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Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975), Trasumanar e organizzar, Garzanti, Miln, 1971
Versin de J. Aulicino
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975), Trasumanar e organizzar, Garzanti, Miln, 1971
Versin de J. Aulicino
Transhumanar y organizar
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975), "Transumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Transumanar e organizzar
Poco prima di infilarmi nell orecchie le Boules Quies / nell'ora in cui nessuna persona seria
scriverebbe poesie. / Nell'ora in cui la coscienza pi sporca. / Sembra impossibile che un uomo
possa fare / esperienzie cos semplici cos tardi. / Ero evidentemente acciecato da una politica
non semplice. / Era nella sala dell' Istituto Luce / (senza questa sicurezza esaltata di chi scrive
poesie). / Strano che abbia visto cos tardi coi miei occhi / delle cose che, da qualche tempo, /
succedeno probabilmente tutti i giorni. / La folla era stretta intorno a un tavolo senza
microfoni. / Si parlava montando sopra una sedia. / Lo ripeto: era un' ora in cui non si ha
certezza della poesia. / Tutti erano incerti, perch solo la stanchezza d esaltazioni. / Per un
regista, quelle faccie erano una vitale scoperta mattutina. / A chi ci si rivolge per iscriversi al
PCI? / Ebbene, costui che mi rivolgo, chiunque esso sia. / Sembra incredibile -gli dico- che le
cose semplici / ci mettano tanto tempo a rivelarse per quello che sono. / Gli operai vogliono il
PCI cos com' esso in sostanza . / Ora, questa volont me apparsa finalmente in tutta la sua
chiarezza. / E, poich questa semplicemente una lettera, anche se l' ora / quella di rito in cui
i poeti non seri scrivono poesie, / dir che questa volont la volont delle istituzioni. / Gli
operai accanto a me, e le operaie, forse per prima volta / nella loro vita pari agli uomini, in
questo piccolo sciopero, / eran presenze carnali di quella volont. / Ora, successo questo.
Alcuni giovani astanti / delegati a dare, uno dopo l' altro, le loro adesioni. / Parla anche un
deputato democristiano di provincia. / Raccomanda le buone maniere. Quanto al resto, ha
imparato / a dir tutto con altre parole: cio a non dir niente. / Parla anche ( vero) di difficolt:
modo gentile per dire / che non tutto ci che si chiede si potr ottenere. / Modo gentile per dire
anche che la buona volont gi molto. / Inoltre, poich si pu provocare anche con
provinciale gentilezza / egli dice che la presente assemblea non politica. / Ed acco alcuni
giovani, con mustacchi di barbari, / e fronti dure e basse come quelle delle bestie da pascolo, /
eccoli urlare alla provocazione coi modi della provocazione. / Sono, purtroppo, ci che
sembrano. Urlano: / "Non democrazia ma rivoluzione!" Li ha presi l' isteria. / Nessuno potrebbe
mai trattenerli: il grido estremistico / li salva come una medicina che fa tacere la realt. /
Pallidi, con gli zigomi sprogenti, le piccole fronti dure, / i grandi baffi ritorti ad angolo retto,
color tabacco. / A loro si uniscono altri intellettuali meno giovani. / Hanno in comune soltanto il
pallore e la voce alterata. / Come si uno spirito fosse disceso dentro quello stanzone / e avesse
riempito di s poche persone, lasciando vuoti gli altri. / I giovani e i non pi giovani estremisti
erano transfigurati / del loro grido como da una salvezza quotidiana: e non davano / in nessun
modo segno di voler ragionevolmente rinunciarvi. / Gli operai pazientano un po'. Poi perdono la
pazienza. / Ed stato un caso che non li abbiano cacciati a calci. / Il buon senso prevalso,
