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Lezione 11

Fluido dinamica
Equazione di Bernoulli per un fluido ideale
L’ equazione di Bernoulli esprime la legge di conservazione dell’ energia
totale di un fluido ideale che si muove in un condotto:
Le forze esterne applicate al fluido contenuto nella sezione di tubo sono
• le forze dovute alla pressioni p1 e p2
applicate agli estremi del condotto:
F1= p1 A1 e F2= p2 A2
Il lavoro meccanico fatto queste forze nello
spostare un volume V di fluido e’
W = p1 A1 ∆l1 – p2 A2 ∆l2
• La forza peso:
P = mg
l lavoro fatto dalla forza peso nello spostare il volume di liquido tra i livelli y1 e y2 e’
Wg =-mg(y2 – y1)
Il lavoro totale fatto dalle forze esterne sul fluido e’
Wt = p1 A1 ∆l1 – p2 A2 ∆l2 – mg (y2 – y1)
Equazione di Bernoulli per un fluido ideale
Ma per il principio di conservazione dell’ energia
Wt =1/2 mv22 - 1/2 mv12

Pertanto
1/2 (mv22 -mv12 ) = p1 A1 ∆l1 – p2 A2 ∆l2 –mg (y2 – y1)
e
m = ρ A1 ∆l1 = ρ A2 ∆l2

Sostituendo e ordinando:

1/2 (ρ A2 ∆l2 v22 - ρ A1 ∆l1 v12 ) = p1 A1 ∆l1 – p2 A2 ∆l2 - (ρ g A2 ∆l2 y2 – ρ g A1 ∆l1 y1)
p1 A1 ∆l1+ ρ g A1 ∆l1 y1 +1/2 ρ A1 ∆l1 v12 = p2 A2 ∆l2+ ρ g A2 ∆l2 y2 +1/2 ρ A2 ∆l2 v22

Dato che il liquido e’ incompressibile A1 ∆l1 = A2 ∆l2, quindi

p1 + ρ g y1 +1/2 ρ v12 = p2 + ρ g y2 +1/2 ρ v22 p + ρ g y +1/2 ρ v2 = cost


Equazione di Bernoulli

p + ρgh + ½ρ
ρv2 = costante
“In regime stazionario, la somma dei tre termini (pressione dinamica,
pressione di gravità e pressione cinetica) è costante per ogni sezione”.

Si noti che anche il terzo termine ha le dimensioni di una pressione [ML-1T-2] e che, per
v = 0, si ottiene la legge di Stevino.
La pressione misurata in un fluido in quiete (v = 0) e’
sempre inferiore a quella misurata in un fluido in
movimento (v > 0).
Un nebulizzatore di liquido e’ costituito da un tubo
orizzontale in cui e’ generato un flusso di aria a velocità
v , collegato ad un tubo verticale immerso in una vasca
contenente un liquido. Se la pressione atmosferica e’
p0, la pressione nel tubo orizzontale e’ p0 – ∆p dovuta
alla velocità dell’ aria. La differenza di pressione aspira
il liquido dalla vasca che e’ poi disperso in goccioline
dalla camera di nebulizzazione
Applicazioni della legge di Bernoulli
In regime stazionario se la sezione del condotto è
costante anche la velocità del fluido e’ costante
Il termine di pressione dinamica non varia lungo il
condotto e la legge (9.8) si scrive, in due generiche
sezioni Sl e S2,

dato che i termini ½ρv12 e ½ρv22 si eliminano.


La pressione è massima nel punto più basso,
assunto come riferimento per le quote, e decresce
con l’ aumentare della quota.

