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tecnica.
Ecco alcuni esempi di pompe centrifughe che la norma non ritiene di menzionare, ma che
Articolo tecnico
La comparsa di nuove norme nel panorama Italiano riguardo ai sistemi antincendio ad acqua, ha
La norma privilegia la scelta della pompa ad asse orizzontale sottobattente, motivandola per la
ridisegnano interamente una filosofia di “buona tecnica” che pareva ormai persa.
semplicità di smontaggio (“back pull out” se ad aspirazione centrale “end suction”) e con la possibilità di
Ebbene, parlando delle pompe antincendio, ci addentreremo proprio negli aspetti di quella “buona
Il Tipo di Pompa
Una prima grande novità arriva dalla nuova norma UNI EN 12845 e riguarda la tipologia delle pompe
antincendio.
sotto battente… e, se non fattibile si possono utilizzare pompe orizzontali soprabattente o pompe
“…le installazioni soprabattente e con pompe sommerse dovrebbero essere evitate ed usate
tipologie:
gli impianti con pompe orizzontali soprabattente sono impianti complessi ed ad elevato rischio di
un sistema di sicurezza. Ecco la prima grande ragione per cui sono da evitare tali installazioni.
Le pompe sommerse invece sono state progettate per essere installate in pozzi, in acque di falda
pressoché assolutamente pulite ed in posizione verticale, affinché il motore possa venir raffreddato
durante il funzionamento. In assenza di questi requisiti, le pompe sommerse diventano poco affidabili e
Non è pertanto accettabile nessun tipo di curva che tenda a cadere di prevalenza verso il valore di
individuare quando questo accada (al 10%, al 20% o al 50% della portata di progetto? ) Vedi esempio
fig 1
Mentre la ragione della scelta della pompa verticale a flusso assiale (vertical turbine pump) in
alternativa alla pompa orizzontale sottobattente, è dovuta al fatto che questa è una pompa progettata
affinché la parte idraulica, resti immersa (quindi sotto battente) e, per sua natura è la pompa
concepita per “pescare” l’acqua che sta sotto il piano di calpestio o di riferimento.
fig 3
Sempre riferendoci alla curva, va inoltre considerato che la curva ideale per un impianto
antincendio deve essere la più piatta possibile, poiché ciò soddisfa tranquillamente la curva dell’area
Una curva molto ripida (fig 3), al contrario, crea problemi nel dimensionamento di una rete sprinkler.
Anche se la rete idranti non richiede “normativamente” le verifiche sulle diverse aree, va da sé, che
nella progettazione sia necessario rapportare la curva dell’impianto con quella caratteristica della
pompa, soprattutto in reti complesse o reti miste nuove ed esistenti. Inoltre pressioni elevate sulle reti
idranti possono dar luogo alla ingestibilità della manichetta e della lancia.
fig 1
La scelta di curve “piatte” è di fatto prevista sia dalla UNI EN 12845 nei sistemi precalcolati, che
richiede il 140% di portata a non meno del 70% della prevalenza, che dalla norma NFPA 20, dove
addirittura questi valori, per tutte le pompe salgono al 150% della portata a non meno del 65% della
prevalenza. Con tali valori le curve di impianti anche diversi, non avranno problemi ad adattarsi. (fig 4)
fig 2
fig 4
esempio quelle adottate per gli impianti di pressurizzazione idrica (acquedotti, impianti domestici e
industriali, ecc.) , dove la curva ripida viene addirittura esasperata con la regolazione e il controllo
delle pompe tramite apparecchiature come gli inverter, in grado di gestire forti variazioni di pressione
Vi sono invece altre pompe centrifughe che non sono progettate per lavorare in impianti con requisiti
di variazione e controllo della pressione, perché di fatto hanno curve generalmente “piatte”. La norma NFPA 20, che per le tolleranze prestazionali rimanda alle Hydraulic Instituite, ammette più
modeste tolleranze negative sulla prevalenza, e in livello “A” non le ammette neppure.(vedi “Table
Quindi: la pompa giusta per il servizio giusto!
