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rif. PA 2012-2511/RER
STRUTTURE IN MURATURA
accelerogramma t [s]
stessa forzante accelerogramma t [s]
modifiche
spost. [m]
spost. [m]
spostamenti t [s] stessa risposta spostamenti t [s]
residuo inelastico
residuo inelastico
Interventi locali: un caso particolare
pre-intervento post-intervento
G C G C
muratura in mattoni
pieni e malta di calce:
fm = 24 daN/cm2 ;
τ0 = 0.6 daN/cm2;
E = 15000 daN/cm2;
G = 5000 daN/cm2;
N ⋅ Ea J ∆K L3
∆K = n 3
→J =
L n 12 Ea
n: numero di piedritti della cerchiatura; N = (3, 12) a seconda che lo schema del piedritto
sia assimilabile a una mensola o a un doppio incastro (cerchiatura chiusa).
Esempio numerico
nuovo varco
parete
interessata
Esempio numerico
pre-intervento:
1 2
1 2 3
tot
198971 107647
2 ⋅ 12 ⋅ EJ 2 ⋅ 12 ⋅ 2100000 ⋅ J
K HEA = 3
= 3
= 37131 → J = 6863 cm4 J = 7763 cm4
H 210
nuovo varco con scasso per sede profili
1 2 3
nuovo varco
1 2 3
Che equivalgono alla rigidezza e alla resistenza della porzione di muro asportata
Esempio numerico – osservazioni [1]
2 ⋅ 12 ⋅ EJ 2 ⋅ 12 ⋅ 2100000 ⋅ J HEA 200
K HEA = 3
= 3
= 9385 → J = 1725 cm4
H 210
J = 3692 cm4
Inserendo profili HEA 200 si ha la seguente condizione finale:
nuovo varco con scasso per sede profili
1 2 3
a rc h itra v e
La presenza di un profilo
di base giustifica
un’assunzione di
p ie d ritti comportamento rigido
del vincolo di base e
quindi uno schema
statico del piedritto di
tipo incastro-incastro
scorrevole (shear-type)
p ro filo d i b a s e
Esempio numerico – osservazioni [3]
Il calcolo dell’architrave prevede la determinazione delle
sollecitazioni flettenti e di taglio sul profilo. Nel caso specifico
si ha un edificio a un piano con solaio di sottotetto in
laterocemento e copertura a muretti e tavelloni.
Analisi dei carichi:
Solaio soffitto P.P. (compreso il tetto a muretti e tavelloni):
L=600 cm, indicativamente Hmin = L/25 = 24 cm
Lo spessore del solaio è di 24 solaio da 20 + 4 cm
Muretti tetto 100 kg/m2
Tavelloni tetto 30 kg/m2
Tegole portoghesi 50 kg/m2
Guaina + coibente 30 kg/m2
Peso solaio 290 kg/m2
Intonaco 30 kg/m2
Totale permanenti strutturali (G1) 290 kg/m2
Totale permanenti portati (G2) 240 kg/m2
Carico accidentale neve (Qk1) 80 kg/m2
Esempio numerico – osservazioni [3]
Verifiche sull’architrave (lunghezza di influenza 4.10 m):
M C , Rd ≥ 1,1 ⋅ γ Rd ⋅ M C , pl , Rd ( N Ed )
Vale a dire che il momento resistente della connessione deve essere maggiore del
momento plastico della sezione del piedritto (funzione dello stato di compressione
agente) incrementato di un fattore 1,1 e del coeffiente di sicurezza γRd definito in §
7.5.1 DM 2008:
Esempio numerico – osservazioni [3]
Dimensionamento delle connessioni di base nel caso dell’esempio (HEA 240):
A = 76.8 cm 2 ;
Wx = 675.1 cm3 ;
M C , pl , Rd = f yd ⋅ Wx , pl ≈ 16680kgm
J x = 7763 cm 4 ;
Wx , pl = 744.6 cm3 ;
La seconda ipotesi (sempre considerando che i tirafondi presentino al più rottura per
trazione e che le piastre resistano agli sforzi agenti) nel caso, ad esempio, di 4 tirafondi
φ 20 classe 8.8 prevede:
M C , Rd = 7600 kgm
3EJ 3 ⋅ M C , Rd
K piedritto = 3 +
H 2⋅ H
Esempio numerico – osservazioni [3]
Approfondimento: metodo della linea elastica.
