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1nm  10 9 m

1nm  10 7 cm

Un atomo è dell’ordine di 0.1nm mentre il diametro del DNA è 1nm. Il canale del MOS è dell’ordine di
centinaia di nm. (35nm)

1nm=10A -> 10 atomi.

Nel caso delle  delle onde elettromagnetiche vale f  c

c  310 8 m / s

Per trovare l’una basta prendere la velocità della luce e dividerla per quella che hai.

(Tabelle prese dall’Hanson, pag 12, attenzione nella tabella sono in GHz, non in Hz).
o
1 A  10 10 m
o
1 A  10 8 cm

Esempio della fisica atomica: ho una tabella con le densità di elettroni liberi nei metalli (Ashcroft Mermin
pag 27).

Da queste con la formula di sotto trovo il numero di elettroni data una lunghezza.

Ad esempio voglio trovare il numero di elettroni nel canale di un MOS di lunghezza 35nm e larghezza
100nm e spessore 1nm:

Trovo il volume in nm: V= 3.500 nm^3


Dalla n in cm^3 passo a quella in nm^3:

elettroni elettroni elettroni elettroni elettroni elettroni


n  10 22 3
 10 22 6 3
 10 28 3
 10 28 9 3 3
 10 28 27 3  10
cm 10 m m (10 ) nm 10 nm nm 3

elettroni elettroni
N  n( 3
)V (nm 3 )  10( ) * 3500(nm 3 )  35000elettroni
nm nm 3
o
1 A  10 8 cm

Dalla densità elettronica-atomica posso trovare il rs che è raggio occupato da una sfera di volume
dell’elettrone, ns la trovo dalla tabella di sopra.

1 1 1
1 4rs
   0.02 *10 
3
 3 3  3 3  3 3 1 1
  rs     22 
 22 
 0.2 *10 22 3  21 3
 0.14 *10 7
n 3  4n   4 * 3.14 *10   12.6 *10 

o
rs  0.14 *10 7 cm  0.14 *10 7 *10 7 nm 3  0.14nm  1.4 

Questo risultato è in accordo con la tabella delle dimensioni atomiche tipiche.


1J
Lavoro compiuto da 1 elettrone per attraversare una ddp di 1V 1V 
1C

Lo moltiplico per la carica per l’elettrone

e=1,602176565 x 10−19C

e ottengo.

1J 1J
1eV  e  1.6 *10 19  1.6 *10 19 J  1.6 *10 12 erg
1C 1C

1J  107 erg <- da ricordare.


Posso o utilizzare la legge di Drude stessa di sotto:

 j
j  E da cui ho [ ]   
E

Sviluppo dimensionalmente j

A
[ j] 
m2

Passo ora ad E

F kg * m
[E]  [ ]  2
q sC

Da quelle ottengo:

 j A s C
2
A2 s 3
[ ]     2  3
 E  m kg * m m kg

Posso anche utilizzare la formula 1.16

    ne   
2
C 2s A2 s 3 C
 utilizzando A
 m  m3kg m3kg s

ne 2
 vado a trovarmi da questa l’espressione della mobilità 
m

ne 2 ne 2
j  E  E 
m noto che ho m
j  nev d  neE vd  E

Uguaglio i termini per j e ottengo

ne 2
E  neE ->
m

j  E  nevd
ne 2
j E  neE
m

ne 2 e
 ne -> 
m m
ne 2 e  e  Cs As
2
->    
esu * s
  ne da cui ottengo     
m m  m  kg kg g

Un esempio di teoria fenomenologica è quello formulato da Drude con le sue 5 semplici assunzioni sul
comportamento degli elettroni:

gli elettroni sono: liberi, indipendenti

urtano in modo: istantaneo, anelastico (dopo l’urto torno alla quantità di moto equivalente), poissoniano

Si basa su un modello semplificato di uno microscopico molto più dettagliato, dal cui confronto risultano
problemi sia di accuratezza che fondamentali.

E’ bene che il modello fenomenolgico dipenda da pochi parametri in quanto ho meno ‘entità’ di cui non
consco la causa con cui lavorare (Drude -> Tempo di Rilassamento).
Data la relazione di sopra

j  E

I V
So che I   jdS  jS   j  S e che E  V integro e ottengo El  V   E 
l

I V V l l
j  E       R
S l I S S

Ho il volume di una mole

Vmol  22.4 L  22.4dm 3  22.4 *10 3 cm 3

N A 6.022 *10 23 atomi


n  3
 0.27 *10 20  27 *1018 ( )
Vmol 22.4 *10 cm 3

V 1 4rs
3 1/ 3
 3 
   rs   
N n 3  4n 

(a) gas atomico rarefatto: il dato n è stato calcolato nell’esercizio prima.


1/ 3 1/ 3
 3   3  o
rs     18 
 (0.0091*10 18 )1 / 3  (9.1*10 21 )1 / 3  2.08 *10 7 cm  2.08nm  20.8 
 4n   4 26 *10 

(b) gas elettronico in metallo tipico: per il metallo tipico ho n=10^22

1/ 3 1/ 3
 3   3 
 
1/ 3 o
rs     22 
 0.24 *10  22  (0.024 *10  21 )1 / 3  0.29 *10 7 cm  0.29 *10 9 m  2.9 
 4n   4 *10 
(c) gas elettronico in semiconduttore non degenere n da 10^13-10^18 cm^3.
1/ 3 1/ 3
 3 
rs   


3 
18 

 0.24 *10 18 
1/ 3
 (240 *10 21 )1 / 3  6.21 *10 7 cm  6.21 *10 9 m  6.21nm
 4n   4 *10 

1/ 3 1/ 3
 3 
rs   


3 
13 

 0.24 *10 13 
1/ 3
 (0.024 *10 12 )1 / 3  0.29 *10 4 cm  0.29 *10 6 m  290nm
 4n   4 *10 

(1.15) già derivata nell’esercizio prima.

m 9.11*10 31
   4.1*10 14
ne  10 * 2.56 *10 * 8.55 *10
2 28 38 8

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