Tabacco

Serie di funzioni e di potenze
LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA II

SERIE DI FUNZIONI E DI POTENZE
Letizia SCUDERI
Dipartimento di Matematica, Politecnico di Torino

letizia.scuderi@polito.it
A.A. 2011/2012
Successioni di funzioni
Si definisce successione di funzioni la famiglia {fn (x)}nn0 di
funzioni:
fn : x X fn (x) R, n n0
Si dice che {fn }nn0 converge puntualmente in x, se la

successione numerica {fn (
x )}nn0 converge per n .
Si definisce insieme di convergenza puntuale linsieme A X

dei punti x per i quali fn converge puntualmente.
Si definisce funzione limite la funzione
f :AR
tale che
lim fn (x) = f (x), x A lim |fn (x)f (x)| = 0, x A

n n
ESEMPIO
fn (x) = sin x + n1 , n 1, x R

lim fn (x) = sin x, x R,

n
fn converge puntualmente a f (x) = sin x, A R
1.5
sin(x)
1
0.5
f
10
0
f
2
0.5
f
1
1.5
3 2 1 0 1 2 3
Per definizione di limite, si ha
fn converge ad f x A, > 0, n
= n (, x) :

puntualmente in A n n0 , n > n |fn (x) f (x)| <
ESEMPIO
fn (x) = x n , n 0, x R
Poiche

0 se |x| < 1
1 se x =1

lim x n =
n
+ se x >1
non esiste se x 1

si ha A = (1, 1] e

0 se x (1, 1)
f (x) =
1 se x = 1
Osserviamo che, ad esempio per 0 < x < 1

log
|fn (x) f (x)| = |x n 0| = x n < n >
log x
Pertanto il più piccolo valore n di n per cui la condizione vale,
tende allinfinito per x che tende a 1. Non esiste un valore n che
sia indipendente da x.
1
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
f2
0.4
0.3
f1 f
10
0.2
0.1
0
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
Si dice che {fn }nn0 converge uniformemente in A alla funzione

f , se
lim sup |fn (x) f (x)| = 0
n xA
Per definizione di limite, si ha

> 0, n= n() : n n0 , n > n
fn converge ad f sup |fn (x) f (x)| <
xA
uniformemente in A ovvero,
|fn (x) f (x)| < , x A
ESEMPIO
fn (x) = sin x + n1 , n 1, x R

lim fn (x) = sin x, x R

n
La successione converge uniformemente, poiche usando le formule

di prostaferesi si ha:

sin x + 1 1 1 2 sin 1 ;

sin x = 2 sin cos x +
n 2n 2n 2n
inoltre luguaglianza è raggiunta, ad esempio, per x = 1/(2n).

Pertanto,

1
lim sup |fn (x) f (x)| = lim 2 sin =0
n xR n 2n
ESEMPIO
fn (x) = x n , n 0, x R non converge uniformemente a f (x) = 0
in [0, 1]. Tuttavia si ha convergenza uniforme su ogni
sottointervallo [0, a] con 0 < a < 1 fissato, poiche
lim sup |x n 0| = lim an = 0
n x[0,a] n
Pi`
u in generale si pu`
o verificare che la convergenza a 0 è uniforme
in ogni intervallo [a, a], 0 < a < 1. Per a = 0.5 graficamente si
ha:
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0.1
0.2 f
f
1
0.3 f
2
f5
0.4
f6
0.5
0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Sia g : A R una funzione limitata su A; si definisce norma

infinito o norma uniforme di g su A e si denota con ||g ||,A , la
quantità
||g ||,A = sup |g (x)|
xA
Pertanto, nella definizione di convergenza uniforme possiamo

scrivere la condizione come
lim ||fn f ||,A = 0

n
PROPOSIZIONE
Se la successione {fn }nn0 converge a f uniformemente in A, allora
converge anche puntualmente in A.
Dimostrazione
La tesi segue dalla diseguaglianza:
0 |fn (x) f (x)| sup |fn (x) f (x)|.

xA
Non vale il viceversa.

ESEMPIO
fn (x) = x n converge puntualmente in [0, 1], ma non
uniformemente.
PROPOSIZIONE (criterio di convergenza uniforme)

Siano {fn }nn0 una successione di funzioni puntualmente
convergente in A a f e {Mn }nn0 una successione numerica,
infinitesima per n , tale che
|fn (x) f (x)| Mn , x A.
Allora {fn }nn0 converge uniformemente in A.

