Documente Academic
Documente Profesional
Documente Cultură
Gli antichi ittiti, indiani, greci e germani, come sappiamo dallo studio della
loro religione, avevano generalmente un rapporto molto profondo con gli
animali, ad esempio consideravano i cavalli come loro amici. Gli dei non
solo potevano trasformarsi in animali, ma molti di loro venivano rappresen-
tati con sembianze animali. Era ritenuto ovvio che gli animali avessero
un'anima e anche un linguaggio. Naturalmente le divinità erano in grado
di conversare con gli animali. Occasionalmente anche agli uomini veniva
concessa questa capacità. Soprattutto l'intero cosmo non era diviso; c'era-
no delle difficoltà di comunicazione, ma non erano insuperabili. Quanto più
arcaiche e integre erano le religioni, tanto più normale appariva agli uomi-
ni questo dialogo con gli animali.
Questa situazione cambiò radicalmente con l'affermarsi del cristianesimo e
dell'islamismo. Il loro disprezzo per gli animali troncò ogni dialogo con loro
e degradò tutti gli animali (e le piante) ad oggetti puramente commerciali
che si potevano sfruttare e vendere. Il dialogo con i nostri animali si è interrot-
to e nulla ha potuto cambiare anche la piccola luce di speranza di San
Francesco d'Assisi. Al contrario, agli animali non viene negata solo la loro
anima, ma anche la loro lingua.
Gli indifferenti dicono: ':.\h, gli animali non possono provare dolore perché
non hanno un'anima, tutt'al più un'anima collettiva, gridano solo per istin-
to, solo per riflesso. Si può fare in modo che non possano più gridare". Ma
i nostri compagni animali gridano anche sotto una tortura che li ha privati
della voce.
In tempi recenti la cosiddetta "etologia" sta prendendo sempre più impor-
tanza. Impariamo sempre di più a capire di nuovo ciò che prima ci era
diventato affatto incomprensibile. Perciò dobbiamo necessariamente
comunicare con le creature nostre compagne, gli animali. Ma questo lavo-
ro resta frammentario fintanto che parliamo solo di istinti e di modi compor-
tamentali e non riconosciamo agli animali di avere un'anima simile alla
nostra.
1025
Solo allora potremo davvero comunicare con loro. Il grande ostacolo nei
tentativi di comunicazione sinora fatti è sempre stato quello di non poter
capire il linguaggio degli animali. Forse un giorno si riuscirà davvero a
decifrare le frequenze dei suoni emessi dai delfini e forse, lentamente, si
riuscirà a capire il linguaggio sonoro degli animali. Ma chiunque sia amico
dei cani, per esempio, sa che un cane parla con tutto il corpo e viene pure
capito dai suoi simili. Parla con la coda, che può tenere alzata o abbassata,
o dimenare, parla con la pelliccia, che può rizzare, parla con i gesti degli
occhi, mostrando i denti o muovendo le orecchie, inoltre parla con degli atti
rituali, per esempio assoggettandosi al nemico vittorioso e offrendogli la
gola al morso. Ovviamente non possiamo udire questa parte della loro "lin-
gua", nondimeno il cane se ne serve per esprimersi. Così fanno tutti gli ani-
mali fra di loro, secondo la loro specie particolare. Parlano una lingua diver-
sa dalla nostra, ma non sono per questo più stupidi di noi, bensì sono solo
diversi.
Esiste però una lingua che abbiamo in comune con i nostri animali: si trat-
ta della lingua biologica interanimale del nostro cervello. Pur essendo io
solo un collega molto modesto di San Francesco d'Assisi, tuttavia questa
lingua comune è in effetti molto chiara e facilmente riconoscibile. Pur essen-
do attualmente ancora un po' complicata, possiamo però in linea di princi-
pio "conversare" con qualsiasi cavallo o topo mediante TAC cerebrale.
Infatti la lingua del cervello, appunto la lingua biologica interanimale, è
analoga a quella di noi umani sia rispetto alla localizzazione delle paure e
dei conflitti nel cervello, sia rispetto alle modifiche che avvengono nel cer-
vello: un conflitto madre/bambino, un conflitto di svalutazione di sé, un
conflitto di paura nella nuca, si trovano tutti in punti analoghi nel cervello
dell'uomo e dell'animale (mammifero) e lasciano impresso il loro decorso
conflittuale, come Focolai di Hamer, analogamente ai conflitti nel cervello
dell'uomo.
1026
La cagna bassotto patì quindi contemporaneamente due conflitti:
1027
Scoprii che la cagna aveva la sua crisi epilettica (nel punto culminante di
una fase di soluzione) ogni volta che il fratello della nuova padrona era
stato da loro in visita. Allora la cagna, che aveva un conflitto biologico di
identità, credeva sempre che lui l'avrebbe riportata con sé nella sua casa di
prima dove il fratello della nuova padrona continuava ad abitare. Là aveva
avuto un bel giardino grande e molta più libertà di movimento rispetto alla
piccola tabaccheria nel centro della città. Quando si era di nuovo rassegna-
ta che lui di fatto non l'avesse presa con sé, aveva la sua crisi epilettoide.
Per mezzo della TAC cerebrale comprendiamo la lingua della cagnolina che
era già stata operata due volte e doveva essere "addormentata", proprio
così!
La terapia, dopo che eravamo riusciti a comprendere il linguaggio dell'ani-
maletto, fu relativamente semplice: dovevamo preoccuparci di trovare una
soluzione duratura del conflitto biologico di identità "Non so quale sia il
mio posto". Risolvemmo il problema chiedendo al fratello della padrona di
non venire in visita per alcuni mesi. Inoltre ogni mattina portavo un bel sal-
sicciotto alla cagna nella tabaccheria, cosa che ovviamente le piaceva
molto. Ben presto l'animale capì qual era il suo posto. Il carcinoma delle
mammelle si arrestò e non fu più necessario l'intervento chirurgico.
l:epilessia gastrica, che prima si era manifestata due volte la settimana
dopo la visita del fratello della padrona, scomparve improvvisamente.
Nessuno parlò più di addormentarla. Da quattro anni la bassotta è di nuovo
vivace e si sente ottimamente. Si era trattato "solo" di capire la lingua della
compagna bassotta Xinda, poi la terapia fu facile, vale a dire logicamente
coerente e ovvia.
1028
Kimba, quando aveva raggiunto l'età di quasi 8 anni, fu trasferita da Roma
a Colonia. Ne patì un conflitto di identità del genere "Qual è il mio posto?"
ed essendo destrimane ebbe un ulcera della mucosa rettale. Quando, dopo
delle lotte iniziali con il maschio decisamente più giovane, Basso, ebbe fatto
amicizia con lui manifestò delle relative emorroidi nella fase di riparazione.
1029
TAC cerebrale della scatola cranica del
cane.
Nel relè del retto del lobo temporale
sinistro si vede un grande edema quale
segno della fase pcl ("So di nuovo qual è
il mio posto"). In questo periodo i due
boxer erano già inseparabili.
1030
26.2 Il conflitto biologico nel periodo embrionale, il linguag-
gio del cervello
1031
Alla sera la levatrice ebbe le doglie e delle leggere emorragie con minaccia
di aborto! Restò a casa un paio di giorni e lei credette che la situazione si
fosse calmata. Tornò a lavorare nella sala parto, lavò di nuovo degli stru-
menti e, proprio come il suo bambino, sentì di nuovo un'altra partoriente
che gridava, in verità non più nel modo terribile come nel caso precedente,
ma ciò bastò per mantenere attivo il conflitto che evidentemente il bambi-
no nel grembo materno aveva patito.
La levatrice ebbe ripetutamente le doglie e altre emorragie, di nuovo si rischiò
un aborto. Alla fine, alla metà del sesto mese, andò prima del tempo in con-
gedo per maternità. Da allora l'embrione non patì più delle recidive e, dato
che se ne rese conto, i conflitti biologici si risolsero.
Quando infine nacque il bambino, si trovò che aveva una cisti del rene
sinistro; la madre inoltre notò che il bambino ebbe per lungo tempo una
forte tosse e vedeva male. Purtroppo la madre si lasciò convincere a far ope-
rare il rene e persino a fargli somministrare la chemio, nonostante stesse
bene!
Relè a destra frontalmente: FH per il
carcinoma bronchiale nella fase PCL.
A livello organico-clinico: forte tosse.
Relè nel mesencefalo nella zona di
transizione della sostanza bianca occipi-
tale a sinistra: FH per la necrosi del
parenchima renale in fase PCL.
A livello organico: cisti del rene sinistro.
1032
26.2.2 Il conflitto intrauterino più frequente, la "sindrome della sega
circolare"!
Il conflitto embrionale di gran lunga più frequent~ è quello della sega cir-
colare.
Il meccanismo è il seguente: noi uomini abbiamo dei codici innati proprio
come gli animali. Con ciò intendo dire:
da milioni di anni viviamo nella medesima zona terrestre dei leoni o di altri
animali predatori. Il ruggito del leone per noi umani è un segnale di allar-
me. E' una cosa innata in noi e persino l'embrione riconosce già il ruggito
del leone e si spaventa moltissimo.
La nostra sega circolare in un certo qual modo imita i ruggiti e i soffi di un
animale predatore.
Nella nostra civilizzazione la madre incinta nel frattempo ha perso ampia-
mente i suoi istinti. Può trovarsi vicino a una sega circolare in funzione e
persino segare lei stessa, senza pensare che il bambino, nel suo grembo,
cade in un panico tremendo, perché può soltanto supporre che un istante
dopo la madre verrà divorata da un leone, embrione compreso.
A secondo di quando il conflitto biologico colpisce per la prima volta, della
durata e della frequenza del conflitto e ovviamente a secondo di come l'em-
brione ha vissuto il conflitto biologico alla prima DHS, vediamo, dopo la
nascita, delle paralisi motorie e sensoriali o una combinazione di entrambe,
spesso anche delle costellazioni schizofreniche.
E' sufficiente che il bambino venga esposto a un rumore similmente spa-
ventoso, come per esempio il rumore di una perforatrice meccanica, per far-
gli patire un nuovo conflitto biologico sull'altro lato della corteccia del neo-
encefalo.
A quel punto sussiste il pericolo che il bambino resti in costellazione schi-
zofrenica con questi due conflitti biologici per molti anni, perché i genitori
in seguito, essendo all'oscuro di tutto, continuano a passare con la carroz-
zina ad esempio accanto a una sega circolare. Soprattutto in campagna la
sega circolare è già quasi un utensile domestico.
Il programma del nostro cervello semplicemente non prevede ancora questo
tipo di rumori della nostra civilizzazione, bensì li .associa a pericoli che a
motivo dei nostri adattamenti filogenetici sono memorizzati nel nostro pro-
gramma cerebrale.
1033
26.2.3 Esempio: un neonato con piede equino e diabete
1034
Freccia a sinistra in alto: FH per il conflitto
motorio con paralisi parziale del braccio destro,
qui al momento della soluzione.
Freccia a destra in basso: FH per il conflitto di
rancore nel territorio con ulcera gastrica in
fase PCL, cioè con ematemesi.
Il linguaggio interanimale dell'immagine
cerebrale è chiaro e convincente: lasciatemi
libero, lasciatemi andare da mia madre e
smettetela di tormentarmi!
Questo caso concerne un neonato di sei giorni, olandese, in cui pure si può
comprendere molto bene a posteriori il linguaggio interanimale del nostro cer-
vello. Era preceduto un parto molto difficile per cui il bambino era rimasto
bloccato nel collo dell'utero per dieci ore causando quindi una grave ipos-
sia242 . Il neonato, palesemente destrimane, ne patì un conflitto di paura
frontale, di territorio, di rancore nel territorio (emisfero destro del n eoence-
1035
falo), un conflitto di paura nella nuca, un altro conflitto di territorio a
sinistra periinsularmente, inoltre un conflitto del talamo cioè un gravissimo
conflitto della personalità con alterazione dei parametri chimici, nonché un
grave conflitto di perdita nel relè del testicolo a destra per il testicolo sinistro.
La medicina ufficiale considerò tutti questi focolai dei tumori cerebrali.
Durante la nascita il neonato era in costellazione schizofrenica, come si può
vedere. Sei giorni dopo però tutti i conflitti sono già risolti e tutti i focolai
presentano edema.
Possiamo capire il linguaggio e le paure del neonato solo se ricostruiamo il
parto quanto più precisamente possibile. Infatti solo così siamo in grado di
visualizzare in quale successione siano avvenuti i conflitti. Molte tomogra-
fie cerebrali computerizzate di bambini subito dopo un parto difficilissimo
si presentano in modo simile a questo esempio. Fortunatamente il cervello
è giovane, la calotta cranica molto elastica così che tutti gli edemi possono
essere ben sopportati.
1036
Il linguaggio biologico interanimale del cervello è però chiarissimo: conva-
lescenza dalle paure del parto!
1037
27. CANCRO NELLE PIANTE O PROGRAMMI
SPECIALI, BIOLOGICI E SENSATI NELLÉ PIANTE
1039
Staccò la foglia e la mostrò ai suoi professori di botanica a Vienna. Questi
furono piuttosto perplessi, ma uno di loro si prese la briga di controllare la
letteratura botanica riguardante un'immagine così rara ma contemporanea-
mente così chiara. Dopo alcuni giorni Helga gli chiese quali fossero i risul-
tati delle sue ricerche. Egli pensava che si trattasse di un caso di virus.
Probabilmente c'era un granello di verità, sosteneva il professore. Se si
osserva attentamente la pagina inferiore della foglia di limone si vede una
grande zona marrone in cui era stato trovato questo Focolaio di Hamer in
forma di anelli concentrici verdi. Un anello verde indica la presenza di clo-
rofilla, di metabolismo, in questo caso all'interno di una grande zona a
metabolismo ridotto cioè di colorazione marrone. Si deve trattare dell'inizio
di una fase di soluzione con anelli a bersaglio che devono essere stati atti-
vi fino a poco tempo prima, cioè con i margini ben nitidi.
Con la conflittolisi subentra anche l'attività dei microbi, in questo caso pre-
sumiamo dei virus, che ricostituiscono la foglia. Nel presente caso sembra
proprio essere così. In questi anelli viene di nuovo riattivato il metabolismo.
Il conflitto? I.:alberello era rimasto per una notte esposto alla corrente d'a-
ria di una finestra socchiusa. Dopo che la pianta era stata spostata (CL!) si
era manifestata questa configurazione a bersaglio, visibile grazie agli ane-
lli verdi, cioè prima essi non si vedevano affatto o solo poco, cioè erano privi
di colore, ma ora con la ripresa del metabolismo erano verdi.
1040
formulare un'impostazione, per non parlare di avere una qualche idea delle
correlazioni esistenti.
Dalla ricerca batteriologica sin qui svolta sappiamo che anche nelle piante
ci sono tutti i microbi, i funghi, i batteri e i virus. Dalla Nuova Medicina
Germanica, in particolare dalla quarta legge biologica, sappiamo che i
microbi sono correlati a un dato foglietto embrionale, cioè lavorano in modo
specifico, con ridotte sovrapposizioni.
Se però
- i funghi sono pertinenti al foglietto embrionale interno (endoderma)
- i batteri al foglietto embrionale medio (mesoderma) e
- i virus al foglietto embrionale esterno (ectoderma)
allora dovremmo poter trovare questi tre foglietti embrionali anche nelle
piante. In botanica però non si conoscono foglietti embrionali, benché
anche lì esista una sorta di sviluppo embrionale, per esempio in un nocciò-
lo, in un noce, in un castagno ecc.
1041
La conclusione successiva in base alle leggi naturali della Nuova Medicina
Germanica, se sono proprio tali, sarebbe quella per cui anche le piante
hanno dei conflitti con DHS, dunque dei conflitti biologici con fasi di con-
flitto attivo (fasi CA) e fasi di riparazione (fasi PCL).
La successiva conseguenza logica sarebbe che le piante hanno tutte un'a-
nima con cui reagiscono psichicamente, cerebralmente e organicamente, in
modo analogo a noi. Una differenza rispetto a noi sarebbe il fatto che la
pianta non ha un cervello centrale, di cui evidentemente non ha bisogno.
Infatti tutte le sue cellule sono collegate fra di loro e anche i "minicervelli"
(vale a dire i nuclei cellulari) della pianta che insieme costituiscono il cer-
vello dell'organo. A seconda della dimensione della pianta, un simile cer-
vello dell'organo può avere una capacità immensa, che finora probabilmen-
te non ci eravamo mai sognati, quasi un enorme disco fisso di computer con
una prestazione colossale.
Ma è senz'altro anche possibile che le radici delle piante contengano una
particolare porzione di cervello, una specie di cervello secondario, che
potrebbe corrispondere al nostro cervello del capo. Esso avrebbe un signi-
ficato soprattutto là dove le parti fuori terra della pianta in inverno muoio-
no completamente e restano vive solo le radici. Lì in ogni caso deve quindi
trovarsi il cervello della pianta, in inverno senz'altro.
1042
zione conflittuale parziale. In questa fase PCL gli anelli a bersaglio sulle
foglie si edemizzarono nuovamente, con ripresa del metabolismo e quindi
produzione di clorofilla. I segnali di questo metabolismo "straordinario"
erano i larghi anelli verdi, in qualche caso persino delle intere zone v:erdi.
Gli anelli verdi sono in parte riconoscibili negli anelli concentrici più ester-
ni.
Credo, per quanto ciò possa sembrare molto semplice a posteriori, che con
la "quintessenza", cioè la quinta legge biologica naturale, siamo incappati
sulle tracce dei rapporti del grande ritmo annuale.
Di recente abbiamo fatto una scoperta che credo sia molto importante:
abbiamo potuto osservare che i microbi lavorano esattamente all'interno di
questi anelli concentrici ovvero del Focolaio di Hamer, formando un buco
nella foglia oppure tentando di ricostituirla. Sarebbe quindi evidente che
anche nelle piante e negli alberi i microbi non hanno una "funzione letale",
ma solo il compito di ridurre, ripulire (nelle parti vegetali dirette dal paleo-
encefalo) e di ricostruire (nelle parti vegetali dirette dal neoencefalo).
In realtà dobbiamo fare un passo indietro riguardo alla presunta "nocività
dei microbi": le piante non sono distrutte dai sospetti "parassiti" , bensì essi
compiono un'opera di riduzione e di ricostruzione solo dove occorre farlo.
Sembra che i microbi (e presumibilmente persino i cosiddetti "parassiti")
normalmente lavorino solo nell'ambito di un cosiddetto programma specia-
le, biologico e sensato.
1043
Ciò a sua volta non significa che noi, nella nostra ignoranza, non possiamo
impedire, ad esempio, uccidendo i microbi, che una parte della pianta
venga eliminata, proprio come con la distruzione ignorante e irragionevole
dei micobatteri tubercolotici abbiamo impedito che si potessero ridurre
regolarmente i tumori del tratto gastro-intestinale; originariamente sensati
nell'ambito del programma speciale, questi tumori sono oggi del tutto
superflui. Ciò che noi desideriamo come risultato di coltivazione o benefi-
cio, non è necessariamente buono per la pianta!
Per la prima volta dobbiamo includere l'anima della pianta ormai in tutte le
considerazioni biologiche e anche relative al giardino e alla coltivazione.
Queste piante che sfruttiamo non sono degli oggetti. Proprio come neppu-
re gli animali sono degli oggetti, come la chiesa e la "scienza" li hanno
sinora considerati. Abbiamo bisogno non solo di protettori degli animali e
di oppositori agli esperimenti sugli animali, ma anche di protettori delle
piante e di oppositori agli esperimenti sulle piante. Questa esigenza attual-
mente risulta ancora utopica e del tutto irrealizzabile. Ma solo pensando
ovvero sapendo che gli animali e le piante hanno un'anima, esattamente
come noi uomini diventiamo accaniti oppositori della sperimentazione su
animali e piante, ma appunto per un motivo completamente diverso da
quello degli attuali animalisti che, lodevolmente erano contro gli esperi-
menti sugli animali, ma avevano troppo pochi argomenti. Spesso sostene-
vano che si possono sì uccidere gli animali, senza però farli soffrire troppo.
Gli animali ci danno il latte di cui non hanno bisogno per i loro cuccioli, le
piante come per esempio l'erba, ci possono dare le loro foglie senza dover-
ne morire. Gli alberi possono darci i loro frutti che non servono loro per
riprodursi ecc.
La nostra religione giudaico-cristiana finora non ha tenuto affatto conto
della presenza di un'anima, non solo nell'uomo, ma anche nell'animale e
nella pianta. Il rapporto brutale con la natura, derivato dalle grandi religio-
ni dell'antico testamento, ha causato la massima catastrofe naturale del pia-
neta. Un numero infinito di specie animali e vegetali sono state distrutte,
unicamente perché ci è stato insegnato a trattare gli esseri viventi come
degli oggetti che è lecito sfruttare e tormentare a piacere. Queste concezio-
ni primitive che non hanno alcuna compassione per l'anima degli animali
e delle piante, hanno portato una sofferenza infinita su tutta la terra per
duemila anni e dovrebbero quindi essere superate.
1044
Questa non è l'immagine di una
foglia, bensì di un punto della
pelle umana. Mostra l'inizio della
fase PCL di un focolaio di
neurodermatite.
1045
Con molte riserve potrebbe essere che la foglia durante la fase attiva viene perfo-
rata e cade. Se però la fase CA è durata solo poco tempo, cioè viene rapidamente
seguita da una fase di riparazione, la riduzione si può ancora fermare, precisa-
mente il tessuto può essere ancora ricostruito dai microbi (virus?) . Allora vediamo
i tipici anelli verdi quale segno della ripresa del metabolismo.
Ingrandimento di un particolare
Si noti che l'anello verde si
trova sul lembo fogliare
giallo. La pagina superiore
gialla era evidentemente
dovuta al freddo owero a
una cattiva protezione. Ha
patito il conflitto, in ogni
caso di più rispetto al lato
verde su cui tuttavia si trova
pure un paio di FH più pic-
coli che analogamente sono
elaborati dai microbi.
1046
Accanto si vedono molto bene
gli anelli a bersaglio e la
nuova colorazione ai margini
esterni di questa immagine
quale segno della fase PCL.
Nella grande struttura ad
anello verde a sinistra è pure
riconoscibile all'interno una
struttura ad anello appena
accennata .
Ingrandimento di un particola-
re della medesima foglia. La
struttura a bersaglio è ben rico-
noscibile. Ogni volta all'esterno
la zona del FH è evidentemente
ancora salvabile, cioè il meta-
bolismo può essere riattivato.
1047
Di nuovo un ingrandimento
della sezione precedente: si
riconosce che la foglia si
buca in corrispondenza dei
FH se non subentra subito
una fase PCL e se non viene
di nuovo ripresa l'attività
metabolica.
A sinistra in alto nell'angolo
c'è un chiaro inizio di ripresa
del metabolismo. Vediamo
distintamente che le "mac-
chie verdi" di una zona con
metabolismo attivo consistono di parecchi FH, ma possono anche avere un solo
grande FH!
E' strano che questi anelli a bersaglio sinora non siano stati evidentemente
mai notati nelle piante o in ogni caso non siano mai stati presi in conside-
razione, sebbene si possano vedere così bene. Ai botanici è parso più impor-
tante investigare le foglie a livello microscopico. Così facendo "si sono visti
gli alberi e non la foresta".
1048
a destra non hanno ancora causato alcuna formazione di buchi, ma non sono
nemmeno più in grado di compiere la riattivazione del metabolismo.
Ingrandimento di un particolare
dell'immagine precedente
1049
giorni e notti caldi alla fine di ottobre. Nondimeno questo "fenomeno" potrebbe
costituire la normalità negli ambienti situati molto più a sud.
1050
Foglia d'acero con FH centrale in fas e
PCL (macchia verde) .
Foglia d'acero
Foglia d'edera
Sono presenti tre o quattro FH più
grandi. Un FH è già bucato, il FH a
sinistra è però praticamente già n ello
stadio immediatamente precedente la
forma zion e del buco. Si vedono molto
bene gli anelli concéntrici. Il resto
della foglia non è ancora notevolm en -
te alterato. Alla luce dei casi descritti,
la nostra convinzione passata che
questi buchi foss erocausati dai micro-
bi era in ogni caso errata .
1051
Foglia d'edera con due tipici Focolai
di Hamer in cui possiamo vedere
distintamente gli anelli concentrici.
Entrambi sembrano in ridu zione.
Sotto vediamo un focolaio già buca-
to, dunque già "consumato". Non
sappiamo se simili FH possano
riprendersi ancora oppure se la
fase CA sia già troppo avanzata .
Foglia d'edera
Foglia di faggio
1052
Foglia di sambuco con un FH
che mostra dei magnifici anelli
a bersaglio. Appare evidente
che nel centro il FH non si
poteva più recuperare, ma
all'esterno è stato rivi talizzato
dalla fase PCL.
Foglia di sambuco
In futuro dobbiamo guardare alle nostre amiche, alle piante, in modo del tutto
diverso, considerandole delle creature come noi!
Pur con tutta la crudeltà che esiste in natura, probabilmente né le piante né
gli animali né gli uomini potevano mai essere così accecati come lo siamo
stati noi durante gli ultimi duemila anni. Ci è stato insegnato persino a con-
siderare i nostri compagni animali solo degli oggetti, e ancor di più le pian-
te. Abbiamo raggiunto il massimo della stupidità con la nostra cosiddetta
civilizzazione, il cui culmine può essere soltanto un governo "globale" che
mira al controllo totale del pensiero. In questo paesaggio spirituale lunare
la Nuova Medicina Germanica farà ritrovare il sentiero che conduce alle
nostre capacità intuitive individuali, all'armonia natural-biologica fra tutti
1053
gli esseri viventi che avevamo perso. Non abbiamo però ancora terminato
il nostro gioco biologico-botanico di domanda e risposta.
Premesso che, in linea di principio, le cinque leggi biologiche riguardino in
modo analogo anche le piante, cosa che dobbiamo ancora provare, i nostri
botanici per la prima volta avrebbero una spiegazione del perché esistano
il cancro o le necrosi nelle piante. In tal caso il cancro nelle piante (ovvia-
mente come programma speciale, biologico e sensato della natura) dovreb-
be scatenarsi a partire dal "paleoencefalo''. Tuttavia nelle piante vediamo
solo un "cervello compatto" in cui non riusciamo a distinguere affatto le
relative corrispondenze come nel paleoencefalo e nel neoencefalo.
Questa occhiata nella nostra "officina biologico-botanica" potrà forse far
venire le vertigini ad alcuni dei nostri lettori, ma si deve lavorare così nella
"criminalistica" biologica della Nuova Medicina Germanica se si hanno le
cinque leggi biologiche.
Basta vedere quali affascinanti concordanze incontriamo in tutta la molte-
plicità che madre natura ha escogitato! N ella terza legge biologica, riguar-
dante il sistema ontogenetico dei cancri e delle malattie oncoequivalenti,
vediamo che madre natura nella fase di conflitto attivo (fase CA) può pro-
durre sia moltiplicazione cellulare con la mitosi sia riduzione cellulare, a
seconda di quale porzione cerebrale diriga questi programmi speciali. Il
sistema superiore è il cosiddetto senso biologico che negli organi diretti dal
paleoencefalo si trova appunto nella moltiplicazione cellulare, mentre negli
organi diretti dal neoencefalo va individuato nella medesima fase CA, ma
con riduzione cellulare . Entrambi questi processi biologici, non importa se
contrapposti diametralmente a livello organico, risultano sensati in modo
analogo in base alla quinta legge naturale biologica. Anche se gli organi
diretti dalla sostanza bianca hanno il loro senso biologico al termine della
fase di riparazione (fase PCL) con moltiplicazione cellulare , ciò non costi-
tuisce una contraddizione, bensì una variante che madre natura si conce-
de, ma che è sempre regolata a livello globale dalla quinta legge biologica.
1054
per contro l'animale e l'uomo sono organismi "con due cervelli", quello
centrale della testa e quello dell'organo. La necessità biologica del secondo
cervello (cervello della testa) sarebbe potuta derivare ad esempio dalla
maggiore mobilità richiesta dall'individuo. La grande domanda, di cui si
era già occupato Darwin, è la seguente: in quale momento il mondo degli
animali e quello delle piante si sono separati? E' probabile che le piante
siano esistite per alcuni o molti milioni di anni prima della comparsa degli
animali, sebbene ancora in forma molto primitiva in grado di nutrirsi di
queste piante. D'altra parte, se per un certo periodo avessimo vissuto alla
stregua delle piante, dovremmo trovare in noi delle strutture vegetali, in
modo analogo per esempio ai nostri rudimentali archi branchiali che mostra-
no che, per un determinato tempo, abbiamo "nuotato" insieme con gli ani-
mali dell'acqua.
Finora non abbiamo riscontrato simili strutture comuni, ovvero erano di tipo
molto generale: degli elementi fondamentali comuni cosiddetti organici
costituiti di carbonio, ossigeno e idrogeno, azoto e fosfato ecc., metabolismo,
riproduzione di tipo unisessuale o bisessuale, in breve quei fenomeni che
consideriamo segni di vita.
Ma dove si sono separate le nostre strade?
In sostanza i nostri percorsi devono essersi allontanati già nello stadio uni-
cellulare. Infatti l'individuo monocellulare ha "solo" un cervello dell'orga-
no, come in ogni caso oggi crediamo .
La Nuova Medicina Germanica con le sue leggi naturali può qui forse esse-
re ancora di aiuto. A questo proposito dobbiamo fare di nuovo una piccola
incursione nella storia evolutiva.
1055
siamo far fruttare nella medicina le conoscenze naturalistiche, ma anche per
la prima volta possiamo applicare alla biologia le leggi biologico-mediche.
Una legge naturale resta tale e non importa più se sia biologica o medica
dato che entrambi i campi sono scientifici.
Forse ben presto dovremo tentare di capire l'anima di un albero non solo in
modo sentimentale bensì del tutto reale e anche quella di un fiorellino e di
ciascuna pianta, sebbene sinora sia stata considerata alla stregua di una
"malerba" o di "pianta nociva". Dovremmo iniziare una nuova cronologia e
rielaborare a fondo gli ultimi 2000 anni di abbagli!
Penso in tutta modestia che con le cinque leggi biologiche sia stata fatta
una grande scoperta, perché abbiamo trovato cinque delle costanti (forse ce
ne sono di più) che sono rimaste presenti correntemente nel corso di tutta
l'evoluzione, mentre il mondo vegetale e animale si è differenziato in una
ricca molteplicità.
Pertanto la Nuova Medicina Germanica è la medicina primordiale, un siste-
ma scientifico che abbraccia davvero tutti gli esseri viventi e che contempo-
raneamente è molto logico e coerente, si potrebbe quasi dire che rappresen-
ta la religione naturale valida per tutti gli organismi viventi allo stesso
modo.
Mentre quasi tutti i fondatori di religioni hanno sempre insegnato che il
loro Dio "violerà" le leggi naturali facendo miracoli, il prodigio nella Nuova
Medicina Germanica con le sue cinque leggi biologiche consiste proprio
nel fatto che le leggi naturali non vengono trasgredite. La massima perfe-
zione, come per i Greci antichi della classicità, risiede appunto nella mera-
vigliosa normalità, nell'armonia priva di banalità! Ciò non ha nulla a che
vedere con l'idealizzazione ad esempio della crudeltà della natura, bensì la
nascita e la morte sono comprese in queste leggi naturali in modo del tutto
naturale.
1056
28. IL MIRACOLO DELLA CREAZIONE
1057
a tutti i modi comportamentali (vedi etologia) anche nel caso di un pro-
gramma speciale (presumibilmente nella configurazione di DNA e RNA
(acido desossiribonucleico e acido ribonucleico) come pure in quella degli
aminoacidi delle proteine.
Se tutti gli uomini e gli animali svolgono i loro programmi speciali secon-
do queste cinque leggi biologiche, allora evidentemente questo primo
ovulo fecondato deve contenere in pratica l'enorme hard disk del nostro
computer, del nostro organismo! Del resto ci sono anche molte prove che
persino ogni singola cellula delle nostre cellule organiche differenziate
contiene ancora la massa completa di informazioni di tutti i programmi spe-
ciali (cloni)!
Le cellule originarie non sono sostanzialmente diverse nelle piante e negli
animali: hanno tutte le tipiche proprietà vitali come metabolismo, metabo-
lismo energetico, riproduzione, capacità di sviluppo ed ereditarietà, rea-
zione agli stimoli esterni, capacità di adattamento all'ambiente circostante
e funzionalità. Tutte possiedono proteine e acidi nucleici.
Stando così le cose, l'atto creativo di "madre natura" è consistito nella creazio-
ne di questa prima cellula originaria che deve essere durata per molti milio-
ni di anni. Il miracolo tra l'altro sta presumibilmente nella disposizione del
DNA e nel fatto che noi esseri viventi altamente differenziati, da centinaia
di milioni di anni, siamo ancora regolati dal codice delle cinque leggi bio-
logiche, che sono già attuate e conservate nella cellula primigenia, ovvia-
mente non ancora nel modo diversificato di tutte le colorazioni dei conflitti
biologici, ma in linea di principio sono già presenti allora!
Non è necessario credere a questo miracolo, che è comprovabile, evidente
e non viene negato da nessuna persona intelligente. Questo miracolo è
meravigliosamente chiaro!
