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FUNZIONE :
Una relazione fra due insiemi A e B è una funzione se a ogni elemento di A si associa uno
e un solo elemento di B.
DOMINIO :
Dati due insieme A e B è l’insieme degli elementi A a cui è applicata la funzione.
FUNZIONE PARI :
Consideriamo D un sottoinsieme di R (insieme dei numeri reali) tale che se x appartiene a
D allora
-x appartiene a D. Una funzione y= f(x) si dice pari in D se f(-x) per qualunque x
appartenente a D.
FUNZIONE DISPARI :
Consideriamo D un sottoinsieme di R tale che se x appartiene a D anche -x appartiene a
D. Una funzione y=f(x) si dice dispari in D se f(-x) per qualunque x appartenente a D.
FUNZIONE CRESCENTE :
Una funzione y=f(x) di dominio D uguale e contenuto in R si dice crescente in senso
stretto di un intervallo I, sottoinsieme di D, se comunque scelti X1 e x2 appartenenti a I,
con x1<x2, allora f(x1)<f(x2).
FUNZIONE DECRESCENTE :
Una funzione y=f(x) di dominio D uguale e contenuto in R si dice decrescente in senso
stretto in un intervallo I, sottoinsieme di D, se comunque scelti X1 e X2 appartenenti a I,
con x1<x2 allora f(x1)>f(x2).
INTORNO CIRCOLARE :
Dato un numero reale x0e un numero reale positivo c, si chiama intorno circolare di x0 di
raggio C, l’intorno]x0-c ; x0+C[, in cui x0 è il punto medio.
FORME INDETERMINATE :
(infinito fratto infinito)
Data una funzione razionale fratta, con il numeratore di grado n e il denominatore di grado
m, abbiamo :
limite di f(x) per x che tende a +infinito o a -infinito =
+ o - infinito se n>m
a0 fratto b0 se n=m
0 se n<m
(0 fratto 0) se x0 si annulla sia il numeratore, sia il denominatore
dividiamo il numeratore e denominatore per (x-x0) usando la regola di Ruffini
se la funzione così ottenuta ha numeratore e denominatore che non tendono entrambi a 0
per x che tende a x0, non abbiamo più una forma indeterminata e possiamo calcolare il
limite, altrimenti ripetiamo il punto 1.
RAPPORTO INCREMENTALE
Data una funzione y=f(x), definita in un intervallo [a ;b], e due numeri reali c e c+h interni
all’intervallo, si chiama rapporto incrementale di f (relativo a c), il numero f(c+h)-f (c)
PUNTI STAZIONARI :
Data la funzione y=f(x) e un suo punto x=c, se f’(c)=0, allora x=c si dice punto stazionario
o punto a tangente orizzontale.
ASINTOTO :
Una retta è detta asintoto del grafico di una funzione se la distanza di un generico punto
del grafico da tale rette tende a zero quando l’ascissa o l’ordinata del punto tendono a
infinito.
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ASINTOTO ORIZZONTALE :
Data la funzione y=f(x), se si verifica una delle seguenti condizioni (o entrambe) :
limite per x che tende a infinito di f(x)=q o limite per x che tende a -infinito di f(x)=q allora la
retta di equazione y=q è un asintoto orizzontale.
ASINTOTO VERTICALE :
Data la funzione y=f(x), se si verifica una o più fra le seguenti condizioni :
limite per x che tende a c+ di f(x)=+infinito, limite per x che tende a c+ di f(x)=+ infinito,
limite per x che tende a c+ di f(x)= - infinito, allora la retta di equazione x=c è un asintoto
verticale.
ASINTOTO OBLIQUO :
Data la funzione y=f(x), se si ha :
limite per x che tende a infinito di f(x) = infinito,
e il grafico della funzione presenta un asintoto obliquo di equazione y=mx+q, con m
diverso da 0, allora m e q sono dati dai seguenti limiti :
m= limite per x che tende a infinito di q=limite per x che tende a infinito [f(x)-mx], con m
diverso da 0
f(x)
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x