La
cerimonia
turca
di
Lully
all’interno
della
quale
si
proponevano
le
sonorità
in
termini
parodistici
della
società
(finto)
Turca.
(cerca
la
marcia
di
Lully
e
cercare
la
cerimonia
turca
su
internet).
Nella
lingua
incomprensibile
in
lingua
franca
ed
in
italiano
sgrammaticato
Altro
approccio
è
quello
dell’assimilazione
Il
caso
di
Villaelt
che
non
ha
un
intento
denigratorio
e
suggestionato
dalla
diversità
della
musica
turca
ne
riproprone
alcune
caratteristiche
della
musica
turca.
Cingalismo
è
una
villanella
(cerca)
e
applica
l’assimilazione
culturale
della
villanella
nella
musica
turca
Lorigine
della
composizione
(colta)
è
un
ritorno
alle
origini
nella
suggestione.
L’altro
modo
per
avvicinarsi
ad
una
cultura
alta
è
l’evasione,
avere
l’immagine
di
una
cultura
diversa
nella
quale
perdersi.
Questo
tipo
di
atteggiamento
non
lo
ritroviamo
nella
cultura
occidentale
prima
della
fine
dell’800
Il
caso
più
famoso
di
“evasione”
verso
una
cultura
“altra”
è
quello
del
pittore
Gauguin,
dopo
la
classica
formazione
accademica
(panneggio,
tecniche
di
pittura).
Chi
lo
fa
si
fa
un’immagine
orientata
verso
la
purezza,
il
candore,
e
dalla
fine
dell’800
si
inizia
a
praticare
la
direzione
verso
altre
culture.
I
suoi
quadri
riprendono
aspetti
e
modi
di
vedere
la
realtà
e
non
col
modo
di
vedere
occidentale.
La
prospettiva,
il
contorno,
l’idea
di
tempo
sono
stravolti
e
l’aspetto
occidentale,
così
come
la
dinamica,
il
tempo,
presente
nel
quadro
sono
differenti
e
nel
suo
caso
vanno
verso
il
periodo
polinesiano.
GAMELAN
Musica
tradizionale
dell’isola
di
Giava
(anche
Bali),
ed
impressionò
anche
Debussy
il
quale
rimase
impressionato
anche
dalle
scale
esotiche
(nella
sua
epoca
sono
incentrate
le
etnicità
sulle
Scale).
Anche
l’abolizione
del
concetto
e
le
dinamiche
del
tempo
occidentale
sono
“statiche”
dal
600
in
poi
e
la
musica
ha
cercato
di
riprodurre
la
stessa
temporalità
nell’ordinario
e
riviviamo
le
stesse
categorie
emotive.
Questa
temporalità
viene
abolita
e
c’è
una
sorta
di
ripetitività
non
banale
che
suppone
un
lavorio
nelle
formule
ritmiche
che
abolisci
il
tempo
come
lo
conosciamo.
Cerca
STEVE
REICH
compositore
Studiò
il
Gamelan
Esempi
di
ascolto
(evasione)
Il
senso
ipnotico
della
perdita
del
senso
della
reatà
è
tipico.
Ascolto
Steve
Reich
musica
per
18
esecutori
Il
morphing
nella
composizione
per
evadere
dalla
cultura
occidentale
e
la
lenta
ciclicità
vive
in
questa
composizione
di
oltre
1
ora
dove
la
musica
è
sempre
uguale
e
sempre
diversa
e
si
unisce
la
ripetizione
con
la
variazione
per
non
avere
una
saturazione
psicologica
fastidiosa.
La
lenta
trasformazione
è
per
l’ascoltatore
che
ha
la
pazienza
di
uscire
dalla
musica
occidentale
senza
aspettarsi
un
tema,
la
sua
trasformazione,
etc.
Approccio
di
un’altra
cultura
di
evasione
L’antropologia
del
tempo
è
un
settore
di
ricerca
specifico
perché
non
tutte
le
culture
hanno
la
percezione
del
tempo.
L’orologio
è
nato
per
pratiche
funzioni
mercantili.
Attesa,
tensione,
ritardo,
deviazione
sono
tutte
modalità
che
“esistono”
nella
cultura
occidentale.
Il
lavoro
di
Reich
non
si
basa
molto
sulle
scale
ma
scardina
e
ricostruisce
i
principi
della
ripetitività
e
dell’evasione.
Il
confronto
con
le
altre
culture
e
la
nascita
del
concetto
di
studio
delle
varie
culture
(saggio
di
Giannattasio)
e
si
apre
con
una
domanda
non
da
poco:
che
cos’è
la
musica?
