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DOSSIER: | RITUAL A che cosa servono irituali‘? Espressione culturale o eredita evolutiva? Da tempo i ricercatori si interrogano sul senso e sulPutilita dei riti che accompagnano, e spesso seandiscono, le tappe pia importanti della nostra vita di Axel Michaels Natale, la cerimonia nuziale, i cori dei ti: fasi durante le partite di calcio, la parten za perle vacanze estive: tutta la nostra vita & accompagnata da rituali, Ma a che cosa ser vvono i ritual? Si trata di un'eredita dell’evo- Iuzione che ha forse ormai esaurrito da tempo [a sua utili? Oppure essi appartengono al- la condizione umana, alla natura immutabi- Tedeluomo? i questi interrogativi si occupa, dal 2002, un ente di ricerca fondato all’Universita di | tradizionali festesigiamenti per le feste di Heidelberg, in Germania, che rappresenta og- ai la pi importante associazione scientifica che si occupi di ricerche sui rituals il grup. po, che comprende quasi 90 espert, indag: rituali dell'antico Egitto come quelli di Inte: net, ituall sul ciclo della vita in Nepal, quel- Ii degit incontri di sovrani del Medioevo, ma anche il consumo rituale di droghe. Analizza i testi del’antico Oriente sui rituali della sa- lute seriti su tavolette d'argilla, come pure i protocolli medio-indiani per il cerimoniale di 52 corte di un principato, e svolge intense ricer- che sul campo in numerosi paesi del mondo. I rituali si presentano in una vasta tipolo- ssa di forme che si iscontra in tutti tempi e in tutte le culture: rti di passaggto, di purfi cazione, di guarigione, offerte di sacrifici, ri tuali che scandiscono la vita quotidiana ma anche i ritmi della politica e del potere. Ven {gono vissut in modi diversi, e possono essere celebrati in forma di giochi, feste ¢ cerimonie solenni, oppure come momenti della routi- ne quotidiana. L'attenzione degli umanisti si concentra soprattutto sulle connest ciali, la religione, gli aspetti psicologici. Es- si considerano questi eventi un cemento s0- ciale, religioso oppure psicologico che aiuta ‘a costruire una comunita 0 a superare i mo- smenti di cris. Da qualche tempo hanno iniziato a occu- parsi dei rituali anche gli studiost di scienze biologiche e natural, cosi come i ricercato- ri che si occupano di neurobiologia ed eto- logia. Lo scopo é scoprire se e come util Cer nos Il ruolo della linguistica computerizzata ‘Quando un rtuale cambia nel corso ol tempo - 0 suo element, iritemi, \vengono ricompost in nuove unita ~ ‘questo fatto i ilette nelle testimonianze scrtte, manaliorlazioni etnografiche, Tuttavia in srt diversi non & possibile Ficonoscere due element! uguall afin, poiché le fonti sono redatein diverse lingue odio usano forme diverse «1 Gescrizione. Perino per stable che ‘due testi descrivono essenzialmente lo ‘stesso rival si richiede una profonda ‘comprensione di ontrambe le font I tentativo a analizzare quest testi, cercando in essi la ricorrenza di parle caratterstiche, sarebbe vano. Sipud rcorrere peré a procedimenti di lingustca computerizzata. Nel progetto Michaels diige con a linguista Annette Frank, stiamo analizzando diversi test i ritual nepalesi del cco vital. In una pxima fase un programma di analisi ‘grammaticale determina la strutura sintattica dun testo, Esso rivela secondo crite formalii sostantiv, dove si colloch I predicato nelia frase © dove cominci ‘una proposzione secondaria. Su questi element si costrusce un’analisi dei ccontenut semiautomatica,ossia realizzata ‘con auto di un operator. sistema Fieonosce, per esempio, content! ipo «A da B aC col consenso di D» come identi, indipendentemente dal modo inci testo chiami «colui che da», ‘Asc che viene datos, 8, «colui che Ficeves, C ea formula oi consenso>, strutture ritual pict. Un'atra chive @forita dlluso di ‘ontologie formal, Una ontologia& un clenco di concett che rappresenta i sapere in una forma gerarchicamente aticolata. I progetto & quello di richie ta vasta ontologia WordNet, che rappresenta il sapere universale el signitict, con concet special ‘rat dal ambito dei ritual induistie soprattutto nepalesi. Mentre, usando ancora un procedimento semiautomatico, si collegano | componenti delle descrzioni «i rtuali con i concetti di queste ontologie, 8 intagra nelle descrzioni i sapere epostato intl struttre,conseguendo ‘unulteriore velo di astrazone dela forma linguistica, In questa forma la — AXEL MICHAELS insegnaindoloia ‘a Uriverst Heidelberg, in Gecmana, dal 2002@potavoce de ent cerca dedicat ak "al dla stesso tere. 54 «Costruzione di model ontologic di strutture rituals, che indologo Axel 1h dei ritual si leghi a determinate esperienze ‘emotive, a funzioni della memoria o ad altri ‘meceanismi cerebrali, Mentre gli umanisti si sforzano di descrivere le particolarita dei di- versi rituali culturali, di analizzariie di por- tare in primo piano i singolt casi storici gli scienziati procedono in modo diverso: mi- surano € sperimentano. Per poter conciliare questi diversi metodi, i ricercatori delle va~ Fie discipline devono innanzitutto concorda- re sulla definizione del concetto di srituale. Nelle definizioni dei ritualt~ specialmente di quelli che non riguardano la realta quotidia- nna ~ spiceano di solito quattro caratteristi- che fondamentali: role del corpo, formalita, modalitae trasformazione. > Le regole dellazione Per quanto riguarda la prima caratteri- stica € evidente che irituali presuppongono sempre la presenza di persone che agiscono: Yacione &infatt una forma di influenza con- sapevole e mirata dellndividuo sul proprio ambiente naturale e sociocultural. In que- sto senso irituali si distinguono dai proces- si puramente psichici proprio peri fatto di prevedere dei movimenti,siano ess coscien- tio inconsapevoi. Questi process! includono dlunque i corpo, spesso in na forma modifi- cata il compo viene adomato, i capell vengo- . Questa astrazione@ una chiave peri Ficonoseimento automatico di element e ‘descrizione viene immagazzinatain una banca dati su ritualinsieme a strat di no tagliati o acconciati secondo una specifi- ‘ca tradizione, si indossano nuovi indumenti {A vote il corpo viene sottoposto a vere e pro- prie torture, mentre di soito vengono esegui- ti gesti prestabi Per quanto riguarda il carattere formale dei ritual, essi sono costtuiti da procedure e azioni standardizzate, a volte ripetute in mo- do stereotipato, Grazie alle continue ripetizio- ni, queste azioni si possono facilmente imit re, e dunque diventare note a tutti. Del resto, persino nei rtuali segreti la presenza del pub- blicoé Limitata, ma mai del tuto esclusa. ‘Aci si agigiunge il fatto che irtuali ven _gono «composti» consapevolmente, secondo determinate regole, a partire da singoli ele- ‘menti ~ i cosiddett ritemi ~ per arrivare ari- tuali compless,costituiti da rituali principalt e rituali secondari. Questa pluralita di regole € spesso fissata in manoscrtt o in piccoli li- bri, che in un certo senso formano la partitu- ra per la strutturazione e la composizione di ritual, Presumibilmente si possono addirittu- ra riconoscere e descrivere «grammatiche di ritualis. Cosi un gruppo di lavoro all'Univer- sita di Heidelberg ha sviluppato procedimen- tie modello di analisilinguistica computeriz~ ~zala, nei quali si pud riconoscere in che modo i ritemi vengono composti e spostati (vedi il bar nella pagina a fronte). 