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Scienza

Dieci segreti
per imparare
Emma Young, New Scientist, Regno Unito. Foto di Lorenzo Maccotta
Rilassarsi, fare una pausa, giocare, studiare insieme agli altri. Oltre alle tecniche
classiche ci sono molti modi per aiutarci ad apprendere qualcosa e a ricordarlo
bene. Ecco dieci metodi suggeriti da New Scientist
nche quando gli esami controllo dell’attenzione erano ancora memoria. Non è ancora chiaro se gli adulti

A scolastici sono un ricor-


do lontano, la sete di co-
noscenza non si placa
mai. Che l’obiettivo sia
quello di acquisire una
nuova competenza, parlare meglio un’al-
tra lingua, suonare uno strumento musica-
le o approfondire un nuovo interesse, si
passa tutta la vita a imparare. Anche quan-
molto attive ino al pomeriggio inoltrato.
Ma per ottenere il massimo dai loro
sforzi di apprendimento, anche le persone
più giovani possono organizzare meglio il
tempo. Da un altro studio è emerso che le
ragazze tra i 16 e i 17 anni riuscivano me-
glio nei test di memoria se avevano studia-
to alle tre del pomeriggio piuttosto che alle
nove di sera, ma acquisivano più rapida-
possono trarre da queste inestre lo stesso
vantaggio degli adolescenti. “È dimostrato
che gli adolescenti hanno più capacità di
apprendere e dormono meglio”, aferma.

2. Interrogatevi
Nel corso di un fondamentale studio
sull’importanza dell’autoveriica, Jefrey
Karpicke, della Purdue university a West
do per vincere un quiz o attirare l’attenzio- mente le abilità legate al movimento se si Lafayette, negli Stati Uniti, ha chiesto a un
ne di qualcuno è necessario solo aggior- esercitavano di sera. “Questi risultati fan- gruppo di studenti di imparare il signiica-
narsi su degli argomenti frivoli, il bisogno no pensare che forse è meglio studiare le to di 40 parole swahili. Quelli che doveva-
di conoscere è ininito. Si può quindi pen- lingue nel pomeriggio e il piano o un altro no continuamente cercare di ricordarle nel
sare che gli esseri umani abbiano ormai strumento musicale la sera”, dice corso della settimana alla ine ne avevano
ainato le tecniche per imparare, ma in re- Christoph Nissen, dell’università tedesca imparato l’80 per cento, mentre quelli che
altà quelle più comuni sono abbastanza di Friburgo. le avevano solo studiate senza mai ripeter-
inutili. La buona notizia è che ci sono dei Perché la scelta degli orari è così impor- le ne ricordavano in media il 36 per cento.
segreti per imparare meglio e che funzio- tante? Sappiamo che andare a dormire do- Altri studi successivi hanno confermato
nano a qualsiasi età. po aver appreso qualcosa aiuta a consoli- l’ipotesi che interrogarsi da soli è più ei-
dare il ricordo. Nissen ha il sospetto che la cace di qualsiasi altra strategia di appren-
1. Sappiate quando imparare “inestra critica” tra l’apprendimento e il dimento, come per esempio disegnare
Gli anziani funzionano meglio la mattina. sonno sia più piccola per tutto quello che è diagrammi per rappresentare le idee con-
Da uno studio condotto su un gruppo di legato al movimento rispetto ad altri tipi di tenute in un testo.
persone tra i 60 e gli 82 anni dal Rotman Se ripassate mentalmente queste paro-
research institute del Baycrest health le swahili le ricorderete molto più facil-
sciences di Toronto, in Canada, è emerso Perché la scelta degli mente: adhama (onore), adui (nemico),
che i volontari si concentravano di più e se buu (verme), chakula (cibo), daina (teso-
la cavavano meglio nei test di memoria tra
orari è importante? ro), elimu (scienza), fagio (scopa), farasi
le 8.30 e le 10.30 del mattino. Andavano Sappiamo che andare (cavallo), fununu (pettegolezzo), goti (gi-
meno bene tra l’una e le cinque del pome- nocchio), kaputula (pantaloncini), ndoo
riggio. La risonanza magnetica funzionale
a dormire dopo aver (secchio), pombe (birra), sumu (veleno),
rivelava che nel pomeriggio il loro cervello appreso qualcosa tabibu (dottore), theluji (neve), tumbili
“girava al minimo”: erano entrati nella co- (scimmia), usingizi (sonno), yai (uovo), zi-
siddetta “modalità di default”, di solito
aiuta a consolidare wa (lago).
associata alle fantasticherie. Negli adulti il ricordo Se vi sembra troppo faticoso, non vi
più giovani, invece, le aree collegate al scoraggiate. Nate Kornell e i suoi colleghi

