; lo stesso fecero gli alti
Sacerdoti che, guardandosi lun laltro, colsero lopportunit del momento per rivolgersi al Dio Sole e ringraziarlo platealmente per aver salvato la
vita allImperatore per mano dello straniero. Non era chiaro cosa avesse
mosso cos repentinamente gli umori, i sentimenti e le emozioni delle
genti: il salvataggio del loro futuro Imperatore o il suo magnanimo e raro
gesto di riconoscenza? La consapevolezza di quanto avvenuto o la cortigiana condiscendenza al potere?
In quel momento nella mente di Oleg si susseguirono una serie di immagini
flash associate al film Il Gladiatore che aveva visto al cinema a Pietroburgo:
la scena di quando Decimo Massimo Meridio termin vincitore lo scontro
nel Colosseo di Roma. Con nostalgia la sua mente si assent dal fragore assordante della piazza, riuscendo ad osservare tutto con gli occhi ma non
udendo nulla come fosse in una campana di vetro, facendo un salto indietro
nel futuro, pensando alla sua Pietroburgo alla sua casa ai suoi genitori alla sua stanza ai suoi fratelli mentre correvano con i cavalli ai momenti spensierati sulla neve con gli amici Com lontana Pietroburgo
com lontana casa. Poi il silenzio si ruppe e Oleg torn alla realt.
Axaycatl fece cenno a Oleg di accompagnarlo, cos come fece cenno alla Principessa, uno a destra e laltra a sinistra, a pochi passi dietro di lui
trionfalmente, nella grande piazza, dirigendosi verso la piramide. Giunti
alla base della costruzione, fece segno a Oleg di fermarsi mentre lui e la
Principessa salirono. Al primo livello incontrarono Tlacaelec insieme al
legittimo erede al sesto trono; tra questultimo e Axaycatl ci fu un freddo abbraccio, poi la lancia e lo scudo imperiale passarono dal Principe
ad Axaycatl per mano di Tlacalel, in segno di rinuncia volontaria al
trono. Moctezuma doveva aver lasciato precise disposizioni ai due, in

CAPITOLO XXI

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Mario Gherlone

presenza e con il pieno consenso del Sacerdote Supermo dellOrdine


della Fratellanza Bianca, mentre lanziano Tlacalel poteva ritenersi soddisfatto per essere stato, per la terza volta, artefice e testimone dellincoronamento di un Imperatore. Axaycatl prese la lancia e lo scudo, sal al
livello superiore e li mostr al popolo, che esult facendo tremare ancora
una volta la terra.
Nelli e la guardia personale avevano seguito a distanza lavanzare di Oleg
nella piazza fin dove la folla glielo consent. Quando il nuovo regnante si ritir e la Principessa si diresse a Palazzo Reale, Oleg che era rimasto alla base della piramide, fu raggiunto e circondato da alcuni ragazzi e giovani
guerrieri che iniziarono a parlargli, mentre alcuni altri toccavano il bracciale come se fosse una reliquia o qualcosa di mai visto; in effetti doveva oggettivamente valere molto poich sembrava doro massiccio.
Mentre Nelli richiamava lattenzione di Oleg indicandogli di raggiungerlo,
il Sacerdote Supremo della Citt, presente anch'egli al simbolico rituale di
successione al trono, scese la scalinata allontanando dal ragazzo, solo con la
sua presenza, la nube di giovani; si avvicin, lo guard negli occhi con
espressione superba e distaccata e, senza aggiungere altro, si allontan.
Quel coraggioso ed incosciente gesto di Oleg, unito allinaspettata onorificenza, gli valsero una presentazione ufficiale alla societ, al cospetto dei
potenti nobili e della casta dei sacerdoti, forgiandosi cos di fatto del sigillo di intoccabile. Alla gente faceva sempre una strana impressione
vederlo lungo le strade, anche se camuffato dai capelli colorati di nero e
da una sorta di tunica; da quel giorno per avrebbe iniziato a godere di
rispetto e considerazione da parte di tutti. Nonostante il sigillo dellintoccabilit ricevuto da Axaycatl, continu ad essere scortato dalla guardia
per motivi di sicurezza, ora non pi sociale verso il popolo, ma personale
e politica; non era chiaro se lattentato fosse stata lazione isolata di un
folle oppure se la mano di quel guerriero fosse stata armata da un potere
occulto organizzato, nemico dellerede al trono, che quindi sarebbe tornato a manifestarsi.
Appena Oleg raggiunse Nelli, questi tocc il bracciale, poi lo guard negli
occhi, sorrise e con orgoglio lo accompagn a casa, mentre ripercorrevano
con meraviglia gli straordinari accadimenti di quella sera. Oleg giunto a casa non sent nemmeno il bisogno di mangiare; stanco e ancora confuso per

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

laccaduto si coric e un istante dopo nonostante i mille pensieri, cadde nel


sonno come svenuto.

Mario Gherlone

Quel popolo, quellambiente selvaggio, gli studi, le attrazioni, gli eventi e le


emozioni alle quali era quotidianamente sollecitato durante il giorno, lo allontanavano sempre pi dai ricordi della vita di San Pietroburgo. Non era
trascorso molto tempo dal suo arrivo che iniziava gi a dimenticare la sua
vita prima dellincidente; fino ad allora ogni sera, quando il sole calava e i
suoni della natura prevalevano su quelli umani, prima di addormentarsi nel
silenzio della casa, la sua mente tornava sempre alla sua famiglia, ma quella
sera non fu cos.

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Pendolate come pietre appese a un ramo,
mosse dalla volont di altri
e dagli eventi della natura.

Mario Gherlone

l giorno seguente proseguirono lungo il cammino, cercando di non disperdere le energie alimentando stati danimo di ansia e agitazione.
Siamo ormai prossimi a Teotihuacn. annunci il Pescatore In serata
mangeremo e dormiremo al coperto.
Finalmente! Mi sento le ossa fradice di umidit fino al midollo. esclam
Lev con tono liberatorio.
Evgeny, Lev, avete ancora con voi i vostri oggetti preziosi? chiese il Pescatore.
S certo, sempre con noi. rispose Lev guardando anche il fratello per essere sicuro di dire la cosa giusta anche per lui.
Sono integri?
S, certo, perch ce lo domanda? chiese Lev.
Il viaggio stato lungo e piuttosto movimentato e potrebbero essersi incrinati perdendo il loro prezioso contenuto.
No, guardi! disse Evgeny.
Fammi un p vedere. disse il Pescatore allungando la mano perch glielo passasse.
Eccolo, prenda e faccia atten dannazione!!! Cosha combinato!!! Me
lha fatto cadere a terra!
Scusa, ti chiedo umilmente scusa avevo le mani sudate e
Che diavolo me ne faccio delle sue scuse idiote. E adesso? disse Evgeny
inchinandosi per raccogliere loggetto che cadendo aveva iniziato a perdere
del liquido bagnando linvolucro di stoffa esterno. Adesso bisogner aggiustarlo in qualche modo
Dai qui, che vedo cosa posso fare io. disse il Pescatore.
Fossi scemo a darglielo? Ci penso io, altrimenti lo fa ricadere e lo rompe
definitivamente. Ufff! Razza di imbecille borioso e presuntuoso. seguit

Mario Gherlone

238

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

ad imprecare mentre apriva delicatamente i rivestimenti esterni in stoffa.


Ma cosa diavolo mai questa cosa? Non capisco uno, due, tre quattro
strati di stoffe varie e ancora non si capisce di cosa si tratta. Cinque, sei
sette, otto nove, ma ma ma un uovo, un grande uovo. impossibile ripararlo! disse disperato un istante dopo.
Un uovo? E me lo chiama oggetto prezioso da conservare accuratamente
anche a costo della vita? Che razza di scherzo mai questo? intervenne
Lev indispettito.
Non del tutto irreparabile. osserv il Pescatore.
E come?! Certo che irreparabile, mi prende in giro? Cosa vuole che
uno se ne faccia di uno stupido uovo e per lo pi rotto? Nemmeno luccello che lha cagato, lo riprenderebbe pezzo di idiota di un pescatore!
Osservando come Evgeny fosse arrabbiato e come avesse iniziato a rivolgersi con eccessiva confidenza e volgarit al Pescatore, Lev si mise a ridere
e questo mand ancor pi su tutte le furie il fratello, quando luomo, per
far finta di ridere con lui a spese di Evgeny, dette una piccola gomitata dintesa al braccio di Lev facendo cadere anche a lui loggetto, ormai scoperto
essere un uovo. Questi cambi repentinamente di umore montando anche
lui su tutte le furie, ingiuriando e dicendo che laveva fatto apposta, che era
un criminale bastardo che si stava prendendo gioco di loro. Quindi chinandosi prese luovo per verificare che fosse sano; rassicuratosi che luovo era
ancora integro, Lev osserv che fortunatamente era caduto su un folto cespuglio derba che ne aveva attutito il colpo.
Ecco, la solita fortuna! esclam Evgeny.
Il Pescatore prese il polso di Lev la cui mano reggeva saldamente luovo, lo
accost delicatamente al proprio naso e, annusando, disse al ragazzo accennando unaria di disgusto: Puzza un poco, vero?
Lev portandolo al naso: No, niente affatto! poi togliendo le ultime stoffe conferm: Non puzza affatto; solo suda un poco.
Suda?! esclam con aria preoccupata il Pescatore Curioso non ho
mai visto un uovo sudare in tutta la mia vita; c da domandarsi da cosa dipenda, tu cosa ne pensi?
Ma, non saprei replic Lev osservando incuriosito e sempre pi attentamente il suo uovo, ruotandolo e passando il dito lungo le sue forme
come a raccogliere quel sudore, per curarlo con attenzione e amore.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXII

239

Tutto quel baccano aveva attirato lattenzione di una persona che era venuta incontro ai quattro per dare loro il benvenuto e portarli alle loro case di
accoglienza. Rendendosi conto di cosa stava accadendo, rimase in disparte
nella vegetazione ad osservare la scena, senza che i tre fratelli si accorgessero di nulla. Vasily osservava anche lui la scena e ridendo alimentava ancor
pi il rancore dei due nei confronti del Pescatore; la sua risata, per, non
era sollecitata dalla consapevolezza delle circostanze, ma dal piacere di sentirsi fuori dai fatti e quindi al di sopra delle circostanze.
Vasily, per favore aiuta i tuoi fratelli ad aggiustare le loro cose e a metterle
in ordine perch possano essere presentate.
Signore, luovo il loro; il mio ormai ha gi preso il volo. disse sorridendo.
Vasily, forse al villaggio hai fatto quel bel gesto, ma non sono pi sicuro
che tu labbia fatto coscientemente. Forse ti ho sopravvalutato. necessario quindi che adesso cerchi qui intorno un altro uovo, anche piccolo, da
conservare accuratamente, affinch anche tu possa entrare nel luogo sacro
con un dono.
Come? Non capisco devo trovare un uovo per portarlo in dono? Ma
perch non me lha detto prima, perch me lo ha lasciato regalare al villaggio? Ora quello che trover sar un uovo piccolo che sfigurer con quello
di Lev ed Evgeny.
Il Pescatore gli lanci uno sguardo profondo e poi rilassando il viso gli disse: Decidi tu, se vuoi venire con noi devi avere un uovo, altrimenti resti
qui e ti arrangi da solo.
Ma che discorsi sono mai questi! esclam irritato Vasily.
necessario che debba ripeterti le mie parole? Puoi anche non far nulla;
di fatto senza dono non potrai entrare in citt. Gli altri fratelli allora guardarono Vasily con aria di soddisfazione e di giustizia ottenuta. Vasily inizi
a guardarsi intorno nervosamente, a terra e sugli alberi, per capire da che
parte iniziare la ricerca.
Lev, vedo che ti sei affezionato a quelluovo; continu il Pescatore con
gli altri due fratelli lo curi con attenzione e affetto.
Ma che dice affetto per un uovo? Lei aveva detto di tenerlo con particolare attenzione, perch era un oggetto di valore e
E tu vedo che lo hai curato premurosamente, andandoci a dormire, tenendolo sempre con te, evitandogli possibili colpi e fratture, proteggendolo

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

dalla pioggia e dallumidit notturna, dal caldo del giorno e dai parassiti. Si
potrebbe dire che hai trattato quelluovo come se fossi tu, anzi, meglio che
te stesso fece una pausa e aggiunse: Ti rendi conto? E tu Evgeny? E
tu Vasily che tanto ridevi? Vi rendete conto? Ragazzi, era solo un uovo!
Pace a te, Maestro Cuauhtli! disse luomo uscendo dalla vegetazione.
Pace a te, O hto nq ui! rispose il Pescatore Ho notato che sei rimasto in
disparte godendoti tutta la scena senza intervenire.
Certo, ricordo ancora quando il mio Maestro annuendo che si trattava
del Pescatore stesso mi fece fare lesperienza delluovo vivendo con lui
giorno e notte per sette giorni e lultimo giorno ci svel il segreto attraverso
una recitazione disarmante.
Quale segreto? domand Evgeny con la fronte crucciata.
Il segreto luovo siete voi! O meglio, quellentit in voi che vi fa
identificare nelle cose, allontanandovi dalla realt reale e da voi stessi,
orientando lattenzione fuori di voi; luovo, di fatto, ha generato stati emotivi instabili che oscillavano da un polo estremo allaltro, emozioni lontane
da quelle vere dellessere umano libero, creando non un confronto ma uno
scontro tra voi, mettendovi luno contro laltro; e tutto ci, al fine di alimentarsi dellenergia generata dalle vostre emozioni false e incontrollate.
Pensateci: non vi sentite stanchi, scossi o debilitati dopo tali circostanze?
C qualcosa o qualcuno che vi ha succhiato la vostra energia? Vi rendete
conto di quale gioco stavate sostenendo e alimentando inconsapevolmente?
Dormivate ad occhi aperti.
Ma tu, chi sei? chiese Lev sentendosi offeso dalla parole di uno sconosciuto.
Intervenne allora il Pescatore: Ragazzi ragazzi osservate ed osservatevi. Non siete padroni di voi stessi, dei vostri pensieri, delle vostre parole,
della vostra emotivit, delle vostre azioni; pendolate come pietre appese a
un ramo, mosse dalla volont di altri e dagli eventi della natura. Vi muovete
senza alcun controllo, con totale prevedibilit, senza alcun potere su voi
stessi e sul mondo circostante totalmente reattivi! Totalmente addormentati seppur camminando. Quando aprirete e userete realmente gli occhi per
vedere? Allora, fino ad oggi non avete appreso nulla?
Sta ancora tentando di offenderci oppure vuole dirci qualcosa? domand Evgeny tornando ad un tono di voce pi rispettoso.

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CAPITOLO XXII

241

Il Pescatore continu: Pensate che fino ad oggi le mie parole e le mie


azioni abbiano avuto come obiettivo recarvi offese o ridicolizzarvi lun
laltro o che tutta questa esperienza possa aver avuto una motivazione pi
nobile?
In verit sono confuso, Signore. disse Vasily posando un istante lo
sguardo verso terra. molto confuso.
Cosa ti rende confuso, Vasily?
Beh, Signore, tutta questa storia mi rende confuso: dal come sono arrivato qui, o meglio, come siamo arrivati qui al cosa ci stiamo facendo
E poi, chi Lei? Cos questo posto? Dove stiamo andando e a far cosa? A
questo punto inizio anche a dubitare della mia esistenza e della mia identit: chi sono io?
Bene ragazzo, le domande sono tutte giuste e lultima rappresenta il primo passo.
Primo passo verso dove? domand Lev.
Conoscere chi sei il primo passo verso il risveglio e la liberazione, il
primo passo per tornare a casa.
Per tornare a casa? Cosa significa? Quale casa? intervenne Evgeny.
Per tornare a casa. rispose il Pescatore accennando uno sguardo al cielo ma questo dettaglio sfugg ai tre che non replicarono. Tornando invece al Chi agisce dentro di noi, c una risposta che potete cominciare
ad intendere fin da ora, anche se per comprenderla occorre tempo e pratica, occorre lesperienza diretta parlando si pu solo intendere. Venite
qui. disse il Pescatore riunendo i ragazzi intorno a s. La presenza inquietante che puoi sentire dentro di te, quella che non ti fa stare in pace
con te stesso e il mondo, che alimenta la separazione da te stesso, dagli altri esseri terrestri di ogni genere, dagli esseri dei livelli superiori e che non
consente alla coscienza di entrare in contatto con te, si chiama Ego:
quella cosa che a volte ti fa dire non ci riesco!, pi forte di me!, ma
chi me lo fa fare! e quindi rinunci a fare, rinunci ad essere vero; o al contrario lEgo ti forza ad agire e comportarti in modo tale che, subito dopo o
nel tempo, magari solo in punto di morte, provi senso di colpa o necessit
di pentimento. Le sue strategie di manipolazione della razza umana sono
impressionanti. Poi rivolgendosi alluomo che era arrivato per loro: Ti
prego, siedi anche tu tra noi; unisciti al gruppo e alle nostre discussioni;

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

abbiamo tempo prima che il sole cali; terminato ci accompagnerai a destinazione; accetta la nostra ospitalit e questa nostra bevanda. disse il Pescatore prendendo una piccola zucca chiara, di quelle essiccate e svuotate.
I cinque si sedettero e il Pescatore offrendo a ciascuno un sorso della bevanda, inizi la spiegazione sullEgo con una metodologia tutta sua: faceva
brevi introduzioni quindi iniziava a sollecitare la discussione ponendo una
serie di domande, il tutto per instradare i ragazzi verso un ragionamento
logico sempre pi autonomo, avvicinandoli passo passo alle risposte. Al
termine riassunse dicendo: Perch cos importante e fondamentale sapere che esiste lEgo? Chi e come agisce? Ragazzi, rendersi conto di lui
vitale; questo linsegnamento base di ogni scuola che voglia efficacemente lavorare per levoluzione dellessere umano. LEgo colui che governa
questo mondo, il Re di questa Terra che agisce e si muove tramite lessere umano, manipolandolo a suo piacimento. Arriver un giorno in cui,
non contento di aver conquistato e consumato questa Terra, user luomo
per raggiungere la Luna e poi le Stelle, nel tentativo di esplorare e conquistare nuovi mondi a lui negati. Da solo lEgo confinato qui, sulla Terra,
non ha modo di passare a un altro mondo senza la complicit inconsapevole o corrotta dellessere umano. Luomo pu invece lavorare per risvegliare se stesso, individualmente e con lausilio di insegnamenti di chi ha
gi percorso realmente quello stesso cammino, per liberare se stesso da
questo potere occulto che lo rende prigioniero e schiavo per tutta la vita,
senza farlo vivere. Il lavoro concettualmente semplice, ma non facile
realizzarlo, perch il Re ha potere sulla materia e sulla mente; mette in
campo tutte le strategie possibili ed inimmaginabili per farci dimenticare e
per distrarci dai nostri intenti di evasione e libert; occorre sviluppare disciplina, forza di volont e spirito dosservazione.
In questi giorni ho avuto modo di osservarvi e ascoltarvi attentamente, ed
chiaro com il mondo dal quale venite: siete vissuti in una societ ossessionata dalle apparenze, dove ognuno perso nella propria falsa immagine riflessa. Lindividuo dei vostri tempi sta sempre pi perdendo la
propria identit umana venduta in cambio di un falso ideale e a volte anche svenduta per piccole e fugaci illusioni. Quello che potreste chiamare
amore eccessivo di s non amore; molto spesso una morbosa infatuazione; se fosse vero amore le persone non cadrebbero nei ruoli di vittima,

CAPITOLO XXII

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carnefice o salvatore. Chi chiamate s, non il vero Me, la manifestazione


dellEgo sotto mentite spoglie. LEgo assume molte forme e nomi, vuole
ricevere attenzione e ammirazione, tutto gli dovuto, nasconde le proprie
difficolt, pretende anche senza motivo, ostenta comportamenti e atteggiamenti arroganti e presuntuosi. Assecondare lEgo nelle sue varie forme
e manifestazioni, lasciare che lui domini la vita, fisica, mentale ed emozionale, sta generando nella vostra societ dolorose solitudini, conducendovi
verso pericolose disillusioni. Nella vostra epoca lEgo deve aver raggiunto
il dominio quasi totale della Terra, portandola sullorlo del baratro; cos
facendo distrugger luomo e con lui anche se stesso, perch senza il veicolo umano lui nulla pu.
Alzandosi cambi tono di voce e disse: Tenete per voi questa esperienza,
perch al Re di questo mondo non piace che le persone si risveglino. Avremo modo di riprendere diversamente largomento nella Scuola di Teotihuacn, anche perch in questo momento lEgo ha capito dessere stato in
parte scoperto e pertanto adotter nuove strategie per continuare a dominarvi. Va bene: per ora ritengo concluso lesercizio. Prendete il vostro uovo, toglietegli tutte le stoffe e lanciatelo al bosco, senza violenza, come
unofferta alla natura, perch questa se ne nutra, oppure semplicemente
sotterratelo ai margini di un albero con la stessa intenzione dofferta.
Ma non bisognava portarlo come dono? intervenne Vasily.
Il Pescatore gett uno sguardo compassionevole al ragazzo senza aggiungere altro. I tre allora in silenzio si allontanarono di alcuni passi per eseguire
autonomamente il gesto di offerta alla natura.
Ohtonqui, nel frattempo, aveva notato i cavalli e cos si avvicin per osservarli: li vide mansueti e allora li accarezz percependo al tatto la loro forza.
Il Pescatore allora disse: Cavallo! Quellanimale un cavallo.
Passati alcuni minuti il gruppo si riun per percorrere lultimo breve tratto
per Teotihuacn, invitando Ohtonqui a montare a cavallo insieme a uno di
loro. Giunti nelle prossimit della citt, i guerrieri appostati per la guardia
puntarono le lance verso di loro: erano rimasti scioccati e spaventati alla vista dei possenti animali che non rientravano nella memoria delle loro esperienze e conoscenze; tale era lo shock che non avevano notato gli uomini
che li montavano. Rassicurati dalle voci del Pescatore e Ohtonqui, le guar-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

die si resero conto che erano bestie dominate da uomini a loro conosciuti,
pertanto si tranquillizzarono, limitandosi ad osservare quegli strani esseri
ad una certa distanza mentre transitavano.
Era oramai il tramonto. I fuochi e le torce illuminavano per quel che potevano i viali, consentendo ancora di intravedere la direzione. I ragazzi sistemarono i cavalli in un posto riservato dando loro da mangiare e da bere.
Furono poi accompagnati e sistemati in unabitazione provvisoria, in attesa
di una sistemazione definitiva. Stanchi per i giorni di cammino dalla casa
del Pescatore, si adagiarono finalmente su un giaciglio, anzich in terra, abbandonandosi ad un sonno profondo.

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La caratteristica di ogni problema
che nasconde sempre
sempre almeno una soluzione.

Mario Gherlone

l mattino successivo alleroico giorno, lo stesso in cui Lev, Vasily e Evgeny


giungevano a Teotihuacn, Oleg si svegli credendo di aver sognato
tutto. Dopo essersi rinfrescato il viso e aver fatto colazione con due frutti e
del pane di mais, uscendo di casa trov sulluscio ceste di frutta fresca e fiori colorati, tante da rendergli impossibile il passaggio.
Cos successo!?
il riconoscimento di alcune persone per il tuo gesto di ieri. rispose la
guardia che aveva dormito fuori, generando sorpresa in Oleg non tanto per
il contenuto della risposta quanto per il solo fatto di aver proferito parola.
Ieri? gi, ieri; allora non stato un sogno!
E come potrebbe esserlo con quel bracciale l?
Oleg port di scatto la mano destra a toccare il braccio sinistro, seguito subito dopo dallo sguardo, avendo cos conferma che non era stata unallucinazione ed esclam: E adesso?
Adesso andiamo a scuola. disse Nelli giunto nel frattempo.
Ah! Gi! La scuola; va bene, andiamo. Rientr un istante per prendere le sue cose e con il ragazzino e la guardia si incamminarono verso la
casa del Maestro.
Oleg! Come ci si sente eroi? domand allegro il Maestro al loro arrivo.
Confuso e incredulo, in verit. Non mi rendo nemmeno conto di quello
che ho fatto.
Questo vero; non hai idea di cosa abbia significato e significher il tuo
nobile gesto per tutti noi e per te stesso. disse luomo.
E la Principessa, lhai vista?
Beh, in verit dopo quello che Lei mi ha detto, ho evitato di incrociare il
suo sguardo.
stata unazione saggia. Adesso accomodati e iniziamo la lezione di oggi.

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Oleg, non hai sentito cosa ha gridato la Principessa? chiese Nelli.


No, quando?
Dopo che hai lanciato la pietra, le guardie hanno creduto tu fossi un pericolo per lImperatore, quindi ti sono saltate addosso quasi soffocandoti ed
uccidendoti
E allora?
Allora in quel momento la Principessa ha gridato No, lasciatelo!
Davvero ha detto questo? Allora si accorta di me
Nelli, non gli mettere strane idee in testa. Invece dimmi tu: come ti senti
ad essere lamico di un eroe? chiese il Maestro tentando di distrarre Nelli
dal sollecitare in Oleg pericolose fantasie.
Molto orgoglioso e contento, Maestro; i ragazzi, che normalmente mi facevano dispetti sono rimasti a distanza stamane.
Painalli scoppi in una sonora risata seguito anche da Oleg, che contagi a
sua volta Nelli.
Cosa accadr oggi e nei prossimi giorni? chiese Oleg.
Oggi e domani si preparer una grande cerimonia funebre in onore dellImperatore Moctezuma: il suo corpo sar trattato, secondo la tradizione, affinch
possa raggiungere lanima; quindi un ristretto numero di sacerdoti e di guardie, insieme alla famiglia, lo accompagner in terra sacra, dove sar sepolto in
una camera funeraria nella quale saranno aggiunti alimenti per il viaggio verso
laldil e suoi oggetti personali. Il viso sar coperto da una maschera doro dietro la quale Moctezuma potr presentarsi agli Dei, maschera che in vita stata
preparata e conservata dal Gran Sacerdote per tale giorno. Verr deposto in
una tomba e coperto da una grande pietra che riporta le incisioni delle origini,
le opere e le azioni pi significative della sua vita; sia la tomba che la pietra sono opere che ogni Imperatore inizia a costruire quando sale al trono; infine in
questi giorni gli scultori completeranno la pietra e i disegni alle pareti predisponendo il luogo ad accogliere lImperatore e la venuta del corteo funebre;
appena terminato, questi dovranno tornare immediatamente in citt e mantenere il segreto, pena la morte: a loro non possibile essere presenti alla cerimonia di sepoltura. Un sacerdote sul posto, terminati i lavori e allontanati gli
schiavi, preparer la terra purificandola e consacrandola con riti musicali, canti
e fumi aromatici, fin quando giunger il corteo. Intanto in citt verr organizzata una festa per sostenere lo spirito nel cammino verso laldil.

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CAPITOLO XXIII

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Maestro, avrei una domanda: cos la morte per il vostro popolo?


Come sai, la morte la fine inevitabile di un processo naturale, lo vediamo tutti i giorni: i fiori nascono, crescono, si riproducono e poi muoiono;
gli animali nascono, crescono, si riproducono e poi muoiono; gli esseri
umani nascono, crescono, si riproducono e poi muoiono. Da un momento
allaltro pu accadere un incidente e perdiamo i nostri cari, un figlio, un
amico, un fratello, un genitore. un fatto che la morte esiste, ma nessuno
pensa alla sua propria morte. Voi cosa pensate della morte in generale?
Caspita, un bel problema! esclam Nelli.
Sono daccordo anche io che un problema, ma una di quelle cose per
la quali non c soluzione. intervenne Oleg.
Chi vi ha insegnato a pensare che la morte sia un problema? domand
Painalli.
Beh tutti sanno che la morte un problema; anche Lei Maestro ha appena detto che ogni essere vivente deve prima o poi morire e questo spaventa, terrorizza chiunque, quindi un bel problema.
Ragazzi miei, la morte non affatto un problema. Ascoltatemi bene
disse avvicinandosi ai ragazzi, abbassando tono e volume di voce: La caratteristica di un qualsiasi problema che nasconde sempre sempre
almeno una soluzione. La morte un non-problema, poich non ha soluzione; la morte una condizione delluomo e di ogni essere vivente, uno
stato che non si pu cambiare, n evitare, n superare cos come si vorrebbe dal di qua. Si allontan un momento dagli allievi come per prendere
un p di tempo per pensare, poi si volt di nuovo verso di loro e disse: Vi
faccio un altro esempio: se una persona senza gamba o senza un occhio o
non pu avere figli, questi sono problemi?
Certo che s! risposero i ragazzi.
Allora non siete stati attenti: una gamba, un occhio o un difetto del ventre materno non sono problemi risolvibili e pertanto non possono essere
considerati problemi sono dei nonproblemi, sono invece condizioni. Queste condizioni per generano dei problemi. Se consideriamo i primi due, i problemi che si generano sono: come posso muovermi in citt
o scendere le scale o procacciarmi il cibo per vivere? Il terzo invece: come posso soddisfare la mia necessit materna o paterna, creare una famiglia, avere degli eredi, avere un sostegno quando sar vecchio o vecchia?

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Questi sono tutti problemi risolvibili.


interessante questa chiave di lettura. Mi sembra quasi di sentir parlare
mio padre disse sorridendo Oleg. Certo, se la gente iniziasse a vedere
la realt dei fatti facendo questa considerazione, ci sarebbe meno sofferenza nel mondo.
Esatto! esclam il Maestro.
Nel mio mondo
Quale mondo? domand Nelli.
Nelli, non questo il momento per affrontare questa domanda, magari
un altro giorno, sei daccordo vero?
Certo, Maestro.
Continua Oleg, cosa volevi dire?
Bene, l da dove vengo linfertilit materna stata risolta mediante linseminazione artificiale: per esempio mia madre per avere me e i miei fratelli si
sottopose a cure ormonali e quindi siamo potuti nascere. Questo allora non
sarebbe pi una condizione ma un problema, in quanto la soluzione stata
trovata, vero?
Hai fratelli!? Non me lavevi detto, Oleg.
Pensavo non fosse rilevante visto che qui sono solo e anche orfano.
Poi mi racconti dei tuoi fratelli! Voglio sapere
Va bene, pi tardi vi racconto tutto.
Caro Oleg, intervenne Painalli non intendo il suono di alcune tue parole, ma comprendo ci che vuoi dire. In pratica stai dicendo che tramite la
medicina o altri strumenti non naturali si pu agire sul corpo della donna
perch questa possa avere figli?
S, cos Maestro.
Da un punto di vista intellettuale e materiale molto interessante quello che
dici, ma avrei delle domande da porre, non a te personalmente Oleg, ma a
titolo di riflessione comune, considerando la cosa come fosse un problema: ci
si domandato il vero perch della sterilit di una donna o di un uomo? Ci si
soffermati sul significato della malattia, o meglio, del disequilibrio della persona anche a livello fisico, mentale e spirituale? possibile che la condizione
fisica della persona sia solo la manifestazione a livello materiale di un causa
presente ad un livello superiore? possible che per una qualsivoglia ragione
non spiegabile con la logica umana, quella persona e quindi quella coppia non

Mario Gherlone

CAPITOLO XXIII

249

sia preparata e matura per vivere unesperienza di genitore e pertanto la natura inibisca tale possibilit temporaneamente o definitivamente, secondo il
caso specifico? Perch anzich riportare in equilibrio la persona, la si lascia in
quella condizione forzando e agendo solo sul piano fisicomateriale?
che nel mio mondo il ritmo della vita assai elevato, la gente non ha tempo e cerca soluzioni rapide ai propri problemi, senza attendere che il tutto si
aggiusti, torni in equilibrio, adottando solo un comportamento adeguato.
Capisco, le tue parole confermano allora il mio pensiero, ossia che procreare un figlio nasconde in questi casi una forte manifestazione dellEgo: voglio
un figlio, desidero un figlio. Da cosa nasce una simile necessit? Quale
educazione e condizionamento familiare o sociale hanno creato questa esigenza cos pronunciata? In altri casi, invece, si tratta del richiamo irresistibile
e inconsapevole dellistinto di conservazione della specie umana, presente in
prevalenza nelle donne. Pertanto, emozionalmente parlando, queste persone
credono di aver risolto il loro problema cercando la via breve, ossia la via attraverso la materia; oltre ad essere ignare del perch hanno voluto un figlio,
non si rendono conto che ci sar un prezzo da pagare in seguito per aver forzato la natura. La natura saggia e sa bene il perch di ogni cosa.
Maestro, non le sembra dessere un p duro? chiese Nelli.
No, Nelli. Potremmo far finta di nulla, ma la verit nelle parole che le
vostre orecchie hanno udito; due sono le cause principali: la prima il voler rinnegare la parte animale fortemente legata alla terra che in noi, quella dellistinto che ci schiavizza per molti aspetti; la seconda sono gli Ego,
ossia quelle entit che si formano dalla nascita fino alla morte imponendosi
nelluomo e nella donna attraverso varie forme, contro le quali la nostra
Presenza e Coscienza lottano in continuazione, a volte vincendo, a volte
perdendo. Oltre lamore, quello vero e puro, il tutto si riduce in sintesi a
due soli fattori: istinto e egoismo.
Ma torniamo alla scorciatoia materiale per superare il problema: a breve termine una simile violenza sul corpo porterebbe un apparente beneficio, che
quello di avere un bambino, ma la causa della condizione della donna, o
delluomo, non sarebbe rimossa; il disequilibrio sarebbe ancora tale, con lassoluta certezza che la sua manifestazione si farebbe spazio in altra forma, il
prezzo di cui parlavo prima, ancor pi forte e pesante, presentando il conto
anche in altre circostanze di vita, anche attraverso sofferenze pi gravi. Come

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

dire: se non hai capito la lezione che dovevi apprendere e superare nella condizione cui eri stato sottoposto, se hai fatto il furbo e hai superato lostacolo
senza affrontarlo in modo adeguato con le tue forze o accettando semplicemente la tua condizione, allora sarai indotto a ripetere lesperienza, chiss in
altre circostanze di vita, con la responsabilit di una vita in pi da sostenere.
Ma sicuro Maestro che le cose vadano in questo modo? domand
scettico Oleg.
Non vi chiedo di credere alle mie parole, anzi, non voglio affatto che mi
crediate; non voglio che trasformiate le mie parole in un credo, in un dogma, in una religione; semplicemente desidero che osserviate i fatti, gli
eventi e il susseguirsi delle circostanze. Osservate e abbiate memoria, mantenendo sveglia la coscienza. Poi seguit dicendo: Avere un figlio non
un gioco sociale; non pu essere la semplice cieca e sorda risposta ai richiami della natura; non deve essere un atto di egoismo travestito con la
parola amore; non esiste legge che dica che sia lovvia conseguenza della
vita di una coppia; non deve essere unusanza culturale, n tanto meno il
risultato di un condizionamento familiare; non deve nemmeno essere un
incidente. Avere un figlio, aprire la porta ad un nuovo essere in questo
mondo, deve essere un atto damore, non un atto riproduttivo animale di
conservazione della specie malcelato dietro parole, alibi e giustificazioni
dogni genere; e in primo luogo deve essere un atto consapevole e responsabile di un uomo e una donna, di fronte alla Terra, allUniverso e a Dio.
I ragazzi restarono un istante in riflessione come per metabolizzare la lezione, quindi il Maestro interruppe il silenzio suggerendo una pausa per il pasto di mezzogiorno.
Maestro, potremmo prenderci il pomeriggio libero? chiese Nelli mentre
gustava la sua scodella di fagioli.
A cosa vi serve? Sapete quanto importante proseguire.
S, ma affrontare ora il tema della morte, non sarebbe meglio domani? E poi vorrei far vedere a Oleg il sistema dellacquedotto.
Painalli considerando le circostanze e ricevendo la promessa di presentarsi
presto il giorno dopo, acconsent a quella mezza giornata di vacanza dagli
studi.

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Voi siete di nuovo qui,
perch avete dimenticato
e dimenticando vi siete perduti.

Mario Gherlone

tre ragazzi furono svegliati poco dopo lalba e accompagnati in una


grande capanna aperta, con un basamento di pietra, grandi travi di legno a sorreggere un tetto alto di foglie intrecciate e paglia; si apr davanti ai
loro occhi una grande area che riuniva almeno una cinquantina di ragazzi,
alcuni seduti a parlare, altri intenti a prendere la loro colazione, ma che alla
vista di Lev, Vasily e Evgeny abbandonarono ogni loro attivit, attirati dal
colore dei capelli biondi, la pelle bianca e la loro straordinaria somiglianza;
un mormorio si lev dalla massa interrotto solo dallintervento di un suono
che riport tutti allordine.
Al centro, salendo tre scalini, cera un grande tavolo di pietra con ogni
prelibatezza; in alto sulla verticale del tavolo pendeva sospesa una scultura in legno con quattro facce, ognuna delle quali guardava in una direzione diversa; a raggiera intorno la zona centrale del tavolo, a circa cinque
passi di distanza, si stendevano a terra lunghi tronchi lalbero tagliati a
met per lunghezza e stabilizzati con lausilio di zeppe; su entrambi i lati,
stuoie di materiale vegetale molto colorate ospitavano i commensali. Da
quel punto si vedevano in lontananza due piramidi maestose, una pi
grande dellaltra.
Ognuno prendeva il cibo necessario e tornava al proprio posto per consumarlo in silenzio. I tre ragazzi con il Pescatore furono invitati a prendere
posto e a servirsi. Fino a quel momento i tre fratelli non avevano avuto contatti diretti con cos tanta gente, tranne al piccolo villaggio degli Olmechi,
quindi intimoriti un p dal luogo sconosciuto, un p dagli sguardi di tutti,
seguirono passo passo le mosse del Pescatore. Al termine della colazione, i
quattro furono raggiunti dalluomo della sera prima, Ohtonqui: Avete riposato bene e fatto una buona colazione?
S, grazie. disse ciascuno dei ragazzi.

Mario Gherlone

252

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Bene, allora vi attende il lavaggio e la vestizione prima di andare alla


scuola.
I tre si guardarono con aria interrogatoria e luomo aggiunse: Non si pu
entrare nella scuola senza essersi puliti e vestiti.
Seguirono luomo per alcuni minuti, quando giunsero in un luogo incantevole tutto in pietra verde, alla base e sulle pareti, queste ultime alte pi di
una persona; dalla sommit una decina di lastre di pietra bianca sporgevano facendo gocciolare dellacqua. Tutti si spogliarono, anche luomo che li
aveva accompagnati.
Signore, ma Lei sembra gi lavato. Come mai si bagna?
Primo, per dare lesempio, e secondo, perch la mia voce possa sempre
essere seguita dallazione coerente: molta gente dice agli altri cosa fare, ma
si limita a predicare.
In quel momento dallalto un addetto sollev manualmente alcune pietre
squadrate che ostruivano il passaggio dacqua, permettendo cos che questa fluisse lungo le lastre sporgenti, simulando per ogni ospite una cascatella dacqua fresca sulla testa e sulle spalle, destando il corpo dagli ultimi
torpori della notte. Dopo qualche minuto le pietre vennero fatte scendere
occludendo il passaggio dacqua. Arrivarono quindi due altri addetti: uno
consegn teli di tessuto per asciugarsi e laltro vesti pulite di colore marrone chiaro da indossare.
Ma sono un poco rozze queste vesti, ruvide, pizzicano anche! lament Vasily mentre cercava di vestirsi, seguito a ruota anche da Lev.
Ohtonqui non disse nulla, ricevendo una veste diversa.
Perch a lui una veste pi comoda?! domand Evgeny infastidito, rivolgendosi ai due addetti.
Il Pescatore, giunto anche lui al lavaggio, chiese: Lo domandi perch ti
interessa conoscere il motivo oppure per invidia?
Evgeny, realizzando dessere scivolato ancora una volta sulla lezione dei
giorni precedenti, che diceva daver capito, abbass lo sguardo e non aggiunse altro; altrettanto fecero gli altri due.
Per tutto c un motivo, amici miei. aggiunse laccompagnatore, offrendogli cos motivo di ricerca del perch e aggiungendo: Chi si sta ribellando? Chi infastidito?
E Lev senza riflettere rispose: Il mio corpo infastidito!

CAPITOLO XXIV

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Esatta la forma con la quale hai espresso la tua risposta, ma lorigine non
quella: il tuo corpo sta mandando segnali diversi rispetto alle esperienze
avute fino ad oggi, segnali che il tuo Ego non gradisce sollecitando uno stato danimo alterato, una reazione incontrollata verso il mondo esterno.
Quindi il tuo Ego vedendo me, capisce che c una disparit di attenzioni e
chiede di ottenere pi comodit per ci che ritiene suo, il corpo. A questo
punto lEgo cerca la strategia pi breve per ottenere ci che vuole; non potendo esercitare limposizione che solo il potere riconosciuto socialmente
potrebbe concedergli, non potendo utilizzare la costrizione fisica perch
solo, in un luogo sconosciuto e pieno di persone potenzialmente ostili, utilizza la strategia del senso di colpa in forma aggressiva e anche infantile.
Questo denota alcuni condizionamenti dominanti ricevuti e lasciati crescere da bambino e durante let adolescenziale: invidia, arroganza, prevaricazione, fino anche alla violenza per ottenere ci che lEgo vuole, e vuole
subito. Cari ragazzi, iniziate ad osservare cosa vi comanda. Labito cos confezionato per voi ha due funzioni: risvegliare il corpo e offrirvi uno strumento di attenzione per scoprire voi stessi, le diverse manifestazioni dellEgo e il
vostro grado di identificazione con lui. Poi fece una pausa, un sospiro e
aggiunse: Con questo vi ho tracciato un ampio sentiero per il periodo in
cui voi sarete qui. Ricordatelo sempre! Ora andiamo.
Nel frattempo anche il Pescatore si era lavato. I cinque si avviarono entrando nellarea sacra di Teotihuacn, dove allingresso imperava uninsegna
scolpita su una grande pietra, i cui disegni significavano:

Mario Gherlone

Benvenuto nella citt


dove si creano gli Dei

La citt era spettacolare seppure in rovina. Non sembrava un centro molto


frequentato: tutto intorno la vegetazione non era rigogliosa, solo si conservavano alcuni alberi dalto fusto. Il Pescatore aveva gi riferito ai ragazzi che
tutta larea di Teotihuacn, allepoca del suo massimo splendore, era stata
eccessivamente urbanizzata; poi il grande incendio, quello che distrusse la
citt, contribu anche a distruggere la restante selva e secolare vegetazione.
Durante il lungo viaggio fino a Teotihuacn, in una delle sere passate seduti
intorno al fuoco, il Pescatore aveva raccontato ai ragazzi cosa avrebbero vi-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

sto una volta giunti sul posto, e anche cosa non avrebbero potuto vedere:
Giungere sulla soglia dellarea sacra come entrare in unaltra dimensione:
sulla sinistra c un viale lunghissimo chiamato il C ammi no de i Mor ti, un
nome inquietante! un cammino lungo quattromila passi e largo circa
quaranta; percorsi tre quarti, sulla destra del viale si erge la grande Piramide
d e l S ole, che rappresenta luomo, mentre terminando il viale si incontra la
Piramide de lla Lu na, che rappresenta la donna, una costruzione pi piccola
di quella del Sole, ma molto pi impegnativa da salire ad ogni scalino; di fatto
uninteressante metafora esperienziale che comunica, tra laltro, la complessit di conquistare e vivere con una donna. A sinistra del piazzale, mantenendosi di fronte la Piramide della Luna, appare una palazzina molto lussuosa e
sacra chiamata Quetzalpa palotl, ossia Casa della farfalla con la magnifica piuma, mentre di lato a questa il Palazzo dei Gia guari. Ai tempi in cui la citt era
popolata, alla popolazione veniva fatto credere che Quetzalpapalotl fosse la
residenza di un personaggio nobile e molto influente, data la sua lussuosit; in
realt quelledificio veniva tenuto protetto per la sua funzione sacra in quanto
riservato ai rituali del concepimento; in seguito diveniva casa di accoglienza
ideale delle puerpere, affinch i feti potessero svilupparsi e crescere conservando il massimo del proprio potere divino e umano, lontano dalle negativit
della societ. Anche tutti i simboli dacqua, l ancora raffigurati, raccontano
della sacralit del luogo: lacqua come origine della vita, come elemento terreno nel quale nasce e cresce la vita nel ventre materno.

Quando i ragazzi attraversarono il piazzale dal quale cominciava il Cammino dei Morti, il loro accompagnatore li avvis che non era assolutamente
permesso loro, per qualunque motivo, avventurarsi lungo quel viale, nemmeno per dieci passi. I ragazzi pensarono che con quellavvertimento e considerato il nome del viale, certamente nessuno di loro si sarebbe mai sognato
di violare la regola calpestando anche un solo centimetro. Proseguirono e
superando una muraglia bassa, salendo e discendendo le scale, giunsero in
un grande piazzale quadrato cinto da quella stessa muraglia, sovrastata da
13 basamenti di forma quadrata; al centro della piazza, una costruzione con
altrettanti scalini e dalla sommit piatta, come fosse il primo livello di una
piramide non terminata. Proseguendo con lo sguardo oltre la struttura centrale, troneggiava il Tempio del Dio Quetzalcatl, il Serpente Piumato.

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CAPITOLO XXIV

255

Secondo la leggenda raccontata dal Pescatore, Quetzalcatl risultava essere


lequivalente di Ges Cristo: il serpente, ossia luomo, nello sforzo evolutivo
di salire pi volte il nopal (cactus) per raggiungere il cielo, svilupp le piume e quindi ascese al cielo grazie allaiuto dellaquila, ossia Dio, che lo port nel suo nido per accudirlo ed allevarlo come un figlio, il figlio di Dio. I
ragazzi videro solo una parte del Tempio, poich la loro destinazione era alla destra della piazza, lungo le mura che la cingevano; l si apriva un passaggio nelle mura, uninsignificante apertura senza simboli o segni, totalmente
anonima; sembrava un corridoio di collegamento tra dentro e fuori le mura.
Entrarono facendo attenzione a non sbattere la testa e dopo pochi passi
presero a scendere a sinistra lungo una rampa di scale in pietra, piuttosto
buia malgrado la luce delle torce accese, che emanavano un odore alquanto
sgradevole. Scesero solo di un livello, appena sotto la piazza. In fondo si
apriva un corridoio centrale; ai lati si snodavano tredici salette, animate da
gruppetti seduti su tronchi di legno, intenti ad ascoltare un oratore; in una
stanza in particolare si svolgevano strani esercizi individuali e in coppia con
le mani e il corpo; in altra si meditava. Nel loro passaggio lungo il corridoio,
i ragazzi tentarono di cogliere dai visi dei presenti espressioni di piacere o
pericolo, di dolore o altro di peggio. Le sale erano avvolte nella penombra,
in parte illuminate dalle torce e in parte da una combinazione di raggi di luce provenienti dallalto, in comunicazione con lesterno, riflessi su alcuni dischi dorati.
Giunsero sulla soglia di una saletta, pi piccola delle altre; qui Ohtonqui si
conged salutando i ragazzi e il Pescatore, augurandogli ogni bene mentre
li invitava ad entrare. Il suo sguardo arriv agli occhi dei ragazzi trasmettendo loro forza e sicurezza. Ora anche lui li abbandonava, e cos dovevano
nuovamente riacquistare un nuovo equilibrio emozionale relazionandosi
con nuove persone, in un ambiente nuovo. Entrarono e trovarono un uomo
con una lunga veste celeste, capelli neri e occhi grandi e profondi.
Sapete perch siete qui? chiese luomo restando nella penombra lontano dal gioco dei raggi di luce naturale che illuminavano il resto della stanza. Rispondete prego, senza paura. La vostra guida con voi e questo
dovrebbe rendervi pi sereni. Sapete perch sei qui?
Uno dei ragazzi facendosi forza dopo aver incrociato lo sguardo degli altri

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

due e del Pescatore ruppe il silenzio. Non abbiamo risposte, solo domande; improvvisamente siamo stati strappati via alla nostra famiglia, alle nostre vite, al nostro mondo, al nostro Tempo e siamo stati proiettati qui, fino
a Teotihuacn.
Non coprirti le spalle parlando al plurale anche a nome degli altri; lascia
che i tuoi fratelli, se vogliono, esprimano il loro pensiero autonomamente.
Sei sicuro di essere stato strappato via alla tua vita? Di quale vita stai parlando? Quella fatta di giochi, divertimenti e distrazioni? Donne, sesso e
azioni come bere, mangiare e dormire? Quel correre tutto il giorno dappertutto? Quel continuo succhiare le risorse della natura fino a contaminarle o esaurirle? vita lasciare che la tua mente sia invasa ogni momento
da decine di pensieri diversi e spesso contrastanti? Sentirti euforico e un
istante dopo depresso? Felice e un istante dopo triste? Tranquillo e subito
dopo arrabbiato e furibondo? Totalmente assoggettato, schiavo luno degli
altri e delle cose che tu stesso crei? Vita Questa la vita a cui sei stato
strappato? Se cos , allora bene che tu vi sia stato strappato, come dici.
Ragazzo, quella non vita, morte! non vivere somiglia pi a una lenta drammatica agonia che porta allannientamento dellessere. Dimmi ora:
perch sei qui?
Vasily guard il Pescatore in attesa di un suo cenno di assenso per poter
parlare: Chi ha detto che quella non sia vita? Come posso discernere se
quella sia vita o meno? Nessuno mi ha mai insegnato a fare una qualche distinzione o proposto alternative, anzi, mi hanno sempre esortato a vivere
cos, insegnandomi che quello era lo scopo della vita: godere appieno della
vita, fare esperienze e questo anzi, era!
Sei sicuro che nessuno mai ti abbia detto cosa sia la vita, quali regole
adottare per viverla in modo dignitoso e colmo di vera soddisfazione? Sei
certo che nessuno mai ti abbia parlato di una via alternativa, la vera via?
Signore, si riferisce alla religione? Ma quella era solo religione rispose
precipitosamente Vasily.
Non mi riferisco alla religione, qualunque essa sia, ma alla sua origine e
alle vite di coloro che ne sono stati ispiratori, alle parole e azioni di chi ha
vissuto una vita vera, con il proprio esempio, condividendo le sue scoperte
con gli altri, invitando gli altri a sperimentare lo stesso cammino per giungere alla verit. Voi siete di nuovo qui, perch avete dimenticato e dimenti-

Mario Gherlone

CAPITOLO XXIV

257

cando vi siete perduti. A Teotihuacn la prima volta che venite, ma in altra scuola vi era stato affidato un importante compito che dovevate iniziare
ad attuare fin dal tempo dei vostri studi superiori, dai vostri quattordici anni, dallinizio del terzo ciclo det; ma avete disatteso abbondantemente
le aspettative che cerano su di voi. Abbiamo atteso che qualcosa cambiasse, che la scintilla divina illuminasse la vostra mente, ma cos non stato e
pertanto siete stati richiamati.
Dimenticato? Di quale compito sta parlando? domand Lev disorientato.
Quando ciascuno di voi inizier a ricordare, allora ne riparleremo, individualmente se necessario, o tutti insieme. Ora per non ti pregiare, non
gonfiarti il petto dorgoglio apprendendo che avevi una missione; avere una
responsabilit verso se stessi e gli altri e non compierla significa dover pagare un prezzo.
Capisco, allora siamo qui per pagare questo prezzo disse con tono dimesso Vasily.
No, di questo se ne occuper la vita stessa. Siete qui perch dovete tornare a ricordare voi stessi. Poi dopo una breve pausa: Quando una lezione
non si compresa, si ripete il percorso di studi e ci si sottopone di nuovo
allesame. La vita per non ci fa rivivere la lezione nelle stesse circostanze e
con le stesse persone; questo avviene solo in alcuni casi; linganno cui cadiamo di frequente sta nel pensare che si tratti di un percorso di studi diverso, quando invece la lezione da apprendere la stessa. Comunque,
evitate di preoccuparvi e mettetecela tutta, perch c bisogno anche di
voi.
Questo significa che non solo noi abbiamo questa missione? chiese Lev.
Ricordatevi unultima cosa: il lavoro individuale, il cammino solitario,
in salita, non esistono scorciatoie, vie secondarie e favoritismi di qualunque
genere. Il gruppo potr aiutare il singolo, lenergia del gruppo potr sostenere e contribuire allelevazione del singolo, ma non potr mai sostituirsi al
lavoro personale. Ora seguitemi, gli altri allievi ci attendono. Ah! Vi sono state anticipate le regole della Scuola? concluse luomo, uscendo dalla
penombra e mostrandosi in viso.

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Quello che fai parla cos forte


che non riesco a sentire quello che dici.

Mario Gherlone

n citt quello stesso giorno, alla buonora, Oleg e Nelli si presentarono


di nuovo da Painalli, dopo avere goduto di un pomeriggio libero il giorno prima.
Allora, Oleg, comera lacquedotto?
Incredibile costruzione ingegneristica! Da non crederci. Come avete fatto
a costruirla con le attrezzature che avete oggi a disposizione?
Quando ci sono idee e volont, non c limite a ci che luomo pu fare
per migliorare qualitativamente la propria vita. E lImperatore contava anche su unabbondante manodopera.
Capisco: gli schiavi.
Bene, veniamo a noi. Quanto abbiamo trattato finora non previsto
nel programma, ma, in coscienza, non posso solo trasmettervi ci che
scritto io debba insegnarvi e perci apro unaltra parentesi a riguardo,
prima di riprendere il discorso iniziale. Sono fermamente convinto che
un buon insegnante, un buon Maestro debba calare il programma nella
realt, magari giocando con apparenti fuori tema, offrire strumenti concreti di osservazione della realt, allargare la mente dellallievo educandolo ad osservare da pi punti di vista, mettere in discussione la realt e
le ovviet per giungere ad un livello superiore di consapevolezza, oltre
che di conoscenza. Secondo le antiche leggi dei Maestri, tre sono i pilastri
nel mondo dellinsegnamento:
PRIMO: Che linsegnante viva o abbia vissuto per primo linformazione che trasmette
evitando di riversare sugli alunni informazioni
precedentemente solo lette.

260

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Quale credibilit potrebbero mai avere le mie parole se non fossero anche frutto della mia esperienza diretta e sempre in movimento? Il
mondo pieno di teorici e saccenti la sapienza ben diversa dalla conoscenza.
SECONDO: Sia linsegnante un esempio vivente
di ci che la sua bocca dice.

perch quello che fai parla cos forte, che non riesco a sentire quello che dici.

Mario Gherlone

TERZO: Non importante che linsegnante insegni, ma che lalunno apprenda.

Tutto ci ci parla del fatto che non importante che linsegnante parli e informi i suoi discenti su informazioni in suo possesso, sentendosi a posto
con la propria coscienza per aver assolto al compito di oratore e ambasciatore; invece fondamentale che la persona (ci tengo a chiamarla persona
perch si possa sentire sempre nuda del ruolo quando riesamina le proprie
scelte responsabili, e solo dopo rivestirsi) individui qualunque mezzo e
strategia, leciti, per consentire allallievo di intendere e comprendere la lezione, e pertanto apprendere.
Fallire come insegnante ben pi grave che fallire come persona, poich la
responsabilit affidata non riguarda solo se stesso. Se una persona pensasse
di ricoprire il ruolo di docente solo per una paga o uno status, farebbe bene a scegliere un lavoro; essere insegnante una missione, perch nelle sue
mani passa il futuro di esseri umani, di una popolazione, di una civilt. La
sua funzione, il suo esistere nella vita di chi lo ascolta, contribuisce in modo
determinate e in egual misura a trasmettere la sua eredit dopo la sua morte, a lasciare unimpronta indelebile sul destino di chi seduto di fronte a
lui e dellumanit tutta.
Cosa suggerirebbe ad un insegnante?
Posso dirti quello che faccio io: ogni giorno mi pongo queste domande,
sforzandomi di dare sempre le migliori risposte, apprendendo ad ascoltare
la mia voce interiore:

CAPITOLO XXV

261

> Quando mi sveglio


Come posso contribuire oggi a creare un mondo migliore con i
miei insegnamenti e con il mio esempio personale, in aula e fuori dellaula?
> Quando insegno
Quale esempio sto trasmettendo?
C un modo migliore per spiegarmi?
Riesco a trasmettere concretamente ad ogni alunno limportanza
e la prospettiva di apprendere?

Mario Gherlone

> Quando vado a dormire


Quale significato ho dato alla mia vita oggi?
I ragazzi non ebbero nulla da dire. Il discorso era chiaro, logico, condivisibile, disarmante nella sua verit.
Bene, allora dopo questa ampia divagazione sulla natura dei problemi e
sul prezioso e delicato compito dellinsegnante, e quindi sulla vita, continuo
la risposta alla tua domanda, Oleg, sul significato della morte. Ci siete?
Oggi sar una lunga e intensa giornata, ricca di informazioni e riflessioni.
Dobbiamo recuperare il pomeriggio di ieri.
S, certo, come sempre. risposero.
Allora cominciamo: la morte un processo inevitabile facente parte del
ciclo della vita, forse lunica cosa certa della nostra vita dopo la nostra
nascita. Cosa accade dopo la morte secondo la nostra cultura? I morti
scompaiono da questo piano per ritornare al mondo che non si tocca; i loro corpi, ci che realmente muore, tornano a fondersi con laria, con il
fuoco, con la terra e con lacqua, elementi dai quali le essenze avevano
preso i mattoni, passatemi il termine, per prender forma e manifestarsi
su questa Terra; lEssenza trasforma la sua manifestazione, in attesa di ricostruire una nuova esperienza rinnovandosi in un nuovo corpo, una nuova forma, un nuovo
Veicolo? sugger Oleg al Maestro.
S, si potrebbe definire cos, con la tua parola. rispose Painalli.
Non capisco, disse Nelli cos veicolo?
Veicolo una sorta di contenitore che consente lo spostamento da un
luogo allaltro di per esempio lacqua; supponiamo che tu sia lacqua e il

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

bicchiere sia il corpo che la contiene fatto di creta, che fatta di terra, acqua, aria e fuoco: lacqua di questo bicchiere prende la forma del bicchiere;
se esposta al sole diventa vapore, invisibile, intoccabile; pu trasformarsi in
pioggia ed essere raccolta in un vaso, un altro contenitore, un altro corpo;
ecco che la stessa acqua che avevo qui in questo bicchiere, una volta scomparsa, evaporata, si potr presentare in un altro luogo in un altro contenitore, un altro veicolo. Cos ti pi chiaro? poi rivolgendosi al Maestro Mi
sono spiegato bene?
Molto bene Oleg molto bene. Poi Painalli prosegu: La morte come
evento uno specchio che riflette la forma nella quale abbiamo vissuto e il
nostro pentimento. La morte si pu dire che sia un regalo della vita perch ci libera dalle vanit con le quali abbiamo vissuto, trattandoci tutti con
lo stesso peso. Quando arriva la morte, questa illumina la nostra vita, nonostante la morte sia associata erroneamente alloscurit. Se la morte mancasse di senso, nemmeno la vita ne avrebbe uno. Qui usiamo dire: Dimmi
come vorresti morire e ti dir chi sei.
Ossia? Cosa intende? chiese Oleg.
Nellaccennare un sorriso il Maestro rispose: A questa domanda la maggior
parte delle persone risponde che vorrebbe morire senza dolore, senza accorgersene e magari nel sonno; altri rispondono che vorrebbero morire circondati dai familiari, altri ancora facendo lamore. Tutto questo ti parla di paura
e di egoismo: pensa a quella persona che potrebbe vederti morire mentre stai
facendo lamore con lui/lei, quale trauma o senso di colpa lasceresti nella
sua vita? Pensa a quale tristezza e grigiore rappresenterebbe morire nel proprio giaciglio circondato dai familiari; anche questo ti parla di paura, di insicurezza, solitudine. Non sarebbe meglio morire mentre stai facendo qualcosa
che ti rende felice, piuttosto che trovarti impreparato nel sonno oppure in
agonia come una candela esaurita prossima a spegnersi e con i familiari intorno? Immagina che bello sarebbe, se la morte ti accogliesse mentre stai nuotando felice e contento, se questo ci che ti piace fare; oppure mentre stai
correndo, oppure mentre stai cos che mi raccontavi? Ah s, mentre
stai facendo sport con il tuo cavallo. Non sarebbe molto pi significativo lasciare il tuo corpo in queste circostanze, memorizzando nella coscienza la tua
ultima migliore immagine, il tuo ultimo miglior ricordo, la tua ultima miglior
emozione? Tanto il corpo non tuo, lhai preso in prestito.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXV

263

Non ci avevo mai pensato.


Nemmeno io! aggiunse Nelli.
Beh certo, se alla tua et pensassi alla morte osserv Oleg rivolgendosi allamico. Poi continu, dicendo al Maestro: Suona diverso il momento
della morte cos come Lei lo ha descritto Perdoni se colgo loccasione di
queste sue ultime parole per una domanda che avrei voluto anche fare prima, ma lavevo dimenticata: potrebbe approfondire meglio il fatto che i
morti restituiscono allaria, al fuoco, alla terra e allacqua ci che avevano
preso? solo una credenza culturale e religiosa oppure c qualche fondamento di verit? Vede, anche dalle mie parti, nel mio Tempo, si diceva che
in principio luomo fu plasmato da Dio da un pugno di fango; ah, questo
era scritto sulle sacre scritture; su un altro brano delle scritture si diceva
che luomo polvere e con la morte torna ad essere polvere. Ora, non entro nei dettagli delle tradizioni culturali e religiose passate del mio Tempo,
anche perch non le ricordo bene e non me ne sono mai interessato molto,
ma ho notato una straordinaria somiglianza tra le due storie e quindi la
coincidenza mi incuriosisce alquanto.
Sorridendo e contento dellosservazione, il Maestro rispose: Ragazzo, sono
felice che tu abbia colto un seme di verit; molti passano di lato a questi semi
senza accorgersi della loro presenza, molti altri li calpestano, altri ancora invece se li mangiano o ne fanno commercio; ma pochi li raccolgono e li coltivano per far crescere la pianta della verit e coglierne i frutti. Ora vi faccio
una domanda: di cosa pensate sia fatto il vostro corpo? Nelli, rispondi tu.
Ehm di carne e di ossa, Maestro.
E le tue carni e le tue ossa di cosa sono fatte, come si creano, come si
mantengono nel tempo?
Io mangio, affinch loro non muoiano, anzi, affinch crescano e possano
diventare come voi due.
Ottimo, Nelli; quindi cosa fai perch questo avvenga?
Mangio mais, carne, verdure, frutta, pesce e bevo acqua.
Quindi il tuo corpo si compone di tutto ci che mangi, il tuo corpo prende dal mais, dalla carne, dalle verdure, dalla frutta, dal pesce e dallacqua
tutti gli elementi necessari per poter crescere. Per usare una metafora, si
pu dire che come costruire una casa: quanto pi grande la si vuole, tanti
pi mattoni sono necessari. Bene, i mattoni per costruire il tuo corpo, il no-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

stro corpo, li prendiamo da tutto ci che mangiamo; la pancia poi come un


gran forno crea tanti piccolissimi mattoncini di diverso tipo, forma e consistenza, che poi distribuisce in tutte le parti del corpo dando la forma che tu
vedi di te stesso. Tutto ci che non ti utile, lo scarti, o meglio, lo restituisci ogni giorno facendo la cacca e la pip. Da dove prendi tutto ci che ti
occorre a costruire la tua casa?
Beh, dagli animali, dalla natura, dal fiume Ah! ho capito. Anche gli
animali in verit mangiano vegetali e bevono acqua, mentre noi ma certo! Noi acquisiamo i mattoncini prendendoli dalla natura tramite le carni e
i vegetali stessi, e tutti questi mattoncini sono presi sempre dalle solite fonti: dalla terra, dal sole, dallaria e dallacqua, quindi noi alla fine siamo un
insieme di mattoncini presi direttamente o indirettamente dai quattro elementi.
Eccellente, Nelli, veramente eccellente! esclam il Maestro mentre Oleg
ascoltava con attenzione. Ebbene s, questo uno dei segreti nonsegreti
che la gente ha davanti agli occhi senza vederlo, perch addormentata o perch presa a fare altro, anzich pensare e riflettere. Il nostro corpo fatto di
tutto quanto vediamo intorno a noi: noi siamo composti di terra, acqua, aria
e fuoco plasmati dalla nostra Essenza, che siamo noi; solo che questi mattoncini prendono forma e colore diverso, quindi arriviamo a credere che
lessere umano sia totalmente differente e separato da ci che mangia. Passatemi questa espressione: tu sei ci che mangi o per meglio dire il tuo corpo
ci che mangia. Possiamo quindi arrivare a dire che tu, dopo la scintilla divina generata dallunione di tuo padre e tua madre, nella pancia di tua
mamma e attraverso di lei, iniziasti lopera di costruzione della tua casa, del
tuo luogo di abitazione, del tuo veicolo per viaggiare, del tuo tempio per vivere lesperienza terrena; prima attraverso la mamma, poi con laiuto della
mamma e successivamente autonomamente, fino alla fine del tuo ciclo
desperienza chiamata vita, sempre nellazione di costruire e restaurare la
tua casa con mattoncini presi dalla natura. Alla fine della tua esperienza restituirai il 100% di tutta la materia utilizzata fino allultimo respiro, in quanto appartiene a questo mondo, non al tuo. Lascerai quindi la casa in spirito,
in Essenza, perch questo che sei in realt, anche se fin dalla nascita ti
stato insegnato, purtroppo, ad identificarti con il corpo, con la casa e non
con il suo abitante.

