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Veronica Dini
p.za Cinque Giornate n° 3, 20129 Milano
tel. 02.49791599; fax 02.93661247
vd@veronicadini.com
TRIBUNALE DI PESCARA
UFFICIO D E L G.I.P. D O T T . L U C A D E N I N I S
ITALIA NOSTRA, con gli avv.ti Veronica Dini e Susanna Della Torre
parte civile Italia Nostra Onlus ritiene di dover formulare alcune osservazioni
Sebbene molto sia stato riferito e documentato, sul punto, nel corso
dati.
segue:
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composti organici clorurati. Posto che l’area interessata si
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fine, va a computare l’impatto ambientale, bensì dei limiti
imponenti.
chimiche clorurate.
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rifiuti contaminati ma in misura lieve, e quindi non ancora
“tossico-nocivi”.
cittadini.
1.2. Per quanto riguarda l’inquinamento delle falde idriche e delle acque del
sostanze inquinanti rilevate sono (oltre che pericolose per la salute umana,
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molecola di gran lunga più presente nelle discariche abusive oggetto del
presente procedimento, rinvenuta nelle acque del fiume Pescara, alla foce
media pari a 0,43 microgrammi per litro (ossia 0,43 milligrammi per metro-
cubo). Ebbene, considerando che la portata media annuale del Pescara alla
foce è pari a 50 metri cubi al secondo, ciò significa che ogni secondo il fiume
Con lo stesso metodo empirico (ma significativo) è stato calcolato che, ogni
a 0,1 microgrammi/litro);
0,25 microgrammi/litro).
perdurare:
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Monti si trovi in una sorta di “collo d’imbuto” naturale in cui si
idriche, sia superficiali che profonde. Tutto il corpo idrico così è stato
metri, alle quali sono state spinte le analisi delle acque dei pozzi
trova proprio sul confine tra due dei più grandi Parchi Nazionali
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costituiscano “corridoi ecologici” per la fauna, e che la loro integrità e
alla base delle Direttive Europee (Dir. “Habitat”, S.I.C., Z.p.S) e della
lineari, nel fiume, nelle falde idriche, nei sedimenti fluviali e che
«i siti nei quali sono stati conferiti in modo improprio rifiuti tossici per
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a partire dagli anni ‘80, a valle di tali siti, è stato attivato il Campo
dell’acquedotto Giardino;
tipologie di analisi via via più costose ed impegnative, la frequenza era più
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diradata, anche perché le analisi previste erano riferibili a parametri poco
Una nota alla Tabella A, inoltre, riporta che i parametri previsti nei controlli
b) fin dal 1992 il P.M.I.P. della ULSS di Pescara aveva trovato sostanze
analitici delle acque dei pozzi, in base al D.M. 25 ottobre 1999, n. 441,
ambientale.
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potenzialmente in grado di inquinare l’acqua possono essere presenti, in
delle operazioni di disinfezione delle acque con cloro (la legge sancisce che i
umano.
Come già sostenuto dal Ministero dell’Ambiente, inoltre, non né lecito diluire
acque contaminate con acque pure per assicurare il rientro all’interno dei
configurerebbe come frode ma, ancora di più, nella sostanza, aprirebbe alla
dell’acqua potabile.
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presupposti necessari e sufficienti per la configurazione del reato di disastro
opere di bonifica»3.
indeterminato di persone».
Costituzionale4.
« ...non rientra nella fattispecie colposa prevista dall'art. 449 c.p. ... il
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Cass. Pen., sez. III, 16 gennaio 2008, n° 9418. In senso conforme: Cass. pen., sez.
IV, 20 febbraio 2007 n. 19342, Cass. pen. n. 40330 del 2006, Cass. pen. n. 11771
del 1997
3
Cass. Pen., sez. III, 16 gennaio 2008, n° 9418
4
Corte Cost., 1 agosto 2008, n° 327
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specifica che ne accerti in concreto la sussistenza»5.
In termini simili si era espressa la Suprema Corte anche nel caso del
reato di disastro innominato colposo di cui agli articoli 449 e 434 cod. pen. è
quale richiede, per la sua sussistenza, soltanto la prova che dal fatto derivi
prova del pericolo per la popolazione possa essere tratta anche dalla
senso di allarme diffusosi nella stessa popolazione e dal fatto che il pericolo
Anche successivamente, altre pronunce hanno confermato che «ai fini della
5
Cass. Pen. Sez. III, 6 febbraio 2008, n° 13947
6
Cass. pen., sez. IV, 20 febbraio 2007 n. 19342. In precedenza, il principio era stato
espresso da Cass. Pen., sez. IV, 3 agosto 2000, n° 5820
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configurabilità del delitto di disastro ambientale colposo, non è richiesto che
sull'uomo»7.
doloso e quello colposo, posto che nel primo caso è punito chi compie atti
leggi di settore.