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Monaco di Baviera, Germania. Lezione di biologia alla Anne Frank Schule
CoNTrASTo

del Williams college di Williamstown, ne- tarsi a distinguere tra suoni di frequenze Toronto hanno scoperto che un periodo di
gli Stati Uniti, hanno scoperto che l’impor- diverse ma molto simili tra loro. Nel frat- apprendimento passivo subito dopo lo stu-
tante non è tanto riuscire a recuperare le tempo un altro gruppo passava metà del dio attivo aiuta gli anziani a imparare una
informazioni che stiamo imparando, ma tempo a fare la stessa cosa e l’altra metà ad lista di parole. I volontari che hanno parte-
provarci. Sembra infatti che anche sentir ascoltare i suoni in sottofondo mentre fa- cipato al suo studio hanno detto che duran-
ripetere la risposta corretta aiuti a memo- ceva un esercizio scritto. te la fase passiva non si erano neanche ac-
rizzarla quanto il ripassarla da soli. “È stata Al test inale entrambi i gruppi hanno corti che le parole venivano ripetute.
una scoperta sorprendente”, dice Kornell. riportato più o meno lo stesso punteggio, L’apprendimento passivo funziona me-
“Gli studiosi della memoria hanno sempre ma solo se l’apprendimento passivo avve- glio quando si fa qualcosa di non troppo
dato per scontato che nella mente si creano niva entro 15 minuti dalla sessione attiva. impegnativo. Per esempio, conviene ascol-
dei ‘percorsi’ dalla domanda alla risposta e Se passavano più di quattro ore, l’efetto tare un po’ di vocaboli stranieri mentre si
che seguire l’intero percorso è più impor- spariva completamente. prepara la cena non mentre si scrive
tante che seguirne solo una parte e poi con- Com’è possibile? Wright ipotizza che un’email.
trollare la risposta”. Il risultato degli studi l’allenamento attivo metta il circuito neu-
di Kornell fa pensare che forse dovremmo rale coinvolto in un particolare compito in 4. Sfruttate le distrazioni
rivedere come funziona la memoria. Ma dà uno stato che facilita l’apprendimento, e Avete la tendenza a distrarvi? Sfruttatela a
anche qualche speranza ai più pigri. che questo stato rimane per un po’ di tem- vostro vantaggio. “Molte persone partono
po. Finché dura, stimoli simili a quelli ap- dal presupposto che prestare attenzione a
3. Imparate senza imparare presi sono elaborati dal cervello “come se più cose contemporaneamente sia sbaglia-
Per imparare non è necessario uno sforzo fosse ancora in corso l’apprendimento at- to”, dice Joo-Hyun Song, della Brown uni-
eccessivo, possiamo farlo anche quando la tivo”, dice il ricercatore. versity a Providence, negli Stati Uniti. Cer-
nostra mente è impegnata in qualcos’altro. Finora Wright e la sua équipe hanno in- to, se interrompiamo spesso lo studio per
Beverly Wright, della Northwestern uni- dagato solo sull’apprendimento di un’abi- mandare un sms o per concentrarci su una
versity di Evanston, negli Stati Uniti, ha lità, non su quello di fatti o eventi. Ma Lynn canzone che stiamo ascoltando in cuia,
chiesto a un gruppo di volontari di eserci- Hasher e i suoi colleghi dell’università di probabilmente non impareremo bene co-

