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Salve a tutti...
ho finalmente calibrato il monitor del mio Imac, seguendo la guida di Photomau trovata qui
nel forum. Colgo l'occasione x dire che è veramente ottima.
Ho utilizzato la sonda spyder 5 e il software Displaycal.
Chiedo gentilmente se mi date un consiglio sui valori ottenuti... (non sembrano male... ma da
inesperto vorrei conferma da chi ne sa più di me...).
Grazie anticipatamente.
Nessuno???
Non avevo mai usato Argyll+Displaycal e ho voluto provarlo, così ho scaricato la versione
Mac. Metti la tua pubblicità
Sta ancora andando, e sta facendo un casino insopportabile. su JuzaPhoto (info)
Sembra che l'abbia progettato chi fa le interfacce grafiche per i computer nei telefilm tipo
NCIS, CSI, ecc. perché è tutto un click, tic, bip, boing, whopp, con la barra che lampeggia, il
diaframma che si apre e si chiude, lo sfondo che sfarfalla... tutte cose assolutamente inutili e
solo scenografiche. Irritato, ho spento l'audio, così lo sfondo non sfarfallava più, forse un bug
legato agli effetti speciali?
Il tempo impiegato (28 minuti finora) è già biblico in confronto ai più agili software di XRite o
BasICColor.
Mi verrebbe voglia di fermarlo ma sono curioso di sapere cosa combinerà.
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Quasi 50 minuti, alla fine il risultato, indipendentemente dai numeri sullo schermo, era
inguardabile.
Probabilmente avevo impostato male qualcosa. Ho rifatto la calibrazione, stando attento a
non attivare qualcosa di sbagliato.
Questa volta pare abbia funzionato, risultato vicinissimo a quello ottenuto col software di
XRite.
OK, confermo
Dal report presumo tu abbia un 5K. Confermi?
Non hai il software originale che viene fornito con lo Spyder? Io userei quello, che è
sicuramente più semplice e efficace.
DisplayCal ha una quantità di opzioni e funzioni che possono andare bene per un tecnico
esperto, non per un utente normale come me... e immagino anche te.
Si Pisolomau... confermo... ti ho anche mandato unmsg in pvt dato che la guida era postata
(e presumo fatta) da te...
Trystero, il software era il base dello spyder, che tutti consigliano di non usare... x qst ho
scelto displaycal
Faccio una premessa doverosa, dato che stiamo parlando del monitor dell'iMac 5K:
Il 5K late 2015 monta un nuovo pannello con risoluzione 5120x2880 a gamut esteso,
denominato Apple P3. Il gamut di questo pannello va molto oltre lo spazio sRGB, è quindi un
deciso passo avanti rispetto al precedente 5k, non copre lo spazio Adobe, è semplicemente
diverso e come volume leggermente più ampio. Ad esempio ha un estensione maggiore sui
colori rossi, arancio, giallo, verde e magenta, perde un pò rispetto ad adobe sui colori azzurro
e blu.
Inoltre, a partire da OSX El Capitan, anche i 10 bit colore sono attivi, anche su monitor
esterno. Questo è incredibile dato che fino ad ieri ci volevano costosissime schede video pro,
tipo le Quadro o le FirePro, per attivare i 10 bit, oltre a un SO che li supporti e, ovviamente,
SW grafici che siano in grado di lavorare a 10 bit, come PS.
Quindi stiamo parlando di un monitor che, sebbene non con pretese pro, è già molto buono e
sopra la media dei pannelli consumer, per estensione e precisione. E' anche molto stabile
dato che si scalda pochissimo e anche i riflessi sono molto migliorati rispetto alle serie
precedenti.
Con il profilo di fabbrica (iMac) i risultati sono già abbastanza buoni, quindi se siete in
difficoltà non stracciatevi le vesti, utilizzate quello.
Venendo al caso specifico ti suggerirei di lasciare per ora perdere il software Displaycal.
