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I sistemi di accumulo

Lo stoccaggio di energia elettrica stato a lungo considerato una tecnologia critica.


Allinizio del XX secolo, le batterie elettrochimiche sono state usate per fornire
potenza ai telefoni e telegrafi, e, per attenuare le oscillazioni del carico, si
utilizzavano enormi volani pesanti nei generatori rotanti. I veicoli elettrici si sono
diffusi rapidamente e le batterie hanno notevolmente contribuito allo sviluppo di
applicazioni nel trasporto in quanto in grado di immagazzinare energia per dare una
ragionevole autonomia di trasporto ai veicoli. Ancora prima delle batterie
elettrochimiche, le dighe sono state usate per immagazzinare energia potenziale.
Oggi, i sistemi di stoccaggio dellenergia svolgono limportante ruolo di unificare,
distribuire e aumentare le capacit di generazione di sistemi basati su energia
distribuita alternativa e rinnovabile. Il sistema centralizzato di generazione,
trasmissione e distribuzione di energia elettrica abbastanza grande da non essere
influenzato da variazioni di carico residenziali e commerciali. La Figura 11.1 illustra
una tipica curva di carico con un picco giornaliero di una famiglia. Daltra parte, la
generazione distribuita (GD) esposta alle fluttuazioni dei singoli carichi, essa non
sperimenta leffetto mediato visto nei grandi generatori.

Per applicazioni industriali basati sulla GD, il carico di base pu essere notevolmente
superiore, ed possibile che un generatore locale possa operare in modo redditizio.
I sistemi di stoccaggio dellenergia in grado di appianare le fluttuazioni di carico, di
compensare le variazioni stagionali nelle fonti rinnovabili e di reagire alle esigenze di
qualit dellalimentazione durante i transitori veloci possono cos contribuire alle
politiche efficienti di gestione dellenergia e rendere pi economicamente
vantaggiosi investimenti in nuovi progetti. Le tecnologie di stoccaggio dellenergia
sono classificate secondo lenergia, tempo, e risposta transitoria necessaria per il
loro funzionamento. conveniente definire la capacit di stoccaggio in termini di
tempo in cui la capacit energetica nominale pu coprire il carico a potenza
nominale. La capacit di accumulo pu essere classificata in termini di requisiti di
densit di energia (per le esigenze a medio e lungo termine) o in termini di requisiti
di densit di potenza (per esigenze di breve e brevissimo termine). La Tabella 11.1
mostra come gli obiettivi di accumulo determinano le funzionalit dei sistemi di
accumulo stessi.
Laccumulo di energia migliora il funzionamento e lintegrazione della GD in tre
modi. Primo, stabilizza e permette alla GD di mantenere luscita in potenza costante
e stabile, nonostante le fluttuazioni di carico e i necessari servizi di manutenzione. In
secondo luogo, esso fornisce lenergia per colmare le istantanee mancanze di
energia primaria (ad esempio sole, vento, e le fonti di energia idroelettrica). Terzo,
consente alla GD (soprattutto non programmabile) di operare senza soluzione di
continuit come unit dispacciabile.

Il sistema di accumulo di energia pu essere progettato per rapidi smorzamenti dei


picchi di domanda di energia elettrica, per contrastare disturbi di tensione
temporanee per fornire alcuni secondi di ride-through, mentre i generatori di
backup si avviano in risposta ad una mancanza di alimentazione o di riserva di
energia per un futuro aumento della domanda. Tali caratteristiche contribuiscono a
strategie differenti. Per esempio, i sistemi di accumulo a lungo termine installati sul
lato cliente di un misuratore possono determinare un risparmio delle spese di
richiesta di energia nella bolletta del cliente. Questi sistemi di accumulo si caricano
durante i periodi fuori- picco e si scaricano in base a una strategia di dispacciamento
che minimizza il picco di carico che viene fatturato mensilmente. Un tale sistema
pu anche contribuire a far risparmiare energia e migliorare il fattore di potenza.
Analogamente al caso in cui il sistema di accumulo appartiene al cliente, il servizio di
spianamento dei picchi pu essere fornito da tecnologie di stoccaggio di propriet e
gestiti da una utility. Con un sistema di accumulo trasportabile (tipo veicoli elettrici e
sistema V2G), il differimento della trasmissione e distribuzione pu essere fornito a
pi siti del sistema. Le tecnologie di accumulo a breve termine possono fornire una
maggiore affidabilit al cliente fornendo un servizio ride-through durante le
interruzioni momentanee di utilit o di transizione verso generazione di standby.

Laccumulo pu anche integrare una cella a combustibile o un generatore a gasolio


per fornire un servizio di inseguimento del carico e di migliorare lefficienza del
generatore (pieno carico rispetto carico parziale). Un impianto di accumulo di
energia pu funzionare in parallelo con una unit generatrice per coprire picchi
temporanei di domanda superiori alla capacit di produzione nominale. Un sistema
di accumulo pu anche fornire un supporto di tensione attraverso meccanismi di
controllo della potenza reattiva in una microrete.
Lo stoccaggio su piccola scala pu fornire una riserva rotante in modo che si possa
diminuire la produzione in modo controllato senza interrompere la connessione con
la rete.

Su grande scala, i sistemi di stoccaggio permettono il livellamento del carico o


forniscono capacit di stoccaggio con dispacciabilit controllata, in cui lenergia
immagazzinata viene rilasciata quando i prezzi sul mercato spot raggiungono una
certa soglia.

La Figura 11.2 mostra le tecnologie di accumulo mature ed emergenti organizzate in


categorie di ride-through, qualit di potenza, e la gestione dellenergia. Le
applicazioni includono le batterie al piombo, batterie avanzate, volani a bassa e ad
alta energia, ultracondensatori, sistemi di accumulo a superconduttori magnetici
(SMES), sistemi termici, pompaggio, geotermico sotterraneo e accumulo di energia
ad aria compressa (CAES). Lo stoccaggio di idrogeno non incluso in questa sezione.

1. I parametri dei sistemi di accumulo


Lo stoccaggio di energia per la GD pu essere confrontato con parametri che
definiscono i criteri di prestazione.
Capacit: la capacit di stoccaggio di energia disponibile. Lunit di misura della
capacit nel SI il joule, ma questa ununit molto piccola. Di solito, si
preferisce il Wh (cio, lenergia equivalente di un lavoro ad una potenza di 1W
per 1 ora che corrisponde a 3600 J).
Energia specifica: lenergia elettrica immagazzinata per unit di massa, in Wh/kg.
Lenergia specifica normalmente utilizzata quando la capacit energetica
necessaria di una batteria in un certo sistema nota; viene quindi divisa per
lenergia specifica al fine di avere unapprossimazione della massa della batteria.
Potenza specifica: la quantit di potenza ottenuta per chilogrammo di un sistema
di accumulo in W/kg. un parametro molto sensibile perch diversi sistemi di
stoccaggio non possono funzionare a questa potenza massima a lungo, in quanto
possono influenzare la durata o operare in modo inefficiente.
Densit di energia: una misura di energia immagazzinata per volume in Wh/m3.
Pu essere usato per dare unapprossimazione del volume di accumulo di energia
per una data applicazione.
Efficienza fisica: quanta energia viene immagazzinata in un dato volume e massa.
solitamente considerato in batterie per applicazioni di trasporto, in cui si pu
accettare il degrado di efficienza elettrica in cambio di una buona efficienza
fisica.
Efficienza elettrica: la percentuale di potenza disponibile per il prelievo. Si misura
lenergia che pu essere convertita in lavoro. Ununit con il 90% di efficienza
restituisce 9 kWh di energia per ogni 10 kWh in ingresso allaccumulo.
Tasso di ricarica la velocit con cui si carica il sistema di accumulo. Un sistema di
accumulo potrebbe richiedere 10 ore per scaricarsi, ma 14 ore per la ricarica.
Peso specifico: ununit adimensionale definita come il rapporto tra la densit
di un materiale e la densit dellacqua ad una temperatura specificata. Esso pu
essere espresso come:
SG=/H2O
dove SG il peso specifico, la densit dellelettrolito e H2O la densit
dellacqua a 4C (perch la densit dellacqua a questa temperatura
massima).
Auto-scarica: indica in quanto tempo il sistema di accumulo si scarica quando
inutilizzato. Questo di solito dovuto a perdite di corrente e dissipazione del
calore.
Durata: la durata di una unit, che varia con la tecnologia e lintensit di utilizzo,
ad esempio, le batterie sono note per avere tempi di vita brevi nelle applicazioni
in cui vengono ripetutamente caricate e scaricate completamente.
Costo del capitale: il costo iniziale in dollari per kW per la progettazione,
definizione delle specifiche, opere civili e linstallazione.
Costi operativi: i costi in dollari per kWh per il controllo periodico, combustibile,
manutenzione, sostituzione di parti (cuscinetti e guarnizioni), ricalibrazione e cos
via.
Ciclo di carica/scarica: il numero di volte che il sistema di accumulo pu essere
caricato e scaricato senza alterare in modo significativo la sua capacit di
accumulo.
La Tabella 11.2 mostra i parametri nominali per batterie piombo-acido.

