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Data January 2016

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3 authors:

Luciano Nunziante Luigi Gambarotta


University of Naples Federico II Universit degli Studi di Genova
46 PUBLICATIONS 161 CITATIONS 157 PUBLICATIONS 1,402 CITATIONS

SEE PROFILE SEE PROFILE

Antonio Tralli
University of Ferrara
164 PUBLICATIONS 2,101 CITATIONS

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00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina I

collana di istruzione scientifica


serie di ingegneria civile
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina II

Al lettore

La realizzazione di un libro comporta costi variabili (carta, stampa, legatura) e costi fissi,
cio indipendenti dal numero di copie stampate (traduzione, preparazione degli originali, redazione,
composizione, impaginazione). I fotocopiatori possono contenere il prezzo perch, oltre a non pagare
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lincidenza dei costi fissi a copia e costringe leditore ad aumentare il prezzo; questo, naturalmente,
fornisce un ulteriore incentivo a fotocopiare. Se questo circolo vizioso non verr spezzato, arriveremo
al punto in cui gli editori non avranno pi convenienza economica a realizzare libri di testo
per luniversit.

In quel momento non ci saranno pi neppure fotocopie.

Leditore
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina III

Luciano Nunziante
Luigi Gambarotta
Antonio Tralli

Scienza delle costruzioni


Terza edizione
a cura di Luciano Nunziante

McGraw-Hill

Milano New York San Francisco Washington D.C. Auckland


Bogot Lisboa London Madrid Mexico City Montreal
New Delhi San Juan Singapore Sydney Tokyo Toronto
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina IV

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dalle rispettive case produttrici.

Editor: Paolo Roncoroni


Produzione: Donatella Giuliani
Realizzazione editoriale: Fotocompos Gussago (Brescia)
Copertina: Edicomma
Stampatore: Arti Grafiche Battaia Zibido San Giacomo Milano

ISBN: 978-88-386-6697-1
12345678AGBAGB321
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A Ornella, Carla e Gianna


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Indice
Nota del curatore alla 3a edizione XIII
Nota del curatore alla 2a edizione XV
Ringraziamenti dellEditore XVII
Note biografiche degli autori XIX
Simbologia XXI

Capitolo 1 Introduzione allequilibrio delle strutture 1


1.1 j Equilibrio del punto materiale e sistemi di funi 2
j Approfondimento 1.1 Grandezze fisiche, dimensioni
e unit di misura 4
j Approfondimento 1.2 Regola del parallelogramma
e poligono delle successive risultanti 6
j Applicazioni specifiche 1.1 Unapplicazione numerica 7
j Approfondimento 1.3 Sistema a tre funi con imperfezioni 11
1.2 j Equilibrio del corpo rigido ed equazioni cardinali della statica 13
j Approfondimento 1.4 Momento di una forza, momento
risultante di un sistema di forze 16
j Approfondimento 1.5 Trasformazione del momento risultante
con il variare del polo 18
j Approfondimento 1.6 Coppia di forze 19
j Approfondimento 1.7 Sistemi di forze staticamente equivalenti;
trasporto di una forza 21
j Approfondimento 1.8 Riduzione di una forza e coppia
complanari in una forza 22
1.2.1 Riduzione di distribuzioni di forze compiane parallele 22
j Approfondimento 1.9 Riduzione di un sistema di forze
compiane mediante la costruzione del poligono funicolare 23
Esercizi 27
Capitolo 2 Cinematica e statica delle travi 31
2.1 j Spostamenti rigidi piani 32
2.2 j Analisi cinematica del corpo rigido vincolato 38
2.3 j Analisi statica del corpo rigido vincolato 43
2.4 j Travi rigide piane ad asse rettilineo 57
2.5 j Analisi cinematica della trave piana rigida 58
2.6 j Analisi statica della trave piana rigida vincolata 68
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VIII j Indice

2.7 j Teorema dei lavori virtuali per corpi e travi rigide 77


j Approfondimento 2.1 Dualit statica-cinematica 80
2.8 j Caratteristiche della sollecitazione 83
2.8.1 Riduzione alla sezione 85
2.8.2 Equilibrio della porzione di trave 86
2.8.3 Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione 90
2.9 j Equazioni indefinite di equilibrio della trave rettilinea 95
2.9.1 Tracciamento dei diagrammi delle sollecitazioni
tramite le equazioni indefinite di equilibrio 97
2.10 j Sistemi di travi 101
2.10.1 Analisi cinematica 102
2.10.2 Analisi statica 110
j Approfondimento 2.2 Risoluzione statica tramite il PLV
Catene cinematiche 121
2.10.3 Travature chiuse o pluriconnesse 124
j Approfondimento 2.3 Cerniera multipla 126
2.11 j Travature reticolari 132
2.11.1 Analisi cinematica 133
2.11.2 Analisi statica 135
2.11.3 Travature a nodi canonici 138
2.11.4 Travature a sezioni canoniche 141
Esercizi 146
Capitolo 3 Travi elastiche 149
Introduzione 150
3.1 j Travi elastiche in presenza di sforzo assiale 154
3.1.1 Dilatazione assiale 155
3.2 j Trave inflessa 161
3.2.1 Nozione di curvatura 161
3.3 j Equilibrio elastico della trave inflessa 165
3.4 j Analogia di Mohr 172
3.5 j Equilibrio elastico della trave: trattazione generale 176
3.5.1 Equilibrio 176
3.5.2 Deformazioni e compatibilit 177
3.5.3 Scorrimento 178
3.6 j Principio dei Lavori Virtuali per la trave inflessa 180
3.6.1 Equilibrio 180
3.6.2 Compatibilit 181
3.6.3 Equazione dei lavori virtuali 182
j Approfondimento 3.1 PLV per la trave:
trattazione generale 184
3.7 j Equazioni costitutive della trave elastica 190
3.8 j Equilibrio elastico della trave: generalizzazione 191
3.9 j Distorsioni e variazioni termiche 196
3.9.1 Distorsione di dilatazione assiale 196
3.9.2 Distorsione di scorrimento 200
3.9.3 Distorsione di curvatura 202
3.9.4 Distorsione di rotazione relativa 207
3.10 j Linea elastica in grandi spostamenti: carico di punta, fune 211
3.10.1 Carico di punta 213
3.10.2 Equazione della trave elastica inflessa 214
3.10.3 Equazione della fune 214
Esercizi 215
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Indice j IX