Prevalenza di una pompa Se vogliamo far salire in regime stazionario un fluido di una
quota h con una certa portata q = Sv, la pompa deve assicurare la differenza di pressione
p = ρgh, che corrisponde ad una forza F = pS = ρgh S. La potenza necessaria, ossia Il
lavoro compiuto per unità di tempo P = F ∆s/∆t = Fv = ρghSv = ρgh q.
Per far salire l'acqua di 1 m con portata di 1 litro/s la potenza necessaria è
P = I03 • 9.8 • 1 • I0-3 = 9.8 W ;
Per h metri e n litri/s è P = 9.8 hnW.
Tubo di Venturi
II tubo di Venturi è un condotto orizzontale a sezione variabile e viene utilizzato per
misure di velocità e di portata, inserendolo nella conduttura in cui scorre il fluido.

Dall’equazione di Bernoulli:
p1 + ρ g y1 +1/2 ρ v12 = p2 + ρ g y2 +1/2 ρ v22
Le due pressioni di gravità si eliminano perché y1 = y2
Inoltre v1 S1= v2 S2 (con S1 e S2 rispettivamente la sezione S1
della conduttura e della strozzatura). perché il liquido e’ S2
incompressibile
Pertanto sostituendo:

p1 +1/2 ρ v1 = p1 +1/2 ρ (v2 S2 /S1 )2 = p2 +1/2 ρ v22


Ossia :

Dalla misura della differenza di pressione nelle due sezioni, ∆p = p1- p2 si possono calcolare
le velocità, in particolare v1 e risalire al valore della portata del condotto, q = v1 S1
Esempio
La misura di si può fare direttamente, utilizzando un
manometro differenziale a mercurio connesso tra sezione e
strozzatura
Per misurare la portata di un condotto d'acqua avente sezione
circolare di raggio R1= 10 cm si utilizza un tubo di Venturi di
raggi R1 e R2 = 5 cm. Il manometro a mercurio (ρHg = 13.6 • I03
kg/m3) della figura 9.26 segna un dislivello h = 20 cm.
Calcolare la portata del condotto.
Soluzione II manometro misura una differenza di pressione
ricavabile dalla legge di Stevino:

Dalla

ricaviamo v1 = 3.29 m/s e quindi la portata del condotto è:


AORTA
Esempio ARTERIE
ARTERIOLE
La circolazione sanguigna e’ un esempio di moto di un fluido incompressibile.
CAPILLARIIl diametro e il
numero dei condotti varia quanto più ci si avvicina alle parti periferiche del corpo
VENULE
Il sangue viene distribuito capillarmente a VENE
tutte le parti del corpo e come POLMONI
conseguenza della riduzione del diametro
del condotto la velocita’ periferica del
sangue e’ diminuita. VENA
CAVA
Aaortavaorta = Acapillarevcapillare AORTA

Raorta= 1.2 cm Rcapill= 410-4 cm CUORE


vs= 40 cm/s vs= 510-4m/s
valvole
La riduzione della velocità di scorrimento
del sangue e’ essenziale per permettere il VENE
verificarsi gli scambi chimici tra sangue e
tessuti corporei VENULE ARTERIOLE
CAPILLARI
Calcolo approssimato del numero di capillari

vaorta Aaorta1 = vcapillari NAcapillari


v2 (πRA )  0.40m / s  1.2cm 
2 2
vaorta Aaorta
N= = = −4  −4 
vcapillari Acapillari v1 (πRC )  5 *10 m / s  4 *10 cm 
2

N ≈ 7 *109

Portata sanguigna Q = 5 l/min = (5000 cm3)/(60 s) = 83.33 cm3/s

Velocita’ del sangue nei vari distretti:


AORTA (r = 0.8 cm) S = π r2 ≈ 2 cm2 v = Q/S ≈ 40 cm/s
ARTERIOLE S ≈ 400 cm2 v = Q/S ≈ 0.2 cm/s
CAPILLARI S ≈ 4000 cm2 v = Q/S ≈ 0.02 cm/s
VENA CAVA (r=1.1 cm) S = π r2 ≈ 4 cm2 v = Q/S ≈ 20 cm/s

