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INDICE :

1)Appuntamenti con l'innito

2)Un po' di storia

3)Perch parlare di calcolo innitesimale?

4)Area delle regione di piano delimitate da


contorni curvilinei
4.1)Esercizi svolti

5)Volumi solidi di rotazione


5.1)Esercizi svolti

6)Applicazione degli integrali


Realizzato interamente
dagli studenti della
classe VB.
APPUNTAMENTI CON L INFINITO INDICE

Il 1642 rappresent una svolta per il mondo


della scienza in generale ed in particolare, per
quello della matematica. Nei primi giorni di
quellanno, infatti, venne a mancare un grande
rivoluzionario, un pilastro per la scienza
moderna: Galileo Galilei. Nel giorno di Natale,
invece, nacque Isaac Newton, uomo
insostituibile nellambito della meccanica.
Questo contesto non da sottovalutare nello
studio dellinnito.
Le dicolt logiche nellarontare il problema
dellinnito sono sempre state numerose. Si era
visto che insiemi di numeri che possono
sembrare pi o meno grandi di altri, in realt,
non lo sono aatto. Galileo, ad esempio,
evidenzi lesistenza di una relazione uno ad
uno tra i numeri pari e tutti i numeri naturali
(solitamente si pensa che i pari siano la met di
tutti).

Isaac Newton present poi un nuovo metodo di


fare matematica, dando vita a quella che
comunemente nota come analisi matematica.
L i d e a e r a q u e l l a d i t r a t t a r e q u a n t i t
innitamente piccole come quantit concrete,
numeri eettivi, reali. Questa nuova teoria
doveva basarsi su un nuovo concetto, ovvero
quello di innitesimo, da qui due strade:

- la nascita degli innitesimi di Leibniz

- la formalizzazione dei numeri reali.


UN PO' DI STORIA INDICE

Newton o Leibniz, chi fu il padre del calcolo


innitesimale?

Tale questione sollev molte polemiche durante


il XVII secolo. Per innitesimo intendiamo una
quantit pi piccola in valore assoluto di
qualsiasi numero reale positivo, diversa per da
zero. Basti pensare alla velocit istantanea,
denita come valore limite del rapporto tra uno
spostamento molto piccolo e un intervallo di
tempo altrettanto piccolo.
Bisognava dunque superare questo ostacolo per
rendere universali le denizioni di derivata e
integrale.

Questo fu fatto da Cauchy e Weierstrass, i quali


basarono il calcolo innitesimale sul concetto di
limite.

Ta l e p ro c e s s o s t a t o p o s s i b i l e g ra z i e
allintroduzione di un nuovo insieme numerico
per cui si fosse certi che avesse senso parlare di
limite. Al contrario dei soli numeri razionali, di
fatti, tutte le successioni convergenti (quando il
limite esiste nito) devono far parte dellinsieme
di denizione: ecco la nascita dei numeri reali.

Grazie a questo percorso si potuto lavorare pi


liberamente con il concetto di innitesimo.
PERCHE PARLARE DI CALCOLO INFINITESIMALE?

INDICE

Correre.

Questo verbo presente nella vita di ognuno di


noi sin dalla pi tenera et chiunque rincorre o
viene rincorso, che sia per volont o per
necessit.

Ma fermiamoci per un attimo e chiediamoci:


come fare per calcolare la nostra velocit in un
determinato istante di tempo?
Immaginiamo per di rendere sempre pi
piccolo lintervallo [t1 t2] in cui studiamo la
variazione della nostra posizione s(t) nel tempo,
cos piccolo da far tendere listante nale a
quello iniziale tale processo detto limite, e in
linguaggio matematico si scrive:

Il rapporto dove s(t) una funzione continua e t1


un punto appartenente al dominio della
funzione stessa, detto rapporto incrementale.
Se questo limite esiste nito, allora il valore
limite detto derivata di s(t) in t1.
Il concetto di derivata alla base del calcolo
innitesimale e possiede anche un signicato
geometrico. Infatti, se disegniamo il graco della
traiettoria percorsa nel piano, e consideriamo la
retta passante per i punti (t1 s(t1)) e (t s(t)), man
mano che t si avvicina a t1 la retta varia sempre
pi la propria inclinazione, no a quando diviene
la tangente nel punto (t1 s(t1)). La derivabilit
locale, ovvero si verica solo nelle vicinanze di
alcuni punti del dominio. Questo ci permette di
lavorare con intervalli molto piccoli attorno ad
un punto (detti intorni) che sono sicuramente
non vuoti.

