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Le forze intermolecolari sono forze che si instaurano tra le molecole e sono decisive nel determinarne le
proprietchimicofisiche
Due atomi diversi legati covalentemente, a causa della loro differente capacit di
attrarre gli elettroni, presentano una distribuzione asimmetrica della nuvola
elettronica che produce due poli aventi carica opposta (dipolo). In questo tipo di
legame definito covalente polare, il grado di polarit correlato allelettronegativit,
definita come la tendenza di un atomo ad attrarre a se gli elettroni di legame.
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http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1910/waalsbio.html
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Lorigine dell interazione dipolo-dipolo indotto dovuta a fatto che quando una
molecola apolare (o a un atomo) viene immersa in un campo elettrico la nuvola
elettronica carica negativamente viene deformata ed attratta dal polo positivo mentre
il nucleo dell'atomo carico positivamente viene attratto dal polo negativo. La
separazione di carica indotta dal campo elettrico esterno porta alla formazione nella
molecola di un dipolo temporaneo (dipolo indotto). Lintensit del momento dipolare
dipende dallintensit del campo elettrico E secondo la relazione:
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Nel sistema internazionale espressa in J/K, le stesse unit di misura dell'entropia e della capacit
termica.Ilsuovalore:kb=1,3806488.1023JK1
3 , ,
4 , , 4
Questa relazione si scrive solitamente nella forma del potenziale di Lennard-Jones (fig.
7):
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Il primo () ha le dimensioni di una lunghezza
ed la distanza alla quale il potenziale si
annulla. Il secondo () ha le dimensioni di
un'energia e rappresenta la profondit della
buca di potenziale e dunque, lenergia di
interazione intermolecolare.
Le forze di London sono sempre presenti in tutti
i tipi di atomi e molecole e, nella maggior parte
dei casi, costituiscono la componente
Figura 7 - Andamento dellenergia prevalente delle forze di van der Waals anche in
potenziale E in funzione della distanza r molecole polari. Le interazioni dipolo-dipolo
iniziano ad essere significative rispetto alle
forze di London quando le
molecole sono di piccole
dimensioni (poco
polarizzabili) e presentano
un momento di dipolo
superiore ad 1 D (per
esempio lacqua e
lammoniaca). Le forze di
Debye risultano invece per
lo pi trascurabili. In
tabella 3 vengono riportati
i contributi delle forze di
van der Walls per molecole
gassose calcolate per una
Tabella 3 Contributi delle varie componenti delle forze di van der distanza di 0,3 nm.
Waals per atomi e molecole con diverso momento dipolare e diversa
polarizzabilit
Nel 2013 i fisici
dell'Universit Paris-Sud e dell'Universit di Lille hanno effettuato per la prima volta
una misurazione diretta delle forze di van der Waals3. Il risultato stato ottenuto
grazie ad atomi di rubidio portati in uno stato altamente eccitato, ovvero trasformati
nei cosiddetti atomi di Rydberg, cio atomi che hanno un elettrone in uno stato
altamente eccitato e che dunque sono di dimensioni molto pi grandi degli atomi
normali. Questa caratteristica conferisce agli atomi di Rydberg propriet
elettromagnetiche particolari, che permettono loro di trasferire lenergia acquisita a un
altro atomo di Rydberg, in modo simile alla trasmissione che avviene tra radio-
trasmittenti. Ci significa che essi hanno un momento di dipolo istantaneo molto
grande e quindi in grado di esibire una forza di van der Waals molto forte su distanze
relativamente grandi.
Questi atomi possono quindi manifestare forti interazioni di van der Waals a distanze
relativamente lunghe. In particolare, i ricercatori hanno posizionato in una trappola
ottica formata da due raggi laser due atomi di rubidio, mantenendoli a una distanza di
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DirectMeasurementofthevanderWaalsInteractionbetweenTwoRydbergAtomsPhys.Rev.Lett.110,263201
(2013)
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pochi micrometri l'uno dall'altro, per poi metterli in oscillazione con un terzo raggio
laser ad una particolare frequenza (fig.8).