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me faremmo nel silenzio assoluto. “Ma Giocare è l’attività veniva messa alla prova in seguito. Secon-
l’apprendimento prevede anche una com- do Davachi questo dimostra il consolida-
ponente successiva di recupero delle abili- ideale nel tempo mento dei ricordi durante il riposo.
tà”, dice. “Nessuno aveva mai studiato il libero se si sta Se abbiamo appena studiato una lista di
ruolo che svolge l’attenzione divisa nel ri- vocaboli o cercato di memorizzare alcune
cordare”. Song ha scoperto che distrarsi imparando a usare il date storiche, concederci una bella pausa
mentre si sta studiando può essere utile se computer, a suonare dovrebbe aiutarci a ricordare quelle infor-
si sarà distratti anche quando si dovrà usa- mazioni, dice Davachi. “È una cosa di cui
re quello che si è imparato. uno strumento o a non ci rendiamo conto, soprattutto perché
Ormai è noto che il contesto può facili- praticare uno sport oggi le tecnologie informatiche ci tengono
tare l’apprendimento. Se studiamo una li- impegnati tutto il giorno”.
sta di parole sentendo l’odore di vaniglia, Ma cosa signiica prendersi “una bella
per esempio, ne ricorderemo un numero 6. Usate i videogiochi pausa”? Davachi ha scoperto che il riposo
maggiore se il profumo di vaniglia è Giocare nel tempo libero è l’attività ideale può contribuire a consolidare i ricordi se
nell’aria quando le dobbiamo riportare alla se si sta imparando a usare il computer, a attiva popolazioni di neuroni, o intere re-
memoria. Song ha scoperto che l’attenzio- suonare uno strumento o a praticare un gioni del cervello, diverse da quelle attive
ne divisa può agire come contesto. nuovo sport, in sintesi qualsiasi cosa che durante il periodo di apprendimento.
Nei suoi studi i soggetti distratti duran- abbia una struttura costante e prevedibile Quindi se abbiamo studiato sodo, l’ideale
te l’apprendimento e il ricordo se la cava- e richieda coordinazione tra gli input sen- è andare a fare una partita a tennis. Detto
vano altrettanto bene di quelli che non soriali e i movimenti isici. questo, stendersi un po’ può sembrare più
erano distratti in nessuna delle due occa- Un’équipe guidata da Jay Pratt, dell’uni- invitante e forse è anche più produttivo.
sioni. Non aveva importanza se le distra- versità di Toronto, ha scoperto che chi usa Ma ai ini dell’apprendimento ancora non
zioni erano le stesse in entrambi i casi, ma un videogioco d’azione come Call of duty sappiamo se è meglio semplicemente ri-
il grado di deconcentrazione doveva esse- da sei a otto ore alla settimana impara più lassarsi o fare un sonnellino.
re simile. Song ha scoperto anche un’altra rapidamente compiti che richiedono la co-
cosa afascinante: l’attenzione divisa aiuta ordinazione tra l’occhio e la mano. All’ini- 8. Fingete di dover insegnare
l’apprendimento più di qualsiasi contesto zio questi giocatori non sono particolar- È più facile ricordare qualcosa se si pensa
ambientale. mente bravi, ma migliorano più rapida- che in seguito la si dovrà insegnare. Kor-
Questo comporta una serie di implica- mente. Secondo Pratt, il gioco accelera la nell lo ha scoperto quando ha dato dieci
zioni importanti, dice. “Durante la forma- capacità del cervello di formare minuti agli allievi del Williams
zione le persone dovrebbero tener conto precisi “modelli” di azione coor- college per studiare un brano di
del contesto in cui useranno le loro compe- dinata occhio-mano. “I giochi 1.500 parole su una poesia di Al-
tenze”. Se dovranno ricordare quello che d’azione, diventando progressi- fred Tennyson, La carica dei sei-
hanno imparato in un ambiente in cui pro- vamente più diicili, chiedono cento. Le persone a cui era stato
babilmente saranno distratti – in una città molto al sistema visivo, a quello detto che in seguito dovevano
straniera afollata o in un pub rumoroso – cognitivo e a quello sensorimotorio e ne trasmettere le nozioni imparate ricordava-
se la caveranno sicuramente meglio se sa- migliorano costantemente l’efficienza”, no di più e i loro ricordi erano meglio orga-
ranno distratte anche durante l’apprendi- dice. nizzati rispetto a quelle che pensavano
mento. È diicile sapere con certezza quanto semplicemente di dover superare un test.
inluirebbe sulle attività del mondo reale il “La nostra ricerca dimostra che anche
5. Studiate insieme fatto di giocare regolarmente, perché ci ingere di dover insegnare aiuta”, aggiunge
Anche se studiare da soli è importante, di- sono troppe variabili, ammette Pratt. “Ma Kornell. Chiedersi se si è in grado di ripete-
scutere argomenti diicili con altre perso- se una persona ha cominciato un lavoro re quello che si è imparato con parole pro-
ne può essere utile. Saundra McGuire, vi- che richiede una forte capacità sensorimo- prie ha dei vantaggi cognitivi. “Favorisce il
cerettrice per la didattica e l’apprendimen- toria, giocare qualche ora a settimana po- recupero attivo dei ricordi, aiuta a organiz-
to della Louisiana state university, e il pre- trebbe essere un buon investimento”. zare i propri pensieri e a individuare i vuoti
mio Nobel per la chimica Roald Hofman da riempire”.
consigliano di alternare lo studio indivi- 7. Rilassatevi
duale con il lavoro di gruppo. In particola- Se il sonno consolida i ricordi, prendersi 9. Scegliete gli intervalli giusti
re, dopo aver afrontato un argomento da una pausa dallo studio può avere un efetto Abbiamo appena imparato una serie di
soli può essere utile discuterlo con un pic- simile? Lila Davachi, della New York uni- brillanti mosse di apertura per una partita
colo gruppo di studio di tre, sei persone. versity, ha sottoposto a scansione il cervel- a scacchi, ma qual è il momento migliore
Secondo McGuire e Hofman, il gruppo lo di alcune persone che guardavano una per ripassarle in modo da ricordarcele
deve svolgere due tipi di attività: discussio- serie di immagini e poi gli ha chiesto di quando serviranno? “Più si aspetta e me-
ne e risoluzione dei problemi. Se i suoi pensare a quello che volevano. Durante il glio è”, dice Kornell. “Esiste un lasso di
componenti si fanno domande a vicenda, periodo di riposo l’attività dell’ippocampo tempo limite, ma è abbastanza ampio”. È
saranno poi facilitati nei test. Ma dopo aver (che è coinvolto nella memorizzazione) e vero che se si aspetta molto è più diicile
discusso i materiali, chiarito i dubbi e sfrut- quella delle regioni della corteccia dedica- ricordare le informazioni. “Ma più è diici-
tato l’opportunità di interrogarsi a vicenda, te al “pensiero” aumentavano. Inoltre, più le, più si impara. Quando avremo bisogno
dicono i ricercatori, bisognerebbe tornare attività c’era in quelle regioni, più una per- di quelle informazioni, ce le ricorderemo
a lavorare da soli. sona ricordava le immagini viste quando meglio”, dice Kornell.