Ritengo che il prodigio effettivo della creazione sia il fatto che madre natu-
ra con la cellula primigenia evidentemente aveva già preparato tutto il suo
programma per le successive centinaia di milioni di anni. Resta ancora un
grande segreto: quanti milioni di anni possano essere occorsi per comple-
tare questo atto creativo della cellula originaria. E' probabile però che tutta
l'evoluzione, descritta nei nostri trattati, abbia potuto iniziare solo quando
il programma della cellula primigenia era stato perfezionato. Anche le
variazioni del "programma originario", come intendo chiamare questa crea-
zione, devono essere state previste già allora.
Infatti la separazione delle piante ovvero la biforcazione evolutiva fra
uomo/animale da una parte e piante dall'altra inizia verosimilmente già
nella cellula primigenia, per lo meno nel cosiddetto "stadio di gastrula" in
1058
cui si formano i tre foglietti embrionali. Ciò accade già alla fine della prima
settimana di gravidanza, cioè una settimana prima che la donna sia sicura,
per l'assenza delle mestruazioni, di essere incinta ossia una settimana dopo
il concepimento. In effetti la prima cellula di una pianta e quella di un esse-
re umano o animale non hanno una composizione biochimica diversa.
Già sapevamo che la cellula originaria contiene il codice per lo sviluppo
dell'essere vivente e già solo questo è un miracolo enorme. Ciò significhe-
rebbe che in pratica vi è codificato il progetto architettonico per una casa.
Ma il fatto che in quell'unica cellula siano anche contenute sin da allora le
leggi naturali per i programmi speciali, biologici e sensati è quasi da non
credere. Tuttavia è un miracolo della creazione che questi programmi spe-
ciali, che certo devono essere stati concepiti per l'organismo unicellulare,
siano validi ancora oggi per ogni organismo vivente così complesso come
l'uomo e l'intelligente delfino. Pure le variazioni dei programmi speciali
almeno in linea di principio sono già incluse nella programmazione, dove
per variazione intendo per esempio la diversità della moltiplicazione cellu-
lare e della riduzione cellulare nella fase di conflitto attivo a seconda
dell'appartenenza a un determinato foglietto embrionale.
1059
padre dell'universo Odino, la dea madre Frigga e altri non disturbano per
nulla uno scienziato nella sua ammirazione e nel suo rispetto di fronte al
creato, infatti questi spettacoli non esigono alcun dogma. Si comprendono,
ovvero noi li capiamo come principio divino di questa meravigliosa creazio-
ne.
A uno studioso di scienze naturali, ad esempio, non importa di immagina-
re il principio divino primigenio come femminile, tanto più che in natura il
principio femminile è sicuramente più antico di quello maschile. In breve:
nella concezione greca o germanica di Dio o delle divinità e anche in molte
religioni primitive si potrebbe parlare di una concezione divina naturale.
Al contrario le grandi religioni nate sulla base dell'Antico Testamento sono
in grandissima misura innaturali. Mentre la concezione indogermanica
delle divinità era ancora del tutto naturale, non conoscendo ancora nessu-
na frattura fra l'ampliamento conoscitivo della natura e la fede in Dio, con
la religione zoroastriana dell'antica Persia che distingue fra "bene" e
"male", si arrivò alla totale spaccatura nella rappresentazione indogerma-
nica della divinità di cui soffrono ancor oggi le nostre religioni e scienze
spirituali e anche la medicina. A causa di questa concezione derivata
dall'Antico Testamento, che gli Ebrei hanno ripreso dalla religione zoroastria-
na persiana, la medicina per esempio non ha più potuto continuare a svilup-
parsi perché i nostri ricercatori hanno fatto l'erronea distinzione solo fra
"benigno" e "maligno", cosa che in natura semplicemente non esiste.
Questa malignità o benignità che cosa avrebbe a che fare con il miracolo
della creazione per il quale nella cellula primigenia è contenuto non solo
l'intero programma evolutivo bensì perfino le cinque leggi naturali della
Nuova Medicina? La Nuova Medicina ci libererà anche da questi erronei
percorsi e ci riporterà alla religione naturale, alla comprensione naturale di
Dio o diciamo anche alla comprensione naturale di madre natura!
1060
29. DAL LABORATORIO ARTIGIANALE DELLA
NUOVA MEDICINA GERMANICA
In questo capitolo desidero dare uno sguardo nel mio "laboratorio", cioè
esaminare degli importanti problemi e casi medici ancora irrisolti che mi
vengono sottoposti. A questo proposito ho scelto quanto segue: il caso
riguarda la figlioletta di una dottoressa in medicina che mi ha dato il suo
amichevole consenso a pubblicare il caso con relative immagini.
In occasione di un seminario tenutosi a fine settembre 1998 questa collega
venne da me con suo marito, che è fabbricante d'organi, e sua figlia di quat-
tro anni e mezzo per chiedermi se sapessi qualcosa della "sindrome di
Down" ovvero del "mongolismo" nel contesto della Nuova Medicina
Germanica e se fossi in grado di offrirle un aiuto. Le risposi di non sapere
ancora nulla di preciso per questo caso particolare, che però in passato
avevo lavorato a lungo in neurologia infantile e psichiatria infantile e quin-
di ero al corrente della problematica fondamentale. Nell'ambito della
Nuova Medicina avevo visto moltissimi bambini handicappati che, qualora
si scopriva il problema cioè la giusta chiave di lettura, avevano potuto tor-
nare del tutto sani. Le proposi di studiare insieme il caso di sua figlia. Così
facemmo e stiamo ancora facendo. In questo caso il problema divenne
oggetto di studio del nostro "laboratorio".
l'.essere umano in ogni cellula ha 23 paia di cromosomi (2x 23), tranne che
nelle cellule germinali nell'ovario e nello sperma dove è presente solo un
corredo cromosomico semplice di 23. Nell'uomo un paio di cromosomi è
diverso per la presenza di un cromosoma X e uno Y. Nella donna invece ci
sono due cromosomi X appaiati.
La "sindrome di Down", così scrivono i trattati medici, ha la particolarità
per cui nel cromosoma umano n. 21 si riscontrano non due, bensì anche un
terzo cromosoma o in ogni caso dei suoi frammenti.
La sindrome (il che significa che più sintomi si presentano contemporane-
amente) è nota nella letteratura specifica solo per gli appartenenti alla
razza bianca. Secondo i testi medici sinora non è possibile fare una terapia
delle cause!
I sintomi sono: ritardo dello sviluppo con ritardo mentale, faccia mongoloi-
de, asse delle palpebre mongoloide, brachicefalia, dita troppo tese, in par-
1061
ticolare del mignolo, le cosiddette pliche epicantali 243, bocca aperta, linea
del cuore più marcata nel palmo, infradito (grande distanza fra l'alluce e il
secondo dito del piede). dorso del naso corto e appiattito, displasia del
padiglione auricolare, lingua grossa, tono muscolare ridotto, dita corte e
strabismo.
(243) Pliche epicantali = pieghe falciformi della pelle sul margine interno della palpebra
superiore.
(244) Trisomia = mutazione del genoma per la quale i cromosomi sono presenti tre volte.
1062
nei locali scuri della fattoria . Ovviamente non pensò che ciò potesse dan-
neggiare la bimba nel suo grembo, infatti per lei la motosega, dopo i mar-
telli pneumatici assordanti nel precedente posto di lavoro, era un vero
sollievo. Come detto, continuarono a segare per mesi anche dopo la nasci-
ta della bimba. Per esempio, si dovevano tagliare a pezzi gli alberi per tras-
formarli in legna da ardere; inoltre nell'officina di costruzione degli orga-
ni del padre si segava di continuo.
Quando Anna nacque in casa al giusto termine, aveva l'aspetto di "un cine-
sino". Per la madre medico la diagnosi era senza dubbio "mongolismo/sin-
drome di Down". Ma il padre disse a consolazione della sua compagna
depressa: "Non è ancora detta l'ultima parola, vediamo se la Nuova
Medicina non abbia qualcosa da dire che possa essere d'aiuto!"
Da allora i genitori hanno cercato un'occasione per appurare se la Nuova
Medicina potesse aiutarli, sebbene nei libri di Nuova Medicina non ci fosse
nulla da leggere riguardo alla sindrome di Down. Il padre la conosceva già
da anni. La madre se ne occupò solo in seguito, ma constatò contempora-
neamente che in sua figlia c'era un "decorso tipico" e che erano presenti
tutti i sintomi come palpebra abbassata, bocca aperta, lingua grossa, ritar-
do dello sviluppo, clinodattilia24s.
A un anno d'età Anna non riusciva ancora a camminare carponi o a stare
seduta. Non era stato necessario fare un trattamento medico intensivo per-
ché Anna poteva essere accudita da sua madre.
Fra l'ottavo e il diciottesimo mese, di notte, Anna aveva spesso gli incubi e
spesso bagnava anche il letto. A posteriori la madre ritiene che potrebbe
essersi trattato di attacchi epilettici. Anna riuscì a camminare solo a due
anni e tre mesi, anche se in modo molto maldestro e atassico246, La madre
dice: "Sembra peggio di quel che è." Anche ora la bambina cammina sem-
pre molto goffamente e atassicamente perché persistono delle notevoli
paralisi parziali della muscolatura delle gambe.
l'.occasione di consultare la Nuova Medicina si offerse nel settembre '98 a
un seminario. In questa diagnosi così chiara, data l'anamnesi, della sindro-
me della sega circolare stranamente alla madre dapprima non vennero in
mente i martelli pneumatici sentendo questa affermazione, e per errore non
si disponeva neppure della TAC cerebrale. Ciò nonostante credemmo di
avere trovato insieme la chiave esattamente adatta a questo caso.
Da allora i genitori fecero meticolosamente attenzione che cessassero tutti
i rumori più forti, in particolare quelli delle macchine. Un giorno la madre
1063
telefonò molto eccitata perché le era tornata in mente la storia dei martelli
pneumatici.
Avevamo effettivamente trovato la chiave: da 12 settimane Anna, con gran-
de gioia dei suoi genitori, ha una veloce ripresa dello sviluppo verso la nor-
malità che nessuno prima aveva ritenuto possibile. Vicini, amici e terapeuti
dicono ai genitori di non riconoscere più la bambina. Mentre prima riusciva a
mettere insieme solo una o due parole, ora dice una frase di tre o quattro paro-
le e capisce tutto molto meglio. Persino non vedendo Anna anche solo per
un paio di giorni si era colpiti dal rapido progresso di recupero nella matu-
razione, racconta la. madre.
Fin qui si potrebbe formulare il "rapporto di laboratorio" come segue: chia-
ramente la bambina doveva avere patito almeno un "conflitto della sega cir-
colare" già nel grembo materno. In seguito alla madre venne anche in
mente il "conflitto dell'udito del martello pneumatico" che era durato per
sei o sette mesi. La madre riferisce anche che con rumori forti, persino
quando il gatto miagola, Anna si tura le orecchie ed evidentemente prova
males~ere o persino dolore. Spesso grida addirittura. Sino ad ora però non
si era capito a che cosa andasse attribuito.
Nella Nuova Medicina sappiamo che un individuo sente delle voci se ha
un conflitto dell'udito corticale rispettivamente a destra e a sinistra nel cer-
vello. Ciò si manifesta se il contenuto conflittuale era ogni volta qualcosa di
proferito, per esempio una frase detta che non si voleva sentire ovvero che
non permette di credere alle proprie orecchie sentendola. Le "voci" di soli-
to dicono tra loro qualcosa che ha sempre a che fare con queste frasi.
Ma se si tratta di rumori come quello della motosega, gli interessati sono
enormemente sensibili al rumore e patiscono dei "dolori dell'udito" decisa-
mente infernali non solo ad ogni rumore più forte, ma spesso anche a quello
normale con le frequenze relative. Il rumore fa davvero male così che spes-
so i pazienti gridano per i dolori. Deve essere stato così per Anna.
Alla fine del seminario eravamo arrivati a questo punto. Certamente fu un
bene eliminare questa costellazione del conflitto dell'udito, in cui almeno
uno doveva essere stato un cosiddetto conflitto della sega circolare. Fu
molto gravoso per i genitori, perché il padre di Anna in quanto fabbricante
di organi per motivi professionali sega di continuo nel suo laboratorio.
Sembrava anche che la costellazione non avesse potuto durare in modo
continuativo, infatti Anna non era allo stadio di sviluppo di un neonato
anche se era in grado di parlare e capire solo pochissimo . Se la sindrome di
Down dipendeva da conflitti biologici, dovevano allora esserci stati dei tem-
poranei, ad ogni modo solo dei brevi periodi di soluzione conflittuale che
1064
avevano permesso un ritardo dello sviluppo facendola restare allo stadio di
un bambino di un anno o un anno e mezzo.
Che cosa potevamo aspettarci ancora dalla TAC cerebrale? Alla fine anche
la clinodattilia e la paralisi parziale delle gambe sarebbe stata la conse-
guenza di conflitti biologici? I genitori un giorno prima del seminario ave-
vano già fatto eseguire una TAC cerebrale, che però non era ancora pronta.
Quindi me la spedirono alla fine di novembre insieme con la buona notizia
che Anna si sviluppava "molto piacevolmente, soprattutto nell'esprimersi".
Al telefono la madre disse che per strada alcune persone le rivolgevano la
parola per chiederle quale fosse il motivo dello straordinario cambiamento
positivo di Anna.
1065
TAC cerebrale del 25.9.98: in quest'imma-
gine vediamo nella fossa cranica media-
na destra (freccia dorsalmente in basso e
frontalmente in alto) due conflitti dell'udi-
to attivi, accanto un altro non più dichia-
ratamente attivo nel relè del trigemino
per il lato sinistro della faccia. Di certo
possiamo attribuire uno dei due conflitti
dell'udito alla sega circolare, però non
sappiamo quale. I:altro FH potrebbe
dipendere con una certa fondatezza dal
padre, come pure il conflitto della faccia
per il suo lato sinistro (in quanto mancina
= lato del partner!), infatti la bambina,
che è molto attaccata a suo padre, chiede
cento volte al giorno di suo padre, come riferisce la madre, quando lui sta lonta-
no qualche settimana per riparare un organo. I due FH si presentano insieme
probabilmente non per caso, di fatto sovrapponendosi in parte, perché per la
bimba nel grembo materno il segare aveva sempre a che fare con la voce del
padre: uno era un rumore che lei sentiva volentieri, ma che spesso non poteva
sentire a lungo (separazione dal padre = partner), l'altro invece le era molto
sgradito, cioè il rumore della motosega. Cari lettori, in seguito vedrete che il
penoso "starsene rintanati" dei conflitti, focolai nel cervello e reperti organici
non sono affatto un mio capriccio, infatti un vecchio detto medico recita: "prima
della terapia gli dei hanno stabilito la diagnosi", derivato dal greco "prima della
gioia gli dei hanno previsto il lavoro".
1066
telli pneumatici che aveva a che vedere solo con la madre e aveva colpito anche
lei fino al midollo.
Probabilmente possiamo far risalire i conflitti owero i FH nel tronco cerebrale
ancora alla fase intrauterina: vediamo un focolaio nel relè dell'acustico a destra
che si può anche chiamare neurinoma acustico, corrispondente al conflitto di
non ricevere un'informazione attesa. A livello organico ciò corrisponde alla
mucosa dell'orecchio medio destro. Potrebbe essere l'attesa della voce del padre
(seconda freccia dall'alto a destra) mentre dobbiamo senza dubbio attribuire il
neurinoma acustico a sinistra (seconda freccia dall'alto a sinistra), corrispon-
dente alla mucosa dell'orecchio medio sinistro, allo stridio della sega circolare di
cui la bambina ancora nel grembo materno e anche in seguito voleva sempre
"liberarsi". 11 neurinoma acustico destro (= FH per la mucosa dell'orecchio
medio a destra) è ora visibilmente in soluzione owero di nuovo in soluzione, il
neurinoma acustico sinistro è nuovamente attivo.
La freccia in alto a destra indica il FH per i tubuli collettori del rene destro.
Questo focolaio corrisponde a un conflitto del profugo con il sentimento di esse-
re soli e abbandonati con adenocarcinoma dei tubuli collettori. 11 FH nel tronco
cerebrale ventrale (terza freccia dall'alto a destra) indica un conflitto di paura
della morte che si trova in soluzione. Poiché la bambina di notte spesso ha sudato,
in una TAC toracica molto precisa si potrebbero eventualmente trovare delle
caverne piccole quali residui di una tubercolosi polmonare conclusa o con reci-
dive croniche. Nella fase PCL a questo focolaio, che comprime un po' da destra
il quarto ventricolo, potrebbe sovrapporsi un vecchio FH, di certo già ampiamen-
te cicatrizzato per la pleura sinistra e il peritoneo (quarta freccia dall'alto a destra)
e un FH a strisce scure per il pericardio sinistro che è di nuovo in soluzione e pure
comprime il quarto ventricolo dorsalmente. Infine troviamo ancora un grande
FH debolmente attivo per il peritoneo destro e la pleura destra.
1067
2. Quali conflitti dobbiamo considerare consequenziali il cui contenuto bio-
logico conosciamo, ma che non sono però reali?
3. Questi conflitti biologici come potrebbero spiegare i sintomi della sindro-
me di Down, in particolare anche la sintomatica cromosomica?
1068
retto corrispondente a un conflitto di identità che una ragazza mancina può pati-
re su questo lato cerebrale solo come secondo conflitto che appunto causa la
costellazione. Rivediamo lo stesso focolaio, che si allarga ancora di più in alto,
due immagini dopo. Verso il basso questo focolaio arriva giù fino alla fossa cra-
niale mediana (conflitto dell'udito). Da ciò normalmente si deduce che il conflit-
to di identità non sia solo contestuale al conflitto dell'udito bensì sia insorto pale-
semente insieme con quello. La bambina, probabilmente già quando era nel
grembo materno, ha perso il sentimento della propria identità a causa del rumo-
re insopportabile dei martelli pneumatici. Quindi era per metà o per intero o in
costellazione biomaniacale o in quella biodepressiva, con possibile alternanza.
1069
conflitto di identità che è molto chiaramente ancora attivo. Sembra estendersi
quasi fino al centro corticale sensoriale cranialmente, cosa che caricherebbe
tutta la circonvoluzione corticale con il contenuto conflittuale della separazione
madre/bambino. Nel nostro linguaggio biologico del cervello se ne darebbe la
lettura seguente: sentendo il rumore insopportabile, che penetrava nelle ossa,
dei martelli pneumatici ha avuto paura di essere separata dalla madre e ha pati-
to un conflitto di identità che è attivo ancor oggi. A livello organico a questo con-
flitto corrisponderebbero in linea generale delle ulcere dei dotti lattiferi nella
mammella destra della bambina.
1070
nell'ambito della normale incidenza di diversi conflitti e costellazioni con-
flittuali, di fatto anche la cosiddetta "sindrome di Down" non afferma nien-
te di diverso.
Quindi sarebbe solo una questione accademica quella qui presentata, una
disputa su nomenclature e definizioni? No, questa nuova visione avrebbe
certo delle conseguenze enormi! Infatti sappiamo come dobbiamo trattare i
conflitti biologici.
Io non sono né un presuntuoso né un sognatore della medicina. Nei miei
quarant'anni di attività medica ho visto centinaia di questi poveri bambini
con sindrome di Down e trisomia di tutti i tipi per poter ritenere che ora sia
facile curare un bambino mongoloide in modo che torni ad essere pratica-
mente normale. A questo scopo c'è bisogno anche della famiglia , in parti-
colare della madre. Ovviamente non sappiamo ancora che cosa sia reversi-
bile e che cosa non lo è più. Ora però sappiamo almeno dove dobbiamo
intervenire anche se comporta sempre un lavoro molto duro per riportare
una persona simile, insieme con la famiglia e i terapeuti coinvolti, nella
giusta direzione.
Da una parte in molti conflitti ciò non sembra affatto possibile, dall'altra c'è
la speranza molto fondata che ora esista un vero aiuto causale, delle forze
insospettate disponibili nei parenti che prima non si sarebbero ritenute pos-
sibili, fintanto che la prognosi di "incurabile" era così annientante. Una
volta che i parenti sono ben informati, possibilmente sono ben consigliati
da un "maestro" della Nuova Medicina Germanica, allora probabilmente
sarà difficile fermare la loro iniziativa positiva. E' poi compito dei terapeu-
ti indirizzare tutte queste iniziative che vogliono essere buone sui giusti
binari. In ogni caso la disperazione viene per la prima volta cancellata!
1071
Focolai di Hamer nel cervello. Infatti i nuclei cellulari costituiscono il cer-
vello dell'organo!
Ora sappiamo da tempo che per esempio le cellule cancerose adenoidee
delle ghiandole mammarie, che sono destinate all'utilizzo di una volta sola,
geneticamente sono diverse rispetto alle cosiddette cellule autoctone delle
ghiandole mammarie che sussistono dopo la TBC della fase PCL mentre le
cellule cancerose sono caseificate ed eliminate. Questa è chiaramente la
caratteristica in base alla quale i nostri aiutanti, i microbi, in questo caso i
micobatteri, riconoscono quali cellule devono ridurre e quali non devono
assolutamente distruggere.
I cromosomi dunque sono modificati. Precisamente sono alterati in qualsia-
si cancro. Sarebbe però possibile (ipotesi di lavoro!) che siano modificati
sotto due aspetti. Abbiamo appena parlato di un aspetto. I..'.altro sarebbe
quello per cui tutti i nuclei delle cellule dell'organismo che sono tutti colle-
gati fra loro, "sappiano", a seconda della modificazione cromosomica, che
cosa succede nel resto dell'organismo. Questa supposizione non è affatto
fuorviante se oggi di fatto si ritiene che i cromosomi non siano solo un "pac-
chetto ereditario " rigido, bensì partecipino anche costantemente al metabo-
lismo dell'organismo e quindi in certa misura si modifichino essi stessi di
continuo.
Con questa idea fondata basterebbe solo un piccolo passo per arrivare alla
sindrome di Down nella quale non si è verificato nient'altro che un'altera-
zione cromosomica (nel ventune.simo cromosoma). La prova decisiva sareb-
be verificare se la trisomia (o la trisomia frammentaria) scompare di nuovo
qualora si risolvano i conflitti biologici. Ho buone speranze di credere che
sia così. Nella medicina convenzionale si parlerebbe ancora una volta di
precedenti diagnosi errate. I bambini tornerebbero facilmente ad essere
sani, probabilmente anche a livello cromosomico.
Sinora i genetisti erano partiti dal fatto che il "guasto" dovesse essere acca-
duto alla primissima divisione cellulare perché la madre era troppo vecchia.
Ovviamente in teoria anche l'ovulo aploide 241 (o lo spermio) potrebbe già
aver avuto un conflitto, per esempio a causa dei rumori dei martelli pneu-
matici prima o durante la produzione o l'unione dell'ovulo con lo sperma-
tozoo. Questa era una supposizione puramente ipotetica, ma non ci sono
dei motivi cogenti.
In verità avrebbe potuto essere così teoricamente anche nel nostro caso, ma
evidentemente non lo è stato, come dimostra il decorso. Resta di fatto che
1072
le madri statisticamente sono "troppo vecchie". Però ciò potrebbe anche
significare che una giovane madre avrebbe subito eliminato con un aborto
spontaneo un bambino con parecchi conflitti, mentre una madre "troppo
vecchia", probabilmente secondo la statistica, più spesso "non lo fa".
1073
certa misura sicura era il fatto che il secondo conflitto dell'udito aveva pale-
semente a che fare con il padre. Anna chiede cento volte al giorno:
"Quando arriva papà?" Purtroppo, a causa di diversi impedimenti, ho potu-
to ricevere la TAC cerebrale solo a metà novembre e solo allora abbiamo
potuto decidere la seconda fase terapeutica, di nuovo basandoci solo sul
buon senso. Dopo che la famiglia aveva compiuto il primo passo consiglia-
to di eliminare i rumori della sega circolare, ero sicuro che anche il secon-
do conflitto si sarebbe risolto: concordammo che sempre a turno la madre
andasse con Anna durante il fine settimana a trovare il padre, quando questi
si trovava fuori per lavoro, e che lui a sua volta tornasse a casa per il week-
end. Così per Anna il conflitto sarebbe "mitigato", cioè si potrebbero ridurre le
recidive. Ovviamente costa un po' di denaro, ma non per questo si deve
rinunciare.
Così lentamente si procede. Un problema che si pose, dapprima in modo
puramente accademico-teorico, fu la questione se le cisti dell'ovaio proba-
bilmente già presenti non avrebbero prodotto troppo estrogeno così da
poter causare una maturazione sessuale precoce, e inoltre se a quell'età le
ovaie fossero in assoluto già capaci di produrre più estrogeno. Quindi sotto
il controllo del "dottor mamma" misureremo il decorso del tasso di estroge-
no nel sangue e interverremo subito se la cosa minaccia di sfuggire al con-
trollo. La madre tra l'altro riferisce che Anna ha un odore vaginale come
una donna anziana ... E' magnifico quando si può lavorare, come in questo
caso, in ugual misura con il buon senso e armati di conoscenze mediche. In
questo caso quindi probabilmente si farebbe al più presto un'asportazione
chirurgica della cisti ovarica se gli estrogeni aumentassero eccessivamen-
te. In casi simili nessuno deve aver timore di sfruttare le più recenti conoscen-
ze biologiche dell'endocrinologia. Usiamo volentieri e con riconoscenza
tutto ciò che nella medicina tradizionale può risultare utile ai nostri pazien-
ti.
Il caso non è però ancora concluso, essendo appunto ancora oggetto di stu-
dio "in laboratorio", ma tutto lascia pensare che possa procedere bene. Esso
dovrebbe dare anche ad altri genitori di simili "bambini handicappati" il
giusto coraggio di tentare per il proprio figlio ciò che sinora sembrava pro-
prio impossibile.
A mio parere un bambino così recuperato in seguito potrà anche avere dei
figli del tutto normali. Nel frattempo nel nostro "laboratorio artigianale" si
lavora intensamente per presentare ai ricercatori genetici la prova della
rinormalizzazione ottenuta nei primi dieci casi di sindrome di Down,
nell'attesa speranzosa che allora anche i cromosomi tornino alla normalità.
1074
Faccio molta fatica ad immaginare di essere medico senza essere contem-
poraneamente anche ricercatore!
La ricerca scientifica necessita di esperimenti. In questo caso la bambina è
stata molto aiutata senza peraltro fungere da cavia!
1075
30. LE TRE REGOLE GENETICHE FONDAMENTALI
DELLA NUOVA MEDICINA GERMANICA
La Nuova Medicina Germanica si basa in gran parte sui fatti legati allo svi-
luppo evolutivo, sia della filogenesi sia dell'ontogenesi o embriologia.
Si deve qui tentare di mostrare che madre natura fin dalla primissima pre-
senza di esseri viventi sulla terra ha fatto esperimenti con i medesimi ele-
menti di base che riscontriamo nei nostri programmi speciali, biologici e
sensati. Soprattutto ritroviamo gli "elementi biologici fondamentali" della
simpaticotonia e della vagotonia nelle tipologie per il paleoencefalo e per il
neoencefalo come pure gli attacchi epilettici, ovviamente sempre con
corrispondente proliferazione cellulare o riduzione cellulare. Di certo dob-
biamo in qualche modo riscontrare gli elementi biologici fondamentali in
tutta la storia evolutiva dato che le cinque leggi biologiche sono valide tanto
per ogni organismo unicellulare quanto per l'uomo, l'animale e la pianta.
Come detto, qui non si devono affatto stabilire dei dogmi, ma si daranno
degli stimoli intellettuali per approfondire la comprensione di questi argo-
menti.
1077
l'ontogenesi (=sviluppo embrionale) è una ricapitolazione della filogenesi
(=sviluppo della stirpe).
simpaticotonia - vagotonia
1078
Nei Cefalofori essi corrispondono anche allo schema di sviluppo cerebrale
paleoencefalo - neoencefalo.
La gravidanza consiste di
Prima fase
(fino alla fine del terzo mese di gravidanza, esattamente a metà dell'un-
dicesima settimana dopo il concepimento): nella madre e nel bambino
proliferazione cellulare del tipo del paleoencefalo.
Seconda fase
(fino alla fine della gravidanza, cioè alla fine del decimo mese
(lunare)) : vagotonia nella madre e nel bambino, pure con proliferazio-
ne cellulare del tipo del neoencefalo.
Parte post-epilettoide della seconda fase, di tipo del neoencefalo. Qui però
contemporaneamente prima parte della fase PCL di tipo del neoencefalo
(secrezione lochiale) ed essudazione = produzione di latte dalle ghiando-
le mammarie, allattamento del bambino.
E' importante sapere che qui non hanno importanza né i tempi assoluti
della durata della gravidanza o della cavatura né i tempi relativi, che cam-
1079
biano da un animale all'altro, di volta in volta adattandosi al relativo
ambiente e alle esigenze specifiche, bensì che qui si tratta solo degli ele-
menti fondamentali che madre natura utilizza ovvero accosta in una specie
di programma speciale, biologico e sensato. Inoltre è molto importante che
l'organismo materno e quello infantile siano sincronizzati in senso biologi-
co.
1080
30.1 Gli "elementi costitutivi della natura" al concepimento
e durante lo sviluppo dell'organismo infantile
1081
Il secondo enorme passaggio biologico, che a sua volta potrebbe essere
durato molti milioni di anni, deve essere stato quello per cui la cellula
già con cromosomi doppi, subito prima della divisione per diventare
aploide abbia "dimenticato" di dividersi e sia rimasta con un corredo
cromosomico doppio. Queste "cellule doppie" devono certo essere state
più funzionali delle cellule aploidi da cui derivano. In questo modo si è
formata la prima cellula diploide fondamentale.
4. Dalla prima divisione cellulare: sviluppo del tronco cerebrale e del cer-
velletto, cioè sviluppo del paleoencefalo e precisamente fino alla fine del
terzo mese di gravidanza ovvero fino a metà dell'undicesima settimana
1082
di gravidanza (a metà della tredicesima settimana calcolando dall'ulti-
ma mestruazione). Fino a quel momento il tipo di divisione cellulare di
questa fase è prevalentemente simpaticotonica.
1083
Fillogenesi Ontogenesi Gravidanza,
(sviluppo dei organismo materno
foglietti embrionali)
2. Periodo dalla
cellula aploide alla - -
cellula fondam
entale diploide.
1084
5. Proliferazione cellu- Da metà dell'undice- Dall'undicesima
lare di tipo PCL sima settimana di settimana di gravi-
vagotonico della gravidanza fino alla danza vagotonia di
sostanza bianca. quarta. Fino al setti- tipo della sostanza
mo mese prevalente bianca. La donna
proliferazione cellu- incinta ha caldo.
lare di tipo della so -
stanza bianca.
1085
30.2 La legge biogenetica fondamentale di Ernst Haeckel
Come già detto, non c'è quasi più nulla da discutere riguardo a questa
legge sebbene essa sia valida solo a partire dalla prima cellula diploide,
dunque al massimo per l'ultimo 2 % della storia evolutiva. Dalla legge bio-
genetica fondamentale di E. Haeckel, che quindi ora si chiamerà sempre
prima legge biogenetica fondamentale, possiamo dedurre i singoli passag-
gi evolutivi non solo della nostra specie, ma anche di tutte le specie anima-
li e vegetali, in qualche caso più facilmente in altri con maggiori difficoltà,
ma il principio resta chiaro. Lo si vede particolarmente bene nei delfini, ad
esempio, che in un tempo molto antico. si sono spostati con noi dall'acqua
alla terra, sono diventati come noi dei mammiferi che respirano l'aria. In
seguito sono ritornati nell'acqua dove però continuano ad avere la necessi-
tà di assumere aria di tanto in tanto, come noi quando ci immergiamo.
Quanto più attentamente e precisamente osserviamo la storia evolutiva,
tanto meglio possiamo seguirne i vari stadi, anche le evoluzioni che sono
"regredite" , come per esempio nel caso del periostio, l'epitelio pavimento-
so avvolgente, che nel frattempo è stato riassorbito, perché non ha più alcun
senso biologico. Sono però rimasti i nervi in esso contenuti che sono indispen-
sabili nel caso della frattura ossea.
1086
30.4 La seconda legge biogenetica fondamentale della
Nuova Medicina Germanica
Paleoencefalo Neoencefalo
1087
ne del programma SBS che i modelli arcaici dei programmi del paleoence-
falo non potevano ancora dare. Questo programma della sostanza bianca
rappresenta però anche una specie di lusso che i modelli del paleoencefa-
lo evidentemente non erano ancora in grado di permettersi.
Nel modello corteccia-neoencefalo (modello della corteccia cerebrale) cam-
bia tutto di nuovo: restano la simpaticotonia per la fase di conflitto attivo e
la vagotonia per la fase PCL secondo il programma del modello del paleo-
encefalo. La riduzione cellulare nella fase CA e la proliferaziorie cellulare
nella fase PCL derivano dal modello della sostanza bianca.
Per contro il senso biologico viene di nuovo spostato nella fase CA, la fase di
conflitto attivo, quindi come da programma del modello del paleoencefalo.
Non sappiamo se si tratti di una genialità sovrana o di una geniale sovra-
nità che madre natura presenta a noi piccoli apprendisti stregoni.
Questa nuova struttura dei programmi speciali, biologici e sensati (SBS) deri-
vante dagli antichi elementi della filogenesi e della fillogenesi costituisce il
nucleo della seconda legge biogenetica fondamentale della Nuova
Medicina Germanica.
