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0 149
3 authors:
Antonio Tralli
University of Ferrara
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SEE PROFILE
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Rigid Deployable Systems: Concepts for Origami Structures and Integrated Parametric Design View
project
All content following this page was uploaded by Luciano Nunziante on 05 January 2016.
Al lettore
La realizzazione di un libro comporta costi variabili (carta, stampa, legatura) e costi fissi,
cio indipendenti dal numero di copie stampate (traduzione, preparazione degli originali, redazione,
composizione, impaginazione). I fotocopiatori possono contenere il prezzo perch, oltre a non pagare
i diritti dautore, non hanno costi fissi.
Ogni fotocopia, daltra parte, riducendo il numero di copie vendute dalleditore, aumenta
lincidenza dei costi fissi a copia e costringe leditore ad aumentare il prezzo; questo, naturalmente,
fornisce un ulteriore incentivo a fotocopiare. Se questo circolo vizioso non verr spezzato, arriveremo
al punto in cui gli editori non avranno pi convenienza economica a realizzare libri di testo
per luniversit.
Leditore
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina III
Luciano Nunziante
Luigi Gambarotta
Antonio Tralli
McGraw-Hill
ISBN: 978-88-386-6697-1
12345678AGBAGB321
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina V
Indice
Nota del curatore alla 3a edizione XIII
Nota del curatore alla 2a edizione XV
Ringraziamenti dellEditore XVII
Note biografiche degli autori XIX
Simbologia XXI
VIII j Indice
Indice j IX
X j Indice
Indice j XI
XII j Indice
Nota
del curatore
alla 3a edizione
Un testo come questo di Scienza delle Costruzioni, per sua stessa natura, deve fornire
agli Studenti delle Facolt di Ingegneria e Architettura i fondamenti della statica, della
cinematica e dellanalisi di solidi e strutture. Questo compito, che pure ben codificato
da molti anni, e quindi dovrebbe essere di facile interpretazione, pur tuttavia reso
oggi complesso da diverse cause.
La prima difficolt proviene dalla modifica introdotta sia nella scuola secondaria sia
nelluniversit italiana, che impedisce di inserire nel corso della carriera degli studenti
ostacoli di una qualche difficolt. Un atteggiamento che parte da una giusta istanza
non selettiva per una scuola che si vorrebbe di massa, che per frequentemente com-
porta una certa incapacit per i discenti di imparare a studiare e a crescere, anche af-
frontando e superando le difficolt. In tal modo si reintroduce una selettivit che sfa-
vorisce studenti di cultura pi povera.
La seconda difficolt proviene dal lato dei docenti che, nei casi migliori, sono distratti
da una ricerca distante dalle applicazioni, e quindi talvolta riescono a mediare male
fra i propri interessi e le ragioni della didattica quotidiana. Ci appesantito poi dal
disegno di percorsi formativi risultanti da una riforma fallita, su cui si innestata una
controriforma incompiuta, che costringe gli studenti a una continua corsa a ostacoli,
spesso senza rete.
La terza, ma non ultima, difficolt proviene dal veloce avanzamento tecnologico, che
nellepoca della globalizzazione richiede conoscenze facilmente scambiabili, e imple-
mentabili, rendendo rapidamente obsoleti approcci didattici che non godono di queste
qualit.
Ma la bussola che ci ha orientato sin dalle prime due edizioni di questo testo, costituita
dalla constatazione che il nucleo metodologico della meccanica strutturale, al di l di
ammodernamenti, tagli, aggiunte e modifiche, rimasto vitale e fecondo in quanto
costituisce lo strumento principe nellaffrontare sia le tematiche tradizionali, sia quelle
in avanzamento riguardanti microstrutture, nano strutture, nuovi materiali e applica-
zioni strutturali, e quindi le nuove sfide della scienza e della tecnologia moderna.
Questa terza edizione del testo, grazie anche alle indicazioni provenienti dalle risul-
tanze di uninchiesta svolta dallEditore sulle due edizioni precedenti, ha mantenuto
come primo obiettivo quello di evidenziare i contenuti teorici della disciplina e la loro
vitalit rispetto a possibili applicazioni, stimolando talvolta linteresse per successivi
approfondimenti.
Uno sforzo stato fatto, allinizio del testo, per facilitare lapproccio alla disciplina
per gli studenti aventi un ridotto bagaglio di conoscenze fisico-matematiche, i quali
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XIV
Nota
del curatore
alla 2a edizione
Siamo stati chiamati anzi tempo alla stampa di questa Seconda Edizione del Testo di Scienza
delle Costruzioni, a causa del successo ottenuto dalla Prima Edizione, che ha visto una notevole
diffusione delladozione, praticamente su tutto il territorio nazionale, con ampio superamento
degli obiettivi iniziali.