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Lipsia, Germania. Nel cortile del Wilhelm Ostwald Gymnasium
CONtRAStO

Hal Pashler e i suoi colleghi dell’univer- sviluppare strumenti pratici basati sulla Secondo Wohl, perdonarsi consente di
sità della California a San Diego consiglia- sua ricerca. Ha elaborato un algoritmo in liberarsi dei sentimenti negativi nei con-
no di stabilire gli intervalli tra un ripasso e grado di generare intervalli di studio per- fronti di se stessi e quindi aiuta a migliora-
l’altro in proporzione al tempo trascorso sonalizzati. La formula tiene conto della re le nostre prestazioni future. Ma il ricer-
tra l’apprendimento iniziale e il momento diicoltà del materiale e delle capacità che catore sottolinea che questo non funziona
in cui si vogliono ricordare le informazioni. un particolare studente ha dimostrato in per chi tende regolarmente a rimandare:
Per ricordarle meglio una settimana dopo, test precedenti. “Abbiamo scoperto che un comportamen-
bisognerebbe ripassare le informazioni Da una ricerca condotta su un gruppo to malsano cronico tende a mantenere lo
due o tre giorni dopo averle apprese. “Se si di volontari che stavano imparando lo spa- status quo, cioè continuare a comportarsi
vuole ricordarle a lungo, è meglio usare un gnolo è emerso che i piani di studio perso- in modo malsano”.
intervallo maggiore, diciamo del 10 per nalizzati facevano aumentare del 16,5 per Se vi riconoscete in questo quadro, for-
cento”, dice Pashler. cento le lezioni che riuscivano a ricordare se dovete intervenire in modo drastico. Per
Perciò se vogliamo ricordare qualcosa alla fine del semestre, rispetto al 10 per imparare ci vuole forza di volontà e auto-
tra un anno, dobbiamo ripassarlo un mese cento dei piani uguali per tutti. controllo. La forza di volontà è come un
dopo averlo imparato e poi una volta al me- muscolo, sostiene Roy Baumeister, della
se. Per ricordare una cosa per dieci anni, 10. Fatelo e basta Florida state university: più la si esercita e
idealmente bisognerebbe ripassarla una Se avete difficoltà a studiare e di conse- più si rinforza.
volta all’anno. guenza i risultati che ottenete a un esame Baumeister, inoltre, ha scoperto che
Nessuno sa quali sono i meccanismi sono scarsi, non arrabbiatevi troppo con voi esercitando la forza di volontà in un cam-
mentali alla base di questa scoperta. Ma stessi. Michael Wohl e i suoi colleghi della po, la si migliora anche negli altri. Se si
forse lasciare lunghi intervalli tra l’appren- Carleton university di Ottawa, in Canada, compie uno sforzo per fare qualcosa, dal
dimento, la revisione e il recupero delle hanno scoperto che chi si perdona il fatto di mantenere in ordine la casa allo stare se-
informazioni dice al nostro cervello che aver rinviato la prima sessione di esami se duti dritti, si migliora anche la capacità di
quelle conoscenze probabilmente ci servi- la cava meglio nella seconda e temporeggia mettersi seduti a studiare o a esercitarsi.
ranno a lungo termine. meno rispetto a chi non se lo perdona. Inol- Cosa state aspettando? Perché non comin-
Ora l’équipe di Pashler sta cercando di tre appare anche più ottimista. ciare subito? u bt

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