L’umanità ha conosciuto il progresso: dopo l’era dell’Informazione, nuove scoperte scientifiche
portarono gli umani ad esplorare nuove frontiere. I pianeti vicini, fino ad allora considerati irraggiungibili, vennero scoperti e colonizzati grazie al potere della fusione nucleare. La dipendenza del genere umano dal carburante fossile divenne velocemente soltanto un brutto ricordo. I sistemi informatici e le macchine divennero sempre più affidabili e potenti, mentre l’umanità si risollevava unita risorgendo dalle proprie ceneri. Lentamente, però, la società si tramutava, vedendo sorgere al proprio comando non più le nazioni, ma le corporazioni: colossi del mercato e delle pubblicità, dediti solo al profitto, che si contendevano il sistema solare come bambini con una grossa torta di compleanno, per accaparrarsi le innumerevoli risorse dei pianeti e degli asteroidi. Pubblicità e marketing erano, e sono, le due parole chiave del III° millennio. L’avanzamento scientifico dell’ingegneria genetica portò quasi 4 secoli fa alla prima legge approvata dal governo -o dovremmo dire dalle corporazioni- di manipolare geneticamente, a scopi militari o civili o privati, gli esseri umani. I primi risultati furono straordinari e incoraggianti, con la manifestazione di molte mutazioni positive - alcune negative- sviluppatesi completamente verso la fine del III° secolo. Si iniziò ad investire nella clonazione degli esseri umani, che portò buoni risultati solo una decina di anni più tardi, proprio qualche mese prima dell’incontro dell’umanità con una delle razze aliene che popolano lo sconfinato universo: i Fraal. Qui ebbe inizio l’epoca della Gravità. I nuovi venuti portarono l’umanità avanti di centinaia di anni nello sviluppo scientifico e tecnologico, grazie alle conoscenze che questi portarono con loro: nonostante la loro stretta politica di “non- interferenza” con lo sviluppo delle razze più “indietro”, solamente il loro incontro permise all’umanità di conoscere i segreti della scienza della gravità, e di come imbrigliarla. In pochi anni il reattore a induzione gravitazionale rimpiazzò il reattore a fusione: l’esplorazione interstellare divenne possibile, e vennero costruite le prime navi colonizzatrici, sotto la bandiera delle corporazioni più grandi, e sotto lo sguardo neutrale ma vigile dei Fraal. Circa 280 anni fa, un’altra razza si presentò alle porte dell’universo conosciuto: erano gli Aleerin, esseri che sembrano funzionare sulla base di circuiti più che di sangue e carne come gli esseri umani. Essi erano in fuga, sotto attacco di una forza aliena impareggiabile, della quale tuttora non conoscono l’origine. Gli Aleerin vennero accettati, sebbene con riluttanza della maggior parte della popolazione. Negli anni dopo la venuta degli Aleerin, la colonizzazione di vari pianeti abitabili in sistemi lontani portò alla conoscenza di nuove razze aliene; Gli Weren, fisicamente prestanti e minacciosi, alti quasi 2 metri e mezzo, coperti di ispida pelliccia marrone scuro e zampe munite di artigli affilati, subito si rivelarono tutt’altro che macchine da guerra: la loro società, evolutasi con il passare del tempo, è fondata sul pensiero e sulla scoperta di sé. I Sesheyan, esseri agili e magri dalla pelle blu, dotati di un paio di ali da pipistrello, una lunga coda, 4 paia di occhi su una testa allargata munita di due lunghe e larghe orecchie. I Sesheyan sono sospettosi nei riguardi della tecnologia, ma nei 120 anni passati a contatto con essa sta portando alcuni di loro non a fidarsi, ma perlomeno ad usarla. Gli T’sa, esseri agili e curiosi alti circa la metà di un uomo, sono sempre al passo con i tempi della tecnologia e non smettono un attimo di parlare. Nonostante il progresso tecnologico, sono tempi duri: la privacy è stata raggirata, i sistemi di sicurezza sono ovunque, ma l’universo è tutt’altro che sicuro. L’umanità è ancora sull’orlo di nuove scoperte.