Dimostrazione
La tesi segue dalla diseguaglianza
sup |fn (x) f (x)| Mn .

xA
Tale proposizione è stata applicata negli esempi precedenti

(Mn = 2 sin(1/(2n), Mn = an ).
Proprietà delle successioni uniformemente convergenti
Si dimostra che:
TEOREMA
Sia {fn }nn0 una successione di funzioni continue,
fn : I = [a, b] R, uniformemente convergente a f su I. Allora
f : I R è continua.
La convergenza puntuale di una successione di funzioni continue
invece NON garantisce la continuità della funzione limite.
ESEMPI
per la successione di funzioni continue
fn (x) = sin x + n1 , n 1, x R uniformemente
convergente, la funzione limite f (x) = sin(x) è continua su R;
per la successione di funzioni continue

fn (x) = x n , n 0, x [0, 1] puntualmente ma non
uniformemente convergente, la funzione limite

0 se x (0, 1)
f (x) =
1 se x = 1
NON è continua su [0, 1].
Il precedente teorema pu` o essere utilizzato per escludere che la

convergenza puntuale sia anche uniforme. Se infatti la funzione
limite f non è continua, mentre le fn lo sono, allora certamente
{fn } non converge uniformemente a f .
Si dimostra che:
TEOREMA (passaggio al limite sotto segno di integrale)

Sia {fn }nn0 una successione di funzioni integrabili,
fn : I = [a, b] R, uniformemente convergente a f su I. Allora
f : I R è integrabile e
Z b Z b Z b
lim fn (x) dx = lim fn (x) dx = f (x) dx
n a a n a
Il suddetto teorema non vale in generale per una successione di

funzioni puntualmente convergente.
ESEMPIO
Per la successione di funzioni integrabili
fn (x) = n2 xe nx , n 1, x I = [0, 1]. Allora su I ,
Z 1
lim fn (x) = f (x) = 0 e lim fn (x) dx = 0;
n 0 n
mentre, ponendo (t) = te t , si ha

Z 1 Z 1 Z n
fn (x) dx = (nx) n dx = (t) dt
0 0 Z n 0
n
= te t 0 + e t dt

0
= ne n e n + 1
da cui Z 1
lim fn (x) dx = 1
n 0
Si dimostra che:
TEOREMA (passaggio al limite sotto segno di derivata)

Sia {fn }nn0 una successione di funzioni di classe C 1 ,
fn : I = [a, b] R e siano f (x) e g (x) due funzioni definite su I
tali che
a) lim fn (x) = f (x) puntualmente in I;
n
b) lim fn0 (x) = g (x) uniformemente in I.
n
Allora,
i) f C 1 (I);
0
ii) f 0 = g , cioè lim fn = lim fn0 (x);
n n
iii) lim fn (x) = f (x) uniformemente in I.
n
Il suddetto teorema non vale in generale se nellipotesi b) la

successione delle funzioni derivate converge solo puntualmente.
ESEMPIO
n
Sia fn (x) = x xn , n 1, x I = [0, 1]. {fn } converge
uniformemente a f (x) = x, poiche
n
x 1 1
|fn (x)f (x)| = , x I ||fn f ||,I 0, n
n n n
mentre {fn0 } NON converge uniformemente essendo il suo limite

una funzione discontinua:

0 n1 1 se x [0, 1)
lim f (x) dx = lim (1 x ) = g (x) :=
n n n 0 se x = 1
Inoltre, f 0 6= g .
Serie di funzioni
Sia {fk (x)}kk0 una successione di funzioni fk : X R; si definisce
serie di funzioni la scrittura

X
fk (x)
k=k0
Il comportamento della serie dipende dal comportamento della

successione delle somme parziali
n
X
sn (x) = fk (x)
k=k0

X
Si dice che fk (x) converge puntualmente in x, o
k=k0

X
equivalentemente che fk (
x ) converge, se la successione
k=k0
numerica {sn (
x )} converge per n .
Si definisce insieme di convergenza puntuale linsieme A X

X
dei punti x per i quali fk (
x ) converge.
k=k0
Per quanto precedentemente dimostrato, si ha:
x A = lim fk (
x) = 0
k
Si definisce somma della serie la funzione
s:AR
tale che

X
s(x) = lim sn (x) = fk (x), x A
n
k=k0

X
Si dice che fk (x) converge assolutamente in A, se la serie
k=k0

X
|fk (x)| converge x A.
k=k0

X
Si dice che fk (x) converge uniformemente a s(x) in A, se la
k=k0
successione {sn (x)} converge uniformemente a s(x) in A.
ESEMPIO

