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La trasmittanza termica di una partizione è data dal reciproco della resistenza termica
totale RT, somma delle resistenze termiche parziali relative ai diversi strati di cui questa
è composta:
1 1 W
U 2
RT Rsi R1 R2 ... Rn Rse m K
Ai fini del calcolo dei consumi energetici le norme assegnano a Rsi e Rse i seguenti
valori di default indipendentemente dalla giacitura dell
dell’elemento:
elemento: 0,125
0 125 (1/8) e 0,043
0 043
(1/23).
D t
Determinazione
i i d ll resistenze
delle i t t
termiche
i h utili
tili (W/mK)
(W/ K)
d m2K
R
W
Intercapedini d
d’aria
aria
Un intercapedine d
Un’intercapedine d’aria
aria si considera non ventilata, oltre al caso in cui non sia in
comunicazione con l’ambiente esterno, anche nei casi di ventilazione molto ridotta.
Ad esempio,
esempio le aperture di drenaggio conformate come giunti verticali aperti sulle pareti
esterne di un muro in elementi laterizio a blocchi cavi non sono considerate come
aperture di ventilazione.
Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Ingegneria Industriale
5 0 11
0,11 0 11
0,11 0 11
0,11
50 0 16
0,16 0 18
0,18 0 21
0,21
Resistenza
R i t ttermica
i utile
til di intercapedini
i t di i d
debolmente
b l t e
fortemente ventilate
Esemplificazione
Prof.Gianfranco Cellai
Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Ingegneria Industriale
Prof.Gianfranco Cellai
Università degli Studi di Firenze
Dipartimento di Ingegneria Industriale
L U iAi klk j
L = coefficiente di accoppiamento termico,
termico da utilizzarsi per il calcolo della potenza
termica trasmessa attraverso una porzione dell’involucro edilizio contenente ponti
termici;
Ai = l’area
’ del componente i;
I ponti termici posso essere raggruppati per tipo e per disposizione dello strato isolante.
Lo strato isolante può essere posizionato:
Per ogni tipo di ponte termico e per ogni posizione dello strato isolante principale
vengono forniti l i di :
f iti ttre valori
Comportamento
Co po ta e to delle
de e strutture
st uttu e in regime
eg e dinamico:
d a co:
l’inerzia termica
In regime stazionario la disposizione degli strati è indifferente,
indifferente pur evidenziando che al
mutare della stessa varia l’andamento interno delle temperature; ad esempio la
pposizione dell’isolante, a seconda della stagione,
g mantiene una massa della pparete a
temperatura mediamente più o meno elevata, ovvero con una capacità maggiore o
minore di accumulare calore.
Nelle figure seguenti, in regime invernale, si evidenzia che la situazione ottimale è
rappresentata dall’isolamento a cappotto (figura 2).
1 2 3 4
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Calore
specifico di
materiali
Prof.Gianfranco Cellai
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P i con isolamento
Pareti i l concentrato
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Soluzioni di parete
Prof.Gianfranco Cellai
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I
Inerzia
i termica
t i edd effetti
ff tti
AE A = semiampiezza
Faccia interna
della oscillazione
della parete
AI
Tpm= temp.media
p superficiale
p
Ritardo
Rit d o della parete
sfasamento
temporale
Rt
Andamento temperatura
Andamento temperatura sulla faccia interna della
sulla faccia esterna della parete
t
parete
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Tmin
Ritardo R t
Ri = si/vi (s)
Tempo
con si = spessore dello strato i-esimo
vi = velocità
l ità di spostamento
t t dell’onda
d ll’ d termica
t i (m/s)
( /) ²i/(cpi· i ) (m²/s)
vi = 2 ² (m/s)
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Eq a ione di Fo
Equazione Fourier
rier e soluzioni
sol ioni per l’inerzia
l’iner ia termica
l equazione di Fourier per flusso monodimensionale
l’equazione monodimensionale, all
all’interno
interno
della parete, ad un certo istante , ammette la seguente soluzione
per una variazione di T sinusoidale e ad una profondità x dalla
superficie esterna:
dove R i (ritardo
ritardo) è il tempo che l’onda termica impiega ad
attraversare lo strato i-esimo di materiale di spessore x .