OK, confermo
Utilizza per prima cosa il sw a corredo dello spyder e vedi come ti trovi. Seleziona il bianco
nativo, gamma 2.2 e luminanza 110 cd/m2.
Prova poi a confrontare visivamente il profilo ottenuto con quello originale dell'iMac.
Fatta la calibrazione non devi più toccare lo slider della luminosità del monitor e soprattutto
disabilita la luminosità automatica o qualunque altra features che vada ad influire sulla
temperatura o luminosità del pannello.
" Ora il problema è che dopo aver lavorato in post su una foto, quando vado ad esportare in
jpeg, la foto aperta su Photoshop è del tutto diversa da qll in jpeg... quella appena esportata ha
colori meno vividi e soprattutto ombre contrastatissime e nerissime...
Il profilo colore del monitor è quello dopo la calibrazione. Macchina, Lightroom e Photoshop
settati con profilo ADOBE rgb. Quando esporto in jpeg, esporto in sRGB per il web, e esporto
sempre anche in ADOBE rgb per avere un file a 300 dpi per la stampa. "
Qui il discorso si fa un tantino complicato, vedo di condensare in poche righe una possibile
risposta ai tuoi quesiti, partendo dal presupposto che nella catena del colore è sufficiente
anche un solo anello storto per far lavorare male tutto il sistema…
Generalmente le immagini che elabori sono RGB, le coordinate RGB non sono colorimetriche
quindi non sono univoche ma vanno caratterizzate in uno spazio colore del modo colore RGB.
Viene scelto uno spazio colore di riferimento dove caratterizzare le coordinate RGB, come
ProPhoto, AdobeRGB, sRGB, ecc. Tali spazi di riferimento sono codificati in profili ICC a
matrice che traducono da RGB a XYZ D50 e viceversa.
Il CMS, Color Management System o sistema di gestione dei colori che garantisce una
riproduzione uniforme e costante su ogni dispositivo attraverso l'intero processo di
lavorazione, può così tradurre una coordinata RGB del file in una coordinata del PCS che è
univoca. Per la compensazione a schermo la sequenza di conversione è : RGBfile -> PCS ->
RGBmonitor, per la compensazione in stampa la sequenza di conversione è : RGBfile -> PCS
-> RGBstampante/carta.
Il concetto è sempre quello: variare i numeri della terna RGB per mantenere gli stessi
colori in output.
Per mostrare la foto a monitor le coordinate XYZ vengono nuovamente tradotte a RGB del
monitor. E' qui che entra in gioco il profilo creato, che non è un profilo teorico ma è
quello che descrive esattamente la nostra periferica.
Il profilo del monitor creato con il colorimetro e il suo sw descrive, nello stato di calibrazione
in cui è stato posto, solo quel monitor in un determinato spazio temporale, rimane quindi
valido solo finché il monitor non deriva da quello stato, da qui l'esigenza di ripetere ad
intervalli regolari la procedura di calibrazione e profilazione, preceduta eventualmente da una
verifica che mi dica in che stato è il monitor.
Veniamo a Photoshop: lo spazio di lavoro nel quale opera Photoshop è multiplo, ogni foto
aperta ha il suo spazio di lavoro indipendente e PS deve essere istruito per rispettare il profilo
colore abbinato. Posta eventualmente le impostazioni colore del tuo PS, giusto per vedere che
sia tutto corretto.
Ci sono programmi di sviluppo RAW in cui puoi cambiare lo spazio di lavoro e usare quello che
vuoi, ma Adobe ha deciso di non dare questa possibilità. Lightroom e CameraRAW lavorano
internamente in RIMM; stessi primari di ProPhoto ma gamma lineare invece che 1.8.
L'istogramma invece lo calcola sul MelissaRGB o BastardRGB stessi primari di ProPhoto e
gamma di sRGB.
