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dicembre 2013
LA RIQUALIFICAZIONE DELLE
VECCHIE CENTRALI TERMICHE
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
PUBBLICIT 70% - FILIALE DI NOVARA
45 Sommario
dicembre 2013
LA RIQUALIFICAZIONE DELLE
VECCHIE CENTRALI TERMICHE 3 LA RIQUALIFICAZIONE DELLE VECCHIE
CENTRALI TERMICHE
4 CALDAIE TRADIZIONALI
- CALDAIE IN GHISA
- CALDAIE IN ACCIAIO
Negli ultimi numeri di Idraulica abbiamo visto La trattazione suddivisa in due parti:
come possibile trasformare le vecchie reti di nella prima esamineremo aspetti che riguardano la
distribuzione, realizzate per funzionare a porta- produzione del calore, nonch la regolazione e l'in-
ta costante, in reti che funzionano a portata va- vio del fluido vettore ai corpi scaldanti;
riabile. nella seconda considereremo invece problemi re-
Nelle pagine che seguono, cercheremo di com- lativi al trattamento dell'acqua: problemi con-
pletare il discorso di ristrutturazione dei vecchi nessi soprattutto all'uso di nuovi componenti. In
impianti, considerando come possibile trasfor- merito va ben considerato che ignorare o sottova-
mare le vecchie CT (centrali termiche) che lutare questi problemi pu compromettere gra-
funzionavano a portata costante in CT in grado vemente il corretto funzionamento degli impian-
di servire impianti a portata variabile. ti sia nuovi che ristrutturati.
Fonte: M. Coniglio
3
e intermedi. Il numero di questi ultimi varia in re-
CALDAIE TRADIZIONALI lazione alla potenzialit termica della caldaia.
Gli elementi (ottenuti per fusione e finiti con sab-
Erano realizzate in ghisa o in acciaio. Le pi biatura e sbavatura) sono realizzati con forme che
vecchie sono generalmente in ghisa. consentono di realizzare sia le camere di combu-
Pur avendo una resa termica assai inferiore a quella stione sia i condotti dei gas di combustione.
delle nuove caldaie, servono ancora un conside- In relazione al tipo di materiale utilizzato, gli ele-
revole numero di vecchi impianti. menti possono essere in ghisa normale (in genere
collaudati a 46 atm) oppure in ghisa sferoidale
CALDAIE IN GHISA (in genere collaudati a 1018 atm).
Le caldaie in ghisa, rispetto a quelle in acciaio, so-
Sono costituite da diversi elementi componibili no meno esposte alle corrosioni. Inoltre la compo-
assemblati fra loro con appositi nipples e tiranti nibilit degli elementi facilita la loro messa in ope-
di fissaggio. ra in locali con porte o griglie di accesso alla CT di
Gli elementi sono di tre tipi: di testata, d'estremit limitate dimensioni.
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CALDAIE IN ACCIAIO Le caldaie in acciaio, rispetto a quelle in ghisa, of-
frono i seguenti vantaggi: (1) minor peso, il che
Sono realizzate saldando fra loro lamiere, tubi e consente spostamenti pi agevoli; (2) volumi pi
profilati in acciaio. cos possibile realizzare fa- contenuti, cosa che rende possibile o pi facile la
cilmente le geometrie richieste senza dover ricorre- loro installazione in locali con dimensioni ridotte; (3)
re ad apposite fusioni, che in genere comportano minor inerzia termica e quindi messa a regime in
costi di realizzazione ben pi elevati. tempi pi brevi; (4) minor pericoli di rotture per shock
Con le caldaie in acciaio possibile inoltre realiz- termici.
zare percorsi dei fumi perfettamente stagni, il
che consente di ottenere una combustione di tipo
pressurizzato: cio una combustione con resa ter-
mica sensibilmente superiore a quella ottenibile
con una combustione di tipo atmosferico.
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Shock termici
LIMITI FUNZIONALI
DELLE CALDAIE TRADIZIONALI Sono causati da forti e improvvise variazioni di
temperatura.
Nel caso delle caldaie si manifestano quando si
Le caldaie tradizionali non erano (e naturalmente hanno forti differenze di temperatura fra il flui-
non sono) in grado di funzionare correttamente do interno della caldaia e quello di ritorno.
n con portate n con temperature di ritorno Questi shock (cio colpi, il termine inglese) pos-
troppo basse. sono portare a rottura i materiali con cui sono
costruite le caldaie tradizionali. Le pi esposte a tale
pericolo sono le caldaie in ghisa, tuttavia anche
quelle in acciaio non ne sono immuni.
TEMPERATURE DI RITORNO IN CALDAIA
Gli shock termici sono assai pericolosi soprattutto
TROPPO BASSE
per due motivi: (1) provocano gravi danni in
tempi brevissimi, (2) non sono facili da impedi-
re nelle fasi di avvio e riavvio degli impianti: cio,
nelle fasi in cui lacqua fredda dei tubi e dei corpi
scaldanti si immette direttamente nelle caldaie
mantenute ad elevata temperatura.
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NOTE E CONSIDERAZIONI Di seguito considereremo, in relazione al tipo di
regolazione adottata, quali erano le soluzioni e gli
Nel disegno sotto riportato sono evidenziati i prin- accorgimenti adottati per impedire temperature
cipali danni ed inconvenienti a cui sono esposte le di ritorno e portate troppo basse.
caldaie tradizionali che funzionano con temperature Vedremo, poi, come tali soluzioni possono essere
di ritorno e portate troppo basse. adattate alle esigenze di un sistema distributivo
Per semplicit, il disegno riferito ad una caldaia trasformato da portata costante a portata variabile,
in acciaio, ma generalizzabile anche alle caldaie sia mantenendo in funzione le caldaie tradizionali
in ghisa. sia sostituendole con caldaie a condensazione.
EVITARE:
TEMPERATURE DI RITORNO
E PORTATE TROPPO BASSE
Possibili rotture per surriscaldamenti Possibili rotture per shock termico nelle zone vicine
locali dovuti a portate troppo basse. allimmissione dellacqua di ritorno
Caldaie tradizionali
Anomalie di funzionamento e possibili danni connessi alluso di circuiti idraulici non adeguati
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Valvola chiusa
IMPIANTI REGOLATI CON
VALVOLA MISCELATRICE A QUATTRO VIE
Valvola aperta
Circolazione
naturale
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Esempio 1 Esempio 2
Centrale termica a 1 partenza Centrale termica a 2 partenze
Interventi previsti: Interventi previsti:
Sostituzione della pompa esistente con una nuova Sostituzione delle pompe esistenti con nuove pompe
pompa ad alta efficienza energetica. ad alta efficienza energetica.
Installazione di una nuova pompa ad alta efficienza Installazione di una nuova pompa ad alta efficienza
energetica sulla mandata del circuito caldaia e a monte energetica sulla mandata del circuito caldaia e a monte
della valvola a 4 vie. Serve ad evitare con maggior della valvola a 4 vie. Serve ad evitare con maggior
certezza (rispetto al caso considerato) temperature di certezza (rispetto al caso considerato) temperature di
ritorno e portate in caldaia troppo basse. ritorno e portate in caldaia troppo basse.
Nota: Luso di pompe ad alta efficienza energetica Nota: Luso di pompe ad alta efficienza energetica
serve a far funzionare correttamente limpianto e a ridurre serve a far funzionare correttamente limpianto e a ridurre
sensibilmente i costi di gestione. Il principale limite di sensibilmente i costi di gestione. Il principale limite di
questa soluzione risiede nel fatto che con le caldaie questa soluzione risiede nel fatto che con le caldaie
tradizionali non possibile ottenere i benefici (maggior tradizionali non possibile ottenere i benefici (maggior
resa termica) ottenibili con le caldaie a condensazione. resa termica) ottenibili con le caldaie a condensazione.
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NOTE ED OSSERVAZIONI
IMPIANTI REGOLATI CON
VALVOLA MISCELATRICE A TRE VIE
Le valvole a 3 vie possono far funzionare le cal-
daie sia con ritorni troppo freddi sia con portate
insufficienti. Per evitare tali pericoli erano gene-
Modalit di funzionamento della valvola:
ralmente adottate due soluzioni:
La prima prevedeva (fra la mandata e il ritorno del
Valvola aperta
circuito caldaia) un by-pass con pompa (detta di
anticondensa) asservita ad un termostato di mi-
nima. La pompa funzionava solo quando la tempe-
ratura di ritorno in caldaia era inferiore al valore di
taratura del termostato.
T
La valvola lavora in deviazione.