I medici moderni, fra i quali includo anche me stesso, hanno fatto ricerche
e trovato "terapie" per ogni possibile cosa, ma in sostanza sempre "veden-
do gli alberi senza vedere la foresta" brancolando così nella nebbia.
Come sarebbe potuto altrimenti accaderci ciò che successive generazioni di
medici non ci perdoneranno ovvero il fatto di essere stati così infinitamen-
te ciechi di fronte ad uno dei processi più importanti quali la gravtdanza di
una futura madre!
Sapevamo certo per via prammatica che alla fine dl terzo mese "tutto si
modifica", ma né il ginecologo né l'embriologo o lo studioso del cervello
avevano notato che cosa accadeva effettivamente.
Era molto semplice: i primi tre mesi di gravidanza si svolgono secondo il
modello arcaico diretto dal paleoencefalo con simpaticotonia e proliferazio-
ne cellulare nel bambino e nella madre!
Il resto della gravidanza avviene secondo il modello diretto dal neoencefa-
lo con vagotonia e proliferazione cellulare nel bambino! Era così semplice !
Madre natura ha semplicemente messo in successione questi due "modelli
di proliferazione cellulare" e noi apprendisti stregoni non ci eravamo mai
accorti di nulla!
1088
Ritengo che ci sia stato un motivo particolare che ci ha reso ciechi impeden-
doci di arrivare al fondo vero della questione. Per poter rendere la cosa
comprensibile devo fare una precisazione: ovaia e testicolo sono organi
paragonabili fra loro, simili ma non del tutto! In un mammifero femmina
tutti gli ovuli che in seguito raggiungeranno la maturità sessuale sono già
presenti e precisamente con corredo cromosomico aploide, dunque dimez-
zato!
Nel testicolo per contro ci sono le cellule degli spermatogoni che produco-
no di continuo spermatozoi aploidi. Questi spermatogoni hanno corredo
cromosomico doppio, come gli oogoni24B o ovogoni nella donna, o meglio
nell'embrione femminile, che originariamente hanno prodotto gli ovuli.
Infatti alla nascita, così ci dicono gli embriologi, tutti gli ovuli sono già pre-
senti e disponibili fino al termine della maturità sessuale.
Tuttavia sembra che rimangano pur sempre ancora alcuni oogoni ovvero
cellule originarie degli ovuli da cui in seguito possono generarsi, proprio
come nel testicolo, i teratomi nel programma SBS del conflitto di perdita.
Questi teratomi si formano secondo il "modello del paleoencefalo" con divi-
sione cellulare simpaticotonica delle cellule diploidi ovvero di cellule con
corredo cromosomico diploide. Il loro Focolaio di Hamer si trova nel meso-
encefalo che appartiene al tronco cerebrale. Per quanto ne so non si conosco-
no tumori da ovuli aploidi o da spermatozoi aploidi.
Ora arriviamo alla difficoltà maggiore per il nostro consueto modo di capi-
re: esistono ancora molti organismi unicellulari, i cosiddetti animali o pian-
te primitivi, in particolare i funghi, che si moltiplicano secondo il "modello
(248) Oogoni = cellule primordiali da cui si sviluppano gli ovuli originari.
(249) partenogen esi = riprodu zione asessuata con sviluppo di ovuli non fecondati.
1089
del paleoencefalo" . Semplicemente si dividono e da entrambe le metà
cellulari o spore si formano nuovi esseri viventi della medesima specie che
in pratica non muoiono mai. Sostanzialmente il principio secondo il quale
i gemelli monozigotici si formano ancora nel "periodo antico" dell'evoluzio-
ne subito prima del "periodo moderno". I gemelli omozigotici rappresenta-
no il primo progresso biologico a noi noto nella storia evolutiva, infatti un
gemello è sempre destrimane e l'altro sempre mancino, quindi anche la pri-
missima cellula rispettivamente: esiste una "cellula figlia originaria destri-
mane" e una "cellula figlia originaria mancina".
Allora madre natura ha escogitato qualcosa di nuovo: la bisessualità. Da
quel momento nelle piante e negli animali superiori e nell'uomo, i nuovi
organismi viventi, i figli, si sono originati solo da un corredo cromosomico
aploide fornito da ciascuno dei due "genitori". Infatti nella proliferazione
diretta dal paleoencefalo in genere tutti gli esemplari sono uguali, cioè
identici, quindi con milioni di esemplari identici, implicando un progredi-
re minimo dello sviluppo!
Come detto, all'inizio del periodo evolutivo antico deve essere stato così,
infatti l'ovulo fecondato, che ora possiede corredo cromosomico diploide,
nei primi tre mesi di gravidanza si moltiplica prevalentemente ancora
secondo lo "schema del paleoencefalo". Due cose però hanno reso così dif-
ficile la nostra possibilità di comprensione:
1090
bianca, ma fra loro c'è il limite che separa il paleoencefalo dal neoencefalo .
Pertanto possiamo dire che essi "appartengono a mondi diversi".
1091
Con le conoscenze preliminari della Nuova Medicina Germanica arrivere-
te certo a capire molto rapidamente.
La difficoltà di comprensione, come detto, stava nell'anacronismo che
madre natura era libera di concedersi, sebbene i nostri "antenati" si fosse-
ro sviluppati già da milioni di anni secondo il "modello del paleoencefalo"
fino a quando infine fu introdotto il "modello del neoencefalo" e al posto
dello sviluppo embrionale simpaticotonico subentrò lo sviluppo embriona-
le vagotonico. Non importa se ora chiamiamo il dio della creazione o madre
natura Krishna, Govinda (= colui che regala il piacere sensuale alle vac-
che) Giove padre = Geova o Odino (da "Odem" = respiro, il padre dell'u-
niverso che infonde il respiro o Zeus), questa creazione scaturita dall'ani-
ma è molto più meravigliosa di quanto qualsiasi racconto della genesi
potrebbe esprimere. Non si cessa di provare un rispettoso stupore.
1092
rale), ma ovviamente continuano a sussistere dei momenti biologicamente
pericolosi. Perciò in futuro anche ogni persona coinvolta dovrà conoscere
bene queste correlazioni.
30.5.1 La nascita
La gravidanza e la nascita
m
(il bambino si nutre dal seno materno)
La madre:
simpaticotonia vagotonia
concepimen~
;;{/!--~----------- · f-fi !,flc,I;{.;~
fase pcl /~·
!
!prima parte della gravidanza iseconda parte della gr.widanz.a
i(ì tre mesi di gravidmm1 secrezione lochiate (fase pcl della fase
jcontando a partire dall'ultima !aumento di peso e attiw1 dopo il concepimento
:mestruazione) :accumulo di grasso
iil seno della dotma gravida iil seno diventa più grosso ma senza
i cresce con 1>rolifemzione jprolifcmzionc cellulare (accumulo a I I a t t a m e n t o
icellulare secondo il modello j di
gmssi e di tessuto connettivo) fase essudali\'a
! del paleoencefolo
1093
Se osserviamo la fase CA del paleoencefalo che prevede proliferazione
cellulare e la relativa fase PCL del neoencefalo che pure comporta prolife-
razione cellulare siamo costretti a chiederci se madre natura abbia adotta-
to l'elemento fondamentale della "crisi epilettoide" anche nella gravidanza.
In effetti: la crisi epilettica ed epilettoide al termine della prima metà della
fase PCL, che chiamiamo anche fase espansiva, cioè prima fase PCL con
accumulo di liquido, è la nascita! Subito dopo la nascita segue la seconda
fase diuretica nella quale vengono eliminate grandi quantità di acqua tra-
mite i reni.
La gravidanza nella donna dura esattamente 9 mesi (di 30,5 giorni), quin-
di 276 giorni dal concepimento fino alla nascita.
La prima fase simpaticotonica della gravidanza (tipo del paleoencefalo)
dura dunque esattamente 75 giorni ovvero 90 giorni dall'inizio dell'ultima
mestruazione. Il resto della gravidanza di tipo del neoencefalo dura 6 mesi
lunari, cioè 168 giorni.
La natura si è presa la totale libertà di fare esperimenti nelle diverse razze
animali rispetto alla durata della gravidanza. Un puledro, per esempio,
subito dopo la nascita deve poter correre insieme al branco, quindi deve
nascere già "completo". Un topolino invece viene al mondo del tutto nudo
e cieco. In corrispondenza la rispettiva durata della gravidanza nelle diver-
se razze animali è "relativamente differente". I.:uomo si colloca in una posi-
zione intermedia.
In alcuni animali, per esempio nei canguri, la gravidanza può essere pro-
lungata fino a quando c'è di nuovo cibo sufficiente dopo la caduta delle
prime piogge.
Qui anche le doglie, cioè l'evento che precede la nascita, sono minime, il
cucciolo è minuscolo e dapprima vive nel marsupio della madre. Anche nel
caso dei nostri caprioli dopo il concepimento l'embrione viene mantenuto
nel cosiddetto "stadio di morula" (100 cellule) per fermarsi da giugno a
novembre.
Da quel momento in poi il piccolo embrione ovvero il feto di capriolo cresce
nello spazio di 140 giorni fino alla nascita. Le femmine di capriolo del resto
possono essere "montate" ovvero fecondate già anche a novembre e la gra-
vidanza decorre allora senza il "riposo embrionale" fino alla nascita in
maggio.
Esiste dunque una grande varietà di possibilità. Non sappiamo ancora se
anche l'embrione umano possa essere frenato nel suo sviluppo e precisa-
mente a causa del collegamento con il cervello della madre!
1094
30.5.2 L'allattamento
l'.unica cosa che ci resta da fare di fronte al miracolo della creazione che la
natura continua sempre a compiere è stare lì a stupirci, come appunto
anche nel caso del processo dell'allattamento nei mammiferi, di cui anche
noi esseri umani facciamo parte.
Ogni madre che ha partorito sa che i seni crescono soprattutto nei primi tre
mesi di gravidanza, nella fase simpaticotonica del tipo del paleoencefalo,
come pure la mucosa dell'utero (foglietto embrionale interno) in modo che
la placenta, che appartiene al bambino, possa annidarsi bene ed essere suf-
ficientemente rifornita di elementi nutritivi e di ossigeno e che i prodotti di
scarto, per esempio C0 2 e urea, possano essere eliminati.
Ormai dopo la crisi epilettoide, cioè dopo la prima parte della fase PCL del
programma del neoencefalo, madre natura si permette di "ritrovare il filo",
vale a dire di riprenderlo dal punto dove era stato interrotto dopo la fase CA
di tre mesi del programma del paleoencefalo per la madre: ora segue una
fase PCL espansiva del programma del paleoencefalo, dopo il parto (crisi
epilettoide) con essudazione e TBC, dunque in pratica la seconda parte
della fase PCL secondo il programma del paleoencefalo (per la madre):
Per noi persone civilizzate è spaventoso immaginare che una madre abbia
una "tubercolosi mammaria manifesta" e persino che il lattante sia "infet-
tato" dalla tubercolosi della propria madre, secondo l'espressione della
medicina tradizionale. La cosa è invece normalissima. Da bambini abbiamo
bevuto solo latte di mucca tubercolotico che non ha fatto male a nessuno.
Anche il pensiero, spaventoso per noi persone civilizzate, che una puerpe-
1095
ra, con la sua secrezione lochiale, possa avere o abbia una "TBC aperta",
per la Nuova Medicina Germanica è del tutto "normale " e persino ritenu-
to una fortuna particolare. Infatti solo così si può essere sicuri che tutti gli
eventuali residui di placenta ancora presenti vengano lavati via.
C'è ancora una questione che dobbiamo far chiarire dagli embriologi: in
teoria potrebbe essere che, così come i tre mesi di simpaticotonia, secondo
il modello del paleoencefalo equivalenti alla fase CA, dopo la nascita hanno
ancora una fase PCL secondo il modello del paleoencefalo, analogamente
la fase PCL consistente di altri sette mesi, che prolunga la proliferazione
cellulare, ha avuto anche una precedente fase CA, con molta probabilità
parallelamente al termine della fase CA del tipo del paleoencefalo. Qui però
non troviamo come di consueto necrosi e ulcera, bensì la riduzione del
corredo cromosomico diploide delle cellule del corpo (e degli oogoni) e
delle cellule embrionali aploidi dunque gli ovuli dell'ovaio nella donna e in
seguito (come recidiva?) gli spermatozoi nell'uomo.
Questo interrogativo viene espressamente indicato come ipotesi di lavoro
che vale la pena di chiarire a fondo scientificamente.
I.:aploidia, cioè il fatto che "improvvisamente" c'è un ovulo aploide, risale
al terzo mese di gravidanza dell'embrione. A questo punto si dovrebbe
ancora sottolineare una cosa ovvero rendersi conto di quanto segue: qui
non si tratta di fissare dei dogmi, fra le molte eccezioni (per esempio ripo-
so embrionale nel capriolo) e varianti che madre natura si è concessa. Si
tratta invece solo di tenere presente che madre natura usa sempre i mede-
simi elementi di base e modelli provati e di fatto palesemente con grande
successo.
All'improvviso può semplicemente ribaltare delle parti dello schema del
paleoencefalo, come ad esempio la proliferazione e la riduzione cellulare,
conservando però la simpaticonia e la vagotonia. Pensavamo di sapere già
moltissimo e ora sembra che dobbiamo ricominciare come dei principianti
con madre natura. Stare lì a stupirci è l'unica cosa che ci resta da fare!
1096
30.6 I gemelli monozigoti complementari
Grazie alla Nuova Medicina Germanica ora sappiamo che essi sono ugua-
li solo fino a un certo punto e per il resto presentano anche delle differenze
che li rendono complementari.
Esempio:
due sorelle gemelle monozigoti patiscono un conflitto sessuale ( = conflit-
to biologico del non essere possedute) nello stesso momento. In una gemella
vediamo il FH sul lato cerebrale sinistro (destrimane), nell'altra sul lato
destro (mancina).
La destrimane
(cerebralmente: FH a sinistra temporalmente, sopra l'orecchio sinistro)
ha un programma speciale biologico con ulcera della mucosa del collo o
dell'orifizio dell'utero e ulcera dell'intima delle vene coronariche e, subi-
to, perde l'ovulazione. Nella fase di riparazione (fase PCL): al culmine
della vago-tonia, nella crisi epilettoide: infarto cardiaco destro con
embolia polmonare (a causa delle croste di cicatrizzazione che si stacca-
no dall'ulcera delle vene coronariche) e carcinoma del collo dell'utero
(pap-test positivo).
1097
La mancina
(cerebralmente: FH a destra temporalmente, sopra l'orecchio destro) ha
un programma speciale biologico con ulcera dell'intima delle arterie
coronariche, angina pectoris e, subito depressione, la cosiddetta psicosi.
Nella fase di riparazione (fase PCL): al culmine della vagotonia, nella
crisi epilettoide: infarto cardiaco sinistro. A partire dalla conflittolisi (CL)
la depressione scompare.
Le pazienti mancine nella fase CA non perdono l'ovulazione e quindi
hanno mestruazioni "normali", cioè continuano ad avere il loro flusso,
tuttavia sono sessualmente frigide, cioè in pratica sono temporaneamen-
te castrate, beninteso solo nella fase di conflitto attivo (fase CA). Con la
conflittolisi la frigidità scompare istantaneamente.
1098
Due giovani donne gemelle monozigoti, in alto da bambine. Si mettono sponta-
neamente sempre così, in modo che la destrimane abbracci la sorella con il brac-
cio destro del partner e la mancina con il sinistro. Se entrambe avessero in brac-
cio un bambino lo terrebbero "verso l'esterno", appunto sul rispettivo braccio
madre/bambino.
Una delle gemelle è studiosa di filologia classica (destrimane) e l'altra è medi-
co (mancina) .
Sappiamo che i gemelli monozigoti sono per così dire enormemente "attac-
cati" uno all'altro. Ciò dipende appunto dal fatto che sono altamente com-
plementari. Se fossero "uguali" allora probabilmente si respingerebbero!
1099
1. Ogni persona deve essere destrimane o mancina.
2. Ogni animale deve avere la prevalenza della zampa destra o di quella
sinistra.
3. Ogni pianta deve avere foglie destrorse o sinistrorse.
4. Ogni organismo unicellulare deve avere una predominanza sinistra o
destra. Nella divisione di un organismo unicellulare per un individuo
prevale il lato destro, per l'altro il sinistro.
5. Poiché nell'uomo, nell'animale e nella pianta la divisione della prima
cellula si basa sulla funzione di un cervelletto o di un gruppo di cellule
collegate con corrispondente funzione di cervelletto, anche ciascuna
pianta deve avere un epitelio cilindrico adenoideo di tipo del mesotelio-
ma o del corion, come l'uomo e l'animale.
6. Di fatto avevamo tutti capito da tempo che l'ontogenesi dell'embrione è
una ricapitolazione della filogenesi evolutiva. Ma non si era potuto pro-
varlo, secondo Blechschmied, Friburgo. Ora credo che per la prima volta
disponiamo di una prova inconfutabile.
Vedrete subito che palesemente una "scoperta così piccola", che chiunque
di voi avrebbe potuto fare altrettanto facilmente conoscendo la Nuova
Medicina Germanica, ha delle enormi conseguenze scientifiche e teoriche.
Infatti solo con la conoscenza delle cinque leggi biologiche della Nuova
Medicina Germanica simili scoperte apparentemente piccole assumono
spesso un'importanza grandissima.
1100
"Normalmente" nell'essere umano, nell'animale e nella pianta osserviamo
che l'ovulo fecondato si divide in due cellule che a loro volta si suddivido-
no in modo che ne derivano 4, poi 8, poi 16 e così via. E' ciò che noi chia-
miamo normale sviluppo embrionale.
Nei gemelli monozigoti, come tutti sappiamo, le cose accadono diversa-
mente; dopo la prima divisione cellulare le due cellule si separano e comin-
ciano nuovamente da capo come "cellula unica", ciascuna come individuo
separato. In tal modo, così credevamo, si formano due individui identici ori-
ginati dalla medesima cellula.
E' possibile persino produrre artificialmente in vitro 4 o anche 8 gemelli mono-
zigoti mediante separazione delle cellule ottenute allo stadio di 4 cellule o di
8 cellule.
Pertanto finora avevamo considerato i gemelli monozigoti alla stregua di
un curioso "disturbo dello sviluppo embrionale". Vedremo subito che que-
sta convinzione non era del tutto giusta.
1101
bino, è l'inizio in assoluto del comportamento sociale fra partner, dunque l'i-
nizio della cosiddetta "società".
Anche se si insegna agli uomini civilizzati che si può manipolare a piacere
la società con leggi e norme arbitrarie, cosa che appunto è sempre stato lo
scopo delle grandi religioni (ebraismo, islamismo, cristianesimo), presto
arriverà il momento in cui tutti riconosceremo che siamo stati spinti nei
vicoli ciechi di una civiltà dogmatica che elude la natura e le condizioni
biologiche portandoci alla totale stupidità istintivo-biologica:
E per di più le logge massoniche che ci manipolano sistematicamente per
poter dominare il nostro mondo e producono un livellamento spirituale
mediante il quotidiano sudiciume televisivo, senza però consumarlo loro
stessi con la propria famiglia, non possono sfuggire al loro proprio istupidi-
mento dogmatico-religioso.
La Nuova Medicina Germanica, la "Canzone della Libertà", tenta di impa-
rare a capire le nostre origini ancestrali. Solo così, comprendendo le corre-
lazioni biologiche in cui anche noi siamo coinvolti, ci liberiamo delle pa-
stoie spirituali dogmatiche imposteci dai fondatori delle nostre religioni.
1102
31. LA TERAPIA CON MEIN STUDENTENMADCHEN
1103
Nel 1976, 20 anni più tardi, in occasione del nostro anniversario, scnss1
per mia moglie questa canzone, Mein Studentenmadchen, che si è rivelata
essere una sensazionale terapia.
~lo in Studonten.,NIÌJ:hcn
"'. . r I . . . I
... 1.
I V I t•
__.,,, t. l.
'l
IJ~t\ ~
I
I "'.
.. s44t. ..;.1. ·~ )J.w..d " . - ...,J,, ·~
.
.1.1.. I
I
.... .._bel - cl.e.
I J: i;.. - 'fw.
~
r ~ ·t- I
.~......,J.U.
I v \'
Wl&:- -
I V
l<o.-
I
~ - .e,.
J _t..
~
. ~ - c4~ -d.c.. 'b... p ~ J.M<.tt.
. ~- \\t, l<o.· ii.e- k ~
. ~ . ... .
.oL
" I I l I
~
~·
~
i.
I I
Nca.tl-........, ~ -~~~.
Kè.J. -
• I"': y
d ....... ,,,.,,;,.,. H"d..;_i_
o - -V
.. L . .
" "' "'
I 1 t-
Il •
.L IL
ci::. \l..~J ~ ~ - ~\<o. .I ~ I V I
~ - .e.. .&t: Woif-l _,. tit·
\
~~ ~- I~
.
• , _ ce,,..\ 1...J .li
. ~ - ...... \(o,. -,J. - A ·~ Nodi.I-·,;..... ef·.
~ I~ ~- f'4~
,,,.
1104
Mein Studentenmadchen
1105
Sarà dunque utile conservare ciò che è stato dimostrato. Tanto più che non
conosciamo l'importanza del suono del testo in tedesco, che può essere uno
dei componenti che rendono possibile il magico effetto.
Tuttavia, a causa della curiosità esistente riguardo al contenuto di questa
canzone d'amore, l'abbiamo tradotta all'italiano, anche se in questo modo si
perde la musicalità e la magia dell'originale in tedesco.
1106
Mein Studentenmadchen fu concepita come un'allegra canzone d'amore, e
come tale venne incisa da un coro nell'anno 2011 1 .
Fu allora che constatammo l'effetto magico di questa canzone.
Per diversi anni tentammo invano che cualche coro interpretasse la «versione
notturna» e alla fine, nel 2012, in un momento di disperazione, la cantai io
stesso, a 78 anni, come se la cantassi a mio figlio malato.
Tuttavia, devo dire che sono venuto a sapere che vi sono versioni pirata
di Mein Studentenmadchen in circolazione, e che addirittura si stanno
immettendo in commercio. Intendo chiarire che non ho verificato, né
autorizzato nessuna di queste versioni.
Le persone che stanno commercializzando tali versioni pirata né mi hanno
messo al corrente, né hanno mai richiesto la mia autorizzazione, e sono
stato informato da terzi della loro esistenza. Per questa ragione, non posso
commentare i loro possibili effetti, anche negativi.
1 La prima e unica rappresenta zione in pubblico della canzone M ein Studentenmddchen ebbe
luogo n el 2009, n el castello di Karl sruh e-Durlach (G ermania) .
1107
Riguardo a quale versione ascoltare, se la corale o la solista, dipende dalla
persona, dal suo gusto personale. Tuttavia, da quando la interpretai di nuovo
nel settembre 2014, stavolta con l'accordatura a 432 Hz per il LA. ha risultato
essere questa .,versione naturale" (le canzoni senza accompagnamento
musicale le cantiamo normalmente e in modo .,naturale" a 432 Hz) più
efficace delle versioni precedenti (corale e solista) a 440 Hz.
Per riprodurre la canzone ininterrottamente, bisogna verificare che l'appa-
recchio di riproduzione abbia tale funzione e che sia attivata.
2 Il libro in cui Giovanna Conti espose e dimostrò le sue scoperte, fu pubblicato dalla mia casa
editrice Amici di Dirk® in italiano ("Per una Musica biologicamente sensata n ell 'o ttica della
Nuova Medicina Germanica", 2008) e in inglese (" The biologica! meaning of Music !rom the
point of view of the Germanic New Medicine", 2009)
1108
Fase PCLA Fase PCLB
©Giovanna Conti I Dr. med. Mag. theol. Ryke Geerd Hamer 2007
1109
Essi stavano raccontando, senza ombra di dubbio, il loro conflitto biologico,
anche se ovviamente ignoriamo il contenuto dello stesso, poiché ci avvaliamo
della sola musica e non di un testo redatto dal compositore.
Come compresi più tardi, quella semplicità che rendeva Mein Studenten-
madchen un prototipo o archetipo di tutte le Melodie Arcaiche®, proveniva
da un fatto eccezionale: sia la musica che il testo scaturivano dallo stesso
autore per cui sia le parole, sia la melodia descrivevano uno stesso conflitto
biologico, il mio SBS®.
1110
Fino ad allora credevamo che le terapie dovessero contenere «principi attivi»,
pochi se ci si riferisce all'omeopatia, troppi se ci si riferisce alla chemio, e
così via, ma in ogni caso pensando che l'efficacia dipenda dalle sostanze
attive.
E a questo punto Mein Studentenmadchen ci dimostra che non si trattava di
terapie, ma di avvelenamenti.
Un autore antagonista scrisse nella copertina del suo libro: «Hamer incontra
Hahnemann».
È falso. Hamer va oltre Hahnemann, poiché Mein Studentenmadchen non
richiede ipotetiche molecole speciali. Naturalmente, sappiamo tutti che
l'acustica funziona solo con molecole, ma Mein Studentenmadchen agisce
sull'anima immateriale solo attraverso le vibrazioni, anche se, in realtà, non
risulta del tutto comprensibile?
Siccome le vibrazioni che possono essere scatenate da un cancro (dalle
grida di una suocera o dalle sfuriate di un capo) sono solo «vibrazioni»,
Mein Studentenmadchen, grazie alla sua vibrazione magica, può aiutare il
paziente, sia che questi si trovi nella fase CA. che nella fase PCL.
Tuttavia, le sue vibrazioni sono speciali poiché allo stesso tempo rappre-
sentano il proto -archetipo delle Melodie Arcaiche®e degli SBS®della Ger-
manica (che prima, per ignoranza, chiamavamo malattie).
1111
31.4 Mein Studentenmadchen - le 4 proprietà magiche
Un processo in fase PCL A, come ho constatato, per esempio, negli SBS delle
ossa, può durare mesi o addirittura anni, a causa delle costanti recidive che
riattivano il conflitto riportando il paziente, temporaneamente, nella fase CA.
In questi casi di «fasi di soluzione stagnante» (un tipo delle cosiddette
«malattie croniche») le recidive si alternano permanentemente a soluzioni
di conflitto e il paziente non riesce a terminare il Programma Speciale (SBS)
e a recuperare la normalità.
Un'infinità di pazienti si tranquillizza quando viene a sapere: «Devo solo
risolvere il mio conflitto ed evitare le recidive visive, del resto si occupa
Mein Studentenmadchen».
1112
riparare la parete demolita, fabbrica tutti i mattoni di cui avrà bisogno.
Allo stesso modo, durante la fase PCL A, la Natura produce tutte le nuove
cellule necessarie (il lavoro preventivo necessario) per riparare il tessuto
osseo necrotico nella fase CA. Riunito il materiale, e sempre che il paziente
non soffra nuove recidive, come il nostro metaforico costruttore provvede a
ricostruire il muro, Madre Natura, nella fase PCL B, ricostruisce l'osso.
Il paziente, una volta risolto il conflitto (CL) e finché l'SBS non si conclude,
deve solo controllare che non ricompaiano le recidive diurne e notturne
ascoltando Mein Studentenmadchen e, ovviamente, evitare le recidive
visive.
1113
In loro presenza, questa magica melodia non produce effetti. Sono
incompatibili.
1114
Se la paziente riuscisse a risolvere il suo conflitto biologico (CL), nel nostro
esempio, se il figlio fosse fuori pericolo, significherebbe che la finalità
biologica della fase CA si sarebbe compiuta. Madre Natura considera
dunque chiusa questa fase (il tumore smette di crescere = carcinostasi), e la
paziente entra nella 2a fase dell'SBS, in cui il tumore, ora già innecessario,
è distrutto mediante tubercolosi, e si recupera la normalità.
Mein Studentenmiidchen
,,piccola soluzione"
,...
....
Il seguente grafico illustra come una solu zione reale (CL) può, più facilmente,
sopraggiungere con un conflitto ridotto.
~ ~ j Mein Studentenmiidchen
:o i3 -
~1 l 'JlfJlfJlfJlfJlfJlfJlfJlfJl
1115
Questa ,,piccola soluzione" è ottenuta solo dal Mein Studentenmadchen
negli SBS degli organi e conflitti corticali, comprese le psicosi.
Anche se, come ho già detto, la "grande soluzione" (CL) non si ottiene
automaticamente, ma è qualcosa che dev'essere ottenuto dallo stesso
paziente (il senso biologico), grazie a questa riduzione, il paziente può
apparentemente ottenere con più facilità la "grande soluzione" o "soluzione
reale" del suo conflitto biologico.
Ho inoltre verificato che Mein Studentenmadchen può ridurre i conflitti
corticali pur non conoscendo il contenuto del conflitto.
Tuttavia, è preferibile conoscere il conflitto biologico (il DHS e i suoi binari),
poiché altrimenti, si può soffrire di recidive se appaiono mentre non stiamo
ascoltando la melodia oppure se si presentano recidive visive contro cui la
melodia non ha effetto. Se non conosciamo il conflitto, né i binari, le recidive
non si possono evitare, con pericolose conseguenze.
Per esempio, Mein Studentenmadchen non può essere d'aiuto nel caso
in cui un paziente con una psicosi, ridottasi grazie all'ascolto di Mein
Studentenmadchen, soffra una doppia recidiva visiva perché le persone
coinvolte nel suo conflitto gli si presentino innanzi.
Ad ogni modo, è rassicurante sapere che si può di nuovo ridurre l'intensità
della psicosi nel giro di pochi giorni.
Mein Studentenmadchen può impedire che il ricordo del DHS lo colpisca,
perché in realtà non si tratta di un'immagine reale, ma di un ricordo.
Video, foto, immagini nel cellulare o al computer, Facebook, ecc. sono
recidive visive, giacché il nostro cervello non può distinguere tra la persona
reale e la sua immagine virtuale.
1116
Riduce anche i dolori reumatici, per la stessa ragione: il dolore reumatico
è la fase attiva (fase CA o epi-crisi) di un conflitto di separazione brutale
e l',,organo" corticale interessato è di nuovo questa rete nervosa situata sul
periostio.
Dunque, che succede al cancro quando non ci sono più le recidive a colpire
il paziente?
Succede che smettono di fomentare la sua crescita, che quindi si arresta,
pur non scomparendo mediante tubercolosi, come invece accade quando si
verifica una "grande soluzione" o "soluzione reale" di conflitto (CL).
Osserviamo con emozione che Mein Studentenmadchen ottiene lo stesso
effetto carcinostatico che abbiamo rilevato a partire dal 4° mese di gravidanza:
la possibilità che il tumore arresti la sua crescita. Alla fine della gravidanza,
avevamo potuto verificare che il tumore perdurava invariato, stazionario e,
appena dopo la nascita, dato che il conflitto non era stato risolto, continuava
a crescere come prima del 4° mese.
1117
Negli organi endodermici (formati da epitelio cilindrico) diretti dal tronco
cerebrale, il Programma Speciale (SBS) crea un tumore nella fase CA, e
nella fase PCL lo elimina mediante tubercolosi.
Mein Studentenmadchen agisce nella fase CA interrompendo la crescita del
tumore, fornendo al paziente il tempo di trovare la soluzione al conflitto
e, nella fase PCL, contribuisce sostanziosamente a ottimizzare il processo
tubercoloso.
Nel caso del Mesencefalo, una parte del tronco cerebrale che controlla
la muscolatura liscia (anche tessuto endodermico), in caso di SBS, nella
fase CA si produce un ingrossamento localizzato della muscolatura
liscia (per esempio, il mioma uterino), che Mein Studentenmadchen può
arrestare. L'ingrossamento della fase CA non è eliminato nella fase PCL. La
muscolatura aumentata (rafforzata) perdura.
1118
l'intensità del conflitto sui tre livelli (psiche, cervello e organo). Ho chiamato
quest'effetto la "piccola soluzione" e questa trasformazione si verifica
ugualmente, anche non conoscendo il conflitto.
A prima vista, non sembra che possano esserci punti in comune tra una
piccola canzone d'amore e il sistema scientifico-medico della Germanica:
sono dimensioni differenti che intervengono su parametri diversi.
1119
31.6 Mein Studentenmadchen, la magica melodia arcaica
Nell'Edda Maggiore, all'interno del «Canto del Dio Supremo», si trova un
poema in cui Wodan comunica ai germanici il potere magico delle rune e,
tra esse, la runa più sacra del popolo germano, la runa Hagall:
1120
32. VERIFICHE DELLA NUOVA MEDICINA
GERMANICA
1121
prima, che fecero ricordare alla vedova, che si sentiva interiormente sposa-
ta, tutto il periodo più bello della sua vita.
"Dottore, fu la cosa più terribile che abbia mai sperimentato in vita mia, di
gran lunga peggiore della morte di mio marito. Per molti mesi ho pianto
dalla mattina alla sera, ho sempre e soltanto pianto disperatamente. Il mat-
tino in cui ho letto la mia prima lettera d'amore del 1922 sono stata come
colpita da un fulmine. Tutte le cose che nella mia lettera mi ricordavano lui
mi stavano di nuovo vivide davanti agli occhi. Infatti ovviamente ci siamo
dati in modo reciproco tutto ciò che solo come amanti ci si può dare, tran-
ne "quella cosa", che allora non era consentita a quelli non sposati ufficial-
mente. In quel momento capii, come se avessi ricevuto un colpo di clava,
che il mio amato era morto! Fu terribile, tremendo!"
