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OSSERVAZIONI

1) Qualcuno cominci a scrivere qualcosa sul gruppo whatsapp perché altrimenti chi non è stato ancora
aggiunto non può scrivere nulla;

2) Riflettendoci bene (e in modo anche un po’ paraculo), credo sia opportuno nell’esercizio 1 calcolare
gli errori in 4 modi diversi. Io ho fatto il seguente ragionamento (che potrebbe avere qualche falla,
perciò se qualcuno non ne è convinto, lo dica, così ne parliamo).

Come alcuni di voi avevano già fatto nel laboratorio informatico, gli errori su cui dovremmo principalmente
soffermarci sono quelli che potremmo chiamare di “tipo 1” (riferiti cioè al tenore di ciascuna frazione),
mentre quelli che ho calcolato l’altro giorno nel file Excel exercise 1 (definitive) li chiamerò di “tipo 2”
(scostamento dalla condizione ideale di inquartamento perfetto, corrispondente ad una perfetta
suddivisione in 50 e 50). Personalmente ritengo che è solo attraverso l’analisi congiunta dei due che si può
discernere se in un passaggio è stato commesso un errore operativo o se molto semplicemente è stata “colpa”
della non perfetta efficacia dell’inquartatore. Presi singolarmente, infatti, i due errori non permettono di
concludere nulla di certo. Mi spiego meglio:

Errori di tipo 1 (permettono di capire se tra un passaggio e il successivo la composizione è stata o meno
preservata):

1a) massa teorica della i-esima frazione = massa dell’i-esima frazione nel campione * tenore (%) dell’i-
esima frazione NEL LOTTO INIZIALE;

1b) massa teorica della i-esima frazione = massa dell'i-esima frazione nel campione * tenore (%) dell'i-
esima frazione NEL CAMPIONE DA CUI E' STATO ESTRATTO (ovvero il complementare del precedente);

Errori di tipo 2 (permettono di capire se tra un passaggio e il successivo l’inquartamento è avvenuto in modo
efficace, oppure no)

2a) massa teorica della i-esima frazione = (frazione NEL LOTTO INIZIALE)/(2^n), dove n dipende dal n° di
inquartamenti fatti;

2b) massa teorica della i-esima frazione = (frazione NEL CAMPIONE DA CUI E' STATO ESTRATTO, ovvero il
complementare del precedente)/(2^n), dove n dipende dal n° di inquartamenti fatti;

L’analisi degli errori andrebbe perciò fatta step by step.

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