La sezione effettiva dei condotti periferici e’ fortemente aumentata per diminuire la


velocità di scorrimento periferico
Velocità di deflusso - Teorema di Torricelli
Un recipiente, contenente un liquido di densità ρ, presenta sulla parete
un piccolo foro, di sezione trascurabile rispetto alla sezione del
recipiente, a distanza h dalla superficie libera. La pressione
nell'ambiente in cui si trova il recipiente è ovunque p0.
Determinare la velocità con cui il liquido esce dal foro (velocità di
deflusso).
Dato che il recipiente ha sezione molto grande rispetto al foro il livello
scende lentamente e il liquido può essere considerato quasi in quiete
sulla superficie libera.
Per il teorema di Bernoulli

Sulla superficie libera p = p0, v = 0 e, assumendo il livello del foro come riferimento, z = h;
all'uscita del foro p = p0 e z = 0. Pertanto

La velocità di deflusso non dipende né da ρ né da p0 ed è pari a quella che avrebbe il


liquido se scendesse in caduta libera da un'altezza h.
Si noti che la traiettoria del getto e’ di tipo parabolica, simile a quella di un corpo che cade
nel campo gravitazionale terrestre con una velocità trasversale vforo
Misura della velocità relativa solido/fluido, Tubo di Pitot
Se un ostacolo viene posto in una corrente fluida, le linee di corrente si aprono, ma nel
punto di ostacolo O il fluido è in quiete rispetto all'ostacolo
Nelle sezioni A e B, a sufficiente distanza dall'ostacolo, la
pressione e la velocità del fluido sono le stesse,

dato che in O v0 = 0.
Pertanto la misura differenziale della pressione (p0 – pB) permette
la misura della velocità del fluido nel punto B
(9.11)
La misura si effettua praticando dei fori come mostrato nel
disegno e collegandoli a un manometro a mercurio

Esempio : Un tubo di Pitot, è montato su un aereo. In fase di decollo il manometro


a mercurio (ρH = 13.6 • IO3 kg/m3) segnala un dislivello h = 5 cm. Calcolare la
velocità dell'aereo.
,
Per cui la velocità dell'aereo da (9.11) con ρaria = 1.29 kg/m3 risulta:
Sollevamento fluidodinamico - Fisica del volo
L’equazione di Bernoulli applicata al moto
orizzontale di un corpo in un fluido e’ alla base del
fenomeno del volo nell’ atmosfera terrestre.
Le ali degli aerei sono sagomate in modo che la
velocità dell’ aria sulla superficie superiore dell’ ala
sia superiore a quella sulla superficie inferiore
In base all’ equazione
p1 - p2 = 1/2 ρ (v22- v12 )

l’ ala sarà soggetta ad una forza verticale


(portanza) opposta alla gravità
F = A (p1 - p2 ) = 1/2 A ρ (v22- v12 ) = 1/2 A ρ C v2

C >> coefficiente di portanza.

La portanza dipende dal dettaglio della geometria


dell’ala, in particolare dall’ angolo di attacco e da
fattori di turbolenza, che tendono a diminuire la
velocità sulla superficie superiore dell’ ala e
diminuire la portanza.
Nelle auto veloci si sfrutta una geometria inversa
per aumentare il peso dell’auto, l’ attrito col suolo
e la sua capacità di frenata
Moto laminare
Il moto di fluidi reali, avviene sempre in presenza di
attrito.
Per velocità moderate il moto è detto laminare, il regime
è stazionario, ossia con linee di corrente a configurazione
costante.
Questa situazione si verifica ad esempio quando due
lastre piane parallele di area S sono separate da uno
strato di fluido di spessore h.
Se la lastra superiore si muove con velocità costante v a
causa di una forza F tangente alla lastra, il fluido a
contatto immediato con la lastra superiore si muove
con velocità v, quello a contatto con la lastra inferiore è fermo, quello intermedio si muove
con velocità variabile linearmente da zero a v con la distanza. Si può immaginare il liquido
suddiviso in strati, ognuno dei quali si muove con una certa velocità a contatto con due
strati in cui la velocità è diversa. Sperimentalmente si trova che la forza necessaria per
mantenere questo moto laminare stazionario è data dalla relazione
∆v
F = ηS
∆h
dove η e’il coefficiente di attrito viscoso definito precedentemente. Il moto avviene in
equilibrio tra la forza applicata e la forza di attrito viscoso.
Moto laminare in un condotto
Una diversa geometria di moto laminare si verifica quando un fluido scorre in un condotto
cilindrico di raggio R. Il fluido a contatto con la parete è fermo e la velocità aumenta avvicina
verso l’ asse del condotto, per cui abbiamo strati cilindrici coassiali di fluido che scorrono l'uno
. dentro l'altro con velocità diverse. La velocità è massima sull'asse del condotto
In condotto orizzontale, lungo l e con una differenza di
pressione pl - pz agli estremi, si dimostra che il modulo della
velocità varia con il raggio r del cilindro con la legge di Hagen-
Poseuille

