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Non esistono al mondo due individui che la pensano allo stesso identico modo su tutto,
che provano le stesse emozioni o che danno priorità alle stesse cose.
I rapporti interpersonali sani iniziano sempre dal riconoscimento delle differenze presenti
in ogni interazione, le disuguaglianze, infatti, rappresentano in un rapporto un’opportunità
per crescere e migliorare se stessi e l’altro.
Le persone nelle quali non sono presenti aspetti narcisistici riescono a riconoscere la
diversità prendendo in considerazione il punto di vista dell’altro e ritenendolo egualmente
valido.
Un narcisista invece considererà sempre le scelte e le opinioni dell’altro come totalmente
sbagliate o irrilevanti.
Quando le persone divergono, possono accedere alla dimensione empatica, ossia provare
a sentire le emozioni e le percezioni di un altro dal suo punto di vista.
I narcisisti non sviluppano una reazione comprensiva orientata alle emozioni e alle
preoccupazioni degli altri e dunque provocano loro uno stato costante di frustrazione.
Riescono sempre a razionalizzare il proprio comportamento, sostenendo che il mondo
sarebbe un posto migliore se soltanto gli altri smettessero di pensare e reagire in modo
tanto ipocrita o sbagliato (“la pensano tutti come me, ma non hanno il coraggio di dirlo
come faccio io”).
I narcisi non prendono assolutamente in considerazione il dolore che possono infliggere
agli altri, né danno il minimo credito alle percezioni altrui. Semplicemente loro non
considerano pensieri e sentimenti in contrasto con i propri.
Il comportamento manipolativo dei narcisisti è dovuto alla convinzione di meritare che gli
altri facciano ciò che loro vogliono o di cui hanno bisogno: “Io non mi curo dei tuoi bisogni
e tu invece devi venire incontro ai miei”. Quando gli altri non eseguono i loro ordini o non li
trattano come pensano di meritare, i narcisisti possono: risentirsi e offendere
arrabbiandosi e minacciando, difendendo la propria posizione con forza o con polemica
irragionevolezza.
Le persone ragionano, vedono le cose e impostano priorità in modo differente dal nostro.
L’essere persone in equilibrio suggerisce che è perfettamente possibile trovare
concordanza in mezzo a tante differenze, ma i narcisisti non la pensano affatto così.
Ciascun individuo è una miscela unica di capacità, talenti e propensioni, tutti godono di
diritto di un valore intrinseco, di dignità; le persone sane evitano di ergersi a giudici e di
vantare una propria presunta superiorità e sono felici invece di stimolare l’uguale valore di
ciascuno. I narcisisti pensano che nessuno sia intelligente o di successo o bravo quanto
loro, sono sempre pronti a far sapere agli altri quanto siano inferiori rispetto a loro.
In un certo senso, i narcisisti non sono in contatto con la realtà; portandoli ad essere restii
a non riconoscere come verità tutto ciò che non corrisponde alle loro preferenze. Mentre le
persone equilibrate sono in grado di soppesare razionalmente gli eventi e trarre
conclusioni equanimi riguardo a sé e agli altri, i narcisisti non ci riescono. Manca loro
l'obiettività necessaria per applicare una visione della realtà basata sulla ragione; questo
perché l'estremo bisogno di auto-esaltazione che li caratterizza non permette loro di
accettare che la loro percezione dei fatti possa non essere la verità assoluta. Così,
quando cercano di capire il senso di qualsiasi cosa accada intorno a loro, restano
abbagliati dalla visione idealizzata che hanno di sé, per cui non sono in grado di cogliere
la realtà, soprattutto in merito a quelle loro caratteristiche che potrebbero non essere
perfette o richiedere modifiche (e i narcisisti non vogliono mai modificare il proprio
comportamento). Se siamo capaci di ammettere con modestia i nostri difetti, gli esiti
possono essere costruttivi. Se, invece, troviamo sempre giustificazioni per i nostri errori e
riteniamo di essere perfetti, non solo perdiamo il potenziale di crescita insito nelle lezioni
impartiteci dalla vita, ma non riusciamo neppure ad accettare i fatti per quello che sono;
mentiamo a noi stessi e viviamo senza intuire la nostra vera natura. Ignorando la verità e
inventandosi le loro realtà alternative, i narcisisti non sono liberi, ma imprigionati nelle
credenze errate da loro stessi elaborate; e col tempo, queste diventano una prigione da
cui loro non possono più scappare.