Tutta l'acqua in uscita dalla caldaia inviata diret-
tamente ai corpi scaldanti. Pompa anticondensa asservita
ad un termostato di minima
Valvola a carico parziale
Valvola chiusa
NO circolazione
circuito caldaia
La valvola lavora in deviazione. In tal modo era possibile garantire alle caldaie le
Lacqua pu circolare solo nel circuito dei corpi giuste condizioni di lavoro anche in fase di avvio
scaldanti. dellimpianto o dopo un arresto notturno.
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Gli esempi di seguito riportati riguardano riquali- Esempio 4
ficazioni (con trasformazione dellimpianto da por- Centrale termica a 2 partenze
tata costante a variabile) di vecchie CT da effettu- Interventi previsti:
arsi senza sostituire le caldaie tradizionali e sen-
Sostituzione delle due pompe che servono i due cir-
za modificare le regolazioni con valvole a 3 vie.
cuiti dellimpianto con pompe ad alta efficienza
Esempio 3 energetica.
Centrale termica a 1 partenza Sostituzione della pompa anticondensa con una
nuova pompa ad alta efficienza energetica
Interventi previsti:
Nota: Luso di pompe ad alta efficienza energetica serve a
Sostituzione della pompa che serve limpianto con una far funzionare correttamente limpianto e a ridurre
nuova pompa ad alta efficienza energetica. sensibilmente i costi di gestione.
Sostituzione della pompa anticondensa con una nuova
pompa ad alta efficienza energetica.
Nota: Luso di pompe ad alta efficienza energetica serve a
far funzionare correttamente limpianto e a ridurre
sensibilmente i costi di gestione.
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Pertanto con queste caldaie si possono servire
CALDAIE A CONDENSAZIONE
direttamente anche gli impianti a portata variabile.
CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI
Sono realizzate con geometrie apposite, in gra- La temperatura del fluido pu essere gestita da
do di attivare una circolazione interna di tipo una centralina climatica. La portata in circolazione
naturale sufficiente a smaltire il calore prodotto solo quella che viene fornita dalle pompe delle
dal bruciatore. caldaiette attivate.
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CALDAIE A MODULI TERMICI Tale pompa deve essere scelta e regolata in mo-
CON POMPE INTERNE do da evitare che il circuito della caldaia (bypas-
sando, attraverso il separatore idraulico, lacqua di
Funzionano in modo analogo a quanto considerato mandata nel ritorno) possa lavorare con valori
per le caldaiette collegate in cascata. delle portate e delle temperature di ritorno
troppo elevati, e quindi possa lavorare in condi-
zioni che vanificano, o diminuiscono sensibilmente,
i benefici ottenibili con la condensazione dei fumi.
A tal fine possibile ricorrere alluso di una pom-
pa a velocit variabile asservita ad un regolato-
re di tipo differenziale a cui affidato il compito
di variare il numero di giri della pompa in modo da
mantenere costante (e uguale a circa 2-3C) la dif-
ferenza di temperatura fra la mandata del circuito
caldaia e la mandata del circuito impianto (ved. re-
lativo disegno e riquadro sotto riportati).
Con la pompa cos regolata (e naturalmente a pa-
Caldaia a moduli termici con pompe interne ri calore scambiato) il circuito caldaia lavora con
un salto termico (DT) leggermente superiore a
quello del circuito impianto. Di conseguenza la
Rispetto alle caldaiette, possono tuttavia garantire portata del circuito caldaia risulta leggermente in-
soluzioni molto compatte anche quando sono feriore a quella dell'impianto.
richieste potenze termiche elevate. Pertanto il fluido che pu essere inviato alla
caldaia attraverso il separatore idraulico solo
quello che ritorna dall'impianto, cio solo quello
CALDAIE A MODULI TERMICI che si trova alla minor temperatura possibile.
SENZA POMPE AUTONOME INTERNE
TCOST
TAC TAI
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VECCHI IMPIANTI A 4 VIE RISTRUTTURATI Esempio 6
CON CALDAIE A CONDENSAZIONE Centrale termica a 2 partenze
Si considerano 2 casi (ved. disegni sotto riportati):
Esempio 5
caso 1 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a
Centrale termica a 1 partenza
condensazione (tipo a portata nulla). No modifiche alla
Si considerano 2 casi (ved. disegni sotto riportati): regolazione esistente.
caso 1 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a Interventi previsti (ved. disegni pagina a lato):
condensazione (tipo a portata nulla). No modifiche alla
Sostituzione delle pompe che servono limpianto con
regolazione esistente.
nuove pompe ad alta efficienza energetica.