Una delle motivazioni importanti nella scrittura di questo testo era e rimane infatti il tentativo
di sfuggire ai dialetti presenti nelle diverse scuole italiane di Meccanica Strutturale, recuperan-
done le nobili tradizioni, e contribuendo alla formazione di un linguaggio unificato su base na-
zionale, assonante con quello parlato oggi nelle zone pi avanzate del mondo, e sempre pi
legato a procedure automatizzate, moderne, compatte, facilmente gestibili su rete.
Questo obiettivo si mescolava allesigenza di fornire un testo di meccanica strutturale in un
momento assai complesso della vita universitaria, segnato da una riforma dagli esiti incerti, tut-
tora priva di seri riscontri e conclusioni.
davvero triste la posizione di coda che tocca alla ricerca e alla formazione universitaria in
Italia, nel rango dei paesi avanzati. Ci in evidente contraddizione da un lato con la sua luminosa
storia e dallaltro con la perdurante messe di nuove generazioni di Ricercatori italiani, che con-
tinuano a nascere e ad affermarsi nel mondo per intelligenza, capacit e creativit. In un mondo
provinciale dominato dallideologia dei mercanti nani e ballerine evidentemente non si
compreso che lunico bene del quale godiamo giacimenti pressocch inesauribili, la materia
grigia.
Facemmo bene a contrapporre allincertezza del ragionamento riformatore la volont di non cedere
il passo allipotesi di una formazione per formulari che rischiava di affermarsi anche per questa
materia cos importante e fondativa. Per quanto possibile, abbiamo mantenuto un impalcato meto-
dologico basato su una rigorosa modellazione fisico-matematica, sempre cos ricca e feconda nella
formulazione di nuove teorie e nella risoluzione dei problemi avanzati in diverse branche della mo-
derna ingegneria delle costruzioni.
Coloro che spinti dal desiderio di capire frequentano i Congressi di Meccanica in giro per il
mondo, che leggono la letteratura internazionale oggi facilmente accessibile dalla rete, sanno
bene con quale rapidit oggi cambino addirittura i nomi degli argomenti di interesse per la ri-
cerca, nellambito dei nuovi materiali, delle nuove applicazioni strutturali nei diversi campi di
applicazione dellingegneria quali quello biomeccanico, aerospaziale, meccanico, civile, nu-
cleare, navale.
sorprendente verificare la molteplicit di richieste e quesiti che da settori diversi riguardanti il
rischio vulcanico, quello sismico, linstabilit del territorio, la micro e nano meccanica, la tec-
nologia, provengono alla meccanica dei materiali e delle strutture.
E ogni giorno verifichiamo che il nucleo metodologico della meccanica strutturale, tramite un
processo continuo di studio, aggiornamento e modernizzazione, riesce a fare fronte alle attese
e sfide dello sviluppo tecnologico della societ moderna.
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Questa Seconda Edizione del Testo di Scienza delle Costruzioni, nelle intenzioni iniziali
degli Autori, era mirata non solo a eliminare errori e imperfezioni della Prima Edizione,
ma anche a inserire nel testo, sia pure in forma concisa, alcuni argomenti di sicura utilit
nella formazione degli Allievi dei Corsi di Laurea e Laurea Specialistica in Ingegneria o
Architettura.
Ci siamo riusciti solo in parte. Con lElasticit, inserendo per completezza la trattazione
energetica con il Teorema di Castigliano, cos importante storicamente, e i legami elastici
dei Materiali Anisotropi, oggi davvero indispensabili per moltissime applicazioni.
Linserimento dei fondamenti della Plasticit e dellAnalisi Limite, fornisce uno strumento
di certo utile anche per la formazione di base, in unepoca in cui il Legislatore propone le
verifiche agli Stati Limite Ultimi, talvolta basate su procedure poco chiare e maneggevoli
anche per gli addetti ai lavori.
In ultimo, la maggiore attenzione data ai criteri di resistenza, alle verifiche delle aste al carico
di punta, con il notevole arricchimento delle casistiche di problemi risolti, negli auspici, po-
tranno rendere questo testo pi completo, utile e competitivo.