Le batterie rappresentano una soluzione di accumulo comune, ma la loro vita


problematica. Pertanto, non raccomandato il continuo sovra o sotto-caricamento
e un sistema di carica dovrebbe controllare il ciclo di funzionamento. Le Tabelle 11.3
e 11.4 confrontano i parametri di stoccaggio di energia su larga scala. I parametri
indicati nella tabella costituiscono solo delle linee guida e sono utili ai fini
comparativi.
Tabella 11.5 confronta proiezioni dei costi dei sistemi di accumulo.

2. Batterie piombo-acido
La batteria al piombo un dispositivo elettrochimico inventato da Plante nel 1859.
In essa, due elettrodi reagiscono con un elettrolita in acido solforico. Durante la
scarica, entrambi gli elettrodi vengono convertiti in solfato di piombo, come
descritto dalla seguente reazione di carica-scarica:

Quando la batteria carica, allanodo viene ripristinato il biossido di piombo e al


catodo il piombo metallico. Tuttavia, cambiamenti irreversibili agli elettrodi limitano
il numero di cicli, e, dopo un paio di migliaia di cicli, pu verificarsi un guasto a
seconda del progetto della batteria e la profondit di scarica.
La batteria al piombo ancora il sistema di accumulo pi comune grazie alla sua
densit di potenza relativamente elevata e i costi relativamente bassi. Tuttavia, sono
presenti altre tecnologie in grado di superare la batteria piombo- acido in termini di
densit di energia e durata. Ad esempio, le batterie al nichel- cadmio sono comuni in
applicazioni che richiedono batterie sigillate in grado di operare in qualsiasi
posizione, con maggiore densit di energia. Altre batterie avanzate, come il nichel-
metallo idruro e diverse tecnologie al litio, possono diventare convenienti nel breve
futuro per applicazioni residenziali e commerciali.

2.1 Caratteristiche costruttive


La struttura base di una batteria al piombo-acido prevede una tensione di 2,12-
2,15V per singola cella. Ogni unit batteria alimenta in caso di interruzioni o di bassa
produzione da fonti di energia rinnovabili. Le batterie sono collegate insieme in serie
per produrre stringhe da 12-, 24- o 48-V. Queste stringhe vengono poi collegate in
parallelo a costituire un gruppo di batterie. Il banco di batteria alimenta in DC un
inverter, che produce alimentazione AC che pu essere utilizzata per far funzionare
vari dispositivi. Il livello di tensione e corrente del banco di batterie sono
determinate dallingresso dellinverter, dal tipo di batteria, e dallenergia di
accumulo richiesta.

La batteria al piombo-acido utilizzata in automobili, carrelli elevatori, e gruppi di


continuit. Le celle della batteria hanno due serie di lastre di piombo che sono
rivestite con sostanze chimiche e immerse in un elettrolita liquido. Quando la
batteria funziona, lacqua nellelettrolita evapora e deve essere rimpiazzata con
acqua distillata.

Durante la met degli anni 1970, sono state sviluppate batterie al piombo con
manutenzione zero, trasformando lelettrolita liquido in separatori umidi ed
effettuando una chiusura ermetica. Sono state aggiunte valvole di sicurezza per
consentire lo sfiato del gas durante la carica e scarica. I sistemi a piombo-acido
emersi sono due: la piccola batteria piombo- acido sigillata (SLA), nota anche con il
nome Celle Gel, e la grande batteria piombo-acido regolata a valvola (VRLA).

Le batterie VRLA non richiedono acqua per preservare il buon funzionamento


dellelettrolita o miscelare lelettrolita per evitare la stratificazione. La
ricombinazione dellossigeno e le valvole dei VRLA impediscono lo sfiato di gas
idrogeno e ossigeno e la penetrazione di aria. Tuttavia, potrebbe essere necessario
sostituire questa batteria pi spesso di una batteria piombo - acido, questo pu
aumentare il costo del sistema. I principali vantaggi delle batterie VRLA sulle batteria
piombo-acido sono: (1) la drastica riduzione della manutenzione, e (2) il ridotto
ingombro e peso a causa della costruzione sigillata ed elettrolita immobilizzato, che
permettono alle celle di batterie di essere assemblate in meno spazio.

Le batterie VRLA sono meno robuste delle piombo-acido, pi costose, e hanno una
durata pi breve. Le batterie VRLA sono percepite come a manutenzione nulla e
sicure, e sono adoperate come alimentatori di standby nel settore delle
telecomunicazioni e per lalimentazione in situazioni in cui non possono essere
messe da parte camere speciali per le batterie.

A differenza delle batterie al piombo-acido, entrambe le batterie SLA e VRLA sono


progettate con un basso potenziale di sovratensione per impedire loro di
raggiungere, durante la carica, il potenziale che genera gas. La carica in eccesso
potrebbe causare saturazione e lesaurimento dellacqua. Di conseguenza, queste
batterie non possono mai essere caricate al loro pieno potenziale. I vantaggi e i limiti
delle batterie piombo-acido sono elencati nella Tabella 11.6.

2.2 Cicli di carica e scarica della batteria


Le batterie utilizzate per avviare le automobili sono note come le batterie a ciclo
basso perch sono progettate per fornire una grande quantit di corrente per un
breve periodo e per sopportare un sovraccarico non elevato senza perdere
lelettrolita. Purtroppo, esse non possono essere completamente scaricate. Se
vengono ripetutamente scaricate per pi del 20%, la durata della batteria ne sar
compromessa. Le batterie al piombo per autoveicoli non sono progettate per la
scarica profonda e bisognerebbe mantenerli sempre al massimo della carica con
tensione costante pari a 13,8 V (per batterie auto di sei elementi). Queste batterie
non sono indicate per i sistemi GD.
Le batterie a ciclo profondo sono progettate per essere scaricate ripetutamente per
pi di 80% della loro capacit, quindi costituiscono una soluzione appropriata per i
sistemi GD. Sebbene siano progettate per resistere a cicli profondi, queste batterie
hanno una vita pi lunga se i cicli sono meno profondi.
Nelle batterie ad elettrolita liquido si deve rimpiazzare lelettrolita con acqua
distillata. Nelle batterie GEL CELL, lelettrolita sospeso in un materiale gelatinoso in
modo che non si rovesci anche se la batteria sta funzionando da un lato. Le gel-cell
sono spesso chiamate batterie ricombinanti perch lossigeno sprigionato
allelettrodo positivo viene ricombinato con lidrogeno emesso allelettrodo
negativo per mantenere lelettrolita umido. Ci significa che non necessario
aggiungere lacqua distillata. Le batterie Glass Mat hanno una microfibra di vetro
opaco spugnoso molto poroso tra le piastre per assorbire lelettrolita e non hanno
alcun liquido libero. Analogamente alle gel- cell, sono sigillate e utilizzano effetti
ricombinanti del gas in modo che non perdano liquido durante luso.
Una batteria al piombo costituita da un catodo in piombo e un anodo in ossido di
piombo (PbO2) immerso in una soluzione di acido solforico.

La reazione di scarica allanodo consiste nello scambio di ioni ossigeno dallanodo


con ioni solfato di elettrolita. Al catodo, la scarica coinvolge ioni solfato
dallelettrolita che si combinano con gli ioni di piombo per formare solfato di
piombo. Due elettroni devono entrare nel terminale di anodo e due elettroni
devono lasciare il terminale di catodo tramite il circuito esterno per ogni due ioni di
solfato che lasciano lelettrolita; questo corrisponde alla corrente fornita dalla
batteria al circuito esterno. La rimozione di ioni solfato dalla soluzione riduce
lacidit dellelettrolita. Quando una tensione esterna maggiore della tensione
prodotta dalle reazioni presso anodo e catodo applicata attraverso i terminali della
batteria, la corrente fluir verso lanodo piuttosto che fuori, caricando quindi la
batteria. I processi chimici sono poi invertiti, e sono liberati ioni solfato nella
soluzione, che aumenta la concentrazione di acido solforico nellelettrolita.

Uno degli aspetti critici del funzionamento della batteria consiste nel trovare il limite
ideale di tensione di carica. Se il limite alto (oltre 2,4 V per cella) si hanno buone
prestazioni della batteria, ma si riduce la durata a causa della corrosione
dellelettrodo positivo. La corrosione permanente. Un limite di tensione basso
(meno di 2,4 V per cella) permette la carica ad una temperatura pi alta ma
comporta la solfatazione dellelettrodo negativo. Se eccessivo il solfato di piombo si
accumula sugli elettrodi, le aree superficiali effettive si riducono, il che influisce sulle
prestazioni della batteria. dunque importante evitare di scaricare completamente
una batteria al piombo - acido. Al contrario, se imposta una carica eccessiva e non
c pi solfato al catodo per mantenere la continuit della corrente di carica, viene
liberato lidrogeno. Questo un potenziale pericolo per la sicurezza. Tuttavia, si pu
effettuare una ricarica occasionale nella fase di gassificazione con un leggero grado
di gorgogliamento che permette di pulire gli elettrodi e miscelare lelettrolita. Il
punto di congelamento dellelettrolita dipende dallo stato di carica. Pertanto, le
batterie cariche possono operare a basse temperature, mentre batterie con basso
stato di carica dovranno operare in ambienti pi caldi.

Un regolatore di carica essenziale per mantenere le batterie sotto i livelli


ottimizzati. Il regolatore di carica spegne il carico quando viene raggiunto un livello
minimo prescritto di carica e arresta il collegamento alla sorgente principale (ad
esempio, un campo fotovoltaico) quando la batteria completamente carica.
Quando un regolatore di carica gestisce un banco di batterie, esegue
lequalizzazione della carica elettronicamente. Equalizzazione una carica di 10 % in
pi rispetto alla carica di mantenimento. Questo assicura che le celle siano
ugualmente caricate, e nelle batterie ad elettrolita liquido, assicura che lelettrolita
sia completamente miscelato dalle bolle di gas. Le batterie a gel e sigillate, in
generale, dovrebbero essere equalizzate a un tasso molto pi basso rispetto alle
batterie ad elettrolita liquido. Solitamente, il ciclo di carica finale su un caricatore a
tre stadi sufficiente per equalizzare le celle.

A seconda della profondit di scarica e temperatura operativa, una batteria piombo-


acido fornisce da 200 a 300 cicli di scarica - carica. I motivi principali di un ciclo di
vita relativamente breve la corrosione dellelettrodo positivo, la deplezione del
materiale attivo, e lespansione delle piastre positive. Queste modifiche sono pi
evidenti a temperature di esercizio pi elevate. I cicli (carica ripetitivo / scarico) non
prevengono o invertono la tendenza.

2.3 Parametri e limiti operativi


La temperatura di funzionamento ottimale per una batteria al piombo di 25C
(77F). In linea di principio, ogni aumento della temperatura di 8C (15F) dimezzer
la durata della batteria. Una batteria VRLA, che sarebbe durata 10 anni a 25C (77F)
durer cinque anni, se fatta funzionare a 33C (95F). Teoricamente la stessa
batteria potrebbe funzionare un po pi di un anno, alla temperatura del deserto di
42C (107F). Tra le moderne batterie ricaricabili, la famiglia di batterie al piombo-
acido ha la pi bassa densit di energia, che la rende inadatta per i dispositivi
portatili che richiedono dimensioni compatte. Inoltre, alle basse temperature le
prestazioni sono scarse.

La capacit di carica di una batteria indicata come C. Quindi, quando un carico


collegato a tale batteria che si scarica in n ore, il tasso di scarica C / n. La figura
11.3 mostra come la tensione del terminale dipende dalla velocit di carica o scarica
e lo stato di carica per una batteria tipica piombo-acido.
estremamente difficile misurare con precisione lo stato di carica di una batteria
piombo- acido e prevedere la capacit rimanente. In una batteria, il tasso al quale
viene drenata la corrente di uscita o di ingresso influisce sullenergia totale
disponibile della batteria. Per esempio, una batteria da 100 Ah a un tasso di 20 ore
significa che oltre 20 ore, sono disponibili 100 Ah (cio, lutente pu aspettarsi di
assorbire fino a 5 A ogni ora per 20 ore). Se imposta una scarica rapida, le effettive
ampere-ora saranno meno.

Ci sono alcuni misuratori commerciali dello stato di carica, chiamato E-meter. Essi
campionano il tasso di scarica ogni pochi minuti, ricalcolano il tempo rimanente
prima che la batteria si scarichi, aggiorna e visualizza un grafico a barre che indica il
combustibile. LE-meter misura anche kilowattora e informazioni storiche della
batteria come numero di cicli, scariche pi profonde, e la profondit media di
scarica.

Se non disponibile un E-meter, si pu utilizzare una misura della tensione a circuito


aperto per valutare lo stato di carica della batteria.
La batteria al piombo sigillata ha un tasso di scarica di cinque ore, o C/5. Alcune
batterie hanno un tasso di scarica lento di 20 ore. Tempi di scarica pi lunghi
producono letture di capacit elevate. La batteria al piombo ha buone prestazioni a
correnti di carico elevate. Si noti che se la batteria carica ad un tasso di C/5, la
carica completa viene raggiunta ad una tensione terminale di 16 V. Tuttavia, se la
batteria carica a C/20, la batteria raggiunger piena carica ad una tensione
terminale di 14,1 V. Se la corrente di carica viene azzerata, la tensione del terminale
scende al di sotto di 13 V. Come esempio, una batteria a sei celle ha le seguenti
caratteristiche di tensione impostate:

Tensione Quiescente (circuito aperto): 12,6 V

Tensione di fine scarica: 11,8 V

Carica: 13,2-14,4 V

Tensione di gassing: 14,4 V

Tensione fluttuante raccomandata per la conservazione di carica: 13,2 V

Dopo la carica, la tensione del terminale scende rapidamente a 13,2 V e poi


lentamente a 12,6 V.

2.3 Manutenzione della batteria

Un controllo di routine di banchi di batterie dovrebbe essere fatto ogni mese per
controllare il livello dellacqua e la corrosione dei terminali. Almeno due o tre volte
lanno, dovr essere valutato lo stato di carica. Quando la batteria si scarica, viene
prodotta pi acqua. Nelle batterie scariche il peso specifico risulta essere inferiore.
Lo stato di carica, o la profondit di scarica, pu essere determinata misurando la
tensione o il peso specifico dellacido con un idrometro. Questi parametri non sono
sufficienti a definire la condizione di funzionamento della batteria, ma solo un test di
carico prolungato pu farlo.

La tensione su una batteria completamente carica tipicamente 2,12-2,15 V per


cella, o 12,7 V per una batteria da 12 V. Al 50 %, la lettura sar 2,03 VpC (volt per
cella), e allo 0 % sar 1,75 VpC o meno. Il peso specifico sar circa 1,265 per una cella
completamente carica e 1,13 o meno per una cella completamente scarica. Questo
pu variare. Lutente dovrebbe misurare questo caricando completamente nuove
batterie e lasciandole stabilirsi per un po e prendendo poi una misura di
riferimento. Naturalmente, per le batterie sigillate non sono possibili letture del
densimetro, quindi per valutare la profondit di scarica si effettuano solo letture di
tensione. Il personale addetto alla manutenzione dovrebbe utilizzare solo acqua
distillata per evitare di aggiungere minerali che possono ridurre lefficienza della
batteria, le batterie dovrebbero essere caricate completamente prima di aggiungere
acqua perch lelettrolita si espande quando lo stato di carica aumenta.

2.4 Dimensionamento della batteria per GD

Per dimensionare le batterie al piombo per applicazioni di GD, il progettista deve


decidere se il banco di batterie sar utilizzato per la compensazione transitoria della
sorgente o per operazioni autonome in caso di interruzione della sorgente. Nel
primo caso, la batteria verr utilizzata in congiunzione con motori diesel,
microturbine, o celle a combustibile e tipicamente collegata alla rete. Per il
funzionamento autonomo, lenergia viene immagazzinata da fonti rinnovabili ed
usata per un lungo periodo di tempo in cui la fonte principale non disponibile.
Pertanto, per queste ultime, il dimensionamento della batteria per un sistema GD
dipenderanno dellautonomia prescritta. Se il sistema connesso alla rete, la
dimensione della batteria pu essere ridotta per gli utenti che tipicamente non
vendono energia alla rete. Essa deve essere aumentata se gli utenti vendono
potenza attraverso scambio sul posto.

Il circuito dc su cui collegato il caricabatteria definisce la stringa collegamento


delle celle di batterie. La tensione del circuito dc oscilla di solito con lintermittenza
della fonte principale di energia (solare, eolica, idroelettrica, o altro). Le risorse
eolica e idroelettrica possono essere collegate al circuito DC tramite un
raddrizzatore o direttamente alla rete AC. Se al circuito DC connesso solo un
campo fotovoltaico, esso definir il valore massimo di tensione in DC.

Nelle batterie specificata una tensione di cella nominale uguale alla tensione di
circuito aperto (Vcn) per uno stato di carica al 100%, che rappresenta la tensione di
mantenimento consigliata della cella. La tensione di cella al completamento della
scarica viene indicata (FVpC), che dovrebbe essere scelta la pi elevata possibile, in
genere entro 80 -90% di Vcn:

FVpC=0,8 Vcn (11.1)


Si indica con Vbat la tensione del terminale della batteria (consistente in una stringa
serie di Nc celle) dopo la scarica. Vbat uguale alla tensione minima del bus in DC,
che legata alla tensione minima alla quale un inverter collegato al circuito DC pu
operare. Allora il numero di celle pu essere selezionato dal seguente rapporto,
prendendo il valore intero successivo:
Nc=Vbat/FVpC (11.2)

La decisione se la batteria deve essere dimensionata per la compensazione


transitoria o funzionamento autonomo deve essere presa a questo punto. Quando si
seleziona una batteria per compensare la fonte principale (ad esempio, celle a
combustibile o microturbina) per le variazioni di domanda, la tipica risposta
transitoria della sorgente cella combustibile o microturbina deve essere nota
empiricamente e definita dalla funzione matematica g(t), che parte da zero e
assume il valore unitario al tempo Tr,max. Questa funzione rappresenta la risposta
della fonte ad un cambio di passo della potenza, e di solito si pu approssimare sia
con una rampa sia con una funzione esponenziale. Poi il massimo prelievo di
potenza dalla batteria per compensare questo transitorio
Pb,max(t)=Pfl g(t) (11.3)
dove Pfl la potenza a pieno carico (kW). Il massimo accumulo di energia richiesto
nella batteria pu essere determinato da

Eb,max= (11.4)

L'integrale pu essere approssimato da


Eb,max= K1PflTr,max (11.5)

dove K1= viene valutata pari a 0.5 per la funzione di rampa e 0.2 per la
funzione esponenziale. La potenza Pfl a pieno carico pu essere ottenuta da

Pfl= (kVAfl) PF/x105 (11.6)

dove kVAfl il valore in kVA dellinverter a pieno carico, PF il fattore di potenza del
carico collegato all'inverter, e lefficienza dellinverter.
Combinando le equazioni (11.5) e (11.6), lenergia della batteria data da

(11.7)

Lamperora per cella, che il fattore C della batteria, dato da (energia / tensione)
(11.8)
Considerando d come un moltiplicatore che determina il tasso di scarica della
batteria, otteniamo allora
d=3600/Tr,max (11.9)
e il tasso di scarica della batteria viene espresso come dC. La corrente media
consumata dalla batteria durante la scarica d x Ah, per la durata di Tr,max.
Le batterie non devono essere scaricate eccessivamente. Un ciclo profondo di una
batteria al piombo (lopzione principale di batteria) durer pi a lungo se si scarica
solo il 50 %. Moltiplicando le amperora dellequazione (11.8) per 2 (che corrisponde
a dividere per 0,5), si determina la capacit ottimale.
Dopo questa procedura, diventa semplice dimensionare le batterie con
funzionamento autonomo. Il progettista ha bisogno di determinare il ''consumo
energetico quotidiano'' come kVAfl e decidere il numero di giorni in cui avere la
potenza accumulata quando il sole non splende sufficientemente per i sistemi
fotovoltaici o quando tutte le altre fonti non sono in grado di fornire potenza. Si
raccomanda da tre a cinque giorni. Se si considerano tre giorni Tr,max=72 ore e K1=1.
Per i sistemi fotovoltaici installati ad una latitudine maggiore di 40, si
raccomandano cinque giorni di accumulo. Il diagramma di flusso in Figura 11.4
illustra questa procedura.
3. Ultracondensatori
I condensatori ordinari sono in grado di immagazzinare energia nel materiale
dielettrico ad un valore di 1/2 CV2, dove C la sua capacit (Farad) e V (volt) la
tensione ai suoi capi. La tensione massima di un normale condensatore dipende
dalle caratteristiche di degradazione del materiale dielettrico. La carica Q (coulomb)
immagazzinata nel condensatore data da Q=CV. La capacit del dielettrico del
condensatore dipende dalla costante dielettrica (), dallo spessore (d) del materiale
dielettrico e dalla sua area geometrica A:
C= A/d (11.10)

Nel corso degli ultimi anni, sono stati sviluppati condensatori elettrici a doppio
strato con elevati valori di capacit. Questi condensatori sono chiamati
frequentemente supercondensatori, ultracondensatori, o condensatori
elettrochimici.

Un ultracondensatore un dispositivo di accumulo dellenergia elettrica che viene


costruito proprio come una batteria perch ha due elettrodi immersi in un
elettrolita con un separatore tra loro. Gli elettrodi sono fabbricati da materiale con
superficie altamente porosa con pori di diametro dellordine di nanometri. La carica
immagazzinata nei micropori in prossimit dellinterfaccia tra il materiale solido
dellelettrodo e lelettrolita. La carica e lenergia immagazzinata hanno le stesse
espressioni di un condensatore ordinario, ma la capacit dipende da fenomeni
complessi che si verificano nei micropori dellelettrodo.

3.1 Ultracondensatori a doppio strato

Figura 11.5 mostra i dettagli costruttivi di un ultracondensatore a doppio strato.

Il condensatore contiene due elettrodi di particelle di carbonio formate da un film di


polimero conduttore. Una membrana di ioni conduttori separa i due elettrodi, e un
elettrolita di idrossido di potassio permea il condensatore. I micropori delle
particelle di carbonio danno origine ad una superficie enorme, con valori
estremamente elevati di capacit che i condensatori convenzionali non possono
raggiungere. Lenergia viene immagazzinata nei condensatori a doppio strato come
separazione di carica nel doppio strato formato allinterfaccia tra la superficie solida
del materiale di elettrodo e lelettrolita liquido nei micropori degli elettrodi. Gli ioni
dislocati nel formare i doppi strati nei pori sono trasferiti tra gli elettrodi per
diffusione attraverso lelettrolita. Il separatore impedisce il contatto elettrico tra i
due elettrodi. molto sottile, con elevata resistenza elettrica, ma permeabile agli
ioni, e consente il trasferimento di carica ionica. I polimeri o i separatori di carta
possono essere utilizzati con elettroliti organici mentre i separatori di fibra ceramica
o di vetro sono spesso utilizzati con elettroliti acquosi.

Se conservata in batterie come energia chimica potenzialmente disponibile,


lenergia elettrica richiede ossidazione faradica e la riduzione dei reagenti elettro-
attivi per il rilascio della carica. Queste cariche possono dare origine a lavoro
elettrico quando il loro flusso avviene tra due elettrodi di potenziali diversi. Un
materiale dielettrico interposto tra due elettrodi immagazzina energia elettrostatica
accumulando cariche, ma ha un capacit molto limitata di accumulo rispetto a
quella delle batterie. Lenergia e la carica immagazzinata nel condensatore
elettrochimico sono dati dalle stesse equazioni dei condensatori normali. Tuttavia, la
capacit principalmente dipendente dalle caratteristiche del materiale
dellelettrodo (cio, larea superficiale e la distribuzione della dimensione dei pori).
La capacit specifica di un materiale di elettrodo dipende dalleffettiva costante
dielettrica dellelettrolita e dallo spessore del doppio strato formato allinterfaccia .
Si tratta di fenomeni molto complessi che non sono pienamente compresi. Lo
spessore del doppio strato molto piccolo (una frazione di nanometro di liquido
elettrolita), che si traduce in un elevato valore per la capacit specifica.

Le prestazioni dei condensatori elettrochimici dipendono dalla capacit specifica


(F/g o F/cm3) del materiale dellelettrodo e la conducibilit ionica dellelettrolita
utilizzato nel dispositivo. La capacit specifica di un particolare materiale
dellelettrodo dipende se viene utilizzato il materiale nellelettrodo positivo o
negativo del dispositivo e se lelettrolita acquoso o organico. La maggior parte dei
materiali in carbonio presenta maggiore capacit specifica: nellintervallo 75-175 F/g
per elettroliti acquosi e da 40 a 100 F/g per elettroliti organici, che permettono la
formazione di molti pi ioni. Sebbene con elettroliti organici si realizza una capacit
specifica inferiore, essi hanno il vantaggio di una maggiore tensione di
funzionamento. Per cella con elettroliti acquosi, la tensione circa 1 V, per
elettroliti organici, la tensione di cella 3 - 3,5 V.

Lesempio seguente illustra i principi di dispositivi ad alta capacit.

Supponiamo che due barre di carbonio sono separate luna dallaltra e immerse in
una soluzione di acido solforico sottile, che sottoposta ad una tensione aumentata
lentamente partendo da zero. In tali condizioni, praticamente non succede nulla fino
a 1V. Poi, a circa 1,2 V, appaiono bolle di gas sulla superficie di entrambi gli elettrodi
a causa della decomposizione elettrica dellacqua. Appena prima che si verifichi la
decomposizione, dove non c ancora flusso di corrente, si crea un doppio strato
elettrico al confine tra elettrodo e elettrolita (cio, gli elettroni sono caricati
attraverso il doppio strato e formano un condensatore). Con tensioni superiori a 1V
fuoriesce del gas. Ci indica che il condensatore si sta rompendo a causa della
sovratensione, che determina la decomposizione dellelettrolita. Gli elettroliti
organici sono usati per aumentare la tensione di funzionamento (attualmente a 2,5
V) e per fornire una generale stabilit contro la decomposizione dellelettrolita. In
elettroliti organici, vi un sale nel solvente che determina la capacit di picco; gli
elettroliti acquosi non hanno questa limitazione.

3.2 Ultracondensatori ad elevata energia

Lelevato contenuto di energia degli ultracondensatori si origina nellelettrodo di


carbone attivo, che ha unarea superficiale specifica estremamente elevata ed uno
spessore estremamente ridotto (dellordine di pochi nanometri) tra le cariche
opposte del condensatore. Poich il dielettrico estremamente sottile, costituita
esclusivamente della fase di confine tra elettrodo e elettrolita, sono possibili
capacit dellordine di qualche migliaia di farad in un volume molto piccolo. I
ricercatori hanno esplorato la possibilit di utilizzare nanotubi di carbonio per
elettrodi degli ultracondensatori perch hanno nanopori (circa 0.8 nm di diametro),
che potrebbero, in teoria, accumulare molta pi carica se i nanotubi potessero
essere correttamente montati in unit macro- scala.

Un dispositivo chiamato condensatore elettrochimico quando avvengono reazioni


chimiche redox (cio, riduzione - ossidazione). In un vero condensatore, non si
hanno reazioni chimiche. Un ultracondensatore utilizza leffetto di un doppio strato
elettrico (Electric Double Layer-EDL) su entrambi gli elettrodi positivi e negativi.
Pertanto, spesso chiamato EDLC simmetrico.

Per aumentare la densit di energia, stata progettata una combinazione di una


batteria e un condensatore. In esso, un elettrodo una batteria e laltro elettrodo
un condensatore. Tale configurazione ibrida chiamato EDLC asimmetrico. I
condensatori asimmetrici tendono ad avere una maggiore capacit poich
lelettrodo batteria, fisicamente pi piccolo dellelettrodo di carbonio, permette di
avere pi spazio a disposizione. La maggior parte degli EDLC utilizza elettroliti
acquosi, che sono limitati dalla tensione di ebollizione dellacqua. Daltra parte, i
condensatori pi simmetrici utilizzano elettroliti organici per realizzare tensioni
nominali a 2,5-2,7 V. I principali produttori di ultracondensatori sono Maxwell
Technologies negli Stati Uniti, NESS Capacitor Co. in Corea del Sud, SAFT in Francia,
Panasonic Okamura e in Giappone, e EPCOS in Germania. Queste aziende
producono carbonio - carbonio o ultracondensatori simmetrici . Alcune aziende in
Russia stanno sviluppando la tecnologia in acqua. ESMA produce dispositivi
asimmetrici, e ECONDO e ELIT producono unit simmetriche.

3.3 Applicazioni degli ultracondensatori

La densit di energia e di potenza degli ultracondensatori rientra tra quelli di


batterie e condensatori convenzionali, come illustrato nella Figura 11.6.

Hanno pi energia di un condensatore ma meno di una batteria e pi potenza di una


batteria, ma meno di un condensatore. Diversamente che nelle batterie, la tensione
di un ultracondensatore varia linearmente con lo stato di carica, come illustrato
nella Figura 11.7.
Il campo di tensione tra carica e fine carica pi elevato per ultracondensatori che
per le batterie. A causa di tale drastica variazione dello stato di carica, spesso
necessario un collegamento in serie per applicazioni in alta tensione, devono essere
integrati i circuiti elettronici di potenza con la batteria per il controllo di carica,
scarica e lequalizzazione di tensione, come raffigurato nella Figura 11.8.

Un caricatore a pompa di corrente un regolatore di tensione a commutazione che


mantiene costante la corrente di carico al variare della tensione di terminale.

Tipiche applicazioni per ultracondensatori sono le seguenti:

Potenza di impulso, in cui un carico riceve impulsi brevi, ad alta corrente;


Hold-up o ponte di potenza ad un dispositivo o un pezzo di equipaggiamento
per i secondi, minuti o giorni quando lalimentazione principale o la batteria
non riesce o quando la batteria scambiata
Gli ultra-condensatori possono essere utilizzati:

Come batterie efficienti, ottenute mettendo in parallelo a bassa impedenza,


condensatori aerogel ad alta potenza ed una batteria ad alta impedenza, ad
alta energia per creare un sistema ibrido batteria-condensatori a bassa
impedenza, alta potenza ed alta energia.
Nelle comunicazioni wireless, sono utilizzati per la potenza di impulso durante
la trasmissione in telefoni GSM cellulari, nei cercapersone a 1,5 - 2 vie, e altri
dispositivi di comunicazione dati.
Nei computer portatili, in cui sono utilizzati per il hold-up e di potere di
impulso in terminali portatili di dati, assistenti digitali personali, e tutti gli altri
dispositivi portatili che utilizzano microprocessori.
Per applicazioni industriali come solenoide e valvola di comando, serrature
elettroniche, e gruppi di continuit.

Gli ultra-condensatori hanno diversi vantaggi rispetto alle batterie. Essi tendono
ad avere una maggiore durata perch lassenza di reazioni chimiche fa si che
lelettrodo sia stabile e non ci sia usura. Gli ultra-condensatori tipicamente
lavorano pi di 100.000 cicli con unefficienza energetica maggiore del 90 %. Essi
sono attualmente in grado di colmare la potenza per i secondi in un range di
centinaia di kilowatt di potenza, e si sta considerando il loro uso per
labbassamento del picco residenziale (vedi il sistema fotovoltaico ibrido
rappresentato nella Figura 11.9).

Lutilizzo di ultracondensatori per applicazioni multimegawatt e trasmissione e


distribuzione che richiedono diverse ore di stoccaggio di energia per
labbassamento del picco e per il livellamento del carico non ancora fattibile.

Gli ultra-condensatori sono stati utilizzati per luso in associazione con gruppi di
continuit e celle a combustibile perch rispondono pi velocemente delle
batterie e hanno una maggiore densit di energia. Gli ultra-condensatori
potrebbero fornire un pi lungo periodo di autonomia per un gruppo di
continuit e far fronte a transitori pi pesanti rispetto alle celle a combustibile
grazie alla loro lenta risposta agli sbalzi di corrente.
4. Flywheel
Il volano (in inglese flywheel) consente di accumulare energia meccanica sotto
forma di energia cinetica; accoppiato a un motore/generatore elettrico diventa un
accumulo elettromeccanico che pu fornire energia nel caso di anomalie della rete
elettrica.

Il principio di funzionamento su cui si basano i volani laccumulo di energia


meccanica tramite la rotazione di una massa ad altissima velocit. Il sistema
formato principalmente da una massa avviata in rotazione ad alta velocit da un
motore elettrico. Nel caso in cui la fornitura elettrica venga meno la massa
continuer a ruotare per inerzia generando energia elettrica e in alcuni casi avviando
direttamente il motore del gruppo elettrogeno.

Lenergia immagazzinata dipende dal momento dinerzia del rotore, I, che dipende
dalla distribuzione della densit di massa attorno allasse di rotazione, (x), e raggio
del rotore, r. Lenergia dipender dal momento dinerzia e dal quadrato della
velocit angolare del volano dellalbero:

E=1/2I2 (11.11)

dx (11.12)
4.1 Prestazioni avanzate dei flywheel

Anche se sembra che solo lelevata velocit angolare e la rotazione di grosse masse
intorno allasse consentirebbe un elevato accumulo di energia, importante
valutare come ottenere la pi alta densit di energia data una forza materiale
prescritta. Pertanto, dovrebbe essere usata la resistenza a trazione (cio la massima
sollecitazione che non porta ad una deformazione permanente del materiale) per
definire la forma ottimale volano. Le componenti in X, Y e Z della forza per unit di
volume sono legati al tensore di sforzo ij dallequazione (11.13), e i la resistenza
alla trazione, in una direzione specificata da i, data dallequazione (11.14):

fi= (11.13)

i=max(j ij nj) (11.14)

dove nj un vettore unitario perpendicolare al taglio nel materiale e la massima


sollecitazione sostenibile nella direzione che va cercata variando langolo di taglio.

Il valore del fattore di forma K una misura dellefficienza con la quale la geometria
del volano utilizza la resistenza del materiale, e unespressione generale per
qualsiasi volano in materiale di densit di massa uniforme
Em,max=K max/ (11.15)

dove Em,max la massima energia cinetica per unit di massa. Se il materiale


isotropo, la massima deformazione di trazione indipendente dalla direzione e pu
essere indicato con max. Calcolando le forze interne alla volano e considerando un
dato volano a forma simmetrica attorno allasse di rotazione, il fattore di forma
risultante K pu essere calcolato come indicato nella Tabella 11.7.
Lespressione (11.15) pu essere interpretata come il stress massimo accettabile
max per una data densit di energia di accumulo massima (cio, non dipendente
dalla velocit di rotazione, e viene massimizzata per materiali leggeri e progetti ad
elevate sollecitazioni). Per una data geometria, la densit di energia limitante
(energia per unit di massa) di un volano proporzionale al rapporto tra resistenza
del materiale e densit (resistenza specifica).

4.2 Applicazioni

A causa della loro risposta veloce rispetto allaccumulo elettrochimico di energia, i


sistemi a volano hanno riacquistato considerazione come un mezzo per sostenere
un carico critico durante uninterruzione di potenza dalla rete. I progressi nel campo
dellelettronica di potenza e dei controllori digitali hanno permesso la realizzazione
di progetti di volano migliori al fine di fornire una alternativa economica al mercato
della qualit della potenza.
Un tipico sistema a volano costituito da un motore che fornisce energia meccanica
in ingresso al volano e un generatore calettato sullo stesso albero che fornisce
energia elettrica in uscita tramite un convertitore elettronico. anche possibile
progettare un sistema elettronico con potenza bidirezionale tramite una macchina
in grado di funzionare da motore e da generatore.
La Figura 11.10 mostra che i volani possono essere utilizzati in applicazioni che
intersecano le aree di condensatori e delle batterie per potenze superiori a 80 kW in
un arco di tempo di 1 a 100 secondi. Quindi i volani non possono immagazzinare
energia per molto tempo, ma lenergia immagazzinata pu essere rilasciata in tempi
relativamente brevi. Questo li rende adatti per gruppi di continuit e per le
applicazioni del veicolo elettrico.

4.3 Strategie di progettazione

La capacit di accumulo di energia dei volani pu essere migliorata utilizzando il


materiale giusto e aumentando il momento di inerzia, o facendolo girare a velocit
pi elevate. Alcuni progetti utilizzano cilindri cavi per il rotore, che consente alla
massa di essere concentrata sul raggio esterno del volano e migliora la capacit di
stoccaggio con un minore aumento di peso nel sistema di accumulo. I sistemi di
accumulo a volano hanno capacit 0,5-500 kWh. Se si utilizzano dei cuscinetti
magnetici, il volano ha delle perdite inferiori allo 0,1 % dellenergia immagazzinata
per ora.

Sono state utilizzate due strategie per lo sviluppo di volani per applicazioni di
potenza. Una possibilit quella di aumentare linerzia utilizzando una massa di
acciaio con un grande raggio e velocit di rotazione fino a poche migliaia di giri al
minuto. In questo caso si possono utilizzare un motore abbastanza standard e un
azionamento elettronico di potenza come interfaccia di conversione di potenza.
Questo progetto comporta sistemi a volano di grandi dimensioni e pesanti.
Laumento effettivo nei tempi di esecuzione per tali sistemi raramente supera 1
secondo al carico nominale, che corrisponde ad un incremento dellenergia
immagazzinata nel volano di meno al 5 %. Linvio di pi energia porterebbe ad un
calo del numero di giri e di conseguenza ad una riduzione della frequenza elettrica,
che di solito inaccettabile. Le perdite di energia di rotazione limitano anche la
capacit di accumulo a lungo termine di questo tipo di volano. Per disaccoppiare la
diminuzione della velocit di rotazione dalla frequenza elettrica stabile necessaria
per la rete, di solito si implementa un sistema a velocit variabile controllato da un
azionamento di potenza con raddrizzatori e inverter elettronici, come indicato nella
Figura 11.11.

Per tali sistemi standard, la velocit di rotazione limitata a circa 10.000 rpm. Si
possono adoperare macchine a induzione che operano a flusso ridotto.

La seconda strategia di progettazione produrre volani con un rotore leggero che


gira ad alta velocit pari a 100.000 rpm. Questo approccio si traduce in dispositivi di
accumulo compatti e leggeri. Sono possibili progetti modulari, con un gran numero
di piccoli volani come alternativa a pochi grandi volani. Tuttavia, le perdite a causa
della resistenza dellaria e di rotazione comportano una significativa auto-scarica,
che influisce sullenergia di accumulo a lungo termine. Recenti progressi nella
tecnologia dei materiali compositi consente di ottenere una resistenza specifica di
quasi un ordine di grandezza superiore rispetto ai migliori metalli di ingegneria. Il
risultato di questa continua ricerca nei compositi ha permesso la progettazione di
volani che operano a velocit di rotazione superiori a 100.000 giri al minuto e con
velocit di picco superiore ai 1000 m/s.

Le velocit di rotazione dei sistemi ultraleggeri che sono necessari per


immagazzinare una significativa quantit di energia cinetica nei sistemi a volano
praticamente esclude luso di convenzionali cuscinetti meccanici. I volani ad alta
velocit funzionano in recipienti sotto vuoto per eliminare la resistenza dellaria, ed i
cuscinetti magnetici devono resistere alla differenza di pressione tra il recipiente e
lambiente esterno. Si stanno effettuando studi su cuscinetti a superconduttore
magnetico per volani a velocit estremamente elevate e forze magnetiche in grado
di far levitare il rotore ed eliminare le perdite per attrito. Per questa applicazione
non si possono utilizzare macchine ad induzione, perch la camera a vuoto preclude
la dissipazione di potenza del rotore della macchina (non c' aria per lo scambio di
calore). Sono spesso utilizzate macchine a magneti permanenti di terre rare.

La figura 11.12 mostra luso di un volano ad alta velocit per un dispositivo di


ripristino della tensione dinamica in cui un sistema di controllo di energia mantiene
lequilibrio dellalbero mentre un rivelatore di buchi di tensione inietta la tensione
correttiva in serie con il sistema di alimentazione. I sistemi avanzati di accumulo a
volano promettono dimensioni compatte, assenza di emissioni, pesi leggeri, e bassa
manutenzione. Inoltre, essi offrono cicli di vita lunghi, non sono sottoposti a scariche
multiple, e risultano meno sensibili alle temperature di esercizio. Tuttavia, una
massa rotante a velocit molto elevata ha una intrinseca complessit di sicurezza
che dovrebbe essere considerata nelle applicazioni. Quando si supera la forza max a
cui il volano pu resistere, il volano andr in frantumi e rilascer tutta lenergia
immagazzinata. usuale per i sistemi a volano essere contenuti in contenitori
riempiti di sabbia rovente come precauzione di sicurezza. Fortunatamente, i
materiali compositi tendono a disintegrarsi rapidamente una volta rotto (piuttosto
che produrre grandi blocchi di frammenti del contenitore ad alta velocit).
5. Sistemi di accumulo a superconduttori magnetici
Il contenuto di energia in un campo elettromagnetico determinato dalla corrente
attraverso le N spire della bobina magnetica. Il prodotto NI si chiama forza
magnetomotrice. Assumendo la forza elettromotrice nella bobina come
nellequazione (11.16), lenergia viene data dallequazione (11.17). Lenergia
immagazzinata data integrando lintensit del campo magnetico H sullintero
volume in cui linduzione B significativa. Assumendo una relazione lineare tra H e
B, la densit di energia volumetrica pu essere ottenuta da tali equazioni come
mostrato nellequazione (11.18). La densit di energia ottenuta in un campo
magnetico pu essere definita dalle equazioni (11.17) e (11.18).

Come esempio, tipici materiali ferromagnetici con B = 2T sono approssimativamente


2 x 106 J/m3, che un ordine di grandezza maggiore del campo elettrostatico ma
ancora piccolo rispetto alle batterie elettrochimiche. Un induttore immagazzina
energia proporzionale al valore di induttanza e al quadrato della corrente, come
indicato dallequazione (11.19). Pertanto, sembra plausibile che si possano ottenere
elevati valori di densit di energia solo utilizzando mezzi come aria o sottovuoto con
valori di corrente molto elevata, ma la resistenza elettrica della bobina un fattore
limitante.

E(t)=1/2 Li(t)2 (11.19)

Un superconduttore un materiale la cui resistenza zero quando viene raffreddato


ad una temperatura molto bassa, nota come una temperatura criogenica. In un
sistema di accumulo di energia a superconduttore magnetico (SMES), un
avvolgimento induttore con spira di superconduttore, come niobio - titanio, viene
utilizzato per creare un campo magnetico dc. La capacit di trasporto di corrente del
cavo dipende dalla temperatura e dal campo magnetico locale. Un sistema
criogenico mantiene la temperatura operativa tale che la spira diventi un
superconduttore. La temperatura critica il punto in cui la resistenza elettrica
diminuisce drasticamente. Per tutti i superconduttori, questa normalmente 4 K
usando elio liquido. Dopo il 1980, si sono resi disponibili nuovi superconduttori in
ceramica di ossido di rame. Essi devono solo essere refrigerati a circa 100 K ,
utilizzando lazoto liquido o speciali frigoriferi. Questi nuovi materiali sono
classificati come superconduttori ad alta temperatura. I superconduttori a bassa
temperatura devono essere raffreddati a circa -269C. Alcune ricerche ha sviluppato
il concetto del conduttore cavo -in- condotto. In questo progetto, un cavo
superconduttore posto all'interno di un condotto (o rivestimento) riempito di elio.
Il conduttore non solo il percorso elettrico principale, ma anche lelemento di
contenimento dellelio. Questa combinazione di funzioni consente una maggiore
flessibilit, con una potenziale semplificazione e un costo inferiore .

5.1 Capacit dei sistemi SMES (superconducting magnetic energy storage)

Sistemi SMES sono generalmente in grado di immagazzinare fino a circa 10 MW.


Capacit pi elevate sono possibili per pi brevi intervalli di tempo. Perch una
bobina di circa 150 a 500 m di raggio possa essere in grado di sopportare un carico
di 5000 MWh, a 1000 MW, si prevede che le SMES possano potenzialmente
accumulare fino a 2000 MW.

Un problema connesso con i sistemi SMES il requisito di compensazione per il


campo di dispersione. Il campo diminuisce con linverso del cubo della distanza dal
centro della bobina, e 1 km di raggio potrebbe mantenere ancora un paio di
millitesla. Perch il campo magnetico Terrestre circa un ventesimo di millitesla,
necessario inserire una bobina di guardia con un momento magnetico opposto al
sistema SMES. Questo pu essere costituito da un cerchio esterno per evitare
interferenze sugli aerei, linee elettriche di trasmissione, comunicazione, persone, e
la migrazione degli uccelli. Un requisito speciale per i sistemi di SMES un sistema di
protezione in grado di rilevare ed evitare spegnimenti (cio perdita di
superconduttivit a causa dellaccoppiamento termodinamico critico tra
superconduttori e tubi di raffreddamento), che porta ad un rilascio di calore ohmico
che potrebbe causare danni irreversibili alla bobina di superconduttore. La Figura
11.13 mostra lidea di base del controllo della carica e scarica di un induttore
superconduttore per sistemi monofase e trifase. Linduttore mantenuto con la
corrente che scorre nella stessa direzione. Quando lenergia viene immagazzinata,
viene applicata una tensione positiva alla bobina superconduttore, e, appena
lenergia rilasciata, la tensione invertita. Per tensione media zero, lunica perdita
lenergia necessaria per eseguire la refrigerazione criogenica e attivare il circuito
elettronico di potenza. Nella Figura 11.13, il flusso di potenza bidirezionale con la
rete.
5.2 Sviluppo di sistemi SMES

Il team di Accel Instruments GmbH in Germania ha progettato un sistema SMES da


2-MJ per garantire la qualit di alimentazione di un impianto di laboratorio
Dortmunder Elektrizita und Wasserwerke. La Figura 11.14 mostra un sistema SMES
collegato tramite un convertitore con collegamento dc alla rete elettrica
dellimpianto. Il sistema progettato per un tempo di riporto di 8 s ad una potenza
media di 200 kW. Il sistema SMES avvolto in un superconduttore di matrice mista
di NbTi raffreddato con elio, con un crio-raffreddamento a due stadi. Il sistema
SMES ha un sofisticato sistema di protezione contro lo spegnimento, e linterfaccia
con il circuito in dc rende il sistema pi flessibile di un collegamento diretto alla rete.

Miglioramenti tecnici e migliore conoscenza di come controllare i sistemi criogenici


hanno permesso alle SMES di penetrare il mercato dei sistemi di potenza in questi
ultimi anni. LAmerican Superconductor ha un sistema commerciale chiamato D-
SMES, che un dispositivo di trasmissione flessibile AC (FACTS) collegato in
derivazione progettato per aumentare la stabilit della rete, migliorare il
trasferimento di potenza, e aumentare laffidabilit, come illustrato nella Figura
11.15.
Gli D-SMES iniettano potenza attiva e reattiva dinamica rapidamente per
compensare i disturbi sulla rete elettrica. Questo sistema inietta nel carico
dellimpianto una correzione di tensione in serie con la rete di utilit per il
miglioramento della qualit di potenza. Quando si seleziona un sistema SMES come
soluzione di accumulo, devono essere considerati diversi aspetti. A causa della sua
veloce risposta alle caratteristiche della domanda e ad alta efficienza di potenza, ha
la capacit di fornire supporto alla frequenza (riserva spinning) durante la perdita di
generazione, stabilit transitoria e dinamica smorzando le oscillazioni della linea di
trasmissione e il supporto dinamico di tensione.

6. Sistemi di Pompaggio di energia idroelettrica


Lacqua gioca un ruolo importante nel clima globale. naturalmente sollevata
nellatmosfera e rilasciata a scorrere verso la terra . Questo pu essere usato per
generare potenza. Il pompaggio di energia idroelettrica la pi antica forma di
stoccaggio di energia su larga scala. stato in uso fin dallinizio del ventesimo
secolo. Infatti, fino al 1970, era lunica opzione disponibile in commercio per il
grande accumulo di energia. Le centrali idroelettriche di pompaggio sono in attivo, e
nuovi impianti sono in fase di costruzione. Come indicato in Figura 11.16, i progetti
di pompaggio che differiscono dai tradizionali progetti idroelettrici, nel senso che
essi pompano acqua da un serbatoio inferiore a uno superiore quando la domanda
di elettricit bassa. Lenergia potenziale iniziale associata alla prevalenza si
trasforma in energia cinetica. Una parte di questa energia associata con la massa
m che si muove ad una certa velocit. Laltra la parte di pressione, con lentalpia
data dalla pressione P sulla densit dellacqua moltiplicato per la rimanente massa
(m-m):

(11.20)

Ci sono perdite per attrito, turbolenza e resistenza viscosa, e la turbina ha


unefficienza intrinseca. Per la conversione finale di energia idroelettrica in
elettricit, si deve considerare lefficienza del generatore. Pertanto lefficienza
complessiva dei sistemi idroelettrici di pompaggio devono considerare il rapporto
tra lenergia fornita al consumatore e lenergia consumata durante il pompaggio.
Lenergia utilizzata per pompare un volume V di acqua fino ad unaltezza h con
efficienza di pompaggio data dallequazione (11.21), e lenergia immessa in
rete, considerando lefficienza di generazione g, data dalla equazione (11.22).

Durante picco della domanda, lacqua viene rilasciata dal serbatoio superiore.
Lacqua scende verso il basso attraverso condotte ad alta pressione. Si passa
attraverso le turbine e, infine, staziona nel serbatoio inferiore. Le turbine guidano i
generatori di energia che creano elettricit. Pertanto, quando si rilascia lenergia
durante i picchi di domanda, un sistema idroelettrico di pompaggio funziona in
modo simile ai sistemi idroelettrici tradizionali. Quando la produzione supera la
domanda, lacqua viene pompata e conservata nel serbatoio superiore, di solito con
un surplus di mattina presto.

6.1 Capacit di accumulo dei sistemi di pompaggio

La quantit di elettricit che pu essere accumulata dipende da due fattori: laltezza


netta da cui lacqua cade, chiamata prevalenza, h, e la portata, Q (o il volume di
acqua al secondo dal serbatoio, e viceversa). Un comune falso presupposto che la
prevalenza e il flusso siano sostituibili, ma, in realt, aumentare semplicemente il
volume per secondo non pu compensare la mancanza di prevalenza. Questo
perch gli impianti ad alta prevalenza possono essere rapidamente adattati per
soddisfare laumento della domanda elettrica. Per prevalenze inferiori, il diametro
del tubo dovrebbe essere enorme per produrre la stessa potenza ad eccezione degli
impianti ad acqua fluente. Ci non sarebbe economicamente fattibile, per questo
che la maggior parte degli impianti di pompaggio sono ad elevata prevalenza. Nei
primi tempi, le centrali idroelettriche di pompaggio utilizzano un motore e una
dinamo separati, soprattutto a causa della scarsa efficienza di due generatori.
Questo determina un aumento dei costi poich i tubi devono essere separati. La
maggior parte degli impianti moderni utilizzano un generatore che pu funzionare
anche come motore elettrico. Lefficienza del generatore incrementata, ed ora
possibile recuperare oltre il 80% dellenergia elettrica in ingresso. Questo porta ad
un notevole risparmio economico.

Di tutti i metodi di stoccaggio di energia su larga scala, lo stoccaggio da idroelettrico


di pompaggio il pi efficace. possibile immagazzinare la pi grande capacit di
energia elettrica (oltre 2000 MW), e il periodo di conservazione tra i pi lunghi. Un
tipico impianto potrebbe accumulare lenergia per pi di sei mesi. Un esempio una
caverna scavata sotto le colline del Galles del Nord. Ha sei enormi turbine di
pompaggio che possono erogare 317MW ciascuna, producendo insieme fino a
1800MW movimentando un volume di 6 milioni di metri cubi di acqua e una
prevalenza di 600 m. Queste pompe turbine sono seconde nella taglia alle turbine
da 337MW installati presso Tianhuanping in Cina, ma limpianto del Galles del Nord
beneficia di 50 m di prevalenza in pi rispetto allimpianto cinese.

Il valore del sistema di stoccaggio idroelettrico esaltato dalla velocit di risposta


dei generatori. Una di queste turbine pu essere portata a piena potenza in soli 10
secondi se la rotazione inizialmente avviene in aria. Anche partendo da un arresto
completo richiede solo 1 minuto. A causa della velocit di risposta rapida, sistemi di
stoccaggio idroelettrici a pompaggio sono particolarmente utili come backup in caso
di cambiamenti improvvisi della domanda.

In parte a causa delle loro grandi dimensioni e la relativa semplicit nella


progettazione, i sistemi idroelettrici di pompaggio hanno i costi operativi per unit di
energia pi bassi. Il costo per laccumulo di energia con sistemi idroelettrici a
pompaggio pu essere di un ordine di grandezza inferiore in rispetto ai sistemi di
accumulo con superconduttori magnetici. A differenza di dighe idroelettriche, i
sistemi di pompaggio hanno poco impatto sul paesaggio. Essi non producono
inquinamento o rifiuti. Tuttavia, i sistemi di pompaggio hanno anche degli
inconvenienti. Il principale legato alla loro dipendenza dalle formazioni geologiche
uniche. Ci devono essere due grandi serbatoi e sufficiente prevalenza perch la
costruzione sia fattibile. Questo non comune e spesso costringe a posizionarli in
luoghi remoti, come ad esempio in montagna, dove la costruzione difficile e la rete
elettrica non presente o troppo distante.

7. Sistemi ad aria compressa


I sistemi di accumulo di energia ad aria compressa (CAES) rappresentano una
tecnologia di accumulo matura di elevata potenza, per applicazioni di livellamento
del carico a lungo termine. Laria compressa il mezzo che consente allenergia
elastica di essere inclusa nel gas. La legge dei gas perfetti si riferisce alla pressione P,
al volume V e alla temperatura T di un gas come indicato da

PV=RT (11.23)

dove il numero di moli e R la costante universale dei gas.

molto difficile calcolare la densit di energia per qualsiasi forma insolita di volume.
Pertanto, se si assume che un pistone si muova senza attrito tramite un processo
isobarico la densit volumetrica semplificata di energia pu calcolare con

dove P0 la pressione e V0 e V sono i volumi iniziali e finali.


Ipotizzando un volume iniziale di 1m3 ed una pressione di 2 x 105 Pa, se il gas
compresso a 0,4 m3 a temperatura costante, la quantit di energia immagazzinata
1,8 x 105 J, che una densit di energia molto pi alta di quella di campi magnetici o
elettrici.

Negli ultimi anni la ricerca ha portato a migliorare lefficienza delle turbine e i


meccanismi di trasferimento di calore utilizzati per pompare e recuperare aria
compressa. Nei sistemi di accumulo ad aria compressa, laria viene compressa e
conservata sotto pressione. Il rilascio di aria pressurizzata successivamente usato
per generare elettricit, se combinato con una turbina a gas risulta essere pi
efficiente. La Figura 11.17 mostra un tipico sistema CAES, in cui laria viene utilizzata
per comandare il compressore di una turbina a gas.

Questo sistema rende fino a 50-60% dellenergia totale consumata dal sistema di
turbina a gas. La parte pi importante di un impianto CAES il sistema di stoccaggio
ad aria compressa. Questo di solito una caverna di roccia costruita dalluomo, una
cavit salina, o roccia porosa creata da falde acquifere o il risultato dellestrazione di
petrolio o di gas. Le falde acquifere, in particolare, possono essere interessanti come
un supporto per laccumulo, perch laria compressa in grado di spostare lacqua,
permettendo la creazione di un sistema di stoccaggio a pressione costante. La
pressione nei sistemi alternativi varia quando si aggiunge o si rilascia aria. Il pi
grande impianto CAES stato costruito a Huntorf, Germania. Questo impianto ha
una potenza nominale 290MW ha funzionato per 10 anni con il 90 % di disponibilit
e unaffidabilit del 99%. Nonostante lo smantellamento di questo impianto, la
tecnologia CAES continua ad essere promossa, e la compagnia Alabama Electric Co-
operative ha realizzato un progetto commerciale 110 MW a McIntosh, Alabama.
Limpianto ha iniziato ad operare nel maggio 1991 e da allora ha fornito la potenza
durante i periodi di picco della domanda. il primo al mondo ad utilizzare un
recuperatore di combustibile - efficiente, che riduce il consumo di carburante del
25%. Lenergia elettrica fuori - picco utilizzata per comprimere laria. Il consumo di
energia elettrica durante la compressione di 0,82 kWh di generazione del carico di
picco. Limpianto fornisce elettricit sufficiente a soddisfare la richiesta di 11.000
case per 26 ore. Laccumulo avviene in una caverna di sale, 1500 metri sottoterra, in
grado di contenere 10 milioni di metri cubi daria.

LItalia ha testato un impianto da 25 MW, ed ha proposto un progetto da 1050 MW


nella regione del Donbass, al confine tra Russia e Ucraina.

I costi annuali di investimento per un sistema CAES sono stimati tra $90 e 120 dollari
per kilowatt (cash flow uniforme), a seconda del tipo di stoccaggio di aria. Con un
tasso di sconto del 9% e un ciclo di vita di 10 anni, questi corrispondono ai necessari
investimenti iniziali tra $580 e $770 per kilowatt. Lo sviluppo di sistemi CAES su larga
scala limitata dalla disponibilit di siti idonei. Pertanto, la ricerca attuale si
concentra sullo sviluppo di sistemi con serbatoi di stoccaggio realizzati dalluomo.

Anche se in genere laria ad alta pressione che aziona le turbine, molto spesso
laria viene miscelata con il gas naturale. Vengono bruciati insieme come in un
impianto a turbina convenzionale. Questo metodo in realt pi efficiente perch
laria compressa perde meno energia.

Per questo tipo di accumulo si possono usare molte formazioni geologiche. In


generale, le caverne di roccia sono circa il 60% pi costose delle caverne di sale.
Laccumulo in falde acquifere il metodo meno costoso e quindi usato. Laltro
approccio per stoccaggio di aria compressa viene chiamata aria compressa
accumulata in vasi (CASV). In un sistema CASV, laria viene immagazzinata in
serbatoi fabbricati ad alta pressione. Tuttavia, la tecnologia non abbastanza
avanzata per consentire la fabbricazione di serbatoi ad alta pressione ad un costo
fattibile.

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