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Dieci segreti
per imparare
Emma Young, New Scientist, Regno Unito. Foto di Lorenzo Maccotta
Rilassarsi, fare una pausa, giocare, studiare insieme agli altri. Oltre alle tecniche
classiche ci sono molti modi per aiutarci ad apprendere qualcosa e a ricordarlo
bene. Ecco dieci metodi suggeriti da New Scientist
nche quando gli esami controllo dell’attenzione erano ancora memoria. Non è ancora chiaro se gli adulti
2. Interrogatevi
Nel corso di un fondamentale studio
sull’importanza dell’autoveriica, Jefrey
Karpicke, della Purdue university a West
do per vincere un quiz o attirare l’attenzio- mente le abilità legate al movimento se si Lafayette, negli Stati Uniti, ha chiesto a un
ne di qualcuno è necessario solo aggior- esercitavano di sera. “Questi risultati fan- gruppo di studenti di imparare il signiica-
narsi su degli argomenti frivoli, il bisogno no pensare che forse è meglio studiare le to di 40 parole swahili. Quelli che doveva-
di conoscere è ininito. Si può quindi pen- lingue nel pomeriggio e il piano o un altro no continuamente cercare di ricordarle nel
sare che gli esseri umani abbiano ormai strumento musicale la sera”, dice corso della settimana alla ine ne avevano
ainato le tecniche per imparare, ma in re- Christoph Nissen, dell’università tedesca imparato l’80 per cento, mentre quelli che
altà quelle più comuni sono abbastanza di Friburgo. le avevano solo studiate senza mai ripeter-
inutili. La buona notizia è che ci sono dei Perché la scelta degli orari è così impor- le ne ricordavano in media il 36 per cento.
segreti per imparare meglio e che funzio- tante? Sappiamo che andare a dormire do- Altri studi successivi hanno confermato
nano a qualsiasi età. po aver appreso qualcosa aiuta a consoli- l’ipotesi che interrogarsi da soli è più ei-
dare il ricordo. Nissen ha il sospetto che la cace di qualsiasi altra strategia di appren-
1. Sappiate quando imparare “inestra critica” tra l’apprendimento e il dimento, come per esempio disegnare
Gli anziani funzionano meglio la mattina. sonno sia più piccola per tutto quello che è diagrammi per rappresentare le idee con-
Da uno studio condotto su un gruppo di legato al movimento rispetto ad altri tipi di tenute in un testo.
persone tra i 60 e gli 82 anni dal Rotman Se ripassate mentalmente queste paro-
research institute del Baycrest health le swahili le ricorderete molto più facil-
sciences di Toronto, in Canada, è emerso Perché la scelta degli mente: adhama (onore), adui (nemico),
che i volontari si concentravano di più e se buu (verme), chakula (cibo), daina (teso-
la cavavano meglio nei test di memoria tra
orari è importante? ro), elimu (scienza), fagio (scopa), farasi
le 8.30 e le 10.30 del mattino. Andavano Sappiamo che andare (cavallo), fununu (pettegolezzo), goti (gi-
meno bene tra l’una e le cinque del pome- nocchio), kaputula (pantaloncini), ndoo
riggio. La risonanza magnetica funzionale
a dormire dopo aver (secchio), pombe (birra), sumu (veleno),
rivelava che nel pomeriggio il loro cervello appreso qualcosa tabibu (dottore), theluji (neve), tumbili
“girava al minimo”: erano entrati nella co- (scimmia), usingizi (sonno), yai (uovo), zi-
siddetta “modalità di default”, di solito
aiuta a consolidare wa (lago).
associata alle fantasticherie. Negli adulti il ricordo Se vi sembra troppo faticoso, non vi
più giovani, invece, le aree collegate al scoraggiate. Nate Kornell e i suoi colleghi
del Williams college di Williamstown, ne- tarsi a distinguere tra suoni di frequenze Toronto hanno scoperto che un periodo di
gli Stati Uniti, hanno scoperto che l’impor- diverse ma molto simili tra loro. Nel frat- apprendimento passivo subito dopo lo stu-
tante non è tanto riuscire a recuperare le tempo un altro gruppo passava metà del dio attivo aiuta gli anziani a imparare una
informazioni che stiamo imparando, ma tempo a fare la stessa cosa e l’altra metà ad lista di parole. I volontari che hanno parte-
provarci. Sembra infatti che anche sentir ascoltare i suoni in sottofondo mentre fa- cipato al suo studio hanno detto che duran-
ripetere la risposta corretta aiuti a memo- ceva un esercizio scritto. te la fase passiva non si erano neanche ac-
rizzarla quanto il ripassarla da soli. “È stata Al test inale entrambi i gruppi hanno corti che le parole venivano ripetute.
una scoperta sorprendente”, dice Kornell. riportato più o meno lo stesso punteggio, L’apprendimento passivo funziona me-
“Gli studiosi della memoria hanno sempre ma solo se l’apprendimento passivo avve- glio quando si fa qualcosa di non troppo
dato per scontato che nella mente si creano niva entro 15 minuti dalla sessione attiva. impegnativo. Per esempio, conviene ascol-
dei ‘percorsi’ dalla domanda alla risposta e Se passavano più di quattro ore, l’efetto tare un po’ di vocaboli stranieri mentre si
che seguire l’intero percorso è più impor- spariva completamente. prepara la cena non mentre si scrive
tante che seguirne solo una parte e poi con- Com’è possibile? Wright ipotizza che un’email.
