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del 02-08-2011
h) la ricostruzione deve essere realizzata produttivi da aree destinate ad usi non compatibili, i
secondo i criteri di edilizia sostenibile Comuni individuano ambiti del territorio comunale
indicati dalla l.r. 13/2008. A tal fine, l’edi- ove è consentita:
ficio ricostruito deve acquisire almeno il a) la ristrutturazione o sostituzione di singoli
punteggio 3 nello strumento di valuta- edifici con destinazione industriale o arti-
zione previsto dalla l.r. 13/2008 e dotarsi gianale, ubicati in aree destinate ad atti-
della certificazione di cui all’articolo 9 vità produttive dagli strumenti urbanistici
della stessa legge prima del rilascio del generali vigenti, legittimamente realizzati
certificato di agibilità. o per i quali sia stata rilasciata sanatoria
edilizia, attraverso interventi di demoli-
3. Ferme restando le condizioni di cui al zione e ricostruzione nella medesima
comma 2, il valore massimo della misura premiale area;
è elevato, comunque nei limiti del 35 per cento b) la rimozione di singoli edifici con destina-
della volumetria dell’edificio esistente: zione non residenziale, legittimamente
a) di un ulteriore 10 per cento della volume- realizzati o per i quali sia stata rilasciata
tria preesistente qualora l’intervento di sanatoria edilizia, con delocalizzazione
demolizione o di ricostruzione sia con- delle relative volumetrie verso area o aree
templato in un programma integrato di destinate ad attività produttive dagli stru-
rigenerazione urbana; menti urbanistici generali vigenti, quale
b) di un ulteriore 5 per cento qualora l’edi- che sia la destinazione d’uso dell’area ove
ficio ricostruito sia destinato a edilizia l’edificio da delocalizzare è ubicato.
residenziale sociale per una quota minima
pari al 20 per cento della sua volumetria, 2. Per le finalità di cui al comma 1, i Comuni
previa stipulazione di apposita conven- possono riconoscere, come misura premiale, una
zione con il Comune; volumetria supplementare nella misura massima
c) di un ulteriore 5 per cento qualora l’edi- del 5 per cento della volumetria edificata preesi-
ficio ricostruito acquisisca almeno il pun- stente, purché sussistano le seguenti condizioni:
teggio 4 nello strumento di valutazione a) la demolizione non può interessare
previsto dalla l.r. 13/2008 e si doti della comunque gli immobili elencati nel
certificazione di cui all’articolo 9 della comma 6 dell’articolo 7 bis;
stessa legge prima del rilascio del certifi- b) la ricostruzione, fermo restando il rispetto
cato di agibilità; delle altezze massime e le distanze
d) di un ulteriore 5 per cento della volume- minime previste dagli strumenti urbani-
tria preesistente qualora l’edificio rico- stici generali vigenti, deve essere coerente
struito sia realizzato ad esito di concorsi dal punto di vista funzionale, morfologico
di idee o di progettazione ai sensi della e architettonico con il tessuto insediativo
legge regionale 10 giugno 2008, n. 14 in cui si inserisce, curando particolar-
(Misure a sostegno della qualità delle mente le relazioni con la natura, forma,
opere di architettura e di trasformazione dimensione e funzione di tutti gli spazi
del territorio). costruiti e spazi aperti che hanno rile-
vanza ai fini della migliore fruizione dello
Art. 7 quater Riqualificazione urbana attraverso spazio pubblico e di uso pubblico;
interventi di demolizione e ricostruzione di edifici c) la ricostruzione non può avvenire nella
non residenziali stessa area oggetto di demolizione qua-
lora l’edificio sia ubicato in aree non
1. Per incentivare la riqualificazione ecologica destinate ad attività produttive oppure in
degli edifici in aree urbane degradate, la riqualifica- una delle zone o degli ambiti territoriali
zione fisica e funzionale di aree interessate dalla elencati nel comma 5 dell’articolo 7 bis;
presenza di edifici produttivi dismessi privi di qua- d) ove si proceda alla delocalizzazione delle
lità architettonica, la delocalizzazione di edifici volumetrie, le aree di sedime e di perti-
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 121 suppl. del 02-08-2011 9
metri previsti dallo strumento urbanistico avvenire comunque nel rispetto degli standard urba-
generale vigente nel Comune. nistici di cui agli articoli da 3 a 9 del decreto del
Ministro dei lavori pubblici 1444/1968, delle norme
2. La ricostruzione di edifici, nella stessa area relative al reperimento di spazi per parcheggi perti-
oggetto di demolizione o in altre aree a seguito di nenziali nella misura minima di 1 metro quadrato
delocalizzazione delle volumetrie, si può realizzare per ogni 10 metri cubi della volumetria complessiva
solo in aree nelle quali lo strumento urbanistico realizzata con la ricostruzione, nonché delle altre
generale preveda destinazioni d’uso omogenee, normative di settore aventi incidenza sulla disci-
secondo la classificazione di cui all’articolo 2 del plina dell’attività edilizia e in particolare delle
decreto del Ministro dei lavori pubblici 1444/1968, norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igie-
a quelle dell’edificio demolito. nico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza ener-
getica, di quelle relative alla difesa del suolo, alla
3. Ai fini dell’applicazione degli articoli 7 ter e tutela del paesaggio, dell’ambiente e dell’ecosi-
7 quater, i Comuni, in fase di redazione o di aggior- stema.
namento del documento programmatico per la rige-
nerazione urbana di cui all’articolo 3 e previa pub- 6. Le misure premiali previste dagli articoli 7
blicazione di avviso pubblico destinato a racco- ter e 7 quater non possono essere cumulate agli
gliere segnalazioni e proposte da parte di soggetti incentivi riconosciuti in applicazione della l.r.
