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9.1 lntroduzione
La definizione del danno subito da una struttum non d un' operazioneuni-
voca, in quanto si tratta di un concetto legato a una molteplicitd di fattori
dipendentidal tipo di sfuttwa , dalla suadestinazione,da considerazioni
ecotromiche.
Ad esempio,una rotazione rigida pari a una deviazionedalla verticale
di 1/250non comportain generaledanni struttumli,ma corrispondea una
modifica dell'assettodi insieme,la cui accettabilitddipendedalla destina-
zione d'uso della struttura.
Analogamenteun cedimentoverticalerigido, che non inneschifenomeni
fessurativi nei tamponamelti ne nelle struttue portarti, pud corrispondere
a un dannoin termini funzionali,se la suaentitdd tale da metterein crisi i
collegamentiimpiantistici.
Ossia,non necessariamente il dannod univocamenteintesoin termini di
comparsadi crepe o fessure, ma in una sua accezionepii ampia occorre
considerareanchele modifichedell'assettod'insiemein relazionealla de-
stinazione e funzionalita della struttua.
Il presentecapitoloha I'obiettivo di fomire una casisticadellecircostarze,
strettamentelegale in termini eziologici al terreno con il quale la struttura
interagisce,nelle quali possonoprodursidanni o eventi di collasso.
A tale scoposi d ritcnuto opportunofar precederel'esposizioneda alcune
considerazioni, che hanno lo scopo di identificare i movimenti delle strut-
ture di fondazione potenzialmentein grado di produrre danni per la
sowastruttura e di definire, conseguentemente,alcuni valori limite degli
stessi,al disottodei quali i suddettidami non si verificaao.
Al terminedel capitolo sonostateinse te alcuneschedesinottiche,aventi
lo scopodi mostrareall'allievo comeindividuare,nei casiriconenti, sinto-
mi e causedi danni strutturali.
caratteris:
che.meccaniche dei materialiimpiegati.uniramente allaconoscenza de. .
modalttae det tempi di esecuzione.
Sembrapertantoquasiobbligatoil ricorso a un processoemplnco,
basa:
sull'osservazionedel comportamentodi strutturegid realizzaie.
In tale ottica si osservapreliminarmentecome,nella desc zione della
I di_
stribuzione dei cedimenti trello spazio, ta terminologiaimpiegata
sia . ,
quantoampia,_per cui, dovendosioperareuna scelta,n;l seguito-siaderis:.
a quella intodotta da Burland e Wroth (l975).
Con riferimentoalla Figura9. l. la ronzionereldtivap indicala rotatio
;
subiladaliarerlacoogiungenle duepunlidi rilerimenro.unavol,u,.orpo*:_
la rolazionerigida rodella strunura.
La distorsione angola,"ed definita dalla seguelte espressione
I,
Laz.rou per
'L H
per
l<+.tou H
b) fondazioni su argille
458 Capitolo I
si = P i -zi (e.2
(e.4
o"=jlo'
) (e.5
n "n,e,)'(1p,"*q,)'
Patologiastrutturale
459
e o.75
1 .3 5
Serbatoio1
,l.40
09/05r/8
q = 235kPa
1.45
1.50
a,
1.55
i
\ eunoor,ota.ione,tgto"
1.60
i tl60 CapitoloI
0.80
Serbatoio2
0.85 12101t77
q = 100kPa
0.90
I 1t 17
N. caposaldo
1.30
Serbatoio2
1.35 21t11n8
q = 235 kPa
1.40
\ --. f
e 1.45
\ "../
\ /-r,-
1.50
\l /
"/
L Piano
Piano di rotazione
n rigida
I 1 'l 13 15 17
N. caposaldo
ci
1.5 L 1.5 L
0.0 0.0
0.0
Caso c
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0.37osD2 (e.7)
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628", (e.8)
s, !d^l "
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jltlI#,
464 Capitolo I
,..,:-',r chepossono
le formedi erosione
iv) Nell'esaminare prodursiin alveo,van-
I r.. ... ...i, tr iLr.!!. ri
i-, , . , - ' : : F rr .r t t. i no tenute pl esenh:
.: ,.riibrL a) l'erosionegenerale del fondo,chesi produceduranteunapiena;
r,i !r. .,,-. ... .,i.,
- )ir,,;ri r.F i,,r ri b) I'elosionelateralenei corsi d'acquameandriformi;
5.r-i..i.!.r1,.,,,.fr...,".",9) I'erosionelocalizzataintomo agli ostacoli,quali la pila di un ponte.