7
Cass. Pen., sez. IV, 9 marzo 2009, n° 18974
8
Cass. Pen., Sez. III, 28 aprile 2000 - 7 giugno 2000, n° 1783
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comunitari e nazionali in tema di danno ambientale e di centralità, in
nel vigore della predetta, e con analoga disposizione (art. 58 quarto comma
che potrà anche essere accidentale senza violare l'art. 27 Cost., in quanto la
Anche il Giudice delle leggi (in materia di legge "Galasso") ha affermato che
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una espressa considerazione nel testo costituzionale tra i principi
alla luce dei dati emersi dalle indagini condotte dalla magistratura e
salute umana dei cittadini che hanno vissuto e vivono nei pressi dei
siti contaminati.
nel tempo: sul punto, anche il Tribunale di Venezia, nella nota sentenza resa
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ciascuna, con efficienza causale, realizzato con attività predisponente o
ipotesi di disastro previste dal capo I del titolo VI del codice penale … hanno
durano anni)»11.
Pescara, datato 1992 e acquisito agli atti , avvertiva per le acque dei pozzi
limiti di legge allora vigenti, che somma delle concentrazioni delle stesse
10
Trib. Venezia, 22 ottobre 2001
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Cass. Pen., 17 maggio 2006, n° 4675
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analisi fosse stato preso nella minima dovuta considerazione, ne sarebbe
una indagine che avrebbe portato a scoprire le fonti inquinanti che invece
sono state ipotizzate solo molti anni dopo, nell’agosto 2003, dalle indagini
discarica Tre Monti sin dagli anni ’70 se è vero che, come emerso nel corso
2.1. Questo stesso G.U.P. ha, del resto, già avuto occasione di precisare che
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risalente nel tempo e attribuibile agli odierni imputati». Neppure esse hanno
contaminazione contestata»12.
imputati, alla luce dei più moderni orientamenti sia della giurisprudenza che
Come noto, con la sentenza del 200213, le Sezioni Unite della Cassazione
causalità, tra omissione ed evento non può ritenersi sussistente sulla base
razionale, non avrebbe avuto luogo ovvero avrebbe avuto luogo in epoca
condizione sufficiente»14.
In secondo luogo, la verifica in ordine al fatto che una condotta umana sia o
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un giudizio controfattuale che deve fondarsi sul sapere scientifico, il solo
principio, assai noto, ben era stato espresso dalla Cassazione nel processo
essere di alto grado, nel senso che il giudice dovrà accertare che, senza il
alto grado di probabilità (in applicazione dei suddetti principi, è stata nella
sopraelevazione ed ampliamento)»15.
giurisprudenza.
valle idrogeologica della discarica Tre Monti e 2,5 km circa a monte del
da quelli nominati dalle parti civili, oltre al fatto che, per la particolare
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alle attività svolte nello stabilimento, che:
le acque del PzF1 sono le più contaminate tra quelle analizzate nella
le acque del PzF1 si muovono dalla discarica Tre Monti verso i pozzi
Sant’Angelo;
Da questi dati, come già rilevato nella memoria del 3.7.2010, si deduce che:
Pozzi;
del PzF1.
nella contaminazione storica del suolo, del sottosuolo e delle falde, sotto le
ambientale in oggetto.
3.2. Dall’altra, è certo, proprio alla luce dei dati scientifici e tecnici emersi
Giudice, laddove appunto evidenzia che le difese degli imputati non hanno
contaminazione contestata»16.
16
Ordinanza 28 giugno 2010
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SEGUE: IL PROFILO SOGGETTIVO
pubblica.
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definirsi «retroattiva» la normativa, dovendo piuttosto giudicarsi perduranti
esiste da diversi anni nel nostro Paese oppure a quanto previsto dall'art. 2,
dal T.A.R. Lombardia, Brescia17, nel caso "Caffaro" (che va ormai assumendo
forse più grave dell'incidente di Seveso per le ricadute sulla salute pubblica
del Novecento lo stabilimento cittadino (e dove, nel corso del secolo, hanno
di vista dimensionale (le rogge hanno, con gli anni, sparso gli inquinanti in
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sufficienti «almeno nella fase iniziale», al fine di imporre obblighi di
conoscenza» .
come fenomeno permanente fintanto che non venga riportata nei limiti di
era stata posta in essere prima dell'entrata in vigore del D.Lgs n. 22/1997
Ronchi.
Alla stessa conclusione era giunto altro T.A.R. 19, in una vicenda nella quale si
18
T.A.R. Lombardia Milano, sez. I, 13 febbraio 2001, n. 987
19
T.A.R. Trieste, 27 luglio 2001, n. 488
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contestava una condotta posta in essere prima del 1983. Secondo il
n. 471/1999 in vigore dal 16 dicembre 1999) e ciò non solo nell'ipotesi in cui
solo in quanto siano noti all'agente e, pertanto, ciò che rileva è che essi
condotta di reato».
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Cass. Pen., sez. III, 7 giugno 2000, n. 1783
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Dalla considerazione che i presupposti del reato, a differenza degli elementi
prelumque accidit, tra cui viene inclusa la natura delle pregresse attività
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prima dell'entrata in vigore della legge-quadro, abbia causato
salvaguardia dell'ambiente21.
alle norme vigenti all'epoca in cui il fatto è stato commesso per individuare
2.5. Anche alla luce di tali indicazioni, si ritiene che gli odierni imputati non
Codesto Giudice ben possa disporre il rinvio a giudizio degli imputati, quanto
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L. PRATI, La tutela dell'acquirente nella compravendita dei siti gravati da oneri di
bonifica, in Ambiente & Sviluppo, 2000, n. 5, p. 408;
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