Metodo 3: tecniche di
omogeneizzazione in campo elastico
Altre tecniche – intonaci (metodo 1)
Al fine di considerare l’utilizzo di intonaci armati è possibile,
per definire le caratteristiche meccaniche del sistema muratura-
intonaci, fare riferimento alla tab. C8A.2.2 circ. 617/2009:
caso in esame
Altre tecniche – intonaci (metodo 1)
Quindi le caratteristiche meccaniche della muratura diventano:
pre-intervento: post-intervento:
muratura
d = 60 cm
t = 5+30+5 cm nodi vincolati
intonaco armato Eint = 75000 kg/cm2
υ = 0.25
Altre tecniche – intonaci (metodo 3)
Deformazione assiale Deformazione tagliante
FV: reazione vincolare verticale FH: reazione vincolare orizzontale
FV = 2801647 kg FH = 396000kg
KV δ = FV ⇒ KV = 2801647 kg / cm K H δ = FH ⇒ K H = 396000kg / cm
E⋅A K ⋅d G⋅A K ⋅ 1.2 ⋅ d
KV = ⇒E= V ≈ 70000 kg cm 2 KH = ⇒G= H ≈ 11880 kg cm 2
d t ⋅d 1.2 ⋅ d t⋅d
Altre tecniche – intonaci
Una volta definite le caratteristiche della muratura consolidata la
rigidezza, la resistenza e lo spostamento ultimo del singolo
maschio e della parete intera sono determinate mediante le
espressioni già presentate in precedenza:
K = ∑ Ki
Vt = ∑ Vti
rigidezza resistenza spostamento Vt
Gt b 1 ; fVd
0.5
σ0 ; δ u = 1,5
parete K i = i i 2
parete V = + parete K
1.2hi ti bt c 1
1 + 1 G hi fVd
1.2 E b
i
in cui t, h, b sono spessore, altezza e lunghezza del maschio appartenente alla parete; E e
G sono rappresentano il modulo di Young e di taglio. c è un fattore correttivo che
dipende dalla snellezza, fVd e σ0 sono resistenza a taglio e tensione normale media.
Altre tecniche – intonaci: esempio numerico
Facendo sempre riferimento all’esempio già trattato:
nuovo varco
parete
interessata
Esempio numerico
pre-intervento:
1 2
1 2 3
E quindi si ottiene:
∆K = K1 − K 0 = − 37131 daN cm → −15, 7%
Serve rinforzo
∆Vt = Vt1 − Vt 0 = −12271 daN
∆δ = δ − δ = +0, 05 cm
u ut1 ut 0
Esempio numerico (metodo 1)
Ipotizzando di inserire un betoncino armato di spessore 3 cm
posto su ambo i lati del paramento si ottiene:
∆K = +2,06%
VERIFICATO
∆V = +0,03%
Spostamento limite (§ 7.8.2.2.2 NTC 2008)
interna al varco
esterna al varco
Esempio numerico (analisi FEM)
Ipotizzando di inserire un reticolare composta da piatti in
acciaio S235 larghi 150 mm e spessi 10 mm su ambo i lati del
paramento si ottiene:
cordolo
Dati modello:
reticolare
n. nodi 836
n. brick 352
n. beam 66
Esempio numerico (analisi FEM)
Dalle analisi pushover comparate si ottengono le seguenti curve:
∆K = -12,7%
VERIFICATO
∆V = +2,7%
Spostamento limite (§ 7.8.2.2.2 NTC 2008)
Betoncino: 22 m2
Acciaio da armatura: 120 kg
Risulta difficoltoso garantire una corretta realizzazione di:
1. Connessioni con la fondazione;
2. Connessioni con i cordoli.
Esempio numerico (conclusioni tecniche)
Riassumendo le diverse soluzioni fin ora viste si ha:
Inserimento di piatti in acciaio a formare una reticolare metallica