X 1
xk = , x (1, 1)
1x
k=0
La convergenza è uniforme in [a, a], 0 < a < 1 poiche
1 x n+1 1 |x|n+1 an+1

|sn (x) s(x)| =
= = Mn
1x 1x 1x 1a
e Mn 0 per n .
In base a quanto dimostrato precedentemente, si ha:
convergenza assoluta = convergenza puntuale

convergenza uniforme = convergenza puntuale
Inoltre, valgono i seguenti teoremi:
TEOREMA
Sia {fk }kk0 una successione di funzioni continue, fk : I R, tali
X
che la serie fk (x) converga uniformemente a s(x) su I. Allora
k=k0
s : I R è continua.
TEOREMA (integrazione per serie)

Sia {fk }kk0 una successione di funzioni integrabili,

X
fk : I = [a, b] R, tali che la serie fk (x) converga
k=k0
uniformemente a s(x) su I. Allora s : I R è integrabile e
Z b Z
b X Z
X b
s(x) dx = fk (x) dx = fk (x) dx
a a k=k k=k0 a
0
Nelle ipotesi del teorema si dice che la serie è integrabile termine

a termine.
TEOREMA (derivazione per serie)

Sia {fk }kk0 una successione di funzioni di classe C 1 ,
fk : I = [a, b] R e siano s(x) e t(x) due funzioni definite su I tali
che
X
a) fk (x) = s(x), x I;
k=k0
X
b) fk0 = t(x), x I e la convergenza sia uniforme su I.
k=k0
Allora,
i) s C 1 (I), 0

X
X
ii) s 0 = t, cioè fk (x) = fk0 (x);
k=k0 k=k0

X
iii) fk (x) converge uniformemente a s(x) in I.
k=k0
Nelle ipotesi del teorema si dice che la serie è derivabile termine
a termine.
Per verificare in base alla definizione che la convergenza di una

serie di funzioni sia uniforme, occorre conoscere la funzione
somma: ci` o non è sempre possibile. Il teorema, che segue, fornisce
una condizione sufficiente, che garantisce la convergenza uniforme.
TEOREMA (criterio di Weierstrass)
Sia {fk }kk0 una successione di funzioni, fk : X R, e sia
{Mk }kk0 una successione di numeri reali tali che
a) |fk (x)| Mk , k k0 , x X;

X
b) Mk converga.
k=k0

X
Allora, la serie fk converge uniformemente in X.
k=k0
Dimostrazione
Per ogni fissato x X, per il criterio del confronto dalla a) segue
X
che la serie fk converge assolutamente e, quindi, anche
k=k0

X
puntualmente. Sia s(x) = fk (x). Si ha allora
k=k0

X X X
|sn (x) s(x)| = fk (x) |fk (x)| Mk

k=n+1 k=n+1 k=n+1
da cui

X
sup |sn (x) s(x)| Mk
xX k=n+1

X
X
Poiche Mk converge, il suo resto definito da Mk tende a
k=k0 k=n+1
zero per n . Ne consegue che
lim sup |sn (x) s(x)| = 0

n xX

X
e, quindi, la serie fk (x) converge uniformemente in X.
k=k0
ESEMPIO

X sin k 4 x
, x R
k=1
k k
converge uniformemente, e quindi anche puntualmente, in R,
poiche
sin k 4 x

1
k k k k , x R

X 1
e converge.
k=1
k k
Serie di potenze
Sia x0 R e {ak }k0 una successione numerica. Si definisce serie

di potenze una serie della forma

X
ak (x x0 )k = a0 + a1 (x x0 ) + a2 (x x0 )2 +
k=0
Il punto x0 si definisce centro della serie e i numeri ak , k 0,

coefficienti della serie.
Con il cambiamento x = x x0 è sempre possibile ricondurre una

serie di potenze con centro x0 a una serie di potenze con centro
nellorigine.
Una serie di potenze di centro x0 converge certamente in x0 ,

qualunque siano i coefficienti.
ESEMPI

X
k k x k converge solo per x = 0,
k=1
poiche per ogni x 6= 0, il termine generale non è infinitesimo;
X
x k (serie geometrica) converge per x (1, 1);
k=0
k
X x
(serie logaritmica) converge per x [1, 1).
k
k=1
Infatti, converge assolutamente per |x| < 1 (criterio della
radice).
Non converge per |x| > 1, in quanto il termine generale non è
infinitesimo.
Per x = 1 la serie diverge (serie armonica), per x = 1
converge per il criterio di Leibniz.
k
X x
(serie esponenziale) converge per ogni x.
k!
k=0
Infatti, usando il criterio del rapporto, per ogni x 6= 0,
k+1
= lim |x| = 0 < 1
x k!
lim k
k (k + 1)! x k k + 1
Le serie degli esempi hanno tutte centro x0 = 0. Linsieme di