trollare la risposta”. Il risultato degli studi l’allenamento attivo metta il circuito neu-
di Kornell fa pensare che forse dovremmo rale coinvolto in un particolare compito in 4. Sfruttate le distrazioni
rivedere come funziona la memoria. Ma dà uno stato che facilita l’apprendimento, e Avete la tendenza a distrarvi? Sfruttatela a
anche qualche speranza ai più pigri. che questo stato rimane per un po’ di tem- vostro vantaggio. “Molte persone partono
po. Finché dura, stimoli simili a quelli ap- dal presupposto che prestare attenzione a
3. Imparate senza imparare presi sono elaborati dal cervello “come se più cose contemporaneamente sia sbaglia-
Per imparare non è necessario uno sforzo fosse ancora in corso l’apprendimento at- to”, dice Joo-Hyun Song, della Brown uni-
eccessivo, possiamo farlo anche quando la tivo”, dice il ricercatore. versity a Providence, negli Stati Uniti. Cer-
nostra mente è impegnata in qualcos’altro. Finora Wright e la sua équipe hanno in- to, se interrompiamo spesso lo studio per
Beverly Wright, della Northwestern uni- dagato solo sull’apprendimento di un’abi- mandare un sms o per concentrarci su una
versity di Evanston, negli Stati Uniti, ha lità, non su quello di fatti o eventi. Ma Lynn canzone che stiamo ascoltando in cuia,
chiesto a un gruppo di volontari di eserci- Hasher e i suoi colleghi dell’università di probabilmente non impareremo bene co-
Hal Pashler e i suoi colleghi dell’univer- sviluppare strumenti pratici basati sulla Secondo Wohl, perdonarsi consente di
sità della California a San Diego consiglia- sua ricerca. Ha elaborato un algoritmo in liberarsi dei sentimenti negativi nei con-
no di stabilire gli intervalli tra un ripasso e grado di generare intervalli di studio per- fronti di se stessi e quindi aiuta a migliora-
l’altro in proporzione al tempo trascorso sonalizzati. La formula tiene conto della re le nostre prestazioni future. Ma il ricer-
tra l’apprendimento iniziale e il momento diicoltà del materiale e delle capacità che catore sottolinea che questo non funziona
in cui si vogliono ricordare le informazioni. un particolare studente ha dimostrato in per chi tende regolarmente a rimandare:
Per ricordarle meglio una settimana dopo, test precedenti. “Abbiamo scoperto che un comportamen-
bisognerebbe ripassare le informazioni Da una ricerca condotta su un gruppo to malsano cronico tende a mantenere lo
due o tre giorni dopo averle apprese. “Se si di volontari che stavano imparando lo spa- status quo, cioè continuare a comportarsi
vuole ricordarle a lungo, è meglio usare un gnolo è emerso che i piani di studio perso- in modo malsano”.
intervallo maggiore, diciamo del 10 per nalizzati facevano aumentare del 16,5 per Se vi riconoscete in questo quadro, for-
cento”, dice Pashler. cento le lezioni che riuscivano a ricordare se dovete intervenire in modo drastico. Per
Perciò se vogliamo ricordare qualcosa alla fine del semestre, rispetto al 10 per imparare ci vuole forza di volontà e auto-
tra un anno, dobbiamo ripassarlo un mese cento dei piani uguali per tutti. controllo. La forza di volontà è come un
dopo averlo imparato e poi una volta al me- muscolo, sostiene Roy Baumeister, della
se. Per ricordare una cosa per dieci anni, 10. Fatelo e basta Florida state university: più la si esercita e
idealmente bisognerebbe ripassarla una Se avete difficoltà a studiare e di conse- più si rinforza.
volta all’anno. guenza i risultati che ottenete a un esame Baumeister, inoltre, ha scoperto che
Nessuno sa quali sono i meccanismi sono scarsi, non arrabbiatevi troppo con voi esercitando la forza di volontà in un cam-
mentali alla base di questa scoperta. Ma stessi. Michael Wohl e i suoi colleghi della po, la si migliora anche negli altri. Se si
forse lasciare lunghi intervalli tra l’appren- Carleton university di Ottawa, in Canada, compie uno sforzo per fare qualcosa, dal
dimento, la revisione e il recupero delle hanno scoperto che chi si perdona il fatto di mantenere in ordine la casa allo stare se-
informazioni dice al nostro cervello che aver rinviato la prima sessione di esami se duti dritti, si migliora anche la capacità di
quelle conoscenze probabilmente ci servi- la cava meglio nella seconda e temporeggia mettersi seduti a studiare o a esercitarsi.
ranno a lungo termine. meno rispetto a chi non se lo perdona. Inol- Cosa state aspettando? Perché non comin-
Ora l’équipe di Pashler sta cercando di tre appare anche più ottimista. ciare subito? u bt