Questa ottava caratteristica del narcisismo può sembrare strana. Come possono essere
affascinanti persone tanto antipatiche e dal carattere così difficile? Ebbene, nonostante la
natura perniciosa del loro profilo psicologico, molti narcisisti sono noti come persone
amichevoli e gradevoli, almeno superficialmente. Soltanto dopo una continua e prolungata
esposizione al mondo privato di un narcisista si conosce il dolore che persone del genere
sono in grado di infliggere. I narcisisti sembrano consapevoli del fatto che, se rivelano il
loro egoismo troppo presto, corrono il rischio, alto, di essere evitati, quindi lo tengono
celato, finché non hanno conquistato una posizione sicura nella vita del prossimo. Ed è a
questo punto che lo manifestano. Ecco perché, a mano a mano che invecchiano, i
narcisisti si lasciano alle spalle una lista sempre crescente di rapporti terminati per
disillusione e amarezza. Nonostante il loro generale disinteresse per i sentimenti altrui,
infatti, i narcisisti bramano essere ammirati; hanno bisogno di conquistare l'approvazione
altrui, perfino quando si comportano in modo manipolativo. Diventano, quindi, veri maestri
nel simulare interesse per il prossimo, quando in realtà al prossimo non sono affatto
interessati. Sanno mascherare il disprezzo per gli altri con una benevolenza che appare
davvero genuina. Sono così abili nel mostrarsi simpatici che perfino chi è loro vicino può
essere indotto a pensare che nel rapporto vada tutto bene, anche quando in realtà non è
così. Proteggere i propri interessi anche a costo di essere falsi fa parte della strategia
segreta dei narcisisti. Veri lupi a caccia di pecorelle indifese, i narcisisti sono bravissimi a
travestirsi per indurre gli altri a riporre fiducia in loro, stando attenti a rivelare solo in un
secondo momento quanto in effetti sono egoisti. Di fronte alla sfida costante che comporta
il vivere con un narcisista, le persone di norma vengono attraversate da un ampio spettro
di emozioni. Poiché il narcisismo rappresenta il lato peggiore di una personalità
psicologicamente immatura, è del tutto naturale provare grande tensione quando ci si
trova a dover decidere come reagire ai comportamenti manipolativi che sicuramente il
narcisista mette in atto. Cercare di cambiare il narcisista, non si otterranno altro che un
aggravamento della propria angoscia. Nella maggior parte dei casi, infatti, i narcisisti non
cambiano. Hanno una percezione così scarsa dei loro comportamenti disadattivi che ogni
tentativo volto a riconoscere la verità probabilmente finirà in litigi che non porteranno da
nessuna parte. La maggior parte delle persone intraprende le relazioni con un bagaglio di
speranza e ottimismo, aspettandosi un certo grado di rispetto e comprensione. Quando si
ha a che fare con un narcisista, il primo obiettivo dev'essere conservare un distacco
emotivo sufficiente a rimanere attivi e tentare di mantenersi emotivamente equilibrati. Per
quanto sia legittimo desiderare che le cose stiano diversamente, è necessario
comprendere che è possibile mantenere la propria integrità emotiva anche senza la
cooperazione del narcisista; non dev'essere il narcisista a segnare il passo. Chi si trova in
regolare contatto con un narcisista deve lottare con due emozioni molto frequenti: paura e
rabbia. La paura può presentarsi sotto forma di insicurezza o ansia, ma la sua
manifestazione più consueta è un atteggiamento difensivo. La rabbia può mostrarsi come
furia o aggressività, ma la sua manifestazione più probabile è una continua battaglia
interiore contro un senso di frustrazione, insofferenza e inutilità. Per evitare che queste
emozioni abbiano la meglio, è indispensabile imparare il delicato distacco; quindi è molto
importante e saggio ricordare che il narcisista non è il possessore della verità assoluta.
Potete decidere di progettare il corso della vostra vita anche in contrasto con le preferenze
del narcisista (che inevitabilmente saranno diverse dalle vostre). Dovrete svincolarvi dai
programmi del narcisista ed essere decisi e risoluti nell'organizzare il corso di ogni vostra
giornata e mentre date forma e direzione alla vostra vita, non potete permettervi di
dipendere dal narcisista. Con distacco delicato, intendo dire che la vostra decisione di
essere indipendenti non dev'essere accompagnata da uno spirito superbo o combattivo.
Probabilmente il narcisista si sentirà offeso dalla vostra decisione di non assecondarlo, ma
questo non è un problema che spetta a voi risolvere. Se riuscite a proporvi in maniera
serena e ponderata, priva di atteggiamenti difensivi, potrete fare le scelte migliori per voi
stessi, tenendo ben presente che non siete tenuti a discutere queste scelte col narcisista.
Le persone che devono relazionarsi con loro hanno bisogno di arrivare a una
comprensione obiettiva di queste caratteristiche in modo da poter mantenere il controllo
delle emozioni che esse suscitano, soprattutto perché la maggior parte dei narcisisti è
molto abile nel convincere le persone che li circondano del fatto che sono loro a essere in
errore, non i narcisisti. Sotto la costante raffica di critiche del narcisista, la sicurezza e la
risolutezza altrui può sgretolarsi. Questo è il motivo per cui e così importante comprendere
pienamente la natura delle tendenze narcisistiche.