Sunteți pe pagina 1din 6

Reazione chimica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Jump to navigationJump to search
Nota disambigua.svg Disambiguazione � Se stai cercando le reazioni chimiche dei
funghi, vedi Reazione chimica (micologia).
Termochimica
Concetti base
Temperatura
Calore
Reazione chimica
Processo spontaneo
Condizioni standard
Grandezze in termochimica
Entalpia di legame
Entalpia standard di formazione
Entalpia standard di reazione
Entropia molare standard
Energia libera di Gibbs standard di formazione
Leggi in termochimica
Legge di Hess
Equazione di Kirchhoff
Calorimetria
Calorimetro
Calorimetro delle mescolanze
Categoria:Termochimica

Reazione chimica tra acido cloridrico e ammoniaca, con produzione di cloruro di


ammonio.
Una reazione chimica � una trasformazione della materia che avviene senza
variazioni misurabili di massa, in cui una o pi� specie chimiche (dette "reagenti")
modificano la loro struttura e composizione originaria per generare altre specie
chimiche (dette "prodotti").[1] Ci� avviene attraverso la formazione o la rottura
dei cosiddetti "legami chimici intramolecolari", cio� attraverso un riassestamento
delle forze di natura elettrostatica che intervengono tra i singoli atomi di cui
sono costituite le entit� molecolari che sono coinvolte nella reazione. Tali forze
elettrostatiche sono a loro volta riconducibili all'effetto degli elettroni pi�
esterni di ciascun atomo.

Una reazione non pu� avere luogo, o viene rallentata fino a fermarsi o addirittura
a regredire se non � soddisfatta una serie di condizioni, come ad esempio presenza
dei reagenti in misura adeguata e condizioni di temperatura, pressione e luce
adatte alla specifica reazione.

Indice
1 Entit� partecipanti
2 Reazioni chimiche e processi fisici
3 Tipologie di reazioni chimiche
4 Equazioni chimiche
4.1 Bilanciamento di un'equazione chimica
5 Aspetti termodinamici
5.1 Sistema e ambiente
5.2 Reazioni endotermiche ed esotermiche
5.3 Reazioni spontanee e non spontanee
5.4 Reazioni reversibili e irreversibili
6 Aspetti cinetici
6.1 Attivazione di una reazione
6.2 Velocit� di reazione
6.3 Reazioni omogenee e eterogenee
6.4 Influenza della temperatura
6.5 Influenza della concentrazione
6.6 Reazioni catalizzate
7 Processi correlati
8 Note
9 Bibliografia
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Entit� partecipanti
La materia � composta da atomi. Ogni atomo possiede propriet� peculiari, derivanti
dalla sua struttura atomica. Gli atomi possono legarsi tra loro per formare
molecole.[2] Le molecole si possono differenziare per il numero, il tipo e la
posizione reciproca degli atomi che le costituiscono. Ogni tipo di molecola
caratterizza una singola sostanza chimica. Se una sostanza chimica � costituita da
pi� tipi di atomi (cio� da atomi di differenti elementi chimici), tale sostanza �
detta "sostanza composta" o "composto chimico", mentre se � costituita da atomi
dello stesso tipo (cio� da atomi dello stesso elemento chimico), tale sostanza �
detta "sostanza semplice".

Ad esempio la molecola di ossigeno (O2) � costituita da due atomi dello stesso tipo
(entrambi appartenenti all'elemento "ossigeno"), per cui l'ossigeno � una sostanza
semplice.[3] Le molecole dell'acqua (H2O) sono invece costituite da due atomi di
idrogeno legati ad un atomo di ossigeno, per cui l'acqua � un composto chimico.

Le molecole si formano attraverso una reazione chimica che comporta la rottura e la


formazione di legami chimici tra atomi. Pi� in generale, le reazioni chimiche
possono coinvolgere anche altre entit� molecolari (ad esempio ioni o radicali)
oltre alle molecole.

Le specie chimiche presenti prima dello svolgimento della reazione e che


partecipano ad essa sono detti "reagenti", quelle che si ottengono dallo
svolgimento della reazione sono dette invece "prodotti". Possono essere presenti
specie chimiche che sono presenti nell'ambiente di reazione senza prendere parte n�
modificare il meccanismo di reazione: tali specie sono dette "inerti". Possono
essere presenti inoltre specie chimiche che non partecipano alla reazione ma che
modificano il meccanismo di reazione (e di conseguenza la velocit� alla quale tale
reazione avviene): tali specie sono dette "catalizzatori".