CAPITOLO XXV

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Wow! molto logico ed evidente quello che dice.


Caro ragazzo, evidente se hai gli occhi aperti e sei sveglio; hai anche bisogno della tua intelligenza per giungere alla verit, perch se ti fermi solo
allapparenza o alle sensazioni o se accetti di buon grado quel che ti dicono
gli altri, arrivi a credere che sei solo ci che puoi vedere. Dopo un breve
momento di pausa e riflessione interna aggiunse: C una bella poesia di
Texcoco che dice:

Mario Gherlone

Per caso si vive sulla Terra?


Non per sempre sulla Terra,
solo un poco qui.
Se anche tu fossi ossidiana, ti romperesti.
Se anche tu fossi oro, ti scioglieresti.
E se anche tu fossi piume di uccello, ti consumeresti.
Non per sempre sulla Terra,
solo un poco qui.

Se cos fosse, dove si va dopo la morte, avendo restituito tutto ai suoi padroni che sono i quattro elementi? domand Nelli.
Secondo la nostra tradizione ripeto, solo secondo la tradizione, ci sono
quattro luoghi dove vanno ad abitare i morti in base al comportamento e
agli sforzi che hanno compiuto in vita: il pi alto chiamato I lh uic atl oto n at iuh ed il luogo promesso ai guerrieri di battaglia, coloro cha fanno fiorire i loro cuori e che si offrono come alimento; qui si trovano coloro che
hanno prestato il loro sforzo quotidiano per lo sviluppo della societ, che
siano guerrieri morti in guerra o prigionieri del nemico o donne che muoiono durante il parto, che sono considerate altrettanto guerriere per la lotta
che sostengono nel dare alla luce un bambino. Gli uomini vengono eletti
per accompagnare il Dio Sole dallalba ad oriente fino a mezzogiorno, mentre le donne per accompagnarlo da mezzogiorno fino al tramonto ad occidente. Solo gli uomini, dopo quattro anni di questo accompagnamento si
trasformano in uccelli dal ricco piumaggio per tornare alla vita terrena.
Un altro luogo il C hic hihua c ua hco, dove sono destinati i neonati, ai quali
data la possibilit di tornare al mondo in unaltra era.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Il terzo luogo il Tl a lo ca n, dove si trovano coloro che hanno lasciato questa Terra per affogamento o per incidente o per malattie invalidanti. Questo un luogo di delizie, di verde rigoglioso, fresco e dove non manca
nulla. Qui risiede la Dea Luna, ma anche il Dio dellacqua Tlloc e i suoi
aiutanti, i Tlaloques.
Lultima destinazione invece terribile e per questo luogo passa chi non
scelto per andare nei precedenti tre: si chiama M ic tl n; il nulla, la morte
senza possibilit di trascendenza, prodotto di una vita sterile. Qui ci sono
due Signori che obbligano tutti i trapassati ad un lungo e tortuoso cammino di nove livelli per arrivare finalmente a convertirsi in nulla. Non importa
il livello sociale goduto in vita, n la ricchezza accumulata, chiunque pu
cadere nel Mictln.
Ma spaventoso ci che dice! Nella mia lingua si chiamerebbe Inferno. osserv Oleg.
Dove tu andrai sar la conseguenza di come avrai vissuto sulla Terra, di
quali valori avranno mosso la tua vita, di quali virt avrai sviluppato, dando
senso oppure no alla tua esistenza sul piano materiale. Se vorrai vivere pienamente, potrai aspirare al luogo promesso ai guerrieri della battaglia; diversamente ora sai. Per fermiamoci qui, disse Painalli non voglio che
crediate a queste sciocchezze, anche se utile che le sappiate. Dimmi invece tu, cosa ne pensi della morte? Cos la morte per te?
Beh inizi Oleg lanciando gli occhi in alto come per cercare informazioni e poi in basso a sinistra come per dialogare con se stesso: Secondo
quanto pensavo fino ad oggi, la morte rappresenta la fine dellesistenza di
una persona e dopo la morte non c pi nulla credo, cio credevo, insomma devo confessare che sono confuso, anche se il fatto di essere
qui dovrebbe aver dissipato molti dubbi.
Tu sei vivo o sei morto in questo momento? domand il Maestro.
Sss sono vivo credo, veramente non mi spiego ancora come sono
arrivato qui
S, va bene. Ma quando tu eri al tuo paese ci pensavi alla morte?
Non ci pensavo affatto; in verit pensavo a godermi la vita, le ragazze;
ballavo, compravo vestiti, andavo in auto, invitavo gli amici alle feste
e studiavo. I miei nonni sono morti quando ero piccolo quindi non
me li ricordo. Se dovessi darle una risposta per quel che allora era la

Mario Gherlone

CAPITOLO XXV

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mia esperienza della morte e il mio pensiero la morte realmente la


fine di tutto.
Ti stai un poco contraddicendo con la storia che hai spiegato a Nelli circa
il veicolo come contenitore dacqua, che poi evapora e va in un altro contenitore, quindi vediamo di approfondire di pi la cosa. Ipotizziamo che realmente dopo la morte non esista nulla, ossia che la tua identit vada persa
definitivamente senza alcuna traccia o seguito; se cos fosse, cosa ci stai facendo qui? Stai perdendo tempo! Cosa ti frena ora, in questo preciso istante dalluscire di qui e diventare un ladro e un assassino, un fuorilegge che
razzia per ottenere tutto ci che desidera, pretendendo ogni donna, anche
con violenza, per soddisfare i suoi istinti pi bassi? Se dopo la morte non ci
fosse nulla, perch non dare egoisticamente il massimo di se stessi, solo per
se stessi, disinteressandosi di tutto e tutti?
Ma questo sbagliato, non ha senso! osserv Oleg.
Invece avrebbe logica; non avrebbe invece senso non farlo. Chi ti vieta di
farlo?
Ma non giusto, non come dire contro la legge.
Contro quale legge? Quella degli uomini o quella che senti dentro di te?
Entrambe.
Ma qual quella pi forte, quella che senti pi vera? Quella degli uomini
e delleducazione si pu eludere, con il denaro si pu corrompere, Oleg,
qual pi forte? insistette Painalli facendo pressione con la voce.
Maestro, credo che la legge che dentro di me sia la pi forte.
E chi te lha messa dentro quella legge?
Credo i miei genitori.
Mi stai parlando delleducazione, sei sicuro? incalz luomo.
Allora la societ in generale?
Mi stai parlando della moralit, sei sicuro?
Non lo so, allora la religione. concluse Oleg.
Educazione, moralit, religione sono tutte leggi degli uomini; sono credenze
e valori quelle delle quali tu mi stai parlando, condizionamenti che hai ricevuto fin dalla nascita e che hai accettato volontariamente o involontariamente
per essere accolto o sentirti accolto dal sistema, dalla societ, dagli amici, dalla famiglia, dalla comunit religiosa, dalla legge degli uomini.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

No, Maestro, ossia s, ma in verit sento che c qualcosa pi forte di


me che mi impedisce di fare il fuorilegge
Ah interessante quello che dici: c qualcosa dentro di te che, malgrado tutto e tutti, ti impedisce di agire con violenza contro lessere umano che interessante! E chi o cosa sarebbe questa forza pi forte di te di
cui parli? Se dentro di te c qualcuno che non sei tu, chiamiamo subito
uno shamano stregone e la facciamo scacciar via! disse Painalli, scoppiando in una fragorosa risata.
Per caso la coscienza? titub Oleg.
Orbene, e cos la coscienza? replic il Maestro incalzando il ragazzo e
mettendosi seduto a terra di fronte a lui, dimostrandosi molto interessato
allo scambio di pensiero.
La coscienza credo sia lessenza della persona, dellessere umano
No, ma sei vicino! Questo per non farina del tuo sacco, hai ripetuto
qualcosa che hai sentito da me. Continua.
In verit non saprei dire altro.
E tu Nelli? disse Painalli volgendo lo sguardo verso il ragazzino.
Ehm s, vediamo riassumiamo: abbiamo Coscienza, Presenza
ed Essenza come tre cose distinte tra loro, che sono pi prossime alla mia
identit di quanto invece non lo sia il corpo; lEssenza mi sembrato di
capire che sono io in origine, la fonte, anche se mi difficile da comprendere; la Presenza lemanazione dellEssenza, la manifestazione sensoriale, lenergia emanata dallEssenza per comunicare con il Tutto ma che
viene limitata dallEgo; mentre la Coscienza credo si possa definire come il libro della verit, che dovrebbe venire in contatto con la nostra Essenza; non c modo di guadagnarsi la Coscienza, ma se si lavora su se
stessi ci si trasforma in candidati per riceverla e quindi usarla ai fini della
comprensione del nostro cammino evolutivo, della comunione con tutti
gli esseri e con il Tutto.
Ottimo Nelli, veramente complimenti. Aggiungo che quello che tu simpaticamente e semplicemente chiami il Libro delle Verit, per usare le tue
parole, un libro universale nel quale contenuta ogni informazione, in
un certo senso si potrebbe dire che sia lalito di Dio, lo spirito di Dio. Venendo invece allEssenza, facciamo di nuovo un passo indietro e rispondi
sempre tu Nelli; vediamo di capire dove abita lEssenza prendendo esem-

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CAPITOLO XXV

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pio dalla natura: se a una aquila tagliamo il becco, gli artigli e le ali, ci che
resta pu essere chiamata ancora aquila?
Certo che no. rispose rapido il ragazzino.
E se ad un uomo tagliamo entrambe le braccia, le gambe e le orecchie,
cosa resterebbe di lui? Sarebbe ancora un uomo?
Un guerriero non potrebbe certo non avere braccia, gambe e orecchie
per essere guerriero! disse il ragazzino.
E Oleg aggiunse: Certo, non sarebbe un guerriero, ossia non potrebbe
svolgere quelle funzioni, ma un uomo s e forse potrebbe essere un guerriero diverso, ossia un guerriero di pace. Continuerebbe ad essere uomo, perch riuscirebbe ancora a pensare, parlare, relazionarsi con gli altri e con se
stesso da uomo.
Bene ragazzi, molto bene. Quindi tu non sei le tue gambe, non sei le
braccia, non sei le orecchie; questi sono strumenti che ti servono, o meglio,
che sono al tuo servizio. Continua ora con questa operazione di taglio di
tutti i pezzi del corpo, cercando di capire se ogni pezzo che togli sei tu, oppure tu sei altrove; cercando di capire se ci che togli al servizio di altre
parti del corpo Dimmi dove giungeresti? Dove sei tu?
Vediamo disse Oleg toccandosi qua e l il corpo come per passare in
rassegna tutte le parti, una ad una: Il cervello! LEssenza, ossia me, sta nel
cervello. S, certo, cos, perch ogni altra parte del corpo dipendente
dallaltra per permettermi di muovermi, prendere, lasciare, sentire, toccare,
parlare, udire, gustare, annussare
Interessante, tu sei nel cervello; ma se dici di essere nel cervello, allora tu non sei nemmeno il cervello, esatto? Questo, secondo il tuo modo di
esprimerti, sarebbe un contenitore.
Ssss rispose riflettendo Oleg: Ma allora!
Come vedi, ti sto facendo capire con esempi diversi che noi non siamo
ci che vediamo o che anche gli altri vedono. Tu non sei ci che vedi riflesso nel lago; ci che vedi, ascolti e senti al tatto, tutta la materia, non tua;
lhai presa in prestito per muoverti su questo mondo; lhai presa in prestito
dalla natura. Lo abbiamo detto poco fa, te ne sei gi dimenticato? Sei fatto
di questo disse il Maestro inchinandosi, prendendo con una mano un
pugno di terra e con laltra dellacqua da una tazza di cocco facendone una
poltiglia. Sei tutto questo, che ha preso una forma fino a diventare ci che

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

vedi e senti grazie alla tua Essenza. In pratica ci che vedi la manifestazione sul piano materiale della tua Essenza. Allora, tu sei il riflesso nel lago o
altro?
Ma questo quanto si diceva prima parlando dei padroni della materia,
dei quattro elementi!
Sveglia Oleg! Oppure sei gi stanco? Certo che s! Pensavi si stesse parlando di altro solo perch utilizzavo altre parole? Sapete qual il dramma
delluomo? Fin dalla sua nascita viene educato a riconoscersi nel suo corpo, a identificarsi con lui; pensate che se il neonato fosse certo di essere il
suo corpo avrebbe necessit di mettersi le dita, le mani ed i piedini in
bocca, di toccarsi dappertutto? Se fa questo, perch lEssenza non si riconosce in quella materia nella quale entrato e da cui avvolto; ecco
che il neonato nei primi mesi di vita si esplora, fa esperienza e conoscenza
di quel nuovo veicolo, come tu lo chiamavi Oleg, di quel nuovo contenitore nel quale si trova. I genitori poi lo allontanano dalle sue certezze e da
se stesso, educandolo che lui ci che tocca e la voce che ascolta, limmagine che vede riflessa nel lago. Poi la societ fa il resto, fino a fargli dimenticare totalmente chi era in origine prima di nascere; da questo momento
in poi lidentificazione con il corpo diventa pressoch totale e inizia la
sofferenza dellessere umano, il senso di separazione dal Tutto e da se
stessi, la smania e la ricerca di soddisfare questo vuoto esistenziale, questa
mancanza di comunione con il Tutto, questa ricerca forsenata dellavere e
del piacere; e per alcuni pi sensibili inizia lestenuante ricerca del s dimenticato.
Ah, ci sono! esclam Nelli. Noi siamo, o meglio lEssenza che sono io
la forza che tiene insieme i mattoncini, quella forza che permette ai mattoncini di assumere la forma interna (le viscere, gli organi, le ossa e il sangue) ed esterna che noi vediamo; colei che crea, monta e sostituisce i
mattoni, ed quella che quando non c pi lascia liberi i mattoni di tornare agli elementi.
Finalmente! Possiamo allora andare avanti e non tornare pi su questo
argomento? esclam contento il Maestro.
Una storia fantastica. In questo crede il tuo popolo? disse M iz tla battendo lentamente le mani, appoggiato alla porta di casa e interrompendo
latmosfera della lezione.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXV

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Miztla, cosa ci fai l? Origliavi come al tuo solito? disse il Maestro con aria
di rimprovero restando seduto a terra per non dare importanza al personaggio.
Lo sai Painalli, che quello che stai dicendo sarebbe passibile di pena di
morte, se solo giungesse alle orecchie dei sacerdoti?
Miztla, chiudi quella bocca e almeno tenta di capire il significato di ci
che credi di aver ascoltato. Qui si fa lezione di logica ed ogni argomento
utile per fare esercizio e svilupparla.
Ah, avevo inteso che stessi insegnando
Cosa vuoi Miztla? In cosa posso esserti utile?
Sono venuto a vedere il ragazzo eroe di cui tutti parlano e dirti che per
ordine del Principe Axaycatl, futuro Imperatore, domani mattina subito
dopo lalba, prima che lui parta per i funerali del padre, dovrai recarti con
il ragazzo a Palazzo.
Sai anche il motivo?
No, solo che dovete essere l domani mattina. replic con un sorriso
malizioso volendo far intendere che non fosse per qualcosa di buono.
Grazie, Miztla, ti ringraziamo per averci consegnato il messaggio del futuro nostro Imperatore. Che la forza del Sole sia con te!
Bene, allora buon proseguimento di lezione di logica. disse allontanandosi con aria spavalda.
Painalli si alz per controllare che fosse andato via e torn al tavolo con
espressione un poco turbata. Ragazzi, guardatevi da quel tipo, siate scaltri
quando lo incontrate e parlate con lui; siate sempre accorti ed evitate di rispondere alle sue domande. Vi consiglio sempre di far tacere il vostro Ego
in queste circostanze: meglio stare zitti e passare da stupidi che aprire bocca e mettersi nei guai. Al limite dite di non sapere, assumendo anche laria
di chi non sa; ricordatevi che il linguaggio del vostro corpo potrebbe tradire le vostre parole. Avete capito bene?
S, Maestro! risposero entrambi.
Siete sicuri di aver capito?
S, certamente, assolutamente s, ma chi ? domand Oleg.
Ora non importante saperlo; invece vitale che voi sappiate come comportarvi con lui.
Tornando a noi, ascoltate bene Painalli abbass la voce, spost un
ciocco dalbero verso i ragazzi e si sedette di fronte a loro richiamando

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

fortemente la loro attenzione: Ci che sto condividendo con voi, con alcuni argomenti rubati tra una lezione e laltra, un lavoro che stava facendo anche il mio predecessore; tutto ci strettamente personale,
solo per voi due.
Dovete iniziare a porvi domande che non vi siete mai posti, cominciare ad
osservare voi stessi da vicino e da lontano, da fuori e dentro di voi; anche se
potr sembrarvi assurdo e stupido, anche se sentirete dentro di voi una vocina che tenter di farvi sentire a disagio fino anche a deridervi, domandatevi con frequenza chi sono, dove sono, dove sto andando, superando le
apparenze, andando al di l delle parole. Non sar necessario che pronunciate sempre a viva voce queste domande, potrete farlo ovunque e in ogni
luogo, dando uno stop a qualunque attivit voi stiate facendo per pronunciarle anche solo mentalmente; nessuno vi ascolter, nessuno lo sapr,
nessuno potr dirvi nulla, salvo la vostra vocina interna che con il tempo si
attenuer fino a scomparire dopo ventuno giorni.
importante che impariate a non dare tutto per scontato, osservando da
vicino e da lontano ogni cosa, incluso voi stessi e le vostre azioni; tutto ci
importante per restare vivi, perch perdersi nel cammino della vostra esperienza di vita, presi a fare chiss cosa, equivarrebbe a morire; e fare
senza rendersi conto di ci che si fa equivale a non fare, aver perso tempo nella vita. Anche se questo cammino, anzi sentiero, solitario, stretto e
scosceso, a volte pericoloso, non puoi permetterti in ogni momento di non
sapere chi sei e dove sei, non puoi lasciarti distrarre e non puoi ignorare dove stai andando.
Poi il Maestro sugger di iniziare da subito: Questo lesercizio base del
R i c o rd o d i S :
Chiudi gli occhi, mettiti in posizione eretta con la colonna vertebrale allineata; fai un respiro profondo, rilassa mente e muscoli del viso; immagina un raggio dorato che dallalto penetra nella tua testa
illuminandola della luce del sole, poi domandati ripetendo lentamente: Chi Sono? Chi Sono? Chi Sono? Quindi mettiti in ascolto, osserva le tue sensazioni e lascia scorrere i tuoi
pensieri senza giudizio. Riformula pi volte la domanda multipla, se
necessario, e poi resta in silenzio.

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CAPITOLO XXV

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A seguire fate lo stesso esercizio anche con le domande Dove sono? e


Dove sto andando? Vi lascio del tempo per esercitarvi.
Mentre i ragazzi tenevano gli occhi chiusi, il Maestro li guidava con la sua
voce: Presta attenzione, senza resistenza, alla mente al corpo alle
tue sensazioni interne Osservati! Cosa stai sperimentando ora? Osserva i pensieri passare liberi di fronte a te dopo aver formulato la domanda Osservarli senza giudizio Solo osserva!
Dopo qualche istante di silenzio Painalli continu: Senti qualche reazione
dentro di te? Provi una qualche ribellione interna al solo porti questa
domanda? Fece passare qualche altro istante, poi: Ora apri gli occhi.
Sai chi la voce, la tua parte ribelle? il tuo Ego!
Ego, Coscienza, Presenza, Essenza? Ma quanti abitano qui dentro?
esclam Oleg con un mezzo sorriso sarcastico guardandosi le braccia e il
corpo.
Il Maestro sorrise: L dentro, come tu dici, hai oltre cento Ego che lavorano ogni momento per inibire lessenza, circondando e imprigionando la
presenza, non lasciando entrare la coscienza; hanno iniziato a formarsi uno
ad uno dal momento del tuo primo respiro, circondandoti e creandoti unillusione esterna, lavorando affinch il timone della tua vita fosse in mano al
padrone di questo mondo, lEgo. La vita agisce, loro reagiscono e tu dietro
di loro, drammaticamente pensando di essere tu a prendere le decisioni,
almeno fin quando non avrai vinto la guerra e sarai sveglio. Vincere la guerra vincere le battaglie con astuzia e abilit, poich lEgo far uso dei tuoi
stessi mezzi e strumenti; coloro che sembreranno alleati potranno risultare
anche nemici e viceversa; il primo terreno di scontro della guerra, la prima
battaglia, sar il tuo corpo per il dominio dei tuoi sensi: la vista, ludito, il
tatto, il gusto, lolfatto, ma soprattutto le tue emozioni. Purtroppo ho una
brutta notizia, ma saperla anche una buona notizia: lui ha gi iniziato
lopera di conquista da quando sei nato, quindi, pi tardi dichiarerai guerra, pi duro sar lo scontro ad ogni battaglia e pi difficile sar vincere. Ma
c anche unaltra buona notizia: anche qualora non riuscissi a vincere la
guerra in questa vita, cosa molto probabile, il solo fatto di avere intrapreso
e combattuto la battaglia avr generato in te la vita, conquistando terreno
prezioso o non permettendo che lEgo ne conquisti altro importante per
il proseguo della sfida nella prossima vita. Visione, astuzia e abilit: una

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guerra non si vince con una battaglia, n attraverso una singola azione
Ascoltate questa storia ora:
Molto tempo fa, in una bella campagna accanto a un paesino, viveva un gigante felice, circondato dallallegria dei bambini che
andavano a giocare nel suo giardino adornato di splendide
piante. Un giorno, un bimbo giocando con il pallone colp una
pianta che poi mor. Il gigante si disper e il suo dolore lo fece
arrivare a odiare i bambini: l vedeva come creature pericolose e
brutte da tenere lontane dal suo giardino.
Dopo un p arrivarono in paese dei cavalieri stanchi e affamati.
Il gigante li accolse, prepar loro da mangiare e li fece riposare
nel suo giardino. Ma il cavallo di uno di questi rovin un arbusto
e il gigante, disperato, li cacci tutti via.
Passarono alcune settimane e arriv in paese un circo. Il gigante,
felice per la compagnia, ospit gli artisti nel suo giardino offrendo loro cibo e ristoro. Gli artisti furono contenti, ma accadde
che lacrobata, per provare un numero, si appese al ramo di un
albero, spezzandolo. Grande fu ancora una volta la rabbia e il
dolore del gigante che per proteggere il suo giardino li cacci
tutti via.
E cos il gigante rest davvero tutto solo, poich ora gli restava
solo una fidanzata, molto carina e molto affettuosa, che per viveva oltre il fiume e quindi con lei comunicava soltanto attraverso
una barchetta che portava i suoi messaggi.
Pi passavano i giorni, pi la rabbia e il dolore crescevano,
spingendo il gigante a trovare una soluzione definitiva per il
suo giardino, fin quando decise di iniziare a costruire tuttintorno un muro. Ma dallalto arrivavano gli uccellini che spennavano gli alberi. Allora, sempre pi arrabbiato, alz ancora
di pi il muro, con mille e mille mattoni, fino a coprire il giardino con un tetto. Ecco! ora non entreranno pi molestatori e
distruttori di giardini, afferm il gigante con soddisfazione
tra s e s.

CAPITOLO XXV

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Cos facendo per non entr pi neanche laria fresca del


mattino, n il sole caldo di mezzogiorno e le piante poco a poco cominciarono a seccarsi, ad avvizzire, fino a morire. Il gigante allora prov una terribile solitudine; doverano la sua
gioia, la sua felicit, lallegria e i giochi di un tempo? Osservando il giardino e pensando allaccaduto, i suoi occhi si illuminarono: chiam allora da lontano gli abitanti del paese e
tutti i bambini, i cavalieri e gli acrobati, e preg tutti loro di
aiutarlo ad abbattere il muro; ma questi risposero che non
avevano tempo e che seppur lavessero avuto, sarebbe stato
impossibile agire da fuori. Allora il gigante con molta pazienza, pietra dopo pietra, mattone dopo mattone, abbatt lintero muro, dette acqua alle piante sopravvissute, pot i rami
secchi, piant fiori e alberi nuovi, liberando infine il giardino e
restituendolo alla vita. Poi con le pietre recuperate, il gigante
costru un lungo ponte per attraversare il fiume e finalmente
abbracciare la sua fidanzata.

Ragazzi non esistono scorciatoie e nessun altro potr fare il lavoro per
voi. Ognuno dovr combattere la propria guerra, vincere le proprie battaglie. A cosa servono i miei insegnamenti o frequentare una scuola? Ad avere la visione, acquisire abilit e allenarsi.
Certo che duro combattere un nemico invisibile! osserv Nelli.
Diceva il mio Maestro:

Mario Gherlone

Meglio un bagno di sudore nel campo di allenamento, che una goccia di sangue sul campo
di battaglia.

Poi Painalli continu dicendo: Iniziate la battaglia per la liberazione individuando le spie sul vostro territorio, scoprendo la presenza dei primi
Ego, riconoscendoli individualmente e comprendendo il potere acquisito
sulle vostre decisioni, nella vostra vita. Iniziare da questo vi consentir di
alleggerirvi di una buona parte di loro e vi permetter di muovervi pi
abilmente sul campo di battaglia, pi leggeri, agili e rapidi. Incontrerete

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

anche immediati benefici nel provare sapori nella vita che prima non provavate.
Vedendo gli sguardi dei ragazzi e intendendo che non avevano compreso
lultima frase, aggiunse: Mi spiego con un esempio: immaginate ora di fumare un pomeriggio intero e poi di voler assaggiare un mango; riuscireste a percepirne il suo reale sapore, a goderne appieno laroma, il gusto e la
sua fibrosit? Se vi bendassi gli occhi forse non riuscireste nemmeno a riconoscere che state mangiando un mango. Ma lEgo unentit intelligente e
non agirebbe come il fumo uccidendo il vostro gusto e olfatto cos rapidamente, poich i vostri sensi vi allarmerebbero; lEgo usa la strategia del poco per volta, lavorando sotto la vostra soglia di percezione e attenzione, e
lentamente, senza accorgervene, di giorno in giorno, fumando qualche volta
al giorno, poi pi volte al giorno, ogni giorno, vi toglier la capacit di assaporare veramente la vita, facendo prigioniera e schiava una parte del vostro
corpo, ossia conquistando una parte del territorio. poi cambi tono e sorridendo disse: Oleg, cos fumando non riusciresti nemmeno ad assaporare il
bacio di una vergine.
Nelli scoppi in una sonora risata e la tensione parve abbassarsi; anche
Oleg si distrasse sorridendo e pensando a quel bacio che desiderava cos ardentemente dare alla Principessa e si rilass.
Vedi Oleg, questa mia battuta a valle di unimportante riflessione, pu essere
colta dal tuo Ego per distrarti, per consentire alla tua mente desser stimolata
da un evento esterno facendoti reagire senza consapevolezza; questo accade
se non sei centrato su te stesso e lasci il timone allEgo. Io ho avuto potere su
di te agendo sul tuo Ego, ti sei accorto? Questo non significa che non devi ridere, ma c un momento per ridere consapevolmente e un momento nel quale
devi mantenerti centrato senza cedere un passo allavversario. Tornando al
mio esempio, Oleg, perch non riusciresti a sentire il bacio?
S, Oleg, perch? domand curioso e intrigato anche Nelli.
Nelli, per favore la domanda non solo per Oleg, anche per te.
Ma io non ho mai baciato nessuna ragazza! rispose il ragazzino.
Non importa, non serve per comprendere questo caso specifico; per capisco e quindi puoi sostituire il bacio con lassaggiare con le sole labbra il
tuo frutto favorito.
Suppongo perch le particelle del tabacco saturerebbero la superficie del-

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CAPITOLO XXV

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la pelle non consentendo ad altri elementi dessere assorbiti. rispose Oleg


con voce dubbiosa.
S, certo, la presenza del tabacco creerebbe un elemento invisibile di separazione tra te e lei, uninsormontabile barriera percettiva che limiterebbe la
tua e sua esperienza a livello del centro emozionale. Ma ti dir di pi: non
potendo accedere appieno allesperienza secondo le leggi e lopportunit
della natura, la tua mente creerebbe unillusione, una storia, stimolando artificialmente il centro emozionale attraverso il centro intellettuale. Nemmeno il tuo centro sessuale sarebbe attivabile dalle sue labbra; questi si
animerebbe solo dallillusione immaginativa creata dal tuo Ego attraverso,
anchesso, il centro intellettuale. Masturbazioni mentali, illusioni! Cos operano gli Ego, separandoci dal sapore reale della vita e da noi stessi lentamente, giorno dopo giorno.
I ragazzi rimasero silenziosi, forse non avendo compreso del tutto il significato di tante argomentazioni; allora il Maestro intelligentemente, senza aggiungere altri ragionamenti e riflessioni, ne pens una delle sue invitandoli
ad uscire dalla casa. Venite qui, vi faccio vedere come state rischiando la
vostra vita, senza rendervi conto. Mi aiuti per favore Nelli? Con lausilio
di due bastoni di legno, afferrarono a quattro mani un pentolaccio colmo
dacqua molto calda togliendolo dalla brace. Ora guardate cosa succede.
Il Maestro and nel suo giardino, prese una ranocchia e la gett nellacqua calda; questa scottandosi salt subito fuori. Visto?! esclam luomo. Poi ne prese unaltra e la mise in un altro pentolaccio con acqua a
temperatura ambiente e si fece aiutare a metterlo sulla brace. Osservate
ora! Restarono ad osservare in silenzio senza che nulla accadesse; la rana
continuava a nuotare felicemente nel pentolaccio; la brace inizi a riscaldare
lentamente lacqua rendendola tiepida, ma la rana non dava segni di agitazione, sembrava sguazzare contenta prima nel fresco poi nel tepore; la temperatura dellacqua pian piano aumentava, ma la ranocchia restava dentro
ambientandosi al lento cambiamento di temperatura. Trascorse molto tempo
durante il quale i tre osservarono pazientemente la scena senza che accadesse nulla; la brace continuava a scaldare il pentolaccio e la temperatura
dellacqua arriv ad essere molto calda; la rana allora tent di uscire, di
scappare, ma non riusciva pi a saltare, tentava di spingersi con le zampe
posteriori, ormai indebolite dal calore; cerc di arrampicarsi con le zampe

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

anteriori, ma il pentolaccio scottava; ci prov in tutti i modi e poco prima che potesse morire affogata, Painalli la tir fuori dallacqua e la pos
delicatamente a terra. Senza dire una parola, invit i ragazzi a rientrare in
casa, lasciandoli riflettere sulla metafora esperienziale. Trascorsi alcuni
momenti, ruppe latmosfera di sospensione senza dare spiegazioni e disse:
Credo sia il caso di fermarci qui: la lezione ha bisogno di essere interiorizzata e trasferita nella vita quotidiana. Vi consiglio, per il vostro e il mio
bene, di evitare di farne alcun cenno lontano da questa casa; rischiereste
la vostra e la mia vita. Questa citt non certo un luogo ideale o un paradiso, e certi tipi disse indicando luscio di casa come per ricordare il
soggetto che si era minacciosamente presentato non aspettano altro che
ascoltare queste cose per utilizzarle a loro favore, per ottenere un effimero beneficio personale mettendo gli altri nei guai. Quei tipi sono una sorta di guardie inconsapevoli del sistema mondo al servizio dellEgo,
sovrano di questa Terra; sono persone totalmente addormentate e assoggettate al sistema; sono vittime e sostenitori allo stesso tempo del sistema,
vittime e carnefici di se stessi, strumenti e causa della decadenza della civilt umana, strumenti di comodo al servizio di un Re che prima o dopo li
annienter sostituendoli con altri per lo stesso fine. Poveracci, che vita
dinferno per alcuni, che vita misera per altri!
Comunque, disse il Maestro con tono di voce squillante strada facendo
avremo modo di riprendere il discorso, magari da altri punti di vista, e di
portarci avanti con il lavoro su noi stessi, sul processo di risveglio. Ora riprendiamo quanto avevamo lasciato in sospeso.
Va bene. dissero allunisono Oleg e Nelli facendo un respiro e rilassando i loro volti.
Parlavamo di cosa accadr dopo i funerali, vero Nelli?
S, parlavamo dei funerali dellImperatore Moctezuma.
Bene! esclam Painalli, iniziando a camminare su e gi per la casa. Dopo
i funerali, mentre noi staremo studiando qui, il Principe futuro Imperatore dovr prepararsi allincontro con gli Dei presentandosi puro e degno allincoronazione, cui succederanno sette giorni e sette notti di celebrazioni.
Sette giorni e sette notti?! esclam Oleg meravigliato E in cosa consisterebbe presentarsi puro e degno?
Il Maestro fece una pausa di silenzio, guard che forma avesse lombra

Mario Gherlone

CAPITOLO XXV

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sulluscio di casa, si tocc la pancia, poi rivolgendosi al ragazzino gli chiese:


Si fatto veramente tardi, oggi; quando gli argomenti e la conversazione sono interessanti non ci si accorge che il tempo scorre, n tantomeno della fame. Nelli per cortesia, prima che il mercato si ritiri, potresti gentilmente
andare a prendere per tutti noi tre belle ananas mature da spremere e bere
dopo mangiato? Oggi faremo un pasto unico nel pomeriggio, visto che il sole ha da molto superato il suo culmine.
Ma io voglio ascoltare, Maestro!
Nelli ripet il Maestro richiamando il ragazzino allobbedienza.
Daccordo disse Nelli. Prese dal Maestro cinque semi di discreta dimensione e alzandosi usc dalla casa.
Il Maestro dopo qualche istante dalla sua uscita disse a Oleg: Bene, questa non uninformazione che viene trasmessa agli allievi di questo livello,
perch mai giungerebbero a vivere lonore di questa cerimonia, ma ti dir. Ti riferisco questo e poi si continua con il programma.
Uscito dalla casa, Nelli inizi a guardarsi intorno per trovare il modo di
non perdersi linformazione, quando pass di l un ragazzino che conosceva; lo ferm, gli mise in mano quattro fave di cacao essiccate per pagare la
frutta e gli ordin, senza mezzi termini, di andare al mercato, comprare le
ananas e portarle a lui al pi presto possibile, quindi torn sui suoi passi
mettendosi sotto la finestra della casa del Maestro per origliare.
Oleg, che intanto si era incuriosito, si sedette su uno dei ceppi assumendo
la posizione del corpo di chi ascolta con attenzione un segreto, mentre il
Maestro attendendo che si sistemasse si conserv fermo, seduto in posizione eretta e in silenzio; gir lentamente il suo guardo verso la finestra e con
un cenno di sorriso di colui che sa, torn a guardare Oleg.
Ascoltami bene! Axaycatl, scortato da un plotone di trenta guerrieri e dalle
sue fidate guardie del corpo, verr condotto fuori dalla citt accompagnato dal
Sacerdote Supremo dellOrdine, il Sacerdote Supremo della citt ed uno minore, oltre che da due adepti. Giunti sul posto i guerrieri proteggeranno larea
creando due linee circolari di controllo e difesa. Il luogo sacro invece calpestabile solo dai Sacerdoti e dai due adepti, oltre che dalliniziato, e pertanto sar raggiunto solo da loro. Arriveranno allimbrunire e mentre Axaycatl si
preparer spiritualmente al rito di purificazione, gli adepti inizieranno ad accendere un grande fal con le Pietre Sacre da infuocare, mentre il sacerdote

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

minore preveder una soluzione dacqua pura di sorgente mista ad erbe aromatiche. Poco prima della mezzanotte Axaycatl inizier il rito con danze e
canti propiziatori intorno al grande Fuoco Sacro; Tlacalel entrer nudo in
quello che chiamiamo Te m azca l, mentre Axaycatl continuer i riti per un
tempo ancora supportato dal Sacerdote Supremo della citt. Poco dopo entreranno gli altri due sacerdoti nudi posizionandosi allentrata, e alla mezzanotte
sar il turno di Axaycatl, lasciando fuori solo i due adepti.
Il Temazcal una capanna di sudore: costruita con base perfettamente rotonda, fatta di fango, con lanima in legno a formare una cupola sferica
senza punte, spigoli o angoli. Fuori un vialetto con sette gradini bassi, ai lati di ciascuno dei quali sono poste due grandi torce accese, conduce allentrata, bassa a tal punto da doverla attraversare a carponi in segno di umilt.
Allinterno laltezza non consente di stare in piedi nemmeno al centro.
Nel Temazcal Axaycatl sar atteso dal Sacerdote Supremo dellOrdine, seduto sul lato opposto allentrata, mentre allingresso altri due sacerdoti proteggeranno la porta dallinterno con due pugnali di ossidiana; la porta di
legno sar coperta con pelli per inibire il pi possibile la fuoriuscita di vapore. Axaycatl entrer gattonando chiedendo il permesso, camminer basso
girando in senso orario, andando a sedersi alla sinistra del Gran Sacerdote
orientata verso ovest. Al centro scavata una buca profonda circa un palmo, perfettamente circolare, dove in sequenza di quattro per volta, chiamate dal sacerdote, verranno poste le pietre sacre infuocate, nella direzione dei
quattro punti cardinali con sequenza nord-sud-ovest-est, fino ad un numero
di trentasei pietre, come per indicare i nove livelli da superare, i nove corpi
da purificare. Ad ogni passaggio di pietra, che gli adepti con una pala porgeranno di volta in volta ai due sacerdoti, il rituale prevede una dichiarazione
di benvenuto nonna riferendosi alla pietra come antico elemento madre,
saggio e memoria della Terra, accompagnata da una frase rituale diversa.
Quindi il Sacerdote Supremo verser la soluzione aromatica che pervader
il Temazcal, tutta la pelle dei loro corpi e attraverso i polmoni giunger a
tutti gli organi e al sangue. Il fuoco fuori del Temazcal sar tenuto attizzato
dagli adepti e allinterno ogni pietra e ogni versamento dacqua aromatizzata provocher onde di calore che alzeranno la temperatura e lumidit
interna. La respirazione si far sempre pi difficoltosa ostacolando la connessione con il s e con il Divino; solo attraverso la non identificazione

Mario Gherlone

CAPITOLO XXV

281

con il lamento del corpo liniziato potr superare la prova. Canti, meditazioni e silenzio si alterneranno secondo la sensibilit del Sacerdote che
guida il rituale. Tutto questo per ben nove volte durante la lunga notte
buia. prevedibile che restino nel Temazcal fino allalba, quando il primo
raggio di sole illuminer lentrata posta a est, segnando larrivo del nuovo
giorno e linvito a nuova vita, cos come accade al neonato quando esce
dalla pancia della madre. A questo punto usciranno prima i due Sacerdoti,
orientando la testa verso lesterno e gattonando; questi prepareranno acqua fresca e pura con la quale bagneranno Axaycatl dalla testa ai piedi, al
momento della sua rinascita. Sar il suo battesimo a nuova vita.
La capanna di vapore riproduce metaforicamente le condizioni del ventre
della madre terra e del ventre materno durante i nove mesi di gestazione:
calore e oscurit. Lintera cerimonia purificher il corpo fisico di Axaycatl,
il suo corpo mentale e il corpo astrale.
Maestro, ha dettagliato cos bene cosa accadr che mi viene il sospetto
che anche Lei labbia fatto, vero?
S, Oleg, molto tempo fa feci la mia prima capanna di sudore purificatrice. In verit nella cerimonia per lImperatore, per ignoranza dei sacerdoti,
non sono rispettati alcuni dettagli e non sono eseguiti alcuni esercizi spirituali; sono informazioni che loro non hanno, ma che possiedono solo alcuni
Maestri shamani di Teotihuacn e Tula. Comunque, posso dirti in sincerit
che se riesci a resistere e a superare la prova, ti senti veramente un uomo
nuovo.
E cosa succede se non si resiste e si esce prima della fine?
Caro ragazzo, succede che non avendo superato la prova della purificazione del fuoco, non puoi accedere al tuo destino, il tuo procedere sul Sentiero Divino si arresta, fin quando non sarai di nuovo degno di affrontare
quella stessa prova; nel frattempo ladepto continuer la scuola con gli esercizi del livello che gli compete.
E per un aspirante Imperatore?
LImperatore affronta il Temazcal non per accedere al Sentiero Divino;
lui espressione del sistema e del piano materiale; lui esegue la prova solo
perch un rituale imposto dalla tradizione, non per fini trascendenti.
Comunque, non mai successo che un Imperatore non superasse questa
prova. pi facile che non la superino altri allievi, quelli di certe scuole

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

che aspirano superficialmente a scoprire i Codici per intraprendere il Sentiero Divino per fini di potere.
Quali Codici e quale Sentiero Divino? chiese Oleg.
In parte quello che stai gi facendo; pi esattamente si pu dire che
quel che stai facendo una preparazione per intraprendere il sentiero
unAnticamera. Mio compito, fuori dal mandato sociale ordinato dallImperatore, guidarti sino alla sua soglia: sarai tu a decidere se passarla oppure
no. Adesso la tua Essenza non si ancora sufficientemente scossa e risvegliata e quindi il sentiero ha laccesso ancora chiuso. Oleg, forse sei qui perch non sei stato in grado di risvegliarla fino ad oggi, forse ti mancata una
guida e quindi ti sei lasciato deviare dal mondo in cui eri. Ti stata data una
straordinaria opportunit, forse unica; se fossi in te farei attenzione a non lasciarmela sfuggire.
In quel momento, appena termin di parlare, Nelli rientr ansimando con
le ananas posandole in un angolo a terra. Il Maestro lo ringrazi per il servizio offerto e gli domand: Comera il mercato Nelli?
Solita confusione, ma a questora si comprava bene, Maestro.
E dimmi: al tuo amico hai lasciato una fava di cacao per averti facilitato
gli acquisti? disse voltandosi verso il ragazzino e strizzandogli locchio.
Maestro, un ragazzino molto sveglio che un giorno sar certo un grande
mercante.
Cos sar Nelli, cos sar.

283
Per vivere esperienze al di l dellordinario,
abbiate i vostri sensi quanto
pi espansi possibile!
Abbiamo i nostri cinque sensi,
ma cosa accadrebbe se non li avessimo?

Mario Gherlone

el frattempo in quella stessa giornata gli altri fratelli erano ufficialmente entrati alla Scuola di Teotihuacn.
Buongiorno e benvenuti a tutti! Io mi chiamo To n a ti uh, il Luminoso,
Colui che Riscalda; oggi desidero presentarvi tre nuovi allievi che si uniranno a noi: sono evidentemente gemelli e provengono da molto lontano, i loro capelli e il colore della loro pelle non mentono. Nei prossimi giorni
avrete modo di fare conoscenza e scambiarvi esperienze di vita.
Lev il cui nome tra noi Tlayolohtli; Vasily il cui nome tra noi Tlazohtzin;
Evgeny il cui nome tra noi Tleyolt; ieri eravamo otto e quindi con oggi
completiamo laula. Forse a voi tutti noto il nome del Gran Maestro
Cuauhtli, ma mai nessuno di voi finora lo aveva incontrato.
Un mormorio di meraviglia e ammirazione si lev tra gli studenti mentre i
tre fratelli si guardarono lun laltro ed Evgeny borbott: Gran Maestro?
Lev allora gli dette una gomitata come per richiamarlo al silenzio.
Per me un grande onore averlo tra noi; ci preger della sua presenza durante una parte del nostro cammino, aiutandoci in alcuni esercizi. Dopo il
pasto gradirei che alcuni di voi illuminassero i nostri nuovi amici sulle regole
della Scuola. Adesso trovate posto e sedetevi. disse rivolgendosi ai tre.
Il Maestro Tonatiuh inizi quindi la lezione: Cominciamo con una domanda: qualcuno di voi sa perch il cammino dei morti chiamato cos?
Tutti fecero silenzio, poich nessuno voleva esprimere i propri malcelati
timori. So che il popolo crede e dice che sia una sorta di annuncio di
morte per colui che lo percorre. In un certo senso vero; ve lo confermo e
spero in tutta sincerit che ognuno di voi lo percorrer. I ragazzi nellaula
si guardarono lun laltro, manifestando una certa inquietudine; qualcuno
osservava impietrito con la coda dellocchio lentrata dellaula, pensando di
poter trovare una via di fuga in qualche modo.

284

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Cosa avete pensato?! Niente di tutto quello che vi sta passando per la testa vero; sono solo false credenze popolari alimentate per tenere lontane
le persone, e amplificate dalle sanguinose usanze della popolazione azteca.
S, un tempo la cultura sociale tolteca usava anche fare sacrifici, ma quella
spirituale del Guerriero di Pace tolteco, che sopravvive grazie allopera di
questa antica Scuola, usa quello stesso nome, Cammino dei Morti, riferendosi ad un lavoro trascendente esercitato dallindividuo sullindividuo.
Questa zona, seppur oggi sotto il sanguinario Impero azteco, non opera pi
sacrifici umani fin dalla decadenza della citt di Teotihuacn, oltre cinquecento anni fa, quindi siate sereni. In verit la morte che festeggerete percorrendo un giorno quel viale, sar quella dei vostri Ego: significa che colui
che sar degno di intraprendere quel cammino verso le due piramidi, per
compiere su se stesso un lavoro pi evoluto, non sar pi lo stesso che oggi
entrato qui; sar ben altro essere umano; lio che oggi conoscete, quello
con il quale in questo giorno siete entrati in questa scuola, ringraziatelo per
la funzione svolta fino ad oggi e salutatelo, perch ben presto morir, consentendo la rinascita del vostro essere interiore.
La tensione si spense, i muscoli dei giovani volti si rilassarono, un sospiro di sollievo si percep fra tutti e il sorriso del Pescatore rassicur i ragazzi. Poi il Maestro facendo cenno alla pietra scolpita sopra lentrata
della sala, disse:
Il giorno in cui morirai sar il giorno in cui
inizierai a vivere.

Mario Gherlone

Fece una pausa e continu: Immagino che nessuno di voi avr notato la
massima iscritta dopo lingresso nellarea di Teotihuacn:
Ogni conoscenza che cerchi solo per arricchire
il tuo sapere o per accumulare tesori, ti devia
dal cammino; ogni conoscenza che cerchi
come esperienza ti conduce sulla via
delleccellenza delluomo e dellevoluzione
del mondo, facendoti avanzare di un passo.

CAPITOLO XXVI

285

un atteggiamento che chiunque voglia raggiungere un risultato dovrebbe


coltivare; in questo risiede il fondamento base per costruire il nuovo. Tenetelo
presente in ogni momento della vostra vita, per ogni pensiero e azione. Scrut i volti di tutti e continu: Dovete ritenervi fortunati dessere qui, privilegiati e onorati perch la vita vi ha offerto una grande opportunit; pertanto,
tutti in piedi! Ognuno ringrazi in silenzio tutti coloro che hanno contribuito a
portare i suoi passi qui tra noi, augurando loro ogni bene, salute e prosperit!
E ringraziamo anche per la vita; ringraziamo per le esperienze che abbiamo
fatto e faremo; ringraziamo lesistenza di questa Scuola; ringraziamo la madre
Terra per il cibo che ci offre, il sole e lacqua perch sono vita; ringraziamo il
nostro corpo per le tante esperienze cui ci d accesso e per il luoghi dove ci
conduce; e infine ringraziamo la nostra Essenza per sostenerci durante tutto il
cammino.
Dopo alcuni minuti fece accomodare tutti e nel silenzio pi totale riprese la
lezione: Arriviamo al primo esercizio, La Luce della Quiete M en ta le, che
dovrete fare da oggi in poi, non fino al termine dellorario di scuola, non fino
al termine della vostra permanenza alla scuola, ma per tutto il resto della vostra vita e lo ripet una seconda volta scandendo le parole, abbassando il
tono di voce, usando la mano sinistra aperta e tesa al ritmo delle parole per
accentuare limportanza: Per tutto il resto della vostra vita.
I ragazzi si guardarono lun laltro e qualcuno mormor: Qui si fa dura
gi dal principio! Poi il Maestro indic lesercizio:

Mario Gherlone

Procurati momenti di calma interiore e in tali momenti impara a


distinguere lessenziale dal non essenziale.

Diversamente da come pensavate, non un esercizio faticoso da compiere,


piuttosto una semplice regola di vita, conveniente e di buon senso; se avrete labitudine di applicarla, vi aprir a molte opzioni, vi scaricher di pesi
che altrimenti rallenterebbero il vostro cammino, alleggerir i vostri sonni,
vi allontaner dalla gente negativa e dalle circostanze sfavorevoli, offrendovi lucidit mentale che diversamente non avreste avuto. Usatelo anche per
ripassare i momenti di gioia, felicit, successo, pace e motivazione. Fate ora
una pratica pensando ai problemi incontrati solo oggi.
Terminato lesercizio un ragazzo domand: Quante volte al giorno dobbiamo farlo?

286

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Ogni volta che ne senti il bisogno; comunque sarebbe conveniente farlo


ad inizio e a fine giornata, prima di coricarsi. Al principio sar un esercizio
lento, poi diventer pi rapido e senza pi necessit di chiudere gli occhi.
Deve diventare unabitudine senza che si trasformi in unabitudine.
Cosa intende dire? intervenne un altro ragazzo.
Il Maestro fece una pausa e appena avuta tutta lattenzione disse:
Le cattive abitudini entrano molto lentamente e
sono dure a morire: se non le elimini tu, ti eliminano loro! Le buone abitudini invece devi crearle tu
in modo consapevole, usandole in modo consapevole. Ma quando queste iniziano ad attivarsi da
sole, senza la tua volont, allora si trasformano in
cattive abitudini da trattare come le prime.

Mario Gherlone

Maestro, io non riuscivo a rilassarmi. disse uno dei ragazzi.


S, neanche io. aggiunsero altri due.
I tre fratelli invece, pur avendo riscontrato la stessa criticit, non dissero
nulla appoggiandosi in silenzio agli altri.
Il corpo si ribella, disse il Maestro normale al principio; il corpo va
educato alla tranquillit, alla pace, perch fino ad oggi stato costantemente sollecitato a muoversi, a toccare ed essere toccato, a guardare ovunque, a
ricevere costanti e frequenti stimolazioni.
Per poter acquisire rapidamente una forma di rilassamento, praticate lesercizio del Dren a g g io:
Mettiti comodo. Schiena eretta. Chiudi i tuoi occhi. Fai un bel respiro profondo. Inizia a posare la tua attenzione solo sulle dita dei tuoi
piedi, poi lentamente passa solo ai piedi interi, sempre lentamente inizia a salire, solo alle caviglie e poi gradualmente ai polpacci, alle ginocchia, alle cosce, al bacino, al sesso, al
tronco, alle spalle, alle braccia, al collo, al viso, alla testa
intera; permani qualche istante in questo stato; poi ripercorri al
contrario lo stesso processo. Esegui il drenaggio quante volte credi
necessario farlo, fino a che il corpo sar totalmente rilassato. Quando
hai finito, apri gli occhi e attendi che tutti abbiano terminato, permanendo nello stato di quiete.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXVI

287

Quando tutti ebbero finito, il Maestro domand: Cosa vi arrivato di


questo esercizio?
Interessante!
S, funziona, mi sono rilassato.
Io ho avuto qualche difficolt, perch non riuscivo simultaneamente a
porre lattenzione su entrambe le parti del corpo.
Io mi sono sentito molto pi leggero.
Bene, disse il Maestro esercitatevi e applicate questa tecnica ogni volta che dovrete fare un esercizio di concentrazione o meditazione. Il drenaggio vi aiuta ad abbassare la densit e la frequenza dei pensieri cerebrali,
consentendovi di essere anche pi ricettivi.
Alcuni ragazzi si guardarono con stupore, mentre qualcuno dimostrava
perplessit per non avere forse compreso appieno.
La lezione riprese: Per vivere esperienze al di l dellordinario, dobbiamo avere i nostri sensi quanto pi espansi possibile: noi abbiamo i
nostri cinque sensi, ma cosa accadrebbe se non li avessimo? Chi mi sa
rispondere?
Saremmo morti!
Non sentiremmo nulla!
Saremmo come le piante!
Nulla di tutto ci. rispose il Maestro Per prima cosa anche le piante
hanno i loro sensi, non come i nostri, ma li hanno; secondo, senza i sensi
non saremmo morti, ma certamente non sapremmo di esistere, n tantomeno sapremmo che esiste lesistenza, vi pare? I nostri cinque sensi sono
gli unici strumenti di interazione tra noi e la realt esterna, sono un mezzo di comunicazione tra chi siamo e tutto il resto. A questo punto vi rivolgo unaltra domanda: ci che viviamo, vediamo, udiamo e sentiamo, la
realt?
Certo che la realt la tocco, la vedo e la sento, quindi sicuro che la
realt. disse Lev con convinzione.
Di che colore questo oggetto? chiese il Maestro mettendolo sotto la luce.
Grigio!
No, grigio scuro!
Macch, pi tendente al verde marcio!

Mario Gherlone

288

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

strano che ognuno di voi dica qualcosa di diverso; eppure questo oggetto avr un suo colore reale. Perch dite cose diverse? Vi faccio qualche
altra domanda: voi nella notte sapreste vedere come vede il giaguaro? Sapreste seguire con il naso le tracce di una persona o animale cos come fa
un lupo? Perch il giaguaro e il lupo sentono suoni e odori che voi non percepite? Perch il serpente individua la sua preda a distanza pur non vedendola? Come fanno i pipistrelli a volare se non vedono? Come fa un ragno a
salire una superficie liscia? Tutti rimasero ammutoliti. La realt ben
diversa da quella che percepiamo: se io non vedo, non sento e non odo
molte cose, che invece gli animali e le stesse piante percepiscono in modo
forte e determinante, allora ci che sto percependo e vivendo una realt
parziale pertanto non La realt Mi seguite nel ragionamento?
Tutta laula rispose di s. Tra voi non riuscite a percepire la realt di questo oggetto in modo univoco, perch ciascuno ha i propri limiti di tipo fisico, esperienziale o legati a un qualche condizionamento passato. Poi
guardando Evgeny e cambiando tono di voce aggiunse: Lignorare questo
ti porta inevitabilmente a basare tutto il tuo essere, incluse scelte, opinioni
e giudizi, parole e azioni, avendo come unico riferimento una realt parziale, alterata, distorta da cento fattori le cui cause risiedono gran parte nel
tuo passato, quindi sono di natura soggettiva; tale inconsapevole comportamento talmente pericoloso che arriverai a pretendere di avere sempre
ragione, fino anche ad usare la forza, per sostenere potentemente lattendibilit delle tue percezioni. Il tuo Ego si identificher con le credenze,
desiderando che gli altri vedano le cose esattamente come lui ha deciso di
vederle, inducendo gli esseri intorno a lui, quindi a te, a comportarsi secondo la sua visione della realt. Staccando lo sguardo dal ragazzo e facendo un ampio movimento del braccio, indic ognuno dei presenti e
disse: Fate attenzione! Prestate molta attenzione alle vostre percezioni e
ai vostri conseguenti comportamenti. Mi rendo conto, che quanto vi sto
dicendo pu sembrare ovvio e banale, ma da questo ha origine buona
parte dei comportamenti e delle azioni dellessere umano; da qui partono
le prime radici della felicit o della sofferenza umana; da qui nasce il senso di separazione dal Tutto.
nostro imperativo dovere, se vogliamo rinascere a nuova vita, espandere i
nostri sensi per percepire quanta pi realt possibile, per tendere alla veri-

CAPITOLO XXVI

289

t; per farlo non occorre riempirsi di altre nozioni o informazioni o chiss


quali segreti, ma al contrario svuotarsene, in modo tale che la realt possa
arrivare a noi. I nostri saggi usavano dire:
Evita di cercare nuovi territori, usa nuovi occhi.

Cambia le tue percezioni, migliora il tuo modo di osservare, sentire e provare, cominciando dalle cose pi comuni a te vicine: un frutto, la tua pelle,
i tuoi muscoli, la superficie della tua veste, la consistenza della terra, un fiore, il fiume, un albero, gli animali, il bosco, il giaciglio dove dormi tutte le
sere, le persone che vivono con te. Parti dalle cose pi vicine a te ed espandi la tua esperienza; poi cerca di ricordare cosa percepivi prima e cosa invece percepisci ora di quelle stesse cose.
Es pa n s io ne d ei S en si, anticiPer esercitarci in questo terzo esercizio dellE
peremo un poco il pasto di mezzogiorno.

Mario Gherlone

Ognuno di voi ora ricever una benda nera con la quale dovr oscurare la vista, totalmente. Non dovr penetrare un solo raggio di luce.
Poi vi alzerete, girerete sulla vostra destra e poggerete la vostra mano
destra sulla spalla del vostro compagno e lo seguirete. Il primo di voi
lo far con me. Andremo al pranzo e l sarete assistiti solo nellorientamento iniziale verso la tavola centrale con il cibo. Resterete bendati
tutto il giorno, ciascuno con la propria guida, ma senza alcun contatto fisico, solo guidati dal rumore dei suoi passi ed eventualmente
dalla sua voce, fino a quando andrete a dormire oggi senza il pasto
serale. Quando sarete sul vostro giaciglio, restando con gli occhi
chiusi, potrete togliervi la benda e dormire. Domani mattina senza
aprire gli occhi vi rimetterete la benda, quindi uscirete dallabitazione e da soli dovrete arrivare fino alla sala della colazione e dopo venire alla scuola. Quando sarete giunti qui, potrete togliervi la benda.
Ah! Unultima cosa: durante i pasti di oggi e la colazione di domani,
vi raccomando assoluto silenzio.

Maestro, sar impossibile ricordare la strada per tornare! osserv un


ragazzo.
Appunto! La tua affermazione prova che:

290

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Attraversate la vita senza rendervi conto di dove siete, cosa vi circonda e che tutto vi parla. Eppure
sempre tutto l, presente Nonostante ci, vedete
ma non osservate, udite ma non ascoltate, percepite
ma non sentite. Vi rendete conto, che fino ad oggi
la vostra vita dipesa totalmente dai vostri occhi?
Eppure, anche cos, anche con gli occhi aperti, siete
stati capaci di perdervi.

Bene ragazzi, con questo esercizio inizierete ad espandere i vostri sensi: dovrete essere come felini, serpenti e aquile. Se vivere o morire dovesse dipendere solo dai vostri sensi, senza che altri possano decidere al posto
vostro, cosa fareste? Vi passo un ultimo consiglio: attenzione al rumore dei
vostri passi, al tipo di terreno che calpesterete, a riconoscere suoni e profumi caratteristici, al calore quando esposti al sole e quando nascosti allombra. Amplificate i vostri sensi, come se espandeste a distanza la vostra
presenza. Adesso, mettetevi le bende e andiamo al pranzo.
Giunti nellarea consueta dove si consumavano i pasti, la fila si sciolse e
ognuno con attenzione e molta lentezza raggiunse il tavolo centrale del
banchetto. I ragazzi si scontravano, inciampavano nei tre scalini prima di
arrivare alla tavola del buffet e poi per andare a sedersi; qualcuno versava
acqua e pietanze sul tavolo senza centrare le ciotole. Gli alunni pi anziani
che osservavano la scena si trattenevano dal ridere, mentre quelli bendati
avevano tutti il viso serio e teso. Giunti al tavolo i tre fratelli capitarono
lontani luno dallaltro.
Chi c qui vicino?
Evgeny, sono Evgeny. Tu chi sei?
Il mio nome I xc a tzi n, che significa Come il Cotone. Che lingua strana
parlate voi tre, da dove venite?
Dalla Russia.
Russia, dove si trova la terra di Russia?
Oltre oceano, oltre il grande mare.
Come siete giunti fin qui?
una lunga storia; in verit ancora non abbiamo capito come.
No?

CAPITOLO XXVI

291

Mario Gherlone

No, come se avessimo perso i sensi e ci fossimo risvegliati in un sogno e


da un luogo ci siamo ritrovati in un altro.
Ma fantastico!
Tu credi a quel che ho detto? Come fai a crederlo se io stesso stento a farlo? Ci siamo trovati catapultati in un altro tempo e
Arriverai a capire che il tempo non esiste disse Ixcatzin.
Come non esiste? Io vivevo nel ventunesimo secolo, negli anni 2000
ventunesimo secolo dopo Cristo!
2000 e ventunesimo secolo non mi dicono nulla Puoi essere pi preciso?
Lasciami pensare Come posso essere preciso e farmi capire da te?
Ah, s: immagina il tempo che occorre per vedere 12 volte la luna piena,
quindi moltiplica questo tempo per 500 e proiettalo in avanti. Te lo posso
spiegare anche cos: oltre 100 volte la vita di una persona di qui messe in fila una dopo laltra.
Wow!!! esclam il ragazzo con espressione meravigliata e aggiunse: E
Cristo, cos?
Cristo un uomo che fu il figlio di Dio e che scese sulla Terra per portare
un messaggio di amore e speranza per lumanit, ma fu ucciso e dopo tre
giorni resuscitato dalla morte; da quel momento la storia si divisa in
unepoca prima della sua venuta e unaltra dopo la sua venuta. Oggi siamo
nellepoca dopo la sua venuta.
E perch fu ucciso?
Silenzio ragazzi, silenzio! disse il Maestro a tutti Mangiate in silenzio
e rendetevi conto.

Mario Gherlone

293

La tua strada stata tracciata.


Ora sta a te percorrerla.

Mario Gherlone

l giorno dopo, in citt, il sole sorse incontrastato dallombra di alcuna


nuvola sullisola sacra, annunciato dal canto di uccelli dai colori sgargianti; laria era frizzante, i profumi dei fiori e della frutta pregnavano la stanza
addolcendo il risveglio di Oleg; il profumo di mango irrompeva potentemente nella sua stanza: la sua casa era sovrastata da un grande albero di mango e
ogni tanto durante il giorno si sentiva cadere a terra un frutto maturo e qualche ragazzino correre a prenderlo per mangiarlo subito e portarlo via. Al
mercato se ne vedevano di diverse variet, veramente prelibati. Mangiare un
frutto maturo direttamente caduto dallalbero era una sensazione unica e incomparabile; Oleg ricordava che la frutta che mangiava a casa sua, a San Pietroburgo, era abbastanza saporita, poich il padre ne faceva arrivare a casa
una selezione una volta al mese, importata direttamente dai tropici, ma il
sapore intenso della frutta mangiata sul posto quella colta da poco dallalbero era qualcosa di nuovo per lui; sembrava trattenere ancora lenergia del
sole e addentarla era come far propria quellenergia catturata dal cielo.
Sveglia! Alzati! Rapido! entr cos Painalli in casa. Dobbiamo andare
al Palazzo Reale, ricordi? Ci ha convocati il Principe Axaycatl, lImperatore! Su, lavati in fretta e strada facendo mangerai qualcosa per alleviare la
fame. Penseremo in seguito alla colazione.
S, certo, faccio in un istante.
Ricordati di metterti il bracciale e di indossalo sul braccio sinistro.
I due con passo celere raggiunsero il Palazzo: considerato il periodo storico
e lo stile di vita dellepoca, il Palazzo si poteva dire sontuoso, impreziosito
con stoffe colorate, decorato con pitture sgargianti e rilievi in pietra, vivacizzato dalle sfumature delle piume di uccelli in gabbia: alcuni pappagalli su
trespoli e unaquila; nel cortile interno, in una robusta gabbia, cera una
coppia di giaguari.