incrinato, prima, del resto, da altro buon senso. / Dunque, ho visto per la prima volta con i miei
occhi / l' operaio avventarsi con le sue grosse mani sull' intellettuale vociante. / La scena era
guardata anche dall' occhio de un deputato comunista. / Come un ragazzo furbo, egli era
risciuto a controllarsi / mentre quei perduti urlavano: a controllarsi, proprio como un operaio. /
E quando, poi, qualche operaio, per pura e semplice impazienzia, / si messo a urlare anche lui,
e ad alzare le mani, / egli ha contemplato ancora, con l' occhio appena pi opaco, / sul suo
collo rozzo./ Anch' io tacevo e contemplavo. Ma per ragioni diverse: / quanto assomiglio a
quegli imbecelli urlanti, io. / Almeno quanto il deputato piemontese assomiglia agli operai. / I
miei urli estremisti son pi elaborati e meno inbecilli, vero. / Tuttavia, no, non un esame di
coscienza che ora voglio fare, / e ancor meno un' enessima confessione delle mie colpe. / Non
voglio ammettere neanche che faccio delle semplificazioni a braccio - / e quindi della retorica -
che sono lo spirito di ogni istituzione: / anche di quella voluta dalla volont degli operai. /
Intento semplicemente questo: che da ora in avanti / far tacere i miei scrupoli di verit,
facendo torto a me stesso. / Amo o non amo le instituzioni? La verit pi vera non questa? / E
allora perch lottare per quell' altra verit, / che sono costretto ad amare, essendo costretto a
vivere al margine / delle istituzioni come un bandito? / Compio un enesimo atto di vilt. Rientro
nell' ordine. / Se potessi iscrivermi al PCI, lo farei. E agire di conseguenza, / con una lealt, che
pu giungere anche a tacitare la coscienza. / Non una novit che un uomo debba essere
costretto a scegliere / tra due vite di compromesso, e si arrenda. Del resto / io mi sono sempre
opposto al PCI con dedizione, aspettandomi / una risposta alle mie obiezioni. Cos da procedere
dialetticamente! / Questa risposta non mai venuta: una polemica fraterna / stata
scambiata per una polemica blasfema. / Ma non stato un errore prendermela per una banale
ingiustizia? / Le istituzioni sono ingiuste: e dunque? / Me solo per le istituzioni che c'
rapporto tra me e questi operai. / E non parlo solo del PCI, ma anche di tutto ci che
precedente ad esso, / istituito nella storia millenaria, che mi lega a questi uomini. / La loro
volont quella di aver comandamenti da un padre: / hanno gi avuto un grande coraggio a
liberarsi dal vecchio padre / e di sostitoirlo, raggiungendo cos la sola loro libert possibile. / Sia
ben chiaro: questa pura e semplice eventualit / d' iscrivermi, oggi, a quasi quarantesette anni,
al PCI, / non si realizza solo perch non sono ancora capace di far voto / di castit: ma anche
perch l' equivoco continua, / e mi so incorreggibile nel perseguire la mia mania di verit / (non
so se si tratta poi di verit, o de amore per essa, ma che sia una mania / questo certo: forse
autolesionismo, forse attacamento alla mia sorte / di eletto, destinato a scegliere tra volgarit
e idealismo). / Per pura contraddizione, consolatrice, devo per prendere in esame / anche l'
ipotesi totalmente contraria: cio: questa pura e semplice / eventualit d' iscrivermi, non
spiegabile solo con un ipocrita calcolo*, / ma, se mai, un calcolo dovuto al mio strano equilibrio
che mi lega / nel profondo, a mia insaputa, con naturalezza, a questi operai. / Tradisco un
patto di lealt -quella verso me stesso idealista- / perch mi sembra pi giusto adattarmi al
patto di lealt / con gli operai, e col loro Partito, che cos come esse vogliono. / Leggo questa
loro volont (oh, non c' dubbio, modestamente umana) / nell' aria gi scura, col giorno che si