Misurando queste oscillazioni i ricercatori
sono stati in grado di calcolare la forza di
van der Waals tra i due atomi. Aggiustando
i fasci laser della trappola ottica, i fisici
hanno potuto spostare a piacere i due atomi
e procedere alla misurazione delle forze di
van der Waals fra di essi. Cambiando la
distanza r tra i due atomi, la forza variava
come 1/r6, esattamente come aspettato per
le interazioni di van der Waals.
Figura 8 I due atomi di Ru sono intrappolati nei
fuochi di due raggi laser separati da una distanza Uninterazione dipolo-dipolo particolarmente
R e messi in oscillazione da un terzo raggio laser
importante quella chiamata legame
idrogeno. Quando un atomo di idrogeno legato con legame covalente ad un
elemento di elevata elettronegativit (Azoto, Ossigeno e Fluoro) si genera un dipolo,
in cui lidrogeno la parte positiva, che in grado di legare, con una interazione
essenzialmente elettrostatica, un altro atomo molto elettronegativo di unaltra
molecola. Per le su piccole dimensioni, sullatomo di idrogeno si crea unalta densit di
carica e quindi esso interagisce fortemente con quella parte di unaltra molecola in cui
sono localizzate le coppie di non legame. Atomi di dimensioni maggiori non danno
luogo a legami di questo tipo a causa delle azioni di schermo degli elettroni presenti
nei livelli sottostanti. Latomo di idrogeno di una molecola pu interagire solo con un
altro atomo fortemente elettronegativo.
Ci dovuto la fatto che il piccolo atomo
di idrogeno si trova stretto tra due atomi
Figura 9 - A e B rappresentano gli atomi O, N, o F; elettronegativi di dimensioni maggiori e
AH una molecola o parte di una molecola; B
parte di unaltra molecola. La linea tratteggiata questo non permette ad un terzo atomo
rappresenta il legame a idrogeno di avvicinarsi abbastanza per interagire
elettrostaticamente.
Il legame idrogeno viene rappresentato con una breve linea tratteggiata (fig.9) che
unisce l'idrogeno di una molecola con l'elemento elettronegativo di un'altra. Il valore
dellenergia di legame dellordine delle 10-50 kJ mol-1, mentre la distanza A B in
genere minore di 320 pm e presenta un carattere fortemente direzionale, con i tre
atomi disposti su una linea retta con deviazioni al massimo di 15.
N 1s2 2s2 2p3 Il valore dellelettronegativit degli atomi che si legano
allidrogeno non pu, da sola, giustificare la formazione
O 1s2 2s2 2p4
dei legami idrogeno. Ad esempio nel HCl non si forma
F 1s2 2s2 2p5
un legame idrogeno, nonostante il cloro presenti una
Cl 1s2 2s2 2p6 3s2 3p5 elettronegativit superiore a quella dellazoto. La
Tabella 4 Configurazioni
ragione risiede nella configurazione elettronica degli
elettroniche degli atomi pi atomi. Come si vede in tabella 3, la coppie di elettroni
elettronegativi
di non legame dellazoto, fluoro e ossigeno, che danno
luogo alla formazione dei legami idrogeno si trovano tutto negli orbitali 2p, mentre per
il cloro negli orbitali 3p. Poich gli orbitali 3p sono pi grandi di quelli 2p, questo
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Figura 14 Strutture secondarie delle Figura 15 - Rappresentazione della struttura del DNA. a)
proteine. A) a-elica b) b-elica Doppia elica. b) Accoppiamento dei filamenti mediante
coppie di basi complementari. c) Legami idrogeno tra basi
complementari
lazoto o lossigeno di una base nucleotidica presente sullaltra catena.
Nel 2013 un gruppo di ricercatori del National Centre for Nanoscience and Technology
(Cina) 4 riuscito a catturare la formazione del legame idrogeno tra molecole di 8-
idrossichinolina, tramite lausilio del Microscopio a Forza Atomica (AFM) che permette
di vedere dettagli di dimensione nanometriche. La scelta delle molecole di 8-
idrossichinolina dovuta al fatto che queste sono piane ma i suoi legami idrogeno
sono fuori dal piano e quindi pi facili da visualizzare (fig. 16).
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http://www.sciencemag.org/content/342/6158/611
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