Reazioni chimiche e processi fisici


Le reazioni chimiche non influenzano i suoi costituenti fondamentali (gli atomi) ma
solo la maniera in cui sono legati tra loro; non influenzano nemmeno il modo in cui
le molecole si influenzano a vicenda (attraverso i legami intermolecolari), quindi
le trasformazioni che non comportano la rottura e la formazione di legami
intramolecolari, come i cambiamenti di stato (tra cui fusione, solidificazione, ed
evaporazione), l'usura, l'erosione e la frattura non sono reazioni chimiche, bens�
processi fisici.

Allo stesso modo, non fanno parte delle reazioni chimiche le trasformazioni dei
nuclei atomici, cio� le reazioni nucleari, sebbene tali reazioni assumano anche un
certo interesse in chimica e vengano studiate dalla chimica nucleare.

Dunque le reazioni chimiche riguardano esclusivamente le variazioni dei legami tra


gli atomi (legame covalente, legame ionico, legame metallico).

Tipologie di reazioni chimiche

Alcune tipologie di reazioni chimiche (dall'alto verso il basso): sintesi,


decomposizione, sostituzione e metatesi. Per semplicit� i gruppi che formano le
specie chimiche sono stati indicati con le lettere A, B, C e D. Nella realt� tali
gruppi possono avere delle strutture pi� o meno complesse.
A seconda del modo in cui si combinano i reagenti per dare luogo ai prodotti, si
possono avere le seguenti tipologie di reazioni chimiche:

sintesi: due o pi� reagenti danno luogo a un prodotto;[4]


decomposizione: un reagente d� luogo a due o pi� prodotti;[5]
sostituzione, o scambio semplice: un gruppo di una specie chimica viene sostituito
da un altro gruppo;
metatesi, o scambio doppio: scambio di due o pi� ioni fra elementi e gruppi aventi
la stessa valenza.
Una reazione viene detta di ossidoriduzione (o redox) se durante il suo svolgimento
alcune specie chimiche modificano il proprio numero di ossidazione.[6][7] Le
reazioni che non sono di ossidoriduzione sono reazioni acido-base (ovvero i
reagenti di tali reazioni sono un acido e una base).

Equazioni chimiche
I fenomeni che hanno luogo durante una reazione chimica vengono rappresentati
mediante un'equazione chimica.[8] Un'equazione chimica � scritta in maniera simile
ad un'equazione matematica, ed in essa compaiono due membri: al primo membro (cio�
a sinistra della freccia o altro simbolo di reazione) compaiono i reagenti,[8]
mentre al secondo membro (cio� a destra della freccia o altro simbolo di reazione)
vi sono i prodotti.[8]

Un esempio di equazione chimica � la seguente:

{\displaystyle {\ce {3 H2 + N2 -> 2 NH3}}} {\displaystyle {\ce {3 H2 + N2 -> 2


NH3}}}
In questo caso le specie chimiche H2 (idrogeno) e N2 (azoto) sono i reagenti,
mentre la specie chimica NH3 (ammoniaca) � il prodotto della reazione.

Bilanciamento di un'equazione chimica


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Equazione
chimica.
Aspetti termodinamici
Sistema e ambiente
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema
termodinamico e Ambiente (termodinamica).
Una reazione chimica pu� essere vista come una particolare trasformazione
termodinamica, per cui, in analogia con le altre trasformazioni termodinamiche,
durante lo studio di una reazione chimica possono essere definiti un "sistema" (che
nel caso particolare delle reazioni chimiche � chiamato "sistema chimico") e un
"ambiente" (da non confondersi con il concetto di "ambiente di reazione").

Il sistema � la parte dell'universo oggetto di studio. Un esempio di sistema


chimico � una miscela di sostanze chimiche all'interno di un becher; quest'ultimo
rappresenta il contorno del sistema, mentre l'ambiente � tutto ci� che circonda il
sistema stesso (compresa l'aria circostante e le superfici con le quali il sistema
� in contatto).
L'insieme del sistema e dell'ambiente costituisce il cosiddetto "universo", che �
un sistema isolato, cio� � un sistema che non presenta scambi di materia o di
energia con altri sistemi.

