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16/04/2009

IMPIANTI ELETTRICI
AGGIORNAMENTI TECNICO-NORMATIVI

A cura di per.ind.Marco Ianes


STUDIO TECNICO OMEGA
Via Herrsching,22 – 38100 TRENTO
Tel: 0461/916222
E-mail: studioomega@marcoianes.it
Sito web: www.studioomega.net

A.I.CO. - via Maccani - Trento

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Impianti elettrici condominiali

• Concetti fondamentali di impianti elettrici


• Norme e leggi riguardanti impianti elettrici
• Sicurezza generale e adempimenti

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Impianti elettrici condominiali


• Parti comuni:illuminazione e servizi
• Locale centrale termica
• Autorimesse
• Impianti antenna centralizzati
• Impianti fotovoltaici
• Ascensori

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Impianti elettrici: alcune definizioni


• Tensione elettrica: differenza di potenziale tra
due punti del circuito elettrico ;
• Unità di misura : VOLT [V]
• Simbolo della grandezza: U
• Tensioni tipiche:
• 230 V monofase: generalmente si ha tra il
conduttore di fase e il conduttore di neutro in
impianti “standard”( in vecchi impianti anche
tra fase e fase)
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Impianti elettrici: alcune definizioni


• 400 (380)V trifase: si ha tra due fasi in impianti
“standard”
• 24 V , 48 V, 60 V …basse tensioni per circuiti
ausiliari o di sicurezza (possono essere in A.C.o in
D.C.)

A.C.:ALTERNATIVE CURRENT(CORRENTE ALTERNATA)


D.C.:DIRECT CURRENT (CORRENTE CONTINUA)

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Impianti elettrici: alcune definizioni


• Intensità di corrente elettrica: rappresenta il flusso di
elettroni che attraversa un generico circuito elettrico
• Unità di misura : AMPERE [A]
• Simbolo della grandezza: I
Ambedue le grandezze U e I possono essere in A.C. O
D.C.
N.B.: Non vi è mai intensità di corrente se non vi è
tensione; viceversa può esserci tensione ma, se il
circuito è aperto non circola corrente elettrica

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Impianti elettrici: alcune definizioni


• POTENZA ELETTRICA:
Si suddivide in tre tipi :
Potenza attiva: è quella che produce lavoro
• Unità di misura : WATT [W]
• Simbolo della grandezza: P

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Impianti elettrici: alcune definizioni


• POTENZA ELETTRICA:
Potenza reattiva: è una potenza di scambio sulla
linea e non produce lavoro
• Unità di misura : VoltAmpereReattivi [VAR]
• Simbolo della grandezza: Q
È importante controllarla in impianti trifase e con
potenze attive installate superiori a 12 KW circa.

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Impianti elettrici: alcune definizioni


Potenza apparente: è la “somma” vettoriale
delle due grandezze precedenti
• Unità di misura : VoltAmpere [VA]
• Simbolo della grandezza: S
NOTA: quando la potenza Q raggiunge valori elevati si
crea un angolo di “sfasamento” tra P e Q tale da
dover installare apparecchiature che riducano tale
angolo (condensatori o centraline di rifasamento)

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Impianti elettrici: alcune definizioni


Potenza
apparente S
in VA
Potenza
reattiva Q in TRIANGOLO DELLE Angolo di
VAR POTENZE
sfasamento φ
tra P e Q
Potenza attiva
P in WATT

L’Ente distributore obbliga il cliente (condominio o privato) a tenere l’angolo di


sfasamento al di sotto di 25,84 °==== cosφ≥ 0,9

Per fare ciò si ricorre all’uso di condensatori o centraline di rifasamento


(dimensionamento da parte del progettista in sede progettuale e verifica
periodica da parte del manutentore dell’impianto, ma risponde l’amministratore)
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Elettricità e corpo umano

Il passaggio di una corrente attraverso il corpo umano, può


determinare conseguenze anche
mortali!