Interventi previsti (ved. disegni sotto riportati):
caso 2 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a
Sostituzione della pompa che serve limpianto con
condensazione (tipo a moduli termici senza pompe
una nuova pompa ad alta efficienza energetica.
interne) e con nuova regolazione.
caso 2 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a Interventi previsti:
condensazione (tipo a moduli termici con pompe inter-
Sostituzione delle pompe che servono limpianto con
ne) e con nuova regolazione.
nuove pompe ad alta efficienza energetica.
Interventi previsti:
Adozione pompa circuito caldaia ad alta efficienza
Eliminazione valvola a 4 vie. energetica asservita ad un regolatore differenziale di
Sostituzione della pompa che serve limpianto con temperatura (ved. pag. 13).
una nuova pompa ad alta efficienza energetica. Nota: Il caso 1 ha minor costo rispetto al caso 2, ma non
Nota: Il caso 1 ha minor costo rispetto al caso 2, ma non consente di ottimizzare la resa dellimpianto in quanto (a
consente di ottimizzare la resa dellimpianto in quanto (a differenza del caso 2) la caldaia deve produrre acqua ad
differenza del caso 2) la caldaia deve produrre acqua ad elevata temperatura.
elevata temperatura.
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VECCHI IMPIANTI A 3 VIE RISTRUTTURATI Esempio 8
CON CALDAIE A CONDENSAZIONE Centrale termica a 2 partenze
Si considerano 2 casi (ved. disegni pagina a lato):
Esempio 7
caso 1 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a
Centrale termica a 1 partenza
condensazione (tipo a portata nulla). No modifiche alla
Si considerano 2 casi (ved. disegni sotto riportati): regolazione esistente.
caso 1 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a Interventi previsti (ved. disegni pagina a lato):
condensazione (tipo a portata nulla). No modifiche alla
Eliminazione pompa anticondensa e sonda di minima.
regolazione esistente.
Sostituzione delle pompe che servono limpianto con
Interventi previsti (ved. disegni sotto riportati):
nuove pompe ad alta efficienza energetica.
Eliminazione pompa anticondensa e sonda di minima.
caso 2 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a
Sostituzione della pompa che serve limpianto con
condensazione (tipo a moduli termici senza pompe
una nuova pompa ad alta efficienza energetica.
interne) e con nuova regolazione.
caso 2 Sostituzione caldaia esistente con caldaia a Interventi previsti:
condensazione (tipo a moduli termici con pompe inter-
Eliminazione valvole a 3 vie e pompa anticondensa.
ne) e con nuova regolazione.
Sostituzione delle pompe che servono limpianto con
Interventi previsti:
nuove pompe ad alta efficienza energetica.
Eliminazione valvola a 3 vie e pompa anticondensa. Adozione pompa circuito caldaia ad alta efficienza
Sostituzione della pompa che serve limpianto con energetica asservita ad un regolatore differenziale di
una nuova pompa ad alta efficienza energetica. temperatura (ved. pag. 13).
Nota: Il caso 1 ha minor costo rispetto al caso 2, ma non Nota: Il caso 1 ha minor costo rispetto al caso 2, ma non
consente di ottimizzare la resa dellimpianto in quanto (a consente di ottimizzare la resa dellimpianto in quanto (a
differenza del caso 2) la caldaia deve produrre acqua ad differenza del caso 2) la caldaia deve produrre acqua ad
elevata temperatura. elevata temperatura.
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sata (rispetto al fabbisogno totale) di acqua calda
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE
sanitaria con energie rinnovabili. A tal fine, le
ACQUA CALDA SANITARIA
energie pi convenienti sono generalmente quelle
derivabili dal sole (con pannelli termici) e dallaria
In genere, nei vecchi impianti, lacqua calda sanita- (con pompe di calore aria/acqua).
ria era prodotta con boiler elettrici dalloggio, in- In entrambi i casi (ved. schemi sotto riportati) si
stallati nei bagni o in piccoli vani tecnici. Comun- pu ricorrere all'aiuto di nuovi bollitori, installati
que, se lacqua calda prodotta in centrale, in fase anche all'esterno del locale caldaia.
di riqualificazione dell'impianto devono essere con- I nuovi bollitori servono a riscaldare l'acqua solo
siderati i seguenti aspetti: con energie rinnovabili. I vecchi, invece, servono
(se necessario e fino al valore minimo richiesto) ad
elevare la temperatura dellacqua con energie tra-
Integrazione delle energie tradizionali
dizionali.
con energie rinnovabili
Con pompe di calore aria/acqua bene prevedere
Pu essere obbligatorio, in quanto richiesto da spe- regolatori in grado di disattivare le pompe con tem-
cifiche norme, produrre una percentuale prefis- perature dellaria troppo basse (ved. Idraulica 41).