Nella
formulaizone
tedesca
in
un
piccolo
libro
tedesco
il
tema
è
il
concetto
di
musica,
la
riflessione
di
che
cos’è
la
musica
nelle
varie
culture.
Cosa
presuppone
l’espressione
la
musica?
(Categorie
concettuali
occidentali
perché
in
molte,
quasi
tutte
le
altre
culture
non
esistevano
–
neanche
dei
greci,
che
avevano
le
muse
e
che
indicavano
diverse
espresisoni
artistiche)
La
musica
quindi,
indica
la
musica
occidentale
è
fondata
sulla
distinzione
tra
ARS
ed
ARTIFICIUM.
ARS:
insieme
di
speculazioni,
ragionamenti
sulla
musica
spesso
congiunte
ad
un
sistema
normativo
di
regole
(armonia,
scale,
contrappunto,
scale,
concetto
di
consononza
e
dissonanza).
Quando
tutte
queste
riflessioni
si
organizzano
in
un
sistema
compiuto
abbiamo
la
ARS,
qualcosa
di
astratto.
L’ARTIFICIUM
è
invece
la
concreta
realizzazione
dell’ARS.
Nella
musica
occidentale
potrebbe
esistere
l’ARS
senza
ARTIFICIUM.
Può
anche
essere
il
contrario.
Nelle
culture
non
occidentali
non
esiste
perché
non
esiste
una
musica
che
non
sia
pratica
realizzazione.
I
musicologi
chiamano
questo
tipo
di
musica
col
nome
“MUSICA
D’ARTE”.
Essa
presuppone
la
sua
opposizione
nell’ARTIFICIUM.
Connessa
a
questa
distinzione
troviamo
MUSICUS
(Colui
che
pensa
la
musica,
ovveor
il
compositore)
ed
il
CANTOR
(Colui
che
la
mette
in
pratica,
la
produce
materialmente).
Anche
questa
è
una
distinzione
tipicamente
occidentale.
In
poche
altre
culture
esiste
questa
separazione,
questa
attività
in
cui
esiste
soltanto
il
pensare
la
musica
astrattamente.
Altra
categoria
è
il
concetto
di
opera
e
nasce
da
questa
distinzione
nel
momento
in
cui
abbiamo
ars
e
artificium,
l’artificium
si
concretizza
nell’OPERA.
Il
suo
artefice
tende
sempre
a
rivendicarne
la
paternità.
Quando
inizia
questo
momento?
Con
l’ARS
ANTIQUA,
quella
produzione
polifonica
sorta
intorno
alla
cattedrale
di
NOTRE
DAME.
Da
quel
momento
possiamo
dire
che
esiste
MUSICA
D’ARTE.
Dal
1100
circa
quindi
le
opere
hanno
l’autore
prima
es.
canto
gregoriano,
è
una
creazione
collettiva
senza
paternità.
Nell’anno
1100
si
può
collocare
la
frattura
tra
la
cultura
occidentale
ed
il
resto.
Non
nasce
subito
l’idea
di
opera
come
la
conosciamo
oggi.
L’idea
di
opera
di
compiuta
sorge
alla
fine
del
1700.
Dalla
fine
del
700
l’idea
di
un’opera
creata
e
che
sia
destinata
ad
essere
invariata
nel
corso
dei
secoli.
Fino
a
quel
momento
ammetteva
mutazione.
Fino
ad
allora
(MESSIAH
HAENDEL)
non
abbiamo
questa
inviolabilità
e
questa
“rigidità”
della
posizione
dell’artista
creatore.
Tutto
questo
implica
l’idea
dell’espressione
“La
musica”.
L’altra
distinzione
è
quella
tra
compositore
e
pubblico.
Tra
la
fine
del
500
e
l’inizio
del
600
nasce
il
pubblico
“moderno”
inteso
come
platea
passiva
che
“subisce”
l’opera.
Fino
ad
allora
(pensiamo
al
madrigale
che
veniva
fatto
come
espressione
di
un
gioco
di
società)
non
esisteva
divisione
tra
esecutore
e
pubblico.
Cosa
implica
ancora
questa
espressione
“LA
MUSICA”?
La
funzione
prevalentemente
estetica.
La
funzione
estetica
nella
musica
occidentale
prevale
su
tutto
il
resto.
Il
processo
ha
la
sua
esplosione
con
i
musicisti
che
fanno
parte
della
musica
occidentale
nella
massima
esplicazione.
La
funzione
estetica
dev’essere
solo
valutata
per
il
suo
contenuto
di
bellezza
e
prevale,
in
occidente,
su
tutto
il
resto.
Nelle
culture
tradizionali
la
musica
è
funzione
di
qualcos’altro.