Nellatto di dare il definitivo si stampi desidero ringraziare prima di tutto gli Allievi,
che con le loro domande, talvolta con i loro silenzi, le richieste di chiarimento, la loro pas-
sione per lo studio, cose non da poco nellUniversit italiana, mi hanno fatto comprendere
dove la prima formulazione era da emendare o da completare, e motivato me, Antonio e
Luigi a lavorare duramente, talvolta in un ingrato e poco creativo lavoro di revisione, cor-
rezione, rifinitura, avente il solo scopo di rendere ai lettori pi chiara e comprensibile la
materia, oltre a fornire ai giovani studiosi, spero, qualche stimolo per interessi futuri.
Parimenti desidero ringraziare i tanti miei Colleghi Docenti, che da Trento a Palermo, hanno
voluto suggerire ai loro Allievi ladozione o la consultazione di questo testo: credo che
questa sia la migliore risposta alla richiesta che tre anni fa facevo ai Colleghi e ai Lettori
di esercitare liberamente e apertamente il loro diritto di critica, sia su aspetti generali di im-
postazione sia su procedimenti e risultati esposti.
Un ringraziamento sincero va ai miei pi giovani Collaboratori, gli ing. F. Carannante e
M. C. Pernice, per laiuto datomi nel preparare qualche disegno o nello sviluppare qualche
esercizio, talvolta distraendosi dai loro primari impegni di studio e ricerca.
Un rallegramento infine esprimo nei confronti dei giovani Ricercatori, Dottorandi e Stu-
diosi che, sorprendentemente, ancora numerosi si avvicinano alla dura attivit di studio e
ricerca di questa affascinante materia, i quali con lallegrezza dellet e gli stimoli delle
loro fresche intelligenze mi danno lo slancio e lentusiasmo necessari per superare le quo-
tidiane difficolt.
Ringraziamenti
dellEditore
LEditore ringrazia i docenti che con le loro preziose indicazioni hanno contribuito
alla migliore realizzazione di questa edizione.
Note
biografiche
degli autori
Luciano Nunziante
Dal 1980 Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni, insegna nellUniversit
di Napoli Federico II, ove Titolare di Cattedra per il CdL in Ingegneria Civile.
Ha tenuto corsi e seminari di Analisi Matematica, Plasticit, Limit Analysis of
Structures, Meccanica Computazionale, per diverse Universit, Centri di Ricerca, e
Scuole di Dottorato in Italia e allEstero.
Direttore di Dipartimento (Catania, Napoli) e Coordinatore del Dottorato di Ricerca
in Ingegneria Strutturale per circa un decennio, ha contribuito alla formazione di molte
generazioni di ingegneri e specialisti strutturisti, nonch allo sviluppo della meccanica
dei solidi e delle strutture in diverse sedi universitarie.
Membro di numerose Societ di Ricerca, Referee o componente dellEditorial
Board di diverse Riviste Internazionali.
Interessi scientifici: Elasticit, Principi energetici nellanalisi strutturale, Compor-
tamento ultraelastico e fino al collasso di solidi e strutture, Functionally graded ma-
terials, Meccanica computazionale, Danno nei materiali e nelle strutture da ponte: ar-
gomenti sui quali ha diretto per oltre un ventennio progetti di ricerca, organizzando
e presiedendo molti Congressi Scientifici Nazionali e Internazionali.
Titolare di due Brevetti per Invenzione Industriale, vincitore di due premi per lo
Start-up di sviluppo industriale di idee di ricerca innovative, autore e/o editor di 6
libri e di 120 pubblicazioni scientifiche, di cui molte sono apparse sulle pi prestigiose
riviste internazionali.
Antonio Tralli
nato a Bondeno, Ferrara, il 16.6 1948, si laureato in Ingegneria Nucleare a Bologna
il 14.3 1972 ed diventato assistente ordinario presso lIstituto di Scienza delle Co-
struzioni di Bologna a partire dall1.11.1974. Successivamente stato Professore In-
caricato di Analisi strutturale con lelaboratore elettronico presso la stessa universit
a partire dallanno accademico 1978-1979, in seguito nel 1981 stato nominato Pro-
fessore Associato della stessa disciplina.
Vincitore del relativo concorso nazionale stato chiamato a ricoprire la cattedra
di Scienza delle Costruzioni presso la Facolt di Architettura dellUniversit di Firenze
nel novembre 1986. attualmente Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni
presso la Facolt di Ingegneria dellUniversit di Ferrara, corso di Laurea in Ingegneria
Civile e Ambientale, ove si trasferito nel novembre 1994.
Il professor Tralli si occupato di un ampio spettro di problemi di meccanica dei
solidi e delle strutture: comportamento anelastico delle strutture, problemi di contatto,
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Luigi Gambarotta
Dal 1994 Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni nellUniversit di
Messina e dal 1996 nellUniversit di Genova. Titolare della Cattedra per il CdL
Magistrale in Architettura dal 2008, precedentemente stato docente di Scienza
delle Costruzioni nei CCdLL in Ingegneria Civile e Ambientale e Ingegneria Mec-
canica (Messina, Genova).
Ha tenuto corsi e seminari di Meccanica Computazionale, Meccanica della
Frattura e del Danneggiamento, Analisi non lineare delle strutture, Meccanica del-
le Murature in diverse Universit, Centri di Ricerca, e Scuole di Dottorato.
stato Direttore di Dipartimento e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in
Ingegneria Strutturale e Geotecnica nellUniversit di Genova e coordinatore
dellarea scientifica di Ingegneria Civile e Architettura.
Membro di numerose Societ scientifiche, stato invitato come relatore e
come componente di comitati scientifici in numerosi congressi nazionali e inter-
nazionali; ha svolto attivit di revisore per numerose riviste internazionali.
Interessi scientifici: Meccanica dei Materiali e del Danneggiamento, Mecca-
nica delle costruzioni in muratura, Sicurezza e controllo di ponti in muratura,
Meccanica dei tessuti biologici. Argomenti sui quali ha diretto da pi di quindici
anni progetti di ricerca, anche in qualit di coordinatore nazionale, organizzando
diversi congressi scientifici nazionali.
autore di pi di 120 pubblicazioni scientifiche, di cui molte su prestigiose
riviste internazionali.
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Simbologia
Simboli di uso frequente
Capitolo 1
M Massa
f forza peso
g campo gravitazionale ( 0g0 5 9.81 m/sec2)
t forza di trazione nella fune
a accelerazione
Capitolo 2
0 configurazione di riferimento
00 frontiera della configurazione di riferimento
configurazione attuale
R tensore di rotazione
W tensore delle piccole rotazioni piane
v vettore assiale di piccole rotazioni
D(x, x*) matrice cinematica
r(a) caratteristica della matrice A
b(x) forze di volume
f(x) forze di superficie
Ph punto di posizione ph 5 [ph1, ph2].
S(ph, i) matrice statica
fh 5 [f h1, f h2, ch] vettore forza generalizzata di componenti, f h1, f h2 e ch, e applicate
nel punto PH di posizione ph 5 [ph1, ph2];
(ph, fh; h 5 1, n) sistema di n forze generalizzate, il cui h-esimo elemento la
forza generalizzata [ f h1, f h2, ch];
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XXII j Simbologia
Capitolo 3
v(z) funzione spostamento trasversale della linea dasse della trave
w(z) componente assiale dello spostamento della linea dasse della trave;
w(z) funzione rotazione della trave;
u 5 [w(z), v(z), w(z)]T vettore generalizzato dello spostamento per la trave piana
x(z) funzione curvatura della linea dasse della trave
e dilatazione di una fibra
ez dilatazione assiale della trave
g scorrimento angolare della trave
xe curvatura elastica della trave
F0y, C0x Forza secondo y e coppia intorno a x agenti nella sezione iniziale della
trave z 5 0
Fly, Clx Forza secondo y e coppia intorno a x agenti nella sezione finale della
trave z 5 L
Le Lavoro virtuale esterno
Li Lavoro virtuale interno
X incognita iperstatica
d 5 [e, g, x]T vettore delle caratteristiche della deformazione, o deformazioni
generalizzate della trave di Timoshenko
de 5 [ee, ge, xe]T vettore delle deformazioni elastiche della trave di Timoshenko
b fattore di taglio della sezione della trave
ke rigidezza assiale della trave
kx rigidezza flessionale della trave
kg rigidezza tagliante della trave
sz tensione assiale o normale nella trave
E modulo di Young o di elasticit normale del materiale
G modulo di elasticit tangenziale del materiale
A area della sezione trasversale della trave
q* 5 M>EI carico fittizio di Mohr; curvatura elastica della trave
T* taglio fittizio di Mohr
M* momento fittizio di Mohr
ed distorsione di dilatazione assiale distribuita nella trave
gd distorsione di scorrimento distribuito nella trave
xd distorsione di curvatura distribuita nella trave
dd 5 [ed, gd, xd]T vettore delle distorsioni distribuite nella trave
Dwd distorsione di dilatazione assiale concentrata nella trave
Dvd distorsione di scorrimento concentrato nella trave
Dwd distorsione di rotazione relativa concentrata nella trave
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Simbologia j XXIII
Dud 5 [Dwd, Dvd, Dwd]T vettore delle distorsioni concentrate nella trave
w cedimento vincolare di direzione z
v cedimento vincolare di direzione y
w cedimento vincolare angolare
u 5 [w, v, w]T vettore dei cedimenti vincolari
Capitolo 4
X incognita iperstatica
X vettore delle incognite iperstatiche
k matrice di rigidezza della trave
k21 matrice di cedevolezza della trave
struttura in studio
e struttura isostatica equivalente
0 struttura isostatica equivalente, caricata dai carichi assegnati, dalle distor-
sioni e dai cedimenti.