-
,t..r_. a) Tutti gli alvei dei corsi d'acqua sono soggettia una pir) o meno lenta
_
h L r;r! ' t: "" '
' il"*#lli"on,"" oasportata dan'acqua (indicata con il nome di ro,.Dl-
' '' > 'tr ' da) esercitaun'azione erosivasul fondo,che abbassaprogressivamen
..,t . . ' . . i f. r ' t. l ' al veo.
.!
., ,'' , $:'.'"i1ft"ffi*l;1;:llijJ"H:ffii"*i
per saltazione,nelcasodi ciottoli e blocchi), con conseguente abbassa
,. .. . -.: I ' ' I menlo del fondo. Quandola velocitd dell'acquasi riduce, il materiale
solido di aasportoviene depositato,sicch6pud accadereche, dopo il
. passaggiodi una piena,non vi sia una marcataevidenzadell'erosione
temDoraneaDrodottasi.
Il fenomeno descritto d in generalepiri marcato nei corsi d'acqua stretti
e incassatitra spondeche non consentonoesondazioneed d stato osser-
'1 _ r!
'. :i '
' r .', tr o
i, r f r::o
vato che la profonditd di erosioneche si produce d dello stessoordine di - . .\!) r a.:i !:i , Lr e J r tfl l /'!:t.
'a) i
]'t : -|
:
gra\dezza dell'innalzamento del livello dell'acqua (Tezaghi e Peck - 1j..,.- ? 9\ i.,r.;P tee'rDi r'-t ;'r Ft ':
(1967) hanno documentatoun caso in cui I'erosione d risultata pari a 4 ' (", , tr , . , .j...:
volte I'innalzamento del livello). r" i t 5r ' I, t.!
colare minore in corrispondenzadel fondo e delle sponde a causadel- i al t:1:'r r .i .i i r i Dl a'l a D'
' i -' _ ; '
lathito.
La linea superficiale, corrispondentealla massimavelocitd, viene defi-
. n na\ sl )rt *;t' l 1'l r;i rt:i l !fti .]
j r:,brr 5e \1tpi .'.. (.v P |P b12.\
Nel caso in cui l'alveo descriva ma sinuositd, il fi1onedella corrente si tr .tt l t-,?D c,?l
accosta alla sponda concava, che risulta cosi soggetta a uaa continua ^
f i i '-' rl ' r wC
- ,l d6ru!r.r {r, ['r!i +:'
erosione,mentre la pafie intema e interessatada fenomeni di deposizio- n o r--r,,,, -r_ U f i t': .!
4.tr ;f;'
€trl c ;,P ;',t ; :t | (t\i -
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Fascia sogg€tta
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-. 1:'r :,?_r 9) a v ,,!.t€ _-
30 -r. , r, . .
K = 0 .7
0 153045607
q = angolodi attacco
Figura9.10 Abachiperla stimadellaprolon-
tt ofar ll coefficionteK molliplicail valorede a profonda di erosione,in modo ditadi erosione(Laursene Toch,
da tenercontodellaformadetlapilae delt,angolo di attaccode a conente 1956;citatoin Sowers,'1962).
458 Capitolo 9
u
< 0.5 (e.1
Ycrit
l"
Figura 9.11 Disposjzionedellaprotezioneftes-
deve accontentaredi individuare i limiti, superiore e inferiore, entro i
qrali ricadoro i cedimenti attesi, principalmente sulla base
rienze acquisite.
delie espe_
sibile,suggeritada Temez(1974) Innanzitutto va osservato che la rimozione del terreno di scavo oroduce
(sivedaitCap.6,Vot.3,Tomo1 di uno scaricotensionale.al qualesono inevilabilmetrteassociatimovimenti
Geotecnica y Cimientos, eo. che interessanoun'ampia zona di terreno.