1.81, settembre 2011 informazione linguistic! e semantic. In una sseconda fase, quella della ricerca automatica Il legame con un altro mondo Un aspetto decisivo della formalitaé la de- cisione di eseguire il rituale, che spesso tra- sforma azioni quotidiane in rituali solo nel ‘momento in cui vengono caratterizzate co ‘me azioni particolari. Una semplice inson- nia notturna pud essere dunque trasforma- ta in una veglia notturna rituale, cosi come tun’astensione occasionale dal cibo pud essere trasformata in un digiuno motivato da motivi religiosi. Ma senza I'aspetto decisional non cisiprocura alcun merito religioso; cid signi- fica che una festa spontanea non rappresenta necessariamente un rituale formale, nemm no se si serve di elementi ritual, Proprio per questo irituali hanno di solito tun inizio contrassegnato da segni particola- ri com i quali si determina la linea di confine fra la vita quotidiana ¢ il mondo del rituale Attraverso il suono delle campane, la ripe zione di precise formule verbali o un invito seritto si separa dunque Vevento che sta per vere inizio dal flusso dell'esperienza, Questo sinquadramento» dei rituali ¢ una parte essenziale della loro formalita. Infatti é ecisivo che si faccia quel che & previsto dal rituale anche quando non si crede che sia la cosa giusta, A chi non é mai capitato, duran tell feste di Natale, di pensare che non abbia alcun senso spendere soldi per regali inuti- Mente & Cervello Profumi d’Oriente, {¥aroma pungent dagl incensi ef sete varopinte cara matrimonio hind celebrate a Kuala Lampur, in Malaysia, jzzano un tradizionale 55 1, salvo poi precipitarsi allultimo minuto ad acquistare piccoli doni per amici e parent ‘Tra le caratteristiche del rituale trovi: ‘mo poi la cosiddetta modalita: quasi tu te le azioni possono diventare rituali, ma il ‘modo in cui avviene questo processo non & ‘mai arbitrario. Mangiare, bere, camminare 0 parlare possono diventare azioni rituali solo {quando sono state prescritte le forme ei mo- di del'azione. Chi beve perché ha sete non fa caso al tipo di bicchiere 0 al modo di poriarlo alla bocca. Nel caso del rituale, invece, sono proprio le modalita del gestoe cid che le ci conda a dare senso al'azione. Le azioniritualisiriferiscono spesso a un altro mondo, per lo pit caratterizzato da va- loi pit elevati, o addirittura da origini sacre. In questultimo caso, per esempio, le azioni sono attribuite alla volonta divina, e dunque devono essere sempre eseguite secondo le ‘modalita prescrtte. Possiamo chiamare que- Sto riferimento religio - letteralmente ericor- dor, «pia rilessiones, da non confondere con la religione ~ per poter comprendere in es- so sia ritualireligiosi sia semireligiosi. Cosi [a regata annuale fra le Universita di Oxford Cambridge si distingue da altre competizi ni simili perché lega all’evento sportivo a che la venerabile tradizione delle due citta- delle universitare. > Il senso della trasformazione ultimo aspetto che caratterizza il ritua- leé la trasformazione: spesso infatti i ritua- i hanno lo scopo di ottenere un determina to effetio, ma possono anche determinare un ‘mutamento temporale o spaziale di status 0 ccompetenza. Un rito di iniziazione trasforma tun adolescente in un adulto, con il matrim« ‘nfo un uomo ¢ una donna diventano marito «e moglie e dopo la laurea uno studente con- quista il titolo di dottore. Proprio attrave so questi passagyio accade qualco- sa che non @ mai banale, perché trasformano luna persona in un soggerto divers. Grazie a queste quattro caratteristiche ~ ruolo del corpo, formalita, modalitae trasfor- ‘mazione ~ possiamo distinguere le azioni ‘uall da quelle abitualie anche dalle pratiche ritualizzate tipiche della quotidianita e della routine, come lavarsi i dentio portare fuori iccane alla stessa ora, Anche in queste azioni uotidiane sono spesso rintracciabili modelli formali, ma mancano gil element che condu- cono a un superamento; per esempio simbo- li del potere o testi sacri. Attraverso quest se- ni, infati, si fa rferimento a ideali o a valori sovrapersonali o a istituzioni, come lo Stato. Inoltre, chi partecipa attivamente al rituae si sente particolarmente legato a questi valor Quando il presidente di una nazione, in occa- sione del suo insediamento, giura sulla costi- tuzione e appoggia la mano sulla bandiera, I passagggio a valori superior é visiile: la ceri- ‘monia diventa un rituale in senso proprio Durante i rituali quotidian’ il comporta- mento & diverso; pur essendo legato a rego- le precise, in esso mancano la decisione for- male ei fatto di andare oltre evento stesso. I ‘ver situali sono costiuiti da procedure che ri flettono una cultura e precisi rapporti social Non esist, infati, un rituale separato dal con- testo storico, regionale o inguistico. > Favorire la fiducia | rituali sembrano avere la tendenza a con- servarsi immutabili o a modificarsi in modo ‘quasi impercettibile. Inoltre sembrano priv di tuna qualsiasiutilita diretta. Se, accendendo il cero pasquale, si trattasse solo di produr- re luce, allora lo si potrebbe sostituire facil- ‘mente con una fonte luminosa migliore o pit ‘economica, 0 con un tubo al neon. Nel rtua- le, perd, una soluzione del genere érigorosa~ ‘mente proibita il rito,infati, non & subordi- nato a considerazioni sullefficienza tecnica, Percid tanto la fonte luminosa quanto il mo- ‘do di accenderta sono immutabil. I fatto che i rituali siano cosifissi nel tem- po ha diverse spiegazioni legate alle culture ‘umane. I rituali formano infatti un ecapita- le fiduciarios paragonabile a quello che il so- iologo francese Pierre Bourdieu ha una vol- ta definito come capitale simbolico, culturale ce sociale. Questo capital si pud usare a soste- ‘gno della stabilita delle relazioni social, poli tiche ed economiche; in questo senso ritual ‘trasmettono sicurezza e fiducia. Le doman- de legate al significato del ritual stesso ven- «dono prese sempre meno in considerazione: ‘quando so come devo comportarmi nella ca- ‘a di Dio o alla corte del re, perché cosi é sta- to stabilito, potrd seguire lo svolgimento del ‘cerimoniale con una certa sicurezza, ‘alle 0 ricami preziosi. Simbolo dela pureza dla spose il velo nuzial este ormalsotanto una fuwione decorative viene salto semplicemente in base al qusto personal o alla mada 56 1.81, settembre 2011, Ae si Mente & Cervello I rituali creano fiducia nelle situazioni alle quali si prende parte, confermando determi- nazioni psicosociali di confini di comunita. Proprio per questo si oceupaano cosi spesso di purezza, di ordine o della difesa di questi va loti. Questa dipendenza dalle regole pud fa- cilitare le funzioni cerebrali, ma pud anche contribuire a formare un efficace sistema so ciale. Sotto 'influenza di azioniripetii sviluppa in un certo senso una sorta di com- portamento di massa, al quale risulta diffici- le sottrarsi Dialtzo lato la formalita favorisce la pro- testa, poiché anche il minimo errore di com portamento pud venire osservato con grande attenzione. Quando tutti marciano allo stes- 0 modo, nessuno richiama lattenzione su di ‘sé, ma appena un soldato va fuori passo tut ti gil squardi si concentrano su di lu. Chi vio- Ja intenzionalmente le regole di un rituale 0 le modifica sostanzialmente si assume dun- {que un grosso rischio. A seconda della g vita della violazione, infati, pud essere deri so, disprezzato o addirttura punito, I rituale deve svolgersi sempre come si¢ svolto l'ulti- ma volta. E proprio per il fatto che nei ritua i Vimmutabilita delle forme nel tempo svolge ‘un muolo cost importante, i cambiamenti ven ono spesso contestatl Recenti ricerche hanno perd mostrato la i eventi nelle strutture come nel comportamento socia dinamica dey nelle esperien ze atte nel corso di un rito: da chi venga ese Buito un rituale, chi vi partecipi o come si svolte in realta cambia di volta in volta, Solo raramente scoprircte sarete sempre in sintonia con il nuovo. > Significato ambiguo La tendenza alla conservazione si trova dunque spesso in contrasto con la spinta al ‘mutamento. La magaior parte delle persone evita di apportare modifiche o di rivolgere critiche ai ritual anche se molti dubitano del fatto che cid che si svolge nel rituale abbia davvero un senso o che sia veramente neces- sario. E chiaro che i rituali assecondano una certa inerzia propria degli esseri umani Irricercatori hanno pero dimostrato che i rituali non sono rigid e privi di senso; rap presentano eventi vivi nei quali una coma nita si riconosce e sui quali lavora. Eppu: re, molti interrogativi che hanno a che fare con le funzioni dei rituali imangono anco- ra senza risposta, Alcuni ricercatori suppon- gono, per esempio, che i rituali abbiano pro- 87 pric modaliti di azione, in cui 'intenzionalita si dissolve nel corso del tempo. Molte azioni proprie dei rituali tendono a ‘occultare il lato cognitivo, e spesso & pi im- portante compierle «correttamentes che chie- dersi perché vengano compiute. In altri ter- ‘mini, i rituali funzionano anche quando si , che possa quind rassicurare | membri dela comunita controle fod. Chi soddista ‘ichieste elevate non é con ogni probabil un parassita, Considerazion’simil possonovalere anche per iit dl iiziazone. La funzione «questi, infatt, spud capire al meglio se siconsiderano le azioni potenzialmente costse che impicanoe si considerano come un test per valutare a sussistenza di intenzioni ser. nfne in questo tipo di ritual sitratia 4 essere accetat in una nuova comunit: per esampio in quella degli anzian, dele persone in et rprodutiva, in una comunita i soidariet, n una soceta segreta, una confraterita 0 un gruppo miltae da combattimento Numerosi rt iniazione comprendono morte e nasa simboliche: Ie aziniprevste sono spesso dolrose, e vanno dalla muftilazione dei genital a tatuaggio o ala imatura di dent, passando per scarfcaziniesoguite atsticamente. Un comportamento che richiede un cos grande dispendio di tempo ed energia pub servire a costruire u'identita ci gruppo? Pud essere utile a tormare in qualehe misura una sorta dl cemento sociale? Quel che @ cert & che le comunita social non sono caraterizzate slo dalla coesione ‘ma anche dalla recirocita Ore ai confit intern, in una comunita possono ‘manifestarsi anche tension fra grup fino ale ote di civision. In tutte queste situazioni ritual costosi hanno una grande importanza. Aiutano d un lato, come una sorta di cemento emtivo, a superar I cont intern fale fazioni in ota; dat'altro contribuiscono ala pacificazione dei concorent Si possonointerprtare in questo senso anche mot element di tual sacri o secolari La vital ela esistenza di una religion o di un regime sono spesso legate al cispendio di risors, strat dincenso, biti ent e unghe itugie, angel ococd e stall dco intagati arate mtr o pubblicspetiacol Lattendenza allindivduaizazion,tipica dl nostro tempo, comport ince ificota nuove. Le gerarchie tration davano sicureza eorentamento, ‘menire ogg singol devono trovae da sé la propia ident. Un tempo i solenni ‘it collet dl consacrazione non analzzat crticamentetrasmettevano i senso della morte eresurezione simbolica; ogi giovani si sottopongono pio meno dda sola esperenze di confine che costuiscono da sol. tual moder ~feste «quater urban, torn di clco, concert pop coimano sol in parti oto lascato dala progressva perdita di cerimone radizional. Spesso, queste ‘manifestazoni modeme sono cos orientate verso i consumo immediato, da ‘mancare di un offertarligiosao semireligiosa. Confrontat con itu i societa ‘radizonal, piutostostatiche, ritual postmodern sembrano destinatl at vere tuna vita piuttosto breve. Ma é proprio sulla base oi questa dinamica che nelle ‘societ occidental rtual potrebbero conascere presto una nuova evoluzione ‘consderando che le gerarchie sono ormai dventate pid permeable apiatte © ‘confit si svolgono pi spesso su un piano individual 1.81, settembre 2011 > Limpronta genetica Alcune azioni che riguardano i ritual sembrano avere un‘impronta genetica altre vengono apprese ¢ ammettono variant in- dividual. Quale grado di liber cé dunque nelle rtualizzazioni, quale net ritual? Co- me si comportano persoificazione eforma- lita det ritual rspett alle itualizzazioni nel regno animale, dave rappresentano una for- mma di comunicazione ta membri dela ses sa specie ofa specie diverse? Di quest pro- blemi si occupano etolog e autor: di icerche comparate sul comportan In tutte le culture umane si trovano aziont ce gi etologi hanno asservato anche negli animal: postarsidinanzi a individu d ran 0 superore, adorarsi per mostra al me- fo o camuffars per ingannare galt. Dal punto dei vista dei biologi evoluzionist que Sti comportamenti i possono inerpretae co- me atti di comunicazione fra ator pubbli- 0, nei qual, perimpressionare altri membri della propria specie, si possono usar simul- olfativi, tate acustc. I parallel esistent Mente & Cervello fra ritualizzazioni animalie rituali umani le- ittimano T'ipotesi che le comunita formino rituali per esercitare una forma di repressione sui comportamenti individuali E chiaro che rituali contribuiscono anche alla formazione di una coscienza collettiva ‘aun comportamento di gruppo che si tra- ‘manda di generazione in generazione e che forse comporta un vantaggio evolutivo. Co- si molte di queste azioni servono a esprimere a canalizzare emozioni. Si tratta quindi di rappresentazioni di sentimenti che attivano in particolar modo il sistema limbico cerebra- le. Le emozioni di una certa intensita ativa- no lattenzione e contribuiscono ai processi di pprendimento. Quest ultimi hanno un ruolo culturale perché aiutano, per esempio, a pre- servare la conoscenza e la diffusione della re- ligione in modo pit persistente della lingua, 4i testi o immagini, I rituali sembrano inolire offrire la possibilita di legare culturalmente le ‘emozioni ediffonderie su vasta scala, Lo specifico contesto del rituale, lontano dalle abitudini quotidiane, potrebbe strappare le persone ai soliti modelli di comportamen- Sotto la pioggia. 1* agosto 1996: crea 25.000 coppie al matimonio di massa ola Chiesa dol Uniicazion, celebrato dal reverendo Moon elo Stadio olimpico d Sel. 59 ‘capo coperto. del Consiio supremo perl oluzion istamica in rag, Jono con il eapo 60 to € generare quindi emozioni di qualita del tutto diversa. Infatti chi, praticando un rtua- le che suscita paura, ha una reazione d'ansia, posto dinanzi a un reale pericolo avré una reazione diversa da quella che prova in una situazione ansiogena. & evidente che irituali si possono trasferire etramandare solo attra- ‘verso questa formazione culturale. > Emozioni standardizzate A questo punto si pone la questione di quanto siano genuine peril singolo indivi dduo le emozioni rappresentate nel rituale. I planto ritualizzato é diverso da quello pro- otto dal vero cordoglio o dal dolore reale. La formalita del gesti standardizza l'espressio- le emozioni, Tutto & prescritto, anche il ‘moda in cui noi dobbiamo reagire Dobbiamo distinguere dunque fra emozio- ni ritualizzate ed emozioni nei ritual: quando si sposano, le giovani indiane devono pian- agere perché stanno per abbandonare dei genitor. In caso contrario sarcbbero con: siderate mogli potenzialmente infedeli, ca ci di separarsi senza difficolta dal marito, Ma il pianto cerimoniale non dipende dallo taro 'animo della persona e deve dunque essere distinto dalle lacrime di una sposa che si com ‘muove perché abbandona la casa dei propri {enitori, Nel primo caso il pianto é standar- dizzato, nel secondo no. Nei rituali d'amore ‘come quello che prevede l'invio di un bigliet to per San Valentino o per un anniversario, la ripetizione stereotipata {are della sincerita dell'azione. Consider simili valgono peri ritual di scuse, Nonostante queste incertezze, le rice che sui rituali mostrano come essi sia nduce a volte a dubi no strettamente intrecciati con la vita uma- nna. Lo confermano anche le conoscenze dei nneuroscienziati, che negli ultimi anni si sono ‘occupati di questo argomento in misura sem: pre maggiore. Cosi i risultati ottenuti sul fe rnomeno del «contagio emotivos sugigeriscono che i ritual di passagaio fondati sul ciclo vi tale siano strettamente connessi ae logici e che servano al singolo per rendere possibili quei mutamenti di status defini so cialmente ¢ culturalmente Particolarmente evidenti sono gli effetti neurofisiologici prodotti dalla musica e dal- la danza, che si manifestano attraverso cam biamenti della temperatura della pelle, della enti bio. tensione muscolare, della funzione del ciclo cardiovascolare, della produzione di sudore 0 di neurotrasmettitori come la noradrenali- na, Alcuni rtualiintensiviattivano probabil- ‘mente determinate regioni cerebral per pro- ddurre atenzione, un particolare stato d’animo un sentimento condiviso, 1.81, settembre 2011 > Verso il nuovo A tutt'oggi non @ ancora chiaro a partire dda quale eta i bambini siano in grado di ri- cconoscere irituali in quanto tali. Secondo al ccune ricerche pare che questo riconoscimento ppossa avvenire solo in eté scolare. Irituali, invece, sono particolarmente fre- quenti ¢ importanti nell'adolescenza. La ca- pacita di eseguire ritual atraverso Vimitazio ne, € Soprattutto di capir con T'evoluzione della corteccia prefrontale del cervello, che & responsabile delle funzio ni di pensiero superiori, come la pianificazio- ne delle azioni neuroscienziati partono dall'idea che dal- le connessioni innate del cervello un sapere fondamentale programmato geneticamente si esprime in modelli di comportamento ge- neticamente ereditai. Per poters sviluppare, ‘questo sapere ha bisogno anche dell'ambien- te dell'apprendimento, Ugualmente innata nl uomo é la tendenza ai rituali, che assu ‘mono ogni volta forme culturalmente diver se. Irituali sono in effetti presenti in tutte le culture umane. ‘Apprendimento e memoria sono indispen- sail dell'attenzione dei neurosci cano di capire in che modo un ripetuto ap- prendimento corporeo sia connesso all'in- va di pari passo ‘ritual, sono da sempre al centro Mente & Cervello teriorizzazione e all'immagazzinamento dei ccontenuti appresi nella memoria episodica, Ma che cosa accade esattamente nel cervello quando abbiamo a che fare pit: volte con la stessa percezione 0 quando ripetiamo in se- quenza uno stesso movimento? Secondo stu- di recenti questi stimoli sensorial siimbatto- no in un'esperienza che ha gif lasciato le sue tracce nel cervelo, Queste reti neuronali vengono riattivate e al tempo stesso attualizzate, Attraverso la ri- petizione, il ricordo gia fissato si inserisce i lun nuovo contesto, che produce nel cervel- Jo alcune modificazioni struttural. I processi di elaborazione neuronale, che vanno di pa 1 passo con la ripetizione, potrebbero rappre- sentare le basi biologiche per una connessio ne di presente, passato ¢ futuro. Cid significa che attraverso i rituali nuove esperienze po- trebbero essere connesse con esperienze an- terior! e con quelle di generazioni pre- ccedenti ~ ed essere trasmesse in questo modo alle generazioni successive. Cosi la convinzione che nel ritual si ripeta sempre qualcosa che appartiene a un passato lontano é definitivamente superata e consi- derata fantascientifica. Le pi recent ricerche ‘mostrano infatti che i rituali non solo st rin- ovano continuamente, ma stimolano anche la produzione del nuove. . Ilrituale genera fiducia e rinsalda i legami sociali, aspetti cruciali per determinare i confini della comunita UN PIL ia RENATH Jett, Theorzing tual, ri, 2008 STAAL F, Rules Wiout Meaning. Ful, Mantras and te Human Solences, eter Lang, 1989, 6 di Christoph Wulf Dalla colazione della domenica consumata insieme alle cerimonie speciali per i compleanni e le festivita, in ogni cultura la vita familiare ruota attorno a un insieme di rituali grandi e piccoli, che servono a consolidare tradizioni e identita comuni 1.81, settembre 2011 Mente & Cervello sec Ge hanno recom sa mnb dla ania ua come th silo dan forme report Siesta mire a eine de ap por nr agama lua familia € moto ana Son a i cea event model inion fae pinono iia enome nporane elo sve i iorersempo sala posse dl crater coms olga aa no appsonlo ance ke posit na Di recent nseme ami oleh {ota eratnset Berio che det guaggio e affeti, ho partecipato a uno studio ctnografico comparativo realizzato in colla- borazione con il progetto «Risk and Happi ness dell Universita di Kyoto, in Giappone. Nelambito di questo studio, un team di ri- cerca tedesco-giapponese ha studiato e messo a confronto il rituale di Natale di tre famiglie tedesche ei rituale i Capodanno in tre fami slic giapponesi. Se, difati, si domanda qua- le sia il pia importante trai rituali familiari che si ripetono regolarmente, in gran parte del mondo occidentale la maggior parte delle persone indica le festiviti natalizie. In Giap- pone lo stesso ruolo é invece rivestito dalle celebrazioni per il nuovo anno, In entrambi i casi la ricorrenza & considerata soprattutto ‘come la festa delle famiglie; mettendola in scena attraverso comportamenti ritualizzat in entrambi i casi le famiglie cercano di rap presentarsi, ai loro componenti e al mondo steno, come comunita felici. 1 risultato probabilmente pitt importante raccolto durante lo studio ¢ stato che, nono- stante le grandi differenze cultural, ¢ ancora possibile identificare una serie di aspetti co- ‘muni nella formazione del rituale familiare. Vedremo come attraverso il resoconto delle nostre osservazioni su due famiglie oggetto della ricerca: una famiglia tedesca che vive a Berlino nella zona di Tegel, dove si trova uno {ei tre aeroporti dela capitale tedesca, ¢ una famiglia giapponese residente a Higashimo- nobe, un villagaio sul lago Biwa, a nord-est i Kyoto. > Natale a Berlino. Secondo i parametri della ricerca sociale ‘quantitativa, nessuna delle due si poteva con- siderare rappresentativa della famiglia media tedesca 0 giapponese, ma non era necessario che lo fossero, dato che lo ricerca intendeva avere un carattere esplorativo, orientato alla complessita dell'oggetto, un tipo di studio in cui si tratta prima di sviluppare e poi di ela- Dorare le problematiche concrete nel corso del processo di ricerca La famiglia berlinese era composta dai ge nitorie da quattro fig, quella glapponese dai nonni e dalle due famiglie det loro figli. Tanto Ja famiglia tedesca quanto quella giapponese appartenevano al ceto medio; entrambe ce- Jebravano il rituale della festa nella propria casa € avevano in entrambi i casi un forte orientamento religioso, Esistono vari elementi caratteristici delle due feste familiar, 1a cui organizzazione & 63 64 Invece motto divergente. Una prima concor- danza si individua perd nella particolarita dell'evento, che si distingue dalla vita quo- tidiana e che richiede una preparazione pit lungs torappresentazione dell'unita della famiglia yerché Ia sia messa in scenta come au possa riuscire. In entrambe le culture hanno un'importanza centrale le madri. Anche il fondamento sacro del rituale fa- miliare svolge un ruolo importante in tutti ce due icasi. La sera della vigilia la famiglia tedesca ~ il cui salotto é stato esacralizzator dall'albero di Natale e dalle numerose cande- Je e decori nataliai- si reca nella vicina chie- sa evangelica per partecipare alla funzione religiosa, e qui incontra altri membri della ‘comunita. Dopo il ritomno a casa e la distribu- zione dei regali il padre legge la storia della nascita di Gest, ma in due versioni incon- ssuete. La prima é narrata in dialetto bedi se, Nella seconda versione, il racconto delle traversie di Maria ¢ Giuseppe alla ricerca di un rifugio a Betlemme assume invece quasi il ritmo di un articolo di giornale, da cui si pud desumere quali grand resistenze incon trerebbe I'evento della notte di Natale anche rnel mondo moderno. > ... Capodanno a Kyoto Nelle prime ore del mattino di Capodan- no, la famiglia glapponese visita due templi Mentre si recano a compiere questo atto di ‘omaggio, gi abitanti del luogo sisalutano e si augurano a vicenda un nuovo anno di salute ¢ felicia, Poi la famiglia torna a casa per par tecipare a un altro rito religioso, praticato dal nono davanti a un altare buddhista colloca~ to nella camera da letto principale. Segue la consumazione del pranzo, che le donne han- no preparato durante la notte La famiglia mangia accoccolata sul pa~ vimento, secondo la tradizione giapponese prendendo i cibi da un tavolo basso davanti all'altare casalingo del Buddha. A Capodanno 1.81, settembre 2011 Nonostante le grandi differenze culturali @ possibile identificare una serie di aspetti comuni nella formazione dei rituali familiari si mangiano cibi special, attomo al cui signi ficato simbolico - di buon auspicio ~ ruota la conversazione. I familiari siedono strett gli uni agli atte parlano poco, Nella famiglia tedesca si attribuisce meno importanza ai cibi che compaiono sulla tavo- Ta, La madre dice di non essere una grande cuoca e sirifiuta in quel giomo particolare 4i fare grandi spese per il cibo. Sono soprat= tutto i discorsi a tavola, la cui intensita ¢ una caratteristica dello stile di questa famiglia, a creare il senso di comuniti, Durante i ritual festivi, i membri della fa miglia dedicano tempo gli uni agli altri, go dendo della reciproca presenza, Nelle famiglie tedesche questo piacere sirflete nelle gran- i chiacchierate, mentre nei giapponesi & nei ‘giochi degti adult con i bambini che si osser ‘va questa particolare attenzione. Nei dialoghi della famiglia tedesca i bambini accennano varie volte al fatto che anche loro da grandi avranno una famiglia dei fig, e che voglio- no organizzare la loro futura vita familiae sul le, Nella fa- miglia giapponese i pasti vengono preparati in comune dalla nonna, dalle sue figle dalle nore, ei egame fra le generazioni si esprime anzituto nell'alto apprezzamento del