Capitolo 4 Principi e metodi per le strutture elastiche 221


4.1 j Congruenza 222
4.1.1 Equazioni di congruenza per la risoluzione di travi
iperstatiche 222
4.2 j Spostamenti delle travi tramite il PLV 224
4.3 j PLV nella soluzione di strutture iperstatiche 230
j Approfondimento 4.1 Equazione del PLV come equazione
di congruenza 231
4.4 j Metodo delle forze. Equazioni di Mller-Breslau 234
4.5 j Energia di deformazione elastica della trave 247
4.6 j Principi e teoremi per le strutture linearmente elastiche 251
4.6.1 Teorema di Kirchhoff 252
4.6.2 Teorema di Clapeyron 253
4.6.3 Teorema di Betti 254
4.6.4 Teorema di Maxwell 257
4.6.5 Carichi mobili: introduzione alle linee di influenza 260
4.7 j Stazionariet e minimo dellenergia potenziale totale 264
4.8 j Metodo di Ritz-Rayleigh per le travi inflesse 267
4.9 j Metodo degli spostamenti 270
Introduzione: un esempio 271
4.9.1 Metodo degli spostamenti 273
j Approfondimento 4.2 Coefficienti di rigidezza per le travi
elastiche 283
4.10 j Secondo Teorema di Castigliano 289
4.10.1 Utilizzo del Secondo Teorema di Castigliano
per la ricerca di spostamenti e rotazioni su strutture
isostatiche 291
4.10.2 Soluzione di strutture iperstatiche con il Secondo
Teorema di Castigliano 292
4.10.3 Spostamenti su strutture iperstatiche con il Secondo
Teorema di Castigliano 294
j Approfondimento 4.3 Introduzione al Metodo
degli Elementi Finiti per le travi 295
j Approfondimento 4.4 Travi curve 301
j Approfondimento 4.5 Trave su suolo elastico 310
Esercizi 322
Capitolo 5 Meccanica dei continui 325
5.1 j Spostamento, deformazione finita e infinitesima 326
5.1.1 Spostamento, deformazione, gradiente di deformazione 326
j Approfondimento 5.1 Deformazione delle superfici 335
5.1.2 Trattazione infinitesima della deformazione 338
5.1.3 Deformazioni non omogenee. Equazioni di congruenza
interna 351
5.2 j Problema dellequilibrio dei solidi deformabili, tensioni,
tensore di sforzo 355
5.2.1 Concetto di tensione 357
5.2.2 Tensore degli sforzi di Cauchy 359
5.2.3 Tensioni principali e direzioni principali di tensione 368
5.2.4 Spazio di Haig-Westergaard 370
5.2.5 Cerchio di Mohr per le tensioni: trattazione generale 374
j Approfondimento 5.2 Tensore di sforzo
di Piola-Kirchhoff 383
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina X

X j Indice

5.3 j Principio dei Lavori Virtuali per il solido deformabile 383


j Approfondimento 5.3 Particolarizzazioni ed estensioni del PLV 386
5.4 j Meccanica dei materiali. I legami costitutivi Teoria
dellelasticit 388
5.4.1 Legami costitutivi 389
5.4.2 Risposte sperimentali dei materiali 393
5.4.3 Elasticit 400
5.4.4 Elasticit lineare 403
5.4.5 Relazioni di Hooke dellelasticit lineare isotropa 405
5.4.6 Equazioni dellequilibrio elastico isotropo 416
5.4.7 Equazioni di Navier-Cauchy 416
j Approfondimento 5.4 Equazioni di Beltrami-Michell 418
5.4.8 Cambiamento di base relazioni elastiche 420
5.4.9 Elasticit lineare non isotropa 423
Esercizi 431
Capitolo 6 La trave secondo de Saint Venant 439
6.1 j Solido trave e problema di de Saint Venant 440
Premessa 440
6.1.1 Notazione 441
6.1.2 Geometria 441
6.1.3 Materiale 441
6.1.4 Condizioni di vincolo e di carico 442
6.1.5 Formulazione matematica del problema 442
6.1.6 Postulato di de Saint Venant 444
6.1.7 Relazione fra stato di tensione e caratteristiche
della sollecitazione 446
6.2 j Soluzione del problema di de Saint Venant 447
6.2.1 Soluzione generale nelle tensioni normali 448
6.2.2 Soluzione nelle tensioni tangenziali 449
6.2.3 Riduzione alle sollecitazioni semplici 449
6.3 j Sforzo normale o assiale 450
6.3.1 Stato di tensione 450
6.3.2 Stato di deformazione 451
6.3.3 Energia di deformazione 452
6.4 j Flessione retta 455
6.4.1 Stato di tensione 455
6.4.2 Stato di deformazione 458
6.4.3 Campo di spostamento nella flessione retta 458
j Approfondimento 6.1 Spostamento nella flessione retta
tramite integrazione della deformazione 462
6.4.4 Energia di deformazione 463
6.5 j Flessione deviata 465
6.5.1 Stato di tensione 466
6.5.2 Stato di deformazione 470
6.5.3 Campo di spostamento 470
6.5.4 Energia di deformazione 471
6.6 j Sforzo normale eccentrico 472
6.6.1 Stato di tensione 473
6.6.2 Stato di deformazione 479
6.6.3 Energia di deformazione 480
6.7 j Soluzione nelle tensioni tangenziali 480
Premessa 480
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XI