convergenza coincide nel primo caso con {0}, nel secondo con
lintervallo (1, 1) simmetrico rispetto allorigine, nel terzo con
[1, 1), nellultimo con tutto R.
Per lo studio delle serie di potenze ha unimportanza fondamentale

il seguente teorema.
TEOREMA

X
i) Se la serie di potenze ak x k converge in x1 6= 0, essa converge
k=0
assolutamente (e quindi converge) per tutti gli x tali che |x| < |x1 |,
ovvero in (|x1 |, |x1 |).

X
ii) Se la serie di potenze ak x k non converge in un punto x2 ,
k=0
allora essa non converge in tutti punti x tali che |x| > |x2 |, ovvero
in nessun punto delle semirette (, |x2 |) e (|x2 |, +).
Dimostrazione
Dimostriamo la i). Se la serie converge in x1 , allora
lim |ak x1k | = 0. Per la limitatezza di una successione convergente
k
M > 0 tale che |ak x1k | M. Sia x tale che |x| < |x1 |; si ha
k k
x
k
|ak x1k | Mx .

|ak x | =
x1 x1

x k
X
Poiche la serie geometrica converge assolutamente, per
x1
k=0

X
il criterio del confronto anche la serie di potenze ak x k converge
k=0
assolutamente in x.
Per dimostrare la ii), supponiamo per assurdo che la serie converga

in un punto x tale che |x| > |x2 |. Allora per la i) essa dovrebbe
convergere anche in tutti punti t tali che |t| < |x| e in particolare
in x2 , e ci`
o è assurdo.
1 1
0 0
x1 x1 x x
converge 2 2
non non
converge converge
x1>0 x2<0
1 1
0 0
Questo risultato consente di dimostrare il seguente teorema.

TEOREMA

X
Data una serie di potenze con centro nellorigine ak x k , si
k=0
verifica uno e uno solo dei seguenti casi:
i) la serie converge solo in x = 0;
ii) !R > 0 tale che la serie converge puntualmente e

assolutamente in (R, R), uniformemente in ogni intervallo chiuso
[a, b] (R, R); inoltre, la serie non converge in (, R) e in
(R, +);
iii) la serie converge puntualmente e assolutamente per ogni

x R; inoltre, converge uniformemente in ogni intervallo chiuso e
limitato [a, b].

X
Si definisce raggio di convergenza della serie ak x k la quantità
k=0

( )
X
R = sup x R : ak x k converge
k=0
Nei precedenti casi

i) R = 0;
ii) il numero R nellenunciato è precisamente il raggio di
convergenza;
iii) R = +.
ESEMPI

X
k k x k ha raggio R = 0;
k=1

X
x k ha raggio R = 1;
k=0
k
X x
(serie logaritmica) ha raggio R = 1;
k
k=0
k
X x
(serie esponenziale) ha raggio R = +.
k!
k=1
Il teorema non fornisce informazioni sul comportamento della serie

agli estremi x = R: la serie può convergere in entrambi i punti,
in uno solo di essi oppure in nessuno dei due. Pertanto occorre
esplicitamente studiare il comportamento della serie agli estremi.
ESEMPI
k
X x
, R = 1 e A = [1, 1];
k2
k=1

X
x k , R = 1 e A = (1, 1);
k=0
k
X x
, R = 1 e A = [1, 1).
k
k=1
La convergenza in uno dei due estremi assicura la convergenza

uniforme sugli intervalli chiusi che includono tale estremo.
TEOREMA (di Abel)

X
Sia R > 0 e finito. Se la serie ak x k converge in x = R (o in
k=0
x = R), allora la convergenza è uniforme in ogni intervallo
[a, R] (R, R] (o in [R, b] [R, R)).

X
Nel caso della serie ak (x x0 )k con centro x0 , i precedenti
k=0
risultati si riformulano nel seguente modo:
i) R = 0 e A = {x0 }, se la serie converge solo in x = x0 ;
ii) 0 < R < e

{x R : |x x0 | < R} A {x R : |x x0 | R}, se la serie
converge in un intervallo simmetrico di centro x0 ;
iii) R = + e A = R, se la serie converge per ogni x R.