Reazioni endotermiche ed esotermiche


Una reazione chimica che durante il suo svolgimento sviluppa calore � detta
"esotermica", mentre una reazione chimica che durante il suo svolgimento assorbe
calore dall'esterno � detta "endotermica".

Una reazione esotermica � quindi una reazione che comporta un trasferimento di


calore dal sistema all'ambiente. Analogamente una reazione endotermica � una
reazione che comporta un trasferimento di calore dall'ambiente al sistema
(necessita dunque di energia esterna per procedere).

Nel caso in cui una reazione chimica si svolge a pressione costante (cio� se � un
processo isobaro), tale reazione � esotermica se comporta una diminuzione di
entalpia, mentre � endotermica se comporta un aumento di entalpia.

Reazioni spontanee e non spontanee


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Processo
spontaneo.
Durante lo svolgimento di una reazione chimica, alcuni o tutti i legami chimici
associati alle specie reagenti si rompono, assorbendo una certa quantit� energia,
quindi si formano nuovi legami chimici grazie al rilascio di una certa quantit�
energia. A reazione avvenuta comunque una certa aliquota di energia � conservata
dalle specie prodotte. L'energia chimica "finale" associata alle specie prodotte
pu� essere maggiore o minore rispetto all'energia di legame "iniziale" associata
alle specie reagenti.

Se l'energia chimica dei prodotti � minore dell'energia chimica dei reagenti, vuol
dire che � stata distribuita verso l'ambiente una certa quantit� di energia (ad
esempio sotto forma di calore).
Se invece l'energia chimica dei prodotti � maggiore dell'energia chimica dei
reagenti, vuol dire che � stata assorbita dall'ambiente una certa quantit� di
energia (ad esempio sotto forma di calore).

Le trasformazioni che hanno luogo durante una reazione chimica spontanea portano ad
una diminuzione dell'energia totale del sistema, mentre le trasformazioni che hanno
luogo durante una reazione chimica non spontanea portano ad un aumento dell'energia
totale del sistema. Tale energia totale del sistema � pari alla grandezza
termodinamica chiamata "energia libera di Gibbs" nel caso in cui la reazione
avvenga a temperatura e pressione costanti.[9]

Una reazione spontanea viene rappresentata da un'equazione chimica in cui il primo


e il secondo membro sono separati da una freccia che con il verso da sinistra verso
destra, ad esempio:

{\displaystyle {\ce {NH3 + H2O -> NH4+ + OH-}}} {\displaystyle {\ce {NH3 + H2O ->
NH4+ + OH-}}}
Una reazione non spontanea � invece rappresentata da un'equazione chimica in cui il
primo e il secondo membro sono separati da una freccia che con il verso da destra
verso sinistra, ad esempio:

{\displaystyle {\ce {NH4+ + OH- <- NH3 + H2O}}} {\displaystyle {\ce {NH4+ + OH- <-
NH3 + H2O}}}
Dai due esempi precedenti si nota che se una reazione � spontanea la sua reazione
inversa non � spontanea: questa � una regola di validit� generale.[10]
La reazione inversa � appunto quella in cui i prodotti della prima reazione (detta
reazione diretta) si trasformano nei reagenti della prima reazione, per cui la
reazione inversa si indica scambiando i due membri dell'equazione chimica
corrispondente alla reazione diretta.

Reazioni reversibili e irreversibili


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Reazione
reversibile e trasformazione reversibile.
Quando una reazione chimica avviene mantenendo costante l'energia totale del
sistema, l'energia di legame iniziale coincide con l'energia di legame finale, per
cui sia la reazione diretta sia la reazione inversa hanno le stesse probabilit� di
avvenire: in tal caso si dice che la reazione � "reversibile".
Nel caso in cui una reazione sia reversibile, il sistema evolve verso un
"equilibrio dinamico", in quanto il numero di entit� molecolari che reagiscono nel
senso della reazione diretta � compensato dal numero di entit� molecolari che
reagiscono nel senso della reazione inversa, per cui in ogni momento la
composizione globale del sistema chimico rimane invariata.