Fin dal III secolo a.C. con Archimede ci si era


posto il problema di determinare larea della
parte di piano compresa tra il graco di una
curva e lasse delle ascisse, problema opposto
rispetto a quello di determinare la retta tangente
ad una curva in un punto.

Il valore dellarea compresa tra il graco della


funzione f(x) e un segmento (a b) sullasse delle
ascisse dato dallintegrale di f tra a e b:
Apparentemente questa de nozione non lega in
alcun modo la derivata e lintegrale; questi due
concetti sono legati da un Teorema detto
Teorema fondamentale del calcolo integrale, il
quale ci consente di dire che derivazione e
integrazione sono uno il processo inverso
dell'altro.

Anche per il caso dellintegrale e della derivata,


lassenza di un insieme numerico adatto non
permetteva una denizione ben strutturata. Si
pensi che esistono funzioni con valori razionali
che non sono integrabili.
AREA DELLE REGIONI DI PIANO DELIMITATE DA
CONTORNI CURVILINEI

INDICE

1 caso:

Data una funzione f (x) continua in un intervallo


chiuso e limitato [a,b], se f assume valori positivi
in tutto [a,b], ossia se f (x) 0 x [a, b] , larea
della regione di piano delimitata dalla curva di
equazione y = f (x) , dallasse delle ascisse e dalle
rette x = a e x = b :

b
Area = f (x) dx se f (x) 0 x [a, b]
a
2 caso:

Data una funzione f (x) continua in un intervallo


chiuso e limitato [a,b], se f assume valori negativi
in tutto [a,b], ossia se f (x) 0 x [a, b] , larea
del trapezoide delimitata dalla curva della
funzione, dallasse delle ascisse e dalle rette x = a
e x = b :

b
Area = f (x) dx se f (x) 0 x [a, b]
a
3 caso:

Per calcolare larea della regione di piano di


funzioni che si trovano in parte nel semipiano
positivo delle y e in parte nel semipiano negativo
,occorre dividere le due regioni di piano e
calcolare gli integrali negli intervalli dove la
funzione ha segno (positivo o negativo), tenendo
presente che lintegrale di una funzione negativa
va preceduto dal segno meno.

b c
Area = f (x) dx f (x) dx
a b
4 caso:

Per calcolare larea delle regione di piano


delimitata da pi curve e lasse x occorre
applicare le propriet dellintegrale.

Cio lintegrale della somma uguale alla


somma degli integrali.

b c d
Area = f (x) dx + g(x) dx + h(x) dx
a b c
5 caso:

Per calcolare larea della supercie delimitata


da due funzioni, f (x) e g(x) , che soddisfano
sempre f (x) g(x) x [a, b] , possiamo
utilizzare la seguente formula:

b
Area = [f (x) g(x)] dx
a
ESERCIZI SVOLTI INDICE

1) Calcolare larea della regione di piano


delimitata dalla parabola e lasse x

y = x^2 1 Parabola con concavit verso lalto.

V( b ;b^2+4ac)
V(0; 1)
Per individuare gli estremi dellintervallo occorre
determinare le intersezioni della parabola con
lasse x, quindi risolvere il sistema tra la parabola
e lequazione dellasse x che y =0.