Indice j XI

6.7.1 Equilibrio 480


6.7.2 Formulazione della soluzione via funzione
di ingobbamento 481
6.8 j Torsione 483
Premessa 483
6.8.1 Torsione nella trave a sezione circolare 484
6.8.2 Torsione nella trave di sezione generica
(semplicemente connessa) 488
6.8.3 Analogia idrodinamica 492
6.8.4 Torsione nelle travi di parete sottile a sezione chiusa 494
j Approfondimento 6.2 Teorema di Stockes applicato
alle tensioni tangenziali 497
6.8.5 Torsione in travi di sezione rettangolare sottile 497
6.8.6 Torsione nelle travi di parete sottile aperta 499
6.9 j Flessione e taglio 508
Premessa 508
6.9.1 Tensione tangenziale media su una corda:
formula di Jourawsky 509
6.9.2 Componenti delle tz parallele alla corda 511
6.9.3 Tensioni tangenziali in corrispondenza dellasse neutro 512
6.9.4 Energia di deformazione e fattore di taglio 513
6.9.5 Scorrimento dovuto al taglio 516
6.10 j Flessione composta a taglio e torsione: centro di taglio 522
Premessa 522
6.10.1 Centro di taglio 522
j Approfondimento 6.3 Carattere irrotazionale
delle tensioni tangenziali da Taglio 522
j Approfondimento 6.4 Tensioni da Taglio nelle travi
di altezza variabile 539
Esercizi 543
Capitolo 7 Resistenza e stabilit delle strutture 561
Premessa 562
7.1 j Resistenza dei materiali da costruzione 562
7.1.1 Verifiche di resistenza, sicurezza e stabilit 568
7.1.2 Criterio di resistenza di Galileo-Rankine 570
7.1.3 Criteri di snervamento isotropi 572
7.1.4 Criteri di scorrimento di Coulomb, Mohr e Drucker-
Prager 596
7.2 j Frattura 603
7.3 j Resistenza a fatica 608
7.4 j Stabilit dellequilibrio: premessa 611
7.4.1 Sistemi articolati rigidi 611
7.4.2 Sistemi elastici a un grado di libert 616
7.4.3 Sistemi elastici discreti: analisi linearizzata 622
7.4.4 Carico di punta delle travi 629
7.4.5 Limiti di validit della formula di Eulero e curve
di stabilit per aste reali 635
Esercizi 642
Capitolo 8 Elementi di plasticit e analisi limite 645
8.1 j Materiale elasto-plastico 646
8.1.1 Variabili interne 646
8.1.2 Potenziali termodinamici 647
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XII

XII j Indice

8.1.3 Processi non conservativi 650


8.1.4 Legge di flusso plastico 650
8.1.5 Potenziale plastico associato di Lvy-von Mises 655
8.1.6 Potenziale plastico associato di Tresca-de Saint Venant 658
8.1.7 Leggi di incrudimento plastico 660
8.1.8 Stabilit del materiale secondo Drucker 664
8.2 j Analisi limite 671
8.2.1 Teoremi dellAnalisi Limite 676
8.2.2 Primo Teorema Statico del Collasso Plastico 677
8.2.3 Secondo Teorema Statico del Collasso Plastico
Teorema della massima dissipazione 679
8.2.4 Teorema cinematico del collasso plastico 679
8.2.5 Esempi di analisi limite per continui strutturali
costituiti da materiali standard 681
8.2.6 Considerazioni conclusive sui teoremi dellAnalisi
Limite per materiale standard 691
8.2.7 Carichi variabili proporzionalmente.
Minoranti s9 del moltiplicatore limite s 692
8.2.8 Carichi variabili proporzionalmente.
Maggioranti s0 del moltiplicatore limite s 693
8.3 j Analisi limite di travi in flessione elasto-plastica 693
8.3.1 Scarico dalla condizione di momento limite 698
8.3.2 Cerniera plastica 700
8.3.3 Inflessione della trave elasto-plastica 703
8.3.4 Analisi limite delle travi inflesse 709
8.3.5 Primo teorema statico del collasso plastico delle travi 710
8.3.6 Secondo teorema statico del collasso plastico
delle travi: teorema della massima dissipazione 711
8.3.7 Teorema cinematico del collasso plastico per le travi 712
8.3.8 Moltiplicatore di collasso delle travi sotto carichi
variabili proporzionalmente 713
8.3.9 Esempi di analisi limite di sistemi di travi inflesse sotto
carichi variabili proporzionalmente 714
8.3.10 Approccio alla soluzione dei problemi di analisi
limite tramite la programmazione lineare 724
8.3.11 Carichi in parte costanti e in parte variabili
proporzionalmente 726
8.3.12 Corollari dei teoremi dellanalisi limite per solidi
sotto carichi variabili proporzionalmente 727
j Approfondimento 8.1 Limitazioni del carico di collasso
in presenza di carico combinato 729
8.3.13 Analisi limite per il materiale a legge di scorrimento
plastico non associato 735
Esercizi 738