Ecco
la
differenza
tra
funzione
estetica
e
funzione
musicale.
Riti,
ciclo
della
vita,
canti
di
lavoro,
etc
sono
funzioni
musicali.
La
funzione
estetica
è
invece
musica
che
vive
per
sé
ed
ha
un
valore
di
bellezza
come
fine.
Tutte
le
ricerche
fatte
sul
tarantismo,
e
le
musiche
di
guarigione
sono
funzioni
musicali.
Sempre
seguendo
Giannattasio,
la
musica
come
concetto
occidentale
presuppone
anche
una
funzione
rappresentativa.
Quando
ascoltiamo
la
musica
ci
facciamo
immagini
mentali
che
sono
il
prodotto
di
immagini
del
compositore
e
sentiamo
nella
musica
l’atto
creativo
del
compositore.
In
molte
musiche
tradizionali
ed
extraoccidentali,
la
funzione
è
simbolica
La
funzione
simboli
non
è
quella
di
rappresentare
qualcosa
filtrata
della
realtà
ma
di
darci
la
cosa
stessa.
Un
suono,
un
ritmo
non
è
la
rappresentazione
di
qualcosa
ma
sostituisce
l’elemento
stesso.
Un
etnomusicologo
Marious
Shadler
è
un
etnomusicologo
vissuto
fino
agli
anni
’50
diceva
che
non
rappresentava
un
animale
ma
lo
sostituiva.
Esempio:
nella
cultura
occidentale
un
ritratto
è
una
rappresentazione.
Nelle
altre
culture
il
quadro
è
la
persona
è
la
presenza
di
quell’oggetto
musicale
sotto
forma
di
suono.
Una
sorta
di
animismo.
Il
concetto
di
simbolo
è
proprio
questo,
qualcosa
che
sostituisce
qualcos’altro.
La
rappresentazione
invece
è
invece
un
filtro
del
soggetto
creatore.
Il
creatore
invece
filtra
e
ci
ridà
un
prodotto
e
noi
apprezziamo
quel
prodotto.
Distinzione
tra
simbolico
e
rappresentativo.
-‐ Musica
assoluta
Nella
musica
occidentale
la
musica
del
periodo
classico
romantico
e
va
sotto
il
nome
di
musica
assoluta.
La
forma
sonata,
e
tutte
le
modalità
compositive,
il
gioco
interno
alla
musica.
Il
tema,
la
sua
trasformazione,
l’elaborazione,
il
ritorno,
sono
tutti
aspetti
assoluti,
privi
di
riferimenti
esterni
alla
musica.
Questo
tipo
di
musica
trattiene
l’aspetto
immaginativo.
Quando
ascoltiamo
Mozart,
Haydn
non
dobbiamo
“molto”
immaginare.
-‐ Teoria
degli
affetti
Quella
della
rappresentazione
della
teoria
degli
affetti
è
tipica
del
barocco
e
di
tutto
il
1600
-‐ Musica
poetica
Tipicamente
ottocentesca,
è
quella
musica
che
scatena
l’immaginazione.
Musica
che
favorisce
una
produzione
immaginativa
da
parte
dell’ascoltatore,
la
quale
è
scrupolosamente
prevista
dal
compositore
stesso.
Il
compositore
da
stimoli,
suggestioni,
che
sono
scientificamente
orientate
e
produce
immagini
fantastiche.
Il
compositore
caso
su
tutti,
Beethoven
(V
sinfonia)
può
essere
portato
come
caso
emblematico.
Berlioz
fa
una
bella
recensione
e
da
gli
spunti
per
una
lettura
poetica
e
dice
che
il
promo
movimento,
per
come
è
articolato
e
lo
dice
quasi
con
un
grado
di
certezza
assoluta,
come
Otello
dubbioso
sulla
fedeltà
di
Desdemona.
Una
persona
colta
dell’epoca
in
base
ai
suoi
presupposti
culturali
non
può
non
immaginare
questo
ascoltando
l’opera.
L’autore
ha
previsto
quindi,
in
base
all’esperienza
figurativa,
letteraria
e
poetica,
indirizzare
la
suggestione
dell’ascoltatore.
Il
punto
più
alto
è
La
meer
di
Debussy
e
dice”
la
mia
musica
è
impressionista
non
simbolista,
vi
do
un
pochino
ed
il
resto
lo
mettete
voi
ascoltatori).
Quindi
per
attuare
questo
è
necessario
che
l’ascoltatore
abbia
fatto
un
percorso
culturale.
Ascolti:
Paragoni
tra
rituali
di
caccia
del
centro
africa
e
la
sagra
della
primavera
di
Igor
Stravinsky.