Quando esporti da Lightroom o CameraRAW devi invece scegliere uno spazio colore; si sceglie
lo spazio più adatto allo scopo; se la finalità è quella della stampa fine art serve uno spazio
colore wide-gamut per non perdersi parte della potenzialità del gamut stampante/carta,
ProPhoto e AdobeRgb sono quelli più comuni, ma non necessariamente i migliori.
Se la finalità è il web o la condivisione non hai scelta: sRGB.
Per il monitor il concetto è più semplice: più è esteso il suo gamut e più grande è la possibilità
di vedere accuratamente quello che sto facendo. Monitor a gamut esteso sono quindi sempre
meglio per il fotoritocco.
Per la stampa: ogni combinazione di stampante/carta ha il suo profilo che descrive quella
periferica con quegli inchiostri, con quella carta, sotto uno specifico illuminante.
Di norma i profili stampante vengono fatti per D50, supponendo che poi le stampe siano
visionate sotto questo tipo di luce. La corrispondenza assoluta monitor stampa è molto
difficile se non impossibile da realizzare, al massimo possiamo avvicinarci con buona
approssimazione, ma dobbiamo avere sotto controllo l'intera catena, viceversa si va per
approssimazioni successive, sperando che nessuno operi nel frattempo dei cambiamenti.
Alcuni service rilasciano i profili icc delle proprie stampanti; in questo modo puoi fare tu la
conversione da spazio RGB di riferimento allo spazio di periferica finale. il vantaggio è che
così hai il controllo sulla delicata fase di conversione e se necessario fai degli adattamenti
JuzaPhoto utilizza particolari; puoi anche
cookies tecnici post produrre
e cookies di terzetenendo fin ottimizzare
parti per da subito in considerazione lo spazio finale,
per esempio con una soft proof.
la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior
parte delle pagine;Per adi esempio, è necessario
visualizzatori di immagini el'utilizzo
i browserdei cookie
si apre unoper
scenario molto ampio e parecchio
registarsi e fare il login (maggiori
incasinato, informazioni).
pochi gestiscono correttamente i profili.
Proseguendo nellaInavigazione,
programmi cheacconsenti
non lo fanno, tipo fast stone
all'utilizzo o il visualizzatore
dei cookie e di immagini di windows,
faranno
confermi di aver letto casino a prescindere
e accettato i Termini dal
di monitor
utilizzoche sia wide gamut o meno. Su mac grazie a
e Privacy.
mamma Apple la gestione è molto coerente e sia anteprima che Safari operano
correttamente.
P.S.
Su windows il panorama è più ampio e frastagliato, io uso Irfan view per una corretta
gestione dei profili colore con un monitor wide gamut
www.irfanview.com/
ma si deve installare il plugin LCMS - (version 4.41): allows IrfanView to use color
management
qui il plugin
www.fosshub.com/IrfanView.html/irfanview_plugins_442_x64.zip
@Pisolomau
Un post da incorniciare, complimenti per la chiarezza dell'esposizione.
Grazie
Ho avuto buoni maestri, anche e soprattutto qui sul forum e cerco di divulgare, spero
correttamente, a mia volta quel poco che so.
" Puo essere che derivi dal fatto che avevo la luminosità del monitor al max della potenza? "
Non conosco i monitor iMac, ma, tanto per fare un esempio, la luminosità del mio LaCie 324 è
settata su 14 in una scala 0-50
Segui le semplici istruzioni e regola la luminosità in modo da renderti conto di quale può
essere ottimale.
Alla fine puoi anche salvare un profilo colore basato su schematiche visualizzazioni di sagome
grigie, ma ovviamente sarà molto meno accurato di quello fatto con la sonda e il suo
software.
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OK, confermo
Per 110 cd/m2 è meno della metà. Ma per settarla al valore corretto puoi usare il colorimetro.
Avvia il sw di calibrazione e fermati quando ti chiede di regolare la luminanza. Regola e esci
dal programma.
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