2) Calcolare larea della regione di piano


delimitato dalla curva e lasse X nellintervallo
[0 ; 3]

y = x^2 1 Parabola con concavit verso


lalto. [0 ; 3]
3) Calcolare larea della regione di piano
delimitato dalla curva e lasse X nellintervallo
[-1 ; - 12 ]

y = 4x Iperbole Equilatera riferita ai propri


asintoti
4) Calcolare larea della regione di piano
delimitato dalla curva e lasse X nellintervallo
[0 ; 2]

y=x >y^2=x

Si tratta di un ramo di parabola in quanto


dobbiamo disegnare soltanto la porzione situata
nel semipiano negativo delle ordinate.
5) Calcola larea della regione di piano delimitato
dalla curva e lasse x nellintervallo [-1 ;1]

y = x^3

Considerando che x^3 dispari e ha graco


simmetrico rispetto allorigine degli assi
cartesiani . Le aree delle regioni ABO e ODC sono
uguali.
Calcolare lintegrale denito esteso da -1 a 1
ERRATO in quanto:

Infatti bisogna considerare che la funzione in


parte negativa e in parte positiva, procedendo
cos:
6) Calcolare l'area compresa tra le funzioni
f(x) = 4 x^2 e g(x) = 2 x

Come possibile notare f(x) rappresenta una


parabola e g(x) una retta.
La parabola ha lasse di simmetria parallelo
allasse delle ordinate ed ha vertice

La sua concavit rivolta verso il basso dato che


il coeciente a negativo.
La retta invece interseca lasse delle ordinate nel
punto (0;2).

Per trovare quelli che sono i punti comuni tra le


2 funzioni date, occorre mettere a sistema le
funzioni e successivamente risolverlo.

Se si risolve il sistema andando a sostituire la y,


si ha :
2x = 4x^2 x^2x2=0 (x2)(x+1)
Lequazione ha come soluzioni x1 = 2 e x2 = 1 .
Queste soluzioni corrispondono anche ai 2 punti
in cui la retta interseca la parabola.

Per calcolare l'area della regione di piano


delimitata dalle due funzioni occorre calcolare
l'integrale denito tra -1 e 2 della dierenza tra
la parabola superiore 4 x^2 e la retta 2 x .

Larea tra le due funzioni f(x) = 4x^2 e g(x) = 2x


vale 4,5
7) Calcolare l'area della regione di piano
compresa fra la parabola: y = x^2 - 4 e la retta:
y = 5.

Per prima cosa procediamo con la


rappresentazione graca del contesto che ci
stato sottoposto.

Larea da calcolare quella evidenziata in verde


nella seguente immagine:
Per individuare il valore dell'area al di sotto
dell'asse x (parte negativa) sar suciente fare
l'integrale della parabola da -2 a 2 per poi
cambiarlo di segno.

Per individuare il valore dell'area al di sopra


dell'asse delle x, prima faremo l'integrale da -3 a
3 della retta e poi toglieremo l'area compresa fra
la parabola e l'asse x da -3 a -2 e anche da 2 a 3.
Ecco allora il calcolo che devo arontare per
calcolare larea:

Integro

Quindi l'area vale 36 unit quadrate del piano.


VOLUMI SOLIDI DI ROTAZIONE INDICE

Il volume di un solido di rotazione ottenuto


ruotando funzioni attorno ad uno degli assi
cartesiani si calcola utilizzando gli integrali
deniti .
Supponiamo di avere una funzione f(x)
continua in un intervallo e di di farla ruotare
attorno all'asse x . Quello che si ottiene un
solido di rotazione.
Il volume del solido generato dalla rotazione
della funzione f(X) intorno allasse x all'interno
dellintervallo [a,b] uguale a

Nel caso fossimo interessati al volume di un


solido formato ruotando intorno alla sse x la
parte di piano limitata dal graco di due funzioni
continue e aventi lo stesso segno in un intervallo
[a,b] come mostrato in gura:
Allora dovremmo utilizzare la seguente formula:

Nel caso in cui la funzione f(x) ruoti invece


intorno all asse y:

Il volume del solido generato dalla rotazione


della funzione f (x) intorno allasse y all'interno
dellintervallo [a,b] uguale a :
ESERCIZI SVOLTI INDICE

1) Calcolare il volume V del solido ottenuto dalla


rotazione completa della regione del piano dal
graco della seguente funzione attorno allasse
delle ascisse.

