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Esercizio n. 1-1 Un gas in un cilindro si trova ad una pressione p, = 650.000 N/m? (Pascal) ed occupa un volume V, = 0,30 m?. Determinare il lavoro eseguito per effetto di un’espansione reversibile a pressione costante fino al volume V, = 150m’. P [bar] 6st 4 2 My 03 Applicando la (3-1): a av My 7 & immediato dedurre che il lavoro raccolto é pari all’area V, 1 2 V2 si avra dunque: La = pi (V2 ~ Vi) = 650.000 (1,50 — 0,30) = = 780,000 Nm = 780,000 J = 780 kJ I lavoro risulta positivo e pertanto, in ossequio alla convenzione introdotta al par. ILL.3 del testo di Machine, & un lavoro ceduto dal sistema oggetto di stu- dio all’ambiente esterno. Esercizio n. 1-2 In un motore alternative a combustione interna il calore sottratto, al fluido mediante W'acqua di raffreddamento durante la fase di compressione vale 40 kJ/kg mentre il lavoro trasferito allo stesso fluido & pari a 90 kJ/kg. Valutare la variazione di energia interna del fluido specificando se si registra un aumento 0 una diminuzione. Dalla (3-3) si ha: p-ln=- YU, Qn = - 40kI/kg La presenza del segno meno & dovuta al fatto che il calore, quando viene sot- tratto al sistema, ¢ negativo sulla base della convenzione introdotta al par. 111.3. Lia = — 90kI/kg L.a presenza del segno meno & dovuta al fatto che il lavoro, quando viene sommini- strato al sistema, & negativo. La (3-3) fornisce: = 0 -(- M = U- - +90 =U,- YU, quindi Uz = U, = 50 kI/kg i registra dunque un incremento dell’energia interna U. Esercizio n. |-3 Somministrando a dell’aria contenuta in un sistema pistone-cilindro un lavoro di compressione pari a 320 kJ si registra una variazione di energia interna U pari @ 27 kJ. Valutare Ventitd del calore in gioco. Dalla (3-3) si ha: Lia + WU; - Uy) quindi Qy = — 320 + 27 = — 293k) II calore & dunque sottratto al sistema in quanto caratterizzato dal segn¢ ‘meno. Esercizio n. 1-4 In un sistema pistone-cilindro una certa quantita di vapore subisce unc trasformazione per effetto della quale la sua energia interna U aumenta di 900 kJ. Se il calore somministrato durante il processo é stato pari a 950 kd, valutare lentita del lavoro in gioco. Dalla (3-3) si ha: Ly = Qa - ( - U) © quindi: Ly = 950 — 900 = SOkI Il lavoro risulta positivo e quindi trasferito dal sistema all’ambiente esterno. Esercizio n. 1-5 In una trasformazione cictica si hdnno i seguenti valori delle quantité di calore trasferite: 10d eee - S55 30s Determinare il lavoro netto e valutare se esso viene trasferito dall’ambiente al sistema o viceversa. Applicando ta (3-6) si ha: =rQ-=L=0 Nel nostro caso é: 2Q=10~ 25-5 +30 = 103 © quindi: YL=YQ= 105 1 lavoro netto risulta positivo, quindi ceduto all’ambiente, Si tratta dunque di un ciclo motore. Esercizio n. |-6 Uno studioso afferma di aver realizzato un ciclo motore che assorbe 2.000 kJ dalla sorgente a temperatura superiore, restituisce 600 kJ alla sor- gente a temperatura inferiore producendo un lavoro utile pari a 1.400 kJ. Commentare tale affermazione. Bisogna innanzi tutto verificare se viene rispettata la relazione © Q = Le A tale proposito si valuti © Q: BQ = 2.000 - 600 = 1.400 kJ 4 L & un dato del problema e vale: EL = 1.400k5 isultando EQ = © L la (3-6) viene rispettata e con essa il principio di conserva- ‘one dell'energia (Primo Principio). L’affermazione dello studioso, compatibilmente ‘on il primo principio, deve dunque essere ritenuta valida. Nelle applicazioni successive si vedra come un ciclo del genere che pre- enta un rendimento L,/Q = 1.400/2.000 = 0,70 non é realizzabile allo tato attuale della tecnica. Esercizio n. |-7 J In un ciclo inverso il fluido riceve una quantita di calore Q; a bassa emperatura pari a 100 kJ ed assorbe un lavoro netto pari a 25 kJ. Quanto ale il calore Q, scaricato nell'ambiente esterno? Dalla (3-6) & EQ==L poiché = L = — 25 KJ sara anche: ZQ=+Q- - 8kI Q + 100 = ~ 25ks la cui: Q, = ~ 25 - 100 = - 125k) Il segno meno sta ad indicare che trattasi di calore versato nell'ambiente sslerno. - Esercizio n. 1-8 — potenza erogata P = 2.000 kW; — calore somministrato all'acqua nel generatore di vapore: Q, = 2.700 ki/kg; — calore versato all’ambiente esterno mediante il condensatore: Q; = 2.000 ki/kgs | = potenza della pompa di alimento del generatore di vapore: P, 10 kW. Determinare la portata di vapore che deve circolare nell'impianto, | | Dell"impianto a vapore riportato in figura sono noti: 27001149 => 2000 =p 2000kI/kg Applicando la (3-6): EQ==L si determina innanzitutto © EQ = 2.700 — 2.000 = 700 kI/ke Indicando con sm, [kg/s] la portata di vapore pari, ovviamente, alla portata