GIOIAY storie
TI HO PRESO
IN BRACCIO
1 HO,PENS.ATO:
UESTO
BA
PERCE |
IOSONO QU?
Un marito, una moglie,
un figlio biologico e il bambino
“senza lacrime” che hanno
deciso di adottare in Africa.
Lavventura é nobile .
emeravigliosa, ma davanti
al piccolo orfano Tuomo si sente
“cuore di pietra». Questo
éilracconto della lunga strada
che ha percorso per scaldare
la pietra. E diventare, per la
seconda volta, un vero padre
i Federia PurinaIn fondo al viaggio si trova la saggezza. Lo dice un
proverbio africano e lo dice anche il ibro da cui parte
questa storia. Quella di un bambino senza lacrime edi un uo-
roche venta suo padre scoprendoche amore nonnxaicome
te lo raccontano. La storia di una famiglia che va in Kenya per
clventare pit grande ma poi ischia di perders,perché adottare
un figlio una corsa sulle montagne russe che ognuno vive con
Jasua personale quota diemorione e di paura. Ela storia di Mas-
simo Pavastr,sceneggatoe dserie tv edramma-
GIOIA storie
imitaore di un pace Ela stuazione tava diventando compli-
cata. I]pato delfadozione fore, bisogna onorarl in du. Ein-
‘vece Barbara ea ida sola:eravamo andatiperallargare la fami
alia ecorrevamoilrichio di fascial». Ne para rbalando ogni
revorica. «Se per un padre o per una madre natural é gia difcile
dire “non sono rivsita a riconoscerlo come mio feio”,figuria-
‘moc per un genitore adottvo che ha passato anni a rasicurare
psicologjeassitent socal. Mala vert éche iho avutobisogo
dirempo. Fors proprio quei 9 mes pasat a».
turgo,e isu moglie Barbara-einuncertosenso «Mi sentivo \Vamore, per Massimo, ¢arrvatoconilsuono
quell dichiunque divenigenitorediun bambino —Pimaitatore _ Siunpianto. _ Panbiseva0»- Poiana gomo dearer
naca di un viaggio a nascta di un padre
«Non ruscivamno ad avere un bambino. Bar-
bara ainizists ade: “Adottiamolo",racconta seduto al avo
lino dun bstotallastazione Centrale di Milano. «lo per® avevo
pura, forse perché sono cresciut in tempiin eu Padanione era
una macchia, Mails i mia mogle era pit ostinato del mio no.
Cosi abbiame iniiato le pratiches. Dopo un ano, per, Barba-
ra restaincinta earrva Leone. «Quel bimbo da adottare di cui
avevamo parlato cos tanto, se non altro per ligarcisopra, oma
‘esisteva: gli avevamo fatto una promessa e Barbara intendeva
mantenerla». Cosi lei dice: «Adottiamolo». E lui accetta per a~
-more, «La paca voraciti con cui mia mogle apriva tte le
nestre possibili stava facendo della mia vita qualcosa di molto
bello. Cosi mi son detto: facciamolo». Altso giro altra giostra.
«Abbiamo dovutoricominciare tutto da capo i collogu-ean gl
asistent soil con gc econ glen autorizzati>. La traf,
in media, dura tre anni e mezzo: 18 mesi per avere Fidoneit’ e
almeno 24 per l'assegnazione di un bimbo, Attese che bastano a
schiantare il desiderio ¢ il conto in banca di molt (e infatti non &
uuneasa che, dal 2004, eadazioniinternazionali iano calate qua-
‘sidel 40 per cento}, «Passi le notti sui forum, partecipi a tutti gli
inconti dele associazioni, qui sui tutto: anche chee ise di
tesa per bambini dels europea sonalunghissime che inve-
‘ced sono nazioni come il Kenya che ti chiedono di stare i alme-
‘no sei mesi, € questo riduce le richieste. Quell’avventura ce la
potevamo permettere.E dopo un anno eravamo li
‘Massimo, Barbara e Leone atterrano a Nairobi il giomo in cui
‘Thomas compie un anno. Nella stanzetta dliun orfanotrofio un'in-
fermicra ce: «Boo vost0 figlo>, «10 non sapevo chi fosse né
perché io mitrovassi, Ho compiuto deigestiandandoa memoria,
pperché avevo gia un figlio esapevo come sifaceva, mail mio cuore
cera di pietra». Passano i giomi ela pietra ancora 8. «Mi sentivo
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«Gli ho detto: “Sei Thomas Bavastro, adesso, sei
Jango 80centimet, psi 12chilietipiacetantssimo
Tracqua”” Ho cominciato a raccontargila sta vita, che era anche
la nostra, ¢ parandoripercorevo il modo in cui eravamo diven-
‘ati una famiglia. To suo pads hi mio gio».
Lastoria della nascita di Thomas éuna delle grand conqui-
‘ste, «La maggor parte dei genitori adotivi non sa nulla dl pas-
sato, Nemmeno perchélorofigio hala ceatrice una bracarura
dlisigareta sl petto, Perch fare domande dficleenelforfano-
‘rofio ti dicono: “Questo bambino nas:econ voi”. Non 2 vero,
‘ma un giustificazione comoda su cui adagias in tesa che i
‘bambinicrescanoe facciano domande a cui non hai risposte da
dares. Loro invece anno ilnome dela donna che Pha messo al
‘mondo, che facia aveva chil"ha accompagnata B. Qualcosa che
Ji tiene lontano dalla tentazione di fantasticare. «E sappiamo che
sal suo passato non ci sono ombre>
Dal vig sono tomaticversi anche loro. «Africa mi ha
insegnato che Fideologia& una scorciatoia per chi guard le cose
dla lontano:e che quando vivi non arrvimatin fondo allerisposte.
"Nom ho rsposte a tutte le domande, ma so che fgiltriamo €
Ji perdiamo continuamente. Come un eastico».
Inlibreria
Ladedica dice: «ABarbarachemihainsegnato
‘adurmke, aLeone che mihafattosograre
‘eaTommy chemiasvegiaton.Cominciaces
INeameinopromesso Nutr, quest go
‘oreria,Lha serito Masso Bavastro
per raccortareinavermesipassatin Kenya
per adettare isu secondo bambino, Thoms.
Massima@uno sceneggitore serie
(tracui Utimo3eLanarcotc). ViveaRomme
‘conlamogle Barbara.eifgiLeonee Thomas.