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PER LA TOPOLOGIA
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TOPOLOGIA
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L'opera di Bourbaki
(1939). Livre I: Théorie des ensembles
(1942). Livre II: Algèbre
(1940). Livre III: Topologie
(1949). Livre IV: Fonctions d'une variable réelle
(1953). Livre V: Espaces vectoriels topologiques
(1952). Livre VI: Intégration
(1961). Livre VII: Algèbre commutative
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Eulero a Konigsberg (Kalinigrad) nel 1736
Come attraversare una sola volta i sette ponti sul ume Pregel?
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Su Topolino
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RICONOSCETE IL TESTO DI QUESTA CANZONE?
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RICONOSCETE IL TESTO DI QUESTA CANZONE?
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Omeomorsmo
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Cardinalità
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Se prendiamo ora l'insieme C delle province del Veneto che cominciano per la
lettera V,
C = {Venezia, Verona, Vicenza}
Vediamo che anche C è equipotente a B . Possiamo per esempio considerare la
corrispondenza biunivoca
f : B → C
4 →
7 Venezia
5 → 7 Verona
6 → 7 Vicenza
La relazione di equipotenza è una relazione riessiva (ogni insieme è equipotente a
se stesso), simmetrica (se A è equipotente a B anche B è equipotente ad A) e
transitiva (se A è equipotente B e B e equipotente a C allora A è equipotente a
C ). E' chiaro che tutti gli insiemi formati da tre elementi sono equipotenti. Si
denisce dunque come cardinalità il numero di elementi che possiede un'insieme e
tutti gli insiemi equipotenti ad esso. In particolare è utile considerare l'insieme di
tutti i numeri naturali da 1 a n che ha evidentemente cardinalità n.
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Tutta questa denizione può sembrare un'inutile e stucchevole pedanteria da
matematici se si considerano solo gli insiemi niti ma diventa signicativa se si
considerano anche quelli inniti. La cardinalità di N, l'insieme di tutti i numeri
naturali si indica ℵ0 , dove ℵ è la prima lettera sia dell'alfabeto ebraico che di
quello fenicio. Tutti gli insiemi equipotenti a N vengono detti numerabili. Si può
vedere dunque che l'insieme A di tutti i numeri pari
A = {2n|n ∈ N}
è numerabile: si può denire la seguente corrispondenza biunivoca
f : N → A
x 7 → 2x
I numeri pari che a prima vista sembrerebbero meno (la metà?) di tutti i numeri
naturali sono in realtà in egual numero. Allo stesso modo anche l'insieme B di
tutti i multipli di 777 sarà numerabile. Basterà considerare la corrispondenza
biunivoca
f : N → B
x 7→ 777x
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Anche l'insieme Z di tutti i numeri interi, è numerabile. Si puo' usare la
corrispondenza biunivoca
f : N → Z
0 7 → 0
1 7→ 1
2 7→ −1
3 7→ 2
4 7→ −2
5 7→ 3
.. ..
. 7→ .
Il termine numerabile vuol dire appunto, che si può enumerare ovvero elencare in
modo ordinato. In fondo dare una corrispondenza biunivova con N vuol dire
proprio riuscire a mettere in ordine, a contare, dicendo chi è il primo elemento, chi
è il secondo, chi è il terzo e così via. In questo caso abbiamo ordinato gli elementi
di Z nel seguente modo:
0, 1, −1, 2. − 2, 3, −3, 4, −4, . . .
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Consideriamo ora l'insieme Q dei numeri razionali. Si riesce anche in questo caso,
con un pochino di fatica in più a dimostrare che si tratta di un insieme
numerabile. Partiamo dai razionali positivi e scriviamoli in una tabella
1/1 → 2/1 3/1 4/1 5/1 ...
. . . .
1/2 2/2 3/2 4/2 5/2 ...
. . . .
1/3 2/3 3/3 4/3 5/3 ...
. . . .
1/4 2/4 3/4 4/4 5/4 ...
. . . .
1/5 2/5 3/5 4/5 5/5 ...
.. .. .. .. ..
. . . . .
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Ora seguendo l'ordine suggerito dalle frecce e cancellando le frazioni che non sono
ridotte ai minimi termini otteniamo:
1, 2, 1/2, 1/3, 3, 4, 3/2, 2/3, 1/4, 1/5, 5, ...
Facendo lo stesso lavoro e usando la stessa idea usata per ordinare i numeri interi
si ottiene
0, 1, −1, 2, −2, 1/2, −1/2, 1/3, −1/3, 3, −3, 4, −4, 3/2, −3/2, 2/3, −2/3...
A questo punto lo studente potrebbe pensare che tutti gli insiemi inniti siano
numerabili, ma non è così.
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Cardinalità del continuo
Se si considera l'insieme R dei numeri reali non si riesce a trovare nessuna biezione
con N. Abbiamo dunque un'insieme di cardinalità maggiore ad ℵ0 . Diremo che
un'insieme B ha cardinalità maggiore di un'insieme A se non si riesce a trovare una
corrispondenza biunivoca tra di essi ma A è equipotente ad un sottoinsieme di B .
Vediamo che [0, 1] non è numerabile:
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Argomento diagonale
0, 2 1 6 3 9 5 3 5 ...
0, 1 9 1 7 4 3 0 8 ...
0, 1 3 1 1 4 7 7 1 ...
0, 5 2 6 9 7 6 9 4 ...
0, 9 8 8 0 4 7 0 8 ...
0, 7 3 6 7 5 3 4 1 ...
0, 4 5 4 8 9 1 0 3 ...
0, 2 2 1 7 0 2 7 7 ...
.. .. .. .. ..
. . . . .
Abbiamo dunque due tipi di innito diversi, quello numerabile di N e quello detto
del continuo di R. Ma non nisce qui!
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L'insieme delle parti
Dato un qualsiasi insieme A si puo' denire il suo insieme delle parti P(A) (cioè
l'insieme di tutti i sottoinsiemi di A). Per gli insiemi niti si può anche dimostrare
facilmente che se A ha cardinalità n, P(A) ha cardinalità 2n .
Si ha inoltre che
2A = {f : A → {0, 1}funzione }
coincide con P(A). Infatti per ogni funzione f −1 (1) ∈ P(A).
Abbiamo che
|R| = c = 2ℵ0
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Il Teorema di Cantor
Il matematico tedesco Georg Ferdinand Ludwig Philipp Cantor dimostrò che dato
un qualsiasi insieme A il suo insieme delle parti P(A) (cioè l'insieme di tutti i
sottoinsiemi di A) ha sempre cardinalità maggiore. Per gli insiemi niti il risultato
è piuttosto evidente.
Applicato agli insiemi inniti però ci mostra che esiste un'innità di inniti diversi.
Si puo' infatti partire da N, considerare il suo insieme delle parti e poi ancora
l'insieme delle parti dell'insieme delle parti e così via. Si trova in questo modo
ogni volta un innito più grande.
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L' Ipotesi del Continuo
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L'Antinomia di Russel
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