Dagli effetti FISIOPATOLOGICI prodotti


dalla corrente elettrica sul corpo umano
dipendono i limiti di sicurezza.

La sicurezza può essere conseguita sia limitando


la corrente I che riducendo il tempo t per cui
questa può fluire attraverso il corpo umano.
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Soglia di sensibilità

Stimoli elettrici che superano una determinata soglia di eccitabilità


e che provengono dall’esterno possono risultare
pericolosi e influire sulle funzioni vitali.
La pericolosità di questi stimoli può variare a seconda
dell’intensità e della natura della I,
 dalla durata del contatto,
dalla costituzione fisica della persona colpita
(massa corporea e stato di salute) e
dalla frequenza del sistema elettrico.

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Il valore di corrente percepibile da una persona


è individuale e dipende da diversi fattori.
Non è facile determinare i minimi valori di
corrente che superano la soglia di percezione
e quindi si ricorre
a criteri statistici e a metodi sperimentali.

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dell’elettricit
Effetti dell’ à sul corpo umano
elettricità

Quando una corrente elettrica attraversa un corpo umano


può produrre un’azione diretta su
vasi sanguigni e cellule nervose, determinare
un’alterazione permanente nel sistema cardiaco,
nell’attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale;
infine può arrecare danni all’apparato uditivo,
all’apparato visivo e all’epidermide….

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Se successivi, gli effetti possono


sommarsi e il muscolo si contrae in modo
progressivo….
contrazione tetanica
e in questa posizione i muscoli
permangono finché non cessano gli
stimoli (presenza di corrente!!!)

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Ianes

Il valore più grande di corrente per cui una persona


é ancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica
si chiama corrente di rilascio e mediamente
per una corrente di 50/100Hz é
di circa 10mA per le donne
e di 15mA per gli uomini.Correnti molto elevate non producono
solitamente
la tetanizzazione perché quando il corpo entra in contatto
con esse, l’eccitazione muscolare é talmente elevata
che i movimenti muscolari involontari generalmente
staccano il soggetto della sorgente.

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LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA I PER F=15:100Hz

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Curva per I continua

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Pericolosità della corrente elettrica


La pericolosità della I diminuisce all’aumentare
della f: l’ampiezza dello stimolo deve essere tanto
più grande quanto più breve è la durata.

Inoltre ad alte f la I tende a passare all’esterno del


corpo effetto pelle, in tal modo non
interesserà gli organi vitali.
Comunque produce effetti termici pericolosi
anche in relazione alla disuniforme distribuzione
della I nell’elettrodo di contatto e nel corpo stesso

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IL FUNZIONAMENTO DEL CORPO UMANO E’ DI TIPO ELETTRICO: il cuore ed il


cervello funzionano tramite impulsi elettrici.

UNA CORRENTE ELETTRICA CHE ATTRAVERSA IL CORPO (SCOSSA) PUO’ ESSERE


MOLTO PERICOLOSA.

IN ITALIA QUASI OGNI GIORNO MUORE UNA PERSONA A CAUSA


DELL’ELETTRICITA’

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UN IMPIANTO ELETTRICO NON A REGOLA D’ARTE PUO’ CAUSARE INCENDI.

OGNI ANNO IN ITALIA AVVENGONO CIRCA 6000 INCENDI DI ORIGINE ELETTRICA A


CAUSA DI IMPIANTI DIFETTOSI.

IL 60 % DI QUESTI INCENDI AVVIENE NELLE ABITAZIONI.

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Ianes

La sicurezza: una preoccupazione che non è mai eccessiva!