Malattie:
1953 abrasione (raschiamento) a causa di mioma,
197 4 suppurazione dentale
1977 herpes zoster, doloroso e lungo, altrimenti nessun'altra grave
malattia.
Premessa
Questo caso ha una dinamica particolare, il carattere di un "caso probante"
grazie a cui il rappresentante della medicina ufficiale, Prof. Semm, credeva
di poter dimostrare l'assurdità di tutto il sistema di Hamer. Di seguito a
questa dimostrazione mi hanno comunque cacciato dalla clinica infaman-
domi quale eretico dichiaratamente pazzo.
1122
Il Prof. Semm aveva saputo di una lettera a me indirizzata dal Prof.
Holzmann, medico collaboratore della casa editrice, che non voleva pubbli-
care l'articolo che avevo proposto sulla "LEGGE FERREA DEL CANCRO",
bensì si voleva prima sentire cosa avesse da dire a tal proposito il Prof.
Semm, cioè se poteva certificare che io avessi ragione. "Per l' amor di Dio",
mi disse in seguito, "non mi farò certo nemici tutti i medici tradizionali se
dovessi mai accertare che lei ha ragione! Se avessi saputo sin dall'inizio che
si trattava di un'abilitazione e quali difficoltà mi sarebbero potute derivare,
lei non avrebbe mai avuto il permesso di studiare nemmeno un singolo caso
in questa clinica!"
Quindi il Prof. Semrri fuori dalla porta disse al suo assistente dott. G.: "Che
Hamer ora visiti la vecchia signora. Di certo non potrà trovare nessun con-
flitto. Allora gli diciamo che è insensato e sciocco ciò che sta facendo e lo
buttiamo fuori dalla clinica. Così, grazie a Dio, ci liberiamo finalmente di
lui in modo elegante. Lo attenda in reparto e gli dica che deve venire subi-
to da me perché ho qualcosa da dirgli!"
G.: "Carcinoma del collo dell'utero CIN 3, ma lei non può vedere la car-
tella clinica, il capo lo ha proibito."
1123
Hamer: "Non è necessario, la diagnosi istologica è accertata se è già in sta-
dio così avanzato."
G.: "Lo è senza dubbio. Ma ora vogliamo prima stabilire con precisione che
cosa lei postula esattamente per questo caso in base alla LEGGE FERREA
DEL CANCRO."
G.: "Dunque quando questa signora deve avere avuto, come dice lei, il peg-
giore conflitto della sua vita?"
G.: "Sì."
G.: "Bene, diciamo dunque inizio del gennaio o febbraio '80. Trattandosi di
un carcinoma del collo dell'utero deve esserci stato un conflitto sessuale ,
vero?"
Hamer: "Giustissimo!"
G.: "Bene, ne prendo nota. Quanto a lungo deve essere durato il conflitto?"
Hamer: "Con grandissima probabilità tutto il tempo fino alla scoperta della
malattia alla fine di novembre '81. Per il tempo successivo non posso fare
altre dichiarazioni."
G.: "Va bene, ho annotato tutto con cura. Signor Hamer, ora io e il mio colle-
1124
ga le auguriamo molta fortuna per la sua visita, la signora è un'ottantenne,
già con sclerosi cerebrale, professoressa in pensione, nubile, vive da sola,
non ha un amico o un conoscente, virgo intacta, e non ha avuto nessun con-
flitto negli ultimi due anni, ce ne siamo già accertati."
Hamer: "So già che cosa. Ma non me ne importa. Infatti il suo capo proprio
come lei stesso, sembra avere capito molto poco che non si tratta di un
capriccio di Hamer, che si può manipolare a piacere, bensì di una "legge
ferrea" che Hamer non può influenzare come non può farlo lei!
Ma la diagnosi istologica è davvero giusta?"
Hamer: "Bene , prima però vorrei ancora mettere qualcosa per iscritto, cioè:
1) Possiamo ipotizzare che una paziente di 83 anni abbia subito il peggio-
re conflitto di tutta la sua vita 20-22 mesi prima dalla manifestazione dei
sintomi, ha una probabilità di circa 1: 1000
G.: "D'accordo, è molto improbabile, ne ho preso nota."
Hamer: "2) Che una paziente di 83 anni, virgo intacta, abbia avuto un con-
flitto sessuale in età senile, anche questo possiamo ipotizzarlo può tutt'al
più con una probabilità di 1: 1000?"
G.: "Giusto, ancora minore, in pratica nulla."
Hamer: "3) Che in una signora così anziana il fatto che un conflitto duri
così a lungo ha una probabilità di 1:100, forse ancor meno?"
1125
Hamer: "Se siamo d'accordo che la somma delle probabilità che i tre crite-
ri di una simile improbabilità possano casualmente essere tutti soddisfatti è
inferiore a 1: 10.000.000, pertanto è insensato eseguire altri calcoli di pro-
babilità. Quindi in dieci milioni di pazienti di questa età si potrebbe al mas-
simo trovarne "casualmente" un solo caso in cui ciò si verifichi "casual-
mente", vero?"
Hamer: "Se però ora, contrariamente ad ogni aspettativa, cosa del tutto
improbabile dato che lei si è appunto già informato, la paziente dovesse
veramente avere avuto un evento conflittuale di tipo sessuale nel momento
ipotizzato che avrebbe rispettato esattamente anche la durata postulata,
allora lei cortesemente dovrebbe anche certificarmi per iscritto che il siste-
ma ovvero la LEGGE FERREA DEL CANCRO è giusta con una probabilità
di 10000000: 1, persino di più se si considera che lei già in precedenza
aveva supposto e si era convinto del contrario."
1126
fino al 1939. In quell'anno fu chiamata a K., dove lavorò insieme con un
altro professore presso l'Istituto di economia mondiale. Anche con il profes-
sore di K. aveva un buon rapporto, questi morì nel 1969 in età molto avan-
zata.
Paziente: "Fu triste, ma non si poteva farci nulla; per me non fu così terri-
bile perché nella città A. viveva ancora il professor M .. "
Hamer: "Per lei fu il colpo più brutto che avesse mai ricevuto sino ad allo-
ra?"
Hamer: "Lei aveva conosciuto il suo collega da giovane studentessa, lui era
assistente o giovane docente, solo di pochi anni più vecchio di lei. Non è
forse vero professoressa, che per lei era più che un collega?"
Era un meraviglioso segreto fra noi due. Ci siamo stati fedeli per quasi 50
anni, fino alla sua morte. Allora dopo la prima guerra mondiale non era
ancora consentito fare tutto come oggi. Come coniugi segreti ci siamo dati
tutto quello che era possibile darsi, solo non potevamo avere dei figli. E non
potevamo nemmeno sposarci, poveri come eravamo. Ma ci amavamo infi-
nitamente, anche in seguito nella grande distanza ci scrivevamo ogni gior-
no, ci telefonavamo e spesso ci incontravamo. Era meraviglioso fra di noi,
molto più bello di quanto è per la maggior parte delle coppie sposate. La
sua morte mi ha trasformato da moglie felice in una vecchia vedova sola!"
Hamer: "Lo credo, professoressa, deve essere stato il colpo più duro della
sua vita. Quanto tempo ci è voluto prima che potesse rassegnarsi un po' alla
mqrte del suo compagno, prima che il dolore più intenso si calmasse? "
1127
Paziente: "Un anno buono, poi avevo superato il peggio. Da allora mi sono
chiusa in me stessa ed ho fatto vita solitaria."
Hamer: "Professoressa, credo di poter davvero leggere nel suo animo come
in un libro aperto. E' tutto vero ciò che mi ha detto, ma mi ha taciuto la cosa
più importante! Non so se il professor M ., il "suo sposo", si sia alzato anco-
ra una volta dalla tomba, ma circa un anno e mezzo o due anni fa deve esse-
re accaduto qualcosa di molto spaventoso riguardante la sua persona, un
evento conflittuale che lei non aveva ancora mai sperimentato in modo così
tremendo e che ancor oggi lei non ha superato!"
Paziente (con gli occhi spalancati dalla paura, pallida, mettendosi perfetta-
mente diritta sul letto, e tremando in tutto il corpo come non ho mai visto
fare a nessun paziente):
"Dottore, come fa a saperlo, per l'amor di Dio! Non ne ho mai parlato con
nessuno, nessuno mi ha mai visto piangere! Sì, è vero. Con totale precisio-
ne, perfino il mese, è stata la cosa peggiore che io abbia sperimentato in
tutta la mia vita, magnifico e tremendo e doloroso. Lei ha ragione, ancora
oggi non penso ad altro, incessantemente giorno e notte, quando non riesco
a dormire come accade molto di frequente."
1128
"Dottore, mi ricordo ancora bene come ho slegato il primo fascio, erano le
mie primissime lettere d'amore al mio uomo. Fui come paralizzata! Era
meraviglioso e orribile, mi dava felicità e insieme sconforto, semplicemen-
te tremendo! Dottore, giorno e notte, non per settimane, ma per molti mesi
ho soltanto pianto, pianto, pianto! Terribile, terribile! Tuttavia non potevo
sbarazzarmi delle lettere, mi attiravano magicamente: mi passò tutto di
nuovo davanti agli occhi per mesi, a partire dal 3 gennaio '80. Ogni lettera
mi ricordava tutta la tenerezza che ci eravamo scambiati, il periodo più
bello e spensierato della mia vita. Ero così felice allora e gli diedi tutto ciò
che un'innamorata può dare al proprio uomo immensamente amato. Ho
rivissuto tutto di nuovo, ho sentito ancora proprio tutte le tenerezze come se
il mio uomo vivesse ancora. Quando poi però ho dovuto pensare che il mio
amato era già morto, non ho potuto fare a meno di piangere, piangere, sol-
tanto continuare a piangere ... , e sino ad oggi non è cambiato molto."
G. : "Hm, una tale probabilità .. . che capiti ad una persona così anziana, è
davvero molto strano. Deve certo essersi trattato di una pura coincidenza?!
Arrivare alla precisione del mese ... e che si tratti proprio di un conflittuale
sessuale ... ovviamente, il primissimo amore ... se questo non è sessuale! E
continua ancora fino a oggi? Ma signor Hamer, può di fatto trattarsi soltan-
to di una colossale coincidenza, altrimenti sarebbe tutto sbagliato ciò che
abbiamo fatto sinora in medicina! Semplicemente non posso crederci!"
1129
Hamer; "Signor G., avevamo annotato che la coincidenza avrebbe avuto
una probabilità di 1: 10000000 e anche meno. Ora dovrebbe cortesemente
certificarmi per iscritto che il sistema ha una probabilità di 10.000.000: 1.
Per favore lo faccia!
G.: "Lo farò controfirmare dal capo. Lui stesso ha voluto testare questo
caso."
G.: "Devo dire che sono colpito. Ora il caso appare chiaro come il sole.
Strano che la paziente non abbia raccontato nulla né al capo né a noi.
Eppure le abbiamo chiesto se negli ultimi due anni avesse avuto qualche
conflitto."
Hamer: "Non ha avuto conflitti con nessuno, nemmeno con il defunto tanto
amato, suo "sposo". La discrepanza fra il primo grandissimo amore e la
morte, fra la vita in due e la solitudine è stato il conflitto di questa Giulietta
di 83 anni. Come medico occorre avere un po' di bontà d'animo per capire
un'altra povera persona, signor G.! Che cosa aveva ancora da dirmi da
parte del capo?"
G.: "No, ormai non serve più, cioè non so che cosa farà ora il capo.
Semplicemente non posso ancora crederci."
Hamer: "Signor G., a questo punto possiamo solo intrattenerci con discus-
sioni teologiche sulla fede in generale e sulla sua miscredenza in particola -
re. Ma nell'ambito della medicina improntata dalle categorie mentali di
logicità causale lei per me non è più un interlocutore."
1130
tino seguente mi ordinò di andare subito da lui e disse che, comunque sia,
la cosa non gli procurava altro che difficoltà e che dovevo scomparire subi-
to, in particolare interrompere le mie ricerche. In nessun caso mi avrebbe
rilasciato un qualche attestato e se anche avessi altri cento casi simili, ciò
gli causerebbe soltanto delle difficoltà!
Gli dissi: "Professor Semm, credo che lei non si renda conto di quello che
fa. Non potrebbe assumersi la responsabilità di quello che sta appunto
facendo se lo sapesse. Ma se io con il mio sistema ho ragione (e la proba-
bilità è infinitamente grande) lei diventerà lo zimbello di tutti i medici del
mondo."
1131
32.2 Vienna, 6 settembre 1984
•,
1 ,
L·t m '
I
-
~O J~hre, frlacller ·kht;lerl Hi,,hrwendinhtkt
• · S3 Jallrs, Frl,ellar, ius1ed1hnhr 1Jord11t·
••ndin,arkt
Aia ~ v ' de~ latztan P~tle nt en der Pol1kllnf k. b.l dem in dan "Ach•t~n
Ta11n e ln Hlrn·CT vor1a1•han l$t, wurda bel allin Patlenten a1n Hirn•
CT an11r1rti1t - ohn• Kontraatmlttal•.
Eo io~ vor1•••"•"· •Il• Pati~nteo tn 6-w~chla~n · AbstKndan zu unt•r·
,.,c l\sn.
Oie h ~ut l ~~ KonFaronz ll~t zur Kanntnit ganamrnen, da8, wla dure~ Unttr·
schrllt d~r Pat l~nt ~o und ~rzt~ rtokumsnttart, d~r k~ln!ICll• V-ri3uf,
ln~hu~ondNrl d~r dtt~ V ~&atatlvum~. dnm lonfllkt~erlauf i~ jod•~ Fall
11nt~l'rOcll~n hat, •11•1 "8 • pnt~precl\enQ d•r Et~E.fl~I! REr.:EL (',t;S i<RF.AS •
deP lt.orzlttt~r/(t' i11uM' nt·ot ni.·011 1.asun1 <I•~ "flavt:lt,•konfllk .. ••" • l ntrolt.
Zu di~••~ lultµunkt b•f4ndvn elch alle Pativnta~ 1ubJakt1v b•r•lta
wln<l11r b11I huatar ~•aundhalt (Veiotonl• l ·
Oltt !:r·!lllct•r d11t Cahlrna 'el'lltnan nlcht !n all9'1 ~Ullrt dndaut1s ,
1111 ~·~h! .. n tn obar '" cttr M•hrzahl ao au~fU11c. laa8 di.• Konfaren;i: dfH
StuLll ·• t"ilr >iilnwçh1naw11rt hlalt, um dafinltill' Kl.arhelt Obt.t- dia Z1.1st;"1!1
n.'il'Rll ZII "rl'loH1111. . !
11 32
REPARTO DI ANGIOLOGIA
della Clinica Cardiologica Universitaria
oggi è stato concordato di intraprendere uno studio ch e deve chiarire in modo generale le pos-
sibili correlazioni fra infarto cardiaco, conflitto di territorio e alterazioni nel cervello e precisa-
mente a destra temporalmente sotto forma di un cosiddetto Focolaio di Hamer.
Del Policlinico (II Clinica di cardiologia) della città di Vienna {Prof. Dott. Tiso)
paziente, 58 anni, infaito cardiaco 4 mesi prima
paziente, infarto cardiaco 6 mesi prima
paziente, 60 anni, piccolo infarto cardiaco recente
paziente, 53 anni, esteso infarto cardiaco recente
Per tutti i pazienti è stata eseguita una TAC cerebrale , senza mezzo di contrasto, a parte l'ulti-
mo paziente del Policlinico, per il quale è prevista una TAC cerebrale nei prossimi giorni.
La conferenza odierna ha permesso di conoscere che , come dalla documentazione firmata dei
pazienti e dei medici, il decorso clinico, in pa1ticolare quello dell'innervazione vegetativa, è
stato in ogni caso corrispondente al decorso del conflitto, così che, corrispondentemente alla
legge ferrea del cancro, l'infarto cardiaco si manifesta sempre solo dopo la soluzione del "con-
flitto di territorio". A quel punto tutti i pazienti si trovavano soggettivamente già di nuovo in
buona salute (vagotonia).
Le immagini della TAC cerebrale non erano chiare in tutti i casi, ma per la maggior parte risul-
tavano così sorprendenti che la conferenza ha ritenuto auspicabile uno studio per chiarire in
modo definitivo le correlazioni esistenti.
1133
32.3 Vienna, 9 dicembre 1988
;:~nl ·enòe 5 .rzte !u•oen r-m 9 ,1 2 ,1 9flF3 ei1 1P- [~c 1 · 1:: ills.., :ne ::berrrijfung
òer Henrod u zjerh>'rì• e ·i t de· E.to;J::il i:;· : HEGJ:: m:s Ud-:BS i.n lhen
d nrc h e;P.fiihrt .
EUSABETH M. ROZK YDAL
Or. r,.c t prc.l:H :.chcr 1\1zt
1 J:)),~l:,uf('/' <//:')~·1:6//>
OJ:<l1:i:::.S11 n:;::: , {· c. 1 e. ~nE.a rung
T e!: I: 2 6~ 57 / :J9 W IEl'J
UNIV.· PROFESSO R
ODA . J ORG B IR KM AY ER
FACHARZT FÙR LABOHM~DIZ\N
A·1090 WI EN. SCHWARZ~: PA NIEH~TR. 15
TEL 42 23 67, 42 60 57, 42 67 39
Es wur<il e n i RgesPmt 7l'n tiP.nten untersucht. Die Unter s uchun i:; h e.tt e
(IP,n au ~i dri;e)cJ ichen Zweclc , fes tzm;te) J.en, ob all e Kr Hnkh e i t s b i) cler
und Krnnkhei tsverl: ;ufe di P.ser Pntien t e n, die An Kr ebs , l.iul ti.pler
Sklero se und Kre b siin uivnJ. e nten ( J.iorbu >'> Crohn u, Ft,) erkrrmkt wn.ren ,
einiieuti.e; nP.c h d er ETSEH.1:E;: REGK, DE:> IffiEBS verl e. nfen "''''· '·en .
Dies 1·:Pr e1ndeutig der FHJ.1 , und z1·:n r a uf allen 5 Ehenen,
der ns:rchischen , di. e d11rch di e Rnr1e s ende!1 J'nU.en t e n ahr:ek] :i T't
~erclen konnte (KonfJiktRnnmnese ), <ler cereh ralen Ehene, clic
RUY.8fl ai. e vorli eec:md P.n !'i rn-CT-lli ld er <ÌP.rmm1tl'i ert v:P.1·<1e11 )rnnnten ,
11n ri der or ~EP1j_ 8 chPn J~; h P.ne , die O u ! · c ~;. voriiE\7, eYlrie f<ontr:enn~· -\rier
HRtl El ·i rd kRhefunde r~esi c~?ert wA r<-~n .
Die meisten PRtiPnten h nt te Herl' Dr . Hnmer vorhc r nicht ~ek n•nt.
1134
Il giorno 9/12/1988 i seguenti cinque medici hanno eseguito una verifica
comune della riproducibilità della LEGGE FERREA DEL CANCRO a
Vienna.
Dott. Fritz B.
Dott. R. G. Hamer
E' stato senza dubbio così, e precisamente su tutti e tre i livelli, quello psi-
chico che ha potuto essere chiarito grazie alla presenza dei pazienti (anam-
nesi conflittuale), a livello cerebrale che ha potuto essere dimostrato con le
immagini delle TAC cerebrali presentate, e a livello organico, come accer-
tato dalle radiografie e dai reperti clinici.
La maggior parte dei pazienti non aveva mai conosciuto prima il dott.
Hamer.
Le correlazioni riscontrate sono state convincenti.
1135
32.4 Gelsenkirchen, 24 giugno 1992
ÌE in gegange;~: Stacltische
< 2 6. JUNI 1992<
Dckor.c.1 der M111d!zin ;schen
I Kinderklinik
Gelsenkirchen
Fol.:.uf!oi
- ----·-·
S•o<''''"" ' • ""'""e"•t
~ " "' ' ' "" 5 ,, , ~. ••i • IJ.:Gr"t~• ;,d'>1' g""
Wcs terh oll erS!ra!le 1.:2
Gelsen ki rchcn-Buer
Hc rrn Dck.:;,n
Prof. Dr. D. ?. Pfitzer Te lelon {0209) Zer.trale: 369·1
Medizini s c he Fe kultOt dcr Durchwahl'. 369· 220
Uni"ersitiit DUssc ldorf Fern schrei ber 08 24 788
Univcrsi di. t ss tra ùe 1
Au skunf\ erleìll Zimmcr
4000 D<i sse lc:!orf l Prof. Dr . Stc::-:r.a nn
Ihr er.: Vcr s chl ::g , da B ich al s Hi t g l i cd der ~ e dh in is ch c n fak ultà t i n cinc r Ì>r:z.tekon-
f e r e n:z. 2o Fàlle da raufhi n unter s c che n soll , ob s i e na ch dc n bi ol ogi s che n Gese t.z r..1i. ih g-
kci. t cn de r "ti euen Med i zi n" C!c s Dr, P.yke· Geerd Ha-:.er r e prc dl..! zi e r ba r sind , hzbc ich
e:its prochen. Ve r e in barun gsge:-.J !l so llte ich I hnen und der Fe kc lt at da r ilbe r he richten :
A::i 23 . und 24. !':a i 199 2 ha t un ter r.:e iner Lei tu ng ei ne Kon(e r e nz in de r Stà dti sc he n
Kinderk li nU: Ge l se nkirc he n a n 24 Fd llen n ~c.h de n Re t;eln de r":ie\le n ~:dizìn '' sta t: t ge-
fu nden, u;;d e s wurde e i nge hend unte r su c.ht, ob di e vo n Dr . ~ed . Ry kl! Gee r<l l!<'J -<> r "~t
J .::ckte n u::ci dcf in ierte n " bi ol ogi.sc he:'I Gc ~et zciì 3i g kdten dcr "?! euen ~'.c d i d n" in j e de::i
Fa lle zutre ff.-nd wa re n . Du rc hs dmittlic.h ~-a tte j ed e r Fall '• bis 5 Er kr ankunge n .
Wìe Sìe j a >.·i sse n, l aut e ~ dic 4 biologi s ;: he n G ese t z::-~ fiigkeitE:n dcr "l~ t< u e n t-:cdi z in" ;
2. Das Gc s ctz de r Z1.·eiphas igkeit tlcr Erì<rankungen - bei LOs ung \!e s Konf.liktes
Krdls , Lt'. uk:i r.iic, Ps yc.!:os c , Nulti plc Sklcr csc , Di abet.E:'S , All e r gie, Epi.lcp s ie, Hirntu::-Dr,
I nf ekt. i.ons:.-.r a nk!1eit, Tu bc rkulosc, Sa rì<o::i .
Wir fanden a us nah;:islos bei allcn 21, Fti llc n, bei der.cn, wic cc sagt , me ist r-e hrerc Er-
krn:'ikungen bcs t"an de n, daf3 dic biolo gi schen Gesc tzoafli gkeiten der "tle ucn Xc dizin" 1 - 3
jewe ils fiJr jcde Tc:l.lcrk:-enku.ng exakt erfilllt warcn und zwar auf alleo 3 Eben c n , dc r
Psyc.he , dc.-:i Gchirn ur.d de n Orga ne n , ur.d das fi..ir j cdc <' inzelne Pha!: e s ync hron. Die
6. Gc>st>t.zr;:i fìigkcit , <lc s ontogc netisch be din bte Systc ::i dcr Mik ro bcn , konntc n j cht ,;.us-
rci t he r:d ilbc rpriift '-'Crdl'n , da die da zu nOti gen Unte rlagen , 1-'ie E:rrc gerna chweise u.
in nicht au s r e ic.~ c nder Zahl vorla gen.
- 2-
In den ni:khs ten Togen geht lhnen die dari.iber ausgcfer t igte e usfiihrliche Doku:ncntati on
s ar;;t detailliertc::i Pri.ifungsbericht von mir gesond e rt zu.
Die \..'ahrscheinlichkcdt , dafl nach der strenge n wj ss e nschaf t lichen VL e rpriifun~ nu f Re-
produzierbc. r keit die Gcsetza:ii f.l igkeiten dc r "tleuen Medizin" (l 3) r i e h t i g
sind , oul3 nurnt ehr al s s ehr hoch angesetzt wcrden.
~
Prof. Dr. E. A. Ste:::::la nn
Lcit e nder Ar zt
"'~'~&t
Kindertirztin
SchuHi n tin
l'rC~- Or rned Ems t·AU\j llS! Stem-nann
A•11 !Cr K lr.i;:'cr~. ~l f lil'><l e
&l ii\, t<lr.dor~ i;r.i" Tc1..v;i:!l.~9·~3!1
w u ue rn elt t:, Sl•. 141
""' ~ Gelsenklrchon-Buer
19 73 54~. 04
1136
Clinica Pediatrica Statale di Gelsenkirchen
Egregio Decano,
In qualità di membro della Facoltà di M edicina accetto la sua proposta di esaminare venti casi
di pazienti nel corso di una conferenza medica per appurarne la riproducibilità secondo le
leggi biologiche della Nuova M edicina Germanica del dott. Ryke Geerd H amer. Come da no-
stro accordo avrei poi comunicato l'esito sia a lei sia alla facoltà.
Il 23 e 24 maggio 1992 si è svolta sotto la mia direzione la verifica di 24 casi secondo le leggi
della "Nuova M edicina Germanica" n el corso di una conferenza tenutasi nella Clinica
Pediatrica Statale di Gelsenkirchen . E' stato verificato se le leggi biologiche della Nuova
Medicina Germanica scoperte e definite dal dott. Hamer foss ero esatte in tutti i casi esamina-
ti. In media ogrii paziente presentava quattro o cinque affezioni diverse .
Come sapete le quattro leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica sono:
tumore , leucemia, psicosi, sclerosi multipla, diabete, allergie, epilessie , tumori cerebrali,
malattie infettive, tubercolosi, sarcoma.
Per tutti i 24 pazienti che p er lo più presentavano diverse affezioni abbiamo trovato senza ecce-
zioni che le leggi biologiche della Nuova Medicina Germanica, dalla prima alla terza, erano
perfettamente rispettate per ogni singola affezione e precisamente sui tre livelli di psiche, cer-
vello e organo e per ogni singola fase in modo sincrono. La quarta legge biologica , il sistema
dei microbi condizionato ontogeneticamente, non ha potuto essere verificata sufficientemente
perché la necessaria documentazione, come ad es. la valutazione degli agenti patogeni ecc.,
non era disponibile in modo completo.
Nei prossimi giorni le invierò personalmente la documentazione completa con il relativo rap-
porto di verifica dettagliato.
Cordiali saluti
1137
32.5 Burgau, 27 gennaio 1993
Burgau. 2 7 . 1 . l 9 9 3
B e s t a t i s u n g
11
Am 2 ì. Janner 1993 wurden im hiesigen Zentrum fUr ~,eue ~ledizin''
i n Gegen .. art von Hr. Dr. \.lillibald Stangl, Arntsarzt, Hr. Dr .
\.lilhelm Limberger, prakt . Arzt und Hr. Dr. Hamer 12 Falle nach
11
den Regeln der ''~euen ~edizin eingehend daraufhin untersucht,
ob die 4 biologischen GesetzmiBigkeiten der 11 Neuen Medizin''
zutreffe nd waren. Durchschnittlich hatte jeder Fall 3 bis 4
Erkra nkungen.
Yy
A-8291 BURGAU, All es Schloss Te le fon 0043/338312040
1138
Centro per la Nuova Medicina Germanica in Austria
Direzione dott. Ryke Geerd Hamer
Burgau, 27/1/1993
Dichiarazione
1139
/
0t.1Ui/JJJJ.aLd &tangi
d.11liJo.R.t 6. Febe r .1993
(}JuiJ1>.!luw.plnuuuutiw.f1 343Q 7Julbr.
Aus tahlreichen gegeb~nen Anlasse n méichte ich Ihnen folgcndF.: n S2chv e rhalt mittellen
und Sie um Ihr e Hilfe bitten.
Auch l'li.r Am tsa rzt:e "erden bei der Untereuchung van Personen immer 1<ieder mit . Diag~osen
und BehandlLlngsmethoden konfrontiert, die wir ·•eder vom Medlzi~ s tudium her noch
1on der Ausbildung zum ar.;ts2rztlichen Di ens t kennen (1\lte rn2tivmedl zi n in j ." glicher
Vaxiatian)
In den verg2rt~e n e n J2hr'er. kam uns i mmer h2ufiger e ine Behandlungsart unt e!: 1 van der
weder ich noch me ine Kolleçen des amtsii r ztlichen D!.ens tes j emal s etHas gehort hatten 1
namlich die " soge r.ann t~ EI SERNE ~~EL DES KREBSES " n2~h Hcrrn Dr . e;b G~~rd Hamer .
Vielfach verl angen nun vcn uns unt ersucl1tc Personen, daG wir be i. der Abg;;be van
a~ t sfu:;:.tliciH:!H GvL;;ch ten E!:kenntnisse di ese r " Neuen Mediz!n 11 berUck::: icht igen mUOteh!
Wir alle und aucf~e iga rt e n uns sc lches zu tun und dieo endete . d~m it, doO ich vom..
Pnwalt ei ncs FUhrer;che:!.r.::erbers vor Ge d cht zitiert >1ui:de mit der Begr:undung mein
Gut achten .se:!. unvolls t 3nd!g und dahe r falsch.
'Nsch e:!.nam stundenl engen ProzeO. wurde•ic h schlieOlich frei gesprochen.
Interesse 2n de~ lei Konfrc:itat i onen haben erhie lt ich als Obmann der l/issenschaft-
.ichen Gesellschaft der Amts2rzte · Nieder1isterreichs den Auftrag diesen Eri<enntnissen
nachzugche~ und ich scud:!.e:tc die· vorhandene Ltterat ur. SchlieOlich setzte ich mic.h
· tagelang als Beobachter in d2s Zentrum fUr Neue Medizin in Burgau/Oststmk. R~nd 130
Pa tienteri konnte i ch se he n und 2uch in deren Kranke ngesch:!.c hten.:.Einsicht nehme.n.
~uch vers uchte ich die bei der Ana mnese bzw. Exploration e rhob~n en Laide~ in den
v.orgel egten .Comput er t omogramme n nachzuvollz iehen. Bei all meiner kriti~chen Ein-
stè! !ung gegenUber dieser neuen Mediiin erstaunte mich die e x a k t e Regelmiillig-
keit in· jed e m der falle. Noch bemerkenswerter war fUr mich, daG die Patienten,
die.mit infauster Prognose dorthin gekommen W3ren 9e3undeten.
Ich selbst untersuchte nun im Rahmr.n meiner pri vat-sowie schul-und amtsarztlichen
ratigkeit etwa 120 Personen, verlangé dazu ein cr.rbrales Computertomogramm und muO
nun zugeben, d•O die Sache euch in jedem Fall seine Richtiqkeit hatte.
1140
-2-
~larum ich Ihnen die s mitteile? Es kcnn n l cht AufgatJe òes 2mt:;arztlich en Dienstes seln
d.i esa Erkenntn i sse l ege artis zu Ube rprUfen. Safern sie ;;ber ihre Richtigkeii:. heben
11Urden sich fili viele Bere ich e 1m i:lffentlichen Ge s undheitsdienst kcmp lett kontrare
medizinische Aspekte ergeben und dar aus resultiert en tiefgreifende Gesetz~sno v ellie r.ung~
So z .B. konnte man keinem Epil ep tiker mehr seine Lenke rberecht igung varenthaltèn,
. . .
die Nachsorge der TBC-Krankc11 muO te auf eine g3nz 2ndere Bas l s gestel lt ~1e rd e n, im
Mutterschut z:;esetz muOt en we it ere und wesentliche Passa gen zum Schut ze des F'etus eln- ·
gefùgt werden. Bei der Beurl;<lilung von Behinderten (Pfl egege ldzuerkennung ) S0)1ie
vcn Kinde;n (doppelte Kinder beihi...lfe ·nach dem fam il ienl2stenausgleiéhsges etz ) und
krankheitsbedingter frUhzeit)j.1er B~rentung mi.i!Jten Karr ekt uren und neue MaOs tabe ange -
, ~gt werden wa s vclk swirtsc;fla'ftl,ich van grcOer 8edeut un; "'~re. Auch des Sazil ler: aus-
scheide r ges etz konnt e n::;hezu 'ljeÙrichen und durch v~:-be:~::::: Hygienevorschdft en
i m lebensmittelverarbeitend~lll '8ei:eich e rsetz t werden , so lìe!le idc h nach we it mehr
· anfUhren.
Oie kitsiirzt.e Niederoste.rrefo~ , 'oie si.eh in einer l'li sser. scha ftÙchen Gese Ùsch~ft
ve reinigt haben mi.issen ' sich zwanislaufig mit tiiesen E r~ enn tni sse n ausei. n a n derset2~ n~
da e ine!:se its der Oruck al!s de'r Bevolkernng i mme r grcGe~ l'lird und de ;: Gericht gza&!
si~her nicht ò2s geeignete Forum . fur Ausein2ndersetzungen sein kann, anGerersei t s
werden wi.r él!C~ nicht d~i"i Vor\·1ur f ~~ ngeloée:.: rlexii:::il : ~at hinnehr.len. A1s· 'i orsi t:;:~nder
unserer ~/iss e nschaftlichen Ge s ellscheft ersuche iò Sie daher se hr geehrter Herr
Dek2n der S2che von der lln!.versitat aua ne::hzu~et'.e:i un é die Ei sErn e Reç;e l des. Kn;bse;;
und equivtlente r' Er!trar.kunçen Uberp r Ufen Z~J lassen.