Riguardo alla curva caratteristica della pompa sarebbe opportuno poi adottare criteri di scelta,
che nel mondo industriale e di processo sono uno standard e seguire alcune preziose indicazioni:
1. la pompa antincendio venga selezionata con una curva caratteristica tale che la pendenza massima dal
2. non ecceda del 30% per le pompe ad asse verticale immerse (vertical turbine pump).
2. il punto di funzionamento sia situato a sinistra del punto di massimo rendimento della pompa,
3. il valore di NPSHr (richiesto) dalle pompe antincendio non superi al punto di funzionamento i 4,5 m per
le pompe ad asse orizzontale o gli 8,5 m per le pompe ad asse verticale a flusso assiale,
4. le tolleranze sulla prevalenza e sulla portata non siano inferiori a “0”, ( la ISO 9906 livello 2 prevede
tolleranze negative sulle prestazioni molto ampie ). Per le pompe antincendio, che non possono essere
One”)
trattate come pompe per servizi generali o pompe “prodotte in serie”, i criteri di tolleranza sulle
prestazioni dovrebbero essere molto più restrittivi, come la norma ISO 9006 tra l’altro prevede: “Altre Ed inoltre considerare ad esempio che:
gamme di tolleranza (ad esempio formate soltanto da fattori di tolleranza positivi) possono essere
concordate contrattualmente”. 1. il diametro della girante installata dovrebbe essere selezionata non oltre il 95% del diametro massimo
Se ci si aspettano 100 m3/h a 80m, pochi sanno che le pompe, essendo verificate con tolleranze installabile, alfine di disporre di un margine di variazione in caso di variate condizioni di esercizio o
di livello 2 (ISO 9906), la portata reale potrà essere anche di 92m3/h (-8%) e la prevalenza reale erronee valutazioni.
potrà essere anche 76m (-5%), o valori variabili delle due. 2. nel caso di uso di pompe azionate da motori Diesel, la massima velocità di rotazione, non dovrebbe
standard dall’engineering a livello nazionale ed internazionale, oltre che essere utilizzate come criterio
Pensare che la pompa antincendio sia una pompa “standard” è un grave errore, poiché in realtà è una
macchina che deve garantire il funzionamento restandosene a “riposo” per la maggior parte del suo
tempo, quindi la sua disponibilità è aleatoria, a meno di tenerla in moto 24 ore su 24 ore, come
Si tratta di un componente
semplicissimo, ma fondamentale, che invece viene spesso omesso, perché non “compreso”.
E’ invece il primo accessorio nella sequenza fisica, sulla condotta aspirante, che, aumentando la
superficie laterale d’ingresso, riduce drasticamente la velocità del flusso, a vantaggio di una bassissima
turbolenza. E’ qui che il fluido così comincia la sua corsa, che lo porterà poi a districarsi tra valvole,
Va evidenziato invece, che la curva caratteristica di una pompa di pressurizzazione, sia riduzioni, curve ecc.
invece importante che sia ripida, permettendo cosi una buona regolazione e controllo della pressione Si tratta molto semplicemente di una piastra quadrata o tonda che posizionata sotto la condotta e
della rete antincendio. Le pompe sommerse e, in genere le pompe multistadio (a più giranti ), hanno distante, dal pavimento della riserva idrica, qualche centimetro, favorisce appunto, la riduzione della
proprio tali caratteristiche. velocità e della turbolenza in aspirazione.
Occorre inoltre ricordare che le portate delle pompe di pressurizzazione devono essere piccole.
La futura revisione della norma UNI EN 12845 (come previsto da sempre, invece nella norma NFPA
20) prevederà che la portata di queste pompe non superi quella del valore fornito da un erogatore
sprinkler.
quando si riduce il diametro della condotta, evita la formazione di dannosissime sacche d’aria.
Il cono di riduzione alla pompa si rende oltretutto spesso necessario, alfine di garantire che la velocità
minima del flusso in aspirazione sia al di sotto di limiti normativi (nella UNI EN 12845 1,8 m/s per
pompe sottobattente), limiti che fino a ieri era considerata solo “buona tecnica”.