La funzione in esame continua nellintervallo


[0,1] ed il suo graco un tratto di parabola
convessa con estremi il vertice (0,1) e il punto
(1,2).
Il volume del solido generato dalla rotazione
completa attorno allasse x del trapezio di f(x)
sullintervallo [0,1] dato da:

sviluppiamo il quadrato del binomio e


procediamo
2) Calcolare il volume V del solido ottenuto dalla
rotazione completa della regione del piano
attorno allasse delle ordinate delimitata dalla
parabola y = x^2 , dallasse y e dalla retta y=4.

Poich la rotazione avviene attorno allasse y,


anche lintegrazione andr eettuata rispetto
ad y.
Anzitutto, esplicitiamo lequazione y= x^2
rispetto a y:

Il solido di cui vogliamo calcolare il volume si


ottiene considerando il trapezoide limitato
dallarco di parabola di equazione x= y e
dallasse y nellintervallo [0,4] e facendolo
ruotare intorno allasse y.
Pertanto il suo volume sar:
APPLICAZIONE DEGLI INTEGRALI INDICE

Metodo della Trasformata di Laplace

Per lapplicazione della trasformata di Laplace ai


circuiti, si supporr:
s= +j
La trasformata di Laplace denita attraverso
loperatore di integrazione, per mezzo del quale
lintegrale e la derivata nel dominio del tempo
diventano rispettivamente una moltiplicazione e
una divisione nel dominio di Laplace.
In matematica e in particolare nell'analisi
funzionale la Trasformata di Laplace di una
funzione f (t ), denita per tutti i numeri reali t
0, la funzione F (s ) cos denita:
LADSL
Per l'installazione dell'Adsl non bisogna cambiare i
cavi telefonici o usare una seconda linea ma si
pu restare sempre connessi senza scatti al
minuto e senza tenere il telefono occupato
mentre si naviga.
Il segreto di questa tecnologia interessante:
l'Adsl sfrutta la banda di frequenze inutilizzata
della linea telefonica di casa. Una normale
conversazione tra due persone viene convertita in
un segnale che viaggia su frequenze da 0,3 kHz a
3,4 kHz.
Tuttavia, i cavi di rame dove passa il segnale
vocale possono trasmettere segnali su un
intervallo di frequenze di gran lunga superiore. Il
segnale digitale della Rete, sopra i 4 kHz, pu
quindi viaggiare contemporaneamente a quello
vocale sugli stessi li del telefono. La banda
utilizzata per la trasmissione dati viene a sua
volta suddivisa in due parti non uguali (ecco
spiegato il signicato del termine Adsl, linea di
abbonamento digitale asimmetrica): una parte
pi piccola riservata all'upload dei dati e una
pi grande dedicata al download.
Per evitare fastidiosi fruscii e disturbi
necessario che i segnali di voce ed internet che
arrivano nelle case siano distinti tra loro. Questo
compito spetta ai ltri ADSL (o splitter) che si
applicano alla presa del telefono e servono a
separare le informazioni utili da quelle non
desiderate prima dell'analisi del segnale. Filtrare
un segnale consiste fondamentalmente nel
permettere il passaggio di alcune frequenze e
nel bloccarne altre. I valori dei componenti
elettronici del ltro sono calcolati in base alle
frequenze che occorre lasciar passare e a quelle
che invece occorre ltrare. Qui interviene la
trasformata di Laplace che, come abbiamo visto
nell'esplorazione sui circuiti elettronici,
semplica notevolmente i calcoli.
FONTI
Link:
http://web.math.uni.it/users/zecca/Sci-Forma/
Funzioni-7.pdf http://www.oilproject.org/lezione/
calcolo-integrali-area-sottesa-curva-funzione-
graco-rette-a sse-ascisse-equazioni-7599.html
http://www.oilproject.org/lezione/come-
calcolare-integrale-denito-di-funzione-
matematica-9 688.html
Libro: ZANICHELLI 5 - Corso base verde di
matematica

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