Appendice A Caratteristiche geometriche delle sezioni A-1


Appendice B Profilati metallici A-35
Bibliografia B-1
Indice analitico I-1
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Nota
del curatore
alla 3a edizione
Un testo come questo di Scienza delle Costruzioni, per sua stessa natura, deve fornire
agli Studenti delle Facolt di Ingegneria e Architettura i fondamenti della statica, della
cinematica e dellanalisi di solidi e strutture. Questo compito, che pure ben codificato
da molti anni, e quindi dovrebbe essere di facile interpretazione, pur tuttavia reso
oggi complesso da diverse cause.
La prima difficolt proviene dalla modifica introdotta sia nella scuola secondaria sia
nelluniversit italiana, che impedisce di inserire nel corso della carriera degli studenti
ostacoli di una qualche difficolt. Un atteggiamento che parte da una giusta istanza
non selettiva per una scuola che si vorrebbe di massa, che per frequentemente com-
porta una certa incapacit per i discenti di imparare a studiare e a crescere, anche af-
frontando e superando le difficolt. In tal modo si reintroduce una selettivit che sfa-
vorisce studenti di cultura pi povera.
La seconda difficolt proviene dal lato dei docenti che, nei casi migliori, sono distratti
da una ricerca distante dalle applicazioni, e quindi talvolta riescono a mediare male
fra i propri interessi e le ragioni della didattica quotidiana. Ci appesantito poi dal
disegno di percorsi formativi risultanti da una riforma fallita, su cui si innestata una
controriforma incompiuta, che costringe gli studenti a una continua corsa a ostacoli,
spesso senza rete.
La terza, ma non ultima, difficolt proviene dal veloce avanzamento tecnologico, che
nellepoca della globalizzazione richiede conoscenze facilmente scambiabili, e imple-
mentabili, rendendo rapidamente obsoleti approcci didattici che non godono di queste
qualit.
Ma la bussola che ci ha orientato sin dalle prime due edizioni di questo testo, costituita
dalla constatazione che il nucleo metodologico della meccanica strutturale, al di l di
ammodernamenti, tagli, aggiunte e modifiche, rimasto vitale e fecondo in quanto
costituisce lo strumento principe nellaffrontare sia le tematiche tradizionali, sia quelle
in avanzamento riguardanti microstrutture, nano strutture, nuovi materiali e applica-
zioni strutturali, e quindi le nuove sfide della scienza e della tecnologia moderna.
Questa terza edizione del testo, grazie anche alle indicazioni provenienti dalle risul-
tanze di uninchiesta svolta dallEditore sulle due edizioni precedenti, ha mantenuto
come primo obiettivo quello di evidenziare i contenuti teorici della disciplina e la loro
vitalit rispetto a possibili applicazioni, stimolando talvolta linteresse per successivi
approfondimenti.
Uno sforzo stato fatto, allinizio del testo, per facilitare lapproccio alla disciplina
per gli studenti aventi un ridotto bagaglio di conoscenze fisico-matematiche, i quali
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XIV

XIV j Nota del curatore alla 3a edizione

sono poi accompagnati in un percorso che si dipana attraverso i diversi capitoli,


con sempre maggiore completezza.
Laumento degli esempi presentati e linserimento degli esercizi proposti siste-
maticamente alla fine di ogni capitolo, risponde alla convinzione che questa di-
sciplina deve non solo fornire allallievo nuovi concetti e strumenti di base, ma
poi su questi deve costruire un castello di principi e metodi, di grande versatilit
ed efficienza matematico-operativa, mirati alla soluzione dei principali problemi
meccanici.
Sono state sensibilmente arricchite sia la trattazione della trave in ambito elastico
ed elasto-plastico, sia quella del continuo deformabile, introducendo anche ex
novo gli elementi finiti, le travi curve, le travi su mezzo elastico e quelle di altezza
variabile.
In questa opera di revisione, ammodernamento, semplificazione e arricchimento,
ci siamo sempre proposti di sfuggire allidea del manuale e del formulario, cos
come allonanismo dellestetica dimostrativa, puntando sempre a fornire sui di-
versi argomenti il nucleo di idee di base.
Il nuovo formato ha, con il suo stesso disegno, facilitato la vocazione didattica a
evidenziare a margine concetti salienti e aspetti di rilievo da memorizzare.
Lauspicio che questo testo, fino a oggi apprezzato non solo nei percorsi di Lau-
rea e Master, ma anche nelle Scuole di Dottorato, grazie anche allopera di am-
modernamento e arricchimento, possa reggere allimpatto con le problematiche
sopra enunciate, costituendo stimolo e avvio ai successivi approfondimenti.
La massima aspirazione del Curatore, nel momento in cui pronuncia il fatidico
si stampi, che gli allievi che si formeranno studiando su questo testo, possano
sentire il bisogno di consultarne le indicazioni, anche dopo la laurea, per qualche
tempo
Un sentito ringraziamento ai miei amici coautori Antonio e Luigi, per la loro
opera decisiva e insostituibile, allEditore per limpegno profuso, ai Docenti ita-
liani di materie Strutturali che hanno dato il loro contributo alla valutazione delle
precedenti edizioni del testo, e infine a tutti gli allievi che con le loro domande,
interrogativi e richieste di chiarimento hanno, talvolta inconsapevolmente, con-
tribuito al miglioramento del testo.