Mario Gherlone

294

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Salirono una serie di scale interne per giungere in una sala di modesta
grandezza dove furono fatti accomodare; attesero in piedi non osando
sedersi. Dalle due finestre si scorgeva sulla sinistra una parte della grande piazza, mentre verso destra si intravedeva un canale; in lontananza
rifletteva lo specchio del lago e allorizzonte sedevano poderose le montagne. Maschere di legno e terracotta appese ai muri e statue di divinit
ai quattro angoli adornavano la sala; un trono di pietra chiara imperava
rialzato di tre scalini rispetto al pavimento: la spalliera era decorata doro
e pietre verdi e rosse, forse smeraldi e rubini; i poggiamano terminavano
con due teste di serpente; allaltezza del poggiatesta due piccoli fori del
diametro di un indice forse collegavano la sala con laltra attigua favorendo con discrezione la trasmissione di suoni e immagini. Sul lato opposto a circa 8-9 passi dal trono, una lunga lastra di roccia posata su quattro
teste di giaguaro in pietra formava una panca per gli ospiti; sulla sinistra e
sulla destra della panca, due nicchie ospitavano una serie di teschi veri
che rendevano meno accogliente lambiente, di certo non favorivano la
tranquillit degli ospiti in attesa.
Entrarono nella sala quattro guardie armate, due restarono interne allingresso e le altre due si misero sulla parete opposta invitando gli ospiti a posizionarsi nelle prossimit della panca; appena tutti ebbero preso posto,
Painalli fece cenno a Oleg di chinare la testa fino a nuovo ordine. Subito
dopo entr Axaycatl, seguito da sua moglie e dal Sacerdote Supremo della
citt; le guardie serrarono lingresso della sala incrociando le lance. Il futuro Imperatore sal con determinazione sul trono, si volt e si sedette; la moglie si mise alla sua sinistra e il Sacerdote alla sua destra, entrambi uno
scalino pi in basso, ma tutti pi in alto del piano del pavimento ove gli
ospiti erano stati ricevuti. LImperatore fece cenno che avrebbero potuto
sedersi, quindi Painalli invit Oleg a fare altrettanto. Restarono un tempo
in osservazione reciproca, anche se gli ospiti non potevamo guardare i tre
direttamente negli occhi. LImperatore poi si alz e li avvicin. Oleg rimase
impietrito; Azayacatl giunse ad un passo da lui, lo osserv da vicino, gli tocc i capelli e con un dito la fronte; forse pensava che Oleg avesse la pelle
pitturata perch molto chiara rispetto alla loro, seppur lievemente abbronzata dai giorni di permanenza. Poi si volt per tornare al trono, girando le
spalle agli ospiti, dando limpressione di voler sfidare lo straniero con la sua

Mario Gherlone

CAPITOLO XXVII

295

dimostrazione di coraggio, di non temere la sua presenza; o magari era un


atto di fiducia nei suoi riguardi.
Entrarono quindi due donne con due vassoi doro: su uno cerano tre ciotole dorate destinate alla triade reale mentre sullaltro due per gli ospiti.
Tenendo la ciotola con entrambe le mani, Oleg sbirci dentro con discrezione e respir il vapore che esalava da una bevanda scura, con un profumo vagamente noto al suo naso. Attesero che lImperatore facesse loro cenno di
poter bere; Oleg allora avvicin lentamente la ciotola doro alla bocca, cercando con anticipo di percepire con il naso la gradevolezza o meno di ci
che avrebbe dovuto bere: aveva un profumo molto intenso; poggi le labbra per un piccolo assaggio e con sua sorpresa esclam spontaneamente a
bassa voce Cacao!. Alz subito lo sguardo dal calice per osservare se era
stato udito; Painalli lo guard, ma senza dire nulla; solo insistette con gli
occhi verso la ciotola come per invitarlo a bere. Non aveva il sapore dolce
che Oleg conosceva: era amaro, denso, un poco grezzo nella sua consistenza, con un retrogusto pungente. LImperatore parve soddisfatto dalle espressioni facciali dello straniero e finalmente ruppe il silenzio, indic la tazza e
disse: IkalKakaw! Poi aggiunse altro che Painalli tradusse per evitare
di svelare che il ragazzo un poco intendeva la loro lingua: Mio padre
Moctezuma Ilhuicamina adorava questa bevanda. Kakahuatl il seme che
il Dio Quetzalcotl ha donato al nostro popolo. Ho piacere che ti piaccia.
Tu ora hai bevuto ikalkakaw, bevanda degli Dei con pianta rossa che d
pi forza. Disse con accenno di sorriso alzando un poco il braccio destro
con il pugno chiuso; poi apr la mano e con un gesto lo invit a bere. E cos
tutti fecero. Terminato fece un cenno alle guardie; una di loro batt le mani
due volte; le due inservienti entrarono e ritirarono con i vassoi le ciotole
doro vuote e uscirono nuovamente. Axaycatl torn a parlare, ma questa
volta in modo solenne. Oleg comprendeva piuttosto bene Painalli e Nelli,
ma non riusciva a comprendere tutto quel che Axaycatl stava dicendo, come se parlasse una lingua diversa dalla loro; pens fosse una sorta di dialetto o una lingua che avesse subito una forte influenza di altra cultura. Dal
tono della voce, seppur duro nel suono naturale della lingua, intuiva che
non era una comunicazione aggressiva; sembrava trasmettere compiacimento e gratitudine, o almeno era ci che sperava, visto che gli aveva salvato la vita. Poi segu un momento di silenzio. LImperatore accenn un

Mario Gherlone

296

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

sorriso e si alz; anche Oleg e Painalli si alzarono, restando sul posto e chinando il capo. Le prime due guardie uscirono, quindi usc il trio ed infine
laltra coppia di guardie.
Maestro, allora? Ho capito qualcosa, ma molto mi sfuggito: cosa ha detto di preciso lImperatore? domand con ansia Oleg appena tutti fossero
usciti.
Complimenti Oleg. Ti sei guadagnato la fiducia e la riconoscenza del futuro Imperatore. Hai visto chi cera con lui? La moglie e il Sacerdote Supremo
dellOrdine, quindi significa che le sue parole dovranno essere riconosciute
sia dalla classe nobile rappresentata dalla moglie, che dai religiosi rappresentati dal Sacerdote Supremo della citt. In pratica lintero Impero dovr riconoscerti e rispettarti socialmente; mentre il rispetto nel suo significato pi
nobile, te lo dovrai conquistare. Tale privilegio e alto riconoscimento stato
suggellato dalla bevanda degli Dei che hai sorseggiato con lImperatore, sua
moglie e il Sacerdote Supremo della citt. Rallegrati, Oleg! Questo ti consentir di accedere alle scuole speciali, quelle di cui ti parlavo, ricordi? Non prima per daver frequentato un periodo la Scuola dei Guerrieri dAlto Rango,
per apprendere ci che devi apprendere. un grande onore e privilegio poter accedere al Cammino del Guerriero Aquila. Sai cosa significa? Dopo le
scuole superiori potresti ottenere anche un incarico di fiducia presso le strutture governative dellImpero. Alle scuole superiori imparerai anche a scrivere, un insegnamento riservato a pochi. Potresti diventare anche governatore
di una citt, fino ad assumere la carica di Consigliere dellImperatore, e allora la tua influenza potrebbe portare benefici a tutto lImpero, inducendo un
miglioramento della vita in tutto lImpero e magari la pace tra i popoli. La
tua strada stata tracciata. Ora sta a te percorrerla.
Maestro, credo stia caricando la cosa di eccessive aspettative; sa la gratitudine che ho per Lei e tutti gli insegnamenti che mi sta dando. disse con
aria preoccupata Oleg Sono grato allImperatore per quello che mi ha
concesso, comprendo la grandezza della sua fiducia in me, ma non posso
dimenticare che io appartengo ad un altro mondo nel quale devo tornare,
non so come, non so quando, ma devo trovare il modo di tornare.
Caro Oleg, non so se esista la possibilit che tu possa tornare da dove sei
venuto, ma se cos fosse, lunica opportunit che hai di trovarla attraverso
la via tracciata per te dallImperatore; strada facendo ti dar conoscenza e

CAPITOLO XXVII

297

Mario Gherlone

libert dazione; diversamente sarai sempre controllato e con forti limitazioni


dazione. Non solo: il rifiutare unofferta simile, unica, mai concessa ad altri,
soprattutto a uno straniero, per giunta dichiarata di fronte a personalit che
hanno potere di vita e di morte, offenderebbe Axaycatl ridicolizzandolo di
fronte al suo popolo; il tuo rifiuto equivarrebbe a una tua manifestazione di
superiorit rispetto allofferta, e quindi a lui. Credimi, superiore alla sua offerta c ben poco, anzi nulla, e quindi un rifiuto verrebbe inteso come un
affronto al suo trono, alla sua divinit; un rifiuto potrebbe mettere a rischio
non solo la tua libert, ma anche la tua vita. Il Sacerdote aveva uno sguardo
contrariato, quasi tu fossi una minaccia per lui; potrebbe cogliere loccasione
per istigare lImperatore contro di te. In verit non ti conviene rifiutare; al
contrario, ti conviene accettare sfruttando i miei insegnamenti e usandoli
alloccasione, e se esiste la via, anche per tornare a casa tua.
Non so sono confuso Lei, Maestro, uomo saggio e di grande esperienza; conosce la sua gente e la cultura del posto e nel frattempo entr
laccompagnatore e Oleg si trattenne dal continuare.
Usciti dal Palazzo, scesero la rampa fino al piano stradale e camminarono
silenziosi tra la gente che gremiva la rumorosa piazza; poi, giunti in prossimit della scuola Painalli gli disse: Oggi facciamo festa: niente lezione!
Prenditi la giornata per riflettere e ci vediamo domani mattina.
Grazie Maestro, seguir il suo consiglio.
Si salutarono e Oleg si allontan pensieroso accompagnato dalla sua guardia che laveva atteso alla scuola. Nelli che nel frattempo era alla scuola,
sentendo le loro voci era uscito per andargli incontro, ma Painalli gli fece
cenno di rientrare. Giunto sulla soglia di casa, Painalli segu con lo sguardo
Oleg che si allontanava e sottovoce disse: Buona fortuna ragazzo, buona fortuna! Che il Padre Sole e la Madre Terra siano con te, sostenendoti
con forza e saggezza lungo il cammino delle tue decisioni.

Mario Gherlone

299
Libert gi,
dove sei libert,
ubriaca di parole e false emozioni?

Mario Gherlone

ello stesso giorno in cui Oleg veniva ricevuto a Palazzo a Teotihuacn i fratelli erano alle prese con lesercizio della bendatura per
una giornata.
Bentornati. Siete molto in ritardo. disse il Maestro ai primi che arrivarono alla scuola bendati. Non avete tenuto conto che senza lausilio della vista e senza aver affinato i vostri sensi, vi sareste dovuti alzare prima per
percorrere la stessa strada e fare le stesse cose. Attendiamo che gli ultimi
arrivino ed ascolteremo lesperienza di tutti. Per ora mantenete la benda.
Quando la classe fu al completo, il Maestro cominci: Toglietevi ora la
benda. Un mormorio di sollievo si lev tra gli allievi. Allora chi inizia
col dirci cosa gli accaduto, qual stata la sua esperienza?
Se volete, inizio io. disse uno dei ragazzi, non riuscendo ancora a tenere
gli occhi ben aperti. Anche se guidato, muovermi bendato mi ha lasciato
il segno. sorridendo si tocc la fronte Non so se si vede, ma devo
averla battuta almeno quattro volte da qualche parte. Salendo le scale ho
percepito di trovarmi lontano dal calore del sole sul viso, dallaria pulita
che respiravo e dai suoni lontani. Per raggiungere il luogo del pasto abbiamo attraversato varie tipologie di terreno: prima un lastricato di pietra, poi
terriccio, poi un prato e infine ancora pietra; tutto il luogo del pasto era lastricato a terra in pietra. Devo dire che inizialmente camminavo, ma non mi
rendevo conto di dove stavo passando, salvo il fastidio causato a volte da
qualche pietruzza sotto i piedi. Giunti a pranzo
Bene. Grazie. interruppe il Maestro Continui qualcun altro.
Continuo io. disse un altro allievo Arrivato a pranzo, sono stato travolto da molti odori: mi sono sembrati pi intensi e persistenti di quando
tenevo gli occhi aperti, forse perch cercando dei punti di riferimento, prestavo molta pi attenzione. Per scegliere cosa mangiare ho dovuto far con-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

to solo sul mio olfatto avvicinandomi al tavolo centrale dove erano disposti
tutti gli alimenti; una tempesta di fragranze mi ha mandato in confusione
non riuscendo spesso a capire cosa avessi sotto il naso se non avvicinandomi
molto al cibo. stato frustrante. Portando tutto al tavolo ho potuto concentrarmi maggiormente sulla consistenza e sui profumi, distinguere in molti
casi gli aromi che erano stati aggiunti, percepire le parti bruciacchiate e con
mia grande sorpresa ho pensato: devono aver cucinato meglio degli altri
giorni, oppure mangiando in silenzio, lentamente e con gli occhi chiusi tutto ha pi sapore? rifer al gruppo con un sorriso di soddisfazione Non
ho mangiato tutto, mi sono sentito sazio prima.
Grazie. Vedo dalla vostra energia, rivolgendosi a tutti che avete vissuto
esperienze analoghe. Bene, sono soddisfatto. Avete capito limportanza dellolfatto trasformando lalimentazione in nutrizione, un pasto in unesperienza intensa di vita: se imparerete ad espandere i vostri sensi, non avrete bisogno di
riempirvi la pancia per sentirvi sazi e soddisfatti. Dato che la soddisfazione di
un pasto concentrata nel naso e nella bocca, una costante e ripetuta distrazione, chiacchierando, guardando e pensando ad altro, oppure mangiando rapidamente, non permette ai due sensi di potersi soddisfare. Cosa accade allora?
Per ovviare a tale mancanza si fa normalmente passare pi cibo attraverso la
bocca; pertanto frequente che, terminato il pasto, ci sentiamo ancora insoddisfatti e quindi continuiamo a ingurgitare cibo fino a quando la pancia dice
basta; ripetere questa abitudine per anni, per tutta la vita, porta allobesit, alla
lentezza e alla stanchezza, mettendo a rischio la salute, le relazioni interpersonali e la vita. bello potersi permettere di mangiare tutto, moderatamente;
possiamo farlo purch si presti il massimo dellattenzione a ci che infiliamo
nella nostra bocca. A nulla valgono digiuni per perdere peso, se poi non cambiamo le nostre abitudini. Questo il segreto per restare in forma o per perdere peso. Conosco tante persone che prendono strane erbe da stregoni vari e il
loro fisico come quello di un rospo quando gracida: si allarga e si stringe.
Consideriamo anche laspetto economico: al mercato i commercianti si fanno ricchi, perch comprate in eccesso; lo stregone si fa ricco per togliere gli
eccessi che il vostro corpo ha dovuto ingurgitare; generate molti rifiuti che
poi devono essere raccolti e smaltiti; e se le erbe non sono sufficienti, spenderete altro denaro per fare massaggi drenanti, snellenti o altro. Misurate il
vostro appetito, moderate luso delle vostri mani, affinate i vostri sensi e gu-

CAPITOLO XXVIII

301

state ogni cosa portate al naso e poi alla bocca. Allinizio coster un poco di
fatica; le necessit della giornata vi indurranno ad accelerare il ritmo del
pasto, ma ricordatevi che la vostra salute dipende solo da voi. Molti considerano ci che vi ho appena detto una banalit, altri un segreto. A proposito: che valore ha un segreto?
Uno degli alunni alz la mano: Il valore di un segreto non in ci che conosci, ma in ci che fai.
Esatto. Sostituirei una sola parola della tua frase e direi:
Il valore di un segreto non in ci che sai,
ma in ci che fai.

Vi domanderete ora cosa significa; bene, ci sono individui che fanno brillante mostra di quanto hanno appreso e sciorinano il loro intendimento da
intellettuali, usando eloquenza e prontezza di lingua per ottenere vittorie.
Vi suggerisco una filosofia di vita:

Mario Gherlone

meglio non dire ci che non pu essere messo in pratica. meglio non fare ci di cui non si
pu parlare. Quando pronunciate le parole,
dovreste sempre considerare il loro scopo.
Quando decidete di fare qualcosa, dovete
sempre tenere presente cosa implica. I grandi
maestri prestano attenzione a quello che dicono e ponderano i loro atti. Parole e azioni sono
alla base delle persone evolute, lessenza del
loro autocontrollo.

Prego, si continui; chi altro vuole portare la propria esperienza?


Devo dire, intervenne Vasily che sono stato pi volte sul punto di
togliermi la benda, perch avevo paura di cadere; paura perch mi sono
sentito pi smarrito di quanto gi non fossi; mi sono sentito solo solo
con me stesso; ogni suono, ogni rumore, lo percepivo come una minaccia,
un pericolo. stato un sali e scendi di emozioni tra stati di quiete, tensione
e paure.
Quello che hai sperimentato, che tu descrivi con il sali e scendi, in questa scuola si chiama Legge del Ritmo o dellOscillazione.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Forse da noi si chiamerebbe Legge del Pendolo. disse Vasily.


La tua energia mi dice che corretta anche la tua definizione. aggiunse il Maestro Peraltro uno dei temi che volevo affrontare nei prossimi
giorni, ma visto che labbiamo toccato, forse il momento giusto ora. Che
ne dite?
La Legge del Pendolo strettamente legata ad una legge che viene prima,
la cosiddetta Legge della Polarit, che dovreste gi conoscere, non solo sapere: ogni cosa ha il suo opposto, ogni cosa ha due lati: luce e oscurit,
bianco e nero, alto e basso, caldo e freddo, vivo e morto, avanti e indietro;
anche la materia, com il corpo, rappresenta un polo e sapete qual il suo
polo opposto?
Mmmm la mente? intervenne Evgeny.
No, lo spirito.
E la mente? replic Evgeny.
Il corpo e lo spirito sono la stessa cosa, solo differenti in grado, cos come
il ghiaccio e il vapore. La mente una gradazione tra i due poli, come
lacqua: flessibile e di qualunque forma, salutare ma facilmente alterabile.
Anche tutte le verit non sono mai le verit totali, perch ciascuna ha una
parte manifesta, quella dichiarata e sbandierata, e una parte non manifesta,
quella occulta o non nota. Lasciarsi trascinare emotivamente dalla parte
manifesta o non manifesta della verit, significa, anche in questo caso, rendersi soggetti alla Legge del Ritmo; ma veniamo, appunto, alla Legge del
Ritmo o Legge del Pendolo: immaginate che un punto rappresenti lorigine, Dio, e ad esso ogni cosa sia collegata con un filo; ogni escursione di un
oggetto o soggetto cui viene impressa una forza esterna, toccher due
estremi. Come accade con lalta e la bassa marea che fa salire e scendere
ogni cosa galleggi sullacqua o in essa sia contenuta, cos luomo addormentato schiavo inconsapevole delle sue percezioni esterne che lo muovono
come un pupazzo appeso a un filo, con il risultato che, pi o meno rapidamente e frequentemente, luomo salta da uno stato danimo allaltro: dallallegria alla tristezza, dalleuforia alla depressione, dalla fiducia alla paura,
dalla serenit alla rabbia, dalla felicit allinfelicit, dalla forza alla debolezza, e tutto questo genera effetti e conseguenze nella sua vita, tutto ci genera molta energia della quale il Re di questa Terra si alimenta. Luomo
addormentato vittima delle forze esterne e della Legge del Pendolo, e

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CAPITOLO XXVIII

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pertanto si danna lanima nel voler passare dal polo che ritiene scomodo a
quello che ritiene comodo e quando qui si danna ancora per mantenersi su
questo estremo, ma non ce la fa. Luomo danna la sua vita, lasciando che
questa sia spinta come sullaltalena dal potere che in lui esercitano i terrazzamenti mentali, leducazione, le abitudini, le convinzioni, i valori, i vari
condizionamenti indotti, le circostanze cui viene sottoposto, gli eventi del
cielo e della terra, il sole e la pioggia, lestate o linverno. Luomo oscilla
passivamente tra il suo benessere e il suo malessere, non per sua volont e
scelta, ma per spinte provenienti dallesterno che toccano il suo falso centro emozionale. Sappi osservare un fatto: se ti trovi su un estremo del pendolo, terminata la spinta che l ti ha mandato, sarai proiettato sullestremo
opposto; se scopri volontariamente questo gioco, se prendi coscienza della
Legge del Pendolo, puoi elevarti e non essere pi soggetto ad essa.
E come si scappa da tutto ci? chiese un allievo.
Prestando attenzione e osservando capirai che la porta sta nel mezzo.
Mentre cercherai di capire dov la porta, la vedrai e poi la passerai, l riabbraccerai te stesso. Allora, vi chiara la Legge?
Molto chiara, solo dovremo osservare come la legge si manifesta nella nostra vita e nellambiente intorno a noi. afferm Lev.
Mi sembra ormai ovvio! Bene, alcune cose dette mi danno lo spunto per
parlare delluomo e della libert. In silenzio prese la sua panca, la trascin al centro della sala con una mano, generando appositamente quel rumore tipico del legno che gratta a terra; quindi si mise in piedi davanti ad
essa, guard tutti i partecipanti come per richiamare lattenzione e lentamente si sedette mantenendo eretto il busto; quindi prese a dire: Il pi
importante compito dellistruzione consiste nellentrare in comunicazione
con il proprio s; senza una completa comunicazione con se stessi non si
potr mai imparare a comunicare e capire gli altri. Ci premesso vi dico:
luomo prigioniero di innumerevoli timori, paure, dubbi, teorie ed i ben
noti condizionamenti; luomo nudo e impreparato ad affrontare con
responsabilit la sua ricerca dellignoto, la scoperta di se stesso, fin quando
non riesce a liberarsi di molte zavorre mentali. Siete qui per lavorare anche
su questo. Luomo normale da solo non pu riconoscere tutte le influenze
cui sottoposto e trovare la via duscita dalla prigione, almeno fin quando
crede totalmente in esse e da esse si mantiene totalmente dipendente. A

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

causa di questa dipendenza e assuefazione lessere umano ha solo unopportunit: quando nella sua mente giunge un raggio di luce a squarciare
loscurit che lopprime, deve subito stabilire una pausa temporale per allontanarsi da tutto e da tutti, per esaminare da altra prospettiva il suo stato
e la sua traiettoria, per rimettere in discussione le sue credenze, i suoi valori e le sue attuali risorse. Dopo tale analisi deve saper riconoscere il suo stato di prigionia e quindi decidere se vivere per sempre nel carcere, secondo
le regole del carcere e dei carcerati, oppure mettersi silenziosamente in movimento per cercare qualcuno che sia gi evaso dalla prigione e conosca le
strategie per uscirne.
Maestro, perch dice che un uomo normale da solo non pu liberarsi?
Perch luomo che ho chiamato normale, quello che vedete in ogni luogo
tutti i giorni, un uomo morto; fin quando non si risveglier non potr fare
nulla. In questa scuola cerchiamo di sostenervi in questa ricerca, in questa indagine, aiutandovi ad orientare la vostra attenzione verso limmenso mondo
interiore. Conoscere se stessi comprendere le cause delle proprie sofferenze
e trascenderle, cessando il proprio processo di cristallizzazione, cessando di
soffrire e di essere inconsapevolmente manipolati.
Morto, in che senso? esclamarono alcuni alunni mentre il Maestro parlava.
Morto come essere umano; come questa palla: io la condiziono spingendola e lei rotola inconsapevolmente; pu fermarsi da sola esaurendo la spinta emozionale che gli avevo impresso, oppure essere fermata e colpita da un
ostacolo, unaltra emozione. Un uomo spinto, influenzato e soggiogato dai
condizionamenti, che non sono sempre evidenti come la mia mano che ha
spinto la palla. Un uomo attraversa la vita dipendendo da loro, si emoziona
e si muove grazie a loro, arriva anche ad alimentarli e a farsene promotore:
secondo voi, questa vita? Difficilmente sar libero di scegliere se non in
base ai condizionamenti ricevuti; un uomo normale non ha volont perch non lha sviluppata ed ogni sua scelta inconsapevole; la sua volont,
quella socialmente riconosciuta, solo lespressione reattiva o riflessa di uno
o pi condizionamenti assorbiti durante la vita. Ciascuno di voi si domandi:
cosa mi rende felice?, cosa mi rende infelice?, cosa mi fa arrabbiare?,
perch mi sposo?, come giungo a questa decisione?, perch voglio un
figlio?, come sono giunto a questa decisione?, quali condizionamenti,
totalmente accettati, creduti miei o addirittura creduti come facenti parte di

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CAPITOLO XXVIII

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me, mi hanno condotto a prendere questa o quella decisione?, e se la mia


scelta x fosse stata indotta da uneducazione culturale ricevuta fin da piccolo?, le mie sensazioni e i miei stati emotivi, da cosa scaturiscono,
da quale apprendimento?, quando li ho appresi e fatti miei?, da chi li
ho appresi?. Libert gi, dove sei libert, ubriaca di parole e false emozioni?
Cosa significa Chi ha deciso di avere un figlio?; ovviamente la coppia lo
decide, perch innamorata e quindi decide di creare una famiglia. intervenne Lev rompendo il silenzio.
Perch? domand il Maestro.
Perch s, perch cos , e se cos non fosse lumanit si estinguerebbe.
rispose Lev.
Ecco, lhai detto! C un comando interno istintivo. Questo agisce attraverso lessere umano inconsapevolmente, per far s che la specie non si
estingua; in particolare un condizionamento nascosto che si trova prevalentemente nella donna, lessere pi legato alla Terra. E poi?
E poi, niente. giusto che una famiglia abbia dei figli. continuo Lev.
giusto? In base a cosa dici che giusto?
Perch cos sempre stato: due persone si amano, si sposano e poi devono avere figli.
Devono?
Non devono, volevo dire
In base a cosa una coppia prende questa decisione? Puoi farmi qualche
esempio di scelta non influenzata, non indotta da condizionamenti? Cosa fa
una bambina quando piccola, con cosa gioca? E un maschietto? Chi stabilisce con cosa debba giocare luno e laltra? Perch non invertire i giochi,
le abitudini, i vestiti? E ancora: cosa direbbero i genitori della coppia se i
due non volessero avere figli?
Beh, si dispiacerebbero. intervenne un allievo.
E il Maestro: Magari! Se fossero particolarmente tradizionalisti, contesterebbero molto la scelta della coppia, fino anche ad allontanarla e non riconoscerla pi come facente parte della famiglia. Loro vogliono un nipotino
per assicurare la loro discendenza, per avere la garanzia e lillusione che
una parte di loro continui per loro come conquistare un pezzettino di
eternit. E questo non condizionamento?

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Due persone si uniscono in matrimonio solo perch esiste tra loro lamore; siete sicuri? Se ci fossero tra noi donne, direbbero assolutamente s,
molte di loro mentendo a se stesse. Le persone si sposano per molti motivi, ma poche per amore; magari fosse amore! Molti si sposano perch
innamorati del processo di innamoramento, che diverso dallamore; si
sposano per sicurezza o per unire la ricchezza di due famiglie e quindi
per convenienza; per sesso, perch i due vanno forte a letto o per garantirsi unattivit sessuale stabile, e quindi scambiano il sesso per lamore;
per uscire di casa, perch magari uno dei due o entrambi non sopportano
pi dessere controllati e guidati dalle proprie famiglie; per compagnia;
perch gi molto che si frequentano; per creare una famiglia, in quanto
lunica ragione di vita di un uomo e una donna e perch altrimenti passata una certa et sarebbero ritenuti socialmente anormali; per non restare soli in vecchiaia o nella malattia; perch aspettano un bambino; ed
infine, solo infine, una piccola parte giunge a sposarsi per scelta damore
incondizionato. Vi rendete conto? Istinti, tradizione, religione, orgoglio,
egoismo, senso di possesso, avidit, paura del giudizio sociale, paura di
non essere accettati e riconosciuti, dovere morale, piacere sessuale, conformismo, opportunismo. Avere dei figli risponde spesso anche ad altri
condizionamenti: si fa un figlio per occupare il tempo della donna, per virilit delluomo, per conferma di fertilit della donna, per farli lavorare
nei campi, per superare una crisi nella coppia, perch carino avere due
piccoli per casa, perch cos stato nella famiglia dorigine. E poi: perch
solo uno e non due? Se ora hai il maschietto devi fare la femminuccia, e
viceversa. Tutti questi condizionamenti ti fanno vivere in un carcere dalle
sbarre invisibili offrendoti la falsa illusione dessere libero, di poter compiere libere scelte.
Ma Lei per caso contrario ad avere figli? Questa la vita. disse coraggiosamente un allievo prima che Lev potesse intervenire con la stessa osservazione.
Non sono affatto contrario, se la scelta presa in modo consapevole dalla
coppia ripeto, in modo con-sa-pe-vo-le; un antico detto recita: c tutta
la ragione dellesistenza umana nella sua riproduzione e della sua evoluzione nel suo spirito, per i quali affrontare una paternit e maternit. Vedete,

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cari ragazzi, avere un figlio comporta una seria e lungimirante presa di responsabilit riassunta in questa saggezza:
Cos come avere uno strumento musicale
non ti fa musicista, allo stesso modo
avere un figlio non ti fa genitore.

E inoltre comporta una progettualit che superi i soli processi di sviluppo


fisiologico e mentale, ma che comprenda anche quello evolutivo e spirituale, la via verticale; unaltra antica saggezza recita:

Mario Gherlone

Io voglio essere ci che mio padre mai fu,


per far s che mio figlio sia
ci che io non sono mai stato.

Fece passare del tempo perch i ragazzi potessero riflettere un poco e poi riprese a dire: Poco fa stata pronunciata la parola vita: questa emissione
di suono vita alla quale socialmente e per consuetudine si associa un
significato, non vivere; avere unattivit biologica predeterminata, prevedibile, inconsapevole e non gestita da noi. Noi non siamo i condizionamenti,
siamo i condizionati: c una enorme, differenza! Il modello di vita condizionato paragonabile a quello di pupazzi mossi da fili invisibili, presenti nella
vostra mente.
Wow! esclam sottovoce Evgeny rivolgendosi a Lev. Non ti ricorda
qualcosa questo?
Cosa?
curioso ma per un attimo mi ha fatto ricordare il cartone animato Pinocchio di Walt Disney, quando il gatto e la volpe videro per la prima volta
Pinocchio per strada ed esclamarono: Guarda, una marionetta vivente senza
fili!, ed la stessa cosa che vide Mangiafuoco: usare Pinocchio senza coscienza (senza il Grillo Parlante) per fare soldi, schiavizzandolo e muovendolo attraverso le sue false illusioni e convinzioni, senza che lui se ne rendesse conto; e
anche la scena nella quale viene attirato nella citt dei balocchi con divertimenti e distrazioni, trasformato in asino ed usato
S, mi ricordo, ma cosa centra ora?
Cavolo se centra! Credevo si trattasse solo di una stupida favola italiana,
ma ora capisco il significato della metafora: Pinocchio lessere umano

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

addormentato e manipolato; la storia narra la vita umana, le sue vicissitudini e il lento processo di presa di coscienza e di risveglio; ecco perch a
molti non piace quella storia o dicono che triste
Vedo che Lev giunto ad una piccola illuminazione. disse il Maestro lasciando che i due ragazzi terminassero le loro considerazioni. Non perdere
linformazione che hai compreso; importante. sugger a Lev rivolgendogli lattenzione.
Larte dellagguato! annunci il Maestro alzandosi, cambiando tono
di voce e camminando intorno ai ragazzi Questo ci che dovete iniziare ad apprendere per rendervi conto dei condizionamenti, dei comportamenti e del corpo umano; secondo la tradizione della Scuola Tolteca
del Guerriero Pacifico, voi stessi siete il vostro primo campo di battaglia,
quello pi familiare e che meglio dovrete conoscere. Detto in altro modo: dovete porre attenzione a voi stessi, a livello sia fisico che mentale;
osservare le reazioni e le percezioni provenienti dal vostro fisico, osservare i vostri pensieri senza giudicare, osservare e studiare le abitudini, le
strategie e le reazioni, preparando agguati affinch la preda, ossia lEgo,
venga sorpreso, catturato e ucciso. Per scovare le vostre prede, poich di
Ego ce ne sono moltissimi, dovrete fuggire la routine: l che si nascondono in buona parte; lungo il sentiero battuto c ben poco da fare.
Quando apparir, osservatelo ed esso scomparir. Larte di stare in osservazione con tutto se stesso per rendersi conto, larte dellagguato. il
C a m m i n o d e l G i a g u a r o.
Quanto tempo dovremo dedicare a questo esercizio? domand uno degli allievi.

Mario Gherlone

Nella lotta per la vita, ovvero, nella lotta


per vincere la morte, ogni secondo
uneternit che pu determinare il risultato.

Questo non significa adottare un atteggiamento precipitoso, altrimenti perdereste lefficacia dellagguato; significa fare la cosa giusta al momento giusto, presenti a se stessi. Un giaguaro non smette mai di fare agguati e fino
allultimo suo respiro sar in azione: ne va della sua vita.
Vi lascio alcuni esercizi per allenare lattenzione e il risveglio della coscienza:

CAPITOLO XXVIII

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A t t e n zi on e D i n a mic a
Esercizio dellA
Cerca di tenere sguardo e pensiero, per lequivalente del tempo
che impiegheresti a contare fino a dieci, solo ed esclusivamente su
un particolare di un oggetto, senza alcun altro pensiero! Quindi
passa rapidamente ad altro, mantieniti attento, poi ad un altro ancora. Ogni giorno che passa cerca di restare sempre qualche istante di pi in attenzione su ogni oggetto, senza avere altri pensieri,
senza rimanere incantato e affascinato dalloggetto. Se al principio
cadrai in altri pensieri, osservali un momento e fagli un occhietto con la mente come per dire Ti ho scoperto!, poi continua
senza giudizio.

Esercizio del Po r tal e


Ogni volta che passi una porta oppure una linea di demarcazione a
terra, rallenta, cambia passo e, attraversando la linea, ripeti mentalmente Io mi ricordo di me.

Esercizio della Per cez io ne Tat til e


Tutte le volte che con le mani o un dito tocchi qualcosa, metti tutta
la tua presenza per percepire la consistenza, il peso, lo spessore, la
forma, il calore, la ruvidit e la sua energia.

Praticate questa prima serie di esercizi, ogni giorno. Bene, oltre a questi
esercizi che farete individualmente, da oggi, una volta al giorno, sette giorni
s e sette no, faremo insieme un ulteriore esercizio, accompagnati dal suono
della musica; il Pescatore usc per chiamare i suonatori che uno ad uno presero posto dividendosi sui due lati della stanza in corrispondenza delle
orecchie degli alunni. Flauti, ocarine, campanelli, strumenti a percussione
di legno e tamburi di due dimensioni, tutti molto colorati, adornati con filamenti dorati e penne di uccello iniziarono ad orchestrare.
Mario Gherlone

Esercizio della Sti mo la zi on e C ereb ra l e


Facilita lapertura di antiche porte nella tua mente.
Prendi una stuoia e una coperta per isolarti termicamente da terra e
copriti, mettendo met della coperta sopra la stuoia, e usando lal-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

tra met per coprirti. Sdraiati a terra verso il centro, con la testa
verso nord. Quando hai trovato la tua posizione, chiudi gli occhi
e fai lesercizio del drenaggio. Rilassati. Lasciati andare alla dolce
e sublime musica, alle sue vibrazioni, ai suoni che si alternano
nelle tue orecchie; evita di dormire e osserva ogni cosa ti accade
senza giudizio.

Mario Gherlone

Domani non verrete a scuola, concluse il Maestro ma vi applicherete tutto il giorno agli esercizi che vi ho descritto, inclusi i precedenti. Mi raccomando: praticate.

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Oggi non puoi sapere tutto quanto incontrerai


attraversando la porta che ti stata aperta.

Mario Gherlone

uongiorno Oleg!
Buongiorno Maestro Painalli!
Allora ragazzo, cosa hai fatto ieri dopo che ci siamo lasciati? Hai pensato
allopportunit che ti ha concesso lImperatore?
Ho passeggiato, pensato, mi sono arrovellato il cervello per trovare una
soluzione, ma non lho trovata. Quindi di fronte alla scelta cui sono stato
messo ho pensato che la soluzione lavrei trovata strada facendo, seguendo
il suo consiglio, Maestro.
Bene, saggia riflessione.
Occorre comunicarla allImperatore? domand Oleg.
No, non c bisogno; lImperatore non ti ha fatto unofferta, ha preso
una decisione per te; lImperatore decide, gli altri eseguono. Ti ha lasciato lillusione che tu potessi scegliere, affinch potessi giungere con
saggezza alla scelta giusta, o perlomeno la scelta migliore da fare in
questo momento.
Ah! Quindi non avevo scelta?
Sempre si pu scegliere, anche tu puoi scegliere: rischiare lira dellImperatore e la tua pelle.
Quando dovr andare? domand Oleg.
Non lo so, ma sicuramente verrai avvisato. Accadr che prima andrai alla
Scuola del Guerriero, poi alla Scuola Superiore.
E quanto dureranno entrambe?
Dipende da te, almeno tre lune la prima scuola, mentre da nove a diciotto
la seconda.
Un anno e mezzo almeno! E dove sono queste scuole?
Che importanza ha che tu sappia dove? Forse qui in citt, forse oltre il
lago o vicino le montagne, che differenza fa per te? Ogni luogo che non
sia il tuo Tempo non fa differenza per te, ora.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Con un sospiro nostalgico, portando gli occhi in basso, Oleg non pot che
dare ragione a Painalli. Riuscir secondo Lei a tornare a casa?
Della Principessa non ti importa pi nulla? replic il Maestro cercando
di portare altrove il suo pensiero.
La Principessa? La Principessa appartiene a un mondo che non il mio e
mi pare unipotesi un poco improbabile poterne fare parte.
Beh, ragazzo mio, pensa anche questo: il cammino tracciato per te dallImperatore potrebbe aprirti unopportunit con la Principessa, tutta da
costruire, che prima non avresti mai potuto sperare. Come vedi, scelte definitive non possono essere fatte ora, ma la vita sempre ricca di sorprese
per chi sa coglierle.
Al verificarsi di determinate condizioni, la vita ti invita lungo una direzione: lei fa una mossa e attende
la tua; ti offre opzioni, opportunit e alcuni passaggi obbligatori.

Mario Gherlone

Sembra quasi che Lei stia parlando di una partita a scacchi con la vita
Non conosco gli scacchi, ma forse come dici. Caro Oleg, oggi non puoi
sapere tutto quanto incontrerai attraversando la porta che ti stata aperta;
per questo devi lavorare per sviluppare una visione pi ampia e pi alta
della tua vita e della vita in quanto tale, per capire dove stai andando e riconoscere il valore di quel che si presenta. In questo momento c solo una
porta da passare: se questa sia unopportunit oppure un passaggio obbligatorio, un bene oppure un male, dipende solo dalle tue percezioni e dalla
capacit di sapere vedere oltre. Siccome le tue percezioni sono ancora basse, cos come la tua capacit di vedere, non avendo possibilit di scelta, ora
ti sentirai costretto a passare quella porta portando con te la paura per
lignoto. Ma io ti dico:
A testa alta oltrepassa la porta con fiducia, renditi responsabile, sii sempre presente a te stesso:
tutto andr bene perch tutto accade per il tuo
bene. Guarda lontano mantenendo lattenzione
sul presente. Sii fiducioso; goditi lesperienza e
quando arriveranno i momenti delle scelte, sono
certo che farai quelle giuste.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXIX

313

Buongiorno Nelli, come stai? disse Painalli sentendo larrivo del ragazzino.
Bene, Maestro. E tu Oleg? Com andata ieri a Palazzo? Hai novit?
Beh, s; ho bevuto la bevanda ik-al-kakaw con la triade reale e si aperta la
possibilit di andare alla Scuola del Guerriero e poi alla Scuola Superiore.
Davvero? Ma fantastico! disse eccitato Nelli, sciorinando rapidamente
una sequenza di commenti: Non ci posso credere! Lo sai che nessuno, salvo faccia parte di una qualche famiglia nobile, ha mai potuto avere una simile opportunit? Certamente andrai alla S cu ol a de i Gu e r r i e r i A qu i l a e
Gia gu a ro, e considerato che poi andrai alla Superiore e che hai la protezione
dellImperatore, non sarai destinato ad alcuna guerra; fortificherai il tuo fisico e conoscerai le strategie. Sei fortunato Oleg. Avessi avuto io la fortuna
che hai avuto tu!
Oleg guard con aria di interrogazione Painalli, il quale con un cenno della
testa, conferm le parole di Nelli. Allora Oleg replic: Nelli, ti prometto
che non ti dimenticher; far di tutto perch tu possa in qualche modo
avere le tue opportunit, ma tu dovrai continuare gli studi con il Maestro,
perch ora lunica possibilit che hai.
Dai, ora tutti seduti e andiamo avanti con il programma; cerchiamo di
procedere rapidi e guadagnare tempo, perch non sappiamo quando arriver la chiamata per Oleg, daccordo?
S, certo, Maestro. risposero i due.
Bene. Inizio con la bevanda ik-al-kakaw, la bevanda degli Dei: il seme si
chiama Kakahutl mentre la pianta Kakaw. Lorigine di tale scoperta viene fatta risalire al dono del Dio Quetzalcotl al suo popolo per alleviare le
fatiche; pubblicamente questo linsegnamento che occorre considerare e
seguire; di fatto, tale scoperta fu il prodotto di una delle tante ricerche
che i Progenitori fecero sulla Terra analizzando ogni forma di vita e che
solo successivamente fu condivisa con lessere umano. Il seme Kakahutl
non viene coltivato qui vicino, le piantagioni sono molto lontane, nel sud
dellImpero. Nella nostra civilt i semi sono considerati un bene di lusso e
anche una moneta di scambio: 3 semi valgono 1 pannocchia di mais, 10
semi servono per comprare mezza zucca o quattro uova di gallina, una lepre vale 30 semi, 20 bastano per ottenere le attenzioni di una cortigiana,
mentre per comprare uno schiavo ne servono non meno di 100, cos co-

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

me per entrare in possesso di una modesta barca o di un mantello di fine


cotone.
Interessante! Nel mio continente un tempo si usava il sale come moneta
di scambio. intervenne Oleg.
Se immaginate il valore di 100 semi grezzi, potete ben immaginare il suo
valore come bevanda: un privilegio dei ceti nobili, dei guerrieri di alto
rango e dei sacerdoti. Il potere e la supremazia culturale, prima dei Maya
poi della nostra civilt azteca, ha fatto dimenticare che prima di loro questa
pianta veniva usata dagli Olmechi e prima ancora da Ahtlalt, la madre di
tutte le civilt e culture. Gi, molte cose sono state dimenticate o cancellate dalla mente dellessere umano. Poi, abbassando la voce e avvicinatosi
ai ragazzi, divag dallargomento per dire: A proposito di Ahtlalt e dei
nostri Progenitori: il mio anziano Maestro mi rifer un giorno, durante i
suoi insegnamenti, che nella profondit del Tempio Maggiore, in costruzione da pi generazioni di imperatori, sotto la prima piramide, laddove non
penetra pi un raggio di sole, dietro un sistema di porte mobili fatte di muri di pietra, azionabili da leve invisibili a prima vista, una sala dalle pareti
doro conserva gli scritti sulla verit del mondo e le origini della razza umana. Solo il Sacerdote Supremo dellOrdine e lImperatore ne sarebbero a
conoscenza. In principio sopra la sala, scavata nel terreno, cera un semplice tempio in pietra che, con la forza di nove uomini di virt, poteva essere
rimosso per accedere al piano inferiore; negli anni a protezione della Verit fu costruita la prima piramide, affinch la conoscenza fosse protetta ma
non nascosta. Ma le generazioni successive di regnanti e sacerdoti iniziarono per grandezza del loro Ego a costruire di volta in volta una piramide
sempre pi grande sopra la precedente, per avvicinarsi al cielo e agli Dei,
arrivando a sigillare la stanza doro, inibendo laccesso alla camera della
Verit. Da molto tempo quella sala non pi accessibile; le generazioni
di regnanti e sacerdoti, nella brama di grandezza e sete di potere sui popoli,
hanno voluto dimenticare la sua esistenza decidendo di manipolare la verit secondo i propri fini.
Oleg colse loccasione di una pausa di Painalli per porre la sua domanda:
Perch nessuno ha pi rivendicato lesistenza di quella camera e dei suoi
contenuti? Possibile che
Oleg! interruppe Nelli Tu non conosci il potere generato dal terrore

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CAPITOLO XXIX

315

dellImperatore, non hai idea delleffetto che ha la manipolazione dellintera casta di sacerdoti sulla popolazione, o a cosa possa portare lunione dei
due poteri.
Hai ragione, ma posso ben immaginare; anche nel mio Tempo accadevano cose simili in ogni luogo e con ogni religione.
Dopo lo scambio di battute tra i ragazzi il Maestro continu: Dovete
sapere che quella sala aveva anche una seconda funzione: attraverso di
essa si entrava in connessione astrale con il Cosmo e con tutte le civilt
della Terra che avessero conservato una stanza analoga; era una sorta di
portale di accesso; quella sala e le altre furono un dono lasciato dai nostri Progenitori, da coloro che avviarono il processo evolutivo umano e
depositarono una parte della conoscenza. Ogni guerra e ogni sacrificio
umano non avrebbero pi motivo dessere se luomo potesse venire a conoscenza della saggezza custodita in quella stanza e potesse accedervi
con lintento di leggere, ricordare e connettersi alla Verit, recuperando coscienza e consapevolezza. Ma chiaro che tutto ci comporterebbe
un cambiamento dello stile di governo della civilt umana, labolizione
della schiavit, luguaglianza tra la gente e tra i popoli, sarebbe la fine
dellEgo e del potere assoluto di pochi su tutti gli esseri viventi; sarebbe linizio di una nuova epoca.
Lei come sa della stanza, se solo il Sacerdote Supremo dellOrdine e lImperatore dovrebbero essere i soli a conoscerla? domand Nelli.
Non stato n un Imperatore n un Sacerdote a progettare quella stanza,
n a costruirla con le proprie mani, cos come ogni Tempio che vedete intorno a voi, vi pare? C una conoscenza occulta, nel senso di nascosta
per essere preservata, nessuna stregoneria, che viene tramandata lungo una
linea discendente dai nostri Progenitori, con lo scopo di favorire il risveglio
dellessere umano attraverso varie forme; fu una missione affidataci dai nostri Progenitori, che ora non sono pi su questa Terra.
Parla dei Progenitori come se stesse parlando di Dio, di Dei, oppure
osserv Oleg incuriosito.
Painalli alz la mano fermando losservazione di Oleg, fece una pausa, un
respiro profondo, attese un momento chiudendo gli occhi e poi riaprendoli disse: Avrei voluto parlarvene pi avanti, ma i tempi stanno compiendosi e quindi sono stato autorizzato a dirvelo. Badate bene che sto

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

rischiando molto e anche voi ascoltandomi. si rivolse quindi a Nelli:


Anche tu devi sapere; sei stato prescelto per intraprendere unimportante
missione, che ora la nostra missione
Davvero Maestro?! Chi glielo ha detto?
Contieni la tua curiosit e le tue emozioni reattive, ragazzino! Non credere che sar un compito facile quello di risvegliare te stesso e poi gli altri.
A te Oleg sar rivelato ci che potr facilitare la tua esperienza qui e comprendere meglio il motivo della tua venuta, per dare una nuova spinta alla
tua vita verso lalto, per tornare alla tua vera casa.
Gli occhi di Oleg si accesero come se avessero ricevuto risposta alle ripetute preghiere della notte.
Ragazzo mio, leggo la gioia nei tuoi occhi e non vorrei in questo momento farti piombare di nuovo nella penombra della nostalgia o nel buio della
tristezza; quando parlo di vera casa intendo voi stessi, la casa che avete
lasciato molto molto tempo fa per vivere fuori di voi, proiettati esclusivamente verso il mondo esterno, quel mondo che lasciate vi usi e consumi per
i suoi fini.
Ah! Avevo inteso male allora
Dovete sapere che in principio la Terra era animata da minerali, piante e
animali di ogni specie, dimensione e forma. La terra ferma era pi unita, i
mari erano pi lontani, fiumi e laghi di acqua dolce abbondanti. Noi non
esistevamo qui. Poi vennero dal cielo i Progenitori su grandi barche di fuoco provenienti da un pianeta chiamato Nibiru, che transita nella nostra galassia ogni 3500 anni astronomici; i Progenitori erano e sono due civilt
evolute in modo diverso che convivevano sullo stesso territorio errante: una
civilt pi guerriera e tecnologica, laltra pi intellettuale e spirituale,
particolarmente dedita alle arti. I primi avevano origine dalla costellazione di
Sirio, i secondi dalla costellazione di Orione; le due razze si chiamano rispettivamente Ada mi ca e Evi ca. Vennero sulla Terra per aiutare il pianeta nella
sua evoluzione, affinch questo potesse contribuire a sua volta allevoluzione del sistema solare e dellintera galassia. Tutto in evoluzione, non solo
gli esseri di questa Terra. Le due razze iniziarono il lavoro individuando tra
gli esseri viventi una forma di vita che potesse diventare dominante mediante linnesto nel sangue e nella mente della parola e dellintelligenza, per
creare la scintilla che avesse poi permesso lo sviluppo di una civilt in gra-

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CAPITOLO XXIX

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do di gestire in pace e armonia il pianeta. Un grande dono. Tentarono con


varie specie di animali, ma gli esiti furono catastrofici: esseri deformi con
corpi met di un razza e met di altra, con un bassissimo tasso di crescita
evolutivo nel tempo, con spiccate attitudini alla prevaricazione e alla violenza; infine selezionarono la scimmia. Con essa, seppur lentamente, lintervento inizi a dare i suoi risultati: cominci a farsi spazio nella mente delle
scimmie una coscienza collettiva e sociale, che le port ad organizzarsi prima in gruppi, poi in comunit. Allora gli fu donato il fuoco, poi luso di attrezzi rudimentali.
Ma la prossimit del pianeta non dur a lungo: solo settecento lune; un
gruppo di Adamici e Evici furono allora selezionati dal Gran Consiglio per
trasferirsi e portare avanti la missione Evoluzione Terra, con il compito di
istruire le generazioni successive a perseguirla fino al loro ritorno; solo allora avrebbero potuto ritornare alla loro casa di origine. Durante il periodo di
permanenza delle due civilt stellari sulla Terra, fior una grande area abitata
che fu chiamata Ahtllt. Un giorno Nibiru manifest di nuovo la sua prossimit alterando i campi magnetici della Terra, modificando il clima, i mari e
le attivit vulcaniche. Quando il Gran Consiglio fece ritorno sulla Terra fu
accolto come un invasore e usurpatore. Cosera successo? Le generazioni
successive di coloro che erano stati selezionati per la missione, erano state
ammaliate dal fascino del pianeta e corrotte da unenergia oscura che aveva
alimentato nei loro animi vanit e potere, portandoli ad organizzarsi gerarchicamente e imponendosi gli uni sugli altri, dimenticando lo scopo vero
della loro presenza. La situazione che si era creata unita agli scarsi risultati
delle sperimentazioni geneticoevolutive, suscit lira del Gran Consiglio
che ordin di cancellare ogni traccia del progetto evolutivo. Fu allora che
una minoranza di Evici, che invece era stata segretamente ligia alla missione,
si oppose al disegno distruttivo ritenendo soddisfacenti i progressi ottenuti
nel tempo e formulando accuse verso la casta dei corrotti, prevalentemente
Adamici. Scoppi allora un profondo e violento diverbio che dur molte lune, al termine del quale, per evitare che i progressi del progetto Evoluzione
Terra venissero per sempre cancellati, alcuni Evici scelsero di accoppiarsi
carnalmente con luomoscimmia, ormai eretto e privo di pelo, scatenando
cos un nuovo processo genetico: una seconda razza terrestre avente per
sangue stellare. Contro gli autori della gravissima trasgressione, gli Adamici

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

sulla Terra scatenarono una feroce guerra sedata presto dal Gran Consiglio
di Nibiru che impose perentoriamente di distruggere la citt abbandonando
tutto e di lasciare che la legge della natura si incaricasse della sopravvivenza
o estinzione delle razze terrestri pura e mista. La decisione fu rifiutata e
molti tra gli Adamici e gli Evici riuscirono a fuggire in terre lontane in attesa
che gli invasori facessero ritorno sul loro pianeta e scomparissero dalla
prossimit alla Terra. La citt corrotta fu abbandonata da tutti e poi incendiata, mentre, durante il passaggio ravvicinato alla Terra del pianeta orbitante, un grande terremoto termin di distruggerla, inghiottendola e spaccando
il grande continente in pi parti, alcune delle quali furono sommerse dal
grande mare.
Cavolo! esclam Oleg dopo che il Maestro termin la storia.
Che succede? chiese Nelli.
Ero talmente preso dal racconto che non mi ero reso conto che Accidenti! Questa storia ha delle incredibili somiglianze con un racconto del
mio Tempo, scritto sul libro sacro di due delle religioni pi diffuse.
Cosa dice la storia? domand Nelli, chiedendo anche il consenso del
Maestro.
Nel mio Tempo esistono diversi libri sacri; uno di questi si chiama Bibbia; in uno dei capitoli iniziali, La Genesi, si parla di un Dio che crea luomo e la donna, di un uomo chiamato Adamo e una donna chiamata Eva
che, sempre secondo la religione, sono stati i primi due esseri umani sulla
Terra. Vivevano in un luogo chiamato Paradiso Terrestre, ma fu vietato loro
di cogliere alcun frutto dallalbero della conoscenza. Un giorno per un
serpente offr a Eva di mangiare la mela, frutto dellalbero; a sua volta Eva
convinse Adamo a morderla. Se le cose stanno come Lei ha detto, Maestro,
credo che il serpente si riferisce simbolicamente ad un essere che striscia
sulla terra e dunque non proveniente dalla stelle, e quindi alla scimmia evoluta in uomo; Eva rappresenta la razza Evica, quella pi creativa, artistica,
mentre Adamo la razza Adamica, quella pi razionale e guerriera; il morso
alla mela a questo punto credo sia la metafora dellatto sessuale carnale tra
la razza stellare creatrice e lessere terrestre frutto della sperimentazione.
La storia continua con lira di Dio scatenata dalla violazione della Legge,
esattamente come il Gran Consiglio di Nibiru, che certamente aveva grandi
poteri. Allora, riflett Oleg ad alta voce quando fu scritto che luomo

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CAPITOLO XXIX

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avrebbe mangiato del frutto del suo sudore e la donna partorito con dolore,
questo voleva forse significare la cacciata dal paradiso, ossia la perdita
dellappoggio diretto della civilt dorigine dei Progenitori e il dover ricominciare da capo. Se tanto mi d tanto, Dio, lassoluto, in realt il Creatore; il Creatore sono le due razze che fecero gli esperimenti Cavolo!
Creatore e Dio non hanno lo stesso significato, che invece la religione ci
porta a credere. La verit ben diversa! E se penso al significato del peccato originale, tanto condannato dalle religioni, ora tutto ha pi senso.
Nelli non afferr lintuizione di Oleg e quindi si rivolse a lui con unaltra
domanda: Cosa ne stato dei due, ossia Adamo ed Eva?
Dopo labbandono la prima cosa che fecero Adamo ed Eva fu accoppiarsi carnalmente.
Allora intervenne Painalli: Cos infatti accadde: molti tra gli Adamici e gli
Evici si unirono formando una terza razza stellare mista. Sembra proprio
trattarsi della stessa storia, solo con parole diverse.
Perch non identica? chiese innocentemente Nelli.
Il Maestro: Probabilmente in principio fu tramandata a voce, poich nessuno aveva interesse di scriverla per i posteri; poi generazione dopo generazione la verit si disciolse e distorse a causa del tempo e della mente, fin
quando qualcuno pens di lasciarne una traccia scritta, deformata ormai
dalla soggettivit dellesperienza e forse assumendo un tono di voce drammatico come accaduto qui, alcuni lhanno tenuta nascosta, lhanno manipolata e trasformata per acquisire potere materiale sulla Terra.
Devastante e realistica deduzione la sua, Maestro! concluse Oleg.
Tu lhai detto, Oleg. straordinariamente evidente!
La storia sulle origini ha un seguito? chiese Oleg.
S, Oleg: i fuggitivi, una volta ritrovatisi, si riunirono e si spartirono i territori della Terra facendo prevalere i loro poteri, che man mano iniziarono
a perdere a causa delle frequenze basse della Terra e delle discendenze impure che si generarono; ma per fortuna non tutti coloro che rimasero sul
pianeta persero la ragione abbandonandosi al lento declino: un gruppo di
Adamici ed Evici conserv la propria purezza e buona parte dei poteri, sia
per scelta consapevole della comunit, sia per lavorare al riequilibrio delle
forze che se incontrastate avrebbero ostacolato levoluzione della Terra.
Questi, loro malgrado, furono costretti a vivere ritirati dalla societ, a riu-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

nirsi clandestinamente a causa della malcelata minaccia di morte che i regnanti lanciavano al fine di cancellare la loro esistenza e dominare la Terra,
dimenticando con essi la memoria del passato. Si riunirono, si dettero una
missione e un codice donore, poi si diffusero sui territori della Terra, facendo in modo che il mondo dimenticasse i loro nomi, cancellando ogni
traccia che potesse ricondurre a loro. Accolti spesso come medici, ingegneri, saggi o consiglieri, conservarono la conoscenza e iniziarono a creare varie scuole che insegnavano a intraprendere il Sentiero Divino.
Dalla smania dei regnanti che conquistarono potere sulla Terra e dallimpotenza e ignoranza delle masse nacquero le dinastie di re e regine, storie che
ancora oggi si narrano sui poteri terrestri e divini e sulla nobilt del sangue.
Gli stessi imperatori, in ogni angolo della Terra, si arrogano il diritto divino
di essere Dei con lappoggio dei religiosi; e questi ultimi, per ignoranza o
convenienza, sono da tutti ritenuti depositari della verit divina, anche se di
fatto sono anchessi gestori di poteri economici e materiali indiscutibilmente terreni.
Questa commistione tra potere terreno e potere divino, purtroppo, sta avvelenando la Terra e tutti i suoi esseri. Sappiate osservare bene: laddove materialmente il potere governativo non riesce a muovere le masse alla guerra,
perch c povert o la ricchezza riservata a pochi, onde di intere popolazioni sono mosse dalle religioni grazie allopera di condizionamento ricevuto
fin dalla nascita, grazie alla promessa garantita di una vita in paradiso lontana
dal dolore della vita sulla Terra, le cosiddette guerre sacre.
Alcune dinastie di re e regine conservano ancora nel loro sangue alcune
tracce delle radici stellari, ma la corruzione e la depravazione umana stata
tale da vanificare il potere divino.
Tu parli di sangue reale, di sangue blu! Ecco perch i reali tendevano a
sposarsi solo tra loro, non solo per motivi di potere, ma anche di stirpe.
O forse continu Oleg con tono pi riflessivo nemmeno loro conservano
pi memoria di questa verit.
Forse come dici, Oleg; coloro che si pregiano dessere depositari della
verit o intermediari del potere divino, si identificano cos tanto con le loro
storie umane e materiali, con i loro ruoli e i loro anelli, da dimenticarsi totalmente la loro funzione di servizio, diventando cos artefici e promotori
delle pi grandi catastrofi della storia dellumanit.

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Wow! esclam Oleg Allora Lei mi conferma Non ci posso credere;


possibile che tutti credano senza domandarsi nulla?
E tu cosa hai fatto? Amico mio, appena nasci inizia a calare il velo che
ti chiuder gli occhi. Non colpa dei tuoi genitori, anchessi sono stati oggetto dello stesso processo. Cos successo: non ascoltando la coscienza
che suggeriva loro di aprire gli occhi, hanno potuto, loro malgrado, educarti solo alla loro stessa educazione; loro lo hanno fatto a fin di bene, perch cos ritenevano giusto fare, anche per inserirti e farti accettare dalla
societ degli uomini. Crescendo, il sistema si incaricato di tenerti addormentato, evitandoti spazi di tempo per porti domande e riflettere, riempiendoti la vita di cose, attivit e circostanze, illudendoti della ricerca della
felicit, creandoti problemi da risolvere. Per questo suggerisco sempre ai
miei allievi e non solo:

Mario Gherlone

Durante la giornata, prenditi un tempo per te,


osserva i tuoi pensieri, le tue parole e le tue
azioni: comprendi da cosa hanno avuto origine
e come tutto si formato.

Maestro, aspetti un attimo! Mi perdoni, mi ero distratto. Ma allora allora Dio non esiste!? Allora la storia che siamo figli di Dio ehm cos
destabilizza totalmente quel che ho creduto fino ad oggi! osserv improvvisamente Oleg.
Hai detto giusto: hai creduto. La Credenza non una Verit: una credenza laccettazione di uninformazione che cristallizza nella tua mente
grazie alla sua ripetizione, una programmazione, per usare uno dei tuoi
termini. Comunque, non ho detto che Dio non esiste, ma che colui che
fino ad oggi hai chiamato Dio invece il Creatore.
E non la stesso? intervenne Nelli.
Assolutamente no! Linganno, insieme al primo livello di manipolazione,
nasce da questa errata associazione: Dio tutto ci che vedi, ascolti, senti,
laria che respiri, i raggi di sole che ti scaldano, la luce e il buio, il pieno
e il vuoto in ogni luogo, laspetto tangibile e intangibile, anche il tuo
pensiero e il tuo corpo. Capisco la difficolt di intendere cosa sia Dio: come si pu parlare di infinito con parole finite? Dio, lAssoluto, non
unentit definita, definibile e identificabile, e allo stesso tempo lo . Tu sei

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

parte di Lui; la Terra parte di Lui; lintero Creato parte di Lui, ed parte di Lui anche tutto ci che non vedi, cos come il tuo spirito parte di
te anche se non lo vedi. Lui immanifesto; tu ti muovi in Lui e Lui si muove attraverso te, e grazie a te Lui fa esperienza perch tu sei la Sua parte
manifesta. Un albero una parte manifesta di Dio e attraverso quellessere
Lui fa unaltra parte desperienza. Attraverso gli esseri ed ogni cosa Lui fa
esperienza e conosce se stesso. Lo stesso per luomo al suo livello. Non
puoi parlare di Dio, tentare di conoscerlo, definire chi sia, pensare che Dio
ti veda o che tu possa vedere Lui, cos come potresti fare con unentit qualunque di questa Terra; ma allo stesso tempo Lo vedi e Lo senti, perch
Dio in ogni cosa intorno a te e quindi toccando anche un bambino o un
anziano, un fiore o un albero, un animale o un minerale, lacqua, il vento e
il fuoco, fino anche te stesso, in tutti questi casi ed ogni altro, tocchi Lui,
tocchi Dio. Lui non nemmeno un Lui e definirlo con una parola, peraltro al maschile, solo una spericolata, forse improbabile convenzione linguistica, un insieme di suoni convenzionali tra gli esseri per comunicare
tale esperienza e consapevolezza. Vediamo se con un semplice esempio,
una metafora, riuscite a intuire lessenza di quanto vi sto dicendo; anche tu
Nelli fai attenzione!: immagina di essere un capello e immagina che tutto il
corpo sia Dio. un esempio, poi riflettendo e guardando i visi dei ragazzi
aggiunse: so che il paragone con il corpo contrasta con la definizione di
infinito, quindi siate flessibili. Bene, dicevo: immagina tu di essere un solo
capello e tutto il corpo essere Dio. Dentro di te sono insite le leggi che determinano il funzionamento di tutto: come capello, ti alimenti di ci che il
cuoio capelluto ti offre. Domanda: essendo un capello, elemento estremo al
confine con il nulla, terra sotto di te, aria sopra e intorno, penseresti che
esista il resto del corpo fino alle unghie dei piedi e fin dentro le viscere? Saresti consapevole di ci? Un capello intelligente forse arriverebbe ad intuirlo, mentre un capello egoista inizierebbe a pensare di trovarsi troppo vicino
agli altri capelli e quindi inizierebbe una lotta per conquistarsi il suo spazio.
Con tale assenza di consapevolezza questultimo potrebbe determinare la
calvizie della testa sulla quale si trova, pertanto anche la sua estinzione,
mentre tutte le altre razze, intese come la pelle, il sangue, gli occhi, gli organi, il cuore, i piedi, le ossa, continuerebbero a vivere. Al corpo interesserebbe lestinzione dei capelli? No. E a Dio quella delluomo? Chissa! Dato

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che Dio tutto, per Lui lestinzione non esiste, mentre esiste la trasformazione. Dio manifestazione attraverso la materia e non manifestazione attraverso tutto ci che non percepiamo con i nostri sensi.
Nelli prese la parola per domandare: Potrebbe Dio avere compassione
delluomo e intervenire per evitare la sua estinzione o per migliorare la sua
vita?
Questa la domanda che si fanno in molti quando pregano chiedendo
laiuto di Dio, quando si aspettano che qualcuno scenda dal cielo e cambi le
cose, cancelli le guerre e le malattie, le disgrazie e la fame. In verit Lui non
interviene se non conformemente e attraverso le eterne Leggi che governano
il Tutto; in poche parole Lui opera attraverso la Legge perch Lui la Legge; ti faccio un esempio: prendi quel sasso, ora lascialo: sai dirmi cosa successo? caduto a terra grazie alla Legge di Dio, quindi grazie a Dio.
la Legge di gravit! esclam Oleg.
Si pu chiamare anche come dici. disse Painalli e poi continu: Se tu
lanci questa stessa pietra seguendo una traiettoria, prima o poi cadr, grazie
alla Legge di Dio, grazie a Dio; se con la pietra colpirai un bambino ferendolo o uccidendolo, sar perch avrai usato male la Legge di Dio; in questo
preciso istante una persona osservando la scena potrebbe reclamare: Perch Dio ti ha consentito di lanciare una pietra per ferire o uccidere un bambino?, Perch Dio ha permesso che accadesse questa tragedia? Nelli,
cosa risponderesti?
Ehm mi coglie di sorpresa Maestro, potrei rispondere disse
Nelli alzando gli occhi come per pensare o cercare unispirazione; dopo
qualche istante, come se una luce avesse illuminato loscurit della sua
mente, guard il Maestro e disse: Anzi, risponderei con ferma convinzione che Dio opera attraverso di me. Lui ha fatto quella Legge e io opero in
Lei, attraverso Lei e grazie a Lei. Agire, crescere, seminare, raccogliere, vivere, morire, significa usare le Leggi di Dio, significa operare con Lui attraverso di Lui. Non possibile uscire dalle Leggi, perch noi siamo quel
che siamo grazie alla loro emanazione e presenza, quindi essendo Dio le
Leggi, non possibile operare in Sua assenza. Quando sollevo una pietra,
sto operando grazie ad una serie di Leggi; quando offro una carezza ad un
bambino, sto operando attraverso una serie di Leggi; quando porto da bere ad un assetato, sto operando attraverso una serie di Leggi; quando ucci-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

do una persona, sto operando attraverso una serie di Leggi sto operando attraverso Dio.
Esatto! conferm Painalli Ma allora, se uccidendo una persona stai
operando attraverso Dio, significa che questi desidera la sua morte? Dio
buono o cattivo?
Beh, non credo si possa parlare di una volont di Dio la Legge Legge.
rispose Oleg.
Ci sei andato vicino Oleg. disse il Maestro Ascoltate, questo importante: non potendo uscire dalle Leggi di Dio, quindi da Dio, perch di esse
siamo unemanazione, allinterno di esse abbiamo libero arbitrio, capite?
Libero arbitrio! Qualunque cosa tu fai, dici o pensi, credendo di essere materia o spirito o entrambi, tu continueresti sempre a far parte di Lui e Lui
continuerebbe sempre ad essere te. Lui non si interessa a te singolarmente, a te Oleg, o a te Nelli, o a me Painalli, e al contempo lo fa mediante
lopera delle Leggi.