La portata del condotto e’ data da :

Se definiamo una velocità media del fluido nel condotto come

(9.15)
Sia la la velocità media che le velocità dei singoli strati cilindrici sono direttamente proporzionali
al gradiente di pressione (p1- p2)/l. Per mantenere il flusso di fluido nel condotto è necessaria
una differenza di pressione ovvero una forza eguale e contrari a quella dovuta all'attrito interno:
La stessa situazione e’ quella incontrata nel moto rettilineo uniforme di un punto materiale in
presenza di attrito radente.
Effetti delle forze di attrito viscoso
Perdita di carico

Fluido ideale Fluido viscoso


Pressione in due sezioni di un condotto orizzontale
(a) fluido ideale: in accordo con l’ equazione di Bernoulli la pressione del fluido, misurata
dai manometri e’ costante nei tratti in cui la velocità e’ costante
(b) fluido viscoso: la pressione decresce anche nei tratti a velocità costante a causa della
forza di attrito (perdita di carico)
Misura del coefficiente di viscosità
Esempio l’arteria polmonare, è lunga 8.5 cm e ha una differenza di pressione ai suoi
estremi ∆P = 450 Pa. Se il raggio interno dell’arteria è R = 2.5 mm, qual è il modulo della
velocità media del sangue nell’arteria polmonare?

η= 0.027 Poise
A( PA − PB ) πR 2 ( PA − PB ) R 2 ( PA − PB )
v= = = =
8πηL 8πηL 8ηL
(2.5 *10 −3 m) 2 (450 Pa) Tubo
= ≈ 1.4 m / s capillare
8 ⋅ (2.7 ⋅10 −3 N ⋅ s / m 2 )(8.5 ⋅10 − 2 m)

Viscosimetro Nel viscosimetro di Ostwald la misura del


coefficiente di viscosità si effettua facendo scorrere a velocità
costante un fluido viscoso in un tubo capillare di diametro e
lunghezza nota e misurandone la velocità media. η dipende
fortemente dalla temperatura e pertanto tutta la strumentazione e’
mantenuta a temperatura costante in un termostato

La misura di viscosità di un olio minerale e’ una delle esperienze del


laboratorio del corso

Termostato
Moto fluido vorticoso
La legge di Hagen-Poiseuille è sempre verificata se il raggio del condotto è molto piccolo (tubi
capillari). Per raggi maggiori c'è un valore critico della velocità oltre il quale compaiono vortici
nel fluido (moto vorticoso o turbolento)..
Per un condotto cilindrico si dimostra sperimentalmente che si ha
la transizione da regime laminare a vorticoso quando il
parametro adimensionale
(9.16)
detto numero di Reynolds, ha il valore 1200. La velocità critica
per la transizione è quindi

Per v < vc vale la (9.15), quando v supera vc


• si ha inizialmente una notevole diminuzione della portata, a parità di differenza di
pressione ai capi del condotto, e un regime di moto instabile
• aumentando la differenza di pressione si raggiunge di nuovo un flusso stabile in regime
vorticoso e si trova che la

è sostituita dalla

dove il coefficiente di proporzionalità k è costante in un ampio intervallo di R (1.2 • I03 a