!eh sehe Ihrer Antwort d2nkb2r entgegen und werde diese auch Ub e:: den Dachverband
Jr Amts2rzte ~sterreichs alìen Kollegen bundes~ie it zukcmr.:en l assen .
Mi~cdlt~~~~
I . . ·~
(Dr. Stangl Wlllibald , Amtsa.rzt)
1141
Dott. Willibald Stangl
Medico legale
1142
TAC cerebrale e devo ora ammettere l'esattezza riscontrata in ciascuno di
quei casi.
Perché le comunico tutto ciò? Non può essere compito del reparto di medi-
cina legale verificare a regola d'arte la validità di queste scoperte. Se per
contro esse fossero comprovate, in vari ambiti del servizio sanitario pubbli-
co risulterebbero degli aspetti medici completamente erronei che impliche-
rebbero delle profonde innovazioni sul piano legale. Per esempio non si
potrebbe vietare a un epilettico il diritto ad avere la patente di guida; la con-
valescenza dei malati di TB C andrebbe impostata su basi completamente
diverse; nella legislazione sulla maternità dovrebbero venire inseriti dei
nuovi paragrafi essenziali per la protezione del feto. Nella valutazione degli
aiuti agli handicappati (assegnazione delle indennità). ai bambini (aiuto
aggiuntivo ai sensi della legge di parità del diritto di famiglia) come pure
del pensionamento anticipato per invalidità da malattia si dovrebbero
apportare importanti correzioni e applicare nuove misure che implicheran-
no grandi cambiamenti a livello socio-economico. Anche la legge sul con-
trollo batteriologico potrebbe essere quasi del tutto abbandonata e sostitui-
ta da migliori prescrizioni igieniche per la produzione alimentare e via di
questo passo.
I medici legali dell'Austria meridionale che si sono riuniti in una società
scientifica devono confrontarsi forzatamente con queste scoperte. Da una
parte la pressione della popolazione si fa sempre più grande e la sala di tri-
bunale non è certo il luogo adatto per dirimere tali divergenze; d'altra parte
non siamo nemmeno disposti ad accettare il rimprovero di mancanza di
flessibilità. In veste di presidente della nostra società scientifica la invito
quindi egregio Decano a promuovere da parte universitaria la verifica della
legge ferrea del cancro e delle malattie oncoequivalenti.
La ringrazio anticipatamente della sua risposta che sarà mia premura far
giungere a tutti i miei colleghi medici legali per il tramite dell'associazione
centrale austriaca.
Cordiali saluti
1143
Mare f1~htt
K1inini1~h•r P11cholaoe
vomialigu S.r1tungsiu1istend !Or
mtditinl1ch11111d pcychcilogisct. 011kolagi1
2. tuo Fr111cot11r
f.75018 PARIS
Tal.: +33· 1·42.23 48 48.
Fu: ~JH42 . 23 41.1'.
~bschrift
ich blll mir baw•mt, dm dieu AussaQe vor dltHr:i Gerichrsho 1 ver~erM ~1'1n k1nn. :eh bi." r.m
bewusst u~d akaptlere tvMtutilt l(o :mqu~mn aus dar n•ch 1 ~n .\uuJçe gege~iòe1 1hrer Rtchrsoit·
chli".
Seit 1978 pr•ktiiiert ich al' freier K'ini4Ch9f Psyc~o! oga . 'l/~hrml n;un J1hren halle i'h ;n d'r Klirik Pai.11
Brooue in '/lll~j1rif auf derr Gehi1t der Mtdl1inlsc~tn Cn~oi a;ie ~r•kti1icrt, uod Uin in :lìrektar Zuum·
m•~ubeit mi! P ~ 1f . G MA THt Di~ finanzieru~Q 1110:,u durch ~IR ~ssocief:o ~ t ldoda B;rnard. Meir.e
Tlìtlgkei11n ..vartn wie falgt:
1.Jed1111 Cornmtag war ich ,1111t~gig mii Kcrsui! 1tìon;m besc1tilti~t. Persor.en:die mi(~ kcnsu:tie1:en
w.rsn lm WBttntllclle~ M1t somali$Cllen Sym~I0111f~ helau!, die sich in etu!kr1ì:k'l;,i ta n oear Tumo•en
darntalhen. Alle .'.flesc Pati1nt9il wurdtn mir von ~tri beh~ndelnrten Ar:ltr der !Qinik CterMes~ Wah·
n!nd diesel' rie~tn Ja!lre haben mich ca. 1000 ?monen kons~l!iert . Unter dluen Pat 11r.:er weran
sowohl Erwachsane &ls auch Kinder. Als klar w1r. dm 1ch ile l<lhi~ ·1er1au1~ wiJr;!e, habe ich im
:auten Jahr kelne neuen P•riel'lltn m&hr angenomrr.•~.
2. Aum1halb der Konsclr.tiar.mlttn war i ~h in meinef'l :~ 1 ' g•e11sbe,eidl, in der ~omhung, tltig. 01 &.,
fom 11e110 bun11d in der Ubt'JlrGl1111Q ~on Aum9en 7.ahlr!ic~er 0erso:w1 bfl2ii@iid1 der ps·fehologì·
schtn Seltt voi Kretsft!den.
Otr Gtund lilr dissa ijbarprìifungeri war èer f~1 Qenèe: ~~r.frcr.11111 mit 'hrvr 'Jer;w~1flu~Q l>zw. iliren
Osprenionen wi~ ihrer Suc~e nach tMer wunderbaren \lrd SD!o:t~etl Batiandlunq ~ebe ich s11 teQ!11t1t
eifien lonaron Sinn lhrer Kranl<htft lii finde11 anst;itt Lli&ung von aumn 111wstreo1n. :
tr.h lieb& $ie rl1ti angtleitet dus iii! gegtnliber :hrem leiden inrt Oollc:i 1r!1btan grb,smn Prcbltrrll
!dantifl1ier1en, um d~eg1n e1ne aktive ì~ll• ain2un1hm1t1.
Da $iCh mein Ktnntnisbeftich r.icht i1 dtr Medi::n belirtdet W\lrd•n dit Pat :'"lan al':gah~ l ttn, mie~ iì~er
ihra Syrnptome, 8e3chwerdan u~d dir po$ì1!v c~er ne;ativ errebtllf Kcrse(luen:~ tu idormieren. N1ch·
dam mit dinan Peuon&n rtr 8est1111d 'hm ~erschi!lleoan Schicknlich!Jge aJfgtr~rr.en wurdt. h1b8fl
wir gewisn cenm1:e Ursachefl identlfl2isrt, '.Venn dies• Rtsuftatt w Verdffont!.C~Ur\Q YCIQUlller. hiit tfll
wer~en so11e11, wfrt man zutn Schluss geko111men, dus allt ?ersel'tn, die solcl'le ~vchi'c~en Probltme
erlabt naben, m.t hoehstt• W.tiraclleinlrch~er 1 Mihtr oaer :pater in ihrem \.abllll elnen Of'Qanisthtn
Sc~ad~ er~t'.~ httten. JJnrn perml'lentu Sll~hen im 2ua• !!it~er ,\rbtit ·1m so orli'!'e ·11:1? m!SgGcl't.
dli psychi1cl111 Emp'inàen im Zuura~nhang m1t den orgenlschtn Sy~iptomen w ifltr1 ;fiiierf:fl Um nyr
e•n Belipllll iu nen n.n: lm Zuunvn11'111a119 mit Btllllkrtb1 kantlltn ttinf Pr~blemftldar ~•niifìrit1t werdtn.
11 44
Me\rwr Meinun; n•~h 111wllmt Or. Ham11 eo viele So1ttn wia wi: auch ~&funds11: haben. Med:1:r.iseh !iabe
içfl d~1ch mt.na T.ttiglc11t in Villejuif d'a blologìscll• lderitlfikati~n des B rus 1 ~rebm mr~eit!lt.
Ole Mettlodt von Or. Hamer hat rnir e~eubt, die gefOhlsmlsslgen Stjr~~g!!n, dit mit dhmr sor.iati,cti911
SvmptomatOIOQi• verk11~pft sind, spe:lflscher te be1!im1T111n. Wenn mM die vorlie~en~e~ Fallstud!tn von
Fraven u~d "11nnem tnflylilf1, so fasen slch dit \•rschiedOflen K;abstvi'len Nth ~en von Or. fiam•r
dtliniarten Ka111goriln einordnen.
Unabh»ngig dar Kenntnis der Artleit ~on Or. Hamtr baiilg!ich der ~o:i u~s ce:alllìert un:ers11chte11 Srusl
krftbt·P1Ue11t1nnen kilnnen wir dlt ion Dr. lian'er entwitkel10: Meth!!dt h·Jndertpro!entig ba~UtiQQn.
Unm• Sorgi 'Nfr u. dia tmpfin~unçen dar Petlenten betu~l i ch ihru Kr~nkheit rn6gh c~.s1 und vcRs t ~ndig
tu ldentlfillmn. We:in ic~ d1e Result1te unSerar psycllo·somatisc~en Analv$t é11' Problef!le. dia von
unmen Patt,nten auagaaprcc~en wurèe Or. H~mer vor1!g!n w0rde, w3re ci · In dér Laae rlen ps•,ichlscl1en
Problerifsldern txakt dl11 Pathologle cer Patitrttn zuzuor~ners.
Als etiemeliger pra~tlsche r Mìt•rbtl!tr du Hospi!als habP. ir.h 3 ·1emhit.d~n• Orupptn ~on P11tientsn
bttrtllt
G1uppa A, btstthffld aus 389 Person"1 (4 i,3S%),
die tria mtdìzìnlscht 9Mlandlung ein~ielttn.
Gruppi e, bes:ehmd IUS 21S Pmon•n (25,70%),
dii ~i11 nntdilinische Bet:endluna enuehieden ib lehnt~. und
Grupjle C, but111d aua 312 Pm11n&n (33, 0%)
dia ~ur tirwn1I :ur KQnsult~ion mc.ilenen sina.
Egal wekhe1 medi,inischen Ttwrapìe di& Palhlflten folgtrn ~~er ric~t, kann ich '1ul b~ s lìilìgen, dan tin
ìntimes VerJteh111 der bioloaise~ u11d psytflischen Mechanismtn, ~"' mit den rtitdltirrischen Symptomen
verbunden ~lnd, immer zu tÌrte' Vtrbtutrung cler Sit11adon der Patienttn ;efiihrt •~1 .
Vielen von !hnen geht ea hls llt11tt gut. l~r Lthsn hat an Outlitit und :llf\ere~ Frledtn gtwonntn.
Riiclcbhckend auf dia !ttltjU1rlcen Untersuc".ungen in Vil!ejuif hauel'\ ~is IU!'I\ t9. Juri Hl94 van :04
?ersone11285 u~erltbt. d.h. 41.18%.
Von dlmn Oberltllenden geMrtlft
· 102. d.n. 28, 22"1 der Gr~ppe A und
· 183. d.h 85. 11 % dtr Cruppe 8 M.
Di• P~1i1ni.n -j•r On.ippt A habt ich Qlitniss iflr::n WOntchtn, :rr. Mit:rl S S1unda1t p:ù Pe r so~ bttr911t.
Ole Patlenttn dtr Grup!>f I hat1ttt ein Anrec:ht 1ur mindesteos AO !:t.mdM Dli} Ptl'$cn.
Beide tlt\JPl)tn ~atten dit MOgliehkeit ~ns aucll ausse rh&lb de; KJntdtat r ona~ •lelo11 isch zu kon t!klì•·
rtn.
Zusammenfmend mllclit1 ich fumallen, daft dia meicten der ver~totb•nen P•tìenteo an ìhrer Angst.
auf;rund ~lo logì scher MUdlQkeit und ihrtr gefiihlsmhsigen lso' a!ion 11utort1& sin d. M de" Oltiehen
Ursachen, dlil such zv lhrer ~rankhelt gefvhr. hiben.
Mi1 dlnen i<urien AuafOhrun;en hilff' ich lhnan. Ho~u Carichi, ~ c en kl~inQri Eir1Witk ver$ch•fft zu h'hn
ili den R•icM11m, dtn di• !!uc:h4ftigung ~it den Erhnntnimn U!'d (rgebn iucr1 ~on Or. HafT19r mit 1ith
~~ .
lch wonschte ,,,_, an '*lner Seite tltia S11in zu ~enn1n.
Març rlichtt
' lch 11kup1:ar1 das Risiko eioer in(trpretierende11 Obmetz11ng dintt !eztu .
1145
32.6 Villejuif, 20 agosto 1997
Mare Frèchet
Psicologo clinico
Già consulente di psicooncologia e oncologia medica
Ogg.: testimonianze
Spett. Tribunale
Sono cosciente che queste dichiarazioni possono essere utilizzate da codesto tribu-
nale e accetto le eventuali conseguenze derivanti dalle dichiarazioni seguenti per
la procedura penale.
Dal 1978 esercito quale psicologo clinico indipendente. Durante nove anni ho eser-
citato nella clinica Paul Brousse a Villejuif nel ramo della medicina oncologica in
collaborazione diretta con il prof. G. MATHE. Il finanziam ento della ricerca veniva
assicurato dalla Associazione Claude Bernard. Le mie attività erano le seguenti:
ogni giovedì ero occupato tutto il giorno con le consulenze. Le persone che mi con-
sultavano erano affette essenzialmente da disturbi sintomatici costituiti da patolo-
gie ematiche o tumori. Tutti i pazienti mi furono assegnati dai medici curanti della
clinica. Durante questi nove anni circa mille pazienti h anno chiesto la mia consu -
lenza. Fra questi pazienti c'erano sia adulti sia bambini. Nell'ultimo anno, quando
fu chiaro ch e dovevo lasciare la clinica, non accettai più nuovi pazienti .
Oltre alle consultazioni la mia attività era dedicata alla ricerca che consisteva nella
verifica di dichiarazioni di numerose persone in relazione all'aspetto psicologico
delle affezioni oncologiche.
Lo scopo di queste verifiche era il seguente: di fronte alla loro disperazione ovvero
depressione e alla loro ricerca di una cura rapida e miracolosa, ho cercato di aiutar-
li a trovare un senso interiore per la loro malattia invece di pretenderne la soluzio-
ne dall'esterno .
Li ho condotti ad affrontare oltre alla loro sofferenza giornaliera anche i problemi
più profondi permettendo loro di assumere un ruolo attivo.
Siccome le mie conoscenze non sono di tipo medico ho esortato i p azienti a infor-
marmi sui loro sintomi, disturbi e delle conseguenti esperienze positive e negative .
Dopo avere elencato con queste p ersone l'entità dei vari eventi drammatici della
loro vita, abbiamo potuto identificare certe origini comuni della loro malattia.
Qualora questi risultati fossero stati pubblicati si sarebbe a rrivati alla conclusione
che le persone che hanno subito tali conflitti psichici prima o poi nella loro vita
avrebbero patito con grande probabilità dei danni fisici. La nostra continua ricerca
nell'ambito di questo lavoro è stata quanto più precisa possibile allo scopo di iden-
tificare le correlazioni fra le percezioni psichiche e i sintomi organici. Per fare un
esempio: in correlazione al cancro della mammella abbiamo potuto identificare cin-
que ambiti conflittuali.
1146
Secondo la mia opinione anche il dott. Hamer ha indicato le stesse tipologie di quelle
da noi riscontrate . A livello medico grazie alla mia attività a Villejuif ho potuto ela-
borare l'identificazione biologica dei vari tumori alla mammella.
Il metodo del dott. Hamer mi ha permesso di determinare in modo specifico i disturbi
emotivi correlati a questa particolare sintomatica organica. Se si analizzano i casi
tumorali riscontrati in uomini e donne è possibile classificare i vari tipi di cancro
secondo le categorie definite dal dott. Hamer.
Indipendentemente dalla conoscenza dei lavori del dott. H amer, siamo oggi in
grado di confermare al 100% il metodo da lui sviluppato a fronte dei risultati della
nostra approfondita ricerca sui pazienti affetti da tumore alla mammella. La nostra
attenzione si è concentrata a mettere a fuoco il più precisamente e completamente
possibile la percezione del paziente nei confronti della propria malattia. Se io pre-
sentassi quindi al dott. Hamer i risultati della nostra analisi psicosomatica dei pro-
blemi espressi dai nostri pazienti, egli sarebbe in grado di correlare esattamente
queste problematiche psichiche con la patologia del paziente .
1147
Necrologio
Mare Frèchet era stato incaricato dal suo capo Mathe, una delle tre autori-
tà oltre al prof. Israel e al prof. Schwarzenberg del ben noto centro oncolo-
gico statale di Villejuif presso Parigi, di appurare quale fosse la mortalità dei
pazienti se non si faceva alcun intervento.
Egli doveva dare assistenza psicoterapeutica ad entrambi i gruppi dei
pazienti trattati con la chemio e dei pazienti non trattati. Ovviamente però
i pazienti non trattati, per lo più considerati dei casi ormai incurabili, ave-
vano già patito lo choc da diagnosi e da prognosi. Normalmente la percen-
tuale di mortalità di simili pazienti è uguale a quella dei pazienti che sono
curati con la chemio. Non era previsto invece che Mare Frèchet spiegasse
loro la Nuova Medicina Germanica. Quando alla fine si venne a sapere ciò
che aveva fatto e che era sopravvissuto 1'85% dei pazienti non trattati che
però erano usciti dal panico grazie alla Nuova Medicina Germanica, e persi-
no il 28% dei pazienti trattati con la chemio, anch'essi sfuggiti al panico gra-
zie alle informazioni ricevute sulla Nuova Medicina, egli fu subito licenziato
dalla clinica.
La tragedia: Frèchet voleva pubblicare la sua documentazione, ma appun-
to a causa dell'espulsione aveva patito il conflitto del "non potercela fare",
con osteolisi al collo del femore a livello organico.
Alcuni giorni prima di ultimare la sua documentazione (''ora ce l'ho fatta!")
le sue osteolisi entrarono in fase di riparazione e l'inguine si gonfiò provo-
cando forti dolori.
Pur conoscendo la Nuova Medicina Germanica egli sconsideratamente
andò in un ospedale di Parigi per farsi visitare e lì accadde una cosa molto
strana. Gli fu data della morfina, probabilmente con qualche pretesto o
anche senza che lui lo sapesse, e non si risvegliò più. Dopo dieci giorni, a
metà gennaio 1998, era morto.
Una cosa particolarmente macabra: il suo capo, il prof. Mathe, cioè uno dei
capi del centro oncologico di Villejuif di Parigi, si era fatto curare un ade-
nocarcinoma bronchiale da me a da un mio amico secondo la Nuova
Medicina Germanica per oltre dieci anni, senza chemio. Da quando è gua-
rito continua ad utilizzare la chemio per i pazienti, pur sapendo che la mor-
talità con questa pseudoterapia è del 98%.
1148
32.7 Università di Trnava, 11 settembre 1998
Erkliirung
Seit dem 11. September 1998 ist die am 8. und 9. September erfol gte V erifikation der N euen
Medizin amtlich von der Universit!it Tmava (Tym au) best!itigt.
Unterschrieben haben dieses Dokument der Prorektor (Mathematiker), der D ekan (Onkologe)
und der Vorsitzende der wissenscha ftl. Kommission, Professor filr Psychiatrie.
Deshalb ist auch an der Kompctenz der Unterzeichneten wohl kein Z weife l moglich.
Die Universit!iten in Westeuropa - vor allem die Universitlit TUbingen - haben sich seit
17 Jahren strikt gewe igert, eine solche angebotene naturwissenschaftlich e ÙberprUfung durch-
zufilhren.
Obw ohl in den vergangenen Jahren schon viele Arzte di e Verifikati on dieser N aturgesetze dcr
Neuen M edizi n in 26 offentli chen Ùberpriifungskonferenzen durchgefiihrt haben, bei denen
auch stets alle Fiill e exakt gestimmt haben, wurden diese Dokumente (sogar notariell beglaubigte)
nicht anerkannt. l mmer und Uberall wurde ,,argumentiert", sol ange di ese Ù berprUfung nicht
durch e ine Universit!it amtlich durchgefilhrt sei, zlih le sie nicht - und solange d ies n icht ge-
schehen sei, sei die Schulmedizin ,,anerkannt".
Die N eue Med izin, die aus 5 Bio logischen Naturgesetzen - ohne zusatzliche H ypothesen -
besteht und fùr Mensch, Tier und Pflanze gleicherm al3en g ilt, ist so k lar und logisch koharent,
dal3 man sie leicht, wie man sieht, red lich und gewissenhaft schon immer am niichstbesten Fall
hatte UberprUfen konnen und natUrli ch Uberprii fen ml\ssen, wenn man nur gewollt hiittc.
Rutìnord, Medienkampagnen und M edienhetze oder Berufsverbot sowie div . Attentatsversuche
und angedrohte Zwangspsychiatriesierungen (wegen Realittitsver/usts), bis hin zur Inhafti erung
(wegen drei mal unentgeltlichen Inform ierens iiber d ie N eue M edizin / dafiir habe ich tlber
J Jahr im Gefangnis gesessen /) ersetzen nicht wissenschaftliche Argumente, um einen wissen-
schaftlichen Gegner zu widerlegen. War nicht die Erkenntnisunterdrilckung - w ie m an j etzt er-
kennen kan n - nur Ausdruck blanker Gewalt, um Macht und Besitzstlinde der alten Medi zin
aufrecht zu erha lten?
Die Neue Medizin ist die Medi zin der Zukunft.
Ihre weitere Verhinderung macht das Verbrechen an der Menschheit tiiglich noch grèil3er!
In offiziellen Statistiken wie der des Deutschen Krebsforschungszentrum s H eidelberg , ist
immer wieder nachzulesen, dal3 von den schulmedizinisch mit Chemo behandelten Patienten
nach 5 Jahren nur noch ganz wenige am Leben sind.
Die Staatsanwaltschaft Wiener Neustadt mu13te demgegenUber zugeben, dal3 van den bei der
Hausdurchsuchung des ,,Zentrums fùr Neue Medi zin, in Burgau" beschl agnahrnten 6'.soo
Patientenadressen ( davon die meisten Patienten an fortgeschrittenem Krebs erkrankt) auch
nach 4 bis 5 Jahren .noch ilber 6000 am Leben waren (Uber 90 %).
Nun ist d ie Forderung (ÙberprUfung durch eine Universitiit) erfilllt. Jetzt haben di e Patienten
ein Recht darauf, dal3 das grausigste und schlimmste Verbrechen der M enschheitsgeschichte
endlich beendet wird, und daJ:l alle gleichermal3en die Chance erhalten, offi z iell nach den
5 Biologischen N aturgesetzen der Neuen Medizin gesund zu we.rden.
Dazu rufe ich alle redlichen Menschen aufund bitte sie um Ihre Mithilfe .
~ · ~~~
11 49
Dott. med. Ryke Geerd Hamer Trnava, 11.09.1998
DICHIARAZIONE
1150
vita e le minacce di trattamenti psichiatrici coatti (per perdita del senso
della realtà) fino alla mia incarcerazione (giudicato e detenuto per oltre un
anno per avere dato in tre casi, gratuitamente, informazioni sulla Nuova
Medicina Germanica), non devono e non possono certo sostituire le argo-
mentazioni scientifiche indispensabili per controbattere un avversario scien-
tifico! Il dubbio è quindi lecito che la repressione di questa scoperta, come ci
è dato di costatare oggi, sia stata, in effetti, l'espressione della forza brutale
intenta a salvaguardare il potere e i privilegi della "vecchia" medicina?
Secondo statistiche ufficiali come quelle del centro tedesco di ricerca con-
tro il cancro di Heidelberg, possiamo constatare come pochissimi pazienti,
trattati dalla medicina attuale con la chemio, siano ancora in vita dopo cin-
que anni (circa il 5%).
Dr. Hamer
1151
Riportiamo qui di seguito i casi esaminati durante la verifica ufficiale
della Nuova Medicina del1'8 e del 9 settembre 1998 presso l'università di
Trnava (Bratislava, Slovacchia)
Prima DHS: patita alla fine di febbraio 1998 con recidive durante il sonno.
Il paziente ventisettenne lavora in una centrale nucleare.
Sul lavoro indossa una tuta antiradiazioni. Non è da molto tempo che ha
avuto quel posto. Gli dicono che potrebbe accadere che fuoriesca una nuvo-
la radioattiva che sprigiona dei raggi ionizzanti radioattivi. Quando si è
investiti da quella radiazione si avverte una grande debolezza.
Il paziente è uno sportivo dinamico ed era sempre stato sano.
Improvvisamente un giorno alla fine di febbraio 1998 si sentì terribilmente
stanco, abbattuto e senza forze. Subito pensò di essere stato colpito dai raggi
ionizzanti. Da quel momento in poi pensò soltanto ai raggi ionizzanti.
Nella notte seguente ebbe degli incubi però non riusciva più a ricordarsi il
contenuto. Ma quando al mattino si svegliò aveva difficoltà a respirare ed
era come se gli si fosse serrata la laringe. Inoltre si manifestarono tosse
secca e oppressione cardiaca.
La diagnosi della medicina tradizionale sospettò un carcinoma bronchiale,
ma non si trovò nulla nelle due broncoscopie eseguite.
Seconda DHS
A causa della diagnosi che sospettava un "carcinoma bronchiale" rimasta
in sospeso per settimane il paziente nel marzo 1998 patì un conflitto di
paura frontale; in questo caso un conflitto di paura del cancro a destra cere-
bralmente. Questo è un tipico conflitto iatrogeno secondario che è attivo
1152
con delle recidive e a tratti si risolve temporaneamente. Insieme al conflit-
to di paura del cancro si è verificata una
Terza DHS
per un conflitto di non poter marcare il territorio, che ha colpito a destra
cerebralmente ed ora è in soluzione.
Costellazioni schizofreniche temporanee:
poiché il focolaio a sinistra cerebralmente evidentemente è rimasto sempre
attivo, il paziente a causa del secondo conflitto iatrogeno, a destra cerebral-
mente, ha patito una cosiddetta costellazione schizoide che ha portato a
un'ossessione riguardo alla radiazione ionizzante.
La costellazione schizofrenica è stata temporaneamente eliminata perché si
è arrivati a delle soluzioni passeggere della paura del cancro.
Si è instaurato un circolo vizioso: i linfonodi mediastinici, che si credeva di
vedere radiologicamente, secondo la NUOVA MEDICINA GERMANICA
sono delle cosiddette cist,i dei dotti degli archi branchiali colme di liquido
che con recidive ripetute si induriscono progressivamente in tessuto con-
nettivo e sono chiamate dalla medicina ufficiale "carcinoma bronchiale
(meglio, mediastinico) a cellule piccole" (microcitoma).
Il tragico circolo vizioso si spiega nel modo seguente:
il paziente di fatto aveva superato la sua terribile paura del cancro. Risultato
di questa soluzione è la cisti degli archi branchiali.
Il radiologo però alla successiva visita di controllo (3.6.89) vede sulla radio-
grafia una chiara cisti degli archi branchiali a destra nel mediastino. Quindi
gli viene detto che ha davvero il cancro.
Immediatamente si manifesta di nuovo attività conflittuale, cioè torna la
paura del cancro, perché ora sembra essere tanto più motivata e in un istan-
te il paziente è di nuovo in costellazione schizofrenica: pensa giorno e notte
che i raggi ionizzanti gli abbiano provocato il cancro.
A causa di questa nuova attività conflittuale si ha una regressione apparen-
temente favorevole o stasi delle cisti degli archi branchiali: il liquido in
queste cisti, che sono sempre espressione della fase di riparazione, scom-
pare di nuovo.
Questo processo avviene indipendentemente da chemio e irradiazioni ed è
da considerasi sostanzialmente negativo sebbene sia ritenuto un segno
positivo dalla medicina sintomatica.
Se il paziente superasse di nuovo la sua paura del cancro le cisti degli archi
branchiali si riempirebbero di nuovo di liquido. Ma questo sintomo positi-
vo sarebbe interpretato come un'ulteriore crescita del cancro e provoche-
1153
rebbe di nuovo al paziente attività conflittuale.
Nella NUOVA MEDICINA GERMANICA in pratica non abbiamo questo
problema perché il paziente non cadrebbe affatto nel panico per paura del
cancro. Inoltre non entrerebbe nemmeno in costellazione schizofrenica con
pensieri ossessivi.
Quarta DHS
Nella sostanza bianca vediamo un focolaio che si colora e corrisponde a
una osteolisi del bacino in via di guarigione, che a livello conflittuale indi-
ca una svalutazione di sé, di non essere adeguato nella regione del bacino
{per es. a causa di impotenza, stanchezza, ecc.).
Questo focolaio strutturalmente è collegato al focolaio corticale. La capaci-
tà di colorarsi ci mostra che il conflitto ha trovato una soluzione. Ma osser-
vando attentamente notiamo che nell'edema già si sono formate delle
nuove strutture concentriche a margini netti, cioè ci troviamo di nuovo di
fronte ad attività conflittuale {per il terzo e quartq conflitto). Purtroppo non
disponiamo delle TAC del bacino e nemmeno dagli esami del sangue che
avrebbero dovuto mostrare una leucocitosi temporanea.
Quinta DHS
Sul lato sinistro nella sostanza bianca si trova un altro focolaio colorabile
che non ha quasi più edema; esso corrisponde a un conflitto di separazio-
ne brutale (separazione dai genitori o dal bambino). Purtroppo abbiamo
potuto interrogare il paziente solo brevemente e quindi non conosciamo
tutti i conflitti in dettaglio.
Sembra che anche questo conflitto fosse risolto e che sia tornato ad essere
attivo.
Terapia proposta
In questo caso non vedo nessun'altra possibilità di terapia a parte la
NUOVA MEDICINA GERMANICA, in quanto è in grado di far riconosce-
re il circolo vizioso al paziente e di aiutarlo a liberarsene. Solo così egli
potrebbe superare senza panico il successivo duro periodo in cui le cisti
degli archi branchiali si gonfiano di nuovo nella susseguente fase di ripa-
razione seguente fino a che questa si sia conclusa. Fino a quel momento
ovviamente avrebbe dei problemi meccanici di respirazione.
In via eccezionale si potrebbe pensare all'eventualità di fare una irradiazio-
ne mirata se i problemi respiratori si aggravassero e il paziente rischiasse
di patire delle recidive conflittuali.
1154
32. 7.2 caso: Z. Maria, 75 anni, destrimane
Diagnosi
1) disturbi gastrici da un anno
2) carcinoma mammario del seno destro da gennaio 1998
3) Parkinson alle mani
4) paresi sensoriale della guancia sinistra
Prima DHS
Tutto il senso della vita della paziente (come pure di suo marito) sono i due
nipoti di 18 e 23 anni.
Nell'ottobre 1996 la paziente patì un conflitto plurimo quando venne a
sapere che il nipote, allora sedicenne, aveva abbandonato il ginnasio dopo
solo un mese.
1155
Ora per la nonna il mondo era tornato a girare nel verso giusto. Tutti i con-
flitti si risolsero contemporaneamente. Il seno destro si gonfiò fortemente e
al tempo stesso ci fu per mesi sudore notturno a causa della porzione ade-
noidea r (TBC polmonare). Contemporaneamente i dotti lattiferi del seno
destro si gonfiarono quale segno di soluzione del conflitto di separazione
causando in primo luogo una grande tumefazione del seno destro e in
seguito una regressione del gonfiore e un indurimento della mammella.
Reperto secondario
Da quando il nipote maggiore guida l'auto la nonna non riesce più a dor-
mire di notte se lui è in giro di sera con la macchina. La nonna trema lette-
ralmente per lui.
Il Parkinson delle mani è segno di una fase di riparazione che continua a
recidivare (in sospeso) di un conflitto motorio delle mani (volante).
La nonna sogna che suo nipote non riesca a tenere il volante e faccia un
incidente.
Terapia proposta
Secondo la NUOVA MEDICINA GERMANICA non occorre fare una tera-
pia causale per questa paziente (a prescindere dal Parkinson) perché il con-
flitto è risolto da poco meno diun anno. Se la paziente capisce che l'indu-
rimento della mammella destra è il risultato di una riparazione che non le
nuocerà più (anche una caverna probabilmente riscontrabile nella mam-
mella sinistra dopo TBC delle ghiandole mammarie non comporterebbe
nessun danno alla sua salute) non ha bisogno attualmente di nessun'altra
terapia. La prognosi è molto favorevole . Profilatticamente sarebbe auspica-
bile che i nipoti procurassero alla nonna soltanto gioia.
Questo caso è entrato nella storia della medicina con il titolo di "1.'.ascia di
Trnava". Il paziente è un uomo che sembra notevolmente più vecchio della
sua età. Quale manifestazione arteriosclerotica non riusciva più, ad esem-
pio, a ricordare l'anno della sua operazione alla prostata. Ciò ha reso molto
più difficile interrogarlo.
Diagnosi
1) carcinoma alla prostata con intervento chirurgico circa due anni prima,
inclusa orchiectomia terapeutica bilaterale
1156
2) alterazioni ossee generalizzate (appurate solo con la scintigrafia),
quindi osteolisi o ricalcificazioni secondo l'interpretazione della
NUOVA MEDICINA GERMANICA.