Mario Gherlone

Conosci le Sue vere Leggi, non quelle degli uomini;


in esse opera e tutto sarai ed otterrai.
Se conoscerai le Leggi, conoscerai Dio.

E le leggi degli uomini? domand Oleg.


Se conosci e osservi le Leggi di Dio, ti libererai di buona parte delle leggi
degli uomini; viaggerai leggero e rapido, ti stancherai meno, eviterai di crearti inimicizie, ti sentirai in comunione con tutti e tutto.
S, ma c gente che vive secondo la Legge di Dio, eppure viene infastidita e attaccata.
La risposta semplice: loro non vivono la Legge di Dio come virt, ma
come valore; la manifestano pubblicamente, mentre la Legge di Dio va vissuta interiormente; la vivono manifestando il valore e allora sempre si presenter lantivalore a sfidarli e combatterli. Per tutte le altre leggi, quelle
delluomo che non puoi evitare per vivere in comunit, rispettale, muoviti
in esse e se puoi migliorale.
Maestro, chiaro quel che dice, ma come spiegherebbe quanto scritto
nella Bibbia, quando un noto profeta ricevette dieci leggi da Dio, dalla sua
voce, che gli parl dalla cima di una montagna? Una voce tangibile!
osserv Oleg.

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Bene, allora immagina per un momento che tu sia uno degli Adamici o
Evici che eseguirono lesperimento evolutivo sulla scimmia; ipotizziamo
che lesperimento, di fatto un intervento creativo, sia stato eseguito su una
grande isola nel grande mare di levante; con il tempo questi esseri persero
le sembianze di scimmia grazie agli innesti nel sangue; tu giungi sullisola
con barche volanti e incontri gli abitanti, che prima di te non sono mai entrati in contatto con altri esseri viventi. Tu sei visivamente diverso da loro e
possiedi il potere della conoscenza; agisci su di essi modificando la loro vita, influenzando la loro mente, suggerendo loro come coltivare i frutti della
terra, allevare bestiame, costruire case, organizzarsi socialmente,
Beh, in verit intervenne Oleg mezzi volanti nella mia epoca erano
stati inventati e trasportavano molte persone
S, ma fammi continuare il ragionamento metaforico; per operare secondo
il tuo progetto creativo/evolutivo sullisola, hai bisogno di trasmettere ordine e disciplina alla comunit eletta, quindi scegli lindividuo pi rispettato e
riconosciuto dal gruppo dellisola, creando di fatto un capo e un ordine gerarchico. Dovendo comunicare con questo capo, attraverso il quale saranno
emanate tutte le disposizioni per la comunit, lui ti chiede il tuo nome; tu
scegli un suono semplice da pronunciare per quellessere, per esempio
Dio. Poi, dovendo andar via, detti alcune leggi e regole al capo della comunit, lasciando lisola e i suoi abitanti al loro destino. Quella trib di esseri da te evoluti secondo la tua volont, e non la loro, per ricordarti nel
tempo crea immagini, statue e forme per tentare di rappresentarti secondo il
suo livello percettivo, per poterti vedere, toccare, adorare e tramandare alle
discendenze fino anche a costruire tempi e piramidi. Concludendo:
lignoranza delluomo e lEgo del Creatore ha fatto in modo che si creasse
questo drammatico equivoco.
Il Creatore allora un essere come noi o simile a noi, solo pi evoluto?
chiese conferma Nelli.
Gi, anche il Creatore sta lavorando su se stesso per il ritorno a casa, per
risalire il raggio della creazione. Provate ad osservare levoluzione negli
esseri umani: ci sono esseri pi evoluti e consapevoli, altri meno, altri
sembrano e si comportano come bestie, solo hanno sembianze umane.
Quelli pi evoluti si notano: sono pi rispettosi di se stessi e degli altri,
siano questi umani o animali, vegetali o minerali; rifiutano la violenza e

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

addirittura non la concepiscono; usano lavarsi e vestirsi sobriamente; modulano la voce con dolcezza e con toni bassi, si nutrono con moderazione, non si ubriacano, non fanno uso di droghe, mettono lintelligenza in
ci che fanno, la ragione e la parola per comunicare con gli altri; sono pi
pazienti, vivono emozioni sincere; educano i propri figli affinch loro possano intraprendere in libert la loro via evolutiva; donano loro struttura e
insegnamenti perch siano in grado di muoversi intelligentemente e abilmente sulla Terra.
S, ma considerato tutto quanto ci sta dicendo oggi, come posso provare a dare un senso alla mia vita? domand Nelli.
Caro Nelli, caro Oleg, la domanda cui ogni individuo deve trovare la
propria risposta, dove per risposta non si intende una meta, una linea da
oltrepassare, una nozione da cercare e apprendere, ma uno stato di consapevolezza da raggiungere lungo un cammino.
E qual il premio? domand ingenuamente Nelli cui fece seguito la domanda di Oleg: Perch dovrei dire che evolvere meglio che restare a
questo livello?
Ditemi: vi piace il luogo in cui siete nati?
S, anche se non ne conosco altri. rispose Nelli.
A te Oleg?
Beh se avessi la mia famiglia con me, se solo qui avessi pi comodit e
non ci fosse il costante pericolo di vita, credo che mi piacerebbero entrambi i luoghi.
Oleg, dove vivevi tu, nella tua citt, nel tuo paese, cerano pericoli? Si
uccidevano le persone per strada? La gente si drogava e si ubriacava? Per
quali motivi la gente si uccideva lun laltra? Capitava che bambini scomparissero, venissero commercializzati o addirittura violentati? Qui succede, qui sono anche schiavizzati. Esistevano solo questo tipo di coercizioni
fisiche oppure ne esistevano anche di altri tipi? In famiglia si andava daccordo? Quanto durava ununione familiare? Comera lambiente, la natura? Mangiavate cibi sani? Per alimentarvi uccidevate ancora come
facciamo noi oggi qui? Le malattie erano debellate? Prova a spiegarmi,
Oleg: perch ritenevate avanzata ed evoluta la vostra civilt se non avevate ancora risolto problemi come la violenza, le malattie, la fame e la sete? Perch ancora esisteranno nella tua epoca, guerre tra esseri umani?

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Non c bisogno che tu mi risponda perch il tuo viso parla in modo evidente; lunica differenza solo una migliore organizzazione e strumenti
pi potenti per attuarla, ma a quale prezzo in vite umane? Quale evoluzione amici miei, quale evoluzione! Ecco, questi sono solo alcuni
spunti che spiegano da soli il perch scegliere il cammino dellevoluzione personale, che equivale a contribuire allevoluzione dellessere
umano.
Cosa accadrebbe, se non seguissimo la via dellevoluzione? domand
Nelli.
Se TU non seguissi la via dellevoluzione, parla al singolare Nelli! Il cammino tuo e solo tuo. Solo dopo aver scelto individualmente il cammino,
riuscirai ad aiutare con la tua scelta il processo evolutivo degli altri esseri e
della Terra; come contribuire a riempire una ciotola: tu ci metti del tuo e
quando la somma del lavoro dei singoli superer la quantit contenibile
dalla ciotola, quando la quantit avr raggiunto la sua massa critica, il suo
contenuto inonder e contager positivamente ogni granello di terra, ogni
foglia dalbero, ogni goccia dacqua e di sangue.
Ora, per rispondere alla tua domanda: se non si risale, allora semplice:
si discende! Scendendo ci si allontana dallorigine, si fa pi debole il segnale dellorigine, si vibra di meno, si fa pi pesante la vita a causa delle
leggi cui il livello risponde. La Terra risponde a 48 leggi, trascendendo al
livello superiore ce ne sono 24 lesistenza pi leggera; pi in basso invece ce ne sono 96. Nelle forme pi basse e grevi lEgo ha il totale sopravvento, cresce la prevaricazione, la violenza, vige la legge della giungla; e
scendendo ancor pi gi c la perdita dellidentit e della consapevolezza
dEssere, decade il libero arbitrio, si vive con la prospettiva dellanimale
e poi della bestia, oppure si totalmente al servizio come il vegetale. In
verit vi una conseguenza ancor pi disastrosa e aberrante: un giorno
avverr che lumanit e la Terra giungeranno al punto di non ritorno
e pertanto si scriver il loro destino. Lumanit inizier a scindersi in due:
la pi evoluta si sottrarr alla bassa vibrazione e al ricatto delle forme
espressive dellEgo prevaricatore e insostenibile; non definibile se questa parte di umanit rester poi su questa Terra per lavorare alla sua rigenerazione o migrer su altro pianeta in grado di vibrare maggiormente.
Chi invece non sar sufficientemente evoluto e consapevole, raggiunger

328

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

lo stato dei non evoluti andando ad abitare un pianeta conforme alla sua
bassa vibrazione, qualora gli evoluti restino per la rigenerazione delle
Terra, per ricominciare individualmente e socialmente il lento processo
evolutivo che li riporter, dopo millenni, allo stesso appuntamento. La lezione non cambia: i bocciati agli esami saranno destinati a ripetere la
scuola.
Oleg stette ad ascoltare domandandosi quanto potessero essere vere quelle
parole. Lui aveva una visione della storia del mondo pi estesa del Maestro
di oltre cinquecento anni; comprendeva che le affermazioni di Painalli erano profetiche e rispondenti alla verit storica; le altre invece sollevavano in
lui ragionevoli dubbi, perch levento di scissione non era ancora avvenuto
negli anni duemila, seppure si stavano gi sviluppando correnti di pensiero
sulla vita sostenibile e consapevole, ecologia e sana nutrizione. Ma se Painalli era stato profetico su alcuni argomenti, perch non sarebbe dovuto
esserlo anche su tutto il resto? Oleg ricordava che nel suo Tempo il cambiamento di stato della Terra era percepibile da molti e denunciato anche
dalle cronache dei Media: devastanti smottamenti terrestri e terremoti, tsunami e alluvioni, repentini cambiamenti climatici, crisi finanziarie, aumento
della violenza sociale. Poteva la Terra allora trovarsi sullorlo del grande
passaggio vibrazionale?
Mentre Oleg si arrampicava lungo le sue ripide riflessioni, Nelli preoccupato
si rivolse al Maestro, chiedendo: Cosa devo fare per potermi allineare alla
volont di Dio e quindi iniziare a percorrere il cammino di ritorno a casa?
Ricorda, Nelli:

Mario Gherlone

Il destino si scrive ogni istante della vita,


grazie alluso che si fa del proprio libero arbitrio,
grazie alluso che si fa delle Leggi, e quindi
grazie a Dio.

Maestro! interruppe Oleg scusandosi con Nelli Mi permette una domanda? Quando dovrebbe avvenire il passaggio di stato della Terra? In
quale epoca o data?
Per quale motivo ti interessa?
Credo che uninformazione cos importante sarebbe indispensabile per il
mio ritorno a casa.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXIX

329

Non so se tornerai da dove sei venuto; potrei mettere a rischio la tua


vita rivelandotelo. Se tu usassi questa informazione in modo indiscriminato, sbandierando ai quattro venti la fine dei tempi o lavvento di nuovi
tempi, potresti essere rinchiuso e considerato un pazzo pericoloso; nella
migliore delle ipotesi non verresti capito e saresti tacciato dessere un catastrofista, un rivoluzionario e non un evoluzionista. Terminata la sua
arringa, Painalli lasci cadere tutti i muscoli facciali e socchiuse gli occhi
come se fosse in attesa di una risposta dal proprio io interiore; dopo un
breve istante disse: Va bene. Te lo dico, ma dovrai fare molta attenzione. Qualunque cosa tu decida di farne, lEgo ti distrarr e tenter di farti
dimenticare, lo far in molti modi: ti sar offerto potere e denaro da
alcuni per essere al loro servizio, lusinghe e notoriet mercenaria da altri, critiche e condanne da coloro che si contrapporranno alle idee che
esporrai poich toccherai i loro interessi; cos facendo resterai incatenato energeticamente, mentalmente e fisicamente, arrestando il tuo processo evolutivo personale; rischieresti altres di generare una diffusa
credenza probabilistica basata su uninterpretazione errata delle tue parole, e cos ti renderesti responsabile daver deviato il percorso evolutivo di
molta gente. Potresti anche rischiare la tua vita cadendo vittima di fanatici fondamentalisti. chiaro ad entrambi il mio avviso? Nelli, sto parlando a Oleg, ma siccome sei presente ti rendi responsabile anche tu
daver ascoltato.
S, Maestro. risposero i ragazzi.
Allora ascoltate bene; esiste una profezia, attribuita ai Maya, ma di fatto
stata tramandata nel tempo fin dallepoca dei nostri Progenitori: secondo
questa profezia il punto di non ritorno coincider con 13 Tun, ossia 13 anni, dopo la fine del calendario di Lungo Computo dei Maya, secondo il
tuo modo di calcolare il tempo il 21 dicembre dellanno 2012, ma tutto
inizier a manifestarsi in modo palese gi trecento lune prima della fine
del calendario Maya, quando il vostro anno indicher lunit e dopo un
conto alla rovescia.
Ehm, sar il 1987? si domand Oleg borbottando con se stesso.
Ci che accadr alla razza umana dipender dalle sue intenzioni e azioni,
da come giunger allappuntamento; la profezia parla di un forte cambiamento e di un principio di scissione dellumanit, ma non dice come gli

330

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

eventi si susseguiranno, poich saranno soggetti alla risultante delle forze


generate dai liberi arbitri esercitati dai singoli nel tempo. Cosa accadr nel
tempo ai singoli dipender dalle scelte dei singoli stessi

Mario Gherlone

Il tempo percepito sar accelerato, gli uomini e le donne saranno


costretti, distratti, corrotti, controllati e imprigionati mentalmente. Molti perderanno la loro instabile sicurezza e altri lorientamento. Lunit che a macchia di giaguaro si stava formando qua
e l, anch'essa sar soggetta ad azioni di forza per essere
smembrata e dispersa, e lindividuo perder la direzione delle
stelle. Non ci sar pi tempo. Il nervosismo di vedersi sottratta la
vita materiale per alcuni e la vita sociale per altri, imperer incendiando reazioni incontrollabili emotive e fisiche nei singoli e
nelle masse. In questo stato di vita alterato, indotto da poche
teste e sostenuto inconsapevolmente da molte, lumanit e il singolo individuo saranno posti di fronte ad una scelta che li divider popolo da popolo, individuo da individuo, famiglia da
famiglia, fratello da fratello... La scelta non sar una singolare
azione, l'esame di un giorno, ma la risultante di scelte che ognuno sar richiamato a prendere quotidianamente in ogni ambito di
vita e ad ogni livello... scelte ammorbate da condizionamenti inconsapevoli o consapevoli, da ricatti o rassegnazione, ognuno
sollecitato nel suo punto pi debole... oppure... oppure decidere in modo rispettoso, consapevole, responsabile e determinato
di optare per scelte che orientino verso la libert dell'Essere e
degli Esseri.

Non mi sembra che Lei mi abbia svelato nulla di cos come dire segreto, pericoloso e trascendente. osserv Oleg con aria di sufficienza.
Il Maestro oscur allora il suo viso e replic: Aspetta che i tempi giungano
al termine e scoprirai il significato delle mie parole. Poi rilassando nuovamente il viso si rivolse a Nelli. Ora vengo alla tua domanda, Cosa puoi fare tu?: trovarti qui e ora, conoscere te stesso, ascoltare queste strane lezioni
e se vuoi, metterle in pratica ogni giorno per giungere alla consapevolezza,
senza trasformare le mie parole in credenze e renderti dipendente dalla mia
presenza vedendomi come un illuminato. Questi sono i primi passi. Oggi lo

CAPITOLO XXIX

331

farai insieme a me, domani giunto ad altro livello potrai essere accolto da un
altro Maestro che ti insegner altre sue pratiche. Nel frattempo ti accorgerai
senza che nessuno te lo dica, di trovarti lungo il cammino di ritorno a casa,
lungo il raggio della creazione.
Il cammino personale, individuale, non possibile compierlo in compagnia anche se potrete avere compagni di studio e lavoro e/o compagne di
studio, lavoro e di vita. Anche io mi trovo lungo il mio processo evolutivo;
anche io ho bisogno di lavorare su me stesso, ogni giorno; ed per questo
che nel corso dellanno mi concedo uno o pi periodi per stare solo con me
stesso e per incontrare la mia guida spirituale, il mio Maestro, il quale a sua
volta sul cammino da pi tempo.
Volete sapere qual la magia che si genera lavorando anche solo su se stessi, senza piccole o grandi missioni nelle quali potersi perdere?
Evolvendo individualmente, anche senza volerlo
e senza esercitare una qualche forma di influenza coercitiva sugli altri, sia lambiente pi prossimo, sia le persone, le piante e gli animali, ne
resteranno positivamente influenzati, iniziando
anche loro a migliorare, a crescere ed evolvere.
Ecco come si fa a cambiare il mondo: solo
cambiando se stessi.

Mario Gherlone

Si fatto tardi! Abbiamo anche saltato il pasto di mezzogiorno, segno


che gli argomenti sono stati cos interessanti che nessuno di noi ha sentito i
morsi della fame anche la pancia stata interessata dallevoluzione. disse Painalli scoppiando in una fragorosa risata. Pi tardi faremo una piccola interrogazione di verifica, riepilogativa di quanto fino ad oggi avete
appreso e termineremo cos la giornata. Fame?
Con queste notizie mi si chiuso lo stomaco. esclam Oleg.
Io invece ho molta fame! replic Nelli.

Mario Gherlone

333
Per vivere occorre trovarsi nel qui e ora,
espandendo quei brevissimi momenti
in cui siamo presenti a noi stessi e allesistenza.

Mario Gherlone

uongiorno a tutti, avete dormito bene? Oggi parleremo dellIo e


del tempo. LIo unentit che inizia a generarsi intorno al nostro
essere dal momento della nascita, pertanto chiaro che lIo non siamo
noi, non lEssenza, non lessere spirituale che vive lesperienza terrena. Il mondo per la manifestazione dellIo. LIo ha creato questo
mondo cos come lo vediamo e inizia ad impadronirsi dello spazio intorno alla nostra Essenza limitando la nostra Presenza, dicevo, fin dalla nascita, allo scopo di farci diventare un suo strumento di espansione: lui
da solo non pu nulla, pu operare solo attraverso di noi, attraverso la
nostra mente e il nostro corpo. Tutto quanto stato creato ha avuto origine nella mente mediante lopera di un condizionamento chiamato desiderio. La mente il mezzo individuato e manipolato dallIo per
appagare la sua avidit, per raggiungere i suoi scopi. LIo vive per accumulare e pertanto vive costantemente nel passato; non conosce il presente e non pu percepire il futuro. Il suo desiderio proiettato allespansione si soddisfa solo quando, avendo ottenuto, vede tutto ci nel suo
passato. Il passato passato, morto; il futuro non esiste ancora; il presente non riesce a viverlo poich inafferrabile, secondo il suo modo di
operare e pensare.
Provate ad esaminare i vostri pensieri: sono tutti nel passato; quando pensate siete nel passato, utilizzate immagini suoni e sensazioni registrate in
voi chiss quando, fosse anche un istante fa; trattandosi di passato cosa
morta, voi pertanto in quei momenti non esistete, siete morti perch siete
assenti nel presente.
Il futuro: quando vi proiettate nel futuro, che non esiste ancora, lo fate utilizzando e assemblando un insieme di elementi conosciuti nel passato, basate tutte le vostre proiezioni sulle esperienze passate cercando una nuova

Mario Gherlone

334

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

composizione; tutto ci non altro che un riciclo di cose morte, pertanto


anche cos non esistete, siete morti.
Per vivere occorre trovarsi nel presente, nel qui e ora, espandendo quei
brevissimi momenti in cui siamo presenti a noi stessi e allesistenza.
Maestro una domanda: disse Lev quando si creativi, si inventano
cose nuove, con funzionalit nuove che migliorano lessere e la vita, quindi
non dei bizzarri ricicli del passato, possiamo dire di essere vivi almeno in
quei momenti?
Se la creativit segue un processo legato alla connessione con se stessi e
con il cosmo, non al furbo e sterile riciclo, allora nellistante dellispirazione
e dellilluminazione si presenti, e quindi s, si vivi. Nel momento in
cui invece dovesse entrare in gioco la ragione, lanalisi e il giudizio, si ricade
nel passato e quindi si torna ad essere morti.
Ho limpressione che la parola morte vi turbi. La morte certamente una delle paure pi antiche, da quando luomo ha ricevuto la ragione e la scintilla divina. Gli animali non si preoccupano della morte, se non per conservare la
specie, e se osserviamo ad esempio il comportamento delle prede, potremo
osservare che arriva un momento in cui questa si lascia afferrare, si lascia morire come se accettasse la sua missione di nutrimento per unaltra specie; si arrende al suo destino. Luomo no, luomo ha lEgo, ha lio che gioca ben altro
ruolo, iniettando nella mente la paura di perdersi, di non esistere pi. In realt lunico che muore lEgo, mentre sappiamo che lEssenza non muore, trasforma la sua manifestazione ed evolve. Il Maestro si chin e prese due
pugni di terra e li mise in una scodella; quindi si alz e prese da un cesto della
frutta, un vegetale verde, una pannocchia di mais e infine dellacqua. Vedete
tutto questo? Fece tutto a pezzettini con una pietra tagliente, quindi lo mise
nella scodella di legno e inizi a pestare il tutto con una pietra stondata in
punta, creando una poltiglia; terminato, prese limpasto e inizi con le sue
mani a dargli la forma di un pupazzo, mostrandolo a tutti. Questo quanto
realmente vedete riflesso nel lago quando vi guardate. Questa la materia di
cui siete fatti toccandovi. Lessere umano ed ogni altro essere vivente fatto
di questo, ma non questo! Impastare e dare forma alla poltiglia quanto
accade nel ventre caldo delle madri, questo il ruolo sacro delle madri: assemblare la materia prendendola dagli alimenti, creare il veicolo per ospitare
la scintilla divina che dar vita alla materia, il veicolo nel quale ognuno di noi

Mario Gherlone

CAPITOLO XXX

335

entrato per muoversi ed entrare in comunicazione, per fare esperienza su


questa terra, in questa dimensione.
Chi non osserva e non si sforza di comprendere la verit sul mistero della
vita e della morte, indotto a basare le proprie aspirazioni, le proprie emozioni, la propria vita, sulle informazioni appositamente deformate e proposte dalla societ dei poteri basata sullegemonia dellEgo. Questo povero
Essere, conteso da tutti e soggetto a costanti influenze, un predestinato a
soffrire, a vivere con la paura di perdere se stesso, in quanto si identifica
con la materia accumulata. Forse lEgo nel suo profondo sa che con la morte perder ogni cosa e che, per riottenerla, dovr riconquistarsela nella successiva vita in condizioni differenti. Forse alcuni Ego conoscendo la legge
della reincarnazione aspirano ad eterne fortune e incontrastati poteri procreando generazioni di figli e confidando nella rinascita lungo la loro linea
di discendenza, riappropriandosi cos di diritto sia della posizione dominante che delle cose, ma non cos semplice. E qualora cos fosse, quellindividuo si sarebbe autocondannato insieme a tutti i suoi discendenti,
incatenandosi eternamente a questa Terra, nella sofferenza e nel dolore,
nella paura e nellangoscia di perdere tutto, nella lotta per lavere e nellillusione di essere, senza alcuna possibilit di trascendere la sua esistenza ad
un livello di vita superiore. Avete mai osservato la vita delle persone economicamente ricche e potenti, sul piano orizzontale? Per voi sono felici? Sono costretti a vivere sempre allerta, a uscire scortati, a guardarsi bene anche
dai parenti stretti, ad avere degli assaggiatori per paura desser avvelenati,
ad avere guardie che proteggano i loro averi, a fare accordi e alleanze, a nascondersi, a vivere sostanzialmente soli in una gabbia doro, magari circondati da cortigiani ruffiani e opportunisti, da giocolieri e prostitute.
Arriver un tempo in cui terminer questa epoca; allora sar difficile evadere da quella prigione doro, soffriranno e si dispereranno della dispersione
dei loro averi e delle loro illusioni. Chi invece osserver e intender la verit tentando di comprenderla, riuscir allora a non aver paura della morte;
in un dato momento della vita arriver anche a desiderarla, consapevolmente, come strumento di rigenerazione o di riposo dalla materia logorata
dal tempo, ossia il corpo fisico; o magari perch le esperienze e levoluzione
realizzabili in un determinato corpo si saranno compiute e pertanto la morte rappresenter la naturale necessit di trasformarsi per continuare il cam-

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

mino evolutivo, attraverso un altro mezzo, unaltra esperienza in altro luogo e in altre circostanze.
Maestro, allora per evolvere necessario cambiare corpo e pertanto morire alla vita precedente?
Grazie Ollin per la tua domanda; molto importante perch dentro la tua
osservazione c il segreto della sana longevit: nellUniverso tutto ha un ciclo la Legge; ma qualora un individuo riuscisse a rinnovarsi continuamente nello spirito e nella mente, dico continuamente, il suo corpo non
invecchierebbe alla velocit delluomo addormentato. Questo legato al potere insito nellEssenza che, per evolvere, ha necessit di vivere la vita da tante prospettive, attraverso varie esperienze e identit, passatemi il termine.
La mancanza di esperienze ed evoluzione nella vita di una persona cristallizza il suo corpo e la sua mente indebolendoli gradualmente, rendendoli deperibili e rapidamente mortali. LEssenza arriva quindi a richiedere un nuovo
corpo e una nuova mente perch quelli attualmente al suo servizio non sono
pi in grado di proseguire il cammino. S, avete sentito bene: lEssenza richiede un nuovo corpo e una nuova mente quando questi non siano pi capaci di compiere la missione. Se invece nelluomo ci fosse continua e
consapevole trasformazione, un susseguirsi di innovazioni del proprio pensiero, delle proprie aspirazioni, del proprio modo di sentire, vedere, udire
e di connettersi con lambiente, allora quella necessit di rinnovamento,
normalmente attuata tramite il lascito di un corpo e la rinascita in un altro,
verrebbe assolta e soddisfatta mediante una stessa vita. In poche parole verrebbe a cadere la necessit dellEssenza di cambiare veicoli fino anche a vivere due, tre vite in un unico corpo.
Bene ragazzi, sento un silenzio tombale in questa sala; siete vivi, siete morti
o state riflettendo? Ahahahah termin divertito il Maestro. La sala dette cenno di vita mantenendo rispettoso silenzio, per non perdere il senso
delle parole pronunciate, per farle penetrare nelle menti e nella carne facendo fiorire in ciascuno una nuova consapevolezza di s.
Maestro, posso fare una domanda?
Certo, Chimalma.
Lei ha parlato di prigione: come posso rendermi conto di vivere in una
prigione?
Commetterei un errore se ti rispondessi in modo esplicito; meglio per te

CAPITOLO XXX

337

se riuscirai a rendertene conto da solo, osservando. Poi rivolgendosi a tutti:


Posso per disegnarvi i cinque terrazzamenti mentali principali, che sottendono altri, corrispondenti alla mappa generale interna di ogni persona, con
la quale questa si muove o viene mossa. una scala logica di cinque livelli
che potrei disegnare anche a cerchi concentrici, ma preferisco usare la piramide perch trasmette meglio il potere gerarchico che hanno luna sulle altre.
Questi terrazzamenti vi consentono di leggere le relazioni dirette tra i fattori
interni ed esterni dellessere umano, in ogni ambito della vita di una persona.
Spiritualit
Identit
Credenze e Valori
Capacit
Ambiente e Risultati

Linfluenza tra i cinque livelli molto potente nella direzione dallalto verso
il basso, ossia ogni azione o alterazione provocata ad uno di questi livelli influenzer in modo determinante, pi o meno stabilmente, i livelli inferiori.
Se aprite gli occhi e osservate, si intuisce allistante lincredibile potere che
hanno i primi tre livelli in alto e come gruppi di uomini li usino per muovere le masse. Osservate le parole e le azioni di un politico, un religioso, un
commerciante, un oratore, un maestro, un curatore, un capo guerriero motivatore, uno stregone guaritore ciarlatano. Dove invece pensa di agire la
gente per ottenere risultati diversi? Agisce solo sulle capacit, ignorando il
loro potere limitato, essendo fortemente determinate dalle credenze e dai
valori. Il mio vecchio Maestro diceva:

Mario Gherlone

Se credi di non poter fare una cosa, hai ragione; se credi di poter fare una cosa, hai ragione.

Tenete a mente lo schema a piramide: se una capacit entra in conflitto con


una credenza, vince la credenza; mi spiego meglio con un esempio: se dovete imparare qualcosa, ma la vostra mente crede di non avere lintelligenza o
le risorse o la forza per farlo, la vostra profezia si avverer. Un altro esem-

Mario Gherlone

338

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

pio pi estremo affinch comprendiate meglio il concetto: se una persona


che ammirate tanto e considerate il vostro maestro di vita, vi dicesse: Tu
sei il figlio prediletto di Dio e tuo padre ti ha inviato sulla Terra per conquistarla e portare ordine sul pianeta., cosa sareste in grado di organizzare
per compiere la missione? Quale energie sentireste dentro? Quale determinazione avreste? Chi potrebbe farvi cambiare idea? E se invece uno vi dicesse che siete figlio di un schiavo e miserabile, e questi ti dicesse: Sei nato
per conquistare il mondo e portare ordine sul pianeta., voi sentireste la
stessa forza, intelligenza e determinazione per perseguire la missione?
come cambiare lidentit di una persona, disse un allievo di conseguenza creeremmo in noi una credenza specifica, adotteremmo valori congruenti, pertanto svilupperemmo grandi capacit e otterremmo i risultati
desiderati, influenzando direttamente o indirettamente lambiente.
Esatto, ben detto. Pensate che risultati si possono avere sui bambini. Se
usassimo questa informazione, cresceremmo una generazione di uomini e
donne con grandi capacit di migliorare la condizione umana oppure di
distruggerla, perch ogni informazione pu essere usata a fin di bene o a
fin di male: un coltello pu tagliare il pane, ma pu anche ferire finanche
uccidere.
Ma certo! Ora ricordo dove ho gi sentito la sua storia
Di cosa parli, Vasily? chiese Lev.
Parlo di Aristotele e Alessandro Magno; non un esempio estremo ci
che ha detto, realmente accaduto. Peraltro questo racconto anche un
esempio chiaro di effetto Pigmalione, che ora non sto a dirvi. Bene, la storia
narra che Filippo II il Macedone, un potente Re vissuto centinaia di anni
fa nel sud del continente dal quale proveniamo, aveva un figlio di nome
Alessandro. Filippo voleva che suo figlio ricevesse uneducazione greca e
pertanto chiese ad Aristotele, il pi grande Maestro e filosofo dellepoca e
forse di tutti i tempi, dessere il precettore di suo figlio nelle scienze, nella
medicina, nelle lingue, nelloratoria e nellarte. Aristotele accett solo ad un
patto: Alessandro doveva credere di non essere figlio di Filippo e Olimpia,
ma figlio del Dio Zeus e che i suoi genitori fossero solo adottivi sulla Terra.
Filippo accett e Alessandro inizi la sua iniziazione con Aristotele, il quale
cambi di fatto la sua identit facendogli credere, appunto, dessere figlio
di un Dio e di avere una missione sulla Terra. Alessandro crebbe e divent

Mario Gherlone

CAPITOLO XXX

339

il pi grande Re e stratega di guerra dellepoca, conquistando unimmensa


parte del pianeta, dalla sua terra fino a spingersi nel cuore del continente
chiamato Asia.
Bene, Vasily, grazie per il tuo contributo. stato utile anche per me apprendere le origini della storia di Alessandro Magno.
Il Maestro fece una pausa per lasciare metabolizzare a tutti questa importante informazione per poi proseguire la lezione con gli esercizi quotidiani.
Ora, sempre in silenzio, prendete le vostre stuoie e le vostre coperte e
facciamo le stimolazioni musicali; al termine vi dar nuovi esercizi e quindi
potremo andare al pasto di mezzod.
Mentre i ragazzi prendevano ciascuno le proprie cose, sdraiandosi con la
testa orientata verso nord, entrarono i musicisti che come di consueto si
posizionarono alla destra e alla sinistra del gruppo. Stavolta cerano solo
flauti, ocarine, strumenti a corda e qualche sonaglio fatto di piccole conchiglie. Terminata la stimolazione, il Pescatore si avvicin ai tre fratelli e disse:
Occorre accelerare il passo, nei prossimi giorni dovete intensificare gli
esercizi, non c pi molto tempo; vostro fratello si sta trasferendo a sud
della Citt Sacra.
Ha notizie di Oleg, Maestro? esclam Vasily.
Come lo sa? aggiunse Evgeny.
una sensibilit che si sviluppa con gli esercizi della scuola, con il tempo.
Adesso non importante. Vi dico che lui sta bene, sta andando a sud, si sta
allontanando da noi, quindi occorre tener conto del fattore distanzatempo. Stasera parler con il vostro Maestro e studieremo una strategia.
Una strategia per fare cosa? Non capisco. intervenne Lev con voce
intimorita.
Gli eventi si devono ancora definire, pertanto abbiamo ancora del tempo
per raggiungere la sufficiente preparazione. Voi continuate gli esercizi intensificandoli. importante.
Cosha intenzione di fare? insistette Lev.
Il Maestro allora disse: Quando un raggio di sole toccher il cammino di
vostro fratello, illuminando il suo destino, le nubi si diraderanno anche su
di noi, offrendoci la visione di come agire e misurando il tempo a nostra disposizione. Fino ad allora abbiamo il dovere di prepararci al meglio e rapidamente.

Mario Gherlone

340

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

La sera il Pescatore and a trovare il Maestro nella sua abitazione.


Prendi con me una tazza di cioccolata? disse Tonatiuh.
Con piacere. rispose il Pescatore.
Mentre gustavano la loro bevanda calda, il Maestro rifer che un suo ex allievo, proveniente dalla citt e in contatto con il Maestro Painalli, aveva saputo
che lo straniero sarebbe stato mandato a sud-ovest della citt, alla Scuola dei
Guerrieri Aquila e Giaguaro, per ordine del nuovo Imperatore in persona. I
due sospettavano che al di l della preparazione nella scuola, lImperatore
avesse in serbo per il ragazzo qualcosa di pi che fare il guerriero.
Axaycatl molto astuto e ha grande visione. disse Tonatiuh Intuisce
che il ragazzo ha conoscenze che possono offrirgli vantaggi; per accoglierlo
a corte come Consigliere deve prima fidarsi di lui e metterlo alla prova, poi
sottoporlo a prove pubbliche per essere accettato dal Gran Consiglio. Axaycatl deve anche evitare di infrangere le Leggi, di offendere il Sacerdote
Supremo dellOrdine, Tlacalel, e deve considerare le invidie del Sacerdote
della citt e degli altri nobili.
Mmm, pensi quello che penso io? chiese il Pescatore con aria preoccupata sollevando lo sguardo dal fumante e profumato cioccolato, guardando negli occhi Tonatiuh.
Credo proprio di s: qualora si apra quel cammino, dovr superare se
stesso, se vorr sopravvivere.
Come suggerisci di agire con i tre fratelli?
Dovranno lavorare di pi e in modo diverso: la mattina dovranno fare attivit fisica per rinforzare il loro corpo, e il pomeriggio verranno alla scuola
per gli studi, mentre la sera tu ed io ci alterneremo per farli esercitare sullaccrescimento della loro energia. Acceleriamo anche il processo di purificazione dandogli da subito, tutti i giorni, lacqua sottile della F on te di Vita
A cq ua Rea l e; direi anche di dare disposizione per costruire il Temazcal.
Pensi siano pronti per ricevere il primo grado?
Sai bene che occorrerebbero tre o quattro lune, ma non c pi molto
tempo.
Va bene, tra sette giorni iniziamo con il nuovo programma. concluse il
Pescatore.
In silenzio e attenzione sorseggiarono la bevanda; al termine il Pescatore si
alz, ringrazi il Maestro per lospitalit e salutando lasci la casa.

341
Ricorda che quanto ti stato dato,
potr esserti tolto dalluomo o dalla vita.

Mario Gherlone

ome stabilito dal cerimoniale, nei giorni seguenti lImperatore sal al


trono come Painalli aveva spiegato, richiese anche il sacrificio sullaltare di venti uomini prigionieri per ingraziarsi gli Dei e consacrare
levento, ma Oleg, Nelli e Painalli non vi assistettero.
Allora Oleg, Nelli, come proseguono gli studi? Tra pochi giorni si compie la vostra prima luna. chiese Painalli quando i ragazzi giunsero da lui
la mattina.
Bene, ma siamo preoccupati per la nuova guerra voluta da Axaycatl contro Mi chi hu ca n .
S, lImperatore ha voluto questa guerra, come primo atto per ingrossare
gli approvvigionamenti di pesce e impadronirsi delle fertili vallate, visto
lapprossimarsi di un periodo di carestia. Sostiene che sar rapida, poich si
tratta di una popolazione non guerriera e poco organizzata, fatta di pescatori e contadini. Lobiettivo delle guerre prosegu Painalli non solo
sconfiggere e umiliare le popolazioni, ma assoggettarle allImpero con lobbligo di pagare tributi con le loro risorse e coltivazioni, e prestare intere legioni di uomini da unire alle fila dellesercito dellImpero.
Le voci che girano dicono che stanno per riscontrando una resistenza
inaspettata: si dice che i contadini e i pescatori abbiano armi segrete in grado di spezzare quelle dellesercito dellImperatore. disse Nelli.
S, cos . conferm il Maestro.
Che sorta di armi possono mai avere? chiese Nelli.
Painalli si mise a sedere. Non so esattamente che tipo di armi posseggano.
Vi ho raccontato che alcune discendenze dei Progenitori si nascosero per
sfuggire alla persecuzione dei grandi poteri, ricordate? Bene, nelle prossimit di quel villaggio vive in pace una di queste, che in vista dellaggressione di
Axaycatl, potrebbe avere loro concesso la conoscenza della lavorazione di

342

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

un metallo pi duro del rame e dellossidiana. Sono certo che gli attacchi saranno respinti e sono altrettanto certo che la guerra sar rimandata. Axaycatl mander allora qualcuno per infiltrarsi e scoprire il segreto della loro
forza, organizzando nel frattempo altre guerre verso i popoli con i quali loro
commerciano, al fine di isolarli. LImperatore ha bisogno di risorse per sfamare il suo popolo e superare la carestia; carestia che voi qui dentro le mura
non notate perch ci troviamo nelle prossimit del Palazzo e della nobilt,
ma fuori le mura pi visibile, soprattutto lontano dal lago e dalla Citt
Sacra.
Davvero l vive uno dei nostri progenitori?
Ho detto progenitore, ma un discendente della dinastia di coloro che rimasero per aiutare lessere umano nella sua evoluzione.
possibile conoscerlo? chiese Oleg.
Ti sembra ragionevole avvicinarti a quelle terre in questi momenti di scontri? Rischieresti di cadere ucciso da qualcuno. No, non proprio il momento
giusto; inoltre essendo la tua richiesta dettata dalla sola curiosit, lincontro non troverebbe motivo daver luogo, anche se fossimo in tempo di
pace. Sapete cosa vi dico? Oggi faremo lezione camminando; non preoccupatevi della gente, sar presa da distrazioni, affanni, prigioniera delle
sue illusioni; le persone vi vedranno e un istante dopo si dimenticheranno
di avervi visto. Oggi cammineremo tra loro osservandoli ed osservandoci.
Uscirono di casa e presero la direzione del centro; dopo poco il Maestro
inizi a dire: La disillusione il pi grande dono che io possa darvi.
Ascoltate e guardate la gente, dal bambino allanziano, prestate bene attenzione alle loro parole, ai loro atteggiamenti, ai loro stati emozionali reattivi, alle loro vite:
Se non ottengono ci che vogliono, soffrono;
se ottengono ci che vogliono, soffrono
perch non esattamente come pensavano;
e infine soffrono perch non possono averlo
per sempre.

La vita in verit non affatto sofferenza; ma pu essere vissuta come tale a


causa dei numerosi attaccamenti. Molti non si rendono conto che lUniverso in costante movimento e pertanto in costante cambiamento; siamo cir-

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXI

343

condati da esempi che ci trasmettono questa verit; eppure pensiamo di essere diversi: la natura cambia, i fiumi cambiano, il cielo cambia; anche le
montagne sono esseri viventi che cambiano, solo che lessere umano non
arriva a percepirlo, perch il loro ciclo superiore alla durata della vita di
un uomo, dieci-cento volte e oltre. Luomo si accorge della loro esistenza
solo quando si verifica un terremoto, unesondazione o uno smottamento;
se poi questo avviene in prossimit di unarea abitata, luomo assume la
pessima e arrogante abitudine di dichiarare che si tratta di un disastro imprevedibile o di un castigo di Dio. Guardate ragazzi: tutti coloro che qui
vedete per strada affannarsi, incluso voi, vorrebbero che le cose una volta
afferrate rimanessero in loro possesso e in quello stato per sempre; non mi
riferisco solo alle cose materiali, ma anche agli affetti, alle persone amate.
Voi forse pensate che lamore di una persona debba restare congelato come
nella fase dellinnamoramento, mentre anchesso matura, quindi muta,
cambia la sua forma dessere e di manifestarsi.
La mente vi tradisce, la mente mente: se siete addormentati, vi rende inconsapevoli del cambiamento in atto e quando si verificano momenti critici
e di particolare attrito, richiama reattivamente il passato nel tentativo di ristabilire lordine delle cose, perch nulla cambi. La vostra mente il vostro
primo nemico o il vostro primo alleato: dipende se vi lasciate usare, se la lasciate usare a qualcunaltro o se decidete di usarla voi, consapevolmente,
restando presenti a voi stessi, centrati.
Mentre camminavano per il mercato facendosi strada tra le mercanzie arrangiate a terra su stuoie di tessuto e di paglia, Painalli inciamp appoggiandosi a Oleg che sbilanciandosi fin su uno dei rari banchetti di pesce
facendolo cadere; nel tentativo di riacquistare equilibrio, un piede fin su
un pesce che lo fece cadere a terra tra gli altri pesci. Nelli inizi a ridere a
crepapelle, il commerciante and su tutte le furie e tutto intorno la folla osservando la scena scoppi a ridere attirando cos altri curiosi; pi la gente
rideva pi il commerciante si arrabbiava inveendo contro Oleg. Il ragazzo
stette un primo momento silenzioso per limbarazzo, poi inizi ad arrabbiarsi con il pescivendolo per la sua sceneggiata; il commerciante dapprima
si ammutol non capendo che lingua parlasse, poi guardando di nuovo il
banchetto a terra continu a sbraitare mostrandosi anche aggressivo. Oleg
allora rivolse la sua ira verso Painalli che continuava a restare fermo, senza

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

cenno alcuno di rimorso e soprattutto senza aiutarlo in quella spiacevole


situazione. Il Maestro, lasciato che il tutto giungesse al suo culmine, si avvicin al commerciante con un sacchetto contenente un quantitativo non definibile di fave di kakaw tranquillizzando rapidamente il suo animo. Il
pescivendolo allora risollev il banchetto e inizi a pulire il pesce per rimetterlo in vendita, mentre la gente torn alle proprie ansie e ai propri affanni, non trovando pi alcun motivo di assistere, ridere e chiacchierare.
Ma cosa diavolo ha combinato, Maestro?!
Non lho fatto apposta, sono inciampato e istintivamente mi sono appoggiato a te.
Va bene, ma perch non intervenuto al momento giusto per calmare da
subito il commerciante? E tu Nelli, che amico sei!? Sei rimasto l a ridere
pi degli altri.
Osservati Oleg! Osserva: cosa ti ha fatto arrabbiare? Lessere caduto, le
accuse del commerciante, lesserti imbrattato del puzzo di pesce, la mia indifferenza, oppure le risa di Nelli e della folla? Cosa ti ha fatto perdere il
controllo dentro di te? Quali di queste tue percezioni interne muovevano
pi forte le tue reazioni?
Percezioni?! esclam con animo Oleg Io sono realmente caduto! La
gente realmente rideva di me! E Lei, Maestro, stato veramente indifferente alla situazione! Queste non sono state sensazioni o percezioni, come Lei
dice!
Vedi Oleg, ascoltati osservati, anche in questo momento tu sei mosso
da forze che non controlli, forze delle quali sei ancora inconsapevolmente
vittima e prigioniero. Per questo siamo usciti oggi, per non restare seduti
ascoltando solo teoria e belle parole che carezzino il nostro intelletto e il
nostro Ego.

Mario Gherlone

A nulla serve intendere se poi non si comprende.

La pratica e lesperienza diretta sono indispensabili per giungere alla comprensione delle cose; quindi perdona lespediente e torniamo a scuola dove
ti laverai e ti cambierai la veste. Con lo sguardo imbronciato e non del
tutto convinto della spiegazione Oleg riprese la via del ritorno con Nelli e il
Maestro.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXI

345

E tu coshai da guardare?! disse rivolgendosi a Nelli.


Nulla Oleg, nulla; riflettevo anche io attraverso la tua esperienza. rispose guardando altrove, nascondendo la voglia di continuare a ridere.
Rientrati alla casa di Painalli, Oleg si ripul e poco dopo i tre si riunirono.
Allora Oleg, tutto bene? Ti sei ripulito anche dagli stati danimo che ti
hanno fatto perdere lequilibrio interiore? chiese il Maestro.
Abbastanza.
nei momenti critici, sotto pressione, che escono i condizionamenti
profondi, quelli che muovono le nostre vite. Se io ti mantenessi in totale
equilibrio e comfort, non sarei un buon maestro e non ti offrirei un buon
servizio; non impareresti nulla, non scopriresti mai le forze che agiscono
dentro di te, sia quelle favorevoli sia quelle sfavorevoli. La vita una
grande saggia, mentre noi laccusiamo di crudelt: lei quotidianamente
arriva e ci toglie questo falso equilibrio, questa nostra falsa stabilit e
certezza. una lotta continua: noi cerchiamo un centro di gravit permanente, mentre la vita ci fa incontrare persone odiose e antipatiche, in
disaccordo con le nostre idee e punti di vista, ci coinvolge in circostanze
e problemi, ci fa scivolare e cadere, sbattere la testa o ammalarci; tutto ci al servizio di altro: utile per farci riflettere, per far emergere i
nostri pi nascosti condizionamenti, le nostre prigioni senza sbarre; ci
mette di fronte a noi stessi, ci fa da riflesso come quando ci guardiamo
nel lago. Ve lo dico in altro modo: se noi fossimo freddi e toccassimo
una cosa altrettanto fredda, non ci renderemmo conto della nostra temperatura; ma se toccassimo una cosa calda, allora s; solo che quando accade ci, non vediamo e apprendiamo la lezione, ma ci concentriamo
giudicando levento esterno.
Certo che a valle di tutto, suona bene quel che dice! disse Oleg ravvedendosi della lezione ricevuta, seppur dura.
Gi, la cosa drammatica in quelle ed altre circostanze che ci identifichiamo con i nostri pensieri, e cos agendo siamo disposti a difenderli anche a costo della nostra vita e di quella degli altri; cos scoppiano le liti
familiari e tra vicini di casa; da questo deriva buona parte degli omicidi e
delle violenze; questa stessa strategia si usa per fomentare la gente e cos si
scatenano le guerre: mancanza di conoscenza e di osservazione consapevole. Questo non significa dover subire ogni angheria o prevaricazione, e che

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

non esista un modo per far valere i propri diritti; no, limportante per
agire intelligentemente, evitando di reagire.
S, ma se qualcuno attacca, indispensabile essere reattivi per difendersi e non morire. lament Oleg.
La reazione di cui tu parli, quella fisica, frutto di unadeguata preparazione del corpo controllato dalla mente:
Dove lignorante vede reazione, locchio del
Maestro vede rapidit del corpo connesso con la
mente cosciente.

E questo non condizionamento del corpo?


S, ma solo del corpo, controllato in modo consapevole dalla mente. Ora
andiamo avanti. disse Painalli Se inizi a conoscerti, a essere consapevole
di te, a conoscere i condizionamenti ricevuti, riconoscerai quelli attuati sugli altri, inclusi quelli operati da te sugli altri, e pertanto inizierai ad acquisire potere su te stesso. Schiavo dei condizionamenti non hai alcun potere,
e anzi lo lasci agli altri che ti muovono come un burattino e acquistano il
potere di farti sentire ora compiaciuto, ora rilassato, ora amato, di farti provare piacere e di farti comprare una cosa o unidea, ma anche di farti arrabbiare, di farti provare sensi di colpa, di farti sacrificare la tua vita per loro.
Diciamola cos:

Mario Gherlone

Gusterai il sapore della libert man mano


che inizierai a liberarti dalla condizione di
condizionabile.

Senza condizionamenti si pu vivere?


Bella domanda Nelli! osserv Painalli Totalmente senza condizionamenti non possibile vivere; alcuni sono indispensabili per muoverci su
questa Terra; come la funzione delle ossa e dei muscoli: servono a sostenere e a muovere il corpo; senza di loro il corpo non andrebbe da nessuna
parte. La vera malattia dellessere umano il sovrappeso, a causa delle molteplici zavorre mentali acquisite. In generale importante alleggerirsi prima
di intraprendere ogni viaggio, figuriamoci per poter seguire un cammino di
evoluzione. Cosa dire invece dei condizionamenti di cui non possiamo fare
a meno? Occorre apprendere a osservarli e poi a semplificarli; dobbiamo

CAPITOLO XXXI

347

imparare a dominarli e usarli, evitando che loro dominino noi, proprio


quel che dicevo poco fa: evitare la condizione di condizionabile.
Per Maestro, intervenne Oleg come possiamo essere certi che questa
sia la via della verit?
Comprendo la tua inquietudine Oleg; tu hai, Nelli ha, Io ho, ognuno su questa Terra ha disse il Maestro sollevando la mano sinistra e indicando: la capacit di osservare, il cuore per sentire, il corpo per provare, le
orecchie per udire, le gambe per viaggiare, una mente intelligente per analizzare e una per intuire e creare.
Tu hai tutte le risorse interne necessarie,
e anche pi, per superare ogni ostacolo,
fare ogni cosa, raggiungere ogni meta
e diventare chi tu voglia.

Mario Gherlone

Ascoltate, il Maestro spost uno dei ceppi di tronco dalbero e si mise seduto con la schiena eretta. ve la spiego in altro modo, e poi per oggi sarete liberi di andare:
Il seme non pu sapere cosa succeder, il seme non ha mai
conosciuto se stesso come pianta e non pu sapere, anche
volendo, che ha in s il potenziale per convertirsi in una splendida pianta e questa in albero da frutto. Il cammino dellevoluzione lungo e sconosciuto: per assurdo appare pi sicuro
non percorrerlo perch nulla garantito. Il seme? Molte sono
le intemperie e i corvi neri; il seme sarebbe certamente pi al
sicuro se restasse dentro la sua dura corazza, nascosto, protetto dalla terra. Ma il seme ci prova, fa uno sforzo, impegna
tutto se stesso morendo, ossia perdendo la sua identit di seme, togliendosi la dura buccia (lEgo), che la sua apparente
sicurezza, ma anche il suo grande limite; e inizia a muoversi verso lalto, verso la luce. Superata la lotta con se stesso, inizia la
lotta con la dura terra e le pietre sopra di lui, con la gramigna
e i parassiti, con il freddo e con il caldo, con la siccit e le
piogge torrenziali e infine con gli animali che vorrebbero nutrirsi di lui. Perch la terra dura? potreste domandarmi; vi
rispondo: non perch vuole essere cattiva con il seme, ma per-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

ch passato molto tempo dalla caduta del seme, e la terra


ha dovuto seguire il suo ciclo, anche lei risponde alle leggi.
Per la rinascita del seme inizia, verso lo sconosciuto, verso il
sole, attratta dalla fonte di luce, fiducioso di incontrare una
vita migliore e nuove opportunit, ma senza sapere dove.
Grande lo sforzo di cui si fa carico, ma il seme ha in s il sogno, il seme si muove, il seme diventa pianta, la pianta diventa
albero, lalbero dar frutti e i frutti genereranno altri semi che
avranno in s tutta la forza del primo.

I tre passarono altri due giorni tra gli insegnamenti teorici e pratici del
Maestro Painalli, in attesa che qualcuno arrivasse a reclamare Oleg. Una sera Painalli trattenne Oleg al termine delle lezioni per parlare con lui in assenza di Nelli.
Oleg, gli eventi che succederanno potrebbero andare oltre le aspettative.
Come spesso accade ci illudiamo di poter immaginare e programmare ogni
momento del nostro futuro, ma alla fine scopriamo di non avere avuto abbastanza fantasia quanto la vita, come tu oramai ben sai!
S, Maestro, la ascolto.
Ora, durante le nostre lezioni fino ad oggi ho omesso di parlarti di qualcosa, che per potrebbe esserti di utilit. Si tratta della connessione tra un
uomo e una donna. Mi spiego meglio: qualora dovessi incontrare la Principessa e ti trovassi in un momento di particolare attrazione e affetto, fai tesoro dellantica saggezza.
Cosa intende?
Devi sapere che la donna rappresenta ci che comunemente chiamiamo
la porta per il paradiso ed per questo che molte culture patriarcali tendono a schiavizzarla o confinarla solo al ruolo di madre, lavoratrice nei campi
e in casa. Oleg, la donna figlia della Terra, la Regina della Terra, a lei la
Terra concede tutto; luomo invece figlio del Cielo. Esattamente come la
terra accoglie la pioggia che scende dal cielo e che la rende fertile e produttiva, allo stesso modo la donna lessere ricettivo che accoglie il liquido seminale delluomo, dal quale poi genera il frutto: i figli.
Detto anche in altri termini, la donna rappresenta il piano orizzontale e
materiale mentre luomo quello verticale e spirituale; alla donna, infatti,

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXI

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affidata la crescita fisica e leducazione dei figli, alluomo la loro visione del
S e di connessione con il Tutto. Come vedi si tratta di un indispensabile
lavoro complementare, orizzontale e verticale, quello richiesto al padre e
alla madre nellallevamento dei figli; quando la linea verticale delluomo
penetra la linea orizzontale della donna, si forma la croce perfetta.
Ah! Questo dunque il significato della croce!
Non solo questo ha molti altri significati, ma non ora il luogo e il
tempo per una lezione sui simboli per comunicare con lUniverso.
Nel suo discorso, Maestro, parlava di paradiso; di quale paradiso parla?
Per caso lestasi che si prova quando?
Ascolta, Oleg, proprio questo il punto, proprio questo il Potere Femminile di cui parlo: minerali, vegetali, animali e umani, tra questi, luomo
lunico essere vivente su questa Terra che possiede per natura la capacit,
ma io direi anche il potere, di praticare lattivit sessuale senza lesclusivo
scopo di procreare; ma bada bene non sto parlando dellalternativo scopo di piacere fine a se stesso. Il paradiso generalmente inteso in questo
contesto assimilato molto banalmente a ci che si prova nellistante del
culmine del rapporto, ossia quando si oltrepassa la soglia e rapidamente si
ridiscende: no! Anzi, cos facendo, sul piano materiale, luomo perde il suo
potere, stancando e debilitando il suo fisico, annientando in pochi istanti il
suo appetito sessuale e compromettendo anche la soddisfazione della donna. Sul piano verticale, inoltre, con la perdita del liquido divino, luomo
perde lopportunit di accedere al vero paradiso, quello che consente di
trascendere il corpo e connettersi con i piani superiori, perde lopportunit
di utilizzare lenergia sessuale per trascendere il piano orizzontale e la dimensione animale dellessere umano per provare e immergersi nella vera
energia dellAmore. Quando si raggiunge tale livello di consapevolezza e
tale stato dellessere, sia luomo che la donna non vorranno pi tornare indietro; si sentiranno uomini e donne nuovi, vitali, pi completi come individui, pi completi come coppia e in comunione con il Tutto.
Maestro, sto cercando di fare uno sforzo e comprendere; Lei di fatto sta
dicendo che luomo e la donna fanno sesso animale?
S certo, nella quasi totalit dei casi. Oleg, cosa distingue luomo dallanimale nellatto sessuale? Di certo si pu affermare che lanimale ha un fine e
unattitudine pi nobili delluomo perch cerca lincontro con la femmina

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

con lobiettivo di procreare, seppur in modo istintivo per la conservazione


della specie, mentre il maschio dalle sembianze umane cerca la femmina
dalle sembianze umane, e viceversa, per motivi egoistici di piacere e per
dirla brutalmente masturbarsi nel corpo dellaltro e non sto parlando n
di prostituzione n di violenze carnali (che nel mondo animale peraltro non
esistono), ma solo di rapporti ordinari.
Accidenti, quello che dice molto spietato.
solo ci che la gente normalmente vive con la coscienza addormentata.
replic il Maestro.
Una volta mi sembra di avere letto di una filosofia chiamata Tao dellAmore;
si parlava della ritenzione del liquido seminale, di questo si tratta?
Puoi ripetere per favore la parola Tao? Non la conosco, ma ha una vibrazione sonora che si interruppe un istante leggendo il colore dellenergia
che cingeva il capo di Oleg s, si tratta della stessa cosa, della stessa
tecnologia e filosofia.
Non innaturale? E poi, non fa male ritrarsi, ossia, non fa male evitare
lemissione seminale?
Assolutamente non innaturale: si tratta di tendere alla pratica del sesso
umano e non del sesso animale nel quale, come dicevo poco fa, ci si masturba nel corpo dellaltro. Il dolore pu certamente comparire, se si pratica in modo costrittivo, con spirito di auto-violenza e senso di colpa. Diversamente, praticando in modo progressivo e naturale, si raggiunge una
connessione molto profonda con la donna superando i limiti fisici; praticare lamore in questo modo inietta pi forza e potere, sia nella relazione di
coppia sia nella vitalit delluomo, rinforzando la salute fisica e mentale.
Luomo si rigenera dellenergia dispensata dalla donna e acquisendo metodo e controllo, potr re-indirizzare la propria senza disperderla.
Caro Oleg, pensare che il rapporto sessuale sia un atto isolato o separato da
tutte le altre funzioni, pregiudica la tua giovinezza, la tua longevit e favorisce
linsorgenza di malattie di ogni genere. Praticare invece il sesso trascendente,
apre le porte alla parte divina che in te ti mette sul Sentiero Divino.
Maestro, perdoni la domanda diretta: come si pu apprendere a fare sesso trascendente?
Ragazzo mio, al principio non sar facile, per usare il tuo termine ti sembrer innaturale, a causa del condizionamento educativo che si tramanda

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXI

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e si tramandato di generazione in generazione a livello sociale; come intuirai dovrai fare molta attenzione per non incorrere in complicazioni di tipo creativo; per questo sar utile avere la totale complicit e partecipazione
della donna. Anche la donna potr scegliere di non donarti la sua energia
in modo tradizionale.
Entrambi svilupperete la visione, la concentrazione, la canalizzazione e il
controllo per trattenere e trasformare lenergia, facendola risalire lungo la
colonna vertebrale.
Come possono sostanze liquide avere la forza di risalire? Non riesco a immaginare cosa possa accadere lungo la colonna vertebrale.
Capisco Prova a immaginare che i liquidi prodotti, sotto la potente
azione del calore generato dalleccitazione dei vostri corpi, possano cambiare forma e vaporizzarsi. La vostra energia potr essere distribuita e trattenuta nel corpo sotto forma di vapore. Metaforicamente parlando, come
due ali della stessa aquila innalzerete il vostro corpo spirituale al cielo, al
paradiso. Non sar facile. anche questa una questione di autocontrollo
e disciplina.
Io ce la faccio! rispose Oleg con orgoglio e con un lieve sorriso.
S, sono certo che oggi tu ce la faccia. rispose sorridendo Painalli Ragazzo mio, ricorda che non soltanto una questione prestazionale, di orgoglio maschile, di armonizzazione del rapporto oltre che di salute; si tratta di
arrivare ad avere la padronanza della conservazione del dono dellenergia
divina. Attraverso la sua trasmutazione luomo pu acquisire maggiori poteri su se stesso, sugli altri, pu massimizzare le sue capacit intellettive e
percettive, pu ottenere maggiori benefici e risultati sul piano materiale e
pu altres evolvere, trascendere e illuminarsi.
Per, non ho ancora capito come si fa.
Allora, segui questi primi passi, poi secondo la tua esperienza andremo
avanti. Primo: comincia a lavorare su te stesso; per allenarti puoi farlo
quando fai la pip: ripeti cinque/sei volte emissione e trattenimento urina
per qualche istante. Secondo: prima di unirti alla donna, cura le situazioni
preliminari, di coccole, carezze, sguardi, parole sussurrate cos facendo
porti la donna a uno stato di eccitazione avanzato che ti fa guadagnare tempo e abilit per il passo successivo mi intendi, vero?
S, credo di s.

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Lo spero. Terzo: con progressione e garbo ti accingerai a unirti a lei


nelle diverse posizioni: partirai se possibile dalla posizione tradizionale
frontale, sperimentando la sua rotazione su se stessa, senza mai disconnetterti, mantenendoti di volta in volta attivamente nelle quattro direzioni e non distogliendo lo sguardo da lei, esercitando la tua potenza, ma
senza mai esagerare o apparire violento e insensibile. Quarto: durante il
rapporto, controlla il tuo respiro, la tua volont, il tuo ritmo e ascolta le
tue sensazioni interne. Quinto: quando sentirai dessere prossimo, senza
giungere al punto irrefrenabile di non ritorno, se senti di riuscirci e di
avere il tempo necessario, con alcune decise inspirazioni e stringendo i
glutei dovresti riuscire a fermare il flusso visualizzandolo e sentendolo
risalire il canale; diversamente esci, prima di raggiungere il culmine e
prima di doverlo fare con rapidit, prestando attenzione a non abbandonare la donna.
Oltre a non sentirti stanco, conserverai lappetito sessuale e potrai garantire
continuit e intensit al vostro momento dintimit. Nella respirazione potrete scambiarvi reciprocamente energia creando anche un circolo tra le
parti intime e la bocca, e connetterete potentemente i vostri cuori.
Caspita, Maestro, ma Lei per caso? disse Oleg con viso ammiccante.
Che domande fai, Oleg! replic con tono insieme di rimprovero e di
comprensione Painalli, che non aveva mai lasciato trasparire alcunch della
sua dimensione privata o sentimentale, come del resto si addice a un Maestro.
C solo questa tecnica oppure ce ne sono altre? incalz Oleg rapito
dallargomento.
Ascolta Oleg, fai attenzione a non intendere questa o altre tecniche solo
come strumenti di eccitazione o soddisfazione sessuale. Il corpo, se risvegliato dallessere solo un pupazzo mosso da altri e da altro, ha delle enormi
potenzialit per essere utilizzato come mezzo per elevare le proprie vibrazioni.
Va bene. Cercher di fare come Lei dice, Maestro, sempre che ci sar
loccasione con Yolihuani.
Yolihuani o qualunque altra donna sia degna di intraprendere insieme a
te il Sentiero Divino.

CAPITOLO XXXI

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La sera del secondo giorno, allimbrunire, venne un guerriero ad avvisarlo


di tenersi pronto per lalba del giorno dopo. Anche Miztla pass poco dopo e con il suo solito fare, restando sulla soglia della casa, si present dicendo: Allora straniero, ti stai facendo spazio tra noi! Non ti illudere che
tutto vada sempre bene come fino adesso. Per ora stata solo fortuna. Alla
Scuola per Guerrieri sar durissima e possono sempre accadere incidenti. aggiunse con tono ed espressione del viso poco rassicuranti.
Nelli si alz bruscamente, ma fu fermato con gesto della mano da Painalli
che disse rivolgendosi al tipo: Miztla! Sparisci da questa casa e porta i
tuoi passi altrove, o devo raccontare a chi tu sai, come sei arrivato a gestire
quella briciola di potere che ti stata concessa? Poi facendo una breve
pausa e addolcendo un poco il tono di voce aggiunse: Miztla, dai un
senso alla tua vita, usa la benedizione che hai ricevuto per migliorare questo mondo. Ricorda che quanto ti stato dato, potr esserti tolto dalluomo o dalla vita; ricorda che quando i tuoi giorni termineranno, nulla di
tutto quello che avrai preso potrai portare con te.
Vecchio, tu non sai quello che dici. replic Miztla.
Ragazzo, aggiunse Painalli tu che tutto osservi e tutto sai, rispondi a
queste due semplici domande e capirai il senso e la direzione che stai dando alle tue azioni, alla tua vita:

Mario Gherlone

Come vorresti morire?


Cosa vorresti che la gente ricordasse di te?

riflettici. Miztla sbuff e gesticol con la mano come annoiato e rifiutando il consiglio; poi, lasciando la casa disse ad alta voce: Stai allerta
straniero, stai allerta!
Oleg attese che Miztla si allontanasse e poi si rivolse al Maestro: Perch
ce lha con me, cosa gli ho fatto? Perch mi odia tanto?
Oleg caro, devi sapere che lodio ci viene insegnato: quando hai dieci anni
puoi averlo gi sentito, visto e vissuto, almeno mille volte, dipende dallambiente in cui sei cresciuto, dagli esempi che ti giungono dalla societ; lo
vivi mentre sei nella pancia di tua madre quando lei prova questo sentimento; lo senti e lo vedi dopo la nascita dai tuoi genitori, tra loro o verso gli altri; lo vedi nei tuoi vicini e tra gli amici; lo vedi pronunciato e incitato dai
grandi capi quando parlano al popolo nelle piazze; lo associ erroneamente

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

ai risultati apparenti e materiali che le persone ottengono. Inoltre qui, come


in altri luoghi della Terra, la cultura guerriera e la religione contribuiscono
in modo pesante e profondo allidentit della persona; qui come altrove si
giustificano atti di odio e violenza con argomentazioni religiose e pertanto si
impattano i due aspetti pi elevati e profondi della struttura di un essere
umano: lidentit e la spiritualit. Quando si esposti a tutto questo, lEgoodio inizia ad invadere la mente fino ad accecare il buon senso, fino a impadronirsi dellanima. Ora, sapendo tutto questo, puoi fargliene una colpa
allessere chiamato Miztla? Qualcuno gli ha rubato lanima addormentando
la sua coscienza, e da solo non pu rendersi conto e giungere alla verit.
Non per questo possiamo giustificare o rimanere passivi alle sue azioni;
quello che possiamo fare , con le buone maniere e con qualche scuotimento, riportarlo alla ragione senza attaccare direttamente i suoi valori o antivalori, i suoi miti e simboli, quelli nei quali si identifica; l che risiedono le
cause e le radici dellodio. Se con le buone non si riesce, allora occorre una
scossa per fargli vivere una o pi esperienze, diverse tra loro, che mettano in
forte discussione le sue fondamenta; ascoltatemi attentamente:

Mario Gherlone

Non c niente di meglio dellesperienza diretta


per vedere ogni cosa in prospettiva.

355
Fate attenzione a cosa portate con voi
nella vostra vita; sappiate scegliere, selezionare;
acquisite le abilit necessarie
per poter costruire quel che vi occorre.

rascorsi sette giorni, una mattina, dopo una leggera colazione con
frutta, semi e del pane di mais, il Pescatore riun i ragazzi per condurli alla fonte; lungo il cammino si fermarono pi volte ricevendo indicazione di abbattere ciascuno un albero, dopo aver opportunamente chiesto
il permesso alla foresta; ne abbatterono due ciascuno selezionando quelli
pi malati. Secondo il Pescatore era un esercizio necessario per fortificare il
fisico e allo stesso tempo servire la comunit: nei giorni a seguire sarebbero
passati per ritirare la legna e portarla alla comunit di Teotihuacn che ne
avrebbe fatto ceppi da ardere.
Avanzavano tra gli alberi della foresta, lontani dai sentieri battuti per evitare che il rumore del calpestio dei cavalli, i nitriti e la loro presenza attirassero lattenzione.
Ma quanto dobbiamo restare in quella scuola? Ormai sappiamo abbastanza per poterci integrare. lament Lev spezzando il silenzio Abbiamo imparato tutto quel che c da sapere sulla storia del posto, le origini
dellessere umano, i suoi limiti e poteri; se inoltre aggiungiamo quanto gi
sappiamo dalle nostre esperienze e studi al nostro Tempo, conosciamo la
storia fino agli anni 2000, e potremmo noi insegnare loro
Ssss interruppe il Pescatore
Osserva come nessun altro osserva e
saprai quel che nessun altro sa.
Mario Gherlone

Fece una pausa e poi aggiunse:


Quello che sai quello che sai,
quello che fai con quello che sai
pi importante.

Mario Gherlone

356

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Si trovavano a circa mezza giornata di passo a cavallo a nord di Teotihuacn, gi in prossimit della fonte, quindi il Pescatore decise di fermarsi.
Fermiamoci qui, facciamo una pausa e leghiamo i cavalli a quellalbero.
Siamo arrivati? domand Vasily.
Il Pescatore fece finta di non sentire. Senza allontanarvi troppo, scegliete
dalle 10 alle 12 pietre che abbiano un significato per voi e portatele qui.
I tre si guardarono e Vasily aggiunse: Non capisco, non dobbiamo arrivare alla fonte?
Fate ci che vi ho detto! rispose il Pescatore in modo fermo, ma senza tono di rimprovero.
I ragazzi si allontanarono verso tre direzioni distinte e dopo poco, facendo
avanti e indietro dal posto dove si erano fermati, raccolsero quanto gli era
stato indicato. Il Pescatore avvicinandosi a ciascuno osserv i tre gruppi di
pietre, ne tocc alcune e compiaciuto disse: Bene, avete fatto un ottimo
lavoro; immagino che le vostre scelte siano state tutte giustificate da una ragione o una sensazione
I tre annuirono contenti in silenzio, osservandosi luno laltro.
Perfetto! Qui ci sono 3 sacche; ognuno di voi ponga le proprie pietre in
un sacco, prenda il proprio cavallo e si avvii in silenzio seguendomi verso la
fonte.
Lev sottovoce disse: Sar un esercizio alternativo al tagliare la legna!
Forse osserv prudentemente Evgeny.
Ehi, Vasily, disse il Pescatore prendi questa pietra, molto bella.
Grazie, Maestro.
Si incamminarono, ciascuno con il proprio sacco sulle spalle e guidando
il cavallo con le briglie; il Pescatore invece non portava nulla con s.
Lungo il cammino la stanchezza alle braccia e sulle spalle inizi a sentirsi, ma i tre continuarono senza lamenti per non dare soddisfazione al Pescatore che intanto acceler il passo; i ragazzi tentarono di tenergli testa,
ma la distanza pian piano andava crescendo. Il Pescatore pass attraverso un varco tra due grandi rocce, discese attraversando un ruscello profondo fino allinguine, sal su una collina per poi ridiscendere dallaltra
parte; quindi si ferm legando il cavallo e sal rapidamente su un grande
tronco, in attesa che Lev, Vasily e Evgeny lo raggiungessero. Intanto i ragazzi lo avevano perso di vista.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXII

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Siete lenti, goffi e poco agili. Cosa vi successo? rimprover luomo,


mentre Evgeny saliva con difficolt sul grande tronco, seguito a breve distanza da Vasily e ben pi lontano da Lev.
Man mano che i ragazzi arrivavano respirando a fatica, ognuno tentava di
posare a terra i pesi, ma luomo ordinava loro di mantenerli sollevati da terra. Quando tutti furono sul posto, inizi a domandare: Allora? Cosa c
che non va?
Maestro! Mi sembra ovvio che Lei cammina pi rapido e senza fatica non
avendo con s pesi, mentre noi disse Lev interrotto solo dal suo respiro
affaticato.
Ah, capisco rispose il Pescatore alzando leggermente la testa come
per aver ricevuto uninformazione nuova. Ognuno svuoti ora il proprio
sacco di fronte a s. Appena ebbero fatto, prese a dire: Certo Lev, le tue
pietre sono belle, ma quante ne hai prese? Io avevo detto di prenderne
da 10 a 12 e tu ne hai prese quattordici, oltre il massimo; avevi paura di
perderti qualche opportunit o pensavi che dovevi fare una torre con le tue
pietre? I tre osservarono ciascuno le proprie pietre, mentre il Pescatore
faceva le sue osservazioni: Se ben ricordo, avevo detto di prendere pietre
che avessero un significato: Evgeny! Che significato hai dato alle tue? Consistenza, potenza, importanza, grandezza, stabilit, cosa? Peraltro vedo
che molte sono anche spigolose interessante. Perch non ne avete prese
di pi piccole e trasportabili?
Ma non sapevamo di dovercele portare dietro! esclam Lev intromettendosi nel discorso, quasi a giustificare il fratello e quindi se stesso.
Vasily, cosa hai compreso da questa tua esperienza?
Dopo qualche secondo, riprendendo fiato e guardandosi un poco intorno
con gli occhi bassi e poi in alto, come per cercare ispirazione, disse: Beh
posso immaginare che le pietre rappresentino tutte quelle cose inutili e sovradimensionate che ci portiamo dietro in base a nostre supposizioni,
previsioni, ipotesi errate, paure, etc; non si tratta solo di oggetti materiali
che accumuliamo, ma anche di tutti quegli eccessi di informazioni, di pensieri, valori e credenze che
Ben detto Vasily! disse sorridendo il Pescatore compiaciuto per la comprensione dellesercizio. Ogni cosa non necessaria che portate con voi
rallenter il vostro cammino, vi render pesanti e poco agili di fronte ad un

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

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ostacolo o a un pericolo, al manifestarsi di circostanze e opportunit, di fronte al vostro desiderio di arrivare lontano e rapidamente, di fare molte cose, di
cambiare territorio e paese, di emergere tra la folla. La foresta, cos come la
vita, ricca di piaceri ma anche piena di insidie: cosa sarebbe accaduto qualora aveste dovuto attraversare un fiume impetuoso o se un animale vi avesse attaccato? Oltretutto, il peso che vi portate dietro stanca rapidamente le vostre
braccia e le vostre gambe facendovi percorrere molta meno distanza e non lasciandovi godere delle bellezze lungo il cammino; stanchi e sotto costante
pressione generata dal vostro sovraccarico, vedreste la vita come una condanna e il mondo come un luogo orribile in cui doversi muovere, dal quale doversi difendere. Fate attenzione a cosa portate con voi nella vostra vita; sappiate
scegliere, selezionare; acquisite le abilit necessarie per poter costruire quel
che vi occorre, utilizzarlo e poi lasciarlo, con la certezza che potrete rifare
altrettanto, con maggior rapidit ed esperienza, qualora pi avanti le circostanze lo richiedano. un p come colui che per attraversare un fiume
costruisce una canoa e giunto sullaltra riva, se la carica in spalla, insieme a
tutto il resto, pensando che lungo il cammino verso la sua meta potrebbe servirgli, qualora incontrasse un altro fiume. Questo mi ricorda una storia:
Due giovani sacerdoti stavano andando al tempio per unimportante cerimonia e lungo il cammino conversavano delle loro
esperienze mistiche. Giunti sulla riva di un impetuoso ruscello
che dovevano attraversare, videro una bella ragazza seduta su
un tronco, vestita a festa ma dalla sguardo triste e sconsolato,
perch attraversando il ruscello avrebbe rovinato il bel vestito.
Signori, disse rivolgendosi con grazia ai due giovani sacerdoti
potreste gentilmente aiutarmi a raggiungere laltra riva? Sono attesa dagli sposi nel villaggio, sullaltra sponda, per danzare alla loro
festa. Qui cera un ponticello una volta, ma la piena del fiume dei
giorni scorsi lo ha fatto crollare ed ora non so proprio come fare.
Uno dei due sacerdoti allora, comprendendo il problema disse:
Anche noi dobbiamo andare sullaltra sponda, ma non abbiamo il
vestito a festa come il tuo; sali sulle mie spalle cos che non ti bagnerai.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXII

Laltro sacerdote rimase sbigottito dalla proposta del suo compagno. I tre passarono il fiume e giunti sullaltra sponda, il sacerdote
fece scendere dalle sue spalle la ragazza che ringrazi per la
gentilezza ricevuta, quindi si allontan in direzione del villaggio
mentre i due continuarono il cammino verso il tempio.
Cosa stavamo dicendo prima di attraversare il ruscello? chiese
il sacerdote che aveva con sforzo portato la ragazza sulle spalle.
Nulla di importante! rispose secco laltro e aggiunse: Ora
sar il caso di fare i nostri esercizi spirituali, poich siamo prossimi al tempio.
Nel tardo pomeriggio, il primo disse al secondo: Mi dici cosa ti
successo? Sei stato loquace per met della giornata, poi ti sei voluto chiudere negli esercizi spirituali, coshai?
Lo sai bene cosho!
No, a dire il vero non ho idea di cosa sia successo.
Non mi dire che non lo sai, perch sai benissimo di aver fatto
qualcosa che non avresti dovuto fare.
E cosa avrei fatto per ridurti al silenzio con quel viso inquisitore nei miei confronti?
Hai portato sulle tue spalle quella ragazza!
Quale ragazza?
Quella vestita a festa che abbiamo incontrato al ruscello!
Ah, quella ragazza, io non me ne ricordavo gi pi; appena scesa dalle mie spalle sullaltra sponda, io lho lasciata andare e lho dimenticata.
Tu hai mancato di rispetto a me e al Grande Spirito, disonorando lOrdine cui appartieni; come Sacerdote non dovevi toccare le sue gambe.
La ragazza aveva un problema evidente, noi siamo sacerdoti e
quindi nei nostri insegnamenti aiutare il prossimo, e poi, amico
mio io ho portato quella ragazza sulle spalle per un breve momento, giusto il tempo di attraversare il ruscello, tu invece
tutto il pomeriggio che continui a tenerla sulle tue spalle!

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Terminato il racconto, il Pescatore continu con un suo commento: Quante


volte portiamo con noi e dentro di noi cose realmente senza senso, mentre
secondo il nostro punto di vista sono importanti? Quante volte sarebbe stato meglio lasciare fatti, pensieri, stati danimo e cose sul luogo dellaccaduto, mentre invece portandole con noi hanno condizionato, compromesso e
inquinato una parte della nostra esistenza, relazioni sociali, amicizie, amori,
salute, lavoro, una possibile carriera? Siamo stati noi a caricarci di quelle
pesanti pietre, nessun altro le ha caricate sulle nostre spalle; e anche qualora siano gli altri a volerci appesantire di pietre, noi abbiamo la libert di
accettarle o meno. Siamo sempre noi a decidere di tenerle e trascinarle per
anni o per una vita intera non sono gli altri ad imporcelo, anche quando
la causa risiede al di fuori di noi. Noi scegliamo o costruiamo le nostre pietre, noi scegliamo di farcene carico. Guardate le vostre pietre: se le pietre
sono tonde sentite il loro peso e i loro colpi sul vostro corpo; se le pietre
sono spigolose vi feriranno e alla lunga potranno anche uccidervi per il
sangue perso o le infezioni sopraggiunte. sufficiente anche una sola pietra tagliente per dissanguarvi e togliervi la vita. Riflettete, ciascuno sulle
proprie pietre Quante ne portate inutilmente nel vostro sacco? Che forma hanno? Quanto pesano ognuna? E tutte insieme? Siete consapevoli di
tutte le pietre che state trasportando? Ci sono anche pietre che riconoscete
non aver messo voi nel vostro sacco? Cosa aspettate per liberavene, insieme a tutte le altre?
Il gruppo riprese silenziosamente il cammino giungendo poco dopo alla
fonte. Il Pescatore allora disse: Ci siamo. Fermiamoci un attimo qui ai
margini della vegetazione per capire se il luogo sicuro.
Sul posto giunsero presto i servi dellImperatore con alcuni guerrieri di
scorta per attingere alla sorgente; i quattro pazientarono in silenzio, nascosti nella folta vegetazione della foresta, osservando. Quando i portatori con
la scorta si allontanarono, attesero per sicurezza un tempo prima di avvicinarsi alla fonte, che rest presidiata solo da alcuni adepti di Teotihuacn e
pertanto con la rigorosa consegna di non fare menzione circa i visitatori
provenienti dalla scuola. Uscirono dalla vegetazione, prima il Pescatore per
essere riconosciuto e poi i ragazzi.
Da oggi berrete acqua della Fonte di Vita Acqua Reale: acqua molto
molto speciale; stata donata dai nostri Progenitori ai nostri antenati. La

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CAPITOLO XXXII

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fonte stata custodita nel tempo dalla popolazione olmeca e poi tolteca.
Bevuta dagli imperatori, dai sacerdoti e guerrieri di alto rango, anche
concessa ai Maestri della scuola come forma di ringraziamento per custodire nel tempo la fonte.
La sorgente si presentava con una cascatella dacqua che fuoriusciva dalla
fessura di una grande pietra chiara, distinta dal resto della pietre, quasi
provenisse da altro luogo e fosse stata messa l per chiudere unapertura
molto pi grande. Formava un laghetto, quindi un ruscello il cui flusso era
regolato da una piccola diga fatta di pietre, che manteneva costante il livello dellacqua e favoriva un ricambio utile a conservare la sua purezza. Dalla
fonte una serie di grandi canne di bamb, sezionate a met per lungo, erano sorrette nel primo tratto da liane fissate ad uno dei grandi alberi secolari
che ombreggiavano la fonte; unaltra liana, fissata ad una delle estremit
della prima canna verso la fonte, permetteva di traslare il terminale del
bamb e quindi di deviare lacqua in funzione delle necessit: alimentare
naturalmente il laghetto oppure farla confluire verso terra per essere raccolta. Canne robuste conficcate sul fondo del laghetto sorreggevano i condotti che convogliavano lacqua verso la riva, consentendo la raccolta senza
dover violare il lago e la fonte sacri. Il terminale estremo finiva su una vasca
di pietra, lunga almeno due passi ed alta fino al bacino di una persona, affinch, una volta convogliata, non andasse sprecata tra una raccolta e laltra
nelle otri di pelle. Lacqua che finiva nella vasca veniva prelevata ed usata
dai custodi adepti per annaffiare le piante che adornavano il luogo, e i rigogliosi alberi che la circondavano. Sul fondo del laghetto, oltre il luccichio
dei riflessi del sole, alcuni pesci e piante acquatiche color verde smeraldo
esaltavano la totale purezza della fonte.
Cosha questacqua di diverso dalle altre fonti di montagna? domand
Vasily interpretando anche la curiosit degli altri fratelli.
Assaggia con attenzione quella che hai portato con te e poi quella della
fonte e dimmi che differenza trovi. Fate lo stesso voi altri. disse rivolgendosi agli altri due fratelli.
I tre bevvero prima dai loro contenitori in pelle e poi assaggiando direttamente dal terminale dellultima canna.
Mmm una differenza si percepisce, per non saprei dire esattamente
cosa mi sembra solo pi leggera. azzard Vasily.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mi d anche una sensazione di oleosit, quasi fluisca meglio. aggiunse Lev.


Mah! Io sento solo che fresca e piacevole; sar per la stanchezza del
viaggio? concluse Evgeny.
Sediamoci l, vi racconto cos questa fonte e la forza di questacqua: dal
tempo senza memoria lacqua ha ricoperto unimportanza tale che, come
noi, gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi base della Terra,
insieme allaria, la terra e il fuoco. Grandi civilt nacquero e continuano a
nascere e crescere lungo i corsi dacqua. Purtroppo luomo ha anche appreso a controllarne le fonti e la distribuzione, utilizzandola come arma di potere, di controllo e sottomissione delle popolazioni; un giorno se luomo
dovesse apprendere ad intrappolare e controllare anche il calore del sole o
altre energie, si creer una civilt fatta di ricchi imperatori e di schiavi.
Lev a questo punto intervenne dicendo: Cos andata. Nostro padre ad
esempio Presid, o meglio, Imperatore del Gas della Russia.
Gas? esclam incuriosito il Pescatore.
Intervenne quindi Evgeny: S, gas: una sorta di vapore, essenza invisibile ma percepibile dal suo odore, che esce dalla terra, con il quale si genera
fuoco e calore per riscaldare le case e per cuocere il cibo.
interessante quello che dici; tu pensi che quel gas sia anche qui sotto
questa terra?
Non saprei, ma molto probabile che in qualche parte dellImpero sia
presente; servirebbe nostro padre per potervelo dire, e comunque per
raggiungere il gas bisogna fare profondi buchi nel terreno e qui non avete
gli attrezzi adeguati per poter eseguire questo tipo di lavoro.
Si possono costruire questi attrezzi? chiese il Pescatore.
No, non credo proprio.
Bene, mi fido di quello che dici, quindi non essendoci soluzione inutile
proseguire il discorso. Torniamo alla Fonte di Vita Acqua Reale, in questo
momento pi importante. La fonte fu considerata sacra, poich lacqua fu
promessa dal Dio Huitzilopochtli prima che il popolo azteco iniziasse il suo
viaggio errante alla ricerca della terra promessa. Negli anni a seguire la scoperta della terra promessa, segnalata dallaquila che afferrava un serpente
impiumato dalla cima di un nopal, i sacerdoti, incontrando un giaguaro nero che si abbeverava, attribuirono un significato sacro allacqua. Questa
fonte fu conservata come essenza per imperatori, sacerdoti e guerrieri di al-

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to rango; la sua acqua infatti ha assicurato salute, vitalit, intelligenza alle


stirpi che lhanno bevuta e che hanno fondato regni prosperi, cos come
aveva indicato il loro Dio. La fonte fu custodita e gelosamente nascosta per
molto tempo dai grandi sacerdoti olmechi e poi toltechi; la sua conoscenza
riservata tuttoggi a pochi abitanti dellImpero e quei pochi sono tenuti al
segreto, pena la morte.
Vasily incuriosito da un aspetto simbolico che non conosceva domand:
Perch per riconoscere la fonte, il Dio ha indicato il giaguaro nero?
Il giaguaro rappresenta per tradizione il potere della trascendenza mistica
delluomo, dove il potere della terra ci permette di scoprire il cielo. Il giaguaro simboleggia il prodotto della trasformazione umana dellanimale in
divino, dal basso allalto, dalloscurit alla luce, dalla notte al giorno; il nero
rappresenta la parte oscura delluomo che cerca la luce e la trova nellacqua
incontrando il sole. Questo quanto dice la tradizione, ma le parole a volte
mascherano la verit sottoforma di metafora o storiella per il popolo, conferendo ahim potere ai sacerdoti che ne nascondono il significato reale e
trascendente per controllare le masse. In verit la fonte dacqua fu una
creazione dei Progenitori, che selezionarono la fonte pi pura del territorio
e gli infusero un potere stellare.
Incredibile! disse Vasily guardando gli altri fratelli Se non fosse per
lesperienza che stiamo vivendo in questo luogo e Tempo sconosciuto, se
mi trovassi a casa mia, di certo non ci crederei, mentre disse pizzicandosi
la pelle loggettivit degli accadimenti e delle coincidenze devono farmi
considerare le sue parole come attendibili, o almeno qualcosa di molto vicino alla verit
Gi! Sembrerebbe inverosimile se solo anchio non stessi vivendo linverosimile. aggiunse Lev.
Bene, continuiamo. disse il Pescatore. Oltre la pietra bianca c un grande purissimo quarzo violetto, incastonato in una sfera doro grande quanto
il cervello di un uomo. Il quarzo vibra in connessione con lUniverso raccogliendo le energie pi fini, le trasmette alla sfera doro che a sua volta le trasmette allacqua che sgorga dalla montagna. Questa fine energia ricevuta ed
amplificata dal quarzo tocca ogni pi piccola parte di ogni goccia dacqua
portandola da tonda ad ovale, come la lama di un coltello di ossidiana; lacqua assimilata dagli organi, dal sangue e dalla pelle, purifica di giorno in

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

giorno il corpo, conferendogli forza, vigore e lunga vita; tutti i grandi Sacerdoti dellOrdine della Fratellanza Bianca sono vissuti lequivalente di due
uomini normali grazie a questa fonte. Alla Scuola i nostri adepti hanno il
privilegio di bere questacqua, ma noi usiamo sottoporla anche ad un rito
musicale per una notte intera con in nostri flauti; la vibrazione della musica
potenzia il processo di affinamento e trasformazione entrando cos a far
parte della memoria dellelemento. Vita Acqua Reale ha propriet tali da allontanare le malattie, fino anche ad accelerare il risveglio della coscienza favorendo il cammino evolutivo e trascendente delluomo.
Wow! esclam Evgeny, mentre gli altri restarono silenziosi e attoniti.
Me ne bevo subito una pelle intera! alzando il contenitore che nel frattempo svuotava della vecchia acqua.
Non la sprecare gettandola a terra. Offrila da bere agli alberi.
Giusto. replic Evgeny.
Il Pescatore sorrise e indicando la fonte invit i tre a riempire ciascuno le
proprie pelli. Non vi preoccupate, per i prossimi giorni dalla Scuola verranno per voi a prenderne a sufficienza perch possiate averne disponibilit
tutto il giorno. Quindi si allontan di una ventina di passi avvicinandosi
quanto possibile alla pietra bianca della fonte e si concentr per una connessione mentale con la sorgente dietro di essa.
Mentre i ragazzi stavano riempiendo le loro pelli, due delle guardie di scorta
allacqua dellImperatore tornarono sui loro passi come se avessero lasciato
sul posto qualcosa di importante da recuperare; giunti dove la vegetazione
selvaggia terminava e iniziava il giardino della fonte, notarono alla vasca tre
esseri uguali dai capelli doro, la pelle chiara quasi diafana, che si approvvigionavano dacqua sacra reale, indisturbati, sotto gli occhi degli adepti della Scuola. I due si dettero una rapida occhiata e corsero nella direzione dei
ragazzi mentre questi, accortisi di essere stati visti, si spaventarono restando impietriti durante lavanzata rapida dei due guerrieri. Il Pescatore realizzando cosa stava accadendo, accenn a prestare loro soccorso, cos come
fecero i custodi della fonte, quando not che i due, arrivando di fronte ai
ragazzi, fecero cadere le armi e si prostrarono ai loro piedi pronunciando
frasi incomprensibili. Il Pescatore, intendendo laccaduto, cambi di passo
e fece cenno con la mano agli adepti guardiani di arrestarsi; con fare solenne si avvicin alla scena e con tono imperativo ordin ad alta voce alle due

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CAPITOLO XXXII

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guardie dellImperatore di tenere gli occhi serrati e di non sollevare il loro


capo, poi aggiunse: Restate cos a terra e non osate riferire a nessuno cosa
avete visto! Gli Dei vi saranno riconoscenti lasciandovi vivere. Se solo
uno di voi parler, entrambi verrete sacrificati sullaltare per placare la loro sete e la loro ira con il vostro sangue! Attendete prostrati a terra che
gli Dei si dissetino e si allontanino, prima di aprire i vostri occhi impuri e
indegni, e sollevare le vostre teste! Il Pescatore fece quindi cenno ai tre
ragazzi di allontanarsi fino a scomparire dalla vista, e a due degli adepti di
avvicinarsi per prendersi cura dei guerrieri, accompagnandoli da dove
erano venuti.
Li avete lasciati vivi? Perch? Cos ci denunceranno, ci scopriranno
esclam Lev ancora con il cuore in gola per laccaduto.
Evitate di preoccuparvi, non diranno nulla, sono pi spaventati di voi.
Fortunatamente, grazie al vostro aspetto e alla vostra incredibile reciproca
somiglianza, hanno creduto che foste Dei che stavano dissetandosi alla fonte reale. Non possono sapere chi voi siate realmente; la vostra esistenza, la
vostra apparenza cos diversa da tutti gli altri esseri da loro conosciuti non
rientra negli schemi esperenziali della loro mente e pertanto logico che vi
abbiano scambiato per divinit. Del resto, la cultura e le leggende sugli Dei
parlano di uomini bianchi, longilinei, dagli occhi chiari provenienti dal cielo su barche di fuoco. Infine sanno bene che solo lImperatore, che considerato un Dio, i Sacerdoti Supremi e i Guerrieri di Alto Rango possono
bere quellacqua; avendo veduto fermi i custodi della fonte mentre riempivate le vostre pelli, non sembrando voi n guerrieri n sacerdoti, hanno
ovviamente pensato foste Dei. Fece una pausa e aggiunse: Questa esperienza ci offre interessanti informazioni sul funzionamento e comportamento della mente, vero?
S, ma potrebbero parlare, riferirlo a qualcuno anche solo accennarlo per errore disse Vasily preoccupato, eludendo il commento ultimo
del Maestro e sostenendo il sentimento di paura dei fratelli.
No, state tranquilli. disse il Pescatore con voce rassicurante Non gli
converrebbe, a meno che non vogliano perdere la vita sullaltare facendosi
strappare il cuore dal Sacerdote per placare la vostra ira.
Dopo qualche istante di riflessione i tre si lanciarono uno sguardo e, confortati dalla logica del discorso, tirarono un respiro di sollievo lasciando ca-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

dere tutte le tensioni nervose del viso e del corpo. Poi Lev aggiunse: E se
dovessero vedere Oleg? Capirebbero!
Nessun problema, vi assicuro; in questo momento vostro fratello gode
della protezione dellImperatore, pertanto degli Dei.
DellImperatore? domand sorpreso Vasily.
S, una lunga storia che al momento opportuno vi riferir per utilit vostra. Ora riprendiamo la via del ritorno cercando di tenere un passo sostenuto. Vorrei rientrare prima del tramonto.
Strada facendo, pur ricordando le rassicurazioni del Pescatore, i tre fratelli
conversarono brevemente sullaccaduto e sulle possibili implicazioni, poi
fecero silenzio per preservare le energie che il rapido cammino stava reclamando. Quando giunsero a destino, furono accolti dal Maestro che, guardandoli, cerc di leggere sui loro volti il perch del loro rientro tardivo, e
disse: Stavamo mandando alcuni di noi a cercarvi non sapendo il perch
della vostra assenza pomeridiana alla Scuola Poi osservando le loro auree aggiunse con tono pacato: Ma vedo che state bene e che avete acquisito una buona esperienza; questo limportante. Poi cambi ritmo di
voce invitando i ragazzi e il Pescatore: Vi stanno aspettando per la cena.
Rinfrescatevi e ci vediamo al solito ritrovo.
Grazie di cuore per averci atteso. disse il Pescatore interpretando anche
la riconoscenza dei tre ragazzi.

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Ricordati
ogni cosa accade per il tuo bene.

Mario Gherlone

rriv lalba dopo una notte passata guardando la luna appesa al firmamento, ascoltando cadere qualche mango dallalbero tra il discreto cinguettio degli uccelli della notte. Oleg non era stanco per le ore trascorse
sveglio e nemmeno preoccupato per le minacce di Miztla; sapeva che si trovava ad un bivio della sua vita. Nelli rest con lui quellultima notte, sdraiato a
terra, silenzioso, l a due passi dalla sua stuoia, non sapendo se le loro strade si
sarebbero incontrate di nuovo e in quali circostanze. Il sole fece capolino dalla
finestra. Oleg e Nelli si salutarono, senza dirsi nulla; non cerano parole di amicizia e stima che non fossero gi state pronunciate, fin dal loro primo incontro
nella casa-prigione; si strinsero gli avambracci come Oleg gli aveva insegnato,
nello stile degli antichi Romani, poi si abbracciarono con forza come si usava
tra guerrieri, con delle gran pacche sulle spalle. Oleg sapeva che una buona
parte del merito di essere giunto fin l, la doveva a quel piccolo grande e coraggioso ragazzino: lui era stato il primo a guardarlo senza giudizio mentre entrava nella citt trascinato come un prigioniero, e fu sempre quel ragazzino ad
aprirgli le porte del cuore con la sua amicizia; lui era stato il suo anfitrione per
accedere a quel mondo. La sua anima e il suo spirito erano certamente pi antichi del piccolo corpo nel quale ora viveva; il suo grado evolutivo era superiore a molti altri adulti che Oleg aveva conosciuto anche a San Pietroburgo, e
superiore anche al pi anziano dei suoi professori al College, colmi di sapere e
nozioni a tal punto che per riempirsene si erano svuotati della loro coscienza.
Il Maestro Painalli volle invece salutarlo la sera prima, sulla soglia della scuola, con queste parole:
Vivi ogni momento come fosse lultimo della tua
vita: scoprirai di poter fare molte pi cose che
pensando al passato o al futuro e strada
facendo, ti ritroverai in cima alla montagna. Ti

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

auguro di trovare le risposte alle tue domande e


inquietudini; di trovare la tua strada e di rincontrare te stesso; di vivere la tua vita con pienezza, in
salute e prosperit. Ricordati che ogni cosa accade per il tuo bene; e ricorda che in te hai tutte le
risorse interne necessarie, e anche di pi, per superare ogni ostacolo si presenti lungo il cammino.
Che la forza dellUniverso sia con te, ragazzo.

Dopo tre lunghi giorni di cammino a sud-ovest di Tenochtitln, Oleg arriv


a M a lin a l co. Durante tutto il tempo non ebbe modo di conversare molto
con il suo accompagnatore, che era un tipo di poche parole.
Painalli gli aveva spiegato che il nome della localit, una terra annessa da
poco alle leggi dellImpero azteco da Axaycatl, prendeva origine dalla parola Nahuatl Malinalli, un tipo derba che si torce a spirale e che nel mondo spirituale simboleggia lunione tra il piano del mondo inferiore, ovvero
il piano terreno, e il mondo superiore, ovvero il piano celeste.
Giunti sul posto nella serata del terzo giorno, nella luce intensa di un sole
basso dietro le montagne lungo la direzione di marcia, Oleg non ebbe modo di rendersi dettagliatamente conto del villaggio e del territorio circostante; fece un rapido bagno nella fredda acqua del fiume e si asciug. Il
sole era scomparso dietro le montagne dellovest e il cielo era infuocato dagli ultimi raggi di sole; le nuvole striate di luce sembravano dipingere una
grande baia dove il cielo celeste era il mare e le nuvole arroventate giocavano a fare la terra con grandi e immense spiagge. Gli uccelli rapaci della notte iniziavano a far sentire i loro richiami e i pipistrelli gi volavano a caccia
di insetti. Alcuni fiori si chiudevano, altri si aprivano. La natura si dava il
cambio.
I futuri guerrieri, in procinto di avviarsi alla prestigiosa Scuola, erano tutti
sparsi qua e l, alcuni in piedi e altri seduti a terra a gambe incrociate mordicchiando qualche radice, quando un cerimoniere cos pens Oleg, poich dava disposizioni a tutti richiam lattenzione degli adepti affinch lo
seguissero in fila lungo un sentiero che si arrampicava per la montagna.
Stanco per la lunga giornata di cammino, ma tonificato dallacqua fresca
del fiume, Oleg aveva recuperato le energie necessarie a percorrere quellultimo tratto in salita attraverso una folta selva. Raggiunta la cima, su una

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXIII

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specie di terrazzamento della montagna, passarono tra due costruzioni basse a scalinate: la costruzione di sinistra proprio sotto la parete della montagna non lasciava indifferenti per lentrata a bocca di serpente; era un
imponente edificio monolitico in pietra massiccia, chiamato C ua uh ca l li ,
Casa del Sole o Casa delle Aquile.
Gli allievi furono invitati a disporsi in circolo su un piazzale che si affacciava come un belvedere su un magico manto oscuro che dipingeva un tuttuno tra cielo e terra, dove i fuochi del villaggio a valle parevano unirisi
alle stelle del firmamento come una costellazione e lo sguardo delluomo
poteva tendere allinfinito. Era buio, il cielo nero trapuntato di stelle; le torce e alcuni grandi fuochi disegnavano ombre gigantesche sulle pareti delle
costruzioni adiacenti e sul costone della montagna.
Di l a poco usc dalledificio monolitico un uomo alto e forzuto, a petto
nudo, con un pugnale di ossidiana sul fianco, accompagnato da altri due
che impugnavano una torcia accesa. Il viso e il corpo erano segnati di strisce mimetiche scure e rosse, i capelli lunghi raccolti in una coda; intorno al
collo pendeva una collana con denti di giaguaro e i polpacci erano cinti da
lacci con denti di animale; in testa portava mezzo teschio probabilmente di
un grande felino, mentre alcune penne di uccello adornavano il copricapo;
una pelliccia di lupo ammantava le spalle, mentre tre strisce rosse dipinte sulle braccia indicavano il suo grado. Il suo nome era I t z a c o a t l, ossia
Ossidiana Serpente.
A formare un cerchio cinquantadue allievi guerrieri erano distanziati meno
di un passo luno dallaltro; dietro la linea degli allievi le fiaccole tremanti
di quattro fuochi posti ai quattro punti cardinali; alle spalle di ogni ragazzo, un guerriero con la propria lancia; di fronte ad ogni allievo, a terra, erano adagiati un pugnale, un arco e sette frecce.
Itzacoatl arriv con passo determinato entrando nel circolo e posizionandosi al centro; poi lentamente ruot su se stesso osservando negli occhi
ognuno degli allievi, quindi parl:
Questa la gloriosa Scuola dei Guerrieri Aquila e Giaguaro; qui si insegna larte del guerriero e del comando. Questa non una scuola di guerra per guerrieri qualsiasi, questa una scuola per guerrieri di alto rango;
qui si forgiano i corpi e le menti che dovranno guidare alla vittoria gli
eserciti dellImperatore sconfiggendo i nemici del popolo azteco e degli

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Dei. Il segreto e il valore di un guerriero non si misura in ci che sa, ma in


ci che fa e come lo fa. Sapere ma non agire non serve n a lui, n ai suoi
guerrieri: porta alla morte ed espone allo stesso rischio i suoi guerrieri e il
suo popolo. Troppi ragazzi che si credevano guerrieri, per il solo fatto di
impugnare unarma, ho veduto morire causa la loro impreparazione fisica,
la loro inadeguatezza mentale, la loro immobilit nei momenti critici di una
battaglia o alla vista del sangue, o la paura al grido di battaglia del nemico. Voi
siete chiamati a sviluppare il corpo di un guerriero: forte, rapido, sensitivo e
pieno di energia; a sviluppare la mente di un guerriero: risoluta, flessibile, chiara e libera da dubbi; a sviluppare il cuore di un guerriero: coraggioso, intrepido e ardito; e infine acquisirete larte dellagire, non del reagire, perch
reagendo sarete deboli e prevedibili. In questo momento avete lintelligenza di
un asino, il cuore di una gallina e il vostro spirito come il fumo di quelle torce al vento. Solo il saggio superbo e lignorante non cambiano, quindi se non
siete uno dei due, avrete una speranza.
Vivrete a valle e sarete riaccettati qui solo quando il vostro ciclo individuale di preparazione sar completato. Vi aspetta un duro lavoro. Quando uscirete di qui sarete forti come giaguari, agili come aquile, silenziosi
come serpenti e astuti come lupi. Durante la prossima luna andrete due
volte alla settimana a spaccare pietre alle cave e andata e ritorno si faranno di corsa; la mattina e la sera di ogni altro giorno farete cinquanta giri
della scuola di corsa; vi allenerete allequilibrio e alla resistenza del corpo,
alluso delle armi, ai movimenti dinamici con le armi, alla conoscenza dei
vari tipi di terreni. Trascorsa la prima luna, durante la successiva imparerete tecniche di corpo a corpo, con e senza armi, mimetismo e agguato.
Ed infine durante lultima luna utilizzerete le conoscenze acquisite per
applicarle alle strategie di guerra che apprenderete o avrete appreso. La
novit rispetto al passato che da subito dovrete abituarvi alla vista del
sangue, eseguendo qui, con le vostre mani, luccisione di un certo numero
di animali per il mercato del villaggio. In ogni momento della vostra permanenza avrete modo di conoscere voi stessi e misurarvi con voi stessi. Se
necessario al nostro Imperatore, e qualora fossimo chiamati, dopo la terza
luna saremo anche pronti a misurarci in battaglia. Siate quindi pronti a
veder scorrere molto sangue.
Un grido si lev, esaltato a quella dichiarazione, mentre Oleg rimase atterri-

CAPITOLO XXXIII

371

Mario Gherlone

to allidea, domandandosi come si sarebbe comportato di fronte alla scelta


di dover uccidere o essere ucciso: lui non provava nulla contro ognuno degli abitanti di qualunque luogo; tutti gli allievi invece, in qualche modo,
vedevano il volto del nemico nelle popolazioni confinanti con lImpero.
Oleg sperava che la scuola non venisse chiamata in causa da uneventuale
guerra.
La cerimonia ebbe quindi inizio: il Grande Guerriero sal i 13 scalini del
tempio che rappresentavano i 13 cieli della visione cosmica azteca, quindi
attravers un portale scolpito nella pietra a forma di gigantesca testa di serpente con una lingua biforcuta rossa in rilievo a terra; ai lati dellentrata si
imponevano due grandi statue in pietra, raffiguranti due giaguari straordinariamente pittati di giallo e maculati di nero. Il significato simbolico era
chiaro: occorreva passare i guardiani delloscurit, ovvero i giaguari fuori il
portale, attraverso lesperienza del serpente, ovvero lessere che striscia sulla terra, cio lessere umano, per accedere al nido dellaquila e aspirare al
piano divino. Dentro il tempio tutto era un altare, composto da una parte
rialzata semicircolare, come a formare una panca; nel centro opposto allentrata la figura scolpita di un giaguaro, mentre ai lati due aquile, Hu itzi lo po chtl i Dio del Sole e Signore dei Guerrieri Aquile, Tezcl a tip oc a Dio della
Notte e Signore dei Guerrieri Giaguari; proprio nel centro del tempio unaltra aquila, simbolo della connessione con il divino.

Immagine: interno del Tempio dei Guerrieri a Malinalco

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Ai lati del Grande Guerriero cerano due uomini: uno di loro teneva in mano un huehuetl, uno strumento musicale simile a un tamburo.
Dallalto del tempio Itzacoatl fece cenno che era pronto ed un suo assistente a terra indic che Oleg era il primo; accompagnato da chi gli stava alle
spalle, che raccolse le armi a terra portandole con s, Oleg sal la scalinata
scalzo e vestito solo con il Ma xt la tl, lui avanti e lassistente dietro. Il colore
della sua pelle bianca risaltava nella notte oscura illuminata dai fuochi. Davanti al portale gli fecero cenno di fermarsi a gambe divaricate fino a tenere
i piedi separati sulle due appendici della lingua biforcuta del serpente; il
guerriero assistente prese un incenso e lo accese da uno dei due bracieri di
fronte ai due giaguari, quindi profuse i fumi intorno al corpo di Oleg; dopo
questa prima fase purificatoria gli fu detto di entrare, attraversando il portale, fino a fermarsi di fronte allaquila centrale; in quello stesso istante il
tamburo huehuetl inizi a battere il ritmo, a volte lento, a volte pi sostenuto. Con il gioco di ombre e luci orchestrato dalle torce e dai bracieri appena fuori, Itzacoatl sembrava ancor pi temibile; un intenso odore di
incenso avvolgeva il luogo sacro, solo a tratti interrotto dal puzzo del fumo
delle torce trasportato dal vento. Il cuore di Oleg inizi ad accelerare sincronizzandosi con il ritmo del tamburo. Il Grande Guerriero si avvicin girando intorno allaquila centrale e al ragazzo; poi si ferm alle sue spalle,
mise un piede tra i suoi suggerendogli cos di divaricare le gambe, quindi
gli prese le braccia e gliele posizion aperte allaltezza delle spalle, infine
passandogli la mano sugli occhi lo invit a chiuderli. Itzacoatl, Grande Guerriero e Sacerdote di Cerimonia, inizi a pronunciare frasi rituali, poi prese un
bastoncino dincenso e inizi, soffiando, a spennellare di fumo il corpo di
Oleg, mentre con la mano favoriva la concentrazione del fumo in alcuni
punti: inizi dai piedi, risal per le gambe, i genitali, arriv sul petto insistendo sul cuore, sulle spalle, lungo le braccia, gli gir intorno ed infine termin sulla testa soffermandosi anche qui pi a lungo. Seguitando, Itzacoatl
gli fece aprire gli occhi, lo invit a salire sullaquila centrale con lo sguardo
verso il portale, a mantenere le gambe unite e le braccia aperte con il palmo
delle mani rivolto verso lalto; impose la sua mano sulla fronte di Oleg e
continu con altre frasi rituali; quindi richiam lattenzione del guerriero
che era salito con Oleg perch gli consegnasse il pugnale; lo punt in modo
deciso prima al cuore, lasciando un evidente segno rosso sulla pelle, ma

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXIII

373

senza arrivare a ferirlo, infine gli pose una domanda guardandolo negli occhi. Oleg titub un momento non sapendo cosa rispondere, poi in lingua
Nahuatl disse: S, me ne prendo carico., come a dire Mi responsabilizzo.; il Grande Guerriero mostr con il capo segno di soddisfazione per la
risposta e punt il pugnale sul centro della fronte di Oleg, pronunciando
unaltra domanda alla quale il ragazzo rispose come alla precedente: S,
me ne prendo carico. La cerimonia stava quasi per terminare: Itzacoatl
prese il palmo della mano destra di Oleg e gli consegn il pugnale con decisione, chiudendo e stringendo la sua mano sullimpugnatura, quindi gli guid il pugno chiuso con il pugnale prima alla mente e poi al cuore; poi si
fece porgere larco con le sette frecce e gliele affid nella sua mano sinistra,
presentandoli prima alla testa e poi al cuore; infine guid la sua mano destra armata di pugnale sopra laltra che teneva arco e frecce, unendole sul
cuore, e pronunci per tre volte una frase; concluse facendo un passo indietro e congedandolo. In quel preciso istante il tamburo con un colpo secco termin di suonare per Oleg. Il guerriero che lattendeva fuori poggi la
sua mano sulla spalla e scesero insieme. Terminati i 13 scalini al contrario,
un altro allievo era gi pronto a salire con il suo guerriero assistente. Appena Oleg tocc con entrambi i piedi la lastra di pietra del livello terra, sent i
battiti del suo cuore rallentare fino a normalizzarsi. Su indicazione del cerimoniere, prese posizione in piedi nel piazzale di fronte al tempio sacro.
Quando tutti ebbero terminato, il piazzale era gremito degli allievi organizzati su quattro file di tredici guerrieri ciascuna; Itzacoatl si affacci dal tempio
dominando tutti gli schieramenti; si volt verso nord e tutti fecero altrettanto;
quindi inizi a pronunciare alcune altre frasi rituali, cui fecero seguito le risposte simultanee di tutti gli aspiranti guerrieri, mentre Oleg mugugnava
qualcosa imitando posizione del corpo, movimento delle labbra e suono
della risposta; in quel preciso istante si alz un vento da Nord; Itzacoatl
continu lo stesso rituale voltandosi verso Est, poi verso Sud; infine quando termin verso Ovest, il vento cess e unaquila grid volando alta nelloscurit, proprio sopra il gruppo. Un assistente port dellacqua, un altro
del fuoco in un piccolo braciere, ed un terzo della terra in altro recipiente;
Itzacoatl ripet le stesse frasi ad ogni elemento. Sembrava la richiesta di appoggio ai quattro elementi, un giuramento solenne alle forze della natura,
mentre la selva assisteva ammutolita senza emettere alcun suono. Termi-

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

nando fece un grido cui segu il coro di tutti, la formazione si ruppe e la


montagna torn a respirare e a bisbigliare con le sue voci.
Il guerriero che aveva guidato Oleg gli fece cenno di seguirlo fino a valle,
dove in una capanna li attendevano due tuniche corte appese ad una parete
e due stuoie a terra per il riposo del guerriero. Oleg ebbe limpressione che
il suo accompagnatore fosse come il suo tutor, il suo personal trainer, come
avrebbe detto nel suo Tempo, e lidea gli piacque.
Posato larco con le frecce, fu invitato a vestirsi con la tunica per proteggersi dallumidit della notte, quindi il compagno guerriero gli fiss il pugnale
al fianco e poi gli chiese di seguirlo; non era ancora ora per il riposo; arrivarono su un piazzale ai bordi del villaggio illuminato da decine di torce e
dove era tutto pronto per festeggiare lingresso nella scuola. La luna troneggiava ora alta in cielo, spegnendo la luce di ogni altro astro, mentre a
tratti alcune nuvole striate la tagliavano in due illuminandosi di luce riflessa. La fame era tornata a farsi sentire subito dopo la cerimonia, ma Oleg
non si aspettava di mangiare qualcosa quella notte; era stata una giornata
lunga e stancante, nonch incredibilmente intensa di emozioni. Cerano
una serie di stuoie poste a formare un doppio circolo; a nord del cerchio
una stuoia di diversa fattura rubava la scena. Quando i cinquantadue allievi
e i cinquantadue guerrieri tutor furono sul posto, arriv allora il Grande
Guerriero Itzacoatl e tutti si sedettero consumando una ricca cena.
Nelle settimane a seguire Oleg scopr che non sarebbe pi stato cos, anzi,
in molte occasioni dovette apprendere a mangiar molto meno o per nulla,
per abituare il fisico ad ogni condizione di guerra. Apprese ad accendere il
fuoco, le tecniche di caccia al tapiro e alla cacciagione, poich in guerra di
certo la cena non servita in tavola. La cosa peggiore e pi stomachevole
che Oleg dovette imparare fu mangiare carne cruda; dopo essersi rifiutato
pi volte con la scusa di non avere appetito, dovette alla fine cedere ai
morsi della fame e gradualmente abituarsi. Mangiare carne cruda era strategico durante una guerra, quanto saper gestire due giorni di digiuno, poich durante un agguato non era possibile accendere fuochi. Nel tempo
Oleg inizi a farsi furbo e si conservava qualche pezzo di carne cotta in un
sacchetto che portava con s.
Quanto lontana San Pietroburgo!, Cosa staranno facendo mia madre e mio padre? E Lev, Vasily e Evgeny? si domandava Oleg in alcuni

CAPITOLO XXXIII

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Mario Gherlone

momenti di silenzio, di agguato, durante azioni simulate di guerra nella


foresta. Cosa ci faccio qui? Mi trovo veramente qui oppure tutto un sogno? Cosa sto facendo? Chi sto diventando? Quale destino mi ha condotto
qui, ora, in questo preciso istante ad essere dietro questalbero, accovacciato, armato, mimetizzato pi degli altri a causa del colore bianco della mia
pelle mezzo nudo? Eccolo! lordine di attacco simulato! Devo andare., disse Oleg a se stesso.

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Se vuoi andare oltre il deserto,
devi imparare a trasformarti,
altrimenti non ci riuscirai.
Devi conoscere te stesso
e trascendere il tuo stato attuale.

Mario Gherlone

e settimane trascorrevano a Teotihuacn nel lavoro di studio ed esercizi di risveglio, mentre a Malinalco tra preparazione fisica e mentale
del guerriero.
Nella notte di luna nuova del loro secondo mese, Lev, Evgeny e Vasily furono sottoposti al rito di purificazione e iniziazione del Temazcal, la capanna
di sudore, di fatto il battesimo del fuoco, che dur faticosamente tutta una
notte fino alle prime luci dellalba. La sera di quello stesso giorno venne loro affidato uno speciale Maestro di vita: un gatto. Ognuno avrebbe dovuto
apprendere dal proprio gatto le tecniche dellattenzione e dellagguato, allenare i propri riflessi giocando con lui, prendersi cura di un altro essere vivente che non fosse umano e infine studiarne abitudini e comportamenti
fino anche a intuirne preventivamente le intenzioni.
Una sera il Pescatore riun i tre ragazzi intorno al fuoco: giunto il momento di apprendere le Prime quattro Sfere dellAscensione.
Cosa sono? A cosa servono? domandarono i ragazzi.
Se un persona desidera elevare se stessa, ossia evolvere, deve passare di
stato, deve diventare pi leggera, pi fine, deve vibrare oltre il suo stato attuale; vi faccio un esempio, anche se mi sembra di avervelo gi accennato
tempo fa: il ghiaccio, lacqua e il vapore sono tre manifestazioni apparentemente distinte dello stesso elemento avente stessa natura e origine, solo che
i vostri sensi lo percepiscono in modo diverso a causa dei suoi tre livelli vibrazionali. Possiamo dire che il vapore ha unEssenza diversa dal ghiaccio?
No, sono identici in natura, ma differenti in grado: il ghiaccio non pu penetrare nulla, lacqua pu penetrare anche attraverso piccole fessure, ma il
vapore addirittura pu penetrare oltre le possibilit dellacqua fino anche a
volare. Vi racconto una storia:

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Una volta, in un luogo lontano, scorreva un Fiume felice del suo


corso perch attraversava boschi rigogliosi, fluiva tra le rocce,
prestava il riflesso della sua superficie al sole di giorno, alla luna
e alle stelle di notte, irrigava i campi lungo le sue sponde e dava
sollievo alla sete degli animali. Il Fiume era orgoglioso della sua
vita e si sentiva importante. Un giorno lamico Vento che soffiava
dolcemente gli port una notizia: Non ti sentiresti cos mediocremente soddisfatto, se sapessi cosa c al di l del deserto;
oltre quella landa desolata di sabbia chiamata deserto, c un
incantevole luogo, davvero unico, lussureggiante, ricco di colori
e ogni forma di vita che tu oggi non puoi nemmeno immaginare; l
si vive la vera vita, l si incontra la vera felicit, l si prova pace e
benessere, l si vive in abbondanza e prosperit.
Il Fiume, scosso dalle parole del Vento che lo risvegliarono da
uno stato di falsa quiete e illusione, decise di intraprendere il
cammino per quel paradiso; devi il suo percorso pensando di
poter attraversare il deserto, ma per quanti sforzi facesse non ci
riusc, disperdendo altres molta energia: la sabbia assorbiva le
sue acque incessantemente. Allora si ripos un periodo per
riacquisire forza e quando fu pronto pens di circondare il deserto, aggirando cos lostacolo. Ma avete mai provato a circondare un deserto? impossibile, vi perdereste. E cos fece il
Fiume: si perse. Disperato, quel poco di s torn indietro piangendo a lungo. Non riusciva ad andare oltre e non riusciva a rassegnarsi sradicando dalla mente lidea di non poter aspirare ad
una vita migliore.
Un giorno lamico Vento, mosso a compassione, decise di aiutarlo e gli disse: Se vuoi andare oltre il deserto, devi imparare a
trasformarti, altrimenti non ci riuscirai. Devi conoscere te stesso
e trascendere il tuo stato attuale.
Il Fiume pens e pens e pens alle parole del Vento, fin
quando un giorno ebbe unintuizione e cap: lostacolo era dentro di lui, era il suo Ego che negli anni si era costruito una sua

CAPITOLO XXXIV

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Mario Gherlone

identit facendogli dimenticare la sua natura e la sua missione di


vita. Sentiva che per cambiare qualcosa doveva rischiare; doveva
liberarsi quanto pi possibile dellEgo ed esporsi senza paura,
se voleva superare il deserto e raggiungere la nuova terra. Allora
espose tutto se stesso davanti al Sole con preghiera di trasformarlo in vapore; tutta la sua acqua si convert cos in vapore e
sal al cielo sotto forma di nuvole. A quel punto una volta compiuta la sua trasformazione, lamico Vento pot intervenire con il
suo soffio, spingendolo oltre il deserto. Superato non senza
sforzo lostacolo, giunto sul nuovo territorio, il Fiume mut se
stesso da nuvola in pioggia, rinascendo come Fiume dalle acque
pure e cristalline, continuando la sua esistenza con una nuova
vita nel luogo meraviglioso che lamico Vento gli aveva raccontato. E fu cos che, attraverso questo cammino trascendente, il
Fiume scopr il vero se stesso, il significato dellesistenza, dellevoluzione e della ricerca della felicit.

I tre restarono in silenzio, colpiti dalla chiarezza del racconto.


Non credo che la storia abbia necessit dessere commentata, vero? chiese
il Pescatore. Torniamo quindi al presente, alle sfere dellAscensione: per
elevare la vibrazione del nostro Essere, incatenato alla Terra dalla bassa vibrazione del corpo, dalla densit e pesantezza del corpo influenzate anche dal tipo di alimentazione, occorre indurre nella materia uno stato vibrazionale
superiore, o per dirla in altro modo, pi fine. Per farlo, lessere umano ha
quattro potenti strumenti: la volont, lintenzione, la parola e il potere nascosto nel suo cervello. La volont la forza, la risorsa strategica che occorre generare dentro se stessi per rompere ogni schema, abitudine, condizionamento
e schiavit, ponendo attenzione che non abbia origine dal desiderio. La volont lunica forza che luomo ha per vincere la corrente del fiume della vita
che vuole portarlo a valle. Sviluppare la volont lunica via che pu percorrere per migliorare la sua esistenza, per risvegliare se stesso ed evolvere.
Lintenzione e la parola nascono entrambi dal pensiero: i pensieri sono per la
maggior parte involontari e inconsapevoli, si generano e si modellano attraverso i condizionamenti interni ed esterni, positivi e negativi, potenziatori e li-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

mitanti, naturali e indotti; per questo nella nostra Scuola si lavora fin dallinizio sulla consapevolezza del funzionamento delle percezioni della mente e
sulla pulizia del pensiero, quindi si affronta il tema delluso consapevole della
parola, solitamente distorta, soppressa o generalizzata. Gi soltanto lavorando su questi aspetti, un uomo e una donna sono pi liberi. Cos invece lintenzione? la creazione volontaria e consapevole di un pensiero, caricato
verso una determinata direzione, visualizzando lo stato desiderato con latteggiamento e lo stato danimo di chi gi lo vive.
complicato! osserv Vasily dopo aver guardato anche lespressione
sul volto dei fratelli.
Apparentemente e solo al principio. rispose il Pescatore solo una questione di esercizio ed applicazione costante di volont. Riconosco per che
pi complicato spiegarlo e intenderlo a parole, trasmettere i passaggi della tecnica, piuttosto che la pratica. Mi sapresti spiegare Vasily chiese indicando
lentrata della capanna quali azioni devo compiere per costruire quel semplice bastone l? Quante parole dovresti usare per spiegarmi a voce e farmi immaginare il procedimento? Se invece me lo potessi dimostrare con lesempio,
io apprenderei molto pi rapidamente, senza possibilit di equivoco e fraintendimenti, vero? Sarei gi attivo un istante dopo averti visto allopera.
Credo di s. rispose Vasily.
Nel nostro caso, ahim, non sono in grado di farvi vedere ci che accade
dentro di me, quindi necessario che abbiate fiducia nelle mie parole e viviate lesperienza diretta; chiedetemi ulteriori spiegazioni, ma poi occorre
provare, provare, provare e perseverare, evitando di alimentare sensi di colpa o ingrossare il giudizio per i fallimenti questo mai! Ormai sapete bene
che la voce del critico interiore quella dellEgo, non siete voi. Quando la
risposta arriver, non avrete pi necessit di aver fiducia n tantomeno di
credere, perch avrete compreso con lesperienza. Ora fermiamo le premesse e passiamo al cuore della lezione.
La Prim a Asc en sio ne si compone di quattro sfere: in ognuna c
una parola che definir X e voi dovrete sostituirla con altra a vostra scelta, non una parola qualsiasi naturalmente, ma che abbia
senso logico nella frase; le frasi vi sembreranno al principio senza
senso, ma ricordate che ogni parola genera un suono, una vibrazio-

CAPITOLO XXXIV

381

ne; se unite le parole alla giusta intenzione, inizierete a provare


sensazioni che non avete mai provato, inizierete a percepire come
non avete mai percepito, vi sentirete vibrare in modo diverso. Ecco
le istruzioni:
Prima sfera: LODE
Ponete lattenzione al centro della fronte e ripetete pi volte:
Lode a X per la mia vita esattamente cos com.
Seconda sfera: RINGRAZIAMENTO
Ponete lattenzione al cuore in espansione nella parte interna e
ripetete pi volte:
Grazie X per il mio corpo-mondo esattamente cos com.
Terza sfera: AMORE
Ponete lattenzione al cuore e ripetete pi volte:
X mi Ama esattamente come io sono.

Mario Gherlone

Quarta sfera: COGNIZIONE


Ponete lattenzione in un punto che si trova quattro dita sotto
lombelico, tre dita fuori dal corpo e ripetete pi volte:
OM Cognizione.

Quante volte dobbiamo ripetere ogni passaggio, Maestro?


Hai fatto bene a chiederlo. disse il Pescatore Non c un numero prestabilito; la questione importante non sta nella quantit delle ripetizioni, ma
nella purezza e chiarezza dellintenzione. Cercate di permanere in ogni sfera
fin quando non riuscite a generare quella sfera, quello stato interno intenso
che vi far vibrare pi in alto. Se le prime volte proprio non ci riuscite, fluite
senza giudizio e sensi di colpa, e andate alla successiva; magari sperimenterete che alcune vi riusciranno pi semplici e altre meno. Cercate in modo
profondo di provare lode, gratitudine, amore e cognizione e siate presenti a
voi stessi nel pronunciare le parole.
Ma come si fa a comando a provare lode, gratitudine, amore e cognizione?
Prendete in prestito questi stati danimo dalle vostre esperienze di vita e
intensificateli. Imparate a memoria la sequenza ed esercitatevi. Qualche al-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

tra raccomandazione: quando vi sdraiate per fare gli esercizi, orientatevi


possibilmente con la testa verso nord; prima di iniziare, fate cadere la maschera, ossia le tensioni del viso e fate lesercizio del drenaggio; tenete gli
occhi chiusi; trattenete ogni sfera per un p di tempo, ripetendo la frase
(mentalmente o pronunciandola) in sincronia con il respiro. Se pronuncerete verbalmente le quattro sfere, il vostro Ego sar pi restio a farvi eseguire lesercizio, perch si vergogner di se stesso e di farsi ascoltare dagli
altri; fatelo quindi mentalmente.
Domani pomeriggio durante le stimolazioni musicali, senza dire nulla agli
altri, fate questo esercizio per tutta la durata della musica e orientate la vostra attenzione verso i mammiferi acquatici, soprattutto i delfini.
Perch dobbiamo orientare la nostra attenzione e lesercizio verso balene
e delfini? Coshanno di particolare? chiese Lev.
Dovremmo affrontare un lungo discorso, ma soprattutto un lungo viaggio per andare al mare e farvi vivere lesperienza diretta di cosa significhi
entrare in comunicazione con loro, ma non abbiamo tutto questo tempo.
Ricordo vagamente, intervenne Vasily che una volta s, mi sembra
di ricordare che sia stato nostro padre a riferirci di qualcosa che li riguarda.
disse voltandosi verso i fratelli. Mi sembra che ci parl di una qualche
localit in Giappone Fuji Taji Anzi, no! Era Tijin, dove venivano
catturati per essere venduti e ammaestrati nei grandi circhi acquatici, o uccisi per diventare alimento per i giapponesi.
Davvero accadeva questa atrocit, questo sacrilegio nella vostra epoca?
S, replic Vasily questo e non solo.
Ma sapevano nella vostra epoca chi fossero i delfini? domand il Pescatore.
Beh, erano ritenuti pesci-mammiferi, dalla scienza definiti come esseri
con un grado di intelligenza superiore a tutti gli altri esseri acquatici.
Tutto qui? escalam il Pescatore con voce esterrefatta. Ma i ragazzi restarono senza parole. E per voi, chi sono i delfini?
Beh intervenne Evgeny mammiferi acquatici intelligenti, socievoli
anche con luomo, che vivono in comunit
Ho capito, non sapete un bel nulla. Chi lessere umano?
Come ci ha insegnato Lei, un Essere spirituale che sta vivendo unesperienza terrena.
Esatto! Il delfino un Essere spirituale che sta vivendo unesperienza ac-

CAPITOLO XXXIV

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quatica. anche un Essere pi evoluto dellessere umano! Per, fin quando


luomo non riconoscer se stesso come essere spirituale, superando il limite
della sua manifestazione fisica, come potr riconoscerlo in altri?
Cavolo! Per cos vuol dire che
che il delfino spiritualmente come lessere umano, solo che ha sembianze di pesce e non ha sviluppato lEgo, pertanto pi puro; anche lui
un essere che sta vivendo unesperienza sul pianeta Terra, solo in una dimensione acquatica. Il delfino lavora con i cetacei allevoluzione della Terra
ed la guida spirituale nel mondo acquatico; anche gli squali lo rispettano
e non lo attaccano. Tutti rimasero senza altre parole. Bene: da domani
fin
n i e le Ba l e n e
una volta alla settimana, eseguite un Esercizio per i D elfi
dell a Ter ra:

Mario Gherlone

Fate la vostra Ascensione, poi create tra le vostre mani una sfera luminosa di energia di colore rosa; datele forza, luce e intensit, quindi lanciatela nel grande mare visualizzando che giunga ai Delfini e
alle Balene.