i liquido all’ingresso nel generatore, ¢ rammentando la relazione: ke kJ _ ks P= mv |e. BF 7 me ee ww] si ha: PP, 1.990 EL= (& ra ( vm, RRS Dalla (3-6) si ha quindi: 700 = 1,990/mh, da cui: = 1,990/700 = 2,84 ke/s Esercizio n. 1-9 Dell'ossido nitroso, con calore specifico a volume costante c, 0,674 kJ/kg K fluisce con una velocita di 6 m/s e ad una temperatura di 150 °C in una tubazione posta a 70 m rispetto al livello del mare. Si valuti Vener- gia cinetica E., Venergia potenziale gravitazione E, e l'energia interna U di ! kg di gas assumendo il mare come livello di riferimento per quanto riguarda Venergia potenziale gravitazionale e considerando nulla alla temperatura di 0 °C Penergia interna del gas. IL L 36 Eo=> Ps 6 = = 18 ks ate 2 He - Ep=m-g-2=1-981- Per un gas perfetto le (3-16) fornisce: U = m-e,(t ~ 0) = 1 - 0,674 (150 ~ 0) = 101,1 kJ/kg = 101.100 J/kg, Uenergia complessiva posseduta da 1 kg di gas vale dunque: E = E+ E, + U = 18 + 686,7 + 101.100 = 101.804,7 J/kg Si osservi come I’energia cinetica sia praticamente trascurabile rispetto ad U © vosi pure l’energia gravitazionale; tale fatto si verifica quasi sempre nelle Pratiche applicazioni tecniche, 70 = 686,7 J/kg Esercizio n. 1-10 Una bombola di volume V=0,20 m? che contiene azoto (cy= 9,742 kd/ke K; R=296.7 Nm/ke K) alla pressione p:=20 bar ed alla ‘emperatura t; = 170 °C viene raffreddata fino a quando la temperatura seende a t; = 20 °C. Determinare ta quantita di calore sottratta, la pres- sione finale e la variazione di energia interna subita dall’azoto. Si tratta evidentemente di un sistema chiuso nel quale ha Iuogo una tra- sformarione a volume costante non presentando la bombola pareti mobili. Non essendoci quindi possibilita di trasferire lavoro, la (3-3) fornis Qn = U,- YU, r 020 Vim} J On Per valutare il calore Q;. complessivamente sottratto bisogna determinarc la ma sa di azoto presente nella bombola € quindi, mediante la (3-13): Mm = Gla - 1) la quantita di calore sottratta a ciascun kg di azoto. : s Per valutare la massa di azoto presente nella bombola, si pud applica la 3-10"). Sara dunque: 20 - 10° - 0,20 = = 3,04 kg 296,7 (273,15 + 170) m+ cy + (t2—t)=3,04 - 0,742 (20-170) = ~ 338,35 kJ II segno meno trova riscontro nel fatto che il calore & trasferito dal sistem bombola all’ambiente. ee La variazione di energia interna U, in base alla (3-3) ed in asseriza di lav ro, sara ovviamente uguale a Qr: ¢ pertanto si registrera nell’azoto una dimint rione di energia interna pari a 338,35 kJ. La pressione finale p, pud ricavarsi applicando l'equazione del gas per- fetto nelle condizioni 2: BV=mRT, da cui: mRT, _ 3,04 - 296,7 273,15 + 20) _ N/m? 3 re = 13,22 - 10° N/m a= € cio’ p, = 13,22 bar. Si osservi che la pressione p, pud anche essere calcolata applicando Mequazione del gas perfetto alle condizioni 1 ¢ 2: av =mRT hava =mRTy Dividendo membro a membro e semplificando si ha: 273,15 + 20) ———————. = 13,22 be (73,15 + 170) ve Esercizio n. I-11 Un gas (c, = 1,005 k/kg K; R = 0,290 kJ/kg K) occupa un volume V, = 0,1 m? alla pressione p, = 285.000 Pa ed alla temperatura t; = 190 °C. Un raffreddamento a pressione costante ne riduce la temperatura fino @ t; = 20 °C. Valutare il calore ed il lavoro in gioco lungo la trasforma- tlone ¢ la variazione di energia interna. La (3-18) fornisce il calore g,2 sottratto ad ogni kg di fluido. I! calore com- plessivamente sotiratto @ fornito dalla: Qn = man dove m é la massa (kg) di gas in esame ¢ che si calcola applicando l"equazione di stato del gas perfetto alle condizioni iniziali 1: p= mRT, { Pp tar] 285 2 1 £2 19900 t= 20°C oa V (n?) Le eal da cui: BY 285 + 0,1 = 0212 kg RT, 0,290 - (273,15 + 190) Sara dunque: Qn ‘Si tratta dunque di calore sottratto al gas ¢ trasferito all’ambiente esterno. Per valutare il lavoro Lyy si fa uso della (3-21): Ly = m- R- (ty — f) = 0,212 - 0,290 - 20 — 190) = ~ 10,45 k quindi lavoro somministrato al gas dall’esterno. Per quanto riguarda la variazione dell’energia interna si tratta come | solito di valutare V'energia in ingresso al sistema (L) e quella in usci (Q:): entrano 10,45 kJ sotto forma di lavoro, ne escono 36,22 sotto form di energia termica € quindi il sistema avra subito un impoverimento, ps quanto riguarda l'energia interna di (36,22 — 10,45) = 25,77 kJ. Si osservi c il lavoro Li pud essere calcolato, sempre attraverso la (3-21), con la: In = Pp - Wi) Per valutare V2 @ possibile applicare l"equazione di stato del gas perfetto condizioni 1 ¢ 2: m + Gy (te ~ f) = 0,212 - 1,005 20 ~ 190) = ~ 36,22 kJ pV=mRT PYy=mRT Dividendo membro a membro semplificando si ha’ da cui: V, 0,1 