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CORSO DI CHIMICA

Lezione del 17 Novembre 2008


Processi dellAltoforno
In genere lacciaio si produce
in una torre, alta quasi 40
metri, con pareti refrattarie
detta altoforno in cui
vengono inserite tre tipi di
materiali:
1 - minerali di ferro: ematite
(Fe2O3), magnetite (Fe3O4),
siderite (FeCO3) e pirite
(FeS2)
2 - carbon coke
3 - calcare (CaCO3)
Processi dellAltoforno
Aria preriscaldata a 1000C viene insufflata dentro la torre
permettendo la combustione del carbon coke. In questo
modo la temperatura si innalza sempre pi man mano che si
scende di quota
Nel processo avviene la liberazione di ossido di carbonio (in
seguito a basse temperature l'ossido di carbonio muta in
anidride carbonica) e contemporaneamente parte del restante
carbonio del coke va a mescolarsi con il ferro, formando la
ghisa.
Compito del calcare combinarsi con le impurit (S, P, Si)
presenti nei minerali di ferro per formare dei composti non
miscibili con la ghisa fusa chiamati ganga o scorie.
Processi dellAltoforno
Dallaltoforno esce una lega interstiziale Fe/C detta ghisa.

La ghisa contiene quantit considerevoli di carbonio: dal 2,5


al 5%.

I vari tipi di acciaio si ottengono con trattamenti successivi


della ghisa mirati ad ottenere sistemi con propriet definite.

Se il contenuto in C inferiore allo 0,35% si parla di ferro


dolce, tra 0,35 e 1,7% si in presenza di acciaio, sopra
l1,7% si in presenza di ghisa.
Ghisa ed Acciaio
Per abbassare il contenuto di C nella ghisa uscita
dallaltofrono si utilizzano principalmente due tecniche:
1 - Diluizione con rottami di acciaio puro
2 - Fusione con sostanze ferrose ricce di ossigeno che
reagisce con il carbonio formando CO2.

Le ghise avendo pi C sono molto pi dure e fragili


dellacciaio che un materiale duttile e si presta ad essere
lavorato a freddo.
Le ghise non si lavorano ma si producono a pezzi per
fusione.
LAcciaio
Acciai al carbonio: costituiscono oltre il 90% di tutti gli
acciai e contengono una quantit variabile, generalmente
inferiore all'1,5%, di carbonio, un massimo di 1,65% di
manganese, lo 0,60% di silicio e lo 0,60% di rame. Secondo il
tenore di carbonio, si dividono in acciai extradolci (meno
dello 0,15%), dolci (da 0,15% a 0,25%), semiduri (da 0,25% a
0,50%), duri (oltre lo 0,50%).
Gli acciai extradolci e dolci sono comunemente indicati come
ferro. Parti di macchine, scocche di autoveicoli, la maggior
parte delle strutture di acciaio degli edifici, scafi delle navi,
chiodi, viti e bulloni sono solo alcuni dei prodotti realizzati
con acciai al carbonio.
LAcciaio
Acciai legati: sono caratterizzati dalla presenza di quantit
variabili di uno o pi elementi quali vanadio, molibdeno,
manganese, silicio, rame in percentuali superiori a quelle
contenute negli acciai al carbonio.

Gli acciai legati vengono usati nella produzione di molti


componenti meccanici: bielle, alberi, perni, sterzi, assali dei
veicoli, ecc.
LAcciaio
Acciai debolmente legati ad alta resistenza: rappresentano
la pi recente categoria di acciai e sono noti con la sigla
HSLA (acronimo di high-strength low-alloy).
Contengono solo piccole quantit di niobio o di vanadio, e
dunque sono in generale pi economici dei normali acciai
legati; vengono prodotti con particolari procedure, capaci di
conferire loro una resistenza meccanica, anche alle basse
temperature, e una resistenza alla corrosione superiori a
quelle degli acciai al carbonio.
LAcciaio
Acciai inossidabili: contengono cromo (in quantit variabile
tra il 12% e il 30%), nichel (fino al 35%) e altri elementi
leganti, che li rendono brillanti e li proteggono dall'attacco
degli agenti atmosferici e di gas e acidi corrosivi. Presentano
una resistenza meccanica non comune, che possono mantenere
anche per lunghi periodi a temperature estremamente alte o
basse. La brillantezza della loro superficie li rende utilizzabili
anche per scopi puramente decorativi. Trovano impiego nella
realizzazione di tubature e serbatoi di raffinerie petrolifere e
impianti chimici, di aerei a reazione e capsule spaziali, di
apparecchiature e strumenti chirurgici, di protesi dentarie e
chirurgiche. Molto diffuso l'impiego nella produzione di
pentolame, posate e utensili da cucina.
Le Sostanze e lAmbiente
Quando una qualsiasi attivit rilascia una
sostanza nellambiente, si avvia una serie di
reazioni chimiche che ne modificano la
struttura e le propriet.