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Rit d
Ritardo
Dalla relazione Ri = si/vi si ha :
· ((s-1)
A
Attenuazione
i
AE
AI
A
AI/E
Rt
Esercizio
Una parete in mattoni pieni ha le seguenti caratteristiche:
cm, = 0,72
Spessore s = 30 cm 0 72 W/mK,
W/mK cp = 835 J/kgK ,
= 1920 kg/m3
si determini il valore del ritardo Rt e dell’attenuazione
nonché il valore della ampiezza massima sulla faccia interna
dopo 24 ore con i seguenti dati climatici (UNI 10349):
-Temp
Temp esterna max = 37°
37 Escursione giornaliera 10
10°C
C
- semiampiezza di oscillazione AE = 10/2 = 5 °C
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AE
AI
10,3
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AI
10,3
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Sfasamento
Attenuazione Prestazioni Qualità prestazionale
(ore)
S > 12 fa <0
<0,15
15 ottime I
12 ≥ S > 10 0,15 ≤ fa <0,30 buone II
10 ≥ S > 8 0,30 ≤ fa <0,40 medie III
8≥S>6 0,40 ≤ fa <0,60 sufficienti IV
6≥S 0,60≤ fa mediocri V
in tutte le zone climatiche ad esclusione della F, per le località nelle quali il valore medio mensile
dell’irradianza sul piano orizzontale, nel mese di massima insolazione estiva, Im,s, sia 290
W/ ²
W/m²:
1. relativamente a tutte le pareti verticali opache con l’eccezione di quelle comprese nel
quadrante nord-ovest / nord / nord-est, si esegue almeno una delle seguenti verifiche:
• che il valore
alore della massa superficiale
s perficiale Ms,
Ms di ccuii al comma 22 dell’allegato A, A sia superiore
s periore
a 230 kg/m2;
• che il valore di YIE sia < 0,12 W/m2K;
2 relativamente a tutte le pareti opache orizzontali ed inclinate che il valore di YIE sia < 0,20
2. 0 20
W/m2K
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Calcolo dei
carichi termici
in regime invernale ed estivo
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• in ingresso
g o interni all’edificio,, detti p
positivi ((regime
g estivo))
• in uscita dall’edificio, detti negativi (regime invernale)
S h
Schema ffunzionale
i l
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Bil i termico
Bilancio t i in
i un ambiente
bi t
Per il principio di conservazione dell’energia il bilancio
termico dell’aria racchiusa in un ambiente ad un dato istante è
espresso dalla seguente equazione (segni in valore assoluto):
QC + QV + QG + QP = 0
QC = potenza termica scambiata per convezione con le
pareti;
QV = potenza termica dovuta alle portate dd’aria
aria di
ventilazione ed infiltrazione;
QG = apporti interni gratuiti;
QP = potenza fornita dal terminale dd’impianto
impianto
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- QC - QV + QG + QP = 0
generalmente QG si trascura
IIn regime
i stazionario
t i i la
l componente t convettiva
tti QC puòò
essere determinata ricorrendo al principio di
sovrapposizione degli effetti :
QC = Qt + Qs
Qt = potenza termica scambiata per trasmissione
Qs = potenza termica attribuita all’irraggiamento solare
Generalmente in inverno Qs si trascura.
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- Qt - QV + QP = 0
QV è un carico termico per il terminale solo se l’aria di
ventilazione è immessa direttamente in ambiente; se ll’aria
aria è
trattata centralmente il carico termico corrispondente grava sulle
batterie dell’unità di trattamento aria e quindi si ha:
- Qt + QP = 0
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C i ttermico
Carico i per ventilazione
til i
Noti
N ti i contributi
t ib ti per ventilazione
til i edd infiltrazione
i filt i sii ottiene
tti la
l portata
t t
d’aria qv e quindi il carico termico Qv dovuto alla ventilazione è dato
dalla relazione:
Qv = qv · ρa · ca · ((θa – θe) ((W))
qv = portata d’aria in m3/s
ρa = densità dell
dell’aria 1 2 kg/m3)
aria (circa 1,2
ca = calore specifico dell’aria (0,29 J/kg °C)
Oppure :
Qv = 0,34 · n · V · (θa – θe) (W)
n = n° ricambi orari (h –1)
V = volume dell ambiente (m3)
dell’ambiente
ρa · ca = 0,34 (Wh/m3 °C)
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C i hi termici
Carichi i i estivi
i i
Diventa fondamentale sia il carico termico dovuto alla ventilazione QV,
talora anche quello degli apporti interni QG
ma soprattutto quello
ll dovuto
d all’irraggiamento
ll’i i solare
l QS: