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On.

Letizia Moratti
Ministro alla Istruzione Universit Ricerca
Viale Trastevere 76
00153 Roma
e P/C:
ad ogni persona, giornale, istituzione con cui sono e/o entrer a contatto.

Oggetto: Laggi qualcosa gira.

Pregiato Signor Ministro,


preciso anzitutto che Le scrivo senza sapere se e con quanta parte Ella sia
effettivamente responsabile degli argomenti che sono oggetto di questa mia;
tuttavia, in virt della funzione da Lei ricoperta, non posso indirizzare la
stessa ad altri che a Lei.
Dicevo nellOggetto della presente che laggi qualcosa gira: il laggi
riferito al fatto che abito a qualche chilometro pi a sud rispetto alla
sede del Suo Ministero; per quanto riguarda il qualcosa che gira lascio
alla Sua capacit di intuito, dopo aver letto la presente, lo stabilire se
possa trattarsi di una roulette, delle lancette di un orologio o di
qualcosaltro.
Nato e cresciuto in un paesello della Valle dAosta intorno agli anni 80 ho
conseguito, dopo la licenza liceale, alcuni Diplomi di Conservatorio; questi
diplomi erano il livello massimo riconosciuto dallo Stato per le materie di
mia attinenza: non potevo dirmi laureato (della cosa non me ne importava
niente e confesso non me ne importa niente neanche adesso) ma non mi
sentivo (per lo Stato) inferiore alla professoressa di lettere (o di altra
materia, si intende) della scuola media del mio bel paesello.
Successivamente mi sono trasferito nella Capitale dove (lo vedr nel
curriculum allegato) ho svolto una attivit artistica musicale che fatte
le dovute differenze sui relativi campi di azione fa s che nella mia
materia io possa considerarmi quello che Salvatore Accardo e Uto Ughi sono
per il violino, quello che Maurizio Pollini per il pianoforte o quello che
Riccardo Muti per la Direzione d Orchestra.
Oggi, giunto agli anni 2000, ho avuto dallo Stato un graditissimo omaggio:
ai miei titoli di studio stato attribuito il nome di Diploma accademico
di primo livello, equivalente ad una Laurea di Primo livello!
Mi viene per un dubbio: questo riconoscimento una elevazione di rango
dei titoli di studio a suo tempo conseguiti od piuttosto una umiliazione
forzata e legalizzata?
Certo, perch se 25 anni fa non mi sentivo inferiore alla professoressa
della scuola media del mio bel paesello (il paragone non esisteva, erano
campi diversi), oggi non posso dire altrettanto: proprio lo Stato ad
attribuirmi questa inferiorit, conferendo ufficialmente ai miei titoli di
studio un valore inferiore a quelli di una qualsiasi persona laureata a suo
tempo.
vero, noi musicisti siamo una massa di ignoranti: lo testimoniano persone
incapaci di esprimersi come Maurizio Pollini, Riccardo Muti, Claudio Abbado,
lo testimoniano persone che hanno vissuto ai margini della cultura italiana
come Goffredo Petrassi, Luciano Berio, Giacomo Manzoni; lo testimonio nel
mio piccolo anchio.
Per staccarmi da questa ignoranza mi sono iscritto nuovamente al
Conservatorio, in modo che, frequentando il biennio superiore, potessi
colmare le mie carenze.
Ho cercato un Conservatorio che avesse attivato un Corso relativo alla
materia di mia principale competenza (se sono incompleto in questa chiss
nelle altre!), ovvero Strumentazione per Banda ed ivi, superato con
estremo sacrificio per me e per lIstituzione presso la quale lavoro lesame
di Ammissione [1], mi sono iscritto.
Successivamente ho dovuto pagare una considerevole somma per la frequenza.
Proprio la cifra spesa mi da almeno modo, ora, di pretendere qualcosa da uno
Stato che mi ha detto che, per raggiungere il massimo titolo nella mia
professione, devo ancora studiare.
i cosa si tratta?
Mi sembra molto semplice: ho diritto di pretendere insegnanti in possesso di
adeguati requisiti.
Secondo una logica elementare (ma qui siamo allUniversit) questi
requisiti dovrebbero essere almeno uno tra i seguenti due:
a) titolo di studio nella materia insegnata di livello paritetico con
quello per il quale si impartisce linsegnamento;
b) possesso di una attivit professionale di chiara fama.

Se per il titolo di studio comprensibilissimo che nessuno lo possieda,


meno comprensibile che il Suo Ministero non abbia richiesto ai suoi
docenti per il Biennio neppure la chiara fama; cos tutti gli insegnanti
che lhanno creduto (non conosco i dettagli, ma mi sembra che sia andata
cos) sono stati autorizzati ad insegnare al Biennio Superiore l dove
istituito.
Ci troviamo conseguentemente nella seguente situazione: abbiamo/avremo
insegnanti che, anzich possedere i due titoli che sarebbe normale possedere
per insegnare, nella stragrande maggioranza dei casi (crede che mi sbagli?)
non ne possiede nemmeno uno!
Se Lei, signor Ministro, va dal salumiere, ad uno spettacolo, sulla giostra
(ecco unaltra cosa che gira) e paga, pretende che il prodotto offerto sia
di una certa qualit; in caso contrario ha diritto di lamentarsi. Questi
prodotti sono offerti dai commercianti onesti con certi requisiti di qualit
(per i disonesti ci sono i Carabinieri); eppure siamo di fronte a prodotti
per l acquisto dei quali nessuno Le dice, come a me ha detto lo Stato, che
se non mangia il salame, non va agli spettacoli, non si fa il giro in
giostra incompleto, carente in qualche cosa. A noi musicisti stata
detta una cosa simile ed a chi cerca di ottemperare vengono offerti (senza
che ci sia stato controllo) salami di seconda qualit (quando non del tutto
avariati), spettacoli di dubbio gusto o giostre prive dei requisiti di
sicurezza; tutto questo senza lintervento dei Carabinieri: valiamo forse
meno dei salami?
Tornando al caso personale la situazione lapalissiana: linsegnante che
trover non ha nulla da potermi insegnare.
Con questo, preciso, non intendo criticare lo sventurato Professore, che
sino ad oggi stato chiamato ad insegnare a chi ancora studiava per
acquisire le basi della materia e che in tale compito ha sicuramente fatto
il suo dovere con la dovuta perizia: intendo invece criticare chi ha
permesso che eventi siffatti potessero verificarsi e mettere entrambi in
questa non certo simpatica situazione.
Il mio caso, per, credo sia simile a quello di molti, molti, molti altri
musicisti: cosa succederebbe se il Primo Clarinetto della Scala si
iscrivesse in Conservatorio e poi si accorgesse (crede che sia una ipotesi
peregrina?) che il suo insegnante non ha mai fatto un concerto o suonato in
un orchestra? o che magari non suona pi da molto tempo?
Pensi che bello, invece, se i Maestri Muti o Abbado si iscrivessero per
studiare Direzione dOrchestra! Chiss quali orchestre troverebbero e quali
possibilit per arricchire la loro esperienza, visto che gli allievi che
usciranno tra due anni avranno, per lo Stato, un titolo superiore al loro.
Prima di concludere, con un preciso appello, questa mia, desidero ancora
ricapitolare la situazione che si creata:
1) lo Stato ci ha dato dei Diplomi di Conservatorio che erano il
massimo titolo nelle rispettive materie;
2) lo Stato un bel giorno ci ha detto che chi possedeva quel titolo
non possedeva pi il titolo massimo, ma un titolo intermedio che, per
essere completato, necessitava di altri due anni di studio;
3) a chi si iscritto ad un Conservatorio per colmare le pretese lacune ha
fatto pagare una consistente tassa;
4) a chi ha pagato fornisce insegnanti che:
a) non hanno il titolo che andranno a rilasciare (in molti casi non hanno
nemmeno i titoli degli allievi)
b) non solo non sono stati scelti per chiara fama ma neppure si sa se
abbiano mai fatto una normale attivit professionale nella materia
insegnata (od in una almeno affine).

Signor Ministro, le sembra normale tutto ci?