Mario Gherlone

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Avrai le tue opportunit,


se nel destino scritto.

Mario Gherlone

enne la luna nuova anche per Oleg, che nel frattempo aveva acquisito rispetto e onori tra i Guerrieri della Scuola, partecipando proattivamente a tutte le attivit, senza sottrarsi alle pi dure e faticose; era
ormai stato accettato dal gruppo e il Grande Guerriero dimostrava soddisfazione per le sue capacit di integrazione e di leadership, tanto che Oleg
inizi a supporre che lImperatore fosse tenuto aggiornato dei suoi progressi. Non pass molto tempo che le sue supposizioni vennero confermate dagli eventi: una sera ricevette lordine di rientrare con anticipo alla
Citt Sacra.
Lindomani allalba raccolse le sue poche cose in una piccola sacca insieme al
pugnale, larco e le frecce; salut come si conf ad un guerriero lamico che
dalla sera del suo arrivo era stato sempre con lui, Ocatlan a, Pietra che Gira;
lo ringrazi augurandogli buona fortuna guardandolo nel profondo dei suoi
occhi, stringendogli lavambraccio destro e cos fece lui con Oleg sorridendo.
Concluso il rito del saluto, Oleg inizi a guardarsi intorno per capire chi lo
avrebbe accompagnato lungo il cammino del ritorno in citt e con sorpresa comprese che sarebbe stato proprio Ocatlana a fargli da guida e scorta;
Per questo sorrideva! pens contento Oleg. Tra loro si era instaurata
unintesa e una comunicazione che andava al di l del linguaggio verbale.
Li aspettavano almeno tre giorni di cammino; cos fu: ci impiegarono mezza
giornata in meno rispetto alla prima volta, complice lo stato fisico di Oleg
che si era ormai ambientato alle temperature e allumidit, allaltezza del territorio, allalimentazione e allo stile di vita; gli intensi allenamenti avevano
conferito al suo corpo forza, elasticit e resistenza. Continuava a tingersi i
capelli mentre la pelle, ormai provata dalle numerose scottature solari, si era
ben abbronzata non contrastando pi in modo tanto netto come due mesi
prima con il pigmento medio della popolazione.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Giunsero sulle rive del lago di Texcoco intorno alla met del terzo giorno e
dopo essersi fatti riconoscere ai vari posti di blocco lungo il ponte di accesso allisola, entrarono in citt e, con somma sorpresa di Oleg, alla casa di
Painalli, che quando vide il ragazzo, abbandon la coltivazione delle sue
piante e gli and incontro sorridente e entusiasta.
Oleg! Ragazzo mio, attendevo il tuo arrivo e sono contento di vederti.
Salve a Lei, Maestro Painalli.
Fatti guardare! S, ti trovo molto bene, ragazzo, vedo che hai lavorato
duro. disse il Maestro osservando il suo fisico e stringendogli il braccio.
Sei cambiato, Oleg e non solo fuori ti sento pi forte anche dentro.
Maestro, sa bene cosa insegna quella scuola e come lo insegna. Non avendo alternative, dopo alcuni giorni ho iniziato ad essere presente anche mentalmente, sfruttando al meglio le opportunit che la vita mi stava dando,
nel bene e nel male. stata dura e spero vivamente di non doverci tornare.
Maestro, desidero presentarle il mio amico
Ocatlana! esclam Painalli anticipando Oleg Come sta la tua famiglia?
Oleg rimase sorpreso. Di cosa ti sorprendi Oleg? Credevi ti lasciassi solo
tra sconosciuti? Conosco Ocatlana e la sua famiglia da molto tempo e sapendo che era alla Scuola ho fatto in modo che fosse lui a starti vicino.
Perch non mi hai detto nulla? chiese Oleg allamico.
Cos mi era stato detto di fare. rispose Ocatlana con naturalezza incrociando lo sguardo del Maestro.
Entrate ragazzi, entrate in casa; vi preparo una tazza di kakaw degna di
due guerrieri dalto rango come voi due. Festeggiamo il vostro ritorno!
Mentre i due entravano, il Maestro chiam il ragazzo che stava con lui in
giardino per riferirgli un messaggio verbale da recapitare. Oleg entr, si
guard intorno e disse rivolgendosi a Painalli: Maestro, Nelli dov? Come mai non qui a lezione?
Nelli ha fatto grandi passi avanti per il suo sviluppo personale; ha potuto ricordarsi diverse cose di s, del suo passato, quindi ha manifestato tutta una serie di domande che lhanno condotto sul cammino segnato per
lui lontano da occhi e orecchie indiscreti e tu sai bene a chi e cosa mi
riferisco.
S, Maestro, lo so.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXV

387

Sapeva che saresti venuto presto e aveva espresso grande desiderio di


aspettarti, ma dovuto partire ieri per Teotihuacn, per la Scuola tolteca.
Ti saluta e mi dice di dirti che ti ricorda anche nei sui sogni.
Oleg lasci trasparire unespressione di tristezza e delusione e il Maestro
leggendo questo suo stato danimo aggiunse: Alla Scuola Tolteca del Guerriero Pacifico ha la possibilit di portare avanti gli studi in modo sistematico
e molto pi rapido che qui; Nelli ha scoperto la sua missione di vita e pertanto sta lavorando per prepararsi a compierla.
Quale missione? domand Oleg con espressione seria.
La missione un aspetto riservato e privato della propria vita che non deve
essere condiviso con nessuno, salvo casi eccezionali e concordandolo preventivamente con il proprio Maestro guida. Comunque stai tranquillo; un giorno
possibile che le vostre storie si incontreranno nuovamente. Ma dimmi di te:
come stata lesperienza alla Scuola dei Guerrieri Aquila e Giaguaro?
Esperienza molto dura. Credevo insegnassero solo a combattere e massacrarsi tra nemici, invece per me stata una metafora di vita e quindi
lho usata per apprendere a combattare ben altre battaglie e vincere ben
altre guerre lungo il cammino sul quale Lei, Maestro, mi ha condotto. Ho
riscontrato che gli esercizi e la disciplina fisica hanno rinforzato la mia
mente rendendola pi chiara nelle circostanze difficili, pi risoluta e flessibile, liberandola da dubbi e innumerevoli false credenze che avevo su di
me. Il fisico pi forte pur conservando leggerezza e flessibilit; non lo
pensavo.
Continuarono a parlare delle esperienze vissute alla Scuola sorseggiando il
cioccolato, quando entr il ragazzo del giardino che rifer al Maestro circa
un appuntamento a Palazzo prima del calare del sole.
Bene, Oleg, dobbiamo andare a Palazzo.
Pensavo riguardasse Lei, Maestro.
Solo in parte, solo per accompagnarti; lincontro riguarda te; Ocatlana invece torner dalla sua famiglia che sar ansiosa di riabbracciarlo. Dai, rinfrescati un poco e andiamo; fuori trovi dellacqua.
Quando il sole tocc la linea dellorizzonte, i due si incamminarono attraversando le strade della Citt Sacra allinterno delle mura, costeggiando la
grande piazza e giungendo allingresso del Palazzo Reale; qui entrarono seguendo il solito rito; passarono di fronte alla sala dellultimo incontro fino

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

ad essere accompagnati ad una adiacente, pi piccola, adornata da fiori e


pitture molto semplici e colorate, che raccontavano la storia errante del popolo mexica, ossia azteca, la visione profetica dellaquila che afferra un serpente dalla cima di un nopal e quella del giaguaro nero che beve alla fonte.
Restarono in piedi in attesa di essere ricevuti dallImperatore. Axaycatl
non si fece attendere molto; entr anticipato da due guardie che si posizionarono ai lati del regnante dopo che questi si sedette sul suo trono di pietra. Invit gli ospiti a sedersi su dei cubi anchessi di pietra e ordin che
entrassero due donne per servire la bevanda degli Dei.
Oleg, vedo che sei diventato un uomo. riport Painalli a Oleg, anche se
il ragazzo aveva compreso da solo le parole di Axaycatl. Quali notizie mi
dai dalla Scuola?
Quale tipo di notizie le interessano, riverito Tlatoni? domand con voce dimessa, abbassando un poco il capo e volgendo appena la testa verso
Painalli perch traducesse allImperatore.
Il grande Tleyoltl ti ha trattato bene?
Certo, riverito Signore di tutte le terre.
Bene. E tu cosa pensi della nostra Scuola dei Guerrieri Aquila e Giaguaro?
Una grande e importante scuola per forgiare valorosi guerrieri per difendere ed espandere il grande Impero, riverito Tlatoni. stato un onore per
me essere stato un allievo.
Bene, comera la Scuola dei Guerrieri del tuo popolo nel tuo Tempo?
Riverito Imperatore, o grande Tlatoni, i guerrieri del mio popolo nel
mio Tempo non combattono pi come il vostro popolo, corpo a corpo, ma
usano armi a distanza come le vostre frecce ma mille volte pi potenti.
Dal mare dellest possono essere lanciate, arrivando su questa citt in poco
tempo distruggendola interamente, creando un immenso grande fuoco;
si chiamano cannoni e missili nella nostra lingua.
Tu ci insegnerai come costruire questa grande freccia di fuoco!
Riverito Signore di tutte le terre, per costruire un cannone in grado di
lanciare la grande freccia di fuoco occorre un materiale che questa terra
non ha e un fuoco potente quanto quello di un vulcano per lavorarlo.
Noi abbiamo i vulcani!
S, mio Imperatore, mi sono stati mostrati da lontano.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXV

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A cosa mi servi tu, se non sai costruire armi nuove?


Riverito Tlatoni, che tutto sai e tutto puoi ovunque il tuo nome pronunciato, posso parlarvi di strategie di guerra, per vincere con le vostre armi i nemici pi potenti dellImpero e salvando dalla morte centinaia di
guerrieri utili per i campi e le successive guerre. disse Oleg tentando di
recuperare interesse sulla sua persona. Lui sapeva giocare molto bene a
scacchi, dove la strategia fondamentale, e avrebbe potuto riprodurla in
scala per un esercito; inoltre aveva visto molti film western e di guerra.
Bene, suona bene quello che dici. Domani parleremo di strategie di guerra. concluse Axaycatl. Poi si alz ed usc dalla sala.
Come sono andato, Maestro?
Bene, anche se per un momento ho temuto per te. Sei sicuro di conoscere
le strategie di guerra?
Non tema, da quel che ho visto alla Scuola, le strategie di guerra, seppur efficaci ad oggi, sono piuttosto grezze e portano a una grande perdita di uomini
negli scontri, che poi devono essere rimpiazzati investendo tempo e risorse
per formare i prigionieri. Domani inizier ad insegnare allImperatore il gioco
degli scacchi, come gioco fondamentale insegnato nella scuola di guerra del
nostro popolo e, praticandolo sufficientemente a lungo, svilupper in lui le
necessarie abilit in grado di creare da solo le sue strategie in battaglia.
Sar felice, se lo insegnerai anche a me. disse Painalli.
Certamente, Maestro, con grande piacere.
Uscirono dalla sala con la guardia, attraversarono il primo corridoio e giunti allangolo apparve allimprovviso la Principessa Yolihuani; Oleg abbass
gli occhi per non ripetere lerrore della scorsa volta, ma lei si ferm ad osservarlo; fece cenno di sollevare la testa, lo guard negli occhi, sfior con
lesterno delle sue dita lesterno del suo braccio, con aria di superiorit e di
meraviglia allo stesso tempo; poi senza dire nulla si volt e si allontan, seguita dalle sue due ancelle.
Hey, Oleg! esclam Painalli per scuoterlo dalla sua assenza.
Maestro, lha vista? pi bella di quanto ricordassi
Certo.
La guardia fortunatamente non capiva cosa Oleg dicesse e mentre andavano verso luscita, continu dicendo: Secondo Lei che possibilit ho di poterle parlare?

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Scordatelo! Oggi sei stato fortunato. gli rispose brevemente senza usare
parole che fossero intendibili dalla guardia.
Ma ora sono un Guerriero dalto rango, ora potrei
Domani devi tornare qui e non credo un solo giorno. Avrai le tue opportunit, se nel destino scritto.
Si incamminarono nuovamente verso la casa del Maestro; giunti davanti allingresso: Ricordi qual era la casa prima della tua partenza? Sapresti tornarci da solo?
S, certo.
Bene, allora vai. Non c alcun pericolo. Troverai gi da mangiare; la madre
del tuo amico Ocatlana avr certamente portato frutta e un pasto caldo.
Ringrazio, ma non ci sarebbe qualcosa di pi sostanzioso, tipo un
p di carne? Ho una fame!
Mmm carne osserv con una nota di disappunto. E va bene, ma
ricordati il rituale, quello del ringraziamento sincero e profondo per il sacrificio dellanimale, per la funzione svolta per la tua e sua evoluzione. Domani provveder a dirlo alla madre del tuo amico.
Oleg torn nella sua vecchia casa ritrovandola di fatto come laveva lasciata; sul tavolo ad aspettarlo cerano frutta, semi e una poltiglia calda di fagioli e pomodori con accanto sfoglie calde di pane di mais; mangi con
appetito, poi si coric sul giaciglio che era stato ordinato.
Quella notte mentre la foresta parlava con le voci delloscurit, il rumore
di alcune foglie secche che Oleg aveva appositamente disposto davanti alla
porta lo dest dal suo sonno facendogli aprire gli occhi e impugnare
lentamente il suo pugnale, senza fare gesti rapidi, simulando ancora di dormire; di l a poco percep passi felpati che si avvicinavano lentamente e
cautamente verso di lui evitando il centro della stanza, fermandosi a tratti.
Il suo giaciglio fortunatamente era allombra della luna che filtrava dalla finestra, consentendogli il vantaggio di non essere visto in volto. Apr un occhio e vide solo unombra pi scura lungo la parete; amplific i suoi sensi
per percepire la distanza e i movimenti dellintruso. Quellombra torn a
muoversi e stavolta si allontan dalla parete andando lentamente dritto
verso Oleg che iniziava a sentire il sottile respiro avvicinarsi. Appena davanti a lui, Oleg mosse rapidamente una gamba colpendo lospite indesiderato fino a farlo cadere a terra; si lev una voce di dolore, ma Oleg non

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXV

391

prest attenzione e gli si avvent addosso senza dargli il tempo di reagire e


lo immobilizz, puntandogli il pugnale alla gola. Il suo cuore batteva allimpazzata era la prima volta che assaliva una persona in un momento
di reale pericolo, fuori da ogni simulazione come alla scuola. Il suo avversario rimase immobile senza dire nulla, senza muovere un muscolo. In quello
stato di agitazione, un profumo si lev e sconvolse Oleg sollevando nella sua
mente un pulviscolo di pensieri contraddittori. Linaspettato ospite, silenziosamente, con il pugnale puntato alla gola, si lasci trascinare da Oleg poco
pi avanti, sotto la luce della luna che entrava dalla finestra; appena il suo
viso fu illuminato, Oleg moll subito la presa, alzandosi di scatto ed allontanandosi.
Sollevandosi lentamente e massiaggiandosi le braccia e i polsi, incroci il suo
sguardo con gli occhi di Oleg il cui viso era ora sotto la luce della luna.
Chiedo perdono non sapevo, non immaginavo. disse Oleg istintivamente
nella sua lingua. Quindi si avvicin porgendole una mano per aiutarla a sollevarsi. Quando fu in piedi il suo viso in penombra era a poca distanza da quello
di Oleg.
Lo so, sono stata incauta ad entrare cos; non avevo intenzione di spaventarti, ma non potevo restare fuori della tua porta e rischiare dessere vista.
Mi comprendi se parlo la mia lingua?! osserv con sorpresa Oleg lasciando la sua mano e facendo un passo indietro.
S.
Com possibile se?
se sono della dinastia? Ho avuto la possibilit di avvicinare Maestri
speciali che mi hanno insegnato cose che a Palazzo le altre donne non sanno. Io non sono sorella di sangue dellImperatore e questo mi ha liberata
dagli obblighi che invece le altre hanno. E poi non ho mai sopportato fare ci che fanno loro tutto il giorno.
Cosa ti porta qui?
C bisogno che te lo dica?
Oleg fece silenzio e disse: Cosa accadrebbe se qualcuno sapesse che tu sei
qui?
Normalmente la morte per entrambi, perch non permesso che due
persone si frequentino senza il consenso dei genitori e senza essere uniti
dalla cerimonia.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Noi ci stiamo frequentando? disse con aria innocente ma con lintento


di capire bene le sue intenzioni.
Lei non rispose alla domanda, solo lo guard e gli chiese: Tu perch mi
hai guardata?
Beh perch il tuo viso mi ha stregato fin dal primo momento che ti ho
vista e anche ora, non riesco a distogliere il mio sguardo dal tuo.
Lei avanz lentamente verso Oleg. Era minuta rispetto a lui, seppure pi
alta della media delle donne native. Le sue mani presero quelle di Oleg
conducendolo verso la finestra facendo in modo di restargli molto vicina.
Lasci le sue mani e rest in ascolto; Oleg allora prese coraggio e accarezz
il suo viso incorniciato nel chiaro di luna, pass poi le mani tra i suoi lunghi capelli neri e sollevandole lievemente il viso naufrag nei suoi occhi.
Yolihuani era una creatura conosciuta in tutto lImpero e desiderata dai regnanti delle regioni confinanti; la natura le aveva dato in dono tutte le qualit e la grazia di un essere umano: i suoi lineamenti erano tanto delicati da
non sembrare nativi; i suoi occhi neri e profondi dalla forma lievemente
orientale erano magnetici; la sua pelle liscia come se un mantello di seta scivolasse su tutto il suo corpo; le sue labbra carnose e turgide invitanti, il suo
profumo speziato e vagamente vanigliato aveva un che di ipnotico.
Oleg avvicin il suo viso lasciando che le labbra sfiorassero la fronte di lei le
guance fino ad incontrare la sua bocca gi lievemente socchiusa. Restarono
abbracciati a sentire la pulsione e il calore del loro corpo, e a godere dello
scambio del loro respiro, senza proferire una parola.
In quella notte magica e inaspettata non accadde nullaltro. Lei lo salut con
un ultimo fuggevole bacio, usc di casa nel buio, cos come era arrivata, vestita
semplicemente come una ragazza qualunque del popolo. Oleg cerc di seguirla con gli occhi attraverso la finestra, ma lei non pass di l. Sorpreso, meravigliato, eccitato, sconvolto al tempo stesso, torn lentamente a coricarsi e, dopo
essere stato a lungo sveglio pensando alla dolcezza dei momenti appena vissuti,
con un cenno di sorriso si addorment. E per la prima volta da quando era riemerso dal lago, quella notte Oleg non sogn di tornare a casa.

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La via del guerriero unesperienza attiva:
richiede azione e intraprendendola
riceverai azione.

Mario Gherlone

el frattempo a Teotihuacn giunse un ragazzino; fu accompagnato


alla sua abitazione dove mangi e and presto a dormire per recuperare la stanchezza del lungo viaggio dalla Citt Sacra alla Citt degli Dei.
Il giorno seguente fu accompagnato da uno studente anziano alla Scuola,
dove si accorse di un ragazzo che si apprestava a scendere le scale di accesso
e che somigliava al suo amico Oleg.
Ehi! Tu! dico a te. grid Nelli correndogli incontro e seguendolo gi
per le scale. Conosco tuo fratello!
Ah, sono contento. rispose Lev che quel pomeriggio era arrivato prima
degli altri fratelli dopo una mattinata passata a fare esercizi fisici e di abilit
sensoriali.
Ma non capisci? Io lo conosco, io sono
Nelli, da questa parte, prego! La tua classe qui. disse il suo accompagnatore dopo averlo raggiunto, interrompendo il suo incontro.
Va bene, ci vediamo pi tardi. sussurr Nelli salutando, mentre Lev rispose distrattamente alzando solo una mano.
Nel frattempo laula inizi a riempirsi e arrivarono anche gli altri due fratelli. Il pomeriggio scivol tra alcuni esercizi e le consuete stimolazioni musicali con melodie di volta in volta diverse; terminata la formazione, man
mano che ogni aula concludeva le lezioni, gli alunni uscivano. Alluscita
Nelli attese fuori sul piazzale che Lev comparisse; uno dei tre fratelli usc
per primo e Nelli gli and incontro dicendo: Allora hai capito, io ho conosciuto tuo fratello!
Chi sei? Di cosa stai parlando? disse Vasily interrompendo il ragazzino.
Prima delle lezioni ti dicevo che
Cosa dicevi e e a chi prima delle lezioni?
A te, quando eravamo gi, di fronte alla tua aula!

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Io la prima volta che ti vedo! rispose Vasily.


Ma cosa stai dicendo? Non ti ricordi che e si azzitt vedendo altre
due persone identiche a quella che aveva davanti avanzare verso di lui.
Ancora quel ragazzino! esclam Lev uscendo.
Ma allora ci siete tutti! Siete tutti qui! esclamo Nelli.
Chi Lev, lo conosci? domand Vasily.
Stamane diceva tutto eccitato che conosceva uno di noi
Non conosco uno di voi, io ho conosciuto Oleg! disse Nelli.
Oleg? Tu sai qualcosa di Oleg? chiese Evgeny eccitato.
Oleg! Cosa ci dici di lui? Dov? domand con enfasi Vasily.
Come sta? aggiunse Lev incalzando.
Sta bene, molto bene; si trova nella citt di Tenochtitln proprio ora;
lui sotto la protezione dellImperatore ed stato affidato a un Maestro
per apprendere la nostra cultura. Nellultima luna stato anche alla Scuola
del Guerriero Aquila da cui sono certo tornato pi forte.
Qual il tuo nome? chiese Evgeny.
Nelli, il mio nome Nelli.
Bene, Nelli, vieni con noi; devi incontrare il nostro Gran Maestro per raccontargli quanto sai. sugger Lev con lapprovazione degli altri fratelli. I
quattro si incamminarono in cerca del Pescatore quando ad uno dei fratelli
venne in mente che essendo lora tarda, doveva trovarsi nella zona del ristoro, quindi tornarono indietro; si precipitarono da lui, entusiasti ed eccitati.
Maestro, Maestro! Abbiamo notizie di nostro fratello! Questo ragazzino
lo conosce.
Ehi! Non chiamatemi ragazzino! Pure Oleg mi chiamava cos. Io mi chiamo Nelli!
Il Maestro attendendo che facessero silenzio disse: S, ero in attesa che
qualcuno portasse notizie di vostro fratello e sentivo che sarebbe stato un
essere leggero. disse rivolgendo lo sguardo al nuovo arrivato Eccoti
qui. Sei dunque tu Nelli. osserv il Pescatore usando una voce pacata e
mitigando lo stato di eccitazione generale. Siedi qui e mangia con noi; dopo mangiato ci racconterai tutto quel che sai. Ora per sedetevi anche voi e
mangiamo. E cos fecero. Dopo il pasto si allontanarono dalla zona del ristoro, andarono allombra di un immenso albero con enormi radici scoperte e si sedettero. Nelli gli raccont di quando vide Oleg per la prima volta il

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CAPITOLO XXXVI

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giorno del suo arrivo in citt come prigioniero, quindi di averlo conosciuto
una sera affacciandosi dallalto della sua prigione; raccont dei loro primi
colloqui, dei loro Maestri e delle gesta di Oleg fino alla sua partenza per la
Scuola dei Guerrieri Aquila e Giaguaro. Quando Nelli ebbe terminato il suo
monologo, rispondendo anche alle domande dei tre fratelli, il Pescatore riport il silenzio: Bene, la situazione che ci ha raccontato Nelli conferma
le mie sensazioni di circostanze favorevoli. I tempi stanno maturando e presto dovremo partire per incontrare il nostro destino.
Anche io verr con voi! esclam Nelli.
Tu, Nelli, sai di avere un compito da svolgere prima di poterli raggiungere, quindi dovrai restare qui per prepararti bene, per essere pronto.
E a Lei chi glielha detto? domand curioso Nelli.
Se sei qui, non certo per andartene subito. rispose il Pescatore con un
velo di sorriso.
Avendo percepito che luomo sapeva pi di quanto volesse dire, Nelli continu a fare domande facendo finta di nulla: Per quanto dovr prepararmi, Maestro?
Molte lune dovranno trascorrere prima che il tempo si compir.
S, ma quanto?
Quando i cicli del tempo lo permetteranno. Tutto questo potrebbe accadere non prima di sette anni.
Sette anni! esclam Nelli; fece silenzio comprendendo che non cera
possibilit alcuna nel breve di rivedere il suo amico.
Nel frattempo, caro Nelli, qui ci sono i suoi fratelli. Sfruttate il tempo disponibile per approfondire la vostra conoscenza. sugger il Pescatore rivolgendosi ai quattro Ora per, andate nelle vostre abitazioni si fatto
tardi. Il tempo in cui vi ricongiungerete con vostro fratello si avvicina, ma
la vostra preparazione non ancora matura al destino che vi attende.
Va bene, Maestro. risposero reattivamente, assorbiti dal loro stato emotivo Oggi possiamo terminare dicendo che stata la giornata pi felice da
quando siamo giunti in questo Tempo; avere notizie di Oleg ci rallegra e ci
rianima. disse Vasily ricevendo lassenso degli altri due fratelli.
Bene, passate una notte serena. salut il Pescatore allontanandosi.
Nelli rest l ancora qualche istante, osservando sorridendo e soddisfatto i
tre gemelli che si allontanavano.

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Non puoi far nulla per cambiare il passato
e il futuro sar spesso diverso da
come lo pianifichi o speri.

Mario Gherlone

indomani Oleg fu svegliato dal suono dei corni della citt che questa
volta riconosceva: non era per la chiamata alle armi, ma il segnale
di avviso del rientro delle forze guerriere che si accampavano fuori la citt.
Si alz rapidamente, si sciacqu il viso e prendendo un frutto dalla cesta si
avvi fuori le mura, in direzione del lungo ponte di collegamento con la terra ferma per vedere cosa fosse accaduto. LImperatore non fece attendere il
suo arrivo e preceduto da una fila di guerrieri avanz verso il ponte dallalto
del trono sollevato a spalla dai portatori. Passando si accorse di Oleg, ma
non disse nulla. Allattacco del ponte che dalla terra ferma giungeva alla citt, attendeva inginocchiato con una gamba e con la testa china, il guerriero
che aveva preso il suo posto come comandante delle forze guerriere. Axaycatl scese dal trono e gli and incontro; il confronto non dur molto; lImperatore torn nuovamente a sedersi sul trono e dette lordine di andare
alla Grande Piramide. Passando di nuovo vicino a Oleg, il ragazzo chin il
capo in segno di rispetto, nonch per evitare di attirare invidie e attenzioni
dal popolo. Dietro Axaycatl sfilavano i guerrieri schiavi fatti prigionieri
che, legati al collo e alle mani e pitturati interamente di azzurro, venivano
strattonati da altrettanti guerrieri avviati verso la grande piazza, verso la piramide dei sacrifici; il loro sguardo era smarrito, disperato e terrorizzato,
esasperato dalle grida della gente lungo la via del loro passaggio. Oleg non
osava pensare quale tremenda fine li attendesse al Tempio Maggiore; di certo non avrebbe voluto assistere, cos decise di andare alla casa di Painalli.
Maestro, ha saputo? domand appena giunto.
Lo so, anche senza che tu mi dica, i corni hanno suonato la voce della
morte.
Cosa devo fare io?
Cosa intendi dire?! Oggi resti qui, poich nella grande piazza scorrer

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

molto sangue per saziare la sete degli Dei; tutta una cruenta farsa che alimenta la morbosit del popolo, la brama di potere dellImperatore e della
casta dei Sacerdoti. Purtroppo Tlacalel, il Supremo Sacerdote dellOrdine, ha ripristinato il culto dei sacrifici umani di massa molti anni fa, in fase
di costituzione del nuovo Impero azteco.
Perch il Supremo Sacerdote dellOrdine ha fatto questo?
Il suo ambizioso progetto era quello di riunificare il genere umano sotto
un unico regno, auspicando di ottenere uno sviluppo accelerato e armonico
del sole mediante la pratica massiva dei sacrifici umani.
E come riusc a convincere tutti?
Semplice: bruci un numero impressionante di libri, riscrisse la storia
cambiando le radici della popolazione azteca, e cos facendo oper un fortissimo cambiamento di identit nella popolazione.
No! Che coincidenza anche questa!
Cosa? domand Painalli.
Non ci posso credere disse riflettendo a voce alta Ora le racconto.
Raccolse i suoi ricordi storici e disse: Anche nel Tempo da cui vengo, circa sessantanni prima della mia nascita, ci fu un uomo nel centro del continente dove vivevo che fece la stessa cosa: mise al rogo milioni di libri e
cambi lidentit della popolazione; con unincredibile azione propagandistica elev se stesso al potere, ricoprendo un ruolo equivalente allImperatore di qui: si chiamava Adolf Hitler. La fonte politica ispiratrice del movimento, lequivalente del Sacerdote Supremo dellOrdine della Fratellanza
Bianca, fu un certo Joseph Goebbels; questultimo era uno straordinario
oratore e il suo eccezionale talento contribu non poco alla scalata al potere del nazismo, unideologia fanatica che contagi un intero popolo nel giro di pochi anni, e grazie alla quale Adolf Hitler conquist lindiscussa
supremazia politica sul suo paese, la Germania, poi sullintera Europa scatenando una grande Guerra. Negli anni che precedettero la sua nomina a
cancelliere del Reich, ricorse sempre con maggior frequenza a Goebbels, per
perfezionare lopera di persuasione delle masse, completamente infervorate
ed estasiate dai suoi arditi ed infuocati comizi, incentrati sulla necessit di riportare la Germania umiliata dalle potenze vincitrici, ai fasti di un tempo
esattamente la stessa cosa che accadde al vostro popolo azteco: i fasti di un
tempo in Aztlan e lumiliazione del popolo azteco sotto il regno di Miztlan.

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXVII

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Grazie a Goebbels, che fu nominato Ministro, lideologia nazionalsocialista divenne il punto di riferimento nella vita quotidiana di ogni tedesco, il
fine a cui ogni ariano doveva immolare la propria esistenza, in pratica lo
stesso fanatismo della popolazione azteca e dei Guerrieri.
Oleg, quel che dici incredibile
Sa unaltra cosa? La distruzione dei libri un evento ricorrente nella storia
dellumanit, anche in popolazioni che non entrarono mai in contatto tra loro
nello spazio e nel tempo per lontananza di culture. Il fuoco non lascia dietro
di s nessuna traccia, nessuna rovina sulla quale poter costruire il futuro o ricostruire il passato, e pertanto lascia spazio a dittatori, imperatori e organizzazioni di pensiero deviato, di costruire artificialmente a tavolino un passato sul
quale fondare la societ del futuro, secondo i loro fini e la loro visione della vita. Mi sembra di ricordare che accadde anche nella Cina del III secolo Avanti
Cristo, nel Medioevo a cura della Chiesa per mezzo della Santa Inquisizione,
in Spagna durante lepoca della Reconquista; anche ad Alessandria dEgitto
la biblioteca pi grande del mondo di allora and distrutta da ben tre incendi
in tre epoche storiche diverse per ordine di due imperatori e un califfo; ed ora
qui, da questa parte del mondo in questo Tempo Maestro, ho uninquietante domanda da farle, ma ho paura di cosa potrebbe rispondermi mi sorge
da unagghiacciante intuizione avuta proprio in questo istante
Dimmi Oleg vedo anche io dalla tua energia che molto inquietante.
Io sono arrivato qui attraverso il tempo, non so come: dal futuro al passato o forse da un universo parallelo, non so. possibile che una stessa
identit stia vagando nel tempo portando nelle societ e culture della Terra le stesse strategie di terrore e di oppressione dei popoli? In pratica voglio dire: Tlacalel potrebbe essere Goebbels e tutti gli altri, pi o meno
noti alla storia, che hanno operato in secondo piano dietro figure potenti
di rilievo quali re, imperatori e dittatori? Unentit particolarmente guerriera e nemica dellumanit, vendicativa verso di essa per un qualche motivo, da incarnarsi nelle varie epoche, infiltrarsi ed entrare nelle grazie dei
regnanti e aspiranti al potere, ammaliandoli fino anche a stregarli, rendendoli inconsapevolmente schiavi e strumenti diabolici di piani contro
lumanit?
Per tutti gli Dei, Oleg! Che analisi trasversale hai fatto e a quale spettrale
risultante sei giunto! La tua una domanda cui non so sinceramente ri-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

spondere, se non limitandomi ad osservare i fatti nella prospettiva che hai


disegnato e in verit non saprei cosa dirti. Lunica cosa certa che tu sei
la prova vivente che certi viaggi nel tempo o attraverso universi paralleli sono possibili, e quindi non affatto escluso che la storia possa essere stata
ingannata come tu dici. Per, mi domando: cosa spinge quellentit a voler
distruggere lumanit? Quali motivi possono esserci?
Non lo so. rispose istintivamente Oleg. Poi fu colto da una seconda intuizione: Maestro!
Dimmi Oleg, mi spaventano queste tue intuizioni e sento che ne stai partorendo unaltra.
I Progenitori!
Cosa intendi dire con questo? domand Painalli.
Lei mi raccont che una delle due razze dei Progenitori dellumanit,
quelle che fecero lesperimento, era particolarmente competitiva, aggressiva e guerriera mi sembra di ricordare che fosse la razza adamica che
proveniva da Sirio, e che il Gran Consiglio di Nibiru aveva decretato la distruzione dellesperimento
Esatto, e allora?
E allora, lipotesi pi accreditabile che potrebbe trattarsi di uno di loro,
uno degli esseri della razza che voleva distruggere lesperimento evico sullessere umano. Questi potrebbe essere stato lasciato appositamente sulla Terra
con la missione di distruggere o indurre allautodistruzione la razza umana,
frutto di quellintervento genetico e della violazione successiva chiamata Peccato dalla cultura religiosa dei mio Tempo. Una missione senza ritorno, una
missione apparentemente progettata non come vendicativa, ma purificatrice,
con lintento di ristabilire lordine e lequilibrio sulla Terra prima dellintervento esterno.
Beh, Oleg, alquanto fantasiosa la tua ipotesi, ma devo dire che potrebbe avere un suo fondamento, anche se non storico e non comprovabile in
modo tangibile. La somma degli indizi, la lettura dei fatti e delle sequenze,
tutto porta nella direzione della tua ipotesi: un esattore karmico, che viaggia nel tempo con la missione di distruggere il frutto dellesperimento umano primordiale sulla Terra e tutta la sua discendenza spaventoso!
Scese il silenzio. Poi, dopo un respiro profondo, Painalli usc dal suo stato riflessivo e, come per distrarsi da un incubo e riconquistare la serenit sul volto

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXVII

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e nella voce, disse: Cambiamo discorso; ho una sorpresa per te, una cosa
meravigliosa da mostrarti e che desidero tu possa portare con te per sempre.
Cos?
una cosa che so che tu desideri molto! Non la Principessa ovviamente, che sono certo spaccheresti il mondo pur di averla.
Mi dica cos, la prego.
Se la vuoi vedere e quindi prendere, dovrai seguirmi; cos potr mostrartela e tu potrai prenderla per portarla con te.
Va bene, daccordo. Quando andiamo?
Manca la frutta in casa; vai per favore al mercato, compra della frutta
poca quindi torna qui. Mangiamo e subito dopo andiamo.
Oleg ringrazi il Maestro e, felice ed entusiasta, con passo rapido si avvi al
mercato. Tornato alla casa, Oleg volle mangiare frettolosamente, mentre
Painalli se la prendeva comoda invitandolo ad avere pazienza, ad alimentarsi con calma e in silenzio, assaporando e gustando ogni boccone.
Prendo le mie cose e andiamo. disse Painalli, dopo aver terminato.
Si avviarono verso la periferia della citt passando per per un ponte secondario, diverso da quello cui la mattina erano transitati i prigionieri. Uscirono dalla citt ed entrarono nella vegetazione. Oleg felice seguiva il Maestro al passo.
Mi fa piacere constatare che sei ben allenato. osserv il Maestro.
Certo! Con tutta lattivit fisica che si faceva alla scuola, pu ben dirlo!
Mentre camminavano, conversavano dellesperienza a Malinalco; dopo un
tempo Oleg inizi a domandare quanto mancasse per giungere a destinazione e il Maestro rispondeva che la cosa era molto preziosa, quindi era
conservata al riparo dai pi.
Il sole del pomeriggio era piuttosto caldo e lumidit intorno al lago si fece
sentire pi del solito quel giorno; fortunatamente gli alberi proteggevano i
loro passi mitigando un poco la fatica lungo il sentiero che ora volgeva in
salita.
Come ti senti? domand il Maestro camminando davanti a Oleg.
Anche se sento un poco di stanchezza sulle gambe bene! Da qui si gode un bel panorama e laria meno umida che vicino al lago. Mi piace questo posto, non pensavo che da queste parti si potesse godere di una natura
cos bella. Per certi versi somiglia a quella del continente da dove provengo. Manca ancora molto?

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Questione di poco. Ah! Beviamo un p dacqua da quella sorgente:


fresca e molto buona.
I due si fermarono qualche istante, rinfrescandosi il viso, respirando profondamente, osservando gli uccelli e gli animaletti del bosco affaccendati nel loro quotidiano vivere e sopravvivere; poi il Maestro estrasse dalla terra una
radice che pul sciacquandola alla fonte e la dette a Oleg: Succhiala
energetica la trovi solo da queste parti perch ha bisogno di un terra diversa da quella della valle e cresce solo in prossimit di unacqua di sorgente pura. Anche Painalli ne prese una per s, quindi ripresero il cammino. Le
ombre iniziavano ad allungarsi e Oleg iniziava a stancarsi e spazientirsi.
Ma quanto dobbiamo andare avanti ancora? Si pu sapere di che si tratta? Cosa mai avr di prezioso questa cosa?
Ecco, ci siamo, l.
Ah! Fantastico! Finalmente disse contento ed eccitato.
Giunti su un punto, Painalli si ferm facendosi raggiungere da Oleg che
inizi a guardarsi intorno.
Dunque? Dov questoggetto prezioso?
proprio ai tuoi piedi. disse il Maestro.
Cosa, questo? Oleg lo colse, lo osserv un momento e volse lo sguardo
verso il Maestro: Un fiore?
S. rispose Painalli.
S, cosa? Ha qualche propriet magica, segreta, che nessuno conosce?
No, un comune fiore.
Oleg rimase interdetto un istante e prese a dire con fare alterato: Un fiore
normale senza alcuna propriet?
Non so se ha delle propriet, a me sembra un semplice fiore.
In quel preciso istante Oleg salt su tutte le furie esclamando di essere stato preso in giro, di essere stato ridicolizzato e manipolato; lamentando che
si era affaticato inutilmente lungo tutta la strada e quindi sentiva di avere
sprecato tempo ed energie per uno stupido e insignificante vegetale che
avrebbe potuto trovare ovunque e, sempre pi contrariato, aggiunse che
avrebbe potuto fare ben altro che perdere tempo in quella tragica giornata.
Painalli lo fece sfogare, poi con aria serena sedendosi su una roccia l vicino
gli domand: Oleg, come ti sentivi mentre venivi qui?
Dopo le sue urla e ingiurie, Oleg continuava a fare avanti e dietro prenden-

CAPITOLO XXXVII

403

do a calci le piante e i sassi che incontrava lungo i suoi passi, quindi rispose
alterato: Bene! Stavo bene, e con questo?
Eri felice e contento?
S certo, ero felice e contento, ma poi
Interrompendolo con un gesto, Painalli chiese il suo silenzio per continuare: Eri pieno di energia lungo tutto il cammino; abbiamo allegramente
conversato, hai detto che cera un bel panorama, che si respirava bene e
che non pensavi di trovare un luogo con una natura cos bella; sono parole tue
S, certo, lho detto, e allora?
Cosa cambiato da allora ad adesso?
Ho scoperto che si preso gioco di me, dicendomi che qui cera una cosa
preziosa, unica, che teneva a darmi, io le ho creduto e lho seguita, invece era solo una sciocchezza, un banale fiore senza alcun valore e potere.
Questo non esatto, un valore e un potere lha avuto: quello di farti arrivare fin qui. Se invece vogliamo affrontarla secondo il tuo ragionamento,
allora dimmi: se dai valore nullo al fiore, che valore invece dai al cammino e
allesperienza fatta per giungervi? Non ti sentivi felice e contento?
Il ragazzo fece un respiro profondo, chiuse gli occhi e rispose: S, cos
stato, mi sentivo bene, pieno di energia, godendo di ogni cosa lungo il
cammino e contento anche per quello che avrei potuto avere una volta raggiunta la nostra meta.
Ecco, Oleg, il regalo prezioso da portare per sempre con te: la comprensione profonda della verit che Painalli fece una pausa e Oleg chiudendo un attimo gli occhi concluse la frase al posto del Maestro:

Mario Gherlone

La felicit non sta nel raggiungere una meta,


ma nel cammino per raggiungerla.

Painalli allora continu: La sofferenza dellessere umano quella che hai provato prima che giungessi alla comprensione. Approfondiamo ed espandiamo
questa nostra esperienza, osserviamo e riflettiamo insieme un momento sulla
drammaticit del comportamento delluomo e della donna: se non ottengono
qualcosa, soffrono; se ottengono ci che non vogliono, soffrono; quando ottengono ci che vogliono e come lo vogliono, continuano a soffrire perch temono di perderlo o che gli venga rubato o di non poterlo tenere per sempre.

404

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Allora tutti i bei discorsi sulle mete e gli obiettivi di vita?


Obiettivi e mete? Sono solo dei nobili inganni che offriamo alla nostra
mente, al nostro caro Ego, per consentirci di avanzare e fare esperienze,
evitando di restare a valle e comprare i risultati. Il problema lidentificazione con la meta e lannullamento di s per raggiungerla; vedere il risultato solo nella conquista della meta e non nel cammino per raggiungerla.
Ricorda anche questo:

Mario Gherlone

Il pi felice non necessariamente colui che ha il


meglio di tutto, ma colui che sa cogliere il meglio
da tutto ci che attraversa il suo cammino.

La via del guerriero, che tu hai conosciuto solo in parte, non una pratica
sedentaria, unesperienza attiva: la via richiede azione e intraprendendola riceverai azione: la via richiede azione con presenza in ogni cosa che
fai; quando mangi, non portare i tuoi pensieri alla Principessa e quando
stai con la Principessa, non portare i tuoi pensieri a cosa dovrai dire o fare con i tuoi subalterni lindomani; e quando sei con i tuoi subalterni, non
pensare a quando stavi con la Principessa o al pasto che farai pi tardi o
alle parole sgarbate che hai usato con tua madre o al risentimento provato
verso qualcuno. Ogni qualvolta tu decidi di fare qualcosa, prendi la decisione di agire con tutto te stesso; sii in azione ma presente nel qui e ora
Qui e ora.
Capisco Maestro, grazie. Ora comprendo. Come posso rimediare?
Tranquillo, non ti chiedo nulla perch non c nulla cui rimediare. Unultima cosa: ogni volta che tornerai a pensare alla tua vita precedente o ad
una tua azione passata, renditi conto: se il tuo pensiero nel passato non
utile per recuperare risorse e portarle nel presente, torna immediatamente
nel qui e ora. Non puoi far nulla per cambiare il passato e il futuro sar
spesso diverso da come lo pianifichi o speri che sia, ma non per questo
smetterai di stabilire delle mete o avere delle aspirazioni. Allo stesso tempo,
amico mio, fondamentale che tu intenda, comprenda e ricordi fino allultimo respiro della tua vita che:
Il destino parla con la voce delle tue scelte.

405
Ricordati sempre di
avere pazienza con te stesso,
evitando di giudicarti.

Mario Gherlone

uongiorno ragazzi, avete dormito bene? Oggi la giornata sar pi intensa; da oggi mi aspetto risultati pi concreti e costanti, daccordo?
Daccordo! risposero i tre pacatamente.
Bene Evgeny, fino a ieri ti sei esercitato nello sviluppo delle tue percezioni sensoriali, bendandoti per affinare ludito, lolfatto e il tatto; poi hai eseguito gli esercizi per aguzzare la vista chiudendo le orecchie con la cera;
infine le percezioni sensoriali di prossimit delle persone; ora puoi percepire calore o vibrazioni con il palmo delle mani avvicinandole al corpo di una
persona o magari su un altro essere, come il tuo gatto; puoi percepire sensazioni diverse secondo il punto del corpo in esame, nonch gli stati danimo
di una persona. Sei partito dal livello vibrazionale umano, poi sei passato a
quello animale, oggi inizierai ad esercitarti con il livello vegetale, con gli alberi e le piante, imponendo le mani a distanze sempre maggiori e percependo la loro energia; cos facendo la tua sensibilit aumenter. A seguire ti
insegner a sfocare la tua vista e aprire la mente per vedere e non solo percepire la loro energia. Vai, inizia ad esercitarti. Chiudere gli occhi per la prima
parte dellesercizio ti aiuter. Fallo! Ricordati sempre di avere pazienza
con te stesso, evitando di giudicarti. Da stasera farai questi esercizi anche al
buio. Occorre sviluppare i sensi di un giaguaro immagina di essere un
giaguaro. Vasily, tu continua con il percorso sui tronchi in acqua, sulle tavole
sospese con le liane a varie altezze e pendenze, accelerando sempre pi il tuo
percorso. Occorre sviluppare leggerezza e agilit evitando di cadere. Immagina di volare come unaquila. Lev, tu invece continua ad allenare la tua forza tagliando tutti questi tronchi e rami.
La mattinata trascorse tra gli esercizi, quindi al pranzo si riunirono insieme
a Nelli e agli altri al solito posto e nel primo pomeriggio in aula per le consuete lezioni.

Mario Gherlone

406

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Allora ragazzi, disse il Maestro richiamando lattenzione degli alunni


per fare silenzio. in questa seconda parte della giornata affronteremo il
tema della Ricapitolazione Tolteca, che ci porter tra poco fuori di qui
al campo che stanno terminando di preparare. La Ricapitolazione un
metodo di autosanazione che consiste nel rivivere eventi del nostro passato in modo tale da poter riparare il danno che il nostro Essere ha causato
ad altri Esseri, chiudendo i circoli energetici ed estinguendo quellenergia
negativa che ci intrappola. Il danno si manifesta, la maggior parte delle
volte, attraverso conflitti emozionali che generano comportamenti che
permangono nella nostra energia vitale, limitandola o bloccandola. Il fine massimo della Ricapitolazione recuperare lo stato integro che avevamo al momento della nascita. La Ricapitolazione di fatto un processo
naturale di ristrutturazione energetica del nostro corpo energetico in grado di sanare se stesso. Immaginatevi di stare dentro un uovo energetico
che con il tempo ha subito lacerazioni a forma di buchi e/o un decentramento dal corpo fisico: occorre risanare i buchi e centrare luovo energetico. I fattori che determinano il mancato o il riuscito superamento di
alcune situazioni sono: lintensit energetica dellevento, la mancanza di
attenzione a noi stessi, lidentificazione con levento, il modo in cui ci relazioniamo con levento, in ultimo, se creiamo o no un atteggiamento interiore o un comportamento conseguente allevento. Tutti questi fattori,
apparentemente distinti si relazionano e si rinforzano tra loro. Lesercizio
implica la libert di scegliere come saremo e come vivremo, aprendo i
blocchi, abbandonando le interminabili e soffocanti azioni ripetitive imposte dal nostro passato.
Ora vi domanderete, quali benefici si ottengono; numerosi: si recupera
energia, ci si libera da energie negative e da promesse; si riesce a dare laddio, anche ai defunti, si chiudono circoli di relazioni anche sessuali; si perdona e ci si perdona, si comprende maggiormente, si rinforza il proprio
senso di responsabilit. tutto chiaro quello che ho detto?
Alcuni risposero affermativamente a voce, altri annuendo con la testa.
Bene, allora ora usciamo tutti e riuniamoci alluscita; saremo accompagnati sul luogo dellesercizio. Non occorre che vi dica di mantenervi in silenzio, ognuno in totale attenzione con se stesso. Pensate nel frattempo a
quali eventi, circostanze, persone e relazioni, nella vostra vita fino ad oggi,

CAPITOLO XXXVIII

407

vorrete risanare; iniziate da quelle pi forti e gravi che stanno influenzando


o determinando il vostro presente.
Giunti sul posto i ragazzi si preoccuparono tutti alla vista di tante buche
profonde e rettangolari scavate nella terra, tante e tali da contenere ognuno
di loro.
Allora, venite tutti qui in circolo; l trovate del materiale per costruire un
coperchio grande a tal punto da poter chiudere la fossa con voi dentro. Vi
suggerisco di mettere del fogliame sul fondo per non restare totalmente a
contatto con lumidit e il freddo della terra, poich lesercizio potrebbe
durare, anzi sicuramente durer molto tempo. Stasera terminando andremo allarea benessere dove vi laverete, quindi raggiungeremo il luogo del
ristoro dove presterete attenzione a mantenervi leggeri, consumando un
pasto a base di sola frutta. Ora, quando tutti avrete terminato il coperchio
e scelto la fossa, tornate da me e vi spiegher le modalit dellesercizio.
Arriv il tramonto e tutti ebbero scelto e terminato la sistemazione della
propria buca.
Lesercizio della Rica pitolazione Toltec a si divide in 7 passi. Una
volta appresi, ciascuno si sistemi, chiuda il coperchio e inizi. Sul coperchio vi verr gettata della terra fino a coprirvi totalmente, mentre laria
vi raggiunger per mezzo di un bamb. Queste sono le istruzioni:
1 LApertura del Portale
Fai respirazioni profonde seguendo questi passi: tieni la testa centrale
e svuota i polmoni, ruota la testa sulla destra senza respirare, quindi
inalando riempiendo i polmoni ruota la testa a sinistra; trattieni laria
tornando con la testa centrale, mantienila qualche istante e poi svuota
totalmente. Esegui il processo 9 volte.

Mario Gherlone

Se levento legato ad una relazione sentimentale, di coppia, di sesso, di


promessa, occorre procedere con sequenza inversa: dopo la posizione centrale ruotare prima a sinistra e poi a destra.
2 La Visualizzazione della soglia del Portale
Visualizza levento, incluso tutto lambiente in cui si svolto. Non
trascurare alcun dettaglio.

408

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

3 LEntrata nel Portale e la Memoria dellevento


Rivivi levento in prima persona, con tutti i movimenti, i suoni, le
immagini, gli stati danimo, le parole, i presenti e ogni dettaglio.
4 La Restaurazione
Visualizza la chiusura dei buchi energetici del tuo corpo, senza
lasciare segni, aiutandoti, se vuoi, con il contatto fisico delle tue
mani.
5 La Scelta
Prendi le decisioni, ossia cosa farai ora in termini di azioni, comportamenti, pensieri, atteggiamenti e oltre.
6 LAzione
Visualizza come metterai in pratica le decisioni.
7 Il Ritorno al presente

Mario Gherlone

Fai tre respiri profondi, esci mentalmente dallesperienza e visualizzati totalmente nellazione delle decisioni.

Terminata la prima Ricapitolazione, affronta il secondo problema della


tua lista e cos via. Al termine dei lavori, esci dalla tomba lentamente, siedi e visualizzati nel nuovo stato e nelle azioni decise. Tutto chiaro? chiese il Maestro che, non ricevendo risposta concluse: Bene. Allora buon
lavoro!
I ragazzi si guardarono lun laltro e si avviarono ciascuno verso la propria
fossa, mentre si sentiva qualcuno domandare sottovoce al compagno vicino alcune precisazioni che non aveva avuto il coraggio di chiedere in pubblico. Alcuni tentarono di terminare presto, ma il Maestro li fece rientrare
nel proprio buco dicendo: Impossibile che tu abbia terminato; torna
dentro e continua!. Fu un esercizio piuttosto lungo che fin a notte inoltrata. Il Maestro passando di tomba in tomba avvisava del tempo rimanente a ciascuno per terminare lesercizio. Quando furono tutti fuori,
andarono nella zona benessere dove lacqua cadeva a cascata dalle pietre
verdi; a turno presero il bagno togliendosi la terra di dosso, poi andarono
al ristoro.
Sul cammino verso larea dei bagni, sotto lacqua e poi verso la zona di ri-

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXVIII

409

storo, i ragazzi si confrontarono lun laltro per sapere che tipo di risultato
avevano conseguito e quali fossero le sensazioni provate. Anche i tre fratelli
si ritrovarono a commentare tra loro lesperienza.
Sul finire del pasto il Pescatore avvis i tre ragazzi che si sarebbero dovuti
riunire da lui appena terminato; cos poco dopo Lev, Evgeny e Vasily, nella
notte illuminata da uno spicchio di luna che rifletteva la sua fievole luce su
un cielo parzialmente striato di nuvole, si avviarono verso la casa.
Allora ragazzi, come andata stasera? chiese il Pescatore.
Un esercizio molto forte dal punto di vista emozionale; stata dura
mettersi sotto terra.
stata una sciocchezza. disse il Pescatore Ai livelli di scuola pi avanzati c un esercizio nel quale il viso coperto da una stoffa e tutto il corpo
totalmente coperto da terra, riuscendo a respirare solo da una canna posta nella bocca.
Non dobbiamo fare anche questo esercizio, vero? chiese allarmato Lev.
Dipende da quanto tempo dovrete trattenervi qui, dipende dalle circostanze, dalle vostre scelte.
Quali scelte? Non abbiamo scelto noi di venire qui. lament Vasily.
Le scelte le avete fatte nel vostro Tempo e ora state vivendo la conseguenza di quelle scelte o non scelte. Come vedi, Vasily, tutto risponde alla
Legge. Ma veniamo a noi; lesperienza che avete fatto questa sera vostra,
individuale. Vedo dalla vostra energia che, chi pi chi meno, avete lavorato
bene alla Ricapitolazione; si nota che la vostra aura pi pulita.
Grazie Maestro. disse Evgeny.
Non credo ci fosse bisogno di dirvelo, credo che ognuno di voi si senta
pi leggero, in pace con se stesso e con il mondo, vero?
S, in effetti questa la sensazione che ho. rifer Lev.
Bene, vi ho chiamati qui non per parlare della Ricapitolazione, ma per
chiedervi se siete disposti a lavorare per la Terra e per lumanit, a responsabilizzarvi circa un compito che a uno di voi, o a tutti voi, mi stato detto
di lasciare.
Chi glielha detto, Maestro?
Poco importa chi; ben pi importante sapere di cosa si tratta. I punti di
luce su questa Terra sono destinati a diminuire a causa dellazione devastante delluomo; la Terra ne ha per bisogno, pertanto risulta fondamenta-

Mario Gherlone

410

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

le che ci siano esseri umani disposti a compiere la missione di creare punti


di luce sulla Terra.
E in che modo potremmo riuscire ad aiutarla in questo compito?
Non dovete aiutare me, ma aiutare voi stessi nel prestare servizio. Ditemi
prima di tutto se uno di voi, o tutti voi, siete disposti a ricevere lEnergia di
At-tlatl; si chiama simbolicamente cos perch ha origini dalla citt dove
vissero e prosperarono a lungo i Progenitori che si trattennero sulla Terra.
I tre si guardarono in faccia e risposero un s unanime, seppur non molto
consapevole.
Ho bisogno che individualmente pronunciate chiaramente il vostro assenso dicendo: Io mi responsabilizzo.
I ragazzi allora a turno:
Io mi responsabilizzo.
Io mi responsabilizzo.
Io mi responsabilizzo.
Bene. Disponetevi a triangolo intorno a me, a due passi da me; tenete in
mano questa piccola candela di cera bianca; io accender la mia, benedir
il fuoco, quindi da questo accederemo in senso orario le vostre; inizier con
te, Lev, la cui posizione gi orientata a nord; quando finir con te, ruoterete in senso orario prendendo ciascuno il posto dellaltro a nord.
Il Pescatore prese dellincenso che aveva messo su un carboncino acceso
in una piccola tazza di creta e inizi con Lev: Allarga un p le tue gambe e apri le braccia. Si mise eretto di fronte a Lev, pronunci alcune parole e inizi ad incensare tutto il suo corpo per purificarlo, partendo dai
piedi fino a giungere sulla testa, insistendo per un tempo maggiore sul
cuore e sul capo.
Evgeny si prest a reggere lincenso per assistere il Maestro nelliniziazione
al fratello. Il Pescatore disse quindi a Lev di unire i piedi e di presentare le
mani allaltezza della vita con il palmo verso lalto; punt il coltello di ossidiana al suo cuore chiedendogli se era disposto a responsabilizzarsi, poi lo
punt alla testa chiedendo se era disposto anche a tutte le conseguenze.
Lev rispose di s ad entrambe le domande. Il Pescatore ripose il coltello
nella cinghia che gli cingeva la vita, quindi pos il palmo delle sue mani su
quelle di Lev e inizi a pronunciare parole delle quali non si capiva il significato, iniziando anche una respirazione forzata che faceva tremare le sue

CAPITOLO XXXVIII

411

Mario Gherlone

mani e quelle di Lev. Al termine del rituale gli fece incrociare le braccia
portandole al petto, cos come facevano i Faraoni dEgitto e termin la cerimonia con un abbraccio lungo e stretto. Chiese quindi a Lev di fare una prova imponendo le mani sulle sue per percepire il tipo di energia che emanavano: non
sarebbe stata necessariamente uguale per tutti, in quanto lenergia riflette la
profondit dellEssenza. Poi tocc a ciascuno dei fratelli. Conclusa la cerimonia, tutti sedettero e il Maestro spieg le origini di tale energia, come utilizzarla
per creare punti di luce sulla Terra, per quali scopi e benefici per gli esseri minerali, vegetali, animali e umani.

Mario Gherlone

413
Non esiste luogo su questa Terra
che non sia casa tua.
I regni, gli imperi, le regioni,
i confini naturali e politici
domanda ad un albero se per lui esistono

Mario Gherlone

a notte che segu lesperienza fuori citt, Oleg ricevette la visita di


una schiava; si era appena coricato dopo aver mangiato, quando una
presenza si annunci alla porta e Oleg si alz.
Chi sei? domand Oleg sorpreso.
Vengo da parte della mia nobile signora, la Principessa Yolihuani; seguimi!
Per andare dove? chiese il ragazzo guardando se cera qualcunaltro
fuori dalluscio.
bene che Lei venga con me, Signore. disse la schiava senza aggiungere altro e invitandolo nuovamente a seguirla.
Oleg rientr un breve istante per prendere con s il suo pugnale e segu la
schiava. Attraversarono silenziosamente le vie secondarie della citt, uscirono
dalle mura senza essere ostacolati dalle guardie, e si diressero ai bordi della citt, dove non cerano costruzioni: solo piante, fiori e salici piangenti avvolti in
una fitta nebbia che aleggiava su uno specchio dacqua. La schiava si allontan
e Oleg rimase l in attesa senza sapere cosa fare, quando una voce bassa e soave
lo chiam nella nebbia. Oleg si abbass cercando di scorgere qualcosa oltre la
cortina di vapore, ma la luce della mezza luna nella notte oscura amplificava la
barriera visiva riflettendosi sullumidit sospesa. Ancora una volta quella voce
lo chiam; Oleg allora si tolse i mocassini e scese lentamente in acqua. Era calda, era acqua termale: gli Aztechi dovevano aver scoperto una fonte termale e
convogliato lacqua in quel bacino artificiale alla periferia della citt.
Oleg avanz cautamente, mentre lacqua saliva progressivamente fin sopra
il suo bacino, poi allaltezza del petto. Il vapore era denso e dal profumo
lievemente speziato. Dimprovviso una mano prese la sua e per un istante la
sua reazione fu quella di ritrarsi anche se dolcemente; poi si rilass lasciandosi guidare.
Yolihuani? domand Oleg.

Mario Gherlone

414

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Era regale in tutto il suo essere: le sue forme pure e delicate, la verginale innocenza, i suoi occhi limpidi, profondi e luccicanti, i lunghi capelli neri, bagnati, tutti indietro lungo la schiena. Eppure nellinconsapevolezza di una
giovane donna votata al sublime, Yolihuani esprimeva un nutrimento erotico stravolgente. Tutto pareva riunito in lei: la promessa di una carezza,
lorecchio amico, locchio avido, il presentimento del sospiro, il suggello
del bacio, la forza dellabbraccio, la follia della passione, la scoperta del vero grande amore. Tutto inebriava Oleg, immerso nei vapori di quelle acque.
Lei appariva composta e intraprendente. Locchio di lui dapprima fisso, immobile dalla tensione, riprese a battere incredulo quando la nebbia tra i
due si dirad ancor pi, eludendo ogni distanza. Cedendo alla tentazione
insistente, Oleg inizi a immergersi lentamente, mantenendo come lei le
spalle fuori dallacqua. Un delicato e fuggevole rossore si distendeva sui loro volti, comparendo e sparendo. Oleg prov quasi imbarazzo, nellavvertire sempre pi estenuante la lotta con il palpito delirante ed inespugnabile
della sua battente eccitazione. Lei si avvicin timidamente, sfiorando i suoi
turgidi seni sul petto di lui, volendolo accogliere in tutta la sua prorompente energia; lasci scorrere le mani calde sul petto di lui, per salire sulle spalle e ridiscendere lungo le braccia, disegnando la sua muscolatura, fino a
spingersi sui fianchi a slacciargli il Maxtlatl. Oleg si lasci timidamente avvicinare dalle sensuali forme di lei, sciolte e snodate, avide di toccarlo e di
avvinghiarsi a lui dolcemente. Percep il ritmo del suo respiro dai seni di
lei che premevano sul suo petto, il calore della sua bocca semichiusa tra
labbra rosse, lievemente mormoranti e tremanti. Oleg si sentiva turbato,
ubriacato dalla sensualit che ogni parte del corpo di Yolihuani emanava.
Alternava attimi di breve naturale abbandono ad attimi di controllo forsennato dellalveo della sua passione che premeva e voleva esondare, ma ricordava a flash la lezione del suo Maestro sul Tao e lamore. Disarmato dal
presentimento dellincedere dolce ma voglioso del corpo di Yolihuani, si lasci condurre con un sorriso sulle labbra, soggiogato dal suo fare apparentemente esperto; alimentava limpeto delle sue ardenti carezze, confortato
nel suo smarrimento dallo sguardo tenero e impagabile di lei che, concedendogli qualche pausa, lo avvolgeva in tutta la sua regalit e tenerezza. Avvert la voglia irrefrenabile di scambiare il loro respiro, di fondersi con la
sua bocca e la sua essenza; lei sembrava non aspettare altro guardandolo

CAPITOLO XXXIX

415

Mario Gherlone

nel profondo degli occhi. Yolihuani allora socchiuse lo sguardo e si abbandon totalmente a Oleg, entrambi avvolti nella nebbia, nel canto dei grilli della notte e sotto lo sguardo invidioso di una luna solitaria.
Uscirono dalle acque e restarono gocciolanti tra le piante in attesa che il calore della notte facesse asciugare la loro pelle. Fecero parlare il silenzio e
restarono ancora connessi luno allaltro, uniti nella loro energia. Dopo un
tempo Yolihuani disse con voce sommessa: Oleg, so che il tuo cuore appartiene a un altro luogo, un altro Tempo, ma vorrei tanto che tu parlassi
con lui per essere presente qui e restare.
Io sono qui. rispose Oleg.
S, ma il tuo cuore altrove. Se solo tu potessi, se tu volessi disse
timidamente Yolihuani.
Cosa? domand Oleg.
Tu sei un ragazzo con molti talenti, per nella situazione in cui ti trovi
non puoi esprimerli come dovresti o senti di potere. Se vuoi davvero sviluppare te stesso, crescere, evolvere, devi riprenderti il cuore scegliendo di
portarlo qui. Come una pianta occorre che ti sradichi dal Tempo e dalla vita in cui eri e ripianti le tue radici in un terreno pi fertile, che ti offra pi
opportunit di sviluppo, pi libert di azione.
S, ma dovrei abbandonare tutto ci che fino ad oggi ho fatto, e ogni
speranza di
tornare a casa? E come? replic la Principessa senza far terminare la
frase a Oleg Scegliendo di portare qui il tuo cuore e la tua mente, oltre
che il tuo corpo, valorizzeresti te stesso in un luogo che potrebbe ricevere
benefici e restituirtene ben oltre la tua immaginazione. Tu sai cosa intendo
dire, tu sai cosa e come sarebbe, se tu volessi poi dopo una breve
pausa aggiunse: Vuoi realmente riscoprirti, conoscerti e conoscere, esprimere tutto te stesso? E poi: vuoi crescere, vuoi liberarti?
In silenzio Oleg ascoltava e rifletteva sulle parole di Yolihuani, che teneva
tra le sue braccia, assaporando il qui e ora, come aveva imparato a fare.
Se non sei presente a te stesso, interamente, rischierai di crearti solo un
vaso in cui vivere, limitando la portata delle tue radici, ostacolando lelevazione del tuo fusto, il crescere dei tuoi rami, il potere di dare frutti. quanto hai fatto fino ad oggi forse anche nel tuo Tempo.