Talvolta, data una serie di potenze, è possibile determinare

esplicitamente il raggio di convergenza.
TEOREMA (criterio del rapporto per le serie di potenze)

X
Data la serie di potenze ak (x x0 )k , con ak 6= 0 k 0. Si ha
k=0

|ak+1 | 0 se ` = +
lim =` = R= + se ` = 0
k |ak | 1
` se 0 < ` < +.
Dimostrazione
Per semplicità, sia x0 = 0. La tesi discende dal criterio del rapporto
in quanto:
|ak+1 x k+1 |

ak+1
lim = lim
|x| = `|x|.
k |ak x k | k ak
Pertanto, se ` = + allora `|x| > 1 e la serie non converge

assolutamente, e neanche puntualmente, per ogni x 6= 0; quindi
R = 0.
Se ` = 0 allora `|x| < 1 e la serie converge per ogni x; quindi
R = +.
Se 0 < ` < la serie converge per ogni x tale che `|x| < 1 e non
converge assolutamente, e neanche puntualmente, per `|x| > 1;
quindi R = 1/`.
Utilizzando il criterio della radice per le serie a termini positivi, in

maniera analoga si dimostra il seguente teorema.
TEOREMA (criterio della radice per le serie di potenze)

X
Data la serie di potenze ak (x x0 )k , si ha
k=0

p 0 se ` = +
lim k |ak | = ` = R= + se ` = 0
k 1
` se 0 < ` < +.
ESEMPI

X k
kx k , R = 1 poiche lim k = 1; non converge in x = 1.
k
k=1

X k! k
x , R = e poiche per il criterio del rapporto
kk
k=1
(k + 1)! k k 1 k

lim = lim 1 + = e 1
k (k + 1)k+1 k! k k

X 2k + 1
(x 2)2k ; poniamo y = (x 2)2 e
(k 1)(k + 2)
k=2
studiamo la serie di potenze in y

X 2k + 1
yk
(k 1)(k + 2)
k=2
con centro nellorigine.

Poiche s
k
2k + 1
lim = 1,
k (k 1)(k + 2)
per y = 1 diverge (si comporta come la serie armonica) e per
y = 1 converge (criterio di Leibniz), si ha Ry = 1 e
A = [1, 1). Per la serie originaria, la convergenza si ha per
1 (x 2)2 < 1 ovvero per 1 < x 2 < 1; dunque per
essa, Rx = 1 e A = (1, 3).

X k
x (serie binomiale); se = n N, la serie è in
k
k=0
realtà una somma finita e per la formula del binomio di
Newton, vale
n
X n k
x = (1 + x)n
k
k=0
Per R \ N si ha

| k+1 | |( 1) ( k)| k!

=
| k | (k + 1)! |( 1) ( k + 1)|
| k|
= 1, k
k +1
e dunque R = 1.
TEOREMA (raggio serie somma)

X
X
ak x k e 2 = bk x k con
P P
Date due serie di potenze 1 =
k=0 k=0
raggio di convergenza R1 e R2 rispettivamente, la serie somma

P X
= (ak + bk )x k ha raggio di convergenza R min {R1 , R2 }.
k=0
Osserviamo che se R1 6= R2 , allora R = min {R1 , R2 }.

Infatti, sia R1 < R2 per P esempio, e fissiamo x tale che P
R1 < x < R2 . Pertanto 2 converge percheP x < R2 e 1 non
converge perche x > R1 . Se la serie somma convergesse si
avrebbe
X X X
k k
bk x k = 2
P P P
1 = ak x = (a k + bk )x
k=0 k=0 P k=0
e dunque anche la serie 1 dovrebbe convergere contro lipotesi
x > R1 ; pertanto R = R1 = min {R1 , R2 }.
Se R1 = R2 , allora R può essere maggiore di min {R1 , R2 } oppure

uguale a min {R1 , R2 }.
ESEMPI

X
X
xk e (1)x k hanno il medesimo raggio di
P P
1 = 2 =
k=0 k=0
convergenza R1 = R2 = 1.

X
P
La serie somma = 0 ha raggio R = +;
k=0
k
X X x
xk e
P P
1 = 2 = hanno il medesimo raggio di
k
k=1 k=1
convergenza R1 = R2 = 1.