Integrazione della produzione di acqua calda sanitaria con impianto solare termico
Integrazione della produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore aria/acqua
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Disinfezione termica Disinfezione termica con miscelatore termostatico
dellacqua calda sanitaria In questo caso vanno previste due valvole a due
vie (installate sul by-pass del miscelatore e sulla
Serve ad evitare il pericolo della Legionellosi:
derivazione dell'acqua miscelata, come nello sche-
grave forma di infezione polmonare causata da bat-
ma sotto riportato) asservite ad un orologio pro-
teri del genere Legionella che possono svilupparsi
grammatore.
sia nei serbatoi daccumulo dellacqua calda sanita-
In regime normale la valvola 2 (ved. schema)
ria sia lungo le relative reti di distribuzione.
aperta e la 1 chiusa. Al contrario, in fase di disin-
A questo pericolo abbiamo gi riservato due nume- fezione, la valvola 1 aperta e la 2 chiusa.
ri monografici di Idraulica (il 23 e il 30) ai quali
rinviamo per unanalisi pi completa dei vari Disinfezione termica con miscelatore elettronico
aspetti (dordine clinico, tecnico e normativo) che In questo caso il miscelatore (con centralina re-
lo caratterizzano. golabile su pi livelli di temperatura e dotata di
Di seguito ci limitiamo a richiamare gli schemi di orologio programmabile) a gestire direttamente sia
base che servono a garantire una completa disinfe- il funzionamento in regime normale sia quello in
zione termica antibatterica degli impianti sanitari. fase di disinfezione.
O O
1 1
2 2
T
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Caldaie
IL TRATTAMENTO DELLACQUA
NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Per le caldaie, i danni provocati dalle incrostazioni
sono dovuti al fatto che si depositano sulle pareti
delle camere di combustione in strati ad elevata
Quasi tutti i vecchi impianti di riscaldamento resistenza termica e quindi ad elevato potere iso-
sono stati realizzati, e hanno funzionato fino ai lante. Di conseguenza, a bruciatore attivo, alcune
nostri giorni, senza trattamenti particolari sia zone delle camere di combustione possono rag-
dellacqua di caricamento, sia dell'acqua che giungere temperature troppo elevate e in grado
circola negli impianti stessi. di provocare lesioni o rotture.
Va tuttavia considerato che ci non pi possi- Inoltre le incrostazioni si formano con spessori
bile con impianti nuovi o ristrutturati. molto variabili, il che comporta (tra le varie zone
Il motivo, come vedremo meglio in seguito, do- delle camere di combustione) sollecitazioni termi-
vuto alla presenza in questi impianti di nuovi che e stress del metallo molto diversi fra loro.
componenti, quali, ad esempio, le caldaie a con-
densazione e le pompe ad alta efficienza energeti-
ca: componenti per i quali si rende necessario
l'uso di mezzi ed apparecchiature specifici e
diversi da quelli finora utilizzati.
Nelle pagine che seguono considereremo i tratta-
menti richiesti essenzialmente per quanto riguarda i
loro aspetti impiantistici. Per quanto riguarda, in-
vece, i regolamenti legislativi nonch i fenomeni
fisico-chimici che li caratterizzano, si rinvia alle
Newsletter Caleffi 1, 2, 3.
PRINCIPALI PROBLEMI
Sono questi, ad esempio, i fenomeni che hanno
LEGATI ALLA QUALIT DELLACQUA
causato la rottura di molte caldaie a fascio tu-
L'acqua non "trattata" pu comportare i seguenti biero nelle zone di saldatura dei tubi: cio nelle
fenomeni degenerativi e relativi danni: zone meno irrigate della caldaia e quindi pi espo-
ste alle sollecitazioni termiche e agli stress di cui
sopra.
Incrostazioni calcaree
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Valvole Corrosioni per aerazione differenziale
Le incrostazioni calcaree possono aderire tenace- Sono dovute al fatto che, in presenza di acqua, uno
mente alle sedi e agli otturatori delle valvole di re- strato di sporco su una superficie metallica forma
golazione e termostatiche e questo pu impedirne due strati (acqua/sporco e sporco/metallo) con di-
il corretto funzionamento. verso tenore di ossigeno: situazione questa che at-
tiva, fra i due strati, pile localizzate in grado di cor-
Pompe rodere la superficie metallica.
I depositi di calcare possono ostacolare la libera
circolazione dei e delle giranti rotori delle pompe.
ACQUA
materiale corroso sporco
SUPERFICIE METALLICA
Corrosioni
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Polveri di ferro e magnetite Magnetite e nuove pompe ad alta efficienza
La magnetite pu provocare gravi danni a queste
Le corrosioni, considerate in precedenza, pro-
pompe ormai obbligatorie in tutti i Paesi europei.
ducono e liberano nell'acqua sia polveri di ferro
non magnetiche (che di seguito chiameremo sem-
plicemente polveri di ferro o ruggine) sia magneti-
te: materiale quest'ultimo che si forma in picco-
le scaglie (molte delle quali non visibili ad occhio
nudo) e che possiede propriet magnetiche molto
elevate (ved. foto sotto riportata).
Il pericolo sussiste soprattutto in impianti con cal- Pu dunque portare (per quanto riguarda il ri-
daie di tipo tradizionale e con corpi scaldanti in sparmio energetico) a risultati del tutto opposti a
ghisa o in acciaio. quelli che giustificano ladozione di queste nuove
pompe.
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Aria I fenomeni di cavitazione possono causare cor-
rosioni (generando superfici variamente butterate),
La presenza di aria negli impianti di climatizza- vibrazioni molto forti e rumorosit intermitten-
zione dovuta a pi cause, quali: il caricamento te simile a colpi di martello. Inoltre possono
degli impianti, gli interventi di manutenzione e il compromettere il corretto funzionamento di valvo-
sussistere di possibili zone dellimpianto che lavo- le e pompe, nonch portare alla loro rottura.
rano in depressione.
Fenomeni di cavitazione
Sono fenomeni (ved. Idraulica 12) che possono in-
sorgere dove lacqua dellimpianto scorre in filetti
fluidi ad alta velocit, ad esempio: nelle pompe
lungo le alette delle giranti, oppure tra sede ed ottu- In questi casi, laria che ristagna nella parte alta
ratore delle valvole quando lavorano con piccole dei radiatori pu anche, agendo da cassa di riso-
sezioni di passaggio. nanza, amplificare la rumorosit.
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CARICAMENTO DELLACQUA
PRINCIPALI OPERAZIONI RICHIESTE
PER IL TRATTAMENTO DELLACQUA
Pu essere effettuato con acqua addolcita (trat-
NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO tamento tradizionale) o con acqua demineralizza-
ta (trattamento nuovo per gli impianti di riscalda-
Si possono suddividere in 4 fasi: mento).
ADDOLCIMENTO DEMINERALIZZAZIONE
trattamento demineralizzazione
con resine HCO3-
HCO3 -
HCO3 -
Na2+ Cl-
Na+
Mg2+ SO42- Na+ Mg2+ SO42-
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Con la demineralizzazione, in pratica, si ottiene I contatori volumetrici servono a determinare il
acqua pura e pertanto utilizzabile con qualsiasi volume dellacqua demineralizzata e di con-
tipo di caldaia. seguenza la quantit dacqua (ad esempio in caso
di manutenzione o rabbocchi) che pu essere anco-
Gruppi preassemblati ra trattata.
di caricamento e demineralizzazione bene trascrivere questi volumi sul libretto di ma-
nutenzione dell'impianto per poter conoscere, in
Sono essenzialmente costituiti da un disconnet-
caso di riempimenti o rabbocchi successivi, le ef-
tore, da un gruppo di caricamento, da un contatore
fettive possibilit di demineralizzazione della cari-
volumetrico, dai vari componenti che servono a
ca di resine ancora disponibile.
demineralizzare lacqua e da due valvole di inter-
cettazione (ved. disegno sotto riportato). I contenitori delle resine di demineralizzazione
possono essere a perdere o rigenerabili.
Sono posti in opera con valvole di ritegno in in-
gresso per far circolare lacqua solo nella direzione
Valvola Contatore
di caricamento dellimpianto. Il volume di acqua
intercettazione volumetrico trattabile da ogni contenitore determinabile in
base ai criteri di calcolo del fornitore.