I05), per i normali tubi impiegati nell'uso pratico.
Moto di un corpo solido in un fluido
Lo studio del moto di un corpo immerso in un fluido è molto importante per ragioni
pratiche, dato che ogni moto sulla terra avviene nell’ atmosfera o addirittura in presenza
di due fluidi, aria e acqua.
L'interazione con il fluido si manifesta attraverso una forza, che si oppone al moto e si
chiama resistenza del mezzo, il cui effetto dipende dal moto relativo ossia si ha lo
stesso risultato se il corpo si muove in un fluido in quiete o se il fluido scorre e il corpo è
fermo.

Paradosso di d'Alembert.
• Una sfera immersa in un fluido in moto senza attrito si ha
completa simmetria delle linee di corrente e quindi la stessa
pressione a monte e a valle della sfera (9.34a). La sfera
pertanto non subisce alcuna spinta e rimane ferma.
• Se invece il fluido è reale si forma una scia vorticosa. La
pressione a valle è minore di quella a monte e si manifesta
con una forza sulla sfera, che viene trascinata dal fluido
(9.34b). In ogni caso si perde la simmetria delle linee di
corrente e compare una spinta sulla sfera.
I parametri che determinano la resistenza del mezzo sono la forma e le dimensioni del
corpo in moto nel fluido, in particolare la sezione S, la densità e la viscosità del fluido, la
velocità relativa.
Moto di un corpo solido in un fluido

L'espressione generale della resistenza del mezzo è dato da


(9.18)
con :S : sezione, ρ: densità del fluido, v : velocità relativa,
c = coefficiente di resistenza del mezzo dipende dalla forma
del corpo.
• in regime vorticoso c è costante e Frres è proporzionale a v2,
• in regime laminare c è funzione dell'inverso della velocità e
pertanto Fres e’ proporzionale alla velocità (forza di attrito
viscoso).
In particolare per sfere di raggio R con piccola velocità
vale la legge di Stokes:

(9.19)
Esempio: Calcolo della forza resistente
Dedurre l'espressione
(9.18)
della forza resistente resistenza dall'aria sull'automobile che si muove con una velocità v .
Soluzione L'aria si muove rispetto all'automobile con velocità -v, per cui detta S la
sezione dell'automobile perpendicolare alla velocità, la massa d'aria che investe
l'automobile nel tempo ∆t è quella contenuta in un cilindro di base S e altezza pari alla
distanza percorsa dall'automobile (dall'aria) nel tempo ∆t , ∆h = v ∆t, ossia ∆m = ρaSv ∆t,
con ρa = densità dell'aria.
In condizioni stazionarie, il lavoro fatto dalla forza resistente nel tempo ∆t è
∆L = Fres ∆h = Fres v ∆t
ed è uguale all’ energia cinetica del corpo:

Eguagliando le due equazioni si ottiene:

che coincide con la (9.18) a meno del coefficiente e che viene determinato
sperimentalmente e dipende dal profilo di tutto il veicolo ed è funzione della velocità, dato
che dipende dal regime del moto dell'aria rispetto al veicolo stesso.
Esempio : calcolo della velocità limite di una goccia
• Calcolare la velocità limite di una goccia sferica di raggio R e densità ρ che cade in un
fluido di viscosità η e densità ρ 0.
• Calcolare la viscosità dell'aria sapendo che una goccia d'olio (ρ = 0.8 • I03 kg/m3) di
raggio R = 5 mm cade in aria con velocità costante v = 2.5 mm/s.
Soluzione La sfera che si muove nel fluido in regime laminare è sottoposta alla forza
peso, alla spinta di Archimede e alla resistenza del mezzo, che hanno le espressioni,
proiettate sull'asse z verticale

P= FA = Fres =

Quando la sfera raggiunge la velocità limite la risultante delle tre forze è nulla (equilibrio
dinamico) per cui si trova:

Trascurando la densità dell'aria ρ0 = 1.29 kg/m3 rispetto a quella dell'olio,

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