X 1
x k ha raggio R = 1;
P
La serie somma = 1+
k
k=1
k
1 2k

X 2 +1 k
X
x k hanno il
P P
1 = x e 2=
4k 2k 4k + 2k
k=0 k=0
medesimo raggio di convergenza R1 = R2 = 2.
La serie somma

2k + 1 1 2k
X
xk
P P P
= 1+ 2 = +
2k (2k 1) 2k (2k + 1)
k=1
X 4
= xk
4k 1
k=1
ha raggio R = 4.
Il prodotto di due serie viene definito in modo che valga la

proprietà distributiva della somma rispetto al prodotto:
(a0 + a1 x + a2 x 2 + . . .)(b0 + b1 x + b2 x 2 + . . .)
= a0 b0 + (a0 b1 + a1 b0 )x + (a0 b2 + a1 b1 + a2 b0 )x 2 +
ossia

! ! !
X X X
ak x k bk x k = ck x k
k=0 k=0 k=0
con
k
X
ck = aj bkj
j=0
Il prodotto cos` definito prende il nome di prodotto alla Cauchy;

infatti, ponendo x = 1 si ottengono serie numeriche il cui prodotto
è esattamente il prodotto alla Cauchy.
TEOREMA (raggio serie prodotto)

X
X
ak x k e 2 = bk x k con
P P
Date due serie di potenze 1 =
k=0 k=0
raggio di convergenza R1 e R2 rispettivamente, la serie prodotto

P X
= ck x k ha raggio di convergenza R min {R1 , R2 }.
k=0
Si dimostra che:
LEMMA

X
X
Le serie di potenze ak x k e kak x k1 (serie derivata) hanno
k=0 k=1
lo stesso raggio di convergenza.
Osserviamo che anche la serie

X ak k+1
x
k +1
k=0

X
ha lo stesso raggio di convergenza della serie di potenze ak x k .
k=0
Ci`
o discende dal lemma precedente, tenendo conto che la serie

X
derivata della prima coincide con la serie di potenze ak x k .
k=0
TEOREMA

X
Supponiamo che la serie di potenze ak x k abbia raggio di
k=0
convergenza R > 0 (finito o infinito). Allora
i) la somma della serie s(x) è derivabile un numero qualsiasi di
volte in (R, R) e vale

X
s 0 (x) = kak x k1
k=1

X
s (n) (x) = k(k 1) (k n + 1)ak x kn
k=n
ii)
Z x
X ak k+1
s(t) dt = x , x (R, R)
0 k +1
k=0
Dimostrazione
Tenendo conto che la serie e la serie derivata hanno lo stesso
raggio di convergenza, allora possiamo concludere che la serie
derivata converge uniformemente in ogni intervallo
[a, b] (R, R); dal teorema di derivazione per serie discende che
s(x) è derivabile e che sussiste la prima relazione in i).
Analogamente si dimostra che s 0 (x) e le sue derivate sono a loro
volta derivabili, da cui il risultato in i).
La ii) è conseguenza del teorema di integrazione per serie.
Il precedente teorema garantisce che, per calcolare derivate o

integrali di una serie di potenze, è possibile derivare o integrare
termine a termine. Inoltre consente di calcolare la somma di una
serie di potenze a partire da somme di serie di potenze già note.
ESEMPI
Derivando termine a termine la serie

1 X
= xk, x (1, 1)
1x
k=0
si ha

1 X X
2
= kx k1 = (k + 1)x k , x (1, 1)
(1 x)
k=1 k=0
Integrando termine a termine la serie

1 X
= (1)k x k , x (1, 1)
1+x
k=0
si ha

X
k x k+1 X xk
log(1 + x) = (1) = (1)k1 , x (1, 1)
k +1 k
k=0 k=1
Integrando termine a termine

1 X
= (1)k x 2k , x (1, 1)
1 + x2
k=0
si ha

X x 2k+1
arctan x = (1)k , x (1, 1)
2k + 1
k=0
TEOREMA

X
Sia s(x) = ak (x x0 )k una serie di potenze con raggio di
k=0
convergenza R > 0. Allora
1 (k)
ak = s (x0 ), k 0
k!
Dimostrazione

X
Deriviamo la serie s(x) = ah (x x0 )h termine a termine k volte:
h=0

X
s (k) (x) = h(h 1) (h k + 1)ah (x x0 )hk
h=k
X
= (h + k)(h + k 1) (h + 1)ah+k (x x0 )h
h=0
Per x = x0 , si ha
s (k) (x0 ) = (k)(k 1) (1)ak = k!ak , k 0.
Funzioni analitiche
Finora ci siamo occupati dello studio delle serie di potenze ovvero

X
della funzione f (x) := ak (x x0 )k : ne abbiamo determinato il
k=0
dominio (tramite il calcolo del raggio di convergenza), calcolato la
derivata e lintegrale.
Ora affrontiamo il problema inverso: rappresentare una funzione
f (x) mediante unopportuna serie di potenze, almeno allinterno di
un certo intervallo (x0 , x0 + ), con > 0.
Osserviamo anzitutto che ci`

o può essere realizzato solo se f (x) è
derivabile un numero qualsiasi di volte, ovvero è di classe C .
ESEMPIO
Per f (x) = |x| non può esistere alcuna serie di potenze che la
rappresenti in un intervallo (R, R). Se cos` fosse per il teorema
precedente f (x) sarebbe derivabile in 0 e ci`
o non è vero.
Pertanto f (x) C è una condizione necessaria. Tale condizione

non è anche sufficiente. Infatti, esistono funzioni di classe C che
non sono rappresentabili mediante serie di potenze.
ESEMPIO
La funzione 2
e 1/x

se x 6= 0
f (x) =
0 se x = 0
è di classe C e f (k) (0) = 0 per ogni k 0. Pertanto, se fosse
X
f (x) = ak x k , per il teorema precedente si avrebbe
k=0
ak = f (k) (0)/k! = 0 per ogni k 0, e dunque f (x) 0.
Si definisce serie di Taylor della funzione f centrata in x0 la serie

(k)
X f (x0 )
(x x0 )k
k!
k=0
Una funzione f si dice sviluppabile in serie di Taylor oppure

analitica in x0 , se la sua serie di Taylor ha raggio positivo e la
somma della serie coincide con f in un intorno di x0 .
Se x0 = 0 si parla di serie di Maclaurin e sviluppabilità in serie di

Maclaurin.
Osserviamo che le ridotte sn della serie di Taylor coincidono con i

polinomi di Taylor Tfn,x0 (x) di f in x0 e di grado n
n
X f (k) (x0 )
sn (x) = (x x0 )k = Tfn,x0 (x)
k!
k=0
Dunque
f è sviluppabile lim sn (x) = lim Tfn,x0 (x) = f (x),
n n
in serie di Taylor
in (x0 , x0 + ) x : |x x0 | <
In tal caso,
lim rn (x) = lim (f (x) sn (x)) = 0, x : |x x0 | <

n n
TEOREMA
Sia f C (x0 , x0 + ), con > 0. Se
k0 0, M > 0 : k k0
k!
|f (k) (x)| M , x (x0 , x0 + )
k
allora f è sviluppabile in serie di Taylor in x0 e il raggio di
convergenza di tale serie è almeno .
Dimostrazione
Dallespressione dello sviluppo di Taylor di f in x0 di ordine n con
resto nella forma di Lagrange e dallipotesi segue

1
|rn (x)| = |f (x) Tfn,x0 (x)| = (n+1)! f (n+1) (xn )(x x0 )n+1

n+1
M |xx
0|
ove xn è un punto compreso tra x0 e x. Pertanto, se si suppone

che |x x0 |/ < 1, si ha lim rn (x) = 0 e dunque la tesi.
n
Osserviamo che se M > 0 :

|f (k) (x)| M, x (x0 , x0 + )
allora f è sviluppabile in serie di Taylor. Infatti tenendo conto che
k!/ k e dunque che k0 : k k0 , k!/ k 1, lipotesi del
teorema precedente è senzaltro soddisfatta.
ESEMPI
Dimostriamo che
k
X x
ex = , x R.
k!
k=0
Osserviamo a tal scopo che e x C , f (k) (x) = e x e, fissato

un qualunque , si ha |f (k) (x)| = e x < e = M, x (, ).
Pertanto e x è sviluppabile in serie di Maclaurin e da
f (k) (0) = 1 segue la tesi. Pi`
u in generale, la funzione e x è
sviluppabile in serie di Taylor in ogni x0 R e risulta

X e x0
ex = (x x0 )k
k!
k=0
Ponendo nella serie esponenziale x 2 al posto di x, si ha

2
X x 2k
e x = (1)k
k!
k=0
Integrando termine a termine tale serie si ottiene una

rappresentazione per serie della funzione degli errori

2 X (1)k x 2k+1
Z x
2 2
erf x = e t dt =
0 k! 2k + 1
k=0
In maniera analoga alla serie esponenziale, si dimostra

X (1)k 2k+1
sin x = x , x R
(2k + 1)!
k=0

X (1)k
cos x = x 2k , x R
(2k)!
k=0
Dimostriamo che, per R \ N,

X k
(1 + x) = x , x (1, 1).
k
k=0

X k
Poniamo f (x) = x ; deriviamo termine a termine e
k
k=0
moltiplichiamo per (1 + x):