Il funzionamento di un impianto elettrico non è di per sé indice di


sicurezza.Infatti, anche se funziona, esso può essere fonte di pericoli ignoti,
che solo un esperto è in grado di valutare e, dopo i necessari interventi,
eliminare.
Ad esempio, un guasto elettrico nell’appartamento del vostro vicino, può
provocare gravi incidenti nell’appartamento attiguo, anche se quest’ultimo
ha l’impianto in piena regola.
QUESTO SIGNIFICA CHE IN UN CONDOMINIO VANNO PROTETTI TUTTI GLI
IMPIANTI, SIA LE PROPRIETA’ SINGOLE , SIA LE PARTI COMUNI

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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

IL CONTATORE:
Misura l’energia elettrica consumata ed
è installato dall’Ente fornitore di energia
elettrica. È abbinato ad un proprio
interruttore che interrompe l’erogazione
di energia elettrica se superiamo la
potenza massima stabilita nel contratto.
Consultate personale tecnico preparato
per farvi consigliare sul migliore
contratto da stipulare con l’ente
erogatore.

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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

INTERRUTTORE MAGNETO-TERMICO
Protegge l’impianto elettrico da tutte le
sovracorrenti generate sia dall’eccessiva
richiesta da parte dell’utente (sovraccarico), sia
in caso di guasti più gravi ( corto-circuito),
interrompendo l’erogazione di energia elettrica,
salvando quindi l’impianto da danni irreparabili
(inneschi d’incendio)

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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

INTERRUTTORE DIFFERENZIALE:
Protegge l’utente quando
accidentalmente viene in contatto con
parti difettose ed in tensione
dell’impianto elettrico; la scossa viene
evitata se l’interruttore differenziale è
abbinato all’impianto di messa a terra.
Se l’impianto di messa a terra è assente
la scossa non si evita, ma l’interruttore
apre il circuito solo dopo il contatto tra
l’utente e la parte guasta dell’impianto;
IMPORTANTISSIMO IL
COORDINAMENTO TRA
DIFFERENZIALE E IMPIANTO DI
MESSA A TERRA!!!

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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

INTERRUTTORE
MAGNETOTERMICO-
DIFFERENZIALE:
Abbina le funzioni dei due precedenti
apparecchi in un unico apparecchio. Un
operatore esperto è in grado di
identificare quando fare ricorso a questo
apparecchio combinato, anziché a quelli
proposti in precedenza.

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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

IL CENTRALINO:
Può essere chiamato anche “quadro di
unità abitativa”, viene di solito
posizionato nei pressi dell’ingresso
dell’appartamento e consente di
raggruppare tutti i dispositivi di
protezione visti in precedenza
(interruttori magneto-termici e
differenziali); divide, inoltre, i circuiti
dell’abitazione a seconda delle
esigenze:
-FORZA MOTRICE
-LUCE
-CENTRALE TERMICA
-SINGOLI LOCALI (bagno,cucina…)

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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

IMPIANTO DI MESSA A TERRA:


È IL CUORE DELLA SICUREZZA PER GLI UTENTI.
Esso permette di scaricare nel terreno, e quindi non attraverso gli utenti stessi,
eventuali correnti di guasto dell’impianto elettrico,
FATE VERIFICARE CHE SIA PRESENTE NEL VOSTRO IMPIANTO,
CONSULTANDO UN ESPERTO DEL SETTORE

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16/04/2009

L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’:
Secondo LE LEGGI VIGENTI, tutti gli impianti elettrici devono rispondere alle
norme C.E.I. e alle disposizioni di legge in termini di sicurezza.
Ciò è possibile solamente dopo l’intervento di un operatore del settore, il quale
dopo il proprio intervento rilascerà un dichiarazione di conformità alle norme
vigenti, attestando la sicurezza dell’impianto.
RICORDATI CHE E’ OBBLIGATORIO PER LEGGE ADEGUARE IL PROPRIO
IMPIANTO ELETTRICO ALLE NORMATIVE VIGENTI.
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L’IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO

IL PROGETTO
Secondo LE LEGGI VIGENTI, molti impianti devono essere progettati da
professionisti iscritti agli albi( periti industriali o ingegneri).NOVITA’ 2008:
CAMBIANO I CRITERI DI OBBLIGO DI PROGETTAZIONE!!!!!!!!!
RIVOLGITI AD UN ESPERTO DEL SETTORE PER VERIFICARE SE IL TUO
IMPIANTO ELETTRICO E’ SOGGETTO A PROGETTAZIONE
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Alcuni consigli…per la sicurezza


Se il tuo impianto
elettrico ha più di 10
anni e non ha subìto
alcun controllo, chiama
un installatore
qualificato o un
professionista del
settore per farlo
controllare

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RICAPITOLANDO……..
È MOLTO IMPORTANTE VERIFICARE L’INTEGRITA’ DEL VOSTRO IMPIANTO
ELETTRICO, AL FINE DI EVITARE TUTTI I POSSIBILI PERICOLI CHE SI
POSSONO GENERARE DA UNA CATTIVA ESECUZIONE O MANUTENZIONE.

CONSULTATE UN PROFESSIONISTA DEL SETTORE PER GARANTIRE


LA VOSTRA SICUREZZA : RICORDATE CHE LA CORRENTE ELETTRICA
NON SI VEDE, MA QUANDO SI SENTE POTREBBE ESSERE TROPPO
TARDI!!!
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Norme e leggi
• Norma: insieme di dettami tecnici per la corretta
esecuzione,installazione e manutenzione degli
impianti (elettrici); non è una legge e quindi non è
obbligatoria, però le leggi indicano come riferimento
le norme, quindi:
• UN IMPIANTO ESEGUITO E TENUTO SECONDO LE
NORME TECNICHE VIGENTI È UN IMPIANTO CHE
SODDISFA LA LEGGE!

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Norme e leggi
• Legge: è un atto, ovvero un complesso di atti,
contenente regole comportamentali di cui si impone
l'osservanza nei territori o nelle aggregazioni sociali
(nazionali, politiche o comunque di più individui) cui
è destinata.
• Le leggi, per la corretta esecuzione degli impianti
richiamano le norme, quindi:
• UN IMPIANTO ESEGUITO E TENUTO SECONDO LE
NORME TECNICHE VIGENTI È UN IMPIANTO CHE
SODDISFA LA LEGGE!

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Norme e leggi
Le norme del settore elettrico, in Italia, sono
emanate dal C.E.I. ( COMITATO
ELETTROTECNICO ITALIANO) e dall’U.N.I. (Ente
nazionale italiano di unificazione)

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Elenco principali leggi


• EX D.P.R. 547/55:Norme prevenzioni infortuni sul lavoro (ORA LEGGE 81
TESTO UNICO PER LA SICUREZZA)
• Legge 186/68: Disposizioni sulla produzione e installazione di macchinari
elettrici/elettronici (ORA LEGGE 81 TESTO UNICO PER LA SICUREZZA)
• Legge 791/77:Attuazione direttive CEE per la sicurezza del materiale
elettrico
• D.M.01/02/86:Sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di
autorimesse
• D.M.246/87:Sicurezza antincendi per edifici di civile abitazione
• D.Lgs 626/94: Sicurezza e salute dei lavoratori
• D.P.R.462/01:Impianti di messa terra e di scariche atmosferiche nei luoghi
di lavoro
• D.P.R.380/01: Testo unico disposizioni legislative e regolamentari in
materia edilizia

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Elenco principali Norme C.E.I.- UNI


• Norma C.E.I. 64/8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione
nominale fino a 1000 V in A.C. e 1500 V in D.C.
• Norma C.E.I.12-15: Impianti d’antenna centralizzati
• Norma C.E.I. 17-13:Quadri elettrici
• Norme C.E.I. 20-13/14/19/20/22: Cavi elettrici
• Norme C.E.I. 23…: Interruttori automatici,prese a spina,tubi
protettivi….
• Norma C.E.I. 64/50: Edilizia residenziale: Guida per
l’integrazione negli edifici degli impianti ausiliari e telefonici
• Norma UNI 8612: Cancelli,porte e portoni automatizzati

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Ma… e la legge n°46 del 1990?


ABOLITA!!!!!!!

La legge 46/90 ed il relativo regolamento di


attuazione ( D.P.R. 447 del 1991) non esistono
più dal 31 dicembre 2007!!!!
Quindi, cosa succede ora?

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D.M. 37 del 22/01/08


• È in vigore un nuovo decreto che sostituisce la
“vecchia” legge n°46/90!!!

• Con questo nuovo decreto le regole SONO le


seguenti:

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D.M. 37 del 22/01/08


Nuova applicazione:
Tutti gli impianti posti al servizio degli
edifici,indipendentemente dalla destinazione
d’uso, cancelli e automazioni, impianti
fotovoltaici
Prima con 46/90: solo negli edifici civili

Imprese abilitate: come per la precedente 46/90

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D.M. 37 del 22/01/08


PROGETTAZIONE: NOVITA’ IMPORTANTE: tutti gli
impianti con potenza superiore a 6 KW hanno
l’obbligo di progetto
Invariata l’altra casistica e cioè:
• Impianti elettrici in unità abitative con
superficie > 400 m2
• Impianti elettrici in immobili diversi da unità
abitative con superficie > 200 m2

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D.M. 37 del 22/01/08


Impianti elettrici soggetti a normative particolari
(locali ad uso medico o a maggior rischio
d’incendio)
• Impianti elettrici in locali soggetti al rilascio di
certificato prevenzione incendi (centrali
termiche, autorimesse…)

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D.M. 37 del 22/01/08


PROGETTAZIONE: chi può fare cosa?
Il progetto dell’impianto elettrico può essere elaborato
SOLAMENTE da un professionista iscritto all’albo di
competenza!!!!
Chi sono i professionisti abilitati?
Periti Industriali – settore elettrico
Ingegneri – ( vecchio ordinamento: tutti)
- ( nuovo ordinamento: specializzazione
industriale)
NON POSSONO : Architetti, diplomati tecnici vari (periti
edili,meccanici, geometri…) anche se iscritti ai
rispettivi albi.
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D.M. 37 del 22/01/08


PROGETTAZIONE:
L’amministratore e/o il committente è
responsabile dell’affidamento dell’incarico al
professionista;
Necessario, quindi, informarsi se il professionista
può svolgere l’incarico di progettazione

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D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di conformità (d.c.):
A fine lavori l’impresa esecutrice o il servizio
interno di manutenzione rilascia la d.c. NON
PIU’ ai sensi della legge n° 46/90;

…ma ai sensi del D.M. 37 del 22/01/08

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D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di conformità (d.c.):
La d.c. riguarda solamente i lavori svolti
dall’impresa e cioè:
• Tutto l’impianto se si tratta di nuova
installazione o rifacimento totale
• Solamente per le opere eseguite se si tratta di
parziali interventi, ampliamenti o
manutenzioni straordinarie
NULLA DI INVARIATO RISPETTO A 46/90

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16/04/2009

D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di RISPONDENZA (d.R.):
NOVITA’ IMPORTANTE INTRODOTTA DAL NUOVO
DECRETO
Per impianti antecedenti il 1990 (prima della
46/90), oppure per impianti antecedenti il
nuovo decreto e privi di dichiarazione di
conformità
In cosa consiste?

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D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di RISPONDENZA (D.R.):
La D.R. è un documento che attesta la
rispondenza dell’impianto elettrico alle
normative vigenti;
Serve per sanare tutte le situazioni precarie che
non sono state definite fino ad ora
Come funziona?

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16/04/2009

D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di RISPONDENZA (d.R.):
• Il committente (amministratore) dà l’incarico di
verifica ad un professionista abilitato per verificare lo
stato dell’impianto
• Chi è abilitato:
• Professionista iscritto all’albo di competenza (perito o
ingegnere) da almeno 5 anni … oppure
• Responsabile tecnico di un impresa del settore
elettrico da almeno 5 anni (attenzione:non l’impresa,
ma il responsabile tecnico dell’impresa!!!!)