JimenezSalas). euesti mol/imenti possonori-
guardarsicomeindipendenlidalla naturadell,operadi sostegno, per
e, tale
mohvo non possono esserecontrollati. Sovente si d tentati di fare
delle
previsioni sulla base di un approccioelastico,assimilandolo
scavoa un
carico.ne-gativo:. il limite di tale approcciorisiedenella diffrcoltd,o impos_
sibilitd,di definireun modulo di deformazioneequivalente,ch" i"ngu
da solo conto di tutto un insieme di fattori, tra i quali rivestono particolare
"iod
importarza lo stato tensionale iniziale e i fenomeni di dsonfiamento ac_
coppiatialle disrorsioni.
Movimenti locali sono, in aggiunta, prodotti in adiacenzaalle struttue
di
sostegnodalle deformazioni plastiche sviluppatesi nelle zone di equilibrio
limite, di tipo attivo e passivo.
Bransbye Milligan (1975) hanno ad esempiosuggeritoche, nel caso
di
scaviin argille,movimentisignificativipossonoprodursiin condizioninon
&enate (ciod, a volume costante),nell'ambito di una zona individuatada
un cuneochesi sviluppadallabasedello scavoconuna inclinazionedi 45..
All'intemo di questazona,ogni punto ha uguali componentidi spostamen_
10jn direzione verticale e orizzontale, sicch6 la
defonnata dellaiuperficie
del tenenoriflette quella dell'operadi sostegno.
Patologiastrutturale 469
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(e . 1 1 )
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I 470 Capitoto9
r'&![ ), 1ir.., '. 1.! .att-|tl),
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1g . i",
q a ./
r-(.'-.i'r1'&i
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era nella quale i rappresentala distarza dall'origine del punto di inflessione,
ir."r ,- r ai, correlabile alla profonditd z6 alla quale si hova I'asse della galleria
0ir!a . ,4
< 20
?^- t o
S< t.r t
i=k.zo (e.13)
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t.{1 .,{
Il coefrcieDtek che comparenella (9.13)rizulta compresotra 0.2 e 0.3
lr al ,1y11o "
aoo iD teEeni ganulari, tra 0.4 e 0.5 in argille consistenti e pud infine rag_
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ltqttL .. }..r ,L ? ?i.n
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I danni prodotti agli edifici dipendono anchedagli spostamentiorizzon- ar .€!! r .\r ;\: ,r '' l _r :
-ly'ola:lecategorieda0a2fannoriferimentoadanniestetici;la3ela4rigua
danni che possonomenerein crisj la firnzionalitddella struttura;la 5 inieressaIa
stabiliti dell'edilicio.
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_i t Traveideale
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' D: .l !.-.- . /., :
-r' lt . . /l ,t I
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Figura9.14 Fessurazione
:.:
-
prodottada fles-
sione e taglio (Burlande Wroth,
1574)'.
;t....,,.r i I
., ,. ., Fi !.i ,j.l
'-*rt I I N\$
Fessurediagonaliprodottedal iaglio
' .|,r :
Patologiastrutturalo
473
Le indicazioni sopra fomite si basatrosostanzialmente su una stima dei : '': ': '' i'
rrir -l ^
parametri che caralteizzato il bacino di subsidenza. itr condizior.i free-
- 1' .!'ti ti :.''
f;eld, e vannoadoperate come lineeguida per unavalutazionepreliminare
| 1.
N"I
dei danni possibili. '_ v i i ''r :i
i ?" t:r '
Laddove dovesserosussistercmotivi di preoccupazionesarii necessario
approfondirelo sudio, prendendoin considerazione i seguentifattori: . , \..,- /, t l .r
. modalitd e tempi di esecuzionedello scavo, compresi gli interventi di r - 'i !" '
ii. t '''
t, fi . - !:
miglioramento del terreno al {ine di minimizzare il volume di sub- ':'r '?e- ;
sidenza;
ts rc r: ' _'
!.nj r i r J !r r . i .;i r r l ,C - l l '" - I F " , ,
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j j !i)...,1 , . j!5- '4
-
474 Capitolo I
M = Al1-e-B(d-dorl (9.17
)
nella quale:
. Md il momentoresistentet
. ob, s sono rispettivamente I'inclinazione iniziale (imperfezione inizia_
le) e l'incljnazioneconentedell'asra;
. I e il momento ultimo, corrispondenteal valore asintotico al quale tende
la rispostadel vincolo per grandivalori dell'inclinazione;
. (AB) i: la rigldezza iniziale della molla.