416

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

S, ma mi spaventa rinunciare alla mia speranza disse Oleg.


Lascia che la speranza alimenti la tua vita, non che la consumi e la sprechi.
Evita di vivere la speranza con un atteggiamento passivo e vittimistico; al contrario, coltivala. Quanto tu sei oggi il frutto del tuo lavoro nel tuo Tempo; se
continui il tuo processo evolutivo qui, come persona, ovunque e in ogni luogo
dovessi trovarti in futuro, porterai con te il tesoro acquisito e non mi riferisco alloro e pietre preziose. Vivi qui senza appartenere a questo luogo; usa
con buon senso il territorio e presta attenzione a non lasciarti usare.
Ma cos non avrei tregua, non metterei radici da nessuna parte.
Capisco, ma pensa questo: a differenza degli alberi noi esseri umani
possiamo penetrare le nostre radici in un luogo e poi ritrarle per scegliere di andare altrove; il potere di scegliere stato concesso allessere umano; i minerali, i vegetali e anche gli animali non ne dispongono, a loro
non stato dato il libero arbitrio. Pensaci Oleg, prima che scelte avevi?
A dispetto di ci che pensa la maggior parte della gente non libera, non
esiste luogo su questa Terra che non sia casa tua. I regni, gli imperi, le regioni, i confini naturali e politici domanda ad un albero se per lui esistono domandalo ad un animale selvatico se esiste una frontiera cos
come gli umani la intendono, domandalo ad un uccello, alla pioggia e
al vento.
Non so se sarei in grado di andare fino in fondo non sono molto costante nelle cose rispose Oleg.
Ricordati che:

Mario Gherlone

Non importante la meta quanto il cammino.


nel cammino e nellazione che dai un senso alla
tua vita, unimpronta evolutiva. La meta solo
unillusione per la mente, un inganno venduto alla
mente per metterla in azione.

E poi ci sar io a darti forza; lantico potere femminile ci aiuter. aggiunse Yolihuani.
Di quale potere parli?
Non del potere sociale, anche se pu essere una conseguenza. Oleg, so
che il Maestro Painalli ti ha gi detto qualcosa a riguardo.
E tu come lo sai?

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXIX

417

Non lo so, lho capito e sentito quando eravamo in acqua, quando hai
trattenuto il tuo liquido divino, lho percepito anche energeticamente.
Non consueto che un uomo lo faccia, o se lo fa per evitare latto creativo; tu non avevi questa intenzione, la tua motivazione era unaltra.
Leggi il pensiero, per caso? disse Oleg sorridendo, allentando il suo abbraccio e rompendo la tensione.
Non proprio; sono in grado di calibrare le emozioni e le percezioni dellaltro e in talune situazioni di pericolo, se sono connessa allaltra persona,
riuscirei anche ad infondergli energia e protezione.
Chi ti ha insegnato queste cose? Qui non si insegnano a nessuno, forse a
pochi, e sicuramente non alle donne.
Il tuo stesso Maestro, Oleg: quando avevo soli otto anni, venne a Palazzo
per insegnare ai miei fratelli la storia e i numeri e, in tutta segretezza, scelse
me per iniziarmi a questo cammino di conoscenza. Al principio non capivo
il senso dei suoi insegnamenti, ci volle molto tempo. Un giorno poi mi disse
che avrei incontrato un uomo con il quale scambiare energia, mettere in
pratica gli insegnamenti e intraprendere il Sentiero Divino. Tu sai di cosa
parlo?
Non abbiamo molto tempo; spiegami fin dove possibile. chiese Oleg.
Yolihuani si guard intorno e inizi dicendo: Luomo cielo, sole, la
carica positiva e possiede una luce propria; la donna invece terra, luna,
la carica negativa, materia illuminata dal sole. Si pu diversamente dire
che la donna il tempio sacro e luomo il sacerdote. La luce esiste perch
esiste il suo contrario, loscurit e questa esiste perch esiste la luce. Solo
nelloscurit si d la vita, non nella luce. Capisci?
Sai qual uno dei segreti per trascendere, ossia per andare oltre il piano
materiale? Il potere dellenergia sessuale e della sua canalizzazione, la capacit di scambiarsi reciprocamente lenergia che si produce nel rapporto,
senza disperderla. Sul piano materiale succede invece altro: la donna figlia della Dea Terra; se luomo rende felice la donna, la Dea soddisfatta e
concede potere alluomo sul piano materiale sai quando si dice che dietro un grande uomo c una grande donna?
Si conosco quel detto, anche dalle mie parti si diceva altrettanto. Cosa intendi tu per trascendere?
Il Maestro una volta mi disse:

418

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Trascendere superare lesperienza limitativa dei


sensi, andare oltre il mondo del visibile, al di l
di quel che vediamo, sentiamo e tocchiamo;
spingersi oltre lapparente materia, elevando il
grado della nostra vibrazione. Trascendere sollevarsi dal piano materiale e percorrere la via verticale, affidandosi a percezioni sottili, le uniche in
grado di fare esperienza dellinvisibile.

Per far questo bisogna essere certi che linvisibile esiste e comportarsi in
modo coerente. La Legge della Polarit lo stabilisce: se esiste una cosa deve
esistere il suo opposto; pertanto se esiste una realt che vedo, ne esiste una
che non vedo; devo solo capire come arrivare a percepirla e per farlo devo
trascendere la condizione materiale dellessere umano.
E tutto questo si ottiene con la ritenzione del liquido divino, mi sembra
di capire. intervenne Oleg.
Con lenergia sessuale: questa funge da acceleratore, ma occorre lavorare anche sugli altri aspetti. Ascolta, Oleg: quando luomo non emette il liquido divino e riesce a separare la sua eccitazione dalleiaculazione, si
accede allo spazio dellenergia dellAmore, si genera il desiderio profondo,
intimo, incontrastato di stare luno con laltra; in quello spazio inviolabile
non entrano altri pensieri e lEgo si disconnette, non riuscendo pi a comunicare attraverso il corpo che vibra a livelli cos alti da non poter essere raggiunto per essere manipolato. Allora si sperimenta uno stato permanente di
innamoramento con laltro. Quando luomo riesce in questo, e al tempo
stesso si dispone e disposto ad accompagnare la donna, nella base del
vulcano il liquido divino cambia di forma e come vapore risale la colonna
vertebrale, generando uno stato alterato di coscienza che aiuta ad integrare
e unire la coppia. Da l comincia lAmore, lAmore Divino, e si salgono gli
scalini dellevoluzione umana.
Wow! Molto interessante allora dobbiamo far pratica, ti pare?
Sei un burlone, Oleg.
Posso fare una riflessione provocatoria? Si fa per parlare, anche perch
non mi mai successo di trovarmi a dialogare cos con una ragazza in
certe situazioni; sai, molto piacevole, Yolihuani. Venendo alla mia

Mario Gherlone

CAPITOLO XXXIX

419

domanda provocatoria: dove sta scritto che debba esserci sempre e costantemente sviluppo, crescita, evoluzione? Insomma, quello che voglio
dire , che nella nostra epoca, il sesso, cos come lo chiamiamo noi,
interpretato come uno svago, un modo per distrarsi, per dimenticare, per
sfogarsi, un modo disimpegnato di passare il tempo con la persona desiderata ed usato linguisticamente come sinonimo di amore; anche a livelli di coscienza pi sviluppati, la sessualit di coppia intesa in termini
meno evoluzionistici di quanto mi stai lasciando intendere tu; ossia anche
le coppie pi consapevoli e pi presenti nellamore vero e incondizionato, vivono lintimit come unesperienza per conoscere se stessi, per sentirsi luno parte dellaltro, per far sentire bene laltro, spesso per avere un
bambino e crescerlo insieme, ma la maggior parte di loro non arriva a
leggere questa esperienza in chiave trascendente, per dirla come diresti
tu. Vorrei per che tu non interpretassi diversamente quanto sto cercando di dirti; non una questione personale; se non ti avessi conosciuta e
non ti amassi, tutto quanto mi stai spiegando mi parrebbe molto strano e
inverosimile e farei molta fatica a comprenderlo e accettarlo e poi a portarlo nella mia vita.
Oleg, comprendo. Vedi, non devi intendere levoluzione in termini negativi. Tu parli di sviluppo e crescita: lo sviluppo e la crescita sono
comunemente e generalmente considerati da molti sinonimi di evoluzione; in realt il significato di evoluzione si distorto e ha acquisito un valore legato pi al consumo, allavidit di possedere sempre di pi, e tutto
ci operando attraverso la costruzione di sentimenti come linvidia, il senso di inferiorit e di inadeguatezza, il senso di colpa, la paura di non essere accettati e riconosciuti nella comunit, la ricerca affannata di un
illusorio senso di felicit. Secondo me ev o l u zi o n e continu Yolihuani
il termine giusto da adottare e perseguire nella propria vita, nel suo pi
alto e degno significato. Ricordo che il Maestro mi spieg levoluzione
con una metafora: se il seme non aspirasse a evolvere, se non volesse tendere alla luce e decidesse di non trascendere la sua condizione di seme,
non germoglierebbe mai; in tale circostanza il seme accetterebbe il suo
stato restando nelloscurit della terra, diventando alimento per la terra o
per gli uccelli.
Levoluzione una scintilla divina insita in ogni essere vivente, solo che per

420

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

i minerali, vegetali e gli esseri animali, comandata da una Legge di livello


inferiore. Nellessere umano levoluzione muove da una Legge pi alta, pi
prossima a Dio: luomo e la donna possono scegliere, hanno il libero arbitrio, possono far valere la loro volont. Il Maestro diceva:
Evoluzione sostituire la natura obsoleta e inadeguata di pensieri, parole, metodi, azioni, e quindi
cose, con altra pi idonea a soddisfare la qualit
di vita degli esseri umani in armonia con gli altri esseri viventi della Terra. Evoluzione lasciare il
mondo un poco migliore di come lo si trovato.

Mario Gherlone

Concludendo il nostro discorso sullamore, il Maestro mi ha insegnato che


lesperienza dellestasi damore un importante canale evolutivo, se compreso e vissuto come ascensione.
Dalle tue sagge parole non si direbbe che sei pi piccola di me, Yolihuani. osserv meravigliato e compiaciuto, Oleg.
Posso essere pi giovane di te in questa vita, ma forse molto pi vecchia
di te nella mia esistenza. Hai mai visto bambini che sembrano i tutori o gli
insegnanti dei propri genitori? Rispettosi degli esseri viventi, pi saggi e
consapevoli dei loro genitori, a volte sembrano provenire da unaltra famiglia e nati l per errore, ma sappiamo bene che nulla accade per caso, forse sono il canale evolutivo che la vita ha scelto per i genitori.
Giuste osservazioni. Sai, una volta conobbi Sssss! Fai silenzio. si interruppe Oleg allimprovviso guardandosi intorno e portando la sua mano
a palmo aperto sulla bocca di Yolihuani. Deve esserci qualcuno. Ho percepito una presenza.
Sei sicuro? Ero troppo concentrata su di te per rendermene conto.
Anchio, ma una sensazione mi ha allarmato. Presto, allontaniamoci.

421
La data della fine del tempo
rappresenter solo il punto di non ritorno,
oltre il quale la Terra avr scelto il suo destino.

Mario Gherlone

a notte era tanto oscura che un mantello nero sembrava avvolgere ogni
cosa; la coltre di nuvole era un sipario calato sul cielo stellato e sulla sottile virgola di una luna nuova. Gli animali della notte presero il controllo della
selva su quelli del giorno e la foresta mut il suo canto. Il Pescatore si ritir tardi nella sua abitazione assicurandosi che lingresso fosse bloccato per non ricevere sgradite sorprese; dopo una serie di esercizi di respirazione, si sdrai sulla
stuoia entrando in meditazione profonda: esegu lesercizio del drenaggio, rilass tutti i muscoli facciali facendo cadere la maschera, scaric dallombelico
le negativit accumulate nel corso della giornata convertendole in luce, quindi
facilit la connessione tra la pineale e il cosmo, realizzando le quattro sfere dellascensione. Con uno sforzo percettivo extra-ordinario, si poteva osservare un
raggio di luce dorata dalla parte superiore del cranio salire al cielo e poi un
vortice di luce violetta trasformarsi in un una sfera luminosa, come se la Presenza delluomo stesse fuoriuscendo dal corpo muovendosi in una dimensione
superiore intangibile. Quando la sfera di luce fu piena, le ultime tensioni muscolari del corpo caddero lasciando il Pescatore come svenuto: i battiti del suo
cuore rallentarono e la respirazione si fece leggera, quasi impercettibile. Poi la
sfera si allontan lungo un raggio dorato connesso al corpo.
La mattina dopo i ragazzi passarono di fronte alla casa del Pescatore per andare nellarea di allenamento e svolgere i consueti esercizi preparatori. Giunti
sulla porta lo chiamarono, ma non ricevettero risposta; lingresso era inspiegabilmente bloccato, cosa che fece allarmare i ragazzi. Giunse poi un rumore
dallinterno, da dietro la porta; dopo qualche istante apparve il Pescatore, con
gli occhi lucidi e infuocati: Ci siamo. giunta lora di metterci in cammino.
disse beatamente ai ragazzi.
Cosa le accaduto? domand Evgeny guardando luomo che pareva
non essere del tutto presente

Mario Gherlone

422

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Nulla, ho lavorato molto in astrale questa notte ed ora il corpo si deve riprendere. Vi prego: precedetemi al pasto del mattino; io vi raggiunger a
breve. Appena luomo riprese totalmente il controllo del suo corpo,
uscendo di casa si diresse allabitazione del Maestro della Scuola.
Tonatiuh, arrivato il momento della nostra partenza; lImperatore vuole
realizzare lIniziazione di Quetzacoaltl al ragazzo per farlo accedere come
suo consigliere a Palazzo e concedergli la sorellastra in moglie.
Bene, Cuauhtli. Faccio portare qui la pietra e i messaggi. Come pensi di
agire?
Dipende dallevolversi delle circostanze; di certo dovremo essere molto
accorti per non farci scoprire, altrimenti mettiamo in pericolo sia la missione che la vita di tutti.
Se pensi possano esserti utili, posso far venire con te altri due o tre allievi
affidabili.
Sar meglio andare solo noi; meno numerosi, saremo anche meno visibili.
Manda qualcuno a chiamare i ragazzi, ormai avranno mangiato; li aggiorniamo sul piano.
Poco dopo i ragazzi giunsero alla casa del Maestro.
Ragazzi, sedetevi, dobbiamo parlare.
Pensavamo ci raggiungesse al ristoro. osserv Lev.
Di che si tratta? chiese Evgeny.
giunto il momento di incontrarvi con vostro fratello, ma non sar semplice.
Gli successo qualcosa? chiese allarmato Vasily.
No, non successo nulla di grave. Nei prossimi giorni sar organizzato
un grande evento di iniziazione per Oleg che gli consentir di accedere al
Palazzo dellImperatore come suo consigliere.
Consigliere? Ma allora, non c alcuna possibilit che ci si possa riunire.
Non precipitiamo le cose con considerazioni che non possono trovare ora
alcun fondamento. Ora abbiamo il dovere e lopportunit di agire.
Cosa faremo?
Vostro fratello sar sottoposto allIniziazione di Quetzalcoaltl che prevede tre prove: la prova del Serpente, la prova del Giaguaro e la prova dellAquila.
In cosa consiste ogni prova?

Mario Gherlone

CAPITOLO XL

423

Non sono totalmente certo che Oleg sia preparato a superarle tutte e se
dovesse fallire, ne andr della sua vita. Non vi rivedrete mai pi. Anche per
questo negli ultimi tempi avete seguito un percorso formativoesperenziale
diverso dagli altri e diverso anche tra di voi, perch se qualcosa dovesse andare storto siamo tutti preparati a prestargli soccorso.
Non capisco, cosa intende dire? chiese Evgeny con aria preoccupata.
Oleg dovr sostenere tre dure prove meglio essere preparati al peggio
che lasciarsi sorprendere Ricordate? Meglio un bagno di sudore sul campo
di allenamento che una goccia di sangue sul campo di battaglia. Sar il caso
che vi tingiate anche voi i capelli di nero, cos come ha fatto vostro fratello;
sarete pi mimetici. sugger il Pescatore.
Quando ebbero quasi terminato, tre persone arrivarono allabitazione portando delle piccole pelli arrotolate e una pietra cubica, grande un palmo di
mano per ogni lato.
Avvicinatevi! disse il Pescatore ai ragazzi Questa pietra stata appositamente preparata per superare il tempo, una pietra messaggera.
Intervenne allora il Maestro Tonatiuh: stata scavata e lavorata da un
unico blocco, affinch sia robusta e allo stesso tempo leggera non pesa
pi di un coniglio. Dentro saranno inserite cinque pelli opportunamente
trattate per conservare nel tempo i messaggi. importante che voi imprimiate nella memoria della vostra coscienza il testo, affinch possiate farlo
riemergere dalla vostra mente in ogni circostanza, qualora la pietra non dovesse essere ritrovata, andasse perduta o distrutta.
Ritrovata da chi? E quali messaggi ci sono scritti sulle pelli? domand
Vasily anticipando la curiosit anche degli altri due fratelli.
Da domani, durante il viaggio, studierete dalla voce del vostro Maestro i
cinque messaggi.
Domani si parte? chiese sorpreso Lev.
S, dobbiamo raggiungere il luogo delliniziazione.
Ci vorranno giorni per raggiungerlo. osserv Vasily.
Molti meno dellandata, perch intraprenderemo una via pi diretta; in questo periodo inizia la raccolta del mais, per cui la maggior parte della popolazione chiamata nei campi e molti guerrieri presidiano sia i campi che le vie di
collegamento verso i magazzini della citt, da eventuali razzie. Inoltre, allandata non avevate una preparazione adeguata, pertanto abbiamo dovuto percorre-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

re un cammino pi lungo. Tonatiuh, ti prego, continua quanto stavi dicendo.


concluse il Pescatore non consentendo altri interventi.
Bene. I messaggi sono scritti in modo semplice, ma evitate di sottovalutarli hanno un grande potere! Anche uno solo, se compreso e posto in
atto, pu cambiare radicalmente la vita di una persona incamminandola
verso il Sentiero Divino, e la sua scelta potr influenzare, anche senza volerlo, la comunit che vive intorno a lei. La pietra con i messaggi vi seguir
ovunque. Se e quando gli eventi dovessero superare i limiti della dignit
dellindividuo e della societ, dinsostenibilit del consumo delle risorse naturali, della convivenza tra gli esseri della Terra, allora il suo contenuto dovr essere portato alla luce e divulgato per aiutare lindividuo e lumanit
ad elevare la propria vibrazione, per superare il punto di non ritorno e
non essere spazzati via emozionalmente, mentalmente e materialmente.
Poi chiuse gli occhi, fece un respiro profondo e disse:
Quando giunger lEra del rinnovamento, gli eventi che segnaleranno lavvento del nuovo ciclo saranno chiari per chi li sapr e
vorr leggere. La Terra emetter energie per trovare un nuovo
equilibrio, generando sterilit fisica e mentale nelle varie forme di
vita vegetale, animale e umana in esubero, affinch non abbiano a
riprodursi, affinch non esauriscano e distruggano le sue risorse.
Ogni individuo sigiller il proprio punto di non ritorno entro la
scadenza del 13 Tun dal termine del tempo nel calendario di Lungo Computo; superato tale punto, lindividuo e lumanit avranno
scelto il loro destino; allora la profezia investir chi sar stato corrotto dalla materia o da essa non sapr distaccarsi. Il rinnovamento aprir alluso della mano destra insieme alla mano sinistra e a
coloro che erediteranno la Terra sar dato il compito di rigenerarla in armonia con un lungo periodo di pace, salute e prosperit,
realizzando e vivendo il Paradiso in Terra, collaborando al processo delleterna evoluzione per il ritorno a casa, per riunirsi al Grande Spirito, al Grande Respiro dellUniverso.

Il Pescatore fece una lunga pausa, poi con un profondo respiro sembr tornare tra i presenti riaprendo gli occhi, iniettati di sangue.

Mario Gherlone

CAPITOLO XL

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Ma fantastico! Si torna a casa! esult Evgeny risvegliando gli entusiasmi anche degli altri fratelli.
No, Evgeny, non esatto. rispose il Pescatore smorzando le loro emozioni.
Eppure sembrava aggiunse Lev con tono desolato.
Vasily allora torn sulloggetto in questione: Ma se la sotterrassimo qui da
qualche parte, basterebbe ricordarsi solo dove riesumarla, mi sembra ovvio.
stato stabilito cos, e cos dovr compiersi.
Allora intervenne di nuovo il Maestro Tonatiuh per continuare la sua
spiegazione: La pietra-scrigno ha unulteriore pietra a copertura che,
una volta sigillata con uno speciale materiale, stuccata e colorata, sembra
un corpo unico; il materiale sigillante seccandosi consuma laria interna
creando un vuoto interno che contribuir alla conservazione degli scritti.
Occultata da una stuccatura con pittura, sulla superficie della pietra che
sigilla lo scrigno stato scolpito questo: disse indicando i vari dettagli
attraverso un disegno a parte la data ultima del calendario Maya, un
uomo e una donna sul basso e ai loro piedi un piccolo cubo; luomo e la
donna sono illuminati da tre raggi, rosso, giallo e blu, provenienti da un
occhio sopra di loro. Come dicevo, non visibile ora sulla pietra perch
la superficie stata stuccata e colorata per occultare quanto scolpito e
non attirare lattenzione dei mal intenzionati. Il dipinto sopra raffigurato
invece composto da unaquila che afferra un serpente piumato dal ramo laterale di un cactus, e non dalla cima pi alta di un nopal, come la
tradizione vuole; laquila inoltre espone il suo lato destro, quindi il suo
occhio destro, non il sinistro. La leggenda di Quetzalcatl appositamente raffigurata con due grossolani errori per ingannare chi dovesse
trovarlo prima di voi e farla figurare come una pietra di scarso valore e
interesse, prodotta da un artista di poco conto.
Il disegno ricco di altri dettagli che possano distrarre e confondere lattenzione degli ignoranti, ma non la vostra: ai quattro angoli tra i vari segni e
simboli sono riportate le iniziali dei vostri nomi come un giorno indicaste al
vostro Maestro; le lettere sono state stilizzate in modo da non sembrare palesemente tali ed inclusa quella di vostro fratello, quindi LOVE; inoltre
sono poste nel senso est, nord, ovest, sud, rappresentando cos il movimento spirituale del ritorno a casa, allorigine; in questo modo le vostre iniziali
si leggono EVOL, evocando la parola Evoluzione.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Infine parl di nuovo il Pescatore: La responsabilit che avete accettato


accogliendo lEnergia di Ahtlatl vi ha aperto a questa missione vitale; ora
memorizzate la pittura sulla pietra e il disegno cos come descritto, ma soprattutto interiorizzate i messaggi registrandoli in modo indelebile nella vostra coscienza. Domani allalba deciso: partiamo! Preparate le vostre cose
e i cavalli; prendetevi il tempo che rimane per salutare Nelli, che dopo i
primi giorni dal suo arrivo stato assorbito totalmente dagli studi, e i vostri
compagni; salutate e riferite solo che sarete assenti diversi giorni per un
viaggio di studio. Non fate trapelare altro, sia verbalmente, sia con il corpo prestate attenzione!
1 Brinda alla vita

LEsistenza un lungo cammino fatto di cicli e pause; come il respiro, ha un momento attivo e uno
passivo: voi le chiamate vite e morti, ma entrambe
sono parte della stessa Esistenza che risponde alla
stessa legge dellUniverso.

Mario Gherlone

Le vite sono doni e opportunit offerte ad ogni


Essere, nel cui disegno si trova scritto:

> conosci te stesso


> usa insieme la mano destra e la mano sinistra
> manifesta e fai evolvere la tua Essenza
> ama, osserva, senti, prova, conosci, cresci, comunica, condividi, partecipa, ridi, canta e balla
> consenti la manifestazione di Dio e della sua opera mediante il tuo servizio
> apprendi a rispettare e curare ogni forma di vita
sulla Terra, offri servizio e preparati a responsabilit maggiori, qui o altrove

CAPITOLO XL

2 Conquista i tre Diritti

Risvegliati e sii cosciente dellEsistenza. Sii grato di


esistere e dellesistenza di ogni cosa, pi spesso
che puoi.

Ringrazia, Loda, Ama e abbi Cognizione; solo cos


potrai acquisire per gradi i tuoi veri Diritti sulla Terra.

Il diritto di STARE sulla Terra ti stato gi concesso nascendo, ma gli altri dovrai conquistarli lungo la
linea della tua esistenza:
2) il diritto di FARE sulla Terra
3) il diritto di AVERE sulla Terra
4) il diritto di ESSERE sulla Terra

Mario Gherlone

Evita di scambiare questi diritti per quelli concessi


dalluomo con le stesse parole Fare, Avere ed
Essere hanno ben altro significato e portano in ben
altri luoghi. Da sveglio acquisirai il vero potere sulle
cose e sugli Elementi, ma guardati dallusare il potere per il potere, dai Servizio!

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

3 Sii impeccabile con le tue parole

Le tue parole hanno il potere di creare, sia il bene


sia il male. Sono la radice del tuo malessere o benessere, della tua precariet o prosperit, della tua
mediocrit o eccellenza. Attento a quello che dici,
potresti pronunciare la profezia della tua vita.
Evita di fare supposizioni, perch queste creano
unillusione nellillusione.

Ascolta le tue parole e comprendi perch sei come


sei, hai quel che hai, fai quel che fai, ottieni quel che
ottieni.

Cambia i tuoi pensieri e cambieranno le tue parole;


Cambia le tue parole e cambieranno i tuoi comportamenti;
Cambia i tuoi comportamenti e cambieranno le tue
azioni;
Cambia le tue azioni e cambieranno i tuoi risultati.

Mario Gherlone

Pensieri e Parole possono cambiare la tua Realt e


con essa cambiare il Mondo.

CAPITOLO XL

4 Sii Consapevole

Qualunque cosa succeda intorno a te, evita di percepire e vivere le circostanze a titolo personale, anche quando potranno apparirti tali.

Evita di fare la vittima e tantomeno di trasformarti


in carnefice; evita di fare il salvatore e sostituirti a
colui che sceglie il ruolo di vittima: insegnagli come
fare le cose, tracciagli la via della riflessione e poi
lascia che si responsabilizzi.

Usa e vivi con virt il rispetto e non dovrai essere


tollerante.

Evita di aspettarti sempre una ricompensa dalla


stessa direzione in cui hai dato; cedi il credito alla
vita e lascia che sia Lei a regolare i conti a modo
suo: ripagher te con gli interessi e riscuoter il debito dal creditore.

Mario Gherlone

Solo adottando la via Consapevole e Responsabile


vincerai la lotta con lEgo, alleggerirai la tua vita, potrai riabbracciare te stesso ed espandere il tuo Essere, la tua Presenza la tua Vita la tua Esistenza.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

5 Sii un Guerriero felice

Coinvolgiti con intelligenza, creativit e passione! In


famiglia, nel lavoro, in qualunque attivit e nella vita
in genere, dai tutto te stesso in modo cosciente,
con presenza, amore, armonia e piacere. Vivi la vita!
Rompi i tuoi limiti mentali, ogni resistenza e paura
che possa frenare il tuo cammino, la tua creativit,
la tua logica.
Sii curioso in modo intelligente.

Trova il momento di ritirarti dal campo di battaglia


per riposare corpo e mente, per riflettere sul senso
e la qualit di ci che fai, per investire tempo e risorse nella tua formazione, per costruirti nuove armi e
abilit. Poi, riposato e rinnovato, torna a combattere
con te stesso, consapevole che il nemico che vedrai
davanti a te solo il riflesso di quello che si nasconde dentro di te impedendoti di Fare, Avere e Essere.

Mario Gherlone

Trascendi cose e circostanze,


lascia unimpronta esemplare del tuo passaggio
e permetti poco a poco
che nasca la Tua Leggenda.

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Larte del guerriero consiste
nel trovare lequilibro tra
il terrore di essere uomo
e la meraviglia di essere uomo.

Mario Gherlone

leg venne richiamato a Palazzo: giungendo sulla soglia fu preso in


consegna da una guardia che laccompagn allinterno; mentre attraversava il cortile incroci Yolihuani che lo ignor completamente, mentre lui sembrava voler comunicare anche solo con lo sguardo.
Salito al primo piano in una sala che non conosceva, Axaycatl non si fece
attendere: con passo determinato e sicuro di s, accompagnato dalle sue
guardie fidate, entr nella sala e sal sul trono; Oleg prese posto sulla pietra tonda al centro della sala, mentre alcune donne entrarono per servire
il consueto ik-al-kakaw. Quando Oleg e lImperatore ebbero terminato,
questi comand con un gesto che fossero lasciati soli; anche le guardie furono invitate ad uscire.
Pensi ancora di andare via? domand Axaycatl interrompendo il silenzio.
Grande Signore Tatloani, la sua domanda mi giunge inaspettata. disse
Oleg con voce dimessa.
Parla liberamente, so che puoi comprendere e parlare la nostra lingua.
comand Axaycatl.
Grande Signore Tatloani, sono grato alla sua bont e infinita saggezza per
avermi concesso di accedere ai vostri insegnamenti, per avere aperto le porte della vostra magnifica citt e del vostro Palazzo alla mia umile persona, ad uno straniero anonimo venuto da molto lontano. LImperatore
annuiva compiaciuto alle parole di Oleg, che continu: Un evento a me
incomprensibile ha strappato il mio cuore alla mia terra, alla mia famiglia,
al mio Tempo. Il mio corpo stato mandato qui per un qualche motivo che
non ho compreso ancora e non so se mai comprender, e in tutta sincerit
il mio cuore nutre ancora la speranza o lillusione di tornare a casa un giorno, se sar possibile. La speranza ci che nutre e alimenta lanima di un
uomo, gli d forza e coraggio per avanzare giorno dopo giorno, mese dopo

Mario Gherlone

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

mese, anno dopo anno. La speranza quasi la ragione di vita dellessere


umano. Senza la speranza il vostro popolo non avrebbe viaggiato per anni
alla ricerca della terra promessa; senza la speranza di una vita migliore per
s e il proprio popolo suo padre Moctezuma e suo fratello Tlacaelel non
avrebbero progettato questa solida citt, nel posto meno favorevole di tutto
questo immenso territorio: la loro visione ha alimentato positivamente la
speranza e ha trasceso e sconfitto il tempo. Senza speranza nessuno di noi
riuscirebbe ad immaginare di vivere domani, a darsi una ragione per creare
cose e procreare figli oggi. Per questo la speranza lunica cosa che chiedo
di poter conservare nel mio cuore Per tutto il resto, rimetto la mia vita
alla sua volont, Grande Signore Tatloani.
Axaycatl rest in silenzio riflettendo sulle parole di Oleg e sembr essere
daccordo con lui. In quel momento entr il Sacerdote Supremo dellOrdine. Tlacaelel, che tu sia il benvenuto. disse Axaycatl. Oleg fece un sussulto, perch aveva appena terminato di nominarlo. Aveva forse ascoltato
attraverso i muri?
Proseguite, non voglio interrompervi. rifer il sommo sacerdote.
LImperatore allora domand: Sei interessato alla Principessa Yolihuani,
mia sorella?
Oleg rimase interdetto e silenzioso ripensando della sera prima alle terme,
intimorito anche dalla presenza di Tlacaelel che sapeva essere la mente
strategica e artefice di tutto lImpero. Si domandava se sapessero qualcosa
e come avrebbe potuto rispondere senza offenderli, evitando di rischiare la
vita. La legge era chiara e uguale per tutti ad ogni livello, per il popolo come per la nobilit: per quel che era successo tra lui e la Principesa era prevista la morte per entrambi.
Mia sorella interessata a te; disse interrompendo i pensieri di Oleg e
sollevandolo da una risposta azzardata pertanto voglio sapere se tu pensi
dessere degno di lei.
Grande Signore Tatloani, la sua parola legge, ogni suo desiderio un
ordine; la mia volont subordinata alla sua, ma se posso esprimere un
pensiero
Avanti, parla! ordin Axaycatl.
Grande Tatloani, lunico modo perch tutto il mio Essere possa essere
qui in questo spazio e in questo Tempo poterlo donare al cuore della

CAPITOLO XLI

433

Principessa. Solo cos la mia speranza di tornare a casa muter nella speranza di amore infinito e incondizionato, aldil di ogni paura. Questo il
potere dellamore.
Cosa saresti disposto a fare per ottenere tal privilegio? Sai cosa comporta
ottenere di sposare la Principessa mia sorella, vero?
Certo, mio Signore, sono consapevole della responsabilit che avrei nellottenere un simile onore. rispose Oleg.
E sia! Esiste solo un modo affinch tu possa accedere con tutti gli onori
alla destra di mia sorella Yolihuani e conquistarti il diritto di governare una
delle mie provincie: dovrai superare le tre prove di Quetzalcatl.
Axaycatl, su consiglio di Tlacaelel, avrebbe cos trovato il modo di avvicinare a s il giovane ragazzo che avrebbe potuto diffondersi in rivelazioni
sul futuro, strategie e tecnologie, per poter acquisire maggiori poteri nel
presente. Oleg, ricordando le parole del Maestro Painalli circa le libert
dazione che avrebbe potuto avere scegliendo di andare alla scuola dlite,
accett di buon grado anche questultima opportunit, non sapendo per a
cosa sarebbe andato incontro circa il superamento delle tre prove. Axaycatl
compiaciuto si conged alzandosi e uscendo dalla stanza, mentre Tlacaelel
si trattenne con Oleg.
Sai chi sono io? esord.
S, riverito Signore. rispose Oleg chinando la testa, usando i modi che il
Maestro Painalli gli aveva insegnato.
Cosa sai del Cammino del Guerriero? domand Tlacaelel.
Oleg ricordando gli insegnamenti alla Scuola disse:
Larte del guerriero consiste nel trovare lequilibro tra il terrore di essere uomo e la meraviglia di
essere uomo.

Mario Gherlone

Cos . replic il sommo sacerdote aggiungendo:

Il modo pi efficace di vivere, vivere come un


guerriero! Pu darsi che un guerriero pensi e si
preoccupi prima di prendere una decisione, ma
una volta che lha presa, prosegue il suo cammino
libero da preoccupazioni e pensieri. Tuttavia avr

434

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

un milione di decisioni che laspetteranno. Questo il cammino del guerriero!


Un guerriero vive nellazione, non nel pensiero
dellazione n nel pensiero di cosa seguir allazione. Un guerriero accetta la responsabilit
dei suoi atti, di tutti, fino allultimo di essi! Il suo
spirito dedito solo alla lotta e ogni lotta come
se fosse lultima battaglia del guerriero sulla Terra! Per questo il risultato esteriore gli importa
molto poco. Nella sua ultima battaglia sulla Terra,
il guerriero lascia fluire il suo spirito libero e chiaro, e mentre si impegna nella sua battaglia, sapendo che la sua intenzione sar implacabile,
sorride e ride. Larte del guerriero consiste nel
trovare lequilibrio tra il terrore di essere uomo e
la meraviglia di essere uomo.

Oleg rest in silenzio ascoltando con attenzione le parole di Tlacaelel che


sembravano tuonare al di l del loro significato letterale, secondo il grado
di consapevolezza di colui che le ascoltava. Tlacaelel batt due volte i palmi
delle mani e una guardia entr per accompagnare Oleg fuori. Uscito dalla
sala, dopo pochi passi incontr la schiava della Principessa che, venendogli
incontro, con discrezione gli consegn in mano un amuleto; Oleg, distratto
dai pensieri che la sua mente affollava intorno al discorso di Tlacaelel, prese loggetto senza pensarci e solo qualche istante dopo, aprendo la mano,
realizz che era opera di Yolihuani. Giunto fuori dal Palazzo la prima cosa
che fece fu mettersi al collo il mandala e avviarsi verso la casa del Maestro
Painalli, quando si imbatt in Miztla che lo ferm da dietro con una mano
sulla spalla facendolo voltare di scatto.
So tutto quanto accaduto ieri notte alle terme. irruppe con aria ricattatoria.
Non so di cosa tu stia parlando, Miztla. replic Oleg.
Oh s, che lo sai! continu Cosa ti ha promesso lImperatore? Perch
ti sta concedendo privilegi cui altri non hanno accesso?
Lasciami in pace Miztla; io non ho nulla contro di te.

Mario Gherlone

CAPITOLO XLI

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Tu no, ma io s contro di te. Cosa ti ha promesso lImperatore? chiese


insistentemente bloccando Oleg per un braccio.
Miztla, ti ripeto, io non ho nulla contro di te; non voglio avere alcun problema con nessuno, quindi ti prego, lascia il mio braccio! disse guardando il
braccio e poi sfrecciando negli occhi di Miztla, che tra offese lo minacci di rivelare tutto al fratello della Principessa e al Supermo Sacerdote dellOrdine, a
meno che non avesse rinunciato ad ogni opportunit di carriera, in quanto a
lui, prima ancora che a Oleg, sarebbe spettato il governo di una provincia.
Codardo viso pallido figlio di cagna! inizi Miztla con voce malefica avvicinandosi allorecchio di Oleg.
Oleg con uno strattone si liber, ma Miztla reag colpendolo alle caviglie
con un calcio e facendolo cadere a terra; Oleg si rialz e prese posizione di
fronte a lui come per accettare la sfida. Mitzta non aspettava altro: i due iniziarono a fronteggiarsi, poi Miztla tir fuori il coltello mentre Oleg tentava
una difesa a mani nude. Un nuvolo di gente curiosa li accerchi e un pugno
di guardie usc rapidamente da Palazzo per raggiungere i due e sospendere
lo scontro, quando dalla base della piramide maggiore il Sacerdote Supremo della Citt fece cenno al capo delle guardie di non intervenire. Dopo
aver schivato alcuni colpi, Oleg riusc ad afferrare la mano armata di Miztla
e con forza a disarmarlo, allontanando il coltello a terra con un calcio. I
due si separarono un momento. Oleg tir fuori il suo coltello e lo gett distante, chiedendo cos un confronto di forza disarmato e alla pari. Miztla
inizi a muoversi a distanza e Oleg lo seguiva nei suoi movimenti, finch
non fu attaccato; cadendo a terra e rotolando su se stesso, si allontan riuscendo ad evitare i tentativi di Miztla di colpirlo con i piedi in volto. Oleg
allora prese liniziativa scagliandosi contro Miztla atterrandolo; cinse allora con lavanbraccio il collo di Miztla afferrandogli un braccio e torcendoglielo dietro la schiena nel tentativo di immobilizzarlo; poi con voce decisa
e tesa gli disse allorecchio di smetterla e di sospendere il combattimento,
ma Miztla con laltra mano afferr un pugno di terra e lo getto negli occhi
di Oleg che accecato moll subito la presa. Miztla si alz rapidamente allontanandosi da Oleg, che rimase a terra sofferente, strofinandosi gli occhi
con le mani per cercare di liberarsi dal terriccio. Il Sacerdote Supremo
della Citt, che nel frattempo era sceso a seguire da vicino lo svolgimento
dello scontro, dette un calcio al coltello che Oleg aveva allontanato, man-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

dandolo ai piedi di Miztla che comprese il suggerimento. Tuttintorno la


gente era eccitata e avida di vedere scorrere sangue. A Palazzo, Axaycatl
richiamato dalla confusione osservava lo svolgersi degli eventi da una delle
finestre, mentre la Principessa in ansia e agitazione faceva lo stesso dalle
sue stanze.
Miztla prese il coltello e inizi ad avvicinarsi minacciosamente a Oleg ancora a terra, intento a togliersi a fatica la terra dagli occhi e nel vano tentativo
di riaprirli.
Attento Oleg! grid una voce.
Oleg allora senza ancora luso della vista rotol rapidamente su se stesso,
vanificando il salto felino e armato di Miztla; questi si risollev prontamente e lo stesso fece Oleg guadagnando spazio tra loro, continuando a
liberarsi gli occhi dalla terra, quando una secchiata dacqua lo invest in
pieno viso.
Oleg, prendi! disse Ocatlana, lamico di famiglia di Painalli che gli aveva fatto da tutore a Malinalco, lanciandogli un bamb spesso due dita e
lungo quasi quanto un uomo.
Oleg afferr al volo il bastone e senza pensare assunse automaticamente la
posizione di difesa marziale, memore delle abilit acquisite nel suo Tempo
alla scuola di Kendo. Miztla lo guard per un istante con aria incuriosita; il
suo Ego per non gli dette tregua e lo sollecit subito ad attaccare Oleg
che, forte delle sue conoscenze disarm lavversario rapidamente facendo
volare lontano il coltello; rapido come un giaguaro, con lestremit del bastone Oleg colp Miztla allo stomaco; questi si pieg in due dal dolore,
mentre Oleg ruot su se stesso e colp violentemente i lombari facendolo
reattivamente rialzare e senza dargli tregua, infine volt plasticamente il
suo busto colpendo dal basso verso lalto la mascella di Miztla e spedendolo definitivamente a terra nello stupore di tutti i presenti.
Miztla rest immobile a terra contuso, sconfitto, con una frattura alla mascella e il volto insanguinato; Oleg era statuario, fermo nella posizione in
cui aveva sferrato il suo ultimo colpo; poi lentamente, ruotando prima gli
occhi e poi la testa, si guard intorno, scrutando con fermezza i volti di tutti coloro che li avevano accerchiati; si ricompose, con passo sicuro and a
recuperare il suo coltello e girandosi verso un ragazzino che aveva tifato
per lui gli lanci il bastone; questi afferrandolo al volo rest ad osservarlo

Mario Gherlone

CAPITOLO XLI

437

con meraviglia, mentre altri ragazzini iniziarono ad affollarsi per vedere e


toccare da vicino quel miracoloso bastone.
Il Sacerdote Supremo della Citt guard con disprezzo Miztla lasciandolo
a terra e si allontan tra la folla, che lentamente torn alle sue attivit ordinarie.
Grazie, amico mio! disse Oleg a Ocatlana Ti devo la vita. Ti sei ricordato dellarte marziale che ti raccontai alla scuola.
S, cos. Ho visto che cera un bamb ben fatto, come una volta mi avevi mostrato, quindi ho pensato che avrebbe potuto tornarti utile. Impressionante la tua arte, mi piacerebbe apprenderla.
Cos sia! Un giorno te la insegner volentieri. rispose Oleg.
I due si avviarono insieme verso la casa del Maestro Painalli per curare le
abrasioni e le ferite superficiali riportate.
Dallalto, allinsaputa di Oleg, Axaycatl aveva osservato attentamente lo
svolgersi dello scontro; rientrando, lungo il corridoio interno, si affacci ad
una delle stanze pi avanti e rivolgendosi a Yolihuani, che ancora guardava
fuori dalla finestra, afferm con voce seria e sicura: Il tuo Oleg valoroso
e conosce il codice dellonore. Buona scelta! e si allontan.
Maestro Painalli! disse Oleg incontrandolo nel suo giardino.
S, Oleg, so tutto: la notizia del tuo confronto con Miztla volata come il
vento per le vie della citt anticipando il tuo arrivo. Vieni, curiamo le tue
ferite e contusioni.
Ocatlana stata la persona giusta al momento giusto stato determinante! rifer Oleg con voce di gratitudine mentre riceveva le cure.
Non ho fatto nulla di pi che bilanciare il confronto. rifer lamico.
Ancora grazie, amico mio.
A Palazzo cosa successo? domand il Maestro.
Beh, successo che dovr affrontare le tre prove di Quetzalcatl. Questo mi dar accesso alla mano di Yolihuani e al governo di una provincia.
fantastico! Oleg, un privilegio che nessuno mai aveva avuto. Le tre
prove di cui parli furono istituite da Quetzalcatl, perch si rompessero
tutte le leggi di successione per diritto di famiglia; una sorta di prova meritocratica di ammissione. Grande onore!
S, ma suppongo comporti anche qualche rischio. osserv Oleg.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Senza alcun dubbio. Quale privilegio, senza diritto di successione diretta,


ti consentirebbe di accedere ad un grado superiore di vita, senza che questo ti sottoponga a dura prova? La vita vuole che tu sia disposto a pagare
un prezzo; fortunatamente non sempre esige il pagamento intero, ma certamente vuole capire quanto tu sei disposto a pagare, sinceramente, oltre
ogni ragionevole dubbio, per ottenere il beneficio. poi torn sulle tre prove Sai di cosa si tratta?
No, Maestro.
Si tratta della prova del Serpente, la prova del Giaguaro e la prova dellAquila. Ogni prova si manifester sul piano orizzontale, ma noi sappiamo
che dovrai trascenderle sul piano verticale per apprendere veramente. Quella
del Serpente ti gi nota, il Temazcal, la capanna di sudore, dove il calore e
lumidit ti faranno mutare la pelle e non solo; e se ricordi, il suo significato
sul piano verticale rinascere a nuova vita, abbandonando la vecchia via e intraprendendo la nuova. Supererai poi la prova del Giaguaro sul piano materiale secondo le indicazioni dellImperatore, ma per superare la vera prova
sulla verticale ti servir molto pi tempo a molti non basta una vita intera;
Ocatlana, spiega a Oleg il significato della prova del Giaguaro.
Certo Maestro:
Il mistero della natura umana si nasconde dietro la figura del giaguaro. Per i guerrieri dellantico Impero Maya, il giaguaro non
altro che il prodotto della trasformazione umana dallanimale al
divino, dal basso allalto, dalloscurit alla luce, dalla notte allalba. Il cammino del guerriero spirituale, cos come lo intendiamo
dagli insegnamenti della tradizione spirituale tolteca che il Maestro ci ha insegnato, il cammino della lotta con se stesso; il
guerriero conquista la sua propria natura, la sua propria jungla.
Il cammino del giaguaro per luomo e per la donna che desiderano conoscere la propria realt, la propria profondit, per coloro che con se stessi vogliono essere trasparenti come acque
cristalline. Il cammino del guerriero non in verit un cammino di
lotta: un sentiero di osservazione e alimentazione; il guerriero
osserva la sua parte interiore, illumina le sue intenzioni e alimenta la parte reale di se stesso: la sua Essenza, la sua Presenza,

CAPITOLO XLI

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lAmore. Nel cammino del giaguaro lintelletto si lascia indietro, lo


si deve trascendere. Per il vero guerriero, lintelletto non un
nemico ma un alleato; un alleato, ma non la sua prigione. Dallapparente oscurit della notte, il guerriero scopre la sua natura divina, gode del cammino seguendo il suono del vento e si
abbandona nellarmonia del suo respiro. Il guerriero ricorda che
suo padre lUniverso stesso e sua madre la natura. Nel
cammino del giaguaro, lAmore la manifestazione dello sconosciuto e non la manifestazione del noto. LAmore lEssenza
dellUniverso.

Poi intervenne il Maestro: Quando si parla di guerriero, si pensa ad un


uomo o una donna che distrugge, combatte e grida. Falso! Il vero guerriero
pacifico: solamente osserva fuori e dentro, e con il movimento di attenzione incontra il punto intermedio; solo in questo punto arriva la chiarezza,
solo in questo punto medio esiste lequilibrio.
Un Guerriero non attacca e non scappa,
si confronta.

Mario Gherlone

Quando i due ebbero terminato, Oleg rest con unultima domanda: E la


prova dellAquila cosa significa?
Osserva come e dove vivono i tre animali e da l potrai dedurre il significato della prova dellAquila e il lavoro da svolgere.

Mario Gherlone

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Evita di cercare risposte
Semplicemente agisci con
attenzione e coscienza.

Imperatore annunci alla piazza che a tre giorni dal suo discorso
avrebbe avuto luogo la Sacra Iniziazione del Quetzalcatl attraverso le tre sacre prove, la prima volta dopo tanto tempo. Gi il Re Quetzalcatl scelse i suoi due pi fedeli governatori e consiglieri attraverso queste
prove; allora diversi candidati non le superarono e morirono. La prima e
la terza si svolgevano secondo tradizione, mentre la dinamica della seconda
veniva definita dal regnante in carica.

Mario Gherlone

Fu il tempo della prima iniziazione: la prova del


Serpente, ovvero il Temazcal, la purificazione
del corpo, della mente e dello spirito per rinascere a nuova vita; la consacrazione delladepto al Sentiero Divino, la prima grande
battaglia del Guerriero messo di fronte alle
proprie debolezze, fisiche e mentali, che dovr
trascendere per vincerle; la prova che apre
ladepto alla comunicazione con gli Esseri Elementari della Terra e lo rende altres degno
dessere visto dagli occhi di Dio.

Per loccasione, in alternativa alla grotta che si trovava in area sacra riservata solo allImperatore, in un ampio giardino circondato da un alto canneto,
non lontano dalla casa di Oleg, era stata allestita una costruzione a cupola
bassa con bamb, palme e pelli per sigillare il vapore allinterno.
Nel pomeriggio prima della cerimonia Oleg ricevette la visita di Painalli che
dispens alcuni consigli circa latteggiamento mentale da adottare per trascendere la ribellione del corpo e della mente sottoposti duramente al calore e al
senso di soffocamento dellumidit. Lincontro fu breve: era necessario che

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

Oleg riposasse, perch avrebbe passato tutta la notte nel Temazcal fino alle
prime luci dellalba. Qualora Oleg non avesse resistito al fuoco che avrebbe
incendiato narici e polmoni, oltre che la pelle, la mattina dopo non avrebbe
potuto proseguire il cammino verso le altre prove e verso Yolihuani.
Venne la notte della prova. Dopo un rituale tenuto da un sacerdote fuori il
Temazcal, Oleg fu invitato ad entrare nudo. Allinterno del Temazcal non
cera nessuno oltre Oleg; di tanto in tanto qualcuno inseriva quattro grosse
pietre vulcaniche infuocate e dellacqua infusa di erbe per rinforzare il calore e generare vapore. Fuori dalla capanna di sudore cerano due persone
addette al fuoco e al trasporto delle pietre, uno shamano che al ritmo di
tamburo cantava rituali in lingua Nahuatl girando intorno alla costruzione
e un sacerdote dellOrdine incaricato da Tlacalel di controllare il regolare
svolgimento del rituale. La capanna era appositamente bassa perch il calore potesse mantenersi elevato anche ad un palmo da terra e allinterno.
Seduto a gambe incrociate, Oleg alternava la sua posizione distendendosi
anche a terra, per tenersi quanto pi distante possibile dal calore; sulla pelle
non esposta direttamente alle pietre infuocate sentiva scorrere il fiume del
suo sudore, mentre sul resto del corpo si stava idealmente consumando un
fal; il respiro era a tratti rapido, poi per contenere le lingue di fuoco che
attraversavano le sue narici ad ogni inspirazione, rallentava il ritmo dei suoi
polmoni. In alcuni momenti avvertiva il tormento della posizione, in altri il
forte calore esterno e interno; solo in alcuni istanti non provava nulla e proprio in quegli interstizi temporali di vuoto veniva colto dalla sensazione di
riuscire ad entrare in contatto con se stesso, liberandosi dallidentificazione
con il corpo e dalla ribellione dellEgo: solo pochi fugaci istanti di libert e
consapevolezza di s, poi ogni cellula tornava ad urlare la sua contrariet e
la mente in totale ribellione faceva scorrere immagini, voci, sensazioni ed
emozioni legate ai suoi ricordi recenti e al suo tempo a San Pietroburgo, immagini che poi il fuoco sembrava avere il potere di selezionare, sbiadire e
bruciare.
Erano entrati gi cinque volte a depositare le quattro pietre infuocate, quando Oleg perse definitivamente la cognizione del tempo e la mente inizi a
progettare nuove strategie di fuga da quella situazione, proiettandosi fuori e
generando incessanti domande su quanto tempo ancora mancasse al termine;

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

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ogni volta che ascoltava questa battente domanda interna, provava maggiore
disagio e insofferenza verso il calore e lumidit; da quel basso pertugio attraverso il quale era entrato e passavano di volta in volta le pietre, lunica luce
che filtrava era quella del fuoco e non ancora quella dei primi raggi del sole
dellest.
Dopo la nona entrata delle pietre non ne furono introdotte altre e un quarto
della cerimonia si consum senza interruzioni; la stanchezza mentale e il tormento del corpo erano vinti e Oleg aveva oramai conquistato il suo equilibrio
interiore, superando la prova del Serpente. La porticina di pelle con il telaio
in legno si apr ed un raggio di sole filtr nella capanna; un alito di fresco si
pos sul petto e sul viso di Oleg turbando quasi la pelle provata; le narici percepirono il gradevole profumo della natura appena desta e nel suo animo sal
lardente desiderio di aprirsi al mondo con occhi nuovi.
Lo shamano pronunci qualcosa che Oleg interpret come un invito ad uscire.
Una volta fuori, ancora nudo, ebbe la sensazione di essere nato a nuova vita,
come dal ventre di una donna; lo shamano lo bagn dacqua fresca a partire
dalla testa recitando qualche frase incomprensibile e gli infil una veste bianca.
Fu quindi accompagnato alla casa dove era atteso dallamico Ocatlana e da un
Sacerdote dellOrdine con singolari pigmenti in viso e lungo tutto il corpo:
lavrebbero preparato per la successiva cerimonia di iniziazione, senza lasciargli il tempo di riposare. Una volta pronto, si avviarono verso la piazza centrale.
Il grande corno dalla cima del Palazzo dellImperatore suon per dare inizio
alla cerimonia: Axaycatl sal con la moglie sul trono portato da ventiquattro schiavi; dietro seguiva il trono del Sacerdote Supremo dellOrdine, Tlacalel, poi sfilava quello della Principessa Yolihuani; chiudevano il corteo
gli eredi pi stretti e la nobilt ammessa. Oleg era proprio dietro Yolihuani,
scortato con onore da quattro guerrieri. Una lunga processione usc dalla
citt lungo uno dei grandi ponti secondari che collegavano lisola alla terra
ferma per raggiungere il luogo dove si sarebbero svolti gli altri due eventi.
Il sole era alto quando giunsero alle pendici di una piccola catena montuosa dove si fermarono. Il trono dellImperatore e sua moglie venne poggiato
su due grandi pietre consumate dal tempo, distanti tra loro poco pi di due
uomini ed evidentemente ripulite per loccasione da sterpaglie e radici che
nei decenni le avevano avvolte; sulla cima ogni pietra aveva una scanalatura
tale da poter accogliere le canne portanti dei troni; fu aggiunta una scala in

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legno con 13 gradini rivolta verso il monte, mentre ai lati dei regnanti furono adagiati a terra gli altri troni. Intorno alla famiglia reale si cinse una
schiera di guerrieri, distanziati un braccio luno dallaltro; un ampio semicerchio di guerrieri si costitu invece per delimitare tutta larea e tenere
confinato il popolo, giunto fin l per sentirsi partecipe dello straordinario
evento; in prima fila tra il popolo cera Painalli.
Oleg fu portato di fronte allImperatore da quattro guerrieri che poi si allontanarono. LImperatore si alz e tutti tacquero: Abbia inizio la seconda prova di Quetzalcatl! Sia dato un coltello e nullaltro al guerriero. Il
suo amico Ocatlana di corsa raggiunse Oleg e pos a terra di fronte a lui un
coltello di ossidiana, poi rapidamente torn al suo posto; Oleg si chin e lo
raccolse con la mano destra restando in attesa di istruzioni. LImperatore
prese a pronunciare ad alta voce le parole rituali:

Mario Gherlone

la prova del Giaguaro! Locculto si scopre nel


centro. Maggiore sar lattivit, maggiore sar la
confusione, invece senza movimento le impronte
saranno invisibili. E il cuore, cos tranquillo, scopre il Giaguaro.

Oleg, concluse Axaycatl mi porterai la pietra verde che troverai presso


la fonte dacqua oltre quella grotta. Che la prova abbia inizio!
Oleg pens al principio che il mandato, per quanto misterioso, fosse eccessivamente semplice, poi si ricord di alcune parole di Painalli che lo
mettevano in guardia dallaffrontare superficialmente anche la prova apparentemente pi facile, proprio perch si trattava di una prova. Si volt,
comand a se stesso Oleg: evita di cercare risposte semplicemente agisci con attenzione e coscienza., fece un respiro profondo e corse verso
lingresso della grotta. Di fronte cerano due file di guerrieri armati di lance che guardavano verso la grotta; una grande pietra quadrata, alta quanto un abitante del luogo e spessa almeno un palmo, era stata rimossa
facendola scorrere con leve e funi, dando libero accesso alla grotta.
Aprendosi un varco tra le file dei guerrieri, giunto sulla soglia della grotta
si ferm, prese la torcia accesa che gli era stata fatta trovare conficcata in
terra allentrata, lanci un ultimo sguardo verso il piazzale dove tutti erano riuniti e prese ad entrare lentamente, con circospezione, tenendo nella

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

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mano destra il coltello e nella sinistra la torcia. Una volta dentro la pietra
fu nuovamente spostata serrando con fragore la grotta, evitando cos ogni
possibile via di fuga. Il cuore e la mente di Oleg invasi da inquietudini
non presagivano nulla di buono: Non ho via duscita. Perch questo passaggio ha bisogno dessere chiuso da una pietra cos pesante? Di cosa pu
aver paura un popolo guerriero, che tutti temono? Cosa c qui dentro
per non lasciare aperta questa grotta?.
Il fuoco della torcia si agitava e minacciato da una corrente daria inversa
che faceva sospettare un secondo collegamento con lesterno; addentrandosi, inizi a percepire del cattivo odore e il terreno si faceva a tratti scivoloso; punt la torcia a terra e verso la volta ma non not nulla; avanz
iniziando a sentire rumori come cigolii, mentre il terreno si faceva sempre
pi viscoso. Dopo alcune tortuose decine di metri in leggera discesa, i suoi
sensi gli suggerirono che era arrivato in una grande stanza naturale, una
grotta non molto estesa ma alta; i cigolii erano ora piuttosto intensi; punt
la torcia al cielo ma la volta era scura e non visibile forse era talmente alta da non essere raggiungibile dalla luce; lavvicin allora a terra e vide che
il terreno era coperto da una patina di colore nero; si chin per capire con
le dita cosa fosse quella sostanza scivolosa e, portatola al naso, si rese conto che erano rivoltanti escrementi di uccelli. Pipistrelli!, esclam. Poi
uno stridulo acuto attir la sua attenzione, punt la torcia e scopr che
non si trattava di semplici pipistrelli! Erano grandi il triplo di un pipistrello normale; Oleg realizz di essere in una tana di pipistrelli vampiri! Sar
per i pipistrelli che tengono chiusa la grotta?, si domand, ma immediatamente giunse alla conclusione che la pietra allingresso era troppo pesante per giustificarsi soltanto a questo scopo. Voglio sperare che non sia la
grotta di un giaguaro!, pens allora. No, non possibile nemmeno questa ipotesi; i giaguari vivono nella foresta, in prossimit di corsi dacqua e
dormono sugli alberi, non nelle grotte, almeno spero. E se la parte del
giaguaro dovessi farla io per scontrarmi invece con un orso? Questi s che
dorme nelle grotte..
Dalla sala dei pipistrelli si diramavano a varie altezze cinque vie; la corrente risucchiava la fiamma verso lalto e verso la via di sinistra; doveva
esserci unapertura alta da dove i volatili entravano, ma era impossibile
raggiungerla; allora Oleg prese a dirigersi verso il corridoio sinistro lun-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

go un costone relativamente alto, largo un piede e scivoloso. Accettando


a malincuore di sporcarsi la mano, sal con cautela tenendosi alla roccia,
percorse una ventina di passi e usc dalla sala, incontrando altre due vie;
il vento indicava di prendere il tunnel di destra, a circa un metro e mezzo
di altezza; individu dei punti di appoggio e sal il dislivello con non poche difficolt, dovendo tenere con s la torcia. Gli strilli dei pipistrelli si
allontanarono e dopo una settantina di passi nellangusto tratto, un raggio di luce inizi a penetrare loscurit. Con molta attenzione Oleg prosegu fino alluscita dove fu costretto a coprirsi gli occhi con il braccio per
proteggersi dallintensa luce; quando i suoi occhi si adattarono di nuovo,
vide che la grotta era di fatto un passaggio attraverso la montagna verso
una rigogliosa foresta circondata da una catena montuosa; poi, osservando meglio, realizz che gli alberi era cresciuti sul fondo di un ampio e immenso cratere vulcanico. Rest in contemplazione di quella meraviglia.
Scosso da unintuizione, torn presente a se stesso e pens che tutta quellarea non poteva essere di origine vulcanica: il livello del terreno dove
aveva lasciato lImperatore e tutti gli altri risultava decisamente pi in alto
rispetto alla base degli alberi che vedeva l sul fondo del cratere; le rocce
inoltre non sembravano essere vulcaniche; quellarea doveva essersi formata per la caduta di un meteorite, qualche millennio prima. Lesplosione che ha causato la sua caduta, generando questo cratere, deve aver
generato unonda durto da scuotere ogni cosa per centinaia di chilometri,
terrorizzando ogni essere vivente, e deve aver sollevato un polverone per
chilometri daltezza, il cielo deve essersi oscurato per settimane, sussurr Oleg a se stesso nellintento di sentire anche una voce amica e farsi
coraggio.
Dallapertura della grotta, poco al di sopra dellaltezza degli alberi, si dominava una macchia verde; non sembrava una foresta diversa da quella
che aveva lasciato, salvo una decina di alberi che si distinguevano dagli altri per la loro straordinaria altezza. A vista docchio Oleg non scorgeva alcuna fonte dacqua che uscisse dalle rocce tuttintorno al cratere, quindi
ritenne che la fonte dovesse trovarsi da qualche parte sul fondo. Piant a
terra la torcia sullesterno delluscita, lontano dalla corrente daria che poteva spegnerla, e cautamente inizi a scendere per raggiungere la vegetazione; giunto ai piedi della foresta, si rese conto che gli alberi erano pi

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CAPITOLO XLII

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alti di quanto non sembrassero dalla grotta; non avendo alcuna possibilit
di orientarsi dal basso per individuare a distanza la via del ritorno, prese
tre pietre mettendole in fila laddove terminava la vegetazione, distanti poco meno di un passo luna dallaltra, marc lultima roccia dalla quale era
disceso e infine segn con il coltello la corteccia del primo albero, allaltezza degli occhi, cos da individuarlo facilmente provenendo dallinterno
della foresta. Certo di aver preso sufficienti precauzioni, intraprese il cammino verso il centro del cratere, iniziando a prestare attenzione alla presenza o meno di indizi visivi e uditivi che potessero orientarlo verso la
fonte. Avanz continuando a marcare ogni tanto la corteccia di qualche albero, senza fare troppo rumore. La foresta si faceva sempre pi fitta, ma
attraverso il fogliame continuava a filtrare una luce che tingeva di verde
ogni cosa. Oleg si domandava come avrebbe riconosciuto la pietra verde
se tutto sembrava verde!
Presto inizi ad avere limpressione di essere osservato, ma non vedeva n
sentiva nulla di sospetto; era solo una sensazione. Pian piano giunse al primo degli alberi giganti; toccare la sua corteccia e sentire lessenza del suo
profumo, osservarlo dal basso verso lalto e girargli attorno era davvero emozionante; era una creatura magnifica e possente, sembrava il custode della
valle, il guardiano della selva. Oleg pos la sua schiena al tronco e percep da
subito limmensa e prorompente energia; poi impose le mani sulla corteccia,
chiuse gli occhi e chiese il permesso di entrare e la sua protezione.
Una sequenza di tamburo di sei battute dal suono pieno e grave interruppe
per un breve istante la voce della selva, richiamando lattenzione di Oleg e
facendolo piombare con tutto il corpo a terra; ora era certo di non essere
solo. A breve, una seconda sequenza identica alla prima, quindi una terza e
poi pi nulla; la frequenza del tamburo era cos bassa che non era possibile
stabilirne la provenienza. Rest qualche istante a terra poi decise di avanzare,
prima con il passo del giaguaro, poi prendendo coraggio in piedi tenendosi
chino, avanzando da un albero allaltro. Poco pi avanti inizi ad intravedere
tra le piante unarea accecata di luce bianca; con circospezione giunse al limite della vegetazione, quando di fronte a lui si apr unampia distesa libera da
alberi; al centro si ergeva una piccola piramide a punta, alta quanto quattro
uomini, circondata da un fossato colmo dacqua a circa otto lunghi passi dalla sua base; un fragile ponticello sembrava lunica via di accesso per raggiun-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

gerla. Strano che quella piramide abbia la punta., pens Oleg. Non cera
nessuno e non cerano segni di vita recente. Arretr un poco nella vegetazione per ispezionare quellanomala costruzione, girandole attorno, mantenendosi nella macchia; quando fu prossimo ad allinearsi con il ponticello,
intravide sul lato esposto al sole uno strano segno generato da un gioco di
luce: il sole in quel momento batteva perpendicolare sulla superficie bianca
della piccola piramide, non creando alcuna evidente ombra o rilievo, tranne
quellanomalo segno, non particolarmente evidente. Si mantenne nascosto e
in silenzio di fronte al ponticello, fin quando il sole cambi lincidenza dei
suoi raggi sulla piccola piramide. S, il segno di un ingresso., disse tra s
e s. Salvo il suono di un tamburo, fino a quel momento non aveva visto alcuna presenza, quindi prese coraggio e usc allo scoperto, avvicinandosi
cautamente al ponticello; giunto ai bordi del fossato percep un lieve odore
di zolfo, quindi not delle bollicine salire qua e l dallacqua; si chin e immergendo un dito sent che era molto calda; le bolle evidenziavano che sul
fondo doveva esserci una sorgente e quindi quello doveva essere il luogo
giusto. Pos delicatamente un piede sul fragile ponticello di legno che aveva
agli estremi quattro pali alti fino ai fianchi; due vecchie liane, che dovevano
essere in passato dei corri mano, terminavano in acqua. Oleg test la resistenza del ponticello che per scricchiol; si guard intorno: era solo; osserv la piramide, il fossato dacqua calda e lunico ponticello; era certo che
quello fosse il luogo dove trovare la pietra verde; doveva trovarsi l, da qualche parte nascosta: dietro una pietra, sepolta ai piedi dellentrata o dentro.
Non cera possibilit di evitare il ponticello: saltare il fossato sarebbe stato
impossibile, nemmeno un campione di salto in lungo avrebbe azzardato tanto. Decise allora di attraversare di corsa il ponticello usando il passo leggero
che aveva appreso alla scuola; in tal modo avrebbe evitato che il suo peso
gravasse a lungo su un unico punto di quei vecchi legni, facendoli cedere;
prese la rincorsa e lo attravers correndo, leggero come un uccello. La sua
velocit fu tale che per inerzia arriv alla piramide portando le braccia avanti allaltezza delle spalle per fermarsi; con le mani aperte colp la parete di
pietra bianca, facendo involontariamente rientrare di pochi centimetri una
delle pietre con la mano sinistra. Oleg rimase sorpreso. Quella pietra, uguale e identica a tutte le altre, doveva assolvere ad una qualche funzione meccanica; forse era una sorta di chiave, ma doveva essercene unaltra perch

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CAPITOLO XLII

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non era accaduto nulla; Oleg prese allora a tastare altre parti della piramide,
ma non succedeva niente; osserv attentamente e da ogni prospettiva; ispezion e tocc linterno della depressione che aveva generato spostando la
prima pietra, ma nulla. Sconfortato e arretrando come per osservarla tutta,
inciamp allindietro senza cadere e, poggiandosi con forza ad uno dei pali
del ponticello, sotto il suo peso questo si pieg senza spezzarsi, attivando un
misterioso meccanismo: la linea, che sembrava disegnare una porta di accesso dellaltezza di mezzo uomo, si separ dal resto, un blocco di pietra rientr nella piramide sbuffando aria e terra verso lesterno. Oleg, appoggiato al
palo del pontincello, si guard intorno e con fare circospetto inizi ad avvicinarsi al portale; sulla soglia si chin lentamente sbirciando dentro. Non sapeva cosa lavrebbe aspettato entrando e se poi quella porta si sarebbe
richiusa, trasformando quella piramide nella sua tomba, ma non aveva
scelta; prese ancora una volta coraggio e chinandosi penetr cautamente allinterno: dapprima era tutto incredibilmente buio, poi le sue pupille si adattarono; il raggio di luce proveniente diagonalmente dalluscio e riflettendo
sulla pavimentazione chiara e polverosa, offr lincredibile visione: una campana di vetro circolare emergeva dal terreno per un diametro di circa due
passi e unaltezza pari allingresso; oltre quella trasparenza vi era uno strano
abitacolo con alcune luci di diverso colore. Oleg rimase strabiliato e al tempo
stesso scioccato! Quella cosa sembrava essere la cabina di pilotaggio di un aereo, poi allimprovviso esclam: Cavolo! Non ci posso credere!.
Dimprovviso un breve tremore inizi a scuotere la terra sotto i suoi piedi e la
cabina si illumin, irradiando luce bianca che attraverso la cupola trasparente
mostr la camera interna della piramide dove si trovava; una seconda luce si
canalizz invece attraverso sei tubi trasparenti lungo la cupola terminando
sulla sua sommit, generando un raggio verticale che colp un grosso quarzo
verde a forma di diamante, sospeso a fili di fibra sopra la cupola bianca. A
mo di laser sulle pareti fu proiettata una sequenza impressionante di apparenti formule matematiche, schemi elettronici, architettonici e disegni, mappe stellari e ideogrammi strani; a quel punto la luce canalizzata si spense, il
raggio verde si interruppe e il tremore cess. Nel silenzio e di nuovo al buio
Oleg rimase disorientato prima che i suoi occhi si ambientassero di nuovo e
notassero scritte scolpite sulle quattro pareti interne:

450

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Quando ancora era notte,


quando ancora non cera il giorno
e ancora non cera luce, si riunirono.
Si convocarono gli Dei in Teotihuacn.
Che luce sia!
Che rischiari nel Cielo e sulla Terra!
E dallanimale fu creato luomo:
In piedi! Sarai vero e cos avanzerai.
Gli fu concessa la parola, la libert di scegliere,
di riconoscere e conservare il ciclo della vita,
di vivere in armonia con il Tutto.
Poi una scintilla divina fu accesa in lui
per tendere al cielo.