22348 — 0.0633 m* 463,15 Si avra infine ancora: Ly = p (V2 — Vi) = 285 (0,0633 - 0,1) = — 10,46 kJ Esercizio n. I-12 In un ciclo diesel la pressione di fine compressione p, @ pari a 38 bar ‘mentre il volume V; occupato dal fluido @ pari a 0,0025 m'. La successiva somministrazione di calore pari a 25 kJ procede a pressione costante fino a quando il gas occupa un volume V, doppio di quello di fine compressione. Calcolare la variazione di energia interna. View) Per valutare la variazione di energia interna si utilizza la (3-3): Qn ~ Ln = Ur - I calore Qyy @ un dato del problema ¢ vale 25 kJ, mentre il lavoro Ly, é fornite dalla (3-21): Ly = p (¥; — Vi) = 38 + 10° 0,050 ~ 0,0025) x m = 9.5003 = 95ks Sara dunque: 2-95 =U - UY da cui: U, - U; = 15,5KI Si riscontra quindi nel fluido un incremento dell’energia interna: i Penergia termica somministrata al fluido @ maggiore del lavoro che il fluid ha trasferito all’ambiente esterno. Esercizio n. 1-13 Un gas (R = 0,287 ki/kg Kz cy = 0,992 kJ/kg K) contenuto in sistema pistone-cilindro viene compresso secondo una isoterma reversibi ‘dalla pressione p, = 1 bar e dalla temperatura t, = 18 °C fino alla pre ‘sione p, = 15 bar per essere poi riespanso adiabaticamente e reversibilmen ‘fino alla pressione ps = 1 bar. Determinare la temperatura ed il volume specifico finali del gas nonch i valori del lavoro netto e del calore scambiato con testerno. Relativamente alla trasformazione isoterma 1-2, la (3-23) fornisce: Ly = RT In py/py = 0,287 273,15 + 18) In 1/5 = — 226 kI/kg Tale lavoro & evidentemente somministrato al gas. Relativamente alla trasform zione adiabatica reversibile 2-3, la (3-27) fornisce: om In = 2 (y - (2 kad Pr La determinazione di k = c,/c, pud essere effettuata mediante la (3-20) ¢ fornisce: cp — R= 0,992 — 0,287 = 0,7050 kI/kg K e quindi k = Gfc, = 0,992/0,7050 = 1,41 Sarl} 6 Passando ai numeri risulta: Lait) fe () MU) nn ka ykg Ly = 087: OTIS + 18) ” 141 = 1 Complessivamente si ha: Lig = Ln + Ly = — 26 + 1M = — 1149 ki/ke Per quanto riguarda il calore trasferito c’t da dire che Iungo V'isoterma 1-2 il lavoro scambiato con l’esterno @ perfettamente uguale (par. III.6.3) al lavoro trasferito sempre lungo la 1-2 mentre lungo la 2-3 (adiabatica) non ©’ scambio di calore con lesterno. Si avra dunque: Qror — Qn = La — 226 kI/kg Per valutare la temperatura 7; si pud utilizzare Pequazione dell’adiabatica rever- sibile (3-25): Tt; da cui, risultando 7, = T, segue: te Ty = T, Op) * = QTHIS + 18) (I/15)4™" = 1325 K Il volume ¥, si pud calcolare applicando equazione di stato (3-10) al pun PsVy = RT; RTs _ 0,287 » 132,5 ye ee ee = 0,3803 m*/kg Si osserva che v5 pud anche essere calcolato mediante Ia (3-24): pvt 6 Ps previo calcolo di v, attraverso "equazione di stato (3-10) applicata al punt 2: 0,287 - 291,15 Tego 7 0887 m/e Noto ¥; @ possibile calcolare v5: 7 han via (Eee on ) 0,3802 m3/kg. Esercizio n. I-14 Un gas (R = 0,294 kJ/kg K; k = 1,39) espande adiabaticamente e reve sibilmente dalla pressione p, = 720kKN/m? e dal volume V, = 0,014 m fino alla pressione p; = 138 kN/m?. Determinare il lavoro in gioco Ly» | variazione di energia interna (U; — U;) ed il volume finale V;, Il volume Vp si calcola immediatamente attraverso Ia (3-24): Pi Vi = pe VE da cui us was Pi\ aan 2 nen (2) 0,014 (i 0,046 m (bar] 12 1 pve 1,38 2 0.0% 0,046 V[m>] Noto V3 & possibile il calcolo di Ly) mediante la (3-27): - ah f, Wyo") _ 720 - 0014 f, (ea nae fae ey V; 139 = 7 0,046, = 9,59 KI La variazione di energia interna si calcola mediante 1a (3-3) che, nel caso di trasformazione adiabatica (Q,, = 0), fornisce: p= U,- Uy da cui: U, — U; = ~ 9,59KF il che significa che il lavoro Ly. imtegralmente dall'energia intetn 9,59 kJ trasferito all'esterno, é prelevato U del gas. Esercizio n. 1-15 Una massa di 300 g di aria (cy = 1,005 kJ/kg K; ¢, = 0,718 kI/kg K) alla pressione p, = 140.000 Pa occupa un volume V, = 0,16 m' e viene compressa reversibilmente fino alla pressione p; = 1.400 kN/m? con legge p V' cost. Valutare il calore ed il lavoro in gioco nella trasformazione nonché la variazione di energia interna. P (bari ww) 2 pV cost 1 1 Ve 016 Vim) ely Tl lavoro Lip & fornito dalla (3-31): _ 140 + 0,16 1.400 \ 25- 97125 125-1 140 = =~ 524k) La variazione di energia interna @ fornita dalla: U- U=m-o-(h- 7) con 7; e 7; forniti rispettivamente dall’equazione di stato del gas perfetto appli- cata alle condizioni 1 ¢ dalla (3-35): 140 + 0,16 1, = 2 - 0,300 (4,005 — 0,718) ~ 760K 400) "a5 = 260 (| ( a ) 412 K Segue dunque: U;— U, = m-e, + (T; — 7) = 0,300 - 0,718 (412 — 260) = 32,7kJ Il calore in gioco Q,» viene immediatamente