Gruppo di Cella di misurazione
caricamento conducibilit Le celle che misurano la conducibilit dell'ac-
qua offrono la possibilit di verificare diretta-
mente (cio senza apposite prove) se le resine
stanno lavorando correttamente oppure se sono
da sostituire.
2
1 3
0 4
CALEFFI
Disconnettore
Manometro
Contenitore
resine
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ELIMINAZIONE DELLARIA
Otturatore
Va effettuata non solo con leliminazione delle
bolle daria, ma anche delle microbolle (ved.
Idraulica 37).
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Eliminazione delle microbolle
Tappo di chiusura
Otturatore
Leva di comando
Galleggiante
Rete separazione
microbolle
Disaeratore orizzontale
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La camera di contenimento della rete disaeratrice
relativamente ampia in quanto serve a rallentare la
velocit dellacqua e quindi a facilitare la risalita
delle bolle e delle microbolle verso la zona di eva-
cuazione dellaria.
Disaeratori verticali
La direzione dellacqua, attraverso questi disaera-
tori, sia verticale che orizzontale.
La turbolenza del flusso ottenuta non solo con
luso di reti disaeratrici, ma anche (ved. disegno
riportato a lato) con i rapidi cambiamenti di dire-
zione a cui il fluido sottoposto: soluzione questa
che incrementa sensibilmente lefficienza di disae-
razione dellacqua.
Le sezioni di passaggio dellacqua sono realizzate
con dimensioni e sagomature del corpo valvola tali
da opporre al moto dellacqua perdite di carico in
pratica trascurabili. Pertanto questi disaeratori
(come daltra parte quelli orizzontali) possono es-
Disaeratore verticale
sere installati, senza riduzioni di portata significa-
tive, anche in impianti esistenti.
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ELIMINAZIONE DELLE IMPURIT
RESIDUI DI
SALDATURA
SABBIA
Cestello filtrante
RUGGINE
Tappo ispezione
Campo
di lavoro
Filtro ad Y MAGNETITE
filtri a Y
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C
Defangatori semplici Possono cio consentire leliminazione di particel-
le con diametri 80100 volte pi piccoli rispetto a
Sono essenzialmente costituiti da una camera di de- quelli delle particelle eliminabili coi fil-tri ad Y. E
cantazione, un elemento di collisione delle impurit, questo consente (ved. rappresentazione grafica ri-
una zona di accumulo e un rubinetto di scarico. portata nella colonna a lato) di intercettare ed
Camera di
decantazione
Rete separazione
sporco
Zona accumulazione
sporco
Rubinetto
espulsione sporco
Defangatore orizzontale
30
Defangatori semplici verticali Defangatori magnetici
Lacqua, al loro interno, scorre sia verticalmente
Servono soprattutto a proteggere le nuove gene-
che orizzontalmente. Presentano inoltre perdite di
razioni di pompe ad alta efficienza energetica
carico molto basse e quindi (come daltra parte i
dotate di rotori magnetici.
defangatori orizzontali) possono essere installati,
senza problemi, anche in impianti esistenti. In particolare questi nuovi defangatori servono
ad evitare che le impurit ferrose (ossidi di ferro
e magnetite) si accumulino preferenzialmente
sui rotori di tali pompe.
Defangatore verticale Servono pertanto ad evitare (come gi accenna-
to) una precoce usura e possibile rottura delle
pompe, nonch anomalie di funzionamento e
maggior costi di gestione degli impianti.
La capacit di protezione di cui sopra conferi-
ta a questi defangatori da appositi magneti in
grado di creare campi che esercitano forze di
attrazione, di notevole intensit, nei confronti
delle impurit ferrose.
I magneti, generalmente disposti ad anello, sono
posizionati nella zona bassa delle camere che rac-
colgono le impurit. Sono inoltre rimovibili per
consentire la completa decantazione ed espulsione
delle impurit.
Lo scarico delle impurit raccolte pu essere effet-
tuato ad impianto in funzione, in quanto suffi-
ciente rimuovere i magneti ed aprire il rubinetto di
scarico.
Defangatore magnetico
31
SEPARATORI IDRAULICI MULTIFUNZIONE
PRODOTTI COMPOSITI PER
LELIMINAZIONE
Sono ottenuti assemblando fra loro, in un unico
DELLARIA E DELLO SPORCO prodotto, un separatore idraulico, un disaeratore
ed un defangatore (di tipo semplice o magnetico).