Mario Gherlone

Luomo si prenda cura delle cose della Terra:


faccia qualcosa, tagli la legna, lavori la terra,
pianti mais, cactus e magueyes.
Dovr bere, mangiare, vestire.
Con questo si parler di lui,
con questo avr accesso alla conoscenza.

Non ci sar n gloria n grandezza,


fin quando esister la creatura umana,
luomo cos creato.
E il sole venne oscurato.
E la terra fu inondata.

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

451

Aveva appena terminato la lettura veloce delle iscrizioni, quando inizi a


percepire dei rumori provenienti dallesterno. Tornato in s, ricordatosi il
motivo per cui era l e il luogo dove si trovava, test con i piedi la resistenza della cupola, vi mont sopra e afferr il grande quarzo verde, ma a quel
punto unaltra scossa mosse la piramide e il portale inizi a chiudersi; nel
fare attenzione alla cupola sotto i suoi piedi per ridiscendere, not sul suo
vertice un piccolo inserto trasparente, lo prese e senza pensare un attimo
scivol dalla cupola precipitandosi verso luscita con entrambi gli oggetti.
La fretta per la paura di restare murato vivo fu tale che Oleg non misur bene laltezza del portale sbattendo violentemente la testa sulla pietra montante; stordito si trascin rigirandosi per un breve tratto e poi svenne, mentre il
portale si stava chiudendo e le gambe erano ancora per met allinterno della
grotta. Fu allora che quattro mani, e poi otto, afferrarono le sue braccia trascinandolo fuori.
Misto alla rossiccia terra di quel territorio che aveva sporcato il suo viso e il
suo corpo, il sangue coagulato aveva appiccicato le sue palpebre rendendo
lenta lapertura degli occhi; accusando un improvviso dolore acuto alla
gamba, si rianim, tent di muoversi, ma era a terra, immobilizzato; dapprima di dimen forzando i legamenti alle mani e ai piedi, poi aperti bene
gli occhi, sebbene con la vista ancora un p annebbiata dal colpo in testa, si
rese conto desser circondato da strani esseri che lo osservavano ad una certa distanza, mentre lui era a terra legato a un palo. Alti meno di una gamba
di un uomo, nudi e scuri di pelle di un colore indefinibile, dai grandi occhi
a mandorla, narici larghe e denti aguzzi, dimostravano di non aver gradito
linvasione territoriale e la violazione della piramide.
Quella visione acceler la ripresa dei suoi sensi; fu allora che gli strani esseri
tornarono ad avvicinarsi, osservandolo sempre pi da vicino, toccandolo
sulle gambe e sulle spalle, leccandosi le dita dopo averle passate sulla profonda ferita alla gamba; facevano commenti incomprensibili tra loro con un
tono di voce molto acuto; sembravano squittire come topi. Guardandosi
intorno per quel che poteva, alla ricerca di una soluzione al problema, intravide incustoditi a terra, vicino ad una catasta di legna per il fuoco, il quarzo
verde e il piccolo inserto trasparente. Oleg sapeva di trovarsi ancora nel cratere ma non capiva da che parte rispetto alla piramide e non si orientava rispetto al cammino del ritorno: intorno a s, solo una sorta di accampamento

Mario Gherlone

452

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

ma senza capanne; sembravano vivere come animali, ma conoscevano il fuoco e luso di strumenti rudimentali per tagliare, affilare e legare.
Uno di loro url qualcosa e un folto gruppetto prese gli estremi del palo al
quale Oleg era legato e inizi a trasportarlo verso il fuoco. Oleg lanci un
urlo. Spaventati, lo fecero cadere a terra allontanandosi; poi ripresero coraggio, si riavvicinarono e lo risollevarono. Lui grid una seconda volta, in
modo pi aggressivo, usando frasi intimidatorie nella sua lingua russa, ma
quegli esseri non si fecero intimidire una seconda volta avviandosi di nuovo
verso il fuoco, mentre altri saltellavano e gridavano a modo loro.
Quando Oleg fu prossimo al fuoco, mentre si dimenava nel tentativo di allentare la presa dei lacci e liberarsi, dalla vegetazione sent un frastuono,
voci urlare frasi di guerra in lingua Nahualt, sassi e frecce colpire gli esseri
che lo stavano portando verso il fuoco. Di nuovo Oleg cadde bruscamente
a terra e tutta quella popolazione di carnivori scapp nella vegetazione dileguandosi.
Confuso, a terra, intontito dal dolor di testa e indolenzito nelle articolazioni per le brusche cadute, scosse la testa e sput la terra che gli era entrata
in bocca; gir lo sguardo nella direzione da cui erano giunti sassi e frecce e
mettendo la vista a fuoco con difficolt esclam: Siete voi! Anche voi qui!
Ma dove eravate? Come mi avete trovato?
una lunga storia. rispose Vasily arrivato per primo sul posto.
Allora siete vivi! esclam Oleg rilassando tutti i muscoli del corpo e posando la testa a terra. Poi si abbandon a una lacrima scivolata tra la stanchezza e la gioia di avere ritrovato i suoi fratelli.
S, certo, ci siamo tutti, Oleg.
Ma com possibile che? tent di replicare Oleg in una voce rotta.
Ora stai tranquillo, ti liberiamo. disse Lev usando il suo coltello per tagliare i lacci che cingevano le gambe.
Coraggio fratello, ci siamo noi. aggiunse Evgeny mentre lo liberava dagli altri lacci.
Fu aiutato ad alzarsi e i quattro si abbracciarono finalmente dopo tanto
tempo.
Forza, non c tempo, dobbiamo allontanarci! sugger il Pescatore
mentre vigilava che non tornassero i feroci guardiani della piramide.
Chi lui? domand Oleg mentre i fratelli lo sostenevano.

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

453

il nostro Maestro, poi ti spieghiamo non c tempo adesso. disse Lev.


Mentre i cinque si allontanavano, Oleg li ferm dicendo: La pietra! Prendete la pietra verde e il piccolo quarzo trasparente l vicino.
Quale pietra? domand Vasily.
Il grande quarzo verde e quello piccolo, quelli l, vicino alla legna: sono
importanti.
Daccordo, vado. rispose Vasily.
Appena recuperati gli oggetti il gruppetto si addentr nella vegetazione ripercorrendo con difficolt la via del ritorno, rallentato dalle ferite di Oleg.
Come mi avete trovato? domand ancora.
E Lev inizi a raccontare: Siamo usciti dalla stessa tua grotta entrando
per da una fenditura della montagna, su in alto; ci siamo calati grazie a
una delle radici che pendevano e una volta sul fondo abbiamo imboccato
lunica direzione possibile, fino a giungere alla grotta dei pipistrelli vampiro; di l seguendo la corrente daria abbiamo individuato luscita e trovato
la tua torcia, ancora accesa; siamo scesi e identificando i tuoi segnali li abbiamo seguiti fin qui, giungendo nel momento in cui ti tiravano fuori dalla
piramide. A proposito: cosa cera dentro?
Non ci crederai, ma l sotterrata c unastronave aliena ancora funzionante.
Cosa? Unastronave aliena? domand Vasily girandosi di scatto verso di
lui, ma proseguendo il cammino.
Deve essere stata la botta in testa! concluse ironicamente Evgeny.
No ragazzi, vostro fratello ha visto bene. conferm il Pescatore.
Ma allora allora esistono. borbott meravigliato Evgeny.
Ma allora non hai prestato attenzione alle mie lezioni. replic il Pescatore con una punta di sarcasmo. Invece di parlare, prestate attenzione,
perch non giurerei che gli Hua k siano definitivamente scappati rinunciando al loro pasto.
Non mi sono mai sentito un pasto! esclam Oleg Chi sono gli Huak?
domand poi con voce dolorante rivolgendosi al Pescatore.
Sono i guardiani della piramide, esseri addormentati, senza alcuna consapevolezza. Infatti il tuo prezioso smeraldo, perch non un quarzo, era abbandonato a terra. In principio non erano aggressivi n carnivori, anzi, erano esseri
semplici che lavoravano per lequilibrio della Terra; questo gruppo fu selezio-

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

nato, manipolato mentalmente e portato qui da coloro che hanno costruito


quella piramide con quel che c dentro, affinch diventassero gli spietati guardiani del segreto. Dai, ora saliamo. Qui ci sono i tuoi tre sassi a terra e l in alto
si trova lingresso della grotta; facciamo silenzio e attenzione.
Oleg accusava seri problemi alla gamba per la profonda ferita che gli avevano inferto per succhiargli il sangue; seppur aiutato dai fratelli, il percorso
in salita era per lui molto faticoso. Conquistata la cima, furono raggiunti da
una serie di microfrecce partite da cerbottane, una delle quali colp ad un
polpaccio il gi debole Oleg, facendolo urlare e cadere.
Maestro! Oleg stato colpito!
Ragazzi, strappatevi tre pezzetti di lembo dal vostro Maxtlatl, annodateli
sulla punta di tre frecce, strofinatele sulla torcia che vostro fratello ha lasciato e appena accese lanciatele laddove vedete movimento.
avvelenata? domand Oleg toccandosi la ferita.
In un certo senso s, ma non mortale solo paralizzante. Mastica questa a lungo, ma senza inghiottirla. disse il Pescatore tirando fuori dalla
sua piccola sacchetta una radice e staccandone un pezzetto.
Che roba ? domand Oleg.
Qualcosa che ti aiuter a contrastare lazione del veleno. rispose il Pescatore. Poi afferr la microfreccia estraendola dal polpaccio e guardandola lo
rassicur: La ferita superficiale, per fortuna; erano piuttosto lontani.
Vedete quella pietra l? chiese il Pescatore agli altri fratelli dopo essersi
guardato intorno e valutata la situazione.
S. risposero i tre.
Prestando molta attenzione, fatela cadere; creer una frana spaventando
gli Huak e facendoli desistere dal risalire il cratere.
Dopo una serie di calci forzati senza riuscire a muoverla, presero uno dei
loro coltelli e iniziarono a inferire colpi scheggiando la base della roccia che
impediva la caduta, quindi con un ultimo sforzo il masso cadde e con lui
molti altri, creando una frana a valle.
Cos avranno ci che meritano! esclam soddisfatto Evgeny.
Forza, datemi una mano con vostro fratello ed entriamo. ordin il Pescatore Lev prendi la torcia e facci strada; entriamo nella grotta e risaliamo la
frattura, ripercorrendo il cammino che abbiamo fatto allandata; quando saremo in cima, vi dir cosa fare.

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

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I cinque entrarono e ripercorsero a ritroso il cammino guidati da Lev; giunti alla base della frattura dalla quale filtrava ancora qualche raggio di luce,
Lev piant la torcia a terra e inizi a salire, seguito dal Pescatore.
Aspettate un attimo qui. disse luomo agli altri. Quando i due raggiunsero la superficie, il Pescatore sal su un albero e tagli una delle liane, chiedendo a Lev di lanciarla ai tre fratelli assicurando un capo ad una
delle grandi radici.
Prendete! Legate Oleg sotto le braccia, cos lo sosterremo mentre sale.
grid Lev affacciandosi dalla frattura nella roccia.
Va bene. rispose Vasily.
Quando tutti ebbero raggiunto la superficie, i cinque si riposarono e il Pescatore distribu dellacqua che aveva lasciato sul posto prima di scendere,
poi lav le ferite di Oleg e le rifasci alla meglio.
E adesso cosa facciamo? chiese Oleg Devo portare la pietra verde allImperatore come testimonianza daver superato la prova del giaguaro e
poi una smorfia di dolore trad la sua voce devo superare la terza
prova, quella dellAquila.
Non puoi! disse fermamente il Pescatore.
Come non posso! Allora cosa facciamo? osserv Oleg mentre gli altri
fratelli ascoltavano con attenzione.
Tu devi riprenderti; non sei in grado di superare la prossima prova. afferm il Pescatore Vasily: tu prenderai il suo posto.
Io, Maestro? Ma come posso? rispose dubbioso e allarmato.
S, tu, Vasily. Siete cos uguali che non si accorgeranno di nulla. Solo
scambiatevi il Maxtlatl, prendi il suo pugnale e indossa il suo bracciale.
Non sar pericoloso? domand Evgeny.
S, lo sar. Avreste unaltra soluzione, per caso? chiese il Pescatore rivolgendosi a tutti.
Va bene, facciamo cos. disse Vasily.
Una volta scambiate le vesti e gli accessori, il Maestro si rivolse a Vasily afferrando il suo braccio e poi allentando la presa: Tranquillo, mentre Lev
rester qui con Oleg, io ed Evgeny ti seguiremo a distanza. Ora prendi lo
smeraldo e scendi gi in quella direzione.
Ehi! Lascia qui il quarzo piccolo. esclam Oleg.
Cosa rappresenta? domand il Pescatore.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Non lo so disse Oleg osservando loggetto in controluce Al suo interno


ha un chip che vedete queste linee dorate? Devono essere i contatti deve
contenere importanti scoperte tecnologiche le ho viste proiettate sui muri e
provenivano da questo quarzo.
S, ma cosa te ne fai di quel coso senza un computer o unattrezzatura
che possa leggere le informazioni al suo interno? E poi, per farne cosa qui?
osserv Evgeny.
Forse hai ragione o forse no. Comunque lasciarlo l non era di alcuna utilit. concluse Oleg.
Dai, torniamo al presente. esort il Pescatore. Si rivolse poi a Vasily:
So che ti risulter difficile, ma quando arriverai di fronte allImperatore e
ai presenti, comportati senza alcuna meraviglia o timore di vederli; ricorda Tu sei Oleg! Tu sei Oleg! Tu sei Oleg! ripet connettendosi ai suoi
occhi Loro non possono immaginare diversamente se non gliene dai ragione. Avanza lentamente verso lImperatore e posa ai suoi piedi lo smeraldo, quindi arretra di seisette passi senza dargli le spalle, e attendi.
Sceso a valle, Vasily si rese conto che la popolazione stava intrattenendo i
regnanti con musica e balli. Alla vista del ragazzo con la pietra verde,
unovazione lo accompagn fino allImperatore, che si alz in piedi e chiese
il silenzio. Axaycatl scese la scaletta e andando incontro a Vasily prese
loggetto dalle sue mani e lo mostr orgoglioso al popolo, che esult alla vista. Il ragazzo aveva timore di trovarsi faccia a faccia con lImperatore e
dessere scoperto, ma la fascinazione che questi provava di fronte alla pietra verde con la luce dentro fu tale che non si rese conto di nullaltro. La
Principessa invece percep che lenergia del ragazzo non era quella di Oleg,
ma non riusciva a darsene una spiegazione. Solo capiva che cera qualcosa
di strano qualcosa era cambiato; tutto il cerimoniale iniziatico aveva avuto inizio perch Oleg potesse unirsi alla Principessa, mentre ora lui non
sembrava degnarla di uno sguardo e le loro auree non si richiamavano lun
laltra. Lei non era pi nel suo campo magnetico.
Axaycatl alz al cielo la pietra verde per mostrarla a tutti, girando su se stesso;
poi torn dal ragazzo e disse: Oleg, hai superato con onore la prova del serpente e hai portato a termine con valore la prova del giaguaro; ora sei chiamato alla prova suprema dellAquila. Laquila simbolo del potere che scende
dallalto con la velocit del fulmine abbattendosi feroce sulla vittima; la forza

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

457

guerriera. Essere unAquila il trionfo sul fango con coscienza. Oleg, dirigiti
alla montagna sacra e prendi il sentiero che porta in alto fino a giungere al nido
dellaquila. Vinci il suo incontro e portami la sua penna.
Vasily fece alcuni passi indietro e poi volt le spalle ai regnanti per andare
incontro allultima prova; fu allora che la Principessa sgran gli occhi,
rendendosi conto che sulla spalla non cera la cicatrice che Oleg si era
procurato nello scontro con Miztla sotto il Palazzo Reale. Senza farlo notare al fratello si ricompose e attese che le feste ricominciassero, per poi
allontanarsi.
Scomparso nella selva, Vasily raggiunse il Pescatore e Evgeny, che lattendevano ai margini per risalire insieme il monte e raggiungere gli altri due.
Allora, che novit porti? chiese Oleg al fratello una volta riunitisi.
Devi andare sulla montagna sacra e staccare una penna allaquila che l ha
il suo nido e portarla allImperatore.
Beh, sar sufficiente prenderne una dal nido quando laquila voler via.
No. disse il Pescatore Si dovr prenderla necessariamente dal rapace.
Una penna morta si distingue da una viva appena strappata.
Ma che senso ha questa prova? domand Evgeny con la solita superficialit.
Laquila non riconoscendoti come suo figlio prover ad ucciderti. Secondo
te, se conquistassi una penna sfidando un rapace di tale forza e abilit, sensibilit e attenzione, rapidit e precisione, il cui nido posto su un impervio e
inaccessibile dirupo, sarebbe unazione coraggiosa e degna del rispetto altrui, oppure no? Per accedere al suo nido si deve entrare nel suo territorio,
che controlla costantemente dal cielo alternandosi al suo compagno; occorre farlo senza farsi notare e mimetizzandosi, evitando dessere attaccati dal
cielo mortalmente; laquila accudisce il suo piccolo e attacca ogni cosa si avvicini, sia per difesa che per nutrimento. Una volta giunti ad un passo dal
nido senza farsi notare, occorre fare un agguato quando questa rientra al nido senza che se ne accorga, allungare la mano senza sbilanciarsi e cadere nel
vuoto, staccarle una penna ed allontanarsi indenne evitando di soccombere
ai conseguenti attacchi dopo che avr ripreso il volo. Vi rendete conto?
chiese rivolgendosi ai quattro e poi continu: Gli stregoni ritengono che le
penne dellaquila posseggano il potere della medicina e che la medicina
dellaquila sia il potere del Grande Spirito. Da tempo immemore gli uomini

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

si adornano con penne daquila in segno di atto di valore; ci conferisce a


chi le indossa una dignit spirituale di ordine regale. Vi ricordate la leggenda del serpente piumato? Laquila, ovvero Dio, riconosce il serpente piumato, ovvero luomo trasceso, come suo aquilotto e lo porta nel nido per
accudirlo e crescerlo; allo stesso modo, sul cammino del Sentiero Divino
luomo valoroso eleva se stesso grazie al lavoro personale sul piano fisico,
mentale e spirituale, mette metaforicamente le piume, fino a farsi notare da
Dio il quale riconoscendolo gli concede potere.
Capisco. Tornando invece alla prova materiale che lImperatore si aspetta
che superi, occorre escogitare un modo meno rischioso per prendere quella
penna. disse Oleg.
Ogni cosa dovessimo escogitare non credo tu sia in grado di partecipare.
afferm Lev.
E chi, se non io? domand Oleg.
Lo far io! squill una voce femminile nascosta nella vegetazione.
I cinque si spaventarono dallarrivo inaspettato di Yolihuani e quando lei
realizz chi aveva di fronte, rimase perplessa e turbata. Il Pescatore riprese
subito il controllo del turbamento del momento e della sorpresa di tutti, dicendo: Benvenuta tra noi. Ti stavamo aspettando.
Davvero? osserv sorpreso Oleg rivolgendosi sottovoce al fratello Vasily.
Io non ne sapevo nulla. rispose Vasily.
Il Pescatore si diresse verso la Principessa e la invit ad avvicinarsi ai fratelli. Oleg allora pens bene di presentare i fratelli dicendole che avevano vissuto tutti lo stesso trauma e salto temporale.
Perch non mi hai detto nulla di loro? chiese Yolihuani; poi colta da un
forte giramento di testa fu soccorsa prontamente da Oleg che, claudicante,
la invit a sedersi su una roccia.
Coshai? le domand Oleg.
Nulla, non ti preoccupare, solo un giramento di testa; sar stata la salita
e la sorpresa.
Il Pescatore non convinto del tono della sua risposta, osserv lenergia di
Yolihuani senza dire nulla.
Yolihuani, fino ad oggi non sapevo che si trovassero qui anche loro;
continu Oleg ero sicuro di trovarmi solo in questa Terra. Per fortuna cos non stato, altrimenti non parlerei con te ora.

CAPITOLO XLII

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Cosa vuoi dire? Cosha la tua gamba? chiese in apprensione Yolihuani avvicinandosi, rendendosi conto delle ferite di Oleg e toccandole con un dito.
Ahi! A questo mi riferivo circa la fortuna: mi hanno salvato la vita. Per
posso farcela. aggiunse tentando di alzarsi da solo.
Cos in questo stato come puoi superare la prova dellAquila ordinata da
mio fratello? Siediti! disse a Oleg volgendo poi lo sguardo agli altri con
espressione preoccupata.
Ci domandavamo lo stesso un momento prima che tu arrivassi. intervenne Lev.
Sbaglio o ha detto appena arrivata che cavrebbe pensato lei? domand
sarcastico Evgeny.
Calma ragazzi. disse il Pescatore Usiamo la testa. Affrontare questa
prova sarebbe gi impossibile per un uomo nel pieno delle sue forze, figuriamoci ferito. Occorre trovare una soluzione diversa per ottenere lo stesso
risultato desiderato. Qualcuno di voi ha una buona idea?
Potremmo tendere una trappola allaquila e poi con larco e le frecce abbatterla, prendere anche tre penne e portarle allImperatore. sugger Evgeny.
Non possibile intervenne Yolihuani. Laquila un uccello sacro e
non pu essere ucciso occorre rispettarlo.
E quale rispetto c nel strapparle le penne? chiese Lev.
Il rispetto daffrontarla ad armi pari:

Mario Gherlone

La penna il premio che il re degli uccelli e dei


cieli ti concede alla dimostrazione di una tua
superiorit in astuzia, prontezza, abilit e forza.

Le tue ferite sono ci che concederai tu a lei, fino anche la vita, se lei ti superer alla stessa stregua. rifer la Principessa dopo essere tornata in piedi, risentita dalla provocazione di Lev.
Va bene, scusa, ho capito. replic Lev Bel tipetto ti sei trovato, Oleg!
aggiunse rivolgendosi al fratello con un sorriso.
Va bene, allora cosa si fa? chiese pragmaticamente Oleg a tutti.
Dobbiamo certamente creare una trappola per il rapace, attirarlo, in qualche
modo catturarlo e poi una volta preso il pegno donore e coraggio, rilasciarlo.
sugger Yolihuani.
E come pensi di poterlo catturare? replic Oleg.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Il Pescatore, che era stato in silenzio ascoltando ed osservando, interruppe


i cinque e disse: Occorre scavare una fossa.
Una fossa? interrog Oleg.
S, certo! replic Yolihuani. Dobbiamo catturare viva una lepre o un
roditore, insomma una vittima sacrificale, andare alla montagna sacra nelle
prossimit del nido, ma non troppo, e scavare una buca quando entrambe
le aquile sono al nido o a caccia nella valle; quindi uno di noi dovr entrarci, essere ricoperto da folti e resistenti rami con foglie sui quali dovremo legare la preda; poi ci sar solo da attendere.
Attendere cosa? chiese Lev.
Che laquila si levi in volo, addocchi la preda e lattacchi. disse il Pescatore. Quando questa giunger sulla lepre, dovremo fare in modo che arresti un momento il suo volo, essere certi che non possa afferrarla e subito
volare via lungo la sua traiettoria di volo. Costruiremo la trappola in prossimit di un albero; in questo modo laquila dovr scendere e trovarsi a terra
un tempo prima che possa battere le ali e volar via con la preda; inoltre legheremo la lepre, cos da trattenerla il necessario. Una volta che il rapace
avr gli artigli conficcati nella sua preda, a quel punto la rapidit dazione
di chi sar nella fossa sar fondamentale per non avere anche lui la peggio:
attraverso i rami dovr afferrare la parte superiore delle sue zampe e tirarle
verso il basso, fino a oltrepassare i rami mimetici e rapidamente con un laccio legarle rendendo i suoi artigli inoffensivi. Sar indispensabile essere veramente rapidi e non sottovalutare la sua forza reattiva: laquila con il
suo becco tenter di attaccare il suo nemico attraverso i rami. A quel punto
interverranno gli altri che con un telo copriranno la sua testa rendendo
inoffensivo anche il suo rostro e occultando la sua vista. La si potr quindi
afferrare e portare velocemente nella boscaglia, prima che giunga laltra
aquila richiamata dalle sue urla. Oleg benedir laquila e ringraziandola
prender due penne, una per s e laltra per lImperatore, una per ogni ala;
poi con molta attenzione la lasceremo libera di spiccare di nuovo il volo,
con la sua preda tra gli artigli.
Bene, mi sembra chiaro il da farsi; non ci resta che iniziare a salire lungo
il cammino della montagna sacra. disse Oleg.
S, ma chi entra nella buca una volta scavata? domand Evgeny.
Io, Evgeny, non ti preoccupare. Zoppico, ma le braccia e tutto il resto

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

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funzionano ancora molto bene. Del resto sono io che devo affrontare la
prova e nessun altro. Portatemi solo sulla montagna, preparate la trappola
e dentro ci entrer io. Terminando sar io stesso a ridare la libert allaquila. disse Oleg con voce risoluta.
Yolihuani, orgogliosa per il coraggio del suo amato, fu la prima a prenderlo
sotto braccio per aiutarlo ad alzarsi; subito dopo si propose Vasily, che fino
a quel momento era stato silenzioso e riflessivo; poi a seguire intervenne
Evgeny prendendo gentilmente il posto della Principessa.
Io devo tornare a valle. disse Yolihuani con voce rammaricata, fermandosi e richiamando lattenzione del gruppo che si era appena incamminato.
Devo tornare a valle altrimenti mi verranno a cercare e allora tutto sar
stato vano. Vorrei poter venire con voi, conoscervi di pi, vivere lesperienza con voi, ma non posso.
Mi sembra saggio quel che dici, Yolihuani. osserv il Pescatore.
Oleg, disse la Principessa connettendo il suo sguardo a quello di lui.
sii prudente; io ti aspetter a valle, da mio fratello, dal mio popolo. Resta
connesso e io sar con te.
Yolihuani, conosci la baia degli alberi gemelli? chiese il Pescatore.
S, certo, perch?
Lultima notte dei festeggiamenti, quando tutti saranno stanchi e dormiranno, tu e Oleg dovrete prendere una barca e raggiungerci l.
S, ma per quale motivo?
Il tempo si sta esaurendo e i ragazzi hanno una missione da compiere tornando da dove sono venuti, ma devono compierla insieme, tutti e quattro.
Tu dovrai fare una scelta: seguire Oleg oppure restare.
Mentre Yolihuani alla notizia guard con stupore Oleg, gli altri fratelli esultarono dicendo: Davvero?!
Finalmente si torna a casa, lincubo finito!
la notizia migliore da quando sono nato!
Che fai, Oleg: non sei felice anche tu? chiese Lev tutto animato.
S, certo che mi ero mentalizzato a restare ormai qui. fissando gli
occhi gi lucidi di Yolihuani.
Sei matto? replic Lev.
No di certo! Ma la notizia mi ha colto alla sprovvista, in un momento in
cui non ero solo focalizzato su me stesso. Per, disse recuperandosi emo-

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

zionalmente e continuando a guardare Yolihuani sapere che tu puoi scegliere di venire con me rende il mio cuore pi forte nella decisione.
Non una questione di volere, ma di dovere. intervenne il Pescatore.
La missione non solo dei tuoi fratelli, ma anche tua.
Beh, ma lui non ha fatto alcun giuramento e non ha dovuto apprendere i
messaggi. disse Evgeny.
Non importa. Siete uniti da un vincolo di sangue e da un destino: questo
ci che conta in questa circostanza. E nel destino c il compimento della
missione, altrimenti che senso avrebbe avuto il vostro arrivo qui? Non ti
preoccupare, Evgeny: nel viaggio di ritorno avrete il compito di allineare
Oleg alla missione e sono assolutamente certo che sar accolta anche da
lui lui ora un Guerriero! poi rivolgendosi alla Principessa: Vai Yolihuani. meglio che tu ora vada.
Oleg abbracci con le sue mani il viso di Yolihuani che tradiva un poco di
apprensione e commozione, e disse: Non dubitare. Ci vorr del tempo, ma
sar con te appena avr compiuto la mia prova. Ricordati che ti amo.
Si salutarono senza abbracciarsi. Oleg fece un piccolo passo indietro e prese la direzione del suo cammino, senza voltarsi
I ragazzi si guardarono tra loro e sorrisero, senza dire nulla.
I cinque salirono alla montagna sacra e trascorsero la notte intera per preparare la trappola che il giorno dopo scatt implacabile nel pomeriggio.
Oleg nelloccasione riport unaltra ferita, stavolta al braccio: uno degli artigli sfuggendo alla prima presa della zampa si conficc nella sua carne. La
ferita gli avrebbe concesso ancor pi rispetto e onore al cospetto dellImperatore e del Grande Sacerdote dellOrdine e la cicatrice che si sarebbe formata un indelebile segno del suo valore.
Discendendo la montagna Oleg fu accompagnato e sostenuto fino ai confini
della vegetazione, poi con le proprie forze fu lasciato andare verso le cerimonie festose che stavano avendo luogo da due giorni. Quando fu avvistato,
una staffetta di guerrieri fece giungere rapidamente linformazione allImperatore che dette ordine di sospendere ogni attivit; Axaycatl, Tlacalel e
tutti gli altri presero il loro posto, attendendo che il ragazzo giungesse fino a
loro. Avanzava zoppicante e dolorante, non tanto per lultima ferita al braccio quanto per la precedente alla gamba. Quando giunse al cospetto dellImperatore, questi scese e gli and incontro; Oleg allora si ferm, si

CAPITOLO XLII

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inginocchi con una gamba e porgendogli le due penne disse: Le prove


sono compiute.
Axaycatl accett le penne, aiut il ragazzo ad alzarsi e ne us una per insignirlo del merito e dellonore conseguito mediante le tre prove di Quetzalcatl: prese un laccio tra i suoi, fiss la penna e la mise al collo di Oleg;
infine posando la sua mano destra sulla testa di Oleg e laltra rivolgendola
al cielo pronunci il sacro discorso tratto dalle antiche scritture:

Mario Gherlone

Sei tu, Guerriero Aquila, luomo di valore e verit. Ora hai conquistato la tua statura perfetta, quella di un guerriero. La tua missione
andare per il mondo, attraversare i popoli, difendere la verit e lonore, mostrare con il tuo
esempio la saggezza, insegnare agli altri, pregare per gli altri.
Non portare nulla con te, tranne il tuo valore, il
tuo pensiero, la parola, la meditazione, la saggezza e la tua storia; usali con prudenza. Sei
un Guerriero Quetzalcatl in un mondo difficile, pieno di regole, sfide, tentazioni e mali.
Sii umile, ma non sottomesso. La vita ti presenter nuove prove e sfide: evita di turbarti, evita
di temerle, perch ora hai le risorse per lottare
come un giaguaro e per volare alto come
unaquila, per evolvere e unirti alla Divinit che
in te.

Axaycatl allora chiese a Yolihuani di scendere dal suo trono, prese la sua
mano e la mise nella mano di Oleg, suscitando un fragore di gioia in tutto il
popolo. A seguire prese le mani di entrambi e le mise tra le sue, pronunciando parole non comprensibili, ma che avevano il suono di una benedizione di fronte agli Dei e al popolo azteco. Terminando, Axaycatl ordin
che tutti rientrassero in citt per dare inizio ai tre giorni di festeggiamenti
in onore di Oleg e Yolihuani.

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

I tre giorni trascorsero rapidamente e nellultima notte, quando lultimo


degli abitanti si addorment e la luna complice si nascose dietro le nubi,
spegnendo la luce della notte, Oleg e Yolihuani uscirono di soppiatto seguendo una via di fuga segreta del Palazzo, vestendo abiti popolari per
non destare lattenzione di chi li avrebbe potuti avvistare a distanza. Si
avviarono verso le mura della citt; qui, Yolihuani si fece largo tra alcuni
cespugli aprendosi un angusto passaggio che li port a un canale dacqua
collegato con lesterno della citt; Oleg allora disancor una delle barche
ormeggiate e con Yolihuani prese il largo. Giunti in mezzo al lago attesero
un segnale che gli indicasse la direzione da prendere; poco dopo nelloscurit lontana, la piccola luce intermittente di una torcia indic loro la via. Ci
impiegarono non poco per raggiungere la lontana riva. Una volta approdati
il Pescatore usc dalla vegetazione e, senza alcun convenevole, li aiut a portare la barca nella vegetazione e li invit silenziosamente a seguirlo. Camminarono per alcune centinaia di passi nella boscaglia fino a raggiungere gli
altri fratelli, che erano nella selva in attesa del loro arrivo. Illuminati ora dalle
stelle e da una luna che era uscita dal suo nascondiglio, i ragazzi si abbracciarono e salutarono regalmente la Principessa.
giunta lora di lasciarci. inizi a dire il Maestro Conoscervi e vivere
con voi questo spazio e questo Tempo stato per me un prezioso arricchimento dellanima e un grande onore. Mi spiace che non si possa proseguire
insieme il cammino ci sono ancora molte informazioni di cui essere consapevoli, molte abilit e risorse interne da sviluppare, molte esperienze da
vivere, prima di poterci chiamare uomini e donne liberi e ancor prima di
chiamarci uomini e donne, ma gli eventi reclamano la nostra presenza altrove. Il tempo sta per scadere, le nostre strade stanno per dividersi. La vita
per ci d costantemente prova che la divisione solo un inganno della nostra mente e dellEgo, quindi confido che ci si possa rincontrare da qualche
parte un giorno magari con altra identit o magari in uno spazio temporale parallelo. Fece una pausa e aggiunse guardando i volti di tutti:
Perch siete tristi? Non siete contenti di tornare a casa?
Davvero? Avevamo capito che fosse Lei ad andare via. disse Evgeny
con tono ironico.
Il Pescatore sorrise allultima irriverenza di Evgeny. La mia missione ancora compete a questo Tempo e a questo spazio; la vostra appartiene al

Mario Gherlone

CAPITOLO XLII

465

Tempo e allo spazio dal quale siete venuti. Yolihuani, Oleg, occorre che voi
compiate una scelta: dove andare? quale strada prendere?
Abbiamo parlato a lungo in questi tre giorni e abbiamo deciso di accettare la missione e i rischi ad essa annessi.
Non sento di appartenere pi a questo territorio, quello che non ho trovato qui sono certa che lo trover seguendo Oleg. continu Yolihuani.
Ma la vita, intervenne Evgeny alla fine cos?
Il Pescatore fece un respiro profondo e disse: Prima di rispondere alla
tua domanda, vi chiedo a cosa vi servito essere qui, cosa avete appreso
con le vostre esperienze Ragazzi miei, vi stato concesso il dono per una
vita migliore. Cosa ne farete delle esperienze vissute? Come utilizzerete la
capacit di riconoscere i Codici del Sentiero Divino? Tornerete alla vita biologica e ordinaria oppure intraprenderete il vostro Sentiero Divino per rendere extraordinaria la vostra esistenza? La trasformerete in una credenza,
una religione, unarea di potere oppure la porterete nella vostra vita sperimentandola tutti i giorni e in ogni circostanza? La userete per liberarvi o
per creare una nuova prigione invisibile?
Sapete? intervenne Vasily Le esperienze sono come le foglie di un albero; io sono lalbero, la mia esistenza, e ogni ciclo di stagioni rappresenta
una mia vita; le foglie germogliano, si sviluppano, si aprono al cielo, appassiscono e poi cadono. Ma lalbero non nessuna di quelle foglie, cos come
le nostre esperienze non siamo noi e commetiamo unimprudenza ogni volta che ci aggrappiamo a loro o ci identifichiamo con loro trattenendole con
ogni mezzo. La foglia si apre alla pioggia, al sole e al vento, al freddo e al
caldo; la foglia al servizio dellalbero che attraverso di lei fa esperienza
percependo la vita attorno a s; la foglia permette allalbero di crescere, di
trasmutare lenergia del sole; insieme a quella foglia nascono e crescono altre foglie, centinaia e migliaia di foglie; e dopo ognuna di quelle foglie ne
verranno delle altre e poi altre lalbero lo sa e lascia che al momento giusto esse cadano a terra. Come sopra, cos sotto. detto: cos come lalbero si manifesta fuori, allo stesso modo dentro se stesso e nella parte
nascosta delle radici interrate; cos anche luomo. Se le foglie di tutto lalbero sono esposte al sole, quindi a Dio, queste saranno verdi e lalbero avr
una forma regolare, ma se una parte dellalbero sar allombra, osserviamo
che crescer obliquamente nel tentativo di esporsi alla luce del sole; e se

Mario Gherlone

466

TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

tutto lalbero sar sempre allombra, questo sar destinato a una crescita
lenta e moderata, a lottare per la sua sopravvivenza e forse morir presto;
cos accade allessere umano.
Il Pescatore allora si rivolse a Lev: In pratica, cosa sarebbe lombra per
luomo?
Lombra disse riflettendo come per raccogliere le parole Lombra
quelleffetto che non ti consente di esporre te stesso alla luce. Non bisogna
domandarsi cosa sia lombra, ma risalire alla causa, cosa la genera. Quando
non sei te stesso, di fatto c qualche programma mentale dentro di te, o
qualcuno fuori di te, che ti mette in ombra, ovvero ti limita. Mettersi in luce non significa esporsi egocentricamente, come stare in ombra non significa essere umili e sottomessi. Sul piano orizzontale ognuno di noi ha in s
almeno un potenziale, un talento e molte risorse per diventare un grande e
prospero albero da frutto talento e risorse che se non decide di coltivare
ed esprimere, di portare alla luce del sole, sar destinato a non vivere, agonizzando in una vita biologica di stenti, affanni, tristezze, frustrazioni, rimpianti, invidie, rancori, malattie mentali e fisiche, illusioni e false speranze,
servendo solo a generare economia di mercato per sostenere il sistema. Sul
piano verticale accade lo stesso: se decidi di restare attaccato alla sola materia sar lei stessa a procurarsi il modo di generare in te lombra, oscurandoti ai raggi del sole, impedendoti di trovare il Sentiero Divino ed evolvere
come essere umano.
Maestro, io, malgrado il mio carattere un p come dire beh, lo sapete, mi sono affezionato a Lei e ai suoi insegnamenti, disse Evgeny a questo ambiente e questi odori, a questa terra disse prendendone un pugno
e alle esperienze che mi hanno permesso di vivere la vita, che mi hanno
permesso di conoscermi meglio, ma come ha giustamente detto Vasily, tutto questo come le foglie dellalbero devo lasciarle andare perch possano nascerne altre la prossima stagione.
Grazie, ragazzi miei. Grazie. E tu Oleg, coshai da dirci circa la tua esperienza, peraltro diversa da quella dei tuoi fratelli, sfortunata perch sei stato
fatto prigioniero e anche duramente ferito. chiese il Pescatore.
Fortuna, sfortuna? Chiss. inizi a dire Oleg In verit ho potuto constatare che tutto viene e tutto accade per il nostro bene, anche quando le
cose non vanno secondo le nostre aspettative, o meglio, secondo i nostri

CAPITOLO XLII

467

condizionamenti e illusioni; anche quando qualcosa ci viene contro, se siamo presenti a noi stessi, e quindi coscienti, arriviamo a leggere la prospettiva della realt e a trascendere le circostanze che la vita ci invita o ci obbliga
a passare; apprendendo la lezione, la vita ci strizza locchio e ci promuove
alla classe successiva, con altre prove e altre opportunit da superare. S,
forse al principio ho avuto molta paura, anzi, ho avuto proprio il terrore di
morire; ho sofferto il cambiamento, ho dovuto imparare cose nuove, ho dovuto apprendere a vivere in attenzione e muovermi in un ambiente sconosciuto e ostile, ma grazie a questa sfortuna ho scoperto gli insegnamenti
dei miei Maestri e lamore di una donna, Yolihuani. disse stringendole la
mano e guardandola negli occhi. E quindi ho trovato, seppur dopo molto
tempo, la ragione di tutto il vissuto, fiducia in me stesso e nella vita. Oltre a
tutti gli insegnamenti, questo porter con me, perch ora parte di me.
E Lei, Maestro, non voglio chiederle cosa abbia appreso da questa esperienza, perch sarebbe irriverente, ma unultima domanda lavrei anche io:
cos la vita per Lei, Maestro? concluse Oleg.
Il Pescatore socchiuse gli occhi e disse: Ogni giorno mi chiedo se
La vita vive me, o io vivo la vita.

Mario Gherlone

Riaprendo gli occhi assunse uno sguardo sereno e una luminosit del viso senza precedenti, con un cenno di lode al cielo chin la testa e ringrazi la Terra,
rivolse lo sguardo damore allorizzonte e infine torn con lattenzione su se
stesso e una potente cognizione del Tutto. Quindi prese a dire:
La vita una finestra sullesistenza. La vita, per quello che dato sapere ai pi, un compromesso che si ottiene con le proprie
forze e possibilit; per questo, ci sono occasioni in cui diventa
indispensabile meditare su quello che ciascuno ha fatto o non
ha fatto; per questo si rende indispensabile fare un resoconto, un resoconto chiaro, totale e spietatamente sincero, un
resoconto personale, incontaminato dai giudizi del mondo, perch quello che occorre valutare la realt soggettiva, non limmagine che arriva agli altri. Gli altri creano, pensano, suppongono e
con ci creano una loro immagine di noi. Ma quello che importa la
storia, la storia personale, la verit soggettiva, quella che solo cia-

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

scuno di noi conosce, non solo perch lha vissuta, ma perch


ne lunico testimone.

Occorre che la memoria ripercorra il cammino con disciplina, rivedendo passo per passo ed evocando ogni dettaglio, senza
appellarsi n a giustificazioni n a consolazioni; utile interrogarsi su tutto quello che si lasciato fare, chiarire quello che
stato fatto indebitamente, senza riversare colpe sul destino,
senza responsabilizzare il mondo esterno.
Occorre domandarsi:

quante aspirazioni ho trasformato in successi?

quanti progetti ho abbandonato per la mia propria incostanza?


cosa ho fatto per gli altri?

di cosa li ho privati per i miei egoismi?


qual il risultato dei miei affanni?

quante possibilit mi sono negato per effetto della mia indifferenza o per aver ascoltato lEgo?

certamente ci sono state limitazioni, scogli ed ostacoli: li ho


considerati come sfide o mi sono lasciato vincere da loro?

quanti ostacoli ho trasformato per il mio conformismo in selve


ostili, invece di aprire brecce capaci di farmi raggiungere i miei
propositi?

Mario Gherlone

Si tratta di un resoconto intimo, senza inganni. Potete cambiare,


trasformarvi, migliorarvi, ma per farlo necessario fare il bilancio
progressivo definire cosa dovete a voi stessi, cosa dovete al
vostro reale essere interiore, quanto dovete al pianeta e cosa
potete fare per lui, cosa dovete alle persone, a coloro che amate e che vi circondano con il loro amore.

La lotta sar molto dura, ma limpegno si rende imprescindibile;


per questo vi siete allenati, per questo occorre intraprendere la
via del Guerriero di pace e di onore.

Qui e ora: non c pi posto per ulteriori rimandi e indugi, perch

CAPITOLO XLII

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il tempo approfitta di ogni istante e di ogni distrazione per trasformare i giorni in settimane, le settimane in mesi, i mesi in anni.

Agire: continuare a fare tutto il dovuto, tutto il necessario e anche un passo di pi, questo quanto dovete a voi stessi, questa la meta.

Il senso della vita? migliorare continuamente voi stessi e il mondo che vi ospita, ritornare al vostro intimo Essere, alla vostra vera nascita. scritto che Colui che ama la saggezza ama la vita e
chi presto la cerca si riempir di piacere.

Poi fece una pausa e disse: E tu Yolihuani, come ha vissuto questa esperienza?
Maestro, ho ascoltato con attenzione le parole di voi tutti e vissuto solo
marginalmente alcune delle vostre esperienze, ma mi sento molto connessa
a Oleg e alla sua vita, di cui ora faccio parte.
Bene, allora voglio lasciarvi un ultimo insegnamento, una preghiera da fare prestando attenzione alle parole e aprendo il vostro cuore; se la reciterete dopo lascensione sar pi potente:

Mario Gherlone

Mostrami, Signore, il cammino


affinch la coscienza venga a me
e lo seguir fino a colmarmi.
Dammi la conoscenza
e protegger il tuo principio damore:
s, lo protegger con tutto il mio cuore.
Il sentiero del giusto come una luce brillante:
briller pi e ancor pi, fino al perfetto giorno.

Scese quindi il silenzio. Ecco, questo volevo dirvi ragazzi, anche se


con voce tremante e fortemente emozionata avrei voluto trattenermi di
pi con voi, ma il tempo si compiuto. Anchio sono su un cammino, tutti
lo siamo; nemmeno il pi evoluto dei Maestri potr dirvi dessere giunto a
destinazione, al termine del Sentiero Divino. Amici miei, fratelli miei, il mio
cuore colmo di gioia e ringrazio il cielo di avervi incontrato, perch attraverso di voi ho potuto ricordare me stesso, la mia giovent e la strada percorsa fino ad oggi per tornare a casa.

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I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

giunto il momento che voi andiate. Salutiamoci ora. Poi vi chiamer uno
alla volta per attraversare il Portale del Tempo; non possibile che lo attraversiate tutti insieme. Una volta di l, vi ritroverete.
I ragazzi si abbracciarono. Vasily chiese il permesso a Oleg di salutare con
un abbraccio Yolihuani, e gli altri due fratelli fecero altrettanto.
Lordine che seguiremo : Vasily, Lev quindi Evgeny, infine Oleg e poi
Yolihuani. Davanti al portale vi connetterete e farete unascensione, poi
pronuncerete tre volte:
Che tutti gli esseri siano felici,
che tutti gli esseri siano gioiosi,
che tutti gli esseri siano in pace.

Incrocerete le braccia al petto e passerete il Portale facendo sette passi.


Maestro: e il cubo con i cinque messaggi dentro? chiese Vasily.
Quale cubo? osserv Oleg.
Per il momento sar conservato da Nelli e se sar necessario troveremo il
modo di far giungere a voi la mappa per ritrovarlo. Il vostro compito sar
di rendere manifesti sia i messaggi interiorizzati sia gli insegnamenti vissuti
con il vostro esempio personale; non vi chiesto di assurgere al ruolo di
maestri o depositari della verit, ma di incarnare gli insegnamenti nella
vostra vita, con il vostro linguaggio, i vostri comportamenti e le vostre azioni; tutto ci sar gi importantissimo per indurre il cambiamento in voi e
intorno a voi.
Se qualcuno vorr sapere circa lorigine del nostro modo di pensare e agire, cosa dovremo fare? domand Vasily.
Semplice. Espanderete le vostre percezioni valutando se la persona sincera, degna e pronta per ricevere risposte

Mario Gherlone

Non si dona oro a chi non saprebbe cosa farne per


s e per gli altri, a chi solo lo commercializzerebbe
o userebbe per pitturare la propria pelle.

Tornato silenzioso, il Pescatore inizi ad osservare il cielo. Laurora sta


per manifestarsi. Fece allora cenno ai ragazzi di prepararsi, mentre con la
vista diffusa inizi a visualizzare lenergia del portale in corrispondenza di

CAPITOLO XLII

471

una grande roccia e disse: Il tempo giunto. Prendete nella vostra mano sinistra questo quarzo e tenetelo nel pugno chiuso, senza tensione: in lui registrato lo spazio temporale per tornare nella vostra epoca e la vostra
missione. Mettetevi ora in circolo intorno a me e lasciate che il silenzio scenda su di voi, lasciate che le energie fluiscano. Quando avr terminato con tutti, vi indicher il momento in cui potrete passare il Portale. Il Pescatore
impose la sua mano destra sulla testa di ognuno dei ragazzi a turno, pronunciando queste parole:

Mario Gherlone

[NOME]: La tua scelta come essere spirituale di fare questa


esperienza terrena ha ricevuto un rinnovamento e un invito a
nuova vita: la madre Terra ti riconoscente e il padre del Cielo
con te. Ora sei un Guerriero Pacifico!
Guerriero, porta con te sette regali al servizio della tua evoluzione,
della Terra e dei mondi superiori: losservazione, il pensiero, la riflessione, lintelligenza, la consapevolezza, la volont e la parola.
Guerriero, sii un essere di virt, integrit e verit; la tua missione
attraversare sveglio e con saggezza il mondo e con il tuo esempio di vita camminare a piedi nudi sui giardini della Terra, lasciandoli pi belli di come li hai trovati. Fai buon viaggio. [NOME],
che la forza orgonica sia con te! Che tu sia benedetto!
Cos e cos sar! Cos e cos sar! Cos e cos sar!

Al termine della cerimonia, chiese ai ragazzi di disporsi in fila di fronte al


Portale, a circa sette passi e, uno alla volta, dette lordine di attraversarlo.
Inizi Lev: si volt e con lo sguardo salut i fratelli, il Maestro e Yolihuani,
alz gli occhi al cielo per connettersi, pronunci mentalmente la frase di rito e si diresse con passo sicuro verso il Portale; la roccia vibr visivamente
come se fosse una barriera dacqua luminosa, quindi una volta compiuto il
passaggio diminu di intensit. Lo stesso accadde quando fu il momento di
Evgeny e poi di Vasily. Fu allora la volta di Oleg: fece sette passi e durante
la sua trasfigurazione nel Portale ebbe un momento di ripensamento guardandosi indietro, mosso allimprovviso da uno strano istinto interno di protezione. In quello stesso istante Yolihuani si stava accasciando lentamente a
terra; Oleg tent allora di allungarsi indietro, come per voler tornare di
nuovo sui suoi passi, ma non ci riusc e scomparve alla vista della Principes-

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

Mario Gherlone

sa. Yolihuani con tutte le sue forze si rialz e nel tentativo di avviarsi al Portale fu bloccata dal Pescatore: Yolihuani, tu no! Tu non riusciresti a passare indenne nelle tue condizioni. La tua vita qui, porta avanti il ricordo
di Oleg qui. Perdonami se ho dovuto fare tutto ci senza il tuo consenso,
ma stato necessario per consentire a Oleg di andare sicuro verso il suo destino. Diversamente so che avrebbe deciso di restare qui, con te.
Yolihuani cadde in ginocchio piangendo sulle gambe del Pescatore, mentre il
Maestro tenendo la mano destra sul suo capo rest ad osservare il Portale
perdere la sua vibrazione: Buona fortuna ragazzi! Possiate restare svegli e
ricordare quanto prima voi stessi, continuando il cammino lungo il Se ntier o
Di vi n o. E il Portale si chiuse.

Mario Gherlone

Un nuovo giorno

rofessore! Il ragazzo d segni di ripresa. disse la giovane tirocinante al terzo anno di medicina mentre stimolava la mano sinistra del
paziente per sollecitare il suo risveglio da tre giorni di coma.
Che strano, sembrano tutti riprendersi allo stesso tempo. not il Professore osservando le apparecchiature collegate agli altri ragazzi.
Forse perch sono gemelli il loro inconscio connesso tra loro. ipotizz la tirocinante.
Infermiera, avvisi immediatamente il Dottor Peters e la sua equipe di rianimazione che vengano subito. Ah! Prima che corra via, socchiuda le
tende per moderare limpatto della luce.
Oleg apr lentamente gli occhi e con la vista fortemente sfocata e il capo
immobilizzato inizi a guardarsi intorno non riuscendo a distinguere le sagome che intravedeva; poi percependo una stretta nella sua mano sinistra si
volt e pur non capendo nulla strinse la mano della dottoressa come per
aggrapparsi alla realt dovera tornato o forse per trattenere la realt che
aveva lasciato. E una lacrima imprigionata tra le ciglia, non tard a scivolare sul suo volto.
Lev, muovendo la testa e senza aprire gli occhi, si strapp dal naso il tubicino
lasciandolo cadere a terra e, dopo alcuni violenti colpi di tosse come di chi vuol
cacciar fuori lacqua dai polmoni, inizi ad aprire gli occhi colmi di lacrime.
Ecco, appena in tempo! disse il Professore rivolgendosi allequipe Assistite subito Lev! Si sta strappando di dosso ogni cosa. Friederike, tu avvisa personalmente i genitori del loro risveglio.
Evgeny e Vasily iniziarono lentamente anche loro a riprendere coscienza assistiti da medici e infermieri. Nel frattempo un profumo ipnotico acceler il risveglio dei sensi di Oleg, che inizi a invocare le iniziali di un nome, sfiorando

Mario Gherlone

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TRANSFERT

I CODICI DEL SENTIERO DIVINO

delicatamente la mano sinistra della dottoressa, mentre lei, nellimbarazzo,


con laltra mano gli asciugava le lacrime con una salvietta detergente.
Dottoressa Ylenia, non le sembra di incoraggiare il paziente? domand
il Professore vedendo che la ragazza non si ritraeva dalle carezze di Oleg.
Professore, io credo che il ragazzo si stia aggrappando alla vita dopo
essere tornato da chiss dove, le sembra? Non lo incoraggio, ma lascio che
con tutta naturalezza riprenda i suoi sensi.
Pu darsi, pu darsi disse con un sorriso.
Nel frattempo il responsabile del reparto di rianimazione, un uomo anziano, di statura bassa, dal viso molto segnato dal tempo, capelli grigi e mani
grandi, entr nella stanza, si guard intorno e inizi la visita da Oleg. Allora ragazzo mio, come va? Un p fredda lacqua di St. Moritz per saltarci
dentro come una rana, ti pare? disse sorridendo.
Oleg ascoltando la sua voce e le parole della sua frase ironica, si sforz di mettere a fuoco la vista inquadrando il viso di quelluomo; quando ci riusc, rimase
sconcertato della sua presenza, riuscendo solo a balbettare qualche sillaba.
Ssss Oleg. Avrai tempo per parlare. Ora riposa. Vedo che sei in buone
mani. Lanci uno sguardo di intesa alla tirocinante e poi pass a visitare
uno ad uno gli altri ragazzi: interessante essere testimone di un cos raro risveglio simultaneo e sincronico.
S, un caso clinico da menzionare al prossimo convegno internazionale.
Bene, appena superata la fase del risveglio la mia equipe si incaricher di
tutti gli accertamenti. Poi le daremo un report dettagliato.
Vasily nel risvegliarsi non ebbe alcuna reazione immediata; solo lentamente
si lasci tornare alla realt; apr gli occhi un istante, poi li socchiuse di nuovo volendo solo ascoltare i suoni della stanza, i rumori di sottofondo, gli
odori di quellambiente; poi sorridendo torn a riaprirli. Il suo sorriso si
trasform in stupore vedendo di fronte a s un uomo in camice bianco, alto, slanciato, dai lineamenti fini, capelli lunghi bianchi e occhi celesti, che
lequipe chiamava Professore.
Anche Evgeny inizi a mettere a fuoco la vista lanciando nel vuoto la domanda: Cos stato? Dove sono? Poi scorgendo il Professore ai piedi
del letto di Vasily esclam: Ancora Lei! Ma Lei chi ?
Il Professore udendo la domanda si avvicin al suo letto, al suo volto e guardandolo con un sorriso, sussurr: Io so Chi Sono, ma tu sai Chi Sei?

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Roma, gioved 21 marzo 2014,
Piazza Vittorio Emanuele II
h 16:52

Mario Gherlone

Un lampo di luce illumina la Porta dei Cieli, detta anche la Porta Magica.
Il Maestro Nelli giunge nel vecchio continente.

Mario Gherlone

MESSAGGIO AL LETTORE

Ca ro Essere Spiritua le che stai vivendo un esperienza terrena,

ti auguro di avere la curiosit di leggere e il desiderio di intendere e comprendere i Codici del Sentiero
Divino , sperimentando e decidendo di accettarne
leredit, trovando sempre in te la forza per rinnovare
ogni giorno la tua vita, con nuovi occhi e nuove orecchie, vivendo emozioni pure e umane.

Risveglia la tua eccellenz a, riscopri il potere delle


tue risorse interne e vivi i tuoi talenti mettendoli al servizio tuo e della Terra, condividendo le esperienze con i
tuoi cari, i tuoi amici veri e tutti coloro che incontrerai
lungo il tuo cammino in questa vita e nella tua esistenza.

Mario Gherlone

Infine: ti esorto a lasciare unimpronta evoluta del


tuo passaggio, partecipando attivamente e ad ogni
livello alla realizzazione di una migliore societ per
tutti gli Esseri viventi, minerali, vegetali, animali e
umani, a partire semplicemente da te stesso e da ci
che ruota intorno a te, come la famiglia, gli amici, i
colleghi di lavoro, clienti e fornitori, insegnanti e
alunni, vicini di casa e conoscenti, donando in eredit alla Terra e a tutti i suoi abitanti, un mondo un poco migliore di come lhai trovato ogni volta.

Salute, Amore e Prosperit


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_______ SULLE TRACCE DEL SENTIERO _______

CAMMINO 1
IL POTERE DELLA TRANSFORMAZIONE
Risveglia la tua Eccellenza e vivi i tuoi talenti
CAMMINO 2
LUSO INTEGRALE DELLE RISORSE INTERNE
Strategie, tecniche e nuove abilit per affrontare la nuova epoca
CAMMINO 3
I CODICI DEL SISTEMA PER CAMBIARE LA TUA REALT
Espandere la comprensione dellesperienza umana
e riconquistare spazio e tempo di qualit

_______ IL SENTIERO _______

ANTICAMERA
Percorso formativo-esperenziale in Messico con lAutore

Mario Gherlone

I primi 3 eventi formativi (anche indipendenti dal quarto) sono basati sui
fondamenti scientifici dello straordinario potenziale del nostro cervello e
della nostra mente, e contribuiscono a tracciare il cammino verso il
Sentiero Divino, con lintento di migliorare la nostra vita in ogni ambito:
personale, familiare, lavorativo, professionale, economico, relazionale,
sociale, salute e benessere. I tre cammini affrontano gli aspetti della vita
individuale rispetto al piano orizzontale, con trenta gradi di inclinazione
sul piano verticale. Il 4 evento, il percorso Anticamera, intraprende la
direzione del piano verticale. Lunione del lavoro su entrambi i piani
determiner il salto qualitativo ed evolutivo nella tua vita ed esistenza.
Informati sul sito www.transfertbook.com
Chiedi i programmi a info@transfertbook.com
Entra nella pagina facebook e visita i luoghi del Transfert.

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