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D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di RISPONDENZA (d.R.):
• Il professionista effettua delle verifiche strumentali e
analitiche ( prove di isolamento dei conduttori,
analisi a vista , redazione di schema del sistema….) e
predispone una relazione tecnica descrittiva
dell’impianto;
• Se l’impianto corrisponde ai dettami normativi il
professionista rilascia una dichiarazione di
rispondenza alle norme che sana la situazione e si
chiude la questione (attenzione:chiedere gli allegati
tecnici che attestano la dichiarazione)

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D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di RISPONDENZA (d.R.):

• Se l’impianto non corrisponde alle


normative,in tutto o in parte, egli indica gli
interventi da effettuare per sistemare gli
impianti e a questo punto si procede nel
seguente modo:

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D.M. 37 del 22/01/08


Dichiarazione di RISPONDENZA (d.R.):
• Per gli interventi operativi eseguiti per
“sistemare” l’impianto l’impresa esecutrice
rilascerà la d.c.
• Per la globalità dell’impianto, dopo
l’esecuzione dei “risanamenti” e raccolta la
d.c. relativa, il professionista rilascia la D.R.,
chiudendo l’iter procedurale

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Obblighi del proprietario


• Per nuova fornitura o ampliamento esistente o
subentro: entro 30 giorni
dall’allacciamento,l’amministratore o
proprietario deve consegnare la D.C.o la D.R.,
pena l’immediata sospensione del servizio.
• Obbligo di deposito della D.C. o della D.R. o
del progetto presso lo sportello unico per
l’edilizia

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Obblighi del proprietario


• In caso di compravendita di immobile il
venditore deve produrre la D.C. o la D.R. e
allegarla all’atto notarile di vendita, salvo
patto diverso tra le parti esplicitamente
accettato dall’acquirente
• Obbligo di D.R. o D.C. per ogni intervento di
ampliamento o alterazione dell’impianto

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D.P.R. 462/01
Attenzione: il decreto n°462, in vigore dal 2001,
prevede la verifica OBBLIGATORIA
dell’impianto di messa a terra da parte di un
organismo abilitato dal ministero delle attività
produttive.
Come fare?

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D.P.R. 462/01
L’amministratore o datore di lavoro prevede una
verifica preliminare per controllare lo stato
dell’impianto di messa a terra ( da parte di un
professionista di fiducia )

Successivamente fa eseguire gli interventi


manutentivi per sistemare l’impianto di terra.

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16/04/2009

D.P.R. 462/01
Conseguentemente a quanto sopra esposto
richiede la verifica ispettiva da parte
dell’organismo abilitato.

La verifica ha cadenza quinquennale per


impianti ordinari e biennale per impianti in
luoghi a maggior rischio in caso d’incendio

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D.P.R. 462/01
Le verifiche sono OBBLIGATORIE
in tutti i luoghi di lavoro.

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16/04/2009

Manutenzione impianto elettrico


• Prova mensile di intervento dei dispositivi
differenziali ( premere il tasto “T” di prova)
• Prova annuale strumentale dei dispositivi differenziali
con tenuta di registro ( prova tempi di intervento,
soglie di intervento…)
• Verifica periodica ( può essere contestuale alla
precedente) della resistenza di terra
• Verifica del corretto funzionamento del sistema
d’illuminazione di sicurezza (annuale)

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Prossimo appuntamento
Sabato 18 aprile 2009
Dalle 9:00 alle 13:00
Parleremo di:
• Protezione scariche atmosferiche (nuovi
obblighi normativi)
• Ascensori: adempimenti obbligatori
• Autorimesse: adempimenti obbligatori
• Antenne : adempimenti obbligatori
• Prove termografiche
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