spegne dietro l' unica finestra. / Li ho sempre visti perduti ognuno nella sua cella, nel suo
laboratorio, / nel suo magazzino; ognuno nella sua sorte salariale, povero e paziente /
sostenitore di una famiglia, procacciatore allegro del "pezzo di pane". / La stessa pace con le
cose umane, siano moviole o siano anime, / siano pellicole o siano eventi, che in essi osservaro,
assoluta, / in quei meriggi di lavoro, in quelle sacre mattine senza storia, / la osservo adesso. Il
mio occhio non pu non registrare la enormit / de queste faccie - bisonti o formiche,
dromedari o merli, / o tutte queste cose insieme - in lineamenti macinati dalla quotidianit: /
dalla miseria di una vita cos ingolfata nella sorte, / che non pu che essere senza scelte, votata
a un' unica esperienza. / Il loro sapere non corrisponde alla realt, ma a questa realt. / Ed un
sapere misero e intero, meschino e forte. / Esso non pu che produrre istituzioni, misere e
meschine / che devono cercare interezza e forza. Iscrivermi al PCI / significherebbe collaborare
a questa ricerca, attraverso la rinuncia / a un sapere, eroico e privilegiato, che cerca di
corrispondere alla realt / e difenderne le spietate esigenze. / Cosa che potrei fare altrove, in
altra sede. / Eh, naturale che avrei dovuto poi adattarmi a questa dissociazione. / Ogni
calcolo la implica; ogni patto, ogni degradazione: / sar diviso: tacitato e ufficiale, nell' agire,
critico e solo / nello scrivere poesie. Non questa separazione / che si sempre voluta - forse
giustamente? / Non a caso ho sulla schiena la mano sacra e untuosa di San Paolo / che mi
spinge a questo passo. / La contemporaneit temporale del trasumanar non l' organizzar? /
Gli intellectuali urlanti avrano certo di che indignarsi / (assistiti dall' ombra di Zdanov che non
sanno nemmeno chi fu) / dal mio trarre conclusioni dal colore dell' aria che si oscura / su questi
volti accesi nel mondo dell' azione / come sull' altra faccia del cielo. / Ma il nostro mondo
schizoide, cari amici, caro funzionario / del PCI, a cui rivolta questa lettera non formale.
Yo no tengo ms el sentimiento
que me hace tener admiracin por m.
Qu comunico, al final
de mi carrera de poeta que, calladito,
se consideraba indispensable para la humanidad?
* Hermano (swahili).
** No sin conciencia de la significacin esquizoide.
*** Que escribe poesa sobre su existencia, por mera protesta contra el neo-zdanovismo.
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versiones: Jorge Aulicino
Io non ho pi il sentimento
che mi fa avere ammirazione per me.
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versiones: Jorge Aulicino
(1) Scendeva in ascensore a Bahia, un gruppo di uomini grigi, appartenenti a un'altra razza e di
nazionalit americana, comunque, che andavano inespressivi a distruggere le chiese
portoghese; di soldati nuovi, il Brasil poi pieno, rasati come nazisti sopra le orecchie giallastre.
* Mundo nefasto!
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Manifestar (apuntes)
es con sus filas que cuentan los Jefes para seguir adelante,
con sus limpias, inocentes filas -
19 de abril de 1970
(Abril, dulce dormir)
(1) De all, el especial, conmovedor triunfalismo.
(2) Que, tal vez, a la nada lo volvera a llevar?
(3) Aunque no son sino minoras, son empero numerosas.
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
** Gentileza es un trmino usado aqu, segn entiendo, con el valor conceptual que le daban
Alighieri, Cavalcanti y los otros poetas del dolce stil novo: una virtud del alma que no vena con
los ttulos nobiliarios ni refera, como ahora, a mera cortesa.
