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Profitto marginale
Una unità di isomerizzazione è costituita da un reattore CSTR sede di una reazione isotermica
irreversibile in fase liquida:
A→B
DATI
kA = 100 h-1
𝑘𝐴
𝑏= = 10−4 €−1 con W0 = portata volumetrica [m3/h]
𝐶𝑉 𝑊0
Si consideri una tassazione pari al 50%, rate di ammortamento costanti e valore residuo
nullo.
Schema di impianto
CAIN W0
CA CB W0
Risoluzione
Il bilancio di massa ( termine di accumulo e in e out e produzione espressi in moli) per un reattore
CSTR risulta essere
𝑑𝑛𝐴
= 𝑛̇ 𝐴𝐼𝑁 − 𝑛̇ 𝐴𝑂𝑈𝑇 + 𝑘𝐴 𝐶𝐴 𝑉
𝑑𝑡
𝑛̇ 𝐴𝐼𝑁 − 𝑛̇ 𝐴𝑂𝑈𝑇 + 𝑘𝐴 𝐶𝐴 𝑉 = 0
Il flusso molare della specie A può essere espresso in funzione della portata volumetrica che è
costante in quanto la densità è costante ( fase liquida e T costante poiché isotermo ) e delle
concentrazioni ed esprimiamo la conversione in termini di concentrazione :
𝑛̇ 𝐴 𝐼𝑁 = 𝑊0 ∙ 𝐶𝐴 𝐼𝑁
𝑛̇ 𝐴𝑂𝑈𝑇 = 𝑊0 ∙ 𝐶𝐴
𝐶𝐴 𝐼𝑁 − 𝐶𝐴
𝜒=
𝐶𝐴 𝐼𝑁
Il bilancio precedente, in condizioni stazionarie, può essere riscritto con le concentrazioni molari e
con il termine di conversione come segue :
𝑊0 ∙ 𝜒 = 𝑘𝐴 (1 − 𝜒)𝑉
Dalla quale, sostituendo al volume di reazione la sua dipendenza dall’investimento iniziale data
dalla relazione del testo
𝐼0
𝑉=
𝐶𝑉
𝑏 ∙ 𝐼0
𝜒=
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0
𝑘𝐴
𝑏= = 10−4 €−1
𝐶𝑉 𝑊0
𝑉
𝜒 = 𝑘𝐴 (1 − 𝜒) = 𝑘𝐴 (1 − 𝜒)𝜏
𝑊0
χ
τ=
k A (1 − χ)
infine, sostituendo alla conversione la sua espressione in funzione dell’investimento iniziale trovata
precedentemente , si ottiene τ in funzione di I0 :
𝑏 ∙ 𝐼0
𝜏=
𝑘𝐴
Calcoliamo il net income (NI), definito come la differenza tra il “ net income before taxes (NIBT)”
e le tasse, quest’ultime sono proporzionali tramite un coefficiente α <0,5 ( tassazione al 50%) al
NIBT.
RICAVI SPESE
REDDITO OPERATIVO
AMMORTAMENTO
NIBT
NI TASSE
Dove il termine di ingresso è pari a 0 poiché B non è presente all’ingresso del reattore ma solo in
uscita e il termine “ Produzione B “ è pari al termine di consumo di A poiché è presente una sola
reazione ( isomerizzazione) e il rapporto dei coefficienti stechiometrici è pari a 1.