1. Le curve in aspirazione
va evidenziato che l’uso di valvole a farfalla, è da evitare, poiché queste riducono la sezione di
passaggio (a parità di sezione ovviamente). La cosa peggiore però è nella loro caratteristica
di spezzare il flusso, favorendo proprio quelle turbolenze tanto dannose, soprattutto nelle vicinanze
La norma NFPA 20 infatti richiede l’uso delle sole valvole a saracinesca, dove il passaggio del flusso è
Una condotta rettilinea e di tratto sufficientemente lungo (la norma UNI EN 12845 richiede 2 volte il Il “VALORE” di NPSH (Net Positive Suction Head)
diametro della condotta) è l’unica possibilità per mantenere un flusso il più possibile lineare e ordinato.
Si può tradurre come ”battente netto positivo in aspirazione” e, fondamentalmente si tratta di un numero
Tratti curvi, cambi di direzione o variazioni repentine di sezione, danno luogo a flussi caotici e
espresso in metri derivante da una somma algebrica tra i valori di pressione barometrica, perdite di
disturbati, che non sono più gestibili correttamente dalla pompa e, l’effetto si traduce inevitabilmente in
carico, tensione di vapore del liquido e pressione all’aspirazione.
prestazioni non corrette, non riscontrabili nel tempo e spesso anche difficilmente controllabili
Tipo di valvole
Si potrà supporre che tale esempio sia un limite, ma se in un impianto sottobattente supponiamo di
utilizzare acqua a 40°C (la tensione di vapore è di circa 0,75m) o di trovarci in collina a 600m s.l.m.
(press bar 9,62m) e con il livello minimo X a 0,1 m dall’asse della pompa e provare ad usare una
Il valore tra NPSHd e NPSHr va quindi assolutamente sempre verificato, anche con pompe
Temperatura dell’acqua, altitudine e perdite di carico create da valvole a farfalla in aspirazione, curve e
Se il valore di NPSHd (disponibile) varia con le caratteristiche dell’impianto, quindi con le perdite di cambi di direzione del flusso, sono situazioni che incidono violentemente sulla capacità della pompa di
carico della condotta, con la tensione di vapore del liquido, con la pressione barometrica, con “catturare il flusso”!
l’altitudine s.l.m. e col battente di liquido che può stare sopra o sotto l’asse della pompa, il valore Occorre pertanto che il progettista “progetti” e che verifichi le condizioni di aspirazione e
dell’NPSHr (richiesto) invece è un valore intrinseco di ogni pompa, che in genere peggiora che l’impiantista realizzi su tale progetto e non si presuma che sia sufficiente ingrandire un po’
all’aumentare dei giri, e migliora se si riduce la prevalenza di mandata. In sostanza, l’NPSHr della la condotta di aspirazione.
pompa, dipende soprattutto dal progetto della girante, e si traduce semplicemente nella capacità di
con un’NPSHr di 5m, dove possiamo avere un dislivello negativo dell’acqua a -3,2 m, una temperatura La norma UNI EN 12845 cita che…”qualsiasi tubazione conica posta sulla mandata della pompa deve
di 15°C (Tens vapore 0,17m), e sebbene una velocità del flusso di 1.5m/s, una valvola di fondo ed una allargarsi nella direzione di flusso con un angolo che non sia maggiore di 15°”.
curva che creano perdite di carico di circa 2 m, risultato : un disastro. Sebbene sia abbastanza rilevante che l’angolo con cui l’acqua venga convogliata in aspirazione e che
La pompa nell’esempio, per norma dovrà avere un NPSHr inferiore ai 4m, (un metro è la differenza questo angolo non superi i 15° (20° con la nuova norma, ma non cambia lo spirito di cosa vuol ottenere
normativa, richiesta tra disponibile e richiesto) e, più questo valore si avvicina ai 4m più il fluido prima la norma), in mandata invece, il concetto non ha equivalenza, poiché in questo caso si tratta di un
tenderà a “vaporizzare”, fino a distaccarsi. Ovviamente con pressioni barometriche più basse, angolo che deve permettere, riducendo la velocità, di ridurre perdite di carico, ed avere minori
temperatura dell’acqua più alte e perdite di carico in condotta maggiori, il disastro è ulteriormente vibrazioni e rumore a valle della pompa.
assicurato! L’angolo di uscita di 15° (oggi 20°) va riferito all’asse di riferimento, considerando comunque la
ricordi di spegnerla!