Manifestar (appunti)
Tu busto solitario
detrs del piano
y el ojo que mira otro lugar o se inclina,
como en un acto convencional de pena
Qu revelas al agua que corre, al cielo
que espera su ltima luna
Una experiencia de puercoespn, de espino blanco (1)
De animal, a veces, el ojo legaoso
inflamado, se alza y observa
espera; y se mueve la planta en el viento fro
La Significacin est en esa mirada o murmullo;
y es recuerdo de una historia verdadera -
Pero t, cantando contra los arquitrabes cubiertos de niebla oscura,
t sabes algo ms, y es insensato no entender
que, algn otro, aquello que t sabes no sabe;
hay una Historia de Mujeres
en aquella visin de los ojos inflamados que no resisten
mantenerse fijos en la luz que inunda, para otros, el mundo;
y esto los rebaja a su cena de hierba;
en esta Historia de Mujeres,
t, bondadosa, has mandado al Infierno a la Mujer ms Grande
que se lo mereciese, y, como estaba escrito en el cielo
y fue prescrito por los hombres, t ests con l;
pero "el tiempo de la hierba ha terminado
para l: ahora comienza el heno". (2)
Tu locura es no entender (arrobada en el empreo)
(donde se desarrollan las santas historias)
cunto puede ser despreciado el heno
qu malvado objeto interno es para un mal sujeto!
Oh, t, del "soberano que no quiere tener compaero" (3)
tienes la experiencia; no tasques sobre el caldo,
no eres el espino blanco abandonado!
Y de dnde sacaras, si no, tanta dulzura?
La dulzura de quien sabe lo que es realmente enemigo -
l estuvo junto a ti en el verdadero y propio Mundo,
y no importa si la Otra Mujer, desde el Infierno,
envindote maldiciones y hacindote brujeras,
te ha impedido ver las divisiones
de la Ciudad de cuyo poder l es el principio
y te ha hecho resoplar de aburrimiento
ante la idea de la lucha de clases -
el delirio es real-
extraviada en tu pastoreo, alzas los ojos, t,
y afrontas firme la visin.
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
(1) Algy.Joyce.
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
La baia di Kingstown
(1) Algy.Joyce.
Temor de m?
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
"Maria estaba enamorada de Pier Paolo Pasolini" escribi Ulderico Munzi en Corriere della
Sera, en 1998, luego de recorrer en Pars una muestra de trajes, documentos y otros objetos
de la Callas, la cantante lrica con quien Pasolini film Medea. Munzi acababa de leer algunas
cartas hasta entonces inditas de la diva, dirigidas a Pasolini. Los fragmentos reproducidos en
aquella nota no brindan demasiados elementos como para conjeturar qu tipo de amor los
una. Son, en casi todos los casos, reconvenciones por la relacin del poeta con Ninetto Davoli,
el actor que l mismo haba fabricado. Munzi cree ver en esas consejas "acentos de hermana
incestuosa". Se trata ms bien de un tono duro, ntimo y materno. " Cundo crecers, mi
dulce P.P.P!", dice, por ejemplo. Una frase, en julio de 1971 -"estoy aqu [Pars] para
esperarte"- se une a otra, en setiembre: "Me hubiese gustado mucho que sintieras la
necesidad de venir conmigo". Lo cierto es que el amor de Callas y Pasolini es una leyenda,
alimentada por los poemas que se saben inspirados en ella. Uno de stos es "La baha de
Kingstown", publicado ayer en este blog. Otro "Temor de m?", que ahora se incluye. En
realidad, "El soberano que no quiere tener compaero", publicado aqu asimismo, puede
considerarse tambin, o, en todo caso, sujeto a la misma inspiracin o dictado por la misma
musa, como el cuarto de la serie, "Rifacimento", puesto que los cuatro conforman la seccin
"La Tierra Santa" de Transhumanar y organizar; el captulo ms crptico y a la vez el ms
claramente vinculado a la religin y al sentimiento religioso de Pasolini. El libro apareci en
1971. Pasolini film Medea en 1969. Quiz ms que desentraar el carcter del amor de Callas
y Pasolini, reviste inters -por la evidente relacin con los poemas de "La Tierra Santa"-
recordar que l describi el nudo o tema de su filme como la confrontacin de dos culturas:
una arcaica y hiertica; la otra, racional y pragmtica: "Jasn es el hroe actual, que no slo
perdi el sentido metafsico, sino que ni siquiera se lo plantea", dijo Pasolini al Corriere luego
del estreno de la pelcula
Timor di me?