Ulteriori diagnosi secondo la NUOVA MEDICINA GERMANICA:
1) mesotelioma pericardico con recidive croniche alternate a tamponamen-
ti pericardici.
2) Paralisi parziale delle gambe nella fase di riparazione.
1157
Alla fine il prof. Jurga disse solo in un sospiro: "Signor Hamer, ciò mi ha
convinto al 300%. Lei non poteva né sapere né indovinare una cosa simile,
infatti stranamente non è affatto descritta nella nostra anamnesi. E' davve-
ro convincente per la calma e la sicurezza con cui lei è riuscito a postular-
la! Quindi la Nuova Medicina Germanica è esatta!"
Estrapoliamo lo svolgimento dal protocollo ufficiale dell'università, come è
stato preparato per ciascun paziente e presentato alla sottoscrizione della
verifica della Nuova Medicina da parte dei tre firmatari dell'università.
1158
Da due anni il carcinoma alla prostata era progredito così tanto da procu-
rargli delle difficoltà quando urinava. Di conseguenza si arrivò all'operazio-
ne della prostata con orchiectomia.2so
Quando alla fine il paziente dovette lasciare la propria casa perché essen-
do diventato anziano non poteva più vivere da solo e si trasferì dal genero,
si arrivò a una grande soluzione conflittuale in tutti e tre gli ambiti. La prosta-
ta, parzialmente risecata, si gonfiò di nuovo creandogli dei problemi duran-
te la minzione. Il mesotelioma del pericardio causò un tamponamento peri-
cardico che però nel frattempo sembrò essere di nuovo regredito. I dolori
del tamponamento pericardico venivano interpretati come disturbi cere-
brali della circolazione (capogiri).
La soluzione della paralisi parziale delle due gambe si rinforzò nella fase di
soluzione, come avviene di solito con l'edema di riparazione nel centro cor-
ticale motorio.
Le osteolisi generalizzate accertate con la scintigrafia sono la conseguenza
di una svalutazione di sè a causa della orchiectomia bilaterale.
Terapia proposta
Interruzione della terapia ormonale e terapia localizzata per mantenere
aperte le vie urinaria di scarico. Eventuale sostituzione di testosterone allo
scopo di ricostituire la stima di sé.
1159
Freccia centrale in alto:
enorme edema del FH per
il pericardio, fase pcl.
Freccia in alto a sinistra:
relè del sigma-colon,
FH in fase pcl.
Freccia in alto a destra: FH
nel relè della pleura in fase
pcl corrispondente al lato
sinistro del corpo.
Freccia più grande in basso
a destra: fase pcl FH per il
seno sinistro o melanoma (cheloide cicatriziale?) nell'area della cicatrice della
ferita causata dall'ascia lateralmente al capezzolo sinistro.
Diagnosi
Carcinoma del cieco, scoperto nel corso di un intervento all'ileo,
DHS
Il paziente non ha rivelato il suo conflitto, un conflitto di "averla presa in
quel posto", ripugnante, insidioso. Il medico deve rispettare questo silen-
zio, soprattutto se il colloquio non avviene a quattr'occhi, ma alla presenza
di più persone.
Il conflitto sembra avere a che fare con la costruzione della sua casa 40 anni
prima. Allora il paziente che aveva tre bambini e in pratica era senza dena-
ro stava costruendo la sua casa con l'aiuto dei parenti.
Non sappiamo che cosa abbia mantenuto vivo il conflitto (binario) per così
tanti anni.
Purtroppo non abbiamo potuto avvalerci del reperto istologico per fare una
valutazione perché non ne disponevamo.
Altrimenti dal livello di mitosi, ovvero dell'assenza di mitosi si sarebbe
potuto tirare le relative conclusioni, ad esempio appurare se in passato c'e-
rano già state delle temporanee fasi di riparazione (parti necrotiche).
In base alla TAC cerebrale sembra trattarsi di un vecchio conflitto in sospe-
so che si è ridotto d'intensità nel tempo.
Questo conflitto, anche se il carcinoma del cieco cresce così lentamente a
livello organico, può comportare a un certo punto un'occlusione intestina-
1160
le, come nel nostro caso. Il carcinoma del cieco è stato operato il 7 .8.1998.
Terapia proposta
Un nuovo "colloquio a quattr'occhi" con il paziente.
Tuttavia, se il conflitto in sospeso fosse davvero molto trasformato e quindi
il cancro potesse continuare a crescere fantomaticamente tutt'al più dal
7.8.1998, data l'età avanzata del paziente non ci sarebbero altre conseguen-
ze terapeutiche.
32. 7.6 caso: Dott. H.P. (il paziente ha voluto restare anonimo),
59 anni, destrimane
Diagnosi
Adenocarcinoma gastrico
Il paziente è rettore di una scuola. Da sette anni la scuola sta subendo molte
trasformazioni e ampliamenti. Da sette anni il paziente ha anche una cosid-
detta gastrite cronica, che a livello psichico corrisponde a un rancore nel
territorio cronicamente riattivato. Fino a un anno fa non c'era nessun'altra
manifestazione, come evidenziato da una gastroscopia eseguita nell'ottobre
1997. Subito dopo questa gastroscopia il paziente ha incominciato a dima-
grire rapidamente.
DHS
Un anno fa il paziente ha patito una DHS quando iniziò un processo inten-
tato dalle autorità contro l'imprenditore edile che eseguiva i lavori di
ampliamento della scuola (fine ottobre 1997).
Il paziente patì il conflitto di "dover restituire un boccone che aveva già
inghiottito". In realtà il direttore della scuola aveva ricevuto una bustarella
dall'imprenditore perché gli assegnasse l'incarico. Da mesi il paziente ha
paura a causa del processo pendente. Egli teme che venga scoperta la sua
corruzione e di dover restituire i soldi e probabilmente di essere anche con-
dannato. Il conflitto è ancora attivo, indipendentemente dalla gastroecto-
mia avvenuta il 17 luglio 1998.
Questo conflitto biologico arcaico del boccone ha il suo relè nel tronco cere-
brale e sotto l'aspetto conflittuale non ha nulla a che vedere direttamente
con la gastrite. Si tratta di due processi completamente diversi su tutti i tre
livelli.
1161
Seconda DHS
"Conflitto di paura nella nuca". Il relè cerebrale si trova in posizione occi-
pitale, paramediana a destra e a livello organico riguarda il corpo vitreo
sinistro.
Dall'apertura del processo il paziente ha il conflitto di paura nella nuca. In
concreto ha paura che una persona (qui la giustizia) scopra l'irregolarità
commessa ovvero che il suo segreto venga scoperto.
Il paziente vede meno bene dall'occhio sinistro. Purtroppo il globo oculare
non è compreso nella TAC.
Decorso
Il paziente ha le mani fredde e quindi si trova ancora in attività conflittua-
le come prima, rispetto sia all'adenocarcinoma gastrico sia alla paura nella
nuca. Per quanto riguarda il tumore allo stomaco, dal 17 luglio sussiste in
forma fantomatica a livello organico, mentre il programma speciale conti-
nua il suo processo sui due livelli (psichico e cerebrale).
Dall'intervento il paziente ha coerentemente perso cinque chili di peso gra-
zie all'innervazione simpaticotonica da stress che perdura.
Per il momento non si vede ancora quando terminerà il processo.
FH nella corteccia visiva destra pertinente al corpo vitreo sinistro (glauco-
ma).
Sul piano psichico ciò corrisponde a un "conflitto di paura nella nuca". E'
la paura del "predatore" che in questo caso è costituito da diversi rappre-
sentanti della giustizia.
Il paziente vede meno bene dall'occhio sinistro . Purtroppo il bulbo oculare
non è compreso nella TAC. Nel tronco cerebrale destro nel relè dello stoma-
co è visibile un FH per l'adenocarcinoma gastrico che è ancora o di nuovo
attivo.
Terapia proposta
Il paziente ha bisogno di una soluzione reale del conflitto. Potrebbe per
esempio restituire il denaro a una persona di fiducia neutrale. Oppure
potrebbe liquidare la faccenda autodenunciandosi e restituendo il denaro.
La migliore possibilità di soluzione è da cercarsi in questa direzione.
1162
32.1.1 caso: M. Vincent, 23 anni, destrimane
Dato che il paziente non era presente di persona, non abbiamo potuto capi-
re con precisione quando ci sono state le fasi in cui si era calmato nella con-
vinzione che la madre stesse di nuovo bene.
1163
re che suo figlio, quando sta per arrivare la crisi, avvicina la mano al corpo
e poi avviene la crisi generalizzata.
Decorso
Da dicembre 1996 le crisi si sono fatte più frequenti, all'inizio solo ogni due
settimane, ora tutte le settimane. I.'. operazione della madre nel giugno 1997
non ha mitigato il conflitto bensì lo ha accentuato a causa della conferma
diagnostica di "tumore cerebrale". Una recidiva del tumore della madre
evidentemente costituisce una minaccia. D'altra parte il paziente è, a volte,
più tranquillo per il fatto che il "tumore maligno" è stato estirpato.
Così il paziente oscilla di continuo fra paura e speranza.
Ogni volta che si tranquillizza ha una nuova crisi epilettica motoria.
Seconda DHS
Conflitto di perdita, vedi il relè del testicolo sinistro nella TAC cerebrale.
Insieme al conflitto di separazione motorio-sensorio si è verificato un con-
flitto di perdita che a livello organico colpisce il testicolo destro.
Nella fase di conflitto attivo si formano delle necrosi del testicolo(tessuto
interstiziale); a livello organico il paziente in pratica non nota nulla.
Nella fase di soluzione però, a seconda della massa conflittuale, si produce
un rigonfiamento del testicolo più o meno grande. Se gli intervalli di con-
flitto attivo durano solo brevemente, il rigonfiamento del testicolo può non
essere visibile.
La madre purtroppo non ha potuto riferirci nulla al riguardo. Il contenuto
conflittuale è che il paziente aveva paura di perdere la madre, cioè che lei
potesse morire.
Terapia proposta
Questo caso mostra che per la NUOVA MEDICINA GERMANICA non è
sufficiente sottoporre a una terapia il paziente stesso, bensì spesso occorre
intervenire su tutto l'ambiente intorno a lui, la famiglia ecc. In questo caso
madre e figlio insieme. Entrambi dovrebbero lavorare conoscendo la
NUOVA MEDICINA GERMANICA per capire le correlazioni conflittuali.
1164
Altrimenti non si può arrivare a una soluzione del conflitto definitiva. Nel
nostro caso porre termine alle crisi epilettiche.
Diagnosi
a) recidive del carcinoma al colon dal 1995
b) embolia polmonare
c) leucocitosi temporanea
d) diagnosi aggiuntiva della NUOVA MEDICINA GERMANICA: carcino-
ma dei tubuli collettori del rene sinistro, sospetto di avvenuta TBC renale.
Prima DHS
"Conflitto di averla presa in quel posto" ripugnante, insidioso.
La paziente da 45 anni abita nella stessa casa con suo marito. Ha due figli
grandi.
Sei anni fa una zingara con una nipote si trasferì nell'appartamento sopra
il loro. I primi tre anni non furono piacevoli ma non accadde nulla. Nel 1995
ci fu una forte lite perché la zingara aveva lasciato aperte porta e finestre
del vestibolo e quindi neve e pioggia erano entrate nell'appartamento della
paziente.
Ci fu un violento scambio di parole che terminò quando la zingara disse:
"Ora ti ci dovrai abituare per il futuro!"
La paziente, che da 40 anni non aveva avuto problemi con i suoi vicini, era
del tutto sconvolta a causa della perfidia e della villania della vicina. Infatti
da allora la zingara terrorizzava e vessava la paziente tutte le notti. La nipo-
te della zingara di sera saltava rumorosamente dal divano sul pavimento
per disturbare volutamente la paziente nella sua camera da letto.
Dell'acqua colava sempre attraverso il soffitto della camera da letto perché
la zingara diceva che doveva innaffiare i suoi fiori.
La zingara inventava sempre nuovi tormenti. Cinque mesi dopo alla
1165
paziente fu diagnosticato un carcinoma del colon e venne operata.
Nel 1996 e 1997 furono tolti altri due tumori (adenocarcinomi) recidivanti.
Dopo l'ultimo intervento la paziente ebbe dei sintomi polmonari. Dapprima
si pensò a una polmonite. In base alla TAC cerebrale fu possibile accertare
senza dubbi un'embolia polmonare: dato che la paziente è mancina e in
menopausa, il conflitto di territorio maschile poteva colpire solo a sinistra
cerebralmente. Se la paziente fosse stata destrimane avrebbe avuto un nor-
malissimo infarto cardiaco sinistro.
Il "conflitto di averla presa in quel posto" a causa della vicina continuava
ad essere attivo con varie recidive, anche se al momento non è molto attivo,
poichè è ricoverato in clinica. E' possibile persino che la vicina, a conoscenza
della malattia della paziente, provi una gioia sadica di "portarla alla tomba".
Terapia proposta
In queste circostanze si può ricercare una terapia sensata solo perseguen-
do una reale soluzione di conflitto. Altrimenti altre recidive conflittuali,
saranno inevitabili.
Seconda DHS
La paziente riferisce di non sentirsi più a casa nella sua propria abitazione.
Il conflitto biologico quindi è un conflitto del profugo o per l'esistenza con
carcinoma dei tubuli collettori del rene sinistro. La soluzione di questo con-
flitto dovrebbe essere gestita contemporaneamente con la soluzione del
primo conflitto.
1166
Il conflitto per l'esistenza ha già scatenato un conflitto secondario: cioè una
svalutazione di sé a causa della diagnosi di "disfunzione renale"
Terza DHS
Si tratta di un conflitto per il territorio che colpisce la paziente mancina e
in menopausa nel relè sessuale delle vene coronariche a sinistra periinsu-
larmente. Questo conflitto evidentemente ha avuto parecchie recidive dal
1995. Non è stato possibile ricostruire le varie fasi in modo esatto. l.'.ultima
soluzione di questo conflitto è avvenuta nel gennaio 1998. Allora la pazien-
te ebbe un cosiddetto infarto cardiaco ~estro con embolia polmonare e per
due giorni rimase incosciente. l.'.embolia polmonare è sempre la crisi epilet-
toide nella fase di riparazione di un simile conflitto. Questa embolia polmo-
nare fu mal interpretata come polmonite, ma il reperto della TAC del
8.1.1998 è inequivocabile.
Quarta DHS
Prima del dicembre 1997 per la paziente fu preparato un clisma opaco (che
non abbiamo potuto esaminare) che mostrò un'insufficienza del rene sini-
stro.
Quando ciò le fu comunicato, la paziente patì una svalutazione di sé nelle
costole sotto cui è situato il rene. Si tratta di una svalutazione di sé localiz-
zata, che è associata alla relativa porzione scheletrica, in questo caso alle
costole, cosa che di fatto significa: "In quel punto non valgo più nulla".
Nell'immagine della TAC renale del 2.12 .1997 si può riconoscere chiara-
mente l'osteolisi delle costole. Il giorno 8.1.1998, circa 5-6 settimane più
tardi, nella sostanza bianca destra del neoencefalo nel punto pertinente a
sinistra a questa regione costale, si vede un nitido edema. Nel marzo 1998
secondo i dati forniti dal prof. Krcmèry i leucociti erano 18.000, un chiaro
segno di leucocitosi nella fase di riparazione delle osteolisi. Per fortuna non
si fecero altri controlli altrimenti si sarebbe scoperta una piccola leucemia.
I conflitti 1 e 2 sono ancora o di nuovo attivi, infatti la paziente ha le mani
fredde. I conflitti 3 e 4 al presente sono apparentemente in fase di ripara-
zione.
1167
1f'JR.N ..~V§ JK.A lLJCNJ(V JEJR..ZJ[ll'A\
Homopotocna 23, 918 43 Tm;.va
BESTA.HTIGUNG
Am 8.9. u. 9.9.1998 wurde am Onkologischem Institut Hl.
Elisabeth in Bratislava und Onkologischen Abteilung des
Krankenhauses in Trnava sieben Patientenfalle mit ingesamt
mehr ala 20 einzelnen Erkrankungen in Gegenwart des
Prorektors der Univereitat Trnava, dea Dekans der Fakultat
filr Pflegewesen •..111d Sozialwesen der Universitàt Trnava und
ingesamt 10 Dozenten und Pr.ofessoren untersucht (arztliche
Protokolle von diesen Pallen, die durch Dr. Hamer gemacht
wurden, sind in der Beilage ) . F.s sollte festgestellt werden,
ob nach naturwissenschaftlichen Regeln der
Reproduzierbarkeitsprilfung die Verifikat i on seines syste:ns
festgestellt werden kor.nte.
Dies war der Fall.
Von den jeweils etwa 100 Fakten, die man bei jeder
Einzelerkrankung nach den Regeln der "Neuen Medizin" abfragen
kann, konnten zwar in Ermangelung vollstandiger
Untersuchungsbefunde nicht alle Fakten abgefragt werden, aber
die abqefragten Fakten zeigten, dass alle Naturgesetze der
"Neue Medizin" erfilllt waren.
Die untergezeichneten nehmen deshalb mit hoher
Wahrscheinlichkeit als gesichert an, dass seine Prasentation
in zwei Oberprilfungskonferenzen bewies scin system mit
groster Warscheinlichkeit. Wir echatzen sehr hoch das
menschliche, ethische und geduldige Engagement Dr. Hamers und
seinen neuen ganzheitlichen zutritt zum Patienten. Nach
Berucksichtigung aller dieser Faktoren, haben wir den
Eindruck gewonnen, dass die Frage der moglichts baldigen
Anwendung der "Neuen Medizin" dringend weiterverfolgt werden
sollte.
Trnava 11.9.1998
prof.MUDr.J.Pogidy,orsc, Prof. f. Psychiatri~, ... /~. .
Vors.der Kommission
1168
UNIVERSITA' di TRNAVA
ATTESTATO
1169
Conclusioni:
La verifica della Nuova Medicina a Trnava è avvenuta nel 1998. E' accadu-
to l'impensabile: il peggior crimine nella storia dell'umanità, commesso
dalle logge e dai "capiloggia B'nai B'rith" la loggia delle loggie, ha assunto
una dimensione ancor più drammatica. La stampa ad essa affiliata, disponibi-
le per ogni crimine di repressione della conoscenza e di falsa informazione,
ha gridato per 17 anni sempre con le medesime parole di calunnia:
"Stregone!" Ciarlatano! Fatelo tacere!" Mentre da parte ufficiale ci si
domandava se era permesso, o meno, verificare la Nuova Medicina. " Dal
1998 invece ha adottato la pratica del silenzio secondo la formula: se non
parliamo della verifica di Trnava, allora non è avvenuta! l'.implicazione cri-
minale di questi adepti della loggia, che infatti lavorano quasi tutti in veste
di organizzazioni statali, può ora essere ben compresa da tutti coloro che
sanno anche immaginare che ogni anno migliaia di poveri pazienti vengo-
no assassinati senza alcuna necessità con chemio, morfina e prognosi bru-
tali che generano panico. Queste prognosi si rivelano inesatte, semplice-
mente quando il paziente non ci crede. Milioni di poveri pazienti sono stati
sinora assassinati senza scrupoli perché una piccola minoranza si illude di
poter dominare il mondo a spese di tutti gli altri, dove gli altri uomini diven-
tano degli schiavi che si possono manipolare a piacere.
A creare disturbo in primissimo luogo c'è la Nuova Medicina ... perché con
essa le persone diventerebbero libere e non più schiavizzabili!
1170
33. GLOSSARIO, INDICE DEI NOMI
A
Abortivo: incompleto, a decorso abbreviato, terminato precocemente (come
l'aborto è il termine prematuro della gravidanza).
Acino: gruppo di cellule secretorie che circondano una cavità, l'unità più
piccola di una ghiandola.
Acquedotto: "che porta acqua", cioè un tipo di dotto o cisterna cerebrale.
Addome: ventre, basso ventre.
Adenocarcinoma: tumore generato da struttura o tessuto ghiandolare.
Adenoideo: epitelio cilindrico a forma di cavolfiore, simile a una ghiandola
Aderenza: conglutinazione o concrescenza di due organi.
Afferente, innervazione: linea di eccitazione nervosa dall'organo periferi-
co al cervello.
Albumina: proteina.
Albuminuria: eliminazione di albumina attraverso l'urina.
Alopecia: caduta dei peli fino alla perdita dei capelli.
Alveoli: piccole cavità polmonari.
Amenorrea, premenarchica: fase precedente alla prima ovulazione della
donnà, amenorrea della gravidanza. Amenorrea postclimaterica, fase
dopo il termine del periodo di maturità sessuale della donna; amenorrea a
causa di conflitto sessuale; amenorrea a causa di un blocco funzionale
delle ovaia (pillola anticoncezionale), a causa di citostatici, irradiazioni,
anabolizzanti ecc.
Amenorrea: fase senza mestruazioni, in senso proprio fase senza ovulazio-
ne, fase non fertile della donna.
Amniocentesi: esame del liquido amniotico.
Anaerobico: che vive senza ossigeno.
Anafilassi: reazione di ipersensibilità dovuta agli anticorpi di tipo immediato
che si manifesta in occasione di un nuovo contatto con l'allergene spe-
cifico dopo una fase di sensibilizzazione.
Anamnesi: insieme delle notizie sui precedenti di un malato: tipo, inizio e
decorso di disturbi attuali che vengono discussi dal medico con il malato.
Androgino: contemporaneamente maschile e femminile, bisessuale.
Anemia: riduzione del numero dei globuli rossi.
Aneurisma: dilatazione.
Angio-: prefisso avente il significato di vaso.
1171
Angiografia: radiografia dei vasi dopo iniezione di un mezzo di contrasto.
Anitterico: a decorso senza ittero.
Anovulatorio: senza ovulazione, all'incirca sinonimo di produzione ridotta di
estrogeno. Purché la gravidanza e l'allattamento non causino una fase
anovulatoria naturale. Nei popoli primitivi la donna è in "fase ovulato-
ria" solo una volta ogni tre anni, cioè ha un'ovulazione ogni tre anni con
la quale resta di nuovo incinta. Dopo il parto allatta per due anni.
Antagonistico: opposto.
Antropogeno: prodotto o influenzato dall'uomo.
Aorta: arteria principale del cuore.
Apatogeno: che presumibilmente non causa nessuna malattia.
Aploide: dicesi di un corredo cromosomico in cui ciascun cromosoma è sin-
golo.
Aritmia sinusoidale: battito cardiaco irregolare a causa di uno stimolo irre-
golare del nodo sinusoidale.
Artefatto: qui: prodotto artificiale della tomografia computerizzata.
Ascite: accumulo di liquido nella cavità addominale prodotto dal peritoneo
nella fase di riparazione post-conflittolitica dei tumori della cavità addo-
minale; vedi anche sotto edema peritumorale, idropisia.
Assenza: offuscamento della coscienza per alcuni secondi.
Assorbimento: assunzione di sostanze attraverso la pelle o la mucosa.
Atattico: irregolare.
Atelettasia: occlusione dei bronchi di una determinata zona polmonare, la
cosiddetta atelettasia polmonare, porzione polmonare non ventilata.
Atrofia: riduzione dei tessuti.
Autopsia: esame necroscopico, dissezione di un cadavere per stabilire la
causa di morte.
B
Basale: inerente alla base, es. sezione parallela alla base del cranio.
Biloculare: situato contemporaneamente in due punti.
Biopsia: prelievo di un campione di tessuti vivi mediante agoaspirazione
con un ago cavo.
Biostatistica: Biometria ... Scienza della teoria e dell'applicazione di meto-
di matematici in biologia e medicina.
Bulbo duodenale: la porzione del duodeno adiacente al piloro.
1172
Bulimia: stimolo della fame e del vomito.
e
Cachessia: condizione di cattiva salute, denutrizione e deperimento.
Calotta: porzione ossea del cranio.
Cancro attivo: cancro che cresce con conflitto attivo, prima della conflitto-
lisi e prima della carcinostasi.
Carcinostasi: arresto della crescita del cancro.
Cardias: orifizio superiore dello stomaco che dà nell'esofago.
Cardiologia: branca della medicina interna che si occupa delle malattie e
delle alterazioni del cuore e del relativo trattamento.
Carotidi: principali arterie nel collo che si originano dall'aorta.
Caseificare: riduzione di un tessuto per caseosi tramite funghi o micobat-
teri (tubercolosi).
Catatonia: rigidità spastica totale del malato sveglio che non reagisce a
nulla.
Caudale: letteralmente: verso la coda, cioè verso il basso.
Caverna: cavità, residuo dopo una TBC negli organi diretti dal paleoence-
falo, per esempio nei polmoni o nel fegato.
Ceco: intestino crasso.
Cefalofori: organismi provvisti di capo .
Cellule gliali: cellule del tessuto connettivo.
Cheloide: tessuto che reagisce in modo sproporzionato rispetto alla quan-
tità di tessuto necessaria alla cicatrizzazione.
Ciclotimico: espressione di Ernst Kretschner, "Koerperbau und Charakter"
(Costituzione corporea e carattere), per descrivere una persona con
umore che subisce oscillazioni periodiche.
Cifosi: curvatura convessa dorsalmente della colonna vertebrale.
Cirrosi: rigonfiamento e indurimento da rigenerazione nodulare e fibrosa
diffusa. avvizzimento cicatriziale fibroso di un organo.
Cisti: cavità con contenuto fluido o viscoso.
Citostasi: arresto della crescita cellulare, da cui "citostatici" = farmaci alta-
mente tossici che bloccano il processo mitotico, cioè bloccano la cresci-
ta delle cellule ma quindi anche la formazione di cellule sanguigne cau-
sando anemia; arrestano anche la crescita cellulare della radice dei
capelli provocandone la caduta. Secondo gli oncologi, i citostatici non
1173
sono dei rimedi terapeutici, bensì dei veleni che possono bloccare la
crescita di un carcinoma periferico fino a quando il paziente muore di
anemia.
Citostatico: che previene la crescita e la proliferazione cellulare.
CL: conflittolisi, cioè il momento della soluzione del conflitto.
Climaterio: menopausa della donna; la fase di transizione dalla piena
maturità sessuale alla senilità della donna.
Clinodattilia: eccessiva tensione delle dita.
Cloaca: ampolla situata all'estremità posteriore dell'embrione, rivestita di
endoderma che funge da passaggio unico per feci , urine e come canale
riproduttivo.
Clonico: scosso da tremiti.
Coledoco: dotto biliare principale.
Colica: dolori spastici al ventre a seguito di una contrazione spastica di un
organo cavo addominale.
Colon: porzione principale dell'intestino crasso.
Colpo apoplettico: attacco cerebrale, travaso di sangue nel cervello.
Condilo: capo articolare di un osso.
Configurazione a bersaglio: un Focolaio di Hamer si distingue per il suo
tipico aspetto simile ai cerchi di un bersaglio in una TAC cerebrale.
Conflitto centrale: conflitto particolarmente grave con Focolaio di Hamer
centrale che si distingue per il fatto che "sfonda", cioè attraversa un'in-
tera serie di strati cerebrali e causa la cosiddetta "configurazione a ber-
saglio". Il conflitto centrale si trova in posizione centrata in neoencefa-
lo, cervelletto o tronco cerebrale.
Conflitto del profugo: antico conflitto risalente al tempo in cui "noi", cioè
i nostri comuni antenati che vivevano ancora nell'acqua, venivamo get-
tati sulla riva dall'alta marea. Grazie al programma speciale di ritenzio-
ne dell'acqua "noi" potevamo sopravvivere per giorni fino a quando una
nuova marea ci riportava di nuovo in acqua.
Conflitto in sospeso: Con "conflitto in sospeso" o "conflitto in equilibrio"
intendiamo un conflitto che non è più attuale né intensamente attivo ma
che non è neppure risolto. Il conflitto in sospeso in linea di principio va
sempre considerato come un "conflitto ancora attivo" , cosa che è della
massima importanza nella "costellazione schizofrenica". Un conflitto in
sospeso può restare "permanente" per decine di anni, quindi rappresen-
ta in certo senso un "compromesso sostenibile fra attività conflittuale e
1174
conflittolisi", un cosiddetto "conflitto ridotto" con cui è possibile vivere
all'occorrenza però solo fino a quando non subentra possibilmente un
secondo conflitto sull'emisfero opposto, perché in tal caso si verifica la
"costellazione schizofrenica".
Conflitto paracentrale: gravissima DHS conflittuale in cui però il Focolaio
di Hamer non è situato centralmente bensì in modo paramediano su di
un lato del neoencefalo o del cervelletto. Nel tronco cerebrale un conflit-
to centrale o paracentrale non sembra avere un ruolo così importante,
perché ad esempio gli organi addominali nel ponte non sono disposti
specularmente sui due lati mentre lo sono i nuclei dei nervi cerebrali.
Conflitto ridotto: Conflitto attenuato ma non ancora risolto.
Conflittolisi: soluzione del conflitto, si produce in tre modi: 1. Sollievo psi-
chico (il paziente avverte un sollievo come se si togliesse un peso dal
cuore); 2. A livello cerebrale il Focolaio di Hamer si edematizza quale
segno di riparazione cerebrale; 3. A livello organico si manifesta un
blocco istantaneo della mitosi, cioè un arresto della crescita del cancro
organico, per contro l'organo si edematizza proprio come il Focolaio di
Hamer nel cervello quale segno di riparazione.
Confluente: che sbocca dentro.
Controindicazione: circostanza che impedisce l'impiego di un mezzo o di
un procedimento.
Contusione: lesione prodotta da un urto sui tessuti organici con conseguen-
ze visibili.
Convulsione: contrazione violenta e involontaria dei muscoli.
Corion: porzione di tessuto connettivo della pelle (derma).
Corpo luteo: corpuscolo giallastro che si sviluppa alla deiscenza di un folli-
colo ovarico e che congiuntamente alla placenta del bambino provvede
alla produzione di progesterone necessaria per la gravidanza.
Cortisone: è il corticoide minerale di sintesi 17 a -idrossi-11-deidrocorticos-
terone corrispondente all'ormone naturale chiamato cortisolo (17 a-
idrossicorticosterone o idrossicortisone C21H3005). 1 mg desametaso-
ne = 5 mg prednisolone = 25 mg prednisone = 100 mg cortisone .
Costernazione: sgomento, turbamento, disorientamento causato perlopiù
da una costellazione schizofrenica del tronco cerebrale.
Crampi tonico-clonici: irrigidimento e crampi motori. Un crampo tonico è
quello senza movimento: crampo rigido. Invece i crampi clonici sono
quelli con forti movimenti.
1175
Craniale: verso la testa o nel cervello sopra.
Cutaneo: riguardante la pelle.
D
Decubito: irrorazione sanguigna carente a causa di una compressione loca-
le cronica per lunga giacenza a letto (piaga da decubito).
Delirio: intossicazione del cervello, in particolare a causa dell'alcool, anche
sindrome delirante. Il paziente è nel panico, ha le allucinazioni (ad es.
vede i sorci verdi), sente delle voci. Il paziente può cadere in delirio
anche a causa di una costellazione schizofrenica se è presente un con-
flitto centrale o paracentrale. Da un momento all'altro il paziente può
diventare delirante e in un simile stato può fare delle cose che normal-
mente non avrebbe mai fatto.
Demolizione: qui riduzione di un tessuto per caseosi.
Depigmentazione cutanea: malattia delle macchie bianche sulla pelle (viti-
ligine).
Depressione: a) avvilimento patologico b) disturbo mentale.
Depressione in fase attiva: la vera depressione con conflitto di territorio
con concomitante pareggio ormonale.
Depressione risolta: la cosiddetta "depressione risolta" di fatto non è più
una vera depressione. Vera depressione è solo quella nella fase di con-
flitto attivo (fase CA).
Desametasone: 9a-fluoro-16a-metil-prednisolone.
Diploide: due corredi cromosomici compatibili nel nucleo cellulare di orga-
nismi con riproduzione sessuale.
Dis: prefisso avente il significato di erroneo, contrario.
Disosmia: disturbo dell'olfatto .
Displasia: mancato o erroneo sviluppo di un tessuto o di un organo.
Distonia: erroneo stato di tensione (tono) di muscoli, vasi o del sistema
vegetativo.
Distopia: spostamento.
Disturbo della circolazione periferica: disturbi circolatori della pelle e
delle estremità, "piedi freddi", quasi senza eccezione legati a disturbi
sensoriali più o meno marcati, causati da una DHS del conflitto di "sen-
tirsi piantati in asso" e da un Focolaio di Hamer nel centro sensoriale del
cervello parietale.
1176
Diuresi: eliminazione di urina.
Diuretico: farmaco per aumentare la produzione di urina.
Diverticolo: estroflessione a forma di sacco di una porzione circoscritta
della parete di un organo cavo.
Dorsale: relativo alla schiena, che si trova dalla parte posteriore.
Dotti degli archi branchiali: tessuto situato nella zona del collo che si
forma da due tasche branchiali in fase embrionale precoce.
Dotto: canale tubeiforme.
E
Ectoderma del neoencefalo: presente in tutti gli organi del foglietto
embrionale esterno che sono diretti dal neoencefalo.
Ectomia: totale asportazione chirurgica di un organo, ablazione.
Edema: accumulo di liquido, perlopiù distribuito nel tessuto; edema della
cavità addominale = ascite, edema della pleura = versamento pleurico.
Effeminati: uomini deboli, perlopiù "single", asessuali o omosessuali.
Efferente, innervazione: linea di eccitazione nervosa dal cervello verso
l'organo periferico.
Ematemesi: vomito di sangue.
Ematologia: branca specifica della medicina interna che si occupa di dia-
gnostica, terapia e ricerca delle malattie del sangue.
Ematopoiesi: formazione delle cellule sanguigne.
Embriologia: scienza che studia lo sviluppo dell'embrione.
Emicolectomia: ablazione dell'intestino crasso destro.
Emottisi: sputo con tosse di grandi quantità di sangue.
Empirico: che si fonda esclusivamente sulla pratica e sull'esperimento,
senza dogmi o teorie scientifiche.
Endemico: relativo a malattia che si manifesta in modo costante all'interno
di un particolare territorio o popolazione.
Endocrino: che secerne ormoni direttamente nel circolo ematico .
Endofitico: che cresce verso l'interno.
Endogeno: originato all'interno del corpo, non introdotto dall'esterno.
Enuresi: incontinenza notturna.
Epatico: del fegato.
Epato-gastro ~cardiaco: che interessa fegato, stomaco e cuore.
Epatomegalia: ingrossamento del fegato.
1177
Epato-transaminasi: enzimi del fegato.
Epicanto: piega falciforme della pelle lungo il bordo interno della palpebra
superiore.
Epidermide: strato cutaneo più esterno.
Epidurale: situato sopra la dura mater (meninge dura).
Epilettoide: simile a epilettico, dove il FH non si trova però nella corteccia
motoria.
Epistrofeo: seconda vertebra cervicale.
Epitelio pavimentoso: per es. formazione cellulare presente nelle nostre
mucose che nella fase ca produce necrosi, la cosiddetta ulcera o piaga.
Nella fase di riparazione queste riduzioni di sostanza biologicamente
volute, ovvero sensate, si colmano di nuovo perché dopo la soluzione del
conflitto non servono più.
Ergotropico: attivo a livello fisico nel senso di una maggiore prestazione.
Eritrociti: globuli sanguigni rossi.
Eritropoiesi: formazione dei globuli rossi.
Ernia: fuoriuscita di un organo o di parte di un organo attraverso la parete
della cavità che normalmente lo contiene, per esempio ernia inguinale,
ernia iatale ecc.
Esantema: alterazione dovuta a infiammazione della pelle esterna.
Escissione: ablazione di porzioni di tessuto senza considerare i limiti
dell'organo o le strutture tissutali.
Esculapio: mitologia greco-romana: dio della medicina.
Esofitico: che cresce verso l'esterno.
Esogeno: che si origina esternamente all'organismo, che penetra nel corpo
dall'esterno.
Essudazione: fuoriuscita di liquido attraverso le pareti vascolari nei tessuti
contigui oppure produzione di siero o pus.
Eutanasia: atto di procurare la morte in individui affetti da malattie consi-
derate incurabili.
Eutonia: eu è un prefisso avente il significato di positivo, normale, buono;
l'eutonia è uno stato di efficienza ed elasticità normali dei tessuti.
Exeresi chirurgica: asportazione, ablazione chirurgica.
F
Falange: porzione delle dita delle mani e dei piedi.
1178
Falce: strato falciforme di tessuto connettivo che separa i due emisferi cere-
brali.
Farmacologia: scienza che studia le interazioni fra i medicamenti e l'orga-
nismo.
Fase di riparazione: indica la fase dalla conflittolisi (CL). cioè in vagotonia.
Distinguiamo: fase di riparazione del cervello, fase di riparazione del
tumore e fase di riparazione dell'intero l'organismo.
Femore: osso della coscia.
Fibrina: proteina.
Fillogenesi: con due "l", sviluppo del foglietto embrionale.
Filogenesi: sviluppo della stirpe.
Filogenetico: riferito alla filogenesi.
Focolaio di Hamer: il focolaio scoperto dal dott. Hamer nel cervello corris-
pondente a un conflitto ovvero a una malattia organica. E' fotografabile!
In origine beffardamente chiamato dai detrattori del dott. Hamer "gli
strani focolai di Hamer ".
Foglietto embrionale: durante i primi giorni nell'embrione si sviluppano
delle formazioni cellulari, i tre cosiddetti "foglietti embrionali", da cui in
seguito si originano tutti i nostri organi.
Fovea centrale: fossetta nel mezzo della macula lutea della retina.
G
Gamma-GT: gamma-glutamiltransferasi, enzima epatico.
Genetica: scienza che studia i fondamenti e le leggi dell'ereditarietà.
Giro: circonvoluzione cerebrale.
Glioma: proliferazione di tessuto gliale, neuroglia: tessuto di sostegno del
sistema nervoso.
Glucosio: sin. Zucchero d'uva .
Grande male: crisi epilettica generalizzata con implicazione motoria e sen-
soria.
H
Herpes zoster: fuoco di sant'Antonio.
1179
I
Iatrogeno: condizionato dalla medicina, causato dall'intervento medico.
Iatroi: medici, corpo dei medici.
Idiopatico: originatosi da cause non riconoscibili, di cui non si individua la
causa.
Idiosincrasia: eccessiva sensibilità verso determinate sostanze.
Ileo: a) porzione dell'intestino tenue adiacente al digiuno; b) disfunzione
della peristalsi intestinale con possibile paresi e occlusione intestinale.
Immanente: che risiede all'interno, contenuto.
In vitro: in provetta cioè esternamente all'organismo umano.
Incistamento: incapsulamento: processo di riparazione, senza funghi o
micobatteri, di un tumore diretto dal cervelletto o dal tronco c~rebrale.
lncrezione: secrezione interna.
Innervazione: alimentazione nervosa, distribuzione e funzione del sistema
nervoso, collegamento di un tessuto o di un organo con il computer cen-
trale cervello mediante le conduzioni nervose. I.:innervazione riguarda
sia le informazioni che dall'organo arrivano alla centrale sia i comandi
dalla centrale all'organo.
Innervazione motoria: controllo del movimento da parte della corteccia
cerebrale motoria (neoencefalo).
Inspirazione: assunzione di aria prolungata.
Insufficienza: debolezza, scarsa prestazione di un organo o del sistema
organico.
Insula: lobo centrale dell'emisfero cerebrale posto sul fondo della scissura
del Silvio.
Interstiziale: intermedio, tessuto connettivo; per esempio un tessuto fra
due strati di parenchima.
Intima: epitelio interno.
Intraepatico: internamente al fegato.
Intrafocale: internamente al Focolaio di Hamer, per esempio edema intra-
focale.
Intralombare: che si trova nel canale lombare (canale vertebrale lombare).
Intrauterino: all'interno dell'utero.
Intubare: far respirare artificialmente mediante insufflamento di aria nei
polmoni.
Intubazione: letteralmente insufflamento, respirazione artificiale del pazien-
1180
te, per esempio durante la narcosi.
Invasivo: invadente, che penetra.
Involuzione: fine della fase di maturazione sessuale, regressione dell'atti-
vità ovarica.
Iperdenso: dicesi di un'area particolarmente densa (termine usato in radio-
logia).
Ipernefroma: tumore renale.
Ipertonia: elevata pressione sanguigna.
Ipodenso: dicesi di un'area poco densa (termine usato in radiologia).
Ipossia: carenza di ossigeno.
Ister: prefisso indicante l'utero.
Istologia: scienza che studia i tessuti biologici, in particolare la struttura
microscopica dei tessuti.
Istologico: riguardante la classificazione del tipo di cellule .
Istopatologia: scienza che studia le alterazioni "patologiche" dentro o pres-
so una cellula.
Ittero: itterizia.
Ittero: ristagno di bile.
L
Labile: debole, insicuro, incostante .
Laparatomia: apertura della cavità addominale o pettorale per compiere
delle ispezioni, oggi in genere superata dalla TAC.
Lateralizzazione: sviluppo che porta alla prevalenza di un emisfero cere-
brale (mancino, destrimane).
Leptosomico: a crescita stretta, magro.
Leucociti: globuli bianchi.
Leucopoiesi: formazione dei globuli bianchi del sangue.
Libido: desiderio, pulsione sessuale .
Linfonodi: responsabili dell'assunzione e del filtraggio della linfa di una
regione corporea.
Liquido cerebrospinale: liquido del cervello e del midollo spinale (liquor)
Lisi: soluzione, scioglimento.
Lombaggine: dolore lombare, "colpo della strega".
Lordosi: curvatura convessa ventrale nella zona media della colonna spina-
le (contrario di cifosi) .
1181
Lupus eritematoso: la presunta sindrome con alterazioni di pelle, articola-
zioni, organi interni (nessuna congruenza).
M
Mania: disturbo dell'affettività con umore alto (allegro o eccitato), aumen-
to degli stimoli.
Marcatore tumorale: i cosiddetti "marcatori tumorali" sono perlopiù delle
reazioni del siero sanguigno che indicano la presenza di una prolifera -
zione cellulare sia di un tumore del paleoencefalo in fase ca sia di una
riparazione cicatriziale per gli organi diretti dal neoencefalo in fase pcl.
Le numerose centinaia di marcatori tumorali che nel frattempo esistono
potrebbero essere utilizzati per la diagnostica se si conoscesse bene la
Nuova Medicina Germanica evitando di suscitare panico. Invece i
"marcatori tumorali" sono brutalmente presentati ai pazienti come
"segni maligni". La loro presenza è oltremodo innocua.
Mediano: situato verso il piano centrale del corpo, verso la metà.
Mediastinale: pertinente alla cavità cardiaca posteriore in cui si trovano la
trachea, l'esofago, l'aorta, i linfonodi paraortali e mediastinici, la vena
cava superiore e il nervo frenico e il nervo ricorrente che innerva la
laringe.
Mediastino: zona centrale della cavità toracica, spazio fra le due cavità
pleuriche (ovvero polmoni).
Megalomania: mania di grandezza.
Melanofori: cellule contenenti pigmento della pelle.
Menarca: la prima comparsa delle mestruazioni.
Meningeo: relativo alle meningi; membrana cerebrale.
Mesoderma del cervelletto: pertinente a tutti gli organi del foglietto
embrionale medio che sono diretti dal cervelletto.
Mesoderma del neoencefalo: presente in tutti gli organi del foglietto
embrionale medio che sono diretti dal neoencefalo.
Mesotelioma: tumefazioni degli organi che derivano dal foglietto embrio-
nale medio, dal greco "meso".
Metabolismo: l'insieme dei fenomeni di assimilazione e di disassimilazio-
ne dell'organismo.
Metastasi: presunta crescita secondaria, seconde localizzazioni, lesioni
ripetitive: definizione erronea per un susseguente programma SBS dopo
1182
una corrispondente DHS di un tumore in una sede diversa da quella in
cui si è avuto lo sviluppo originario.
Midollo allungato: parte del bulbo che rappresenta la continuazione del
midollo spinale.
Miocardio: tessuto muscolare del cuore.
Mitomania: tendenza morbosa ad inventare avvenimenti fantastici o a
deformare eventi reali.
Mitosi: divisione cellulare.
Morfologico: riguardante l'aspetto esteriore e la forma .
Mucosa: mucosa epiteliale ectodermica; submucosa, antica mucosa inte-
stinale endodermica.
Mucoviscidosi, fibrosi cistica: resto cicatriziale di adenocarcinomi incap-
sulati (cisti) o ridotti per necrosi caseosa causa molteplici recidive: le
ghiandole producono quindi un muco denso (viscido) .
Multifocale: presente contemporaneamente in molti punti.
Muscolatura liscia: muscolatura ad azione involontaria diretta dal sistema
nervoso vegetativo del tratto gastro-intestinale e dei vasi sanguigni. Si
noti che il cuore possiede muscolatura sia liscia sia striata (tipica mus-
colatura cardiaca).
Muscolatura striata: muscolatura con movimento volontario grazie agli
impulsi provenienti dal neoencefalo.
N
Necrosi: processo degenerativo che porta a morte di aree tessuto circonda-
te da parti sane .
Nefro -: prefisso avente il significato di rene.
Nefrologia: branca della medicina che studia la morfologia, le funzioni e le
malattie dei reni.
Nefrosi: malattia renale.
Neoplasia: eccedente crescita anomala di tessuto.
Nevo: voglia, punto perlopiù pigmentato del derma diretto dal cervelletto
(è importante nel melanoma).
Ninfomania: ipersessualità nelle donne.
Non sappiamo ancora abbastanza riguardo agli effetti psichici nella
costellazione di più conflitti del tronco cerebrale o delle costellazioni di
conflitti contemporaneamente nel neoencefalo e nel tronco cerebrale. La
1183
questione si complica ancor di più per il fatto che i conflitti del tronco
cerebrale e quelli corrispondenti ai Focolai di Hamer situati nel mesen-
cefalo (conflitti di reni e testicolo/ovario) non sono "incrociati" (innerva-
zione omolaterale) come lo sono invece i conflitti del neoencefalo e del
cervelletto. Probabilmente tutta il nostro comportamento "psicologico"
viene influenzato di volta in volta dalla costellazione di tali combinazio-
ni conflittuali. "Pensiamo di pensare, ma si pensa con noi!"
Nosologia: scienza delle 'm alattie.
o
Occipitale: situato nella parte posteriore del capo, nella nuca.
Oliguria: diminuita eliminazione di urina.
Oncoequivalente: si intendono tutte le malattie dove non troviamo né ulce-
ra né proliferazione cellulare ma solo blocco o disfunzione organica; la
prima fase conflittuale è sempre scatenata da uno choc conflittuale bio-
logico. Le cinque leggi biologiche sono riscontrabili in tutte le "malattie".
Ontogenesi: storia dell'evoluzione compiuta dall'embrione nel grembo
materno (ricapitolazione della filogenesi).
Oogoni: ovuli primigeni.
Operazione stereotattica: intervento al cervello con cui dopo avere pratica-
to un foro nel cranio si possono raggiungere determinate strutture cere-
brali con precisione e praticare quindi un'agoaspirazione o la posa di
emettori radioattivi.
Orale: della bocca.
Orbita: cavità dell'occhio.
Orchi-: prefisso avente il significato di testicolo .
Orticaria: reazione della pelle che dà prurito.
Osteo-: prefisso avente il significato di osso.
Osteolisi: riduzione della sostanza ossea (decalcificazione). mancanza di
sostanza ossea.
Osteomielite: infiammazione del midollo osseo.
Ovulazione: maturazione e conseguente rottura del follicolo con l'emissio-
ne di un ovulo.
p
Palliativo: che serve per alleviare o calmare i dolori senza curarli.
1184
Panmielopatia: malattia generalizzata del midollo osseo.
Para-: prefisso avente il significato di vicino, oltre, opposto, anomalo.
Parabiologico: non corrispondente alle regole biologiche.
Parasimpaticotonico: vagotonico.
Parasternale: vicino allo sterno.
Pareggio ormonale: equilibrio approssimativo degli ormoni maschili e fem-
minili con leggera prevalenza di una parte.
Pareggio ormonale: particolare stato di "patta" ormonale in costellazione
schizofrenica corticale periinsulare.
Parenchima: tessuto specifico di un organo.
Parenchimatico: riguardante tutto il tessuto specifico di un organo.
Paresi: paralisi totale o parziale.
Parietale: laterale, dicesi di osso che occupa le parti laterali del cranio.
Partenogenesi: riproduzione unisessuale con sviluppo di uova non fecon-
date.
Pato-: prefisso avente il significato di dolore, malattia.
Patogeno: morboso, che causa malattia.
Patognomonico: indicativo di una malattia.
Patologia cellulare: la concezione della malattia vista come conseguenza
del disturbo dei processi fisiologici della cellula (Virchow).
Patologico: che concerne la malattia.
Peri-: prefisso avente il significato di intorno a, vicino a, oltre, eccessivo,
sopra.
Pericardio: sacco membranoso che avvolge il cuore.
Periferia: le zone esterne del corpo.
Perifocale: intorno al Focolaio di Hamer, l'edema perifocale è l'edema cir-
costante il Focolaio di Hamer, intorno al centro effettivo.
Periostio: membrana fibrosa che costituisce il rivestimento delle ossa esclu-
se le superfici articolari, originariamente epitelio pavimentoso.
Peristalsi: movimento di avanzamento negli organi cavi in seguito perlopiù
a strozzature anelliformi per contrazione muscolare, motricità involonta-
ria dell'intestino per far avanzare il bolo.
Peritoneale: .che riguarda il peritoneo.
Peritoneo: membrana sottile che avvolge i visceri dell'addome.
Perorale, per os: attraverso la bocca.
Piccola curvatura dello stomaco: la stretta curva o porzione superiore dello
stomaco fracardias (ingresso dello stomaco) e piloro (uscita dello stomaco) .
1185
Picnico: persona con struttura corporea tarchiata e incline all'adiposità,
socievole, vivace.
Piloro: sbocco dello stomaco nel duodeno.
Plesso coroideo: area molto vascolarizzata che protrude nel ventricolo late-
rale e nel terzo ventricolo del neoencefalo e produce il liquido cefalora-
chidiano.
Pleura: membrana che avvolge il polmone.
-poiesi: suffisso avente il significato di formazione, produzione.
Polmonite: infiammazione dei polmoni.
Ponte: tronco cerebrale.
Post o propter: riguarda la questione se un evento si verifica solo casual-
mente dopo un determinato altro evento o se è la sua conseguenza cau-
sale, letteralmente: dopo o a causa.
Post-: prefisso avente il significato di posteriore, successivo.
Postmortale: dopo la morte.
Pre-: prefisso avente il significato di precedente, anticipato.
Prednisone: 1,2 deidrocortisone.
Prodromico: precedente, il cosiddetto stadio prodromico di una malattia è
di fatto una contraddizione in sé ma si riferisce sostanzialmente ai primi
sintomi poco evidenti che precedono una malattia chiaramente riconosci-
bile.
Profilassi: prevenzione.
Progressione: il progressivo peggioramento di una malattia.
Prospettivo: significa previsione nel senso di una prognosi.
Prossimale: vicino, contrario di distale.
Prolusione del bulbo: inarcamento del globo oculare.
Psicosomatica: riferito a uno studio delle patologie che tiene conto delle
influenze psichiche sui processi somatici.
R
Relè: luoghi nel cervello dove si custodisce il programma per un organo
ovvero per un ambito comportamentale e conflittuale.
Remissione: diminuzione delle manifestazioni sintomatiche.
Restituzione: ripristino del tessuto o delle funzioni.
Retard: ad effetto ritardato.
Retro-: prefisso avente il significato di dietro, posteriore.
1186
Retto: intestino retto.
Riassorbire: assorbimento di sostanze liquide o disciolte attraverso la pelle
o la mucosa.
Ritardo: effettivo ritardo, rispetto all'età, dello sviluppo corporeo e/o intellet-
tuale (ritardo della maturazione spesso in conseguenza al persistere di
costellazioni schizofreniche corticali).
Ritenzione: il trattenere i liquidi corporei che andrebbero eliminati.
s
Scissura laterale del Silvio: solco della corteccia cerebrale che separa tra
loro la corteccia cerebrale frontale, la parietale e la temporale e che sboc-
ca nell'insula, il centro corticale dell'ambito "del territorio".
Sclera, tegumento esterno del bulbo oculare.
Scoliosi: incurvamento della colonna vertebrale con torsione delle singole
vertebre e irrigidimento in quella porzione.
Scotoma: alterazione della retina per cui si vedono macchie scure.
Se vogliamo, tutti i pazienti malati di cancro hanno la depressione risol-
ta nella fase PCL. I pazienti sono senza forze, fiacchi e stanchi, cioè sono
nella fase di riparazione vagotonica. Ma poiché gli psichiatri non sape-
vano nulla della Nuova Medicina Germanica e del decorso patologico
del cancro sinora hanno ritenuto che questa fase di riparazione in pro-
fonda vagotonia fosse appunto relativa alla depressione, cosa che in un
certo senso è anche corretta perché questa "depressione risolta" viene
in effetti sempre dopo la depressione in fase attiva se si arriva alla con-
flittolisi. Solo che in senso proprio non si tratta specificamente di depres-
sione, non ha nulla a che fare con la "perdita di stimolo" e simili, bensì
è molto semplicemente la fase di riparazione dopo una malattia cance-
rogena che qualsiasi animaletto in situazione analoga riesce a superare
senza che uno psichiatra gli riscontri una depressione.
Secrezione: funzione del secernere liquidi.
Sedativi: farmaci tranquillanti (vagotonici).
Seminoma: tumore al testicolo (endoderma).
Semipermeabile: permeabile solo in parte.
Senilità: tarda vecchiaia.
Sensoriale: riguardante la vista, l'udito, il gusto, l'olfatto e il tatto.
Si vedono delle configurazioni a bersaglio con anelli ben netti in corrispon-
1187
denti strati della tomografia cerebrale computerizzata (TAC) durante la
fase di conflitto attivo (fase ca) che i radiologi consideravano sbrigativa-
mente degli "artefatti" che però nella fase di riparazione (post-conflitto-
litica) edemizzano.
Sigma: colon sigmoideo, parte dell'intestino crasso tra colon trasverso e
retto.
Simbionti: organismi che vivono permanentemente con noi per nostro van-
taggio.
Simpaticotonia: innervazione reattiva, di difesa, di preoccupazione; ritmo
giornaliero permanente (stress).
Simpaticotonia permanente: fase diurna di stress permanente, si riferisce
al nostro bioritmo, cioè alla fase diurna simpaticotonica (fase di veglia,
di stress) e alla fase notturna vagotonica (fase di riposo).
Simpaticotonico: riferito all'innervazione di lotta, di stress, di difesa del
corpo.
Sinapsi: punto in cui una cellula nervosa trasmette lo stimolo.
Sindrome dei tubuli collettori renali: conflitto del profugo interessante i
relè dei due reni nel tronco cerebrale: ritenzione idrica e aumento della
creatinina ematica.
Sinossi: visione comparativa, quadro complessivo.
Sintesi: composizione, costituzione.
Sistole: contrazione di un organo cavo muscolare, in senso proprio del
muscolo cardiaco.
Solitario: singolo.
Soppressione: eliminazione delle manifestazioni esterne di una condizione
morbosa; blocco della produzione di una secrezione o di una escrezione.
Soprapubico: attraverso la parete addominale al di sopra dell'osso pubico .
Spasmo: crampo, contrazione involontaria dei muscoli.
Spasticità: aumento del tono muscolare in genere con contemporanei
riflessi muscolari aumentati.
Splenectomia: asportazione della milza.
Splenomegalia: ingrossamento della milza.
Spongioso: particolare tessuto osseo.
Stenosi: restringimento, strozzamento di organi cavi o vasi.
Sub-: prefisso avente il significato di sotto, inferiore, minore, più basso,
moderato, quasi.
Subacuto: meno acuto, con decorso meno violento.
1188
Subdurale: situato sotto la dura mater (membrana cerebrale dura).
Subfebbrile: con febbre leggera.
Submucosa: antica mucosa intestinale endodermica: cellule mucose cilin-
driche d'origine endodermica sottostanti alla mucosa epiteliale dirett~
dal tronco cerebrale. -
T
TAC, Tomografia Assiale Computerizzata: radiografia a strati eseguita con
il computer (oggi praticamente solo tomografia computerizzata a spirale).
Tachicardia: frequenza cardiaca veloce.
Tamponamento pericardico: compressione del cuore a causa di un versa-
mento pericardico (praticamente possibile solo in concomitanza alla sin-
drome dei tubuli collettori renali).
Tattile: riferito al senso del tatto.
TBC, tubercolosi: necrosi caseosa per opera del bacillo acidoresistente del-
la tubercolosi - processo di caseificazione, in fase pcl, dei tumori diretti
dal paleoencefalo, caverne, perdita di albumine.
Temporale: pertinente alla tempia.
Tetra-: prefisso avente il significato di quattro.
Tetraplegia: paralisi completa delle quattro estremità.
Tinnito: rumore auricolare.
Tireotossicosi: ipertireosi, ipertiroidismo. Iperfunzione della tiroide.
Tisi: riduzione del midollo osseo con arresto della emotopoiesi.
Tomografia computerizzata: TAC
Tono: stato di sollecitazione di un organo o di parte di un organo.
Trachea: tubo respiratorio fra laringe e bronchi.
Trasudato: da trans: oltre, fuori e sudare. Liquido per lo più sieroso, povero
di proteine espulso nelle cavità corporee a causa di ristagni.
Trigemino: quinto nervo craniale.
Trisomia: mutazione del genoma per cui in ogni cellula ci sono tre cromo-
somi omologhi invece della normale coppia.
Trocantere: rilievo osseo del femore.
Trofotropico: che agisce sull'alimentazione.
Trombociti: piastrine del sangue.
Trombopenia: trombocitopenia, numero ridotto di trombociti.
1189
u
Ubiquitario: diffuso ovunque, onnipresente.
Ulcera: perdita o diminuzione di tessuto, a livello di un rivestimento
cutaneo o mucoso.
Uremia: insufficienza renale.
Uretere: canaletto per l'urina dal rene alla vescica.
Uretra: canaletto dalla vescica verso l' esterno .
V
Vacante: temporaneamente libero, non occupato.
Vago: da vagare, diramarsi, dunque diramato.
Vagocitosi: consumazione e riduzione operate dai batteri.
Vagotonia: innervazione di distensione, di rigenerazione, di convalescenza.
Vegetativo: sistema nervoso autonomo, tronco del simpatico, Talamo.
Vegetativo-motorio: riguardante il movimento intestinale peristaltico diret-
to dal sistema nervoso vegetativo.
Vegetazione adenoidea: per es.: faringe, tonsille
Ventrale: verso il ventre, pertinente all 'addome.
Versamento pleurico: accumulo di liquido nell'area pettorale, più precisa
mente: fra la pleura interna e quella esterna nella fase post conflittoliti-
ca, durante la fase di riparazione del mesotelioma pleurico.
Versamento: raccolta di liquidi in strutture normalmente prive: ad es. peri-
cardio, pleura.
Virulento: ritenuto contagioso, velenoso.
Visus: il vedere, l'acutezza della vista.
z
Zoroastrismo: religione monoteistica fondata da Zoroastro (Zaratustra).
1190
34. DISEGNO OCCULTO E SOPPRESSIONE
SISTEMATICA DELLA CONOSCENZA DELLA
NUOVA MEDICINA GERMANICA
Riportiamo qui di seguito le lettere del dott. Hamer ai maggiori rabbini del mon-
do: la chiave del mistero della soppressione sistematica delle conoscenza e
dell'applicazione delle leggi scientifiche della Nuova Medicina.
Al lettore coraggioso ... buon intenditor ... poche parole!
22 giugno 1986
Lei è il capo spirituale di tutti gli ebrei del mondo, come mi ha detto il rab-
bino Denoun, e contemporaneamente è anche il capo spirituale di tutte le
logge massoniche che lavorano al "Tempio di Sion". Lei è medico e capisce
bene il tedesco. Perciò è giusto che indirizzi a Lei questa mia lettera.
Mi sono molto rallegrato che Lei abbia letto ed evidentemente capito il mio
libro tedesco "Cancro, malattia dell'anima, cortocircuito nel cervello, il
computer del nostro organismo" e che abbia già dato disposizioni di appli-
carlo per i suoi pazienti ebrei; sono invece altrettanto deluso del fatto che
palesemente non abbia ancora dato ordine alle sue logge di porre fine al
boicottaggio della LEGGE FERREA DEL CANCRO nei confronti dei non
ebrei. La prego solo di non dirmi: "Non siamo stati noi!", perché sono per-
fettamente informato di come stanno le cose.
Le sue logge massoniche da cinque anni commettono il più terribile crimi-
ne della storia dell'umanità boicottando la scoperta della LEGGE FERREA
DEL CANCRO. Per centinaia di milioni di poveri innocenti ciò significa una
morte atroce. Le logge massoniche e Israele, che lavorano tutte al servizio del
"Tempio di Sion", devono assumersi la responsabilità e la colpa collettiva del
1191
più orribile delitto di tutta la storia dell'umanità. Anche mia moglie rientra
fra le vittime di questo boicottaggio terroristico. Da anni la mia famiglia ed
io siamo sistematicamente minacciati. Per quattro volte si è già attentato
alla mia vita.
Egregio Gran Rabbino, Lei è l'uomo meglio informato del mondo, credo. Sa
anche bene che ogni parola che le ho scritto corrisponde a verità. Il Tempio
di Sion, per il quale lavorano i suoi fratelli massoni, da cinque anni è diven-
tato la Auschwitz di Israele in cui essa stessa si è andata a cacciare.
l:enormità di tale crimine supera la capacità immaginativa del cervello
umano, così penso. Anche se i fratelli della loggia operano secondo la "dop-
pia morale" del Talmud, mai in passato avrei potuto immaginare che gli
uomini potessero essere capaci di un delitto di tale orrenda entità. Signor
Gran Rabbino, qualunque cosa Lei potrà ammettere o non ammettere, sarà
la storia a decidere al riguardo. Questo crimine cresce ogni giorno di più.
Dopo questa lettera non avrà più nessuna possibilità di tacere, perché la
mia lettera non scomparirà più dal mondo .
La prego per i miei pazienti: dia quindi ordine alle sue logge di porre ter-
mine senza condizioni al boicottaggio contro la scoperta delle correlazioni
del cancro. Ogni rabbino Schoen e Seligmann, da Koblenz fino a New York,
eseguirà i suoi ordini, una volta che Lei quale medico si sarà convinto che
la LEGGE FERREA DEL CANCRO riflette le vere circostanze dell'evento
cancerogeno.
Tutti i giorni vengono da me rabbini e maestri di logge o altri da loro invia-
ti per trattare qualche condizione con la quale si potrebbe eliminare il boi-
cottaggio. Ma non possono esistere condizioni di fronte al fatto che delle
persone continuano ad essere torturate fino alla morte!
Egregio Gran Rabbino, se il sionismo deve essere ottenuto a prezzo del più
tremendo crimine della storia, allora è una vergogna per l'intera umanità.
Getti via il suo Talmud con la doppia morale, perché non si è dimostrato
valido. La prego in ginocchio per i miei pazienti che stanno morendo: abbia
compassione umana per il tormento dei nostri malati, ebrei e non ebrei!
Solo questa compassione può attenuare l'orribile delitto.
Per favore, dia subito ordine di terminare il boicottaggio e di lasciare che i
pazienti morenti si salvino!
La saluto nella speranza che Lei sia consapevole della sua responsabilità e
di tutte le conseguenze relative e che in questa responsabilità prenderà
ormai la giusta decisione.
Con la massima stima!
Dr. Med. Ryke Geerd Hamer
1192
34.2 Lettera del 6.12.2000
1193
la NUOVA MEDICINA esiste da quasi vent'anni. Finora essa è stata veri-
ficata ufficialmente e pubblicamente 27 volte, cosa che è possibile fare solo
nel caso di una scienza così rigorosa come la NUOVA MEDICINA, non
basata su 5000 ipotesi come appunto la medicina tradizionale.
La NUOVA MEDICINA offre una possibilità di sopravvivenza, ad esempio
nel caso del cancro, del 98%, mentre la pseudo-terapia della medicina tra-
dizionale, che fa ricorso a chemio, irradiazioni e morfina, ha una mortalità
del 98% (secondo il centro di ricerca oncologica di Heidelberg).
Negli anni Ottanta ho tenuto innumerevoli seminari di NUOVA MEDICI-
NA GERMANICA in Francia, e a volte 1'80% dei partecipanti erano rabbi-
ni, che spesso si applicavano con zelo allo studio.
Nel 1986 ricevetti però un duro colpo quando il gran rabbino di Parigi, sig.
Denoun, rivelò a me e al mio amico Antoine conte D'Oncieu di avere rice-
vuto, come gli altri rabbini di tutto il mondo, uno scritto dal rabbino supre-
mo, Menachem Schneerson, in cui si diceva che tutti i rabbini dovevano
accertarsi che gli Ebrei venissero curati con la NUOVA MEDICINA poiché
essa è stata verificata e risulta essere corretta. I..: esercizio però della NUOVA
MEDICINA, doveva avvenire segretamente e non doveva essere applicata
ai non-ebrei.
Allego la mia lettera, che in seguito a questo fatto scrissi al Signor Gran
Rabbino Menachem Schneerson. Ho ricevuto la sua risposta nel 1989 in
forma di un tentativo di attentato tramite il suo rappresentante. Di recente
un medico ebreo, Dr. Rozenholc dell'Argentina, ha reso noto in un semina-
rio con 33 partecipanti e di fronte a una cinepresa che da 15-20 anni gli
israeliti di tutto il mondo sono curati, in segreto e sotto falsa etichetta,
secondo la NUOVA MEDICINA con il massimo successo. Egli ha citato
persino un ospedale in Israele dove sotto falso nome (il nome di Hamer là
non lo conosce nessuno, così dice) si praticherebbe la NUOVA MEDICINA
per gli Israeliani.
Dopo la diffusione su Internet di questa dichiarazione del dott. Rozenholc
gli eventi stanno precipitando. l!ottantunenne professor lsrael, che per
decenni è stato direttore del Centro oncologico nazionale di Villejuif non-
ché il mio peggiore avversario, e il suo assistente Sabbah, che ha parteci-
pato almeno 20 volte ai miei seminari, senza alcuna considerazione delle
mie scoperte, dichiarano invece recentemente di essere loro gli scopritori
della Nuova Medicina; e, per esempio, il Programma Speciale Biologico e
Sensato è stato ribattezzato di punto in bianco con il nome di evento SOS.