Maggio 2011 Luciano Nunziante


00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XV

Nota
del curatore
alla 2a edizione
Siamo stati chiamati anzi tempo alla stampa di questa Seconda Edizione del Testo di Scienza
delle Costruzioni, a causa del successo ottenuto dalla Prima Edizione, che ha visto una notevole
diffusione delladozione, praticamente su tutto il territorio nazionale, con ampio superamento
degli obiettivi iniziali.
Una delle motivazioni importanti nella scrittura di questo testo era e rimane infatti il tentativo
di sfuggire ai dialetti presenti nelle diverse scuole italiane di Meccanica Strutturale, recuperan-
done le nobili tradizioni, e contribuendo alla formazione di un linguaggio unificato su base na-
zionale, assonante con quello parlato oggi nelle zone pi avanzate del mondo, e sempre pi
legato a procedure automatizzate, moderne, compatte, facilmente gestibili su rete.
Questo obiettivo si mescolava allesigenza di fornire un testo di meccanica strutturale in un
momento assai complesso della vita universitaria, segnato da una riforma dagli esiti incerti, tut-
tora priva di seri riscontri e conclusioni.
davvero triste la posizione di coda che tocca alla ricerca e alla formazione universitaria in
Italia, nel rango dei paesi avanzati. Ci in evidente contraddizione da un lato con la sua luminosa
storia e dallaltro con la perdurante messe di nuove generazioni di Ricercatori italiani, che con-
tinuano a nascere e ad affermarsi nel mondo per intelligenza, capacit e creativit. In un mondo
provinciale dominato dallideologia dei mercanti nani e ballerine evidentemente non si
compreso che lunico bene del quale godiamo giacimenti pressocch inesauribili, la materia
grigia.
Facemmo bene a contrapporre allincertezza del ragionamento riformatore la volont di non cedere
il passo allipotesi di una formazione per formulari che rischiava di affermarsi anche per questa
materia cos importante e fondativa. Per quanto possibile, abbiamo mantenuto un impalcato meto-
dologico basato su una rigorosa modellazione fisico-matematica, sempre cos ricca e feconda nella
formulazione di nuove teorie e nella risoluzione dei problemi avanzati in diverse branche della mo-
derna ingegneria delle costruzioni.
Coloro che spinti dal desiderio di capire frequentano i Congressi di Meccanica in giro per il
mondo, che leggono la letteratura internazionale oggi facilmente accessibile dalla rete, sanno
bene con quale rapidit oggi cambino addirittura i nomi degli argomenti di interesse per la ri-
cerca, nellambito dei nuovi materiali, delle nuove applicazioni strutturali nei diversi campi di
applicazione dellingegneria quali quello biomeccanico, aerospaziale, meccanico, civile, nu-
cleare, navale.
sorprendente verificare la molteplicit di richieste e quesiti che da settori diversi riguardanti il
rischio vulcanico, quello sismico, linstabilit del territorio, la micro e nano meccanica, la tec-
nologia, provengono alla meccanica dei materiali e delle strutture.
E ogni giorno verifichiamo che il nucleo metodologico della meccanica strutturale, tramite un
processo continuo di studio, aggiornamento e modernizzazione, riesce a fare fronte alle attese
e sfide dello sviluppo tecnologico della societ moderna.
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XVI j Nota del curatore alla 2a edizione

Questa Seconda Edizione del Testo di Scienza delle Costruzioni, nelle intenzioni iniziali
degli Autori, era mirata non solo a eliminare errori e imperfezioni della Prima Edizione,
ma anche a inserire nel testo, sia pure in forma concisa, alcuni argomenti di sicura utilit
nella formazione degli Allievi dei Corsi di Laurea e Laurea Specialistica in Ingegneria o
Architettura.
Ci siamo riusciti solo in parte. Con lElasticit, inserendo per completezza la trattazione
energetica con il Teorema di Castigliano, cos importante storicamente, e i legami elastici
dei Materiali Anisotropi, oggi davvero indispensabili per moltissime applicazioni.
Linserimento dei fondamenti della Plasticit e dellAnalisi Limite, fornisce uno strumento
di certo utile anche per la formazione di base, in unepoca in cui il Legislatore propone le
verifiche agli Stati Limite Ultimi, talvolta basate su procedure poco chiare e maneggevoli
anche per gli addetti ai lavori.
In ultimo, la maggiore attenzione data ai criteri di resistenza, alle verifiche delle aste al carico
di punta, con il notevole arricchimento delle casistiche di problemi risolti, negli auspici, po-
tranno rendere questo testo pi completo, utile e competitivo.
Nellatto di dare il definitivo si stampi desidero ringraziare prima di tutto gli Allievi,
che con le loro domande, talvolta con i loro silenzi, le richieste di chiarimento, la loro pas-
sione per lo studio, cose non da poco nellUniversit italiana, mi hanno fatto comprendere
dove la prima formulazione era da emendare o da completare, e motivato me, Antonio e
Luigi a lavorare duramente, talvolta in un ingrato e poco creativo lavoro di revisione, cor-
rezione, rifinitura, avente il solo scopo di rendere ai lettori pi chiara e comprensibile la
materia, oltre a fornire ai giovani studiosi, spero, qualche stimolo per interessi futuri.
Parimenti desidero ringraziare i tanti miei Colleghi Docenti, che da Trento a Palermo, hanno
voluto suggerire ai loro Allievi ladozione o la consultazione di questo testo: credo che
questa sia la migliore risposta alla richiesta che tre anni fa facevo ai Colleghi e ai Lettori
di esercitare liberamente e apertamente il loro diritto di critica, sia su aspetti generali di im-
postazione sia su procedimenti e risultati esposti.
Un ringraziamento sincero va ai miei pi giovani Collaboratori, gli ing. F. Carannante e
M. C. Pernice, per laiuto datomi nel preparare qualche disegno o nello sviluppare qualche
esercizio, talvolta distraendosi dai loro primari impegni di studio e ricerca.
Un rallegramento infine esprimo nei confronti dei giovani Ricercatori, Dottorandi e Stu-
diosi che, sorprendentemente, ancora numerosi si avvicinano alla dura attivit di studio e
ricerca di questa affascinante materia, i quali con lallegrezza dellet e gli stimoli delle
loro fresche intelligenze mi danno lo slancio e lentusiasmo necessari per superare le quo-
tidiane difficolt.

Napoli, settembre 2006 Luciano Nunziante


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Ringraziamenti
dellEditore
LEditore ringrazia i docenti che con le loro preziose indicazioni hanno contribuito
alla migliore realizzazione di questa edizione.