La condizionedi equilibrio nella conhgurazionedeformatad data dh_
I'espressione
= Afl- e-B(d-d
Phsu.6" (9. 18)
l
che consentedi svolgerele considerazioniche seguono.
i) Se I'imperfezioneiniziale d nulla, per piccoli valori dell'inclinazionesi
puo Polre
e B d =l - Bd
Figura 9.17 Pendolorovescio.
sira = a
Patologiastrutturale
47S
e la coandizione
di equilibrio (9.1g)consentedi defirirc il cal ico
critico
,_M (e.te)
',_ h
0.7
a i =0 '4 0
0.6
q-
d ,' .
^_ ".=:,4 \
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0.4
do=r \
0.3 \\
0.2 I
0.1
0
t
0 4 8 1 '2 1 f 2 0
df)
e ponendo
A' = A+ Fho
. t. (A\
a =a , ^ +- h l _l
" B \A')
2 b 2 2 K1 K )
'^^ (e.21)
h Kt+ K 2
) h2
P,c = 1"- -K' (e.22)
""h
K1Lu1+K2Lu2=O
L u 1 -L u 2 = 2 b (t1 -6 s o ) (e.24)
P(ha + b):2Pob + 2bKlLuy
nelle quali la rigidezza tangenteKl non d pii una costantema e una funzio-
ne del valore correnteal dell'abbassamento
478 Capitolo I
2Kfz 2b2
P(hq+b\=
' Kl+ K2 h ( q - q a ) +2 b P 1 (9.26
a'2\=!(G!s)
li b)
Pr=A(1-e-B\) (e.27
l
Kt = ABe-Bul
1i
"! si deducecheil massimocadco (e pertantoil marginedi sicurezza)si ridu-
ce con il progrediredell'inclinazione,comemoshatoin Figua 9.20.
I risultati di tale figura sono stati ottenuti utilizzando i seguentiparametri
A = 44338 (t)
AB = 2217 (t/m)
g:
480 CapitoloI
@@
II I 999
FFffi
.D [.FF+"J
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04Flr\=\ 0 10 20 30m
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DilJt tl Scala
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L-J--i--! u tl
1
Descdzione
Catt€draleanlic€
-
Catl€draleMetropolllana
costruzione
'1524-1528
demolizione
1625
2 1073-1813
3 Sacrado 1749-1768
4 Museo 1725
C€ppellavotiva fi25
6 Seminario 1795-1800 1939
tl
[-64
Ie -,4
A TempiodiTonatiuh tr tr t-t
tr
B Tempiodi Ehecatl-Que lcoatl
C
D
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Basamentopiramidalecon scalaa Ponente
Basamentopiramidatecon scalaa Levante
Patio
FI F]
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4.920
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Dimensioniin mehi
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L,r _l_l L J _ _ L _ I _ _ L _ _ l _ _ L _ _l _ _ L _ _l _ _ L _ 1 L_l __L__.1__L__-t_-L_
Flgura 9.23 Correzioni di altezza etfettuate duranle la coslruzione (Zaldivar cuerra et al, 1995).
48{l
Patologiastrutturale
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I
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(9 TDJ Dimensioniin mefi
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A-i1)
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4JJa
cennaio1972 14Dicembre1983
ConfiguEzione
elaborata
coni datidi Ingenieria
Expefi
mental Configurazione conidatj di picosa
elaborata
ffim
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L-
0l
0 -'
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ll4 4-
t[ i- Nof€i
- Puntidi livellazioneposti
sui plintidellecolonne
- Curvedi livelloin mehi
U:
o
o - tt- .t
Figura 9.25 Evotuzione dei cedimenti ditterenziali (Zaldivar cuerra efal, 199S).
strutturale485
Patologia
AH = O.7Om
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I p"p.;s
ti profondl 66
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5 tt
qc (MN/m2) Serieargillosaprofonda g" (MNim'?)
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486 Capitoto9
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3.5 m
Vistalaterale
esecutivafecerointrodurresignificativemodificheal progettoiniziale,sic
ch6i pali fiuono installatisolo dovepossibilee solo il 27% di essiraggiun
se lo strutodi base.
Gli interventi di sottofondazione terminarono nel novembre del 1976 e ri-
mangono alquanto incerti i dati relativi alla loro efiicacia perchd gli archivl
andaronodistrutti nel sismadel 1985
In ogni caso,nel novembre1989Ia velocitddel cedimentodifferenzialetra
I'absidee la tone di ponenterisultavadi 2.7 mn/mese.