pasto da parte i tut i partecipanti alla festa Lo scambio dei doni ha un ruolo in en- ‘rambi i rituali familiari. Mentre nella fami sia giapponese esso ha un'importanza rela tivamente marginale, nella famiglia tedesca & al centro della scena, modello della loro famiglia att Non si tratta tanto del valore materiale dei regali, quanto piuttosto del significato sociale dello scambio di do! ti per oltre due ore, Tutti i membri della fa miglia si siedono avanti all'albero di Natale ‘ commentano ogni regalo via via che viene scartato il pacchetto, sottolineandone l'utilta peril ricevente e la qualita sociale ed estetica Uno zerbino con la serita eHotel Mamas, per ‘esempio, offre Io spunto per parlare del ruolo della mamma nella famiglia e ringraziarla per fa sua costante sollecitudine, I regali diven- tano quindi elementi central del rtuale, che servono a esprimere i sentimenti dell'appar tenenza, della comunita¢ della solidariet, > Il ruolo degli anziani Una chiara differenza fra la famiglia tede- sca ela famiglia giapponese riguarda impor tanza della generazione pit anziana e degli niglia tedesca ha V'abitudine di far Visita ai genitori del padre, che vivono nelle avi. La f 65 vicinanze ¢ percid si incontrano abbastanza spesso, nel pomeriggio del primo glomo di festa. Il contatto con i genitori della madre, che abitano piuttosto lontano, si limita allo scambio di regalie di telefonate di augur il siomo di Natale. Nella famiglia giapponese prendono parte al rituale tre generazioni (fino a un paio d'an- ni prima erano addirittura quattro), e la festa si celebra nella casa dei noni. B inoliretra- dizione, Yultimo giomo delt'anno che se ne va, fare una visita alla tomba di famiglia per commemorare gli avi, ringraziarli e chiedere Ja loro benedizione per il nuovo anno. II non- no comple un rituale con acqua, fuoco, fio € la recitazione diversi sacri, coinvolgendo anche il nipotino. Nelle nostre conversazioni con membri di entrambe Ie famiglie si é chiarito quale im- portanza centrale abbia la festa di Natale 0 quella del Capodanno per la coesione della miglia e per la felicita dei suoi membri ’ nel 1912 il sociologo ed etnologo fran cese Emile Durkheim, nel libro Les formes clémentaires de la vie religieuse: le systéme totémique en Australie (trad. it. Le forme elementari della vita religiosa, Meltemi edi- tore), sottolined rimportanza del carattere sacrale di determinat rituali per la famiglia, Mentre nei giomi feriali la colazione del ventina di minuti, la domenica la si fa invece nel soggiorno, dove la famiglia rimane uni- ta a chiacchierare anche per un‘ora. Ha ori- gine cosi un ordine dello spazio e del tempo nettamente diverso da quello della colazione in cucina, in cui si svolgono anche piccoli «dram familias. Cosi, durante una prima colazione dome- nicale pud aver luogo una sorta di «tribu- nales, in cui la madre ricorda al marito che deve sostituire un'insalatiera che ha rotto. Subito il figho si identifica con il padre e ne prende le difese, ricordando che il padre ha Javorato molto, e quindi non avrebbe avuto il tempo di comprare una nuova insalatiera. Assumendo le parti della madre, la sorellina proclama invece che chiunque abbia provo- cato un danno deve rimediare il pitt presto possibile. Cosi le conversazioni a tavola ser- ‘ono anche a imparare gli stereotipi dell'uno odall's ‘Anche nelle grandi fest, i rituali creano particolari ordini dello spazio e del tempo che rendono possibili interazfoni diverse dal consueto, Cosi, alla vigilia della festa il soggiorno viene decorato con una quantita di oggetti usati soltanto in quell'oceasione | rituali familiari alterano l’ordine spaziale e temporale della quotidianita, rendendo possibili interazioni diverse dal consueto per far si che essa possa percepire la propria funzione sociale. Nella pratica di quei rituali la famiglia presenta i suoi valori, le sue nor- ime e le sue regole vincolanti, Essi vengono cost in parte generati in parte riprodotti nel comportamento dei membri della famiglia, iamente confermati. Questi valor norme ¢ regole non compaiono come valori astratti nella coscienza dei membri della fa miglia, ma sono inclusi in azioni scen conversazioni e modi di comportamento che diventano consapevoli solo se si verificano contfltt ose si pongono delle domande sulle loro ragioni profonde. > Cambiamenti di spazio e ditempo Fra i caratteri particolari det rituali fami liari ~ grandi o piccol 10 - C8 i fat- to che alterano Tordine spaziale e temporale della quotidianita, 66 ~ pensiamo alle decorazioni natalizie, chiu se in uno scatolone per cinquanta settimane allanno ~ oggeiti che, come le scenografie in un teatro, trasformano la stanza nel paleo- scenico di quella speciale occasione, in cui si compiono azioni paricolar Cambiano anche i rapporti con il tempo. Durante la festa, gli orologi sembrano ral- lentare. I membri della famiglia si dedicano reciprocamente pid tempo del solito; il ceri- moniale dei doni viene celebrato con festosa minuziosita ed & accompagnato da lunghe ¢ intense conversazioni I rituali familiar caratterizzano inoltre i ‘cambiamentispaziali e temporali che accom- pagnano I'ingresso in una nuova fase della vita dei vari componenti - il primo giorno i scuola, la Iaurea, eccetera ~ sottolinean: do ogni volta Nimportanza del passo che si sta compiendo nella propria storia personale. 1.81, settembre 2011 CN (CHRISTOPH WULE 8 professore ipedegotia ponerse © comparata ala Litera Universit {4 Berinoecofondtore del Canto Interdacipinare i atroploia storica dla stassa univers Inatre,@vicepresiente dein commision tegesca al Unesco, ‘ememtro del consi sientfico ‘er'insttut National de Recherche Pédagogique ci Pari Mente & Cervello CCosi i rtuali familiari hanno un ruolo impor- tante anche come rit di passagio. [rtuali familiar hanno spesso una compo- nente dimostrativa, che nella loro celebrazio- ne si esprime verso l'interno ¢ verso l'esterno. Verso Tint fami no devono manifestare in quale a aunicas si vive. Verso T'esterno rap: presentano lo stile particolare che ogni fa miglia sviluppa in relazione al vasto spettro delle possibilita di rappresentazioni e azi rituali, Questo stile particolare conferisce ai suoi membri un‘identita (Familiare) che evi denzia, anche in tempi di insicurezza sociale © incrisi familiar, lareciproca appartenenza. A dispetto della loro generale stabilita, rituali sono aperti a variazioni. In effeti il ni presenti @ importante; in sua assenza si cadrebbe nella fossilizzazione rmutare degit sch in stereotipi. Diversamente da quanto si pud immaginare, infati, | rituali derivano la loro forza dal fatto che non si limitano a rigide ripetizioni del f generale, non c’ mai una semplice copiatu ra.05 o che nel comportamento sociale, in j azione rituale deve essere ogni volta Anche le famiglie variano costantemente ail schemi rituali presenti e modificano di continuo giocosamente gli usi ¢ costumi tra dizionali, Soltanto questa liberta di modifica: re i rituali garantisce la gioia che si prova a meter in scena. Lo scambio dei regali di Natale nella fami sia tedesca @ un esempio in proposito. Alcu- ni dei regali sono indumenti, che sarebbero ‘comunque, Awolti in carta a far parte del rituale di scambio dei reg 67 nel corso del quale i membri della famiglia hhanno Yopportunita di dare libero corso, con ‘commenti spontanei, ai loro sentimenti, ¢ di sperimentare momenti di intensa unione. ‘Quando queste variazioni det ritual si esauri- scono, specialmente i giovani reagiscono con la noia e chiedono un'‘organizzazione piit in- teressante del rituale ormal irigidito, La realizzazione di grandi feste, come quella di Natale, richiede quasi per definizio- ne che i membri delia famiglia operino insie- ‘me alla sua progettazione e preparazione, per poi passare alla rappresentazione. Ma anche ‘molt rituali quotidiani richiedono una pre- Parazione. Lo vediamo nei pasti consumati insieme, nei rituali messi in atto con i bam- bini piccoli perché si addormentino pitt facil- mente e nelle serate trascorse insieme dalla famiglia davanti alla televisione > Wa in scena la festa I carattere di rappresentazione dei rituali familiari comprende tre aspetti. Anzitutt, i rituali acquistano la foro importanza dal far Parte di una determinata cultura e di essere comprensibili