pubblici e privati, devono puntualmente individuare 13/2008.
sulla cartografia tecnica regionale in scala 1:5.000 e
sullo strumento urbanistico generale vigente, preci-
7. Qualora siano soddisfatte tutte le condizioni
sandone i relativi perimetri, gli ambiti del territorio
di cui al presente articolo, nonché quelle contem-
comunale in cui è possibile la realizzazione degli
plate dagli articoli 7 ter e 7 quater, gli interventi di
interventi contemplati dagli articoli 7 ter e 7 quater.
demolizione e ricostruzione di edifici in area o aree
Nella medesima fase di redazione o di aggiorna-
diverse da quella originaria non richiedono variante
mento del documento programmatico per la rigene-
agli strumenti urbanistici generali. Qualora invece
razione urbana, i Comuni procedono a individuare
le suddette condizioni non siano soddisfatte, gli
gli ambiti del territorio comunale in cui la possibi-
interventi di cui sopra possono essere autorizzati
lità di realizzare detti interventi è esclusa in rela-
dal Comune, con l’eventuale previsione di misure
zione a caratteristiche storico-culturali, morfolo-
giche, paesaggistiche e alla funzionalità urbanistica premiali, solo previa approvazione di variante agli
o è subordinata a specifiche limitazioni o prescri- strumenti urbanistici generali per la quale, ove l’in-
zioni, quali, a titolo meramente esemplificativo, tervento sia inserito in un programma integrato di
particolari limiti di altezza, distanze tra costruzioni, rigenerazione urbana, si applica il procedimento
arretramenti dal filo stradale, ampliamenti dei mar- disciplinato dall’articolo 6.
ciapiedi, previsione di aree destinate a verde o a
parcheggi. 8. Gli immobili interessati dagli interventi con-
templati dagli articoli 7 ter e 7 quater devono risul-
4. Gli interventi di cui agli articoli 7 ter e 7 quater tare esistenti alla data di entrata in vigore della pre-
sono realizzabili mediante (DIA), ai sensi dell’arti- sente legge e regolarmente accatastati presso le
colo 22 (Interventi subordinati a denuncia di inizio agenzie del territorio, ai sensi del testo unico delle
attività) del testo unico delle disposizioni legislative leggi sul nuovo catasto approvato con r.d.
e regolamentari in materia di edilizia, emanato con 1572/1931. Per gli edifici che devono essere accata-
decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno stati al nuovo catasto edilizio urbano, ai sensi del
2001, n. 380, come sostituito dall’articolo 1 del r.d.l. 652/1939, convertito, con modificazioni, dalla
decreto legislativo 27 dicembre 2002, n 301, o, in legge 1249/1939, devono essere presentate idonee
alternativa, mediante permesso di costruire. dichiarazioni alle agenzie del territorio per l’accata-
stamento o per la variazione catastale prima della
5. La ricostruzione, nella medesima area o presentazione della DIA o dell’istanza per il rilascio
previa delocalizzazione delle volumetrie, deve del permesso di costruire.
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 121 suppl. del 02-08-2011 11
9. Agli interventi di ricostruzione si applicano 2. La Regione, con il concorso degli enti locali
le norme previste dal decreto del Ministro per i e di altri enti pubblici interessati, provvede alla for-
lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 (Prescrizioni mazione, all’aggiornamento e alla gestione inte-
tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’a- grata del SIT.
dattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di
edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e age- 3. La Regione assicura il funzionamento del
volata, ai fini del superamento e dell’eliminazione SIT e provvede alla realizzazione delle basi infor-
delle barriere architettoniche).”. mative topografiche e tematiche sullo stato delle
risorse del territorio, mettendole gratuitamente a
disposizione degli enti locali, dei cittadini e delle
Art. 10 imprese nelle forme più adatte a garantire diffu-
Formazione dei piani attuativi sione e facilità di accesso. La Regione, inoltre,
rende accessibili attraverso il SIT i propri strumenti
1. Dalla data di entrata in vigore della presente di pianificazione e di governo del territorio.
legge, i piani attuativi, comunque denominati, per
la cui formazione le leggi attualmente in vigore pre- 4. Gli enti locali conferiscono gratuitamente al
vedono due distinte deliberazioni, di adozione e di SIT regionale, seguendo le istruzioni di cui al
approvazione definitiva, sono adottati con delibera- comma 6, le informazioni in loro possesso sullo
zione della Giunta comunale e approvati in via defi- stato delle risorse e sulla situazione fisico-giuridica
nitiva con deliberazione della Giunta comunale se del territorio.
conformi allo strumento urbanistico generale
vigente. I relativi procedimenti di formazione sono 5. Per agevolare l’accesso di cittadini e imprese
sottoposti all’attuale disciplina, che resta immutata, agli elaborati tecnici allegati agli atti di approva-
di cui alle vigenti leggi. zione degli strumenti urbanistici, gli enti locali tra-
smettono alla Regione, secondo le modalità di cui al
2. A seguito di apposita richiesta scritta da parte comma 6, gli elaborati tecnici allegati alle delibere
della maggioranza dei consiglieri comunali, anche di adozione e approvazione degli strumenti urbani-
in forma cumulativa, il piano attuativo è adottato e stici, nonché delle loro varianti, affinché vengano
approvato dal Consiglio comunale anziché dalla resi accessibili anche attraverso il SIT regionale,
Giunta. assolvendo così agli obblighi di pubblicazione su
portali istituzionali.
La presente legge è dichiarata urgente e sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi e per
gli effetti dell’art. 53, comma 1 della L.R. 12/05/2004, n° 7 “Statuto della Regione Puglia” ed entrerà in vigore
il giorno stesso della sua pubblicazione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come
legge della Regione Puglia.
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