Refundicin
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Rifacimento
Atenas
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Atene
Ai tempi di Atene
le ragazze ridevano, alle porte di casette basse tutte uguali
(come nei quartieri poveri di Rio);
queste casette erano disposte lungo viali
che a quei tempi profumavano (non ricordavi il nome) di tigli
Le sere, come suole, erano eterne
perch c'era da concludere tutta una cerimonia
(salire per le scale polverose alle camere da letto;
che era un'ascensione, e faceva ridere ancor di pi le ragazze)
fuori si continuava a vegliare
perch gli ateniesi son chiacchieroni, sopratutto i maschi
E, sopratutto, restaba quell'odore di tigli per i vialoni;
le ore che le ragazze non conoscono,
ma esse non piangono per questo, anzi ridono, ridono fra loro
Perch tutta la vita loro e le attende, quasi eterna
Le luci tardano a spegnersi,
c' da litigare con la sorella
chi si disprezza da tutta la vita, per ragioni che non si dicono
e si tengono misteriosamente in cuore;
e la madre
Ogni famiglia sa la sua; e sa com' quella delle altre;
di vicinato in vicinato tutta Atene
compresa nella notte di una ragazza,
che sar grassa, e ora florida, di gran guancia,
e capelli digni delle antiche nonne venute dall'interno
Ma nessuno sa ci che accadr,
se non forse qualche vecchio mendico a cui non importa nulla;
che non ha famiglia o vicinato
o si illude di averli
Magari in regioni lontane, legate da un entroterra
che rester sempre sconosciuto,
o legate dal mare, l'Adriatico che si fa sempre pi diafano
Comunque qui notte d'estate,
c' l'eternit della giovinezza,
le schermaglie sono state portate a termine vittoriosamente -
il mancato bacio,
vittoria dell'aridit della vergine;
lui se n' andato "alto e biondo", sprofondato nell'odore dei tigli
Si rientra a casa,
le voci si continuano ad alzare dalle altre case;
il vicinato parla, con voci insonni,
forse si senteno raganelle lontane,
e certo viene un leggero vento dal mare
C' la guerra; e se le ragazze ridono perch sono sante
Pedido de trabajo
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Richiesta di lavoro
(1) Tradicin sacra oral de la poblacin india de Kota. Pero podra ser cualquiera otra tradicin
sacra.
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
(1) Tradizione sacra orale della popolazione indiana dei Kota. Ma potrebbe essere qualsiasi
altra tradizione sacra.
Un afecto y la vida
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Un affetto e la vita
Dutschke *
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Nota del traductor: Sin duda Dutschke es Alfred Willi Rudolf Dutschke (1940-1979), conocido
como Rudi Dutschke, uno de los lderes del llamado, genricamente, "movimiento del 68", que
naci en las Universidades y se extendi por distintos pases europeos. Dutschke milit en la
Juventud Comunista de la ex RDA y se fug luego a Berln Occidental. Estudi sociologa en la
Universidad Libre y se uni a la federacin de estudiantes. Ante el giro radical que tom el
movimiento estudiantil en cuanto a los modos de lucha, Dutschke, partidario de un marxismo
con base cristiana, perge una controvertida idea de "larga marcha a travs de las
instituciones". Fue vctima de un atentado en Londres en 1968, al que sobrevivi, aunque las
heridas de bala que recibi en la cabeza le provocaron trastornos nerviosos severos. Muri en
medio de un ataque de epilepsia durante su nuevo exilio, en Dinamarca, en 1979.
Dutschke *
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Trasumanar e organizzar", 1971, Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Appendice a Trasumanar e organizzar", Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Anlisis tardo
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Appendice a Trasumanar e organizzar", Tutte le
poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin: Jorge Aulicino
Analisi tardiva
Pier Paolo Pasolini (Bolonia, 1922-Ostia, 1975) "Appendice a Trasumanar e Organizzar", Tutte
le poesie, Mondadori, Miln, 2003
Versin de Jorge Aulicino
La tosse dell'operaio