i i-esima struttura isostatica caricata con un ente forza di valore unitario cor-
rispondente alla i-esima incognita.
u0 campo di spostamento della struttura isostatica 0
s0 5 [N0, T0, M0]T vettore delle caratteristiche della sollecitazione interna sulla
struttura 0
si 5 [Ni, Ti, Mi]T vettore delle caratteristiche della sollecitazione interna sulla
struttura i
a vettore che raccoglie le reazioni vincolari della struttura
(e, u, d) sistema equivalente cinematicamente compatibile
K matrice di rigidezza elastica della struttura
K21 matrice di cedevolezza elastica della struttura
F energia di deformazione elastica della trave, potenziale elastico della trave
dv variazione della funzione spostamento
P(v) funzionale dellenergia potenziale totale (EPT) definito per lo spostamento v
kij coefficiente di rigidezza della trave
Fc energia specifica complementare della trave
ue vettore degli spostamenti nodali di un elemento
a vettore dei gradi di libert nodali
Nij funzione di forma
Ni vettore delle funzioni di forma delli-esimo elemento
f freccia di un arco
kt costante di sottofondo
b, L larghezza e lunghezza di una trave su suolo elastico
l lunghezza donda della deformata di una trave su suolo elastico
Capitolo 5
x 5 [x1, x2, x3]T vettore che definisce la posizione del generico punto materiale
nella configurazione iniziale di riferimento
y 5 [y1, y2, y3]T vettore che definisce la posizione del generico punto materiale
nella configurazione attuale o deformata
r densit di massa
F gradiente della deformazione
H gradiente di spostamento
D tensore di deformazione finita di GreenLagrange
00Pr_pag_NUNZIANTE_2010 30/06/11 14:22 Pagina XXIV
XXIV j Simbologia
Simbologia j XXV
Capitolo 6
N sforzo normale, sforzo assiale nella trave
Mx momento flettente intorno allasse x
My momento flettente intorno allasse y;
Tx Sollecitazione tagliante di direzione x
Ty Sollecitazione tagliante di direzione y
R raggio di curvatura
s asse di sollecitazione
n asse neutro
f asse di flessione
C centro di sollecitazione
rx, ry raggi giratori secondo x e secondo y
kf rigidezza a taglio della trave
Mz Momento torcente
u, v, w componenti del campo di spostamento della trave
u9 angolo unitario di torsione
u(z) funzione rotazione intorno allasse z della sezione della trave
q fattore di torsione della sezione della trave
kt rigidezza torsionale della trave
Ix momento dinerzia della sezione rispetto allasse x
Iy momento dinerzia della sezione rispetto allasse y
I0 momento dinerzia polare della sezione rispetto al baricentro
by fattore di taglio della sezione della trave corrispondente a un taglio Ty
S*n momento statico della parte di sezione considerata rispetto allasse n
b(y) ampiezza della corda della sezione
F t
energia di deformazione tagliante
F f
energia di deformazione flessionale
CT(xT, yT) centro di taglio della sezione
Capitoli 7-8
sid tensione ideale
fyk resistenza caratteristica a rottura del materiale
TD tensore deviatorico di sforzo
ED tensore deviatorico di deformazione infinitesima
fV energia potenziale elastica connessa con la variazione di volume
fD energia potenziale elastica connessa con la variazione di forma
J2(TD) secondo invariante del deviatore di sforzo
c coesione
m coefficiente di attrito interno
ee deformazione di limite elastico
xe curvatura di limite elastico
xr curvatura residua
xf curvatura finale
P(v) funzionale dellenergia potenziale totale (EPT) definito per lo spostamento v
j 5 [j1, j2, jn]T variabili interne o nascoste
Q flusso di calore
h flusso di calore specifico
T Temperatura assoluta
PD Potenza di deformazione
PF Potenza del carico esterno
K Potenza cinetica
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XXVI j Simbologia