Giunto elastico
dalla mandata, questa non si arresterà se non per l’intervento manuale dell’operatore, che, se non
tempestivo, rischia di veder andare in ebollizione l’acqua contenuta all’interno del corpo pompa, con
Il circuito di ricircolo è un semplice dispositivo, che altro non è che un foro di modeste dimensioni
(diaframma in genere), in grado di far fuoriuscire una quantità d’acqua dalla mandata della pompa
durante il suo funzionamento, in queste condizioni critiche e mantenere nel tempo un modesto
incremento di temperatura dell’acqua contenuta nella pompa. Tale accessorio è in grado di assorbire le vibrazioni e
Tale quantità d’acqua, o meglio di portata, deve essere tenuta in considerazione dal costruttore della piccoli disallineamenti tra l’aspirazione della pompa e la
Questa portata d’acqua, spillata dal circuito di ricircolo, però non va confusa con la portata di minimo
funzionamento, poiché quest’ultima è un valore di portata che potrebbe essere di molto superiore a
quella di ricircolo.
1. portata minima per la quale non intervengano fenomeni di turbolenza idraulica propria della pompa con
Potremmo così trovarci ad esempio con una pompa in cui lo scambio termico sia perfettamente ovvie non è saggio posizionarci un “problema” ) , infatti la sua sezione interna viene ridotta
bilanciato dal prelievo di acqua dal circuito di ricircolo, ma che vibri paurosamente o che le spinte radiali drasticamente del 20% ed oltre, a seconda di quanto forza dispongo per serrare i bulloni frapposti al
provochino un’elevata temperatura dei cuscinetti. A questo punto il valore di portata del circuito di giunto, creando due variazioni di sezione (una sorta di doppio diaframma) che produce turbolenza e
aumento localizzato della velocità proprio vicino alla girante. Sostegno delle tubazioni
Va considerato inoltre l’estrema vulnerabilità dei giunti di gomma in caso di incendio nel locale
pompe.
Strumentazione
Dal punto di vista antisismico, la macchina deve essere supportata prima di tutto da efficaci sistemi di
fissaggio e da una importante fondazione che viene resa flottante e indipendente. Saranno cosi le
tubazioni che dovranno essere poi sostenute ed articolate per permettere i movimenti generati da un
rigida e robusta, alfine di evitare che eventuali carichi dinamici, durante il funzionamento delle pompe
I basamenti delle pompe poi, devono essere fissati o cementati e saldamente ancorati a
essere adottati, unicamente dove le condizioni siano critiche e particolari, come forti sollecitazioni o
particolare vibrazioni oppure problematiche legate a particolari frequenze acustiche. Il caso di strutture
sistemi antivibranti.
basamenti/manufatti di cemento, atti a sostenere i carichi statici e Non può pertanto considerarsi legittimo standardizzare a priori il posizionare sotto i motori diesel o
dinamici. elettrici dei sistemi antivibranti.
In presenza di motori Diesel, le prescrizioni dei costruttori di motori Diesel , diventano importanti (vedi
figura a lato), dovei pesi minimi richiesti per le fondazioni sono mediamente da 2,5 a 3 volte il peso
Le prescrizioni Hydraulic Institute sono addirittura più severe, raccomandando che il peso delle
Fondamentale diventa poi il sistema di ancoraggio, quali tirafondi o tasselli chimici che deve essere
alimentare per gravità il motore Diesel, non essendoci altro modo per garantire sempre l’arrivo del
gasolio al motore. Poi, fornisce anche un’altra importante indicazione relativa cioè al suo
Ciò non significa però posizionarlo in siti angusti, in mezzo alle tubazioni, sopra le pompe o adiacenti ai
quadri elettrici. In caso di manutenzione, tutti i componenti devono essere facilmente raggiungibili.