0
X k1
(1 + x)f (x) = (1 + x) k x
k
k=1

X k
X k
= (k + 1) x + k x
k +1 k
k=0 k=1

X
= (k + 1) +k xk
k +1 k
k=0

X k
= x = f (x)
k
k=0
Pertanto
f 0 (x) = (1 + x)1 f (x)
Poniamo
g (x) = (1 + x) f (x)
e osserviamo che
g 0 (x) = 0
x (1, 1). Dunque g (x) = c; pertanto
f (x) = c(1 + x)
e da f (0) = 1 segue c = 1.
Gli sviluppi di Maclaurin di uso pi`

u comune sono raccolti nelle
seguenti tabelle:
Funzione Sviluppo Insieme conv.
k
X x
exp(x) R
k!
k=0

1 X
xk (1, 1)
1x
k=0

X (1)k1
log(1 + x) xk (1, 1]
k
k=1

X k
(1 + x) x (1, 1)
k
k=0

X (1)k 2k+1
sin x x R
(2k + 1)!
k=0

X (1)k
cos x x 2k R
(2k)!
k=0

X (1)k
arctan x x 2k+1 [1, 1]
2k + 1
k=0

X x 2k+1
sinh x R
(2k + 1)!
k=0

X x 2k
cosh x R
(2k)!
k=0

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Serie di funzioni e di potenze

LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA II

Dipartimento di Matematica, Politecnico di Torino

Si dice che {fn }nn0 converge puntualmente in x, se la

Si definisce insieme di convergenza puntuale linsieme A X

Si definisce funzione limite la funzione

lim fn (x) = f (x), x A lim |fn (x)f (x)| = 0, x A

lim fn (x) = sin x, x R,

fn converge puntualmente a f (x) = sin x, A R

Per definizione di limite, si ha

Osserviamo che, ad esempio per 0 < x < 1

Si dice che {fn }nn0 converge uniformemente in A alla funzione

Per definizione di limite, si ha

lim fn (x) = sin x, x R

La successione converge uniformemente, poiche usando le formule

inoltre luguaglianza `e raggiunta, ad esempio, per x = 1/(2n).

Sia g : A R una funzione limitata su A; si definisce norma

Pertanto, nella definizione di convergenza uniforme possiamo

lim ||fn f ||,A = 0

0 |fn (x) f (x)| sup |fn (x) f (x)|.

Non vale il viceversa.

PROPOSIZIONE (criterio di convergenza uniforme)

|fn (x) f (x)| Mn , x A.

Allora {fn }nn0 converge uniformemente in A.

sup |fn (x) f (x)| Mn .

Tale proposizione `e stata applicata negli esempi precedenti

Propriet`a delle successioni uniformemente convergenti

per la successione di funzioni continue

NON `e continua su [0, 1].

Il precedente teorema pu` o essere utilizzato per escludere che la

TEOREMA (passaggio al limite sotto segno di integrale)

Il suddetto teorema non vale in generale per una successione di

mentre, ponendo (t) = te t , si ha

TEOREMA (passaggio al limite sotto segno di derivata)

Il suddetto teorema non vale in generale se nellipotesi b) la

mentre {fn0 } NON converge uniformemente essendo il suo limite

Il comportamento della serie dipende dal comportamento della

Si definisce insieme di convergenza puntuale linsieme A X

Si definisce somma della serie la funzione

La convergenza `e uniforme in [a, a], 0 < a < 1 poiche

1 x n+1 1 |x|n+1 an+1

In base a quanto dimostrato precedentemente, si ha:

convergenza assoluta = convergenza puntuale

Inoltre, valgono i seguenti teoremi:

TEOREMA (integrazione per serie)

Nelle ipotesi del teorema si dice che la serie `e integrabile termine

TEOREMA (derivazione per serie)

Per verificare in base alla definizione che la convergenza di una

lim sup |sn (x) s(x)| = 0

Sia x0 R e {ak }k0 una successione numerica. Si definisce serie

Il punto x0 si definisce centro della serie e i numeri ak , k 0,

Con il cambiamento x = x x0 `e sempre possibile ricondurre una

Una serie di potenze di centro x0 converge certamente in x0 ,

Le serie degli esempi hanno tutte centro x0 = 0. Linsieme di

Per lo studio delle serie di potenze ha unimportanza fondamentale

Per dimostrare la ii), supponiamo per assurdo che la serie converga

Questo risultato consente di dimostrare il seguente teorema.

i) la serie converge solo in x = 0;

ii) !R > 0 tale che la serie converge puntualmente e

iii) la serie converge puntualmente e assolutamente per ogni

Nei precedenti casi

Il teorema non fornisce informazioni sul comportamento della serie

La convergenza in uno dei due estremi assicura la convergenza

TEOREMA (di Abel)