Sono prodotti essenzialmente suddivisibili nei se- Pertanto un solo prodotto pu servire non solo a
guenti due gruppi: disaerare lacqua e ad eliminare le impurit in essa
presenti, ma anche a separare le portate e le preva-
lenze dei circuiti primari (quelli che servono le
caldaie) dalle portate e prevalenze dei circuiti se-
DISAERATORI-DEFANGATORI
condari (quelli che servono i corpi scaldanti).
Sono ottenuti, assemblando fra loro in un unico Rispetto alle soluzioni che prevedono la messa in
prodotto, un disaeratore ed un defangatore (di tipo opera di separatori idraulici, disaeratori e defanga-
semplice o magnetico). Pertanto un solo prodotto tori fra loro separati, i separatori idraulici multi-
pu servire sia ad eliminare laria, sia ad eliminare funzione presentano vantaggi simili, ma di
le impurit presenti nellacqua degli impianti. maggior entit, rispetto a quelli considerati per
Rispetto alle soluzioni che prevedono la messa in i disaeratori-defangatori.
opera di disaeratori e defangatori separati fra loro, Il disegno riportato nella pagina a lato rappresenta
i separatori-defangatori presentano i seguenti un separatore idraulico multifunzione con separa-
vantaggi: costano di meno, occupano minor tore di tipo magnetico ed illustra le funzioni svolte
spazio, richiedono un minor numero di attacchi dai singoli componenti di base.
e quindi hanno costi di installazione pi bassi.
32
Separatore idraulico multifunzione
33
34
ESEMPIO DI DISINFEZIONE TERMICA CON MISCELATORE ELETTRONICO
Serie 688
Termometro
Serie 628
Interruttore
Serie 6000
orario
Valvola Miscelatore
intercettazione elettronico
D
a
y
24
21 3
18 6
R
15 9
12
15
Serie 622
Termostato ad
immersione
Pompa di
ricircolo
Pompa di
bollitore
Serie 568 Serie 574 Serie 577
Vaso despansione Disconnettore Filtro obliquo
IFFELAC
IFFELAC
IFFELAC
IFFELAC
Funzionamento normale:
- valvola 1 aperta Serie 638 Serie 688 Serie 628
- valvola 2 chiusa Valvola a sfera Termometro Interruttore
motorizzata orario
Disinfezione termica:
- valvola 1 chiusa
Serie 5231 a
y
D
a
y
D
24 24
21 3 21 3
- valvola 2 aperta R
18
15 9
6
R
18
15 9
6
12 12
15 15
Valvola Miscelatore
intercettazione termostatico
Serie 622
Termostato ad
immersione
1
Pompa di
ricircolo
Pompa di
bollitore
Serie 568 Serie 574 Serie 577
Vaso despansione Disconnettore Filtro obliquo
IFFELAC
IFFELAC
IFFELAC
IFFELAC
35
Disaeratori Serie 551
36
Disaeratore-defangatore Serie 546-5461
Lefficacia di
separazione
dellaria e dello
sporco del
disaeratore-
defangatore
equivalente a
quella relativa
allinstallazione
dei due
prodotti
distinti
La versione
fornita di
magneti
consente una
maggiore
efficacia nella
separazione e
raccolta di
impurit
ferrose.
37
Gruppo di riempimento
e demineralizzazione
38
Separatore idraulico multifunzione
SEP4
Serie 5495
Disaerazione Defangazione
lallargamento di grazie allelemento
sezione diminuisce interno separa
la velocit del e raccoglie le
flusso e la rete impurit nella
in tecnopolimero camera di
crea moti vorticosi raccolta fanghi.
favorendo la
liberazione di
microbolle.
Separazione Rimozione
idraulica particelle ferrose
rende indipendenti i il sistema magnetico
circuiti idraulici brevettato attrae
collegati. Portate le impurit
differenti dei circuiti ferromagnetiche
primario e secondario e le trattiene nella
non influenzano il zona di raccolta
funzionamento evitando il ritorno
reciproco. in circolazione.
39
MAGNETICO E FLESSIBILE
CATTURA LE IMPURIT FERROSE,
LO INSTALLI IN QUALUNQUE POSIZIONE
PCT
INTERNATIONAL
APPLICATION
PENDING
XXXDBMFGmJU