Davide Bigoni, Universit degli Studi di Trento


Fabrizio Dav, Universit Politecnica delle Marche
Mario Fagone, Universit degli Studi di Firenze
Massimiliano Gei, Universit degli Studi di Trento
Annalisa Greco, Universit degli Studi di Catania
Stefano Lenci, Universit Politecnica delle Marche
Lorenza Petrini, Politecnico di Milano
Patrizia Trovalusci, Universit di Roma La Sapienza
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Note
biografiche
degli autori
Luciano Nunziante
Dal 1980 Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni, insegna nellUniversit
di Napoli Federico II, ove Titolare di Cattedra per il CdL in Ingegneria Civile.
Ha tenuto corsi e seminari di Analisi Matematica, Plasticit, Limit Analysis of
Structures, Meccanica Computazionale, per diverse Universit, Centri di Ricerca, e
Scuole di Dottorato in Italia e allEstero.
Direttore di Dipartimento (Catania, Napoli) e Coordinatore del Dottorato di Ricerca
in Ingegneria Strutturale per circa un decennio, ha contribuito alla formazione di molte
generazioni di ingegneri e specialisti strutturisti, nonch allo sviluppo della meccanica
dei solidi e delle strutture in diverse sedi universitarie.
Membro di numerose Societ di Ricerca, Referee o componente dellEditorial
Board di diverse Riviste Internazionali.
Interessi scientifici: Elasticit, Principi energetici nellanalisi strutturale, Compor-
tamento ultraelastico e fino al collasso di solidi e strutture, Functionally graded ma-
terials, Meccanica computazionale, Danno nei materiali e nelle strutture da ponte: ar-
gomenti sui quali ha diretto per oltre un ventennio progetti di ricerca, organizzando
e presiedendo molti Congressi Scientifici Nazionali e Internazionali.
Titolare di due Brevetti per Invenzione Industriale, vincitore di due premi per lo
Start-up di sviluppo industriale di idee di ricerca innovative, autore e/o editor di 6
libri e di 120 pubblicazioni scientifiche, di cui molte sono apparse sulle pi prestigiose
riviste internazionali.

Antonio Tralli
nato a Bondeno, Ferrara, il 16.6 1948, si laureato in Ingegneria Nucleare a Bologna
il 14.3 1972 ed diventato assistente ordinario presso lIstituto di Scienza delle Co-
struzioni di Bologna a partire dall1.11.1974. Successivamente stato Professore In-
caricato di Analisi strutturale con lelaboratore elettronico presso la stessa universit
a partire dallanno accademico 1978-1979, in seguito nel 1981 stato nominato Pro-
fessore Associato della stessa disciplina.
Vincitore del relativo concorso nazionale stato chiamato a ricoprire la cattedra
di Scienza delle Costruzioni presso la Facolt di Architettura dellUniversit di Firenze
nel novembre 1986. attualmente Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni
presso la Facolt di Ingegneria dellUniversit di Ferrara, corso di Laurea in Ingegneria
Civile e Ambientale, ove si trasferito nel novembre 1994.
Il professor Tralli si occupato di un ampio spettro di problemi di meccanica dei
solidi e delle strutture: comportamento anelastico delle strutture, problemi di contatto,
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XX j Note biografiche degli autori

stabilit in presenza di carichi non conservativi, sviluppo di modelli numerici sia


per elementi finiti che elementi di contorno, meccanica del danneggiamento, mec-
canica delle murature e comportamento di costruzioni in muratura soggette a si-
sma. Egli autore o co-autore di oltre duecento pubblicazioni di cui oltre un terzo
sono state pubblicate sulle pi importanti riviste internazionali del settore. Carat-
teristica comune delle sue ricerche il tentativo di sviluppare modelli e tecniche
sufficientemente generali da consentire di affrontare problemi applicativi di chiaro
interesse tecnico.

Luigi Gambarotta
Dal 1994 Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni nellUniversit di
Messina e dal 1996 nellUniversit di Genova. Titolare della Cattedra per il CdL
Magistrale in Architettura dal 2008, precedentemente stato docente di Scienza
delle Costruzioni nei CCdLL in Ingegneria Civile e Ambientale e Ingegneria Mec-
canica (Messina, Genova).
Ha tenuto corsi e seminari di Meccanica Computazionale, Meccanica della
Frattura e del Danneggiamento, Analisi non lineare delle strutture, Meccanica del-
le Murature in diverse Universit, Centri di Ricerca, e Scuole di Dottorato.
stato Direttore di Dipartimento e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in
Ingegneria Strutturale e Geotecnica nellUniversit di Genova e coordinatore
dellarea scientifica di Ingegneria Civile e Architettura.
Membro di numerose Societ scientifiche, stato invitato come relatore e
come componente di comitati scientifici in numerosi congressi nazionali e inter-
nazionali; ha svolto attivit di revisore per numerose riviste internazionali.
Interessi scientifici: Meccanica dei Materiali e del Danneggiamento, Mecca-
nica delle costruzioni in muratura, Sicurezza e controllo di ponti in muratura,
Meccanica dei tessuti biologici. Argomenti sui quali ha diretto da pi di quindici
anni progetti di ricerca, anche in qualit di coordinatore nazionale, organizzando
diversi congressi scientifici nazionali.
autore di pi di 120 pubblicazioni scientifiche, di cui molte su prestigiose
riviste internazionali.
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Simbologia
Simboli di uso frequente

Capitolo 1
M Massa
f forza peso
g campo gravitazionale ( 0g0 5 9.81 m/sec2)
t forza di trazione nella fune
a accelerazione

r 5 c x d vettore risultante delle forze nel piano


r
ry

u 5 c d vettore spostamento nel piano


ux
uy
k rigidezza
1P 2 I2 3 f prodotto vettoriale
m vettore momento risultante
g peso per unit di volume (peso specifico)

Capitolo 2
0 configurazione di riferimento
00 frontiera della configurazione di riferimento
configurazione attuale
R tensore di rotazione
W tensore delle piccole rotazioni piane
v vettore assiale di piccole rotazioni
D(x, x*) matrice cinematica
r(a) caratteristica della matrice A
b(x) forze di volume
f(x) forze di superficie
Ph punto di posizione ph 5 [ph1, ph2].
S(ph, i) matrice statica
fh 5 [f h1, f h2, ch] vettore forza generalizzata di componenti, f h1, f h2 e ch, e applicate
nel punto PH di posizione ph 5 [ph1, ph2];
(ph, fh; h 5 1, n) sistema di n forze generalizzate, il cui h-esimo elemento la
forza generalizzata [ f h1, f h2, ch];
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XXII