Non sarebbe stato meglio riconoscere da subito a chi era in possesso dei
Diplomi di Conservatorio quello che gli spettava veder riconosciuto, ovvero
un titolo equiparato alla laurea completa? perpetrata lingiustizia ed
obbligato tutti a tornare a scuola [2] , considerato che il Ministero non
in grado di fornire docenti adeguati a tutte le potenziali fasce di utenti
(anche Uto poteva essere utente!), evitare di far pagare tasse cos esose?
non potendo evitare di far pagare le tasse vendere direttamente (magari a
rate o in offerta speciale) i nuovi titoli? Si sarebbero risparmiati molti
viaggi fuori sede per gli studenti, molta luce negli Istituti, molto
lavoro di segreteria, molti bimbi che piangono i loro genitori assenti,
molte mogli trascurate a causa dello studio di ormai non pi giovani mariti
(va bene, per, a chi ha lamante!); soprattutto ci sarebbero stati per il
Ministero gli stessi introiti ma meno spese! La beffa, creda, sarebbe stata
minore!
o
Istituire un Conservatorio della Terza et (ovviamente il Biennio
Superiore)?

La mia situazione, con tutte le sue storture, pur sempre quella di una
persona che lavora.
Che dire invece per coloro che si sono diplomati negli ultimi anni (e quindi
poco prima della riforma), in un mondo che li vede in gran parte disoccupati
perch attento a ben diversi valori culturali, quali gli ossessivi ritmi,
le canzonette o le formose sembianze (almeno questa musica per gli
occhi) che ci propina la TV?
Questa novit del Biennio ha solo laspetto di un allungamento della loro
agonia: se non lo fanno saranno ancor pi tagliati fuori; se lo fanno tra
due anni saranno dei disoccupati specializzati.

Non vorrei fare un peccato di pensiero, ma questultima considerazione mi


lascia la forte impressione che questa riforma giovi pi a certi aspetti
sindacali di qualche categoria che a quelli della formazione: si trovato
un buon sistema per rimpolpare (nessuno si illuda, sar solo per poco) il
numero degli allievi degli amati ma forse languenti Conservatori. Credo di
aver illustrato a sufficienza il mio pensiero e di averLe dato modo di
comprendere cos che gira quaggi.

Concludo pertanto, come prima anticipato, con un appello, rivolto a tutti


quei musicisti che hanno raggiunto un importante, apicale livello nel loro
settore di appartenenza:

1) iscriversi al Biennio Superiore nei Conservatori;


2) pretendere di avere degli insegnanti adeguati;
3) non potendo avere questi pretendere il titolo che gli spettava sin
da prima;
4) non potendo avere neppure questo (credo che ormai sia troppo tardi)
dare la propria collaborazione utilizzando la propria esperienza per
impartire adeguato insegnamento ad insegnanti e colleghi studenti; fare
lelemosina (in questo caso al Ministero della Pubblica Istruzione) sempre
una buona azione, e forse si potr ottenere anche una laurea Honoris causa
per meriti sociali.
Questo sarebbe il modo migliore, credo, per rispondere ad una riforma che
prima di umiliare i musicisti umilia la logica e le pi elementari
aspettative del vivere in una societ civile.
Roma, 31 gennaio 2005
M. Fulvio Creux
via dei Bersaglieri 120
00143 Roma

[1]
Nel periodo dellesame avrei dovuto essere a Trieste per dirigere la Banda
dellEsercito e rendere gli onori al Presidente della Repubblica (in visita
alla citt per il Cinquantesimo anniversario del suo ritorno allItalia) ma
non ho potuto andarci; nel notare la mia assenza ad una ricorrenza cos
importante qualcuno c pure rimasto male: il Presidente Ciampi non so, ma
il Nostro Capo di Stato Maggiore Gen. Giulio Fraticelli sicuramente si!
Quando racconto che ero assente perch stavo facendo lesame di ammissione
per studiare Strumentazione per Banda qualcuno sicuramente mi prende per
scemo.
Potrei approfittare delloccasione per chiedere a Lei, Signor Ministro, di
volermi scusare con le suddette Autorit? A Lei crederebbero sicuramente.

[2] Non si risponda che nessuno obbligato perch lattribuzione della


Laurea di primo livello la riprova della nostra incompleta formazione.

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