solo in quel contesto. Senza una conoscenza della cultura giapponese non sarcbbe comprensibile il carattere specifico della celebrazione del Capodanno in Estremo Oriente, con le sue radici storiche e social In secondo Togo, nella rappresentazione dei rituali familiari svolge un ruolo impor- tante il Linguaggio. I filosofo britannico John L. Austin richiamd F'attenzione gia nel 1962, nel suo innovative How to Do Things With Words (trad. it. Come fare cose con le parole, Marietti editore), sul fatto che le espressioni linguistiche possono essere azioni. Questo vale per esempio per la benedizione che un ccclesiastico impartsce ai credenti durante il servizio divino, in cui le parole rappresentano uun‘azione religiosa In terzo luogo, la preparazione e la rappre- sentazione dei ritual familiari ha una qualita stetica molto importante ai fini dellefficacia della celebrazione. La famiglia tedesca che abbiamo studiato ha riferito di avere trascor- so un Natale in Australia, dove non e'erano né abeti natalizi né quelle che per noi sono le lassiche fredde temperature invernali, bensi un torrido caldo estivo. Non si era percid po- tuto festeyiare il Natale nel modo agiuston. La famiglia giapponese, dal canto suo, sottolined limportanza di consumare a Ca- podanno cibi in preparati secondo forme € prescrizioni specifiche. Era in questo che 68 1.81, settembre 2011 so ae res consisteva la differenza rispetto ai cibi degli altri giomi, e quindi il carattere particolare del pranzo di Capodanno. Un altro elemento essenziale nei ritual familiar é ta frequenza con cui si ripetono. ‘Quanto pili raro & un rituale, tanto pit eleva- ta la sua intensitd emotiva. Questo vale, per csempio, per matrimoni, battesimi e funcrali. Poiché i relativi ritual si distinguono forte- rente dalla quotidian e sottolineano even {important si scolpiscono in modo duratu- ro nella memoria dei membri della famiglia Se accade di doveri ripetere di nuovo, emer- {gono involontariamente {ricordi del! ultima volta in cui é accaduto qualcosa di simile, ¢ aaccade di pensare al possibile ricorrere di oc- casioni del sgenere in futuro. Questo ripetersi di azioni rituali nell'immaginazione contri- Dbuisce ad affermare il caratere particolare di ‘ogni evento rituale. Diversa é la situazione nel caso dei ritual familiari quotidiani. A causa della loro fre- ‘quenza, i dettagli dei singoli eventi rimango- rho meno nella memoria, € gli effetti socializ~ zanti sono meno duratur. ‘Un funzione importante dei rituali é infat- {i quella di creare ricordi comuni. Se richia- ‘miamo alla memoria quei ricodi,cisentiamo parte della nostra famiglia. Con la ripetizio- ne rituale di raccontt familiati si tiene vivo il ricordo delle esperienze comuni. Il fondo i ricordi condiviso da tutti forma un punto ai riferimento collettivo, che crea e mantiene Ja comunita familiare, Inoltre, in situazioni ristrutturazione dei ricori, i rituali possono svolgere un ruolo importante. Anche molti processi di imitazione, spe- ‘ialmente fra generazioni, si attuano attra- verso i ritual, che danno un contributo de- cisivo alla formazione del! identita personale dei vari membri della famiglia, oltre che a quella collettiva. I bambini pit piccoli vor- rebbero diventare come i loro genitori e come {loro fratlli e sorelle maggiori. Usando la mediazione del rituale, I! cul carattere di rappresentazione favorisce lo svolgersi di questi processi imitativ, fl bam- bino accoglie, per cosi dire, una «copia» dei ‘genitori e dei fratelie sorelle maggiori nel ‘suo mondo interiore. Questo processo, che si ‘compie fuori della coscienza, non é d'altron- de una semplice copiatura, bensi un evento attivo, creative, Con laiuto dellimitazione, i ‘bambini riescono a sviluppare se stessi come persone sociali e cultural. Mente & Cervello ‘Un buon esempio di questi processi& illu- strato dal piccolo tribunale familiare tratteg- siato in precedenza, in cui il fgiio si parago- nna al padre e la figlia alla madre. fa classica divisione familiare del lavoro, implica pro- blemi di competenza e di potere. Lorganizza- zione rituale dei processi di lavoro familiari cela infattispesso i rapport di potere che ne sono alla base, suggerendo che le cose sia- rho sempre state cosi ¢ che quindi incorporino Vordine naturales > Mediazione di competenze sociali I rituali familiari favoriscono acquis: re di molteplici competenze sociali. Veden- do come si comportano i genitor, | bambini acquisiscono competenze attraverso l'imita- zione. Queste competenze formano un sapere pratico implicito, che in generale non affiora alla coscienza ma édi enorme importanza per agire sociale. La fondamentale importanza di questo sapere implicito per la capacita di condurre tuna vita pio meno riuscita@ stata per molto tempo sottovalutata, Ricerche condotte negli ultimi anni in varie discipline da Michael ‘Tomasello del Max-Planck-Institut flr evo- Tutionaire Anthropologie di Lipsia, da Marco Iacoboni dell'Universita della California a Los Angeles e da me stesso, hanno confer- ‘mato il carattere mimetico dell'acquisizione di questo sapere, In conclusione, si pud affermare che iitua- 1i familial sono messe in scena normative che danno un contributo importante alla forma- 2ione di un'identita individual e colletiva. In quanto rappresentazioni fisiche concorro- no a sviluppare competenze ea interiorizzare rapport di autorita e riconoscimento, Ancora ‘oggi, in presenza di una crescente dissoluzio- ne delle struture familiar tradizionali, i rtua~ li continuano a svolgere un ruolo importante per la coesione per legame familiare. In questo senso si pone naturalmente il problema delUimportanza dei ritual nelle fa- miglic in cui i genitori sono divorziati I tera~ ‘peuti familiari sono per lo pit d'accordo che in tal casi si debbano cercare forme che per- mettano ai bambini di avere rapporti stabili con le persone di riferimento a loro pid vi re, I rituali offrono una comice appropriata per alutare gli interessatl a elaborare le loro differenze senza che queste debbano essere verbalizzate ogni volta. Anche nelle famiglie allargate insomuma, ritual aprono nuove vie per raggiungere rarmonia. . ECARIUS J. (acu, andeuch Fame, Vera tr Soziawssonscaten, Wiesbaden, 2007 \WULEC., Anthropologie, Geschicme, ‘utr, Philosophie, aconda, Colonia, 2008. ULC. IRFAS J. Detar es tual, Wiel Fink, Monaco, 2004 69 Da ragazzo a uomo, (vas tute e cut aut Nel mmagine, uni i nizaione dea Banna, n tone llsegno “del passaggio Dalla nas seandi della vita umana potrebbero avere radici neurobiologiche profonde Se nen Pee EE oaR eC St ens ee er ee oe cee na Siena een Sen ce ee ee ead permettendo loro di affermarsi in un ambiente incompren: eee ne een one oer een eee ‘Ma & davvero cosi? Probabilmente no, come si pud stabi lire dal esempio dei cosiddetti sti di passasgio. Si potrebbe anzi concludere che gli uomini hanno anc ener ce eC ce ec Pee ec etree tects si deve alletologo francese Amold van Gennep, che af'ini- Erbe entire eR sce ono le fasi di cambiamento cita alla morte, i rituali che di Birgitt ROttger-ROSSIer.. ee er cue ee ee ee ae 1909 in quello che éritenuto il suo capolavoro, che intitols ee a Secon nates en ce os any eS cn tear vita. Un bambino diventa un adulto, un giovane diventa ur uerriero, una donna sposata diventa vedova. Lriti di pas ee not tn bia il suo status 0 la sua posizione oppure supera un conti Peacoat rte eran ena comunité umane con fa loro importante funzione di guida ilitano eee Ren amr che pereepira in futuro quei singol in un nuovo ruolo Perec eee Oa) ‘comune una struttura fondamentale tripartita. Anzitutto Passaggio intrefasi__ Lastuturatndamertae eit i pesagp semore teparta, cone sop Vetnoogo ancese Arnl van Gemnop ane el sca 1. Fase di separazion In questa fase si verifica I dstaceo dl uago © dallo status precedente, 0 fase liminale La mancanza di strutturazione ambiguita oi questa fase abolisce ordine precedente 3, Fase dl integrazion In questa fase si compie "intagrazione nel nuovo luago ostatus. 