Improvvisamente i suoi fratelli di fede ora scoprono che il cancro non è una
malattia, bensì un programma biologico sensato che viene diretto dal cer-
1194
vello. Ovviamente entrambi questi imbroglioni scientifici non hanno mai
sentito parlare di Hamer.
Ma veniamo al problema, signor Spiegel.
Come pare, gli Ebrei da 15-20 anni hanno praticato la NUOVA MEDICINA
in tutto il mondo e in segreto (vedi News n. 45 del 09.11.2000). Così gli
Ebrei hanno potuto sopravvivere al 98%. I mass-media però, che in pratica
appartengono per il 100% ai suoi amici della B'nai B'rith, dunque anche a
Israele, da vent'anni propinano ai non-ebrei chemio, irradiazioni e morfina.
Il 98% dei malati non ebrei, cioè due miliardi di persone, in questo modo, a
causa della repressione della conoscenza della NUOVA MEDICINA impu-
tabile ai suoi amici, risultano essere stati "macellati'' nel modo più atroce
"olocausto secondo l'uso ebraico".
Come detto, signor Spiegel, io sono l'oppost9 di un razzista. Mi accosterei
con la medesima pazienza al capezzale di un tedesco, un cinese, un africa-
no o un ebreo per cercare di aiutarlo. Ma se i cinesi commettono dei reati,
mi metto contro tali cinesi. E se i suoi israeliti dovessero essere colpevoli del
delitto più terribile della storia mondiale, avrei qualcosa contro simili ebrei
che si fanno ovunque passare per vittime e perseguitati.
Se i suoi amici hanno commesso questo crimine, il più orribile nella storia
dell'umanità (io stesso ritengo che solo la loggia suprema B'nai B'rith sia in
grado di compiere un reato così impenetrabile di repressione della conoscen-
za). allora Lei non lo ammetterà, è chiaro, né probabilmente si sentirà auto-
rizzato ad ammetterlo. Ma potrebbe contribuire a porre termine a questo
crimine, dopo vent'anni e due miliardi di morti. E' possibile che i suoi amici
abbiano sottovalutato alcune cose, ad esempio : se uno è stato in grado di
scoprire la NUOVA MEDICINA, allora può anche scoprire chi è responsa-
bile della repressione della conoscenza. Dopo la pubblicazione di questa
lettera non serve più a nulla fare dei nuovi attentati alla mia vita. I suoi
ebrei tenendo nascosta la NUOVA MEDICINA ai non-ebrei, potrebbero
essersi squalificati dalla comunità umana mondiale per il resto dei secoli.
Dovrebbe temere non solo i parenti delle vittime, ma anche la giustizia dei
morti.
Distinti saluti
Dr. Med. Mag. Theol. Ryke Geerd Hamer
1195
34.3 Lettera del 10.01.2001
Al signor Presidente
del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania
Signor Paul Spiegel
Leo-Baeck-Haus
Tucholskystr. 9
10117 Berlino
il non ricevere nessuna risposta può anche già essere un modo di rispon -
dere, non importa se Lei mi deve ancor oggi una risposta alla mia lettera del
06.12.2000, nonostante l'urgenza del suo contenuto.
Se è effettivamente vero che tutti i rabbini del mondo consigliano ai loro fra-
telli di fede che sono malati di cancro di rivolgersi alla NUOVA MEDICI-
NA, dando così loro la possibilità di sopravvivere al 98%, allora ciò non solo
solleva molti interrogativi, ad esempio perché i non-ebrei debbano morire
al 98%, ma causa anche sconcerto e rabbia.
Quale teologo ovviamente conosco il suo Talmud, in particolare i punti in
cui si esprime l'odio contro il resto dell'umanità. Vedi la frase: "Uccidere per-
sino il più giusto dei non-ebrei è una cosa buona. I beni dei non-ebrei sono
pari al deserto, il primo che se ne appropria ne acquisisce il possesso."
Ma naturalmente una persona può a malapena immaginare che questo
odio possa davvero essere praticato nella realtà. Ognuno dice: "Sì, c'è scrit-
to così però non lo fanno."
Per questo anch'io, responsabilmente, ho esitato per 14 anni a pubblicare la
mia lettera inviata al Menachem Schneerson. Ma ora che credo di avere
trovato la prova per le parole del gran rabbino Denoun (alle quali allora non
volevo credere), il non farlo significherebbe nascondere un delitto all'uma-
nità. Un delitto per il quale due miliardi di pazienti (non ebrei) negli ultimi
1196
venti anni sono stati avvelenati con la chemio senza alcuna necessità e nel
modo più orrendo e in pratica sono stati addormentati con la morfina.
Infatti un ebreo, che sta a guardare come i suoi vicini non ebrei sono in pra-
tica "macellati" miseramente con la chemio e che però sa dal suo rabbino o
persino per propria esperienza come si potrebbe evitarne la morte, può solo
essere da tutti considerato un mostro.
Subito dopo la pubblicazione dell'articolo di News, "Il ritorno del dott.
Hamer", i primi a prendere le distanze da questo crimine sono stati i sefar-
diti scrivendo che ogni pio ebreo deve poter vivere nella comunità delle
altre persone. Ma purtroppo i sefarditi costituiscono solo il 5% di Israele,
contro il 95% dei khasari turco-mongoli. Al tempo stesso però i sefarditi
hanno confermato la mia congettura che sono stati i sionisti a commettere
questo crimine, altrimenti non avrebbero avuto bisogno di prendere le distan-
ze. Ma i sefarditi avevano giustamente già previsto anche questo e infatti
scrivono di non voler avere nulla a che fare con gli "eroici" soldati israelia-
ni armati fino ai denti che sparano sui bambini palestinesi che lanciano
sassi contro di loro. ''.l\udaci e valorosi soldati israeliani combattono contro
i bambini."
Soprattutto i sefarditi in realtà hanno già precorso le conseguenze. Infatti
se i sionisti hanno commesso il più grande delitto della storia universale,
allora ci si chiede: "Chi è responsabile? E a chi profittava il crimine? A chi
è stato utile? Ovviamente è stato o è tutto a vantaggio degli israeliti che
sono sopravvissuti al 98% grazie alla NUOVA MEDICINA. Inoltre negli
ultimi vent'anni essi hanno potuto crescere da 200 milioni (nel mondo inte-
ro) a 400 milioni.
Il mio stesso avvocatò, un ebreo con buone intenzioni, ha detto: ''.i\nch'io
non posso credere che le 1000 corruzioni perpetuate dai repressori della
conoscenza , siano casuali. Questo, oggi, non può più crederlo nessuno.
Questo crimine è stato diretto da un potere centrale e questo mondialmen-
te. E' molto probabile che ne sia autrice la B'nai B'rith cui appartengono
tutti i mass-media e le banche e a cui ubbidiscono tutti i politici e i tribuna-
li. Però, aggiunge lui, non ci sono coinvolti tutti gli Ebrei."
Quest'ultima frase potrà poi essere oggetto di verifica al momento della
valutazione della colpa collettiva.
Se però è proprio accaduto così, allora gli Israeliti si sono squalificati cata-
pultandosi fuori della comunità umana etico-morale per i prossimi secoli.
Signor Spiegel, quando si scopre che probabilmente o molto verosimilmen-
te è stato perpetrato un delitto, e tanto più di questa entità, ai colpevoli resta-
no solo due possibilità: o smettono di compiere tale reato, tentando di ripa-
1197
rare per quanto è ancora possibile e dando un segno di buona volontà uni-
tamente a un pentimento operoso; oppure fanno come se nulla fosse acca-
duto, portano avanti il loro crimine, semplicemente uccidendo chi ha sco-
perto i loro atti delittuosi.
Attualmente i suoi fratelli di fede e i loro schiavi della loggia diffondono
ovunque la notizia che io sono gravemente malato e che quindi morirò
presto.
Il consueto preludio, come si sa, quando la loggia B'nai B'rith vuole assas-
sinare qualcuno, infatti si potrebbe poi dire: "Hamer non è stato avvelena-
to, bensì è stato ucciso dalla sua grave malattia." Ma io non ho sintomi cli-
nici che possano far pensare a una morte imminente, mi sento anzi del tutto
bene.
Signor Spiegel, avevo ritenuto che i suoi fratelli di fede fossero più intelli-
genti.
Non creda però che si possa eliminare la scoperta del crimine contro due
miliardi di non-ebrei mettendo tutto a tacere, così come si è tentato di nascon-
dere la NUOVA MEDICINA ai non-ebrei. La valanga è già in movimento.
Tenti di impedire il peggio correndo ai ripari rapidamente e quanto più
ampiamente possibile altrimenti (qui i suoi fratellastri sefarditi hanno ragio-
ne) ciò significa la catastrofe totale per tutti i suoi fratelli di fede e per tutti
i secoli a venire!
I miei desideri per il nuovo anno 2001 sono orientati in questa direzione.
La prego di collaborare a porre termine al massacro dei non-ebrei, come le
consigliano anche i suoi fratelli sefarditi.
1198
34.4 Lettera del 5.03.2001
5 marzo 2001
il mio amico Antoine conte D'Oncieu ed io nel 1986 siamo stati suoi ospiti,
come Lei sicuramente ricorderà, quando suo fratello era malato di cancro.
In quell'occasione Lei ci ha raccontato, per quanto io ne sappia anche alla
presenza del suo altro fratello che è medico a Marsiglia, quanto segue: allo-
ra ci disse che il vostro capo, il gran rabbino Menachem Schneerson, aveva
fatto delle prove insieme con i suoi medici israeliti per verificare se la
Nuova Medicina fosse scientificamente corretta arrivando a stabilire che,
palesemente, è proprio così.
Quindi M. Schneerson avrebbe scritto a tutti i rabbini del mondo ordinan-
do loro di curare se stessi e i propri pazienti nella sinagoga secondo i prin-
cipi della Nuova Medicina, perché infatti essa è chiaramente giusta; ciò
tuttavia doveva restare un segreto da cui i non-ebrei erano esclusi.
Espressi tutto il mio raccapriccio di fronte a Lei (certamente se ne ricorde-
rà ancora) per il fatto che evidentemente in questo modo solo Israele pote-
va godere della nostra Nuova Medicina, in pratica rubandola alla mia pro-
pria gente, di fatto anche a tutti i pazienti non ebrei di questo mondo. Lei
1199
ci disse allora che le dispiaceva e che non condivideva tale disposizione,
ma era tenuto ad ubbidire all'ordine dato dal suo capo.
Le dissi che avvertivo ciò come una follia criminale di una comunità religio-
sa. Potenzialmente si trattava di una strage a livello mondiale e la pregai di
preoccuparsi affinché questo ordine venisse immediatamente annullato.
A quell'epoca scrissi subito una lettera furente a M. Schneerson (che pro-
babilmente era figlio di Josef S. Schneerson che nel 1939 era stato salvato
dal capo della difesa, ammiraglio Canaris, che gli aveva permesso di parti-
re da Varsavia per trasferirsi a New York) alla quale il signor M. Schneerson
ha risposto tre anni più tardi inviandomi il suo assistente Vanderby, che mi
aveva attirato in Danimarca, per uccidermi là con del veleno. La cosa però
non gli riuscì perché me ne accorsi appena in tempo.
Allora non sono stato capace di immaginare che gli Israeliti, soprattutto i
Cassidim, avrebbero attuato questa follia religiosa dell'annientamento
mondiale dei non -ebrei.
Ci vuole un'enorme mancanza di scrupoli e molto disprezzo per l'umanità
per consigliare la "terapia" con la chemio, mortale al 98%, mediante la
stampa ebrea (99.9% di tutta la stampa mondiale), facendone però a meno
astutamente per se stessi in modo da sopravvivere con la Nuova Medicina
al 98% delle probabilità.
Signor Denoun, quando ci siamo conosciuti Lei mi è sembrato un uomo
assennato, sono stato ospite a casa sua mentre il suo caro fratello nella stan-
za accanto lottava per la vita. Se esiste una comunità religiosa come quella
ebrea che basandosi sul Talmud si arroga il "diritto" di "eliminare" due
miliardi di non-ebrei affetti dal cancro e dalla non-malattia AIDS con che-
mio e morfina, allora tutti i non-ebrei di questo mondo devono ribellarsi e
difendersi. Nessun uomo onesto potrà d'ora innanzi convivere con un
ebreo, che vorrebbe solo distruggerlo, guidato dalla sua follia religiosa ed
in più convinto di averne il diritto.
A quel tempo (1986) davvero non ho ritenuto possibile ciò che Lei mi ha
detto. E nemmeno ho potuto allora comprendere che il più alto ordine
medico ebreo evidentemente si è convinto della correttezza della Nuova
Medicina mediante una verifica approfondita e riproducibile, ma si è poi
preoccupato che tutti i non-ebrei non ne venissero a conoscenza.
Ora so che non solo ciò era vero, bensì che le dimensioni di tale orrore sono
ancora più grandi di quanto una persona comune possa mai immaginare.
Quand'anche gli ebrei si fossero nel frattempo abituati, per il loro potere
mondiale e per il controllo esercitato dalle logge del mondo intero, a consi-
1200
derare tutti i non-ebrei stupidi e codardi, perché tutti cedono e sono corrut-
tibili, sono convinto che le persone stanno progressivamente comprenden-
do di doversi difendere in futuro per non lasciarsi più uccidere con la che-
mio, le irradiazioni e la morfina.
Che il suo proprio fratello, Dr. Med. Rabbino Denoun di Marsiglia con i suoi
amici, il rabbino Israel di Parigi e il rabbino Sabbah di Marsiglia, dopo ven-
t'anni e dopo venti frequentazioni dei miei seminari, diano ormai ad inten-
dere di avere scoperto loro la Nuova Medicina o di averla riscoperta, è una
cosa ridicola, è semplicemente nel puro stile israelita rubare ogni scoperta
mettendo a tacere il vero scopritore e infine eliminandolo.
Quand'anche i suoi fratelli di fede della B'nai B'rith mandassero altri 100
Vanderbys ad assassinarmi, dopo essere sopravvissuto a 10 attentati e aver
dovuto guardare in faccia la morte così spesso, ormai conosco la "ars morien-
di". Inoltre con ciò non si eliminerebbe ancora l'atto criminoso compiuto.
Proprio il contrario, infatti il massacro globale di un quarto della popolazione
non ebrea non potrà essere e non sarà mai perdonato da nessuno.
Signor Denoun, io l'ho conosciuta come una persona intelligente e assen-
nata. Non occorre che mi dia una qualunque risposta evasiva e sciocca.
Sono teologo e conosco il Talmud.
Ma di fronte a questo mega-delitto ormai scoperto, al cui confronto tutti i
crimini della seconda guerra mondiale sembrano dei piccoli giochi di gue-
rra, Lei dovrebbe avere il coraggio di far porre termine alla repressione
della conoscenza della Nuova Medicina per i non-ebrei tramite i suoi
colleghi gran rabbini della B'nai B'rith.
Infatti se Lei e i suoi colleghi gran rabbini non metterete immediatamente
fine alla repressione della conoscenza della Nuova Medicina per i non-
ebrei tentando di riparare a ciò che può ancora essere rimediato, dovrà
d'ora innanzi aspettarsi che una catastrofe si abbatta sulla sua comunità
religiosa.
1201
Signor Gran Rabbino Denoun, di fronte a due miliardi di pazienti (non
ebrei) brutalmente torturati a morte con chemio, irradiazioni e morfina, può
ancora dormire tranquillo di notte?
Attendo la sua sollecita risposta.
Distinti saluti
Dr. Hamer
PS.
A questo punto desidero sottolineare chiaramente che sono il contrario di
un razzista o di un fanatico religioso, come siete voi talmudisti.
Se però i Cinesi o gli Esquimesi commettessero un reato, nemmeno allora
sarei d'accordo. Ciò vale anche per la comunità religiosa di Israele che per
il 95% è di origine khasaro-mongola.
1202
34.5 Lettera del 28.11.2002
Israel Shahak
Tramite Luehe - Verlag
Casella Postale 1245
D - 24 390 Suderbrarup
Spero di ricevere una risposta da lei per la questione relativa al più terribi-
le crimine della storia dell'umanità che la sua comunità religiosa ha del
tutto palesemente commesso e continua ancora a commettere. Le allego qui
le mie lettere:
1203
1986. Posso giurarlo. Come pure che M. Schneerson ha scritto a tutti i rab-
bini del mondo, in particolare ovviamente ai suoi cassidim, ordinando loro
di curare con inizio immediato tutti i pazienti ebrei solo in conformità a
questa Nuova Medicina riconosciuta come giusta - posso giurare anche
questo - tenendola però segreta a tutti i pazienti non ebrei.
Da lì ha inizio il crimine mediante l'odio talmudico che, non solo impedis-
ce di far sapere ai non ebrei che la Nuova Medicina è giusta e consente una
probabilità di sopravvivenza del 98%, per esempio nel caso del cancro,
bensì promuove per i non ebrei attraverso tutti gli organi di stampa e tele-
visivi ebrei, che sono il 99%, la chemio e la morfina, di cui nel frattempo
tutti sanno che causano una mortalità del 98% (secondo il Centro tedesco
di ricerca sul cancro di Heidelberg). Lei in quanto rabbino e io come teolo-
go sappiamo che le cose stanno così. Nel suo libro sopra citato lei dice con
molta precisione che ogni ebreo che avesse nascosto ad un altro ebreo
questa possibilità di sopravvivenza offerta dalla Nuova Medicina verrebbe
colpito dalle peggiori punizioni. Quindi dal punto di vista ebraico-talmudi-
co è evidente che dal 1982 o 1983 tutti gli Ebrei del mondo pratichino la
Nuova Medicina.
Però il fatto che i suoi Ebrei abusino di questa scoperta, forse la più bella e
felice della storia dell'umanità, per uccidere i pazienti non ebrei, intenzio-
nalmente e per i motivi più abietti, esclude per sempre i suoi fratelli di fede
dalla comunità umana.
La prego di immaginare il seguente scenario: la metà di tutti gli oncologi
attivi in Germania, lo so da fonte sicura, sono di fede ebraica. Se il pazien-
te che viene mandato da un simile oncologo ebreo lo saluta con: "Shalom,
shalom", sarà curato, separatamente, secondo la mia medicina germanica
e sopravvivrà al 98%. Se un altro paziente si rivolge al medesimo oncologo
ebreo dicendo: "Buongiorno, dottore", questo "povero maiale" già mezz'o-
ra dopo si ritrova a fare la chemio. Di solito dopo tre mesi è morto. Il 98%
muore nel giro di sette anni, mentre dei pazienti ebrei che non usano che-
mio, muore solo il 2%.
Signor Shahak, lei sa proprio come me che il Talmud prevede anche le peg-
giori punizioni per coloro che colpevoli di assassinio e inganno, portano
l'intera comunità ebraica ad essere condannata in eterno per il più terribi-
le sterminio di massa. E' proprio quanto sta accadendo.
A suo tempo ne ho dato avvertimento, come lei può vedere nella mia lette-
ra al Gran Rabbino Capo Mondiale Menachem Schneerson. Ma la presun-
zione e la mancanza di scrupoli degli israeliti vi ha risposto solo con una
repressione della conoscenza ancor più brutale, con il risultato di due
1204
miliardi di morti assassinati.
Se anche lei, signor Shahak, non desidera rispondere alla mia lettera mi
scriva perlomeno di non essere d'accordo con quanto sta accadendo.
Cordiali saluti
p s.
Finora sono stato ogni volta condannato da giudici rabbini, come lei riferisce
correttamente nel suo libro. l.'.assassino di mio figlio, è nato da madre ebrea
di nome "Coburg", ed è stato assolto da un tribunale di rabbini costituito
appositamente per lui, invocando un fantomatico "dubium" costruito con
una probabilità teorica di 1: 10 milioni. Il giudice ebreo Colomb ha consi-
gliato al suo correligionario di ritirare la sua confessione scritta.
Un altro tribunale di rabbini a Chambéry mi ha condannato a un anno e
mezzo di prigione senza condizionale a causa di un'unica telefonata fatta
dalla Germania alla Francia (alla presidentessa della nostra associazione)
avente il contenuto seguente: "Se può inviarmi le TAC le guardo volentie-
ri". Da sei anni è scattato il mandato d'arresto internazionale emesso dalla
Francia. Scopo: rinchiudere Hamer in un istituto psichiatrico francese per
tutta la sua vita. In Germania, sempre in un tribunale di rabbini, come lei
riporta, è stato ordinato un arresto per un anno e mezzo di prigione (di cui
ho scontato più di anno) a causa di tre informazioni date gratuitamente
sulla Nuova Medicina. Tutti questi giudici rabbini sanno tanto quanto lei e
come tutti i rabbini del mondo che la Nuova Medicina è giusta. Altrimenti
non la praticherebbero con il 98% di successo.
Signor Shahak, i suoi fratelli di fede hanno solo una "coscienza specializ-
zata" che termina ai confini della vostra comunità religiosa.
Il vostro credo vi trasforma in lupi in mezzo a gecore pacifiche allo scopo di
uccidere tutti i non israeliti.
Signor Shahak, i suoi fratelli di fede, non solo i rabbini, perché anche tutti
gli altri hanno partecipato come beneficiari, hanno potuto perpetrare questo
assassinio di massa per due decenni tramite la criminosa stampa ebrea e il
potere delle logge massoniche che hanno tutte un ebreo per maestro, come
lei stesso ben sa.
Ma guai se ora tutto ciò viene reso noto, allora forse si saprà pure che i suoi
fratelli di fede anche in altre occasioni forse non sono stati i perseguitati,
come amano farsi passare. Nella nostra patria chi fa ricerche e scrive la
verità è minacciato con due anni di prigione.
Faccia in modo che i suoi fratelli di fede pongano fine a questo omicidio di
1205
massa, altrimenti gli ebrei subiranno l'odio secolare di tutte le persone paci-
fiche non ebree.
P.P.S .
Ho scritto la lettera precedente nel maggio dell'anno scorso, 2001 . Ho rife-
rito in un seminario di essere l'autore di questa lettera e di avere descritto
Shahak come uno dei pochi aderenti alla fede ebraica che si sia sforzato di
essere onesto e ci ha reso un enorme servizio spiegandoci il meccanismo
dei tribunali rabbini.
Ovviamente anch'egli in quanto rabbino deve essere stato ben al corrente
di questo crimine, il più terribile commesso nella storia dell'umanità.
Adesso, dopo che avevo ultimato questa lettera, sono venuto a sapere che
Shahak è morto nel luglio 2001 o è stato fatto morire. Forse Shahak, anche
se considero assolutamente sbagliata la sua visione per quel che riguarda
la storia ebrea più antica, avrebbe avuto la statura per portare a ragione i
suoi confratelli e per porre termine alla follia religiosa dell'assassinio,
volontario e cosciente di due miliardi di persone. Resta in dubbio se in
seguito qualcuno possa ancora convivere con simili assassini fanatici reli-
giosi e con i loro complici. La mancanza di scrupoli da paranoia religiosa
supera ogni immaginazione umana.
Pertanto mi sono deciso a scrivere e a pubblicare la mia lettera, praticamen-
te a morte avvenuta in memoria di questa persona ebrea che almeno in
parte ha dimostrato intenzioni oneste.
Indicazione bibliografica:
Jù.dische Geschichte - Jù.dische Religion
di Israel Shahak
edizioni Lù.he Verlag
ISBN 3- 926328- 25- 8
1206
34.6 Lettera del 03.01.2003
Lettera aperta
Alhaurin el Grande
03.01.2003
lei non ha risposto alla mia lettera del 05.03.2001 sebbene l'abbia ricevuta.
Gliela allego qui di nuovo. Questa volta le scrivo al suo indirizzo privato.
1207
mondo saranno costretti a continuare a subire la folle medicina religiosa
ebrea basata sul concetto di maligno e benigno e sulle sue 5000 ipotesi,
causando la morte per chemio e morfina al 98% (veda anche il Centro
tedesco di ricerche sul cancro di Heidelberg).
Ci ha pure riferito, come avevo annotato, che il Gran Rabbino Capo
Mondiale dott. Menachem Mendel Schneerson già nel 1983 aveva letto il
mio libro "Cancro, malattia dell'anima" e immediatamente, come prescrive
in simili casi il Talmud per gli Ebrei, aveva convocato i medici rabbini in
una conferenza da lui presieduta.
Questa "conferenza di verifica" ha stabilito, come le ho già scritto, che la
Nuova Medicina è senza alcun dubbio giusta. Nel rispetto del Talmud,
Schneerson obbligatoriamente ha subito scritto a tutti i rabbini del mondo
per ordinare loro di curare senza indugio tutti i pazienti ebrei secondo la
Nuova Medicina. E' una cosa che anche ogni medico non ebreo avrebbe
dovuto fare per i non ebrei, se solo fosse stato possibile.
Però il fatto che il vostro Gran Rabbino Schneerson abbia disposto espres-
samente che questa mia Nuova Medicina (germanica) dovesse restare
nascosta a tutti i non ebrei (proprio come lei mi ha riferito!) a mio avviso
rende questo Gran Rabbino "messianico" il peggiore massacratore di tutta
la storia. Ciò concorda con il fatto che tre anni dopo mi ha attirato in
Danimarca tramite il suo sostituto "Beek" Vanderby (vedi fotografie). il capo
supremo della loggia B' nai B'rith, per assassinarmi con il veleno. Lei lo sa
benissimo, infatti si tratta del rabbino suo diretto superiore.
Non solo la disposizione del Gran Rabbino Capo Mondiale è stata stretta-
mente osservata da tutti i rabbini del mondo, bensì tutti i gran maestri ebrei
della loggia B' nai B'rith hanno ordinato ai loro piccoli schiavi di loggia, pri-
mari e professori di eseguire rigorosamente lo sterminio di massa dei non
ebrei. Così pure hanno costretto tutti i caporedattori dei mass-meQ.ia a per-
petuare una campagna di repressione della conoscenza senza precedenti
nella storia contro la Nuova Medicina e in particolare contro la mia perso-
na dichiarandomi "stregone, ciarlatano " e tutti i giudici a collaborare al cri-
mine .
Il suo Gran Rabbino, che i suoi amici a quel tempo consideravano il mes-
sia, sarà ricordato come il peggior satana in carne ed ossa.
1208
per esempio Sabbah e per quanto ne so io anche suo fratello, entrambi di
Marsiglia, a partecipare ai miei seminari di Chambéry per scoprire come si
applica la Nuova Medicina a vantaggio dei vostri pazienti ebrei.
Il signor Sabbah e il signor Israel, che per due decenni ha fatto morire
migliaia di non ebrei a Villejuif, ma ha sempre scrupolosamente salvato la
vita ai suoi confratelli ebrei senza chemio e morfina, entrambi questi signo-
ri (Sabbah ha partecipato venti volte ai miei seminari) da un po' di tempo affer-
mavano, vent'anni dopo, di avere scoperto loro la mia Nuova Medicina.
Già nel 1991 un giudice ebreo del tribunale di Colonia (il cosiddetto "tribu-
nale di rabbini") si è alzato e ha detto: "Signor accusato, (accusato di avere
regalato una stecca di gesso) il tribunale ha deciso di consigliarle di non
occuparsi più di medicina, bensì di guadagnarsi da vivere con qualcos'altro
che non abbia nulla a che vedere con la medicina; solo così lei potrà sottrar-
si all'incarcerazione".
1209
avrebbero dovuto decidere secondo la loro coscienza e far controllare la
correttezza della Nuova Medicina, sono stati costretti a mostrare disinteres-
se. Beninteso: ben sapendo che 100 milioni di pazienti ebrei in tutto il
mondo praticano questa Nuova Medicina e per esempio nel caso di una
malattia oncologica sono sopravvissuti per il 98% grazie a questa Nuova
Medicina.
C'è una cosa sola che lei deve sapere: nulla e nessuno a questo mondo può
corrompere Hamer.
PS. Non costituisce certo nessuna violazione del segreto medico se richia-
mo di nuovo alla sua memoria quanto segue: come lei si ricorderà, io ero
contrario a somministrare a suo fratello 8 mg di Prednisolon i.v. ogni due
ore. Suo fratello medico di Marsiglia, non si è però lasciato dissuadere.
Oggi so che il cortisone, nel caso di una cosiddetta "sindrome", ha un effet-
to paradossale: cioè causa un maggiore accumulo di acqua invece di aiu-
tarne l'eliminazione.
Se avessimo tutti collaborato, mentre invece i suoi colleghi hanno bloccato
la Nuova Medicina per noi tedeschi e per tutti i non ebrei, avremmo potu-
1210
to scoprire queste cose in modo molto più efficiente e rapido. Forse il suo
povero fratello che morì tre settimane dopo, il 18.05.86, senza cortisone si
sarebbe potuto salvare.
Voglio riferirle ancora tre cose che sono state commesse davanti ai suoi
occhi a Parigi e a Chambéry dai suoi amici ebrei e colleghi rabbini.
Nel 1979, quindi due anni prima della scoperta della Nuova Medicina, feci
visita al capo ebreo del servizio estero della Springer a Parigi, il signor
Weissenberger. Chiesi al vostro compagno di sinagoga, Weissenberger, per-
ché egli scrivesse solo degli articoli negativi e infamanti sulla famiglia
Hamer e invece parlasse bene del principe ebreo di Savoia, l'assassino del
nostro Dirk. Il signor Weissenberger innanzitutto allontanò dalla stanza il
suo assistente e poi mi disse: "Signor Hamer, lei in verità è un uomo sim-
patico e la sua è una famiglia modello: entrambi i genitori medici e 4 bei
figli in gamba . Ma lei ora è il nemico delle case reali europee perché non
rinuncia al processo.
Non si può ottenere un processo contro un simile principe (P2). Perciò
abbiamo ricevuto istruzioni dal consiglio superiore dell'editrice Springer di
scrivere solo cose negative sulla famiglia Hamer. Anche nel caso ricevesse
il premio Nobel, sicuramente non sprecheremmo nemmeno una riga per
lei, ma se lei rubasse una tavoletta di cioccolato al supermercato le garan-
tisco che sulla prima pagina del giornale illustrato ci sarebbe scritto a carat-
teri cubitali: Dott. Hamer: "Sono un ladro".
Nel novembre 1991 erano terminati i preparativi per uno dei processi più
spettacolari di un tribunale di rabbini suoi amici e colleghi a Parigi, come
riferisce lsrael Shahak nel suo libro "Storia ebraica- Religione ebraica"
(edizioni Luhe). Per questo processo il proselito Mitterand aveva costituito
appositamente un nuovo ufficio giudiziario composto da giudici ebrei
(Colomb, David, Jordan). Per la scelta dei giurati era di turno il quartiere
ebreo. Il tribunale di rabbini doveva assolvere dall'accusa di omicidio il
principe ebreo di Savoia. Il giudice rabbino presidente Colomb consigliò al
suo amico (= amico intimo di Mitterand), il Gran Maestro della criminosa
1211
loggia P2, commerciante di armi, in passato amico dello Scià Resa Puch
Lewi (= felice forte Lewi), assassino di mio figlio Dirk, di ritirare semplice-
mente la sua confessione scritta. Cosa che il principe di Savoia fece con
gioia come d'accordo.
Quindi il giudice rabbino costruì egli stesso un'ipotesi: in via del tutto teo-
rica era possibile che quando erano partiti i due colpi dalla carabina K2, la
cui traiettoria di circa sette metri era stata ricostruita quasi al centimetro,
dunque che nell'istante in cui erano stati sparati questi due colpi un altro
tiratore emerso dall'acqua fosse saltato nel canotto del principe Savoia
(senza però che questo oscillasse) e avesse sparato anche lui due colpi con-
temporaneamente al principe, con lo stesso tipo di carabina, dello stesso
calibro, con la stessa traiettoria e fosse poi di nuovo scomparso.
l'.omicida di mio figlio, che è il capo della criminosa loggia P2, quest'anno
è stato invitato in patria dal Parlamento e dal Senato italiano per desiderio
del suo fratello di loggia Berlusconi (in ebraico: grande figlio di Luca). La
vigilia di Natale l'assassino con la sua complice è stato ricevuto con gran-
de cordialità e abbracci dal papa ebreo Woityla-Katz (Katz = Khan Zadok)
Giovanni P2. Per contro il papa ha il piacere di lasciar languire in carcere
da molti anni il suo attentatore Ali Aksha. Lo perdona di nuovo tutti gli
anni.
1212
3. A Chambery: condanna a un anno e mezzo di prigione senza condi-
zionale da parte di un tribunale di rabbini per un'unica telefonata
dalla Germania alla Francia (contenuto della telefonata: "Se può
inviarmi le TAC le guardo volentieri"), sette anni di mandato di arresto
internazionale.
Potrebbe pensare che non sia necessario rispondere. Ma oggi sarebbe pro-
babilmente molto felice se fossimo ancora nel 1986 e lei potesse cancellare
l'assassinio di 2-3 miliardi di non ebrei innocenti. Così un giorno si ralle-
grerebbe di avere raccolto questa forse ultima offerta invece di lasciar ucci-
dere altri milioni di non ebrei. La collera dei non ebrei cresce smisurata-
mente ...
1213