XXII j Simbologia

+(xv, avnv, v 5 1, s) sistema di reazioni vincolari incognite, dette anche forze


generalizzate rappresentate dal vettore a 5 [a1 av as]T;
LA lavoro virtuale attivo
LR lavoro virtuale reattivo
N caratteristica della sollecitazione interna detta forza o sforzo normale
T caratteristica della sollecitazione interna detta taglio
M caratteristica della sollecitazione interna detta momento flettente
s 5 [N T M]T vettore della sollecitazione interna della trave piana
qy forze distribuite di direzione y
qz forze distribuite di direzione z
c coppie distribuite di direzione x
q 5 [qz, qy, c]T carico distribuito generalizzato

Capitolo 3
v(z) funzione spostamento trasversale della linea dasse della trave
w(z) componente assiale dello spostamento della linea dasse della trave;
w(z) funzione rotazione della trave;
u 5 [w(z), v(z), w(z)]T vettore generalizzato dello spostamento per la trave piana
x(z) funzione curvatura della linea dasse della trave
e dilatazione di una fibra
ez dilatazione assiale della trave
g scorrimento angolare della trave
xe curvatura elastica della trave
F0y, C0x Forza secondo y e coppia intorno a x agenti nella sezione iniziale della
trave z 5 0
Fly, Clx Forza secondo y e coppia intorno a x agenti nella sezione finale della
trave z 5 L
Le Lavoro virtuale esterno
Li Lavoro virtuale interno
X incognita iperstatica
d 5 [e, g, x]T vettore delle caratteristiche della deformazione, o deformazioni
generalizzate della trave di Timoshenko
de 5 [ee, ge, xe]T vettore delle deformazioni elastiche della trave di Timoshenko
b fattore di taglio della sezione della trave
ke rigidezza assiale della trave
kx rigidezza flessionale della trave
kg rigidezza tagliante della trave
sz tensione assiale o normale nella trave
E modulo di Young o di elasticit normale del materiale
G modulo di elasticit tangenziale del materiale
A area della sezione trasversale della trave
q* 5 M>EI carico fittizio di Mohr; curvatura elastica della trave
T* taglio fittizio di Mohr
M* momento fittizio di Mohr
ed distorsione di dilatazione assiale distribuita nella trave
gd distorsione di scorrimento distribuito nella trave
xd distorsione di curvatura distribuita nella trave
dd 5 [ed, gd, xd]T vettore delle distorsioni distribuite nella trave
Dwd distorsione di dilatazione assiale concentrata nella trave
Dvd distorsione di scorrimento concentrato nella trave
Dwd distorsione di rotazione relativa concentrata nella trave
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Simbologia j XXIII

Dud 5 [Dwd, Dvd, Dwd]T vettore delle distorsioni concentrate nella trave
w cedimento vincolare di direzione z
v cedimento vincolare di direzione y
w cedimento vincolare angolare
u 5 [w, v, w]T vettore dei cedimenti vincolari

Capitolo 4
X incognita iperstatica
X vettore delle incognite iperstatiche
k matrice di rigidezza della trave
k21 matrice di cedevolezza della trave
struttura in studio
e struttura isostatica equivalente
0 struttura isostatica equivalente, caricata dai carichi assegnati, dalle distor-
sioni e dai cedimenti.
i i-esima struttura isostatica caricata con un ente forza di valore unitario cor-
rispondente alla i-esima incognita.
u0 campo di spostamento della struttura isostatica 0
s0 5 [N0, T0, M0]T vettore delle caratteristiche della sollecitazione interna sulla
struttura 0
si 5 [Ni, Ti, Mi]T vettore delle caratteristiche della sollecitazione interna sulla
struttura i
a vettore che raccoglie le reazioni vincolari della struttura
(e, u, d) sistema equivalente cinematicamente compatibile
K matrice di rigidezza elastica della struttura
K21 matrice di cedevolezza elastica della struttura
F energia di deformazione elastica della trave, potenziale elastico della trave
dv variazione della funzione spostamento
P(v) funzionale dellenergia potenziale totale (EPT) definito per lo spostamento v
kij coefficiente di rigidezza della trave
Fc energia specifica complementare della trave
ue vettore degli spostamenti nodali di un elemento
a vettore dei gradi di libert nodali
Nij funzione di forma
Ni vettore delle funzioni di forma delli-esimo elemento
f freccia di un arco
kt costante di sottofondo
b, L larghezza e lunghezza di una trave su suolo elastico
l lunghezza donda della deformata di una trave su suolo elastico

Capitolo 5
x 5 [x1, x2, x3]T vettore che definisce la posizione del generico punto materiale
nella configurazione iniziale di riferimento
y 5 [y1, y2, y3]T vettore che definisce la posizione del generico punto materiale
nella configurazione attuale o deformata
r densit di massa
F gradiente della deformazione
H gradiente di spostamento
D tensore di deformazione finita di GreenLagrange
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XXIV j Simbologia