fornito dalla (3-3): Qa = Li + (Uy - U) = ~ 524 + 32,7 = — 19,7kd Dai segni di Ly: € di Qj. si conclude che trattasi di una compressione (L,2 ‘< 0) durante la quale si sottrae calore (Qj, < 0) al fluido. Esercizio n. 1-16 Si consideri l’espansione adiabatica in un sistema pistone-cilindro di m kg di aria (R = 0,287 kJ/kg K; k = 1,4) che alla pressione p, = 8 bar ed alla temperatura t, = 900 K occupano un volume V, = 200 » 10-7 m’. Il volume occupato alla fine dell'espansione @ il tripto di quello iniziale; valutare il lavoro raccolto durante l'espansione reversibile 1-2 e proporre il modo di calcolare il lavoro quando Uespansione 2 adiabatica reale. Trattandosi di un sistema chiuso, la (3-27) fornisce: toe Bere Af GT © 19-34 O2eT eO = 229,63 kI/kg = 14-1 600 - 10> = area (V, 12 V;) B altresi evidente che tale lavoro si pud calcolare anche mediante la (3-3 ponendo Qj, = 0 in quanto la trasformazione 1-2 ¢ adiabatica: Ag = my — ty Per un gas perfetto é: um =a - da cui segue: In = th - woof (8 10-9 ‘600 - 10° ¢, dalla (3-26): last ) ] = 229,79 kI/kg I risultati, come d’altronde prevedibile, sono praticamente coincidenti e per tanto il lavoro dell’adiabatica reversibile pud calcolarsi indifferentemente ¢ mediante la (3-3), valutando cioe la differenza di energia interna, oppure mediant la G-27). ‘Si supponga ora che l’espansione, pur continuando ad essere adiabatica sia pero irreversibile: il pistone quindi raggiunge ancora la stessa posizion in corrispondenza della quale il volume V, ¢ pari a 600 - 10? m* ma quest volta, a causa delle irreversibilita dovute alla viscosita del fluido ed alla realt del cilindro espansore, un’aliquota del lavoro meccanico anziché essere trasfe tito all’esterno sotto tale forma si degrada in energia termica (che perd not pud essere trasferita all’esterno persistendo I’adiabaticita della trasformazion € resta quindi in seno al fluido). E immediato concludere dunque che il punt 2/ rappresentativo delle condizioni termodinamiche dell’aria alla fine dell’ spansione reale, si trova ancora sull’isocora V = V; ma ad una temperatur T, > T; a causa della produzione di energia termica di cui si é detto assente invece quando la trasformazione & reversibile. Il punto 2’ allora s trova spostato pill in alto rispetto al punto 2 in quanto nel piano py le iso terme relative al gas perfetto (di equazione pv = R T) sono iperboli equilater disposte via via pit in alto all’aumentare di 7. ‘L’andamento della p in funzione di V lungo la trasformazione 1-2’ segu una legge del tipo: pV" = cost con m < stante la minore pendenza della 1-2’ rispetto alla 1-2. Si assum: ad esempio n= 1,35 < k = 1,40. Se si vuole ora calcolare il lavoro /,;-, ciog il lavoro relativo alla tra sformazione reale ¢ si applica, allo scopo, la (3-31) si ottiene: hy be av- 47. ( a a . 0,287 - 900 [, _ @” 135-1 | 235,58 kI/kg = area (V, 12’ V2) Se invece per il calcolo di (x si utiliza la (3-3), si ha: hy =~ = oh woefn-n Gy ]- el = 206,27 KI Come si vede, i due valori di /,,. non coincidono e si nota in particolare che iL valore di f,y. fornito dalla (3-3) risulta minore di {,), memtre il valore di iy fornito dalla (3-31) risulta maggiore di {,,. Quest’ultimo risultato & pale- semente assurdo e deriva dal fatto di avere utilizeato per una trasformazione reale una relazione quale: L=\p-av che é valida solo per trasformazioni reversibili, cos come illustrato al par. 111.3 del testo di Machine. Per una trasformazione adiabatica reale, invece, il lavoro deve essere cal- colato solo come differenza di energia interna tra i punti di inizio ¢ fine tra- sformazione: fy = uy ~ te con la gonseguenza che risultera Jjz. < fa, come prevedibile, dal momento che u,, > uy in quanto il fluido in 2" si trova a temperatura maggiore che in 2 e risultando V'energia interna « funzione crescente della temperatura. Esercizio n. 1-17 Un ciclo di Carnot che utilizza aria (R = 0,287 kJ/kg K) come fluido motore @ caratterizzato dai seguenti valori di p, V. & py = 50 bar V, = 0,030 m' V, = 0,08 m" 4, = 1.000 °C t, = 1.000 °C t= 270°C 4 = 270°C Determinare il rendimento del ciclo e le quantiti di calore e di lavor trasferite. fc] 1000 270 Dalla conoscenza delle temperature di adduzione T, e di sottrazione 7 del calore, la 3~ ate di it la (3-75) consente di valutare immediatamente il rendimento d& p- Bey — 7315 + 270) qT, (273,15 + 1.000 0,5734 Per valutare lavoro ¢ calore ° re € opportuno determinare gli tutti i punti caratteristici del ciclo. feet Punto 4 Poiché la 3-4 & un'isoterma, é possibile scrivere: ms DY = mR poiché Ty = Ty si ha: Pi Ve = MRT Pr Vs = py Vs ie da cui: % 0,030 Po= Pr 50 7 ym og ~ 18:79 bar Punto 1 ‘ Applicando la (3-26) alla trasformazione adiabatica 4-1 si ha: TV! = 7 VE! da cui: T,\ue 04 ~ 7 v.( 4) ae (zs 2 7 th saais) ~ 067m Dall’equazione di stato scritta per il punto 1 si haz aM = mRT, da cui: _ mRT, A= vy La massa m si ticava applicando lequazione di stato al punto 3: Ps Va _ 50 - 10° - 0,030 te pasinaay 2304 Sapna 6am CIRE2R. RT 287 - 1273.15. ~ MO Ke ¢ si avra infine: ' py = MRD 0-287 + $43,151 a Sor = 0:95 bar Punto 2 Applicando Ja (3-26) alla trasformazione adiabatica 2-3 si ha: TE = Ty Vet da cui: y, ate 1,273,15 n= Vs (R) = 0,030 (==) = y Ts Sages) eee Dalla: nV, = mRTy ¢ possibile infine ricavare: \ ne mRT, aa 0,410 - 28: 543,15 1 i 7 ge 7 285 bar Una volta determinati i parametri termodinamici nei punti 1, 2, 3, 4 del ciclo, & possibile ricavare le quantit® di calote Q, ¢ Qs rispettivamente sommini- strate e sottratte nelle trasformazioni 3-4 ¢ 1-2. Trattandosi di isoterme il calore & uguale al lavoro e quindi 1a (3-23) fornisce: Qi=R T; In p3/pa=0,287 ~ 1,273,15 In 50/18,75 = 358,39 kI/kg, Q=RThIn Pilp2=0,287 * 543,15 in 0,95/2,55 = — 153,91 ki/kg La conoscenza di Q, € di Q; consente, tramite la (3-72), di valutare il lavoro ‘utile L, senza calcolare i valori di Ly ¢ di La: y= Q=358,39— 153,91 =204,48 kJ/kg Applicando infine la (3-74): Ly _ 204,48 eed =0,57 TO, ~ 358,59 si ritrova il valore del rendimento, gid calcolato per altra via. Esercizio n. 1-18 Un recipiente contiene 680 kg di aria secca (c, = 0,718 kI/kg K) all pressione p, = 1 bar ed alla temperatura t, = 3 °C che devono essere por ‘ati alla temperatura t; = 27 °C. Tale riscaldamento pud essere effettuate fornendo energia termica alla temperatura di 150 °C, prelevandola cio? d ‘un cosiddetto serbatoio di calore a 150 °C, oppure fornendo energia termicc ‘a 300 °C, oppure, infine, fornendo energia meccanica. Valutare se i tre metodi proposti sono equivalenti ai fini di un corrett sfruttamento dell’energia. bar) Foreyaemes Srvc Trattandosi di una trasformazione a volume costante in sistema chiuso, la (3-3) fornisce: Qn = Ur - U, © quindi la (3-13): Qa = m- cy ( — 4) = 680 - 0,718 27 — 5) = 10,741 KI L'energia richiesta quindi dai 680 ke di aria per passare da 5 °C a 27 °C vale 10.741 kJ e tale quantita resta evidentemente inalterata sia se la si som- ministra sotto forma di energia meccanica, sia sotto forma di energia termica indipendentemente dalla temperatura alla quale tale energia ¢ disponibile. ‘Ad un esame superficiale, o meglio, quantitativo, i tre metodi sono per- fettamente equivalenti in quanto in tutti e tre i casi viene comunque richiesta sempre la stessa quantita di energia. Ad un esame perd pit approfondito, ad un esame cio’ che entri nel merito della qualita dell'energia messa a disposizione con i tre diversi metodi, si trova che essi differiscono sensibilmente ira di loro in vista di un corretto sfruttamento dell’energia stessa. Per analizzare tali differenze risulta di grande utilita la funzione entropia che pud essere intesa, tra altro, come una misura della degradazione dell’e- nergia che si verifica in un sistema isolato e la cui variazione, come stabilisce il Secondo Principio, risulta essere sempre positiva a seguito di una qualunque trasformazione reale. Nel nostro caso il sistema isolato é costituito dal recipiente contenente Varia e dall’ambiente esterno che trasferisce energia all’aria e pud quindi con- cludersi che il sistema isolato & I"Universo inteso come unione di due sottosi- stemi: il recipiente contenente Varia € tutto cid che é esterno ad esso. Cid Premesso, si pud procedere a valutare la variazione di entropia che si realizza nel sistema isolato Universo in corrispondenza di tutti e tre i metodi adoperati er portare l'aria da $ °C a 27 °C. Se si avranno tre diversi valori, allora ¢ evidente che il metodo migliore ai fini di una pitt corretta utilizzazione dell’ener- ia @ quello che, tra i tre, comporta il minimo incremento di entropia al quale corrisponde la minima degradazione dell’energia. Votendo valutare dunque la variazione di entropia del sistema isolato Universo & opportuna valutare separatamente la variazione di entropia del sottosistema aria © del sottosistema ambiente esterno sommando quindi alge- brieamente i due valori. Primo metodo (serbatoio di calore a 150 °C) La variazione di entropia del sottosistema aria, trattandosi di una trasfor- marione a volume costante, ¢ fornita dalla (3-83) A Su = ms by + In Ty/T, = 680 - 0,718 dn 300,15/278.15 = 37,16 kKI/K | aria subisce dungue un incremento di entropi in seguito al calore ricevuto, La variazione di entropia del