7 una fase di separazione, che stacca il sogget- to dal suo luogo o stato precedente. Segue la fase di soglia,o di trasformazione, nella quale si trova fra due mondi o posizioni, in un'in terfaccia fra passatoe futuro. Al termine delle tre fasi si ha 'integrazione dellindividuo in lun nuovo luogo o status Le successive generazioni di etnologi fra cui importante teorico dei rituali Victor Tur- ner, svilupparono il modello delle fasi di van Gennep. Nei suoi lavori suf rituali, Turner st ricolleg® direttamente a van Gennep e ne svi- Tuppa i concetti di fase di soglia o di trasfor mazione. Secondo Turner, la fase pit impor- tante dei processi rituali sarebbe la seconda, che chiamé fase liminale. Essa si trova esat tamente in mezzo fra due posizioni o staziont cchiaramente definite, per cui & caratterizza- ta da mancanza di struttura e da ambiguita Quel che valeva nella fase di vita precedente ‘ora non vale pid, € quel che varra in seguito non vale ancora. Essa ¢ il punto cardine del- la trasformazione da uno status a un altro, da luna fase di vita alla successiva. Recentemente gli antropologi culturali hhanno sottolineato con forza sempre maggio- re che durante questa fase di soglia non cam- bia solo lo status sociale di una persona, ma anche la sua percezione della realta. Essi ve~ ddono sempre pi nei riti degli «ati di trasfor- maziones che non riguardano solo Vordine sociale ma fanno anche si che l'individuo si trasform| in modo molto profondo, Lo studio «di un caso potra afutarci aillustrare il senso di questa trasformazione. > I lungo addio | Makassar sono un antico popolo di com- rmercianti e navigator! insediato nel!isola in donesiana di Sulawesi (ex Celebes), i cul membri hanno una forte tendenza alla mobi- lita all'emigrazione. Avviene quindi abba: stanza spesso che uno di loro arrivi da solo su coste straniere. Lascia la comunitae i suoi pa renti prossimi per un tempo indeterminato ud accadere che non tori mai pid. I Makas- sar hanno percid corrispondentemente ritua- lizzato il processo dell ado. In genere il congedo dal viaggiatore co ‘mincia gi varie settimane prima della par tenza. Ogni volta che passa per il villaggio la gente gli grida dalle finestre: «Ancora ven 1 nott! Povero te! Ancora venti nottils E il giorno dopo: «Ancora diciannove notti..., «Ancora diciotto nott..v ¢ cosi via. In questo ‘modo la comunita ricorda quotidianamente imminente partenza e aggioma sia chi parte sia chi resta sul fatto che il tempo che passe ranno insieme sta scorrendo inesorabilmente. Gia in questa fase di separazione coloro. 1.81, settembre 2011 i che si staccano dalla comunita acquisiscono ddunque uno status speciale, che li separa ps: chicamente da tuti i loro rapporti quotidia- nie prepara la partenza. Quanto pitt il viag sio si avvicina, tanto pid drammatico diventa Vattraversamento del vilaggio. Presto vicii ¢ parenti non si limitano pita gridare dalle f- nestre, ma escono di casa, abbracciano il par- tente ¢ trasmettono cosi un'espressione pit in- tensa della loro tristezza per la sua partenza, Una decina di giorni prima della partenza hha inizio la fase liminale. La casa del parten tesiriempie di giorno in giomo di un nume- 10 sempre maggiore di ospiti, Dapprima sono solo parenti che arrivano da altri luoghi per trascorrere qualche notte a casa sua, ma ne- sli ultimi giorni pernottano da lui anche vi- Cini e amici. Puo accadere che la famiglia del partente debba ospitare per la notte anche 50 © 100 persone, cosa che stravolge completa- mente la vita quotidiana, Mente & Cervello Collegamento sociale. LLetemento eigoso colle i tito di passaggi a valor della societ incu praticato, A fronte, un momento del Bar Mitzvah ebraco; qui sopra, un batesimo cattoc. it BBAGITT ROTTGER-AOSSLER insegnaetnologia ne gruppo Languages of Etisal Libera Univers Bertin. Si occupa ola cerca sue onozes, in partcolae deta costurone ot ‘model curl dele emozioni rola soceta del Sudest asian, ‘ove conde da ann nicerehe slcampo. ultima notte prima della partenza gli ad- Ait aggiungono il punto culminante. In que sta notte, in cu tutti vegliano insieme, vengo- no suonate ¢ cantate canzoni tradizionali di addio traboccanti di sentimento, rielaborate spontancamente nell occasione per la persona che parte. I viaggiatore prendle con sé anche un pasto sconsacrator ~ che deve assicurargli la protezione delle potenze soprannaturali ~ ‘ma questo é un clemento piuttosto margina- le. I momento decisivo del rituale non sta nel simbolismo religioso, bensi nell'estremo ad- densarsi dello stare insieme, che aceresce no tevolmente Vimportanza della comunita nei confronti dell'esperienza quotidiana. In qu sti addi si materializzano le retisociali a cui il viaggiatore @ legato, ancora una volta in mo- do del tutto immediat. Nei rituali degli addii dei Makassar mol te persone si incontrano nello spazio pli - stretto, La vicinanza fisca intensifica le emo- zioni che ne derivano e allevia lo stress fisico come quello psichico, facilitando il distacco del partente. Infine arriva il giorno della partenza. La gente del luogo si riunisce per ultima volta cil partente saluta uno per uno i presenti. Al- Ta fine lo accompagnano in aeroporto o alla nave solo i suoi parenti pi stretti. Quest atti- mi rappresentano la brevissima fase conclu vva del rituale, durante la quale si compie I'in- tegrazione di tutti partecipanti nella nuova, situazione: quest! trovano in essa le loro nuo- ‘ve identiti come partente e restanti Questi addii prolungati hanno una dina- mica peculiare tanto psichicamente quanto ‘emotivamente. La situazione non solo favo- Fisce la divisione e la condivisione dei sent ‘menti ~ dei timori nei confronti delignoto € 4i quelli connessiall'abbandono della propria gente ~ ma addirittura Ii sida. Questo avvie- ne sia sul piano della comunicazione verbale cosciente sia su quello di process di risonanza comorea inconscia immedi. > Emozioni risonanti Il fenomeno della erisonanza affettivay noto. Le emozioni degli altri ~ 0, pits esat- tamente, tutto cid che noi percepiamo come espressione delle loro emezioni ~ possono ‘trasmettersi anche a noi con la massima ra pidita. Ci vengono subito le lacrime agli oc- chi quanto vediamo altri piangere, e comin- clamo a ridere quando vediamo altri ridere. Questo accade persino quando queste al tne persone sono angosciateo ilari per moti- 73 ™ vi che non ct riguardano e di cui non siamo In molte situazioni accade anche di osser vare processi emozionali contagiosi favorit dda una concentrazione di persone. A qualeu- no dei presenti, vedendo un altro che si ac cinge a partire, i riempiono gli occhi di la crime. In tal caso pud accadere facilmente che vengano contagiati anche altr, In que sti process involontari& decisivo il fatto che gli esseri umani tendano a rispecchiare nel a mimica € nella postura del proprio corpo espressione delle emozioni di un’altra per- sona, e quindi ad assumes Questo fenomeno si fonda in definitiva sul neuroni specchio, noti soltanto dal 1995: questi neuroni sono cellule nervose che fan no si che losservazione (passiva) produca gli stessi eventi mentali che vivremmo nel caso di un’esperienza attiva. Nei loro esperimenti inizali, gli scopritori dei neuroni specchio, i neurofisiolog’ italiani Giacomo Rizzolatti ¢ Vittorio Gallese, entrambi dell'Universita di Parma, si erano in effeti concentratl soprat- tutto su movimenti del corpo. In seguito, pe 1, sono stati pubblicati numerosi studi neu robiologici sui process di risonanza affetiva dda cui emerge che i meccanismi di rispec chiamento possano svolgere un ruolo an in essi. Lo stesso Gallese ¢ giunto nel frat- ‘tempo a considerare i neuroni specchio co- me component di un sistema complesso fra le cui prestazioni centrali si annovera la tra smissione di affetti iI medesimo sta Lenorme espressivita emotiva del rituale degli addi, i eu effetto viene reso ancora pi intenso dalla grande confusione e dalla cre- scente mancanza di sonno dei partecipanti hha un effetto (collaterale) molto significati- vo, che fa della partenza un’esperienza estre ‘mamente faticosa: in altri termini, un Forte stress. Al termine dei lunghi rti di separazio ne, il singolo si trova in genere in uno stato i totale esaurimento psichico ¢ fisico, per cui comincia a desiderare ardentemente di parti- Emozioni riflesse. | process i risonancaatfetiva — in cul sono implica neuron specchio ~ svlgono un ola important ne situa A fanco, un rt ol inziazione femminie in Senegal afronte,givani Bakita durante un ceria in ‘nore dl Si le culture, 1.81, settembre 2011 a re. La