Il concetto di facile accesso ai componenti dovrebbe muovere i fabbricanti in tal senso, e non a
Con la nuova norma UNI 11292, relativa ai locali pompe, poi abbiamo la necessità anche di vasche di
Le pompe antincendio sono macchine che per loro natura emettono vibrazioni e rumore, e quando le
raccolta e pompe di caricamento, che creeranno maggiori ingombri e richieste maggiori di accessibilità.
macchine sono legate fisicamente tramite tubazioni, giunti ecc al resto degli impianti, spesso il loro uso
improprio , anziché risolvere il problema, lo creano , arrecando danni ingenti alla pompa,
all’allineamento e al motore.
Vero è che la norma nuova UNI EN 12845 (come la “vecchia UNI 9490”),
richiede che le tubazioni di andata e ritorno del gasolio devono essere in metallo (tubazioni di materiale
plastico sono sempre a rischio di rottura, e si danneggiano in caso di surriscaldamento del Diesel), ma E’ lo strumento col quale potranno essere effettuate prove e collaudi in campo, per verificare che le
in ogni caso, occorre evitare che la vibrazione del Diesel si trasmetta alle tubazioni del gasolio, prestazioni siano coerenti con le richieste di progetto, e quando ciò non si verifica, sarà doveroso
danneggiandole e lasciando riversare combustibile a terra. sostituire le parti della pompa antincendio per ripristinare le caratteristiche.
Perciò è buona tecnica, prevedere due tratti di idonee e robuste connessioni flessibili tra il diesel e Il misuratore di portata di qualsiasi tipo si voglia adottare, ha necessità di disporre di tratti rettilinei a
la condotte del gasolio. monte e a valle dello stesso, ovvero, non devono esserci valvole o curve in prossimità dello
Le lunghezze dei tratti rettilinei, variano in funzione del tipo di misuratore , e vengono prescritte dal
Il gas di scarico del motore diesel costruttore dello stesso. Possiamo trovarci con 5 diametri a monte e 2 a valle e fino a 10 diametri a
monte e a valle.
dai Diesel, ha necessità di non trovare resistenze che ne impediscano l’uscita. Le tubazioni dei gas di
scarico devono essere pertanto dimensionate correttamente, e verificate analiticamente nel caso di
condotte superiori ai 5 metri di sviluppo lineare (le perdite di carico con curve a 90° o a 45° sono da Lo sprinkler nel locale pompe
valutare attentamente). Sviluppo di condotte molto lunghe possono dar luogo a diametri di condotta
molto grandi! Se il motore Diesel offre un’uscita dei gas di scarico attraverso un diametro da Dn 80,
difficile che una condotta anche breve da Dn 80 con relativo silenziatore, soddisfi il fabbisogno di
emissione del motore e che non si verifichi invece una contropressione eccessiva, tale per cui il motore,
La nuova UNI EN 12845 prevede che il locale pompe sia protetto da un
semplicemente impossibilitato a scaricare i gas, riduce il regime di rotazione, non garantendo
impianto sprinkler. Ebbene questa novità pare stia disorientando impiantisti e progettisti, nonché
pertanto alla pompa la prestazione di portata, ma soprattutto di prevalenza richiesta.
assemblatori di package antincendio che predispongono perfino attacchi di vario tipo sui collettori!
Rammento la prevalenza scende del quadrato in rapporto ai giri del motore!