Bilancio su B :
0 − 𝑊0 𝐶𝐵 + 𝑘𝐴 𝐶𝐴 𝑉 = 0
𝑊0 (𝐶𝐴𝐼𝑁 − 𝐶𝐴 ) = 𝑘𝐴 𝐶𝐴 𝑉
Si ottiene:
𝐶𝐵 = 𝐶𝐴𝐼𝑁 − 𝐶𝐴 = 𝐶𝐴𝐼𝑁 ∙ 𝜒
Quindi il ricavo complessivo può essere definito come nella relazione seguente
ℎ 𝑑𝑎𝑦
𝑅 = 𝑃𝐵 ∙ 𝑃𝑀𝐵 ∙ 𝑛̇ 𝐵 ∙ 24 ∙ 365
𝑑𝑎𝑦 𝑦𝑟
ℎ 𝑑𝑎𝑦
= 𝑃𝐵 ∙ 𝑃𝑀𝐵 ∙ 𝑊0 ∙ 𝐶𝐵 ∙ 24 ∙ 365
𝑑𝑎𝑦 𝑦𝑟
ℎ 𝑑𝑎𝑦
= 𝑃𝐵 ∙ 𝑃𝑀𝐵 ∙ 𝑊0 ∙ 𝜒 ∙ 𝐶𝐴𝐼𝑁 ∙ 24 ∙ 365
𝑑𝑎𝑦 𝑦𝑟
Dove:
PB = prezzo di vendita composto B [€/kg]
PMB = peso molare B = PMA perché suo isomero [kg/kmol]
𝑛̇ 𝐵 = portata uscente di B [kmol/h]
W0 = portata volumetrica [m3/h]
Poiché nel testo è presente il dato sul ricavo R0 definito come il ricavo a conversione completa di
A , è possibile scrivere :
𝑅 = 𝑅0 ∙ 𝜒
In definitiva NIBT è come detto dato dalla differenza tra i ricavi e i costi di esercizio e
ammortamento :
𝐼0
𝑁𝐼𝐵𝑇 = 𝑅0 ∙ 𝜒 − 𝐶𝐸 −
𝑛
𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0
= 𝑅0 ∙ − 𝐶𝐸 −
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝑛
𝑁𝐼 = (1 − 𝛼)𝑁𝐼𝐵𝑇
𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0
= (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ − 𝐶𝐸 − )
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝑛
Punto 1
1) investimento corrispondente al massimo profitto complessivo (NImax);
È necessario trovare l’investimento iniziale che massimizza il NI (NI max ), quindi imponiamo pari
a 0 la derivata prima del NI rispetto a I0.
NI =f(I0)
𝑑𝑁𝐼
=0
𝑑𝐼0
Si otterrà un’equazione di secondo grado con due radici delle quali avrà senso solamente quella
positiva.
𝑑𝑁𝐼 𝑏 ∙ (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 ) − 𝑏 2 ∙ 𝐼0 1 𝑏 1
= (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ 2
− ) = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ 2
− )=0
𝑑𝐼0 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 ) 𝑛 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 ) 𝑛
Azzerando tale funzione per I0 si ottiene la soluzione cercata dell’investimento iniziale che
massimizza il NI :
𝐼0 = 306227,766 €
𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0
𝑁𝐼 = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ − 𝐶𝐸 − ) =
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝑛
= 87754,45 €/yr
𝑁𝐼 87754,45 €/yr
𝑅𝑂𝐼 = = = 0,287 𝑦𝑟 −1
𝐼0 306227,766 €
Punto 2
2) investimento corrispondente al minimo profitto marginale remunerativo;
Il tasso di profitto marginale è la derivata del NI rispetto all’investimento iniziale I0 , per trovare il
minimo investimento che permetto di avere un ROI = rpr è sufficiente uguagliare tale derivata al rpr
sapendo che rpr = 0,2.
𝑑𝑁𝐼 𝑏 1
= 𝑟𝑝𝑟 = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ − )
𝑑𝐼0 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 )2 𝑛
(1 − 𝛼) ∙ 𝑛 ∙ 𝑅 ∙ 𝑏 6
(1 €/yr ∙ 10−4 €−1
√ 1 − 𝛼 + 𝑟 ∙0𝑛 − 1 √ − 0,5) ∙ 5 𝑦𝑟 ∙ 2 · 10 −1 −1
𝑝𝑟 1 − 0,5 + 0,2 yr ∙ 5 𝑦𝑟
𝐼0 = = = 172565,06 €
𝑏 10−4 €−1
E quindi :
𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0
𝑁𝐼 = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ − 𝐶𝐸 − ) =
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝑛
= 77968,50 €/yr
𝑁𝐼 77968,50 €/yr
𝑅𝑂𝐼 = = = 0,452𝑦𝑟 −1
𝐼0 172565,06 €
Punto 3
3) investimento corrispondente al massimo tasso di profitto sull’investimento complessivo;
Il massimo tasso di profitto sull’investimento complessivo si trova quando la retta passante per
l’origine con coefficiente angolare corrispondente al ROI diventa tangente alla curva del profitto
complessivo :
𝑁𝐼 𝑑𝑁𝐼
=
𝐼0 𝑑𝐼0
𝑏 ∙ 𝑅0 𝐶𝐸 1 𝑏 1
(1 − 𝛼) ( − − ) = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ 2
− )
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0 𝑛 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 ) 𝑛