Riprendendol'idea chenel 1962I'ingegnereTerracinaavevaava\zato De
la stabilizzazionedella Tone di Pisa,vennecosi decisodi ricorrerea una
conezione dei cedimenti differenziali, mediante estrazione del teneno al
disotto di quella parte struttuale che aveva ceduto di meno.
Il procedimento, indicato come "sottoescavazione", era stato apDlicato con
successo dall'ingegnere GonzdlesFlorcsalla Iglesiadel pocir; de la Basi
lica de Guadalupee fu sperimentatosullachiesadi SanAntonio Abad nesli
anni 1990-1991(Tamezet al.,1995).
491
Patologiastrutturale
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(ZaldivarGuerraefal,
Figula 9.30 Ubicazionedei pozzi per la sotloescavazione
1995).
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'161.76
m3
105.71m3
104.20m3
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Materiale = 4,219.46
estratto m3(dal23 agosto1993at 31 maggio1998)
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Flgura 9,32 Volumiestratti(Comunicazione
personalediZaldivar cuerra, 19g9).
493
Patologiastrutturale
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(Comunicazione
Figura 9.33 Andamentodei cedimentiindoftidalla sottoescavazione personalediZaldivar Guerra,1999).
494 Capitolo I
Bibliografia
essenziale
I . Una tnttazione generaledei fenomeni di dissestoe delle tecnichedi con-
solidamentosi ritrovanel Capitolo20 dell'operadi CarloCestelliGuidi:
Geotecnicqe TecnicadelleFondazioni,Hoepli,7aed., 1984.
2. Per qua.ntoconcemeiu modo pii specifico le strutturedi calcesfuzzo, si
consigliala consultazionedel testodi J. Calayerutpatologia de estructr,ras
de Hormigon armado y pretensado, lntemac, 1996.
3. Agti interventi di sottofondazioned dedicatoil testo di S. Thorburn e J.F.
Hutchinson:Underpinning,Suney Univercit).Press,1985,nel qualesi
ritrovano capitoli cwati da specialisti delle varie tecniche, compresele
iniezioni.
4. Di particolareinteresserisulta infine il volume edito da C. Viggiani:
GeotechnicalEngineeringfor the Preselyation of Monuments and
Historic Sites,Balkema,1997,cheofte al lettoresiaun'ampiaraccolta
di studi su centri storici e motrumentisingoli. sia spuntj di riflessione
sulla filosofia che deve guidareil progettistanella sceltadegli interventi.
Appendice9.A
Schededi identificazione dei danni
strutturaliin alcunicasi ricorrenti
Mancanzadi
impermeabilizzalone A seoondadel grado
di impermeabilizzazione
richiesto, si possono
disponeuno o pio
m6mbranebituminose.
Macchie di umiditd in Parete
9 .1.3
Dispone I'arnafura
di contenimento
dellafessurazionee
due bane longitudinali
H <5 n 2@ 12
5 <H <8 m 2Q 16
Fessureverticalisul coronamento H >8 m 2O 20
Patologiasrutturale
497
SINTOMI PROBABILI
CAUSE POSSIBILIINTERVENTI
Disponel'armafura minima
Distorsionitennichoimoedite
Fessurenellamensolaverticale dallalondazione
- Aumentarefck2
SINTOMI CAUSE
PROBABILI POSSIBILIINTERVENTI
9.3.1
Fessurs orlzzontali nel Pilastrc ll pllastro non e stato dimensionato Tenete conto del momento N e
per il momentoN €
9.3.2
r ll ttL
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SINTOMI CAUSE
PROBABILI POSSIBILIINTERVENTI
9.4.1
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Limitarei cedimenti
lA
Cedimentodelpilasko./4.
Fessurenellekavi, Lefessuresi collocano all'intradosso
E importantenotarnela disposizione. in adiacenzaal pilasfochecedoe
all'eskadossoin corispondenza dello
altroappoggio.dellat ave.
9.4.2
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nnE rr[]
T]t:]E Limitarei cedimenti
Cedimento delpilastro
A.
Valgono le stessoconsiderazioni
Fessureneiletravi fatlein 9.4.1.
9.4.3
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500 CapitoloI
- Rendereindipendenti
le due struttuG
Fessurenellehavi