E’ opportuno comprendere che lo sprinkler nei locali pompe, (la norma NFPA 20 lo prevede da
Il misuratore della portata decenni) è posto al solo fine di contenere un incendio che si verificasse nel locale pompe generato
ovviamente dalle pompe antincendio, garantendo così che il locale sia accessibile da squadre o addetti
in grado di spegnere l’eventuale incendio verificatesi all’interno del locale e magari poter ripristinare il
Che le protezioni elettriche dei componenti siano a prova di “sprinkler”, pare poi essere diventata
una questione di vitale importanza. Ebbene chiediamoci che senso ha pretendere una protezione dei
quadri elettrici o pressostati in IP 54, IP 55 o IP 65, quando l’avvio dell’impianto sprinkler all’interno del
locale pompe è avvenuto a seguito di un incendio? Qual è il timore, che uno sprinkler possa
inavvertitamente aprirsi e bagnare parti o contatti elettrici? Ebbene l’apertura imprevista di uno sprinkler
è cosi remota e così bassa percentualmente, che non sia necessario neppure discuterne.
Occorrerebbe invece preoccuparci di quanti locali interrati vadano sommersi dall’acqua con danni
ingenti ed irreversibili!
La nuova UNI EN 12845, è molto più
Un quadro elettrico che finisce sommerso dall’acqua, è certo molto, molto peggio di un contatto elettrico
dettagliata che in passato riguardo il monitoraggio, si passa dal monitorare le pompe antincendio, le
irrorato da uno sprinkler, semmai ciò possa accadere.
valvole di intercettazione, la pressione in rete, i livelli dei fluidi ecc.
elettrica. Spesso invece viene demandata al costruttore delle pompe antincendio o all’impiantista
idraulico che per ovvie ragioni di competenza, non possono avere la visione completa del
monitoraggio di tutti i componenti coinvolti, delle modalità di trasmissione dei dati e soprattutto delle
Insieme alla manutenzione, il monitoraggio è di vitale importanza in Il circuito di alimentazione dello scambiatore di calore del
un impianto antincendio. Senza poter monitorare lo stato della situazione e la sua variata motore Diesel
condizione, disporre di un impianto antincendio è di fatto quasi inutile averlo.
Ovviamente per una macchina come la pompa antincendio, che è un insieme di componenti complessi,
è essenziale che i segnali di stato o anomalia vengano riportati in luogo, dove qualcuno possa
prendere atto e intraprendere le dovute azioni, affinché un’anomalia venga risolta al più presto.
indipendente, dimensionata con diametri maggiori (la pressione a questo punto è molto bassa) e mai
( errato e pericolosissimo è il collegamento alla condotta del misuratore di portata o peggio alla
può trovare infatti al di sotto dell’asse della pompa (fino a 2 m ), pur considerando la stessa sempre
idonea per un’installazione sottobattente ( con i 2/3 del volume della riserva al di sopra dell’asse della
pompa)
La norma UNI EN 12845 non si addentra molto nel descrivere tale circuito, se non prevedendo, ove
Tale circuito invece è vitale al raffreddamento del motore Diesel e affinché la motopompa
antincendio garantisca il corretto funzionamento, occorre che tale circuito offra elevate garanzie di
affidabilità.
Per non inventarsi circuiti sommari, occorre affidarsi all’esperienza decennale di norme di alto profilo
impurità dell’acqua della riserva idrica, un riduttore di pressione per limitare la pressione in arrivo
allo scambiatore , ma anche per non “buttare acqua “ inutilmente, un manometro per verificare
costantemente la pressione di ingresso allo scambiatore, e infine una linea bypass che usa gli stessi
componenti, identica in tutto alla linea primaria per l’emergenza, utilizzabile anche con il motore in
moto.
E per finire l’acqua calda in uscita dallo scambiatore deve essere visibile, fuoriuscire in condotta
La portata e la pressione richieste dal sistema antincendio devono essere garantite anche quando la
Pertanto è evidente che i requisiti prestazionali devono riferirsi a tale livello e non considerare il
battente statico ed invece occorre considerare con attenzione il dislivello geodetico negativo.
mandata e quella in aspirazione, ed è da riferirsi all’asse della girante. Quindi, se il livello minimo si
trova al disotto dell’asse della pompa , quel dislivello non sarà visibile sul manometro di mandata della
pompa.
Il progetto dovrà quindi tener conto della condizione di installazione alfine di considerare la prevalenza
Con la pompa verticale a flusso assiale (vertical turbine pump) o con pompe soprabattente, il