drammaturgia del rto degli addi pro- vvoca dunque, e sistematicamente, un esauri- mento fisico ¢ una forte eccitazione emotiva eal tempo stesso sembra causare anche una catarsi una sorta di purificazione spirituale La cosa risulta chiara il giomo della partenza: poiche il dolore della separazione ¢ gia sta la sep edenti to di acting out nei gior’ razione definitiva d i parent pit stret ti si svolge sempre in un clima relativamente tranquillo ¢ composto. La prima fase rituale, quella della separa stenza: Vimminente parten: za viene anticipata mentalmente. Trovandosi al centro dell'attenzione generale, chi parte non ha alcuna possibilta di rimuovere dalla mente cid che sta per accadere: «Ancora ven- ti notti! Povero tela, Inoltre, e sue emozioni sono al centro i un interesse inquisitorio che produce una quantita di domande: «Sei pre- lizzazione dela p occupato?s, «Sei triste, «Sei contento?s, «Sei impaziente?s, Si forma cosi uno spazio so in cui tutti partecipanti rifletono sulle proprie sensazioni circa 'evento imminente e possono comunicare Quanto alla fase iminale, caraterizzata dal pernottamento di una quantita di parenti nel- Mente & Cervello Dallo stress alfintegrazione _ Da un punto di vistasoggettvo ual che segnano | assaggi dela vita si svolgono secondo re pani. Durante la ‘mentalzzazone(organizzazione concettualeprincipalmente cognitiva) il protagonista det rita si occupa mentalmente del futur che incombe ta fase del affetivazione sovraeccitazione emotiva ausata da stress fisico€ psichica, che & carica oi stress, indebalsce fe sve strutture interne; graze a essa ta successiva itegrazione (assuetazone al ovo logo 0 alle nuove crcostanze acta icambiament che subir fa Ja casa del partente, si pud descrivere come un'affetivazione della partenza, essendo ca- ratterizzata da processi di risonanza corporei ‘ quindi molto pit immediat, Chi la vive per ccepisce con tutti sensi cid che sta per acca dere, ¢ lo vive direttamente nella sua corpo- reita. I singoli avvertono fisicamente cid che accade loro, ¢ al tempo stesso ~ sul complessi process di risonanza intersoggetti- va = Io vivono come una parte delle percezio- ni della pase di Dal punto di vista del parte un passaggio ritualizzato accom (ha inizio ignato da mentalizzazione da una parte della vit la suecessiva, mentre egli si occupa di pre- vedere quel che lo attende. Il secondo pas so & I'affettivazione. Qui chi part uno stress fisico e psichico, ¢ (Quando il partente cade in viene eccit aurito da tutto que- sto, viene infine faciltata la sua integrazione 2 un nuovo luogo o status, A mio giudizo i rituali che segnano le di stintefasi della vita ~ ma forse irituali ing nerale ~ ra igono capacita umane di em patia, e non solo permettono di discernere chiaramente i passagi fra periodi dell’esi stenza distint, ma fanno inolte si che quest vvengano vissuti anche soggettivamente persone interessate Questa forza di trasformazione esercitata dai rituali non altera solo lo status sociale di una persona, ma modifica anche la persona stessa e la sua percezione della real > Un effetto sul cervello? Laffettivazione, ¢ quindi la forte eccita- zione, danno dunque un contributo essenza- le. Nel contesto dei rituali non é insolito che verso la fine di un rituale l soggetto artivi a una condizione di sovraccarico nervoso, a un eccesso di eccitazione. Studi etnografici con- dotti nei pia svariati contesti cultural dimo- strano che le fai di soglia della magiior parte dei rtuali sembrano addirittura fatte apposta per portare il soggetto in quello stato. Ma qual é la ragione di tutto questo? Per- cché questa affettivazione si presenta addiri ‘ura come un elemento universale dei com- portamenti rituali? Quale risultato ottiene un rituale che ecciti emotivamente gli interessati in modo sistematico? Se, armati di queste domande, si passa a esaminare le ricerche sullo stress, si ha Y'im- pressione che un cerchio si chiuda. Esper ti come il neurobiologo di Gottinga Gerald Hither hanno mostrato che le reazioni allo stress attivano nel corpo una serie di processi biochimict motto complessi che si ripercuoto- no sulle interconnessioni neuronali del cer velo. Cosi lo stress rafforza fra altro la st crezione dell'ormone cortisolo da parte della corteccia surrenale. Questo ormone influisce su una serie di sistem fisiologici, ro volta modulano la trasmissione d linel cervello I processi attivatidallo stress possono alte- rare modelli di interconnessioni neuronali in ‘determinate regioni cerebral, ossia nella cor- teccia cerebrale € nel sistema limbico. A que sto scopo, indeboliscono le connessioni est stenti, rendendo possibile la costruzione di nuove connessioni neuronali. In altri termi: ni, lo stress pud destabilizzare modell di va- Iutazione e di esecuzione, che potrebbero an- che essere conservati ma che non sono adatti a soddisfare nuove richieste, dissolvendo le connessioni neuronali che sono alla loro ba se. In questo modo favorisce un nuovo tio: rientamento, ossia una sorta di «nuovo inizio con un hard disk riforma sequenze positive si determinano perd solo quando lo stress non dura per troppo tempo © rimane inoltre soggettivamente controllabile tos. Queste con- 76 Dal corpo alla mente. Lo stress incoito da mot situal di passaggio arebbe eft cl che autano ‘a superare il cambiamento,Lniziazione Bit (qui sopra, un culo sincretico pratcato neru una planta dagl eft psicotropi. trot, un sagreto al iniiazione del clo afro-cubano Pal, onein prevode 1.81, settembre 2011 z In caso contrario, come dimostrano numerosi casi psichiatrici, lo stress pud condurre a va. rie malattie, fino a gravi depressioni ‘Se consideriamo | ritual di passaggio sullo sfondo dei risultati ottenuti dalle ricerche sul lo stress, ne se ro ssignificato neurobiologicas, Rafforzando ulteriormente lo stress, che le fasi di cambia urirsce improvvisament ilo ‘mento radicale portano necessariamente con sé, {ritual accelerano anche questi processt di destabilizzazione, permettendo 'fficace 1i- orientamento sul piano mentale e neuronale Al tempo stesso, pet, {ritual forniscono an- che mezzi per controllare lereazioni di stress. Fra altro danno una maggiore certezza che rinevitabile fase del disorientamento venga soctalmente accettat, Inolte il singolo ne riceve la sensazione di essere integrato nella comunita, sia sul pia no dellimplicito econtagio emotivos fondato sul corpo sia su quello di pi espicti proces si di influenze cognitive e di pracessi di co municazione. E infine offrono le important di orientamento sociale che rendono possibile alle persone interessate interpreta zione e ordinamento delle proprie esperien- ze di cambiamento radicale e Vattribuire a es- se un senso superiore Mente & Cervelio In questo contesto svolge un ruolo deci- sivo il momento della religio, che caratteri2 za tutti rtuali: {rit di passaggio vengon collegati al sistema di convinzioni edi valori della societa in oggetto in un modo che tra scende il contesto quotidiano, e che ha un ¢a- rattere religioso o quasi religioso, Questo ri- sulta in particolare dai rtuali del battesimo, della puberti, delle nozze o dei defunt propri dei Makassar. In questi rituali occupano una posizione essenzialmente pits centrale ele ‘enti di natura religiosa; elementi che col- Jegano dunque pit fortemente 'accadimento rituale con il sistema di credenze sovraordi- i del: nato, che attribuisce importanza ai ci Ta vita umana. Essendo in grado di spingersi in profondi- ‘8 nella fisicitd di un individuo, i ritual gli facilitano Vadattamento a condizioni di vita mutate, Chi definisce i rituali come una eap pendice dell'evoluzioner se ne sfuggire Pimportanza centrale Poiche la vita umana é soggetta in tuti i tempi a mutamenti, crisi e cambiamenti radi- call, anche { ritualirimangono quel che sono sempre stati: una componente irrinunciabile della condizione umana, . ascia percid IN PI asinine GALLESEV, The Root of Empathy. The Shares Manifold Hypotesis and the Neural Basis of tersutectny in -syehopathelogy, Vol. 36, pp. 71-180, 2003, VAN GENNEP A, Les tes de passage, Emile Nour, Parl, 009 (ad tM. L Ramat, of passapoo Bol Boringher, Torino, 1996) HUTHER 6. icoge der Angst wie au Stress Gone werden, Vardenhoeck &Ruprett tng, 200s KOPPINGK. 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