In genere i prodotti di queste reazioni chimiche


entrano a fare parte di cicli naturali che
riutilizzano queste molecole per ricostruire
molecole pi complesse.
Il problema da un punto di vista scientifico
complicato in quanto si tratta di valutare quale
limpatto di queste sostanze su meccanismi
molto complessi.
In sintesi, si osservato:
- che esistono cicli naturali che riutilizzano
molecole come la CO2 ed il CH4.
- che le quantit coinvolte in questi cicli spesso
di ordini di grandezza superiore a quelle
introdotte dallattivit umana.
Il problema da un punto di vista scientifico
complicato in quanto si tratta di valutare quale
limpatto di queste sostanze su meccanismi
molto complessi.
In sintesi, si osservato:
- che esistono cicli naturali che riutilizzano
molecole come la CO2 ed il CH4.
- che le quantit coinvolte in questi cicli spesso
di ordini di grandezza superiore a quelle
introdotte dallattivit umana.
Le quantit immesse nellambiente da fenomeni
naturali di gran lunga superiore a quelle
prodotte dalle attivit umane. Ma queste ultime
possono alterare landamento dei cicli naturali o
possono, localmente, raggiungere delle
concentrazioni pericolose per la vita.
Per poter intervenire attivamente bisogna capire
sia come le varie molecole reagiscono sia
valutare limpatto energetico complessivo del
ciclo di vita delle varie sostanze.
LE CARATTERISTICHE
DELLAMBIENTE ACQUOSO
In ambiente acquoso sempre presente il seguente
equilibrio:

H2O + H2O  H3O+ + OH-

Se scriviamo la costante di equilibrio:


Keq = [H3O+][OH-]
A 25 C, Keq = 10-14
LE CARATTERISTICHE
DELLAMBIENTE ACQUOSO
Se Keq = [H3O+][OH-] = 10-14 , in acqua pura si
ha:

[H3O+] = [OH-] = 10-7


Si nota inoltre che le due concentrazioni sono
inversamente proporzionali: se aumenta
luna laltra deve diminuire in modo tale da
garantire leguaglianza a 10-14 del prodotto
delle loro concentrazioni.
Vi sono numerosissime molecole che
sciogliendosi in acqua sono capaci di
influenzare questo equilibrio. Ad esempio:
CO2 + 2 H2O  HCO3- + H3O+
Nel corso della reazione si generano ioni H3O+
che vanno a sommarsi a quelli gi presenti in
base allequilibrio descritto prima per cui in
una soluzione acquosa di CO2 si avr:
[H3O+] > 10-7 [OH-] < 10-7
[H3O+] > 10-7 [OH-] < 10-7
Una soluzione con queste caratteristiche si
chiama acida e le sostanze capaci di produrre
soluzioni con tali caratteristiche si chiamano
acidi. Tra gli acidi pi comuni vi sono:
Acido Cloridrico HCl
Acido Nitrico HNO3
Acido Solforico H2SO4
Acido Acetico CH3COOH
Vi sono altre molecole che sciogliendosi in
acqua danno luogo ad una differente reazione.
Ad esempio:
NH3 + H2O  NH4+ + OH-
Nel corso della reazione si generano ioni OH-
che vanno a sommarsi a quelli gi presenti in
base allequilibrio descritto prima per cui in
una soluzione acquosa di NH3 si avr:
[H3O+] < 10-7 [OH-] > 10-7
[H3O+] < 10-7 [OH-] > 10-7
Una soluzione con queste caratteristiche si
chiama basica e le sostanze capaci di produrre
soluzioni con tali caratteristiche si chiamano
basi.
Tra le basi pi comuni vi sono:
Soda Caustica NaOH
Calce viva CaO
Soda Solvay Na2CO3
IL pH DELLE SOLUZIONI ACQUOSE
Lacidit e la basicit di una soluzione
espressa in termini di pH = -log[H3O+]
Come abbiamo visto una qualunque soluzione
acquosa contiene H3O+ ed OH- ed il prodotto
delle loro concentrazioni molari sempre
uguale a: [H3O+][OH-] = 10-14
In acqua pura soluzione si ha [H3O+] = [OH-] =
10-7 mol/L. Il pH di una soluzione neutra 7.
IL pH DELLE SOLUZIONI ACQUOSE
Abbiamo visto come la presenza di un acido in
acqua provochi un aumento della [H3O+].
Di conseguenza: [H3O+] > 10-7
pH < 7

Abbiamo anche osservato come la presenza di una


base in acqua provochi un aumento della [OH-].
Di conseguenza: [H3O+] < 10-7
pH > 7
IL pH DELLE SOLUZIONI ACQUOSE

Le soluzioni acide sono quelle con pH


compreso fra 0 e 7. Le soluzioni basiche
sono quelle con pH compreso fra 7 e 14.
Una soluzione neutra ha pH = 7

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