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2) NON STRUTTURALI:
RNA polimerasi RNA-dipendente: catalizza il legame di un residuo nucleotidico al successivo
sullo stampo di una catena di RNA
Elicasi: rimozione della struttura secondaria del filamento stampo; rottura dei legami H della
doppia elica di RNA formatisi con la replicazione
Proteasi
Organizzazione genomica di PPV: P1 = proteina P1(permette il passaggio cell-to-cell); HC-Pro = helper component
(proteina multifunzione); P3 = proteina P3 (congiunge virione e cuticola dellapparato boccale di afide); Ci = Inclusioni
cilindriche (funzione ATPasica); Nia = Inclusioni nucleari a (attivit proteolitica); Nib = Inclusioni nucleari b (attivit
polimerasica); CP = proteina capsidica; 6K1,6K2 = proteine coinvolte nel processo di avvio della replicazione del genoma.
Nia e Nib sono rese inoperative se spostate dal citoplasma
ORF: open reading frame o DNA/RNA codificante, cio una parte di sequenza nucleotidica che non contiene un codone di
stop
Processo di patogenesi e rapporti
pianta-virus
I virus sono dipendenti dalla cellula ospite in termini energetici,
per il completamento della sintesi proteica e dei componenti di
membrana, perci sono attivi solo allinterno di una cellula
vivente
Il ciclo di patogenesi di un virus tipo si articola come segue:
Penetrazione nellospite
Replicazione
Traslocazione nella pianta
Evasione?
Penetrazione nella cellula ospite
VIRUS CHE
SFRUTTANO GLI
ENZIMI DELLA
CELLULA
Ciclo replicativo dei virus
ENZIMA
RNA polimerasi RNA-dipendente (RdRp) Trascrittasi inversa (RT)
ss RNA virus x
dsRNA virus x
dsDNA con gap x x
Fasi della sintesi virale in ss + RNA virus
Ingresso nella cellula vegetale
Le proteine accessorie
Movimento intercellulare:
1) attraverso i plasmodesmi come complesso acido nucleico+
proteina di movimento (MP)
Movimento intercellulare
2) In assenza di desmotuboli: come particella completa grazie alla formazione
di strutture tubulari
NECROSI floematiche
potato virus Y (PVY)
plum pox virus (PPV) o sharka
cucumber mosaic virus (CMV)
Tomato yellow leaf curl virus
(TYLCV)
citrus tristeza virus
(CTV)
Trasmissione dei virus
Fondamentale conoscerla per prevenire o attenuare i possibili
danni da virosi
Si distingue in :
embrionale di tipo diretto (tramite i tessuti della pianta) o
indiretto (tramite i tessuti riproduttivi)
B
1) STRATEGIA CAPSIDICA: un motivo della proteina capsidica si lega
direttamente al recettore del vettore
2) STRATEGIA DEL COMPONENTE DI TRASMISSIONE O HELPER COMPONENT (HC)
A) Mediazione di HC, proteina non strutturale codificata dal virus, nel creare un
ponte molecolare reversibile fra virus e insetto
B) La proteina di trasmissione codificata da una variante virale pu mediare
ladsorbimento di altre varianti del virus
VIRUS CIRCOLATIVO: TRASMISSIONE PERSISTENTE
Il virus attraversa lepitelio dellapparato
digerente, viene rilasciato nellemolinfa,
per poi attraversare le ghiandole salivari e
finire nel lume
TRASMISSIONE PROPAGATIVA: diversi organi
dellinsetto sono colonizzati dal virus (anche
sistema nervoso)
INSETTO: vettore o ospite alternativo?
NP SP PC PP
Localizzazione V Tessuti superficiali Tessuti superficiali, Floema
nella pianta (epidermide, floema
parenchimi esterni,
palizzata)
Vettori Afidi Afidi, pseudococcidi, Afidi, Afidi,
coccidi, aleurodidi, aleurodidi, tripidi,
cicaline cicaline cicaline,
piesmidi
Localizzazione V Extracellulare Ghiandole salivari
nel vettore Stiletti mascellari Canale alimentare
anteriore, faringe
Modalit di Punture di assaggio Ingestione succo Ingestione linfa,
acquisizione e cellulare, emissione emissione saliva
inoculazione rigurgito
Durata periodo Secondi, minuti Minuti, ore Ore, giorni
acquisizione
Durata periodo di Pochi secondi Minuti > 1ora Minuti,
inoculazione ore
Strategia di Capside/cuticola Capside/proteive virali Capside/plasmalemma
trasmissione mascellare; extracapsidiche/cuticola intestino medio o
capside/HC/cuticola intestino anteriore posteriore;
mascellare capide/ghiandole
salivari
Ritenzione Minuti, ore Ore, giorni Diversi Mesi,
infettivit giorni, tutta la
settimane vita
Periodo di latenza assente assente Ore, giorni Settimane
Specificit V- Bassa Moderata Elevata
vettore
Moltiplicazione No No No S
del V nel vettore
Trasmissione No No No Possibile
transovarica
Trasmissione per Possibile no no
seme
Trasmissione per acari
Trasmissione di tipo semi-persistente per opera di Eriophydae e
poche specie di Tetranychidae
Attivi soprattutto nelle fasi giovanili
odontoforo odontostilo
Parassiti dell'apparato radicale con tallo unicellulare e zoospore dotate di uno o due
flagelli (spostamenti attivi solo in acqua).
2) acquisizione in vivo: le particelle virali penetrano nel tallo del vettore mentre si
sviluppa nellospite infetto e le zoospore che si sviluppano nei tessuti di pianta infetta
sono anchesse infette (esempio di P. betae)
Alcuni virus aderiscono semplicemente alle pareti esterne delle spore (trasmissione
non persistente), mentre altri virus verrebbero inglobati nelle zoospore al momento
della loro formazione e poi rilasciati nel nuovo ospite (persistenza del virus nel fungo
molto lunga).