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Citt di Firenze
Con lincontro di Venerd 10 Marzo si aperta una fase di confronto, a nostro parere
opportuna, allo scopo di migliorare e rafforzare i provvedimenti del cosiddetto Regolamento
Unesco.
Diciamo subito che la definitiva approvazione della Legge Franceschini sulla tutela del
nostro patrimonio culturale ed artistico, costituisce una novit importante e che
lAmministrazione Comunale fiorentina bene ha fatto ad utilizzare tale opportunit per
dare struttura e forza ai diversi tentativi di intervenire sul commercio nellarea Unesco allo
scopo di contrastare la banalizzazione ed omologazione dellofferta commerciale e di
servizio.
Un obiettivo che sin dallinizio abbiamo condiviso pur nella consapevolezza che il quadro
normativo non consentiva particolari forzature . Dobbiamo essere per questo consapevoli del fatto
che la Legge Franceschini pu supportare provvedimenti, assolutamente importanti, di
divieto e limitazioni, ma non risolve il problema degli strumenti per gestire, orientare e
guidare i processi e le dinamiche di un commercio che a prescindere da tutto oggetto di
cambiamenti continui.
C.F. 80023990486 Via della Condotta, 12 50121 Firenze Tel. 055 / 2705300 Fax. 055 / 2382869
Blocco delle nuove aperture di alimentari e somministrazione
I numeri che hanno caratterizzato questi ultimi anni e la presa datto che gli sforzi fatti sul
piano delle regole urbanistiche e i successivi provvedimenti annonari, non hanno sortito leffetto
sperato di un rallentamento delle aperture e di una importante selezione allingresso, con il
conseguente miglioramento della qualit dellofferta e del servizio, ci portano a condividere la
proposta di un blocco triennale delle nuove aperture del settore alimentare e della
somministrazione nellarea Unesco.
Non siamo tra quelli che hanno parlato di una sconfitta, perch in queste materie non mai
scoppiata una guerra e non c un nemico. Siamo impegnati nella ricerca di un quadro normativo
in grado di salvaguardare un commercio di qualit ed evitare la totale banalizzazione dellofferta
indotta da una prevalente domanda turistica.
Pensiamo che tale blocco debba essere colto come una pausa di riflessione e il tempo
sia utilizzato a pensare a strutturare un quadro di norme comunali articolato e coerente,
rafforzando quelle di carattere urbanistico e affinando quelle puramente amministrative
fatte di divieti, limitazioni ma anche di requisiti.
In questo senso la conferma che gran parte dei nuovi assunti nel Corpo di Polizia
Municipale sar impiegato nella polizia annonaria, ci rende assolutamente soddisfatti,
poich questo potr rendere possibile un contrasto serio ed esteso su i tanti fenomeni di
abusivismo presenti particolarmente nellarea Unesco.
Lipotesi quella di indicare una serie di luoghi allinterno dellArea Unesco, nei quali
prevedere delle limitazioni ai trasferimenti in ingresso, in modo specifico per le attivit alimentari
commerciali ed artigianali, lasciando invece libera la possibilit di trasferirsi alle attivit di
somministrazione.
Le aree in questione sono state esemplificate in Piazza Duomo, Piazza Signoria.
Due sono le osservazioni che in questa sede facciamo. La prima relativa al fatto che si
intravede lobiettivo che lAmministrazione intende perseguire, ovvero quello di evitare il
trasferimento in luoghi estremamente identitari di paninerie, pizze a taglio e fastfood in
generale.
Come abbiamo espresso in sede di incontro, lipotesi di prevedere un elenco di strade per
le quali inserire un vincolo di carattere tipologico e merceologico, ci trova assolutamente
favorevoli. Lidea che si possa allargare la norma applicata per Via Tornabuoni e per Ponte
Vecchio a Via Maggio , Via de Fossi e L.no Corsini, pu essere percorsa.
Detto che queste proposte portano con se motivazioni coerenti, riteniamo sia opportuno
creare un momento specifico di comune riflessione allo scopo di individuare se vi fossero altre
realt urbane che possano essere trattate in modo simile.
Tale ipotesi si scontrerebbe con il principio pi volte affermato e rafforzato da una serie
importante di sentenze che i titolari degli esercizi di somministrazione sono responsabili del
rumore direttamente prodotto dallinterno della propria attivit, compreso le pedane esterne, ma
non di quello generato dalla autonoma presenza negli spazi pubblici di persone.
Nellattuale disciplina anche definito che nelle responsabilit si possa forse
ricomprendere la presenza di persone allesterno del locale, con contenitori di vetro riconducibili
alla propriet ( bicchieri di vetro), ma non certo lindistinto mondo che passa pi o meno per caso
e che si ferma a parlare.
Pensare dunque ad introdurre una qualche forma di obbligo allutilizzo degli Stewart
non sarebbe in linea con le normative nazionali in materia.
Siamo invece assolutamente convinti che molte nostre aziende sarebbero disponibili a
partecipare ad iniziative e progetti promossi dalla Amministrazione comunale, per la
strutturazione di un servizio di Stewart in alcune e circoscritte zone della citt, nelle quali si
registra lesigenza di una azione preventiva antidegrado e di un controllo del territorio, per
aiutare le forze dellordine a garantire la sicurezza.
Negozi Storici
In occasione di questa nuova fase di discussione intorno alle misure per la tutela e il
decoro del patrimonio culturale del centro storico , non possiamo esimerci dal sottolineare come
sia assolutamente necessario assolvere alle disposizioni previste dallArt.5 ( negozi Storici).
Alcuni recenti provvedimenti assunti dalla Amministrazione comunale come quello che
prevede lo sconto IMU sugli immobili sede di esercizi storici , impone ladozione del disciplinare
previsto che doveva essere concordato con la soprintendenza entro 90 giorni.
Tali forme di incentivo oggi sarebbero disponibili solo per una parte di imprese, ovvero
solo quelle che avevano a suo tempo richiesto di essere riconosciute negozio storico e precluse a
tutti quelle che pur avendo le stesse caratteristiche non si erano preoccupate di fare quella
richiesta.
Cordiali saluti,
Il Presidente Confesercenti
Citt di Firenze
Santino Cannamela