Un esempio di reazione reversibile � la dissociazione dell'acqua (H2O) negli ioni


H3O+ e OH-. In tal caso la reversibilit� della reazione implica che il valore del
grado di dissociazione a (che in generale assume valori compresi tra 0 e 1) rimane
costante.

Le reazioni reversibili sono rappresentate da un'equazione chimica in cui i due


membri dell'equazione sono separati da una doppia freccia, in modo da indicare che
la reazione avviene sia in un senso sia nell'altro senso. Ad esempio, riferendosi
all'esempio precedente della dissociazione dell'acqua si pu� scrivere:

{\displaystyle {\ce {H2O <=> H3O+ + OH-}}} {\displaystyle {\ce {H2O <=> H3O+ +
OH-}}}
Una reazione che avvenga a temperatura e pressione costante � quindi reversibile se
comporta una variazione dell'energia libera di Gibbs del sistema nulla,[9] mentre �
irreversibile se comporta una variazione dell'energia libera di Gibbs del sistema.

Aspetti cinetici
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: cinetica
chimica.
Attivazione di una reazione
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: energia di
attivazione.

Energia posseduta da un sistema prima dello svolgimento di una reazione (a


sinistra), durante l'innesco della reazione (in corrispondenza del picco) e dopo lo
svolgimento della reazione (a destra).
Durante lo svolgimento di una reazione si passa da uno stato intermedio in cui
alcuni vecchi legami sono stati spezzati e quelli nuovi non si sono ancora formati:
tale stato � chiamato "stato di transizione"; in corrispondenza dello stato di
transizione l'energia del sistema � massima, per cui per raggiungere lo stato di
transizione a partire dai reagenti � necessario fornire un certo quantitativo di
energia al sistema, che corrisponde all'energia di attivazione; l'energia di
attivazione costituisce un ostacolo alla realizzazione della reazione, per cui si
parla di "barriera dell'energia di attivazione".

A causa dell'esistenza della barriera dell'energia di attivazione, perch� una


reazione si inneschi (cio� incominci a svolgersi) � necessario fornire una certa
energia al sistema, mentre una volta che la reazione chimica � stata innescata
l'energia di attivazione viene restituita all'ambiente e la reazione prosegue
fornendo energia all'ambiente o sottraendo energia dall'ambiente, a seconda che
essa sia esotermica o endotermica.

Diagrammando l'energia posseduta dal sistema chimico rispetto al tempo trascorso


dal momento in cui ha inizio la reazione (o rispetto ad un'altra coordinata di
reazione qualsiasi), � possibile individuare tre punti notevoli:

il punto pi� a sinistra del diagramma (che corrisponde al tempo iniziale) � quello
in cui la reazione non ha ancora avuto luogo, per cui i reagenti non si sono ancora
trasformati nei prodotti;
il punto pi� alto del diagramma (che corrisponde al tempo di innesco) � quello
relativo allo stato di transizione;
il punto pi� a destra del diagramma (che corrisponde al tempo finale) � quello in
cui la reazione � terminata, per cui i reagenti si sono trasformati nei prodotti.
A ciascuno di tali punti corrisponde una certa energia del sistema; la differenza
di energia tra il punto iniziale e il punto di innesco corrisponde all'energia di
attivazione, mentre la differenza di energia tra il punto iniziale e il punto
finale corrisponde all'energia scambiata con l'ambiente, assorbita (se il punto
finale � pi� alto del punto iniziale) o ceduta (se il punto finale � pi� basso del
punto iniziale).

Una volta superato lo stato intermedio l'energia di attivazione viene restituita


all'ambiente, ma nel breve istante in cui la reazione si sta svolgendo tale energia
� "intrappolata" dalle entit� molecolari che stanno reagendo e quindi non �
disponibile alle altre entit� molecolari, che devono quindi attendere che le prime
reagiscano per superare anch'esse la barriera dell'energia di attivazione e dunque
reagire a loro volta. Per tale motivo, a parit� di energia posseduta dai reagenti e
dai prodotti, all'aumentare dell'energia di attivazione diminuisce la velocit� di
reazione.

S-ar putea să vă placă și