sottosistema ambiente esterno si valuta immi diatamente attraverso la (3-81) in quanto il calore viene sottratto all’ambiente a temperatura costante: 10.741 a = = 25,38 KI/K 273,15 + 150) [ambiente subisce dunque una diminuzione di entropia in quanto ad esso é stato sottratto del calore (Q = 10.741 kd). Si vede immediatamente che la diminuzione di entropia subita dal sottosiste- ma ambiente esterno non riesce a neutralizzare incremento di entropia subito dat sottosistema aria e quindi nel sistema isolato Universo si avra complessivament un incremento di entropia A Sy, pari a: A Sy, = A Su + A Sionp = 37,16 ~ 25,38 = 11,78 kI/K La degradazione che giustifica tale incremento di entropia, che @ anche un indi: ce dell’'aumento dell’energia indisponibile, ¢ dovuta al fatto di aver prelevato una verta quantita di calore (Q.= 10.741 kJ) alla temperatura di 150 °C e di averla utilizzata per riscaldare dell'aria fino a 27 °C cioé fino ad una temperatura sensi- bilmente pit. bassa di 150 °C. Si é verificata in sostanza una perdita di qualita in quei 10.741 kJ portati da 150 °C a 27 °C; a tale perdita di qualita fa riscontro il calcolato incremento di entropia. Secondo metodo (serbatoio di calore a 300 °C) La variazione di entropia del sottosistema aria non varia in quanto Paria subi- sce lo stesso incremento di temperatura, Sara dunque ancora: A Sy = 3716 KK La variazione di entropia del sottosistema ambiente esterno si valuta ancora con la (3-81) facendo attenzione che il calore é sottratto questa volta a 300 °C ¢ non pitt a 150 °C. Sara allora: = 10.174 Stone = 5 ent QTB.1S + 300) = 18,74 kJ/K © quindi: ASu = 4 Sy, + A Sronp, = 37,16 ~ 18,74 = 18,42 kI/K Risullando A Sp,>A Sp, segue che la degradazione che il secondo metodo com porta & maggiore di quella dovuta al primo metodo. D’altra parte il risultato ers prevedibile in quanto con il secondo metodo si parte da calore pitt pregiato (a 300 "Ce non a 150 °C) ¢ lo si degrada a 27 °C; ta perdita di qualita e dunque In degradasione & ancora pitt forte ed essa € mesa in evidenza da un pit cospieuo vallore di A Si. Dialtra parte, all’aumentare della temperatura alla quale si prelevano i 10.741 kJ, la (3-81) fornisce valori sempre pit piccoli, in valore assoluto, del A Seqp che potrd neutralizzare in misura sempre pid: modesta il A S,, con conseguente crescita del A Sy. Terzo metodo (serbatoio di energia meccanica) Anche in questo caso il A S,, resta evidentemente invariato: AS, = 37,16 kI/K mentre il A Sgqp tisulta nullo in quanto la funzione entropia non registra trasferimenti di energia meccanica ma solo trasferimenti di energia termica © energia termica proveniente da degradazione di energia meccanica (*). Si ha dunque: A Sy = A Sy + M Symp = 37,16 — 0 = 37,16 KI/K Al terzo metodo compete, tra i tre, il pitt alto incremento di entropia nel sistema isolato Universo e pertanto tale metodo é da considerare il pitt dissi- pativo cio® quello che realizza la pi alta degradazione dell’energia, Infatti si utiliza energia della pit alta qualita, cioé energia meccanica, e la si degrada in energia termica ¢ per di pitt a bassa temperatura. Vale la pena precisare come nella pratica quotidiana si utilizzano appa- Fecchiature che comportano degradazione di energia del tipo descritto: ne é un esempio tipico lo scaldabagno elettrico nel quale si degrada energia elet- rica, quindi di prima specie e al pari dell’energia meccanica, per riscaldare detl'acqua a temperature non certo elevate. Un altro aspetto che si ritiene opportuno precisare al termine di questo esercizio é che l’entropia di un sistema pud anche diminuire e non necessaria- mente aumentare come invece é opinione diffusa: si é visto infatti che l'entro- pia dell’'ambiente diminuiva per effetto di sottrazione di calore cosi come diminuisce entropia di una, certa massa di fluido quando ad essa venga asportato calore. Solo in un sistema isolato, in un sistema cio che non ha alcuna possibilita di interazione, l'entropia non pu che crescere o tutt'al pid mantenersi costante, mentre non pud mai verificarsi, sempre in un sistema isolato, una diminuzione di entropia. (*) Ricordando quanto deto alla fine del par. ‘ato come calore disponible ad una tempers 1 ei che i lavoro meceanico pub essere vonside ipoteticamente infinite, la (3-81) fornice 8 Sing =~ 10.76I/00 = 0 1 y Esercizio n. 1-19 In un cilindro munito di pistone sono contenuti 4,5 kg di aria secca (K = 0,287 kJ/kg K) che subiscono un’espansione reversibile, alla temperaturc costante di 27 °C, dalla pressione p, = 5 bar alla pressione p; = 1 bar. Determinare il calore ed il lavoro in gioco e valutare se tale trasforma zione sia in accordo o no con il secondo principio. 7 ' wed | el / £ hon 1 2 ¥ a iy ay ws i WoT ma ey oy 28h ‘atermiei iSinecsnics Una trasformazione isoterma di un gas perfetto non comporta variazion di energia internia e pertanto la (3-3) fornisce: Li = Qn Dalla (3-23) si haz 7 5 + 0,287 + 300,15 In 5/1 = 624 kI Ln=m RT in pi/pr= e quindi Qn = Ly = 04ks In definitive si somministrano al sistema 624 kJ sotto forma termica ed | sistema trasferisce all’esterno 624 kJ sotto forma meccanica. Apparentement sembra che il Secondo Principio venga disatteso avendo realizzato la trasfor mazione completa di energia termica in energia meccanica; in effetti Secondo Principio sancisce Pimpossibilita di una tale trasformazione quand essa viene operata continuamente in un ciclo, quando ciot il fluido ritorn nelle condizioni di partenza senza contribuire alla cessione di lavoro e senz attingere quindi alcunché dalle sue riserve energetiche. Nel nostro caso invec si é in presenza di una trasformazione con punto finale diverso da quello in tiale © se ¢ vero che si forniscono 624 kJ termici ¢ se ne ricavano 624 mecet nici, & pur vero che a trasformazione eseguita il fluido si trova ad una pres- sione pit bassa quindi con minore capacita a fornire lavoro meccanico. Per dimostrare comunque che la trasformazione in oggetto non contrad- dice il Secondo Principio, basta accertarsi che la variazione di entropia del sistema isolato Universo risulti, a trasformazione eseguita, maggiore di zero © (utt'al pid uguale a zero: A Sy = Sy + A Som) 2 0 A tale scopo si calcola, mediante la (3-81), S,2 Q_ 6 AS, = £ = <— = 2,079 kK T ~ 300,15 Per il calcolo di A Sjq, va Ticordato che si é in presenza di una trasforma- zione reversibile la quale tra altro non prevede differenze finite di tempera- tura tra il sistema (aria) che riceve calore ed il sistema (ambiente esterno) che lo fornisce. Cid vuol dire che la sorgente che cede calore all'aria si trova anch’essa a 27 °C e pertanto Ja variazione di entropia subita dall’ambiente esterno vale: 4 Sime = ~ 2,079 kKI/K Risulta denque: A Sy = & Sy + A Samy = 2,079 — 2,079 = 0 in accordo con il Secondo Principio. Il fatto che A S,, = 0 sta a significare che, in conseguenza della trasfor- mazione in studio, non sié verificata aleuna degradazione di energia il che ¢ ampiamente gi € auinta una certa quantita di calore icato dal fatto che (624 kJ) ad una certa temperatura (27 °C) € la si trasferita all’aria alla stessa temperatura senza quindi inficiarne la qualita. In una trasformazione reale, invece, non é possibile effettuare un trasfe- rimento di calore in assenza di un A ¢ finito e quindi il calore (624 kJ) viene altinto ad una temperatura sicuramente maggiore di 27 °C (ad es. 77 °C) i che riduce il A Siqy a — 624/350,15 = — 1,782 kJ/K con conseguente remento del A Sy che risulta: A Sy = A Sy + & Samp = 2,079 — 1,782 = 0,297 kI/K a conferma del fatto che in un sistema isolato la variazione di entropia, per elfetto di una trasformazione reale, € sempre positiva. L'incremento di entropia sta ad indicare che si ¢ realizzata una degrada- vione di energia ¢ precisamente la degradazione di 624 kJ che vengono attinti 4 77 °C ¢ portati ad una temperatura (27 °C) di $0 °C pid basa. Esercizio n. 1-20 Un gas petfetto (c, = 1,100 ki/kg K e k = 6,/c, = 1,32) espande adiabaticamente e reversibilmente dalle condizioni p, = 8 bar e T; = 1.173 K fino alla pressione p; = 1,2 bar. Valutare il lavoro in gioco e la temperatura T, di fine espansione a seconda che la detia trasformazione abbia luogo in un sistema chiuso o in un sistema aperto. P P tea (aed eo) oh 12 7 x 2 i E = ee 2 Sistema chiuso Sistema aperto La temperatura 7; @ una grandezza di stato ed assume, come ricordate alla fine del par. II[.7.2, un valore che @ funzione della temperatura inizial T, € del rapporto di espansione p;/p; indipendentemente dal fatto che | trasformazione ha luogo in un sistema chiuso oppure in un sistema aperto La (3-25) fornisce dunque: Pr Py nen Per quanto riguarda il lavoro bisogna invece distinguere: a) sistema chiuso In tal caso la (3-27) fornisce: RT Pi\ «© - 1- Linas = poy ( ) mentre la determinazione di R viene eseguita mediante la (3-20) dopo aver Icolato ¢, dalla conoscenza di ke di cy: eo T 6, = 6/k = 1,100/1,32 = 0,833 kI/kg K a) | 500 R = cy ~ cy = 1,100 — 0,833 = 0,267 ki/kg K | Sara dunque: ~~ i} ‘oo it 7 + 1,17: }=~| Linen = 0267 1173, 360,8 kI/kg. {, 132-1 om b) sistema aperio \ In tal caso la (3-61) fornisce: 209 NZ er | Lisep) RT [1 - (2) fe vod |_| A 1,32 12)" 9 = SS - 0,267 - 1.173 |1 = (25)! | = 4762 KIKg saat 1,32 -1 8 -273; ot 7 oof Com’é immediato constatare i due lavori sono diversi ed il loro rapporto veri- see sobs ok fica la G-64) Ly z Aw) _ 4762 _ 5) 2K Lixeny 360,8 Esercizio n. 1-21 Determinare il volume specifico v, Ventalpia h, Ventropia s e Wenergia x interna u di 1 kg di acqua ad una pressione p = 1 MN/m?*(') e con titolo 20004 2 = x = 0,980). S| 15002] | eee te 1000} | ()) EMN/m? = 1.000.000 N/m? = 100 N/em? = 10 da Nem? = 10 bar, rats i (2) La determinazione delle propricta dei vapori saturi ¢ surriscaldati ed in generale degli aeriformi “S001 7 Ee pu ffetuare matinte abel specifiche dla parole sostanra o diagram ato specific della nontunae in tuo. Le tabelle, sopraitutto se a passo molto piccolo, costituiscono indubbiamente il mezzo pid preciso. conan! Net tabeta porta la temperatura ela corispondente pression saturasonedelacqusuntamente THoHE a eeereeHaTeerHal i valid volume specitico ¥ deentalpia ye del'etropia 5 rai alle conion igldo saturo (1 = 0) ed i vali div, ed 5, relat alle condvioni i vapore saturo secs0 > 1). La tabella [k4/ kok] ta rina, diferice de quetaunicament perl ato ches enra con il valore dela prslone Ai tauraione wich della terperstara. Nell abel Ill sono sporal | vals del volume spel, IFS eeee eee ere er Ie 1Pal| ad kPa = thar 10" 10° 18000" _ _ 10" 10 | wo Sr 7 10° 10 10 10 10° Vinx} yen " Preliminarmente, l'esistenza del titolo x # 0 lascia intendere che ci si trova in condizioni di vapore saturo umido e quindi, attraverso la pressione @ immediato conoscere anche la temperatura alla quale si trova il vapore che @ la temperatura di saturazione ¢,. Tale valore della temperatura viene for- nito dalle tabelle del vapore saturo (Tab. II): f, = 179,88 °C. La cono- scenza della pressione e del titolo consente di individuare immediatamente nei piani pv, Ts, hs il punto rappresentativo delle condizioni termodinamiche del vapore (punto 1). Esso & ottenuto evidentemente intersecando l'isobara (iso- lerma) p = 10 bar con la isotitolo x = 0,95. Una volta individuato i] punto 1, volendo valutare i richiesti parametri termodinamici & possibile u Vacqua. ilizzare le tabelle oppure l’abaco di Mollier per ortano le proprita del'acqua in fase ci vaporesaturo nonce in fase liquida ed aeriforme ‘in an auppig iaterallo di pressioni © temperature ‘Sempre per la determinaione delle proprieth dei vapor, in particolare se suriscaldai, Ai sata cosituissana il mezzo pia semplic ¢Torniscono anche valor suficientemente preci per Iuweaberinic soprattutto s le seale sono adeguate. tI diagramma di stato pid wilizzto, in particolare sche diggrammu di Moller e che & allegato al presente volume, In e590 nis rma cli alt fase aetforme e solo voa piveola zona del campo dei vapor saturi ‘vel relative w valor! del titolo eleva toes TABELLE Le tabelle del vapore saturo, in corrispondenza di p = 10 bar forni- scono, oltre alla temperatura di saturazione, i valori del volume specifico v, dell'entalpia hy € dell’entropia s, nelle condizioni di liquide saturo (x = 0) nonché i valori v,, A, 5, in condizioni di vapore saturo secco (x = 1). In un’apposita colonna viene riportata anche la differenza h, — hy = r (calore di vaporizzazione). Nel nostro caso si legge: v, = 0,0011274 m?/kg, hy = 762,61 kI/ke vy, = 0.1943 m/kg h, = 2.776,2 ki/kg, 1 = 2.013,6 ki/kg 5; = 2,1382 kJ/kg K Sy ~ 6,5828 ki/kg K Tali valori, unitamente alla conoscenza del titolo x, consentono il caleolo di whys. Ul volume specifico v si calola con la (3-85): v= y+ Qy — vi) x = 0,0011274 + + (0.1943 ~ 0,0011274) - 0,95 = 0,18456 m'/kg Si ritiene opportuno far notare che v; € molto pili piccolo di v, (circa 1/200); @ pertanto possibile, per il calcolo di v,, fare uso di un’espressione semplificata che in definitiva @ la (3-85) nella quale si pone v, = 0. Si utilizza allora la (3-86) che fornisce: v = vy + x = 0,1943 - 0,95 = 0,1848 m?/kg valore che praticamente coincide con quello calcolato precedentemente. Biso- gna comunque precisare, cosa peraltro ben evidente dal diagramma py ripor- tato in figura, che all’aumentare della pressione (e quindi della temperatura di saturazione) la differenza (v, — v) va attenuandosi il che significa che ¥, hon & pitt trascurabile rispetto a v,. In tal caso bisognera applicare la 3-85) ¢ non a sua forma semplificata. Per quanto riguarda il calcolo di fh si applica la (3-89). Si ha dunque: ho = h, + r+ x = 762,61 + 2.013,6 - 0,95 = 2.675,33 kI/kg Per quanto riguarda l’entropia s essa si calcola con un’espressione analoga a quelle utilizzate per il calcolo di v ¢ di A: sss + Ss) x = 21382 +

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