-‐ Il
primo
ascolto
è
ricca
di
elementi
animistici
e
in
questa
cultura
la
pratica
della
caccia
era
pratica
non
scontata
ed
oggetto
di
contrattazione
e
richiedeva
un
rituale
(posso
andare
a
caccia?
Posso
uccidere
un
animale?
Gli
animali
erano
considerati
sacri).
Questa
categoria
è
poliritmica
e
questa
è
una
connessione
con
Stravinsky.
-‐ Il
secondo
ascolto
è
la
sagra
(o
il
rito)
della
primavera
(1913)
sovverte
i
parametri
tipici
occidentali.
Non
più
il
tematismo,
ma
il
ritmo
in
primo
piano.
In
sintesi
l’immagine
di
Stravinsky.
Questa
composizione
voleva
dare
l’immagine
della
cultura
primitiva
russa
ma
in
realtà
egli
ascoltò
un
tipo
di
musica
poliritmica,
assurta
a
modus
operandi.
Altra
cosa
anche
il
tentativo
di
far
conciliare
la
dimensione
estetica
con
quello
rituale.
Il
balletto
non
è
una
fiaba,
(tipo
Ciacowsky),
ma
il
sacrificio
umano
di
un’eletta
fino
allo
sfinimento,
alla
morte.
Il
sacrificio.
Stravinsky
permise
al
pubblico
parigino
di
essere
“turista”
in
questo
mondo
estatico
e
rituale.
L’ascolto
è
la
danza
delle
adolescenti.
Folklorismo,
valorizzazione
del
ritmo,
elementi
non
occidentali.
La
ricerca
antropologica
è
entrata
direttamente
nell’avanguardia
ed
i
compositori
moderni
hanno
rotta
qualche
categoria
dell’ottocento.
Una
è
il
ritmo
è
subordinata
a
melodia.
Anche
altro
ad
esempio
il
confine
tra
musica
e
rumore.
Edgard
Varèse
compone
musica
per
solo
strumenti
a
percussione:
Ionization
(1929).
E
non
è
un
caso
che
Giannattasio
citi
proprio
Varèse.
Varèse
usò
l’espressione
suono
organizzato.
Egli
usò
questo
concetto
per
definire
la
propria
musica.
Costringe
a
cambiare
i
parametri.
L’opera
segue
una
legge
formale
ben
precisa
tipica
della
musica
concreta,
realizzata
con
strumenti
a
percussione.
La
sopravvivenza
del
pensiero
simbolico
nella
cultura
occidentale.
Il
passaggio
delle
fasi
di
transizioni
e
simbolo
raccoglie
varie
fare
che
implicano
che
si
possa
considerare
musica
anche
qualcosa
che
non
presenta
organizzazione
sonora,
ovvero
un’idea
di
musica
occidentale.
-‐ Musica
Mundana
È
la
musica
dei
pianeti.
La
musica
prodotta
dal
movimento
organizzata
dal
movimento
organizzato
dei
pianeti.
Il
mito
risale
a
Platone
che
riteneva
che
ci
fosse
una
sirena
che
cantava
su
ogni
pianeta.
Keplero
e
Severino
Boezio
altri
teorici
e
Boezio
sostiene
che
non
sia
udibile.
-‐ Musica
Humana
Nella
musica
Humana
vi
è
una
visione
differente,
tutto
ciò
e
tutti
quei
fenomeni
naturali
che
sono
organizzati.
L’organizzazione
sociale,
l’armonia
degli
elementi,
fondata
sull’armonia
degli
astri
e
le
loro
leggi
sono
quelle
che
governano
la
musica
nell’accezione
non
prevalentemente
sonora.
-‐ Musica
Instrumentalis
Essa
è
la
musica
prodotta
dall’uomo
ed
è
riflesso
delle
altre
due
e
si
poggia
sulle
stesse
leggi
delle
altre
due.
Proporzioni,
armonia,
ed
in
essa
possiamo
trovare
le
leggi
dell’universo.
Fino
alle
soglie
dell’illuminismo
le
relazioni
tra
le
realtà
non
sonore
con
la
produzione
musicale
era
strettamente
dogmatica.
Giannattasio
dice
che
il
folklorismo
è
un
colore
e
non
mette
elementi
che
rompono
gli
schemi,
ma
che
viene
inglobato
nell’opere.
La
cultura
e
la
sua
natura.
Quanto
è
naturale
e
quanto
è
artificiale
e
frutto
di
convenzioni?
Alla
fine
dell’ottocento
si
studiavano
le
scale
comparate.
Paragoni
tra
scala
maggiore
e
minore
e
le
altre.
Tonalità,
scale
maggiori
e
minori
non
sono
naturali.