E tensore delle piccole deformazioni o di deformazione infinitesima


J matrice jacobiana della deformazione
J determinante jacobiano della deformazione
ln dilatazione di un segmento
en coefficiente di dilatazione lineare nella direzione n
gnm scorrimento angolare fra le direzioni n e m
vij componente del tensore di rotazione rigida infinitesima W
eij generica componente del tensore di deformazione infinitesima
eI, eII, eIII deformazioni o dilatazioni principali
W tensore di rotazione rigida infinitesima
c coefficiente di dilatazione o variazione volumetrica specifica
trE traccia lineare del tensore di deformazione infinitesima
gij scorrimento angolare fra i due assi di versori ei ed ej
I1(E), I2(E), I3(E) invarianti del tensore di deformazione infinitesima
b(x) vettore forza di volume (o densit di forza volumetrica)
f(x) vettore forza di superficie (o densit di forza superficiale)
r vettore risultante di un sistema di forze
m vettore momento risultante di un sistema di forze
t(x, n) vettore tensione di Cauchy nel punto x agente sul piano a di normale n
sn tensione normale o componente normale di t su n
t componente tangenziale di tensione: componente di t nel piano a
T tensore degli sforzi di Cauchy
sij generica componente del tensore degli sforzi di Cauchy
I1(T), I2(T), I3(T) invarianti del tensore di sforzo di Cauchy
TD tensore deviatorico di sforzo, o deviatore di sforzo
sI, sII, sIII tensioni principali
R tensore di rotazione
Ti tensore idrostatico di sforzo
S tensore di sforzo di Piola-Kirchhoff
sD vettore tensione deviatorico
si vettore tensione idrostatico
F(eij) energia di deformazione elastica, potenziale elastico
Fc(sij) energia elastica complementare, potenziale complemenetare
tensore delle costanti elastiche o tensore di elasticit
C matrice di elasticit
E modulo di elasticit normale o modulo di Young
v modulo di contrazione trasversale o modulo di Poisson
G modulo di elasticit tangenziale
ss tensione di snervamento
el deformazione di linearit
er deformazione residua
eR deformazione di rottura
ss9 tensione di snervamento a trazione
ss0 tensione di snervamento a compressione
e vettore deformazione
s vettore tensione
p tensione media
cV modulo di elasticit volumetrica
l, G costanti di Lam
ED tensore deviatore di deformazione
P matrice delle direzioni principali
B inversa della matrice di elasticit per materiale anisotropo
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Simbologia j XXV

Capitolo 6
N sforzo normale, sforzo assiale nella trave
Mx momento flettente intorno allasse x
My momento flettente intorno allasse y;
Tx Sollecitazione tagliante di direzione x
Ty Sollecitazione tagliante di direzione y
R raggio di curvatura
s asse di sollecitazione
n asse neutro
f asse di flessione
C centro di sollecitazione
rx, ry raggi giratori secondo x e secondo y
kf rigidezza a taglio della trave
Mz Momento torcente
u, v, w componenti del campo di spostamento della trave
u9 angolo unitario di torsione
u(z) funzione rotazione intorno allasse z della sezione della trave
q fattore di torsione della sezione della trave
kt rigidezza torsionale della trave
Ix momento dinerzia della sezione rispetto allasse x
Iy momento dinerzia della sezione rispetto allasse y
I0 momento dinerzia polare della sezione rispetto al baricentro
by fattore di taglio della sezione della trave corrispondente a un taglio Ty
S*n momento statico della parte di sezione considerata rispetto allasse n
b(y) ampiezza della corda della sezione
F t
energia di deformazione tagliante
F f
energia di deformazione flessionale
CT(xT, yT) centro di taglio della sezione

Capitoli 7-8
sid tensione ideale
fyk resistenza caratteristica a rottura del materiale
TD tensore deviatorico di sforzo
ED tensore deviatorico di deformazione infinitesima
fV energia potenziale elastica connessa con la variazione di volume
fD energia potenziale elastica connessa con la variazione di forma
J2(TD) secondo invariante del deviatore di sforzo
c coesione
m coefficiente di attrito interno
ee deformazione di limite elastico
xe curvatura di limite elastico
xr curvatura residua
xf curvatura finale
P(v) funzionale dellenergia potenziale totale (EPT) definito per lo spostamento v
j 5 [j1, j2, jn]T variabili interne o nascoste
Q flusso di calore
h flusso di calore specifico
T Temperatura assoluta
PD Potenza di deformazione
PF Potenza del carico esterno

K Potenza cinetica
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XXVI j Simbologia

U densit di energia interna


h 5 h(e, U) densit di entropia
S entropia totale
c Energia libera di Helmoltz
D Dissipazione
P Potenziale plastico
dep incremento di deformazione plastica
depi componente iesima di dep
f0(s) funzione di snervamento iniziale
f(s) funzione attuale di snervamento
ep incremento infinitesimo di deformazione plastica nel tempo
epi componente i-esima di ep
h parametro di incrudimento
s incremento infinitesimo di tensione nel tempo
sa sforzo ammissibile
ss sforzo di sicurezza
(b, t), (ba, ta), (bs, ts) forze volumetriche e di superficie, ammissibili e di sicu-
rezza
(u0, e0) campo cinematicamente ammissibile di velocit di spostamento e de-
formazione
M0 Momento limite
Me Momento di limite elastico
ss tensione normale di snervamento
ts tensione tangenziale di snervamento
S modulo plastico
s moltiplicatore limite di collasso dei carichi
s9 moltiplicatore staticamente ammissibile dei carichi
s0 moltiplicatore cinematicamente ammissibile dei carichi
W modulo di resistenza della sezione della trave
d semidimensione del nucleo elastico
v+ campo di velocit di spostamento del tipo rigido-plastico per la trave al col-
lasso
Dw+ incrementi di velocit di rotazioni relative concentrate plastiche compatibili
con il campo v+
(v+0, Dw+0) cinematismo ammissibile per la trave inflessa
ss 5 [Ns Ts Ms]T campo di sforzi di sicurezza per la trave
Pd Funzionale di dissipazione
D+ Potenza di dissipazione interna
W+ Potenza di dissipazione esterna
Pc carico critico Euleriano
scr tensione corrispondente al carico critico dellasta
sE tensione normale di Eulero
l snellezza dellasta
lp valore della snellezza limite o di transizione
v coefficiente v per la verifica al carico di punta delle aste
Et modulo di elasticit tangente

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