𝑅0 ∙ 𝑏 ∙ 𝐼0 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 ) − 𝐶𝐸 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 )2 − 𝑅0 ∙ 𝑏 ∙ 𝐼0
=0
𝐼0 (1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 )2
Che risolta annullando il numeratore porta ad un’equazione algebrica di secondo grado con due
soluzioni di cui quella accettabile è quella positiva:
𝐼0 = 118130,30 €
Da cui
𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0
𝑁𝐼 = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ − 𝐶𝐸 − ) =
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝑛
= 60141,42 €/yr
𝑁𝐼 60141,42 €/yr
𝑅𝑂𝐼 = = = 0,509 𝑦𝑟 −1
𝐼0 118130,30 €
𝑏 ∙ 𝐼0
𝜒= = 0,99
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0
Da cui :
𝜒 0,99
𝐼0 = = −4 −1 = 990000,00 €
𝑏(1 − 𝜒) 10 € (1 − 0,99)
𝑏 ∙ 𝐼0 𝐼0
𝑁𝐼 = (1 − 𝛼) (𝑅0 ∙ − 𝐶𝐸 − ) =
1 + 𝑏 ∙ 𝐼0 𝑛
= 41000,00 €/yr
𝑁𝐼 41000,00 €/yr
𝑅𝑂𝐼 = = = 0,041 𝑦𝑟 −1
𝐼0 990000,00 €
Risulta evidente che il caso che richiede un maggior investimento è il caso 4, in cui la conversione
deve essere spinta al massimo per ragioni ambientali, questo però porta ad avere un Return on
Investment (ROI) inferiore a quello accettabile, quindi non risulta un investimento conveniente dal
punto di vista finanziario.
Gli altri tre casi hanno un ROI ritenuto accettabile, ma come si può notare, tra i tre il caso 1 è quello
per cui è richiesto un investimento iniziale maggiore, quindi viene utilizzato come confronto per
decidere quale tra i tre casi è il più finanziariamente conveniente.
Caso 1-caso 2
Il caso 1 verrà considerato conveniente solo se il ΔROI risultante dall’investimento aggiuntivo del
caso 1 rispetto al caso 2 è superiore al tasso di profitto considerato remunerativo.
Poiché l’investimento addizionale porta ad un tasso di profitto inferiore rispetto a quello accettabile
definito dal testo ( pari a 0,2 ) è conveniente investire nel “ Caso 2 “ e utilizzare la differenza di
investimento tra il caso 1 e il caso 2 (306227,77€ − 172565,06€ ) come capitale da investire in
altre attività con un tasso pari a 0,2 ( Rpr = 0,2 yr-1 ) ottenendo così un utile addizionale che si
somma all’utile realizzato dal “ Caso 2 “ ottenendo così un NI totale di :
(1) (2)
𝑁𝐼 (𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 ) = 𝑁𝐼 (2) + 𝑟𝑝𝑟 ∙ (𝐼0 − 𝐼0 )
77.968,50 €
= + 0,2 𝑦𝑟 −1 ∙ (306.227,77 € − 172.565,06 €)
yr
= 104.701,04 €/yr
(𝑑𝑒𝑙 " 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 ") 𝑁𝐼 (𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒) 104.701,04€/yr
𝑅𝑂𝐼 = (1)
= = 0,342𝑦𝑟 −1
𝐼0 306.227,77€
Caso 1-caso 3
Anche in questo caso il maggior investimento richiesto implementando la soluzione proposta dal “
Caso 1 “ non produce un ROI accettabile ( pari sempre a 0,2 ) , quindi si opta per il “ Caso 3 “ e la
differenza di investimento tra il caso 1 e il caso 3 è opportuno che venga impiegata in altre attività
con il tasso ROI=0,2 yr-1 e come fatto in precedenza si avrà :
′ (1) (3)
𝑁𝐼 (𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 ) = 𝑁𝐼 (3) + 𝑟𝑝𝑟 ∙ (𝐼0 − 𝐼0 )
60.141,42€
= + 0,2 𝑦𝑟 −1 ∙ (306.227,77 € − 118.130,30 €) = 97.760,91€/yr
yr
′
(𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 ′ )
𝑁𝐼 (3 ) 97.760,91 €/yr
𝑅𝑂𝐼 = (1)
= = 0,319𝑦𝑟 −1
𝐼0 306.227,77 €
Ripetendo la medesima analisi sul profitto marginale confrontando i casi 3 e 2 tra di loro avremo
che il confronto restituisce un tasso di profitto marginale superiore al limite minimo imposto.
Tra i casi 2 e 3 il più conveniente è quindi il caso 2 in quanto porta un NI maggiore.